IL LIBRO - Narrandom · Entrò nella stanza senza che si sentisse rumore di chiavi e rimase a lungo...

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  • Entrònellastanzasenzachesisentisserumoredichiavierimasealungosullasoglia,insilenzio,guardandodentroilbuiocomeguardanoigattiefiutandol’ariacomesepotessedistinguere,nell’oscurità,lapresenzadell’altrouomodall’odore.Videprimalesagomedellettoediunpiccolotavolo,anzi,leindovinò,perchésapevacomelecoseeranodispostenellelocande:illettosullaparetedifronteallaporta,ilbugliolointerra,accantoaltavolosovrastatodaunvecchiocrocifissodilegno.Ilpiccoloconodilucecheentravadallasogliailluminòilgrandearmadio,cheerastatotrascinatocontrolafinestraelatappava.«Dovesiete?»domandò,masottovoce,comesenonfosseancoratempodifarsisentire.Glirisposeunsilenzio,malesueorecchieeranobenallenate,ecapìchequalcuno,nell’angoloinfondo,avevatiratounleggerosospirocheforseeradipaura.Avanzòdiunpassodentrolastanzafacendocricchiareleassidelpavimento;laferragliacheportavaappesaallacinturatintinnò,edeglipensòchequelrumoreavevaforserivelatoall’uomoilsuomestiere.«Vicercoperparlare»disseallora,comeagettarenelbuioun’assicurazione.Inrispostagliarrivò,dall’angolo,unrespirorespiratocontrovoglia,etrattenutomale.Feceunaltropasso,sidiedelospazioperchiudersilaportadietrolespalle.«Vedete?»disse,alzandolemaninelvuoto.«Hochiusolaporta.Siamoioevoi.Voisapeteilpuntoesattodovemitrovo,ivostriocchisonopiùabituatideimieiaquestaoscurità:sieteinvantaggio».Glivennealnasol’odoredellegno,equellospiacevoledelbugliolo.Gliparvedivedere,abbandonateaipiedidelletto,dellefasce,odeipezzidistoffa,dacuivenival’odoreacidoepureintensodell’aceto.Avanzòdiunaltropasso,edinuovolaferragliarisuonò.Lafermòconlamano,sentendosiindifetto,poichiese:«Possosedermi?»Dall’angolonongiunserisposta,cosìsiavvicinòaltavolo–l’odoredell’aceto,mescolatoaifumidelbugliolo,glifecebruciaregliocchi–afferròlasediaelaportònelcentrodellastanza.«Sietesedutoperterra»disse,«nell’angoloalatodelletto.Nonvivedo,probabilmentesieteavvoltonelvostromantelloevischiacciatecontroilmuro.Mavisento:dovrestesaperebenecheilcorpoumanohamoltimodiperrivelarelasuapresenza,anchequandononvuole.Inoltre,l’ostemihadettochesietechiusoquidentrodaduegiorni,enonavetecomandatodamangiarenédabere»Sifrugònellatascadellagiacca,netrasseunpezzodipaneneroelolanciònell’angolo.«Mangiate»disse.«Possofarviportaredelvinoma,perchéiolopossachiedere,doveteparlareedirmichelovolete».Capìchel’uomonell’angolo,congestilenti,avvicinavalamanoalpezzodipane.«Èbuioquidentro,el’ariaèviziata»continuò.Simassaggiògliocchi,forseperviadelbrucioreo,forse,peraiutarliavederemeglio.Poidisse:«Nonsonovenutopertrarviinarresto:avetelamiaparolache,dopocheavremoparlato,iomialzeròdaquestasedia,usciròdaquestastanza,ordineròdelvinoefaròsoltantociòchevoivorrete».Lamanoavevaafferratoilpane,el’uomosentìprovenire,dall’angolo,ilrumorepiccolodellamasticazione.«Mangiate»disse,«ègiusto:doveterimetterviinforze».Dinuovoinfilòunamanonellatascaevitrasseunapiccolascatola,laaprì,presetraleditaunozolfanelloelosfregòsullasuoladellascarpa.Lafiammamisenelbuiodellastanzaunapiccolaluce.«No!»gridòl’uomosedutonell’angolo.Quasispaventatodalgrido,l’uomosedutosullasediasoffiòsullozolfanelloelospense.Nell’ariasidiffusel’odoredelfumo,cheperunmomentocoprìquellodelbugliolo.«Dunqueavevoragione:»disse,«teneteilvoltocopertodalmantello.Maiosochisiete,anchesenonvihomaivisto.Liberatevidiquell’impiccio,parlateconme.Delresto,visietetradito:ilvostropropositodi

  • nonrivolgermilaparolaèfallito,eperunozolfanello».Nelbuio,acuiisuoiocchiormaisistavanoabituando,l’uomosullasediavidechel’uomonell’angolositoglievailmantelloelolasciavacadereperterra.«Vengoperifattidell’altranotte,davantiallaLocandadelCerriglio»disse.«C’èstataunarissa,èstatofattoilvostronome.Nonviagitate:sochesietelavittima».«Sieteungendarme?»domandò,dall’angolo,unavocechemasticava.«Nonlosono:èsoltantoilmiomestiere».«Checosasietevenutoafare,senonvoletearrestarmi?»domandòancoralavoce,cheavevainghiottitoeadessoerapulita.«VengopercontodellafamigliaColonna:daduegiorni,ricevutalanotiziadellazuffa,vicercano,evidomandanodipresentarviaPalazzo,dovericeveretelecureelaprotezionedicuiavetebisogno».L’uomonell’angoloricominciòamasticareilpane,mugugnandoeschioccandolalingua.«Nonhobisognodicure»dissepoi.«Nonappenavisaretedinuovoavvicinatoallaporta,vichiederòdiportareaimieibenefattoriunaletterachehoscrittoperloroechenonhomododirecapitare».«Sonopreoccupatipervoi».«Nellaletteraliringrazioanchediquesto,manonpossousciredaqui».«Sareteaccoltoeaccudito».«Essimicercano.Quisonoalsicuro».«Chivicerca?»«Imaltesi:ormaisaprannochenonstopiùalCerriglio».«Eranodunquemaltesi?Checosavihannofatto?»Nelbuio,l’uomonell’angolofececonlamanoungestocomeadireNonimporta.Ilgendarmecapìcheadessosistavaguardandolemani,elosentìchediceva:«Qualunquecosamiabbianofatto,nonhannorovinatoqueste.Tuttomipuòesseretoltodachimivuolmale:ipiedi,leorecchie,perfinounocchio,anzi,sareiiostessodispostoadonarepezzettidelmiocorpoincambiodellalibertà.Maquesteno,lemanino:lemanimiedevonorestaredovesonoecomesono».«Chevihannofatto?»ripetéilgendarme,maladomandasipersenelnulla.«Èperlemiemanicheioscappo,chesonoinfugadasempre:dallaLombardia,daRoma,daMalta.Ovunquevada,hodeinemici,personedelluogoodelpassatochemivoglionomale.ScapperòdinuovoanchedaNapoli,benchéiononsappiadove,oggi,potreitrovarequellapacechecercoechesempremisfugge».«Levostremanihannoucciso:èperquestochenontrovatelapace».L’uomonell’angolo,adesso,tenevalemanialtecontroilvolto:«Sì,houcciso»disse.«Cicredereste?Questemanitozze,chesembranoattrezzidamastroferraio,strumentinatipercesellare,piegaremetalliestareinbottega,sannoinfliggerecolpimortali».«LevostremanisannoancherenderegloriaaDio»disseilgendarme.Nell’angolo,ilcorpodell’uomosimossecomesefossescossodaunsussulto.«Lasciatecheleveda,Maestro»continuòilgendarme,esenzaattendereunarispostasfregòunaltrozolfanellosullasuola.«No!,vihodetto»gridòdinuovol’uomocheerastatochiamatoMaestro,lanciandoiltozzodipanenelvuotodellastanza.«Nonvogliochevediateilmiovolto».«HovedutolavostraMadonnadellaMisericordiae,inSanDomenico,laFlagellazione»risposeilgendarme.Voltandosidiunpoco,illuminòunaporzionedipavimento,quindisialzò,sichinòsullafettadipanemezzamangiataelaributtònell’angolo.«Vogliovederelemanichelehannodipinte»disseancora,malodissementre,conunsoffio,spegnevalafiamma.

  • «Sonomanirozze,volgari:videluderebbero»risposel’uomonell’angolo.«Conquesteditastortesipuòrimestarelazuppa,otirarepugni».«AvetedipintoCristo,elaMadonna,avetedatoluceagliangelieagliassetati,aivecchieaipellegrini:voinonrimestatezuppe»risposeilgendarme.Appoggiòlemanisulleginocchia,sisporseinavantiversoilsuointerlocutore:«Checosasietevoi?»chiese.«Unvagabondo?Unbalordo?Osietecoluichemettelalucedentroalbuio?»«Ah!»risel’uomodalfondo.«Conoscoqualcunochedirebbecheiomettoilbuiointornoallaluce,sapete?QualcunochesostienecheiomisiavendutoaldiavoloperchémettoMariadentroilcorpodelleannegate,perchérendoumaniivoltidegliangelieperchéimieiCristihannoicorpideipeccatori».L’uomosullasediarimaseinsilenzioalungo,comesepensasse.«Quellocheditenonèvero:»dissepoi,«avetelavoratoaRoma,eperidomenicani;vihannoprotettoeviproteggonouominidevoti.Essidicono:“Eglièunintagliatorediluce”,epreganoinginocchiodavantiaqueiCristichevoistessosembratedisprezzare».Glirisposeunsilenzio.Mapoil’uomonell’angolosimosse:«Voinonsieteungendarme»disse,«nonneavetelavoce.NessunColonnavihamandatodame.Chisiete?»«Sonoqualcunochevuoletrarviinsalvo.Nonimportaqualesiailmiomestiere,oseneabbiauno».«Ditemiperchédebbofidarmidivoi».«Perchévisietefidatodimoltepersonechevihannofattodelmale,Maestro.Fidatevidiqualcunochevivuoleaiutare,elevatevidaquestastanzapienadibuioediodore».«Preferiscoilbuioall’assenzadicolorediquestalocanda.Ilbuiomiprotegge».«Iovihotrovato»risposel’uomocheforsenoneraungendarme,«enoncièvolutopoimolto.Comevihotrovatoio,vitroverannoimaltesi,ochiunquevistiacercandoperchiudereiconticonvoi».Allungòunamanonelvuoto:«Veniteconme:vipossofornireunsalvacondotto».Lamanorimasesospesacomequelladiunpenitentementre,nell’angolo,l’uomononsimuovevae,anzi,avevafinitoilsuopaneenonmasticavanemmenopiù.«Hosete»dissesoltanto.«Veniteconme».«NonpossoesseresicurochenonmiconduciateallaVicaria,oaddiritturadainemicimiei».L’uomocheforsenoneraungendarmesialzò,lasciandochelasuaferragliacolpisselagamba:«Damoltotemposonoquiconvoi»disse.«Pensateforsechenonviavreiacciuffato,sel’avessivoluto?»«Nessunoacciuffadasolounassassino».«Iononsonovenutoatrovareunassassino,mal’uomodicuihovistolaFlagellazioneelaMisericordia»risposel’uomocheforsenoneraungendarme.«Com’èpossibilechelapersonachehadipintolaMisericordiasialostessouomochemitrovoquidifronte,avvoltodibuio,affamato,personelsuostessoodore?»Dall’angoloarrivòilrumorediuncorpochesisolleva:l’uomocheforsenoneraungendarmeloascoltò,eun’inquietudinegliattraversòilvolto.Unavoltainpiedi,l’uomonell’angolofupresodaunaccessoditosse:alungosputòescatarròsulpavimento.Poi,pulendosilaboccaconunlembodelmantello,simisedritto.«Accendete»disse,elasuavoce,dopol’accesso,eraunfilo.«Accendeteeavvicinatevi».L’uomocheforsenoneraungendarmetrovòlascatoladeglizolfanelli,neacceseunosullaspallieradellasediaelosollevònelvuoto.«Eccomi,guardate»disseancoral’uomo.

  • L’uomocheforsenoneraungendarmeavvicinòlafiammaalvoltodell’uomo:icapellieranoschiacciatisullafronte,edeglimandavaunosguardoacquoso,vago;chiusegliocchialcunevolte,comesenonsopportasselalucedellafiammadavicino,el’uomoconlozolfanellovide,dietrolabarbagiàunpo’imbiancata,unlungosquarciochedall’occhiosinistroattraversavalaguanciaequasiarrivavaalmento.«Chevihannofatto?»domandò.Dallaferitaancoraapertauscivaodoredisangueeaceto.L’uomoallargòlebracciacomefannoipreti,edisse:«Chivisembro,adesso?UnbalordoounCristo?»L’uomocheforsenoneraungendarmetacque.Guardavailvoltospaccatodell’altrouomoenonavevapiùparole.«Indossateunavestefina»dissel’uomocheerastatochiamatoMaestro,«esolooramirendocontochenonparlateilnapoletano».Allungòunamanofinoatoccarequelladell’uomochereggevailfiammifero:«Lasciatecheiovedaivostristemmi»disse.Premettesullamanochereggevailfiammiferoel’abbassòfinoailluminareilpettodell’uomochesicuramentenoneraungendarme,eciòchevivideimpressofu,seminascostodaunagrandecrocedorata,lostemmadipapaPaoloV.L’uomochesieraalzatofeceunbalzoindietro,tornandoadavvolgersidibuio.«VenitedaRoma!»urlò,eall’urloseguìunabestemmia.L’uomochenoneraungendarmelosentìchespostavalecopertedelletto.Nellaconcitazione,l’uomocheavevafattounbalzoindietrourtòilbugliolo,chesirovesciòsulleassidelpavimentospargendoiliquamididuegiornieimpestandolastanza.L’uomochevenivadaRomagettòperterralozolfanellochesieraspentoeneacceseinfrettaunaltro:cosìvidedavantiasélamanodellosfregiatocheglipuntavaunpugnale.SollevòalloralozolfanelloevolleguardaredinuovoilvoltodelMaestro:follediseteedipaura,eglispalancavagliocchieagguantaval’ariaappestataconlabocca.Dentrolosquarcio,l’uomochevenivadaRomavideribollireilsangue,epensòcheadessoilMaestroavevanonuno,maduevolti,separatidallaferita.Sidomandò,efuunsecondo,seunvoltofosselospecchiodellabellezzael’altrofossequellodell’assassinio,esichiesequalefosseunoequalel’altro.Mal’uomochereggevailpugnale,adesso,glielopuntavaalpettoegliordinavadilevarsiditorno:«Hogiàucciso»diceva,«Nonhopauradirifarlo».«Sìcheavetepaura»dissel’uomochevenivadaRoma,«AltrimentiiosareigiàaterraevoistarestecorrendoperivicolidiNapoli»lafiammadellozolfanelloandavaamorire,el’uomochevenivadaRomasichieseseilMaestrogliavrebbedatoiltempodiaccenderneunonuovo.Continuò:«LamarchesaColonnaviaspettadavveroaPalazzoCellammare:fuoridallavostrastanza,holasciatounabisacciacondentrodellevestipulitepervoi.PapaPaoloVstapensandoaunarevocadellavostracondanna».Lozolfanellosispense,rinnovandoilbuiodellastanza.L’uomochevenivadaRomaabbassòlentamentelamanoversolatasca:lìstavanoglizolfanelliebattevalasuaferraglia.Egliavrebbepresoglizolfanellimaforse,pensò,ilMaestroavrebbecredutocheeglicercavaladagael’avrebbecolpito.Abbassòlosguardosulpugnaleevidelemanidamastroferraiodell’uomocheavevadifronte.Nonpensòaldolore,allamortecheforsesarebbearrivata,masoltantochesì,quelleeranomanitozze,fattepertirarepugni:eranomanicheavevanouccisoecheavevanoancheresogloriaaDio.

  • CosoèinnamoratodiCosa.AncheCosaèinnamoratadiCoso.Perchésiaminonessunolosa,nemmenoCosoeCosasenepreoccupano:siamanoetantobasta.CosoadorailmodoincuiCosasicomporta:ilsuoindiscutibilegusto,lasuafragiletenerezza,lapazienzaconcuiaspettachelecoseprendanoilversogiusto;masoprattutto,aCosopiaccionolecosecheCosafa.D’altrocantoCosa,quandofalesuecose,pensasempreaCoso,aquantolaloderàesicomplimenteràconleiperlecosefatte.CosìCoso,quandovedeisuoiamici,nonfaaltrochepavoneggiarsiegongolare,dicedicontinuo“ah,sesapeste!LamiaCosafacertecose!”.Vadaséche,senzaaccorgersene,CosasmettedifarelecoseamodosuoeiniziaafarelecosepercomepotrebberopiacereaCoso,ilcuigiudizioèl’unicacosacheaCosainteressi.ContinuacosìfinoacheunbelgiornoCosolefa:“Perchéhaifattoquestacosa?”.Eleialui:“Nontipiace?”.Cososcuotelatestaadestraesinistra,sbuffacomeunasino,farfugliaqualcosamaCosanoncapiscecosastiadicendo.EinfattiCoso:“Nonmicapisci”,ledice.ACosopiaccionolecosecomelefacevaCosa,noncomeleavrebbefattelui,maCosaquestacosapropriononpuòimmaginarla,ealloras’impegnasempredipiùperfarelecosecomepiacerebberoaCoso.Cosos’annoia.Cosafalecosecomeunaformichinaoperosaeluinemmenoseneaccorge.Èquasicattivo,Coso.Cosaperònonsiferma,diventaquasipazzaperstaredietroaCoso,cheallafinelaguardanegliocchi-dopodavveromoltotempo-lefa:“Cosa,ascoltami.Iononcelafacciopiù.Contenonsonofelice…”“Cosa?”,domandaCosaincredula.Anzi,decisamenteturbata.Epoiaggiunge:“Ma…perché?”ECosorisponde:“Perchémieroinnamoratoditepercomefacevilecose…eadessoguardati:ètuttocambiato.Failecoseinunaltromodo,Cosa,nonpuoinegarlo!”CosanonnegaperchéCosolehadettodinonfarlo,però,inrealtà,questacosadellecosefatteinmododiversononlesembramoltochiara.Comunque,nonessendocialternative,CosaaccettaladecisionediCoso,chesenevaallaricercadicosenuove.Cosascendenellatristezzapolverosadellecoseaccantonatenell’angolodelcassettodiuncomodinovecchio,insiemearosari,scontriniematitespuntate.LeamichediCosalediconochedeveassolutamentefarequalcosa.“Macosa?”“Qualunquecosa!Anchelapiùpiccola!”“Tipoandarealmercato?”“Eh.Tipoandarealmercato,esatto.”“Machecivadoafarealmercato?Nonc’homaifame.”“Aspetta,vedraichelafametitorna.Intantovaiafartiungiro!”Cosasisollevadalsuoangolino,siprofumacondiscrezione,esibuttanellestrade.

  • Ètuttatristequandoauncertopuntovedeunapiantinadibasilico.“Costaunasciocchezza!”,lediceunsignorestrizzandol’occhio.Cosalacompra,ecomprapureilrosmarino,elasalvia,eipeperoncini.Tornaacasaelidisponetuttisulbalcone,unoaccantoall’altro,invasettirossi.ÈquasioradipranzoelostomacodiCosabrontoladiessersistufatodinonriceverecibodagiorni.Cosadecidediprepararelapasta:mettesulfornellounapentolad’acquaetagliaipomodoriperlasalsa.ÈlaprimavoltacheCosapranzadopocheCosol’hamollata.Escesulbalconeesiavvicinaallesuenuovepiantine,conunamanoproteggegliocchidairaggidelsole,conl’altraraccoglieduepeperoncinibelligrossi,chelasciacaderenelsugounavoltarientrata.Mentremangialapasta,laboccalepizzicatuttaelevienedaridereperchépensa:“questapastanonsarebbemaipiaciutaaCoso,luiodiailpiccante!”.Passailtempo.Tantotempo.Nontantissimotempo,manemmenopochissimo.Diciamoiltempogiusto,iltempochecivuole.Cosaaspettadiguarire,ementreaspettaricominciapianopianoafarelecoseamodosuo,solochequestavoltacimetteancheunpizzicodipeperoncino.Unasera,CosoincontraCosapercasoelefa:“Cosa!”elefacennodiavvicinarsi.Cosarimanesconvolta,vorrebbescappare,mapoidecidediandargliincontroe,perfarsiforza,ripetenellasuatestailmantrabuddistadelcoraggio.Epoi:“Coso,machebellovederti!”,mente.AncheCosoècontento,nonlodicemasivededallesuepupille,chesaltellanosuognipartedelcorpodiCosa.“Alloracomeva?”,lechiedelui.“Solitecose”,rispondelei,einiziaaraccontarglilecosechedifattofa,madopopocosiscoccia,chesensoha,sichiede,raccontareaCosolemiecose?Ecosìdecideditagliarecorto,salutaesiallontanadaCoso,chesospiraesussurratrasé:“Ah,comefacevabenelecose,lamiaCosa!”

  • Paolo,checos’èquestorumore?TornaadormireMacos’èquestorumore?Nonc’ènessunrumore,Chicco,eoratornaadormire.Primac’era.Erastrano.Chiccosecontinuitigonfio,oratornaadormire.OkPaolo.Buonanotte.‘Notte.Nellastanzaricaddeilsilenzio.Chiccositiròpiùsulecopertefinoafarlearrivaresottoalnasoerimasezitto.Tenevalosguardofissosulledoghedelfratello,immaginandosidipotervedereilsoffittodellacamera.AvevaprovatointuttiimodiaconvincerePaoloalasciargliillettodisopra,masenzarisultato.Chiccoeraarrivatoaoffrirglimesiinteridischiavitù,sieraoffertodiaiutarepersempre,alpostosuo,ilpapàintuttiilavoridomestici.Conlelacrimeagliocchi,mentrebattevaforteconipiediperterra,avevadettoalfratellochegliavrebbedatoWilly,ilsuopeluchepreferitoaformadilupo.VediPaolo,guardagliocchi!Sonocelestiehalapallaalcentronera,vedicom’èbello?Ehailpelodiduecoloriemezzovedi?Quibiancoequigrigioequisullatestahaunamacchiamarronechesembracioccolato!Glistabenelamacchiamarrone,èancorapiùbelloconquellamacchia.AllorasetidoWillymifaidormireamesullettodisopra?NoChicco,nonrompere.Quelgiornoavevaguardatoilfratellocongliocchilarghielaboccaaperta.Noncapivaperchénonfacevaloscambio,cavolo,Willyèbelloquantoillettoalto,pensava.Peròunpo’Chiccoeracontento,almenocosìpotevatenereillupoconséchelofacevadormiresicuro,chésicuroèdifficiledormire.Ogninotte,primadiaddormentarsi,Chiccocontavaledoghe,toccandolepiùvicineconlemanimentre,lepiùlontane,conipiedi.Ogninottelecontavaeognimattina,quandopapàlosvegliavaperandareascuola,sidimenticavailnumero.Ecosìtuttelesere,contarequellestecchedilegnoerasempreun’esperienzanuova.ChiccopreseWillyeselomisevicinoallatesta,esenzaaprireboccaglidissedidargliunamanoperchéc’eraunrumorechenonconoscevaeluidovevaaiutarlo.Ilbambinocapìcheallupoandavabeneeentrambisimiseroinascolto.Abbassaronoilritmodelrespiro,chiuserogliocchiperconcentrarsi,fiutaronol’ariadellacamerariuscendoapercepireognisfumaturadiodore,teseroleorecchieinattesa.Unbracciochesimuove,saràPaolo,pensarono.Unbattitocardiacoaccelerato,semprePaolo,pensarono.Unelasticodapigiamatiratoe,subitodopo,unodamutande.SemprePaolo,forsedovràandareinbagno,pensarono.Unrumoredipelle,comequandohaifreddoetistrofinilemanisullebraccia.Rumoredicopertemosse:eccoilrumore.Rumoredicomequandohaifreddopiùrumoredicopertemosse.EranocerticheilrumoreprovenivadaPaolo.Paolocosafai?Ilrumorefinìelastanzaricaddenelsilenzio.Niente.Dormi.Seituchefaiilrumore!No,Chicco.Oradormiamo.Seitu!Chiccohairottoorascendoetimeno.Midiciperchéfaiquelrumore?

  • NoEdaiPaolomelodici?Seitroppopiccolo.Tutropporumoroso.MistofacendounasegaUnasega?‘NapippaChicco,unacazzodipippaEcos’è?SeitroppopiccoloSenonmelodicidomanilodicoallamammaComesepotessefarciqualcosaAlloralodiròapapà.Eiotigonfio“Papà,papàieriPaolosistavafacendounapippa!”Ok,vaffanculo,telodico.UnapippaèquandotocchitantoilpiselloTocchi?Comequandoaccarezzomamma?No,no.Lapippaè…lapippaècomequandoagitiunabottigliadiacquaeallafinel’acquaesce!Quellafrizzantecheschizzatuttapoi?SìEfamale?No,fabene.Fastarebene?Sìmolto.Devipensareaqualcosachetipiace,poiagitiilpiselloequellodiventaduro.Ok,oraciprovo.No,dai.Èunacosachefaidasolo.Matulohaifattoincamera.Fa’cometipare,maselodiciapapàtiuccido.Chiccodisse,senzaparlare,aWillydichiuderegliocchiedipensareallecosebelle.Ilbambinocapìcheillupol’avrebbefatto.Pensaronoaquandoperlaprimavoltasieranovisti,pensaronoallamammacheliavevafattidiventaremiglioriamici,allegiornatealmare,allepartitedicalcioconpapàePaolo,allagitaall’orto,aibiscottidiziaMariaeallepatatinefrittediMcDonald.Poiunaseriedibruttipensieri:mammachetossiscetanto,l’ambulanza,l’ospedale.Strinsepiùfortegliocchietuttiibruttiricordiscapparonoviaeripensaronodinuovoallecosecheglipiacevano.QuandofuronoabbastanzafelicideciserodismetterediricordareeChiccoiniziòatoccarsiilpisello.Conlesuepiccolemanil’afferròeiniziòamuoverlosuegiù.Paolostaidormendo?Sì.Hofattoeora?Eoranonstaimeglio?Sì.Mafunzionasempre?Chevuoldire?Semifacciounapippapoistosempremeglio?Ognivoltachetelafai!Elebambinesifannolepippe?

  • PensodisìEmammaepapàsifannolepippe?MacheschifoChicco!Vaiadormireoraebasta!Hairottoehosonno.Lamattinavennesvegliatodalpapà.Chiccoloabbracciòforte,ancorasbadigliandoecongliocchicelestiarrossatidalsonno.Andòinbagno,semprecollupovicinoalui,edavantiallatazza,siabbassòipantaloniperfarepipì.Primadirimetterlodentrolemutandecontrollòilpisello:avevapaurachelapippal’avesserovinato.Chiccononandòsubitoafarecolazioneincucinacolpadreeilfratello,primadecisediandareadareunbacioallamamma.Aprìlaportalentamente,lamadrecontinuòadormirenonostanteilrumore,daalcunimesi,inrealtà,continuavaadormirenonostantetutto.Chiuselaportaallespalleesiavvicinòallettodellamamma.Lepassòunamanosullafronteepoi,sollevandosisullepunte,lediedeunbaciosullaguancia.Conlepiccolemanilealzòlacamiciadanottefinoalleanche,rivelandocosìlegambegrigieeraggrinzite.Mentreilsuovoltoarrossìleslacciòilpannolone.Unforteodoredicaccasalìdalletto,maluitrattenneilfiatoesimisesullepunteperguardaremeglio.Siaccorsecheilpannoloneerasporcodicaccaechedallapatatinadellamadreuscivauntubicinochefinivainunasaccaquasipienadiunliquidogiallognolo.Ributtònellapanciaunconatodivomito,emisedelicatamentelamano,strettaapugno,sopralapatatinadellamadreiniziandoamuoverlacomelaseraprecedente.Sorrideva,sorridevatanto.Improvvisamenteentrònellastanzailpapàconlasuatazzadicaffè.Checazzostaifacendo?Ilpadresiavvicinòvelocementeecercandodibloccarlofececaderelatazzadicaffèaterra.IlpapàglidiedeunoschiaffocosìfortecheaChiccocaddeillupodallemani.Ilpadre,continuandoaurlare,trascinòilbambinofuoridallastanza.Illuporimaselì,esattamentealcentrodellapozzadicaffè.Chelocolorò.Locambiò,cancellandoilcioccolato.

  • Popcornsalatimediconcocagrandeeduecannucce.Popcornalcaramelloeacquanaturale.Patatinealformaggioeunpacchettodicaramellegommose.Lacodaeralungaescomposta,divisaincoppieopiccoligruppi,aggrovigliatanellostrettospaziodell’atriodelDeSica.Lofrequentavanopochepersone,disolitoleseredelvenerdìedelsabatoeladomenicapomeriggio,maSanValentinoeraingradodifaremiracoli,ancheresuscitareunaserataanonimacomequelladelmartedì.Popcornpiccolieunaspritepiccola.Popcorngrandieduecochepiccole.Danielecatalogavalecoppieinbaseaquellochesceglievano.Avevaimparatochelavogliadistareinsiemeèinversamenteproporzionaleallagrandezzadelcestodipopcorn:ilpiccolosignificapostilateralioppureinfondo,bocchepiùimpegnateabaciarsicheamangiare,disinteresseassolutoneiconfrontidelfilm;ilmedioèdametàfilacentrale,pernondoversialzaresearrivaqualcuno,bracciodiluidietrolaschienadileiperlacarezzasullaspalladirito,testacontrotesta;ilgrandeèriservatoallacoppiedaprimafila,ognunoalsuoposto,colditoprontodaappoggiareallaboccaperfare“shh!”.LuieGaiaeranostatidapopcornpiccolopermoltianni,poieranopassatialmedio.Ilgrandeloavevanopresosolounavolta.Loavevanofinitomoltoinfretta,senzacheleloroditasiincontrassero.Unpacchettodiliquirizieeun’acquagasata.Unsacchettodicaramelleeunacocagrande.Nellafasedelpopcornpiccoloavevanoavutoun’idea:lapoltronadacoppia.Odiavanoilbracciolochedividevailoropostieglisiconficcavanelcostatoognivoltachetentavanodiabbracciarsidipiù:ilbuio,ilrestodelpubblicodistratto,icorpivicini,sarebbestatotuttoperfettosenonfossestatoperquelbracciolo,etrovavanoinspiegabilechenessunoavessemaipensatodimetterneunoreclinabile,omeglioancoradiriservareunospazioperpoltronepiùlarghe,dadue,senzaimpicci.Magarialcostodiunbigliettoemezzo.QuandoDanieleavevacominciatoalavorarealcinemaavevanodecisocheavrebberobrevettatolaloroideaecheilDeSicasarebbestatoilprimoalmondocoppia-friendly.Poiungiornoavevanosmessodipensarci.Unpopcornalcioccolatoconun’acquanaturale.Duesacchettidichips,unacocamediaeunafantainlattina.Ilgiornoprimailcapogliavevaraccomandatodiarrivareallavorobellocaricoesorridenteperilgiornodell’amore,eDanieleavrebbevolutofarecomequelgiapponesecheavevacompratotuttiipostidisparidelcinemadelsuoquartiere,perimpedireallecoppiedisbaciucchiarsi.Lelucinell’atriolampeggiarono,invitandolepersoneadentrareinsala;lacodasidisperselasciandosolopochiostinatichenonavrebberosopportatounfilmromanticosenzanientedamangiare.Popcorngrande,unaspritepiccolaeun’acquagasata.Danielepreventivòchelacoppiarimastainfilasisarebbelasciataentroseimesi.Quandosentìlamusicadiaperturaarrivargliattraversolaparete,Danielesimiseapulirelamacchinettadelcaffè,anchesenonneavevafattoneancheuno.“Nonentripiùaguardareifilm?”Danielesiirrigidì,preseasfregarel’acciaiopiùfortetrattenendoilrespiro.“L’hogiàvisto”risposesenzagirarsi.“Ecom’è?Amenonispiravamolto.Peròavevovogliadipopcorn”Danieleaprìlosportellinodiplexiglasepreselapaletta.“Quale?”

  • “Alburro.Limangiconme?”SentìchegliocchidiGaiagliscaldavanoilcolloealloraalzòlosguardo:eraappoggiataalbancone,sisporgevaunpo’inavantieDanieleanchesenonpotevavederloerasicurochestavapicchiettandosulpavimentoconlapuntadelpiedesinistro.“Quantogrande?”Gaialofissavaconlasuaariaseria,quellacheavevaquandosisforzavaditrovareunmodoperchiederescusa.“Quantogrande?”ripetéDanielecominciandoamescolareipopcorn.“Facciamomedi?”Danieleappoggiòpesantementeilcestinodicartonetralorodue,alcunisaltaronoerimbalzaronofuori,rotolandosulpavimento.Neavevamessiunpo’inpiùdelnecessario.Sisedettesullosgabelloericambiòlosguardodiretto,sperandocheleinonsiaccorgessedellafaticachefacevaarespirare.Tenevalamanoapenzoloninelcesto,conlalinguacontinuavaarigirarsiinboccasemprelostessopopcorn,senzadecidersiamandarlogiù.Gaiaglisfioròleditaerovistaronoperunpo’insieme,comepercercareilpopcorngiustodaprendere,ascambiarsiidiversirumoricheilcartonefacevaalpostodelleparole.Ilbanconedelbarlidivideva,stavatraloroanchequandoDanieleallungòunbracciopersfiorarelaspalladileieGaiasidovettealzaresullepunteesporgereancoradipiùperappoggiarelafrontecontroquelladilui.Davidepreseilcestinodicartoneelosvuotò,videGaiarimanereimmobileconunpopcornamezz’aria.Poipreseuncestinopiccolo,riempiendoloilminimoindispensabile:laguardò,conunsorrisochenonsapevaseallargarsiomeno,comeachiederleseandavabeneanchealei.Gaiasorrise:“Ilcestopiccolomisembraun’ottimaidea”

  • Ognimattinaisuoiocchisispalancavanoallastessaora.Prima,c’eraloscattodellachiavechegiravanellaserratura.Poi,quellichenellasuatestaprendevanolaformadiviolentirintocchidicampaneamorto,quandolalamadelcoltellosbattevacontroimontantidellaringhiera,producendosempretredicivibrazionibaritonali.Unasinfoniamacabracheleiavevaimparatoamemoria.LuidesideravacheViolalosentissearrivare,chedisegnassenellasuamentequelcoltellodaltaglioaffilato,conl’impugnaturadilegno;cheanticipasselasensazionedilisciafreddezzasullasuapelletumefatta.LavitadiViolaeratuttalì,neitrentacinquemetriquadridiunoscantinatodalleparetispoglie,ingiallitedall’umidità.Fralefessurediquellemattonelleazzurreincuisiintravedevanoancoralemacchiediunrossosbiadito.Sulmaterassologoroadagiatoinunangolo,conlelenzuolachiazzatedivomito,urinaemestruazioni.Nelsecchiopienodellesuefeci,quellocheluisvuotavasoloduevolteallasettimana,perchégodevaafarlerespirareisuoiscarti.All’inizio,quelsecchiononeradiplasticainfrangibile,madilatta,eViola,usandoilbordoarrugginito,avevaincisodeigraffisulleparetipertenerecontodeltempo:dueanni,settemesietredicigiorni.Liavevaaffilatipercercareditagliarsilevene,maluil’avevafermataintempo,ricucendolelapellelaceraconagoefilo,comesifaconglistrappisuivestiti.Daquelgiornoneeranopassatimoltialtri,troppiperchéViolapotessecontarli.Erarimastaincintaduevolte,eperduevolteluil’avevapresaacalcifinoafarlaabortire.Diquellesettimaneconfusericordavapocooniente:igrumiscuridisanguefralesuecoscelattiginose,icrampi,lafebbrealtaprovocatadalleinfezionieilunghiblackouttraunostatodivegliael’altro.Luinonpotevapermetterechepartorisse,unneonatosarebbestatotroppodifficiledagestire.Cosìavevapresoapenetrarladadietro,velocementeeconviolenza,perchéaluipiacevainquelmodo,esempresottolaminacciacostantediquelcoltellopuntatoallagola.DurantequeirapportiViolasitrinceravainunostatocatatonico,fingevadiesserealtrove,esirisvegliavasoloquandoavvertivailprimorivolocaldoscorrerlelungolagola,lìdovelalamasiposavaconpiùforza.Luinonlededicavapiùdiun’orettaalgiorno,ediquestoViolaeragrata.Nonparlavamaienonvolevachelofacessenemmenolei.Soloinun’occasionesieralasciatosfuggireunafrase,leavevadettochequelloerailsuomododidarsilacaricaognimattina.Scendevadisottoegiocavaconlei:passavalalamalungolesuebracciaossute,fraisuoipiccoliseni,sulleclavicole,lungolelineedelleguance,poiscendevagiù,giravaintornoalsuoombelicoenearrestavaladiscesafralesuegambe.Spingevapiano,unaoduevolte,facendosilargofraisuoipelipubici,eViolasisforzavadinonpiagnucolare,finchéilmuconondiventavaunapatinadurasuibordidelnasoedellabocca.Dopo,l’afferravapericapellielesbattevaconforzalafacciacontroilmuro,finchénoneracertodiaverleinflittolagiustapunizione.Quandoerasulpuntodiperdereisensi,luilamettevapronaelemordevafortelaspallapertenerlacosciente.Violaaspettavaconansiailmomentoincuilosentivatremaredentrodilei,segnochesierasvuotato.Risalivalescale,edallalamacolavaunapioggerellarossachesporcavalaringhiera.Sparivadietrolapesanteportadilegno.Elachiavetornavaagirarenellatoppa.IprimitempiViolaquellaportal’avevapresaacalci,apugnieatestate.Avevaurlatocontuttoilfiatocheavevaingola,manoneravenutonessuno.Nonvenivamainessuno.

  • Nell’udireloscattodellaserratura,persettimanesieraacquattatadavantiallaportaincimaallescale,sperandodicoglierlodisorpresa,maincambioavevaricevutoschiaffiesputiinfaccia.QuandoViolaavevacompresochenonc’eramododiscappare,avevatentatoaltrestrade.Lasciarsimoriredifamenonerafattibile,luilaingozzavaaforzaesevomitavalericacciavaingolaanchequello.Sieragraffiatalafacciafinoascorticarsilembidipelle,avevasbattutovolontariamentelatestacontroilmurofinoasanguinare,madiquelmasochismononeranorimastichelividi,eiltempoavevacancellatoanchequelli.Violanonricordavapiùcomefossefattoilcielo.L’unicosvagoconcessoeradentrolasuatesta,conqueirimasuglidivitacheleeranorimasticonficcatiaddosso.Lavecchiaaltalenasucuidondolavadabambina,conilvisoinclinatoversol’altoallaricercadisprazziazzurritralefogliedeirami.Suamadre,dicuiricordavasolovaghesensazioni:l’ecodiunavoceol’accennodiunsorriso.Siaggrappavaallesporadicheimmaginichenuotavanoinquelmaredicemento,edaqueiframmenticostruivastorieemondi,manoneramaiabbastanza.Quellochesognavapiùspesso,guidatadaunagioiaferoce,erailgiornoincuiquelcoltelloloavrebbepassatosullatracheadelsuocarceriere,lasciandoloagonizzanteperterra,eavrebberisalitoqueigradiniperspalancarelabotoladellacantina.Avrebbespostatoiltappetochelanascondeva,ecamminatofraquellestanzeordinarie,pienedisuppellettiliefoto,didivani,cusciniemobililucidi.Infinesarebbeuscita,fraquellestradechenonricordavapiù,sottoquelcielotroppograndedaimmaginare.Perora,c’eranosoloisuoiocchichesispalancavano.Loscattodiunaserratura.Iviolentirintocchidicampaneamorto,quandolalamasbattevatredicivoltesuimontantidellaringhiera.Suopadreeratornatoagiocaredinuovoconlei.

  • Toninoilmaialethailandeseerailpresagiogrufolantedellasuasemprepiùinevitabilesconfitta;nonc’eracontraereachepotessearginarel’impattonellacasadiquelbarilottonerodiquarantachili:prestolacampagnasarebbeandataperduta,prestotuttosarebbeandatoperduto.Adesseresincerinutroilsospettochenéluinéleisiricordasserodavverocom’eracominciata.Sicuroc’erastatounmomentoincuiavevanosmessoditrombare;leidiventavaognigiornopiùgrassa,luipassavasemprepiùtempoinbagno,icellularirendevanoilpornosemprepiùparteintegrantedellelorovitemortali,poiunanotteavevaapertogliocchimentrel’abitudine,chenelsonnosempreprendeilsopravvento,liavevaportatiadabbracciarsidolcementee,trovandoseladavantid’improvviso,sieraurlatoviaipolmonidallospavento;inquelmomentounfilodibavaeraschizzatoviadallasuaboccaesieraspiaccicatocontroilmuro,comebiancastropresagiodellaliquefazionediogniprospettivafutura.Qualcheseradoposierapersinospintoatentaredibaciarladinuovo,luipover’uomoingenuo,risultato:unadocciadimocciodalsuostarnutoagetto,moccioopacoecorposo,leielasuasinusitecronica,loroeiloroscambidiliquidiormaifuoricontesto.Daquelgiornoavevanodecisodinonriprovarcineanchepiù,dicomuneaccordo.Beitempi,quelli,laloroprivataetàdelladisfatta,iloroviciniricordavanoglieternisilenzinotturniconnostalgia.Allafineèandatacomedovevaandare;guerrafredda,eAgostobollenteeraun’arenafintroppoefficace:l’estatefiaccavalavogliadiscontromaincendiavalegrida,lelorovendetteacatenaingombravanolacasa,ilsoleviolentoleportavaallaluce.Avevanocominciatoconlaclassicatavolettaabbassataprimadifarsiunapisciata,congliassorbentisporchidimenticatisulbordodellavandino,passandoperildominodiporcellanedellaziaGuanda,èsuccessopercasospolverandolavetrina,gliel’avevadettoonongliel’avevadettoleicherisparmiaresuimobilicreavasoloproblemi:antetroppostrette,troppodifficiledapulire,eccochesuccedeadessereavari,emicaunavaroqualunque,poi,ilsignoredegliavari…Eluiasbraitarecheglieleavrebbetagliatequellemanidimerda,l’avessemaitoccataunavolta,unasingolavoltaquellavetrina,perdargliunaspolverata,ochessò,qualcosadelgenere,eoratuttoinsiemelasmanialeerapresa,maluiglieleavrebbetagliatequellemanidimerda,ahseglieleavrebbetagliate.Alloranonc’erastatoaltromodochepassareall’artiglieriapesante.Toninoilmaialethailandeseeraentratoincasabenimbracatoinunguinzagliorosadicotoneintrecciatoeunamedagliettaromboidaledibronzoalcollocheindossavafieramente.PerchéTonino,purignarodelsuogrossovaloresimbolico,grossocomelesuebennutritechiapponeballonzolantidamaialedacompagnia,sapevadentrodisédiessereilcardinedituttociòchegliavessemairuotatoattorno.Successequesto.Perlaprimavoltadopotantotempoluisalutòconverveaccentuata.«Tesoro!Sonoacasa!»Attraversoilcorridoioleilofulminòdallacucina.«Cos’èquello?»,freddacomelabustadipisellicheavevaappenatiratofuoridalsurgelatore.LuieToninosiavvicinaronoallacucina;ilmaialethailandesegrugnivaegrufolava,martellavaallegroglizoccolisulparquet,gioiosamenteignarodiessereilculminedellacorsaagliarmamenti.Iduesifermaronoesattamentesullasoglia;leifececadereiblocchidighiaccioepisellisparsidurissiminellavandino;sisentìunCRACK.«Nonosare.»«Maamore,ricordi,haidettocheparliamoduelinguedifferenti…»«Nonosare.»Lesueparoleeranoelasticitesicheattendevanosolodiessererilasciati.«…cosìhopensatochetueToninovisarestepotuticapirealvolo.»«L’haichiamatocomemiopadre.»Sel’interabustadipisellisurgelatilefosseandataditraversoesifosseinrealtàrivelatailcovodiun

  • parassitaalienocheprendeilcontrollodeltuocervelloetimodificailtimbrovocaleeselei,dopodiciò,avessedettoquestestesseparolesanguinandodalleorecchie,edalnaso,edallaboccaedemettendosuonigutturalisimilialloscaricodelcessogravementedanneggiatodallanottediSanPatriziodiunpubirlandesediperiferia,dicertoquelleparolesarebberorisultatemenoinquietantidicosìcomeoraluilesentivanellarealtà.«Nonpossocambiarlooramai,vedi?Glihogiàfattofareanchelatarghetta.»Toninoilmaialethailandeseerailpresagiogrufolantedellasuasemprepiùinevitabilesconfitta;nonc’eracontraereachepotessearginarel’impattonellacasadiquelbarilottonerodiquarantachili:prestolacampagnasarebbeandataperduta,prestotuttosarebbeandatoperduto.Adesseresincerinutroilsospettocheneancheleisiricordassedavverocom’eracominciata.Improvvisamenteperòluiebbel’illuminazione.Erastatatuttacolpadiquelsetdicoltelli;mairegalodinozzefupiùinfausto:efucosìchelozioPinoelaziaCatipassaronolafiaccoladellatragediaaiduegiovanieancorainconsapevoliconiugi,unatragediacheavrebbetravoltosialuichelei.«Epoituhaioccupatotuttoilbancodellacucinaconqueicoltellidelcazzo.Hosemprevolutounabistecchiera,maatenonten’èmaifregatouncazzo,eh?»Successetuttomoltovelocemente;ilsetdicoltellieraapocomenodiunmetrodalei.Presequellopiùgrosso,cheeraancheilpiùappuntito,amalapenariuscivaastringereilmanicodiacciaiolaccatoperinteronellamano.Lalamascintillavaallalucedelsolechesopravvivevaalfiltrodelletendinedacucina.LeisiavventòsuToninoconunatalefuriaomicidacheilpiccolomaialethailandesenonpotéfarealtrochepisciaresulparquet.«TONINO!NO!»,gridòlui,etuttocominciòadandarealrallenty,lemanidileichesferravanolacoltellataarallenty,ilsuocorpochesiinterponevaalrallentytraleieilmaiale,inunvolomagistralecheneancheallefinalidelleolimpiadisenevedonodicosìsentiti,lalororelazionechealrallentysilaceravacomelasuapancia,comefannolerelazioni,alrallenty,mentrearallentyluicapivache,permettendolediuccidereilmaiale,sarebbestatocomeguardareleiuccidereunapartedisestesso.Tonino,laMegatterainfuriataeilTrichecoorgoglioso,tuttoalrallentyegiustoeperòvelocepropriocomeinunfilm.Stateasentireme,chenesosiadellalorocoppiachedifilm:infattisonolaplafonieradelsalotto.

  • «Traiquattroocinqueragazzidellamiaclassecheforsenonsarebberofinitiinriformatorio,c’eraDaniele:unmetroequarantadiragazzino,facciadascemo,testaricopertadariccettipiccoliebiondicheparevanoguscidilumache,mezzachecca,panzadasessantennealcolizzatoenemmenoquattordicianni.Inpraticac’avevascrittoinfaccia:vipregobulli,menatemi.PensatecheunavoltaManfredi,ilredeibulli,hacercatodiinfilarlonell’armadiettodeimaterialiscolastici.Lostavainsultandoasuondisaccodimerda,budrione,cotechino,quandolihovisti.Danieleerasdraiatoperterra,tuttorannicchiato,leginocchiachegliarrivavanoinbocca;Manfredimiavevasalutato,poiavevaripresoaprenderloapedate.Ora,megliochiarirlosubito,cisonosoloduecosechenonpossotollerare:isoprusi,echiguardaisoprusisenzafareniente.Equellomisembravapropriounsopruso.CosìhomollatounpugnoaManfrediedaquelgiornoioeDanielesiamodiventatiamici.ProteggereDanieleeralamiasecondaoccupazione:micapitavaditrovarlolegatoalcanestrodellapalestraconloscotchdapacchi,oappesoperlacanottaagliattaccapannideglispogliatoi–chissàcomefacevanoareggerlo–,opienodicazziinfacciadisegnaticonl’indelebile.Luipiangeva,michiamava,iomiscazzottavoconManfredi,chedisolitoerailresponsabile,poipaccasullaspallaenemicicomeprima.Mipiaceva.Mifacevasentireunapersonaunica.Unsupereroe.Simonel’AngeloCustode.Lavoltapeggioredituttièsuccessal’annoscorso.Immaginatevilaclassecoibanchiagliangolielacattedraalcentro:s’erafattaunapistaeManfrediePasqualepattinavanocoipattiniaquattroruote,diquellicheciinfilidentrolescarpe,perintenderci,eglialtriliincitavano.IoleggevoProusteDanielesenestavasedutoinfondoamangiarsiilsuobelpaninoconlamortadella.Laproferauscitadallaclassechepiangeva,tantopercambiare.ComunqueDanieleavevalaboccaelemanicompletamenteinfarinate.Avevafinitoilpanino,dovevausciredall’aulaealloras’eramessoastrisciarecolculodaunbancoall’altro.Eraquasiarrivatoallaporta,quandoconunpiedehatoccatoManfredi.Quellos’èsbilanciatoedècaduto.“Saccodimerda!”“Scusa,scusami!”hapiagnucolatoDaniele,epoièuscito.Pochiminutidopolaprofètornatacolpreside.Cihafattoalzare,sistemareibanchiaferrodicavallo,cosìorapossocontrollarvitutti,unlavoraccioinsomma.Quandolaclasseerasistemata,misonoaccortocheDanielenoneraancoratornato.Hoalzatolamanoperavvisare.“Prof,mancaPirola”.NelfrattempoManfredieraentratoinaulaeiononmieroneancheaccortochefosseuscito.“Ohprofscusi,sonoandatoapisciare”.“Unanotasulregistronontelatoglienessuno,Manfredi!”Eluirideva,diceva“sì,c’haragione,civuoleproprio”.Hoalzatoancoralamano.“Prof,Pirolanonèinclasse.Possoandareacercarlo?”C’hoimpiegatounpo’atrovarlo.Erachiusoinbagno,nell’armadiodellacartaigienica,s’erapisciatoaddosso.L’hoaiutatoarialzarsi,glihopassatounfazzoletto.“Dani,cazzo,perchénonhaichiestoaiuto?C’èlasegreteriaquiaccanto.”Danielepiangeva.“Mihannominacciato.Hannodettochemisgozzavanocomeunmaialeseurlavo”.“Manontifannoniente,losai.Seituchelilascifare.”

  • Nelfrattempolamadresel’eravenutoaprendere.Hospiegatoalpresidel’accaduto,luihasospesoManfredi,unasettimana.Quandoètornato,eraarrivatoilmioturno.M’hannotrascinatoneglispogliatoidurantel’oradiginnastica,Manfredi,PasqualeeunaltropaiodiragazzidellaterzaG.Mihannopresounpo’apugni,sull’occhio,sulnaso,sullabocca,poim’hannospintoversoicessi.Echierauscitodalbagnoaccanto?Daniele.“Saichefinefannolespie,Simo?”mihadettoManfredi.HoguardatoDanieleeglihodetto:“Daniele,cazzo,vaiachiamarequalcuno!”Maluièrimastofermo.“Vai.Vaiafarelaspia.Cipiaccionolespie”.ManfrediparlavaeDanielenonsimuoveva.Mihannospintonelprimobagno,hannodatoun’occhiataingiro,poiPasqualesièallontanatounmomento.“Manfre,quicisonsololeturche”,hadetto.Dadietro,Danielefrignavafrasettinetipo“nonfateglimale,ragazzi,perfavore”eameeravenutodaridereperchéqueicoglionivolevanomettermilatestanelcessoesisonoscordatidicontrollarechecifosseeffettivamentelatazza,mavolevoancheammazzarlitutti,apartiredaDaniele.HosputatoinfacciaaManfrediperchéerailpiùvicino.Eluisièincazzato.Mihapresopericapelliemihafattosbatterelatesta,forte,sullaturca.Sanguedappertutto.Epoiunarobacaldaegiallaelaconstatazionechemiavevanoappenapisciatoinfaccia.Inospedalecihopassatotresettimane.Fratture:mandibolaemascella,eiochecredevofosserolastessacosa.Settonasaledeviato.Sospettotraumacranico.LafacciadiDanielesempredavantiame.Volevaparlare,lui,volevaspiegarsi.Unavoltatornatoascuola,tuttimiguardavano.Nonerounbellospettacolo,credo.Hoaspettatol’ultimogiorno.Eraunsabato.MisonoavvicinatoaDanieleegliel’hodetto,“possiamoparlare,ora”.Mihaseguitoneibagnicomeuncagnolino.Poil’hochiusonell’armadiodellacartaigienica,collucchetto,emenesonoandato».«Nonèpossibile!»«Cosa?»«Nonèpossibileebasta!Micatimandanoquiperchéchiudinell’armadiounragazzino!»«Tuperchéseifinitoqui?»«Spacciavoascuola.»«Etu?»«Hopassatoilcazzosullaschienadiunamiacompagna.Perscherzo.»«Quindinondirestronzate.Nonsivainriformatorioperavermessounragazzinoinunarmadio.»«Aveteragione.Mancal’ultimodettaglio.»«Cosa?»«Poi,aquell’armadio,cihodatofuoco.Chevidevodire,cisonosoloduecosechenonpossotollerare».

  • Laspugnasfregafreneticascrostandopellemortaemarcescente.Devoessereperfetto,devoessereimpeccabile.L’essereumanosicoprediscoriaognigiorno,ogniminutotrasudasudiciumedallapelle,quindidevelavarsiafondoefarsilindosenzatregua.Esserepulitoeprofumato,frescocomelarugiada:èildoverediogniuomorispettabile.L’acquascroscia,gorgogliaschiumacaricadisporciziagiùperloscarico,cheipnoticagirasusestessa,lottaperrisalireeinevitabilmenteaffondanelbuio.Leultimegoccecadonopianodallacipolladelladoccia,dallapuntadelnasoedelmento:quandotornalaquiete,passatoilrossoredellosfregamento,lapelleèbianca,rinata.QuestaseraincontreròigenitoridiClaudia,personedituttorispetto,compunteededucate.Entrarenellalorocasaèunonorenondapoco.Giàunavoltaliincontrai,duranteunbrevepranzoincentro,unpiccolobistrot:liincontraielaloroeccellenzamifecesentiresudicio.MasticareilpolloallapiastradifrontealoromiparevacomecommettereunincestosulpalcodellaScala:capiiquantofossiinadeguato.Capiiquantofossisporcodifronteailorobianchisorrisi.Imieidentiriflettonoinfidialonigiallinellospecchio,nascostinegliangolipiùimpensabili.Lospazzolino,lolasciocolpire,senzapietà,ovunquecenesiabisogno.Claudiaèincamera,sistavestendo.-Amore,sbrigati!Ilfilointerdentale,benavvoltosulledita,fendeimplacabile,dallosmaltoallagengiva,ignorandoildolore,portandotuttoalloscoperto.Quandosciacquolabocca,sputoacqua,salivaesangue.-Amore,seipronto?Lasciarossascivolalentamente,lalinguapassasullosmalto:nessunsapore,aparteunramatoretrogusto.PorteròdelleVigorsol,persicurezza.-Sì,sonopronto.Lamacchinasfreccia,tangenzialenotturna.Lavilladeigenitorièpocofuoricittà,unpiccoloEdeninmezzoaicampi.Maprimadiarrivarci,cheinfernocitoccaattraversare!Tirmastodonticierugginosicavalcanopesantementel’asfalto,spruzzandodieselsututto.Sottoilampioni,casermonidicementoammuffitoepiccolediscaricheurbane,dovesporchizingarisaltanoebevono.Lungolastrada,vicinoaifalòalimentatiaplastica,lasciveputtanesventolanolinguefameliche.-Cheorrore.-Cosa?-Tuttoquesto…Questiquartieri,questa…umanità.Claudiamiguarda,gliocchibrillantinellapenombradell’abitacolo.Iomasticolagommairrefrenabilmente,sfinendoimuscolidellamascella.-E’unaparolacosìambigua,“umanità”.-Cheintendi?-Sai,disolitoèintesainsensopositivo,comeunaparolachecilegatutti,unaparolainclusiva.Avolte,solocambiandol’intonazione,diventalaparolapiùesclusivachecisia.Unaparolafattaperabbassareglialtri,perribadireunadistinzione…noicontroloro,capisci?Iononcapisco,lalinguisticanonèilmioforte.Continuoamasticare,cercandolaluceinfondoaltunnel,quellasplendidavilla,quellesplendidepersone.-D’altrocanto…Perquantotaglientepossadiventare,nonsiriescemaiaeliminarequelriverberochestatuttonell’accentofinale,chesaunpo’disolitudine…dinostalgia.Claudiasorride.Lepiacesentirsiargutaelepiacequandononsocosarispondere.Nonhocomunquetempoperparlare,operpensareaunarisposta.Controllolasilhouettedeimiei

  • capellinelretrovisore,acacciadiimperfezioni,sondol’ariaincercadiodoriindesiderati.Ripassolamiaperfezione,incercadellaminimasbavatura.Claudiacontinuaasorridere.-Seinervoso?-No.-Sìchelosei.-Nonlosono.Claudiaridacchiapiano,impercettibile,lasuamanomiaccarezzaunacoscia.-Chenedicidirilassarti?-Sonogiàrilassato.-Rilassartidavvero.LalinguadiClaudiaindugiasuquellaparola,davvero,mentrelasuamanosispostasullapatta,conunastrettadelicataabbassalacerniera.-Chefai?-Tiaiutoarilassarti.Cercodispingerlavia,maprimaancorachepossadirenulla,lesuelabbrasonogiàavvolteattornoalmiocazzo,salgonoescendono,provocandolo.Stringoidenti,lemanisulvolante,grugnisco.-Cazzo,dai,fermati.Ricevoduerapidimugoliididiniego,mentreilritmoincalza,unasensazionedicalorechedalperineosalepianofinoallapunta.Chiudogliocchiperfuggire,liriaproappenaintempoperschivareungrossocamion.Loscattodelvolante,lostridoredellegomme,l’asfaltobruciante,adrenalina:tuttoscoppia,laboccadiClaudiasiriempie.Sirialzaesirimetteasederecongliocchimaliziosi.Lemanisudanoesiallentano.-Seipiùrilassato,ora?-Sì.Sì,losono.Latensionedelcorpononc’èpiù,maun’altra,piùsubdola,giàsiarrampicadivertebrainvertebra:quellasensazionedisporcizia,diimpudicizia,laconsapevolezzadiaverconsumatoqualcosadicosìnaturale,machedico,dicosìempio.-Mangiaunagommaanchete,va.Arriviamopochiminutidopo,scendiamodallamacchinaemiaccorgosoloalloradiavereancoralacernieraabbassata,mentreigenitorisonogiàsullasoglialuminosa.Conungestorapidoafferroiltirettoelotiroanasconderel’oscenità.Qualcosavastortoeidentidoratipiovonosullepietruzzebiancheegrigiedelviale.-Cazzo!-Chec’è?-Lacerniera!Sièrotta!Claudiamiguardaunistante,preoccupata,poimisorride.-Tranquillo,amore.Nonlonoteranno.Taceesiavvia,portandosidietroilsuomisteriososorriso,ancoraimperlatodellaVigorsol.Ioimpallidisco,cercolaforza.Hocreatounasinfoniadellamiapersonaeoratuttorischialarovinaperunastonaturacosìpiccola.L’ariadellaseraèfresca,caricadell’inconfondibileodoredell’erbaappenatagliatadiunpratoall’inglese.Epropriomuovendoilprimopasso,agitandoireconditiangolidelcorpo,unaltroodore,altrettantoinconfondibilesialzanell’aria.Puoiprovareafingerechesiaqualcos’altro,masaibenissimocos’è:èsperma.Tutt’intornoamec’èlapuzzadiuncazzosporco.-Claudia!–esclamoabassavoce.-Claudia!–èinutile.Leiègiàsullaveranda,giàbaciaisuoigenitori,giàmifacennodiavanzare.Iloro

  • sorrisi,leloroaspettative,lelorocertezzesudime.Stoperrovinaretutto.Vorreiscomparire,vorreidissolvermi,vorreiesserevelenoeuccidereClaudia.Vorreinonesserequi,conilpassoincerto,direttoversolamanoprotesadiunpadrecheprofumadimuschiobianco.

  • Èscalzo,sopraijeansindossaunacamiciaazzurrasbottonata,conlemanicherisvoltatefinoaigomiti.Sipassaunamanotrairicciunpo’fiacchi,mentredisegnaunpaiodicerchistortiintornoaldivano.Procedeoltreilcorridoioesifermadavantialchiodo.Abbassalamanigliaedentra.Nellacamerettac’èodoredichiuso,edivernicefresca.Untavolinorotondoconunasediainminiatura,unarmadiodaipomellicolorati,unasagomaaformadigiraffapermisurarel’altezza,un’improbabilefamiglioladianimalettidipeluchesuunacassettiera,sulsoffittol’ombrabiancadistellinefosforescentiaddormentate,e–alcentrodellastanza–illettino.S’avvicinaesiconcedesoloqualcheistanteperriposaregliocchisull’orsettochesonnecchiasulcuscino.Haunpaiodiocchioniblu,ilpancinocheescedallamagliettaarighebiancheeazzurre.Loafferraperaccomodarlosullasediolina,ciripensaeloappoggiasultavolo.Poitoglieilcuscinoesfilalafedera,toglieilcopriletto,illenzuoloeilcoprimaterasso:tuttoèbiancoehaancoral’odoredolciastrodell’ammorbidente.Quandoarrivailmomentoditogliereancheilmaterasso,leisipresentaallaportadellacamera.Haicapelliraccoltiinunacodascompigliata,unamaglianera,lungaelarga,gliocchitremolantidiun’intenzioneincerta.–Cosastaifacendo?–Pensavodismontarlo.–Immaginochetiservalacassettadegliattrezzi.–Sì,adessovadoaprenderla.–Vadoio.–Nonpreoccuparti,adesso…–Vadoio.Leitornaconlavaligettastrettatraledita,laappoggiasulparquetesisiedeperterra,accantoalmarito.–Faccioio,nonpreoccuparti.Nondevistarequi,ok?–No,voglioaiutarti.–Nonpuoifaresforzi.–Voglioaiutarti.Cosatiserve?–Puoipassarmiilcacciavite,perfavore.Inizianoarimuovereleprotezionidilegnoverniciatedibianco,unaallavolta:leitieneinposizioneleassieluisvitaibulloni,leiraccoglielevitielemetteinfilasulpavimento,luisistemalestangheinunascatoladicartone–quelladellettinol’avevanogiàbuttatavia.Poismontanolatestiera,sagomatacomeunanuvola.Luiestraeichiodicolretrodelmartellodaiquattropilastriprincipali,lasciandobuchiirregolarisullegno.Fogliettidivernicecadonosulparquet.Sfilanoleruote,disincastranoledoghe.–Cosanefacciamo?–Nonloso.–Potremmodarloaqualcuno.Ovenderlo.–Nonso.–Peroraloportoincantina,ok?–Ok.–Perchénonvaiariposartiadesso?Faccioio.–Vabene.Luisistematuttonelloscatolone:ripiegailmaterassino,ilcopriletto,ilcoprimaterasso,illenzuolo,ilcuscino,lafedera.Recuperal’orsettodaltavolo,gliabbassalamagliasullapanciaeloadagiatrailcotonebianco.

  • Afferraloscatoloneeloappoggiasullaspalladestra.Escedall’appartamento,scendelescaleversolacantina.Halacamiciaazzurrasudatacheglisiappiccicaallebraccia,eancheicapelliappiccicatiallafronte.Mentrescendelescalesentelatemperaturaabbassarsi,laluceaffievolirsi.Aprelaporticinadimetallo,lasciatuttoinmezzoallapolvereealleragnatele.Inpenombra,lelenzuolamorbide,ichiodieleassidilegnobiancosembranoassemblarsiinunarievocazionecrudele.Nonriescepiùatrattenersi.Failsegnodellacroce.Risalelescale,tienelosguardofissopernonguardareilchiodosullaportadellacameretta.Raggiungelamoglienellastanza,sisdraiasulpropriolatodelletto.Leitienelemaniincrociatesulventreegliocchichiusi.Luisigiradispalle,inarcalaschienaeportaleginocchiaalpetto.Stringegliocchi,easpettacheunpo’dilucesvanisca.

  • «Misentocomeunalavatricepienadiserpenti.»Èquellochehadettotreorefa,sedutasuldivanoaguardareiltelegiornaledelledieciconunamanosullostomaco.Lìperlìnoncihofattocaso,l’hopresaperunadellesuestranezze.Nedicetante,daquandoèsottoifarmaci.«Spegni»haaggiuntoconunasmorfia.Hopresoiltelecomandoehoobbedito.L’hoguardataalungopercapirecomestava.«Tivadifarequalcosa?»lehochiesto.«Unacosaqualsiasi.»Hascossolatesta.«Chiamiamoqualcuno?»Misonoalzatosenzaaspettarelasuarisposta,hopresoiltelefonoel’elencodalmobilettoaccantoaldivano.Questogiocoècominciatoquandoalcentrodiurnohannodettochepotevapassareledomenicheacasa.Èstataleiacominciarlo.Dicevachenonleandavadiannoiarsi,maneanchedileggererobadifficile.L’elencotelefonico,diceva,èillibroideale.Pienodipersone.Telepuoiimmaginarenellelorocasementrestirano,litiganoefannoprogetti.«Progetti?»«Lagentelifaquand’èfelice»avevadetto.Mieromessoaccantoalei,avevodatoun’occhiataainomi.Poiavevopresoiltelefonoecompostoilnumerodelprimosullalista.«Lachiamopermiamadre»avevodettoalladonnadall’altraparte.«Vuolesapereisuoiprogetti.»Silenzio.«Hasbagliatonumero.»Miamadresieravoltataaguardarmi,alloraavevomessoilvivavoce.«Nehaqualcuno?»avevoinsistito.«Quisiamocuriosi.»Ladonnaavevariattaccato.Miamadre,però,erascoppiataaridere.«Misentoviva»avevadetto.Hosfogliatol’elenco.Leiguardavaaltrove.«Buonasera»hodetto.Arispondereèstatounuomoanziano.«Cheprogettihaperlasuavita?»Èrimastounattimoinsilenzio,poihasbuffato.L’homessoinvivavoce.«Èunaspeciedischerzotelefonico?»hadetto.Miamadresièvoltata.«Unsondaggio»èintervenuta.«Chic’èconlei?»«Siamoioemiamadre»hodetto.«Parlavamodiprogettiel’hochiamata.»«Cosìsuduepiedinonso»harisposto.«Disolitolifacevamiamoglie.»Sonorimastosenzadireniente.«Èmortal’annoscorso»haaggiunto.«Cipensavoprima.»«Miscusi»hodetto.«Adessolasaluto.»«Aspettiunmomento»hareplicato.Miamadreeraimmobile,ascoltavaconattenzioneesimassaggiavalapancia.«Midicaqualcosadilei.»«Mipiacerebbeandareinvacanza.»Miamadrehainiziatoapiangere.«Devoandare»hodetto.Lehomessounbracciointornoalcollo,masièspostata.«Sonoentratistanotte»piangeva.«Losochesonoentrati.»

  • Sièmassaggiatalapanciacontutt’eduelemani.«Cosac’è?»hachiestoilvecchio.«Suamadrenonstabene?»«Oradevosalutarla»hodetto.«Adessoattacco.»«Ecco»hadettolui.«Miètornatoinmenteunprogetto.»Horiattaccato.Miamadrecontinuavaapiangere.«Vatuttobene»lehodetto.«Sonopienadiserpenti.»Sièalzataperandareinbagno.«Nonpossomaistaretranquilla.»Horipensatoallaprimavoltachel’hoportataalcentrodiurno.Restiamoincontatto,avevadettomentrelasalutavo.Dovevoandareariprenderlapocheorepiùtardi.Inospedale,imedicidiconochehosbagliatoalasciarlasola.Vorreispiegarecheerostanco,sfinito.Invecerestoinsilenzio.«Ditemisolocomesta.»Sonoindue,siscambianoun’occhiata.«Èprestopersaperlo.»Tornoinsalad’attesa,sfogliounarivistaepiango.Lagentemiguardaconaffetto.Versoleseidimattinavengonoaparlarmi.«Èfuoripericolo»diceilmedico.«Vadaacasa.»«Tornipiùtardi»aggiungel’altro.«Suamadreadessodorme.»Perprimacosapuliscoilbagno.Ilvomitoèancorasullepiastrelle.MitremalamanomentreraccolgoilCifelorimettonellosportellosottoillavandino.Nonhacolpa,credevadiavvelenareiserpenti.Perfortunanehabevutopoco.Dovreiavvisarequellidelcentro,direchemiamadreogginonverràespiegareperché.Leichiamadueoredopo.Ripetecheledispiace,chenonsacom’èsuccesso.«Morivodaldolore»dice.«Pensavosoloafarlofinire.»Restainsilenzio,poitirasucolnaso.«Tucomestai?»michiede.«Sonoquisuldivano,maadessovengodate.»«Midispiace.»«Vatuttobene,mamma.»«Mentresuccedevapensavoalvecchio,quellocheabbiamochiamato.»Sifermaperrespirare,halavocearrochita.«Nondoveviattaccare.»Aspettochevadaavanti.«Possiamorichiamarlo?»domanda.«Certo.»«Alloraquandotornolofacciamo.»«Okay,mapensochementisse.Volevasolocompagnia.»Michiamapernome.«Sonoqui»rispondo.«Chiedimisehounprogetto»dice.«Haiunprogetto,mamma?»«Vogliochiamarequell’uomoeparlarci»risponde.«Edopotivorròancorapiùbene.»Sfogliol’elencotelefonicoeimmaginotuttaquellagenteallepreseconlavita.Michiedocosasuccederebbeseadessoricevessiunachiamatacomequellechehofattopervederfelicemiamadre.«Nonso»direi.«Nonso.»

  • Rispondereicosìaqualsiasidomanda.

  • Cettinacara,Sperochequestamiaticolgaimpreparataadaffrontareigiornidifficilicheseguirannoildolorosoannunciocontenutoinquestepocherighe:menevado.Nonfraintendere,animamia,tihoamatopiùdiquantosiaumanamentepossibileamare,masoccombodifronteaituoicapricciesbalzid’umore,alletueflatulenzenotturneeall’odoredimortechesiportadietrotuamadretuttelevolte–ognigiorno–chevieneatrovarci.Benconsapevoledell’adorazionecheconuncertocoraggioaffermodinonsentirepiù,macheperannimihastregatoedacuidipendevocomeunadroga,haigonfiatoiltuoegodellariverenzacheprovavoneituoiconfronti.Permecamminarealtuofiancoeraunonore,unprivilegio.Comeunpaggiochevienesceltopersonalmentedallasuareginaperalzarlelostrascicoduranteunaprocessioneufficiale.Nonvolevocrederechetu,propriotu,bella,eleganteamazzoneinunmarediscimmie,avessisceltome,propriome,perfarmil’onoredipassarelavitainsieme.Benconsciadeltuopotere,mihaistrizzatocomeunamassaiafaconlostracciocheadoperaperpulireilpavimento.Tiservivoperunoscopobenpreciso,miaamata:mantenerti,nonrimaneresola,proteggeretestessasposandoqualcunochenonpotesseferirtiinalcunmodo,esonostatocosìscioccodascambiareletuenecessitàperamore.Un’altraumiliantesconfitta,animamia,l’haiinflittanelcategoricoespiacevolevetochehaiimpostoneiconfrontidellafellatio,salvopoiscoprire,enormedelusionechenoncercodinascondere,essereunrifiutoriservatoesclusivamenteatuomarito.Dicertonontifacevinessunoscrupoloaelargirequestascandalosapratica,buonaperledonnacceelesottomesse,comedicevitu,aqualsiasialtropeneriuscissiarimediare,dicuitidilettavanoleattenzioni.Malemie,diattenzioni,angelomio,lemieattenzioninonlehaimaigradite.Mentreleggiquestemieparole,iosonosuunvolodirettoaBangkok,dovehointenzione,amoremio,mialuce,hointenzionedicevo,discoparmitutteleprostitutecheriescoatrovareediassumerelepiùsvariateenumerosesostanzestupefacenti.Pensacheliberazioneèstatascoprirtiproprietariadidiversiterreni,lecuicospicuerenditealzanoiltuoredditosensibilmentesoprailmio,emidannoquindipienodirittoaricevereungenerosoassegnodimantenimento,comediceilmioavvocato,ecomec’èscrittoinquellepiccolepostille,clausolealfondodelcontrattoprematrimonialecheabbiamofirmatoprimadisposarci,quelmaledettogiornoditroppianniorsono.Leclausole,amormio,telodicosempredileggerelescritteinpiccolo,lepostille,tuttociòchestadietrogliasterischi,chequellesonocosechepossonocambiartilavita.Ecosì,quandoanchelapreoccupazionedidovertimantenerefinoallafinedeituoimiserabiligiornièsvanita,hodeciso,amorebello,dilasciarti.Persempre.Pervent’annimisonotenutotuttodentro,convintodinonavereviadifuga,didovertiamarecomeunergastolanofinisceperfareconitremetriquadridellasuacella.Perchésachenonpotràmaipiùconoscerealtrarealtàall’infuoridiquella.L’incredulitàdelpoveroergastolanochevieneliberatoperuncavillolegale,forseriescoacomprenderla,io,chehoriavutolamialibertàgrazieadunasterisco:poterfinalmentesmetteredireprimereimieisentimenti,attuarelamiavendetta,lasciarti,umiliataconleamiche,masoprattutto,obbligataamantenermi.Èconimmensopiacerequindi,chemicongedodate,datuttociòcheabbiamaiveramenteamato–eodiato.Buonafortuna,luce*.Maipiùtuo

    Ing.AdalbertoCavilli*Ricorda,amormio,dileggerelepostillelaprossimavoltachefirmiuncontrattoprematrimoniale,seancoratroveraiqualchebabbeodispostoasposarti.

  • L’infermieraLuciadiceilluttoèsolol’incrociotraunlupoeungatto.Dicecosìesadiborotalco.Prendealcunestriscedicartacamomillatreveli,lemettesulfondodellapadella;lapadellaècomelapalettaalzaimmondiziapiccolasolocheilnonnocifalacaccadentro.Allascuolaioraccontoatuttichemiononnoprimaeraunuomoeadessoinveceèpermetàunvegetale,comelerapeol’insalatadell’ortodiMarameo.Lanottesognocheescoingiardinoec’èilsoleugualeaquellodeiTeletubbies.Dentroilsolec’èlafacciadiunbambinoeilbambinosonoio.Miononnostalìfuorifeliceconipiedichesonoradicidentrolaterrabagnata.L’infermieraLucia,salopetteecappellodipaglia,loinnaffiaconuntubodigomma,nelgettod’acquavedol’arcobaleno;miononnofumalapipa,ridecopertodilumachine.Invecequandovadoatrovarlostanelsuoletto,tuttopallido,coitubicinidentroilnasoenellebraccialunghe.Ilpettofasuegiùnellavestaglia.Sembraunfantasmaeancheunrobottriste.Ilnonnoguidaval’AlfaRomeoehaavutounictus.Iononsapevocos’eraunictusalloral’infermieraLuciamihadettofacilel’ictusèparentedelcactus.Diceilcactusècomeuncetriolochestaneldeserto,peròpiùgrandeecopertodispinedurissime.IlnonnoècomeseunaspinadicactusgliècresciutanelcervelloalloraluièandatoasbatterecontroilpalodellaTelecom.Iodaquandoilnonnoèmalatodagrandenonvoglioguidarelamacchina.Voglioguidaresololoskateboard,oppurelabiciclettadelmioamicoValeriocheèvelocissima,haottomarceeilportaborraccecolgatoradedentro.L’infermieraLuciaapreletende,faentrarelalucebianca.SiavvicinaallettodiceSignorAlfredocomesisenteoggi?Miononnohagliocchisbarrati,sembraunpescepalladeidocumentari,faunversostranocomeunurlosott’acquaperòsenzabolle.Iodicociaononno;mistampounbacioadesivosulpalmoeloappiccicosullasuaguanciafredda,laimmaginofattadisquame;l’infermieraLuciaspostaillenzuolo,arrotolalacamiciadanottedelnonnofinsopral’ombelico.Lapanciaègonfiaepelosa,legambesonovecchimanicidiscopa.L’infermieraLuciamidicevaiallavandino,riempilabroccaconl’acquatiepida;inbagnoaproilrubinettorossoequelloblu.Mettoilditosottol’acquaeaspetto.Pensoamiononnoprimadell’ictuschemiraccontavaquestastoriadiMariaCallasedelvermesolitario.C’eraunavoltaMariaCallascheeraunacantantemoltobravaperòtriste.Eraunasoprano,vuoldirecheavevaunavoceacutissima.Eralapiùgrandecantanteliricadellastoria.Peròsoffrival’amore,quellodeigrandi,epoipesavatanto,eragrassacomeilbuedelpresepe.UngiornoMariaCallasfaungestoestremoeromanticoinsieme.Decidedibereunbicchieredichampagnecondentrounalarvaditenia,cioèunvermepiccolochevivenell’intestinoepuòcrescerefinoadiventarelunghissimo.Senestalìdentrotuttosoloperannieinfattisifachiamareanchevermesolitario.IlVermesolitariosipappatuttoilciboalpostodiMariaCallascosìleiperdetrentachili,diventamagraebellissima.L’acquascorre,dallaportavedomiononnogiratosuunfiancoalcentrodelletto.L’infermieraLuciasistemalatraversinaassorbentesulmaterasso.AncheilmiogattoMafaldaprimachemoriva,quandoviaggiavamo—peresempiocheandavamoainmontagnaaBardonecchia—glimettevolatraversinaneltrasportinocosìnonsporcavaconisuoibisogni.CredoperòcheMafaldasoffrivalecurvecomeme,inveceilnonnononsafarelacaccaenemmenolapipìsenzacheloaiutanoperchéhafattol’incidenteconl’AlfaRomeo.L’infermieraLuciatoglieilpannolonechepuzzacomelalettieradiMafaldaquandotornavodallascuolaemidimenticavodicambiarla.Halafacciatuttaseriaenoncantapiù.Ioimmaginochesitappailnaso,pergioco,gettailpannolonenelsecchiolontanissimo,miguardadicecanestro,comeLolaBunnyinSpaceJam.

  • Tornonellastanzamentreappoggialapadellacontroilsederedelnonno.Lofasdraiaresopra,tirasulelenzuola.Ioledicotienieleiafferralabroccaconlemanidentroiguantidilattice.Dopovadoallafinestraaguardarelaformastranadellenuvole.QuelladellaMariaCallasèsolounastoria,dicevailnonno.Peròamefacevapaura,perchémangiavotantissimoenoningrassavomai,poialmatrimoniodimiaziaavevoassaggiatolospumantedinascosto.Allorapensavocheancheioforseavevoilvermesolitario.Quandofacevolacaccacontrollavosemprechenelgabinettononc’erafinitodentrounpezzodellacodadelvermesolitario.Ungiornoilnonnoèentratoinbagnoemihavisto.Sièmessoarideretantoforte,poimihaabbracciatoebaciatotutto.Hadettonondeviaverepaura.Hadettocheeracolpadellasuggestione.Lasuggestioneècomequandoguardilenuvoleecivedilaformadellecose.Fuoridallafinestravedounastronaveintergalatticaeilvisobuonodiungigante.L’infermieraLuciarimetteilnonnosulfianco,lopulisceconlasalviettael’acquatiepida.Lapassatralecosceesulsedere.Poitamponaconunasciugamano,logettanellacestadellabiancheriasporca.Infilaunpannolonepulitoetiragiùlavestaglia,prendelapadellaelaportavia.Iotrascinounosgabellofinoalletto,miciarrampicoesiedoaccantoalnonno.Gliprendolamanoelaaccarezzopiano.Gliparlodellenuvole,delleavventureinbici,delcompitodimatematica.Pensocheforsenellavitatuttoèunasuggestione,anchelamalattiadelnonno.Poidicoc’eraunavoltaMariaCallascheeraunacantantemoltobravaperòtriste.

  • Camminavanovicini,maabbastanzadistantidascongiurareognipossibilitàdisfiorarsi.Quandoarrivaronoallaportadeltreno,luilediedelaprecedenzaconuncennodelcapoelosguardofissoaterra.Leisalìesioffrìsilenziosamentediprendereilbagaglio.Luipreferìfaredasé.Iloropostieranoil13Aeil13B.Leipensòche,curiosamente,eranotrascorsitredicimesidaquandosieranoconosciuti;sembravanoanni.Luilelasciòilpostoaccantoalfinestrino.Sistemòilbagaglioelesisedetteaccanto.Asepararli,ilbracciolocalatotraisedili.Setteeranoleorediviaggiodavantialoro,cosìcomeigiornicheavevanoimpiegatoadaccettarechelalororelazioneerafinita.Leigliavevalanciatocontrol’interosetdabagnofornitodall’albergo,unaboccettaallavolta.Luileavevascansatetutteeavevaminacciatodiandarsene.Avevanopassatolamezzorasuccessivaaripulireilmuroeilpavimento,nauseatidall’odorechimico.Nonavevanofattopace.Sieranodettiaddioconlaconsapevolezzacheilloroaddioavrebbedovutoaspettare.Leitenevalosguardooltreilfinestrinoeluicontinuavaacambiareposizionesulsedile.Nessunodeiduesembravaarrabbiato.Quandopassòilcarrellodeiquotidiani,luipreseunacopiadelCorriereepassòaleilepaginedellapoliticaedellosport.Leiloringraziòconunsorrisospento.Perunpo’lesseroentrambi,mentreilbrusiodellacarrozzastemperavalatensione.Poiarrivòilcarrellodeglisnack.Ordinaronoaturno,luidolce,leisalato.Luimangiòsubito,leino.Ungrumodiparolenondettelesoffocavalaboccadellostomaco.Deglutì,provòamandarlegiù,maquellerisalironofinoallelabbra.“Puoimangiarli,setiva”,disseallora,accennandoallaconfezionedibiscotti.“No,conservaliperdopo,setivienefame”.Poiesitò.“Grazie”.C’eraunanotadicordialitàstonatanellelorovoci,un’interferenzaneiloromaldestritentatividicomunicare.Alloscaderedellasecondaora,luisialzòperandareinbagno.Quandotornò,trovòleiconlegambesu,incastratetrailtavolinoeilsuopetto,amangiareibiscotti.Eradifronteaun’estranea.Erabella,gliocchigrandieinnocenti.Unapiacevolemorsaallostomaco,iltremolioimpercettibilealleginocchia,lascarsasalivazione:lavedevadinuovoperlaprimavolta.Leigliporseilpacchettodibiscotti.“Vuoi?”“Sì,grazie.”IltrenosiimmersenellaPianuraPadanaeilorosguardisiperseronelleinfinitedistesed’erba.Perunpo’s’illuserochealmondononesistessealtro,mapoileichiusegliocchieluifuaggreditodaun’insofferenzasimileaquelladellanotteprecedente,quandosieranosputatiaddossoveritàcrudelieallafineeranocrollatisulletto.Leierascivolatainunsonnoincredibilmentesilenzioso.Luierarimastoafissareilsoffittoeacontareiminutichestavanoperdendo.Avrebberopotutoparlarneancoraeancora,finoaquandounodeiduenonavesseindovinatolacosagiustadadire.Quandoiltrenofecelasuaterzafermata,leiaprìgliocchi.“Chenepensidiqueltipo?”,chiesepocodopo,eaccennòaunuomopelatoegrassocciosedutoal15C.Luiinclinòilcapodaunlato,sipresequalcheistanteperstudiarlo.“Colloquiodilavoroperunadittadisalumi.Glièandatamale.Hamessoincintaunamaancoranonlosa.”“Equandolosaprà?”“Lamammalometteràinpunizione.”Leirise.Fuilturnodilui:

  • “Equellalì,invece?”,eindicòunadonnadall’ariadimessa,relegataal16D,traglialtri16appartenentiaunafamigliatedesca,ilcuibambinononavevachiusoboccanegliultimiquarantaminuti.“Starimpiangendoilcontrollodellenascite”,disselei.“Haunrapportoconflittualeconlamadre,ladonnaperfetta.”“Unamilf.”“Sì,telascoperestidisicuro.”Stavoltafuluiaridere.Andaronoavantiperunpo’,indicandosconosciutiecreandoperlorovitediverse,eleiridevaconlaboccaeilnasoschiacciaticontrolasuaspalla,eiltrenocorreva,elaPianuraPadanacedevailpassoaifiumi,epoiallecase,sifermavainstazioneepoiripartiva.Ametàdellaquartaora,condiviserounpanino.Ognunomangiòinsilenziolapropriaparte.Evitaronoaccuratamentediguardarsi,puntidallaconsapevolezzacheunvetro,perquantospesso,nonavrebbepotutotenerlialsicuropersempre;abbandonatoiltreno,larealtàliavrebbetrovati.Checosafossesuccessoilgiornoprimatraloro,nessunodeidueavrebbesaputoripeterlo.Nonesisteva.Esistevailformicoliodelleloromani,ilbucocheglisiallargavanelpetto,ilrespiroirregolare.Leiallungòlamanoversoquelladiluielastrinse.Lofeceperalleviareilterrorediquando,presto,nonavrebbepiùpotutoraggiungerlo.Laquintaorastavaperscadere.Luisollevòilbracciolocheseparavaiduesedili,lastrinseaséinmanieraunpo’goffa,comeunmedicofrenatodallaconsapevolezzadinonaverelacura.“Nondovevolanciartiquellarobaaddosso”,mormoròlei.Sitiròsudallasuaspalla,siasciugògliocchiconlamanicadellafelpa.“Morividallavoglia.”“Nondovevo,comunque.”“Nonfaniente.”“Davvero?”Luinonrispose.Silasciòandarecontroloschienaledelsedile,lasciòperdere.Leinonsioppose.Suidisplay,acarattericubitali,lavelocitàdeltreno.270,285,293.Tuttociòacuiriuscivaapensareerachenonerapronta.“Davverononfaniente?”,insisté.Luisocchiusegliocchi.Eranonelpienodellasettimaora,illorotemposarebbescadutoabreve.“Èstataunatuadecisione”,disselui.“L’haidettotu,èlacosagiusta.”“Nonchetutelosiafattoripetereduevolte.”“Nonvogliolitigare.”“Almenodillo,ok?Ammettilo.Vuoichefinisca,lovuoiquantome,forsedipiù.”Leilofissava,gliocchiarrossatinellosforzoditrattenerelelacrime.Alloraluisentìmontarelarabbia.Laodiò,leielesueinsinuazioni,lesuepretese,lasuaincapacitàdilasciarandare.“Vogliochefiniscaqui.Sonoesausto,stremato.Tumihaistremato,ok?Seicontentacosì?”Leiaccusòilcolpoinsilenzio,mailsuosguardosifeceaffilato.Nonaggiunsealtro,siinfilògliauricolarinelleorecchieesiaddossòalfinestrino.Luirimasesoloconilsuosensodicolpa.Etantopiùrealizzavadiaverdettolaverità,piùavvertivailcoltelloaffondarenellapiaga.Iltrenoraggiunseilcapolineaalloscaderedellasettimaora.Leiriposegliauricolarinellatascadelgiubbotto,manonsimosse.Ipasseggerisiaccalcarononelcorridoiodellacarrozza.Ilsignoredel15Cglirivolseun’occhiatacuriosa,poipassòoltre.“Cheavràpensatodinoi?”,chieselei.Luialzòlespalle,provòasorriderle.

  • “Chesiamoduesfigati.”“Haragione.”Iltrenosisvuotò,rimaserosoli.Nessunodeidueaccennavaamuoversi.Lastazionebrulicante,lafiumanadipersone,ilcaosdegliarriviedellepartenze.Nonavrebberoavutounasolapossibilità,làfuori.Sivoltòaguardarlo.Glielolessenegliocchicheeragiàaltrove.

  • 1-Miofratelloavevaundicianni,duepiùdime,quandocibeccammoquellamalattiaorribile.Nessunoseppemaichiavessecontagiatol’altroperchélaprendemmopraticamenteinsieme.Lamalattiaavevaunnomeridicolo.Sichiamavaimpetiginebollosa.Inostricorpi,nelgirodipocheore,siricoprironodivescicoleebollepienedipus.Ioneavevounaenormeproprioalcentrodellaschiena.Avevalaformadell’Oceania.Oalmenocosìdicevamiofratello.Iononsapevoneanchedovefossel’Oceaniaealloraluimelaindicòsull’atlante.Dissechelamiabollaerainscala1:150000.Iononriuscivoavederlamalasensazionedipruritocheprovavoerafortissima.Luimiaiutavaagrattaredovenonpotevoarrivaredasolaeiofacevoaltrettanto.Nonstuzzicateletroppo,quellebolle.Sepropriononriuscitearesisteresoffiatecisopra.Selafebbresialzatroppometteteviunapezzabagnatasullafronte.Cercatedinonstaretuttoilgiornoalettoemagariapprofittateneperstudiareunpo’.Leraccomandazionideinostrigenitori,primadiuscireperandareallavoro,eranosemprelestesse.Lasettimanadell’impetiginecominciòconl’eccitazionecheprecedeunlungoviaggio.Nellamiaimmaginariavaligiaavevoinfilatotuttiigiochicheavreivolutoportareconme.Mamiofratelloormainonavevapiùvogliadigiocare.Inquelperiodoerasempremalinconico.Papàripetevaspessocheeracolpadellapubertàeiomiconvinsichelapubertàfosseun’altramalattia,forsemenogravedell’impetiginebollosa,maaltrettantoinvalidante.Nonostantelanoncuranzadimiofratelloeilfastidiodovutoallebolle,ioerofelice.Mialzavosempretardilamattinaelaconsapevolezzachesareirimastaperunpo’ditempolontanodascuolamiassicuravaunostatodiperennefibrillazione.Nonpotevoancoraimmaginarecheproprioinqueigiorni,sulpoverovocabolariodiunabambinadinoveannisarebbestatascrittaladefinizionepiùpertinentedellaparola“terrore”.Maledettapubertà!Quelloscemosenestavasempreindisparte,sedutodavantiallafinestradellanostracameretta,ascriveresulsuotaccuino.Eioloodiavo,principalmenteperchéavevacominciatoatrattarmicomeun’estranea,epoiperché,mentrescriveva,avevailmaledettoviziodisucchiareiltappodiplasticadellapennaproducendounrumoredavveroirritante.L’impetiginebollosasudiluinonavevaavutoglistessieffetticheavevaavutosudime.Mentreiomieroriempitadibolleecrosteecontinuavoadavereunafastidiosafebbriciattola,giàdalsecondogiornoluinonaccusavapiùalcunsintomo.Infattimivenneancheildubbioche,inrealtà,miofratellononavesseproprionienteechemammaepapàloavesserolasciatoacasasoloperfarecompagniaame.Forseancheperquestoeradimalumoreemitrattavaconsufficienza.Ilterzogiornomiofratellocominciòafarediscorsistrani:Losaicheigattinonsbattonomailepalpebre?Poisimiseafissareunpuntonelvuotocontandoadaltavocequantotempopassavatraunbattitodipalpebrael’altroesegnandotuttiidatisulsuotaccuino.Iomirassegnaiagiocaredasola.Fuorilagenteandavaevenivadalsupermercatoconlebustedellaspesa,iltrafficointasaval’incrocio,ealcunioperaisuiponteggistavanocostruendounpalazzopropriodifronteacasanostra.Quellasera,primadiaddormentarmi,pensaiall’Oceaniaeallepalpebredeigatti.Ericordochefuquelloilmomentoesattoincuicapiicheioemiofratellocistavamoperdendopersempre.Ilquartogiorno,dalnulla,seneuscìconun’altraperladellesue.Dissecheilgenereumanosisarebbe

  • estintomoltoprestosepoltodalleautomobiliedalcemento.Lodissecomeparlandoasestessoeinfattiiononglidiedicorda,maquandoproclamòcheluisenestavalìadaspettarequelprecisomomentoperpoterannotaretuttosulsuotaccuino,obiettaiche,secondoilsuoragionamento,anchelui,inquantoappartenentealgenereumano,avrebbedovutofarelastessamiserafinecheprospettavapertuttiglialtri.Reagìmalissimodiventandocattivo:Zitta,idiota,tunoncapisciniente!Quandocominceraiacrescere?Volevobeneamiofratellomaquandomitrattavacosìlodetestavo.Enonsopportavochemichiamasseidiota.Miinfilaialettoconunlibroenonparlammopiùfinoalritornodeinostrigenitori.Ilquintogiornomiresicontochealeggerefacevopiùfaticadelsolito.Nonc’eraabbastanzaluce.Eppurefuoric’erailsole.Stannofinendoilpalazzo,dissemiofratelloleggendominelpensiero.Eccoun’altracosacheavevacominciatoafare:leggerenelpensiero.Mialzaidallettoeandaianch’ioaguardarefuoridallafinestra.Ilpalazzoincostruzioneeraarrivatocosìinaltodaoscurareilsole.Avolteincasacalavaunsilenziostranoenonsisentivapiùnemmenoquelrumoreterribilechemiofratellofacevasucchiandoiltappodellapenna.Quandosuccedeva,esuccedevasemprepiùspesso,sapevochemiofratellosistavaallenandoanonsbatterepiùlepalpebre.Volevateneregliocchiapertiilpiùpossibile,diceva,pernonperdersineppureunistantediquellocheaccadevalàfuori.Nonchefuorisuccedessequalcosadinuovo:leautomobilicontinuavanoaintasarel’incrocio,lagenteentravaeuscivadalsupermercatoconlebustesemprepiùpiene,eglioperai,ignaridelleconvinzionidimiofratellosullaprossimafinedelmondo,continuavanoalavorare.Quellastoriadellepalpebrepoidiventòunaveraepropriaossessione.Miofratellosmisepersinodimangiareperpoterstarepiùtempopossibiledavantiallafinestra,vigileeattento.Ilsestogiornomiarrabbiaiconlui.Eradiventatoinsopportabile,eglielodissi.Glidissichequellochestavafacendoeralacosapiùstupidadelmondo,chemieroinformatasuinternetechequelgiochinolìaigattiriuscivaperchéigattihannounaterzapalpebraquasiinvisibile,magliuominino.Cercaidiconvincerloastaccarsidaquellafinestra,loinsultai.Speravoinunasuareazione,manientediquellochedicevosembravascuoterlo.Poiaccaddequellochemaimisareiimmaginata.Lamattinadelsettimogiornolotrovai,comealsolito,sedutodavantiallafinestra.Avevaripresoascrivereeasucchiaresmaniosamenteiltappodellapenna.Mistavafacendoarrabbiare.Miavvicinaiperdirgliabruttomusodismetterla.Quandologuardaiinfacciailrespiromisibloccòingola.Isuoiocchieranospalancati.Lepupilleeranoquasiscomparsedietrounapatinabiancastra.Masticavailtappoconvigoreenonsmettevadiscrivere.Unaspessacoltred’inchiostroriempivalepaginedeltaccuino,comeseleparole,migliaiadiparole,fosserostatescritteunasopral’altra.Rabbrividii.Quandosfiorailasuaspalla,miofratellocaddedallasedia,fulminato.Gliocchiancoraspalancati,iltaccuinostrettoinunamano,lapennanell’altra.Iltappo,ormairidottoinpoltiglia,rotolòfuoridallasuabocca.Comeilcuorediunagallinaappenasgozzatachecontinuaabattere,cosìmiofratellocontinuavaascriveresenzadarealtrisegnidivita.Mimisiaurlarepiùfortechepotevo.All’improvvisoluisifermò.

  • Nelsilenziosentiiilmiocuorepulsareconfragorecontrolecostole.Miofratelloeraimmobile,rannicchiatosulpavimento.Michinai.Eradiventatorigidoefreddo.Pensaichefossemortoenonsapevopropriocomeavreifattoadirloamammaepapà.2-Disolitoquandoacasaaspettavamoildottore,miamadrerifacevailettiecicambiavaipigiamiperchédicevachedovevamoodoraredipulito.Quellavoltafudiverso.Ilettieranodisfatti,lastanzaeratuttaindisordineel’unicoodorepresenteeraquellodellamiapaura.Iomenestavosottolecoperte,sudata.Lafebbreeradinuovoalta.Laschienamiprudevatantissimo.Sentivolevocideimieigenitorinell’altrastanzaequelladeldottorechedicevacosechenoncapivo.Miofratellononeramorto,masecondomecieraandatomoltovicino.Oraeranelsuoletto.Avevagliocchichiusi,finalmente.Dormiva.Ilsuotaccuinoeraancorasulpavimentovicinoallafinestra.Mialzaiperraccoglierloelosfogliai.Nonsicapivanientediquellochec’erascritto.Tornaialettoemiaddormentai.Misvegliaronopiùtardileurladeimieigenitorichestavanolitigandonell’altrastanza.Andaronoavantiperdieciminutibuoni,eallafinemiamadrescoppiòapiangereesichiuseinbagno.Dopounpo’laportadellanostracamerasiaprì,iostrinsifortegliocchiefinsididormire.Eramiopadre.Siavvicinòalmiolettoemidiedeunbaciosullafronte,poiandòdamiofratello,lopreseinbraccioeloportòfuori.Quellanotteprovaiariaddormentarmimanonciriuscii.Nelleorecchiecontinuavoasentireilrumoreodiosodeltapposucchiatoemasticato,esechiudevogliocchi,dietrolepalpebrepotevovederelabollaaformadiOceaniachelentamentecambiavascalaecrescevasullamiaschiena.

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