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La preghiera non è innanzitutto una pratica da fare, ma una relazione da vivere. Essere uomini e donne di pre- ghiera significa vivere in profonda comunione con Maria, con Lei cercare e vivere la volontà di Dio. La pre- ghiera vissuta ci porta alla vera unione con Dio, come lo era per don Bosco, dando gioia e sapore alla nostra anima. Con Maria non ci perdiamo dietro a vanità, ma ci apriamo alla vera conoscenza dell’amore salvifico di Gesù e della potenza del suo Spirito. Così possiamo diventare veri apostoli dell’amore di Dio, vivendo con responsabilità la volontà di Dio, aiutando i peccatori e i lontani a fare l’esperienza dell’amore misericordioso di Dio. In tale prospettiva risulta molto importante ricuperare il valore dell’adorazione eucaristica del Santis- simo Sacramento. Il papa Benedetto XVI, in occasione della festa del Corpus Domini, ha pronunciato parole di altissima importanza: “Una interpretazione unilaterale del Concilio Vaticano II aveva penalizzato questa dimensione, restringendo in pratica l’Eucaristia al momento celebrativo... l’accentuazione giusta posta sulla celebrazione dell’Eucaristia è andata a scapito dell’adorazione, come atto di fede e di preghiera rivolto al Si- gnore Gesù, realmente presente nel Sacramento dell’altare. Questo sbilanciamento ha avuto ripercussioni an- che sulla vita spirituale dei fedeli. Infatti, concentrando tutto il rapporto con Gesù Eucaristia nel solo momento della Santa Messa, si rischia di svuotare della sua presenza il resto del tempo e dello spazio esistenziali. E così si percepisce meno il senso della presenza costante di Gesù in mezzo a noi e con noi, una presenza concre- ta, vicina, tra le nostre case, come «Cuore pulsante» della città, del paese, del territorio con le sue varie espressioni e attività. Il Sacramento della Carità di Cristo deve permeare tutta la vita quotidiana. In real- tà, è sbagliato contrapporre la celebrazione e l’adorazione, come se fossero in concorrenza l’una con l’altra. E’ proprio il contrario: il culto del Santissimo Sacramento costituisce come l’«ambiente» spirituale entro il quale la comunità può celebrare bene e in verità l’Eucaristia. Solo se è preceduta, accompagnata e seguita da questo atteggiamento interiore di fede e di adorazione, l’azione liturgica può esprimere il suo pieno significato e valo- re. L’incontro con Gesù nella Santa Messa si attua veramente e pienamente quando la comunità è in grado di riconoscere che Egli, nel Sacramento, abita la sua casa, ci attende, ci in- vita alla sua mensa, e poi, dopo che l’assemblea si è sciolta, rimane con noi, con la sua presenza discreta e silenziosa, e ci accompagna con la sua intercessione, continuando a raccogliere i nostri sacrifici spirituali e ad offrirli al Padre”. In questo cammino di fede e di preghiera, personalmente e come gruppi, abbiamo bisogno della guida di santi sacerdoti per essere forti e ricevere la benedizione di Dio e l’aiuto necessario. Per questo dobbia- mo pregare perché il Signore ci conceda animatori spirituali secondo il suo cuore, veri pastori delle nostre anime per poter andare avanti. Ringraziamo per la vita della nostra Associazione e in particolare per il cammino fatto a favore delle famiglie e coppie giovani e per il ser- vizio generoso di tanti animatori e animatrici spirituali SDB e FMA. Che i Consigli locali sentano la responsabilità nel processo di accompagna- mento e animazione dei propri gruppi! Sig. Lucca Tullio, Presidente Don Pierluigi Cameroni SDB, Animatore spirituale Messaggio mensile Messaggio mensile Messaggio mensile Messaggio mensile n. 7/8 2012 Maria ci invita a vivere la preghiera 24 agosto 2012 24 agosto 2012 24 agosto 2012 24 agosto 2012

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La preghiera non è innanzitutto una pratica da fare, ma una relazione da vivere. Essere uomini e donne di pre-ghiera significa vivere in profonda comunione con Maria, con Lei cercare e vivere la volontà di Dio. La pre-ghiera vissuta ci porta alla vera unione con Dio, come lo era per don Bosco, dando gioia e sapore alla nostra anima. Con Maria non ci perdiamo dietro a vanità, ma ci apriamo alla vera conoscenza dell’amore salvifico di Gesù e della potenza del suo Spirito. Così possiamo diventare veri apostoli dell’amore di Dio, vivendo con responsabilità la volontà di Dio, aiutando i peccatori e i lontani a fare l’esperienza dell’amore misericordioso di Dio. In tale prospettiva risulta molto importante ricuperare il valore dell’adorazione eucaristica del Santis-simo Sacramento. Il papa Benedetto XVI, in occasione della festa del Corpus Domini, ha pronunciato parole di altissima importanza: “Una interpretazione unilaterale del Concilio Vaticano II aveva penalizzato questa dimensione, restringendo in pratica l’Eucaristia al momento celebrativo... l’accentuazione giusta posta sulla celebrazione dell’Eucaristia è andata a scapito dell’adorazione, come atto di fede e di preghiera rivolto al Si-gnore Gesù, realmente presente nel Sacramento dell’altare. Questo sbilanciamento ha avuto ripercussioni an-che sulla vita spirituale dei fedeli. Infatti, concentrando tutto il rapporto con Gesù Eucaristia nel solo momento della Santa Messa, si rischia di svuotare della sua presenza il resto del tempo e dello spazio esistenziali. E così si percepisce meno il senso della presenza costante di Gesù in mezzo a noi e con noi, una presenza concre-ta, vicina, tra le nostre case, come «Cuore pulsante» della città, del paese, del territorio con le sue varie espressioni e attività. Il Sacramento della Carità di Cristo deve permeare tutta la vita quotidiana. In real-tà, è sbagliato contrapporre la celebrazione e l’adorazione, come se fossero in concorrenza l’una con l’altra. E’ proprio il contrario: il culto del Santissimo Sacramento costituisce come l’«ambiente» spirituale entro il quale la comunità può celebrare bene e in verità l’Eucaristia. Solo se è preceduta, accompagnata e seguita da questo atteggiamento interiore di fede e di adorazione, l’azione liturgica può esprimere il suo pieno significato e valo-re. L’incontro con Gesù nella Santa Messa si attua veramente e pienamente quando la comunità è in grado di

riconoscere che Egli, nel Sacramento, abita la sua casa, ci attende, ci in-vita alla sua mensa, e poi, dopo che l’assemblea si è sciolta, rimane con noi, con la sua presenza discreta e silenziosa, e ci accompagna con la sua intercessione, continuando a raccogliere i nostri sacrifici spirituali e ad offrirli al Padre”. In questo cammino di fede e di preghiera, personalmente e come gruppi, abbiamo bisogno della guida di santi sacerdoti per essere forti e ricevere la benedizione di Dio e l’aiuto necessario. Per questo dobbia-mo pregare perché il Signore ci conceda animatori spirituali secondo il suo cuore, veri pastori delle nostre anime per poter andare avanti. Ringraziamo per la vita della nostra Associazione e in particolare per il cammino fatto a favore delle famiglie e coppie giovani e per il ser-vizio generoso di tanti animatori e animatrici spirituali SDB e FMA. Che i Consigli locali sentano la responsabilità nel processo di accompagna-mento e animazione dei propri gruppi!

Sig. Lucca Tullio, Presidente Don Pierluigi Cameroni SDB, Animatore spirituale

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11. Don Bosco e la medaglia di Maria Ausiliatrice (don Pierluigi Cameroni) “I fedeli amano anche portare su di sé, quasi sempre

appese al collo, medaglie con l’immagine della beata Vergine Maria. Esse sono testimonianza di fede, segno di venerazione verso la santa Madre del Signore, espressione di fiducia nella sua materna protezione. La Chiesa benedice questi oggetti di pietà mariana, ricordando che essi «servono a richiamare l’amore di Dio e ad accrescere la fiducia nella beata Vergine», ma ammonisce i fedeli a non dimenticare che la devozione alla Madre di Gesù esige soprattutto «una coerente testimonianza di vita»” (Direttorio su pietà popolare e liturgia n. 206).

Tra queste medaglie vogliamo ricordare quella di Maria Ausiliatrice, diffusa ad opera di don Bosco, come modo diretto e semplice di manifestare esternamente il sentire del cuore e l’impegno a vivere cristianamente. Don Bosco distribuì a piene mani, in Italia e all’estero, medaglie di ogni formato che da una parte raffiguravano Maria Ausiliatrice e dall’altra il Santissimo Sacramento o il Sacro Cuore di Gesù, a simboleggiare le “due colonne” a cui don Bosco costantemente faceva riferimento. Il santo consigliava di portar sempre con sé questa medaglia, di baciarla nelle tentazioni, di raccomandarsi all’Ausiliatrice nei pericoli di ogni sorta. Soleva dire: “Mettetevi al collo questa medaglia e ricordatevi che la Madonna vi vuole un gran bene e pregate perché di cuore vi aiuti” (MB III 46). La medaglia di Maria Ausiliatrice, per don Bosco, non era un amuleto o una consuetudine, ma mezzo potente per ricordare agli occhi e al cuore la potenza di Maria e per suggerire una costante e filiale confidenza in Lei. A don Cagliero consigliava: “Tu sai come fare a togliere ogni paura... Il solito antidoto: medaglia di Maria Ausiliatrice con la giaculatoria: "Maria aiuto dei cristiani, prega per noi": frequente Comunione; ecco tutto!”.

Innanzitutto la medaglia di Maria Ausiliatrice è arma potente contro il peccato, come raccontò don Bosco in una “Buona notte” del 4 settembre 1868: “Pochi giorni or sono all'ospedale vi era una donna, inferma gravemente, che non si voleva confessare. Il pericolo di morte cresceva e le proposero di venire a chiamare Don Bosco. Ella ri-spose: - Venga chi vuole; non mi confesserò. Don Bosco andò e là giunto fu detto all'inferma: - È arrivato Don Bosco. - Quando sarò guarita mi confesserò. - Ma Don Bosco ti fa guarire. - Mi faccia guarire e allora mi confesserò. Allora io tenendo in mano una medaglia di Maria Ausiliatrice con un cordoncino, gliela presentai. L'inferma la pre-se, la baciò e se la mise al collo. Gli astanti a quell'atto piangevano di commozione. Feci allora allontanare quelle persone; le feci il segno della croce ed essa si segnò; le domandai da quanto tempo non si era più confessata e fece tutta la sua confessione. Come ebbi finito mi disse: - Come va questo? Mi sono confessata, mentre poco prima non volevo assolutamente! Era poi contenta. - Ed io neppure non lo so, le risposi; veda, è la SS. Vergine che la vuol salva. E la lasciai con tutti i sentimenti di una buona cristiana. Mettiamo dunque tutta la nostra confidenza in Maria e chi non ha ancora la sua medaglia indosso, se la pro-curi; e di notte, e nelle tentazioni, baciamola e ne proveremo un grande vantaggio per l'anima nostra” (MB IX 337-338). Contro il peccato della incredulità, scudo di fuoco: la Medaglia di Maria Ausiliatrice.

Anche all’inizio dell’Istituto delle Figlie di Mari a Ausiliatrice è presente questo segno, ancor prima che don Bosco e Maria Mazzarello si conoscano personalmente, quasi a significare che è la Madonna che unisce spiri-tualmente e apostolicamente questi due grandi educatori ed evangelizzatori dei giovani. “Le cose erano a questo punto quando don Pestarino venne per la prima volta all'Oratorio. Don Bosco ascoltò con piacere il racconto della vita esemplare delle due contadinelle, e don Pestarino, al suo ritorno, portò loro due medaglie della Madonna e ne diede una a Maria e l'altra a Petronilla, dicendo: - Ve le manda Don Bosco, e mi ha incaricato di dirvi in suo nome, di tenerle con devozione, perché vi libere-ranno da molti mali e vi saranno di aiuto in tutte le vicende della vita. Mi ha detto anche di raccomandarvi che preghiate molto, ma che soprattutto badiate ad impedire l'offesa di Dio, fosse anche un sol peccato veniale.

Cammino formativo 2011-2012

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Le due giovani non conoscevano Don Bosco, ma seppero da don Pestarino, che era un santo prete il quale si occupa-va della gioventù. Il santo forse già vide in Maria Mazzarello la pietra fondamentale dell'istituto che egli a-vrebbe fondato per le fanciulle; tuttavia su questo disegno tenne un prudente riserbo. La medaglia donata fu come un premio allo zelo che esercitavano e le raccomandazioni il primo saggio delle cure paterne che il santo avrebbe avuto per il nuovo Istituto” (MB IX 618).

Interessante è rilevare come Maria Ausiliatrice era particolarmente invocata e la sua intercessione effi-cace nei grandi sconvolgimenti naturali: terremoti, eruzione di vulcani, malattie epidemiche, tempeste, quasi a testimoniare che le vittorie sugli elementi della natura erano un segno della vittoria più potente e più efficace della grazia sul peccato. “È davvero sorprendente il tono di sicurezza, con cui dal Santo prometteva anche ai Francesi la preservazione (dal colera). A Don Ronchail, Direttore della casa di Nizza aveva scritto il 1° luglio: ‘Pare che Dio voglia farci una visita. Fa' che i nostri giovani ed i nostri amici abbiamo seco l'antidoto sicuro del colera: una medaglia di Maria Au-siliatrice, recitando: Maria, Auxilium Christianorum, ora pro nobis’. Orbene il 18 agosto poteva scrivere alla signo-rina Louvet: ‘Ho una gran bella notizia da darle. Tutte le case di Francia, tutti i benefattori dei nostri giovanetti, gra-zie a Maria Ausiliatrice, sono stati preservati dal flagello che affligge la Francia’ ” (MB XVII 238-241).

“Di un altro fatto, nel quale sembrò doversi scorgere la mano di Maria Ausiliatrice, giunse notizia a Don Bosco nei medesimi giorni. Una spaventosa eruzione dell'Etna aveva gettato il terrore nelle popolazioni che viveva-no tranquille lungo le falde del famoso vulcano. Il paese più minacciato fu Nicolosi, comune di circa quattromila anime. Si calcolava che da quel versante la lava percorresse da cinquanta a settanta metri all'ora. Pinete, castagneti, terreni coltivati ne erano investiti, arsi e distrutti. Gli abitanti avevano abbandonato le loro case. Nel terribile fran-gente le Figlie di Maria Ausiliatrice da Catania e da Agira scrissero a Don Bosco, pregandolo di suggerire qualche mezzo per scongiurare il pericolo. Don Bosco rispose che si spargessero subito sul luogo medaglie di Maria Au-siliatrice e che intanto egli benediceva e pregava. Il parroco, avute dalle suore le medaglie, le andò a seminare il più in su che poté. Cosa mirabile! Quelle medaglie segnarono come il limite estremo al torrido elemento, che cessò di avanzare. ‘La lava è giunta a trecento metri ed è rimasta sospesa in declivio sovrastante al paese’. Ora si noti che la corrente ignea ‘sospesa in declivio’ era tuttora nello stato, diremmo così, liquido e l'eruzione continuava ad ali-mentarla. Gli uomini della scienza davano Nicolosi come irremissibilmente perduta. Persino l'anticlericalissima Gaz-zetta di Catania diede pubblicità con un articolo che, precisando il punto dell'arresto e chiamando il fenomeno con il suo vero nome, si esprimeva così: ‘Ad Altarelli la lava si biforcò, lasciandoli incolumi. Miracolo’. Oggi quella mas-sa accumulata su se stessa e pietrificata è là a perpetuare la memoria del prodigio” (MB XVIII 153-154).

Don Bosco riponeva tale fiducia in questo strumento che ebbe dal Signore, come per altre cose, il dono del-la “moltiplicazione”, trattandosi del bene delle anime: “Don Belmonte, direttore dell'Ospizio di Sampierdarena, attestò che a S. Siro accadde un fatto meraviglioso. Nella sacrestia Don Bosco distribuiva medaglie di Maria Ausilia-trice, ma, rimastone senza, si rivolse a lui domandandogli se ne avesse portate. Il Direttore gliene diede una quaranti-na o fors'anche meno. Allora il Santo ricominciò a distribuire. Il luogo era stipatissimo di gente ed egli dava e dava a quanti sfilando gli stendevano la mano. Don Belmonte e il signor Dufour, che gli stava a fianco, non potevano crede-re ai loro occhi: di medaglie ne furono certamente distribuite parecchie centinaia, forse più d'un migliaio. Senza una moltiplicazione la cosa non sarebbe stata assolutamente possibile” (MB XVIII 43).

Portiamo con fede, con amore la Medaglia di Maria Ausiliatrice: saremo seminatori della pace di Cristo!

AFFIDAMENTO A MARIA AUSILIATRICE Santissima Vergine Maria, da Dio costituita Ausiliatrice dei cristiani, noi ti eleggiamo Signora e Padrona di questa casa. Degnati, Ti supplichiamo, di mostrare in essa il Tuo potente aiuto. Preservala dai terremoti, dai ladri, dai cattivi, dalle incursioni, dalla guerra, e da tutte le altre calamità che Tu sai. Benedici, proteggi, difendi, custodisci come cosa tua le persone che vivono e vivranno in essa: preservale da tutte le disgrazie e gli infortuni, ma soprattutto concedi loro l'importantissima grazia di evitare il peccato. Maria, Aiuto dei Cristiani, prega per quanti abitano in questa casa che a Te si è consacrata per sempre. Amen!

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Cronaca di famiglia

CAMPINAS (BRASILE ) - La parrocchia di Maria Ausiliatrice di Campinas, SP, Brasile, ha vissuto il 5 Mag-gio 2012 un pomeriggio di spiritualità mariana. Diversi gruppi hanno partecipato insieme al gruppo AD-MA locale. Il parroco, Pe. Ademar Pereira de Souza SDB, ha aperto l’incontro con il benvenuto ai parroc-chiani e la presentazione di Mons. Hilario Moser, vesco-vo emerito SDB. Dopo l’entrata solenne dell'imma-gine di Maria Ausiliatrice, Mons. Hilario Moser ha par-lato dell’Auxilium Christia-norum, presentando le virtù della Madonna, basate sulla Parola di Dio. Al termine tutti i partecipanti hanno rin-novato il loro affidamento alla Beata Vergine Maria. Con un momento di gioiosa fraternità e la celebrazione eucaristica sì è concluso que-sto incontro che ha voluto essere anche un omaggio a Maria nel mese di maggio a Lei dedicato (Leda). NAVE (ITALIA ) – La festa di Maria Ausiliatrice è stata una bellissima festa con una pioggia di grazie che ha riempito il cuore di ognuno. Il gruppo ADMA ha animato il momento di preghiera del pomeriggio con la recita della “coroncina dell’Ausiliatrice”, meditando i misteri presi da episodi del Nuovo Testamento dove il Signore in maniera speciale ha voluto costituire la Vergine Maria Aiuto del popolo cristiano e che don Bosco ha presentato nel suo libro “Le Maraviglie della Madre di Dio”. A ogni decina del Rosario, in-sieme all’intenzione, è stata presentata una rosa bianca alla statua dell’Ausiliatrice, come segno di offerta della nostra preghiera e come espressione del nostro amore di figli. La sera poi si è svolta la solenne cele-brazione eucaristica e la processione con la statua dell’Ausiliatrice, con la significativa presenza delle fa-miglie soprattutto giovani (Alessandro Conti, presidente). M URSKA SOBOTA (SLOVENIA ) - Ricorre quest’anno il 10° anniversario della fondazione del nostro gruppo ADMA (15 maggio 2002). Dopo il pellegrinaggio a Torino Valdocco all’inizio del mese di maggio, il 24 abbiamo avuto la gioia di accogliere l’adesione di 13 nuovi soci durante una celebrazione liturgica nel Duomo di Murska Sobota, presieduta dal parroco don Goran Kuhar. L’impegno è stato ricevuto da don Anton Maroša, animatore spirituale di Šentrupert. Il numero dei soci dell'ADMA di Murska Sobota sale così a 133. Dopo la funzione liturgica è seguita l'agape fraterna. Esprimiamo un sentito ringraziamento a Sr. Bernarda Gerič, FMA che, dopo dieci anni di appassionata e gioiosa animazione del gruppo di Murska Sobota, l’obbedienza chiama ad una nuova destinazione. Salu-ta tutti dicendo che “Nel cuore di Maria Ausiliatrice incontreremmo tutti gli amici dell'ADMA”. Grazie Suor Bernarda e che Maria Ausiliatrice ti conservi sempre gioiosa ed entusiasta!

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Il gruppo di ADMA (2002 – 2012) insieme con sr. Bernarda Gerič, animatrice spirituale dell'ADMA e pre-sidente locale Mihaela Žökš con il loro stendardo

I nuovi soci con sr. Bernarda Gerič FMA, il presidente locale Mihaela Žökš, e l’animatore spirituale don Anton Maroša SDB di Šentrupert, e presidente a livello nazionale dott.ssa Ro-mana Karas, la direttrice sr. Simona Komar, FMA e il parroco del Duomo don Goran Kuhar.

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LEON, GUANAJUATO (MESSICO) – ADMA GIOVANI - Al fine di rivitalizzare l'Associazione di Maria Ausiliatrice nell’Ispettoria di Guadalajara, presso il Santuario di San Giovanni Bosco di Leon, si è sviluppato un progetto pilota per l’inserimento dei giovani. Ora, dopo un anno di forma-zione, 5 dei 7 nuovi membri dell’ADMA di questa comuni-tà sono giovani (2 donne e 3 uomini). La messa con l’impegno di adesione si è tenuta il 31 maggio ed è stata presieduta dal P. Javier Prieto, direttore salesiano, accom-pagnato da diversi sacerdoti salesiani. Il P. Javier ha inco-raggiato i membri a diffondere la Spiritualità Giovanile Sa-lesiana, come gioiosi missionari di Cristo sull'esempio di Maria. L’inserimento dei giovani nell’ADMA è una risposta alla richiesta fatta dal Rettor Maggiore nel V Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice a Città del Messico nel 2007, e che già, durante il Congres-so di Czestochowa, si è vista realizzata in diverse nazioni. Così nell’Ispettoria di Guadalajara il progetto pilota di Leon sarà offerto alle diverse comunità come un percorso formativo focalizzato sull'impegno cri-stiano. La devozione mariana in Messico è una delle forze più importanti della pietà popolare, che deve essere utilizzata dagli educatori al fine di avvicinare i giovani alla vita della chiesa. Questo progetto pilota ha dimostrato la ricchezza di interazione tra i giovani e i soci adulti, in quanto la vitalità dei primi è accom-pagnata e incoraggiata dalla fedeltà degli anziani. Per ora sono gli stessi giovani di Leon hanno coinvolto altri 7 giovani aspiranti, in comunione con il presidente locale.

M ADRID – INCONTRO ISPETTORIALE ADMA - L'Associazione di Maria Ausiliatrice dell'Ispettoria di Ma-drid ha tenuto sabato 9 giugno la riunione annuale di tutti i gruppi. Oltre 200 persone si sono ritrovate in Segovia, in rappresentanza dei gruppi di Atocha, La Elipa, Estrecho, Carabanchel Alto, Pan Bendito, Paseo de Extremadura, Aranjuez, Fuenlabrada, Los Cármenes, Ciudad de los Muchachos, Hijas de María Auxi-liadora, Pizarrales (Salamanca), María Auxiliadora (Salamanca), Arévalo (Ávila), Alto del Rollo (Salamanca) e il Consiglio Ispettoriale. Ci siamo radunati prima presso il Santuario di Nostra Signora di Fuencisla per salutare la Vergine, quindi alle 12 abbiamo celebrato l'Eucaristia nella chiesa del Convento di S. Jose, dove si trova la tomba di S. Juan de la Cruz. Ha presieduto la S. Messa don Anselmo Velasco, animatore ispettoriale insieme a undici sacerdoti salesiani. C'è stato un ricordo speciale per le associazioni che quest'anno celebrano l’anniversario: Aranjuez, Alto del Rollo, Los Cármenes y Pizarrales. Dopo il pranzo, molto vivace "come un matrimonio", presieduto da Maria Ausiliatrice, nel pomeriggio abbiamo visitato il monastero cistercense di S. Vicente El Real, dove vivono undici monache. La Madre Badessa ci ha fatto da guida mostrando e spiegando le dipendenze del coro, la sala capitolare, il chiostro e i reperti archeologici rinvenuti. L'ultimo momento lo abbiamo avuto nella chiesa dello stesso convento, con una preghiera eucaristica nella festa del Corpus Domini, con alcune riflessioni su Maria e l'Eucaristia, una let-tura tratta dalle Memorie dell'Oratorio, ricordando l'importanza dell'Eucaristia per Don Bosco nel primo

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oratorio itinerante e, in sintonia con l’esperienza carmelitana del mattino, alcuni versi di S. Giovanni della Croce sull'Eucaristia, letti da Don Aurelio Sáez, animatore ADMA della Ciudad de los Muchachos. Abbia-mo concluso con "La Buona Notte" di Don Pablo Labrado, animatore di Aranjuez, che ci ha stimolato a mantenere vivo e far crescere lo spirito di famiglia e di fraternità, come voleva don Bosco. ITAJAI (BRASILE ) - L'Associazione di Maria Ausiliatrice dell’Ispettoria di Porto Alegre ha tenuto, il 10 giugno 2012, presso il Collegio salesiano di Itajai, il 3° Incontro ispettoriale, che ha come scopo riunire i membri dell'Associazione per coltivare la spiritualità salesiana, la fraternità e l’animazione. Coordinato dalla locale Associazione dell’ADMA, ha visto la partecipazione dei gruppi di Itajai, Joinville, Curitiba e Massaranduba. L'ispettore salesiano, P. Oreste Fistarol Charles, ha presieduto la celebrazione eucaristica, concelebrata dall’Animatore ispettoriale dell’ADMA, P. Tarcízio Odelli Paolo, e dagli Animatori Spirituali di Itajai, P. Arcangelo Deretti e Massaranduba, P. Luiz Bazzanella. Il signor Marcio Antonio Reiser ha te-nuto una relazione sui dogmi mariani, dicendo che "l'insegnamento della Chiesa in diverse occasioni si è occupato della SS. Vergine Maria, della sua vita, della sua missione e solennemente ha proclamato quattro dogmi mariani: la divina maternità, la verginità perpetua, l'immacolata concezione e l’assunzione glorio-sa". Durante la relazione ha offerto molti esempi edificanti, incoraggiando tutti i membri alla devozione a Maria. Nel pomeriggio i soci dell’ADMA si sono ritrovati in gruppi per riflettere su ciò che ogni gruppo sta effettuando nella dimensione della spiritualità e della pastorale e ciò che fa per attirare nuovi membri. Dopo un momento as-sembleare in cui si so-no condivise le diverse esperienze, l'incontro si è concluso con la recita del rosario nella cap-pella del Collegio. "Tutti i partecipanti si sono sentiti veramente a casa. Un giorno mol-to ricco per crescere nell'amore e nella de-vozione alla Madre di Dio", ha detto il P. Tar-cízio.

Il foglio può essere letto al seguente sito:

www.admadonbosco.org/index.php?lang=it e sul sito: www.donbosco-torino.it/

Per ogni comunicazione ci si può rivolgere al seguente indirizzo

di posta elettronica: [email protected]

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BANGKOK , THAILANDIA – Il 10 giugno 2012 Don Pierluigi Cameroni, Animatore Spiritu-ale dell’Associazione di Maria Ausiliatrice, ha incontrato il gruppo locale ADMA di Ban-gkok, composto da 40 soci guidati da don Joseph Peter Nopphadon, Delegato di Pa-storale Giovanile. Durante l’incontro don Cameroni ha ascoltato la storia e la vita del gruppo attivo dal 1998 ed ha indicato alcune linee di cam-mino nell’accompagnamento delle famiglie giovani e nel coinvolgimento dei giovani nell’ADMA. Nell’incontro

poi con l’ispettore salesiano don Paul Prasert si sono condivise alcune riflessioni e indicazioni operative al fine di diffondere l’ADMA in terra thailandese. TORINO - BICENTENARIO MATRIMONIO MAMMA M ARGHERITA E FRANCESCO BOSCO. Il 24 giugno 2012 a Torino-Valdocco, presso il Santuario di Maria Ausiliatrice, nel giorno onomastico di Don Bosco, è stato commemorato il bicentenario del matrimonio tra Francesco Bosco e Margherita Occhiena. Dopo i saluti del Rettore del santuario don Franco Lotto e del sindaco di Capriglio, sig.ra Vittorina Gozzolino, vi è stata la commemorazione storica dell’evento a cura del Presidente dell`Associazione "Amici del Museo Mamma Margherita" sig. Diego Occhiena. Alcune coppie di sposi dell’ADMA hanno portato la loro testi-monianza sul VII Incontro Mondiale delle Famiglie tenutosi a Milano il mese scorso con la presenza del Papa Benedetto XVI. La solenne concelebrazione è stata presieduta dal Postulatore Generale per le Cause dei Santi, don Pierluigi Cameroni, che ha richiamato il valore della fedeltà nella vita matrimoniale, come espressione non solo di un sentimento, ma di una scelta sostenuta dalla fedeltà di Dio. Oltre 200 le persone che hanno partecipato: una bella rappresentanza dal paese nativo di Mamma Margherita, guidata dal parro-co don Domenico Valsania, i membri dell’Associazione "Mamma Margherita", che raccoglie i genitori dei Salesiani, e numerosi soci dell’Associazione di Maria Ausiliatrice.

GRAZIE ! - Desideriamo esprimere un sentito ringraziamento a don Eleuterio Lobato, dell’ispettoria di Leon (Spagna), che per diversi è stato appassionato animatore e coordinatore dell’ADMA della Spagna. A lui succede don Joan Faner, dell’ispettoria di Barcellona, a cui e-sprimiamo il nostro augurio, assicurando la nostra preghiera per il compito a cui è stato chiamato.