IL LICEALE DI CIRO'
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di Oreste Sabatino e Fabio Siena
*articolo inviato a tutti i siti e giornali locali.
M ercoledì 4 maggio si è svolta nell’aula magna del
Liceo Scientifico “Ilio Adorisio” di Cirò una Assemblea d’Istitu-to, volta all’analisi dei problemi strutturali emersi sulla stampa locale della scuola.
(Continua a pagina 2)
Assemblea d’Istituto Analisi dei problemi strutturali
L E A L T R E N O T I Z I E
LEGALITA’
Assemblea d’Istituto 2 SCUOLA
Lettera aperta del dirigente 4-5
SCUOLA Concorso sull’Unità 6-7
INTERVISTE Intervista doppia 8-9
RELIGIONE Giovanni Paolo II 10
VIAGGIO Stage Barcellona-
S.Susanna 11
LIBRI A. D’Avenia 12
ATTUALITA’ La libertà 13 MUSICA
Vasco Rossi 14 TRADIZIONI
Crostata e Anicini 15
I S T I T U T O O M N I C O M P R E N S I V O “ L . L I L I O ” C I R Ò ( K R ) S C U O L A E L L ’ I N F A N Z I A P R I M A R I A S E C O N D A R I A D I P R I M O G R A D O L I C E O S C I E N T I F I C O V I A S A N F R A N C E S C O 8 8 8 1 3 C I R Ò ( K R )
Il Liceale di Cirò Il Liceale di Cirò D A T A 1 2 G I U G N O 2 0 1 1 A N N O I - N U M E R O 4
Giornalino scolastico del Liceo Scientifico “Ilio Adorisio” di Cirò (KR)
Sergio Giunti e Bruno Mari
(Giunti), Alessandro e Giuseppe
Laterza, Stefano Mauri (Gruppo
Mauri Spagnol), Paolo Mieli
(RCS), Antonio e Olivia Sellerio.
La scuola è risorsa essenziale
per il libero sviluppo delle per-
sone e per la crescita sociale,
economica, culturale e civile di
ogni Paese. In Italia lo è sempre
stata: ha reso un insieme di
sudditi analfabeti degli antichi
stati una comunità di cittadini
italiani. Lo è ancora più oggi, in
un’epoca in cui il “capitale uma-
no”, l’insieme delle conoscenze
di cui disponiamo, è il fattore (Continua a pagina 4)
Lettera aperta al Presidente della Repubblica, al Parlamento e al Governo
L ’ E D I T O R I A L E
del Dirigente Scolastico
Prof. Gabriele Vincenzo
CONFERMATA LA PROPO-
STA DI DIMENSIONAMEN-
TO EX DPR 233/98.
A nna Esposito, Com-
missario straordinario
in funzione di Presi-
dente del Consiglio di Istituto,
su conforme parere degli Or-
gani decisionali della Scuola,
ha deliberato la proposta di
conferma per l’a.s. 2012/13
dell’Istituto Omnicomprensivo
di Cirò, che organizzato con
effetti dal 01.09.2009 dalla
unificazione dell’Istituto Com-
prensivo di Cirò con la sede
centrale del Liceo Scientifico
“Ilio Adorisio”, sta dispiegando
sul territorio cirotano nonché
su quello cariatese una consi-
derevole funzione attrattiva
nei flussi di scolarità fuori ob-
bligo dell’area omogenea a
cavallo tra le province di Cro-
tone e di Cosenza. L’Istituto
Omnicomprensivo di Cirò al
01 settembre 2009 – data del-
la sua costituzione, avvenuta
giusta DDG n. 903 del 2-(Continua a pagina 16)
www.illicealediciro.altervista.org
Articolo 34 della Costituzione Italiana La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiunge‐re i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.
a cura di Gabriele Vincenzo,
Dirigente scolastico dell’Istitu-
to Omnicomprensivo di Cirò
P romossa dagli Editori Mar-
co Cassini e Daniele di
Gennaro (minimum fax), Car-
mine Donzelli, Federico Enri-
ques(Zanichelli), Carlo Feltri-
nelli, Sandra Ozzola Ferri e
Sandro Ferri (E/O),
P A G I N A 2
Nella foto
gli studenti
Fabio Siena ed
Oreste Sabatino
Assemblea d’Istituto
Analisi dei problemi strutturali di Oreste Sabatino e Fabio Siena *articolo inviato a tutti i siti e giornali locali.
“La nostra scuola non è meno importante delle altre e non è giusto che sia così gravemente abbandonata dagli enti re-sponsabili” è stato il monito espresso dai ragazzi, “perciò abbiamo deciso di far sentire la nostra voce con questa Assemblea, alla quale seguirà un documento da inviare, non solo al consiglio d’Istituto della nostra Scuola, ma anche alla Provincia”.
La discussione è stata amplia ed ha senz’altro costituito un momento di riflessione e partecipazione democratica
(Continua da pagina 1) alla vita scolastica; cosa che purtroppo spesso non avviene in quanto le Assemblee d’Isti-tuto da anni costituiscono soltanto un mezzo di giustifi-cazione delle assenze. Oreste Sabatino ha iniziato, dunque, spiegando l’importanza di queste iniziative ai fini educati-vi e della crescita culturale dei ragazzi che “non devono esse-re membri passivi della socie-tà in cui vivono, bensì contri-buire ai cambiamenti e alle innovazioni con le loro idee e le loro proposte”; è stato altresì letto e commentato lo Statuto degli Studenti e delle
Studentesse, al fine di mettere in evidenza come anche la legge preveda la promozione del libero associazionismo nelle scuole.
Ma dopo questa ampia ed istruttiva parentesi si è passati ad una discussione dei reali e concreti problemi strutturali della scuola: arredi scolastici fatiscenti che risalgono a deci-ne e decine di anni fa, situa-zione dei servizi igienici pessi-ma, per voler usare un eufe-mismo, mancanza di strutture necessarie alla pratica dell’e-
(Continua a pagina 3)
L E G A L I T À
I L L I C E A L E D I C I R Ò
P A G I N A 3
ducazione fisica, scarsa manuten-zione degli impianti di riscaldamen-to che ogni anni creano problemi.
“Non si può lasciare questa scuola alla decadenza totale, né tanto meno far ricader la responsabilità sull’amministrazione e la segrete-ria, che si trova in serie difficoltà nello spiegare continuamente le motivazioni delle carenze della scuola. E’ giunto il momento che gli studenti si facciano sentire, anche se appartenenti ad una real-tà cittadina molto piccola e ad una comunità studentesca ristretta. Non si può continuare a rimanda-re problematiche che affliggono questa scuola da anni.
(Continua da pagina 2) Il documento che ci prodighere-mo, con la massima serietà, di redigere nei prossimi giorni speria-mo porti ad avere, quanto meno l’impegno, di ripristinare del corso dell’interruzione estiva i servizi fondamentali, quali i bagni (privi di porte ed inagibili), ed un progetto concreto di ristrutturazione della struttura che preveda:
-la sostituzione della caldaia a gasolio, con una più moderna ed economica a gas; costruzione di una palestra, di cui l’Istituto Adori-sio è sprovvisto; risoluzione del problema dell’acqua con il poten-ziamento dei serbatoi esistenti, in quanto in base al numero degli studenti gli attuali non soddisfano
le esigenze e non garantiscono continuità di servizio, interrom-pendo l’erogazione più volte du-rante l’anno con una conseguente perdita di giorni di scuola”.
L E G A L I T À
Assemblea d’Istituto
Analisi dei problemi strutturali di Oreste Sabatino e Fabio Siena *articolo inviato a tutti i siti e giornali locali.
blica statale è luogo del plura-
lismo, affidato a docenti reclu-
tati in base alla propria pro-
fessionalità e non alle convin-
zioni politiche, alle fedi religio-
se o all’appartenenza a qual-
siasi gruppo o associazione o
categoria. Nel mondo globa-
lizzato è fondamentale cono-
scere chi è lontano da noi,
per saperne cogliere i valori e
le potenzialità, e perché altri
possano conoscere - a loro
volta - i nostri valori e le no-
stre potenzialità.
La scuola pubblica statale è
perciò anche luogo di integra-
zione tra individui provenienti
da diversi ambienti familiari,
sociali, culturali. Nella scuola
pubblica statale bambini e
ragazzi di diversa estrazione
sociale imparano ad apprezza-
re la diversità. Nella scuola
pubblica statale il patrimonio
culturale della famiglia entra in
contatto in modo fertile con
quello di altre famiglie.
Questa è la missione della
scuola pubblica statale diversa
da ogni altra istituzione for-
mativa, che legittimamente si
proponga altre finalità a parti-
re da una visuale parziale della
cultura, della religione, della
società, dell’economia. Se,
infatti, è un diritto di ogni
famiglia mandare i propri figli
a scuola solo insieme a chi
condivide la stessa visione del
mondo (la libertà di insegna-
mento è infatti riconosciuta
dall’articolo 33 della Costitu-
zione), per il benessere della
società nel suo insieme è
conveniente e auspicabile che
la grande maggioranza dei
cittadini abbia una formazione
comune ispirata ai valori del
pluralismo e della Costituzio-
ne.
Per rendere effettivo questo
principio lo Stato deve investi-
re più risorse nell’istruzione
pubblica statale, consentendo
alle istituzioni scolastiche
autonome di dotarsi di stru-
menti adeguati a svolgere la
propria missione. Occorrono
docenti qualificati e ben retri-
buiti. Ma occorrono anche
edifici ben tenuti, aule attrez-
zate, laboratori moderni,
biblioteche aggiornate.
Purtroppo l’investimento
nella scuola pubblica statale è
stato inadeguato - ben al di
sotto dei livelli medi dei Paesi
UE - per gran parte della sto-
ria unitaria italiana, al punto
che oggi spesso non è in gra-
do di garantire neppure i
servizi minimi. Di questa si-
tuazione ognuno di noi deve
preoccuparsi, perché essa è
(Continua a pagina 5)
decisivo per il successo degli
individui e delle nazioni.
L’articolo 34 della Costitu-
zione Italiana sancisce inequi-
vocabilmente che “i capaci e
meritevoli, anche se privi di
mezzi, hanno diritto di rag-
giungere i gradi più alti degli
studi”. In passato il diritto dei
più deboli nella società italiana
è stato garantito soprattutto
dall’estensione dell’obbligo di
frequenza della scuola pubbli-
ca (nella “scuola pubblica” la
legge italiana comprende an-
che le scuole paritarie a ge-
stione privata), e dalla qualità
del suo insegnamento, che
hanno riscattato dalla miseria
milioni di cittadini.
In particolare, la scuola pub-
(Continua da pagina 1)
I L L I C E A L E D I C I R Ò
P A G I N A 4
“La scuola è risorsa
essenziale per il libero sviluppo delle persone
e per la crescita sociale, economica, culturale e civile di
ogni Paese...”.
Lettera aperta al Presidente della Repubblica, al Parlamento e al Governo
S C U O L A
P A G I N A 5
anche frutto dell’indifferenza.
Dobbiamo tutti fare qualcosa per
la scuola di tutti. Non dobbiamo
lasciarla sola a chiedere attenzio-
ne. Se è vero - come sentiamo
continuamente ripetere - che nella
scuola si costruisce il futuro dei
nostri figli e, quindi, del nostro
Paese, nessuno può guardare alla
questione “dall’esterno”. Chi rico-
pre cariche istituzionali e politiche
deve avvertire la forza dell’opinio-
ne pubblica. Chi ha più responsabi-
lità e potere nella società, nell’eco-
nomia e nella cultura deve essere
il primo a impegnarsi.
Facciamo dell’istruzione un tema
centrale di discussione tra i cittadi-
ni, nelle scuole e in ogni altro
luogo di incontro, con la compe-
tenza e l’urgenza che la materia
necessita. … Prendiamo sul serio
il nostro futuro.
Alcuni messaggi dopo la pubblica-
zione della Lettera aperta sulla
scuola.
«La scuola, come l'acqua, deve
essere di tutti.»
Valerio Magrelli
(Continua da pagina 4) «In una società democratica che
intenda rimanere tale, l'educazione
non può mirare se non alla forma-
zione di personalità autonome,
capaci di maturare propri criteri di
giudizio e orientamento nel mon-
do, e perciò di emanciparsi dal
gruppo familiare che intenda im-
porsi come padre-padrone delle
anime dei figli.
L'educazione all'autonomia non
può che essere pubblica, sia nel
senso che deve svolgersi in un
contesto aperto al confronto tra
la più ampia varietà di modelli
culturali, sempre sulla base dell'ac-
quisizione di conoscenze rigorose
in ogni campo del sapere; sia nel
senso che deve essere concepita
come servizio pubblico, come un
dovere della collettività verso tutti
i suoi cittadini in formazione. Co-
me diceva Hegel: "la società sot-
trae l'individuo al legame familiare,
svincola i membri di esso l'uno
dall'altro e li riconosce come per-
sone autonome… Così l'individuo
è divenuto "figlio della società", la
quale altrettanto ha pretese verso
di lui quanto egli ha diritti verso di
lei" (Fil. dir., § 238). Non meno
pericolosa, per la democrazia,
dell'educazione privata "a volontà
familiare", è l'educazione pseudo-
pubblica che tenta di proporsi
come banca del seme identitario
per cittadelle comunitarie locali,
esclusive-escludenti, più o meno
inventate: sulle cui mura la parola
libertas assume un significato non
dissimile da quello del motto
"moglie e buoi dei paesi tuoi".
Un'esplorazione sugli usi, nella
letteratura classica, delle nozioni
di idion, "privato, particolare", e
demosion, "pubblico, comune",
potrebbe insinuare l'idea di una
reciproca implicazione tra il ripie-
gamento sul gruppo autoctono e
sulle sue particolarità — Erodoto
(4,18) parla di un ethnos idion a
proposito di certi abitanti del pro-
fondo nord — e la chiusura men-
tale, la rozzezza e l'incultura. La
idiosis (Platone, Repubblica, 462),
la "distinzione" come separatezza,
può produrre l'idiotes, lo zotico
ignorante; così come l'idiotes ten-
de all'idioteia (Platone, Leggi, 696),
alla vita chiusa nel particolare, alla
cura di ta idia, gli averi, insieme a
oi idioi, il gruppo dei "suoi" —
come la moglie e i buoi.»
Michelangelo Bovero
S C U O L A
P A G I N A 6
Studentessa del liceo tra i 5 vincitori del concorso. PREMIAZIONE CONCORSO SUI 150 ANNI DELL'UNITA' D'ITALIA. di Anna Marino
M ercoledì 4 Maggio 2011, si è tenuta a Reggio Calabria
presso l'auditorium "Nicola Cali-
pari" di Palazzo Campanella, la premiazione degli studenti cala-
bresi, vincitori del concorso sui 150 anni dell'unità d'Italia e sui
40 anni di regionalismo, bandito dalla Presidenza del Consiglio, in collaborazione con l’Ufficio sco-
lastico regionale ed annunciato dal Presidente Francesco Talari-
co ai rappresentanti delle Con-sulte provinciali.
I ragazzi vincitori sono stati 5 e
rappresentavano ognuno una provincia calabrese.
La provincia di Crotone è stata
rappresentata da una studentessa del nostro liceo scientifico, Elisa
Anania, frequentante la classe IV A.
La premiazione è stata ben strut-
turata, significativi sicuramente sono stati gli intereventi del
Presidente del Consiglio Regiona-le, Francesco Talarico, del diret-tore dell’Ufficio scolastico regio-
nale Francesco Mercurio ed an-che quelli dei reppresentanti delle
consulte regionali.
I ragazzi erano soddisfatti del loro traguardo; oltre ad un attestato,
che sicuramente servirà loro in occasioni future, i ragazzi hanno
ricevuto anche un assegno di 2.500 euro.
Quindi dopo la consegna dei pre-
mi, anche i ragazzi vincitori hanno avuto la possibilità di esprimere qualcosa circa le loro considera-
zioni in merito al tema scelto ed hanno saputo esporre con chia-
rezza i loro elaborati, delineando-ne i punti di partenza, i tratti
principali, ma soprattutto hanno saputo andare oltre i testi da loro
scritti, mostrando grande interes-se e conoscenza sull'argomento.
Il preside è stato sicuramente orgoglioso di poter far partecipa-
re anche la nostra scuola ad un evento così importante, così co-
me lo è stata, la bravissima stu-dentessa che ha dovuto rappre-
sentarla, che con grande interesse ha tentato di partecipare, in mo-
do inaspettato è salita sul podio e con grande entusiasmo e soddi-sfazione ha accolto la vincita.
Ma vediamo più da vicino, quali sono stati i motivi che l'hanno spinta a partecipare, quali le sue
emozioni e i suoi propositi.
Elisa, quando sei venuta a
conoscenza del concorso pro-posto dalla scuola, hai deciso immediatamente di parteci-
pare?
Si, perché l'ho visto come un con-corso utile ed interessante.
Principalmente cosa ti ha
spinto a farlo?
Volevo sfruttare l'occasione che ci era stata data.
Qual è stata la tua reazione appena hai saputo di aver vin-to?
Non pensavo di vincere, quando il preside mi ha detto di essere stata premiata non riuscivo a crederci.
Cosa ne hanno pensato i tuoi familiari e i tuoi amici?
Ne sono stati molto contenti en-
trambi.
Quali difficoltà hai trovato, se ne hai trovate, durante la ste-
sura del tema?
Difficoltà abbastanza, all'inizio non sapevo come strutturare il tema, infatti vedevo la vittoria molto
lontana. Poi però ho continuato a fare ricerche sui vari argomenti da
trattare, infine ho elaborato il tema in modo molto semplice,
facendo risaltare le tematiche principali.
Cosa hai intenzione di fare
con i soldi della vincita?
Conservarli ed investirli per l'uni-versità.
Sei dunque soddisfatta?
Soddisfatta e contenta.
I L L I C E A L E D I C I R Ò
S C U O L A
“I ragazzi erano
soddisfatti del
loro traguardo;
oltre ad un
attestato, che
sicuramente
servirà loro in
occasioni future, i
ragazzi hanno
ricevuto anche un
assegno di 2.500
euro.”
Studentessa del liceo tra i 5 vincitori del concorso. PREMIAZIONE CONCORSO SUI 150 ANNI DELL'UNITA' D'ITALIA.
P A G I N A 7 S C U O L A
In alto Elisa con il Dirigente,On.Tallarico e il Provveditore Mercurio
La liceale Elisa Anania.
P A G I N A 8
Intervista doppia: due liceali a confronto di Silvia Piscitelli, Oreste Sabatino, Roberta Siciliani, Ilaria Arcuri.
I N T E R V I S T E
Pamela Maiurano IIIC VS Anonimo
Pamela Nome?
Maiurano Cognome?
Pamma Soprannome?
8 Voto più alto ricevuto? 8
2 Voto più basso ricevuto? 2
Danza Sport preferito? Pallavolo
Venezia Città preferita? Firenze
Milan Squadra del cuore? Milan
Raul Bova Uomo/Donna ideale? David Beckham
Mia sorella Persona più importante? Mia nonna
15 anni Primo bacio? 14 anni
Estate 2010 Prima sbornia? 14 anni
Pazzia fatta per amore? Tante
Nessuno Incubo più ricorrente? Nessuno
Nessuno Sogno più ricorrente? (…)
Centro Destra o sinistra? Destra
Democrazia Democrazia o dittatura? Democrazia
Nessuno Scheletro nell’armadio? È nell’armadio
Pazienza Pregi? Pazienza
Grido troppo Difetti? Tanti
Tantissime Figuraccia Peggiore? Troppe
Una grossa risata! Una frase che la fotografa? Ci vorrebbe un book
Che non è idoneo a governare il paese Cosa pensa del rapporto tra il nostro premier e le donne?
Penso che sono fatti suoi e non di tutta l’Italia
Si Guarda il Grande Fratello? No
No E x‐factor? No
Laura Pausini Cantante preferito? Vasco Rossi
Nicolas Vaporidis Attore/attrice preferito/a? Julia Roberts
Si È iscritto su facebook? Si
Un po’ la sera Quanto tempo passi su Facebook? Non molto
Ma le stelle quante sono Ultimo libro letto? È una vita che ti aspetto
Bianco come il latte rosso come il san‐gue
Libro preferito? Un posto nel mondo
Titanic Film preferito? Alla ricerca della felicità
Si Sei soddisfatto di quello che hai? Si
Laurearmi Sogno nel cassetto? È nel cassetto
Francesco Vittorio Murano Il/la compagno/a più simpatico/a?
Nessuno E quello/a meno simpatico/a? Nessuno
Tutti/Nessuno Prof. Preferito?
Nessuno Prof. Meno preferito?
Filosofia Materia preferita? Italiano
Matematica Materia odiata? Matematica
Si Fidanzato/a? No
Si Ti piace qualcuno/a? No
Il mio ragazzo Chi?
Ciaoooooo Un saluto… Hellooo!
P A G I N A 9 I N T E R V I S T E
Intervista doppia: due professori a confronto di Silvia Piscitelli, Oreste Sabatino, Roberta Siciliani, Ilaria Arcuri.
Prof.ssa Berardi VS Prof.ssa Frandina
Costanza Nome? Rosa Maria
Berardi Cognome? Frandina
Nubile Stato civile? Nubile
Laurea in matematica Formazione? Laurea in matematica
56/60 Voto di maturità? 98/100
3 anni Da quanto tempo insegna in questa scuola? 1 anno
Matematica e fisica Cosa insegna? Matematica e fisica
2 Voto più basso dato? 0
4 Voto più basso ricevuto? 4
Nuoto Sport preferito? Balli caraibici
Tiramisù Piatto preferito? Dolci
Estero Viaggio ideale? Venezia
Juventus Squadra del cuore? Inter
Dolce e sensibile Uomo/Donna ideale? Esiste?
Gaetano Persona più importante? Claudio (mio fratello)
26 anni Primo bacio? 14 anni
Mai Prima sbornia? 18 anni
Nessuna Pazzia fatta per amore? Lasciamole fare agli altri
Soffocare Incubo più ricorrente? Che mi cadono i denti
Sogno più ricorrente? Dormire
Sinistra Destra o sinistra? Destra
Nessuno dei 2 Berlusconi o Fini?
Marx Hegel o Marx?
Democrazia Democrazia o dittatura? Dittatura
Scheletro nell’armadio? Lasciamolo nell’armadio
Lo devono dire gli altri Pregi? Ho solo pregi
Sempre disponibile Difetti? Io difetti?
Non ricordo Figuraccia Peggiore? Pochi giorni fa con un collega
Una frase che la fotografa? Sono pronto (by spongebob)
Bisogna votare con criterio chi ci deve governare
Cosa pensa della vicenda che ha travolto il premier?
C’è da pensare più?
Se andiamo avanti così saremo rovinati Cosa ne pensate della situazione economica e sociale?
Poveri “noi” giovani
No Guarda il Grande Fratello? No
No E x‐factor? No
Non saprei Chi sono i Tokio Hotel? Quei cantanti
Antonacci Cantante preferito? Ramazzotti/Antonacci/Ligabue
Raul Bova Attore/attrice preferito/a? Julia Roberts
No È iscritto su facebook? Si
Non farne un uso esagerato Cosa ne pensa dei social network? Bisogna saperli usare
Il teorema del pappagallo Ultimo libro letto? Il tempo che vorrei
Libri romantici Libro preferito? Gli anni veloci
Non amo la tv Film preferito? Pretty woman
Gli anni universitari Come si ricorda da giovane? Da giovane? Lo sono!
Abbastanza È soddisfatto di quello che ha? Tantissimo
No Cambierebbe qualcosa della sua vita? Per ora no…se non avvicinarmi al mio fidanzato
Immissione in ruolo Sogno nel cassetto? Farmi una bella famiglia numerosa come la mia
Spina Il/la collega più simpatico/a? Io e De Luca
Evitiamo E quello/a meno simpatico/a? …
Ottimo Giudizio sul collega?
Ottimo
P A G I N A 1 0
“Volle che in ogni
suo viaggio aposto-
lico ci fosse uno
speciale incontro
con loro e,anzi,
come se questo
non bastasse,dal
1986 invitò i giova-
ni di tutti il mondo
alle “Giornate del-
la Gioventù”...”
Giovanni Paolo II
Giovanni Paolo II Il Papa dei giovani
Di Prof.ssa Giulia Cerchiara
È nota a tutti la predilezio-ne di Giovanni Paolo II per
i giovani che il 19 agosto 200-0,sulla piana dell’Università di
Tor Vergata,a Roma,definì “sentinelle del mattino”.Il
Papa vuole bene a tutti,ad ogni uomo e a tutti gli uomi-
ni,disse l’8 novembre 197-8,all’inizio del suo pontifica-to,ma la mia preferenza per i
più giovani. È la dimostrò in mille modi,li abbracciava sen-
za curarsi troppo del cerimo-niale,si univa ai loro cori can-
tando insieme a loro ed a Manila,nella giornata mondiale del 1995 disse loro scherzan-
do:”Chiamatemi Karol”. Volle che in ogni suo viaggio apo-
stolico ci fosse uno speciale incontro con loro e,anzi,
come se questo non bastas-se,dal 1986 invitò i giovani di
tutti il mondo alle “Giornate della Gioventù”,da lui definite
“i provvidenziali momenti di sosta”. Ad anni alterni le gior-nate vengono elaborate nelle
chiese locali,la Domenica delle Palme e,a livello mondia-
le,con incontri nei vari conti-nenti. Questi raduni bienna-
li,noti come Giornata Mondia-le della Gioventù(GMG) eb-bero un enorme impatto
mediatico registrato in ogni parte del mondo e furono in
ordine cronologico:
1987 Buenos Aires - Argenti-na 11-12 aprile
1989 Santiago de Camposieda
- Spagna 15-20 agosto
1991 Czestochowa - Polonia 10-15 agosto
1993 Denver - Stati Uniti 10-15 agosto
1995 Manila- Fillippine 10-15
gennaio
1997 Parigi - Francia 19-24 agosto
2000 Roma - Italia 15-20
agosto
2002 Toronto - Canada 23-28 luglio
2005 Colonia - Germania 16-
21 agosto
Giovanni Paolo II ha scelto i giovani come interlocutori
privilegiati,ma non li ha blandi-ti,e tanto meno ingannati annacquando il messaggio
evangelico. Ha indicato loro traguardi impegnativi invitan-
doli a tenere lo sguardo fisso su Cristo ed a ripartire da lui
come unica sorgente della sua felicità. E questi suoi interlo-
cutori privilegiati non solo non hanno mai fatto deserto attorno a lui, ma nelle ore
dell’agonia e al momento della sua morte gli sono stati vicino
e fu per loro l’estremo grazie pronunciato con fatica nelle
ultime ore della sua vita ter-rena “vi ho cercato. Adesso voi siete venuti da me. E vi
ringrazio”.
I L L I C E A L E D I C I R Ò
R E L I G I O N E
GMG 2000, Piazza San Pietro
P A G I N A 1 1
sono stati smistati in due hotel , entrambi facenti parte della stessa catena , Aqua Hotel. Inoltre , ai turni lavorativi , sono state alter-nate uscite serali per far svagare e divertire i ragazzi , ed anche dei pernottamenti nelle località più importanti della zona ; è stata visita Barcellona e la Sagrada Fami-lia , Figuères ed il museo di Gau-dì , Monserrat ad altri luoghi ,
seguiti da ottime guide . Un’espe-rienza che ha messo in gioco dei ragazzi ponendoli davanti alle realtà del mondo lavorativo , con tutte le sue difficoltà , i suoi sacri-fici e le sue regole . Come affer-mano i ragazzi , questo stage li ha arricchiti interiormente sotto tutti gli aspetti : al livello culturale , perché si sono trovati di fronte a lingue straniere e modi di vivere diversi , ed hanno incrementato le loro conoscenze svolgendo lavori nuovi ; al livello sociale , poiché hanno svolto lavori che ti metto-no in stretto contatto con le per-sone ; e anche sotto il punto di vista personale , poiché i ragazzi hanno preso degli impegni e per mantenerli bisognava avere pun-tualità , professionalità e serietà ; qualità che tutti i ragazzi hanno dimostrato al meglio , guadagnan-done l’ apprezzamento da parte del direttore e rendendo i profes-sori che li hanno accompagnati orgogliosi e soddisfatti dei risultati ottenuti .
Di Valeria Gangale e Anna Palmieri
D urante l’anno scolastico 2010/2011 , 15 ragazzi delle
classi terze del nostro Istituto , meritatamente scelti , hanno avu-to la possibilità di frequentare un corso di formazione che prevede-va 40 ore di studio , con esperti esterni specializzati , della lingua inglese e delle materie turistiche in preparazione all’esperienza lavorativa di 13 giorni nella località turistica e balneare di Santa Susan-na a pochi kilometri da Barcellona. L’esperienza lavorativa all’estero , è stata di grande formazione per i ragazzi , che appena arrivati sono stati accolti dallo staff spagnolo con grande ospitalità ed in pochis-simo tempo sono riusciti ad inte-grarsi benissimo , sia a livello lavo-rativo che sociale . Ad ognuno dei ragazzi , il primo giorno, è stato assegnato un lavoro con degli orari e delle pause ben fissate da dover rispettare e sono stati affi-dati a coloro che lavoravano nell’-hotel per seguirli ed insegnargli i compiti da svolgere. I lavori asse-gnati erano diversi , chi in recep-tion , chi al ristorante , ed i ragazzi
STAGE BARCELLONA – S. SUSANNA : esperienza indimenticabile.
“L’esperienza
lavorativa
all’estero , è stata
di grande
formazione per i
ragazzi , che
appena arrivati
sono stati accolti
dallo staff
spagnolo con
grande ospitalità
ed in pochissimo
tempo sono riusciti
ad integrarsi
benissimo …”
V I A G G I O
Gli stagisti con la
divisa del Liceo
Alla Fontana Magica di Montijuic
P A G I N A 1 2
Strappare la bellezza ovunque essa sia e regalarla a chi ci sta accanto. Per questo siamo al mondo!
Di Anna Palmieri
D ifficile entrare nella
mente e nelle paro-le di un ragazzo di poco
più di sedici anni, difficile e pericoloso perché l'insi-
dia di falsificare i pensieri e le emozioni è sempre
dietro l'angolo.
Il romanzo di Alessandro D'Avenia, "Bianca come il
latte, rossa come il san-gue", non è solo un ro-
manzo di formazione o il racconto di un anno di
scuola, ma è un testo coraggioso che, attraver-so il monologo di Leo,
racconta cosa succede nel momento in cui nella vita di
un adolescente fanno irruzio-ne la sofferenza e lo sgomen-
to. Leo, il protagonista narratore, nelle prime pagine del libro è
dominato dal bianco, cioè dall'assenza. Assenza di inte-
ressi, di motivazioni, di capa-cità di riflessione, solo una
criniera selvaggia di capelli, la sua forza, crede. Frequenta il
primo liceo classico, ma non c'è materia o argomento che lo interessi, ama il calcio, il
suo motorino senza freni e vive in perfetta simbiosi con il
suo iPod. Leo ha due amici, Niko e
Silvia, su cui sa di poter con-tare, con cui parla di calcio e di scuola.
C'è solo un piccolo fuoco che dentro di lui sta crescendo,
qualcosa di rosso, nel bianco desolato della sua vita: è la
figura di Beatrice, i suoi capel-li rossi, il piacere di guardarla,
anche senza parlarle, senza che lei sappia neppure il suo nome e il suo interesse.
Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori "una
specie protetta che speri si estingua definitivamente". Ma
un giorno arriva in classe un supplente di storia e filosofia che lui si prepara ad accoglie-
re con cinismo. Questo giovane insegnante è
diverso: una luce gli brilla negli occhi quando spiega,
quando sprona gli studenti a vivere intensamente, a cerca-
re il proprio sogno. Una frase
molto signi f icat iva del "Sognatore" (il professore), che colpisce Leo è: "Strappare
la bellezza ovunque essa sia e regalarla a chi mi sta accanto.
Per questo sono al mondo" Leo sente in sé la forza di un
leone. Il pensiero di Beatrice si fa sempre più importante.
Quando scopre che la ragazza è ammalata e che la malattia
ha a che fare con quel bianco che tanto lo spaventa, Leo
dovrà scavare a fondo dentro di sé, sanguinare e rinascere,
per capire che i sogni non possono morire e trovare il coraggio di credere in qualco-
sa di più grande. Ma la vita fa crescere anche
attraverso il dolore e la perdi-ta, attraverso le sconfitte e i
tradimenti e Leo, grazie al supplente, il Sognatore, a suo padre ed a Silvia, che diventa
ogni giorno più importante nella sua vita, alla fine lo sa!
I L L I C E A L E D I C I R Ò
L I B R I
Biografia
Nasce a Palermo il 2 maggio del 1977. Cresce in una famiglia folle. Sì perché folli sono i suoi genitori che decidono di mettere al mondo ben sei figli (tre ragazzi e tre principesse). Suo padre è un dentista (per
questo non ne ha mai avuto paura) e sua mamma una mamma che ricorda alla perfezione greco e latino e si occupa di scuola ed educazione. Il 90% delle cose che c’è da sapere sulla vita le impara vivendo con que-
sta tribù. Alle elementari non fa altro che parlare e fare scherzi. Alle medie si dà una calmata e comincia ad amare la lettura. (Adolescenza nella norma a parte il fatto che i capelli gli diventano bizzarramente ricci). Nel 1990 frequenta il liceo classico e nel 1995 consegue la maturità.
Si laurea in letteratura greca e vince un dottorato di ricerca all’università di Siena in Antropologia del mon-do antico, una specie di paradiso della ricerca nel desolante panorama universitario.
Oggi insegna italiano e latino in un liceo milanese. Non ha la pretesa di insegnare niente a nessuno (a parte i suoi alunni …), ma di testimoniare il fatto che la vita ha sempre il miglior copyright. "Bianca come il latte, rossa come il sangue" è il suo primo romanzo!!
La libertà Principio fondamentale di uno Stato democratico
P A G I N A 1 3
Di Oreste Sabatino
V iviamo in uno Stato democra-
tico e libero, fondato su dei
valori e principi. In esso tutti i
cittadini hanno eguali diritti ed
eguali doveri sanciti dalla Costitu-
zione italiana. Si sente parlare
molto di libertà, quando in molti
Paesi la libertà non esiste.
Ma per libertà cosa intendiamo?
La parola deriva dal latino libertas ,
stato di autonomia essenzialmente
sentita come diritto,e come tale
garantito da una precisa volontà e
coscienza di ordine morale,sociale
e politico.
Già nell’antica Roma si parlava di
libertà (seppur in maniera differen-
te da quella di oggi) .Dante Alighie-
ri nel I canto del Purgatorio inseri-
sce la persona di Catone Uticense
a custode del Purgatorio,che du-
rante la guerra civile tra Cesare e
Pompeo si schiera col perdente
Pompeo. Così si suicida per non
finire nelle mani di Cesare e sotto
la sua dittatura. Ma Dante non lo
colloca nell’Inferno (tra i suici-
di,appunto) , poiché Catone si
uccide per non rinunciare alla
libertà interiore e politica. Il con-
cetto di libertà vera e propria
nasce però in Francia nel lontano
1789 con la Rivoluzione Francese.
Qui si affermeranno i tre principi
fondamentali de fraternità, libertà
e uguaglianza, che poi diventeran-
no i tre perni fondamentali di tutte
le democrazie europee.
In Italia come in altre nazioni
(Germania,Russia ,ecc..) si instau-
reranno invece regimi totalitari: la
libertà verrà affossata dalla dittatu-
ra. Infatti, come ben sappiamo,
durante il ventennio fascista il duce
Mussolini fece eliminare tutti i suoi
oppositori all’interno del Parla-
mento e fuori.
Gente come
Antonio Gramsci
e altri furono
i m p r i g i o n a t i ,
Pertini fu manda-
to in esilio. Solo
con la caduta del
fascismo e con la
lotta partigiana
che nel 1946 gli
Italiani sceglieran-
no la Repubblica
e il 1° gennaio
1948 verrà pro-
mulgata la Costi-
tuzione Repubbli-
cana che sancisce
la libertà come
diritto di ogni
cittadino.
Oggi in Italia si
continua a parlare di libertà. Qual-
cuno sostiene che in Italia non c’è
libertà di informazione. Chi dice
ciò non si rende conto dove vive!
A mio avviso c’è qualcuno che
cerca di imbavagliare programmi
televisivi, le cosiddette trasmissioni
scomode, ma l’Italia è e resterà un
Paese libero.
Il problema di libertà sussiste in
Paesi come Iran e Cina. Infatti in
questi due Paesi non esiste nessun
tipo di libertà. Si vive sotto regime
e quindi non esiste una democrazia
partecipata.
In Iran il potere è controllato dagli
Ayatollà,che manipolano le elezioni
(se così si possono chiamare) ed
impongono alla gente di votare chi
dicono loro. Infatti nelle ultime
consultazioni contro il regime si
era presentato un partito social-
democratico con un vero progetto
di cambiamento, ma dopo la scon-
fitta tutti ogni suo leader , i soste-
nitori sono perseguitati dalle forze
armate per essersi opposti al regi-
me di Al Khamenei.
In Cina la situazione è più o meno
la stessa. Non vi sono elezioni e il
gruppo dirigente nazionale viene
nominato dal PCC. Negli ultimi
mesi questi due Paesi hanno rice-
vuto molte richieste da tutto il
mondo per liberare Sakineh e Liu
Xiabao mettendoli al centro della
discussione mondiale sui diritti
della persona e sulla libertà.
In Italia grazie alle lotte e al sangue
versato dai partigiani viviamo in
una democrazia dove la libertà è
uno dei principi fondamentali.
Concludo con una frase di un
grande partigiano, Sandro Pertini:
“Non c’è libertà senza giustizia
sociale e non c’è giustizia sociale
senza libertà.”. Queste sono le sue
parole che possono sembrare
scontate, ma che tutt’oggi fatichia-
mo a tradurre in realtà.
“Il concetto di libertà
vera e propria nasce
però in Francia nel
lontano 1789 con la
Rivoluzione Francese.
Qui si affermeranno i
tre principi
fondamentali de
fraternità,libertà e
uguaglianza, che poi
diventeranno i tre
perni fondamentali
di tutte le
democrazie europee.
... “
A T T U A L I T À
Eugène Delacroix: La libertà che guida
il popolo
ECCO PERCHE' VASCO E' UN MAESTRO DI VITA. P A G I N A 1 4
Di Giorgia Trifirò
H a quasi sessant’anni. Ha la pancetta e la pelata. Eppure
è sempre lui il numero u-no,adorato dai ragazzini come dai cinquantenni,mentre l’ultimo disco domina le classifiche.
LA VITA SPERICOLATA
Abbandona gli studi di economia e commercio,torna a Zocca (paese Natale del Grande Vasco) e fonda Punto Radio,una delle prime radio libere in Italia.Esce il suo primo lp “Ma cosa vuoi che sia una canzo-ne” .Vende 1247 copie. Nel 79 ecco “ Non siamo mica gli Ameri-cani”.Il 4 Novembre muore il pa-dre. Avverte:”Ora vado sul palco e vedo se mi viene voglia di piangere o di cantare”.Vince la voglia di cantare. Al padre dedicherà “Canzone” ,una delle meno famo-se ma delle più belle. Vasco diven-ta Vasco.Scrive pezzi che entre-ranno nella storia,”Siamo solo n o i ” , ” V a d o a l m a s s i -mo”,”Bollicine”,”Vita spericola-ta”,ecc… E nella storia entreranno anche i suoi comportamenti. Al Festival di Sanremo,nel 1982,lascia
il palco quando la canzone non è ancora finita. E’ un periodo,quello dei anni Ottanta,della cultura del conformismo,Lui si differenzia con la sua ironia e con le sue canzoni parlate che non hanno una storia con un inizio e una fine ma che sono fatte di sensazioni. Di rabbia e d’amore. Il resto lo fa il suo stile di vita:le donne portate in cameri-no dopo ogni spettacolo,l’arresto per la cocaina,i 22 giorni di carce-re. Così,finalmente,anche l’Italia ha la sua Rockstar. Alzi la mano chi non ha mai pianto o gioito con un suo pezzo. Alzi la mano chi non si è mai riconosciuto in una sua frase o chi non ha mai cantato una stro-fa di “Siamo solo noi”,”che andia-mo la mattina presto e ci sveglia-mo con il mal di testa”.
UN MITO
I cosiddetti esperti musicali,ogni volta che esce un suo album,lo danno per finito. Ma puntualmente lui smentisce tutti vedendo milioni di dischi e riempiendo gli stadi. L’ultimo suo lavoro, il ventiquat-tresimo (fra inediti e raccolte),ne è la prova:”Vivere o niente” domina
le classifiche e ha già raggiunto le 3oomila copie. Dal 1978 ,data del suo esordio,a oggi lo hanno accu-sato di essere un drogato,un filo-sofo da quattro soldi e di incitare i giovani alla vita spericolata. Eppure è ancora qua,come canta in “Eh…già” :ascoltato,venerato,considerato un maestro. Vasco è riuscito a conquistare l’anima di tantissima gente,compresa la mia,risultando più efficace di consigli e buon e-sempi,soprattutto se si parla d’a-more ,sogni ed emozioni,che poi sono i capitoli fondamentali della nostra vita. La sua diversità diventa un valore,grazie alla musica nella sua musica! “PERCHE’ LA VITA E’ UN BRIVIDO CHE VOLA VIA E’ TUTTO UN EQUILIBRIO SOPRA LA FOLLIA… SENTI CHE FUORI PIOVE,SENTI CHE BEL RUMO-RE”
“...I cosiddetti
esperti
musicali,ogni
volta che esce
un suo album,lo
danno per
finito. Ma
puntualmente
lui smentisce
tutti vedendo
milioni di dischi
e riempiendo gli
stadi…”
M U S I C A
Il logo di
Vasco
I L L I C E A L E D I C I R Ò
P A G I N A 1 5 T R A D I Z I O N I
Preparazione:
Mettete sul tavolo a fontana la farina,
unitevi tutti gli altri ingredienti, com-
preso il lievito, e lavorate fino ad
ottenere una massa omogenea che
avvolgerete in carta oleata e farete
riposare per circa un’ora nel frigorife-
ro. Stendete la pasta col matterello e
ricoprite una tortiera precedentemen-
te imburrata e infarinata foderata con
carta stagnola e riempita di fagioli
secchi. Infornate a calore moderato
Di Giada Bevilacqua
Ingredienti:
250g di farina
100g di burro
100g di zucchero
1uovo
2cucchiai di latte
1/2bustina di lievito vanigliato “pane
angeli”
Per decorazione:banana, uva, fichi,
more, fragole
Crostata arcobaleno
Preparazione:
Sbattete bene in una terrina lo zucchero i due tuorli e le quattro uova intere. Quando il composto sarà ben frullato aggiungete lenta-mente la farina i due bicchieri di anice ed infine il lievito. Versate la pasta in un tegame imburrato e spolverate di farina. Cuocete a forno piuttosto caldo fino a che la pasta avrà un bel colore dorato. Lasciate raffreddare, poi tagliate a fette di circa due centimetri di spessore che rimetterete nel for-no e farete colorire da ambo le parti.
Di Giada Bevilacqua
Ingredienti:
250g di farina
200gzucchero
2rossi d’uovo
4uova intere
2bicchierini di liquore all’anice
1bustina di lievito vanigliato
Anicini
'A trigghia no 'a mangia cu' 'a pigghia.
(La triglia non la mangia chi la prende: è un pesce molto ri-cercato e destinato a chi può spendere)
'A zagarella pe llu culuri, 'a scumma chi frie pe' lla furtizza, 'u a panna 'e ll'uoggliu pe llu sapure.
(Il vino buono si riconosce dal colore, dalla gradazione e dal sapore)
Di Valeria Ganagale e Giorgia Trifirò 'A carni va cu ll'ossu.
(La carne con l'osso è più saporita)
Amaru cu u porcu no 'mmazza,a li travi soi non mpicca sarzizza.
(Nelle case in cui non si ammazza il maiale dalle travi non pendono salsicce)
Proverbi calabresi
per circa 30 minuti. Sfornate e lasciate
raffreddare. Togliete i fagioli e decora-
te in cerchi alterni con fettine di bana-
na, fragole, fichi,ecc… alla fine ricopri-
te con gelatina di frutta.
di Cirò Marina, che grazie al pro-
prio staff dirigenziale ha istituito
a decorrere dal 01.09.2011 una
sezione di Scuola Alberghiera. Il
Bilancio della istituzione dimen-
sionata alla data del 01.09.2011,
è pienamente soddisfacente: am-
pliamento dell’offerta formativa,
che accompagna il bambino-
fanciullo-adolescente nel suo
inserimento “ordinariamente”
civico nel tessuto sociale; poten-
ziamento delle risorse professio-
nali; accrescimento delle risorse
finanziarie; aumento delle occa-
sioni di studio degli studenti del
Liceo, specie verso i paesi della
unione Europea, e degli stage
aziendali; esaltazione del ruolo
educante e formativo della Scuo-
la nella lotta alle devianze mino-
rili e di disagio sociale; implemen-
tazione progetti PON e POR con
fondi FSE e FESR e regionali; rea-
lizzazione progetti Aree a rischio
e a forte processo immigratorio,
1.01.2009 - era costituito da 3
sezioni di scuola dell’Infanzia, 10
classi di scuola elementare, 6
classi di scuola secondaria e 14
classi di liceo scientifico, con ap-
pena due classi prime. La vicina
Cariati, nei suoi diversi segmenti
formativi, rappresentava al 1
settembre 2009 l’alternativa alla
istruzione secondaria superiore,
offerta in maniera egregia fino ai
primi anni del 2000 dalla città di
Crotone. La istituzione dell’Om-
nicomprensivo, che ha delineato
la risposta adeguata alle esigenze
di studio e di formazione euritmi-
ca e completa delle popolazioni
del territorio cirotano, ha inter-
rotto la pericolosa tendenza-
diaspora di istruzione verso la
Provincia di Cosenza, incremen-
tando considerevolmente le iscri-
zioni al Liceo di Cirò e mante-
nendo pressocchè invariate le
postazioni organico del Gangale
(Continua da pagina 1) che, per tematiche di volta in
volta diverse, hanno visto il coin-
volgimento attivo di tutte le com-
ponenti scolastiche nelle azioni
progettate, con particolare at-
tenzione per i genitori e gli altri
Soggetti territoriali quali il Comu-
ne di Cirò, nell'intento di realiz-
zare una reale "alleanza educati-
va" con essi. Per la “irrobustita”
mission-vision della Scuola nelle
popolazioni dell’area omogenea
del cirotano, Anna Esposito,
Commissario-presidente dell’Isti-
tuto, ha confermato la positività
dell’ Omnicomprensivo, disegnato
e soprattutto interpretato quale
comunità su cui investire per un
futuro a misura d’uomo, per con-
trastare ogni degenerazione del
tessuto civico e istituzionale della
società e realizzare una comuni-
tà , capace di interagire e conta-
minare proficuamente la “più
vasta comunità civico-sociale”.
Il liceale di Cirò Giornalino scolastico
Ufficio di redazione: Direttore Responsabile: Oreste Sabatino
Redattori:
Silvia Piscitelli
Anna Marino
Roberta Siciliani
Ilaria Arcuri
I S T I T U T O O M N I C O M P R E N S I V O “ L . L I L I O ” C I R Ò ( K R ) - V I A S A N F R A N C E S C O - 8 8 8 1 3 C I R Ò ( K R )
S C U O L A D E L L ’ I N F A N Z I A - P R I M A R I A - S E C O N D A R I A D I P R I M O G R A D O - L I C E O S C I E N T I F I C O
L’editoriale del Dirigente Scolastico
Comitato di redazione: Oreste Sabatino
Silvia Piscitelli
Anna Marino
Giada Bevilacuqa
Ilaria Arcuri
Giorgia Trifirò
Valeria Gangale
Roberta Siciliani
Anna Palmieri
Si ringraziano per la collaborazione: Il Dirigente Prof. Gabriele Vincenzo,
il Prof. Sergio Marino, la Prof.ssa Giulia Cerchiara,
Fabio Siena , A.T. Michele Sirianni, C.S. Pino Durante
Prof. Gabriele Vincenzo