IL LICEALE DI CIRO'

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di Oreste Sabatino e Fabio Siena *articolo inviato a tutti i siti e giornali locali. M ercoledì 4 maggio si è svolta nell’aula magna del Liceo Scientifico “Ilio Adorisio” di Cirò una Assemblea d’Istitu- to, volta all’analisi dei problemi strutturali emersi sulla stampa locale della scuola. (Continua a pagina 2) Assemblea d’Istituto Analisi dei problemi strutturali LE ALTRE NOTIZIE LEGALITA’ Assemblea d’Istituto 2 SCUOLA Lettera aperta del dirigente 4-5 SCUOLA Concorso sull’Unità 6-7 INTERVISTE Intervista doppia 8-9 RELIGIONE Giovanni Paolo II 10 VIAGGIO Stage Barcellona- S.Susanna 11 LIBRI A. D’Avenia 12 ATTUALITA’ La libertà 13 MUSICA Vasco Rossi 14 TRADIZIONI Crostata e Anicini 15 ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO “L. LILIO” CIRÒ (KR) SCUOLA ELL’INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI PRIMO GRADO LICEO SCIENTIFICO VIA SAN FRANCESCO 88813 CIRÒ (KR) Il Liceale di Cirò Il Liceale di Cirò DATA 12 GIUGNO 2011 ANNO I - NUMERO 4 Giornalino scolastico del Liceo Scientifico “Ilio Adorisio” di Cirò (KR) Sergio Giunti e Bruno Mari (Giunti), Alessandro e Giuseppe Laterza, Stefano Mauri (Gruppo Mauri Spagnol), Paolo Mieli (RCS), Antonio e Olivia Sellerio. La scuola è risorsa essenziale per il libero sviluppo delle per- sone e per la crescita sociale, economica, culturale e civile di ogni Paese. In Italia lo è sempre stata: ha reso un insieme di sudditi analfabeti degli antichi stati una comunità di cittadini italiani. Lo è ancora più oggi, in un’epoca in cui il “capitale uma- no”, l’insieme delle conoscenze di cui disponiamo, è il fattore (Continua a pagina 4) Lettera aperta al Presidente della Repubblica, al Parlamento e al Governo L’EDITORIALE del Dirigente Scolastico Prof. Gabriele Vincenzo CONFERMATA LA PROPO- STA DI DIMENSIONAMEN- TO EX DPR 233/98. A nna Esposito, Com- missario straordinario in funzione di Presi- dente del Consiglio di Istituto, su conforme parere degli Or- gani decisionali della Scuola, ha deliberato la proposta di conferma per l’a.s. 2012/13 dell’Istituto Omnicomprensivo di Cirò, che organizzato con effetti dal 01.09.2009 dalla unificazione dell’Istituto Com- prensivo di Cirò con la sede centrale del Liceo Scientifico “Ilio Adorisio”, sta dispiegando sul territorio cirotano nonché su quello cariatese una consi- derevole funzione attrattiva nei flussi di scolarità fuori ob- bligo dell’area omogenea a cavallo tra le province di Cro- tone e di Cosenza. L’Istituto Omnicomprensivo di Cirò al 01 settembre 2009 – data del- la sua costituzione, avvenuta giusta DDG n. 903 del 2- (Continua a pagina 16) www.illicealediciro.altervista.org Articolo 34 della Costituzione Italiana La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso. a cura di Gabriele Vincenzo, Dirigente scolastico dell’Istitu- to Omnicomprensivo di Cirò P romossa dagli Editori Mar- co Cassini e Daniele di Gennaro (minimum fax), Car- mine Donzelli, Federico Enri- ques(Zanichelli), Carlo Feltri- nelli, Sandra Ozzola Ferri e Sandro Ferri (E/O),

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Il giornalino scolastico del Liceo Scientifico "Ilio Adorisio" di Ciro' (KR)

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Page 1: IL LICEALE DI CIRO'

di Oreste Sabatino e Fabio Siena

*articolo inviato a tutti i siti e giornali locali.

M ercoledì 4 maggio si è svolta nell’aula magna del

Liceo Scientifico “Ilio Adorisio” di Cirò una Assemblea d’Istitu-to, volta all’analisi dei problemi strutturali emersi sulla stampa locale della scuola.

(Continua a pagina 2)

Assemblea d’Istituto Analisi dei problemi strutturali

L E A L T R E N O T I Z I E

LEGALITA’

Assemblea d’Istituto 2 SCUOLA

Lettera aperta del dirigente 4-5

SCUOLA Concorso sull’Unità 6-7

INTERVISTE Intervista doppia 8-9

RELIGIONE Giovanni Paolo II 10

VIAGGIO Stage Barcellona-

S.Susanna 11

LIBRI A. D’Avenia 12

ATTUALITA’ La libertà 13 MUSICA

Vasco Rossi 14 TRADIZIONI

Crostata e Anicini 15

I S T I T U T O O M N I C O M P R E N S I V O “ L . L I L I O ” C I R Ò ( K R ) S C U O L A E L L ’ I N F A N Z I A P R I M A R I A S E C O N D A R I A D I P R I M O G R A D O L I C E O S C I E N T I F I C O V I A S A N F R A N C E S C O 8 8 8 1 3 C I R Ò ( K R )

Il Liceale di Cirò Il Liceale di Cirò D A T A 1 2 G I U G N O 2 0 1 1 A N N O I - N U M E R O 4

Giornalino scolastico del Liceo Scientifico “Ilio Adorisio” di Cirò (KR)

Sergio Giunti e Bruno Mari

(Giunti), Alessandro e Giuseppe

Laterza, Stefano Mauri (Gruppo

Mauri Spagnol), Paolo Mieli

(RCS), Antonio e Olivia Sellerio.

La scuola è risorsa essenziale

per il libero sviluppo delle per-

sone e per la crescita sociale,

economica, culturale e civile di

ogni Paese. In Italia lo è sempre

stata: ha reso un insieme di

sudditi analfabeti degli antichi

stati una comunità di cittadini

italiani. Lo è ancora più oggi, in

un’epoca in cui il “capitale uma-

no”, l’insieme delle conoscenze

di cui disponiamo, è il fattore (Continua a pagina 4)

Lettera aperta al Presidente della Repubblica, al Parlamento e al Governo

L ’ E D I T O R I A L E

del Dirigente Scolastico

Prof. Gabriele Vincenzo

CONFERMATA LA PROPO-

STA DI DIMENSIONAMEN-

TO EX DPR 233/98.

A nna Esposito, Com-

missario straordinario

in funzione di Presi-

dente del Consiglio di Istituto,

su conforme parere degli Or-

gani decisionali della Scuola,

ha deliberato la proposta di

conferma per l’a.s. 2012/13

dell’Istituto Omnicomprensivo

di Cirò, che organizzato con

effetti dal 01.09.2009 dalla

unificazione dell’Istituto Com-

prensivo di Cirò con la sede

centrale del Liceo Scientifico

“Ilio Adorisio”, sta dispiegando

sul territorio cirotano nonché

su quello cariatese una consi-

derevole funzione attrattiva

nei flussi di scolarità fuori ob-

bligo dell’area omogenea a

cavallo tra le province di Cro-

tone e di Cosenza. L’Istituto

Omnicomprensivo di Cirò al

01 settembre 2009 – data del-

la sua costituzione, avvenuta

giusta DDG n. 903 del 2-(Continua a pagina 16)

www.illicealediciro.altervista.org

Articolo 34 della Costituzione Italiana La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiunge‐re i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso. 

a cura di Gabriele Vincenzo,

Dirigente scolastico dell’Istitu-

to Omnicomprensivo di Cirò

P romossa dagli Editori Mar-

co Cassini e Daniele di

Gennaro (minimum fax), Car-

mine Donzelli, Federico Enri-

ques(Zanichelli), Carlo Feltri-

nelli, Sandra Ozzola Ferri e

Sandro Ferri (E/O),

Page 2: IL LICEALE DI CIRO'

P A G I N A 2

Nella foto

gli studenti

Fabio Siena ed

Oreste Sabatino

Assemblea d’Istituto

Analisi dei problemi strutturali di Oreste Sabatino e Fabio Siena *articolo inviato a tutti i siti e giornali locali.

“La nostra scuola non è meno importante delle altre e non è giusto che sia così gravemente abbandonata dagli enti re-sponsabili” è stato il monito espresso dai ragazzi, “perciò abbiamo deciso di far sentire la nostra voce con questa Assemblea, alla quale seguirà un documento da inviare, non solo al consiglio d’Istituto della nostra Scuola, ma anche alla Provincia”.

La discussione è stata amplia ed ha senz’altro costituito un momento di riflessione e partecipazione democratica

(Continua da pagina 1) alla vita scolastica; cosa che purtroppo spesso non avviene in quanto le Assemblee d’Isti-tuto da anni costituiscono soltanto un mezzo di giustifi-cazione delle assenze. Oreste Sabatino ha iniziato, dunque, spiegando l’importanza di queste iniziative ai fini educati-vi e della crescita culturale dei ragazzi che “non devono esse-re membri passivi della socie-tà in cui vivono, bensì contri-buire ai cambiamenti e alle innovazioni con le loro idee e le loro proposte”; è stato altresì letto e commentato lo Statuto degli Studenti e delle

Studentesse, al fine di mettere in evidenza come anche la legge preveda la promozione del libero associazionismo nelle scuole.

Ma dopo questa ampia ed istruttiva parentesi si è passati ad una discussione dei reali e concreti problemi strutturali della scuola: arredi scolastici fatiscenti che risalgono a deci-ne e decine di anni fa, situa-zione dei servizi igienici pessi-ma, per voler usare un eufe-mismo, mancanza di strutture necessarie alla pratica dell’e-

(Continua a pagina 3)

L E G A L I T À

I L L I C E A L E D I C I R Ò

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P A G I N A 3

ducazione fisica, scarsa manuten-zione degli impianti di riscaldamen-to che ogni anni creano problemi.

“Non si può lasciare questa scuola alla decadenza totale, né tanto meno far ricader la responsabilità sull’amministrazione e la segrete-ria, che si trova in serie difficoltà nello spiegare continuamente le motivazioni delle carenze della scuola. E’ giunto il momento che gli studenti si facciano sentire, anche se appartenenti ad una real-tà cittadina molto piccola e ad una comunità studentesca ristretta. Non si può continuare a rimanda-re problematiche che affliggono questa scuola da anni.

(Continua da pagina 2) Il documento che ci prodighere-mo, con la massima serietà, di redigere nei prossimi giorni speria-mo porti ad avere, quanto meno l’impegno, di ripristinare del corso dell’interruzione estiva i servizi fondamentali, quali i bagni (privi di porte ed inagibili), ed un progetto concreto di ristrutturazione della struttura che preveda:

-la sostituzione della caldaia a gasolio, con una più moderna ed economica a gas; costruzione di una palestra, di cui l’Istituto Adori-sio è sprovvisto; risoluzione del problema dell’acqua con il poten-ziamento dei serbatoi esistenti, in quanto in base al numero degli studenti gli attuali non soddisfano

le esigenze e non garantiscono continuità di servizio, interrom-pendo l’erogazione più volte du-rante l’anno con una conseguente perdita di giorni di scuola”.

L E G A L I T À

Assemblea d’Istituto

Analisi dei problemi strutturali di Oreste Sabatino e Fabio Siena *articolo inviato a tutti i siti e giornali locali.

Page 4: IL LICEALE DI CIRO'

blica statale è luogo del plura-

lismo, affidato a docenti reclu-

tati in base alla propria pro-

fessionalità e non alle convin-

zioni politiche, alle fedi religio-

se o all’appartenenza a qual-

siasi gruppo o associazione o

categoria. Nel mondo globa-

lizzato è fondamentale cono-

scere chi è lontano da noi,

per saperne cogliere i valori e

le potenzialità, e perché altri

possano conoscere - a loro

volta - i nostri valori e le no-

stre potenzialità.

La scuola pubblica statale è

perciò anche luogo di integra-

zione tra individui provenienti

da diversi ambienti familiari,

sociali, culturali. Nella scuola

pubblica statale bambini e

ragazzi di diversa estrazione

sociale imparano ad apprezza-

re la diversità. Nella scuola

pubblica statale il patrimonio

culturale della famiglia entra in

contatto in modo fertile con

quello di altre famiglie.

Questa è la missione della

scuola pubblica statale diversa

da ogni altra istituzione for-

mativa, che legittimamente si

proponga altre finalità a parti-

re da una visuale parziale della

cultura, della religione, della

società, dell’economia. Se,

infatti, è un diritto di ogni

famiglia mandare i propri figli

a scuola solo insieme a chi

condivide la stessa visione del

mondo (la libertà di insegna-

mento è infatti riconosciuta

dall’articolo 33 della Costitu-

zione), per il benessere della

società nel suo insieme è

conveniente e auspicabile che

la grande maggioranza dei

cittadini abbia una formazione

comune ispirata ai valori del

pluralismo e della Costituzio-

ne.

Per rendere effettivo questo

principio lo Stato deve investi-

re più risorse nell’istruzione

pubblica statale, consentendo

alle istituzioni scolastiche

autonome di dotarsi di stru-

menti adeguati a svolgere la

propria missione. Occorrono

docenti qualificati e ben retri-

buiti. Ma occorrono anche

edifici ben tenuti, aule attrez-

zate, laboratori moderni,

biblioteche aggiornate.

Purtroppo l’investimento

nella scuola pubblica statale è

stato inadeguato - ben al di

sotto dei livelli medi dei Paesi

UE - per gran parte della sto-

ria unitaria italiana, al punto

che oggi spesso non è in gra-

do di garantire neppure i

servizi minimi. Di questa si-

tuazione ognuno di noi deve

preoccuparsi, perché essa è

(Continua a pagina 5)

decisivo per il successo degli

individui e delle nazioni.

L’articolo 34 della Costitu-

zione Italiana sancisce inequi-

vocabilmente che “i capaci e

meritevoli, anche se privi di

mezzi, hanno diritto di rag-

giungere i gradi più alti degli

studi”. In passato il diritto dei

più deboli nella società italiana

è stato garantito soprattutto

dall’estensione dell’obbligo di

frequenza della scuola pubbli-

ca (nella “scuola pubblica” la

legge italiana comprende an-

che le scuole paritarie a ge-

stione privata), e dalla qualità

del suo insegnamento, che

hanno riscattato dalla miseria

milioni di cittadini.

In particolare, la scuola pub-

(Continua da pagina 1)

I L L I C E A L E D I C I R Ò

P A G I N A 4

“La scuola è risorsa

essenziale per il libero sviluppo delle persone

e per la crescita sociale, economica, culturale e civile di

ogni Paese...”.

Lettera aperta al Presidente della Repubblica, al Parlamento e al Governo

S C U O L A

Page 5: IL LICEALE DI CIRO'

P A G I N A 5

anche frutto dell’indifferenza.

Dobbiamo tutti fare qualcosa per

la scuola di tutti. Non dobbiamo

lasciarla sola a chiedere attenzio-

ne. Se è vero - come sentiamo

continuamente ripetere - che nella

scuola si costruisce il futuro dei

nostri figli e, quindi, del nostro

Paese, nessuno può guardare alla

questione “dall’esterno”. Chi rico-

pre cariche istituzionali e politiche

deve avvertire la forza dell’opinio-

ne pubblica. Chi ha più responsabi-

lità e potere nella società, nell’eco-

nomia e nella cultura deve essere

il primo a impegnarsi.

Facciamo dell’istruzione un tema

centrale di discussione tra i cittadi-

ni, nelle scuole e in ogni altro

luogo di incontro, con la compe-

tenza e l’urgenza che la materia

necessita. … Prendiamo sul serio

il nostro futuro.

Alcuni messaggi dopo la pubblica-

zione della Lettera aperta sulla

scuola.

«La scuola, come l'acqua, deve

essere di tutti.»

Valerio Magrelli

(Continua da pagina 4) «In una società democratica che

intenda rimanere tale, l'educazione

non può mirare se non alla forma-

zione di personalità autonome,

capaci di maturare propri criteri di

giudizio e orientamento nel mon-

do, e perciò di emanciparsi dal

gruppo familiare che intenda im-

porsi come padre-padrone delle

anime dei figli.

L'educazione all'autonomia non

può che essere pubblica, sia nel

senso che deve svolgersi in un

contesto aperto al confronto tra

la più ampia varietà di modelli

culturali, sempre sulla base dell'ac-

quisizione di conoscenze rigorose

in ogni campo del sapere; sia nel

senso che deve essere concepita

come servizio pubblico, come un

dovere della collettività verso tutti

i suoi cittadini in formazione. Co-

me diceva Hegel: "la società sot-

trae l'individuo al legame familiare,

svincola i membri di esso l'uno

dall'altro e li riconosce come per-

sone autonome… Così l'individuo

è divenuto "figlio della società", la

quale altrettanto ha pretese verso

di lui quanto egli ha diritti verso di

lei" (Fil. dir., § 238). Non meno

pericolosa, per la democrazia,

dell'educazione privata "a volontà

familiare", è l'educazione pseudo-

pubblica che tenta di proporsi

come banca del seme identitario

per cittadelle comunitarie locali,

esclusive-escludenti, più o meno

inventate: sulle cui mura la parola

libertas assume un significato non

dissimile da quello del motto

"moglie e buoi dei paesi tuoi".

Un'esplorazione sugli usi, nella

letteratura classica, delle nozioni

di idion, "privato, particolare", e

demosion, "pubblico, comune",

potrebbe insinuare l'idea di una

reciproca implicazione tra il ripie-

gamento sul gruppo autoctono e

sulle sue particolarità — Erodoto

(4,18) parla di un ethnos idion a

proposito di certi abitanti del pro-

fondo nord — e la chiusura men-

tale, la rozzezza e l'incultura. La

idiosis (Platone, Repubblica, 462),

la "distinzione" come separatezza,

può produrre l'idiotes, lo zotico

ignorante; così come l'idiotes ten-

de all'idioteia (Platone, Leggi, 696),

alla vita chiusa nel particolare, alla

cura di ta idia, gli averi, insieme a

oi idioi, il gruppo dei "suoi" —

come la moglie e i buoi.»

Michelangelo Bovero

S C U O L A

Page 6: IL LICEALE DI CIRO'

P A G I N A 6

Studentessa del liceo tra i 5 vincitori del concorso. PREMIAZIONE CONCORSO SUI 150 ANNI DELL'UNITA' D'ITALIA. di Anna Marino

M ercoledì 4 Maggio 2011, si è tenuta a Reggio Calabria

presso l'auditorium "Nicola Cali-

pari" di Palazzo Campanella, la premiazione degli studenti cala-

bresi, vincitori del concorso sui 150 anni dell'unità d'Italia e sui

40 anni di regionalismo, bandito dalla Presidenza del Consiglio, in collaborazione con l’Ufficio sco-

lastico regionale ed annunciato dal Presidente Francesco Talari-

co ai rappresentanti delle Con-sulte provinciali.

I ragazzi vincitori sono stati 5 e

rappresentavano ognuno una provincia calabrese.

La provincia di Crotone è stata

rappresentata da una studentessa del nostro liceo scientifico, Elisa

Anania, frequentante la classe IV A.

La premiazione è stata ben strut-

turata, significativi sicuramente sono stati gli intereventi del

Presidente del Consiglio Regiona-le, Francesco Talarico, del diret-tore dell’Ufficio scolastico regio-

nale Francesco Mercurio ed an-che quelli dei reppresentanti delle

consulte regionali.

I ragazzi erano soddisfatti del loro traguardo; oltre ad un attestato,

che sicuramente servirà loro in occasioni future, i ragazzi hanno

ricevuto anche un assegno di 2.500 euro.

Quindi dopo la consegna dei pre-

mi, anche i ragazzi vincitori hanno avuto la possibilità di esprimere qualcosa circa le loro considera-

zioni in merito al tema scelto ed hanno saputo esporre con chia-

rezza i loro elaborati, delineando-ne i punti di partenza, i tratti

principali, ma soprattutto hanno saputo andare oltre i testi da loro

scritti, mostrando grande interes-se e conoscenza sull'argomento.

Il preside è stato sicuramente orgoglioso di poter far partecipa-

re anche la nostra scuola ad un evento così importante, così co-

me lo è stata, la bravissima stu-dentessa che ha dovuto rappre-

sentarla, che con grande interesse ha tentato di partecipare, in mo-

do inaspettato è salita sul podio e con grande entusiasmo e soddi-sfazione ha accolto la vincita.

Ma vediamo più da vicino, quali sono stati i motivi che l'hanno spinta a partecipare, quali le sue

emozioni e i suoi propositi.

Elisa, quando sei venuta a

conoscenza del concorso pro-posto dalla scuola, hai deciso immediatamente di parteci-

pare?

Si, perché l'ho visto come un con-corso utile ed interessante.

Principalmente cosa ti ha

spinto a farlo?

Volevo sfruttare l'occasione che ci era stata data.

Qual è stata la tua reazione appena hai saputo di aver vin-to?

Non pensavo di vincere, quando il preside mi ha detto di essere stata premiata non riuscivo a crederci.

Cosa ne hanno pensato i tuoi familiari e i tuoi amici?

Ne sono stati molto contenti en-

trambi.

Quali difficoltà hai trovato, se ne hai trovate, durante la ste-

sura del tema?

Difficoltà abbastanza, all'inizio non sapevo come strutturare il tema, infatti vedevo la vittoria molto

lontana. Poi però ho continuato a fare ricerche sui vari argomenti da

trattare, infine ho elaborato il tema in modo molto semplice,

facendo risaltare le tematiche principali.

Cosa hai intenzione di fare

con i soldi della vincita?

Conservarli ed investirli per l'uni-versità.

Sei dunque soddisfatta?

Soddisfatta e contenta.

I L L I C E A L E D I C I R Ò

S C U O L A

“I ragazzi erano

soddisfatti del

loro traguardo;

oltre ad un

attestato, che

sicuramente

servirà loro in

occasioni future, i

ragazzi hanno

ricevuto anche un

assegno di 2.500

euro.”

Page 7: IL LICEALE DI CIRO'

Studentessa del liceo tra i 5 vincitori del concorso. PREMIAZIONE CONCORSO SUI 150 ANNI DELL'UNITA' D'ITALIA.

P A G I N A 7 S C U O L A

In alto Elisa con il Dirigente,On.Tallarico e il Provveditore Mercurio

La liceale Elisa Anania.

Page 8: IL LICEALE DI CIRO'

P A G I N A 8

Intervista doppia: due liceali a confronto di Silvia Piscitelli, Oreste Sabatino, Roberta Siciliani, Ilaria Arcuri.

I N T E R V I S T E

Pamela Maiurano IIIC  VS   Anonimo  

Pamela  Nome?    

Maiurano  Cognome?    

Pamma  Soprannome?    

8  Voto più alto ricevuto?  8 

2  Voto più basso ricevuto?  2 

Danza  Sport preferito?  Pallavolo 

Venezia  Città preferita?  Firenze 

Milan  Squadra del cuore?  Milan 

Raul Bova  Uomo/Donna ideale?  David Beckham 

Mia sorella  Persona più importante?  Mia nonna 

15 anni  Primo bacio?  14 anni 

Estate 2010  Prima sbornia?  14 anni 

   Pazzia fatta per amore?  Tante 

Nessuno  Incubo più ricorrente?  Nessuno 

Nessuno  Sogno più ricorrente?  (…) 

Centro  Destra o sinistra?  Destra 

Democrazia  Democrazia o dittatura?  Democrazia 

Nessuno  Scheletro nell’armadio?  È nell’armadio 

Pazienza  Pregi?  Pazienza 

Grido troppo  Difetti?  Tanti 

Tantissime  Figuraccia Peggiore?  Troppe 

Una grossa risata!  Una frase che la fotografa?  Ci vorrebbe un book 

Che non è idoneo a governare il paese  Cosa pensa del rapporto tra il nostro premier e le donne? 

Penso che sono fatti suoi e non di tutta l’Italia 

Si  Guarda il Grande Fratello?  No 

No  E x‐factor?  No 

Laura Pausini  Cantante preferito?  Vasco Rossi 

Nicolas Vaporidis  Attore/attrice preferito/a?  Julia Roberts 

Si  È iscritto su facebook?  Si 

Un po’ la sera  Quanto tempo passi su Facebook?  Non molto 

Ma le stelle quante sono  Ultimo libro letto?  È una vita che ti aspetto 

Bianco come il latte rosso come il san‐gue 

Libro preferito?  Un posto nel mondo 

Titanic  Film preferito?  Alla ricerca della felicità 

Si  Sei soddisfatto di quello che hai?  Si 

Laurearmi  Sogno nel cassetto?  È nel cassetto 

Francesco Vittorio Murano  Il/la compagno/a più simpatico/a?    

Nessuno  E quello/a meno simpatico/a?  Nessuno 

Tutti/Nessuno  Prof. Preferito? 

  

  

Nessuno  Prof. Meno preferito?    

Filosofia  Materia preferita?  Italiano 

Matematica  Materia odiata?  Matematica 

Si  Fidanzato/a?  No 

Si  Ti piace qualcuno/a?  No 

Il mio ragazzo  Chi?    

Ciaoooooo  Un saluto…  Hellooo! 

Page 9: IL LICEALE DI CIRO'

P A G I N A 9 I N T E R V I S T E

Intervista doppia: due professori a confronto di Silvia Piscitelli, Oreste Sabatino, Roberta Siciliani, Ilaria Arcuri.

Prof.ssa Berardi  VS  Prof.ssa Frandina 

Costanza  Nome?  Rosa Maria 

Berardi  Cognome?  Frandina 

Nubile  Stato civile?  Nubile 

Laurea in matematica  Formazione?  Laurea in matematica 

56/60  Voto di maturità?  98/100 

3 anni  Da quanto tempo insegna in questa scuola?  1 anno 

Matematica e fisica  Cosa insegna?  Matematica e fisica 

2  Voto più basso dato?  0 

4  Voto più basso ricevuto?  4 

Nuoto  Sport preferito?  Balli caraibici 

Tiramisù  Piatto preferito?  Dolci 

Estero  Viaggio ideale?  Venezia 

Juventus  Squadra del cuore?  Inter 

Dolce e sensibile  Uomo/Donna ideale?  Esiste? 

Gaetano  Persona più importante?  Claudio (mio fratello) 

26 anni  Primo bacio?  14 anni 

Mai  Prima sbornia?  18 anni 

Nessuna  Pazzia fatta per amore?  Lasciamole fare agli altri 

Soffocare  Incubo più ricorrente?  Che mi cadono i denti 

   Sogno più ricorrente?  Dormire 

Sinistra  Destra o sinistra?  Destra 

Nessuno dei 2  Berlusconi o Fini?    

Marx  Hegel o Marx?    

Democrazia  Democrazia o dittatura?  Dittatura 

   Scheletro nell’armadio?  Lasciamolo nell’armadio 

Lo devono dire gli altri  Pregi?  Ho solo pregi 

Sempre disponibile  Difetti?  Io difetti? 

Non ricordo  Figuraccia Peggiore?  Pochi giorni fa con un collega 

   Una frase che la fotografa?  Sono pronto (by spongebob) 

Bisogna votare con criterio chi ci deve governare 

Cosa pensa della vicenda che ha travolto il premier? 

C’è da pensare più? 

Se andiamo avanti così saremo rovinati  Cosa ne pensate della situazione economica e sociale? 

Poveri “noi” giovani 

No  Guarda il Grande Fratello?  No 

No  E x‐factor?  No 

Non saprei  Chi sono i Tokio Hotel?  Quei cantanti 

Antonacci  Cantante preferito?  Ramazzotti/Antonacci/Ligabue 

Raul Bova  Attore/attrice preferito/a?  Julia Roberts 

No  È iscritto su facebook?  Si 

Non farne un uso esagerato  Cosa ne pensa dei social network?  Bisogna saperli usare 

Il teorema del pappagallo  Ultimo libro letto?  Il tempo che vorrei 

Libri romantici  Libro preferito?  Gli anni veloci 

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Gli anni universitari  Come si ricorda da giovane?  Da giovane? Lo sono! 

Abbastanza  È soddisfatto di quello che ha?  Tantissimo 

No  Cambierebbe qualcosa della sua vita?  Per ora no…se non avvicinarmi al mio fidanzato 

Immissione in ruolo  Sogno nel cassetto?  Farmi una bella famiglia numerosa come la mia 

Spina  Il/la collega più simpatico/a?  Io e De Luca 

Evitiamo  E quello/a meno simpatico/a?  … 

Ottimo  Giudizio sul collega? 

  

Ottimo 

Page 10: IL LICEALE DI CIRO'

P A G I N A 1 0

“Volle che in ogni

suo viaggio aposto-

lico ci fosse uno

speciale incontro

con loro e,anzi,

come se questo

non bastasse,dal

1986 invitò i giova-

ni di tutti il mondo

alle “Giornate del-

la Gioventù”...”

Giovanni Paolo II

Giovanni Paolo II Il Papa dei giovani

Di Prof.ssa Giulia Cerchiara

È nota a tutti la predilezio-ne di Giovanni Paolo II per

i giovani che il 19 agosto 200-0,sulla piana dell’Università di

Tor Vergata,a Roma,definì “sentinelle del mattino”.Il

Papa vuole bene a tutti,ad ogni uomo e a tutti gli uomi-

ni,disse l’8 novembre 197-8,all’inizio del suo pontifica-to,ma la mia preferenza per i

più giovani. È la dimostrò in mille modi,li abbracciava sen-

za curarsi troppo del cerimo-niale,si univa ai loro cori can-

tando insieme a loro ed a Manila,nella giornata mondiale del 1995 disse loro scherzan-

do:”Chiamatemi Karol”. Volle che in ogni suo viaggio apo-

stolico ci fosse uno speciale incontro con loro e,anzi,

come se questo non bastas-se,dal 1986 invitò i giovani di

tutti il mondo alle “Giornate della Gioventù”,da lui definite

“i provvidenziali momenti di sosta”. Ad anni alterni le gior-nate vengono elaborate nelle

chiese locali,la Domenica delle Palme e,a livello mondia-

le,con incontri nei vari conti-nenti. Questi raduni bienna-

li,noti come Giornata Mondia-le della Gioventù(GMG) eb-bero un enorme impatto

mediatico registrato in ogni parte del mondo e furono in

ordine cronologico:

1987 Buenos Aires - Argenti-na 11-12 aprile

1989 Santiago de Camposieda

- Spagna 15-20 agosto

1991 Czestochowa - Polonia 10-15 agosto

1993 Denver - Stati Uniti 10-15 agosto

1995 Manila- Fillippine 10-15

gennaio

1997 Parigi - Francia 19-24 agosto

2000 Roma - Italia 15-20

agosto

2002 Toronto - Canada 23-28 luglio

2005 Colonia - Germania 16-

21 agosto

Giovanni Paolo II ha scelto i giovani come interlocutori

privilegiati,ma non li ha blandi-ti,e tanto meno ingannati annacquando il messaggio

evangelico. Ha indicato loro traguardi impegnativi invitan-

doli a tenere lo sguardo fisso su Cristo ed a ripartire da lui

come unica sorgente della sua felicità. E questi suoi interlo-

cutori privilegiati non solo non hanno mai fatto deserto attorno a lui, ma nelle ore

dell’agonia e al momento della sua morte gli sono stati vicino

e fu per loro l’estremo grazie pronunciato con fatica nelle

ultime ore della sua vita ter-rena “vi ho cercato. Adesso voi siete venuti da me. E vi

ringrazio”.

I L L I C E A L E D I C I R Ò

R E L I G I O N E

GMG 2000, Piazza San Pietro

Page 11: IL LICEALE DI CIRO'

P A G I N A 1 1

sono stati smistati in due hotel , entrambi facenti parte della stessa catena , Aqua Hotel. Inoltre , ai turni lavorativi , sono state alter-nate uscite serali per far svagare e divertire i ragazzi , ed anche dei pernottamenti nelle località più importanti della zona ; è stata visita Barcellona e la Sagrada Fami-lia , Figuères ed il museo di Gau-dì , Monserrat ad altri luoghi ,

seguiti da ottime guide . Un’espe-rienza che ha messo in gioco dei ragazzi ponendoli davanti alle realtà del mondo lavorativo , con tutte le sue difficoltà , i suoi sacri-fici e le sue regole . Come affer-mano i ragazzi , questo stage li ha arricchiti interiormente sotto tutti gli aspetti : al livello culturale , perché si sono trovati di fronte a lingue straniere e modi di vivere diversi , ed hanno incrementato le loro conoscenze svolgendo lavori nuovi ; al livello sociale , poiché hanno svolto lavori che ti metto-no in stretto contatto con le per-sone ; e anche sotto il punto di vista personale , poiché i ragazzi hanno preso degli impegni e per mantenerli bisognava avere pun-tualità , professionalità e serietà ; qualità che tutti i ragazzi hanno dimostrato al meglio , guadagnan-done l’ apprezzamento da parte del direttore e rendendo i profes-sori che li hanno accompagnati orgogliosi e soddisfatti dei risultati ottenuti .

Di Valeria Gangale e Anna Palmieri

D urante l’anno scolastico 2010/2011 , 15 ragazzi delle

classi terze del nostro Istituto , meritatamente scelti , hanno avu-to la possibilità di frequentare un corso di formazione che prevede-va 40 ore di studio , con esperti esterni specializzati , della lingua inglese e delle materie turistiche in preparazione all’esperienza lavorativa di 13 giorni nella località turistica e balneare di Santa Susan-na a pochi kilometri da Barcellona. L’esperienza lavorativa all’estero , è stata di grande formazione per i ragazzi , che appena arrivati sono stati accolti dallo staff spagnolo con grande ospitalità ed in pochis-simo tempo sono riusciti ad inte-grarsi benissimo , sia a livello lavo-rativo che sociale . Ad ognuno dei ragazzi , il primo giorno, è stato assegnato un lavoro con degli orari e delle pause ben fissate da dover rispettare e sono stati affi-dati a coloro che lavoravano nell’-hotel per seguirli ed insegnargli i compiti da svolgere. I lavori asse-gnati erano diversi , chi in recep-tion , chi al ristorante , ed i ragazzi

STAGE BARCELLONA – S. SUSANNA : esperienza indimenticabile.

“L’esperienza

lavorativa

all’estero , è stata

di grande

formazione per i

ragazzi , che

appena arrivati

sono stati accolti

dallo staff

spagnolo con

grande ospitalità

ed in pochissimo

tempo sono riusciti

ad integrarsi

benissimo …”

V I A G G I O

Gli stagisti con la

divisa del Liceo

Alla Fontana Magica di Montijuic

Page 12: IL LICEALE DI CIRO'

P A G I N A 1 2

Strappare la bellezza ovunque essa sia e regalarla a chi ci sta accanto. Per questo siamo al mondo!

Di Anna Palmieri

D ifficile entrare nella

mente e nelle paro-le di un ragazzo di poco

più di sedici anni, difficile e pericoloso perché l'insi-

dia di falsificare i pensieri e le emozioni è sempre

dietro l'angolo.

Il romanzo di Alessandro D'Avenia, "Bianca come il

latte, rossa come il san-gue", non è solo un ro-

manzo di formazione o il racconto di un anno di

scuola, ma è un testo coraggioso che, attraver-so il monologo di Leo,

racconta cosa succede nel momento in cui nella vita di

un adolescente fanno irruzio-ne la sofferenza e lo sgomen-

to. Leo, il protagonista narratore, nelle prime pagine del libro è

dominato dal bianco, cioè dall'assenza. Assenza di inte-

ressi, di motivazioni, di capa-cità di riflessione, solo una

criniera selvaggia di capelli, la sua forza, crede. Frequenta il

primo liceo classico, ma non c'è materia o argomento che lo interessi, ama il calcio, il

suo motorino senza freni e vive in perfetta simbiosi con il

suo iPod. Leo ha due amici, Niko e

Silvia, su cui sa di poter con-tare, con cui parla di calcio e di scuola.

C'è solo un piccolo fuoco che dentro di lui sta crescendo,

qualcosa di rosso, nel bianco desolato della sua vita: è la

figura di Beatrice, i suoi capel-li rossi, il piacere di guardarla,

anche senza parlarle, senza che lei sappia neppure il suo nome e il suo interesse.

Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori "una

specie protetta che speri si estingua definitivamente". Ma

un giorno arriva in classe un supplente di storia e filosofia che lui si prepara ad accoglie-

re con cinismo. Questo giovane insegnante è

diverso: una luce gli brilla negli occhi quando spiega,

quando sprona gli studenti a vivere intensamente, a cerca-

re il proprio sogno. Una frase

molto signi f icat iva del "Sognatore" (il professore), che colpisce Leo è: "Strappare

la bellezza ovunque essa sia e regalarla a chi mi sta accanto.

Per questo sono al mondo" Leo sente in sé la forza di un

leone. Il pensiero di Beatrice si fa sempre più importante.

Quando scopre che la ragazza è ammalata e che la malattia

ha a che fare con quel bianco che tanto lo spaventa, Leo

dovrà scavare a fondo dentro di sé, sanguinare e rinascere,

per capire che i sogni non possono morire e trovare il coraggio di credere in qualco-

sa di più grande. Ma la vita fa crescere anche

attraverso il dolore e la perdi-ta, attraverso le sconfitte e i

tradimenti e Leo, grazie al supplente, il Sognatore, a suo padre ed a Silvia, che diventa

ogni giorno più importante nella sua vita, alla fine lo sa!

I L L I C E A L E D I C I R Ò

L I B R I

Biografia

Nasce a Palermo il 2 maggio del 1977. Cresce in una famiglia folle. Sì perché folli sono i suoi genitori che decidono di mettere al mondo ben sei figli (tre ragazzi e tre principesse). Suo padre è un dentista (per

questo non ne ha mai avuto paura) e sua mamma una mamma che ricorda alla perfezione greco e latino e si occupa di scuola ed educazione. Il 90% delle cose che c’è da sapere sulla vita le impara vivendo con que-

sta tribù. Alle elementari non fa altro che parlare e fare scherzi. Alle medie si dà una calmata e comincia ad amare la lettura. (Adolescenza nella norma a parte il fatto che i capelli gli diventano bizzarramente ricci). Nel 1990 frequenta il liceo classico e nel 1995 consegue la maturità.

Si laurea in letteratura greca e vince un dottorato di ricerca all’università di Siena in Antropologia del mon-do antico, una specie di paradiso della ricerca nel desolante panorama universitario.

Oggi insegna italiano e latino in un liceo milanese. Non ha la pretesa di insegnare niente a nessuno (a parte i suoi alunni …), ma di testimoniare il fatto che la vita ha sempre il miglior copyright. "Bianca come il latte, rossa come il sangue" è il suo primo romanzo!!

Page 13: IL LICEALE DI CIRO'

La libertà Principio fondamentale di uno Stato democratico

P A G I N A 1 3

Di Oreste Sabatino

V iviamo in uno Stato democra-

tico e libero, fondato su dei

valori e principi. In esso tutti i

cittadini hanno eguali diritti ed

eguali doveri sanciti dalla Costitu-

zione italiana. Si sente parlare

molto di libertà, quando in molti

Paesi la libertà non esiste.

Ma per libertà cosa intendiamo?

La parola deriva dal latino libertas ,

stato di autonomia essenzialmente

sentita come diritto,e come tale

garantito da una precisa volontà e

coscienza di ordine morale,sociale

e politico.

Già nell’antica Roma si parlava di

libertà (seppur in maniera differen-

te da quella di oggi) .Dante Alighie-

ri nel I canto del Purgatorio inseri-

sce la persona di Catone Uticense

a custode del Purgatorio,che du-

rante la guerra civile tra Cesare e

Pompeo si schiera col perdente

Pompeo. Così si suicida per non

finire nelle mani di Cesare e sotto

la sua dittatura. Ma Dante non lo

colloca nell’Inferno (tra i suici-

di,appunto) , poiché Catone si

uccide per non rinunciare alla

libertà interiore e politica. Il con-

cetto di libertà vera e propria

nasce però in Francia nel lontano

1789 con la Rivoluzione Francese.

Qui si affermeranno i tre principi

fondamentali de fraternità, libertà

e uguaglianza, che poi diventeran-

no i tre perni fondamentali di tutte

le democrazie europee.

In Italia come in altre nazioni

(Germania,Russia ,ecc..) si instau-

reranno invece regimi totalitari: la

libertà verrà affossata dalla dittatu-

ra. Infatti, come ben sappiamo,

durante il ventennio fascista il duce

Mussolini fece eliminare tutti i suoi

oppositori all’interno del Parla-

mento e fuori.

Gente come

Antonio Gramsci

e altri furono

i m p r i g i o n a t i ,

Pertini fu manda-

to in esilio. Solo

con la caduta del

fascismo e con la

lotta partigiana

che nel 1946 gli

Italiani sceglieran-

no la Repubblica

e il 1° gennaio

1948 verrà pro-

mulgata la Costi-

tuzione Repubbli-

cana che sancisce

la libertà come

diritto di ogni

cittadino.

Oggi in Italia si

continua a parlare di libertà. Qual-

cuno sostiene che in Italia non c’è

libertà di informazione. Chi dice

ciò non si rende conto dove vive!

A mio avviso c’è qualcuno che

cerca di imbavagliare programmi

televisivi, le cosiddette trasmissioni

scomode, ma l’Italia è e resterà un

Paese libero.

Il problema di libertà sussiste in

Paesi come Iran e Cina. Infatti in

questi due Paesi non esiste nessun

tipo di libertà. Si vive sotto regime

e quindi non esiste una democrazia

partecipata.

In Iran il potere è controllato dagli

Ayatollà,che manipolano le elezioni

(se così si possono chiamare) ed

impongono alla gente di votare chi

dicono loro. Infatti nelle ultime

consultazioni contro il regime si

era presentato un partito social-

democratico con un vero progetto

di cambiamento, ma dopo la scon-

fitta tutti ogni suo leader , i soste-

nitori sono perseguitati dalle forze

armate per essersi opposti al regi-

me di Al Khamenei.

In Cina la situazione è più o meno

la stessa. Non vi sono elezioni e il

gruppo dirigente nazionale viene

nominato dal PCC. Negli ultimi

mesi questi due Paesi hanno rice-

vuto molte richieste da tutto il

mondo per liberare Sakineh e Liu

Xiabao mettendoli al centro della

discussione mondiale sui diritti

della persona e sulla libertà.

In Italia grazie alle lotte e al sangue

versato dai partigiani viviamo in

una democrazia dove la libertà è

uno dei principi fondamentali.

Concludo con una frase di un

grande partigiano, Sandro Pertini:

“Non c’è libertà senza giustizia

sociale e non c’è giustizia sociale

senza libertà.”. Queste sono le sue

parole che possono sembrare

scontate, ma che tutt’oggi fatichia-

mo a tradurre in realtà.

“Il concetto di libertà

vera e propria nasce

però in Francia nel

lontano 1789 con la

Rivoluzione Francese.

Qui si affermeranno i

tre principi

fondamentali de

fraternità,libertà e

uguaglianza, che poi

diventeranno i tre

perni fondamentali

di tutte le

democrazie europee.

... “

A T T U A L I T À

Eugène Delacroix: La libertà che guida

il popolo

Page 14: IL LICEALE DI CIRO'

ECCO PERCHE' VASCO E' UN MAESTRO DI VITA. P A G I N A 1 4

Di Giorgia Trifirò

H a quasi sessant’anni. Ha la pancetta e la pelata. Eppure

è sempre lui il numero u-no,adorato dai ragazzini come dai cinquantenni,mentre l’ultimo disco domina le classifiche.

LA VITA SPERICOLATA

Abbandona gli studi di economia e commercio,torna a Zocca (paese Natale del Grande Vasco) e fonda Punto Radio,una delle prime radio libere in Italia.Esce il suo primo lp “Ma cosa vuoi che sia una canzo-ne” .Vende 1247 copie. Nel 79 ecco “ Non siamo mica gli Ameri-cani”.Il 4 Novembre muore il pa-dre. Avverte:”Ora vado sul palco e vedo se mi viene voglia di piangere o di cantare”.Vince la voglia di cantare. Al padre dedicherà “Canzone” ,una delle meno famo-se ma delle più belle. Vasco diven-ta Vasco.Scrive pezzi che entre-ranno nella storia,”Siamo solo n o i ” , ” V a d o a l m a s s i -mo”,”Bollicine”,”Vita spericola-ta”,ecc… E nella storia entreranno anche i suoi comportamenti. Al Festival di Sanremo,nel 1982,lascia

il palco quando la canzone non è ancora finita. E’ un periodo,quello dei anni Ottanta,della cultura del conformismo,Lui si differenzia con la sua ironia e con le sue canzoni parlate che non hanno una storia con un inizio e una fine ma che sono fatte di sensazioni. Di rabbia e d’amore. Il resto lo fa il suo stile di vita:le donne portate in cameri-no dopo ogni spettacolo,l’arresto per la cocaina,i 22 giorni di carce-re. Così,finalmente,anche l’Italia ha la sua Rockstar. Alzi la mano chi non ha mai pianto o gioito con un suo pezzo. Alzi la mano chi non si è mai riconosciuto in una sua frase o chi non ha mai cantato una stro-fa di “Siamo solo noi”,”che andia-mo la mattina presto e ci sveglia-mo con il mal di testa”.

UN MITO

I cosiddetti esperti musicali,ogni volta che esce un suo album,lo danno per finito. Ma puntualmente lui smentisce tutti vedendo milioni di dischi e riempiendo gli stadi. L’ultimo suo lavoro, il ventiquat-tresimo (fra inediti e raccolte),ne è la prova:”Vivere o niente” domina

le classifiche e ha già raggiunto le 3oomila copie. Dal 1978 ,data del suo esordio,a oggi lo hanno accu-sato di essere un drogato,un filo-sofo da quattro soldi e di incitare i giovani alla vita spericolata. Eppure è ancora qua,come canta in “Eh…già” :ascoltato,venerato,considerato un maestro. Vasco è riuscito a conquistare l’anima di tantissima gente,compresa la mia,risultando più efficace di consigli e buon e-sempi,soprattutto se si parla d’a-more ,sogni ed emozioni,che poi sono i capitoli fondamentali della nostra vita. La sua diversità diventa un valore,grazie alla musica nella sua musica! “PERCHE’ LA VITA E’ UN BRIVIDO CHE VOLA VIA E’ TUTTO UN EQUILIBRIO SOPRA LA FOLLIA… SENTI CHE FUORI PIOVE,SENTI CHE BEL RUMO-RE”

“...I cosiddetti

esperti

musicali,ogni

volta che esce

un suo album,lo

danno per

finito. Ma

puntualmente

lui smentisce

tutti vedendo

milioni di dischi

e riempiendo gli

stadi…”

M U S I C A

Il logo di

Vasco

I L L I C E A L E D I C I R Ò

Page 15: IL LICEALE DI CIRO'

P A G I N A 1 5 T R A D I Z I O N I

Preparazione:

Mettete sul tavolo a fontana la farina,

unitevi tutti gli altri ingredienti, com-

preso il lievito, e lavorate fino ad

ottenere una massa omogenea che

avvolgerete in carta oleata e farete

riposare per circa un’ora nel frigorife-

ro. Stendete la pasta col matterello e

ricoprite una tortiera precedentemen-

te imburrata e infarinata foderata con

carta stagnola e riempita di fagioli

secchi. Infornate a calore moderato

Di Giada Bevilacqua

Ingredienti:

250g di farina

100g di burro

100g di zucchero

1uovo

2cucchiai di latte

1/2bustina di lievito vanigliato “pane

angeli”

Per decorazione:banana, uva, fichi,

more, fragole

Crostata arcobaleno

Preparazione:

Sbattete bene in una terrina lo zucchero i due tuorli e le quattro uova intere. Quando il composto sarà ben frullato aggiungete lenta-mente la farina i due bicchieri di anice ed infine il lievito. Versate la pasta in un tegame imburrato e spolverate di farina. Cuocete a forno piuttosto caldo fino a che la pasta avrà un bel colore dorato. Lasciate raffreddare, poi tagliate a fette di circa due centimetri di spessore che rimetterete nel for-no e farete colorire da ambo le parti.

Di Giada Bevilacqua

Ingredienti:

250g di farina

200gzucchero

2rossi d’uovo

4uova intere

2bicchierini di liquore all’anice

1bustina di lievito vanigliato

Anicini

'A trigghia no 'a mangia cu' 'a pigghia.

(La triglia non la mangia chi la prende: è un pesce molto ri-cercato e destinato a chi può spendere)

'A zagarella pe llu culuri, 'a scumma chi frie pe' lla furtizza, 'u a panna 'e ll'uoggliu pe llu sapure.

(Il vino buono si riconosce dal colore, dalla gradazione e dal sapore)

Di Valeria Ganagale e Giorgia Trifirò 'A carni va cu ll'ossu.

(La carne con l'osso è più saporita)

Amaru cu u porcu no 'mmazza,a li travi soi non mpicca sarzizza.

(Nelle case in cui non si ammazza il maiale dalle travi non pendono salsicce)

Proverbi calabresi

per circa 30 minuti. Sfornate e lasciate

raffreddare. Togliete i fagioli e decora-

te in cerchi alterni con fettine di bana-

na, fragole, fichi,ecc… alla fine ricopri-

te con gelatina di frutta.

Page 16: IL LICEALE DI CIRO'

di Cirò Marina, che grazie al pro-

prio staff dirigenziale ha istituito

a decorrere dal 01.09.2011 una

sezione di Scuola Alberghiera. Il

Bilancio della istituzione dimen-

sionata alla data del 01.09.2011,

è pienamente soddisfacente: am-

pliamento dell’offerta formativa,

che accompagna il bambino-

fanciullo-adolescente nel suo

inserimento “ordinariamente”

civico nel tessuto sociale; poten-

ziamento delle risorse professio-

nali; accrescimento delle risorse

finanziarie; aumento delle occa-

sioni di studio degli studenti del

Liceo, specie verso i paesi della

unione Europea, e degli stage

aziendali; esaltazione del ruolo

educante e formativo della Scuo-

la nella lotta alle devianze mino-

rili e di disagio sociale; implemen-

tazione progetti PON e POR con

fondi FSE e FESR e regionali; rea-

lizzazione progetti Aree a rischio

e a forte processo immigratorio,

1.01.2009 - era costituito da 3

sezioni di scuola dell’Infanzia, 10

classi di scuola elementare, 6

classi di scuola secondaria e 14

classi di liceo scientifico, con ap-

pena due classi prime. La vicina

Cariati, nei suoi diversi segmenti

formativi, rappresentava al 1

settembre 2009 l’alternativa alla

istruzione secondaria superiore,

offerta in maniera egregia fino ai

primi anni del 2000 dalla città di

Crotone. La istituzione dell’Om-

nicomprensivo, che ha delineato

la risposta adeguata alle esigenze

di studio e di formazione euritmi-

ca e completa delle popolazioni

del territorio cirotano, ha inter-

rotto la pericolosa tendenza-

diaspora di istruzione verso la

Provincia di Cosenza, incremen-

tando considerevolmente le iscri-

zioni al Liceo di Cirò e mante-

nendo pressocchè invariate le

postazioni organico del Gangale

(Continua da pagina 1) che, per tematiche di volta in

volta diverse, hanno visto il coin-

volgimento attivo di tutte le com-

ponenti scolastiche nelle azioni

progettate, con particolare at-

tenzione per i genitori e gli altri

Soggetti territoriali quali il Comu-

ne di Cirò, nell'intento di realiz-

zare una reale "alleanza educati-

va" con essi. Per la “irrobustita”

mission-vision della Scuola nelle

popolazioni dell’area omogenea

del cirotano, Anna Esposito,

Commissario-presidente dell’Isti-

tuto, ha confermato la positività

dell’ Omnicomprensivo, disegnato

e soprattutto interpretato quale

comunità su cui investire per un

futuro a misura d’uomo, per con-

trastare ogni degenerazione del

tessuto civico e istituzionale della

società e realizzare una comuni-

tà , capace di interagire e conta-

minare proficuamente la “più

vasta comunità civico-sociale”.

Il liceale di Cirò Giornalino scolastico

Ufficio di redazione: Direttore Responsabile: Oreste Sabatino

Redattori:

Silvia Piscitelli

Anna Marino

Roberta Siciliani

Ilaria Arcuri

I S T I T U T O O M N I C O M P R E N S I V O “ L . L I L I O ” C I R Ò ( K R ) - V I A S A N F R A N C E S C O - 8 8 8 1 3 C I R Ò ( K R )

S C U O L A D E L L ’ I N F A N Z I A - P R I M A R I A - S E C O N D A R I A D I P R I M O G R A D O - L I C E O S C I E N T I F I C O

L’editoriale del Dirigente Scolastico

Comitato di redazione: Oreste Sabatino

Silvia Piscitelli

Anna Marino

Giada Bevilacuqa

Ilaria Arcuri

Giorgia Trifirò

Valeria Gangale

Roberta Siciliani

Anna Palmieri

Si ringraziano per la collaborazione: Il Dirigente Prof. Gabriele Vincenzo,

il Prof. Sergio Marino, la Prof.ssa Giulia Cerchiara,

Fabio Siena , A.T. Michele Sirianni, C.S. Pino Durante

Prof. Gabriele Vincenzo