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Il maestro di scherma: l'evoluzione di una professione
Tesi Magistrale di Davide Lazzaroni
Napoli - 26 gennaio 2014
Passato, presente e prospettive future
Relatore : Giancarlo Toràn
Dall'antichità ai fasti delle arene romane
Dall'antichità ai fasti delle arene romane Le fonti più antiche
Allo stato attuale della ricerca, il più antico reperto che può essere verosilmente associato ad una pratica schermistica è un'incisione ritrovata all'interno del tempio di Medinet Habou, vicino a Luxor (in Egitto) risalente al 1190 a. C.
In Egitto è ancora praticato il Tahtib (arabo egiziano: تحطيب taḥṭīb), un’arte marziale simile a quella descritta nell’incisione del tempio di Luxor. Si tratta di un combattimento con bacchette di legno, di circa 120 cm, chiamate Asa.
Dall'antichità ai fasti delle arene romane L'epoca ellenica
“... Ettore allora chiamò Deifobo, perché gli desse un'altra lancia ma accanto a lui non c'era nessuno. Allora, come in un lampo, capì l'inganno di Atena, e gridò: «O dei crudeli, ora comprendo: la mia ora è arrivata. Andrò incontro alla morte con coraggio, perché il mio onore risplenda in eterno!».Parlando così, sguainò la sua spada. Anche Achille si slanciò in avanti, protetto dallo scudo e dalle armi di Efesto...”
Duello fra Ettore ed Achille - XXII libro dell'Iliade
I greci non considerano necessario l'addestramento con la spada, relegandola al momento estremo del
corpo a corpo in battaglia.
Oplomachia
Dall'antichità ai fasti delle arene romane Roma e i ludi gladiatori
Secutor Reziario Mirmillone TraceVS VSLe scuole gladiatorie erano proprietà di professionisti, i lanistae, per lo più ex gladiatori liberti che si occupavano di insegnare le tecniche più efficaci
per il maneggio delle varie armi, coadiuvati da esperti allenatori, commentarius magister (o doctor)
Dall'antichità ai fasti delle arene romane Un successo planetario
Il primo combattimento gladiatorio in Roma di cui si ha testimonianza ebbe luogo quando tre coppie di gladiatori lottarono fino alla morte durante il funerale di Giunio Bruto nel 264 a. C
Ma con il successo equivalente a quello dei calciatori di oggi ( ... decus puellarum, suspirium puellarum...)
Dall'antichità ai fasti delle arene romane L'inesorabile declino
Stele di Urbicogladiatore (secutor) fiorentino del III
secolo, morto a 22 anni, dopo 13 combattimenti.
Nel 399 d. C. l'imperatore Onorio, sotto pressione dei cristiani,
chiuse le ultime scuole di gladiatori
Il retaggio dei regni romano-barbarici. Dall'ordalia al duello giudiziario
Il retaggio dei regni romano-barbarici. Dall'ordalia al duello giudiziario
Le parole sono importanti
Gladium , la tipica arma in dotazione ai
legionari
Spatha (gr. spathe) l'arma degli ausiliari della cavalleria
Skirmjan – Scherma termine longobardo per schermare
“... Alfonso, guardia d'albergo, spaccò il ricco elmo di Ferdinando che gridò “tregua!”...”
Ostrogoto
Il retaggio dei regni romano-barbarici. Dall'ordalia al duello giudiziario
Il giudizio di dio
Ordalia - ordaïl (longobardo)trad. giudizio di dio
In uso presso sassoni, dani, anglosassoni,
franchi, goti, longobardi...
Dall'ordinamento giudiziario germanico,
attraverso i regni romano barbarici, si attesta
nell'ordinamento degli antichi stati italiani.
Il retaggio dei regni romano-barbarici. Dall'ordalia al duello giudiziario
Il giurista
Giovanni da Legnano“Tractatus de bello, de represaliis et de
duello” (1350 ca.)
duellum propter gloriam
duellum propter odi exaggerationem
duellum ad purgationem
L'età dei maestri – I capiscuola & le scuole di pensiero
L'età dei maestriI.33 – London Tower Fechtbuch
Lutegerus (?), 1295 (circa)
“Non audet stygius Pluto tentare, quod aude[t] effrenis monachus plenaque dolis anus.”
“Plutone stigio non osa tentare quello che osa fare il monaco efferato e la vecchia piena di inganni.”
L'età dei maestriIl Cavaliere
Più simili agli Schwert Adel della tradizione germanica
che agli equites romani
Il miles medievale doveva essere addestrato all'uso
delle armi proprie della sua categoria sociale, quindi
non solo la spada ma anche lancia, balestra, azza
(...)
L'età dei maestriFiore dei Liberi da Cividale
Flos Duellatorum pubblicato nel 1409 a Ferrara su richiesta del marchese Niccolò III d'Este.
Trattato di combattimento “in armis, sine armis,equester et pedester” A mani nude (abraçar); Con la daga; Con la spada; Spada a due mani; Azza; Bastone; Lancia; A cavallo
Lince - Prudentia
Leone - AudatiaTigre - Celeritas
Elefante - fortitudo
L'età dei maestriL'esempio della scuola bolognese
Achille Marozzo – Opera Nova (1536)
Antonio Manciolino – Opera Nova per Imparare a Combattere, & Schermire d'ogni
forte Armi (1531)
Angelo Viggiani – Lo schermo (1575)
Giovanni Delle Agocchie – Dialogo (1572)
L'età dei maestriLa scienza della scherma
La biomeccanica umana non cambia nei secoli...
... e nei continenti....
Marozzo 1536 Talhoffer 1467tecnica di judo Tomoe Nage
L'età dei maestriRidolfo Capoferro o Rudolph Eisenkopf?
Ridolfo Capoferro da Cagli (Siena) Gran simulacro dell'Arte e dell'Uso della Scherma (1610)
L'età dei maestriSenza soluzione di continuità (...)
“... figura che ferisce con l'abbassar la vita...” (R. Capoferro, 1610)
Lo sbasso da L’arte di ben maneggiare la spada
(F. Alfieri, 1653)
La sottobotta da Regole della scherma insegnata
(F. Marcelli, 1686)
L'età dei maestriSenza soluzione di continuità
Passata sotto dal Trattato teorico pratico della scherma di spada e sciabola
(M. Parise, 1884)
Passata sotto da Il Fioretto (Pignotti/Pessina, 1970)
L'età dei maestriL'inquartata
“... figura che ferisce con scanso della vita...” (R. Capoferro, 1610)
“... Portar la vita fuor di presenza” (F. Alfieri 1653)
L'età dei maestriFinta di cavazione circolata o controtempo in contrazione?
Giuseppe Rosaroll Scorza
?“...La controcavazione nasce della intrecciata di spada; però se voi avete idea di fare la controcavazione all’avversario, conviene che questi sia uno di quegli schermitori, che liberano sempre la punta, o per meglio dire, che non si lasciano mai trovare, o urtare il loro ferro. Quest’azione è contraria alla cavazione, ovvero serve per ischermirsi della medesima.Quando dunque le due spade sono nella posizione della intrecciata, e voi siete colla vostra sottomesso a quella dell’avversario, gli farete una intrecciata, e s’egli vi facesse una cavazione in tempo, voi gli farete un’altra cavazione, contraria alla sua, ed indi vibrerete la stoccata da quella parte, in cui avete fatta l’intrecciata, e quest’azione denominasi controcavazione....”
Rosaroll Scorza/Grisetti – La Scienza della Scherma; Milano, 1803 – § 154
L'età dei maestriIl maestro “authenticato”
“... et questo aviene perchè più non ci sono, come già soleano esser nel tempo antico, li Maestri authenticati, che se prima quelli non erano da gli altri Maestri privilegiati con le sue licenze, non poteano fare scholari, chè hora ognuno fa il Maestro et fa scholari et a questo non è posto cura da niuno...”
Achille Marozzo
“Imperoché (come di sopra ho detto) altro è il sapere, et altro l'insegnare. La diversità è manifesta: perché uno c'habbia solo la prattica è buono a fatica per se; ma chi ha la Theorica è buono per altri; at chi hà la Theorica, et la prattica; è buono per se, et per altri. Et tali erano quelli che authenticamente già si creavano Maestri”
Giovanni Dalle Agocchie
“Tu hai da sapere che sono alcuni che subbito che hanno imparato un poco & havendo ancora un poca di pratica si mettono a insegnare altrui & insegnano senza fondamento nè regola che vera sia, non sapendo che il sapere è differente assai dall‟insegnare...”
Ridolfo Capoferro Da Cagli
“Fa d‟uopo esser Maestro, che ne ritenga col nome le qualità: e benché ci sia tolta dall‟uso quella desiderabile usanza degli Antichi, i quali ogni qual volta, che ciascheduno pretendeva d‟insegnare, si esaminava in pubblico Senato di Eccellenti Maestri, e venendo dopo l‟esame approvato, con pubbliche patenti lo dichiaravano degno di quel grado, che a costo della propria virtù si aveva acquistato...”
Francesco Antonio Marcelli
La scherma al centro del mondo
La scherma al centro del mondoL'epopea d'oro della spada
Anche il giovane filosofo René Descartes (Cartesio) si interessa di scherma, scrivendo un trattatello, purtroppo andato perso.
La scherma e i duelli sono talmente di moda che Armand-Jean Du Plessis, il cardinale Richelieu, mette fuori legge i duelli e nel 1627, per la prima volta nella storia di Francia, due
nobili - il conte di Bouteville e il conte de Chappelle – vennero condannati a morte e decapitati.
Dal 1500 in Germania nascono le Fechter Gilde di maestri di scherma
In Inghilterra e in Francia durante il medioevo i maestri di scherma vennero perseguitati e le scuole chiuse.
Francia: editto di Filippo il Bello (1292) e successivamente le lettere patenti di Carlo IX nel 1567
(Compagnia dei Maestri, poi Accademia d'Armi)
Inghilterra: editto di Edoardo I (1281). Enrico VIII mette ordine alla situazione, fondando un'accademia del regno e facendo rilasciare le prime 3 patenti da
maestro d'armi nel luglio del 1540
La scherma al centro del mondoUn livornese a servizio di sua maestà
Angelo Tremamondo Malevolti(Livorno, 1716 – Eton, 1802 )
Trattato: L’École des armes (1763), le cui tavole vennero inserite nella Encyclopédie di
Diderot
Angelo's School of Arms a Soho, (Londra)
Secondo l'enciclopedia britannica è l'iniziatore della scherma sportiva
Fra i suoi allievi:
- Joshua Reynolds;- Giacomo Casanova;
- Cavaliere d'Eon...
L’École des Armes (1763)
Unificare l'Italia, unificare la scherma
Unificare l'Italia, unificare la scherma
Il risorgimento di una scherma “italiana”?
Marcello Bertinetti – Giuseppe Mangiarotti – Masaniello Parise .- Riccardo Nowak
Masaniello Parise – Agesilao Greco
Nel 1861 nasce la Grande Accademia di Napoli – fra i cinque fondatori, Annibale Parise, zio di Masaniello
La presidenza onoraria perpetua viene offerta al generale Enrico Cialdini, inviato a Napoli per combattere il brigantaggio
Gen. Giuseppe Radaelli muore nel 1882
Cesare Enrichetti scuola militare di
Modena, poi a Milano con Radaelli dal 1876
Ferdinando Masiello
Jacopo Gelli
“La Scherma italiana di spada e di sciabola per Ferdinando Masiello”
Nel 1889 Parise chiama alla Scuola Magistrale
Militare Masiello e Giuseppe Pecoraro
Il secolo breve
Il secolo breveIl trauma della Prima Guerra Mondiale
Nel 1909 nello scenario della scherma nazionale appare un nuovo soggetto destinato a assumerne di fatto il monopolio, la Federazione Italiana di Scherma (in principio chiama Federazione Schermistica Italiana)
L'obiettivo non era più toccare senza essere toccati, ma toccare una volta in più rispetto all'avversario.
La Prima Guerra Mondiale rappresentò la frattura netta fra due mondi contrapposti: era la fine di un'era in cui la scherma aveva avuto ruolo fondamentale all'interno della società, soprattutto come elemento identitario per la sua classe dirigente. Dopo le generazioni dei Greco, Vega, Nadi, che frequentavano tanto le sale delle competizioni sportive quanto i terreni delle contese d'onore, i nuovi giovani schermitori furono sempre più degli sportivi: addestrati all'obiettivo del conseguimento della medaglia e sempre meno al doversi salvare la pelle in duello.
Nel 1921 scompare la Scuola Magistrale Militare, sostituita con l'avvento del fascismo dalla Accademia Fascista di Educazione Fisica, direttamente sotto la GIL, che durerà fino alla fine del secondo conflitto mondiale.
Il secolo breveMaestri allo sbando
Nel secondo dopoguerra la scherma si avvia verso una lenta e faticosa ripresa e nel 1959 si affaccia ai vertici della politica federale un ex atleta di alto livello, chiamato a commissariare la Federazione assieme ad altri due nomi di prestigio (Edoardo Mangiarotti e Gastone Darè), in seguito all'intricata vicenda che coinvolse il presidente della Federazione, Nino Bertolaja (al suo terzo mandato):
Renzo Nostini Il 18 dicembre 1960 divenne presidente della F.I.S., rimanendo al comando per 30 anni.
Il 20 dicembre 1970 venne costituita l'Associazione Italiana Maestri di Scherma (A.I.M.S.) che prendeva il posto della vecchia Accademia dei Maestri.
“... Nostini aveva un vezzo: il disprezzo verso la classe magistrale. Per lui c'era stato un solo maestro capace, il suo. E questo portò la federazione alla situazione che caratterizzò il periodo assembleare 1984...”
Lionero Del Maschio
Il secolo breveDal regno Nostini alla fine del millennio
1962 istituzione con decreto ministeriale di una Accademia dei Maestri di Scherma: tentativo di creare una nuova scuola magistrale all'Acqua Acetosa, a Roma, in collaborazione con l'ISEF e il ministero della Pubblica Istruzione (progetto fallito all'inizio degli anni 70)
La realizzazione di nuovi trattati dedicati alla formazione magistrale per dare coerenza e una uniformità interpretativa alla scherma, nell'ottica dello sviluppo di una scuola italiana (sostituendo i testi precedenti: in parte il vecchio Masaniello Parise, un po' riveduto, in parte gli appunti del maestro Angelillo mai divenuti trattato)
D. Lgs. 23. 7. 1999, n. 242 c.d. “Decreto Melandri”
Il tentativo (fallito) da parte dell'A.I.M.S, nel 1992 sotto la dirigenza del maestro Giancarlo Toràn, di porre fine all'abusivismo nella classe magistrale, con l'introduzione di un Registro dei Maestri da appendere nelle sale
Il tentativo (fallito) di sindacalizzare l'A.I.M.S, fra il 1972 e il 1974, durante la presidenza del maestro Vittorio Bassetti
Il Presente: lo stato dell'arte
Il Presente: lo stato dell'arteProfessionisti o dilettanti?
“Non vi è dubbio che nei primi anni '50, le prestazioni che venivano svolte nell'ambito delle attività sportive fossero svolte da soggetti “tesserati” alla Federazione di appartenenza e legati da vincolo associativo con il club di appartenenza. Ne conseguiva che, essenzialmente, queste non venivano svolte in regime di “scambio” tra persona fisica e soggetto sportivo affiliato, ma nel quadro di una comune finalità associativa, spesso anche a carattere gratuito [...]”
Dopolavorista
Professionale, non professionistaLa distinzione fra dilettanti e professionisti in ambito sportivo non
riguarda il percepire o meno una contribuzione
Prof. Guido Martinelli Atti del Corso di formazione FIPAV – CRER del 6 ottobre 2013
Il Presente: lo stato dell'arteProfessionisti o dilettanti?
Legge 91/81, art.1 - il legislatore definiva professionista chi operasse a titolo oneroso, mentre il dilettante agiva a carattere amatoriale
Una distinzione che non trovava riscontro nella realtà
Legge 80/86 – va a disciplinare le contribuzioni per il dilettantismo. TUIR (Testo Unico Imposte sui Redditi, D.P.R. n. 917/1986), all'art. 67 viene confermata e ufficializzata l'esistenza di compensi erogati anche nell'esercizio della disciplina sportiva dilettantistica.
CONI nel nuovo statuto fa sparire il termine dilettantismo, sostituendolo con non-professionista.
Il Presente: lo stato dell'arteProfessionisti o dilettanti?
DISTINZIONE GIURISPRUDENZIALE
Cosa si intende allora per attività sportiva dilettantistica?
Decreto Melandri (D. Lgs. 23. 7. 1999, n. 242)
Ribadisce quanto precedentemente configurato, definendo attività professionistica quella svolta a titolo oneroso con carattere di continuità
MA nell'ambito delle discipline regolamentate dal CONI, quindi all'interno delle
Federazioni nazionali che hanno ufficialmente attivato un
settore professionistico.
Il Presente: lo stato dell'arteProfessionisti o dilettanti?
L'attività dell'insegnamento della scherma all'interno della F.I.S non può essere considerata
professionistica
Come inquadrare allora un maestro di scherma?
- titolo gratuito (a titolo liberale e volontario - circ. Enpals n. 20, 04/06/2002)
- lavoro autonomo (ex art. 2222 c. c.)
- lavoro subordinato (ex art. 2094 c. c.) - o Parasubordinato
Il Presente: lo stato dell'arteProfessionisti o dilettanti?
REGIME DEI REDDITI DIVERSI
Legge 133/99 art. 25 introduceva il concetto di compenso per gli sportivi dilettanti.
Legge 242/2000 - andava a modificare la disciplina introdotta con la legge precedente, collocando la disciplina dei compensi tra i redditi diversi nel TUIR (art. 67 definizione e art. 69 trattamento fiscale).
“le indennità, i rimborsi forfettari, i premi e i compensi di cui alla lettera m) del comma 1 dell'articolo 67 non concorrono a formare il reddito per un importo non superiore complessivamente nel periodo d'imposta a €7.500. Non concorrono, altresì, a formare il reddito i rimborsi di spese documentate relative al vitto, all'alloggio, al viaggio e al trasporto sostenute in occasione di prestazioni effettuate fuori dal territorio comunale”
Legge 289/2002 – modifica ulteriormente l'articolo del TUIR allargando la disposizione ai
“ai rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di carattere amministrativo-gestionale di natura non professionale resi in favore di società e associazioni sportive dilettantistiche”.
Il Presente: lo stato dell'arteQuestionario
Campione di 120 tecnici 81% maschi 19% femmine
I livello (istruttore regionale) – 14%II livello (istruttore nazionale) – 21%III livello (maestro) – 59%IV livello - 6%
Qualifica tecnica
Suddivisione per preferenza di arma
fioretto (solo) - 11% spada (solo) – 27% sciabola (solo) - 11% fioretto e spada - 23% fioretto e sciabola - 7% spada e sciabola - 7% tutte le armi - 11% nessuna preferenza – 3%
Il Presente: lo stato dell'arteQuestionario
Iscritti alla Lista Tecnica
Lista Tecnica per l'anno agonistico 2012/13 : 420 maestri (III livello) - 118 istruttori nazionali (II livello)
40%
Il 54% è in possesso di una laurea universitaria (di questa percentuale il 34% specialistica)
Dei laureati, solo il 27% ha conseguito un diploma ISEF o una laurea in Scienze Motorie
Ha scelto la scherma come prima occupazione
51%
Ma solo il 20% di questi vanta un'assunzione contrattuale a carattere autonomo o subordinato: per il restante 80% vige il regime fiscale di non imponibilità, con tetto dei
7500 euro.
Il Presente: lo stato dell'arteLe contraddizioni del sistema
I genitori – dirigenti: le associazioni sportive dilettantistiche, fra impegno sociale e agonismo
- Prevenzione del disagio giovanile- Diffusione di una sana cultura sportiva- Sviluppo psicofisico in età sensibile- Attività dilettantistica per tutte le età- (...)
Cosa richiede oggi la società dallo sport?
Benessere e svago Spettacolo- Obiettivi agonistici- Attività di alto livello- Organizzazione eventi- (...)
Il Presente: lo stato dell'arteLe contraddizioni del sistema
Le sale di scherma oggi non sono mediamente in grado di garantire uno
stipendio regolare ad un tecnico, a meno di poter disporre alternativamente di:
1. grandi numeri di iscritti;
2. quote sociali particolarmente onerose per gli atleti e famiglie;
3. importanti sponsorizzazioni;
4. attività parallele, non connesse con l'attività agonistica di pedana.
Radicarsi sul territorio – se possibile “Fare rete”Ridurre al minimo l'abbandono sportivo
Il Futuro: possibili percorsi
Il Futuro: possibili percorsiProfessionalizzazione permanente
Enti territoriali, le amministrazioni, il provveditorato agli studi, gli istituti scolastici stessi, le associazioni culturali, i centri di aggregazione (...)
Progetto di promozione territoriale della scherma (FIS – Comitati Regionali)
Tutor/Aspiranti tecnici
Società locali
Qualificazione effettiva nel passaggio fra II e III livello del sistema SNaQ
Il Futuro: possibili percorsiUn'accademia realmente nazionale
Centri di promozione schermistica (Territorializzazione)
Accademia Nazionale di Scherma
Attività schermistiche anche al di fuori della FIS
Formazione dei Tutor
Rete Internaz.
PROFESSIONALIZZAZIONE PERMANENTE
Il Futuro: possibili percorsiUn'accademia realmente nazionale
Accademia Nazionale di Scherma
1. Un giusto riconoscimento anche economico per chi sceglie di acquisire il titolo di tutor;
2. Un importante investimento sulla formazione di qualità dei tutor stessi, in base alla definizione di un percorso per l'acquisizione di un bagaglio culturale, terminologico e metodologico condiviso;
3. Il soddisfacimento della legittima aspettativa di un aspirante tecnico di avere un percorso di tirocinio realmente utile e formativo, per il quale ha pagato;
4. L'inizio di un percorso virtuoso capace di portare alla creazione di una vera scuola di scherma italiana che non abbia come obiettivo l'uniformizzazione dell'interpretazione schermistica, bensì la valorizzazione delle specificità delle varie scuole territoriali e, soprattutto, la trasmissione di strumenti metodologici e didattici efficaci: insegnare ad insegnare.
“ … Considero la scherma come una grande arte, capace di portare l’uomo ad essere cavalleresco nei suoi pensieri e nel suo comportamento.
La scherma è scuola di umiltà, sviluppa prontezza, equilibrio, senso della bellezza, completa l’armonia del vivere senza mortificare la fantasia e il naturale istinto del singolo: amplifica l’intelligenza.
Ogni schermitore è acrobata, attore, ballerino, esecutore sensibile alla velocità, alla tempestività, alla vigoria ed al ritmo.
La scherma insegna a prendere dominio di sé stessi, a rispettare gli altri per ciò che essi sono…
E laddove esiste la padronanza ragionata del sé, l’uomo impara a portarsi oltre l’irrazionale e conquista la più preziosa meta della vita: la libertà…”
Marcel MarceauMimo, attore, tessitore di immagini dinamiche...
Essere umano
La penna e la spada...