Nel loro messaggio i vescovi italiani ci invitano a ... · fin dalle origini, in quanto...
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39° giornata per la vita – 5 febbraio 2017
“Donne e uomini per la vita
nel solco di Santa Teresa di Calcutta”
Nel loro messaggio i vescovi italiani ci invitano a guardare
a Madre Teresa di Calcutta, colei che ha incarnato la dife-
sa del “più povero tra i poveri”, il bambino concepito, non
ancora nato. Nella sua vita di “madre” dei poveri si è spesa
con le sue suore per difendere la vita nel grembo materno con
opere di assistenza alle madri e ai bambini, ma ha testimonia-
to anche con le parole il diritto alla vita dei nascituri, senza
timore, anche di fronte ai potenti delle nazioni, come a Oslo
alla consegna del premio Nobel o al Congresso Usa, quando
affermò: “ogni nazione che accetta l’aborto non sta inse-
gnando al suo popolo ad amare, bensì a usare la violenza
per raggiungere ciò che vuole”.
Noi popolo della vita siamo sfidati a percorrere la via di Santa
Teresa di Calcutta nell’opera quotidiana di accoglienza delle
gestanti, tentate di abortire per le condizioni di solitudine e di
precarietà della vita, senza dimenticare il lavoro culturale e
educativo nelle nostre comunità, perché nella nostra Italia si
affermi una “civiltà dell’amore”.
Il Centro di Aiuto alla Vita dal 1989 ha raccolto questa sfida
accogliendo e sostenendo mamme in difficoltà per una gravi-
danza difficile a Busto Arsizio e in Valle Olona, rendendo
possibile la nascita di 1054 bambini.
Oggi vi chiede un aiuto concreto, offrendo una primula per la
vita, e invita quanti sono sensibili e hanno una, anche piccola,
disponibilità di tempo a farsi volontari per la vita, aiutando le
mamme in difficoltà per una gravidanza inattesa o gravata da
problemi.
Antonio Pellegatta, CAV decanale di Busto Arsizio
domenica 5 febbraio 2017 V dopo l’EPIFANIA
Parrocchia
Santi Apostoli Pietro e Paolo
P.za don Paolo Cairoli, 2 - 21052 Busto Arsizio (VA) - tel. 0331.639515
don Maurizio: 338.3538600 - suor Gioia: 0331.638568
www.santiapostolibusto.it - mail: [email protected]
domenica 05-02: V dopo l’Epifania
Is 66,18b-22; Sal 32; Rm 4,13-17; Gv 4,46-54
9,00: per la Comunità Parrocchiale
11,00:
18,00: Angesi Giancarlo; fam. Caiani
lunedì 06-02: san Paolo Miki e compagni, martiri
Sir 34,21-31; Sal 48; Mc 7,14-30
8,30: Gianni
martedì 07-02: sante Perpetua e Felicita
Sir 28,1-7; Sal 33; Mc 7,31-37
8,30: N.N. per le sue intenzioni
mercoledì 08-02: san Girolamo Emiliani
Sir 37,7-15; Sal 72; Mc 8,1-9
8,30:
giovedì 09-02: santa Giuseppina Bakhita
Sir 30,21-25; Sal 51; Mc 8,10-21
8,30: Elli Ubaldo, don Giovanni Annovazzi
Romano Stefania, Giuseppe e
fam. Gambertoglio
venerdì 10-02: santa Scolastica
Sir 32,1-13; Sal 103; Mc 8,22-26
8,30:
sabato 11-02: beata Vergine Maria apparsa a Lourdes
Ef 21,1;23,1-3.6-8; Sal 97; Gal 5,16-23; Gv 16,13-15
18,00: Bandera Claudio
domenica 12-02: VI dopo l’Epifania
1Sam 21,2-7; Sal 42; Eb 4,14-16; Mt 12,9b-21
9,00: Azzimonti Angelo e
Marisa Della Bella
11,00: Ranavolo Emilia
18,00: per la Comunità Parrocchiale
domenica 5: GIORNATA in DIFESA della VITA
lunedì 6: ore 20,45: Laboratorio della fede adolescenti a Borsano
ore 21,00: Catechesi 2°/3° media
ore 21,00: Preghiera comunitaria nel rinnovamento
nello Spirito, in cripta.
martedì 7: ore 16,30: Catechismo 4° elementare e 1° media
mercoledì 8: ore 15,00: Ritrovo Terza Età in Oratorio
giovedì 9: ore 16,30: Catechismo 2° e 5° elementare
ore 17,00: Adorazione Eucaristica, Vespri, Messa
venerdì 10: ore 16,30: Catechismo 3° elementare
sabato 11: GIORNATA MONDIALE del MALATO
GIORNATA di RACCOLTA del FARMACO
ore 11,00: Matrimonio Finotti Stefano - Venegoni Serena
ore 15,30: Rosario guidato dal gruppo Padre Pio, in cripta
ore 15,30: Confessioni
domenica 12: ore 15,30: Catechesi Gruppo Famiglie e incontro per i
genitori catechismo (anche pranzo insieme)
Calendario settimanale
Ascoltare chi urla, minaccia, non ascolta, giudica o semplicemente parla parla parla…
non solo è tempo perso, ma aiuta a diventare stupidi; ecco perché a me piace stare con chi ascolta e conosce, prima di parlare
(un uomo saggio)
La bellezza è dove meno te l’aspetti ed è sorprendente:
Il TABERNACOLO
La porta del tabernacolo è stata realizzata con l’oro e l’argento raccolti
con le donazioni di tutta la città e impreziosita da varie pietre. L’occhio è
subito attirato dalla croce al cui centro è incastonato il simbolo eucaristi-
co con le tre lettere I H S (Iesus Hominum Salvator: Gesù Salvatore de-
gli uomini).
Dodici spighe, a gruppi di tre, evidenziano l’incrocio dei bracci longitu-
dinale e trasversale della croce racchiusa in una circonferenza argentea
contornata da otto pesci pure in argento (il pesce è un simbolo cristiano
fin dalle origini, in quanto l’acrostico del nome in greco significa Gesù
Cristo Figlio di Dio Salvatore).
Completano la porta del tabernacolo due riquadri cesellati in argento in
cui da un calice presente nel registro inferiore si sviluppa una vite che
continua, con le sue ramificazioni, anche in quello superiore; i pavoni
che si nutrono dei grappoli richiamano l’eternità ottenuta cibandosi del
corpo di Cristo (il pavone viene utilizzato perché è simbolo della resurre-
zione in quanto il suo piumaggio cade e si rinnova ogni anno).
E’ possibile vedere alcune fotografie del tabernacolo esposte sopra i gradini a sinistra del presbiterio
dall’Udienza di Papa Francesco di mercoledì 1 febbraio
Paolo, di fronte ai timori e alle perplessità della comunità di Tessalonica, in-
vita a tenere salda sul capo come un elmo, soprattutto nelle prove e nei mo-
menti più difficili della nostra vita, «la speranza della salvezza». È un elmo.
Ecco cos’è la speranza cristiana. Quando si parla di speranza, possiamo esse-
re portati ad intenderla secondo l’accezione comune del termine, vale a dire
in riferimento a qualcosa di bello che desideriamo, ma che può realizzarsi
oppure no. Speriamo che succeda, è come un desiderio. Si dice per esempio:
«Spero che domani faccia bel tempo!»; ma sappiamo che il giorno dopo può
fare invece brutto tempo…
La speranza cristiana non è così. La speranza cristiana è l’attesa di qualcosa
che già è stato compiuto; c’è la porta lì, e io spero di arrivare alla porta. Che
cosa devo fare? Camminare verso la porta! Sono sicuro che arriverò alla por-
ta. Così è la speranza cristiana: avere la certezza che io sto in cammino verso
qualcosa che è, non che io voglia che sia. Questa è la speranza cristiana.