IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

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Il Libro Eroico della Provincia di Biella raccoglie tutti i Decorati al Valor Militare della Provincia di Biella, dalle Guerre di Indipendenza alla Seconda Guerra Mondiale

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Tomaso Vialardi di Sandigliano

Libro Eroicodella Provincia di Biella

Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valore MilitareFederazione di Biella

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Progetto editoriale:Tomaso Vialardi di Sandigliano Daniele Martino

Stampa:L’Artistica Saviglianosu carta Palatina Edizione Cartiere Miliani Fabrianocon caratteri Simoncini Garamond

© Tutti i diritti sono riservati.

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MILITE IGNOTORoma

Soldato

MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE:

Degno figlio di una stirpe prode e di una millenaria civiltà,resistette inflessibile nelle trincee più contese, prodigò il suo coraggio nelle più cruente battaglie e cadde combattendo

senz’altro premio sperare che la vittoria e la grandezza dellaPatria. Roma, 24 novembre 1915 - 4 novembre 1918

(RD 1 novembre 1921)

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Sommario

Comitato Scientifico . . . . . . . . . . . . . . pag. 8

Ringraziamenti . . . . . . . . . . . . . . . » 8

Messaggio di saluto del Presidente della Provincia . . . . » 9

Siglario . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 10

Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . » 13

L’Istituto del Nastro Azzurro . . . . . . . . . . . » 15

L’archivio dei Decorati della Provincia di Biella . . . . . . » 17

Le ricompense al Valor Militare . . . . . . . . . . . » 19

Al Labaro della Provincia di Biella . . . . . . . . . . » 23

Ordine Militare di Savoia e d’Italia . . . . . . . . . . » 25

Medaglie d’Oro al Valor Militare . . . . . . . . . . » 31Medaglie d’Argento al Valor Militare . . . . . . . . . » 37Medaglie di Bronzo al Valor Militare . . . . . . . . . » 37Croci di Guerra al Valor Militare . . . . . . . . . . » 37

Promozioni per Merito di Guerra . . . . . . . . . . » 37

Decorati al Valor Militare non reperiti . . . . . . . . » 203

Decorazioni al Valor Militare alle Bandiere delle FF AA . . . » 231

Elenco dei Decorati . . . . . . . . . . . . . . » 235

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sotto gli auspici della Provincia di Biella

COMITATO SCIENTIFICO

Tomaso Vialardi di SandiglianoLuigi Garavoglia, Luigi Pella, Emanuele Scribanti

INFORMATIZZAZIONE

Tomaso Vialardi di Sandigliano, Roberto Bona, Emanuele Scribanti,Francesco Cordero di Pamparato

COORDINAMENTO

Tomaso Vialardi di Sandigliano

RINGRAZIAMENTI

Orazio Scanzio2° Presidente della Provincia di Biella

Roberto PaolilloDirezione Situazione e Statistica

Commissariato Generale Onoranze ai Caduti in Guerra - Roma

Giancarlo BarbonettiUfficio Storico Arma Carabinieri - Roma

Chiara CusannoArchivio di Stato - Vercelli

Giovanna CrestaArchivio Storico Nastro Azzurro - Torino

Enzo Barbano, Roberto Bona, Oreste Bovio, Silvia Corvino,Danilo Craveia, Franco del Zoppo, Walter Leotta, Alberto Teodoro,

Augusta Toso, Nicoletta Vialardi di Sandigliano

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Messaggio di saluto del Presidente della Provincia

È per me un vero piacere presentare quest’opera che è il risultato di unalunga ricerca e di un appassionato lavoro del Suo Autore.

Questo lavoro che celebra tutti i decorati biellesi al Valor Militare ci deveservire, affinché non cada nell’oblio il sacrificio di ieri, come esempio per ilpresente e per il futuro, avendo in mente che quegli ideali, per i quali questiuomini si immolarono, erano gli ideali per i quali si era avuto il Risorgimentoitaliano, in una continuità della nostra storia, che dobbiamo sempre più sen-tire dentro di noi. Solamente così i nostri comportamenti saranno coerenticon la storia del nostro popolo.

Ci sono Biellesi portatori di sani principi umani, sociali e di valori spiri-tuali, alimento fondamentale della vita della nostra Nazione; Essi con i Lorogranitici esempi, con i Loro sacrifici hanno saputo offrire alla Patria, entro efuori i confini d’Italia, con generosità ed innato slancio, un validissimo appor-to per costruire un Paese unito, libero e democratico, contribuendo, in talmodo, a disegnare quel profilo economico dell’Italia contemporanea, di set-tima nazione industrializzata del mondo.

È lo spirito di questo lavoro mantenere vivo il ricordo e l’insegnamentodei sacrifici di questi uomini, e dei valori che li hanno animati. Questi Idealidobbiamo preservarli e in ogni nostra azione essi siano il punto e il riferi-mento insieme con la difesa dei valori di democrazia, di libertà e di pace.

L’opera, per la sua completezza, rappresenta un contributo originale eprezioso alla storia biellese. Per questo è auspicabile che essa possa trovarela giusta collocazione nelle biblioteche biellesi, poiché si tratta, a mio pare-re, di un autentico patrimonio storico e culturale, il cui significato non puòessere sottovalutato e che deve essere tramandato.

ORAZIO SCANZIO

2° Presidente della Provincia di Biella

Biella, 18 maggio 2004

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Siglario

AAdV Archivio Avogadro di Valdengoall. allegatoAOI Africa Orientale ItalianaAS Africa SettentrionaleAVdSF Archivio Vialardi di Sandigliano Foundation. Stati di ServizioB. BrigataBA Bollettino AeronauticaBM Bollettino Militarebrev. brevettobtg. battaglionebtr. batteriaBU Bollettino UfficialeC.S.I.R. Corpo Spedizione Italiano in RussiaCA Corpo d’ArmataCC CarabinieriCC RR Carabinieri RealiCdC Corte dei ContiCGOCG Commissariato Generale Onoranze Caduti in GuerraCte. Comandanted. dispensaD. Divisionedecr. decretoDL Decreto LeggeDP Decreto Presidenzialef. foglioFaldella EmilioFaldella, Storia delle Truppe Alpine, Milano 1972FOM Foglio d’Ordini MarinaGMI Gazzetta militare italianaGr. GruppoGU Gazzetta Ufficiale M.V.S.N. Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale MD Ministero Difesa

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MG Ministero GuerraMM Ministero Marinamot. motivazionenrp non reperitoOdG Ordine del GiornoOMI Ordine Militare d’ItaliaOMS Ordine Militare di Savoiaord. ordinep. paginaPMG Promozione Merito di Guerrar. registroRD Regio DecretoRep. Reparto / Repartirgpt. raggruppamentoRgt. ReggimentoRM Regia MarinaSEGREDIFESA Segretario Generale della DifesaSME Stato Maggiore Esercitosupp. supplementoUSCC Ufficio Storico Arma CarabinieriV.Cte. Vice Comandante

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Introduzione

Questo libro è un atto di memoria per chi non ricorda più quegli uomi-ni che con un’azione a volte estrema hanno fatto grande la Provincia di Biellaed il nostro Paese, permettendo a noi che siamo venuti dopo di vivere libe-ri. Cantare l’Inno di Mameli e sventolare ogni tanto il Tricolore non bastaper pagare un debito con la Storia e ricordare d’essere debitori è seccante,anacronistico e antipolitico. Il Decorato, per non disturbare, dovrebbe esse-re solo un nome sulla lapide cui ogni tanto qualcuno in vena di elezioni por-ta corone e discorsi vuoti. Se sopravvissuto al proprio eroismo, il Decoratoha la pericolosa tendenza ad inseguire un’ideale che si è mosso sovente insenso opposto al proprio atto di lealtà.

Presenza mai silente, imbarazzante per chi vuole mentire alla Storia, ilDecorato cui si è ricorsi per una necessità che s’intendeva a sua insaputa limi-tata nel tempo, è rimasto pericolosamente non addomesticabile dalla subdo-la volontà opportunista di silenzio, un fastidio per la gente che sopporta malela presenza di una memoria che implica ragionamenti differenti. Se poi ilDecorato è un povero soldato di ferma, un semplice contadino cui un Governoguerrafondaio ha infilato di forza un’uniforme, la cosa, per una società diteste poco pensanti, diventa imbarazzante e pericolosa. Dietro il Decoratos’intravedono sempre ombre destabilizzanti nei due sensi, destra e sinistra,perché il Decorato prende col tempo un colore politico differente, secondochi disegna la Storia spicciola e tangentista del momento. Sinistra e destra,tutto si riconduce in schemi collettivi in cui lui, il Decorato, non rientra.

L’Eroe morto è buono, l’Eroe vivo è cattivo perché continua a battersiper quella funzione di difesa di valori che la società gli ha imprestato, nonimmaginando che sarebbe tornato per rovinare i sonni pacifisti ed europeiz-zanti di sinistre e destre in agonia. Diceva il generale di corpo d’armata LiGobbi, una delle più fulgide Medaglie d’Oro italiane, che l’Eroe è semplice-mente una volontà politica momentanea. Il gesto eroico e la Medaglia di ieri,oggi possono essere intesi come eversivi. Il politico cambia ed un modo dipensare lo segue e cambia con lui. Il Decorato, invece, rimane una presenzaimmobile. Se è morto si commemora, ma se è vivo si è costretti ad ascoltar-lo, a ragionare in confronto, a distinguere tra posizione politica ed opposi-

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zione di pensiero. Si è costretti per un momento a ragionare con la propriatesta e questo, ad una società che non sa riconoscere quelli che hanno com-battuto davvero da quelli che hanno scritto che si è combattuto, non piace.

Guai alla Nazione che non sa più distinguere i propri Eroi. Questo librosia di memento.

TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

3° Presidente Istituto del Nastro Azzurrofra Combattenti Decorati al Valore Militare

Federazione di Biella

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L’Istituto del Nastro Azzurro

L’Istituto fu costituito il 23 febbraio 1923, data che coincideva con i 90anni dall’istituzione da parte di Carlo Alberto della medaglia d’oro e dellamedaglia d’Argento al Valor Militare. Con R. D. n° 1308 del 31 maggio 1928l’Istituto fu eretto ad Ente Morale.

L’attività e l’ordinamento dell’Istituto furono regolati da uno statuto prov-visorio, sostituito in via definitiva da quello approvato con R. D. n° 1308 del31 maggio 1928. Con Regie Patenti del 29 marzo 1928 fu riconosciuto all’Istitutol’uso di un emblema araldico e con Regie Patenti del 16 gennaio 1936 il dirit-to fu esteso anche ai membri dell’Istituto decorati di Croce di Guerra al ValorMilitare, riconoscendoli quale Corpo Nobiliare del Valore.

Nei tumultuosi eventi politici e militari che seguirono l’8 settembre 1943,l’Istituto non fu sciolto e la sua attività non subì interruzione. Riorganizzatoper adeguare le proprie norme statutarie alla nuova forma istituzionale, rima-sero ferme la sua finalità di ordine morale e la sua totale apoliticità. Lo sta-tuto dell’Istituto in vigore oggi è quello approvato con decreto n° 158 del 10gennaio 1966 del Presidente della Repubblica.

Possono fare parte dell’Istituto i Decorati di medaglia al Valor Militarealla condizione di non aver compiuto, dopo il conseguimento della decora-zione, azioni indegne o tenuto comportamento disonorevole, essere venutimeno alle leggi dell’onore militare, della morale ed ai doveri verso la PatriaQuesta nozione basilare dell’onore del Decorato era ben chiara già negli sta-tuti iniziali dell’Istituto, dove si leggeva che potevano far parte del NastroAzzurro tutti i combattenti che avendo ottenuto per atti di valore compiutiesclusivamente in presenza del nemico una ricompensa al Valor Militare, nonabbiano macchiata, con disonesto o riprovevole comportamento, la purezzaoriginaria di essa. Soci d’onore sono i Reparti delle Forze Armate ed i Comunicon bandiera o gonfalone decorato di medaglia al Valor Militare. Possonoinoltre continuare nella Grande Tradizione dell’Istituto i congiunti ed i discen-denti di Decorati (Soci Aderenti) e tutti coloro che, pur non discendenti diun Decorato, condividono gli Alti Ideali dell’Istituto (Soci Simpatizzanti).

Oggi l’Istituto si articola in 87 Federazioni Provinciali, 310 Sezioni e 135Gruppi, oltre alle Sezioni in Australia, Stati Uniti e Sud America. Dalla sua

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istituzione, hanno ottenuto l’iscrizione al Nastro Azzurro più di 90.000 Decoratial Valor Militare. Mantenendo fede ai propri statuti, l’Istituto, nei suoi oltre80 anni di storia, ha svolto un’opera di alto profilo, affiancando di volta involta iniziative di carattere patriottico ad un’attività sociale, sempre con l’ob-biettivo di rafforzare il concetto di Patria che è alla base dell’esistenza di ognisingolo popolo.

Attraverso il proprio periodico, Il Nastro Azzurro, l’Istituto mantiene invita il ricordo di tutti quegli Eroi che, senza distinzione di classe e di ideo-logia politica, hanno portato nel mondo l’eroismo del soldato, Patria comu-ne di vincitori e vinti.

TVS

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L’archivio dei decorati della Provincia di Biella

Il Libro Eroico della Provincia di Biella è il risultato di un progetto divalorizzazione storiografica territoriale attraverso la creazione di una bancadati dei Decorati della Provincia, voluto dalla Federazione di Biella del NastroAzzurro. Conclude una ricerca articolata e complessa svolta con la compe-tenza storica e la perseveranza del ricercatore da Tomaso Vialardi di Sandigliano,ricerca che ha richiesto non solo la comprensione delle carte schedate, maanche l’indagine sul quadro storico-istituzionale dal quale ha avuto origineogni documento esaminato.

L’amplio periodo indagato, dalle guerre pre-unitarie fino ad oltre la secon-da guerra mondiale, ha evidenziato quanto grande ed irreversibile è stata ladispersione delle fonti documentali militari. Questo è dovuto da un lato all’in-tricato evolversi delle vicende storiche italiane, anche in epoca moderna econtemporanea, dall’altro alla natura stessa dei flussi documentali che si for-mano per un’esigenza immediata, la cui valenza è essenzialmente ammini-strativa e solo in un secondo tempo aggiungono ad essa il valore di memo-ria. Il documento non sempre viene percepito come fondamentale dal sog-getto produttore tanto più quando, come nel caso degli archivi militari, i flus-si provengono da Istituzioni che hanno, nel tempo, subito trasformazioni,smembramenti, trasferimenti di competenze e passaggi di consegne, senzaessere raccolti presso specifici Istituti di conservazione. Questo ha prodottola creazione di nuove aggregazioni più o meno logiche che, di fatto, hannoframmentato i nuclei documentali originali facendoli diventare pressoché inac-cessibili, se non perduti, rendendo la ricerca difficoltosa ed imperfetta.

La costruzione della banca dati dei Decorati biellesi realizzata dal NastroAzzurro ha una propria specificità che la distingue da altri tipi di cataloga-zione di beni documentali, Non si è, infatti, trattato dell’inventariazione diun archivio più o meno ordinato e neppure della semplice repertorizzazionedi fonti, ma si è creato, ex novo, un vero e proprio archivio virtuale attra-verso la registrazione dei singoli nominativi che ha portato alla ricostruzionedei legami che essi hanno avuto con il territorio e con la fase storica dellaquale l’informazione contenuta nei documenti, cioè la motivazione della deco-razione, è il prodotto.

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Progettato con l’idea che il valore aggiunto della fonte è nel rapportodinamico tra archivi complementari e nella loro interleggibilità, il lavoro d’i-dentificazione del materiale emerso incrociando ricerche e analisi in archivipubblici e privati anche inediti, è stato inserito in un sistema elettronico dischedatura strutturato su cinque moduli:

1. l’lndividuazione del soggetto nato, morto o vissuto nella Provincia;2. il Comune di nascita o di vita del soggetto;3. l’ultimo grado militare individuato ed il Corpo di appartenenza del sog-

getto;4. la trascrizione del documento (motivazione della decorazione) inerente il

soggetto, mantenendone inalterate tutte le proprietà;5. l’identificazione della risorsa dell’informazione (archivio privato, istitu-

zione, fonte bibliografica o quanto altro atto ad identificarne produttoree conservatore).Questa banca dati dei Decorati del Nastro Azzurro di Biella è ora acces-

sibile e fruibile, scambiabile e integrabile con sistemi informatici anche diver-si, permettendo ai ricercatori nuove strade d’approfondimento di una memo-ria storica altrimenti dispersa. Su questo percorso iniziato dal Nastro Azzurro,si potranno confrontare esperienze culturali e ambiti disciplinari diversi cheporteranno a meglio collegare la storia locale a quella nazionale, di cui iDecorati biellesi sono parte integrante, senza pregiudizi o revisionismi peri-colosi.

Grazie a progetti che, come in questo caso, contribuiscono a far emer-gere il patrimonio documentario storico di una Provincia, gli archivi istitu-zionali e privati riprendono vita, perché gli archivi, forse più di altri beni cul-turali, diventano una risorsa vera solo grazie ad un lavoro costante di inda-gine e ricostruzione.

GRAZIANA BOLENGO

2° Direttore Archivio di Stato di Biella

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Le ricompense al Valor Militare

L’esercito italiano, pur costituito con l’apporto generoso e vitale di tuttigli eserciti degli Stati pre-unitari e dell’esercito meridionale garibaldino, adottòal suo nascere tradizioni, ordinamenti e dottrina d’impiego dell’armata sarda.

Anche la storia delle ricompense al Valor Militare in vigore nell’esercitoitaliano deve pertanto iniziare con un breve ricordo di quanto sullo specifi-co argomento era sancito per l’armata sarda.

Il primo provvedimento organico adottato nel regno di Sardegna perricompensare particolari atti di valore compiuti da militari risale al 21 mag-gio 1793, quando Vittorio Amedeo III approvò il Regolamento per il distin-tivo di onore stabilito per li bassi ufficiali, e soldati delle Regie Truppe, cheistituiva una medaglia d’Oro o d’Argento da conferire ai sottufficiali ed aimilitari di truppa del regno sardo che avessero compiuto azione di segnala-to valore in guerra. Tale distintivo di onore rappresentava un pubblico e per-manente onorifico contrassegno di Reale gradimento e, proseguiva il Regolamento,nel far riconoscere gli autori doveva dar loro una maggior considerazione, ele-varne sempre più gli animi ed eccitare anche con l’apparente segno della mani-festata prodezza quella emulazione nei compagni, che è tanto necessaria nelmilitare.

Il Regolamento precisava altresì che la concessione della medaglia erariservata alle azioni di valore dei singoli, non era prevista quindi per i repar-ti, ma Vittorio Amedeo III infranse ben presto la regola che egli stesso ave-va stabilito.

Il 21 aprile 1796 l’armata francese – dopo aver sconfitto gli Austriaci aMontenotte il giorno 11, le truppe sabaude a Millesimo il 13 e nuovamentegli Austriaci il 14 a Dego – puntava risolutamente su Torino ed era giuntanei pressi di Mondovì, località che i Piemontesi stavano abbandonando perdirigersi su Fossano, a copertura della capitale. Nel transitare sui ponti di cir-costanza gettati sull’Ellero, i Piemontesi si addensarono pericolosamente edi Francesi, accortisi del momento favorevole, fecero avanzare circa 300 ussa-ri e dragoni al comando del generale Enrico Stengel, per separare la brigataGranatieri, che fungeva da retroguardia e che era ancora sulla sponda sini-stra del torrente, dal grosso dell’armata. I Piemontesi si resero conto del peri-

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colo e decisero di ricorrere anch’essi alla cavalleria. Il I ed il III squadronedel reggimento Dragoni del Re, al comando del colonnello Giovanni Battistad’Oncieu di Chaffardon, si disposero in linea con gran rapidità ed iniziaro-no a scendere al trotto il colle del Bricchetto. Prima ancora che il generaleStengel si rendesse conto del pericolo, i Dragoni del Re, giunti a cento metridai cavalieri francesi, effettuarono un’azione di fuoco con le pistole d’arcio-ne e poi, sciabole in pugno, caricarono al galoppo. La violenza della caricacolpì lo stesso generale Stengel, sbalzato di sella e colpito a morte. La caricasi frantumò poi in cento scontri individuali tra i quali uno merita di esserericordato: il porta cornetta Roberti di Castelvero, spezzata la sciabola, impiegòvittoriosamente l’asta del vessillo come una picca.

I Francesi, demoralizzati dalla perdita del comandante e di altri tre uffi-ciali, abbandonarono il campo mentre la retroguardia sabauda varcava l’Elleroin piena sicurezza. Vittorio Amedeo III, ammirato da tanto eroismo, conces-se ad entrambi gli squadroni la medaglia d’oro al Valor Militare ed ancoraoggi lo stendardo di Genova Cavalleria, reggimento erede dei Dragoni del Re,si fregia di due medaglie d’oro.

Dopo la Restaurazione, Vittorio Emanuele I ripristinò la decorazione(Regio Viglietto del 4 aprile 1815) che, però, soppresse il 14 agosto dello stes-so anno sostituendola con l’Ordine Militare di Savoia, suddiviso in due clas-si: Militi e Cavalieri.

Carlo Alberto, riconosciuta la necessità di premiare molte azioni di verovalore, che non era possibile ricompensare per la severità degli statuti dell’OrdineMilitare di Savoia, con Regio Viglietto del 26 marzo 1833, istituiva un nuo-vo distintivo d’onore, consistente in una medaglia che poteva essere d’Oro od’Argento.

La nuova medaglia doveva portare nel recto lo scudo di Savoia, sormon-tato dalla Corona Reale e circondato dal motto Al Valor Militare e, nel rove-scio, due rami di alloro, piegati a corona, in mezzo ai quali dovevasi incide-re il nome del decorato e nel contorno il luogo e la data dell’azione. Essa eraappesa ad un nastro turchino celeste di 32 millimetri. Tale distintivo potevaessere concesso ad ufficiali, sottufficiali e soldati, anche immediatamente sul-lo stesso campo di battaglia da Sua Maestà, dal generale in capo ed anche daigenerali di divisione a ciò debitamente autorizzati; poteva essere accordatoanche in tempo di pace, per atti di segnalato coraggio compiuti da militari inservizio comandato. Era inoltre fissato un soprassoldo annuo di lire 50 per idecorati di medaglia d’Argento e di lire 100 per i decorati di medaglia d’Oro.

Tale soprassoldo in caso di morte del decorato era corrisposto alla di luivedova, durante il suo stato vedovile, e in mancanza di questa, ai figli minori

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di anni 15 cumulativamente, e finché il più giovane di essi giungeva all’età d’an-ni 15 compiuti.

La medaglia al Valore poteva essere concessa anche alla bandiera del reg-gimento qualora il valore simultaneamente dimostrato da tutti gli individui diuno stesso reggimento fosse stato così distinto, e talmente vantaggiosi ne fos-sero stati i risultati. In tale caso il soprassoldo era custodito nella cassa delreggimento fino a raggiungere la somma di lire 300, che doveva essere dataa quella fra le figlie dei bassi ufficiali e soldati del corpo, che, facendosi sposain quell’anno fosse giudicata da un’apposita commissione reggimentale la piùdegna per saviezza di costumi, regolarità di condotta, ed istruzione cristiana esociale proporzionata alla propria condizione. Qualora non vi fossero state can-didate, la somma doveva essere distribuita nel modo più equo e convenientefra le famiglie più bisognose e meritevoli del reggimento.

Ancora oggi l’esercito italiano onora la saggia decisione di Carlo Alberto:l’Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Caduti dell’Esercito è finanzia-ta dalle contribuzioni mensili volontarie degli ufficiali e dei sottufficiali del-l’esercito e dal soprassoldo delle decorazioni al Valor Militare delle bandie-re, versato annualmente da SEGREDIFESA.

Il Regio Viglietto terminava con un elenco di vari casi che potevano esseresottomessi a Sua Maestà per le sovrane sue decisioni circa la concessione dellemedaglie, elenco che al primo posto considerava colui che risultasse il primosul ciglio della breccia ed all’ultimo qualunque fatto personale di ogni militarein qualsiasi occasione, anche in piena pace, in cui trovasi comandato di servizio,oppure che in caso di tumulti o sommosse si fosse messo a disposizione dell’au-torità superiore, purché detto fatto venga riputato prudente, distinto e corag-gioso, e si ravvisi di natura tale a poter eccitare l’emulazione del valore fra i suoicompagni d’armi.

E proprio l’ultima evenienza considerata nell’elenco si configurò nel com-portamento del carabiniere Giovanni Battista Scapaccino, ucciso a Les Echellesil 3 febbraio 1834 da un gruppo di rivoltosi per essersi rifiutato di inneggia-re alla repubblica, il primo militare ad essere decorato di medaglia d’oro.

Durante la campagna del 1848, per premiare quegli atti di fermezza e dicoraggio che non avevano però gli estremi per meritare la medaglia al Valore,lo stesso Carlo Alberto istituì la menzione onorevole, sostituita poi da UmbertoI con la medaglia di Bronzo (R. D. 8 dicembre 1887).

Vittorio Emanuele III, infine, con il Regio Decreto n° 195 del 7 gennaio1922 istituì la Croce di Guerra al Valor Militare per ricompensare coloro chehanno tenuto nello svolgimento delle operazioni belliche, sia terrestri sia marit-time ed aeree, una condotta militare che li renda degni di pubblico encomio.

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La nuova decorazione nacque per conseguenza di un altro Regio Decretodi Vittorio Emanuele III, il n° 205 del 19 gennaio 1918, che aveva sancito laconcessione della Croce al Merito di Guerra che doveva essere assegnata pertitoli comuni (lunga e lodevole permanenza in trincea o in zone battute daltiro dell’artiglieria e della fucileria nemica, ferita riportata in combattimento,partecipazione lodevole a più fatti d’arme di notevole importanza) oppureper atti di specifico valore non tali però da meritare la medaglia di Bronzo alValor Militare.

Naturalmente il Regio Decreto del 1922 stabilì che le Croci di Guerra alMerito concesse per atti di specifico valore fossero commutabili con la Croceal Valor Militare.

Oggi la Croce al Merito di Guerra è concessa a coloro che siano stati inZona di operazioni per almeno 3 mesi o siano stati feriti.

Il cambio istituzionale del 1946 provocò un adeguamento dell’OrdineMilitare di Savoia, trasformato in Ordine Militare d’Italia e sempre suddivi-so in 5 classi: Cavaliere, Ufficiale, Commendatore, Grand’Ufficiale, Cavalieredi Gran Croce.

Le disposizioni relative alla concessione delle medaglie al Valor Militarenon furono variate, lo stemma della Repubblica Italiana sostituì naturalmen-te nel recto delle decorazioni lo stemma sabaudo.

Nel nostro esercito pertanto esistono due diverse specie di ricompense:

1. le medaglie al valor Militare di cui si è detto, normalmente concesse allepersone, ma anche a reparti ed a città, per premiare atti di valore o diparticolare sacrificio e dedizione;

2. l’Ordine Militare d’Italia, di norma concesso per premiare: l’azione dicomando particolarmente incisiva di un comandante di grado elevato;l’attività organizzativa del Capo di Stato Maggiore di una Grande Unitàdimostratasi salda ed efficiente nel corso di un ciclo operativo; l’operatoquotidianamente generoso e fattivo di una intera Arma o Corpo dell’e-sercito.Naturalmente, le due specie di ricompense non sono mai state in con-

trasto tra loro, è sufficiente ricordare al riguardo che Giuseppe Garibaldi fudecorato con una medaglia d’Oro al Valor Militare e con la Croce diGrand’Ufficiale dell’Ordine Militare di Savoia.

ORESTE BOVIO

Generale di Corpo d’Armata28° Capo Ufficio Storico SME

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Al Labaro della Provincia di Biella

949 DECORATI AL VALOR MILITARE

1174 Decorazioni al Valor Militare16 Ordini Militari di Savoia

1 Ordine Militare d’Italia11 Medaglie d’Oro

378 Medaglie d’Argento508 Medaglie di Bronzo

220 Croci di Guerra40 Promozioni per Merito di Guerra

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Ordine Militare di Savoia e d’Italia

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

ANGIONO FRANCESCOBiella

Capitano, 9° Rgt. Fanteria

CAVALIERE OMS: Pel modo lodevolissimo con cui sostenne per più ore consecutive ilcombattimento promiscuamente coi Bersaglieri, insieme ai quali entrò fra i primi collapropria Compagnia nel Villaggio di Palestro il 30 maggio 1859 e contribuì grandementealla presa dello stesso. Palestro, 30 maggio 1859 (RD n° 36, 19-6-1859)

AVOGADRO DI QUAREGNA LUIGI FELICEBiella

Generale, B. Acqui

CAVALIERE OMS: Per brillante coraggio e l’intelligenza dimostrata in mezzo ai peri-coli dell’azione. San Martino, 24 giugno 1859 (RD n° 38, 12-7-1859)ARGENTO: per essersi distinto nella battaglia di Novara. Novara (RD nrp)

AVOGADRO DI VALDENGO-LASCARIS ALFREDOBiella

Maggiore

CAVALIERE OMS: Per il valore dimostrato durante la Campagna di guerra del 1859(RD 12-7-1859)ARGENTO: Per essersi distinto nell’assalto della fortezza di Peschiera (RD 5-6-1850)ARGENTO: Per essersi distinto a Mozambano. Sul campo. Mozambano 9 aprile 1848(RD nrp)BRONZO: (RD nrp)

AVOGADRO DI VALDENGO FERDINANDOBiella

Capitano

CAVALIERE OMS: Per essersi distinto durante l’assedio e la presa di Capua (RD 1-6-1861)ARGENTO: Per l’intrepidezza dimostrata sotto l’azione del fuoco nemico, per l’intelli-genza nel recare ordini, nonché per la condotta costantemente lodevole tenuta durantetutta la campagna. San Martino, 24 giugno 1859 (RD nrp)BRONZO: In azioni militari sotto Perugia (RD nrp)

AVOGADRO DI VALDENGO TANCREDIBiella

Maggiore, 10° Rgt. Fanteria

CAVALIERE OMS: Meritevole d’ogni elogio per aver con fermezza ed energia conser-vata la posizione e presa l’offensiva. Palestro, 31 maggio 1859 (RD n° 36, 19-6-1859)

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

ARGENTO: (RD nrp)BRONZO: (RD nrp)

BIGNAMI RICCARDOSalussola (Biella)

Maggior Generale, Cte. 185a D. Fanteria Folgore

CAVALIERE OMI: (DP n° 33, 1-12-1948)ARGENTO: 1918 (Faldella)

DE GENOVA DI PETTINENGO IGNAZIOVercelli

Tenente Generale, Cte. III Corpo d’Esercito

COMMENDATORE OMS: Colonnello d’Artiglieria, direttore generale del materiale edell’amministrazione militare nel Ministero della Guerra (BU 1856, p. 44, RD 12-6-1856)ARGENTO: Per la bravura dimostrata durante la battaglia di Novara. Novara, 23 Marzo1849 (RD nrp)ARGENTO: Quale Maggiore Generale Comandante la Brigata Casale per l’eroismodimostrato dalla Brigata a San Martino. San Martino, 24 giugno 1859 (RD nrp)

FERRERO LUIGIBiella

Maggiore, 10° Rgt. Fanteria

CAVALIERE OMS: Per essersi distinto nella Battaglia di Castelfidardo. Castelfidardo,18 settembre 1860 (RD n° 83, 31- 8- 1861)ARGENTO: Per essersi distinto nei fatti d’armi del 30 e 31 maggio 1859 a Palestro,Confienza e Vinzaglio e del 4 luglio a Magenta (BU 1859, pag. 136)BRONZO: Per essersi distinto nei fatti d’armi dei giorni 21, 22 e 23 maggio 1859 sulSesia e sul Po, presso Vercelli e Terranova (BU 1859, pag. 89)

FERRERO DELLA MARMORA ALFONSOTorino

Luogotenente Generale, Cte. Corpo Spedizione in Crimea

CAVALIERE DI GRAN CROCE OMS: Per il valore e la capacità dimostrati durante laCampagna di Crimea. Crimea, 1855 (RD n° 3, 28-11-1855)ORO: Incaricato di ristabilire l’ordine nella città, per impedire le conseguenze di unmoto insurrezionale, riuscì con molta audacia e somma attività a cacciare gli insorti,soffocando così sul nascere un movimento che poteva portare gravissime conseguenze.Genova, 11 aprile 1849 (mot. desunta dai documenti ufficiali)ARGENTO: Quale colonnello per essersi distinto nei fatti d’armi di Custoza,Sommacampagna e Milano. 24 luglio - 4 agosto 1848 (RD n° 318, 31-8-1848)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

GARIAZZO VINCENZOBiella

Capitano, 2° Rgt. Granatieri

CAVALIERE OMS: Si distinse per non comune attività nel raccogliere gli sbandati por-tandosi con intrepidezza ove combattevasi più accanitamente ed incoraggiando i solda-ti colle parole e con l’esempio. Custoza, 24 giugno 1866 (RD n° 120 bis, 6-12-1866)BRONZO: Per essere stato esempio di contegno e fermezza durante la mischia ed averinfuso coraggio nei soldati. Madonna della Scoperta, 24 giugno 1859 (BU 1859, pag.538)BRONZO: Per essersi distinto nei fatti d’armi di Palestro (31 maggio 1859) ed in quel-li occorsi tra il Chiese ed il Mincio il 24 giugno 1859 e a Rocco d’Anfo, Monte Suello,Laverone e Bagolino, 20 e 22-24 giugno 1859 (BU 1859, pag. 201)

RAPPIS LORENZOAndorno Micca (Biella)

Tenente Generale, 1° Rgt. Artiglieria

CAVALIERE OMS: Per intelligenza, energia e continua operosità spiegata durante tut-ta la Campagna e specialmente per avere fatto costruire in poche ore di notte un pon-te sul Po a Carbonarola, due altri sull’Adige presso Boara, un altro sul Tagliamentopresso Latisana: operazioni tutte che malgrado le loro difficoltà ebbero una perfetta riu-scita. Carbonarola, 7 luglio 1866; Boara, 13 luglio 1866; Latisana, 24 luglio 1866 (RDn° 120 bis, 6-12-1866)

VIALARDI DI VERRONE AUGUSTOTorino

Luogotenente generale, B. Granatieri di Sardegna, Segretario Generale della Guerra

COMMENDATORE OMS: (RD n° 43, 16-1-1860)CAVALIERE OMS: Maggiormente si distinse nei fatti d’armi occorsi tra il Chiese ed ilMincio il 24 giugno 1859 a Rocca d’Anfo, Monte Suello, Laverone e Bagolino nei gior-ni 20, 22, 23 e 24 giugno 1859 e a Palestro il 31 maggio 1859 (BU 1859, pag. 210)UFFICIALE OMS: Per valore e l’intelligenza di cui diede prova nel condurre il proprioreggimento all’attacco della posizione di San Martino. Rimase leggermente ferito. SanMartino, 24 giugno 1859 (RD n° 38, 12-7-1859)

VIALARDI DI SANDIGLIANO RICCARDOTorino

Colonnello, 7° Rgt. Artiglieria da Fortezza

CAVALIERE OMS: In considerazione dei lunghi e buoni servizi (RD 19-9-1927)BRONZO: Con tenace sforzo, seppe in breve tempo ed in condizioni difficili, collocarein posizione una batteria di grosso calibro che poté prendere parte ad una azione offen-siva durante oltre quaranta giorni. In tale azione dette prova di perizia, fermezza e corag-gio dirigendo sovente i propri efficaci tiri da osservatori molto avanzati, intensamentebattuti dall’art. nemica. Sul Campo. San Floriano, 18 ottobre - 6 dicembre 1915 (BU1916, pag. 1691)

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Medaglie d’Oro al Valor Militare

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

ASTRUA DANILOGraglia (Biella)

Capitano, 2° Rgt. Alpini

ORO: Comandante ardito e capace, costituiva della sua 15° compagnia Alpini (BorgoS. Dalmazzo) un solido ed aggressivo strumento di guerra. Tenace difensore delle posi-zioni sul Don le lasciava per ultimo costituendo la retroguardia del 2° Reggimento Alpinidurante la tragica manovra di ripiegamento. Incalzato da forze preponderanti, le con-teneva impegnandole in successive audaci azioni sanguinose, realizzando concreti suc-cessi. Delineatasi la crisi, durante un violento combattimento tendente ad aprire un var-co attraverso l’accerchiamento nemico, con perizia e superbo valore, trascinava i suoiAlpini stremati di forze su munitissime posizioni riuscendo, dopo cruenta lotta, a slog-giare i difensori numericamente superiori. In seguito, benché ferito, riuniva i gloriosisuperstiti di tutte le compagnie del battaglione, ne assumeva il comando e, galvaniz-zandoli col suo eroico esempio, al grido di “Avanti, Borgo” li portava audacemente all’at-tacco di posizioni difensive, le superava e catturava armi individuali e di reparto chesubito volgeva contro il nemico in fuga. Contrattaccato in forze, reagiva indomito.Nuovamente ferito, persisteva con stoica fermezza nel rinnovare violenti contrassaltiche protraeva imperterrito finché cadeva colpito in fronte tra i suoi Alpini, perpetuan-done, con la sua saldezza, le tradizioni di gloria. Fronte Russo, 16-20 gennaio 1943(BU 1950, p. 1431)PMG: Amba Uork, 1936 (AVdSF)

BREVI GIOVANNIBagnatica (Bergamo)

Tenente Cappellano, 9° Rgt. Alpini, btg. Val Cismon

ORO: Apostolo della fede, martire del patriottismo, in ogni situazione, in ogni momen-to si offriva e si prodigava in favore dei bisognosi, noncurante della sua stessa persona.Sacerdote caritatevole ed illuminato, infermiere premuroso ed amorevole, curava gene-rosamente gli infetti di mortali epidemie. Intransigente patriota, con adamantina fie-rezza, affrontava pericoli e disagi, senza mai piegarsi a lusinghe e minacce. Di fronte aidoveri ed alla dignità di soldato e di italiano preferiva affrontare le sofferenze e il peri-colo di morte pur di non cedere. Eroicamente guadagnava il martirio ai lavori forzati.Esempio sublime di pura fede e di quanto possa un apostolo di Cristo ed un soldatodella Patria. Prigionia in Russia, 1942-54 (BU 1954, p. 805)CROCE: Mali Scindeli, Fronte Greco, aprile 1941 (AVdSF)

CARANDO ENNIOPettinengo (Biella)

Partigiano, Reparti Formazioni Partigiane

ORO: Incaricato di importanti funzioni nelle formazioni partigiane veniva catturato dalnemico a seguito di vile delazione e sottoposto alle più crudeli sevizie. Minacciato dimorte se non avesse rivelato le notizie che interessavano al nemico, manteneva imper-territo il silenzio fin tanto che non veniva barbaramente trucidato. Fulgido esempio di

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

eroismo e di attaccamento agli ideali di libertà. Villafranca Piemonte (Torino), 5 feb-braio 1945 (BU 1963, d. 6, p.478)

CITTÀ DI BIELLABiella

ORO: Per le genti del biellese - ribelli da sempre al servaggio e all’ingiustizia, dalle glo-riose tradizioni Risorgimentali, prime nelle grandi lotte sociali - la Resistenza fu spon-tanea riaffermazione d’attaccamento alla Libertà ed agli insopprimibili diritti dell’uo-mo. Migliaia di ebrei e di ex militari italiani e alleati furono sottratti alla deportazio-ne dalla popolazione generosa, fonte e supporto determinante delle formazioni armate.Eroica quotidiana lotta, nonostante feroci rastrellamenti e barbare rappresaglie - sabo-taggio della produzione per i nazisti - fabbricazione di armi per le Formazioni partigia-ne - incursioni di sabotatori anche lontano dalle basi biellesi - massicce azioni di colle-gamento con le Forze Alleate - atti di autogoverno del CLN in tutta la zona, quali: tas-sazione straordinaria, stipulazione ed applicazione “Contratto sindacale della Montagna”,in uno con il salvamento totale delle fabbriche e l’autoliberazione di Biella, prima trale Città del Nord, completano il quadro operativo ed illustrano l’efficienza della ResistenzaBiellese. 667 Caduti, 313 invalidi e mutilati furono il prezzo della lotta per la libertàconclusasi con la resa incondizionata - in Biella - del 75° Corpo d’ Armata tedesco edipendenti Divisioni fasciste Monterosa e Littorio. Biella, settembre 1943 - aprile 1945(GU 314, 15-11-1980)

CROSA COSTANTINOBiella

Capitano, 201° Rgt. Fanteria, B. Sesia

ORO: Sotto il violento bombardamento nemico, con slancio mirabile, recavasi ad occu-pare un caposaldo di eccezionale importanza, col compito di difenderlo fino all’estre-mo. Ed il compito assolveva in modo impareggiabile, mantenendosi incrollabile perquattro giorni di accaniti combattimenti, e respingendo sempre il nemico soverchiante.Rimasto con pochi uomini e attaccato da ogni parte, trovava ancora tanta energia daingaggiare un’impari lotta con bombe a mano coll’avversario irrompente e lo fiaccavadefinitivamente, ma consacrava la vittoria col cosciente sacrificio della propria vita.Fulgido esempio di eroismo, spirò dichiarandosi contento di avere, ancora una volta,reso fatto compiuto il motto: “Di qui non si passa!“. Molino Vecchio, Piave, 15-18 giu-gno 1918 (RD 23-3-1919)

FALLETTI SERGIOCamandona (Biella)

Capitano, 27° Rgt. Fanteria

ORO: Comandante di un caposaldo avanzato, resisteva per quattro giorni contro pre-ponderanti forze nemiche sostenute da carri armati, incitando alla lotta i propri uomi-ni e trasfondendo in essi il proprio valore ed ardimento. Sempre presente dove mag-giore era il pericolo costituiva il vero ed unico animatore della resistenza. Visto cadereil superstite tiratore di arma automatica, non esitava a prendere il suo posto per conti-nuare il fuoco contro il nemico fino all’ultima cartuccia. Benché circondato e ferito da

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

mitragliatrice, ritto sul camminamento, scaricava la sua pistola contro l’avversario, inci-tando nuovamente i suoi uomini all’ultima resistenza. Mortalmente ferito da un’altrascarica di mitragliatrice, non esitava a richiedere il tiro delle nostre artiglierie e dei mor-tai da 81 sul suo caposaldo, ormai in parte occupato dal nemico, continuando ad ani-mare con la parola e con l’esempio i pochi superstiti. Africa Settentrionale, 20-24 novem-bre 1941 (BU 1947, p. 1716)

FECIA DI COSSATO CARLORoma

Capitano di Fregata, 3a Squadriglia Torpediniere

ORO: Valente e ardito comandante di sommergibile, animato, fin dall’inizio delle osti-lità, da decisa volontà di successo, durante la sua quinta missione di guerra in Albaniaaffondava quattro navi mercantili per complessive 20516 tonnellate ed abbatteva, dopodura lotta, un quadrimotore avversario. Raggiungeva così un totale di 100.000 tonnel-late di naviglio avversario affondato, stabilendo un primato di assoluta eccezione nelcampo degli affondamenti effettuati da unità subacquee. Successivamente, comandantedi torpediniera, alla data dell’armistizio dava nuova prova di superbo spirito combatti-vo attaccando con la sola sua unità sette navi germaniche di armamento prevalente cheaffondava a cannonate dopo aspro combattimento, condotto con grande bravura ed estre-ma determinazione. Esempio fulgidissimo ai posteri di eccezionali virtù di comandan-te e di combattente e di assoluta dedizione al dovere. Oceano Atlantico, 5 novembre1942 - 1° febbraio 1943; Alto Tirreno, 9 settembre 1943 (DPR 27-5-1949)ARGENTO: Oceano Atlantico, aprile-maggio 1941 (AVdSF)ARGENTO: Oceano Atlantico, febbraio-aprile 1942 (AVdSF)BRONZO: Oceano Atlantico, luglio-settembre 1941 (AVdSF)BRONZO: Oceano Atlantico, giugno-settembre 1942 (AVdSF)BRONZO: Acque di Bastia, settembre 1943 (AVdSF)CROCE: Mediterraneo, luglio 1943 (AVdSF)

MACHIERALDO UGOCavaglià (Biella)

Maggiore Pilota, V.Cte. formazione partigiana, 76a B. Garibaldi

ORO: Ufficiale magnifico, pilota eroico, comandante esemplare, reagiva, alla dissolu-zione dell’8 settembre 1943, arruolandosi in una formazione partigiana quale gregario.Distintosi nella condotta di brillanti e difficili azioni di sabotaggio, diveniva in brevevicecomandante della formazione. Catturato per delazione, veniva sommariamente pro-cessato e condannato alla fucilazione, insieme ad altri due patrioti. Un sereno ed ele-vato testamento spirituale alla moglie ed alla figlioletta e le espressioni di addio ai geni-tori, testimoniano della sua dedizione alla Patria e della fiducia nell’utilità del suo sacri-ficio. Traversando il paese per raggiungere il luogo dell’esecuzione, rincuorava i propricompagni e le donne piangenti, cui rivolgeva forti parole di fede e di incitamento allaresistenza. Di fronte al plotone di esecuzione, dichiarava di voler dimostrare come sapes-se morire un ufficiale Italiano. Pronunciate parole di perdono e di commiserazione peri soldati esecutori, perché irresponsabili della colpa dei capi, intimava agli ufficiali ditogliersi dai ranghi e trasmetteva personalmente l’ordine che troncava la sua radiosaesistenza. Milano, 8 settembre 1943; Ivrea, 1° febbraio 1945 (data conferimento: 1945)

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

ARGENTO: Cielo di Spagna, gennaio-marzo 1937 (AVdSF)ARGENTO: Sul Campo. Cielo d’Inghilterra, ottobre-dicembre 1940 (AVdSF)ARGENTO: Cielo della Cirenaica, marzo-giugno 1941 (AVdSF)BRONZO: Cielo di Spagna, ottobre 1937 - aprile 1938 (AVdSF)PMG: Spagna, settembre 1937 (AVdSF)

SOGNO RATA DEL VALLINO DI PONZONE EDGARDOTorino

Capitano, Rgt. Nizza Cavalleria, Cte. formazione partigiana Franchi

ORO: Spinto dal generoso impulso fin dall’8 settembre 1943, si schierava contro i nazi-fascisti. Attraversate le linee di combattimento, sollecitava di compiere una delicata erischiosissima missione nel territorio italiano occupato dai tedeschi. Aviolanciato nelleretrovie nemiche, sfidava ogni rischio ed in breve tempo dava vita ad una complessaorganizzazione clandestina di grande importanza militare e politica. Individuato e atti-vamente ricercato dalla polizia nemica, moltiplicava le sue energie e la sua attività con-tribuendo sensibilmente al potenziamento del movimento di liberazione dell’Italia NordOccidentale. Due volte arrestato dai nazifascisti, riusciva ad evadere ed incurante deipericoli sempre maggiori che lo minacciavano, riprendeva con rinnovato fervore la suaaudace missione. Per scopi informativi e per accompagnare influenti membri del CLNAIsi portava tre volte nell’Italia liberata dopo audaci e fortunose vicissitudini. Caduto inmano nemica in drammatiche circostanze, nel generoso e disperato tentativo di salva-re un influentissimo membro del Movimento di liberazione, pur conscio di essere irre-vocabilmente perduto, manteneva l’abituale serenità e sopportava virilmente la prigio-nia ove lo colse il giorno della liberazione alla quale aveva tanto valorosamente con-tribuito. Italia Nord Occidentale, 8 settembre 1943 - 2 maggio 1945 (CdC 18-1-1946,r. 1, f. 281)CROCE: Comandante di plotone si è costantemente distinto, per ardimento e compor-tamento, sprezzo del pericolo ed instancabile attività. Battaglia a Madrid, 27-28 mar-zo 1939 (CdC 10-12-1940, r. 45, f. 463)

VOLPI PIETROTreviglio (Bergamo)

Tenente, XI btg. Coloniale

ORO: Comandante di compagnia coloniale, durante un violento, sanguinoso combatti-mento dava continue prove di eroismo, gettandosi ripetutamente alla testa dei suoiuomini, contro l’avversario superiore in forze. Ferito, grondante di sangue, continuavaa combattere, contendendo palmo a palmo il territorio all’attaccante. Accortosi che unsuo ufficiale ferito era per cadere nelle mani dell’avversario, alla testa di pochi animo-si, accorreva in aiuto del suo compagno d’armi e, nell’atto sublime di soccorrerlo, cade-va, colpito al cuore da piombo avversario. Durante tutta la cruenta, vittoriosa azioneogni suo atto fu un atto di valore. Onore alle truppe coloniali d’Italia. Africa Orientale,6 marzo 1941 (RD 1941) CROCE: Af Gagà-Govo Novarit, Africa Orientale 25 dicembre 1935 (AVdSF)PMG: Distintosi nelle operazioni dell’Ovest etiopico come comandante di un plotonedella 2° Compagnia. Goggiam, 21 agosto 1937 (AVdSF)

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Medaglie d’Argento al Valor Militare

Medaglie di Bronzo al Valor Militare

Croci di Guerra al Valor Militare

Promozioni per merito di Guerra

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

ACHINO ANTONIOMasserano (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Genova Cavalleria

ARGENTO: Assaliva da solo un gruppo di tiratori. Caduto ferito il cavallo durante lamischia, prontamente si rialzava, ed armatosi di fucile di uno degli avversari, da luimesso fuori di combattimento, ne abbatteva col fuoco un altro e costringeva i rimanentiad arrendersi. Fiaschetti Livenza, 31 ottobre 1918 (BU 1920, p. 4267)

ACQUADRO EUGENIOMongrando (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Nei momenti più critici del combattimento diede bell’esempio di slancio edi ardimento, cooperando a mantenere saldamente una difficile posizione. In una suc-cessiva azione, valorosamente combattendo per la difesa della linea, cadde colpito a mor-te. Meletta davanti di Gallio, Torrione di Monte Fiore, Asiago, 16-25 novembre 1917(BU 1932, p. 2726)

ACQUADRO LIVIOTollegno (Biella)

Soldato, 1° Rgt. Artiglieria Alpina, 1a B. Garibaldi

BRONZO: Artigliere alpino animato da purissimo amore di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti di italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1882)

ACQUADRO SALVATOREPralungo (Biella)

Soldato, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Con mirabile ardire, affrontava più volte la postazione di una mitraglia-trice nemica, incitando con la parola e con l’esempio i compagni. Si poneva poi dinan-zi al proprio comandante di compagnia, in un punto molto battuto dal fuoco nemico, ementre lo esortava a non esporsi veniva colpito a morte. Oslavia, 6 agosto 1916 (BU1917, p. 3769)

AGIATO FRANCESCOLecce

Soldato, Rgt. Fanteria

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

BRONZO: Si offriva spontaneamente per posare e far brillare un tubo esplosivo sottoil reticolato nemico, in zona battuta dal fuoco di fucileria e mitragliatrici. Collocato iltubo, faceva allontanare il compagno del genio e, mentre stava per dar fuoco alla mic-cia, rimaneva colpito a morte. Ponte della Marogna, 11 settembre 1915 (BU 1916, p.3188)

AGLIETTA ENRICO PIETROBiella

Primo Capitano, Fanteria

ARGENTO: Slanciatosi con l’usato valore, alla destra del suo plotone all’assalto delletrincee nemiche, vi penetrava per primo, e s’impossessava personalmente di due pri-gionieri, uno dei quali lo feriva. Rufreddo, 12 giugno 1916 (RD n° 25449, 16-11-1916)BRONZO: Si recava più volte, spontaneamente, a collocare tubi esplosivi nei reticolatinemici e riusciva a distruggerli in parte. Quale comandante di plotone impiegava poiefficacemente il proprio reparto, dimostrando calma, intelligenza e coraggio sotto ilnutrito fuoco avversario. Nelle azioni compiute fu sempre di bello esempio ai suoi dipen-denti. Cortina d’Ampezzo, 23-24 ottobre 1915 (RD n° 14153, 31-8-1916)

AGUGGIA PIETROCossato (Biella)

Soldato, 6° Rgt. Bersaglieri

BRONZO: In molte e pericolose pattuglie sotto le linee nemiche dava prova bellissimadi coraggio riportando sempre utilissime informazioni, catturando prigionieri e 5 mitra-gliatrici nell’ultima riscossa italiana. Tagliamento, Udine, 1-4 novembre 1918 (BU1920, p. 330)

AIMONE ARTUROCrevacuore (Biella)

Aspirante Ufficiale, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Mirabile esempio d’intrepidezza, sotto il violento fuoco di artiglieria, del-la fucileria e delle mitragliatrici nemiche, assumeva il comando di una compagnia rima-sta priva di ufficiali, trascinandola risolutamente verso la meta assegnatagli, finché cade-va colpito a morte a poca distanza dalla trincea avversaria. Carso, 2 novembre 1916(BU 1918, p. 644)

ALBERTAZZI PAOLOPiedicavallo (Biella)

Capitano, 33° btg. Speciale Zappatori Artieri

CROCE: Con alto spirito del dovere, costante animatore dei propri dipendenti portavaa compimento, in zone insidiose, importanti lavori stradali prima, durante e dopo leoperazioni per la conquista dell’Harar, sprezzando pericoli e sacrifici di ogni genere alloscopo di assicurare il transito delle colonne operanti. Ogaden - Harar, febbraio-mag-gio 1936 (BU nrp)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

ALBERTELLA GIOVANNICrevacuore (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: Durante un violento contrattacco nemico, rimaneva benché ferito, al pro-prio posto per circa sette ore finché il contrattacco fu definitivamente respinto. MalgaZugna, 26 giugno 1916 (BU 1917, p. 1643)

ALBERTI MARIOCasale Monferrato (Alessandria)

Aviere

ARGENTO: (BU nrp)BRONZO: Armiere di velivolo aerosilurante, partecipava ad azioni di ricognizioni arma-te dimostrando sempre capacità e ardimento. Da una azione di siluramento contro unconvoglio anglo-americano fortemente scortato non rientrava dopo che il suo velivoloaveva affondato un grosso trasporto. Cielo del Mediterraneo, 12-24 novembre 1942(BU 1943, p. 936)

ALBERTINI CARLOCandelo (Biella)

Tenente Pilota

ARGENTO: Brillante ufficiale, abile pilota da caccia, con la propria azione coraggiosaed intelligente dava ripetutamente prova di ardimento e di ammirevole aggressività innumerosi aspri combattimenti aerei ed in reiterati mitragliamenti su mezzi meccaniz-zati nemici effettuati a volo radente in condizioni ambientali decisamente avverse. Cielodella Marmarica, giugno-ottobre 1940 (CdC 25-7-1941, r. Aeronautica, f. 328)BRONZO: Ardito pilota da caccia, in azioni di mitragliamento su munita base aereanemica d’oltremare sfidava la violenta reazione contraerea avversaria, contribuendo alladistruzione al suolo di alcuni velivoli nemici. In azioni di scorta al bombardamento subasi nemiche e su convogli fortemente scortati, assolveva sempre le missioni con peri-zia e sereno sprezzo del pericolo. Cielo del Mediterraneo, marzo-giugno 1941 (BU1943, p. 692)CROCE: Ufficiale di complemento partecipava quale pilota da caccia a numerose azio-ni di scorta a convogli navali. In una di tali azioni riusciva a sventare la minaccia nemi-ca mitragliando efficacemente due velivoli avversari. Tunisia, 23 marzo - 9 maggio 1943(BU 1956, p. 973)

ALBERTO PIETROTrivero (Biella)

Sottotenente, 7° btg. Genio Zappatori, 7° btg.

ARGENTO: Incaricato della costruzione di una trincea a pochi metri dal nemico, men-tre intelligentemente primo fra i soldati, attendeva al lavoro, attaccato da una pattuglianemica, con forte lancio di bombe, riusciva a fugarla. Incorando i propri soldati, lan-

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

ciatosi fuori della trincea per trarre i nemici prigionieri, cadeva mortalmente colpito.Monfalcone, 25 giugno 1916 (BU 1917, p. 1843)

ALICE CELESTINOCavaglià (Biella)

Soldato, 47° Rgt. Fanteria

BRONZO: Slanciatosi alla testa di pochi uomini al contrattacco di un forte nucleo avver-sario lo fugava col lancio di bombe a mano e lo inseguiva, continuando sempre ad inci-tare i compagni alla lotta finché venne colpito a morte. Zenson di Piave, 15 giugno1918 (BU 1927, p. 3017)

ALLARA-PERLA CARLO LUIGICampiglia Cervo (Biella)

Tenente, 4° Rgt. Genio

BRONZO: Addetto alle osservazioni idrometriche presso il Piave, data l’esiguità delcompito da assolvere, animato da alto sentimento del dovere, si prestava spontanea-mente nei lavori per il gettamento di un ponte, ed efficacemente vi cooperava. Essendosipoi verificato un momento di esitazione fra le truppe destinate per prime, al passaggiodel fiume, perché non sicuro di un guado esistente presso la sponda sinistra, risoluta-mente slanciavasi nel guado stesso, trascinando col suo esempio gli esitanti. Pederobba,Piave, 26 ottobre 1918 (BU 1920, p. 1798)

ALLARA-PERLA CAMILLOCampiglia Cervo (Biella)

Tenente, 66° rgpt. Artiglieria Assedio, 153° Gr. 802° btr.

ARGENTO: Comandante di sezione sebbene i suoi pezzi fossero violentemente con-trabattuti dal nemico, con proiettili a gas asfissianti, rimaneva impavido al suo posto,infondendo col suo esempio, calma e coraggio nei soldati, e incitandoli a continuare ilfuoco, finché cadeva colpito da morte. Val Brenta, 15 giugno 1918 (BU 1919, p. 5880)

ALLARA-PERLA GIOVANNICampiglia Cervo (Biella)

Maggiore, 2° Rgt. Artiglieria da montagna

ARGENTO: Rimasto unico ufficiale alla linea dei pezzi, seguiva arditamente, col fuo-co di questi, l’avanzata della nostra fanteria. Mentre poi, con mirabile coraggio e altosentimento del dovere, incurante di se, si esponeva per verificare il puntamento di unpezzo, cadeva gravemente ferito. Distintosi già per calma e fermezza in un precedentecombattimento nel quale venne pure colpito. Crni Hrib, 17 settembre 1916 (MG, brev.36116, r. 94, Guerra AM, f. 222)BRONZO: (BU nrp)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

ALLIATA ERMINIOCasapinta (Biella)

Soldato, Rgt. Genio

BRONZO: Con ardimento e perizia, impavido di fronte alle insidie nemiche, deponevada solo, ripetutamente, e faceva brillare, parecchi tubi esplosivi nei reticolati avversariproseguendo poi l’opera di distruzione col taglio diretto mediante pinze. Monte Sperone,6-14 aprile 1916 (BU 1916, p. 5946)

ANDREANI FERNANDOBiella

Tenente, 4° Rgt. Fanteria. D. Sforzesca

CROCE: Comandante di compagnia mortai, incaricato di organizzare i tiri contro posi-zione avversaria, da attaccare, non esitava a portare le sue armi in località avanzata esottoposta alle offese nemiche. Durante la reazione avversaria, che causava al suo repar-to perdite di uomini e materiale, dava esempio di sprezzo del pericolo. Contuso, per tirodi artiglieria, nonostante le menomate condizioni fisiche, rimaneva al suo posto, dan-do prova di spirito di sacrificio. Marizai Mali Scindeli. Fronte Greco, 8 febbraio - 30marzo 1941 (MG 1942, Gabinetto, f. 364, p. 3)CROCE: Comandante di compagnia mortai da 81, in più giorni di attacchi avversarisprezzante di ogni pericolo concorreva validamente a contenere la pressione. In unmomento critico, mentre puntava personalmente un pezzo contro pattuglioni che ten-tavano di irrompere sulle postazioni benché colpito a morte, in un supremo sforzo inci-tava ancora i dipendenti alla resistenza. Simowakij Schebolarewskij, Fronte Russo, 15-22 agosto 1942 (BU 1945, d. 14, p. 1299)

ANGELINO FLAVIOCoggiola (Biella)

Sergente Maggiore, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Sotto il violento fuoco nemico di artiglieria e bombe a mano, sprezzante delpericolo, rimaneva alla propria mitragliatrice facendola funzionare con efficacia. Ferito,non abbandonava il proprio posto, se non quando vide decisamente respinto l’attacco.Meletta davanti di Gallio, Altipiano di Asiago, 22 novembre 1917 (BU 1919, p. 5224)

ANGELINO GIOVANNICoggiola (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Uscito volontariamente alla ricerca di nostri feriti, si portava sotto trinceenemiche, venendovi egli stesso mortalmente colpito. Dente del Pasubio, 10 settembre1916 (BU 1917, p. 911)

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

ANGELONI ALESSANDROForlimpopoli (Forlì)

Caporale, 718a Compagnia Mitragliatrici Fiat

ARGENTO: (BU nrp)BRONZO: Con sereno sprezzo del pericolo, rimaneva con la propria mitragliatrice alloscoperto sotto il tiro avversario, onde colpire con più efficacia il nemico, costante esem-pio di coraggio ai compagni. Giavera, 15-22 giugno 1918 (BU 1920, p. 1495)

ANGIONO ALESSANDROCossato (Biella)

Maggiore, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Alla testa del suo battaglione, con slancio e ardimento, coadiuvava repar-ti di truppe antistanti nell’assalto di trinceramenti nemici, travolgendone i difensori ecatturando molti prigionieri. Ferito alla testa, continuava a tenere il comando di bat-taglione finché per la grave perdita di sangue, dovette abbandonare il suo posto.Castagnevizza, 12 agosto 1916 (BU 1918, p. 647)

ANTONINO ERNESTOMagnano (Biella)

Sergente, 38° Rgt. Artiglieria Campagna

ARGENTO: Durante un attacco nemico, giunto alla batteria l’ordine di trasportare ipezzi fuori delle piazzuole, per eseguire un tiro di sbarramento sotto intensissimo fuo-co avversario, dava ai serventi mirabile esempio di coraggio e di fermezza, uscendo perprimo allo scoperto e trasportandovi il proprio cannone, finché gravemente ferito inci-tava ancora i suoi alla resistenza dolendosi di dover abbandonare il posto di combatti-mento. Medio Piave, 15-16 giugno 1918 (BU 1920, p. 2593)

ANTONIOLI GIOVANNIDruogno (Verbania)

Tenente, 6° Rep. d’Assalto

CROCE: Aiutante maggiore di un reparto d’assalto disimpegnava le sue attribuzioni, inmomenti difficili, in modo esemplare dimostrando sprezzo del pericolo e coadiuvandoottimamente il suo comandante. Val Damoro, Monte Grappa, 15 giugno 1918 (BU1926, p. 373)

ANTONIOTTI FIORENZOMuzzano (Biella)

Caporalmaggiore, 4° Rgt. Bersaglieri

BRONZO: Durante l’assalto ad una posizione nemica, quantunque ferito, continuava aincitare i suoi uomini, ritirandosi solo dopo averne ricevuto l’ordine. Monte Fratte, 19agosto 1917 (BU 1919, p. 796)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

ANTONIOTTI GIUSEPPEPralungo (Biella)

Caporalmaggiore, 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: Benché ferito, continuò a guidare la propria squadra alla conquista di unatrincea avversaria; più tardi, dando bell’esempio di fermezza e di coraggio, si slanciavaarditamente contro il nemico, infliggendogli gravi perdite. Monte Vodice, 18 maggio1917 (BU 1918, p. 1866)

ANTONIOTTI OVIDIOBiella

Caporale, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Comandante di una pattuglia di arditi, attraversando una zona fortementebattuta da mitragliatrici ed artiglieria avversaria, prendeva contatto parecchie volte colnemico e riportava preziose informazioni, coadiuvando efficacemente il proprio ufficia-le. Valle S. Lorenzo, 18 dicembre 1917 (BU 1919, p. 1426)

APOSTOLO VITTORIONapoli

Aiutante di Battaglia, 16° btg. d’Assalto

ARGENTO: Dando costante prova di mirabile ardimento, partecipava brillantementea vari assalti rimasto ferito il comandante del plotone, assumeva il comando del repar-to guidando i dipendenti con fermezza e perizia avuto un piede congelato, non abban-donava la linea e rientrava solamente al termine dell’azione alla testa dei superstiti.Col d’Echele, Sasso, 23-26 dicembre 1917 (BU 1919, p. 2421)CROCE: Esploratore sempre coraggioso e calmo tentò volontariamente di trarre in sal-vo un ferito, esponendosi al fuoco di una mitragliatrice nemica. Podgora, 10 giugno1915 (BU 1923, p. 914)PMG: (BU 1920, p. 5361)

ARALE UGOCossato (Biella)

Caporalmaggiore, 13° Rgt. Bersaglieri Milizia Mobile

ARGENTO: Condusse la propria pattuglia ad affrontare valorosamente soverchianti for-ze nemiche incitando i dipendenti con l’esempio e con la parola, ed abilmente seppeliberarsi dell’accerchiamento. Incontrata viva resistenza in una pattuglia nemica muni-ta di mitragliatrice, che produceva gravi perdite alla nostra linea con pochi uomini vipiombò sopra e con violento getto di bombe, annientò gli avversari, catturando quindil’arma con grande vantaggio per l’andamento generale dell’azione. Cima Ninni, Piave,19 giugno 1918 (BU 1920, p. 1770)

ARPOSIO ALESSANDROSanthià (Vercelli)

Caporale, 1299a Compagnia Mitragliatrici Fiat

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

BRONZO: Caporale tiratore portava celermente la sua arma sul fianco della linea occu-pata dalla compagnia, e, con raffiche ben dirette, sventava un tentativo nemico di aggi-ramento concorrendo alla cattura di nuclei avversari. Zaibena, 1 novembre 1918 (CdC30-6-1920, r. 17, f. 104)

ASTA GIACOMETTI ROLANDOVilla del Bosco (Biella)

Sergente, 4° Rgt. Alpini 4a B. Garibaldi

CROCE: Animato da purissimo amor patrio, partecipava volontariamente ad una nuo-va campagna condotta in terra straniera in contrasto con gli umilianti ordini dei tede-schi. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente per oltre un anno, percor-reva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, opponen-do la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili, le armi al nemico e la saldezza dell’animoa quanti volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943ed oltre (BU 1946, d. 15, p. 1918)CROCE: Caduto in agguato, di ritorno da un’azione contro un presidio tedesco, allatesta dei suoi uomini, trascinati dall’esempio; con preciso ed efficace lancio di bombe amano, sventava il tentativo del nemico, causandogli perdite. Sul Campo. Sisici,Montenegro, 14 novembre 1944 (BU 1945, d. 21, p. 1945)

AVOGADRO DI CERETTO GIUSEPPE AMEDEOBiella

Maggior Generale

PMG: Difesa di Beaufort, 29 settembre 1793 (AAdV)

AVOGADRO DI COLLOBIANO FERDINANDOVigliano (Biella)

Capitano Pilota

ARGENTO: (AAdV)BRONZO: (AAdV)CROCE: Capo equipaggio di velivolo da bombardamento, con magnifico slancio ed inpieno giorno portava a termine una difficile e rischiosa azione di guerra su obiettivofortemente difeso dall’artiglieria e dalla caccia, nonostante la violenta reazione nemi-ca, manteneva calma ammirabile dimostrando sereno sprezzo del pericolo ed elette virtùdi combattente. Cielo dell’Inghilterra Sud Orientale, 29 ottobre 1940 (BU Aviazione1941, supp.11, p. 26)

AVOGADRO DI VIGLIANO LUIGIBiella

Capitano

CROCE: Partecipava quale paracadutista, alla occupazione dell’isola di Cefalonia effet-tuata da reparti dell’armata aerea. Lanciatosi arditamente in territorio fortemente pre-

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

sidiato dal nemico, concorreva con la sua azione coraggiosa all’occupazione dei puntipiù importanti contribuendo così alla rapida occupazione di tutta l’isola. Cielo diCefalonia, 30 aprile 1941 (BU 1941, p. 22)

AYMO BOOT EMANUELEVenezia

Maggiore, Aeronautica

ARGENTO: Volontario per una rischiosa missione di guerra, veniva aviolanciato in ter-ritorio italiano occupato dai tedeschi. Con azione audace ed avveduta costituiva in bre-ve una solida e vasta organizzazione informativa. Malgrado la intensa vigilanza nemi-ca e i gravi pericoli cui andava incontro, continuava per più mesi la difficile missione,contribuendo efficacemente al potenziamento del movimento di liberazione nazionale.Italia occupata, 10 giugno 1944 (BU 1945, d. 14, p. 591)

AZZARONE FRANCESCOMonte S. Angelo (Foggia)

Maggiore, 78° btg. Genio Zappatori

ARGENTO: Capo ufficio del genio di una divisione e comandante di un battaglione,inviato a studiare l’andamento e la sistemazione delle nuove linee mentre ancora furio-samente si combatteva per il loro possesso, assolveva con calma, perizia ed intrepidez-za, il compito affidatogli, e benché ferito e contuso alla testa da schegge di granata e dasassi, non abbandonava il comando di battaglione ma, dopo brevissimo riposo, ripren-deva le sue ricognizioni, dando esempio di attività infaticata e di sereno sprezzo del peri-colo. Castagnevizza, 3-6 giugno 1917 (BU 1917, p. 7265)BRONZO: Fu superiore ad ogni elogio nel coadiuvare il comando del genio nello stu-dio dei lavori di difesa del settore assegnatogli, nonostante che la zona fosse battuta daltiro delle bombarde e mitragliatrici avversarie. Eseguiva ricognizioni sino al limite chemano mano veniva occupato, e, dando bell’esempio di valore, riportava risultati tangi-bili e di grande ausilio all’azione. Basso Piave, 2-6 luglio 1918 (BU 1922, p. 1068)

BADI DOMENICOVoldomino (Varese)

Sergente, 5° Rgt. Alpini

ARGENTO: Alla testa della propria squadra, con mirabile ardimento si slanciava piùvolte, al grido di “Savoia!” e sotto fittissimo fuoco di sbarramento, sui reticolati nemi-ci finché non veniva travolto dallo scoppio di una granata che lo lasciava tramortito.Distintosi per ardire e valore in precedenti combattimenti. Conca Presena, 13-14 ago-sto 1918 (BU 1933, p. 3057)

BADONE ENZOTorino

Sottotenente, 7° Rgt. Alpini

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

BRONZO: Durante un lungo ed aspro combattimento, incaricato di difendere un trat-to particolarmente importante di una posizione, visto che l’avversario stava per avereil sopravvento sul suo reparto, si portava sopra un’alta roccia, allo scoperto, donde, incu-rante del pericolo, lanciava bombe sull’avversario, finché da prode cadeva colpito a mor-te. Monte Tondarecar, Altipiano di Asiago, 22 novembre 1917 (BU 1921, p. 1628)

BAGNARI GIUSEPPEMezzano di Ravenna (Ravenna)

Sergente Pilota

BRONZO: Pilota abile ed audace, in una azione contro numeroso e ben scortato con-voglio nemico, nei pressi di Malta, incurante della violenta reazione, attaccava in pic-chiata con audace sicurezza ed infliggeva al nemico dure perdite. Attaccato dalla cacciaavversaria, si disimpegnava abilmente, rientrando con la propria formazione alla base.Cielo del Mediterraneo Centrale. 24 luglio 1941 (BU 1941, p. 17)CROCE: Pilota da bombardamento in picchiata effettuava azioni a tuffo mitragliamen-to contro apprestamenti e munita base aeronavale nemica, distinguendosi per coraggioe precisione di tiro, nonostante l’imperversare della più violenta reazione contraerea.Cielo della Grecia, della Jugoslavia e del Mediterraneo, marzo-settembre 1941 (BU1942, p. 1931)

BALLARIN ANGELOSchio (Vicenza)

Sottotenente, Rgt. Bersaglieri

ARGENTO: Guidava il plotone contro trinceramenti nemici, avanzando animosamen-te sotto il fuoco intenso di fucileria e di mitragliatrice, e, benché due volte ferito gra-vemente, continuava a partecipare al combattimento, dando ai suoi dipendenti mirabi-le esempio di valore e di forza d’animo. Monte Cavallino, 18 luglio 1915 (BU 1916,p. 1752)

BALZARINI GABRIELLORoma

Tenente, 6° Rgt. Alpini

ARGENTO: In un aspro e sanguinoso combattimento, alla testa della propria sezionemitragliatrici, con mirabile sprezzo del pericolo, sotto il violento tiro nemico si slan-ciava nella furiosa lotta corpo a corpo, impegnate dalle truppe sulla linea di fuoco con-tro le fanterie d’assalto avversarie. Anche nei successivi contrattacchi dei nostri, davacostante prova di insuperabile valore. Monte Cornone, Sasso Rosso, Asiago, 10 feb-braio 1918 (BU 1920, p. 2974)

BANDINI FULVIOTerranuova Bracciolini (Arezzo)

Sergente, 31° Rgt. Fanteria Carrista

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

BRONZO: Sottufficiale carrista ardito, durante una difficile operazione, nella quale ilsuo reparto subiva gravi perdite, colpito una prima volta e ferito ad una mano, conti-nuava la sua efficacissima azione. Colpito una seconda volta da proiettile, che minora-va gravemente l’efficienza del mezzo corazzato, sempre combattendo, riusciva a porta-re in salvo il carro stesso, malgrado che il nemico tentasse di immobilizzarlo definiti-vamente con lancio di bombe. Sroni i That, Fronte Greco, 15 aprile 1941 (CdC r. 41,f. 209)

BANINO ERMENEGILDOCerrione (Biella)

Carabiniere, 35a Sezione CC RR

BRONZO: Addetto al comando di un Reggimento impegnato dal nemico volontaria-mente si portava in prima linea faceva fuoco e incitava i soldati al combattimento. Cer,Macedonia Serba, 29 settembre 1918 (BU 1920, p. 3399)

BARATELLA ANGELOCrespino (Rovigo)

Soldato, 48° Rgt. Fanteria

BRONZO: Volontariamente, per due volte, si prestava in rigida stagione di passare anuoto il Piave, di fronte al nemico vigile a pochi passi dalla sponda, e cooperava al tra-ghetto di una barca. In ambo i tentativi giungeva a pochi metri dalla sponda avversa-ria, ma in causa dei vortici della corrente veniva travolto e trascinato a valle, riuscen-do a salvarsi soltanto dopo inauditi sforzi. Romanziol, 9-10 aprile 1918 (BU 1919, p.3316)

BARATTO BRUNOValdengo (Biella)

Caporalmaggiore, 1° Rgt. Artiglieria da montagna

BRONZO: Animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziava volontariamentein terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umilianti ordini dei tede-schi e partecipava ininterrottamente a tutte le azioni di guerra del suo reparto. Nelladura e difficile lotta, combattendo strenuamente, percorreva migliaia di chilometri lace-ro e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, opponendo la forza dell’orgoglio agli abi-tanti ostili che lo volevano disarmato, le armi al nemico che superiore in forze e mezzilo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quanti volevano piegare i suoi sentimentid’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8 marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1871)

BARATTO PIERINOPray (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini, btg. Aosta, 1a B. Garibaldi

BRONZO: Artigliere alpino animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umilianti

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

ordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti di italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1883)

BARAZZOTTO GIOVANNIBiella

Zappatore, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Di pattuglia, si spingeva arditamente sotto i reticolati nemici, per tagliar-li, e benché ferito, ritentava, di sua iniziativa, la prova, finché non cadeva nuovamen-te e mortalmente colpito. Monte Rankhofel, 23 ottobre 1915 (BU 1916, p. 4450)

BARBERA BRUNOBiella

Caporalmaggiore, 1° Rgt. Artiglieria Alpina, Gr. Aosta, 1a B. Garibaldi

BRONZO: Artigliere alpino animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti di italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1883)

BARBERA LIVIOBiella

Sottotenente Pilota, 84a Squadriglia, X Gr. 4° Stormo Caccia

ARGENTO: Pilota da caccia, gregario sicuro e fedele, in durissimi combattimenti soste-nuti con forze più volte superiori ed a volte soverchianti, contribuiva con aggressività,perizia e valore alle brillanti vittorie del reparto. Cielo del Mediterraneo e dell’Egitto,agosto 1941 - luglio 1942 (BU 1943, d. 15, p. 938)ARGENTO: Sergente pilota da caccia, partecipava a numerose azioni belliche dandosempre prova di elevato spirito combattivo e di forza d’animo non comune. In aspricombattimenti sostenuti contro soverchianti forze da caccia nemiche, lottando con estre-ma decisione, ingaggiava più volte impari lotta, contribuendo alle brillanti vittorie delreparto. Cielo del Mediterraneo Centrale, 1 agosto 1942 - 31 agosto 1943 (BU 1959,suppl. 7, p. 88 e BU 1945, d. 17, p. 767)PMG: (MD Aeronautica 14-7-1954, prot. 7162/12)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

BARBERA PIETROMongrando (Biella)

Soldato, 11° Rgt. Alpini, btg. Trento

CROCE: Si distingueva in due contrattacchi per ardimento e sprezzo del pericolo. Mentrestava per raggiungere una posizione riconquistata, veniva colpito a morte. Pljevlja,Balcania, 1 dicembre 1941 (MD Esercito 8-3-1951, brev. 24704, prot. 4744/UR/53749)

BARBERA PIETROBiella

Sergente, Rgt. Fanteria

BRONZO: Essendo caduto l’ufficiale comandante il plotone, conduceva i propri uomi-ni all’assalto di una posizione nemica, e, presala, vi si rafforzava, incoraggiando con l’e-sempio del suo ardimento i propri dipendenti alla resistenza, nonostante le forti perdi-te. Casa Due Pini di San Marco, Gorizia, 14 novembre 1916 (BU 1917, p. 5645)

BARBERO GIOVANNITrivero (Biella)

Soldato, 4° Nucleo Sussistenza 1a B. Garibaldi

BRONZO: Artigliere alpino animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti di italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1883)

BARBERO LUIGISala (Biella)

Soldato 4° Rgt. Alpini, btg. Ivrea

CROCE: Porta arma di squadra fucilieri, nel corso di un difficile combattimento offen-sivo contro munito presidio nemico, non esitava a portarsi d’iniziativa con la propriaarma in posizione avanzata, scoperta e fortemente battuta, da dove meglio poteva diri-gere il tiro contro le fortificazioni avversarie, riuscendo in tal modo ad infliggere sen-sibili perdite al nemico e contribuendo notevolmente al successo dell’azione. Rogatica,Bosnia, 15 febbraio 1944 (BU 1946, d. 28)

BARO ANTONIOBiella

Soldato, 1° Rgt. Artiglieria Alpina, 1a B. Garibaldi

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

BRONZO: Artigliere alpino animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti di italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d. 15, 1882)

BASEGGIO CRISTOFOROMilano

Maggiore, Rgt. Alpini

ARGENTO: Aiutante di campo di una brigata durante due mesi di operazioni, presta-va opera efficace al successo delle nostre armi, esponendosi nelle situazioni e nei momen-ti più pericolosi per dare esempio alle truppe ed opera di collaborazione ai comandi,numerose volte arrischiando la vita. Monte Collo, Monte Ceolina, Val T. Maso, mag-gio-giugno 1916 (BU 1925, p. 400)ARGENTO: Comandante di una colonna isolata di 1500 uomini si spinse all’attacco didue alture, potentemente rafforzate, a varie ore di marcia dalla Divisione. In due gior-ni di cruenti attacchi conquistava una prima posizione, ed espletava una immediata rico-gnizione della seconda posizione difesa da un battaglione. Nel giorno seguente la attac-cava risolutamente conquistandola e perdendola per ben sette volte in micidiali com-battimenti. Stremato di forze, raccoglieva i pochi uomini rimasti e dopo averli allinea-ti allo scoperto, ispezionando le armi, sfilava in parate al passo regolamentare davantial nemico che, stupito, cessava il fuoco ed in seguito abbandonava la posizione, offren-do campo di manovra alle successive operazioni della divisione. Volto San Osvaldo,Valsugana, 3-6 luglio 1916 (BU 1925, p. 400)ARGENTO: Durante aspri combattimenti, rimase sempre sulla linea di fuoco, e col suoicontegno fu mirabile esempio di fermezza, di coraggio e di audacia alle truppe incitan-dole all’offesa e alla resistenza contro soverchianti forze avversarie. Carso, agosto-set-tembre 1917 (BU 1918, p. 1870)BRONZO: Ufficiale informatore, inviato dal comando di divisione a seguire una colon-na incaricata di speciale mandato, quando questa iniziava il combattimento, si portavaarditamente in prima linea e, durante tutta l’azione, dava prova di sereno coraggio e disprezzo del pericolo. Già segnalatosi, per intelligenza ed arditezza, in precedenti scon-tri. Monte Salubio, 24 agosto 1915 (BU 1916, p. 3241)PMG: (BU 1916, p. 762)PMG: (BU 1917, p. 6885)

BASSANO GIOVANNIRonsecco (Vercelli)

Caporale, 731° Compagnia Mitragliatrici Fiat

BRONZO: Porta ordini fu esempio costante ai compagni per calma e fermezza anchenelle più difficili circostanze. Attraversò varie volte zone battute dal fuoco di artiglie-

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

ria e fucileria nemiche, dimostrando ardimento e sprezzo del pericolo ed assolvendosempre lodevolmente il proprio compito. Monte M. Globokak, 24-25 ottobre 1917(BU 1919, p. 2477)

BASSO MARIOBenna (Biella)

Soldato, Gr. Bombardieri btr.

BRONZO: Incurante del pericolo, prestava servizio come servente ai pezzi, sotto il vio-lento fuoco dell’artiglieria nemica, finché una granata avversaria lo uccise accanto allasua bombarda. Oppacchiasella, 23 settembre 1916 (BU 1917, p. 4945)

BASSO ROMANOCossila (Biella)

Tenente 2° Rgt. Genio

ARGENTO: Col reparto del genio ai suoi ordini, d’iniziativa, si portava in prima lineaper coadiuvare i fanti nel rafforzamento della posizione. Durante l’azione incitava letruppe alla resistenza, esempio di calma e di ardimento. Sprezzante di ogni pericolo, for-niva utili informazioni ai reparti in linea e concorreva al collegamento della prima lineacoi rincalzi e colle artiglierie, percorrendo zone intensamente battute ed infette da gas.Monte Grappa, Casa Tasson, 16-17 settembre 1918 (BU 1919, p. 6488)

BASSOTTO ERALDOFontainemore (Aosta)

Sottotenente, 46° Rgt. Artiglieria Motorizzato

CROCE: Capo pattuglia in osservatorio avanzato, dava ripetute prove di coraggio e sprez-zo del pericolo. Durante un attacco di carri armati nemici, pur sottoposto a violentofuoco di artiglierie e mitragliatrici avversarie, si prodigava infaticabilmente nell’assol-vimento del proprio compito, fornendo al proprio comando preziose notizie sulla situa-zione, dando bella prova di ardire e di alto senso del dovere. Zona di Tobruk, Cirenaica,29 aprile - 13 maggio 1941 (BU 1942, p. 2603)

BASSOTTO GIUSEPPEMosso S. Maria (Biella

Caporale, carrista

ARGENTO: (Albo d’Oro Carrista)

BASSOTTO MARIOPortula (Biella)

Soldato, 1° Rgt. Artiglieria da montagna, 1a B. Garibaldi

BRONZO: Artigliere alpino animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umilianti

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

ordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti di italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1883)

BATTAGLIA ARALDOLa Maddalena (Sassari)

Capo meccanico 1a classe, RM

CROCE: Imbarcato su C. T., di scorta a convoglio, fatto segno a violento attacco di bom-bardieri nemici, rimaneva serenamente al suo posto e, mentre perdurava l’azione nemi-ca, provvedeva con vivo senso del dovere e perizia alle riparazioni delle avarie, verifi-catesi in conseguenza dello scoppio di bombe in prossimità dello scafo. 2a GuerraMondiale (MM 14-15 marzo 1943, p. 2485)

BAVARO FULVIOBiella

Sergente Maggiore, 132° Rgt. Costiero

ARGENTO: Quale vice comandante ad uno sbarramento stradale improvvisamenteattaccato da soverchiati forze tedesche che intendevano impossessarsi del ponte, oppo-neva estrema resistenza. Sopraffatto da preponderanti forze, ferito una prima volta, con-tinuava nella lotta. Ferito nuovamente ed in modo grave, da bombe a mano, cadevaesausto sull’arma che mai aveva abbandonato. Esempio di fermezza e fedeltà al dove-re. Ponte Mannu, Oristano, 9 settembre 1943 (BU 1945, d. 2, p. 107)

BECCARIO ERMANNONarni (Perugia)

Primo Capitano Medico

CROCE: In aspri combattimenti prodigò l’opera sua umanitaria ai feriti e respinse colpersonale del posto di medicazione una pattuglia nemica che gli intimava la resa. Pradisdi Sopra. Prealpi Carniche, 6 novembre 1917 (CdC 6-9-1926, brev. 60, r. 15, f. 49)

BECCHIA VALERIOValle San Nicolao (Biella)

Caporale, 79° Rgt. Fanteria

BRONZO: Per bella prova di prontezza e di coraggio data nello scontro della pattugliacui apparteneva, con un gruppo di ribelli. Tocra, 9 agosto 1915 (BU 1917, p. 1080)

BELLAN ALFONSOPorto Tolle (Rovigo)

Caporale, 66° Rgt. Fanteria motorizzato

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

CROCE: Si spingeva con ardire in zona intensamente battuta dalle armi nemiche e con-tribuiva alla cattura di un cannone anticarro abbandonato dal nemico oltre il nostroschieramento. Sidi Dreghise, Marmarica, AS, 13 dicembre 1941 (BU 1952 p. 2740 -BU 1954 p. 444)

BELLARDI GIOVANNIBorgomasino (Torino)

Caporale, 10° Rgt. Artiglieria Campagna

ARGENTO: Guida a cavallo, riusciva a mantenere il collegamento tra il comando digruppo e il comando di artiglieria divisionale, nonostante il bombardamento nemico,e, sofferente per l’azione dei gas, rifiutava la sostituzione con altro porta ordini e con-tinuava il suo servizio, finché il gruppo rimase in funzione. Bois de Coutron, 15 luglio1918 (BU 1920, p. 1094)

BELLIA ARRIGOPettinengo (Biella)

Capitano Pilota, Aviazione della Cirenaica

ARGENTO: Pilota di aeroplano dei più arditi ed entusiasti, ha compiuto molti volti sulnemico, superando qualsiasi ostacolo dipendente dalle condizioni atmosferiche e dalledifese avversarie e conducendo sempre a termine i compiti affidatigli. Il 12 novembre1917, urgendo una ricognizione sul Piave, volontariamente si offriva a pilotare l’appa-recchio. Avendo superato dei barconi che tentavano di passare il fiume, mirabilmentecoadiuvando l’osservatore nonostante violentissime raffiche di mitragliatrici e fucilerianemica, si abbassava ripetutamente a 250 metri per mitragliarli, finché ebbe l’apparec-chio colpito in parti vitali. Allora con calma e serenità, riusciva ad atterrare, scongiu-rando nell’atterraggio un’imminente catastrofe. Cielo del Piave, 12 novembre 1917(BU 1918, p. 4302)ARGENTO: Comandante di squadriglia in un lungo ed intenso periodo di operazionibelliche dava costante esempio di valore e di ardimento. In oltre 180 ore di voli di guer-ra, affrontando con animo sereno ogni più grave difficoltà, cooperava efficacemente allavittoria delle nostre armi. Cielo della Sirte e del Gebel, Cirenaica, giugno 1929 - set-tembre 1930 (BU 1931, p. 610)BRONZO: (BU nrp)

BELLINCIONI GIULIANOBiella

Cannoniere P.S., sommergibile classe 600 Nichelio

CROCE: Imbarcato su sommergibile affrontava il nemico con sprezzo del pericolo. Acquedell’Adriatico, ottobre 1943 - febbraio 1944 (MM 1-3-1944, all. n° 1 FOM)CROCE: Imbarcato su sommergibile destinato ad operazioni di sbarco su costa nemicapartecipando a operazioni rischiose dava prova di coraggio e elevato sentimento deldovere. Sul Campo. Mare Adriatico, 6 aprile 1944 - 27 luglio 1944 (MM 24-3-1946,brev. 4410)

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

BELLUCCO ARMIDOPernumia (Padova)

Sergente Maggiore, 317° Rgt. Fanteria Acqui

BRONZO: Cefalonia, 22 settembre 1943 (MD Esercito 26-10-1951, brev. 31728, prot.20499/UR/22.4.5)

BELTRAMO FRANCOOcchieppo Inferiore (Biella)

Soldato, 63° Rgt. Fanteria

ARGENTO: Berat, Albania (CGOCG)

BELTRAMO MAURILIOBiella

Soldato, Rgt. Fanteria

BRONZO: Bell’esempio di coraggio e di abnegazione, primo fra tutti sotto l’intenso fuo-co nemico di mitragliatrici ed artiglieria, si slanciava contro l’avversario, incitando icompagni a seguirlo. Monte Rasta, 18-19 giugno 1917 (CdC 24-7-1918, n° d’ord.35994)

BENNA LUIGIBiella

Soldato, Rgt. Fanteria

BRONZO: Faceva prigioniero un piccolo posto nemico e si slanciava poi animosamen-te in una galleria, gettando bombe, e concorrendo a fare dei prigionieri. Carso, 24 mag-gio 1917 (BU 1918, p. 4386)

BENNA MARIOCossila (Biella)

Sottotenente, 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: In un violento contrattacco nemico, quantunque gravemente ferito, rima-se al suo posto, continuando a rincorare i suoi soldati, finché l’avversario fu definitiva-mente respinto. Bodrez, 17 maggio 1917 (BU 1918, p. 1871)

BERDOATI ORESTERoppolo (Biella)

Caporale, XXX Rep. d’Assalto

BRONZO: Con slancio ammirabile si slanciava all’attacco di fortissima posizione nemi-ca. Con bombe a mano e pugnalate distruggeva parte del presidio nemico, forte di unacompagnia, catturando prigionieri. Monte Spinoncia, 21 maggio 1918 (BU 1924, p.1642)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

BERETTA MARCELLOVercelli

Soldato, Rgt. Artiglieria Pesante Campale

BRONZO: Dimostrava coraggio e fermezza nel disimpegno delle proprie mansioni diservente, mentre la batteria, soggetta per parecchie ore a violento fuoco nemico, subi-va gravi perdite. Moriva sul campo. Monte Cengio, 28-30 maggio 1916 (BU 1917, p.3793)

BERRONE ERNESTOMombello Monferrato (Alessandria)

Caporalmaggiore, btg. Bersaglieri

BRONZO: Capo pattuglia, si slanciava arditamente alla baionetta contro nemico supe-riore in forze, facendo numerosi prigionieri. In altro servizio di esplorazione, ardita-mente si spingeva fin dentro una trincea nemica. Polazzo, 2 agosto 1915 (BU 1916, p.2254)

BERSANO QUINTO CARLOBiella

Primo Capitano Medico

BRONZO: Durante un bombardamento nemico che causava la rovina di vari edifici,sprezzante del pericolo, accorreva fra i primi a prestare la sua opera di soccorso, riu-scendo ad estrarre dalle rovine i corpi di due ufficiali. Ala, 26-giugno-1918 (BU 1919,r. 153, f. 101)

BERTOLINI ANTONIOBiella

Maggiore

BRONZO: Ufficiale di provata capacità tecnica e di elevate virtù militari, già distinto-si su altri fronti, domandava il passaggio nella specialità guastatori del genio e, qualevice comandante di compagnia, nel corso di un duro combattimento per la conquista difortini nemici, contribuiva, con la coraggiosa opera, alla riuscita dell’azione. Duranteun successivo contrattacco avversario, in un critico momento, venuto a mancare il coman-dante del reparto, lo sostituiva e riusciva a respingere gli assalitori, mantenendo impor-tanti posizioni a malgrado dei reiterati tentativi di riconquista del nemico. AS, maggio1941 (BM 1943, p. 1468)CROCE: (BU nrp)PMG: (BU nrp)

BERTOLINI NORINOPozzecco (Udine)

Carrista Scelto, 31° Rgt. Fanteria Carrista

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

ARGENTO: Pilota arditissimo di carro medio, partecipava all’attacco di forte posizio-ne nemica. Avuto il carro colpito e rimasto ferito alla fronte, continuava arditamentead avanzare. Colpito una seconda volta da granata che danneggiava anche il carro ucci-deva il mitragliere e feriva gravemente il capo carro; con tenace e mirabile sforzo riu-sciva a trarre in salvo il mezzo. Peroni i That, Fronte Jugoslavo, 15 aprile 1941 (CdC4-11-1942, r. 41, f. 209)CROCE: Pilota di carro medio, portava con coraggio il carro nelle linee nemiche, incu-rante della violenta reazione della artiglieria avversaria. Avuto il carro gravemente col-pito nella sospensione, raddoppiava l’attenzione e lo portava ancora avanti fino al com-pimento della missione. Strada di Klisura, Fronte Greco, 27 gennaio 1941 (BU 1951,d. 1, p. 99)

BESSONE ANGELOSala (Biella)

Caporalmaggiore, 20° Rgt. Fanteria

BRONZO: Ciclista addetto al comando di un battaglione, venuti a mancare quasi tuttii mezzi di collegamento, sotto il violento ed intenso fuoco di artiglieria nemica, anchecon proiettili a gas venefici, in terreno scoperto e privo di ripari, fu instancabile nel por-tare ordini e notizie, offrendosi sovente per rischiosi gravi incarichi e dando bello esem-pio di alto sentimento del dovere e di sprezzo del pericolo. Marfaux, Epernay, Marna,15 luglio 1918 (BU 1920, p. 170)BRONZO: (BU nrp)

BIANCHETTO LIDOLessona (Biella)

Marinaio

CROCE: (MM 23-11-1948, boll. DVM 64, brev. 27451, FOM)

BIANCHETTO SONGIA FRANCOLessona (Biella)

Soldato, 1° Rgt. Artiglieria Alpina, Gr. Aosta, 1a B. Garibaldi

BRONZO: Nel corso di una dura campagna condotta in terra straniera, e sebbene lanatura e gli uomini opponessero ostacoli di ogni genere e di eccezionale gravità, conspirito di sacrificio e di alto senso di abnegazione si prodigava per l’adempimento deicompiti e delle missioni affidatigli, anche durante aspre azioni di guerra. Montenegro,febbraio 1944 - 8 marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1910)CROCE: (BU nrp)

BIANCHINO FERRUCCIOMongrando (Biella)

Soldato, 29° Rep. d’Assalto, 26a D.

ARGENTO: Con serena audacia si accostava inosservato ai reticolati elettrizzati nemi-

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

ci e, in mezzo ad essi, con calma mirabile, coadiuvava brillantemente un ufficiale delgenio nell’operare ben tre deviazioni di corrente elettrica e conseguente apertura di trevarchi col taglio dei fili elettrizzanti, dando agio ai reparti operanti di penetrare nellazona nemica, e coadiuvandoli poscia nella distruzione e nella cattura del presidio. Sano,19 gennaio 1918 (BU 1918, p. 5049)BRONZO: Offertosi volontario per un colpo di mano su un piccolo posto nemico, concalma e sangue freddo operava nelle difese elettrizzate nemiche la deviazione della cor-rente elettrica aprendovi poi il varco. Si portava quindi avanti a costatare l’esistenza omeno di altre difese elettrizzate ed apriva un secondo varco su un reticolato ordinario.Questa opera compiuta serenamente senza destare l’attenzione delle vedette nemiche,e con precisione superiore alla competenza dell’esecuzione, fu fattrice essenziale dellabuona riuscita dell’azione. Casa Palù, Val Lagarina, 25 luglio 1918 (BU 1919, p. 800)

BIDER ORESTEBiella

Soldato, 6° Rgt. Artiglieria Fortezza

CROCE: Durante l’incendio dei reparti cassoni di una batteria autoportata da 102, davamirabile esempio di coraggio e di elevato sentimento del dovere, concorrendo con altricompagni, tra gli scoppi delle munizioni, a porre in salvo un pezzo già investito dallefiamme. Cologna Veneta, 19 marzo 1918 (BU 1924, p. 2537)

BIDER QUINTINOMilano

Primo Capitano, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Quale comandante di un battaglione, per dare esempio e vigore ai proprireparti che attaccavano una trincea nemica, si slanciò avanti, alla testa dei suoi, trasci-nandoli con l’esempio all’assalto ed alla conquista della trincea stessa. Bosco Lancia,28 ottobre 1915 (BU 1917, p. 6436)

BIDER ROBERTOBiella

Sottotenente, 53° Rgt. Fanteria

CROCE: Durante sanguinoso combattimento, rimasto unico ufficiale superstite di unacompagnia d’armi d’accompagnamento, con pronta decisione ed energia, provvedeva ariordinare il reparto, ne assumeva il comando ed interveniva prontamente con il fuococontro soverchianti forze nemiche attaccanti, riuscendo a fermarle fino all’arrivo deirinforzi che vittoriosamente le contrattaccavano. Mali Scindeli, Fronte Greco, 17 feb-braio 1941 (BU 1948, d. 31, p. 3326)

BIGIORDI GIOVANNICostanzana (Vercelli)

Soldato, 26° Rgt. d’Assalto

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

BRONZO: Sprezzante del pericolo, con coraggio e audacia si slanciava contro una mitra-gliatrice nemica, uccidendo, a colpi di bombe a mano, i serventi. Si impadroniva del-l’arma, facendo tre prigionieri. Fu poi, durante tutta l’azione, esempio di valore. Grisolera,Basso Piave, 30 ottobre 1918 (BU 1920, p. 336)

BIOLA PIETROMassazza (Biella)

Caporale, 63° Rgt. Fanteria, 1a Compagnia

BRONZO: Quota 800, Bregu Scialesit, Fronte Greco, 14-febbraio-1941 (MD Esercito,28-4-1954, brev. 34267, prot. 5028/UR/21.1.2928)

BIOLLA LORENZOMottalciata (Biella)

Soldato, 3° Rgt. Bersaglieri, XXV btg. 10a Compagnia

ARGENTO: Caduto ferito il proprio ufficiale e vista indifesa una mitragliatrice i cuiserventi erano feriti, si portava prima in soccorso dell’ufficiale e poi dell’arma, ritiran-dola in posizione arretrata, da cui, con fermo ardimento, riapriva da solo il fuoco con-tro il nemico che continuava ad avanzare. Esempio di virtù militare. Alture di Belesat,Amba Aradam, 15 febbraio 1936 (CdC 2-3-1937, r. 8, f. 154)

BIROLO MICHELEBiella

Soldato, 19° Rgt. Artiglieria da montagna, Gr. Artiglieria Garibaldi

BRONZO: Artigliere alpino animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti di italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1877)

BLOTTO GIOVANNIOcchieppo Inferiore (Biella)

Sergente Maggiore, 4° Rgt. Alpini

CROCE: Per la fermezza ed il valore dimostrati in importante azione guerresca. MonteSolarolo, 24-25 ottobre 1918 (BU 1926, p. 1893)

BLOTTO GIUSEPPE Biella

Tenente. 1° Rgt. Genio, 14° btg. Zappatori

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

ARGENTO: Primo fra tutti, in una intera giornata di combattimento, contribuiva all’ar-resto del nemico col fulgido esempio dato ai suoi dipendenti. Rimasta la compagnia pri-va di munizioni contrattaccava di sua iniziativa alla baionetta l’avversario che avevasuperato il reticolato, impedendo così l’occupazione di un caposaldo. Col Fagheron, 15giugno 1918 (BU 1919, d. 118, p. 6926)BRONZO: Sotto il violento fuoco nemico di mitragliatrici, primo balzava dalla trincea,trascinando con l’esempio i dipendenti all’attacco di una posizione avversaria. Fermatodal reticolato ancora intatto, con perizia e fermezza, provvedeva a rafforzarsi sul posto,cedendo poi, a chi lo sostituì e dopo 24 ore, una linea precisa e ben definita. RomanoAlto, Vicenza, 24 giugno 1918 (BU 1919, d. 83, p. 5230)

BOCCA GIOVANNISandigliano (Biella)

Soldato, 15° Rgt. Fanteria

BRONZO: Valoroso ed infaticabile, si offrì volontario più volte per cercare e mantene-re il collegamento con i reparti laterali. Dopo una giornata di violento combattimento,slanciavasi primo all’assalto, e dava poi utili informazioni al comando di compagnia sulterreno dell’operazione. Colpito da un proiettile di mitragliatrice nemica, moriva pocodopo. Kuci, Albania, 28 luglio 1918 (BU 1920, p. 4254)

BOCCA GIOVANNISandigliano (Biella)

Caporale, 19° Rgt. Bersaglieri

BRONZO: Offertosi volontario per partecipare ad un’azione ardita, apriva un varco nel-l’ultima linea di reticolati nemici, nonostante il preciso tiro delle mitragliatrici che ucci-devano e ferivano al suo fianco parecchi compagni. Si slanciava quindi, fra i primi all’at-tacco. Già distintosi in precedenti azioni. Cima Tre Pezzi, Altopiano Asiago, 23-24 set-tembre 1918 (BU 1920, p. 336)

BOCCA GUERRINOCerrione (Biella)

Carabiniere, Legione CC RR

CROCE: Motociclista del comando superiore A. O. in tutte le operazioni, che condus-sero le nostre truppe dal confine eritreo ad Addis Abeba, dava continue prove di sen-tita disciplina, di alto senso del dovere, di spirito di sacrificio, di molta perizia tecnica,di sereno coraggio. In particolare durante l’avanzata della colonna autocarrata da Dessièad Addis Abeba, ognora vigile e pronto, si prodigava nell’eseguire collegamenti e rico-gnizioni, nel portare ordini ai vari scaglioni dell’auto-colonna, noncurando le difficoltàdella pista appena tracciata, avventurandosi arditamente da solo in situazioni non chia-re, per la presenza di popolazioni non sottomesse, dal contegno incerto e tuttora arma-te. Si distingueva inoltre nelle operazioni di polizia, compiute durante e dopo l’occu-pazione della capitale ed in occasione dell’attacco alla città da parte di ribelli etiopici.Africa Orientale, 2 dicembre 1937 (BU 1938, p. 550)

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

BODO MARIO Castellengo (Biella)

Caporalmaggiore, 3° Gr. Artiglieria montagna Eritreo

CROCE: Addetto alla pattuglia comando, nonostante il fuoco di fucileria e mitraglia-trici nemiche, coadiuvava in modo encomiabile il suo capo pattuglia portandosi più vol-te sulle linee per assicurare i collegamenti. Mai Ceu, 31 marzo 1936 (BU 1939, p. 1498)

BOERIO EDOARDOSalussola (Biella)

Soldato, 11° Rgt. Alpini, btg. Trento

CROCE: Visto cadere ferito un ufficiale, malgrado il forte fuoco avversario, lo traspor-tava in luogo sicuro, ritornava quindi al suo posto di combattimento e fra i primi giun-geva sulla posizione nemica. Costone Bezuchi, 10 marzo 1941 (BU 1943, p. 5183)

BOERIO GIOVANNICavaglià (Biella)

Soldato, 259° Rgt. Fanteria

BRONZO: Offrivasi volontario per una difficile azione, durante lo svolgimento dellaquale fu magnifico esempio di coraggio e di forza. Monte Corno, 25-26 maggio 1918(BU 1919, p. 6973)

BOFFA ANGELOTavigliano (Biella)

Soldato, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Soldato, osservatore su aspre cime, per più di due anni assolse il suo man-dato con alto spirito di sacrificio e con sereno disprezzo della morte, fornendo utili infor-mazioni sul movimento del nemico. Sotto intenso bombardamento, volontariamenteuscito allo scoperto per meglio assolvere il suo compito, cadeva colpito da granata nemi-ca; fulgido esempio di valore e fermezza. Cima Busa Alta, 21 ottobre 1917 (BU 1918,p. 3802)

BOGGIA ERCOLEPortula (Biella)

Sergente, 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: Comandante di un plotone, sotto un violento bombardamento nemico,benché ferito, con energia e sangue freddo continuava a rincorare i propri dipendenti,respingendo un forte contrattacco sferrato dall’avversario. Monte Vodice, 18-19 mag-gio 1917 (BU 1918, p. 1873)

BOGGIO CORRADOStrona (Biella)

Tenente di Vascello

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

ARGENTO: Alla sera del 5 agosto, in vicinanza della spiaggia di Pelagosa, di fronteall’improvviso apparire di un sommergibile austriaco a breve distanza, che rappresen-tava sicura morte, senza esitazione e con sublime sacrificio della propria vita assecon-dava il comandante del sommergibile su cui era imbarcato nel tentativo pericoloso dioffendere il sommergibile nemico. Pelagosa, 15 agosto 1915 (DL 30-12-1915)

BOGGIO FRANCOMosso Santa Maria (Biella)

Tenente, Rgt. Cavalleggeri Lucca

BRONZO: Con pochi cavalleggeri appiedati, col suo coraggio e col suo energico conte-gno, riusciva a tener testa a mitragliatrici nemiche che avevano sbarrato il passaggioagli squadroni e riusciva a trasportare sotto il fuoco nemico un cavalleggero ferito.Harilovo, Macedonia, 26 settembre 1918 (BU 1920, p. 3402)

BOGGIO MARIOStrona (Biella)

Maggiore, B. Modena

ARGENTO: Aiutante di campo di brigata, inviato presso una colonna leggera all’inse-guimento immediato del nemico, sapeva, facendosi autorevole ed esatto interprete delpensiero del suo comandante, guidare in tal modo la rapida marcia della colonna dafarla piombare imprevista ed inaspettata sul nemico in ritirata, determinando la cattu-ra di grande numero di prigionieri e di ingente quantità di materiale. Spinto poi da ala-cre zelo, precedeva con poche guide le nostre truppe, e facendosi in mezzo alle colonneaustriache in ritirata, benché fatto segno a colpi di fucile, riusciva a fermarle, aumen-tando l’importanza dell’avvenuta cattura. Fonzaso-Imer, Fiera di Primiero, 3-4 novem-bre 1918 (BU 1920, p. 2599)ARGENTO: Non appena assunto il comando della compagnia, sapeva con perizia cal-ma ed energia organizzare la pronta difesa di un posto avanzato. Ferito da una grana-ta a mano, non lasciava il suo posto di combattimento se non dopo che il nemico furicacciato. Val Popena, 23 aprile 1916 (BU 1916, p. 5968)

BOGGIO PIETROVercelli

Soldato, Compagnia Mitragliatrici Fiat

ARGENTO: Sotto il lungo ed intenso bombardamento nemico, benché ferito, non abban-donava la sua mitragliatrice. Carso, 25 maggio 1917 (BU 1918, p. 1873)

BOGGIO MARZET UGOGenova

Sottotenente, 3° Rgt. Alpini

ARGENTO: Con energia e valore, sotto un violento bombardamento, guidò brillante-mente il suo reparto all’assalto di trincee nemiche, conquistandole. Nell’inseguimento

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

ingaggiava la lotta corpo a corpo con numerosi avversari, e dopo averne uccisi quattro,sopraffatto dal numero cadde egli stesso colpito a morte. Selletta Vodice, Plava, 18 mag-gio 1918 (BU 1918, p. 2403)

BOGGIO TOMASAZ ERNESTOQuittengo (Biella)

Primo Capitano, Rgt. Genio, D. Eritrea

BRONZO: Comandante di una compagnia ascari del genio assegnato all’avanguardia,in uno scontro con l’avversario, prontamente apriva il fuoco e percorrendo più volte ilfronte, incitava gli ascari alla lotta. Teneva durante il combattimento contegno esem-plare per calma, ardimento e sprezzo del pericolo. Già distintosi in precedenti azioni.Lago Aschianghi, 4 aprile 1936 (BU nrp)

BOGNOLO GUIDOPollone (Biella)

Maresciallo Capo, Rep. CC RR

CROCE: Animato da elevati sentimenti del dovere e di assoluta fedeltà al giuramentoprestato, riuscito a sfuggire alla cattura in seguito all’occupazione delle caserme dellaCapitale, collaborava fattivamente per la organizzazione di banda armata, distinguen-dosi per attività, coraggio ed alto rendimento. Incurante dei gravosi rischi cui conti-nuamente si esponeva, portava a termine brillantemente tutte le missioni operative affi-dategli, facendo rifulgere, in ogni circostanza, le sue doti di attaccamento alla Patria, disereno sprezzo del pericolo e di assoluta dedizione alla causa della libertà. Roma, 9 set-tembre 1943–7 giugno 1944 (BU 1954, d. 18, p. 1365)

BONAMORE TERENZIOOleggio (Novara)

Sottotenente, 6° Rgt. Bersaglieri

BRONZO: Concorreva con slancio ed intelligenza alla cattura di un grosso reparto nemi-co nei pressi di Campoformido. Sempre primo ove maggiore era il pericolo. Campoformido,4 novembre 1918 (BU 1927, p. 565)

BONARDI VITTORIOCossato (Biella)

Soldato, Autoreparto Autosezione

BRONZO: Conducente di un’auto-botte destinata a rifornire d’acqua depositi di 1a linea,ferito ad una spalla da palletta di shrapnel, continuava nella marcia in direzione delnemico, finché, raggiunta la dolina alla quale era diretto, cadeva svenuto per la copio-sa perdita di sangue. Vallone, 9 settembre 1917 (BU 1917, p. 7336)

BONENTI CESAREMosso Santa Maria (Biella)

Soldato, 54° Rgt. Fanteria

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

ARGENTO: Durante un aspro combattimento in capo-saldo ferito ad un braccio ed auna gamba da schegge di mortaio, visto cadere gravemente ferito il proprio comandan-te di battaglione, lo trasportava a spalle attraverso zona intensamente battuta e per lun-go tragitto traendolo fuori dalla mischia e dal tiro delle armi automatiche nemiche,dimostrando alto spirito di sacrificio e profondo attaccamento ai propri superiori.Tschbotarew, Fronte Russo, 25 agosto 1942 (BU 1953, p. 343)

BONINO QUINTOCossila (Biella)

Soldato, Rgt. Fanteria

BRONZO: Comandato a portare munizioni in una trincea conquistata, attraversava ripe-tutamente un tratto di terreno scoperto e battuto dall’artiglieria e fucileria nemiche, fin-ché cadeva mortalmente ferito. Cima Freikofel, 27 giugno 1916 (BU 1917, p. 116)

BONO RIBELLO PIEROCossato (Biella)

Soldato, 63° Rgt. Fanteria

CROCE: Quota 717 di Bregu Rapit, Fronte Greco, 9-14 marzo 1941 (BU 1951, d. 35, p. 5102)

BORELLO ALBERTOBiella

Capitano, 53° Rgt. Fanteria

ARGENTO: Ufficiale addetto ad un comando di Reggimento, già distintosi in prece-denti azioni, assumendo volontariamente compiti rischiosi al comando di pattuglie diarditi, incaricato in un momento particolarmente critico dell’azione, di accertare se ilnemico occupasse una località retrostante alle posizioni tenute dal Reggimento stesso,in motocicletta biposto eseguiva la ricognizione e, incontrati reparti avversari, si disim-pegnava a bomba a mano. Ucciso il motociclista e ferito egli stesso da una fucilata chegli attraversava il viso, rientrava immediatamente al proprio comando per riferire tem-pestivamente, prima della medicazione, notizie utilissime sulla dislocazione e consi-stenza del nemico. Jagòdnyj, Fronte russo (BU 1947, d. 14, p. 1324)

BORGIALLO ORESTESalussola (Biella)

Caporalmaggiore, 53° Rgt. Fanteria

BRONZO: Capo pezzo di una batteria d’accompagnamento, durante ripetuti attacchidel nemico alla linea pezzi, incurante del violento fuoco avversario che batteva inces-santemente la posizione, con grande sprezzo del pericolo, incitava con l’esempio i pro-pri serventi a compiere il loro dovere. Trovatosi il pezzo in condizioni di non poter spa-rare perché il nemico aveva serrato le distanze, passava con i suoi uomini al contrat-tacco e a bombe a mano costringeva il nemico a ripiegare. Esempio di coraggio e diattaccamento al dovere. Werch Kriwskoj, Fronte Russo 22 agosto 1942 (BU 1949, d.17, p.2973)

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

BORRI ELISEOBenna (Biella)

Soldato, 17° Rgt. Bersaglieri

BRONZO: Sotto l’intenso fuoco avversario, si lanciava, fra i primi, contro una trinceanemica, contribuendo validamente a conquistarla. Investito da violente raffiche di mitra-gliatrici, rimaneva saldo, con altri coraggiosi, sulla posizione conquistata, opponendostrenua resistenza ai ritorni offensivi dell’avversario, fino al sopraggiungere dei rincal-zi. Cortellazzo, 7 luglio 1918 (BU 1919, p. 4294)

BORRI GASPARDIN ARTUROAndorno Micca (Biella)

Caporalmaggiore, 4° Rgt. Alpini, btg. Val d’Orco

CROCE: Capo squadra fucilieri, con ardimento e sprezzo del pericolo guidava i suoiuomini all’assalto di munita posizione nemica. Fatto segno a violenta reazione di fuo-co, d’iniziativa si portava con pochi uomini sotto un centro avversario e, neutralizzan-dolo a colpi di bombe a mano, lo conquistava. Quota 852 di Niksic, Balcania, 5 mag-gio 1942 (BU 1950, d. 19, p. 2839)

BORRIONE AGOSTINOGraglia (Biella)

Sottotenente, 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: Comandante di una compagnia, accorreva, con mirabile slancio, in unmomento critico dell’azione, a sostegno di nostri reparti antistanti, e, sotto l’infuriaredel fuoco nemico, dirigeva con mirabile calma e sangue freddo alla mischia, finché ven-ne mortalmente colpito. Lora, 9 ottobre 1916 (BU 1917, p. 4931)

BORRIONE AUGUSTOGraglia (Biella)

Sergente Maggiore, 4° Rgt. Fanteria

CROCE: Conduceva il plotone con intelligenza, calma e coraggio in combattimento.Due Palme, Bengasi, 12 marzo 1912 (BU 1931, p. 464)

BORRIONE CARLOGraglia (Biella)

Sergente, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: 1917 (Faldella)

BORRIONE FRANCESCOGraglia (Biella)

Soldato, Rgt. Fanteria

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

ARGENTO: Costante esempio di mirabile slancio e coraggio, durante il combattimen-to, benché ferito, si offriva al comandante di compagnia per cercare il collegamento conaltri nostri reparti, percorrendo una zona intensamente battuta, finché cadeva nuova-mente e mortalmente colpito. Selz, 29 giugno 1916 (BU 1917, p. 2434)

BORRIONE PIERINOGraglia (Biella)

Soldato, 1° Rgt. Artiglieria Alpina, Gr. Aosta, 1a B. Garibaldi

BRONZO: Fuciliere di compagnia alpina duramente impegnata in un furioso combat-timento contro preponderanti forze nemiche, nell’estremo tentativo di sfondare la lineaavversaria e di sfuggire all’accerchiamento si slanciava con assoluto sprezzo del perico-lo ed alto senso del dovere al contrattacco a bombe a mano, trascinando con l’esempioi compagni. Colpito a morte nell’infuriare della battaglia, cadeva sul terreno immolan-do la sua giovane esistenza alla Patria. Jagoce, Montenegro, 7 gennaio 1944 (BU 1946,d. 7, p. 799)

BORSANO CARLOSanguinetto (Verona)

Capitano, Compagnia Mitragliatrici Fiat

ARGENTO: (BU nrp)BRONZO: Comandante di una sezione mitragliatrici, nella difesa di una posizione avan-zata, con grande serenità e sprezzo del pericolo, dirigeva un efficace tiro delle propriearmi sull’avversario, respingendone gli attacchi, e manteneva la saldezza della proprialinea, benché bersagliata dal tiro delle artiglierie nemiche. Monte Fratta, 20 agosto1917 (BU 1918, p. 4392)

BORTOLOTTO GUERRINOPincara (Rovigo)

Soldato. 24° Rgt. Artiglieria

CROCE: Servente al pezzo di una batteria da 105/28 assegnata a una colonna corazza-ta operante nel deserto, in numerosi aspri combattimenti contro colonne corazzate nemi-che dava prova di elevato senso di attaccamento al dovere, di spirito combattivo e disereno coraggio. Durante un aspro combattimento, accortosi che le munizioni sulla lineadei pezzi si stavano esaurendo, volontariamente con sprezzo del pericolo si prodigava altrasporto dei proiettili da un autocarro lontano dai pezzi e permetteva così la conti-nuazione del fuoco. Sud di Gambut, AS, 2 dicembre 1941 (BU 1951, d. 10, p. 2768)

BOSCHETTI GIUSEPPECavaglià (Biella)

Sergente, 250° Rgt. Fanteria Milizia Mobile

ARGENTO: In ogni combattimento, mirabile esempio ai propri dipendenti, con peri-zia ed ardimento guidava la prima ondata all’assalto, mantenendo col proprio repartola posizione raggiunta. Dosso Faiti, 19-221 agosto 1917 (BU 1918, p. 6629)

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

BOSCO UBERTINOBiella

Soldato, 73° Rgt. Fanteria

ARGENTO: Mentre la compagnia marciava a plotoni affiancati contro il nemico, non-curante del fuoco di mitragliatrici nemiche, si slanciava volontariamente alla baionet-ta, riuscendo ad atterrare quattro nemici e riportare una mitragliatrice al proprio repar-to. Nel ritorno, benché ferito alla gamba, incoraggiava i propri compagni. Montello, 20giugno 1918 (BU 1919, p. 725)

BOSSO GIOVANNIZurigo (Svizzera)

Sergente, 818° Compagnia Mitragliatrici

ARGENTO: In vari consecutivi e sanguinosi combattimenti dimostrava costantementegrande coraggio e mirabile fermezza e, sempre primo nella lotta, trascinava con l’e-sempio e con la parola i compagni. In una particolare circostanza, rimasto ferito, segui-tava a combattere accanto alla sua arma, finché colpito di nuovo ed a morte, vi lasciògloriosamente la vita. Monte Solarolo, Monte Grappa, 25-26 ottobre 1918 (BU 1921,p. 130)

BOSSOTTO ALBERTOPettinengo (Biella)

Soldato, 7° Rgt. Artiglieria Cremona

CROCE: Componente di una pattuglia O.P. distaccata presso una compagnia di fanteriadurante un attacco durato due giorni contro munitissima posizione nemica, si prodigavaper assicurare il costante collegamento con la batteria in appoggio agli attaccanti. Incurantedel pericolo, si portava in zona scoperta e battuta dal nemico pur di meglio osservare iltiro della propria batteria e segnalare tempestivamente gli obiettivi più pericolosi. TorrenteSerio-fiume Santerno. 10–12 aprile 1945 (Cdc 21-12-1945, r. 12, f. 359)

BOTTA ALBINOVeglio (Biella)

Portaordini, 273° Rgt. Fanteria

ARGENTO: Con mirabile esempio di attività, fermezza e coraggio mentre il Reggimentosi trovava quasi accerchiato dagli avversari, sotto il violento fuoco nemico, e vincendocon impareggiabile risolutezza le più gravi difficoltà, per ben quattro volte recapitavaordini ed avvisi dal comando del corpo a quello della brigata dislocato sull’altra riva delNatisone, concorrendo così efficacemente a mantenere il contatto che doveva portarealla salvezza del Reggimento. San Valerio Natisone, 25 ottobre 1917 (BU 1919, p.2429)BRONZO: (BU nrp)

BOTTA ALFONSOCossato (Biella)

Caporale, 4° Rgt. Bersaglieri

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

ARGENTO: Capo arma di un gruppo mitraglieri, in posizione violentemente battutadal nemico, dava costante esempio di valore ai propri bersaglieri. Ferito il tiratore, losostituiva prontamente, continuando il fuoco. Resa inservibile l’arma da una granatanemica, si lanciava animosamente all’assalto alla testa di un gruppo di bersaglieri, tro-vando gloriosa morte. Quota 1028 di Monte Furka, Fronte Greco, 21 novembre 1940(CdC 23-5-1942, r. 18, f. 133)

BOTTA ANTONIOTrivero (Biella)

Tenente, 2° Rgt. Genio

ARGENTO: Trovandosi il proprio reparto impegnato e in condizioni da poter essereaccerchiato, usciva volontariamente di pattuglia e sprezzante del pericolo e della schiac-ciante superiorità numerica del nemico, lo assaliva risolutamente, riuscendo a sventarein tal modo la manovre avversaria. Codroipo, Ponte della Delizia, 30 ottobre 1917(BU nrp)

BOTTA OTTAVIOQuaregna (Biella)

Capitano, Artiglieria

BRONZO: In servizio di pattuglia presso le truppe di fanteria durante una grande azio-ne spingevasi oltre le nostre linee per verificare l’apertura dei varchi e controllare il tirodando prova di valore e sprezzo del pericolo. Ortigara, 18 giugno 1917 (BU 1922, d.4, p. 135)

BOTTA SMERALDOCossato (Biella)

Caporale, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Rimasto gravemente ferito il comandante della compagnia, si slanciavanoncurante della propria vita, fin sotto i reticolati nemici, sotto intenso fuoco di fuci-leria e mitragliatrici, e lo trasportava a spalle fino al posto di medicazione. Anche inaltre occasioni diede prova di abnegazione ed eroismo. Monte Mosciagh, 28 giugno1916 (BU 1917, p. 1853)PMG: (BU 1915, p. 3286)

BOTTO ALDOCroce Mosso (Biella)

Sergente Maggiore, D. Taurinense, 4a B. Garibaldi

CROCE: Animato da purissimo amor patrio, partecipava volontariamente ad una nuo-va campagna condotta in terra straniera in contrasto con gli umilianti ordini dei tede-schi. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente per oltre un anno, percor-reva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, opponen-do la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili, le armi al nemico e la saldezza dell’animo

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

a quanti volevano piegare i suoi sentimenti di italianità. Montenegro, 8 settembre 1943ed oltre (CdC 3-5-1946, r. 5, f. 246)

BOTTO CARLOBiella

Capitano, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Sotto l’intenso fuoco avversario, con ammirevole esempio, alla testa dellapropria compagnia, contrattaccava il nemico. Ferito ad un piede, cadeva a terra gridando“Viva l’Italia” e, noncurante di sé, rifiutava ogni aiuto ed incitava i suoi uomini adaccorrere invece all’occupazione della posizione che l’avversario fu costretto ad abban-donare. Oslavia, 6 agosto 1916 (BU 1917, p. 5617)

BOTTO LUIGICrevacuore (Biella)

Aspirante Ufficiale, Rgt. Fanteria

BRONZO: Durante l’attacco alle trincee nemiche con slancio e sangue freddo portò ilproprio plotone fin sotto il reticolato nemico e, caduto ferito, continuava ad incitare isoldati a perseverare nell’attacco. Rufreddo, 12 giugno 1916 (BU 1916, p. 6156)

BOTTO MARIOPistolesa (Biella)

Sottotenente, Milizia Territoriale, 7° Rgt. Alpini

BRONZO: Comandante di una compagnia con la parole e con l’esempio, la trascinavaper ben tre volte all’assalto di una posizione tenacemente contesa rimanendo infine feri-to. Monte Solarolo, Monte Grappa, 24-28 ottobre 1918 (BU 1921, p. 193)

BOTTO RENATOPistolesa (Biella)

Tenente, 115° Rgt. Fanteria

BRONZO: Con fermezza, valore e sprezzo del pericolo per ben quattro volte trascinavacoll’esempio la propria compagnia all’attacco di una importante posizione nemica.Impossibilitato ad avanzare oltre, rimaneva fino a notte aggrappato al terreno nono-stante il vivo fuoco delle mitragliatrici avversarie, infondendo col suo contegno fiduciaed ardimento nei suoi dipendenti. Fossaccio, Merna, 19 agosto 1917 (BU 1921, p.1668)

BOZZALLA GIUSEPPEBiella

Capitano, 2° rgpt. Artiglieria

ARGENTO: Comandante di batteria, già distintosi in precedenza per spirito di sacrifi-cio ed ardente entusiasmo, durante sei giorni di dura lotta confermava le sue preclari

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

doti di combattente e di trascinatore. Attaccato da carri armati e da preponderanti for-ze di fanteria mentr’era in crisi di movimento per cambiamento di posizione, persiste-va nel tentativo di salvare i pezzi fino al limite di ogni possibilità. Riconosciuta l’inu-tilità dei suoi sforzi, disponeva per l’ordinato ripiegamento del personale e, con pochianimosi rimaneva sulla posizione per raccogliere i feriti accingendosi personalmente alladifesa dei suoi uomini. Inceppatasi l’unica mitragliatrice ancora efficente e da lui stes-so azionata, si lanciava sul nemico scagliando l’ultima bomba a mano e cadeva da valo-roso al grido di “Viva il Re, Viva l’Italia”. Ansa del Don, Fronte Russo, 11-16 dicem-bre 1942 (BU 1945, d. 9, p. 836)

BOZZO SECONDOAndorno (Biella)

Caporalmaggiore, 305a Compagnia Mitragliatrici Fiat

ARGENTO: Assalito e circondato da un nucleo di nemici, e fatto segno e gettato dibombe con mirabile ardimento riusciva a liberarsi mettendo in salvo la sua arma e cat-turando dieci prigionieri, magnifico esempio di calma e di valore. Monte Semmer, 20agosto 1917 (BU 1919, p. 725)

BRACCO MARCOPralungo (Biella)

Caporale 3° Rgt. Granatieri di Sardegna

CROCE: In una fase delicata della lotta, inviati alpini e armati in rinforzo di una com-pagnia inseguita da preponderanti forze avversarie, incurante del pericolo, si lanciavaarditamente sul nemico, riuscendo a respingerlo a colpi di bombe a mano. Altura Estdi Lekdushaj, Fronte Greco, 30 dicembre 1940 (BU 1951, d. 15, p. 2101)

BRAGAGNOLO VALTHERTorino

Tenente, 3° Rgt. Alpini

BRONZO: Comandante di un plotone arditi, durante un’azione cui prendeva parte congran sangue freddo ed ardimento, portava il suo plotone, sotto intenso bombardamen-to e fuoco di mitragliatrici, ad occupare una posizione nemica, mantenendovisi, nono-stante le inevitabili perdite, per garantire il possesso della posizione stessa. Dosso Alto,3 agosto 1917 (BU 1919, p. 4974)BRONZO: Comandante di un reparto d’assalto, durante l’avanzata su Feltre, affrontòrisolutamente nuclei nemici appostati ed appoggiati da una mitragliatrice, vincendonela resistenza e facilitando così l’avanzata del battaglione. Esempio di risolutezza, ardi-mento e sprezzo del pericolo. Rasai di Feltre, 31 ottobre 1918 (BU 1923, p. 1474)

BRERA ALBERTOCoggiola (Biella)

Sergente, 64° Rgt. Fanteria

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

BRONZO: Comandante di squadra, sotto violento fuoco di sbarramento, con fermezzad’animo e stoico coraggio, sapeva tenere compatto il proprio reparto ed incitarlo allalotta. Sempre presente nei punti più pericolosi, cessava la sua opera solo quando cade-va mortalmente colpito col nome d’Italia sulle labbra. Bramans, 23 giugno 1940 (BU1941, p. 4889)

BROGLIA EUGENIOSoprana, Frazione Baltigati (Biella)

Soldato, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Durante uno sbalzo in avanti, sotto l’intenso fuoco di artiglieria e fucile-ria avversaria, che pose fuori combattimento il capo arma, il tiratore e parecchi serven-ti della mitragliatrice cui prestava servizio, assunse prontamente il comando di essa,disimpegnando il suo compito con ardire, intelligenza ed efficacia. Ferito mortalmenteed obbligato a ritirarsi, cercò di trascinare seco arma e treppiede, finché, esangue, stra-mazzò a terra. Quota 130, Carso, 19 agosto 1917 (BU 1917, p. 7272)

BROVARONE GIUSEPPE ADRIANOVigliano (Biella)

Soldato, 22° Rgt. Cavalleggeri Catania

BRONZO: Conducente in una sezione mitragliatrici, circondato da parecchi nemici chevolevano catturarla, con calma ed audacia singolare, si liberava, e traeva in salvo a manoanche il cavallo carico di munizioni. Fieri, Albania, 7 luglio 1918 (BU 1919, p. 5649)

BUFFA LUIGISan Germano Vercellese (Vercelli)

Sergente, Artiglieria

BRONZO: Durante un aspro combattimento, sotto il violento fuoco di distruzione dibatterie nemiche di medio calibro, essendo rimasto il suo pezzo completamente sepol-to per lo scoppio sulla cannoniera di due proiettili a gas nocivi, con l’aiuto dei suoiuomini liberò immediatamente il pezzo, e, riparati alla meglio i danni da questo sof-ferti, riprese frontalmente il fuoco di sbarramento, mostrando in tutta l’operazione sere-na calma e forte spirito combattivo. Casa Campagna, Candelù di Piave, 16-18 giugno1918 (RD 7-9-1919, r. 147, f. 183)

BURATTI ALDOChiavazza (Biella)

Soldato, II Gr. Aeroplani, 6a Squadriglia

ARGENTO: Ottimo mitragliere, prendeva parte a numerose azioni di bombardamentodiurne e notturne, dimostrando sempre entusiasmo e audacia esemplari. Attaccato daun velivolo nemico da caccia, rispondeva con calma e precisione al suo fuoco, facendo-lo precipitare al suolo. Cielo del Carso e del Trentino, 1° maggio 1916 - 6 febbraio1918 (BU 1919, p. 4005)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

BUSCAGLIONE NICOLABiella

Caporale, btg. complementare B. Tanaro

BRONZO: In un attacco alla baionetta precedeva la propria squadra, finché, ferito gra-vemente, continuava ad incitare i suoi uomini al grido di: “Avanti Savoia”. Soccombevaposcia per le ferite riportate. Bolen, 18 maggio 1918 (BU 1920, p. 1502)

BUSSI PIETROCrevacuore (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Visto cadere un compagno innanzi una trincea nemica, spontaneamente sislanciava attraverso un terreno intensamente battuto dal fuoco avversario per soccor-rerlo. Ferito egli stesso nel generoso atto, non desisteva dall’ardua impresa finché nonpoté rientrare nelle nostre linee, traendovi in salvo il compagno. Monte Solarolo, MonteGrappa, 25-27 ottobre 1918 (BU 1921, p. 195)

CAGNA FERRUCCIOCastelletto Cervo (Biella)

Artigliere

BRONZO: Durante un violentissimo bombardamento avversario, ferito, rifiutava qual-siasi soccorso per restare al proprio posto di combattimento. Incitava i compagni a com-piere fino all’ultimo il proprio dovere e si dichiarava lieto di avere versato il propriosangue per la Patria. Esempio luminoso di alte virtù guerriere e sommo attaccamentoal dovere. Uolchefit, 2 luglio 1941 (BU 1943, p. 3986)

CALDERONI GIULIOBiella

Sergente 1° Centro Automobilistico

BRONZO: Sul Campo (Comando XXXV Corpo d’Armata - C.S.I.R. - brev. 50 del 7-2-1942)

CAMOSSA DANTEMosso Santa Maria (Biella)

Caporalmaggiore, 4° Rgt. Alpini, btg. Aosta

CROCE: Capo squadra fucilieri, con audacia e sprezzo del pericolo si lanciava alla testadei dipendenti contro forti nuclei di nemici annidati in fitta boscaglia. Dopo di averlisnidati a colpi di bombe a mano, accortosi di un’improvvisa azione sul fianco, reagivadecisamente e, guidando con la voce e con l’esempio i suoi alpini alla lotta, sventava laminaccia. Monte Vis Bosco di Mahacha, Balcania, 17 maggio 1942 (BU 1951, d. 20,p. 2808)

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

CAMOSSA DELIOTrivero (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini, btg. Aosta

CROCE: Quota 582, zona di Devezile, Balcania, 15 marzo 1942 (BU 1951, d. 20, straordina-rio, p. 2808)

CAMOSSA OTTAVIOTrivero (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: Addetto al servizio di collegamento, dette prova mirabile di intelligenteaudacia, e di profonda devozione. In un critico momento determinato da un fulmineoattacco nemico di estrema violenza con insuperabile sprezzo del pericolo si slanciò volon-tariamente coi compagni al contrattacco. Ferito non volle abbandonare la linea, e in unsuccessivo violento ritorno offensivo di soverchianti forze, quando il battaglione eraormai ridotto a pochi uomini, di sua iniziativa si fece centro di un piccolo numero disuperstiti, e benché esausto dalle fatiche e dalla ferita, cooperò con grande valore a man-tenere l’estrema difesa di un importante tratto del fronte. Monte Solarolo, MonteGrappa, 24-28 ottobre 1918 (BU 1921, p. 160)

CANEPA ORESTEBioglio (Biella)

Sottotenente, 53° Rgt. Fanteria

CROCE: Fronte Russo (CGOCG)

CANEPARO ANNIBALEOcchieppo Inferiore (Biella)

Partigiano, Rep. Formazioni Partigiane, Comando II zona mista valdostana

ARGENTO: Ardito combattente partigiano si imponeva per eccezionali doti di decisio-ne e di coraggio assumendo incarichi di giorno in giorno più importanti. Particolarmentesi distingueva nell’attacco condotto contro una formazione tedesca in quel di Tollegnoe durante il duro rastrellamento effettuato dal nemico nella valle dell’Elvo. Piemonte,settembre 1943-settembre 1944 (BU 1952, d. 44, p. 4522)ARGENTO: Combattente della lotta partigiana, già distintosi per capacità di organiz-zatore e di animatore, assunto il comando di una divisione di partigiani, continuavabrillantemente ad affermarsi da questa posizione di comando, fornendo belle prove didecisione e di coraggio, infliggendo serie perdite al nemico, distinguendosi in numero-si combattimenti e particolarmente sulla montagna di Andrate. Piemonte, ottobre 1944-aprile 1945 (BU 1952, d: 44, p. 4523)

CANEPARO PIETROTollegno (Biella)

Caporalmaggiore, Rgt. Genio

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

CROCE: Lavorando in zona efficacemente battuta, diede esempio di sereno coraggio efermezza. Mergheb, 27 febbraio 1912 (BU 1913, p. 631)

CANEPARO SEVERINOBiella

Sergente Maggiore, Compagnia Mitragliatrici

BRONZO: Sotto violentissimo fuoco di artiglieria nemica, noncurante del pericolo, diri-geva con calma ed intelligenza il tiro di un’arma a lui affidata. Rimase al suo posto,infondendo col suo contegno coraggio, fermezza in tutti, finché un colpo in pieno misefuori servizio la sua arma. Monte Piana, 21-22 ottobre 1917 (BU 1918, p. 5117)

CANOVA GIOVANNIAndorno Cacciorna (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: In ripetuti combattimenti dimostrò calma ed arditezza esemplari. Ferito,tenne il suo posto finché gli bastarono forze. Derna, 3 marzo 1912 (BU 1913, p. 122)

CAPORALE GIOVANNIZubiena (Biella)

Sergente, 58° Rgt. Fanteria

ARGENTO: Giunto per primo sulla trincea nemica, con un solo soldato, resisteva confermo coraggio e mirabile fermezza agli avversari che venivano al contrattacco, tenen-doli a distanza col proprio fuoco rendendo così possibile ad altra nostra truppa di rag-giungere e mantenere la posizione. Monte Hoje, 25 agosto 1917 (BU 1918, p. 6633)

CAPPELLARO GIOVANNIOcchieppo Inferiore (Biella)

Caporalmaggiore, Rgt. Bersaglieri

ARGENTO: Colpito da palla nemica, rimase fermo al suo posto, continuando a com-battere, finché gli mancarono le forze. Monte Mrzli, 1° giugno 1915 (BU 1916, p.1755)

CAPURSI ANTONIO CRISTOFOROMasserano (Biella)

Tenente, LXVIII btg. Coloniale

BRONZO: Ufficiale di elette attività militari, in una serie di cicli operativi in Etiopia,si distingueva per coraggio, capacità ed elevato senso del dovere. A Sardò nel Goggiam,aiutante maggiore di battaglione, in violento combattimento contro forze regolari ingle-si, d’iniziativa assumeva il comando di mezza compagnia, priva del suo comandante ela guidava con decisione al contrattacco, incitando i suoi ascari con l’esempio del suoardimento a persistere nella lotta fino al conseguimento del successo. AOI, marzo 1938- aprile 1941 (BU 1942, p. 785)

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

CROCE: Comandante di reparto, nell’attacco per la riconquista di una posizione salda-mente tenuta dagli avversari, si lanciava arditamente alla testa dei propri uomini e laconquistava a colpi di bombe a mano, mantenendola nonostante la reazione delle arti-glierie e delle armi automatiche avversarie. Anguavà, 19 maggio 1941 (BU 1942, p.5035)

CARLETTI MARIOTorino

Tenente, btg. Genio Ferrovieri

CROCE: Comandante di plotone, per primo attaccava un numeroso gruppo di ribelliche avevano assalito una stazione ferroviaria. Benché ferito, noncurante delle sofferen-ze e del violento fuoco avversario, non desisteva dall’azione fino al sopraggiungere deirinforzi. Costante esempio ai suoi dipendenti per ardimento, decisione ed alto senso deldovere. Zavrh, Balcania, 2 febbraio 1942 (BU 1951, d. 2, p. 300)

CARLEVARO UGOBiella

Sottotenente, 5° Rgt. Genio

BRONZO: Si offerse volontariamente per condurre a termine la demolizione di un pon-te. Riuscì nell’intento nonostante le difficoltà tecniche e l’intenso fuoco di mitraglia-trici e fucileria che ostacolavano i lavori. Motta di Livenza, notte 6-7 novembre 1917(BU 1922, p. 2332)

CARMAGNOLA PIETROMongrando (Biella)

Sergente

ARGENTO: Graduato addetto ad un posto telefonico situato su posizione avanzata,aspramente contesa dalle forze in lotta, per quanto minorato da un principio di conge-lamento agli arti inferiori e benché la posizione fosse sottoposta a continuo martella-mento da parte di mortai e di spezzonamenti di aerei nemici, rimaneva al suo posto.Rimasto, dopo l’arretramento della linea, solo sulla posizione per meglio seguire le fasidella lotta, si agganciava il telefono al petto, e portatosi in zona dominata e scoperta,si improvvisava osservatore avanzato, fornendo preziose informazioni al Comando del-la Divisione e trasmettendone gli ordini ai Reparti per la continuazione dell’aspra lot-ta, secondo gli intendimenti del Comando stesso. Mali Scindeli, Fronte Greco, 17 feb-braio 1941 (BU 1945, d. 70, p. 5102)

CAROLA VALENTINOCoggiola (Biella)

Sergente. 250° Rgt. Fanteria Milizia Mobile

BRONZO: Sempre primo nell’assalto, colla parola e coll’esempio incitava i dipendentitrascinandoli con grande slancio sulle posizioni avversarie. Dossi Faiti, 19-22 agosto1917 (BU 1918, p. 6731)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

CARPO RINALDO Biella

Sergente, 8° Rgt. Alpini

ARGENTO: Rimaste interrotte tutte le comunicazioni telefoniche fra il comando ed ireparti in linea, durante una intera giornata di azione attraversava volontariamente,più volte, una zona battuta dall’intenso fuoco dell’artiglieria e della fucileria avversa-rie per portare informazioni indispensabili per il funzionamento del comando, destan-do in tutti viva ammirazione per la calma e l’ardimento dimostrati in giovine età. MonteValderoa, 14-15 gennaio 1918 (BU 1919, p. 4006)BRONZO: (BU nrp)

CARRERA ANTONIOPonderano (Biella)

Soldato, 210° Rgt. Fanteria Milizia Mobile

ARGENTO: Durante la notte, mirabilmente concorreva nell’opporre valida resistenzaa ripetuti attacchi del nemico. Al mattino seguente, rimasto prigioniero, si liberava benpresto in seguito ad una nostra felice azione e contribuiva a ricacciare l’avversario. Ilgiorno dopo, combatteva ancora valorosamente. Ferito, rimaneva al proprio posto fin-ché per l’aggravarsi delle sue condizioni, dovette recarsi al posto di medicazione. SanDonà di Piave, 17-19 giugno 1918 (BU 1919, p. 5611)

CARRERA ORILIOSagliano Micca (Biella)

Caporalmaggiore, rgpt. Bombardieri Gr. btr.

BRONZO: Capopezzo di una batteria di bombarde soggetta al tiro di mitragliatrici nemi-che ferito in seguito allo scoppio della sua bombarda, accorreva per primo a soccorrereil proprio ufficiale contuso e svenuto per lo scoppio stesso, percorrendo poi una stradabattuta per chiamare altri portaferiti. Val Cismon, 2 ottobre 1916 (BU 1917, p. 6194)

CARTOTTI ATTILIOBalocco (Vercelli)

Sottotenente, 8° Rgt. Artiglieria Fortezza

BRONZO: Sia presso i pezzi di una batteria in prima linea, sia in servizio di collega-mento con la fanteria in periodo di cruenti azioni, sia infine come osservatore in osser-vatori avanzati più volte colpiti da intenso fuoco nemico, dette costante prova, disim-pegnando difficili e pericolose missioni di coraggio, fermezza e dedizione al dovere. CapoSile, Cortellazzo, 7 novembre 1917, 6 luglio 1918 (BU 1919, p. 5653)

CASTAGNERI PIETROSandigliano (Biella)

Soldato, 12° Rgt. Bersaglieri

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

BRONZO: Comandante di squadra, già distintosi, per arditezza ed intelligenza, in pre-cedenti operazioni di pattuglia, nell’attacco di una posizione trascinava brillantementela propria squadra, finché non rimaneva ferito. Monte Sleme, 14 agosto 1915 (BU1920, p. 717)CROCE: (BU 1923, p. 2220)

CASTELLAN SANTEPadova

Caporalmaggiore 2° Rgt. Fanteria Re, compagnia mortai, 2a B. Garibaldi

CROCE: per azioni di guerra. 24 gennaio 1943 (BU 1953, d. 9, p. 893)

CATELLA VITTORE Trivero (Biella)

Tenente Pilota

ARGENTO: Ufficiale pilota, volontario in missione di guerra per l’affermazione degliideali fascisti, partecipava, in qualità di capo equipaggio di apparecchio da bombarda-mento, a molte azioni belliche, e riusciva a colpire efficacemente i centri della resistenzanemica, malgrado la reazione contraerea e la minaccia della caccia, dando costante esem-pio di sereno coraggio e di elevate virtù militari. Cielo di Spagna, ottobre - dicembre1938 (BU 1940, suppl. 6, p. 18)ARGENTO: Partecipava in qualità di pilota ai primi bombardamenti su Gibilterra, supe-rando grandi difficoltà derivanti dall’impiego di un velivolo di nuovo tipo, affrontavavittoriosamente dopo sette ore di volo notturno alturiero, la difesa controaerea dellamunita piazzaforte avversaria. Portava così a distanza fino ad oggi mai raggiunta, unforte carico offensivo che sorprendeva l’avversario per la potente efficacia dell’azione eche riaffermava sulle estreme rive del Mediterraneo il dominio dell’ala Fascista. SulCampo. Cielo di Gibilterra, 18-26 luglio 1940 (BU 1940, p. 1437)BRONZO: Ardito e provetto pilota, con apparecchio monomotore effettuava numerosemissioni belliche, spesso in zone lontane dalla base e con proibitive condizioni atmo-sferiche. Da ogni volo riportava preziose notizie sull’attività e sulle posizioni del nemi-co, sul quale volando a bassa quota, eseguiva bombardamenti e mitragliamenti leggeri,sprezzante del pericolo, dell’attività e violenta reazione avversaria. Esempio di comple-ta dedizione al dovere. Cielo di Megga, Lavello Agheremariam, Uadarà, maggio -novembre 1936 (BU 1937, p. 592)BRONZO: Pilota sicuro e valoroso, già distintosi in precedenti azioni, confermava nel-le successive azioni di polizia coloniale le sue preclari doti di pilota e di combattenteeffettuando numerosi voli di ricognizione collegamento e mitragliamento su nuclei ribel-li. Durante una ricognizione, avvistati ribelli che tentavano nascondersi, con abile mano-vra e con mitragliamenti a bassa quota, riusciva a fermarli, dando modo alle nostre trup-pe di effettuare la cattura. Cielo dell’Africa Orientale italiana, novembre 1936 - 14marzo 1937 (BU 1938, p. 509)BRONZO: Ufficiale pilota, già distintosi in precedenza, partecipava a numerose altreazioni di bombardamento, rese spesso difficili dalle avverse condizioni atmosferiche edalla caccia avversaria ed assolveva brillantemente i compiti affidatigli, quale capo equi-paggio e puntatore di squadriglia, dando rinnovate prove di coraggio e di abnegazione.

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

Effettuava inoltre, isolatamente, varie ricognizioni strategiche e si addentrava ardita-mente in territorio nemico, spesso senza scorta, riportandone informazioni preziose edabbondante materiale fotografico. Cielo di Spagna, dicembre 1938 - marzo 1939 (BU1940, suppl. 5, p. 26)

CATELLA REBECCO RENATOTorino

Sottotenente, 5° Rgt. Bersaglieri

ARGENTO: Sotto il violento bombardamento nemico percorreva continuamente la pro-pria linea per ispezionare le vedette. Iniziatosi l’attacco delle fanterie avversarie, davamirabile esempio di calma e coraggio. Rimasto gravemente ferito, rinunciava ad ognisoccorso, continuando ad incitare i dipendenti alla lotta contro l’incalzante avversario.Monte Sisemol, 6 dicembre 1917 (BU 1919, p. 1357)

CATTANEO GUIDONetro (Biella)

Aspirante Ufficiale, Rgt. Fanteria

BRONZO: Dava costante prova di coraggio e di alto spirito militare. Si portava conti-nuamente da un punto all’altro del plotone, indicando ai suoi uomini i bersagli da bat-tere, finché cadde colpito a morte. Zugna Torta, 17 maggio 1916 (BU 1916, p. 5950)

CATTANEO DI ROVELLASCA EUGENIOTorino

Colonnello

ARGENTO: (AVdSF)

CATTO ELSOMongrando (Biella)

Caporalmaggiore, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Comandante di squadra fucilieri, si lanciava, in testa alla propria squadra,all’assalto di un centro di fuoco avversario, che riusciva a conquistare, malgrado la vio-lenta reazione. Col du Mont, 22 giugno 1940 (BU 1941, p. 4208)

CAVAGLIÀ MARIOSandigliano (Biella)

Caporale. 53° Rgt. Fanteria

CROCE: Don, Russia, 20 agosto 1942 (MD Esercito 25-5-1954, brev. 44961, prot.6709/UR/21.1.3878)

CAVALLIN GINOVallemosso (Biella)

Soldato, 1° Rgt. Artiglieria da montagna

BRONZO: 1943 (Faldella)

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

CAVALLIN GIOVANNIVallemosso (Biella)

Soldato, 2° Rgt. Alpini

BRONZO: 1942 (Faldella)

CECCHINI FRANCESCOTrasaghis (Udine)

Caporalmaggiore 4° Rgt. Alpini, btg. Aosta

CROCE: A capo di un esiguo gruppo di alpini, si spingeva arditamente oltre i repartiavanzati e sotto intenso fuoco nemico, per sorprendere di notte una pattuglia avversa-ria. Già distintosi in ardite azioni. Quota 2605 del Costone di Traversette, 21-22 giu-gno 1940 (BU 1941, d. 70, p. 4842)

CERATI IGINOSagliano Micca (Biella)

Caporale, 1° Rgt. Artiglieria da montagna

BRONZO: Comandante della squadra guardiafili di un gruppo da montagna dislocatoin posizione molto avanzata, per tre giorni consecutivi prestava l’opera sua instanca-bilmente, per ristabilire le comunicazioni telefoniche tra il proprio comando, le batte-rie ed i comandi superiori, noncurante del violentissimo tiro di artiglieria nemica checontinuamente interrompeva le linee. Per compiere l’opera sua, attraversò più voltezone fortemente infette da gas venefici, dimostrando elevatissimo sentimento del dove-re e di abnegazione, e riuscendo sempre di esempio e di incitamento ai propri dipen-denti. Forcella Melin, Monte Meate, Monte Grappa, 15-17 giugno 1918 (CdC 28-7-1922, r. 236, f. 273)

CERIA AMERIGOMottalciata (Biella)

Soldato, 1° Rgt. Artiglieria Alpina, Gr. Aosta, 1a B. Garibaldi

BRONZO: Artigliere alpino animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d.15, p. 1887)

CERIA BARTOLOMEOSandigliano (Biella)

Caporalmaggiore, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: 1942 (Faldella)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

CERONI GIUSEPPEVigliano (Biella)

Tenente Medico, Corpo d’Armata Alpino

CROCE: 1943 (Faldella)

CERREIA VARALE ANTONINOSoprana (Biella)

Soldato, 53° Rgt. Fanteria

CROCE: Rifornitore di una squadra mitraglieri, benché notevolmente minorato pel con-gelamento degli arti inferiori, sotto violento fuoco di mortai, sprezzante del pericolo, siprodigava oltre ogni limite nel suo servizio e dava la possibilità alle armi, col tempe-stivo afflusso delle munizioni, di continuare nella resistenza e di mantenere la posizio-ne. Quota 1630 del Mali Scindeli, Fronte Greco, 16 febbraio 1941 (MG 1942,Gabinetto, f. 339, p. 4)

CERRUTI EZIOSan Giuseppe di Casto (Biella)

Soldato, 9° Rgt. Fanteria

ARGENTO: Durante una vittoriosa azione che portò alla conquista di Monte Valbella,si slanciò sopra un gruppo di mitraglieri avversari e dopo accanita lotta riuscì a fugarei serventi di una mitragliatrice, e a conquistare l’arma stessa. Monte Valbella, 29 giu-gno 1918 (BU 1919, p. 733)

CERRUTI REMORoasio (Vercelli)

Sergente Maggiore. 1° btg. Genio Alpino

BRONZO: Animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziava volontariamentein terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umilianti ordini dei tede-schi. In gara con i fanti e gli alpini, partecipava ininterrottamente a tutte le azioni diguerra del suo reparto dando il prezioso contributo della sua tecnica e del suo valore.Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, percorreva migliaia di chilome-tri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, opponendo la forza dell’orgoglioagli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi al nemico che superiore in forzee mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quanti volevano piegare i suoi sen-timenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8 marzo 1945 (BU 1946, d. 15,p. 1864)

CERRUTO DEL MASTRO IRIDOCoggiola (Biella)

Caporalmaggiore, 91° Rgt. Fanteria

BRONZO: In aspro combattimento svoltosi sotto l’imperversare di violenta tormenta,si prodigava sotto il fuoco nemico per soccorrere compagni colpiti da assideramento.

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

Visto cadere un ufficiale, si slanciava, solo, in suo soccorso e lo traeva in salvo. Esauritoper lo sforzo, riportava anche egli grave congelamento agli arti. Arronda, Quota 2453,23 giugno 1940 (BU 1941, p. 4835)

CERUTTI GIUSEPPEBorgomanero (Novara)

Caporale, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Quale gregario di un plotone di attacco, ferito durante un assalto ed avvia-to al posto di medicazione, eludendo la vigilanza dei medici, se ne allontanava medi-candosi da solo la propria ferita, e raggiungeva tosto il suo reparto sulla linea di com-battimento, superando nuovamente molte difficoltà e affrontando ancora i molti peri-coli a lui noti; vi rimaneva fino al termine dell’azione, dopo la quale veniva all’ospe-dale. Monte Mrzli, 19 agosto 1917 (BU 1917, p. 6837)BRONZO: (BU nrp)

CHERUBIN ANDREABorso del Grappa, Frazione Semondo (Treviso)

Caporale, 3° Rgt. Artiglieria montagna

BRONZO: Capo di un pezzo fortemente battuto da raffiche di mitragliatrici nemichepostate a breve distanza, diede bella prova di coraggio e di calma, continuando impa-vido il fuoco. Ansa Meolo Novello, Basso Piave, 19 giugno 1918 (BU 1919, p. 6693)

CHIAPPA GIACOMOPettinengo (Biella)

Sergente, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Costante esempio di ardire, trascinava il proprio plotone all’assalto di muni-te posizioni nemiche, conquistandole. Colpito ad una gamba, affrontava il feritore, cat-turandolo e trascinandolo nella linea. Castegnevizza, 4 luglio 1917 (BU 1918, p. 6139)

CHIAPPA ORESTEBiella

Sergente, 18° Rgt. Bersaglieri Milizia Mobile

CROCE: Compiva più volte volontariamente ricognizioni, fin sulla linea di fuoco, recan-do notizie utili ed esatte. Piave Nuovo, 26 luglio 1918 (GU 1925, p. 1849)

CHIAPPA VITALEPettinengo (Biella)

Sottotenente, Rgt. Fanteria

ARGENTO: (BU nrp)BRONZO: Durante un aspro combattimento, adempiva le funzioni di aiutante mag-giore in seconda con grande calma e coraggio, sotto violento fuoco nemico. Per ben sei

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

volte traversava una zona fortemente battuta da mitragliatrici e bombe a mano, quasisotto le trincee avversarie, rimanendo infine gravemente ferito. Casa Due Pini di S.Marco, Gorizia, 14 novembre 1916 (BU 1917, p. 5595)

CHIAPPARA GIUSEPPESavigliano (Cuneo)

Caporale, 20° Rgt. Bersaglieri Milizia Mobile

ARGENTO: Alla testa della sua squadra, con slancio portava i suoi uomini alla con-quista d’una posizione. Colpito a morte da granata nemica, continuava ad incitare i suoidipendenti, dando esempio mirabile di ardire e di alto sentimento militare. Passo del-la Borcola, Val Posina, 2 novembre 1918 (BU 1920, p. 293)

CHIARPARIN LUIGILatisana (Udine)

Caporalmaggiore, V btg. carri L/3

BRONZO: Libia 1941 (BU nrp)CROCE: Capo di carro “L3”, partecipava con il suo plotone ad una azione che dovevaportare all’occupazione di una importante posizione. Fatto segno il plotone da intensofuoco di artiglieria avversaria, manteneva una calma esemplare e si lanciava poi versol’obiettivo da raggiungere, pieno di entusiasmo. In piedi sul proprio carro, sprezzantedel pericolo, iniziava un lancio di bombe a mano per snidarvi i difensori, cooperandocon altri carri alla cattura di un nucleo avversario. Sul Campo. AS 10-11 ottobre 1941(BU 1949, d. 15, p. 2530)

CHIONA CORRADOBiella

Capitano, 2° btg. Complementare, B. Basilicata

BRONZO: Sotto l’intenso fuoco nemico, si spingeva arditamente nei reticolati avversa-ri facendovi brillare tubi esplosivi, e, incoraggiandoli con l’esempio vi trascinava ancheuna squadra di tagliafili. Croda dell’Ancona, 12 giugno 1916 (BU 1917, p. 209)BRONZO: Durante il combattimento incaricato con una piccola pattuglia di assumereinformazioni sulla situazione di alcuni nostri reparti impegnati, sotto l’intenso bom-bardamento nemico si spingeva fino a pochi passi dall’avversario, e riportava poi parti-colareggiate e precise informazioni, dando bella prova di calma, coraggio e fermezza.Monte Monfenera, 18 novembre 1917 (BU 1919, p. 2495)

CHIORINO EFREMPonderano (Biella)

Caporale, 4° Rgt. Alpini 1a B. Garibaldi

BRONZO: Animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziava volontariamentein terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umilianti ordini dei tede-schi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azioni di guerra

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, percorrevamigliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, opponendo laforza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi al nemico chesuperiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quanti volevanopiegare i suoi sentimenti di italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8 marzo 1945(BU 1946, d. 15, p. 1191)

CHIORINO GIUSEPPEPonderano (Biella)

Caporale, 5° Rgt. Genio

CROCE: Incaricato di eseguire alcuni lavori di contromina in località pericolosa per l’e-ventuale esplosione delle linee avversarie, svolgeva la sua opera con attività e zelo, dimo-strando alto sentimento del dovere. Monte Pasubio, 24 dicembre 1917 (BU 1924, p.2543)

CHIORINO ORESTEPonderano (Biella)

Soldato, Rgt. Fanteria

BRONZO: Portaferiti di una compagnia, sotto intensi bombardamenti nemici, accorre-va sempre primo ove maggiore era il pericolo, soccorrendo con amorevole cura e tra-sportando ai posti di medicazione i propri feriti. Bosco Panovitza, 16 maggio 1917 (BU1918, p. 173)

CHIUSANO ROBERTOTorino

Sottotenente, Rgt. Genio

BRONZO: Con grande calma e disprezzo del pericolo, dirigeva i lavori di rafforzamen-to e tracciava una strada di accesso, sotto l’intenso fuoco avversario. Bell’esempio di fer-mezza e di alto sentimento militare, si ritirava soltanto in seguito a ferita riportata.Cima Palone, 18-19 ottobre 1915 (BU 1916, p. 4562)

CIARLETTI EZIOBiella

Maresciallo Pilota

CROCE: Già distintosi in ardite ricognizioni da bombardamento notturno, effettuavanumerose missioni di trasporto di uomini e materiale fin sui campi più avanzati, con-ducendole a termine spesso in condizioni atmosferiche avverse e talora sotto il bom-bardamento nemico. Cielo del Mediterraneo, 12 maggio 1942 - 25 maggio 1942; 26settembre 1942 - 21 gennaio 1943 (BU 1956, d. 15, p. 974)CROCE: Secondo pilota di velivolo da bombardamento, partecipava ad azioni controforze meccanizzate e notturne contro capisaldi e vie di comunicazioni nemiche contri-buendo validamente alla buona riuscita delle azioni stesse. Cielo AS Italiana, giugno- settembre 1942 (BA 1943, p. 1802)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

CIGNA RICCARDOPollone (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: Superstite dopo lotta lunga e cruenta per la difesa d’importante posizione,si slanciava ancora impavido alla testa di un gruppo di alpini, nel generoso e ardito ten-tativo di ricacciare il soverchiante nemico e cadeva sul campo, dando mirabile esempiodi valore e altissimo sentimento del dovere. Monte Rosso, 21 luglio 1915 (BU 1924,p. 2099)

CIGNETTI GABRIELEStrambino (Torino)

Sottotenente, 3° Rgt. Alpini

BRONZO: Offrivasi pel comando di una pattuglia di combattimento, e raggiungeva bril-lantemente l’obiettivo assegnatogli. Mantenendosi per lungo tempo in posizione sottovivo fuoco nemico, proteggeva il ripiegamento della sua compagnia. Sempre, ma spe-cialmente in questa azione, fu nobile esempio di spiccate virtù militari integrate dal-l’ardimento e dalla fermezza. Monte del Piccolo, 1° settembre 1916 (BU 1921, p.3167)

CIMA ALDOBiella

Maresciallo Pilota

ARGENTO: Volontario in una missione di guerra per l’affermazione degli ideali fasci-sti, partecipava quale secondo pilota di velivolo da bombardamento, a numerose azio-ni su importanti centri della resistenza nemica. Il 21 marzo 1939, durante un bombar-damento del porto di Vacia, malgrado che il suo velivolo fosse stato colpito da un proiet-tile di artiglieria, che ne attraversava l’ala destra squarciandone un serbatoio di benzi-na, riusciva egualmente, con estremo coraggio e somma perizia, a condurre a terminel’operazione. In due combattimenti contro la caccia nemica contribuiva all’abbattimentodi un avversario. Cielo di Spagna, marzo 1938–marzo 1939 (CdC 18-2-1940, r. 16aeronautica, f. 228)ARGENTO: Pilota di velivolo da bombardamento, in rischiosa missione bellica, attac-cato da quattro caccia nemici, coadiuvava coraggiosamente e validamente il capo equi-paggio nella difesa del velivolo. Con l’apparecchio colpito in parti vitali con due mortie un ferito grave a bordo, sosteneva strenuamente un altro attacco nemico. Ricevutol’ordine di effettuare l’atterraggio di fortuna, riusciva con abilissima manovra a pren-dere terra entro le nostre linee. Cielo dell’AS, 10 luglio 1940 (BU 1942, d. 8, p. 383)BRONZO: Sottufficiale secondo pilota su apparecchio di bombardamento, partecipavaa numerose azioni belliche diurne e notturne su munitissime basi nemiche conferman-do le sue belle doti di combattente ardito e generoso e dando in ogni occasione provedi perizia e sprezzo del pericolo. Cielo del Mediterraneo orientale, 14 giugno - 15 ago-sto 1940 (CdC 17-5-1941, r. 25 aeronautica, f. 386)BRONZO: Primo pilota di apparecchio da bombardamento, già distintosi in preceden-ti cicli operativi, effettuava rischiose e frequenti azioni di trasporto, di ricognizione di

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

scorta e di bombardamento su munita base nemica oltremare, ottenendo apprezzabilirisultati dalla sua perizia, dalla sua calma e dal suo coraggio. Mediterraneo Centrale,14 dicembre 1940 - 20 novembre 1942 (BU 1951, d. 2, p. 98)

CIMMA FRANCOBiella

Soldato, 1° btg. Genio Alpini, 3a Compagnia T.R.T.

BRONZO: Animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziava volontariamentein terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umilianti ordini dei tede-schi. In gara con i fanti e gli alpini, partecipava ininterrottamente a tutte le azioni diguerra del suo reparto dando il prezioso contributo della sua tecnica e del suo valore.Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, percorreva migliaia di chilome-tri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, opponendo la forza dell’orgoglioagli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi al nemico che superiore in forzee mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quanti volevano piegare i suoi sen-timenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8 marzo 1945 (BU 1946, d. 15,p. 1864)

CIMMA TERSILIOStrona (Biella)

Sottotenente, Rgt. Fanteria

BRONZO: Con grande slancio e ardire, muoveva all’assalto di una ben munita posi-zione nemica trascinando coll’esempio i propri soldati, e incontrando poi la morte sulcampo. Fortino di Nova Vas, 10 ottobre 1916 (BU 1917, p. 4948)

CINGUINO PARIDETollegno (Biella)

Caporalmaggiore, 1° Squadrone da ricognizione Folgore

ARGENTO: Paracadutista lanciato in territorio fortemente presidiato, isolato dalla pro-pria squadra, insieme ad altro graduato, attaccava audacemente una autocolonna nemi-ca in marcia incendiando tre automezzi e generando tale confusione da interrompere iltraffico stradale. Sud Ferrara, 20-21 aprile 1945 (BU 1946, d. 11, p. 1369)

CIOCCHETTI GIACINTOBiella

Soldato, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Portaordini di un battaglione, dava bell’esempio di valore, percorrendo inces-santemente strade battute dal violento fuoco nemico per tenere il collegamento neireparti retrostanti. Nell’azione rimaneva ferito gravemente. Monte Solarolo, MonteGrappa, 24-25 ottobre 1918 (BU 1920, p. 5204)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

CISLAGHI PAOLOChiavazza (Biella)

Artigliere, rgpt. Artiglieria da montagna Sciatori Val d’Orco

BRONZO: Aiutante di sanità, durante una rischiosa azione di polizia, dopo aver medi-cato un ufficiale ferito, si lanciava d’iniziativa alla testa di alcuni artiglieri contro ungruppo nemico. Colpito da una raffica di mitragliatrice, si preoccupava unicamente delproseguimento dell’azione e dell’incolumità dell’ufficiale accorso in suo aiuto, e sola-mente in seguito provvedeva a medicarsi da solo le ferite riportate. Col di Nantes, AltaSavoia, 17 giugno 1943 (CdC 14-3-1953, r. 10, f. 233)

CLERICI GIANFRANCOBiella

Capitano, 1° Rgt. Alpini

CROCE: Fronte Russo (CGOCG)

CLERICO ANTONIOLessona (Biella)

Caporale 24° rgpt. Artiglieria CA

CROCE: Servente al pezzo di una batteria assegnata a una divisione corazzata, ferito auna mano si recava al posto di medicazione solo in seguito ad ordine. Ritornato al repar-to chiedeva insistentemente di riprendere il suo posto di combattimento e ottenutolo,caduti il capo pezzo e altri due serventi, manteneva la continuità del fuoco concorren-do a sventare un attacco di carri armati nemici. Bir el Gobi, AS, 25 novembre 1941(BU 1951, p. 767)

CODA CARLOBiella

Sergente Maggiore, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Bell’esempio di fermezza e coraggio, in vari giorni di combattimento, supe-rando gravi difficoltà, seppe fare funzionare la sua mitragliatrice più volte rotta, otte-nendo un tiro efficace sia nella conquista, sia nella difesa della posizione. Monte Vodice,20 maggio 1917 (CdC 31-8-1918, r. 75)BRONZO: Caduto sul campo il Comandante di plotone, in condizioni difficili assume-va il comando del reparto e, sprezzante del pericolo, sotto il violento fuoco di mitra-gliatrici e artiglieria nemica, sistemava a difesa la posizione da poco occupata dai nostri,respingendo reiterati attacchi avversari. Monte Solarolo, 24-25 ottobre 1918 (CdC 19-10-1920, r. 182)

CODA CARLO GIUSEPPEBiella

Maresciallo, Rep. CC RR

ARGENTO: Carmagnola (Torino), 28 giugno 1857 (USCC)

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

CODA EUGENIOBiella

Maresciallo, Rgt. Lancieri Novara

BRONZO: Durante il combattimento, dava continue prove di coraggio. Prendeva par-te a successive cariche compiute da uno squadrone del Reggimento combattendo valo-rosamente ed essendo poi stato disarcionato, sotto il vicino fuoco di raffiche di mitra-gliatrici, sprezzante del grave pericolo, si adoperava a soccorrere i feriti, dando esempiodi elette virtù militari. Pozzuolo del Friuli, Mortegliano, 30 ottobre 1917 (BU 1919,p. 5657)

CODA PIETROBiella

Caporale, Rgt. Alpini

CROCE: Si recava arditamente con altri compagni a tagliare i reticolati nemici, e riu-sciva ad aprire un varco. Dolje, 28-29 settembre 1915 (BU 1923, p. 2229)

CODINI PIETROBiella

Sottotenente, 1° Rgt. Carrista

BRONZO: Al comando del proprio plotone di carri leggeri, pronto per l’attacco di posi-zioni nemiche validamente difese, colpito da proiettile di artiglieria, cadeva sul campocol nome della patria sulle labbra. Colle del Moncenisio, 24 giugno 1940 (BU 1941,p. 6115)

COMELLA GIOVANNIPonderano (Biella)

Sergente, 57° Rgt. Fanteria

CROCE: Mantenne sempre un contegno calmo e risoluto più volte, sotto il fuoco nemi-co, con coraggio e serenità, si recò a portare ordini, ritornando poi prontamente pressoil comando del battaglione. Regdaline, 15 agosto 1912 (BU 1913, p. 511)PMG: (BU 1916, p. 4438)

COMOGLIO REMOChiavazza (Biella)

Sergente, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Addetto al comando di un battaglione, negli accaniti combattimenti svolti-si prima per la conquista di una forte posizione e poi per il mantenimento della stessa,fu a tutti di bello esempio per calma e coraggio. Mentre poi arditamente guidava alcu-ni uomini al contrattacco, cadde sul campo colpito a morte. Monte Solarolo, MonteGrappa, 24-25 ottobre 1918 (BU 1920, p. 4256)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

CONTI FLORINDOCossato (Biella)

Appuntato, Rgt. Lancieri Firenze

ARGENTO: Mentre col proprio plotone attraversava al galoppo un terreno scoperto,fortemente battuto da raffiche di mitragliatrici nemiche, visto cadere un compagno cuiera stato ucciso il cavallo non esitava ad appiedare per soccorrere il caduto che facevaposcia montare seco sul proprio cavallo, dimostrando sangue freddo e alto sentimentodi cameratismo. Piano del Consiglio, 31 ottobre 1918 (BU 1920, p. 295)

COPPA BARTOLOMEOPralungo (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: Ferito, seguiva il plotone in un nuovo appostamento, continuando con cal-ma a far fuoco contro il nemico. Costone di Sleme, 4 giugno 1915 (BU 1916, p. 1756)

CORBELLETTI PRIMOGaglianico (Biella)

Caporale

BRONZO: Caporale di artiglieria, entrato nelle formazioni partigiane, prendeva parte anumerose azioni distinguendosi per capacità, spirito di iniziativa e valore Quale coman-dante di distaccamento e successivamente di brigata e di divisione partigiana riusciva adinfondere ai suoi gregari, con l’esempio, in 20 mesi di lotta, coraggio e sprezzo del peri-colo. Nel corso di una particolare azione, accortosi che una sua unità si trovava in diffi-coltà, ne assumeva direttamente il comando riorganizzandone la resistenza e costringen-do l’avversario, superiore in mezzi e uomini a desistere dall’attacco per le dure perditesubite. Piemonte, 19 settembre 1943 - 5 maggio 1945 (CdC 30-4-1970, r. 13b, f. 142)

CORNALINO GIUSEPPESagliano Micca (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini, btg. Monte Cervino

ARGENTO: Con mirabile eroismo, si slanciava sulle posizioni conquistate, ove piazza-va una mitragliatrice, sotto un intenso bombardamento nemico. Costone Meletta Davanti,21 novembre 1917 (BU 1918, p. 5060)

CORTE AMILCARECallabiana (Biella)

Aspirante Ufficiale, Rgt. Alpini

BRONZO: Con l’esempio e colla parola, teneva saldo il suo reparto, durante un attac-co dell’avversario, fino a quando, colpito da un proiettile di fucileria nemica tiratogli abreve distanza, cadeva al suo posto di comando. Pendici del Vodil, 26-27 ottobre 1915(BU 1916, p. 3993)

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

CORTE LUIGI Andorno (Biella)

Tenente, 2° Rgt. Genio

BRONZO: Comandato durante un combattimento con un nucleo dei suoi insieme conun reparto di alpini allo stendimento di un reticolato a copertura di un fianco dellalinea di fuoco, sotto il tiro di artiglieria nemica che metteva fuori combattimento sten-ditori e portatori, continuava con calma il suo lavoro fino ad operazione ultimata, incuo-rando i dipendenti colla serenità del suo contegno. Passo del Diavolo, Monticello, 27-28 maggio 1918 (BU 1919, p. 3855)

CORTE PIERINO UBALDOPettinengo (Biella)

Maresciallo marconista

CROCE: Volontario in missione di guerra per l’affermazione degli ideali fascisti, in unperiodo di quattro mesi partecipava a 38 azioni belliche in qualità di marconista e mitra-gliere, dimostrando coraggio ed elevate capacità. Cielo di Spagna, 14 febbraio - 14 giu-gno 1937 (BU 1938, suppl. 1, p. 25)BRONZO: Aviere scelto marconista e mitragliere di bordo, distintosi per valore in dif-ficili azioni di bombardamento, ha partecipato a 26 voli di guerra senza scorta, e suobbiettivi fortemente difesi da sbarramenti contraerei, riconfermando le sue magnifi-che doti di ardimentoso combattente. Cielo di Spagna, 14 luglio 1937 (BU 1938, sup-pl. 5, p. 16)CROCE: Marconista mitragliere a bordo di apparecchi da B.T., partecipava a difficiliazioni su munite basi e su grosse formazioni navali nemiche dimostrando sempre peri-zia e sprezzo del pericolo. Durante attacchi portati in mare aperto contro navi da guer-ra, nonostante la violenta reazione avversaria che rendeva pericolosissima la perma-nenza sull’obbiettivo e che colpiva più volte il velivolo, contribuiva efficacemente a por-tare a termine le missioni ricevute. Cielo del Mediterraneo, 18 giugno-23 agosto 1940(BU 1941, d. 19, p. 741)

CORVINO MANLIOBenevento

Brigadier Generale, 2° Gr. Cavalleggeri di Alessandria

BRONZO: Comandante di squadrone addetto ad un gruppo mobile, durante dieci gior-ni di operazioni dimostrava rapidità audacia e coraggio personale, sorprendendo e cat-turando in più scontri nuclei ribelli, infliggendo loro perdite e catturando armi e bestia-me. Gife, Dor Lumelek Grav el Kut, 25-27-28 febbraio 1928 (BU 1929, p. 492)BRONZO: Comandante di mezzo squadrone savari addetto a un gruppo mobile ope-rante nel deserto sirtico, con brillante audace carica raggiungeva una formazione ribel-le in fuga su camelli, e, noncurante dell’improvviso scatenarsi di furioso ciclone, impe-tuosamente la travolgeva, infliggeva ad essa gravi perdite, catturando armi e derratevarie. Gife, Deserto Sirtico, 8 maggio 1928 (BU 1929, p. 2013)BRONZO: (AVdSF)PMG: (BU 1916, p. 5056)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

CORVINO SERGIOMuzzano (Biella)

Sottotenente, 51° btg. Bersaglieri

BRONZO: Durante un aspro combattimento contro i tedeschi si offriva volontario perriconoscere le posizioni nemiche. Nell’assolvere il rischioso compito, visto la sua com-pagnia in fase di attacco che veniva improvvisamente minacciata sul fianco sinistro, diiniziativa, sfidando la reazione avversaria, si portava audacemente in avanti con suasquadra per sventare la sorpresa impegnandosi in dura lotta. Costretta la Compagnia aripiegare, riusciva, insieme a qualche superstite, a rientrare nelle linee. Pochi giornidopo l’azione, ritornato in linea coi resti duramente provati della compagnia; riporta-va ferita mortale all’addome. Conscio della fine affrontava la morte con stoica fermez-za d’animo. Mignano, 8 dicembre 1943 (BU 1945, d. 28, p. 2725)PMG: Allievo ufficiale, studente universitario, nell’ora in cui la Patria divisa in due,più reclamava l’azione di suoi figli migliori si offriva di concorrere subito con le armiin pugno alla lotta contro il nemico. Dimostrava di possedere le essenziali virtù del-l’ufficiale italiano e sublimava col sacrificio della giovane vita, l’indefettibile senso deldovere e l’ardente amore di patria. Preclaro esempio di cittadino e di soldato, lucentefiaccola di fede nella nuova Italia. Montelungo, Cassino, 8 dicembre 1943 (AVdSF)

COSSAVELLA AMABILEBiella

Capitano, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: In più giorni di aspro combattimento, si distinse per coraggio e fermezza eguidò il proprio reparto attraverso una zona battuta intensamente dal fuoco nemico,incitando i dipendenti con l’esempio e il sereno sprezzo del pericolo. Ferito non abban-donò la linea se non dopo aver disposto i suoi uomini sulla posizione ed in seguito alleinsistenze dei superiori. Monte Solarolo, Monte Grappa, 24-25 ottobre 1918 (BU 1921, p.201)CROCE: Con pronta iniziativa, valore e sangue freddo, contribuiva a mantenere unaposizione conquistata contro i ripetuti contrattacchi nemici. Malga Zugna, 26 giugno 1916(BU 1924, p. 3247)

COSTA LEONETorino

Aspirante Ufficiale, 614a Compagnia Mitragliatrici

ARGENTO: Costante mirabile esempio di slancio e di coraggio ai dipendenti, mentresotto il violento fuoco nemico noncurante del pericolo, conduceva con calma la sua sezio-ne mitragliatrici sulla posizione allora conquistata, colpito da una granata nemica, cade-va gloriosamente. Tivolo, Gorizia, 19 agosto 1917 (BU 1918, p. 6577)

COSTA MASSIMOPralungo (Biella)

Aspirante Ufficiale, rgpt. Assedio

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

ARGENTO: Di servizio, durante un’azione, ad un osservatorio avanzato di contro-bat-terie, provvedeva attivamente perché le comunicazioni, di volta in volta rotte dal tironemico, fossero immediatamente riattivate; sferratosi poi l’attacco avversario, avendovisti alcuni soldati dispersi per la morte dei propri ufficiali, si poneva volontariamentealla loro testa e li riconduceva alla linea del fuoco. Faiti, 14 maggio 1917 (BU 1917,p. 6838)

COSTA QUINTOMasserano (Biella)

Colonnello medico, Ufficio Sanità 3a D.

ARGENTO: (BU nrp)BRONZO: Capo ufficio sanità divisione, durante dieci giorni di aspra battaglia, assicu-rava il funzionamento del servizio sanitario, non risparmiandosi mai e dando ripetuteprove di coraggio e di alto sentimento del dovere. Riva Destra Ardre, 15-23 luglio 1918(BU 1919, p. 4981)

CRAVEIA GIUSEPPETollegno (Biella)

Capitano, 5° Rgt. Artiglieria da Campagna

ARGENTO: battaglia di Novara, Bicocca 23 marzo 1849 (data conferimento 2 novembre1849)ARGENTO: Per abilità, coraggio ed intrepidezza dimostrate nel comando della sezionee per la condotta tenuta durante la campagna. San Martino 24 giugno 1859 (RD nrp)PMG: 1859

CRAVELLO GIAN PAOLOBiella

Caporalmaggiore 4° Rgt. Artiglieria d’Armata, 33° Gr. da 149/40

CROCE: Specializzato per il tiro di servizio all’osservatorio di gruppo violentemente eper lungo tempo battuto dal tiro di artiglieria nemica, continuava a comunicare i risul-tati del tiro della batteria in azione. Interrotte le comunicazioni e invitato a ritirarsi inluogo più vicino, rimaneva al suo posto di servizio concorrendo più volte a ristabilire ilcollegamento telefonico sconvolto dal tiro nemico e portando a termine il suo incarico.Fronte di Tobruch, Hagiag el Ddem, 23 giugno 1942 (OdG 8° rgpt. Artiglieriad’Armata 5-8-1942)

CRESTO ADOLFOSalussola (Biella)

Soldato, 10° Rgt. Artiglieria Fortezza

BRONZO: Fra la furia dei colpi nemici che cadevano vicino al pezzo di cui era serven-te sebbene contuso e bruciacchiato al viso, con indomita fermezza continuava l’operasua, incitando i compagni e dando loro bello esempio di alte virtù militari e di sprezzodel pericolo. Casone Ardosetta, Monte Grappa, 15 giugno 1918 (BU 1919, p. 4306)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

CRESTO LUIGIMongrando (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Uscito, con la squadra tagliafili ed inoltratosi verso i reticolati nemici conslancio e coraggio, visto cadere ferito un ufficiale sopraggiunto col suo plotone, riuscì,da solo, sotto il fuoco nemico, a raccoglierlo e portarlo, attraverso terreno montuoso edifficile, in trincea. Pendici di Monte Mrzli, 26 novembre 1915 (BU 1916, p. 5353)

CRIVELLO GASPAREMuzzano (Biella)

Aiutante di Battaglia, 13° Rep. Assalto d’Armata

ARGENTO: Sempre pronto ad offrirsi per ogni arrischiata impresa, penetrava, primonella trincea nemica percorrendola per lungo tratto. Visto accorrere i rincalzi nemici conmitragliatrici, li affrontava con pochi uomini, concorrendo alla cattura di prigionieri edi un’arma e facendo volgere in fuga gli altri con lancio di bombe; già distintosi in pre-cedenti azioni. Monte Val Bella, 7 giugno 1918 (BU 1919, p. 4010)BRONZO: Caduto il tenente comandante del plotone, riordinava il reparto e lo guida-va all’assalto dando continue prove di fermezza e valore. Selo, 21 agosto 1917 (BU1918, p. 6745)BRONZO: Ferito in una precedente pattuglia in cinque parti del corpo, volle nuova-mente prendere parte ad una piccola azione, dimostrando sangue freddo e sprezzo delpericolo. Essendo il piccolo posto attaccato da forze superiori, e quasi circondato, riu-sciva a respingere con perdite l’avversario. Stoccareddo, 28-30 aprile e 17 maggio 1918(BU 1918, p. 6198)PMG: (BU 1918, p. 5311)

CROCE GIUSEPPE SILVIORonsecco (Vercelli)

Capitano, 54° Rgt. Fanteria

ARGENTO: In combattimento attaccava valorosamente col proprio plotone, una for-tissima posizione nemica, spiegando coraggio ed arditezza e riuscendo ad occuparla dopoaver ucciso molti dei difensori e fatti prigionieri gli altri. Monte Piana, 11 agosto 1915(CdC 18-7-1916, r. 212, f. 225)

CROLLA RODERIGOMosso Santa Maria (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: Costantemente distintosi nel prodigare le proprie energie nello scrupolosoadempimento del proprio dovere, in un aspro combattimento, caduti tutti i graduati,prontamente assumeva il comando del reparto e lo guidava con energia insuperabile.Ferito gravemente, continuava a combattere, mostrandosi orgoglioso di versare il pro-prio sangue per la Patria, ed in un successivo furibondo nostro contrattacco trascinava

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

ancora innanzi col proprio mirabile esempio i compagni, sempre per primo spingendo-si ove più grave era il pericolo, finché, nuovamente colpito, incontrò la morte gloriosasul campo. Monti Solarolo, Monte Grappa, 26 ottobre 1918 (BU 1921, p. 133)

CROSA OSCARCastelletto Cervo (Biella)

Caporale

CROCE: Seguiva volontariamente il proprio ufficiale in pericolosa ricognizione per accer-tare la consistenza di nuclei avversari ostacolanti, con nutrito fuoco di armi automati-che, l’azione di un nostro reparto. Accerchiato da forze nemiche soverchianti e ricevu-to ordine di ritirarsi, si difendeva accanitamente finché, rimasto privo di munizioni, riu-sciva, sotto intenso fuoco, a sfuggire alla cattura. Konispoli, Fronte Greco, 22 aprile1941 (MG 1942, Gabinetto, f. 386, p. 5)

CROSA RENZOBalma (Biella)

Soldato, 2° Rgt. Artiglieria da montagna

ARGENTO: 1944 (Faldella)

CROSA SILVIOQuittengo (Biella)

Sottotenente, 5° Rgt. Genio Minatori

ARGENTO: Esempio raro di tenacia, di sprezzo del pericolo, di operosità costante, difede incitatrice al proprio reparto, durante cruenti lavori di contromina, cadeva vittimadi gas asfissianti mentre si apprestava con slancio eroico, a salvare i propri soldati per rin-novare poi l’opera sua rimasta distrutta. Monte Mrzli, 4 agosto 1916 (BU 1917, p. 862)

CROSA-GALANT GIOVANNI BATTISTABenna (Biella)

Soldato, 10° Rgt. Bersaglieri

ARGENTO: (BU nrp)BRONZO: Diede bella prova di calma e di ardimento, nel concorrere all’arresto di unpericoloso malfattore armato di rivoltella. Verona, 2 ottobre 1908 (BU 1909, p. 279)

CUCCO GIUSEPPE Campiglia Cervo (Biella)

Capitano, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Aiutante maggiore in seconda, adempì brillantemente le proprie mansio-ni, tenendo sempre collegato il comando del battaglione con quelli superiori. Pieno d’ar-dire e sprezzante del pericolo, alla testa di alcuni uomini, cooperava all’assalto di una

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

forte posizione, raggiuntala, vi si manteneva, difendendosi col lancio di bombe e sassi.Ferito alla testa, non lievemente, non appena medicato tornava al combattimento. Carso,22 agosto 1917 (BU 1918, p. 5460)BRONZO: Aiutante maggiore in seconda, coadiuvava il proprio comandante di batta-glione in modo assai lodevole, dimostrando grande perizia ed energia. Sprezzante delpericolo, radunava i dispersi di varie compagnie rimaste prive di ufficiali, e li conduce-va al fuoco, dando bella prova di coraggio e valore. Castagnevizza, 23-27 maggio 1917(BU 1918, p. 1167)

CUCCO MARIOBiella

Tenente, 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: A capo di un manipolo di volontari, lo guidava con coraggio ed accorgi-mento alla conquista di una forte trincea nemica. Gravemente ferito al viso, rimanevaancora al suo posto a dirigere i propri uomini, finché la posizione conquistata fu salda-mente occupata da tutto il battaglione. Dente del Monte Pasubio, 17 ottobre 1916(BU 1917, p. 4975)ARGENTO: Rimasto ferito il proprio comandante di compagnia, risolutamente assu-meva il comando del reparto, guidandolo in un aspro momento dell’azione, attraversoad un terreno intensamente battuto dal fuoco nemico. Ferito a sua volta non desistevadal combattimento continuando ad incitare col proprio esempio i dipendenti alla lotta,finché, colpito a morte da una granata avversaria, lasciò gloriosamente la vita sul cam-po. Monte Solarolo, Monte Grappa, 24-28 ottobre 1918 (BU 1921, p. 133)BRONZO: Con calma, perizia e fermezza, guidava il proprio plotone all’attacco di unaformidabile posizione nemica, impossessandosene. Si spingeva quindi, alla testa dei pro-pri uomini, alla conquista dell’obbiettivo finale, superando con slancio e ardimentoesemplari successivi ordini di trinceramenti nemici e facendo dei prigionieri. AlpeCosmagnon, 10 ottobre 1916 (BU 1917, p. 5027)

CUCCO OTTAVIOBiella

Tenente, 32a Compagnia Minatori, Genio V CA

BRONZO: Nell’apprestamento di una contromina per la vitale difesa di un caposaldo,e nelle immediate vicinanze del nemico che aveva tentato poco prima di frustrarne glieffetti, causando, con lo scoppio di una mina, la morte di tutti i militari addetti ai lavo-ri, concorreva con mirabile freddezza e serenità alla delicata e pericolosa preparazionedel brillamento, assicurandone il felice risultato. Monte Pasubio, 2 ottobre 1917 (BU1918, p. 1981)CROCE: Addetto a lavori di contromina, nonostante il pericolo di esplosioni, continuònel suo compito con attività, incitò col suo esempio i dipendenti al lavoro, dimostrò altaabnegazione. Monte Pasubio, dicembre 1917 (BU 1924, p. 2545)

CUCCO QUINTOBiella

Soldato, Fanteria

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

CROCE: Componente di una squadra mitraglieri duramente provata da reiterati attac-chi nemici, benché stordito da un colpo di mortaio, che aveva colpito a morte un tira-tore, impugnava l’arma di questo e con tiri precisi, contribuiva validamente a contene-re l’impeto dell’attaccante. Quota 1630 del Mali Scindeli, Fronte Greco, 16 febbraio1941 (MG 1942, Gabinetto, f. 371, p. 4)

CURTO GINOFeltre (Belluno)

Sergente

CROCE: Appartenente al personale difesa antiaerea di una piazzaforte sottoposta findall’inizio delle ostilità all’intensa offesa aerea nemica, concretatasi in settanta bom-bardamenti, molti dei quali di grande violenza, dava bella prova di elevato spirito mili-tare e sereno sprezzo del pericolo. Contribuiva così efficacemente, alla vigile difesa del-la piazza ed all’abbattimento di numerosi velivoli avversari. Tobruch, 11 giugno - 26settembre 1940 (brev. 5417)

DAL CANTON GIOVANNILongarone (Belluno)

Soldato, 7° Rgt. Alpini

ARGENTO: Per la costanza ed il coraggio spiegati durante il lungo, penoso e difficilelavoro di occupazione di una posizione, lottando contro difficoltà ritenute insormonta-bili e vincendo le asprezze della montagna e della stagione invernale: per l’ardita e peri-colosa discesa lungo la parete di un impervio massiccio battuto dal fuoco nemico, lan-ciandosi all’assalto e balzando, per primo, nelle trincee nemiche. Cima Undici, marzo-aprile 1916 (BU 1916, p. 5976)

DALLIMONTI CARLOMasserano (Biella)

Soldato, Rgt. Granatieri

ARGENTO: Rimasto unico porta-feriti in tutto il battaglione, seppe, con prontezza, atti-vità e coraggio, disimpegnare l’opera sua in modo degno di vera lode. Sotto il continuoe furioso bombardamento medicava numerosi feriti, trasportava i più gravi, sempre,ovunque sfidando il pericolo e la morte. Di propria iniziativa si recava a prendere acqua,in posto vicino e battuto, per i compagni che ammirarono in Dallimonti un vero eroe,un’anima nobile, grande e pietosa. Selo, 20-21 agosto 1917 (BU 1927, p. 4836)

DALLIMONTI LUDOVICOMasserano (Biella)

Soldato, Rgt. Fanteria

ARGENTO: (BU nrp)BRONZO: Offertosi spontaneamente quale latore di un ordine urgentissimo di altrosettore, non potuto trasmettere per l’interruzione della linea telefonica, sotto l’intenso

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

tiro di fucileria, mitragliatrici ed artiglieria avversarie, adempiva il suo compito, nonsolo, ma provvedeva anche al riallacciamento della linea telefonica: bell’esempio dicoraggio e di sentimento del dovere. Val Grande, 15 luglio 1916 (BU 1916, p. 6513)

DALMASSO GIUSEPPEVigliano (Biella)

Soldato: 1° Rgt. Alpini

BRONZO: 1943 (Faldella)

DAMIANI CAMILLOBiella

Tenente, 6° Rgt. Alpini

ARGENTO: Comandante di una compagnia, giunto in rincalzo di forze che difendeva-no una difficile posizione da poco conquistata, rincorava energicamente i suoi, spro-nandoli alla resistenza, mentre poi spiegava opera volenterosa per il rafforzamento del-la posizione stessa, cadeva colpito a morte. Monte Pasubio, 10 settembre 1916 (BU1917, p. 862)

DANASINO EMILIOVinzaglio (Novara)

Partigiano, Rep. Formazioni Partigiane

CROCE: Comandante di distaccamento partigiano, attaccato da un reparto avversariosuperiore in uomini e mezzi, resisteva accanitamente finché, per evitare la cattura deipropri dipendenti, ordinava loro di ripiegare, restando da solo a proteggere il movi-mento. Circondato, rifiutava la resa finché, ferito e perdute le forze, veniva catturato.Gaglianico, 28 novembre 1944 (BU 1967, d. 22, p. 2982)

DANIELE BENEDETTOSagliano Micca (Biella)

Soldato 4° Rgt. Alpini, btg. Monte Cervino

BRONZO: Kalitwa, Fronte Russo, 19-20 dicembre 1942 (MD Esercito 13-6-1951,brev. 27004, prot. 11418/UR/7391)CROCE: Klinowyj, Russia, 18 maggio 1942 (MD Esercito 17-11-1953, brev. 42469,prot. 17762/UR/21.1.3836)

DE BERNARDI EDOARDOVercelli

Soldato, 5° Rgt. Genio

BRONZO: Incurante del pericolo, sotto il tiro nemico, con calma e diligenza appresta-va e faceva brillare le mine per interrompere un ponte in ferro e ritardare l’avanzatadel nemico. Barcis, 7 novembre 1917 (BU 1919, p. 4048)

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

DE BERNARDI ROMOLOBiella

Sergente, Artiglieria da montagna, 15a btr.

BRONZO: Capo-pezzo, sotto il violento fuoco nemico, col suo sereno contegno incuo-rava i propri dipendenti. Costretto ad abbandonare momentaneamente il suo cannone,si slanciava all’assalto con le fanterie, riconquistandolo, ripreso il tiro contribuiva effi-cacemente alla vittoria. Col Moschin, 15 giugno 1918 (BU 1919, p. 6538)

DEL CONTE ANGELOCoggiola (Biella)

Tenente, Rgt. Artiglieria Campagna

ARGENTO: Volontariamente si recava in una trincea avanzata per dirigere il fuoco del-la sua batteria. Benché fatto segno a fuoco di fucileria nemica, si spingeva arditamentein un punto molto esposto per rendere il tiro più preciso ed efficace, finché veniva col-pito mortalmente in fronte. Vertojba, 24 ottobre 1916 (BU 1917, p. 6160)

DELGROSSO VIRGINIOCaselle Torinese (Torino)

Tenente, Artiglieria

BRONZO: (brev. 49241)

DELL’ACQUA SAMUELESamolaco (Sondrio)

Tenente, 9° Rgt. Alpini

ARGENTO: Ufficiale di esperimentato valore e di eccezionale coraggio, era sempre pre-sente ove difficoltà e rischio chiedevano decisione e travolgente slancio. Ad accaniti ereiterati attacchi del nemico per la conquista di una importante Quota per quindici gior-ni, con superba tenacia e sprezzo del pericolo, opponeva eroica barriera e reagendo auda-cemente, infliggeva gravi perdite. Colpito a morte durante un contrassalto, in un dispe-rato sforzo di volontà, incitava ancora i suoi alpini con la voce e con i gesti, spegnen-dosi nel nobile tentativo. Monte Chiarista, Fronte Greco, 23-24 dicembre 1940 (MG1942, Gabinetto, f. 339, p. 1)BRONZO: (BU nrp)

DELORENZI PIETROPiatto (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Facendo parte di un drappello, nonostante la vigilanza ed il continuo fuoconemico arditamente si spingeva contro i reticolati avversari, e vi collocava e faceva bril-lare tubi esplosivi, aprendo un varco. Gabrje-Dolje, 25 agosto 1915 (BU 1916, p. 2858)

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DELPIANO ENRICOBiella

Capitano, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: 1944 (Faldella)

DELPONTE GIOVANNIMosso Santa Maria (Biella)

Carabiniere, Legione CC RR Torino

BRONZO: Durante un servizio di squadriglia eseguito in regione alpestre per la cattu-ra di alcuni disertori, imbattutosi con tre di essi, due armati di roncole e altro di zap-pone, veniva coi compagni fatto segno da parte di costoro ad atti di accanita ribellione,e quantunque rimanesse ferito alla mano destra e a una gamba, riusciva ad arrestareuno dei ribelli, dopo averlo ridotto alla impotenza con un ben aggiustato colpo di pisto-la. Bioglio, 5 giugno 1918 (BU 1919, p. 643)

DEL SOLDATO CESAREParma

Sergente, 1° Rgt. Genio

BRONZO: Coraggiosamente affrontava una numerosa pattuglia nemica e la metteva infuga. In ogni altro momento dimostrava calma e fermezza incorando i soldati ed indu-cendoli a fare tutto il loro dovere. Montello, 15-17 giugno 1918 (BU 1919, p. 4811)

DEL VECCHIO NICOLAPignataro Maggiore (Caserta)

Brigadiere, Rep. CC

ARGENTO: Sottufficiale addetto a squadra di polizia giudiziaria di altra Legione ed inlicenza ordinaria nella precedente sede di servizio, venuto a conoscenza che nella zonasi aggirava un individuo nel quale poteva identificarsi un ergastolano che, armato dipistola, era evaso dopo proditoria uccisione di un agente di custodia, si offriva di colla-borare alle ricerche partecipandovi attivamente e riuscendo con altri militari a scoprireil rifugio dell’evaso. Nel corso dell’azione condotta in comune con l’equipaggio di unelicottero atterrato nella zona, si esponeva a fianco di un ufficiale a grave rischio per-sonale al fine di snidare e costringere alla resa il ricercato che vedendosi accerchiato eper sottrarsi alla cattura non esitava a far fuoco ferendo gravemente l’ufficiale e rima-nendo a sua volta ucciso nel successivo violento conflitto. Agro S. Marinella (Roma).2 gennaio 1974 (CdC 20-5-1974, r. 11, f. 29)

DE MARIA LEONIDABiella

Soldato, 1° Squadrone Carri Armati

BRONZO: Attendente del tenente comandante della squadriglia ed accerchiati entram-

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bi da numeroso nemico, si batteva coraggiosamente. Sebbene ferito due volte, rimaseaccanto al corpo dell’ufficiale caduto, finché ferito più gravemente una terza volta cade-va esausto sul corpo del suo tenente, riuscendo in seguito e dopo dolorose peripezie aporsi in salvo. Bir Bilal, 10 giugno 1923 (BU 1924, p. 2823)

DE MARTINI ERNESTOLu (Alessandria)

Soldato, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Costante esempio di slancio e coraggio partecipava all’assalto per l’occu-pazione di un forte trinceramento nemico, contribuiva pel rafforzamento di esso e, conmirabile esempio, riforniva di munizioni la linea occupata. Mentre poi resisteva acca-nitamente ad un forte contrattacco nemico, incitando i compagni, cadeva mortalmentecolpito. Selz, 4 luglio 1916 (BU 1917, p. 2440)

DE RIU ANTIOCOSindia (Nuoro)

Caporalmaggiore

CROCE: (BU nrp)

DEROSSI ANNIBALEZubiena (Biella)

Soldato, 5° Rgt. Alpini

ARGENTO: Spontaneamente offertosi, si recò, di giorno, a distruggere reticolati avver-sari. Gravemente ferito, restò al suo posto fino a lavoro ultimato. Tolmino, 16 agosto1915 (BU 1916, p. 2822)

DE ROSSI ANTONIOVenezia

Capitano. 84° Rgt. Fanteria

ARGENTO: Sotto il fuoco del nemico trincerato condusse la propria compagnia all’as-salto, arrivando primo del proprio reparto alla posizione avversaria. Zanzur, 8 giugno1912 (BU 1913, p. 93)

DETTOMA CARLOZubiena (Biella)

Sergente Maggiore 46° Rgt. Artiglieria Motorizzato Trento

CROCE: Malgrado violento fuoco di artiglieria nemica che aveva colpito e incendiatouna riservetta munizioni, con alto senso del dovere e sprezzo del pericolo, accorrevaimmediatamente sul posto e cooperava all’opera di spegnimento, riuscendo ad evitareche il fuoco si propagasse alle altre munizioni. In tale circostanza confermava le sue dotidi coraggio e di spirito di sacrificio. Sul Campo. Zona di Alem Hamza, AS, 3 giugno1942 (BU 1951, d. 20 straordinaria, p. 2794)

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D’EUSEBIO GIOVANNIOcchieppo Inferiore (Biella)

Soldato, btg. Bersaglieri

BRONZO: Durante un bombardamento di grossi calibri nemici, con grave pericolo, riu-sciva a salvare da sicura morte alcuni militari sepolti dalle macerie prodotte da scoppio digranate avversarie di grosso calibro. Rimasto egli stesso leggermente ferito, rifiutava diabbandonare il posto di combattimento. Coni Zugna, 4 giugno 1916 (BU 1916, p. 6517)

DI SALVIA GIOVANNI BATTISTAAnzi (Potenza)

Primo Capitano, Fanteria

CROCE: Già distintosi per lodevole condotta tenuta in occasione di ricognizioni, diedeprova in combattimento di ardire e sprezzo del pericolo, rimanendo ferito. Flondar, 5maggio 1917, Candelu’ di Piave, 17-18 giugno 1918 (BU 1924, d. 8, p. 475)

DOMO ANGELOZubiena (Biella)

Maresciallo Maggiore, 3a B. Coloniale, 11° btg.

CROCE: Sottufficiale valoroso, sempre primo ove ferveva il pericolo, durante un nostroattacco su terreno impervio discendeva con pattuglie di ascari in un burrone, per bloc-carvi un nucleo ribelle, che poi annientava, catturando quattro fucili con munizioni.Sciango, 28 maggio 1938 (BU 1941, d. 59, p. 3971)

DONÀ ALESSANDROSandrigo (Vicenza)

Sergente, 12° btg. Camicie Nere autocarrato, Gr. Montebello

BRONZO: Legionario ardimentoso e di grande attaccamento al dovere durante giorna-te di intensa azione nemica dava esempio di grande fermezza. Ferito, rifiutava il rico-vero in ospedale per rimanere al suo posto di combattimento. Tscherkovo, Russia, 8-9gennaio 1943 (CdC 26-6-1951, r. 4, f. 395)

DONATI MARIORomentino (Novara)

Sottotenente, 4° Rgt. Bersaglieri

BRONZO: Comandante di un plotone bersaglieri, durante aspro combattimento gui-dava con impeto i dipendenti sull’obiettivo assegnatogli. Benché ferito, continuava nel-l’assolvimento del suo compito sistemando il reparto sulla nuova posizione, e animan-do i bersaglieri a proseguire nella vittoriosa azione. Borova, Fronte Greco, 18 aprile1941 (BU 1943, p. 4766)

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

DONDANA LUIGICamburzano (Biella)

Sergente, 3° Rep. d’Assalto

ARGENTO: Sempre primo dove maggiore era il pericolo, dava splendido esempio dicalma e coraggio. Da solo obbligava alla resa numerosi nemici, che tentavano un’ulti-ma ostinata resistenza. Incendiata dall’avversario una baracca, ove erano stati ricove-rati nostri feriti gravi, slanciavasi generosamente tra le fiamme, e, con grave rischio del-la propria vita, traeva in salvo un ufficiale e quattro soldati. Passo Paradiso, 26 mag-gio 1918 (BU 1920, p. 1112)

DONNA PIETROStrona (Biella)

Capitano, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Ferito mortalmente durante l’occupazione di un forte trinceramento nemi-co, continuò col gesto ad esortare i suoi soldati perché resistessero ai violenti contrat-tacchi dell’avversario e si rafforzassero nella posizione conquistata, finché spirava colnome del Re e della Patria sulle labbra. Selz, 4 luglio 1916 (BU 1928, p. 3193)

EMPRINO GIORGIOPortula (Biella)

Soldato, Rgt. Alpini

BRONZO: Facendo parte di un drappello incaricato di tagliare i reticolati ed aprirvi unvarco per il passaggio della compagnia, adempiva, in modo esemplare, il rischioso inca-rico, e si slanciava, poi, tra i primi, sulle trincee nemiche. Cadeva colpito a morte. MonteNero, 15 agosto 1915 (BU 1916, p. 2801)

ENRICO BENA ATTILIOMagnano (Biella)

Sergente, Rgt. Bersaglieri

ARGENTO: Ferito, non abbandonava la posizione e continuava a combattere, destan-do l’emulazione fra i compagni vicini. Si ritirò solamente quando si sentì mancare leforze. Monte Mrzlivrh, 1° giugno 1915 (BU 1916, p. 1753)

EUSEBIO EDOARDOBiella

Soldato, 4° Rgt. Alpini

CROCE: 1942 (Faldella)

FAGA ANTONIOLessona (Biella)

Caporale, btg. Genio

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BRONZO: Bell’esempio di ardire ai propri compagni, penetrava fra i primi in una trin-cea nemica insieme alla prima ondata delle fanterie, e la difendeva valorosamente sinoall’arrivo di successive ondate. Costone Viola, 6 agosto 1916 (BU 1917, p. 5033)

FAGNOLA LUIGIPortula (Biella)

Sottotenente, 41° Rgt. Fanteria

ARGENTO: Chiaf. Albania, 13 marzo 1941 (CGOCG, pratica 42950)

FALAGIARDA LINOPralungo (Biella)

Soldato, 53° Rgt. Fanteria

BRONZO: Porta munizioni di una squadra mitraglieri, durante un aspro combattimento,benché minorato agli arti inferiori per congelamento, si trascinava fino alla postazionedi un tiratore caduto e, imbracciata l’arma rimasta inoperosa, la metteva in azione, con-tinuando il fuoco contro l’attaccante in forze. Colpito a morte da bomba di mortaionemico, cadeva da prode. Quota 1628 del Mali Scindeli, Fronte Greco, 16 febbraio1941 (BU 1945, d.17, p. 1537)

FALLETTI ITALOCamandona (Biella)

Capitano, 25° Rgt. Artiglieria Campagna

PMG: (BU 1916, p. 1293)

FALLETTI ROBERTOTorino

Sottotenente 2° Rgt. Artiglieria montagna, 14a btr.

ARGENTO: Volontario in un’ardita brillante operazione che fruttò la cattura di ven-tun prigionieri, era esempio e guida agli arditi di fanteria che trascinava all’assalto concoraggio esemplare. Val Daone, 8 agosto 1918 (BU 1919, p. 3535)

FANTONE JULIO GIUSEPPEMasserano (Biella)

Soldato, 1° Rgt. Artiglieria Alpina, Gr. Aosta, 1a B. Garibaldi

BRONZO: Artigliere alpino animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo voleva disarrmato, le armi al nemi-co che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quanti

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8 mar-zo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1890)

FAVA VIRGINIOPortula (Biella)

Soldato, 1° Rgt. Genio

ARGENTO: Gradisca, 23-24 giugno 1915 (Albo d’Oro Genio)

FAVA DALBERT VIRGINIOPortula (Biella)

Aiutante di Battaglia, 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: Morti e feriti tutti gli ufficiali della compagnia assunse il comando dei pochisuperstiti. Durante due furiosi e violenti contrattacchi nemici calmo sereno e sprezzan-te del pericolo, colla parola e con l’esempio fu costante ammirevole incitamento ai suoidipendenti. Il suo valore, il suo coraggio ricacciarono il nemico in disordine battuto edisorientato. Monte Solarolo, 25-27 ottobre 1918 (BU 1920, p. 3368)BRONZO: Si spingeva arditamente in pattuglia fin sotto i reticolati nemici, mentre anco-ra durava intenso il nostro bombardamento, per riconoscere i danni ed i varchi. Appiattatosi,attendeva poscia, sotto il fuoco avversario, l’avanzata della propria compagnia, e conessa si slanciava all’assalto, dando bella prova di calma e ardimento. Alpe Cosmagnon,10 ottobre 1916 (BU 1917, p. 5033)PMG: (BU nrp)

FAVARIO ANTONIODonato (Biella)

Sergente Maggiore, 79° Rgt. Fanteria

BRONZO: Disimpegnò difficili, delicati e pericolosi servizi di collegamento, contri-buendo alla buona riuscita dell’azione in aspro terreno montano, recandosi infaticabil-mente per una giornata intera da un posto all’altro sotto intenso bombardamento diartiglieria, di mitragliatrici e di fucileria. Pergheri, Valle Terragnolo, 15 maggio 1916(BU 1923, p. 2418)

FEDOZZI TERMIDOCrocetta (Rovigo)

Caporalmaggiore, 3° Rgt. Alpini, D. Garibaldi

BRONZO: 1945 (Faldella)

FEO GIOVANNIPalestro (Pavia)

Sottotenente, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Quale comandante di una sezione mitragliatrici, giungeva fra i primi sul-la linea avversaria e batteva d’infilata le posizioni nemiche. Rimasto privo di uomini,

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continuava da solo il fuoco, finché, ferito, dovette ritirarsi. Medicato, tornava in linea,nonostante le insistenze del proprio comandante di battaglione e, con mirabile calma,lo coadiuvava nel riordinare le truppe. Castagnevizza, 21 agosto 1917 (BU 1918, p.4325)BRONZO: (BU nrp)

FERLA LUIGI FERDINANDOCamandona (Biella)

Soldato, btg. Bersaglieri

ARGENTO: (BU nrp)BRONZO: Con calma e coraggio, durante un furioso bombardamento nemico, incorag-giava e dava bell’esempio ai compagni, e perdeva la vita nel portare al sicuro i feriti.Monfalcone, 4 agosto 1916 (BU 1917, p. 2471)

FERRARIS ALESSANDROMasserano (Biella)

Sottotenente, 37° Rgt. Fanteria

ARGENTO: In commutazione della medaglia di BRONZO concessagli con RD 1° feb-braio 1920. Slanciatosi alla testa del suo plotone contro una posizione nemica, primovi giunse, rimanendo poi colpito a morte, mentre arditamente fronteggiava il nemicoche attaccava in forze. Monte Solarolo, Monte Grappa, 4 luglio 1918 (BU 1921, p.1624)

FERRERO LUIGICavaglià (Biella)

Sergente, Rgt. Fanteria

BRONZO: In un attacco improvviso coadiuvò efficacemente il comandante della com-pagnia e contrastò al nemico, passo a passo, l’avanzata finché cadde mortalmente feri-to, lasciando la vita sul campo. Santa Maria di Tolmino, 4 febbraio 1915 (BU 1916,p. 5275)

FERRERO DELLA MARMORA ALESSANDROBiella

Tenente Generale

ARGENTO: battaglia di Goito, 8 aprile 1848 (RD 14-5-1848)

FERRONI ARIANI GUALTIEROBiella

Sergente, btg. Bersaglieri

BRONZO: Comandato sul campanile di un paese, sotto il vivo fuoco di fucileria nemi-ca dava indicazioni sugli spostamenti dell’avversario, e rientrava poi per ultimo al pro-prio reparto. Placensis, 29 ottobre 1918 (DL 29-5-1919)

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FIAMMA ELVERSandigliano (Biella)

Caporale

CROCE: Inviato dal Comando di Reggimento ad un reparto avanzato per recapitare unordine vi giungeva nel momento in cui elementi nemici tentavano un attacco di sor-presa. Visto cadere ferito un capo arma prontamente lo sostituiva e con un tiro precisoconcorreva efficacemente a ricacciare il nemico. Alture di Borava, Fronte Greco, 21aprile 1941 (BU 1944, d. 15, p. 2495)

FIOCCA G. BATTISTACravanzana (Cuneo)

Carabiniere, Rep. CC RR Truppe Coloniali Somalia Italiana

BRONZO: Facendo parte di un drappello di 50 militari impegnati contro 200 ribelliarmati che opponevano viva resistenza, teneva contegno fermo e coraggioso e, durantel’inseguimento, quantunque ferito alla coscia destra, continuava efficacemente il fuococontro i fuggiaschi. Erdena, Campagna di Libia, 22 marzo 1914 (RD 5-6-1915)

FIORINA ALDONetro (Biella)

Maresciallo Capo, Rep. CC RR Truppe Coloniali Somalia Italiana

ARGENTO: Aggredito da un forte nucleo di rivoltosi che avevano già ucciso prodito-riamente alcuni militari indigeni, deciso a soccombere piuttosto che a cercare scamponella fuga, affrontava l’impari lotta combattendo da valoroso, ed abbattendo a colpi dimoschetto due degli aggressori: circondato da ogni parte e sopraffatto lasciava sul cam-po la vita, Splendido esempio di fermezza, di coraggio e di sentimento del dovere, Elagi,Libia, 29 ottobre 1926 (BU 1929, p. 2673)

FLECCHIA GIUSEPPEMasserano (Biella)

Tenente, 83° Rgt. Fanteria

CROCE: Comandante di compagnia fucilieri impegnata per quattro giorni in aspri com-battimenti contro forze albano-tedesche numericamente superiori, dimostrava elevatevirtù militari portando il proprio reparto alla conquista di importanti obiettivi, che con-tendeva poi, con tenacia e valore, al nemico venuto ad un deciso contrattacco. MurinaAndrijevica, Montenegro, 17-18-19-20 ottobre 1943 (BU 1946, d. 3, p. 206)

FLORIO UMBERTOBioglio (Biella)

Tenente, 2° Rgt. Genio

ARGENTO: Durante un violento improvviso attacco nemico e sotto intenso fuoco difucileria e lancio di bombe susseguito ad un intenso bombardamento, riuniva e riordi-

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nava rapidamente un gruppo di soldati dispersi, e afferrato un fucile, cooperava a respin-gere l’avversario, dando prova di mirabile energia e coraggio. Monte San Martino,Carso, 14-15 marzo 1916 (BU 1917, p. 892)BRONZO: Attese per vari giorni in difficili condizioni i lavori di mina in una zona oveil nemico ne aveva effettuati degli analoghi, ed avendo l’avversario sconvolto un trat-to delle nostre trincee mercé una potente contromina, diresse sotto il fuoco il lavoro diricongiungimento di un tratto di linea di osservazione. Di poi, durante un violento attac-co nemico, si armò di un fucile e con alcuni soldati di fanteria, cooperò opportunamentea respingere l’avversario. San Martino del Carso, 8-15 maggio 1916 (BU 1916, p. 6035)

FOGLIA CELESTINOCurino (Biella)

Aiutante di Battaglia, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Di sua iniziativa con sagacia e valore mirabili, spostando la sua mitraglia-trice, concorreva efficacemente a respingere un violento e minaccioso attacco nemico.Batteva poi coraggiosamente nuclei avversari già infiltratisi nella nostra linea, e li costrin-geva a ritirarsi. Monfalcone, 29 maggio 1917 (BU 1918, p. 2441)PMG: (BU 1917, p. 6427)

FOGLIA FIORENTINOTrivero (Biella)

Caporale, Rgt. Fanteria Spec. Legnano, btg. Alpini Piemonte

ARGENTO: Componente la squadra esploratori, già distintosi in prece-denti azioni perardimento e capacità. Facente parte di un nucleo esplorante lanciato arditamente in avan-ti per valutare il contegno del nemico, si distingueva per slancio ed aggressività. Sboccatal’azione in un attacco di caposaldo nemico potentemente fortificato, giungeva tra i pri-mi sulla posizione, incurante della vivissima reazione avversaria di artiglieria e di armiautomatiche. Lanciatosi a colpi di bombe a mano contro i tedeschi che contrassaltava-no, nella mischia seguitane metteva fuori combattimento parecchi avversari, finché resta-va gravemente ferito da una bomba a mano scagliata da un tedesco. Benché gravemen-te minorato, insisteva perché non fossero distolti uomini dal combattimento, allo scopodi sgomberarlo, al posto di medicazione. Esempio di luminoso valore e di generosa abne-gazione. Quota 363 di Valle Idice, 19 aprile 1945 (BU 1947, d. 12, p. 1074)

FOGLIA GIOVANNITrivero (Biella)

Sergente Maggiore, 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: 1918 (Faldella)

FOGLIA LUIGICurino (Biella)

Aiutante di Battaglia, 43° Rgt. Fanteria

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

CROCE: Mentre il nemico infiltratosi nelle nostre linee con fuoco di mitragliatrici cer-cava di colpire alle spalle ed al fianco i difensori, con pochi altri arditi, affrontò allabaionetta una mitragliatrice avversaria, concorrendo così ad arrestare il momentaneosuccesso del nemico. Lubida, 28 ottobre 1917 (BU 1924, p. 1501)PMG: (BU 1918, p. 5711)

FOGLIO LORISStrona (Biella)

Sottotenente, 17° Rgt. Artiglieria, D. Sforzesca

CROCE: Capo pattuglia di artiglieria volontariamente assolveva numerose e rischiosemissioni, partecipava animosamente ad azioni di pattuglie ardite e rendeva preziosi ser-vizi dimostrando, in ogni contingenza, calma e sprezzo del pericolo. Martolosi di Sopra,Fronte Greco, 13 febbraio - 20 marzo 1941 (BU 1943, p. 5059)

FONTANA DELIOSordevolo (Biella)

Caporalmaggiore, 118° Rgt. Fanteria Milizia Mobile

BRONZO: (BU nrp)CROCE: Mentre il nemico tentava di oltrepassare i nostri reticolati, noncurante del peri-colo, con violento e bene aggiustato fuoco, lo obbligava a retrocedere. Col del Rosso,15 giugno 1918 (BU 1924, p. 3332)

FONTANELLA ELIOStrona (Biella)

Partigiano, Rep. Formazioni Partigiane, 12a D. Garibaldi, B. Nedo

BRONZO: Curino S. Maria, 8 maggio 1944 (Regione Militare Nord Ovest 7-11-1959, brev.2748, prot. 04/4/2SC/OR/17020)

FONTANELLA GIUSEPPEStrona (Biella)

Soldato, Rgt. Artiglieria Fortezza

BRONZO: Si offriva volontario a far parte di una squadra che, sotto l’infuriare dellatormenta ed il pericolo di nuove valanghe, si recava al soccorso di operai sepolti da unavalanga. giunto fra i primi sul posto, colla instancabile sua opera validamente contri-buiva al salvataggio di quindici feriti, che volle assistere per quaranta ore senza procu-rarsi alcun riposo. Val Bighera, Mortirolo, 13 dicembre 1916 (BU 1917, p. 6516)

FONTANELLA RENATOCrevacuore (Biella)

Tenente, 26° Rgt. Artiglieria CA

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

BRONZO: Quale sottocomandante di batteria, sebbene colpito da scheggia di granatanemica in tiro di controbatteria, disponeva il trasporto delle munizioni della batteria,minacciate di essere colpite, ad altra località e curava i feriti disponendone il trasferi-mento all’ospedale, dando esempio di serenità, sprezzo del pericolo, sentimento eleva-to del dovere. Epiro, novembre 1940 (BU 1942, p. 1228)

FORNO ADELIOZimone (Biella)

Caporale, 4° Rgt. Alpini, btg. Ivrea

CROCE: Esploratore coraggioso e intelligente, venuto a contatto con un nucleo di ribel-li, ingaggiava combattimento con lancio di bombe a mano. Al giungere dei rinforzi con-tribuiva a conquistare un centro di resistenza. Per alimentare l’azione, provvedeva inseguito a rifornire di munizioni i reparti avanzarti. Sella di Markova Nijva Morigno,(Balcania, 28 febbraio 1942 (CdC 3-11-1950, r. 41, f. 180)

FOSSATI PIETROOcchieppo Inferiore (Biella)

Tenente, 5° Rgt. Genio

ARGENTO: Di propria iniziativa organizzava squadre di arditi motoristi per tentare ilricupero di due gruppi perforatori rimasti dopo furioso combattimento, al di fuori del-le nostre linee. Sotto intenso e preciso tiro di artiglierie e mitragliatrici avversarie, costan-te esempio di serena audacia e mirabile calma, portava brillantemente a termine larischiosa operazione. Cà Tasson, Col dell’Orso, 26-29 giugno 1918 (BU 1919, p. 2992)

FRIAGLIA CORRADOVigliano (Biella):

Generale

ARGENTO: (Albo d’Oro Carrista)BRONZO: (BU nrp):PMG: (BU nrp)

FURLAN GIOVANNICinto Euganeo (Padova)

Soldato, Rgt. Lancieri di Novara

CROCE: Comandato con una slitta a raccogliere i feriti, si portava più volte in terrenoscoperto e fortemente battuto dal fuoco avversario. Nonostante che un cavallo cadessecolpito da una raffica di mitragliatrice, continuava serenamente il proprio compito riu-scendo a portare al posto di medicazione numerosi feriti. Klinowyj, 16 febbraio 1942(BU 1943, p. 4840)

FURNO EFISIOVigliano (Biella)

Caporalmaggiore, Fanteria

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

BRONZO: Giungeva per primo sulla posizione nemica fortemente organizzato a dife-sa, dopo avere fiaccata la resistenza dell’avversario. Mentre poi cercava di portare soc-corso ad un Ufficiale gravemente ferito, veniva colpito egli stesso ad un braccio. DossoFaiti, 20-23 agosto 1917 (Presidio Militare Lecco 11-11-1918)

GABUTTI DOMENICO FILIPPOMuzzano (Biella)

Primo Capitano, 53° Rgt. Fanteria

BRONZO: Comandante di compagnia, conduceva il proprio reparto al fuoco con calmae serenità, e restava esposto in prima linea, per incitare i soldati a prendere bene l’ap-postamento ed a ben puntare, finché cadde mortalmente ferito. Punta del Forame, 15luglio 1915 (BU 1915, p. 2668)

GALAZZO ERNESTORonco Biellese (Biella)

Soldato 1° Rgt. Artiglieria Alpina

BRONZO: Montenegro, 11 gennaio 1944 (MD Esercito 8-5-1950, brev. 14337, prot.8359/UR/21.1.61)

GALDINI OTTAVIOCoggiola (Biella)

Sottocapo, Rep. Formazioni Partigiane, B. Loss Valsesia e Novara

CROCE: (MM, boll. DVM 117, brev. 08108, FOM 21-2-1947)

GALLIAN ARRIGOCossila (Biella)

Partigiano, Rep. Formazioni Partigiane, 12a D. Garibaldi

BRONZO: Fin dall’inizio partecipava alla lotta di liberazione segnalandosi per slancioe coraggio e per notevoli capacità organizzative. Nel corso di un duro combattimento,per quanto gravemente ferito persisteva nella lotta, riuscendo in ultimo a sottrarsi mira-colosamente alla cattura. Per quanto rimasto invalido rientrava ben tosto nei ranghi econtinuava a combattere fino al raggiungimento della vittoria da parte delle nostre armi.Zona biellese, settembre 1943 - 25 aprile 1945 (BU 1979, d. 19, p. 774)

GALLINO GIOVANNIOcchieppo Inferiore (Biella)

Sergente, 6° Rgt. Alpini

BRONZO: 1918 (Faldella)

GALLO ANNIBALECroce Mosso (Biella)

Tenente, 3° Rgt. Artiglieria montagna

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

ARGENTO: Con grande valore ed efficacia, trattenne con la propria batteria, per mol-to tempo, l’irruzione della fanteria nemica su Corna Calda, e, due giorni dopo con intel-ligente e valorosa condotta, cooperò alla felice difesa di Zugna Torta. Grottole, 15 mag-gio 1916; Zugna Torta, 17 maggio 1916 (BU 1916, p. 3163)

GAMBA GUIDOChiavazza (Biella)

Soldato, 3° btg. Misto Genio, D. Alpina Julia

CROCE: Già distintosi per coraggio, in aspro ripiegamento confermava le sue doti divalore partecipando a duri combattimenti fino a quando, sommerso, scompariva in unamischia. Nikolajewka, Fronte Russo, 18 dicembre 1942- 23 gennaio 1943 (BU 1956,d. 16, p. 1697)

GAMBARO ATTILIOVilladose (Rovigo)

Caporale, Fanteria

BRONZO: Con singolare ardimento, sotto il violento fuoco di mitragliatrici e fucileriaavversaria, arrivava fra i primi nell’appostamento designato e con grande risolutezzaeseguiva il lancio di bombe a mano e giusti tiri col fucile, dando costante esempio disprezzo del pericolo e di elevato sentimento del dovere. Cà d’Arma Carpané, Vicenza,20 dicembre 1917 (CdC 14-6-1919, r. 136, f. 96)

GAMBETTI CARLOCoggiola (Biella)

Tenente, 5° Rgt. Alpini

ARGENTO: Pronto e ardito, durante un aspro combattimento, si slanciava per primoavanti al proprio plotone, e nonostante le forti perdite, lo trascinava fin sulla trinceanemica. Mentre poi, noncurante del pericolo, incitava colla voce e coll’esempio, i pro-pri soldati alla resistenza, veniva gravemente ferito. Ossedrik, Altopiano di Bainsizza,22 agosto 1917 (BU 1930, p. 92)

GAMBRO FIORENZOZubiena (Biella)

Soldato, 1° Rgt. Artiglieria Alpina, Gr. Aosta, 1a B. Garibaldi

BRONZO: Artigliere alpino animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1891)

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

GARAVOGLIA LUIGIBiella

Capitano, 2° rgpt. Speciale Genio

CROCE: Comandante di plotone telegrafisti, riconosceva, riattivava, distruggeva impian-ti telegrafonici incurante dell’offesa nemica; assicurava sotto bombardamenti e spezzo-namenti il funzionamento dei collegamenti a filo di un alto comando tattico; già pros-simo il nemico incalzante ne organizzava ed attuava, con scarsissimi mezzi, il ripiega-mento. Mareth, AS, 15 gennaio - 27 marzo 1943 (BU 1955, d. 18, p. 2203)

GARBACCIO ALCIDECroce Mosso (Biella)

Caporalmaggiore, 31° Rgt. Fanteria, D. Siena

(scomparso in volo il 2/8/43 a seguito abbattimento aereo S/82 601/14 nel ritornoda Creta in Italia)CROCE: Comandante di squadra incaricato della difesa di una importante posizione,animava col suo ardore e con la sua fede i dipendenti che resistevano tenacemente adun violento attacco del nemico. Alla testa dei suoi uomini, si lanciava poi in un impe-tuoso contrassalto, riuscendo a ricacciare l’avversario. Quota 817 di Pavari, FronteGreco, 12 gennaio 1941 (MD Esercito 25-7-1955, brev. 37156, prot. 7744/UR/21.1.3538)

GARBACCIO ARTUROCroce Mosso (Biella)

Caporalmaggiore, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Capo arma di una sezione pistole mitragliatrici, con tiro calmo e precisorespinse un contrattacco, avendo l’avversario raggiunto la linea occupata dai nostri, sislanciò coi suoi uomini sull’attaccante, impegnando una furiosa lotta corpo a corpo, nelquale cadeva ferito. Monte Solarolo, Monte Grappa, 25-27 ottobre 1918 (BU 1920,p. 5219)

GARBACCIO AMILCAREBioglio (Biella)

Sottotenente, Milizia Territoriale, 11° Rgt. Fanteria

BRONZO: Comandante di reparto, in un’azione aggressiva di compagnia, con nobileslancio faceva parte di nuclei arditi, alla testa dei quali bloccava gallerie ed assaliva pic-cole guardie nemiche, catturandole ed impossessandosi di armi e materiale da guerra.Cima Tre Pezzi, 22 dicembre 1917 (BU 1930, p. 94)

GARDONI GIOVANNIBiella

Tenente, Artiglieria

BRONZO: Sotto intenso ed aggiustato tiro avversario, rimasta colpita una piazzola del-la batteria, apprestava subito le prime cure ai feriti e con alto sentimento del dovere,

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

allo scoperto, dirigeva i lavori per liberarsi il cannone dalle macerie e per rimetterlo inefficienza; bello esempio di sangue freddo e di valore. Serravalle, 15 giugno 1918 (CdC10-11-1918, r. 151, f. 99)

GARINO MARIOCossato (Biella)

Capitano, 3° btg. Bersaglieri Ciclisti

ARGENTO: Comandante di compagnia, alla testa dei suoi soldati, si slanciava all’as-salto di forti posizioni nemiche, e, benché ferito, rimaneva al suo posto. ferito una secon-da volta, si allontanava dal combattimento in seguito all’ordine del suo superiore. MontePecinka, 1° novembre 1916 (BU 1921, p. 166)

GARIZIO ALFONSOSandigliano (Biella)

Soldato, 1° Rgt. Artiglieria Alpina, Gr. Aosta, 1a B. Garibaldi

BRONZO: Artigliere alpino animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1891)

GAROMBO GIOVANNIBiella

Caporale, 5° Rgt. Genio

BRONZO: Partecipò con le prime ondate all’attacco di Monte Sabotino, e più tardi alcombattimento per il possesso della passerella di Salcano, dando prova di fermezza, cal-ma e grande ascendente sugli uomini della propria squadra, e riuscendo a catturarenumerosi nemici nascosti in caverne. Monte Sabotino, Salcano, 6 agosto 1916 (BU1917, p. 4340)

GAZZARA LUIGIZero Branco (Treviso)

Soldato, Rgt. Fanteria

BRONZO: Facendo parte di una compagnia d’assalto, nell’attacco di una forte posizio-ne nemica, dava bella prova di slancio e ardimento cooperando poi, con sereno corag-gio a respingere un violento contrattacco dell’avversario. San Marco, 23-29 maggio1917 (BU 1918, p. 1994)

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

GELSO ACHILLEBorriana (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: Durante lunghe azioni offensive e difensive su posizioni intensamente bat-tute dal fuoco nemico, sempre sereno e sprezzante del pericolo, cooperava allo sgombrodei caduti, portava ordini ed incoraggiava con la parola e con l’esempio i suoi compa-gni, finché cadeva colpito a morte. Monte Vodice, 20 maggio 1917 (BU 1918, p. 1906)

GENTINI GERVASIOCampo nell’Elba, Frazione Marina di Campo (Livorno)

Capitano, Rgt. Artiglieria Fortezza

BRONZO: Comandante di una batteria di grosso calibro, durante un’azione offensivadi oltre quaranta giorni, si recava, quotidianamente, nell’osservatorio più avanzato del-la zona, attraverso a strade intensamente battute. Dando continuo esempio di fermez-za e di coraggio, dirigeva, con perizia ed efficacia, il tiro della propria batteria, anchequando l’osservatorio era fatto segno all’intenso tiro delle artiglierie avversarie. SanFloriano, 18 ottobre e 6 dicembre 1915 (BU 1916, p. 4580)

GHIRARDI TOMMASO ANTONIOMuzzano (Biella)

Soldato, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Costante esempio di mirabile slancio e coraggio, durante un combattimento,benché ferito, si offriva al comandante di compagnia per cercare il collegamento conaltri nostri reparti, percorrendo una zona intensamente battuta, finché cadeva nuova-mente colpito. Moriva il giorno seguente. Selz, 29 giugno 1916 (BU 1928, p. 3194)

GIACHINO EMILIOBiella

Tenente Colonnello, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: 1915 (Faldella)CROCE: (BU nrp)

GIACOMETTI ANTONIOVilla del Bosco (Biella)

Caporalmaggiore, 2° btg. Bersaglieri Ciclisti

BRONZO: Comandante di una squadra, fu di esempio in ogni circostanza per spiccatevirtù militari, alto sentimento del dovere e generoso altruismo. Durante un ripiega-mento sotto la immediata pressione del nemico, traeva in salvo un compagno grave-mente ferito che stava per cadere prigioniero ed in altra circostanza salvava pure un sot-tufficiale che, colpito gravemente e circondato da tre avversari, stava anch’esso per esse-re catturato. Fossalta di Piave, 16 giugno 1918 (BU 1919, p. 6268)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

CROCE: Comandante di un nucleo di avanguardia di un battaglione assalì e volse infuga retroguardie nemiche, ben appostate dentro gallerie ferroviarie, più numerose emeglio armate che non il suo reparto, catturò due mitragliatrici, due treppiedi e nume-rosi nastri e con l’atto suo audace aprì la via verso l’obiettivo all’intiero battaglione.Fortogna, Treviso, 3 novembre 1918 (BU 1926, p. 2038)

GIACOMINI VITOChiavenna (Sondrio)

Vice Brigadiere, Legione CC RR Torino

CROCE: Durante quattro giorni di lotta asperrima, fornì preziose notizie sull’avanzatadella fanteria, noncurante dell’intenso bombardamento nemico e dimostrando alto sen-so del dovere, sereno ardimento e sprezzo del pericolo. Si offriva volontariamente di farparte di una pattuglia ufficiali, in piena tormenta, destinata a prendere contatto con unreparto laterale. Charmaix, 21-25 giugno 1940 (BU 1941, p. 4929)

GIANNI LUIGIPorto Ceresio (Varese)

Cannoniere P.S.

CROCE: Imbarcato su unità, operante in zona avanzata e fatta segno a violento attac-co aereo nemico, contribuiva con sereno coraggio e spirito combattivo, a contrastare l’of-fesa nemica, sopportando serenamente il dolore delle ferite. 2a Guerra Mondiale (MM1942, Gabinetto, f. d’ordini 18-19 ottobre 1942, p. 43)

GIARDINO ANTONIOTrivero (Biella)

Caporalmaggiore, 1° Rgt. Alpini

ARGENTO: Ferito gravemente durante un furioso attacco nemico, non abbandonavala trincea, e dava esempio ai compagni di fermezza e di coraggio, animandoli a resiste-re a due altri attacchi avversari. Di poi, per meglio opporsi ad un quarto attacco, si slan-ciava volontariamente, con pochi uomini, fuori dalle trincee per dare maggior efficaciaal proprio tiro, finché, nuovamente colpito, cadeva; mirabile esempio di eroismo e dialta virtù militare. Dente del Pasubio, 18-19 ottobre 1916 (BU 1917, p. 4936)BRONZO: Dimostrò singolare coraggio ed intelligenza al comando di una pattuglia.Caduto l’ufficiale, assunse il comando del plotone, guidandolo con abilità e dando costan-te esempio di coraggio e sprezzo del pericolo, non ritirandosi dal combattimento, ben-ché fosse stato contuso da una scheggia di granata. Dente del Monte Pasubio, 12 otto-bre 1916 (BU 1917, p. 5042)

GIARDINO-ROCH GIOVANNITrivero (Biella)

Sergente, 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: Comandante di una sezione mitragliatrici, metteva le armi in postazionesotto violento fuoco d’artiglieria e mitragliatrici nemiche. Perduta un’arma, perché col-

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

pita in pieno da una granata avversaria, riuniva i superstiti e, col fuoco calmo e preci-so dell’arma rimastagli, cooperava efficacemente a fermare e respingere ripetuti con-trattacchi. Contuso, non abbandonava il suo posto, e dava, per ben 28 ore di aspra azio-ne, costante mirabile esempio di fermezza e di valore. Monte Solarolo, Monte Grappa,24-25 ottobre 1918 (BU 1920, p. 4284)CROCE: Accorreva spontaneamente malgrado il violento fuoco nemico, a trarre in sal-vo alcuni soldati rimasti travolti per scoppio di granata avversaria. Pasubio, 30 luglio1918 (GU 1925, p. 1857)CROCE: Monte Grappa, 1918 (Faldella)

GIARDINO-ROC PIETROTrivero (Biella)

Tenente Pilota

ARGENTO: Abile ed ardito capo equipaggio di velivolo da bombardamento effettuavaalcune difficili azioni di guerra su obiettivi fortemente difesi dall’artiglieria e dalla caccia,sfidando il nemico con magnifico slancio in notti illuni e tempestose con voli nelle nubie nel gelo, riuscendo a portare a compimento le difficili e rischiose missioni affidategli.Cielo dell’inghilterra Sud Orientale, 24 ottobre - 22 dicembre 1940 (GU 1942, p. 27)

GIAVINA CARLOPiedicavallo (Biella)

Sergente, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Comandante di squadra fucilieri, si lanciava alla testa della propria squadraall’assalto di un centro di fuoco avversario, che riusciva a conquistare malgrado la vio-lenta reazione nemica. Col du Mont, 22 giugno 1940 (CdC 1-5-1941, r. 12, f. 219)

GIBBA-MECCO ALESSANDROMasserano (Biella)

Sottotenente, Milizia Territoriale, 60° Rgt. Fanteria

ARGENTO: Alla testa del proprio reparto, slanciavasi all’attacco di una forte posizio-ne stabilita sull’alto di una parete rocciosa, ed incurante del violento tiro nemico di fuci-leria e bombe a mano, trascinava col proprio entusiasmo i suoi uomini, raggiungendola linea contrastata e facendo prigionieri. Impetuosamente contrattaccato e fatto segnoall’improvviso ed aggiustato bombardamento avversario, fieramente resisteva, e, dandomirabile esempio di indomito coraggio, rimaneva fermo sulla posizione raggiunta anchequando le truppe ebbero iniziato il ripiegamento, finché scomparve fra gli assalitori.Cima Stradon, Trentino, 26 luglio 1916 (BU 1920, p. 657)

GIBELLO PETTANO LUCIANOFrancia

Tenente, Direzione Commissariato Intendenza, AS

ARGENTO: El Gazala, Libia (CGOCG, pratica 125876)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

GIBELLO-VALLE ATTILIOAndorno Micca (Biella)

Soldato, 1° Rgt. Artiglieria da montagna

ARGENTO: 1916 (Faldella)

GILARDI GIUSEPPEBrusnengo (Biella)

Soldato, 1° Rgt. Artiglieria montagna

BRONZO: Durante un combattimento, visto cadere gravemente ferito un soldato di fan-teria in un vallone fortemente battuto dal tiro nemico, avutone il permesso, si recava,con grande pericolo, verso il ferito, e riusciva, con l’aiuto di un compagno, a traspor-tarlo al sicuro. Costone d’Agoi, 22 ottobre 1916 (BU 1920, p. 737)

GILARDINO BRUNOBiella

Caporale, 1° Rep. d’Assalto Britannico

CROCE: Graduato di truppa animato da elevato senso del dovere e da vivo amore diPatria, chiedeva ed otteneva di venire assegnato ad un reparto d’assalto alleato, col qua-le partecipava a numerosi aspri combattimenti per la liberazione di una importante loca-lità dell’Italia centrale. Nel corso di un improvviso attacco di ingenti forze tedesche sidistingueva per iniziativa e sereno sprezzo del pericolo nella difesa di un caposaldo avan-zato. Spintosi a breve distanza dall’avversario, incurante della violenta reazione di fuo-co nemico, con precise raffiche della propria arma automatica, costringeva gli attaccan-ti a ritirarsi sulle posizioni di partenza. Zona di operazioni, 9 dicembre 1944 (BU1945, d. 21, p. 858)

GILETTI EDOARDOMasserano (Biella)

Colonnello, 30° Rgt. Fanteria

ARGENTO: Si distinse per calma e fermezza in combattimento, ove con l’esempio suopersonale, contribuì efficacemente e tenne alto lo spirito di un reparto duramente pro-vato dal fuoco nemico. Uadi Audà, Tobruk, 12 maggio 1912. Si comportò lodevolmenteanche nel combattimento del 27 maggio nella stessa località (BU 1913, p. 51)ARGENTO: Costante esempio di instancabile zelo e di mirabile coraggio, in una ardi-mentosa ricognizione, attraverso a una zona battuta dall’intenso fuoco avversario inte-sa a stabilire l’itinerario da seguirsi dalle truppe per attaccare le posizioni nemiche, cade-va colpito a morte per lo scoppio d’una granata. Zagora, 23 ottobre 1915 (BU 1916,p. 3983)CROCE: Condusse il suo battaglione al fuoco con abilità ed energia, rimanendo conocchio vigile sul suo reparto, fino al termine dell’azione. Plava, 12 giugno 1915 (BU1922, p. 2642)

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

GILIBERT GILIBERTOPray (Biella)

Sottotenente, 3° Rgt. Alpini

CROCE: 1940 (Faldella)

GIULIANO ARISTIDEAcqui (Alessandria)

Caporale, 12° Rgt. Artiglieria da Campagna

BRONZO: Puntatore di un pezzo da montagna in una posizione scoperta ed intensa-mente controbattuta, avuto il capopezzo fuori combattimento, continuava nullamenocon molto coraggio e con serena fermezza ad assolvere perfettamente il proprio compi-to, ottenendo dal pezzo il massimo rendimento. Col dell’Orso, Monte Grappa, 26 otto-bre 1918 (BU 1921, p. 214)

GIVONE AGOSTINOZimone (Biella)

Sergente, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Capomitragliere, sostituendo il tiratore, rimase all’arma nei momenti dif-ficili e, colpiti i serventi, seguitò da solo a far uso dell’arma. Ridotta fuori uso, si portòa quella più vicina seguitando a far fuoco, finché il nemico venne respinto, dando cosìprova mirabile di fermezza e di coraggio personale. Testen, 27-28 agosto 1917 (BU1917, p. 7293)BRONZO: Alla testa della propria pattuglia, faceva prigionieri quattro nemici. Tentavapoi di tagliare i reticolati avversari, e, rimasto gravemente ferito, incitava i compagni acontinuare nell’operazione. Monte Ranchkofl, 21 ottobre 1915 (BU 1916, p. 3770)

GIVONE LIO ALDORoppolo (Biella)

Caporalmaggiore, 1° Rgt. Artiglieria da montagna

BRONZO: Artigliere alpino animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1872)CROCE: Militare addetto ad un reparto sanitario della divisione durante tre mesi diaspra ed insidiosa lotta, spesso sotto il fuoco avversario, con coraggio ed altissimo spi-rito di abnegazione si prodigava nel soccorrere feriti e ammalati facendo rifulgere le suedoti di altruismo e di generosità, specialmente nel corso di una grave epidemia di tifo

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

esantematico scoppiata fra i militari del suo reparto. Sul Campo. Montenegro Sangiaccato,1 febbraio – 30 aprile 1944 (BU 1953, d. 5, p. 543)

GIVONETTI GIUSEPPEZimone (Biella)

Soldato, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Sebbene ferito gravemente, continuava a combattere, dando esempio dimirabile valore ai propri compagni. Monte Piana, 11 agosto 1915 (BU 1916, p. 2824)

GOLZIO GIUSEPPEAndorno Cacciorna (Biella)

Soldato, 128° Rgt. Fanteria Milizia Mobile

BRONZO: Partecipava volontario ad un servizio di pattuglia, e con singolare coraggioinseguiva il nemico facendo alcuni prigionieri contribuendo efficacemente alla rapidaavanzata della propria compagnia. Ferito, lasciava con rincrescimento il proprio repar-to. Scolo Palombo, Piave, 20 giugno 1918 (BU 1920, p. 1835)

GORERI UMBERTOMasserano (Biella)

Soldato, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Volontariamente si recava, di pieno giorno, quale tagliafili, ad aprire unvarco alla propria compagnia nel reticolato avversario e compiva con calma e ardimen-to l’incarico; si slanciava quindi alla baionetta e primo della compagnia, poneva piedinella trincea avversaria validamente difesa, cadendo fulminato mentre si slanciava con-tro un gruppo di nemici che opponevano resistenza. Oslavia, 27 novembre 1915 (BU1917, p. 1876)

GOTTERO ROBERTOBiella

Sergente Maggiore, 90° Rgt. Fanteria

BRONZO: Comandante di un plotone zappatori, fu costante esempio ai propri dipen-denti di audacia e sprezzo del pericolo. Durante l’azione, mentre i propri uomini eranosoggetti a raffiche di mitragliatrici nemiche, arditamente, con pochi animosi, a colpi dibombe a mano, si slanciava contro di esse. Gravemente ferito, continuò ad incitare ipropri uomini a proseguire nell’azione. Boully Courmas, Marne, 15-18 luglio 1918(CdC 27-1-1920, r. 159, f. 175)

GREMMO MARIOBiella

Sergente, Rgt. Alpini

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

BRONZO: Comandato di pattuglia, si comportava da valoroso, ed attraverso le gravidifficoltà imposte dal terreno e dalle difese nemiche, faceva numerosi prigionieri e cat-turava armi e altro materiale di guerra. Monte Gardinal, 14-15 settembre 1916 (BU1917, p. 4342)

GREMMO ORAZIOBiella

Soldato, 23° Autodrappello, 23a D.

ARGENTO: Conducente di una moto-carrozzetta, solo e disarmato, in uno scontro conuna pattuglia nemica che gli imponeva la resa, mostrava sprezzo del pericolo e fermocontegno, e venuto a colluttazione con uno degli avversari, lo sopraffaceva, rendendocosì possibile agli altri militari che lo seguivano di accorrere e respingere la pattugliastessa. Cugnacco, 27 ottobre 1917 (BU 1919, p. 1377)BRONZO: (BU nrp)

GRONDA EFISIOStrona (Biella)

Soldato, 2° Rgt. Bombardieri

BRONZO: Comandante in un rischioso servizio notturno di pattuglia, dimostrava fer-mezza e coraggio esemplari. Circondata la pattuglia stessa dall’avversario, si apriva consingolare impeto un varco attraverso ai nemici. Scuole di Fossetta. Piave, 18-19 giu-gno 1918 (BU 1920, p. 1836)

GRONDA GUIDOStrona (Biella)

Tenente

CROCE: Comandante di plotone fucilieri, durante un attacco notturno ad una forteposizione nemica, ferito, rimaneva sul posto, rifiutando soccorso e continuando ad inci-tare i suoi fanti all’attacco. Mali Scindeli, Fronte Greco, 16-17 febbraio 1941 (MG1942, Gabinetto, f. 335, p. 3)

GROSSO ARMANDOVercelli

Caporalmaggiore, 1° Rgt. Artiglieria da montagna, Gr. Aosta, 1a B. Garibaldi

BRONZO: Artigliere alpino animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1892)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

CROCE: Capo arma alla mitragliatrice pesante, postata per necessità d’impiego in zonaparticolarmente esposta al fuoco avversario, durante attacco dal nemico in forza, con-tribuiva con il tiro preciso della sua arma alla difesa della posizione, incurante dell’in-tensa reazione, animando con l’esempio e con la parola i compagni. Sul Campo, Ostrazelg,Montenegro, 12 agosto 1944 (BU 1945, d. 9, p. 800)

GROSSO GIACOMOCarignano (Torino)

Soldato, 121a Compagnia Artieri, 1° btg. Genio Alpini

BRONZO: Animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziava volontariamentein terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umilianti ordini dei tede-schi. In gara con i fanti e gli alpini, partecipava ininterrottamente a tutte le azioni diguerra del suo reparto dando il prezioso contributo della sua tecnica e del suo valore.Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, percorreva migliaia di chilome-tri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, opponendo la forza dell’orgoglioagli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi al nemico che superiore in forzee mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quanti volevano piegare i suoi sen-timenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8 marzo 1945 (BU 1946, d. 15,p. 1864)

GUALA AGOSTINO GIUSEPPEChiavazza (Biella)

Caporalmaggiore

BRONZO: Asiago, 15 maggio 1918 (AVdSF)

GUALA UGOBiella

Capitano, 1° Rgt. Granatieri, btg. Indigeni Eritrei

ARGENTO: Conscio del grave pericolo cui andava incontro, lo affrontò arditamente,dando mirabile esempio ai suoi dipendenti, e, benché ferito mortalmente, li incitò anco-ra a rimanere saldi sulla posizione. Già distintosi in una rischiosa ricognizione sullastessa località. Monte Sabotino, 11-18 novembre 1915 (BU 1916, p. 4868)BRONZO: Al primo assalto della giornata, giunse primo, a muletto, sulla posizionenemica in parte ancora occupata, e, nell’assalto finale, si slanciò alla testa dei suoi uomi-ni sulla bandiera nemica, prendendo viva parte alla mischia. Si comportò egregiamen-te durante tutto il combattimento. Maharuga, 26 dicembre 1913. Si distinse anche neifatti d’arme di Serir Scebb ed Eschida. 10-13 dicembre 1913 (BU 1915, p. 1066)BRONZO: Con il suo reparto, passò, per il primo, un canale e, sempre sotto il fuoconemico, coprì il passaggio del battaglione, disponendosi opportunamente sulle prossi-me colline. Selz, 9 giugno 1915 (BU 1916, p. 1023)CROCE: In difficili condizioni di combattimento, fu sempre di esempio per serenità ecoraggio. Bir el Turki, 4 marzo 1912 (BU 1913, p. 646)

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

GUELPA EFISIOOcchieppo SuperioreSoldato, Rgt. Alpini

CROCE: Si recava arditamente, con altri compagni, a tagliare i reticolati nemici e riu-sciva ad aprirvi un varco. Dolje, 28-29 settembre 1915 (BU 1923, p. 2231)

GUELPA ELISIOBiellaCaporalmaggiore, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Comandante di una piccola guardia coadiuvava il proprio ufficiale in modoeccezionalmente efficace, sotto violento fuoco di artiglieria e di bombarde, nel predi-sporre il proprio reparto alla difesa contro un imminente attacco. Spontaneamente esenza posa, percorrendo tutta la linea, vigilando ed infondendo calma e coraggio ai pro-pri uomini, dava esempio di alte virtù militari. Colletta San Giovanni, Val di Ledro,21-22 agosto 1917 (BU 1917, p. 6872)CROCE: Si recava arditamente, con altri compagni, a tagliare i reticolati nemici e riu-sciva ad aprirvi un varco. Dolje, 28-29 settembre 1915 (BU 1923, p. 2231)

GUELPA VITTORIOTernengo (Biella)Soldato, 5° Rgt. Genio

ARGENTO: Campagna Italo Turca 1911-12 (BU nrp)

GUGLIELMINOTTI GIOVANNIPollone (Biella)Caporalmaggiore, btg. Bersaglieri

BRONZO: Quale Caporalmaggiore zappatore, ricevuto l’ordine di aprire dei varchi nel-le trincee nell’imminenza di un attacco, accudiva al lavoro con grande serenità e sprez-zo del pericolo, sotto l’intenso fuoco dell’artiglieria nemica, incitando i dipendenti zap-patori e dando loro bell’esempio di alta virtù militare, finché cadde colpito a morte.Monfalcone, 10 agosto 1916 (BU 1917, p. 4275)

JANUTOLO GROS ITALOBiellaCaporalmaggiore 3° Rgt. Fanteria Piemonte

BRONZO: Durante un aspro combattimento, accortosi che il nemico era riuscito adinfiltrarsi, minacciando il fianco del reparto, si slanciava animosamente al contrassaltorespingendo l’avversario finché rimaneva gravemente ferito. Quota Vesches, FronteGreco, 9 dicembre 1940 (CdC 11-7-1942, r. 25 guerra, f. 102)

JON RINOSordevolo (Biella)Tenente, Fanteria

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

BRONZO: Alla testa di due plotoni di rincalzo, dei quali aveva il comando, si spinsedecisamente sotto le posizioni nemiche fortemente apprestate a difesa, e in difficili con-dizioni di copertura battuto violentemente dal fuoco avversario, conquistò e mantennele posizioni stesse. Gorica Albania, 28 luglio 1918 (RD 18-11-1920, r. 189, f. 122)

LACCHIA GIOVANNIBorriana (Biella)

Aiutante battaglia, 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: Addetto al comando di un battaglione cooperava validamente col proprioreparto alla conquista e al mantenimento di una posizione fortemente contrastata dalnemico dando a tutti bell’esempio di fermezza e di sprezzo del pericolo. Ferito duranteun forte e minaccioso contrattacco avversario, con mirabile sprezzo del pericolo si slan-ciava innanzi all’assalto, trascinando con l’esempio i dipendenti, e validamente contri-buendo a ristabilire la situazione. Si allontanava soltanto dopo che il reparto venne sosti-tuito sulla linea. Monte Solarolo, Monte Grappa, 24-25 ottobre 1918 (BU 1921, p. 168)PMG: (BU 1917, p. 4756)

LANZA UGOCerrione (Biella)

Sotto Capo Cannoniere P.M.

BRONZO: Imbarcato su motosilurante, durante una ricerca notturna che portava all’affon-damento di un incrociatore nemico da parte della propria unità, assolveva il suo com-pito con slancio e sereno coraggio, contribuendo con la sua opera alla buona riuscitadell’azione. 2a Guerra Mondiale (RM, f. ordini D.V.M. 52, 30-1-1943, p. 2306)

LANZA VITOChiavazza (Biella)

Caporale, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Nobile esempio di coraggio e di virtù militari, cadeva colpito a morte, sullatrincea conquistata, mentre incitava i compagni a respingere i violenti contrattacchinemici. Monte Nero, 21 luglio 1915 (BU 1916, p. 2192)

LAVINIO PAOLOCossato (Biella)

Soldato, 5° Rgt. Alpini

BRONZO: Per ben tre volte con pericolo della vita, trasportava da solo sulla linea difuoco un cofanetto di munizioni. Derna, 3 marzo 1912 (BU 1913, p. 360)

LEVIS GIGLIOBiella

Soldato, rgpt. Bombardieri Gr. btr.

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

BRONZO: Essendosi prodotta durante il tiro una frana che seppelliva personale, armi,munizioni e provocava anche un principio d’incendio, sotto il vivo fuoco nemico del-l’artiglieria nemica, concorreva con slancio e noncuranza del pericolo allo spegnimentodell’incendio stesso, allo sgombro dei morti e feriti e al ricupero dei materiali, contri-buendo validamente a scongiurare maggiori possibili danni. Mrzli, 18 agosto 1917 (BU1918, p. 3181)

LEVIS PIACENTINOBiella

Sergente, 1° Rgt. Alpini

ARGENTO: Ferito ad una gamba, non si allontanava dalla linea, nonostante che il suosuperiore lo consigliasse a farsi medicare, e sotto il violento bombardamento avversa-rio, contribuiva a rafforzare saldamente la posizione conquistata. Monte Ortigara, 11-21 giugno 1917 (BU 1918, p. 3090)BRONZO: (BU nrp)

LEVIS SIMONEBiella

Tenente, 106a Squadriglia Aeroplani

BRONZO: Ardito ed intrepido osservatore dall’aeroplano, compiva numerosi e impor-tanti voli sul nemico, dimostrando eccezionale spirito di abnegazione. Benché salvato-si in due gravi incidenti aviatori e più volte rientrato coll’apparecchio colpito dalla fuci-leria nemica, con tenacia pari all’audacia, sfidò le insidie di lunghi voli sul mare e suldeserto, dando sicura prova di alto valore. Cielo del Mediterraneo e della Tripolitania,ottobre 1917 - marzo 1919 (BU 1920, p. 2257)

LOCCI TORQUATOSiliqua (Cagliari)

Maggiore, 33° Rgt. Fanteria

ARGENTO: 2a Guerra Mondiale (CGOCG)

LORIO ALESSANDROBrusnengo (Biella)

Capitano, Rgt. Artiglieria Campagna

ARGENTO: Durante l’attacco di una forte posizione, per ben dirigere il fuoco della bat-teria, scelse il suo posto di combattimento in una località avanzata, dove maggiore era ilpericolo per la convergenza dei tiri aggiustati ed insistenti di artiglieria nemica di grossoe medio calibro. con piena calma e serenità, per ben 11 ore assolse integralmente il suocompito, finché, dopo conquistata dalle nostre truppe una seconda posizione, mentre colfuoco della sua batteria continuava a respingere reiterati contrattacchi avversari, caddecolpito in pieno da una granata, dando ai suoi dipendenti mirabile esempio di coraggio edi elevate virtù militari. Cima Colbricon Grande, 2 ottobre 1916 (BU 1917, p. 4264)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

BRONZO: Per bel contegno tenuto nel combattimento, durante il quale, ferito il capi-tano, assunse il comando della batteria. Fonduc Gemel, 29 maggio 1915. Si distinseanche a Zarrug, 24 maggio 1915 (BU 1916, p. 4218)CROCE: Pel lodevole contegno tenuto in combattimento. Bir Mofsel, Tobruk, 11 mar-zo 1912 (BU 1913, p. 612)

LUCCHINI EMILIOSenna Lodigiana (Lodi)

Soldato, Rgt. Fanteria

BRONZO: Con sprezzo del pericolo rimasto quasi unico superstite di una sezione mitra-gliatrici, mentre il nemico irrompeva con violento contrattacco, nelle posizioni da noioccupate, riusciva a porre in salvo le due armi. Dente del Pasubio, 18 ottobre 1916(BU 1917, p. 6204)

LUCENTE GIOVANNIPettinengo (Biella)

Soldato, 1° Rgt. Artiglieria Alpina, Gr. Aosta, 1a B. Garibaldi

BRONZO: Artigliere alpino animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1893)

LUPI CORRADOQuittengo (Biella)

Sergente Maggiore, XXX btg. Guastatori Genio

BRONZO: A bordo di automezzo facente parte di autocolonna bloccata ed attaccata dapreponderanti forze corazzate avversarie, assaltava, con altri armato di sole bombe amano, il carro armato della formazione avversaria che fermo sulla strada ne sbarrava iltransito. Avuta più volte intimata la resa, rispondeva con più violento lancio di bom-be. Incurante della nutrita reazione avversaria, si avvicinava totalmente al carro nemi-co, per tentarne la distruzione, da costringerlo a ripiegare lontano dalla strada che, ormailibera, permetteva il transito a parte dell’autocolonna. Postojalyi, Fronte Russo, 17gennaio 1943 (BU 1949, d. 15, p. 2387)

MACCHETTI GIUSEPPEBiella

Sergente, rgpt. Bombardieri btr.

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

BRONZO: Ferito dallo scoppio di un grosso proiettile che colpì in pieno la batteria, siprodigava, sotto il fuoco nemico, a ricercare e curare i feriti numerosi, dando prova dicoraggio e di abnegazione. Oppacchiasella, 23 settembre 1916 (BU 1917, p. 3583)

MACCHETTO CORNELIOTernengo (Biella)

Sergente, btg. Squadriglie Aviatori, Squadriglia Idrovolanti

BRONZO: Calmo e coraggioso pilota di idrovolante, eseguiva numerosi voli di crocie-ra e di bombardamento, rientrando sempre felicemente alla propria base, spesso conl’apparecchio colpito dall’artiglieria nemica, e sostenendo abilmente gli attacchi degliapparecchi avversari da caccia. Si offriva volontariamente per eseguire di notte due bom-bardamenti, nonostante le avverse condizioni atmosferiche. Lago di Garda, 15 giugno1916; Alto Adriatico, 4 maggio 1917 (BU 1918, p. 2002)

MACCHIERALDO ERMANNOCavaglià (Biella)

Caporalmaggiore, 3° Rgt. Alpini, 4a B. Garibaldi

CROCE: Animato da purissimo amor patrio, partecipava volontariamente ad una nuo-va campagna condotta in terra straniera in contrasto con gli umilianti ordini tedeschi.Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente per oltre un anno, percorrevamigliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, opponendo laforza dell’orgoglio agli abitanti ostili, le armi al nemico e la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 edoltre (CdC 3-5-1946, r. 5, f. 246)

MACCHIERALDO PIERINOVercelli

Caporale, 1° Rgt. Artiglieria Alpina, Gr. Aosta, 1a B. Garibaldi

BRONZO: Artigliere alpino animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1893)CROCE: Radio Telegrafista già precedentemente distintosi, assicurava il collegamentoin prima linea pur sotto intenso fuoco nemico. Durante il ripiegamento della sua pat-tuglia, attraverso terreno impervio e battuto dalle armi avversarie, riusciva, a prezzo dienormi sacrifici, a portare in salvo la stazione radio-telegrafica. Cekanje, Montenegro,17 settembre 1943 (BU 1945, d. 3, p. 209)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

MACCIOTTA PIETROSan Paolo Cervo (Biella)

Caporale, Rgt. Fanteria

BRONZO: Quale caporale di sanità di una compagnia, durante il bombardamento nemi-co, soccorreva con amore i feriti, e contribuiva anche con alcuni zappatori a disseppel-lire i suoi ufficiali, travolti da una frana causata dallo scoppio di una bomba avversa-ria. Bosco Malo, Lukatic, 5-25 maggio 1917 (BU 1918, p. 1193)

MAFFEI LIVIOGraglia (Biella)

Capitano, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Durante due anni di guerra, rimasto ferito quattro volte, mantenne sem-pre alta la fede e l’entusiasmo, tanto da essere in ogni circostanza, primo fra i primi,esempio di valore costante e sprezzo del pericolo. Mentre sotto l’infuriare del tiro del-l’artiglieria nemica, percorreva impavido la linea per scegliere le posizioni ove avviarele sezioni mitragliatrici della sua compagnia, cadde colpito a morte. Nad Bregom, 23maggio 1917 (BU 1917, p. 7062)BRONZO: Alla testa del proprio plotone, rioccupò con rapido slancio una trincea pocoprima perduta dai nostri. Ferito ad un braccio mentre dava le disposizioni per respin-gere eventuali contrattacchi, rimase per qualche tempo al suo posto, dando bella provadi coraggio e di fermezza. Vermigliano, 22 luglio 1915 (BU 1918, p. 4444)BRONZO: Comandante interinale di un battaglione, dava bell’esempio di calma e diardimento ai suoi dipendenti. Ricevuto l’ordine di contrattaccare il nemico che era giàstato ricacciato più di una volta, mentre procedeva a riconoscere il terreno e dava gliordini opportuni, veniva gravemente ferito. Santa Caterina di Gorizia, 15 agosto 1916(BU 1917, p. 3916)

MAFFEO PIETROPonderano (Biella)

Sottotenente, 3° Rgt. Artiglieria da montagna

BRONZO: Subalterno di batteria alpina, sempre calmo e sereno, mentre il suo gruppoera stato circondato da forze soverchianti, incitava i dipendenti alla resistenza. Vistocadere un camerata che azionava una mitragliatrice, lo sostituiva prontamente. Ferito,non abbandonava l’arma, fino a quando non aveva esaurito le munizioni. Eleutero,Grecia, 8 novembre 1940 (BU 1942, p. 1156)

MAFFEO TEODOROBorriana (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: Mentre infuriava un violento e prolungato tiro dell’artiglieria nemica ten-ne saldamente il posto assegnato di vedetta e poté così segnalare due attacchi avversa-ri. Quando poi l’assalitore stava appressandosi in forza, si slanciò fra i primi al con-

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

trattacco riuscendo a respingere ripetutamente il nemico e venne gravemente ferito.Forni Alti, 12 giugno 1916 (BU 1917, p. 3115)

MAFFEO TERSILLOMongrando (Biella)

Caporalmaggiore, 4° Rgt. Alpini, btg. Ivrea, D. partigiana Garibaldi

CROCE: Animato da purissimo amor patrio, partecipava volontariamente ad una nuo-va campagna condotta in terra straniera in contrasto con gli umilianti ordini dei tede-schi. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente per oltre un anno, percor-reva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, opponen-do la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili, le armi al nemico e la saldezza dell’animoa quanti volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943e oltre (BU 1946, d. 15, p. 1921, rettificato BU 1947, d. 15, p. 1446 e BU 1963, d.48, p. 4027)

MAFFIOTTI EDUILIOCamburzano (Biella)

Sergente Maggiore, 3° Rgt. Artiglieria Campagna

ARGENTO: All’osservatorio di batteria, situato in una casa, continuamente sotto il fuo-co delle artiglierie nemiche, coadiuvava il proprio comandante nel trasmettergli ordiniai pezzi. Colpito in pieno l’osservatorio da proietto da 305 rimaneva sotto le macerie.Ritrovato dopo pericoloso lavoro di scavo e trasportato al posto di medicazione, mori-va poco dopo. Montello, 19-20 giugno 1918 (BU 1919, p. 3546)

MAFFUCCI GENEROSOCalitri (Avellino)

Sottotenente, 53° Rgt. Fanteria, D. Sforzesca

BRONZO: Comandante interinale di compagnia, guidava il reparto arditamente all’at-tacco di difficile e munitissima posizione nemica. Ferito, non abbandonava il proprioposto finché, esausto per la forte perdita di sangue, era costretto a consentire di esseretrasportato al posto di medicazione. Mali Scindeli, Fronte Greco, 16-17 febbraio 1941(BU 1943, p. 5113)

MAGGIA CORNELIOPettinengo (Biella)

Tenente, 1° Rgt. Genio

BRONZO: In quattro giorni consecutivi di aspro combattimento, diede bello esempiodi serena fermezza e di singolare coraggio. Per primo si slanciò contro le posizioni nemi-che per aprire dei varchi nei reticolati, ed infondendo nei dipendenti slancio ed ardi-tezza, efficacemente contribuì al felice esito dell’azione. Monte Solarolo, Monte Grappa,24-27 ottobre 1918 (BU 1921, d. 5, p. 221)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

MAGGIA GIOACHINOCossato (Biella)

Sottotenente, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Alla testa del suo plotone, giungeva primo nella trincea nemica, incitan-do i dipendenti con la parola e con l’esempio, finché cadeva ferito a morte, dando bel-la prova di coraggio e di valore. Piton Brulè, Macedonia Serba, 9 maggio 1917 (BU1918, p. 686)BRONZO: Inviato a riconoscere un tratto della linea nemica, con intelligenza ed ardi-re, nonostante un furioso bombardamento, arrivava a cento metri dalla linea stessa,recando precise importanti notizie. Val Morta, 20 maggio 1916 (BU 1917, p. 3583)

MAGGIA LEOFlecchia (Biella)

Caporale, 4° Nucleo Sussistenza 1a B. Garibaldi

BRONZO: Artigliere alpino animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1902)

MAGLIOLA AUGUSTOBiella

Caporalmaggiore, 4a B. coloniale

CROCE: Graduato addetto alla rete telefonica delle unità di prima linea, durante noveore di durissimo combattimento, svolgeva serenamente i propri compiti assicurando lacontinuità dei collegamenti. Nel momento più critico del combattimento, di propria ini-ziativa, si lanciava con pochi ascari contro un forte nucleo nemico infiltratosi, contrat-taccandolo con lancio di bombe a mano e costringendolo a ritirarsi. Esempio di corag-gio, serenità e sprezzo del pericolo. Celgà, 17 maggio 1941 (CdC 26-8-42, r. 34, p. 111)

MAGLIOLA EMILIOBiella

Tenente, Compagnia Mitragliatrici

ARGENTO: Comandante di compagnia, con mirabile coraggio portava in postazione lesue armi per sostenere la posizione battuta da fuoco efficace nemico. Colpito mortal-mente, rivolgeva parola d’incoraggiamento ai suoi soldati, incitandoli a persistere nel-la lotta. Monte Vodice, 16-17 maggio 1917 (BU 1918, p. 3838)

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

MAGLIOLA ERNESTOChiavazza (Biella)

Carabiniere, 26a Sezione CC RR, 26a D.

CROCE: Durante il ripiegamento al Piave, compiva il proprio dovere con disciplina,coraggio esemplare ed abnegazione, nel difficile servizio di retrovia e nei combattimentiin cui prese parte col proprio reparto. Dalla Carnia al Piave, 28 ottobre - 10 novem-bre 1917 (BU 1924, p. 1041)

MAGLIOLA FRANCESCOChiavazza (Biella)

Maresciallo Capo, D. CC RR della Tripolitania

BRONZO: Già distintosi in precedenti occasioni per energia arditezza e coraggio, in duegiorni consecutivi di combattimento, accompagnando il comandante di brigata sulletrincee di prima linea, raccoglieva gli sbandati e li conduceva al fuoco cooperando a resi-stere a un improvviso, violento contrattacco nemico. San Grado di Merna, 2-3 novem-bre 1916 (BU 1917, p. 1946)BRONZO: Comandante il mezzo squadrone di zaptiè a protezione di oasi costiere, avu-ta notizia di una grossa razzia operata da forti nuclei di ribelli, in oasi vicina, iniziavasenz’altro l’inseguimento nonostante la disparità delle forze. Raggiunti i ribelli dopolungo e snervante inseguimento, noncurante del vivo fuoco di fucileria dei razziatori,che gli arrecò perdite di uomini e quadrupedi, arditamente li affrontava infliggendo lorosensibili perdite e costringendoli alla fuga e ad abbandonare tutto il bestiame razziato.Tripolitania, 14 ottobre 1922 (BU 1923, p. 2733)CROCE: Comandante di un piccolo nucleo di zaptiè in servizio di polizia, avvistato ungruppo di ribelli, superiori in numero, decisamente ed arditamente li caricava inflig-gendo loro gravi perdite. Zavia, Tripolitania, 3 luglio 1922 (BU 1924, p. 1661)

MAGLIOLI NICOLABioglio (Biella)

Sergente, 3° Rgt. Artiglieria da montagna

BRONZO: Caposquadra dei serventi di un pezzo fortemente battuto da raffiche di mitra-gliatrici nemiche postate a breve distanza, diede bella prova di coraggio e di calma, con-tinuando impavido il fuoco. Ansa Meolo Novello, Basso Piave, 19 giugno 1918 (BU1919, p. 6717)BRONZO: 1916 (Faldella)

MAGNANI RENATOQuittengo (Biella)

Sergente, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Giunto fra i primi sulle posizioni nemiche, le sistemava tosto a difesa, e, disua iniziativa, si spingeva in ardite ricognizioni fra i cespugli per snidare gli ultimi avver-sari colà nascosti, provvedendo così alla maggior sicurezza delle posizioni conquistate.

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

Coraggioso sempre, diede costante prova di calma e di iniziativa. Alpe Cosmagnon, 10ottobre 1916 (BU 1917, p. 5053)

MAINARDI CESAREDuemiglia (Cremona)

Caporale, 3° Genio Telegrafisti

BRONZO: Durante un contrattacco nemico, trovandosi in zona battuta da violento tiroavversario di artiglieria e mitragliatrici si manteneva calmo, inviando preziose infor-mazioni per mezzo di telegrafia ottica. Leggermente ferito alla testa, disimpegnava egual-mente bene il servizio di capo-stazione. Monte Pertica, 27 ottobre 1918 (CdC 4-2-1921, r. 180, f. 259)CROCE: Addetto ad una stazione ottica intermedia e battuta dal tiro nemico, adempi-va con serenità e perizia il compito assegnatogli. Pra d’Ort, Monte Grappa, 15 giugno1918 (CdC 25-3-1925, r. 289, f. 218)

MANCIANTI SETTIMIOMontalcino (Siena)

Aiutante di Battaglia, 29° Rgt. Fanteria

ARGENTO: Fu primo col suo plotone, durante l’avanzata del 19 sul Montello malgra-do le difficoltà gravi del terreno e della difesa nemica. Attaccato da un forte nucleonemico, resisteva, finché esaurite le munizioni lanciava i suoi uomini al contrattacco,fugando l’assalitore. Montello, 19-20 giugno 1918 (BU 1919, p. 3546)BRONZO: Comandante di plotone, durante un contrattacco nemico, sotto violente raf-fiche di mitragliatrici avversarie, in un momento d’incertezza dei suoi uomini con gran-de sprezzo del pericolo, riordinava il suo plotone e con ammirevole calma e coraggioriusciva a mantenere salda la posizione. Latteria di Fontigo, Piave, 27 ottobre 1918(BU 1920, p. 1520)PMG: (BU 1917, p. 5266)

MANFREDO GIOVANNIPavone Canavese (Torino)

Caporalmaggiore, 11° Rgt. Alpini, btg. Trento

CROCE: Capo squadra fucilieri a presidio di un posto di sbarramento, benché circon-dato, opponeva strenua resistenza ai ripetuti attacchi di forze soverchianti. Lanciatosial contrassalto, alla testa del reparto, rimaneva mortalmente ferito. Pljevlja, Balcania,1 dicembre 1941 (BU 1948, d. 12, p. 1196)

MANTELLERO GIUSEPPESagliano Micca (Biella)

Soldato, 68° Rgt. Fanteria Legnano

CROCE: (Cdo 68° Rgt. Fanteria Legnano 16-5-1948, brev. 11275)

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

MANZA PARIDETrivero (Biella)

Sergente Maggiore, 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: Comandante di una sezione mitragliatrici, essendo stati messi fuori com-battimento quasi tutti i serventi, aiutato dai due uomini che gli erano rimasti, mano-vrava una delle armi a soli cinquanta metri dal nemico, costringendolo a ritirarsi. Feritoal capo, rimaneva al proprio posto di combattimento, disponendo per il ricupero del-l’arma messa fuori d’uso e rimasta in difesa in prossimità delle linee avversarie dandocosì esempio di ammirevole coraggio e sangue freddo. Dente Pasubio, 17 ottobre 1916(BU 1917, p. 4984)PMG: (BU 1917, p. 1266)

MARCHIANDO VITTORIOTorino

Soldato, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Ferito durante i lavori di rafforzamento del Marabutto, si recava da solo alposto di medicazione dimostrando particolare coraggio e fermezza. Derna, 8-9 ottobre1912 (BU 1913, p. 353)

MARES GIUSEPPEBiella

Capitano, Milizia Territoriale, 1° Rgt. Genio

BRONZO: Ufficiale serio, energico, ardito, instancabile, si adoperava per sistemare ilservizio fotoelettrico lungo l’incerta linea della battaglia, dimostrando sempre, in con-dizioni difficili di tempo e di luogo, coraggio ammirevole ed ottima iniziativa. Frontedell’XI Corpo d’armata, 15-18 giugno 1918 (BU 1919, p. 3602)

MARGARI ARMANDOAndorno Cacciorna (Biella)

Sottotenente, Rgt. Fanteria

BRONZO: Funzionando da aiutante maggiore, si portava verso i reticolati nemici perincitare i soldati a proseguire nell’avanzata, dando prova di esemplare fermezza e corag-gio. Cadeva colpito a morte. Monte Sabotino, 1° novembre 1915 (BU 1916, p. 5279)

MARIANNINI GIOVANNI Casale Monferrato (Alessandria)

Caporale

ARGENTO: Graduato già distintosi in molteplici occasioni per il sereno sprezzo delpericolo e del profondo attaccamento al dovere, avuto il compito dal comandante delReggimento di recapitare un ordine ad una compagnia avanzata, si portava di corsa su

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

quella posizione, pur fatto segno da rabbiose raffiche di mitragliatrici nemiche. Giuntosul posto, e assolta la sua missione, trovato il reparto impegnato in violento combatti-mento, senza esitazione impugnava l’arma automatica di un camerata caduto e, semprein piedi, faceva fuoco sul nemico che veniva, anche con il suo valido aiuto, pienamen-te ricacciato. Fronte Albano-Jugoslavo, 8 aprile 1941 (BU nrp)

MARIOTTI ERNESTOSusa (Torino)

Soldato, 270° Rgt. Fanteria

BRONZO: Durante un violento attacco avversario, sotto intenso bombardamento, man-cando l’acqua ad una mitragliatrice a lui vicina, scavalcava la trincea e con superbo ardi-mento, si recava ad attingerla ad un ruscello in prossimità del nemico. Montello, 17giugno 1918 (BU 1920, p. 2689)

MASSAZZA-GAL GIULIOAndorno Cacciorna (Biella)

Caporalmaggiore

BRONZO: (BU 1928, p. 2784)

MASSERANO GUIDOBiella

Sergente Maggiore Pilota

CROCE: Secondo pilota di apparecchio da ricognizione M. L. in un volo di ricognizio-ne a grande raggio avvistava una rilevante formazione navale. Nell’azione brillante-mente condotta dimostrava belle doti di pilota e combattente. Cielo del Mediterraneo,10-13 agosto 1942 (BA 1943, suppl. 3, p. 35)

MAZZIA PICCIOT VITTORIOBiella

Soldato, Fanteria

CROCE: Si offriva per partecipare con una ardita pattuglia ad una rischiosa azione.Venuto a contatto col nemico, concorreva con ardimento ad un violento assalto a colpidi bombe a mano e resisteva impavido alla reazione avversaria, contribuendo a fermarnel’impeto offensivo. Quota 1540 del Mali Scindeli, Fronte Greco, 9 marzo 1941 (MG1942, Gabinetto, f. 371, p. 4)

MAZZIA PRUDENZIOPettinengo (Biella)

Caporalmaggiore, Rgt. Bersaglieri

BRONZO: Facendo parte di una pattuglia agli ordini di un ufficiale, attaccata da forzedoppie, mentre il detto suo superiore si medicava una ferita ricevuta, con soli due sol-

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

dati impediva che il nemico compiesse un aggiramento allo scopo di impadronirsi del-l’ufficiale. Regione la Palù fra Mori e Loppio, 9 novembre 1915 (BU 1915, p. 3229)

MAZZIA ROBERTOPettinengo (Biella)

Sergente Maggiore, 64° Rgt. Fanteria

CROCE: Avuto notizia che una pattuglia di collegamento non era rientrata, si offrivavolontariamente per farne ricerca. Attraverso zone battute da intenso tiro di artiglierianemica, e dopo lungo tempo, la rintracciava e la conduceva al proprio reparto. RioSant’Anna, 24 giugno 1940 (BU 1941, p. 4900)

MAZZOLARI ALBERTOBiella

Sergente, Rgt. Bersaglieri

BRONZO: All’appello del proprio comandante di compagnia, volontariamente e conbello slancio, sotto il fuoco di fucileria nemica, usciva dalla trincea per soccorrere unbersagliere gravemente ferito, e, mentre si accingeva a trasportarlo, rimaneva a sua vol-ta ferito alla coscia destra. Selz, 30 giugno 1915 (BU 1915, p. 2676)

MECCO PIETROBiella

Sottotenente, 11° Rgt. Alpini

CROCE: Comandante di plotone fucilieri, durante un aspro combattimento, impiegavacon perizia il suo reparto, ottenendone il massimo rendimento coll’esempio del suocoraggioso contegno e della sua fiducia nel successo. Passo Mecan, 31 marzo 1936 (CdC30-10-1937, r. 37, f. 249)

MENADA VINCENZOCrevacuore (Biella)

Sergente 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: Caduto durante un furioso contrattacco nemico l’ufficiale comandante del-la sezione mitragliatrici alla quale egli apparteneva, assumeva il comando del reparto,dimostrando, in momenti difficili, grande calma e singolare sprezzo del pericolo. Visticadere tutti i serventi di una delle sue armi, benché ferito egli stesso al viso e contusoin più parti da schegge di bombe a mano, afferrava la mitragliatrice e continuava a farfuoco, da brevissima distanza, sull’avversario incalzante e numeroso, respingendolo.Monte Solarolo, Monte Grappa, 25-27 ottobre 1918 (BU 1920, p. 5167)

MENALDO CESARETorrazzo (Biella)

Caporale, 4° Rgt. Alpini

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

BRONZO: Spontaneamente offertosi, portava tubi esplosivi sotto il reticolato nemico.Fatto segno a fuoco di fucileria, con calma e coraggio, riusciva a far scoppiare i tubi,aprendo così il passaggio nel reticolato. Dolje, 19 agosto 1915 (BU 1916, p. 2880)

MENALDO ELIGIOTorrazzo (Biella)

Sottotenente, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Subito dopo la conquista di una importante posizione, essendo caduti tuttigli ufficiali della compagnia, assumeva decisamente il comando del reparto, e con peri-zia e coraggio esemplare respingeva furiosi contrattacchi nemici. Monte Solarolo, MonteGrappa, 24-25 ottobre 1918 (BU 1921, p. 226)

MERCANDO ARMANDOOcchieppo Superiore (Biella)

Sergente, Rgt. Artiglieria a Cavallo

BRONZO: Di collegamento presso un battaglione di fanteria, durante l’azione incari-cato del lancio di razzi, rimaneva imperterrito al proprio posto sotto il violento fuoconemico, per compiere il mandato affidatogli. Da solo si accertava anche dei movimen-ti dell’avversario, e spontaneamente si offriva per portare ordini. Selo, 20 agosto 1917(CdC 3-2-1919, r. 117, f. 154)

MERLO ANTONIOVal Torvina (Cuneo)

Caporale, 52° Rgt. Artiglieria da Fortezza

BRONZO: Per impedire che pattuglie nemiche procedessero contro la posizione da luioccupata raggiungeva una mitragliatrice in postazione contraerea, violentemente bat-tuta, e la metteva in azione contro i tedeschi. Colpito a morte cadeva riverso sull’armanell’adempimento di un compito volontariamente assunto. Bell’esempio di valore e diattaccamento al dovere. Bracciano, Cascina dei Popoli, 9 settembre 1943 (BU 1945,d. 25, p. 2394)

METTADELLI ELSOBiella

Sergente, 1° Rgt. Artiglieria da montagna

BRONZO: 1945 (Faldella)

MIGLIETTI CLEMENTEBorriana (Biella)

Caporalmaggiore, 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: Giunto tra i primi su di una contrastata posizione, lottava strenuamenteper ben 23 ore consecutive. Primo dove più ferveva la mischia, contribuiva efficace-

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

mente, colla sua mitragliatrice, a fare alcuni prigionieri, sloggiando i difensori di unagalleria, che accanitamente resistevano. Rimasto isolato con un nucleo di soldati, colsuo fermo ed ardito contegno li incitava alla lotta e, mentre eseguiva un nutrito lanciodi bombe a mano, cadeva gravemente ferito. Monte Solarolo, Monte Grappa, 24-25ottobre 1918 (BU 1920, p. 4294)

MIGLIETTI LUIGIBiella

Capitano, 2° Rgt. Artiglieria da montagna, 76° btr. Contro Carri

ARGENTO: 1943 (Faldella)ARGENTO: 1941 (BU nrp)

MILANACCIO CARLOSagliano Micca (Biella)

Soldato, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Nel combattimento essendo rimasta la squadra cui egli apparteneva privadi graduati ne assumeva il comando incitando con l’esempio e con la parola i compa-gni. Nel mentre tentava soccorrere un compagno caduto ferito quasi sotto i reticolatinemici, cadeva egli stesso colpito a morte. Monte Interrotto, Asiago, 2 luglio 1916 (BU1917, p. 3117)

MINO CESAREBiella

Tenente Colonnello, 13° Rgt. Cavalleggeri Monferrato

ARGENTO: Ardito comandante di pattuglie e abile comandante di plotone, inviato ariconoscere un ponte, si inoltrò fra le truppe nemiche che già lo avevano occupato, eseppe, sotto il fuoco di queste, assolvere il proprio mandato e riportare le informazionirichieste, abilmente sfuggendo all’avversario. Inviato di notte con due plotoni a difesalungo la linea fluviale, provvide con sagacia all’occupazione del tratto assegnatogli e visi mantenne con tenacia. Osoppo Colle, Cavasso Nuovo, Udine, 30 ottobre - 5 novem-bre 1917 (BU 1918, p. 4346)ARGENTO: 2a Guerra Mondiale (CGOCG, prat.14701)BRONZO: In funzione di aiutante maggiore di un gruppo di squadroni, in un momen-to di panico prodotto dallo sfondamento operato dal nemico, di una nostra antistantelinea di difesa, con energia ed ardimento, sotto il fuoco avversario di fucileria ed arti-glieria, imponeva agli sbandati di fermarsi e li riconduceva sulla linea di fuoco. Duranteil combattimento disimpegnava le sue speciali attribuzioni con serena fermezza, por-tando ordini anche attraverso zone intensamente battute e dando costante prova di fer-mezza e di valore. Canale Palumbo, Piave, 19 giugno 1918 (BU 1920, p. 1848)CROCE: Comandante di uno squadrone di avanguardia, accolto all’imbocco di un pae-se dal fuoco nemico, con calma faceva appiedare lo squadrone e lo portava nell’abitato,decidendo col suo contegno energico il nemico. Morsano, Udine, 4 novembre 1918(BU 1926, p. 3435)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

MINO BARALE RAIMONDOLessona (Biella)

Soldato, btg. Alpini Monte Cervino

ARGENTO: Attendente porta ordini di un plotone avanzato, profilandosi un contrat-tacco e mancando le munizioni, d’iniziativa provvedeva al rifornimento superando tut-te le difficoltà. In fase di ripiegamento, impadronitosi di un’arma automatica rimastasenza tiratore, con precise raffiche contribuiva efficacemente ad impedire la manovra diaggiramento che il nemico tentava sul fianco dei nostri reparti. Klinowyi, Russia, 18maggio 1942 (CdC 14-3-1953, r. 10, f. 233)CROCE: Astakoff, Fronte Russo, 16 gennaio 1943 (BU 1952, p. 2762)

MIRONE GIUSEPPEViagrande (Catania)

Tenente Colonnello Medico

CROCE: Capo Ufficio di Sanità di una divisione, con instancabile zelo, attività e sprez-zo del pericolo, provvedeva al sollecito sgombro dei feriti, da un terreno che presenta-va eccezionali difficoltà, sia per l’estensione sia per la mancanza di vie di comunicazio-ne. Malacastra, 7 luglio 1918 (RD 29-10-1925)

MOGGIO GIOVANNISalussola (Biella)

Tenente, 152° Rgt. Fanteria

BRONZO: Comandante di una sezione mitragliatrici, con entusiasmo ed esemplare ardi-mento raggiungeva con la prima ondata la linea avversaria e portava la sua azione inposizione avanzata, concorrendo efficacemente a respingere i contrattacchi nemici.Assicurava poi il rifornimento delle munizioni, attraversando la zona più battuta e dan-do bello esempio di infaticabile operosità e non comune coraggio. Col d’Echele e Coldel Rosso, 28-30 gennaio 1918 (BU 1921, p. 1819)

MOLTENI CARLOAndorno (Biella)

Caporalmaggiore, 4° Rgt. Alpini

CROCE: In quattro giorni di duro combattimento, si prodigava, sotto intenso fuoconemico e con sprezzo del pericolo, a mantenere il collegamento fra i vari plotoni dellacompagnia, offrendosi anche volontariamente in ardite pattuglie per conoscere la dislo-cazione avversaria. Miroir Monte Valezan, 20-24 giugno 1940 (BU 1941, p. 4845)

MOMBELLO EZIOCossato (Biella)

Caporalmaggiore, 63° Rgt. Fanteria Cagliari

ARGENTO: Ospedale da campo 833, Vokopoles, Albania (MD Esercito 31-7-1950,brev. 19701, prot. 13619/UR/32830)

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

MONGILARDI ILAREStrona (Biella)

Capitano, 4° Rgt. Bersaglieri

ARGENTO: L’8 settembre 1943 raccoglieva numerosi dispersi formando con essi unreparto organico e, prodigandosi fino all’estremo limite delle umane possibilità, lo ren-deva perfezionato strumento di guerra, tenacemente votato al combattimento col qua-le superava eccezionali difficoltà di vita e di lotta, Consapevole dei gravi rischi, si por-tava sempre ove maggiore era il pericolo, trascinando con l’esempio i dipendenti ai qua-li sapeva infondere entusiasmo ed ardimento, Guidava il suo reparto in numerosi e spes-so impari combattimenti contro il secolare nemico della Patria, in ogni occasione con-fermando le sue alte qualità di coraggioso comandante e suscitando l’ammirazione del-l’alleato, Spalato, Croazia, Bosnia, Sangiaccato e Serbia, 8 settembre 1943 - 31 otto-bre 1944 (BU 1946, d. 15, p. 1789)BRONZO: (BU nrp)

MONTALDI MARCOBistagno (Alessandria)

Tenente

ARGENTO: Comandante di una pattuglia di artiglieria presso un battaglione di primalinea, visto distrutto il proprio battaglione e colpito a morte il Maggiore comandante,si univa ai superstiti e, con la voce e con l’esempio, improvvisava una strenua difesa perben quattro ore fino al giungere dei rinforzi, impedendo così al nemico di avvicinarsial punto più vitale della nostra linea. Monte Grappa, 15 giugno 1918 (BU 1921, brev.50541)

MONTANGERO ADOLFOCurino (Biella)

Soldato, 1° Rgt. Genio

ARGENTO: Telefonista addetto al comando di un battaglione, sotto violento fuoco diartiglieria avversaria diretto sul comando stesso, restava calmo e sereno al suo posto,pur di assicurare le comunicazioni col comando superiore. Colpito a morte da scheggiadi granata, non si preoccupava di se ed esortava i camerati a riparare la linea telefoni-ca interrotta dal bombardamento. Esempio di ottime virtù militari. Colle di Valle Stretta,21 giugno 1940 (BU 1941, p. 6114)

MONTEFERRARIO GIUSEPPEValle San Nicolao (Biella)

Soldato Scelto, 4° Rgt. Alpini, btg. Aosta

BRONZO: Capo arma di fucile mitragliatore, nel corso di un combattimento controsoverchianti forze ribelli, si portava allo scoperto per meglio postare la sua arma. Feritonon desisteva dalla lotta ed inseguiva il nemico, concorrendo al buon esito dell’azione.Monte Vis Bosco di Mahacha, Balcania, 17 maggio 1942 (BU 1947, d. 9, p. 747)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

MONTELEONE FILIPPOAntonimina (Reggio Calabria)

Soldato, Rgt. Fanteria

CROCE: Facendo parte volontariamente, di una pattuglia incaricata di riconoscere untrincerone occupato dal nemico, si portava, con grande ardimento, sotto il fuoco avver-sario fino a pochi passi dal trincerone stesso, e vi si appostava mandandone avviso alproprio comandante di compagnia. Bosco Triangolare, Carso, 22 luglio 1915 (BU 1923,p. 2203)

MORA ALDOTrivero (Biella)

Artiglierie Scelto, 1° Rgt. Artiglieria Alpina

CROCE: Durante un violento combattimento, assegnato dal comandante di compagniaad un posto di vedetta di particolare importanza controllato incessantemente dal vio-lento fuoco delle armi automatiche, assolveva con assoluto sprezzo del pericolo il pro-prio compito dando in ogni momento preziose informazioni sui movimenti avversari edinfliggendo loro perdite sensibili col sicuro tiro del suo moschetto. Sretnja, Montenegro,10 novembre 1943 (BU 1945, d. 2, p. 100)

MOREZZI IRLANDOCastellengo (Biella)

Soldato 4° Rgt. Alpini, btg. Aosta

CROCE: Quota 1147 di Pobori, Balcania, 25 marzo 1942 (MD Esercito 17-8-1951,brev. 28548, prot. 15715/UR/21.1.1907)

MORINO ANTONIOSala (Biella)

Soldato, 31° Rep. d’Assalto

ARGENTO: Si offriva spontaneamente a spazzare diverse profonde gallerie dai nemiciche vi si erano annidati. Vi penetrava con ardimento, e, nonostante la vivissima rea-zione di fuoco, riusciva sempre a mettere in fuga l’avversario e a far prigionieri. Circondato,si difendeva strenuamente, contrattaccando, uccidendo molti nemici e facendo altri pri-gionieri, nonostante la resistenza formidabile dell’avversario trincerato in intricate gal-lerie a lui note. Riusciva poscia a mettersi in salvo nelle proprie linee. Monte Majo,Val Posina, 30 agosto 1918 (BU 1919, p. 6512)

MORINO DOMENICOSala (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Si comportò valorosamente in combattimento. Ferito, diede bella prova difermezza ed energia. Talcazà, 26 settembre 1913 (BU 1914, p. 683)

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

BRONZO: Si spingeva, arditamente, nei reticolati nemici, per farli saltare con tubi-mina,e, visto cadere il compagno, mortalmente ferito, persisteva nel compito, rimanendo eglipure ferito. Dolje, 16 agosto 1915 (BU 1916, p. 2883)CROCE: Dava lodevole prova di abnegazione e di cameratismo nel soccorrere e tra-sportare, sotto il fuoco nemico, un compagno ferito. Bu Msafer, 10 ottobre 1912 (BU1913, p. 593)

MORINO BAQUETTO BERNARDOSala (Biella)

Aiutante di Battaglia, 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: Intrepido, si slanciava da solo contro mitraglieri nemici che tenacementedifendevano una formidabile posizione, li uccideva e, con meraviglioso coraggio, giun-geva primo sulla conquistata vetta, Cori di Cavento, 15 giugno 1917 (BU 1917, p.6849)BRONZO: 1913 (BU nrp)PMG: (BU 1917, p. 4711)

MORRA DI SANDIGLIANO E CARPENETTA BERNARDINOTorino

Capitano

ARGENTO: Per aver condotto i suoi subordinati all’attacco alla baionetta con moltocoraggio e vigore inseguendo il nemico fino a piena sconfitta, Palestro, 31 maggio 1859(AVdSF)

MORTARINO LORENZOCarouge (Svizzera)

Soldato 53° Rgt. Fanteria

CROCE: Jagodnyi, Fronte Russo, 20-28 agosto 1942 (BU 1950, d. 11, p. 1312)

MOSCA CESAREBiella

Caporalmaggiore, 3° Rgt. Fanteria

ARGENTO: Visto che il proprio comandante di plotone era stato gravemente ferito losostituiva nel comando. Colpito egli stesso una prima volta e rimasto con soli tre uomi-ni, manteneva la posizione. Colpito una seconda volta, spirava sul campo, gridando:“Muoio ma sono certo di essere più tardi dai miei compagni vendicato”. Monte SanMarco di Gorizia, 19 agosto 1917 (BU 1918, p. 6588)

MOSCA FRANCOBiella

Caporalmaggiore

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

CROCE: Graduato radio-telegrafista, durante otto ore di continuato combattimento,sotto incessante fuoco nemico, assolveva il proprio compito con perfetta calma e conmirabile sprezzo del pericolo, mantenendo continuamente il collegamento del repartopresso il quale era distaccato, col Comando di Battaglione. Quota 710 di Markova,Njiva Morigno, Balcania, 28 febbraio 1942 (MD Esercito 16-11-1951, brev. 31609,prot. 22043/UR/21.2.2089)

MOSCA GIOVANNIOcchieppo Superiore (Biella)

Sergente, 53° Rgt. Fanteria

BRONZO: Comandante di squadra fucilieri in cinque giorni di lotta dura e tenace, pres-sato da soverchianti forze avversarie, che sotto violento fuoco di mortai, portava diver-se volte i suoi fanti al controassalto per mantenere le posizioni a lui affidate. Alto esem-pio di senso del dovere. Krutowskoi–Dewiatkin, Fronte Russo, 20-24 agosto 1942(MD Esercito 21-3-1951, brev. 24968, prot. 5739/UR/4207)

MOSCA GUGLIELMOBiella

Soldato, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Giunto fra i primi ai reticolati nemici, vi apriva un varco, incitando con laparola e con l’esempio i compagni ad imitarlo. Monte Nero, 22 luglio 1915 (BU 1916,p. 2302)

MOSCA SILVIOTollegno (Biella)

Caporale, 1° Rgt. Artiglieria da montagna

BRONZO: 1945 (Faldella)

MOSCA BALMA VIRGINIOCossila (Biella)

Caporale, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Porta ordini di un battaglione, dava bell’esempio di valore, spingendosi allaconquista di una contrastata posizione ed incitando i compagni con l’esempio. Percorrevaquindi zone fortemente battute dal nemico per tenere il collegamento tra i reparti e dimo-strando in critiche circostanze belle doti di fermezza e di coraggio. Già distintosi in pre-cedenti azioni in Val Posina nel 1916, e al Vodice nel 1917, per fermezza e sprezzo delpericolo. Monte Solarolo, Monte Grappa, 24-25 ottobre 1918 (BU 1918, p. 4397)

MOTTO SECONDINOVallemosso (Biella)

Sottotenente

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

CROCE: Comandante di plotone fucilieri, lanciatosi in testa al proprio reparto, rag-giungeva d’impeto, sotto forte reazione avversaria, munitissima posizione nemica, cheaggrediva al lancio di bombe a mano. Ferito e rimasto isolato riusciva a sottrarsi allacattura. Mali Scindeli, Fronte Greco, 16-17 febbraio 1941 (MG 1942, Gabinetto, f.335, p. 4)

MUSSO ANTONIOSelve Marcone (Biella)

Caporale, 4° Rgt. Alpini, btg. Aosta, 43a Compagnia

ARGENTO: Comandante di una pattuglia con mirabile ardimento piombava inavver-tito sul fianco di un’importante posizione nemica, saldamente occupata. Slanciavasi poinelle trincee, facendovi quattro prigionieri. Monte Adamello, 17 maggio 1916 (BU1916, d. 100, p. 5991)ARGENTO: Per battere un reparto nemico che tentava un aggiramento, di sua inizia-tiva portava la mitragliatrice su di un terreno intensamente battuto dal fuoco avversa-rio e indifeso. Cooperava poi al ricupero di due altre nostre mitragliatrici rimaste abban-donate a pochi metri dal nemico, esponendo a grave pericolo la propria vita. Difendevainfine strenuamente, coi pochi uomini rimastigli, la postazione della sua arma già accer-chiata dagli avversari, finché cadde mortalmente ferito. Dente del Pasubio, 17-19 otto-bre 1916 (BU 1917, d. 60, p. 4986)

MUZIO PIETROLessona (Biella)

Sergente, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Essendo stato ferito l’Ufficiale, assumeva il comando del plotone e lo por-tava coraggiosamente all’assalto. Ferito a sua volta, non volle abbandonare la linea, erimase a sostenere un violento contrattacco, finché, colpito a morte, cadde eroicamen-te sul campo. Quota 1050, Macedonia Serba, 27 febbraio 1917 (BU 1917, p. 3547)

NEGRO ANGELOTollegno (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: In un audace colpo di mano contro un posto avversario si slanciava conrisoluto ardimento all’assalto, ed irrompeva primo fra tutti in un ben munito ridottinoaccanitamente difeso dai nemici, trascinando con l’esempio i compagni e determinan-do con la propria impetuosa energia la rapida e felice risoluzione dell’azione. Val diDaone, 30 giugno 1918 (BU 1919, p. 3831)

NEGRO IDOLOPralungo (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini

CROCE: Porta ordini del comando di battaglione, dimostrava grande coraggio e sanguefreddo. Durante un violento bombardamento nemico, si offriva volontariamente di por-

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

tare un messaggio, incurante del pericolo cui si esponeva nell’attraversare tratti di ter-reno intensamente battuto. Eseguiva il suo compito con celerità e precisione. Col duMont S. Fey, 22-24 giugno 1940 (BU 1941, p. 4001) Pietro Novello, Piave, 13-19 giu-gno 1918 (BU 1919, p. 302)

NICCOLÒ ANGELOSordevolo (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Con slancio ed ardimento, assaltava una trincea nemica, e continuava, sot-to vivo fuoco, il lancio delle bombe a mano, finché rimaneva gravemente ferito. MonteNero, 19 luglio 1915 (BU 1919, p. 6282)

NICCOLÒ TERSILLOSordevolo (Biella)

Soldato, Rgt. Bersaglieri

BRONZO: Fra i primi ad uscire dai ripari per balzare contro le posizioni nemiche, fuesempio ai compagni per slancio e ardimento, finché cadde colpito a morte, dopo ave-re sorpassate le prime trincee avversarie. Monte Pecinka, 1° novembre 1916 (BU 1917,p. 6453)

NICOLELLO CARLOCavaglià (Biella)

Carabiniere, Rep. CC RR 110a Sezione

BRONZO: Diede bella prova di elevato sentimento del dovere e di risolutezza nel ricon-durre in prima linea soldati dispersi. San Pietro Novello, Piave, 13-19 giugno 1918(BU 1919, p. 302)

NICOLÒ FIORENZOSordevolo (Biella)

Camicia Nera, 2° Legione Maca M. V. S. N.

CROCE: Con slancio ed ardimento, assaltava una trincea nemica, e continuava, sottovivo fuoco, il lancio delle bombe a mano, finché rimaneva gravemente ferito, Srednja(CGOCG)

NORZA AUGUSTOValdengo (Biella)

Sottotenente, 48a Compagnia Genio Zappatori

BRONZO: Riusciva, con atto audace, a far saltare l’imbocco di una galleria occupatadal nemico, impedendogli così di rafforzarsi su di una località che avrebbe minacciatole comunicazioni della nostra posizione. San Martino del Carso, 17 maggio 1916 (BU1928, p. 3191)

Page 136: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

ODDONE ZEFFERINOAndorno Micca (Biella)

Caporalmaggiore, Artiglieria da Campagna

BRONZO: Con evidente pericolo di vita spontaneamente accorreva a domare un incen-dio sviluppato nelle immediate vicinanze di un forte deposito di esplosivi, dando pro-va di grande calma e ardimento. Hudi-Log, Dolina Liguria, 27 giugno 1917 (RD 11-11-1917)

OEHME ERMANNOTorino

Sottotenente, 11° Rgt. Fanteria

BRONZO: Alla testa del suo plotone con l’esempio, con slancio e con la parola, porta-va i suoi uomini all’attacco e per primo entrava nella trincea nemica, subito disponen-dovi con criterio ed avvedutezza i propri uomini. Roccolo, 6 luglio 1916 (BU 1917, p.4198)BRONZO: Risolutamente tentava più volte di aggirare una trincea avversaria impedi-to di avanzare dal fuoco di fucileria e mitragliatrici nemiche, fermava il suo plotone apochi metri dalla trincea stessa impegnando vivo combattimento e respingendo i con-trattacchi avversari. Ferito gravemente, incitava ancora i dipendenti, finché, per ordinedel comandante di compagnia, fu trasportato al posto di medicazione. Cima Tre PezziRoana, Vicenza, 8 gennaio 1918 (BU 1919, p. 2541)

OLIVA AMEDEOGavorrano (Grosseto)

Sergente Maggiore, 60° Rgt. Fanteria

CROCE: Sottufficiale addetto al comando di battaglione, disimpegnava con intelligen-za e sprezzo del pericolo i compiti affidatigli, portando ordini ai comandi dipendenti,attraverso zone battute dal fuoco della fanteria nemica. Val San Lorenzo, 25 giugno1918 (BU 1924, p. 3343)

OLIVERIO LORENZOMiagliano (Biella)

Soldato, 53° Rgt. Fanteria

CROCE: Durante un attacco notturno contro una munitissima posizione nemica, vistoin pericolo il suo ufficiale, arditamente si slanciava in suo soccorso e dopo violenta lot-ta corpo a corpo riusciva a liberarlo. Mali Scindeli, Fronte Greco, 17 febbraio 1941(BU 1949, d. 15, p. 2435)

ONOR PLACIDOPortogruaro (Venezia)

Sottocapo, Torpediniera Sagittario

CROCE: 2a Guerra Mondiale (CGOCG, prat. 125931)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

ORMEZZANO LUIGIMosso Santa Maria (Biella)

Sergente Maggiore, 30° Rgt. Fanteria

BRONZO: (BU nrp)PMG: (BU 1916, p. 3966)

ORMEZZANO PIETROMosso Santa Maria (Biella)

Sottotenente, Rgt. Fanteria

BRONZO: Comandante di una sezione mitragliatrici, dopo aver svolta una efficace azio-ne di fuoco, colpito a morte, cadde presso le proprie armi. Belpoggio, Gorizia, 1 novem-bre 1916 (BU 1917, p. 5604)

OTTINO ANTONIOQuittengo (Biella)

Caporale, 1° Rgt. Artiglieria montagna

CROCE: Capo pezzo, dopo aver aiutato a trasportare a braccia il proprio pezzo in ter-reno aspro e difficile e intensamente battuto, continuava il fuoco con fermezza e corag-gio, nonostante che una granata nemica gli danneggiasse il materiale. Altipiano dellaBainsizza, 15 settembre 1917 (BU 1925, p. 3411)

OTTINO LUIGITorino

Primo Capitano, Fanteria

ARGENTO: Guidò il suo plotone con calma, intelligenza e coraggio non comuni; con-tribuì sotto il fuoco violento ad assicurare il rifornimento delle munizioni; coadiuvò inmodo prezioso il comandante di compagnia, trascinando vigorosamente col suo esem-pio i suoi soldati al contrattacco. Sidi Bilal, Libia, 20 settembre 1912 (BU 1913, p. 67)ARGENTO: Dette prova di mirabile slancio ed ardimento nei ripetuti attacchi controun fortino, riuscendo a conquistarlo. Col di Lana, 19-22 ottobre 1915 (BU 1919, p.5316)

OZINO PARIDEStrona (Biella)

Sottotenente, 74° Rgt. Fanteria

ARGENTO: Clana, Jugoslavia (CGOCG)

PALUDI TOMASONetro (Biella)

Sottocapo cannoniere P.M.

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

CROCE: Ha partecipato con valore alla battaglia di Pantelleria, contribuendo, nell’a-dempimento dei suoi incarichi, al vittorioso esito dello scontro. Pantelleria, 15 giu-gno1942 (CdC 3-12-1942, r. 14, f. 309)

PANIZZONE MARIOTrivero (Biella)

Soldato

BRONZO: Evaso da un campo di concentramento tedesco entrava senza esitazione, alseguito di un generale italiano, nelle file della resistenza francese. In numerose azionidi sabotaggio e di guerriglia contro posti di blocco presidi e installazioni militari delnemico, sempre dava belle prove di coraggio e di capacità militare, guadagnandosi fidu-cia incondizionata e la stima dei compagni di lotta. Vosgi e valle della Mosa, giugno-settembre 1944 (BU 1951, d. 6, p. 897)

PAOLA GIOVANNIBiella

Tenente, 95° Rgt. Fanteria

BRONZO: Unico ufficiale superstite della sua compagnia, ne riuniva e riordinava, sot-to violento bombardamento; i rimasti e con ripetuti sanguinosi assalti, riusciva a ricac-ciare il nemico già infiltratosi nelle nostre linee. Monte Zovetto, Magnaboschi, Altipianodi Asiago, 15-19 giugno 1916 (BU 1921, p. 3180)

PAOLI GIOVANNIBiella

Soldato, 57° btg. Genio Zappatori

BRONZO: Pec sul Vippacco, 17 novembre 1916 (BU nrp)

PARACCHI ELMOSordevolo (Biella)

Sottotenente, 268° Rgt. Fanteria Milizia Mobile

BRONZO: Durante un attacco nemico fatto segno ad un violento lancio di bombe amano, rimaneva al proprio posto, e benché avesse perduto gli uomini della sua sezionemitragliatrici, faceva personalmente funzionare le armi ripiegando ordinatamente sol-tanto dopo che queste ripetutamente colpite, vennero rese inservibili. Carso, 4 settem-bre 1917 (BU 1918, p. 6824)

PARLAMENTO ENRICOOcchieppo Inferiore (Biella)

Carabiniere, Legione CC RR Bari

ARGENTO: Fatto segno a due colpi di fucile, mentre scalava la finestra di una casa oves’erano rifugiati due temuti latitanti, senza perdersi d’animo rispondeva al fuoco e, segui-

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

to da due compagni, si slanciava arditamente nell’interno della casa stessa, riuscendo adisarmare ed arrestare i due ribelli, Nicastro, Catanzaro, 29 febbraio 1912 (RD 12-8-1912)

PASQUAL-CUCCO ERALDOSagliano Micca (Biella)

Soldato, 54° Rgt. Fanteria

BRONZO: Si recava a raccogliere un soldato morto di altro reparto, e giacente in zonaesposta al tiro nemico. Gravemente ferito mentre trasportava il corpo esanime del suocamerata, di null’altro si doleva, coi compagni, che di non poter ultimare l’opera sua.Ponte Marogna, 4 agosto 1915 (BU 1923, p. 471)

PASQUINA ORESTETernengo (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini, btg. Aosta

CROCE: Incaricato di individuare una postazione di arma automatica che ostacolaval’avanzata di una squadra fucilieri, avvicinatosi attraverso terreno scoperto e battuto dalfuoco nemico, riusciva nell’intento e riduceva al silenzio l’arma avversaria. Quota 582,Zona di Devezile, Balcania, 15 marzo 1942 (BU 1951, d. 20, p. 3816)

PASSERA FRANCESCOBiella

Sottotenente, 9° Rgt. Alpini

ARGENTO: Turan, Albania, 1940 (CGOCG, pratica 24339)

PASSERANA ELVIOBiella

Sergente, 4° Rgt. Alpini, btg. Ivrea

BRONZO: Comandante di una squadra fucilieri con ammirabile perizia e con sicuracapacità superava grandi difficoltà di terreno, riusciva a portarsi a ridosso di posizionitenute dal nemico; indi, con fulminea azione e con magnifico slancio, si impossessavadi due postazioni avversarie, mettendo in fuga il nemico. Bell’esempio di dovere e disprezzo del pericolo. Colle di Vaudet, 14 giugno 1940 (CdC 27-7-1941, r. 25, f. 104)

PASSUELLO BORTOLOLusiana (Vicenza)

Soldato, 6° Rgt. Alpini

BRONZO: Non appena occupata una forte posizione nemica, con coraggio e fermezza,sotto un furioso bombardamento, continuò con lodevole esempio, nei lavori di siste-mazione della nuova linea. Lasciò poi il suo posto, perché ferito. Monte Cukia, 10 mag-gio 1916 (BU 1916, p. 6056)

Page 140: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

PASTORE PRIMORoppolo (Biella)

Soldato, 1° Rgt. Artiglieria Alpina, Gr. Aosta, 1a B. Garibaldi

BRONZO: Artigliere alpino, animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1896)

PAVIGNANO GIOVANNI UMBERTOOcchieppo Inferiore (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: Con mirabile coraggio, si slanciava primo della sua squadra, all’assalto del-le posizioni nemiche trascinando con l’esempio e con la parola i compagni, finché cad-de colpito a morte. Coston Lora, 10 settembre 1916 (BU 1917, p. 1629)

PECORARO FRANCOSordevolo (Biella)

Tenente, 59° btg. Mortai, D. Cagliari

CROCE: Volontariamente partecipava, con pattuglie esploratori, alla ricerca e catturadi elementi nemici vaganti nella zona e che avevano procurato perdite. Nell’assolvimentodei compiti affidatigli, dimostrava alto senso del dovere e spirito di sacrificio. PiccoloMoncenisio, Vallone S. Anna, 21-24 giugno 1940 (BU 1941, p. 4203)

PECORARO UMBERTOSordevolo (Biella)

Aiutante di Battaglia, Rgt. Fanteria

BRONZO: Sottufficiale di contabilità avendo il nemico sferrato un contrattacco, di suainiziativa, riuniva un gruppo di soldati, e con violenta azione di fuoco, concorreva adarrestare l’impeto dell’avversario. S. Giovanni di Duino, 28 maggio 1917 (BU 1918,p. 5146)BRONZO: (BU nrp)PMG: (BU 1917, p. 6027)

PEGA PIETROCoggiola (Biella)

Caporalmaggiore. 57° Rgt. Fanteria

Page 141: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

BRONZO: Dava prova di grande sangue freddo ed energia in combattimento. Regdaline,15 agosto 1912 (BU 1913, p. 253)BRONZO: Arrampicatosi sopra un’altura assai difficile, alla destra del battaglione, tene-va testa, fino a tarda sera, ad alcuni tiratori nemici, impedendo così che essi venisseroa molestare il fianco del battaglione. Punta del Forame, 15 luglio 1915 (BU 1915, p.2679)

PELLA BRUNOValdengo (Biella)

Caporale, 1° Rgt. Artiglieria da montagna, Gr. Aosta, 1a B. Garibaldi

BRONZO: Artigliere alpino, animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1896)

PELLA GIOVANNIZumaglia (Biella)

Caporalmaggiore, 1° Rgt. Artiglieria da montagna, Gr. Aosta, 1a B. Garibaldi

BRONZO: Artigliere alpino, animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo volevano distrutto, la saldezza dell’animo aquanti volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943- 8 marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1873)

PELLA GUIDOChiavazza (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini

CROCE: Animò coll’esempio i suoi compagni a resistere sulle posizioni conquistate con-tro i disperati contrattacchi del nemico in forze superiori e spronò pochi valorosi all’as-salto alla baionetta. Monte Nero, 21 luglio 1915 (CdC 22-8-1925, r. 304, f. 40)

PELLEREY URBANONetro (Biella)

Tenente, 4° Rgt. Alpini

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

BRONZO: Durante un furioso e potente contrattacco nemico, marciando col proprioplotone alla testa della compagnia prontamente accorreva in rincalzo della prima lineaprendendo rigorosamente parte all’azione e dando bello esempio di sprezzo del perico-lo. Ferito ed impossibilitato a reggersi in piedi, continuava ad incitare i dipendenti allaresistenza, e non si faceva trasportare al posto di medicazione che quando ebbe visto ilnemico, battuto, ripiegare in disordine. Monte Solarolo, Monte Grappa, 25-27 otto-bre 1918 (BU 1921, brev. 64357)

PENNA CARLOBiella

Sottotenente, 364° Squadriglia Caccia

BRONZO: Albania (CGOCG)

PENNA FRANCOBiella

Capitano, 53° Rgt. Fanteria

ARGENTO: Comandante di compagnia, già distintosi in precedenti campagne di guer-ra, sapeva infondere con l’esempio il più entusiastico ardore di lotta nel suo reparto.Assalito da forze preponderanti riusciva ad aprirsi un varco e ad occupare un’impor-tante posizione dove, quasi privo di munizioni, resisteva per un’intera giornata. Il gior-no successivo rinnovava audacemente l’assalto scompaginando l’avversario, travolgen-dolo, inseguendolo e catturando prigionieri ed armi. Stremato di forze, cadeva svenutoper la immane fatica; ma ripresa conoscenza, organizzava immediatamente il reparto enella veemenza della rinnovata lotta, mentre al grido di “Savoia” guidava i suoi fantialla vittoriosa occupazione di munita posizione nemica, cadeva da valoroso sul campo.Zona di Jagòdnyj, Fronte Russo, 21-23 agosto 1942 (BU 1945, d. 17, p. 1591)BRONZO: Zona del Monginevro, Fronte Occidentale, 23 giugno 1940 (BU 1941, p.4923)

PENNA LUIGIRonco Biellese (Biella)

Aiutante battaglia, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Comandante del reparto arditi di un battaglione, riconquistava una posizio-ne perduta da altri nostri reparti, e la manteneva nonostante i furiosi contrattacchiavversari, anche quando il battaglione dovette per piccolo tratto e per qualche momen-to arrestarsi. Monte Solarolo, 24-25 ottobre 1918 (BU 1920, p. 4408)PMG: (BU 1917, p. 4756)

PERALDO DELMOTollegno (Biella)

Soldato, 1° Rgt. Artiglieria Alpina, Gr. Aosta, 4a B. Garibaldi

BRONZO: Artigliere alpino, animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziava

Page 143: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

volontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1273)

PERALDO ORESTEAndorno Cacciorna (Biella)

Caporalmaggiore, 7° Rgt. Alpini

BRONZO: Sotto il furioso bombardamento della artiglieria nemica con grande calma siadoperava ad incoraggiare gli uomini della sua squadra, finché venne colpito a morte.Monte Valderoa, 17 dicembre 1917 (BU 1919, p. 2415)

PERALDO PRIMOPralungo (Biella)

Generale

BRONZO: Ufficiale in servizio di S. M. addetto all’ufficio operazioni di un comandogruppo di armate, in missione di collegamento presso una Grande Unità in azione, siportava d’iniziativa presso i reparti avanzati mentre si svolgeva un violento attacco nemi-co. Con perfetta intuizione delle necessità del momento, esemplare energia e profondosprezzo del pericolo, cooperava validamente a stroncare l’azione nemica, e ad organiz-zare saldamente la posizione raggiunta dalle nostre truppe. Esempio non comune diintelligente iniziativa e di valoroso, sereno comportamento di fronte al pericolo. […]29 gennaio 1941 (BU 1942, p. 1077)CROCE: (BU nrp)PMG: Volontario, valoroso combattente e mutilato della grande guerra, ha confermatoin pace nell’attuale conflitto, nell’esercizio del comando e nell’attività di stato maggio-re, doti eccelse di carattere, di coraggio, di raziocinio e di cultura. Quale ufficiale addet-to all’ufficio operazioni di un comando gruppo armate oltre mare, in periodo assai deli-cato, lavorò con fede entusiastica, con grande capacità ed energia, dando notevole con-tributo al buon esito delle operazioni. Fronte Italo-Greco, novembre 1940-1941 (BU1941, p. 8820)

PERALDO DAN BRUNOSan Paolo Cervo (Biella)

Cannoniere

CROCE: Con sereno consapevole sprezzo del pericolo a cui andava incontro non esita-va un solo istante ad affrontare il rischio che comportava la cattura di armi in posses-so del nemico ed a passare con esse le linee avversarie per raggiungere l’Amba Alagi.Qui pervenuto si prodigava giorno e notte, sotto l’incessante martellamento delle arti-

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

glierie nemiche, alla messa in posizione delle bocche da fuoco. In qualità di cannonie-re partecipava a tutte le operazioni del Fronte distinguendosi particolarmente nelle bat-taglie del passo Mu-Kundai, del Mai Ughelè, e del Corarsì. Esempio di sereno coraggioed elevate virtù militari. Sul campo, Amba Alagi, 16 maggio 1941 (CdC 10-6-1949,r. 8, f. 430)

PERALDO-EUSEBIAS EGIDIOPiedicavallo (Biella)

Caporalmaggiore, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Ferito il suo comandante di plotone, assunse il comando del reparto, e, nel-l’ultima fase dell’attacco, si slanciava, alla testa di un manipolo di coraggiosi, sui fian-chi dell’avversario, per impedirne il rannodamento. Tolmino, 16 agosto 1915 (BU 1923,p. 484)

PERALDO FIORAVANTE PIETROPiedicavallo (Biella)

Vice Brigadiere, Rep. CC RR

ARGENTO: per l’uccisione del brigante Filippo Zannoni detto Maccion. Campagnacontro il brigantaggio, 1867 (GM 24-1-1867, n° 10)

PERAZIO CARLOTernengo (Biella)

Sergente Maggiore, 5° rgpt. Bombardieri, 142a Sezione Bombarde, 58a btr.

BRONZO: Avuta la propria bombarda colpita da una granata nemica, armatosi di fuci-le, con grande sprezzo del pericolo si portava con i suoi serventi in trincea coadiuvan-do le fanterie a respingere un attacco dell’avversario. Monte Zom, 4-5 dicembre 1917(BU 1919, p. 1552)

PERAZIO EZIOValle San Nicolao (Biella)

Soldato, 1° Rgt. Artiglieria Alpina, Gr. Aosta, 1a B. Garibaldi

BRONZO: Artigliere alpino, animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1896)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

PERAZIO SILVIOBioglio (Biella)

Sergente, btg. Bersaglieri

ARGENTO: Ferito l’ufficiale comandante del plotone, assumeva il comando del repar-to, proseguendo all’attacco con ardimento e slanciandosi due volte alla baionetta. Ferito,non lasciava la linea di fuoco, incitando e trascinando i suoi bersaglieri ad un terzoassalto. Monte San Michele, 26 luglio 1915 (BU 1916, p. 2236)

PERAZZONE MODESTOBiella

Sottotenente, Rgt. Fanteria

BRONZO: Comandante di un posto avanzato, improvvisamente attaccato di fronte ealle spalle da forti pattuglie nemiche, tenne salda la posizione con pochi uomini, e,rispondendo al fuoco con calma e coraggio, obbligava l’avversario a ritirarsi. Val Bisabella,1 febbraio 1916 (BU 1916, p. 5385)

PERIN RIZ BRUNOVercelli

Soldato, 1° Rgt. Artiglieria Alpina, Gr. Aosta, 1a B. Garibaldi

BRONZO: Artigliere alpino, animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1896)

PERINETTO LUIGINetro (Biella)

Caporale, 173° btg. Fanteria Milizia Territoriale

BRONZO: Incaricato della esecuzione di alcuni lavori, sotto il bombardamento nemi-co rimaneva al proprio posto dando, col suo contegno, bello esempio ai suoi commili-toni. Ferito gravemente da una scheggia di granata avversaria ad un braccio, che dovépoi essergli amputato, dava prova di singolare fermezza trascurando se stesso per chie-dere se gli altri compagni fossero rimasti feriti. Monastier, Piave, 23 settembre 1918(BU 1921, p. 1042)

PERINO FILIPPOCastelletto Stura (Cuneo)

Maresciallo Capo, 3° Rgt. Alpini

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

BRONZO: Ferito durante un’avanzata, manteneva contegno fermo e correttissimo, nonritirandosi dal combattimento che per ordine superiore. Bu Msafer, 10 ottobre 1912(BU 1913, p. 351) 2 CROCI: (BU nrp)PMG: Libia (BU 1912, p. 916)

PERINO QUINTO MARCOCoggiola (Biella)

Artigliere, 1° Rgt. Artiglieria Alpina, Gr. Aosta, 1a B. Garibaldi

BRONZO: Artigliere alpino, animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo volevano distrutto, la saldezza dell’animo aquanti volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943- 8 marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1896)

PERINO PIETROFlecchia (Biella)

Soldato, 53° Rgt. Fanteria

BRONZO: Con ammirevole calma e singolare coraggio si recava più volte sotto l’in-tenso bombardamento nemico a riallacciare le linee telefoniche non rientrando al repar-to finché le comunicazioni non furono ristabilite. Cima Schiarer, Monte Grappa, 15giugno 1918 (BU 1923, p. 1993)

PEROLIO GUIDOValle Superiore Mosso, (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini, btg. Ivrea

CROCE: quota 710 di Markova Nijva Morigno, Balcania, 28 febbraio 1942 (MDEsercito 3-9-1952, brev. 36803, prot. 17156/UR/21.1.3560)

PERONA ANTONIOBiella

Sottotenente, 3° Rgt. Alpini

BRONZO: Incaricato di proteggere la ritirata della propria compagnia, accerchiata dasoverchianti forze avversarie, dava prova di calma esemplare, riuscendo brillantementenel compito affidatogli. Malga Costa, 20 maggio 1916 (BU 1917, p. 268)

PEROTTO LUCIANOCoggiola (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

CROCE: Ferito il comandante di squadra, subentrava nel comando trascinando i com-militoni con l’esempio. Vallone des Moulins, 21 giugno 1940 (BU 1941, p. 4873)

PEROTTO NICCO ANSELMOCoggiola (Biella)

Soldato, 1° Rgt. Artiglieria Alpina, Gr. Aosta, 1a B. Garibaldi

BRONZO: Artigliere alpino, animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti s’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1897)

PERRATONE CIPRIANOGraglia (Biella)

Caporalmaggiore, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Nobile esempio di coraggio nell’adempimento del proprio dovere, cadeva col-pito a morte sulla trincea conquistata, incitando i compagni a respingere i violenti con-trattacchi nemici. Monte Nero, 21 luglio 1915 (BU 1916, p. 2199)

PERRONE ISILI LUIGILa Chaux (Francia)

Capitano, 6° Rgt. Genio

BRONZO: Direttore di servizio fotoelettrico di armata, si portava in primissima linea, sot-toposta all’intenso fuoco dell’artiglieria e della fucileria nemica, per riordinare il serviziodelle sezioni fotoelettriche dipendenti. Con calma, fermezza e sprezzo del pericolo, pre-senziava il funzionamento dei proiettori in zona scoperta, animando con la parola e conl’esempio i propri inferiori. Grappa, Piave, 15-23 giugno 1918 (BU 1931, p. 3076)

PERSICO SECONDOMongrando (Biella)

Soldato, 5° Rgt. Genio

ARGENTO: Incurante del grave pericolo, con altri militari scendeva più volte e conmirabile ardimento nel pozzo di una galleria in costruzione, per trarre in salvo due sol-dati colpiti da asfissia, dovuta alla presenza di gas prodotti da mine. San Michele, 9agosto 1917 (BU 1919, p. 1395)BRONZO: Collaborava al caricamento per far saltare un ponte girevole che si era acci-dentalmente chiuso collegando la sponda nostra con quella avversaria, e che non era sta-to possibile riaprire, esponendosi allo scoperto sul posto stesso sotto il fuoco nemico.Piave Vecchio, Porte del Taglio Intestadura, 11-12 gennaio 1918 (BU 1919, p. 2852)

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

PIANA ACHILLECavaglià (Biella)

Caporalmaggiore, 4° Gr. Alpini Valle, btg. Val Orco

BRONZO: Comandante di squadra fucilieri, durante l’attacco ad una munita posizioneavversaria, benché ferito, rifiutava di essere soccorso e trascinava con le parole e l’e-sempio i propri uomini all’assalto. Quota 852 di Niksic, Montenegro, 5 maggio 1942(BU 1949, d. 15, p. 2348)

PIANTINO CARLOGraglia (Biella)

Soldato, Rgt. Fanteria

BRONZO: Portaordini di un comando di battaglione, attraversava serenamente per piùvolte una zona intensamente battuta dall’artiglieria avversaria. Ferito, si preoccupavaprima di tutto di recapitare l’ordine ricevuto, dando bell’esempio di alto sentimento deldovere. Castagnevizza, 5 giugno 1917 (BU 1918, p. 221)

PIANTINO DANIELEGaglianico (Biella)

Sottotenente, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Noncurante del pericolo, si portava dalla linea dei rincalzi risolutamente ecoraggiosamente in avanti con la sua sezione mitragliatrici, per coadiuvare le prime onda-te d’assalto, battute dal fuoco intenso di fucileria, mitragliatrici e bombe a mano nemi-che. Mentre, con calma e coraggio mirabili, tentava di sorprendere di fianco una mitra-gliatrice avversaria, cadde colpito a morte. Hoje, 28 agosto 1917 (BU 1918, p. 5425)

PIANTINO GIOVANNIGraglia (Biella)

Caporale, 4° Rgt. Alpini

CROCE: Conduceva con intelligenza, calma e coraggio la propria squadra in combatti-mento, dando esempio ai dipendenti. Bu Msafer, 10 ottobre 1912 (BU 1913, p. 593)

PIAZZA OTTAVIOBagnasco (Cuneo)

Sottotenente, 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: Comandante di pattuglia, assolveva il suo compito con ardire straordina-rio, coraggio ed intelligenza nonostante le gravi difficoltà di terreno e la insistenza nemi-ca. Sebbene ferito alla testa non desisteva dal suo mandato e riusciva a condurre all’as-salto i suoi uomini e a occupare la trincea nemica. Monte Cauriol, Quota 2318, 16 set-tembre 1916 (BU 1917, p. 735)ARGENTO: Incaricato di un’ardita ricognizione, diede mirabile esempio di valore.Attraverso le più grandi difficoltà, raggiunse le posizioni del nemico, infliggendogli del-

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

le perdite. Minacciato di aggiramento, s’impegnò con i suoi in una violenta lotta corpoa corpo, nella quale brillarono le sue elevate qualità militari. Nel rientrare ebbe anco-ra uno scontro vittorioso con altra pattuglia avversaria. Cima Cupola, 31 agosto 1917(BU 1918, p. 5487)

PIDELLO GIOVANNISordevolo (Biella)

Soldato, 1° Rgt. Artiglieria Alpina, Gr. Aosta, 1a B. Garibaldi

BRONZO: Artigliere alpino, animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1897)

PIDELLO LELIOVigliano Biellese (Biella)

Maggiore, 207° Rgt. Fanteria

CROCE: Comandante di battaglione dislocato su di una posizione di resistenza duran-te un attacco nemico preceduto da intensa preparazione di artiglieria dava prova di sere-nità di spirito e di sprezzo del pericolo, percorrendo più volte il margine estremo delladifesa per dare notizia sulla reale situazione e per prendere disposizioni adatte ad infran-gere l’attacco dell’avversario che veniva respinto. Llege, Fronte Greco, 4 aprile 1941(BU 1943, p. 4774)

PIGHI LIBERO ALBINOMiagliano (Biella)

Partigiano, Rep. Formazioni Partigiane, V D. Garibaldi, 2a B. Pensiero

BRONZO: Partigiano combattente partecipava, in qualità di intendente di battaglione,a numerosi scontri con forze nemiche distinguendosi per coraggio e sprezzo del perico-lo. Il 17 gennaio 1945, mentre si accingeva a raggiungere un altro reparto, veniva improv-visamente attaccato da una pattuglia contro la quale non esitava a far fuoco col suoarmamento individuale. Ferito una prima volta, continuava nell’impari lotta fino aquando, esaurite le munizioni della sua arma, passava al lancio di bombe a mano. Colpitonuovamente in più parti del corpo, si accasciava al suolo privo di sensi. Catturato e por-tato in luogo di cura veniva liberato all’alba dell’insurrezione nazionale. Balma, Vercelli,17 gennaio 1945 (BU 1980, d. 2, p. 64)

PILETTA ADOLFOCoggiola (Biella)

Caporalmaggiore, Rgt. Fanteria

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

BRONZO: In critiche circostanze, coadiuvava efficacemente il proprio comandante nel-l’impiego di una sezione mitragliatrici, e sopra tutto nel condurre in salvo uomini, armie munizioni, durante un lungo comandato ripiegamento sotto il tiro delle più potentiartiglierie avversarie. Costesin, 21 maggio 1916 (BU 1917, p. 3589)

PILETTA ALBERTOCoggiola (Biella)

Soldato, 38° Rgt. Fanteria

ARGENTO: Portaferiti di compagnia, durante tutta l’azione con manifesto sprezzo delpericolo raccoglieva e prodigava le prime cure ai feriti. Caduto mortalmente il proprioufficiale, si recava, nonostante il fuoco intenso dei grossi calibri nemici, a raccoglierlo,e riusciva, attraversando zone scoperte e battute dal fuoco micidiale, a portarlo al postodi medicazione. Monte Solarolo, Quota 1676, 15 luglio 1918 (BU 1920, p. 1135)

PILETTA DIONIGICoggiola (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: Durante l’attacco di un’altura rocciosa e scoscesa, si arrampicava con altridue alpini ed il proprio ufficiale, sulla cresta riuscendo a sorprendere ed occupare unatrincea nemica. Ferito gravemente al ginocchio destro continuava a combattere, e nonsi lasciava trasportare se non quando tutto il plotone fu giunto sulla posizione. MonteUrsic, 11 settembre 1915 (BU 1916, p. 3229)

PIVOTTO PIETROCrosare (Verona)

Soldato, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Ferito al capo dallo scoppio di una granata nemica, non abbandonò il suoservizio di vedetta. Costretto, poi, a ritirarsi per la violenza del fuoco delle mitraglia-trici avversarie, volle rimanere sul luogo dell’azione in una trincea scoperta, rifiutandodi recarsi al posto di medicazione. Sella Sondogna, 18 ottobre 1915 (BU 1916, p. 3732)

PIZZATO ANTONIOConco (Vicenza)

Sergente, 16° Rgt. Fanteria

BRONZO: Durante il combattimento, dimostrava calma e fermezza singolari. Sprezzantedel pericolo, teneva compatto il proprio plotone e lo conduceva fin sotto l’ultimo reti-colato, sorpassando poi per primo la trincea nemica. Levani-Saban, Albania, 7 luglio1918 (BU 1920, p. 1857)

PLANO FEDERICOCereseto (Alessandria)

Tenente, 1444a Compagnia Mitragliatrici

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

BRONZO: Comandante di due sezioni mitragliatrici, si spingeva volontariamente inricognizione oltre le nostre linee. Il giorno seguente, durante due violenti attacchi nemi-ci, dava prova di coraggio e di belle qualità militari, tenendo saldi sul posto i proprireparti. Mentre poi, con altri animosi, stava riconducendo sulla linea le nostre truppeche l’avevano momentaneamente abbandonata, veniva ferito. Meletta Davanti, 21-22novembre 1917 (BU 1919, p. 2854)BRONZO: Comandante di una sezione mitragliatrici, primo nei pericoli sempre pre-sente ove più ferveva la mischia non trascurò mezzo né ardimento per infliggere al nemi-co, le più gravi perdite, manovrando personalmente le armi quando ciò era necessarioper rinsaldare la tenacia dei suoi dipendenti. Trivio Ninni, 16 maggio 1918 (BU 1920,p. 1191)BRONZO: Comandante di una compagnia, rimasto unico ufficiale al reparto, alla testadei suoi uomini conquistò con slancio forti posizioni, facendovi numerosi prigionieri eliberando un nostro capitano ferito e catturato. Esempio di ardore ai dipendenti, sem-pre presente ove il bisogno lo richiedeva, primo nei pericoli fu di bello esempio a tut-ti. Basso Piave, 30-31 ottobre 1918 (BU 1920, p. 5247)2 CROCI: (BU nrp)

POLTO EZIOTernengo (Biella)

Caporalmaggiore, 4° Rgt. Alpini

CROCE: Comandante di squadra fucilieri, trascinava con l’esempio la propria squadra,sotto intenso fuoco di artiglieria e mitragliatrici nemiche a raggiungere e ad occuparel’obiettivo assegnato. Vallone des Moulins, 22 giugno 1940 (BU 1941, p. 4846)

PONCET LEONE GIUSEPPEChamplas du Col (Torino)

Brigadiere, Legione CC RR Torino

ARGENTO: Informato che due pericolosi malfattori, di cui uno catturando, commette-vano violenze ed intimazioni con sparo di revolverate, si portò immediatamente sulposto con due dipendenti. Incontratosi coi medesimi veniva fatto segno ad una scaricadi colpi di rivoltella che gli produssero ben tre ferite. Quantunque in grave stato affron-tava risolutamente i malfattori rifugiatisi in una osteria e dopo conflitto a fuoco, in cuiuno dei ribelli rimase ferito, riusciva ad averne ragione e a catturarli. Rivara, Torino,30 maggio 1920 (BU 1921, p. 356)

PONGILUPPI GUIDORevere (Mantova)

Ufficiale Pilota

ARGENTO: Cielo di Spagna, 1° marzo - 30 giugno 1937 (AVdSF)

PONTI VITTORIONovara

Caporale, Rgt. Fanteria

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

BRONZO: Partecipava volontario all’assalto con altro plotone della sua compagnia, assu-mendo il comando di un gruppo, che egli portò avanti con slancio sino al momento incui cadde ferito. Rufreddo, 12 giugno 1916 (BU 1916, p. 6168)

PORTA CIPRIANOBiella

Tenente, 259° Rgt. Fanteria Milizia Mobile

BRONZO: Rimasti feriti tutti gli ufficiali di una compagnia, ne prendeva il comando,e con fermezza e sprezzo del pericolo, cooperava con altri reparti del battaglione a scac-ciare il nemico da importanti posizioni. Carso, 20 agosto 1917 (BU 1919, p. 1560)BRONZO: Aiutante maggiore in seconda, era costantemente di efficace aiuto al coman-dante di battaglione. Inviato in terreno nemico, a prendere il collegamento coi repartidi un altro reggimento, con tre suoi dipendenti affrontava un nucleo avversario, supe-riore in forze e che con due mitragliatrici e con bombe a mano tentava sbarrargli la via.Con irresistibile impeto e grande valore ne travolgeva la resistenza catturando uomini,armi e materiale. Col d’Echele, Altipiani, 1° novembre 1918 (BU 1920, p. 760)CROCE: Comandante di un reparto zappatori dava prova di ardimento e noncuranzadel pericolo, provvedendo, per più giorni, al rifornimento dei viveri e delle munizionialle truppe occupanti una posizione di recente conquistata. Monte Corno, Vallarsa, 14-20 maggio 1918 (BU 1924, p. 3347)

POZZO RICCARDOCandelo (Biella)

Capitano, 162° Rgt. Fanteria Milizia Mobile

ARGENTO: Comandante di una compagnia, conduceva con grande slancio i dipendentiall’assalto di posizione nemica, difesa da reticolati. Colpito ad un braccio da proiettile difucileria, continuava all’assalto finché, colpito una seconda volta, lasciava la vita da pro-de sul campo. Monte Interrotto, Asiago, 30 giugno - 1° luglio 1916 (BU 1923, p. 1588)

PRALORAN GIUSEPPELimana (Belluno)

Tenente, 24° Rgt. Artiglieria Campagna

ARGENTO: Sotto vivo fuoco nemico, comandava la sezione con calma ed intelligenza.Ferito piuttosto gravemente, continuava a tenere il comando del reparto, finché non ven-ne sostituito per ordine del capitano. Sidi Ameda, 13 luglio 1913 (BU 1916, p. 1130)

PRATO CARLOSormano (Como)

Caporalmaggiore, 41° Rgt. Fanteria

ARGENTO: Ferito da scheggia di granata alla gamba destra, si medicava alla meglio,rimaneva al suo posto. Colpito nuovamente alla stessa gamba da una pallottola, si ram-maricava soltanto di dover abbandonare i suoi soldati, nobile esempio di coraggio e dialto sentimento del dovere. Sober, 19 agosto 1917 (BU 1919, p. 774)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

PRATO FLORINDOPianceri (Biella)

Sergente, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Comandante di una pattuglia, attendeva con calma e coraggio al taglio deireticolati nemici, sebbene fosse fatto segno ad un intenso fuoco. Animato da alto sen-timento del dovere, incitava con l’esempio i suoi soldati e rimaneva saldo al proprioposto di combattimento, finché una pallottola avversaria lo colpiva a morte. Oppacchiasella,16 settembre 1916 (BU 1917, p. 4268)

PRATO GIUSEPPEPamparato (Cuneo)

Tenente, 2° Rgt. Alpini

BRONZO: In seguito ad ordine in terreno montano e difficile, eseguiva di notte e por-tava a compimento, con perizia ed ardire, un’azione dimostrativa, ed inseguiva, quin-di, tempestivamente l’avversario in ritirata, catturando armi e munizioni; sopraggiun-ta l’alba, dava sagge disposizioni per limitare le perdite che il violento fuoco avversarioproduceva. Zizero, Monte Nero, 9 giugno 1916 (BU 1924, p. 461)

PRETA GUIDOMafalda (Campobasso)

Tenente, 53° Rgt. Fanteria

BRONZO: Addetto al comando di reggimento, si prodigava costantemente nell’esplica-zione delle sue mansioni. Venuto a conoscenza che un nostro reparto, spintosi entro lelinee nemiche, era rimasto tagliato fuori, chiesto ed ottenuto di uscirne alla ricerca, pursotto intenso fuoco nemico, riusciva a rintracciare il reparto ed a farlo ricongiungere albattaglione. Delineatasi, in altra circostanza, una minaccia di infiltrazione nemica, prov-vedeva ad opporsi col poco personale disponibile, a cui dava bello esempio di fermezzae di ardimento. Bois de Suffin, Monginevro, 20 giugno 1940 (GU 1941, p. 3)

PRINA ANGELOVeglio (Biella)

Caporalmaggiore, 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: Comandante di una mitragliatrice, impiegò la sua arma con estremo ardi-mento nei punti più battuti dal fuoco nemico, pur di raggiungere gli scopi prefissigli.Alla testa dei suoi uomini espugnò un piccolo posto avversario, catturandone i difen-sori, e si slanciò quindi da solo in gallerie di neve, sgombrandole dai nemici ivi nasco-sti. Corno di Cavento, Adamello, 18 luglio 1918 (BU 1920, p. 3004)

PRINA TOGNOTETTO EDOARDOCoggiola (Biella)

Caporalmaggiore, 254° Rgt. Fanteria Milizia Mobile

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

BRONZO: Costante esempio di ardimento e di sprezzo del pericolo, in ripetuti com-battimenti, fu due volte ferito. Carso Polazzo, 11 settembre 1915; Borgo del Colle,29 ottobre 1918 (BU 1921, p. 2678)

PRONI EUGENIOSostegno (Biella)

Soldato, Rgt. Fanteria

BRONZO: In una marcia di avvicinamento, quale uomo della pattuglia di punta imbat-tutosi nei reticolati nemici con freddo e conscio coraggio, ne intraprendeva il taglio, seb-bene fatto segno a un vivo fuoco di fucileria e mitragliatrici avversarie. Cimitero diGorizia, 10 agosto 1916 (BU 1917, p. 2645)

PUGLIESE ANGELOCosenza

Tenente, 120° Rgt. Fanteria

BRONZO: Durante un furioso attacco nemico contro una nostra importante posizione,accorreva col proprio reparto in rincalzo dei difensori di essa e contribuiva alla resi-stenza, incitando con l’esempio della sua serenità e del suo coraggio i dipendenti a per-severare ostinatamente nella lotta, fino a che rimaneva ferito. Porte di Salton, 15 giu-gno, 1918 (BU 1919, p. 5275)

QUARTERONI ANTONIOBassano (Vicenza)

Caporale Rgt. Alpini

BRONZO: Ferito durante l’assalto coadiuvò efficacemente i suoi superiori nei lavori diapproccio ad una posizione ed incitò i suoi uomini a compiere il dovere, designando chidoveva sostituirlo nel comando della squadra. Monte Cukna, 10 maggio 1916 (BU1916, p. 6061)

QUAZZA RENATOMosso Santa Maria (Biella)

Maggiore, 63° Rgt. Fanteria

ARGENTO: Conduceva con ordine il plotone all’assalto delle trincee, mostrando mol-to coraggio e calma. Bengasi, 19 ottobre 1911. Si comportava molto lodevolmente anchealla presa di Misurata; Misurata, 8 luglio 1912 (BU 1913, p. 79)ARGENTO: Alla testa del proprio battaglione, lo guidava valorosamente all’assalto,dimostrando slancio e coraggio mirabili, finché venne colpito a morte. Montello, 19giugno 1918 (BU 1918, p. 5427)

QUERESTA NINODorzano (Biella)

Soldato, 2° Rgt. Genio, IV btg. Misto, 124a compagnia artieri

CROCE: Valuiki, Fronte Russo, 27 gennaio 1943 (BU 1950, d. 11, p. 1435)

Page 155: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

RADA TABACCHIN ERACLEOSagliano Micca (Biella)

Caporale, 1° btg. Genio Alpini, 1a B. Garibaldi

BRONZO: Animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziava volontariamentein terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umilianti ordini dei tede-schi. In gara con i fanti e con gli alpini, partecipava ininterrottamente a tutte le azionidi guerra del suo reparto dando il prezioso contributo della sua tecnica e del suo valo-re. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, percorreva migliaia di chi-lometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, opponendo la forza dell’or-goglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi al nemico che superiore inforze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quanti volevano piegare i suoisentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8 marzo 1945 (BU 1946, d.15, p. 1865)

RAMAZIO QUINTOMezzana Mortigliengo (Biella)

Soldato, Rgt. Fanteria

BRONZO: Unitosi spontaneamente ad un nostro reparto inviato all’attacco di un ele-mento di trincea caduto in mano al nemico, con bella prova di calma e coraggio, sottointenso fuoco, cooperava ad infliggere all’avversario gravi perdite e a snidarlo dal trat-to di trincea occupato. San Marco di Gorizia, 10 febbraio 1917 (BU 1918, p. 1217)

RAMELLA ANTONIOBiella

Caporale, 5° Rgt. Genio

CROCE: Incaricato di eseguire alcuni lavori di contromina in località pericolosa per leeventuali esplosioni delle mine avversarie, svolgeva la sua opera con attività e zelo,dimostrando alto sentimento del dovere. Monte Pasubio, 24 dicembre 1917 (BU 1924,p. 2563)

RAMELLA ERNESTOBiella

Sergente 206° Rgt. Fanteria Milizia Mobile

ARGENTO: Sotto l’intenso tiro di sbarramento nemico, slanciatosi animosamente avan-ti alla testa di pochi uomini, li trascinava in un’impresa eccezionalmente arrischiata, ementre, nelle più difficili circostanze, avanzava verso l’obbiettivo indicatogli, colpito amorte, perdeva gloriosamente la vita. Altipiano di Bainsizza, 17-18 settembre 1918(BU 1919, p. 4758)

RAMELLA FRANCESCOChiavazza (Biella)

Caporale, 162° Rgt. Fanteria

Page 156: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

BRONZO: Militare distintosi in altre circostanze per sprezzo del pericolo e per impa-reggiabile attività e zelo. Sotto violento fuoco di mitragliatrici e fucileria teneva testaad un vigoroso ritorno offensivo tentato dal nemico dando così tempo ai compagni diaccorrere in aiuto. Muoveva poi con i primi al contrattacco lanciando contro l’avversa-rio fuggente le stesse sue bombe abbandonate nel disordine della fuga. Quota 1200 aNord di Tser, Macedonia Serba, 29 settembre 1918 (BU 1920, p. 3439)

RAMELLA FRANCOVaglio Chiavazza (Biella)

Caporalmaggiore, 4° Rgt. Alpini, btg. Ivrea

CROCE: Comandante di squadra mitraglieri, rimasto accerchiato da forze preponderanti,riusciva arditamente a svincolarsi ed a portare in salvo la propria arma percorrendo dinotte terreno difficilissimo e costantemente insidiato da elementi nemici. Quota 710 diMarkova Njiva Morigno, Balcania, 28 febbraio 1942 (CdC 24-10-1950, r. 40, f. 3)

RAMELLA GIOVANNI CAMILLOChiavazza (Biella)

Soldato, 37° Rgt. Fanteria

ARGENTO: Offertosi volontariamente per compiere in pieno giorno un’operazione ardi-ta, lanciavasi fra i primi ad aprirsi un varco nei reticolati nemici, riuscendo con gli altria soppraffare l’avversario superiore in numero e catturargli prigionieri ed una mitra-gliatrice. Sul campo. San Lorenzo Conca di Alano, 15 settembre 1918 (RD 26-2-1920)

RAMELLA BAGNERI COSTANTINOPralungo (Biella)

Soldato, 1° Rgt. Artiglieria Alpina, Gr. Aosta, 1a B. Garibaldi

BRONZO: Artigliere alpino animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1968, d. 32, p. 2867)

RAMELLA LEVRIN BRUNOCossila (Biella)

Soldato, Rgt. Artiglieria da montagna, 4a B. Garibaldi

BRONZO: Animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziava volontariamentein terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umilianti ordini dei tede-schi e partecipava poi alle azioni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta,

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

combattendo strenuamente, percorreva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso sof-frendo fame, sete e gelo, opponendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo vole-vano disarmato, le armi al nemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, lasaldezza dell’animo a quanti volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro,8 settembre 1943 - 8 marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1876)

RAMELLA VALET FELICECossila (Biella)

Soldato, Rgt. Fanteria

BRONZO: Comandato a trasportare munizioni in una trincea conquistata, attraversavaripetutamente un tratto di terreno scoperto e battuto dall’artiglieria e fucileria nemiche,finché cadeva mortalmente ferito. Cima Freikofel, 27 giugno 1916 (BU 1917, p. 279)

RAMELLA VOTTA LORENZOPollone (Biella)

Soldato, 4° rgpt. contraereo Artiglieria

BRONZO: Tschertkowo, Fronte Russo, dicembre 1942 (MD Esercito 11-9-1950, brev.20289 prot. 15989/UR/25395)

RAPPIS PIER GIOVANNIAndorno Cacciorna (Biella)

Tenente, Autoreparto Autosezione

BRONZO: Comandante di un nucleo di più autosezioni, specialmente di notte, perso-nalmente diresse colonne anche piccole di autocarri ogni volta che dovevano percorre-re zone pericolose. Particolarmente nella notte dal 19 al 20 agosto, durante un violen-to bombardamento del Vallone, e, correva voce, con gas venefici, egli, con tre autocar-ri, attraversò per ampio tratto la zona battuta, mantenendo nei dipendenti calma corag-gio e assicurando in modo perfetto il compimento del servizio. Vallone, 19-20 agosto1917 (BU 1917, p. 7364)

RAVERA GIOVANNISalussola (Biella)

Caporale, 6° Rgt. Artiglieria Fortezza

BRONZO: Con bello esempio di sprezzo del pericolo, contribuì efficacemente a mante-nere saldi i soldati della batteria sotto il violento fuoco di artiglieria avversaria per soc-correre numerosi commilitoni rimasti feriti in seguito allo scoppio di una polveriera.Dolina Ronca, Nova Vas, 26 ottobre 1917 (CdC 15-7-1919, r. 139, f. 3)

RE BARTOLOMEOMiagliano (Biella)

Aspirante Ufficiale, Rgt. Fanteria

Page 158: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

ARGENTO: Nella difesa di una posizione avanzata, attaccato da numerose forze nemi-che, sostenne valorosamente l’urto, finché cadde colpito a morte. Val Morta, 19 mag-gio 1916 (BU 1917, p. 1902)

REGE ANGELOMosso Santa Maria (Biella)

Caporale, 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: In testa al plotone ed immediatamente al seguito del proprio ufficiale, rag-giungeva tra i primi una forte posizione nemica. Sprezzante del pericolo, mentre dispo-neva i proprî soldati sulla linea di fuoco, incitandoli a resistere ai reiterati contrattac-chi nemici, cadde da prode colpito in fronte. Malga Zugna, 26 giugno 1916 (BU 1917,p. 1902)

REGE FEDERICOMosso Santa Maria (Biella)

Soldato, Rep. d’Assalto Armata

BRONZO: Con grande arditezza, in zona fortemente battuta dalle mitragliatrici nemi-che, riusciva a stabilire il collegamento fra una posizione nemica appena conquistata ele nostre linee, rimanendo, a compito assolto, gravemente ferito. Monte Corno, 13 mag-gio 1918 (BU 1918, p. 6225)

REGE NERO GUIDOMosso Santa Maria (Biella)

Soldato, 118° Rgt. Fanteria

ARGENTO: Offertosi per portare un ordine di massima importanza, attraversava all’uo-po una zona intensamente battuta dal fuoco di mitragliatrici avversarie. Gravementeferito nel tragitto, persisteva nell’esecuzione del compito affidatogli, e lo portava a com-pimento, dando mirabile esempio ai compagni di forti e nobili virtù militari. Col delRosso, 10 settembre 1918 (BU 1919, p. 6674)

REGIS ATTILIOCoggiola (Biella)

Soldato, 46° Rgt. Fanteria

ARGENTO: Sotto l’intenso fuoco dell’artiglieria nemica, metteva volontariamente e dasolo in postazione, e faceva funzionare una mitragliatrice, per proteggere l’avanzata diun nostro reparto. Gravemente ferito, prima di lasciare il posto metteva al riparo l’ar-ma. Monte Sief, 6 marzo 1917 (BU 1920, p. 5175)

REZZA ARMANDOBiella

Caporale, Genio

Page 159: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

BRONZO: Telefonista al comando di gruppo, durante lungo ed intenso bombardamen-to di grossi calibri, assicurava il buon funzionamento delle linee telefoniche con calmae sangue freddo, dimostrando sereno sprezzo del pericolo in ogni momento. Osteria delCampo, 15 giugno 1918 (CdC 15-2-1919, r. 118, f. 59)

RIVA FERDINANDODorzano (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini, btg. Ivrea

CROCE: Quota 710, Sella di Markova Njiva Morigno, Balcania, 28 febbraio 1942(MD Esercito 30-11-1951, brev. 32140, prot. 23405/UR/21.1.1977)

RIVETTI ROBERTOCroce Mosso (Biella)

Sergente, Rgt. Fanteria

BRONZO: Ferito leggermente, consegnava innanzi tutto al comando i prigionieri cat-turati, facendosi poi medicare al più vicino posto, e ritornava sul terreno del combatti-mento dando bell’esempio di disciplina e di virtù militari. Quota 1050, MacedoniaSerba, 27 febbraio 1917 (BU 1917, p. 3591)

RIZZOLO ATTILIOLusiana (Vicenza)

Soldato, 132° Rgt. Fanteria Carrista

CROCE: Dahar el Aslagh, 29 maggio 1942 (BU 1948, d. 11, p. 1068)

ROBERTO GIUSEPPEMongrando (Biella)

Soldato, 1° Rgt. Artiglieria da montagna, Gr. Aosta, 1a B. Garibaldi

BRONZO: Artigliere alpino, animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1898)

ROERO ANGELOMondovì (Cuneo)

Aviere Scelto

Page 160: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

BRONZO: A bordo di velivolo da bombardamento, prendeva parte ad un ciclo opera-tivo distinguendosi per coraggio e senso del dovere. Quale armiere in combattimenticon la caccia avversaria contribuiva validamente al buon esito degli scontri. Cielo del-la Grecia, ottobre 1940 - aprile 1941 (BU 1943, p. 277)CROCE: Partecipava a numerose azioni belliche su munita base nemica distinguendo-si in ogni circostanza per calma, perizia e coraggio. Cielo del Mediterrano, ottobre 1941- luglio 1942 (BU 1943, p. 1538)

ROLANDO ETTOREMosso Santa Maria (Biella)

Soldato, 1° Rgt. Artiglieria Alpina, Gr. Aosta, D. Garibaldi

CROCE: Montenegro, 8 settembre 1943 e oltre (CdC 3-5-1946, r. 5, f. 246)

RONDO ALBINOCascine S. Giacomo (Biella)

Soldato, 8° rgpt. Bombardieri, 113° Gr. 340a btr.

BRONZO: Rimaste interrotte dal bombardamento le comunicazioni telefoniche, sosti-tuiva il porta ordini che era caduto e ristabiliva e manteneva, in critica situazione, ilcollegamento fra il comando della batteria e quella del gruppo, percorrendo all’uopo,con calma e cosciente coraggio, estese zone violentemente battute dal fuoco avversario.Altipiano di Asiago, 15 giugno 1918 (BU 1919, p. 6733)

ROSAZZA AMILCARECampiglia Cervo (Biella)

Caporale, 162° Rgt. Fanteria

BRONZO: Comandante di una pattuglia esploratori adempì il proprio compito con intel-ligenza e coraggio singolari. Dopo l’azione, sotto il vivo fuoco nemico, si portò davan-ti alla linea e trasse al sicuro parecchi soldati feriti. Busa di Verla, 25 agosto 1915 (BU1919, p. 6289)

ROSAZZA ARTURORosazza (Biella)

Tenente, Milizia Territoriale

CROCE: Portava con slancio ed ardire la propria sezione mitragliatrici, in un punto delterreno difficile e battuto dal nemico. Case Allegri, Basso Piave, 5 luglio 1918 (GU1925, p. 1872)

ROSAZZA GEMMINORosazza (Biella)

Maresciallo, Rgt. Alpini

PMG: (BU 1917, p. 5985)

Page 161: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

ROSAZZA UGORosazza (Biella)

Tenente, 27° Rgt. Fanteria 540° Compagnia Mitragliatrici Fiat

BRONZO: Comandante di sezione mitragliatrici, in giornata di sanguinoso combatti-mento, contro nemico soverchiante, dava prova di tenacia e valore resistendo strenua-mente, malgrado le gravi perdite subite. Sfondata la linea su di un’ala ripiegava ordi-natamente su retrostante posizione, dove saldamente si manteneva, proteggendo effi-cacemente il ripiegamento delle truppe. Fosso Meolo, Basso Piave, 18 giugno 1918(BU 1925, p. 834)

ROSAZZA BURO TEODOROPavignano (Biella)

Maggiore, 5° Rgt. Genio

PMG: (BU 1916, p. 1853)

ROSAZZA-MANUEL ANTONIORosazza (Biella)

Capitano, Rgt. Alpini 75a Compagnia Mitragliatrici

BRONZO: Comandante di una compagnia mitragliatrici, con iniziativa e coraggio con-correva a difendere con singolare tenacia un’importante posizione attaccata da rilevan-ti forze nemiche, e, contrattaccando poi con altri reparti, respingeva l’avversario inflig-gendogli gravi perdite. Losson, Piave, 20 giugno 1918 (BU 1921, p. 1047)CROCE: Con opportune successive postazioni, contribuiva, con la sua sezione mitra-gliatrici, alla conquista della posizione nemica. Col del Rosso, 28 gennaio 1918 (BU1924, p. 1061)

ROSAZZA-MANUEL EDMONDO TANCREDIRosazza (Biella)

Sottotenente, Rgt. Alpini Compagnia Mitragliatrici

BRONZO: Con ardimento ed energia, condusse i proprî uomini all’assalto di una mitra-gliatrice nemica, catturandola e facendo 45 prigionieri. Durante i violenti contrattacchidell’avversario, sotto il fuoco intenso, sprezzante del pericolo, cooperò efficacemente alladifesa della posizione. Monte Vodice, 18-21 maggio 1917 (BU 1918, p. 229)

ROSAZZA-PISTOLER CORRADOChiavazza (Biella)

Sottotenente, rgpt. Bombardieri 38° Gr.

BRONZO: Comandante di una sezione di bombarde, sotto il fuoco violento di grossi emedii calibri nemici, faceva seguitare il tiro dei pezzi, finché venne colpito a morte perlo scoppio di uno di questi, causato dal fuoco avversario. Boscomalo, 23-24 maggio1917 (BU 1917, p. 7069)

Page 162: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

ROSSETTI ANGELOBorriana (Biella)

Sergente Maggiore, Artiglieria

BRONZO: Latore di ordini, per quattro giorni consecutivi li recapitava ai posti avan-zati, sotto un intenso bombardamento nemico. Offertosi volonterosamente a portarneuno mentre più intenso era il tiro avversario, di ritorno, giunto al posto di comando,cadeva privo di sensi. Vanza, Trambilleno, 15-18 maggio 1916 (CdC 29-1-1917, r. 32,f. 269)

ROSSETTI GIOVANNI BATTISTACampiglia Cervo (Biella)

Caporalmaggiore, Rgt. Lancieri

BRONZO: Comandante di una pattuglia e attaccato da vivo fuoco di un forte nucleo difanteria nemica, seppe con ardimento e con prontezza di decisione guidare i propri lan-cieri e unirsi ad un’altra pattuglia del Reggimento sopraggiunta. Riuscì anche a racco-gliere e a trasportare in salvo, sul proprio cavallo, un esploratore ferito della sua pat-tuglia. Val Chiarò di Torrento, Udine, 27 ottobre 1917 (BU 1918, p. 3212)

ROSSETTI PIETROOcchieppo (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Si slanciava arditamente nelle caverne occupate da nuclei nemici, intimandoloro la resa, finché cadeva colpito al petto. Bodrez, 15 maggio 1917 (BU 1918, p. 2021)

ROSSI GALDINOPray (Biella)

Sergente, 5° Rgt. Genio

BRONZO: Facente parte di una squadra di montatori di teleferiche, con sprezzo dellavita ed encomiabile sangue freddo, pur costretto a guadare e a permanere nelle acquedel Piave sotto il fuoco delle artiglierie nemiche, cooperava efficacemente, colla sua ope-ra e con l’assiduo incoraggiamento ai compagni, al montaggio di una teleferica in 30ore per poter rifornire le truppe al di là del Piave. Monte di Vidor, 27-28 ottobre 1918(BU 1920, p. 1194)

ROSSI GIORDANO BRUNOArgenta (Ferrara)

Caporalmaggiore 4° Rgt. Bersaglieri

BRONZO: Qaf’e Quarrit, Fronte Greco, 16 aprile 1941 (BU 1942, p. 10245)

ROSSO CORNELIOCossila (Biella)

Soldato, 1° Rgt. Artiglieria Alpina, Gr. Aosta, 1a B. Garibaldi

Page 163: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

BRONZO: Artigliere alpino, animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1898)

ROTA GIUSEPPECarenno (Lecco)

Soldato, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Incaricato di recapitare un ordine, attraversava coraggiosamente una zonafortemente battuta dall’artiglieria nemica. Benché ferito gravemente in diverse parti delcorpo da scheggie di granata, assolveva il suo compito, mirabile esempio di coraggio edi abnegazione. Merna, 25 maggio 1917 (BU 1918, p. 1942)

ROVERE INNOCENTEOcchieppo Superiore (Biella)

Sergente, 30° Rgt. Fanteria

BRONZO: Partecipando con la sua squadra ad un colpo di mano, audacemente si spin-geva con alcuni uomini in zona fortemente battuta. Ferito gravemente, manteneva con-tegno sereno e, rammaricandosi di non poter ancora andare avanti, incitava i propridipendenti all’adempimento del proprio dovere. Lac Noir, 24 giugno 1940 (BU 1941,p. 4059)

ROVERE SEVERINOLessona (Biella)

Soldato, Rgt. Fanteria

BRONZO: Comandato a trasportare munizioni in una trincea conquistata, attraversavaripetutamente un tratto di terreno scoperto e battuto dall’artiglieria e fucileria nemiche,finché cadeva mortalmente ferito. Cima Freikofel, 27 giugno 1916 (BU 1917, p. 128)

RUFFINO GIUSEPPETavigliano (Biella)

Soldato, 12° Rgt. Bersaglieri

ARGENTO: Durante un assalto, benché ferito da una pallottola esplosiva, riusciva, dasolo, a saltare sopra una trincea nemica. Ferito una seconda volta, continuava ad avan-zare, finché veniva colpito da un terzo proiettile. Monte Zebio, 6 luglio 1916 (BU 1917,p. 4305)

Page 164: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

BRONZO: Volontario di guerra, già distintosi in parecchie operazioni, sempre primonei servizi di ricognizione, nell’attacco di una posizione portandoli seco presso la sezio-ne mitragliatrici. Monte Sleme, 14 agosto 1915 (BU 1920, p. 766)

SALETTA FERRUCCIOOcchieppo Inferiore (Biella)

Caporalmaggiore, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Artigliere alpino, animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1899)

SALICE CESAREPadova

Soldato, 76° Rgt. Fanteria

BRONZO: Sotto l’intenso fuoco di artiglieria avversaria e di mitragliatrici, mantenevacon grande calma il suo posto di vedetta. Essendo vari artiglieri alleati rimasti feriti dal-lo scoppio di granate nemiche, volontariamente concorreva nel trasporto delle munizio-ni e nel caricamento dei cannoni, coadiuvando così efficacemente i superstiti artiglieri nelfunzionamento della batteria. Ferme d’Heurtelisex, 17 luglio 1918 (BU 1920, p. 220)

SALINO GIOVANNICavaglià (Biella)

Sergente Maggiore, Squadriglia Automitragliatrici Blindate

BRONZO: In combattimento, avuta una delle proprie mitragliatrici colpita da un proiet-tile nemico, nell’impossibilità di ripararla nell’interno dell’automitragliatrice, con san-gue freddo si portava allo scoperto, nonostante il fuoco intenso di fucileria avversaria,e la rimetteva in efficienza, portando nuovamente il contributo dell’arma a difesa del-le nostre truppe. Lestans, 4 novembre 1917 (BU 1918, p. 5603)

SALVEMINI GAETANOBisceglie (Bari)

Tenente medico

BRONZO: Ufficiale medico già distintosi, in lungo ciclo operativo per alto senso deldovere, in aspra battaglia, incurante del rischio personale, si portava arditamente sullelinee del fuoco ove più necessaria ed urgente era la sua opera. Durante il ripiegamen-to continuava a prodigarsi nell’assolvimento della sua opera umanitaria e concorreva

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

bravamente alla difesa del posto di medicazione. Fronte Russo, 21 dicembre 1942, 21gennaio 1943 (BU 1955, d. 18, p. 2221)

SALZA NICOLASagliano Micca (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Si offriva volontariamente di eseguire ardite ricognizioni, catturando pri-gionieri e riportando utili informazioni sul nemico. Sempre sprezzante del pericolo, davaai compagni nobile esempio di valore e di alto sentimento del dovere. Bodrez, 15-19maggio 1917 (CdC 27-5-1918, r. 88, f. 35)

SAN MARTINO ANTONIOValle Superiore Mosso (Biella)

Tenente, 5° Rgt. Alpini

ARGENTO: Comandante di un plotone, in un momento d’indecisione prodotto nel pro-prio reparto dallo scoppio di numerose bombe a mano nemiche, si portava arditamen-te avanti ai propri soldati, e rianimatili colla voce e coll’esempio, li trascinava fin sul-la trincea avversaria. Gravemente ferito, continuava ad incitarli alla lotta, finché glivennero meno le forze. Oschedrik, Altipiano di Bainsizza, 23 agosto 1917 (BU 1918,p. 3045)

SANNA GIOVANNI Sassari

Maresciallo Maggiore, 53° Rgt. Fanteria, B. Umbria, D. Sforzesca

BRONZO: Comandante di una squadra fucilieri, nel corso di aspro combattimento silanciava all’attacco di una munita posizione e, sopraffatto dal nemico, si organizzava adifesa e si manteneva sul posto nonostante la forte reazione avversaria e le perdite subi-te, benché colpito gravemente da pallottola esplosiva, non lasciava il Comando conti-nuando ad incitare il combattimento. Krutowskj, Fronte Russo, 21 agosto 1942 (BU947, d. 27, p. 2718)CROCE: Comandante di una squadra di fucilieri, sebbene fisicamente menomato, sioffriva per numerose e rischiose azioni di pattuglia e di esplorazione svoltesi sia di gior-no che di notte, riportando sempre al Comando preziose notizie sull’avversario. Penetratoin pieno giorno in profondità nelle linee nemiche e sorpreso dall’azione delle armi auto-matiche avversarie, sostava audacemente in posto non curandosi dell’intenso fuoco, esvolgeva fino alla fine la propria missione, riuscendo a fornire al Comando importantielementi sulla dislocazione del nemico. Mali Scindeli, Fronte Greco, 9 marzo 1941(BU 1942, d. 3, p. 8951)

SANVIDO EMILIO ANGELOVigliano (Biella)

Soldato, 9° Rgt. Alpini

Page 166: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

ARGENTO: Fuciliere di plotone avanzato sistemato a difesa su una importante posi-zione, ferito gravemente, continuava nella lotta per ricacciare l’avversario che attacca-va con forze superiori. Visto cadere ferito il tiratore del fucile mitragliatore, d’iniziati-va lo sostituiva e con precise raffiche causava perdite all’avversario. Solo quando la pres-sione nemica diminuiva, acconsentiva al trasporto al posto di medicazione. Iwanowka,Russia, 24 dicembre 1942 (BU nrp)

SAPELLANI ANGELOBiella

Sottotenente, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Aiutante Maggiore di un battaglione per riconoscere l’entità di un repar-to attacco dal nemico apparso in un bosco si spingeva innanzi riuscendo con mirabileardimento ad evitare ogni sorpresa al proprio reparto. Lasciava gloriosamente la vitasul campo. Monte Cengio, 3 giugno 1916 (BU 1917, p. 3124)

SAPIENZA ORAZIOCatania

Capitano

BRONZO: Durante l’assalto d’un forte trinceramento operato dalla propria compagnia,con grande fermezza d’animo, nonostante l’intenso fuoco nemico, riuscì a portarsi finsotto le trincee avversarie. Ricevuto l’ordine di ripiegare, benché fatto segno a fuoco dimitragliatrici ed a lancio di bombe a mano, non lasciò il posto se non quando si furo-no portati indietro tutti quelli che con lui si trovavano. Monte Lemerle, 11 giugno1916 (CdC 26-12-1916, r. 29, f. 68)BRONZO: Comandante di una sezione mitragliatrici, rimasto durante aspro combatti-mento con un solo tiratore, fece funzionare da solo un’arma, bersagliando il nemico contale efficacia, da costringerlo alla fuga. Dosso del Palo, Gorizia, 28 agosto 1917 (CdC1-10-1921, r. 213, f. 101)

SAPPINO DANTEBiella

Caporale, Compagnia Carri d’Assalto S

CROCE: Pilota di carro d’assalto, durante l’attacco eseguito da rilevanti forze nemichecontro una colonna di automezzi, concorreva a tenere per più ore a bada l’avversario,cooperando efficacemente alla difesa della colonna. Birent, 19 aprile 1936 (BU nrp)

SARTI ROMUALDOVigliano (Biella)

Maggiore, 5° Rgt. Alpini

ARGENTO: Fronte Russo (CGOCG)CROCE: (BU nrp)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

SASSO PIORonco Biellese (Biella)

Soldato, 3° Rgt. Artiglieria da montagna

ARGENTO: Mentre per ordine superiore venivano ritirati i cannoni da una posizione,benché colpito gravemente al collo da una pallottola di shrapnel aiutava i compagni atrascinare il pezzo finché cadeva morto sopra. Monte Cengio, 1 giugno 1916 (BU 1917,p. 3124)

SCARAMUZZI GIOVANNIValle Superiore Mosso (Biella)

Sergente Maggiore, 4° Rgt. Alpini, btg. Aosta

ARGENTO: Benché sofferente per una precedente ferita, prese ugualmente parte all’as-salto di una forte posizione nemica, dimostrando slancio e coraggio. Conquistatala e feri-to ad una mano, e successivamente colpito da gas lacrimogeni, sì da averne menomatala vista, rimaneva ancora al proprio posto di combattimento contro i violenti contrat-tacchi avversari, dando così mirabile prova di forza d’animo, indomito coraggio e saldavirtù militare. Dente del Pasubio, 17-19 ottobre 1916 (CdC 24-8-1917, r. 57, f. 68)BRONZO: Fra i primi del proprio reparto a penetrare nei trinceramenti nemici fugan-done gli ultimi ostinati difensori. Durante l’inseguimento dell’avversario ne mantene-va continuamente il contatto dando prova di calma e coraggio ed essendo di bell’esem-pio e di incitamento ai suoi soldati. Alpi di Cosmagnon, 10 ottobre 1916 (CdC 13-2-1929, r. 17, f. 371)

SCHIAPPARELLI ROMANOOcchieppo Inferiore (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Visto cadere durante violento combattimento il proprio capitano, con valo-re si slanciava attraverso un terreno violentemente battuto dal nemico per portargli soc-corso. Colpito in pieno da una bomba a mano, cadeva gravemente ferito. Monte Solarolo.Monte Grappa, 25-27 ottobre 1918 (BU 1920, p. 5257)

SCRIBANTI FRANCOCroce Mosso (Biella)

Tenente Colonnello, 108° Rgt. Artiglieria Motorizzata Cosseria

BRONZO: Ufficiale capo pattuglia o. c. del comando artiglieria divisionale, durante seigiorni di aspri combattimenti, sotto violento tiro nemico che colpiva più volte l’osser-vatorio, benché ferito restava al suo posto continuando a fornire fino all’ultimo impor-tanti notizie che contribuivano all’efficacia del tiro di artiglieria. Dimostrò in ognimomento sprezzo del pericolo e profondo attaccamento al dovere. Quota 225 del Don,Russia, 12-17 dicembre 1942 (BU 1948, d. 23, p. 2409)

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

SEGRÈ ARTUROTorino

Sottotenente, 1° Rgt. Artiglieria Pesante Campale

BRONZO: Con suo grave pericolo sotto il fuoco di fucileria e mitragliatrici nemiche,coadiuvava efficacemente il proprio comandante di batteria nel ricupero di un pezzosmontato da un colpo avversario e rimasto nelle immediate vicinanze delle linee nemi-che, concorrendo così al compimento di un’impresa alla quale per ben due volte si eragià dovuto rinunziare. Cà d’Anna, 17 dicembre 1917 (BU 1919, p. 2562)

SEGRÈ EMANUELEBiella

Capitano, Fanteria

BRONZO: In vari combattimenti, dava costante prova di calma, coraggio e sprezzo delpericolo, sia nell’attacco, sia nel proteggere la ritirata di maggiori reparti. Altipiano diAsiago, 15-18 maggio 1916 (CdC 17-3-1917, r. 38)

SELLA GIUSEPPEValdengo (Biella)

Tenente, 18° btg. Genio Zappatori

BRONZO: Comandato durante il giorno a sistemare un proiettore in posizione, men-tre più ferveva il combattimento, attese al proprio lavoro sotto intenso fuoco d’arti-glieria, dando esempio di calma attività e coraggio. Ferito al capo in seguito allo scop-pio di una granata, non volle ritirarsi, ma medicatosi alla meglio sul posto, volle por-tare a termine il suo compito. Quota 308, Carso, 24 maggio 1917 (BU 1917, p. 6212)

SELLA LUIGIBiella

Capitano, Rgt. Cavalleria, btg. Squadriglie Aviatori, 1° Gr. Aeroplani

ARGENTO: Osservatore d’aeroplano compì numerose efficaci ricognizioni ed azionioffensive su territorio nemico, riuscendo sempre a compiere brillantemente il propriomandato, nonostante che il velivolo fosse più volte gravemente danneggiato da tironemico, e spesso sostenendo violenti attacchi aerei. Essendo stato gravemente colpito ilmotore dell’apparecchio, con calma eroica continuava nell’osservazione: esempio mira-bile al proprio pilota di energia, di tenacia e di sereno ardimento ed alto sentimentodel dovere. Regione del Trentino, marzo-ottobre 1916 (BU 1917, p. 3846)ARGENTO: Valoroso comandante di gruppo, volontario in molti voli di guerra, esem-pio costante di coraggio e ardire, il 2 e 7 giugno, partendo in volo di notte senza luna,mentre aerei nemici bombardavano il suo campo, conduceva felicemente a termine un’ar-dua impresa sulle retrovie nemiche. Cielo di Vittorio, giugno 1918 (BU 1919, p. 782)ARGENTO: Pilota e comandante di squadriglia, benché in condizioni di salute cagione-voli, dava magnifico esempio di spirito di sacrificio, portandosi in volo addentro nellelinee nemiche, in zona battuta da intenso e ben aggiustato tiro di antiaerei. Colpito in

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

pieno l’aeroplano e rimasto ucciso l’osservatore, superando gravi difficoltà di manovraper l’ingombro del cadavere scivolato nella fusoliera, con mirabile valore e serena fred-dezza d’animo, riusciva a rientrare nella linea, portando in salvo l’apparecchio e il suoglorioso carico di morte. Cielo di Monte Verena, 18 novembre 1917 (BU 1918, p. 1946)CROCE: Compì abile ed intelligente servizio di pattuglia, fornendo notizie sempre riscon-trate esattissime. Sidi Bilal, 20 novembre 1911 (BU 1913, p. 598)

SELVAGGIO CORRADINOPray (Biella)

Caporale, 71° btg. Genio Zappatori

ARGENTO: Partecipò con le prime ondate della compagnia all’attacco di Monte Sabotino,dando prova di fermezza e calma esemplare e di grande ascendente sugli uomini dellapropria squadra, e riuscendo a catturare numerosi militari nemici, nascosti in caverne.Più tardi, nel combattimento impegnato dalla sua stessa compagnia per il possesso dellapasserella di Salcano, lasciava gloriosamente la vita sul campo mentre incitava i compa-gni a persistere nella lotta. Monte Sabotino Salcano, 6 agosto 1916 (BU 1917, p. 4269)

SERRA ANGELOMottalciata (Biella)

Soldato, 1° Rgt. Artiglieria Alpina, Gr. Aosta, 1a B. Garibaldi

BRONZO: Artigliere alpino, animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1899)

SERRA RAFFAELENetro (Biella)

Caporalmaggiore, 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: Benché ferito, visto cadere il suo ufficiale, tentava di ricuperarne il cada-vere. Impossibilitato a farlo per l’oscurità e per le difficoltà del terreno, tornava a com-battere, mantenendo la sua squadra al fuoco fino al termine dell’azione. Monte Nero,22 luglio 1915 (BU 1916, p. 2243)

SESTI FERDINANDOPianceri (Biella)

Tenente, Milizie Albanesi 1a Legione

ARGENTO: Calmo ed incurante del pericolo, guidava intelligentemente all’attacco idipendenti, incitandoli con la parola e con l’esempio. Colpito a morte, ricusava ogni

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

soccorso, continuando ad incuorare fino all’ultimo istante il proprio reparto alla lotta.Terbuhova, Albania, 6 luglio 1918 (BU 1920, p. 665)

SILETTI BENEDETTOCandelo (Biella)

Caporalmaggiore, 73° Rgt. Fanteria

ARGENTO: Accerchiato da un nucleo di nemici con mirabile ardimento si liberava dagliassalitori, sbandandoli con intenso lancio di bombe a mano e mettendone fuori com-battimento tre, fra i quali un ufficiale. Montello, 19-20 giugno 1918 (BU 1920, p. 1792)

SIRIO PIETROBalocco (Vercelli)

Maresciallo, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Volontariamente, al primo rumore di un attacco nemico, che sfondava inparte le nostre linee, lasciava il comando a cui apparteneva, per recarsi immediatamente,sotto intenso fuoco nemico, dove l’ulteriore resistenza doveva ricomporsi, e giungendoprima di tutti i rincalzi coadiuvava il proprio ufficiale a condurre sulla nuova linea difuoco una quarantina di dispersi. Monte Fontana Secca, 21 novembre 1917 (BU 1918,brev. 34745)

SOGNO FORTUNA EMILIOCamandona (Biella)

Sergente Maggiore, 5° Rgt. Genio Minatori

BRONZO: Sotto il fuoco nemico, sapeva condurre con fermezza ed energia la sua squa-dra fino ai reticolati, riuscendo a far esplodere un tubo di gelatina. Podgora, 5 luglio1915 (BU 1916, p. 1461)

SOLA ANGELOVallemosso (Biella)

Capo Cannoniere 2a classe

BRONZO: In numerosi ricuperi di bombe ed ordigni inesplosi effettuava personalmen-te con serenità e perizia, sebbene a volte non destinato a tale servizio, il delicato e peri-coloso lavoro di disattivazione delle armi. Con la sua opera tempestiva e coraggiosa coo-perava decisamente ad assicurare l’incolumità pubblica ed il regolare funzionamento diimportanti servizi. 2a Guerra Mondiale (MM 1942, Gabinetto, f. d’ord. 31 marzo1942, p. 17)CROCE: Comandato con la squadra a collaborare in operazioni di ricerca e disattiva-zione di siluri inglesi, arenati in spiaggia, esposta ad offesa nemica, si immergeva ripe-tutamente in acque mosse e profonde, partecipando al rischioso lavoro di ricupero edisattivazione con alto senso del dovere, noncuranza del pericolo e spirito militare. 2a

Guerra Mondiale (MM 14-15 febbraio 1943, f. 53, p. 242)CROCE: (BU nrp)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

SOLA ARNULFOVigliano (Biella)

Sottotenente, Compagnia Mitragliatrici Fiat

ARGENTO: Comandante di una sezione mitragliatrici, avuto distrutti durante l’avan-zata, armi e personale, assunse volontariamente il comando di un plotone, e lo con-dusse con valore e perizia alla conquista di un’importante posizione nemica. Gravementeferito, continuò ad incitare i soldati. Trasportato in un ospedaletto da campo, vi morìserenamente. Monte Vrsic, 25 maggio 1917 (BU 1918, p. 1095)

SOLA FRANCESCOChiavazza (Biella)

Caporalmaggiore, 54° Rgt. Fanteria

ARGENTO: Comandante di squadra, benché ferito gravemente, conservò il proprioposto, incitando i suoi dipendenti a continuare nella lotta, e combatté fino a quando ilnemico fu ricacciato. Monte Piana, 13 agosto 1915 (BU 1916, p. 2834)

SOLA GENESIOChiavazza (Biella)

Caporalmaggiore, Rgt. Fanteria

BRONZO: Durante un’azione spontaneamente offertosi per un servizio di pattuglia, sot-to l’intenso fuoco nemico, riportò preziose notizie dando bell’esempio di coraggio e dialto sentimento del dovere. Per tutto il giorno percorse più volte la trincea, infonden-do coraggio nei dipendenti. Cadde alla testa della sua squadra colpito da una granataavversaria, mentre usciva dalla trincea per l’assalto. Monte Rasta, 18-19 giugno 1917(BU 1918, p. 3220)

SORMANO FRANCESCOValle Inferiore Mosso (Biella)

Sottotenente, 3° Rgt. Alpini

ARGENTO: Volontario in un attacco contro formidabile posizione avversaria fu il pri-mo ad irrompervi. Ripetutamente ferito non desistette dal combattimento, cercando coisuperstiti di aver ragione dell’ostinata difesa nemica. Non abbandonava il suo posto senon dietro ordine del suo comandante. Torrione di Monte Albiolo, Tonale, 13-14 ago-sto 1918 (BU 1923, p. 1986)

SORMANO UMBERTOBiella

Capitano, 255° Rgt. Fanteria Milizia Mobile

ARGENTO: Scoppiata una bomba nemica incendiaria all’ingresso di una riservetta situa-ta nella prima linea della trincea e contenente 100 bombe per bombarda, con prontez-za e coraggio mirabili e con grave suo rischio, si slanciava su alcune materie già in fiam-

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

me e che lambivano le bombe stesse e le asportava con l’aiuto di un soldato, scongiu-rando così un sicuro disastro d’uomini e materiali. Flondar, 14 agosto 1917 (BU 1918,p. 6684)ARGENTO: Comandante d’un battaglione, trovò morte gloriosa, mentre incitava i suoisoldati all’assalto e, dritto sulla trince lanciava bombe sul nemico. Candelù, 18 giugno1918 (BU 1920, p. 1489)

SPAGNA ANTONIOBorriana (Biella)

Marinaio

CROCE: Campagna di Spagna (decr. 17-4-1939, brev. 206, 22-11-1936)

SPAUDI ALDOBiella

Soldato. 132° Rgt. Carrista

CROCE: Bir el Gobi. AS, 19 novembre 1941 (MD Esercito 3-9-1952, brev. 36720,prot. 17158/UR/21.1.3172)

SPELTA ANGELOSanta Giulitta (Vercelli)

Soldato, 63° Rgt. Fanteria

CROCE: Durante un furioso combattimento visti cadere colpiti alcuni porta arma, mal-grado l’intenso fuoco dell’avversario e per quanto ferito riusciva con audacia e fortesprezzo del pericolo a riportare nelle nostre linee due fucili mitragliatori e un mortaiod’assalto. Quota 717 di Bregu Rapit, 14 marzo 1941 (BU 1942, p. 1126)

SPIRITO CARLOChiavazza (Biella)

Sergente, 4° Rgt. Alpini, btg. Ivrea

BRONZO: Comandante di squadra fucilieri, assaltava, in testa alla propria squadra, uncentro di fuoco avversario con energia e decisione, obbligando il nemico a ripiegare. S.Foy, 23 giugno 1940 (BU 1941, p. 3999)PMG: Comandante di squadra fucilieri con perizia e coraggio conduceva i suoi alpiniall’assalto di munita posizione occupata dai ribelli. Raggiungeva per primo la vetta scac-ciandone i difensori a colpi di bombe a mano, magnifico esempio di coraggio, sprezzodel pericolo e assoluto senso del dovere. Perfetto comandante di squadra già distintosiin precedenti azioni. Marno Jou, 13 giugno 1942 (BU 1942, d. 107, p. 8797)

SPREAFICO INNOCENTEMoiana (Como)

Soldato, 149° Rgt. Fanteria

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

BRONZO: Percorreva più volte la zona battuta da violento fuoco d’artiglieria nemica,spingendosi fino alla prima linea, per riattivare le comunicazioni telefoniche interrottedal bombardamento, adempiendo così alle sue mansioni con zelo e fermezza, dimo-strandosi animato da spirito di sacrificio e sprezzante del pericolo. Monfenera, 15 giu-gno 1918 (BU 1919, p. 7006)

STAINER RENATOFirenze

Caporale, 3° Rgt. Genio

BRONZO: Sotto violentissimo bombardamento nemico, sprezzante del pericolo, arditoed instancabile lavorava per ore ed ore nei luoghi più battuti, assicurando il funziona-mento delle linee telefoniche. Zona del Grappa, 15-16 giugno 1918 (data conferi-mento 1919)

STALIVIERI REMIGIOOcchieppo Superiore (Biella)

Sergente, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Riportata in combattimento una forte contusione alla mano, non abbando-nava il suo posto, ma continuava con grande calma, fermezza e coraggio, incurante delvivo fuoco nemico, a tener saldi e ordinati i suoi uomini, dando bell’esempio di virtùmilitari. Groviglio, Monte Pasubio, 9-10 ottobre 1916 (BU 1917, p. 5090)

STEVAN RENZOSan Leonardo (Udine)

Aviere

BRONZO: Fotografo del velivolo aerosilurante, partecipava ad azioni di ricognizioniarmate dimostrando sempre capacità e ardimento. Da una azione di siluramento, con-tro un convoglio anglo-americano fortemente scortato non rientrava dopo che il suovelivolo aveva affondato un grosso trasporto. Cielo del Mediterraneo, 14-24 novem-bre 1942 (BU 1943, p. 937)CROCE: Specialista di apparecchio silurante, di provata capacità partecipava alla lumi-nosa vittoria dell’ala Italiana nel Mediterraneo Occidentale nei giorni 12-14 agosto1942, concorrendo, attraverso la formidabile reazione aerea e contraerea, all’affonda-mento e danneggiamento di numerose unità nemiche. Cielo del Mediterraneo, 14 ago-sto 1942 (BU 1943, suppl. 3, p. 10)

STRADELLA LUIGITorino

Sottotenente, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Conduceva con mirabile valore il suo plotone all’assalto di una forte posi-zione nemica. Assumeva poi il comando della compagnia, al posto del caduto capitano,e la riportava nuovamente all’assalto, conquistando la posizione stessa. Colpito a mor-te, soccombeva inneggiando all’Italia. Monte Zebio, 6 luglio 1916 (BU 1918, p. 5430)

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

STROBINO BATTISTAPistolesa (Biella)

Sergente, 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: Comandante di una sezione lanciafiamme, ferito durante un attacco, rinun-ziava recarsi al posto di medicazione, continuando a combattere e, avuti parte degliapparecchi distrutti, armava i proprii uomini con armi raccolte sul campo e con slancioraggiungeva la posizione contesa. Durante un successivo violento contrattacco nemico,incitando con l’esempio e la parola i proprii uomini alla resistenza, rimaneva grave-mente ferito. Monte Solarolo, Monte Grappa, 25 ottobre 1918 (BU 1921, p. 181)

STROBINO OREDOPistolesa (Biella)

Soldato, 1° Rgt. Artiglieria Alpina, Gr. Aosta, 1a B. Garibaldi

BRONZO: Artigliere alpino, animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1900)

STRONA AMILCARECroce Mosso (Biella)

Tenente Colonnello, Fanteria

BRONZO: Di collegamento presso il comando di una brigata dando bella prova di corag-gio, si spingeva volontariamente ed arditamente fino alla sponda destra del Piave, bat-tuta fortemente dal fuoco nemico e non ancora completamente occupata dalle nostrepattuglie e stabiliva il collegamento fra di loro riportando cinque mitragliatrici ed alcu-ni nemici catturati. Montello, 23-24 giugno 1918 (RD 18-11-1920, brev. 63829)

STRONA LUIGIValle San Nicolao (Biella)

Tenente, Rgt. Alpini

BRONZO: Comandante di una compagnia in rincalzo, durante un violento ed insistentefuoco d’artiglieria che, sconvolgendo in molti tratti i ripari, minacciava di compromet-tere la saldezza della linea tenuta da un battaglione, avanzava di propria iniziativa allatesta dei suoi fin sotto le trincee, e, sprezzando ogni pericolo, contribuiva personalmentead impedire sbandamenti e ad infondere nella truppa la fermezza necessaria in quellagrave situazione. Selo, Carso, 6 settembre 1917 (BU 1921, p. 1828)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

STROPPA LUIGISan Colombano al Lambro (Milano)

Soldato, Rgt. Fanteria

BRONZO: Giunse tra i primi nella trincea nemica e, con due compagni, si slanciò congrande coraggio sugli avversari, ricacciandoli. Nel contrattacco, lottò sino all’ultimo, erimasto privo di munizioni, si ritirò coi commilitoni, continuando la lotta a colpi dibaionetta contro il nemico, superiore in forze. Piton Brulé, Macedonia, 9 maggio 1917(BU 1918, p. 1231)

TAMAGNO BATTISTAMagnano (Biella)

Sottotenente, Rgt. Fanteria

BRONZO: Con slancio e coraggio, si spingeva col proprio plotone all’assalto di una for-te posizione avversaria, e fra i primi poneva piede nella trincea conquistata. AlpeCosmagnon, 10 ottobre 1916 (BU 1917, p. 6551)

TAPPI CARLOSelve Marcone (Biella)

Capitano, Rgt. Cavalleria, btg. Squadriglie Aviatori

ARGENTO: Pilota e comandante di squadriglia aviatori, diede esempio di saggia ardi-tezza, eseguendo segnalazioni di tiro, azioni offensive ed importanti ricognizioni, in con-dizioni difficili, e portando a compimento una di queste, nonostante il grave pericolocorso per avere avuto il velivolo seriamente danneggiato da un colpo di artiglieria avver-saria. Friuli e Regione Carsica, 24 maggio 15 novembre 1915 (BU 1916, p. 1402)ARGENTO: Ufficiale di grande intelligenza e slancio, abilissimo e ardito pilota, coman-dante di squadriglia esemplare, compì numerosissime operazioni aviatorie sul nemico,condotte a termine sovente in condizioni atmosferiche pessime e con mezzi di limitataefficienza. Durante un difficile volo su importante posizione nemica fortificata, riportòprecise informazioni sullo stato dei forti e sulle fortificazioni, mantenendosi con brillanteaudacia a bassissima quota, per permettere all’osservatore di eseguire fotografie di par-ticolari delle difese nemiche. Cielo di Tolmino, 26 maggio 1915 (BU 1922, p. 1064)

TAPPI LEONEMilano

Capitano, Rgt. Cavalleria, Cte. Squadriglia Aeroplani

BRONZO: Pilota di aeroplano e comandante di squadriglia da difesa, partì prontamentein volo, benché non di turno, per concorrere alla caccia di due apparecchi nemici, mano-vrando in modo da avvicinarne utilmente uno, finché, perduto l’equilibrio, precipitò daoltre 3500 metri, avvitandosi fino a terra, dove trovò la morte fra i rottami dell’appa-recchio. Durante l’attacco e la vertiginosa discesa mantenne contegno stoicamente imper-turbabile. Brescia, 11 maggio 1917 (BU 1917, p. 6880)

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

TAPPI MARIOSelve Marcone (Biella)

Capitano, 2° Rgt. Artiglieria montagna

BRONZO: Dimostrò calma e coraggio recandosi a portare ordini ed avvisi in una zonaesposta al fuoco nemico. Benina, 13 aprile 1913. Diede anche lodevole prova di ini-ziativa e capacità al comando della sua batteria nella gioranta del 19 maggio 1913. DaZavia Feidia a Ghegab (BU 1914, p. 349)BRONZO: Contuso fortemente al ventre da un proiettile che lo gettò a terra, venivatrasportato in un trinceramento. Rianimatosi prontamente, con calma ed energia pren-deva il comando del pezzo rimastogli e contribuiva efficacemente a trattenere il nemi-co. Saf-Saf, 1° luglio 1913 (BU 1916, p. 1133)

TAVERNA FELICETrivero (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Si spingeva arditamente in pattuglia fin sotto i reticolati nemici, mentre anco-ra durava intenso il nostro bombardamento, per riconoscerne i danni ed i varchi.Appiattatosi, attendeva poscia, sotto il fuoco avversario, l’avanzata della propria com-pagnia, e, con essa, si slanciava all’assalto, dando bella prova di calma e ardimento.Alpe Cosmagnon, 10 ottobre 1916 (BU 1917, p. 5092)

TAVERNA TERSILIOTrivero (Biella)

Caporale, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Comandante di un posto avanzato, in mezzo al ghiacciaio impervio assalitoed accerchiato da forze soverchianti nemiche, all’intimazione di resa rispondeva col fuo-co, incitando i compagni a resistere e dando così tempo alle riserve di accorrere e diricuperare la posizione. Isola Persa, 18 marzo 1918 (BU 1919, p. 3110)

TEMPIA ATTILIOViverone (Biella)

Partigiano, Rep. Formazioni Partigiane

BRONZO: Nel corso di numerosi combattimenti era di esempio ai suoi commilitoni percoraggio, perizia, serena calma nel pericolo. Durante un rastrellamento nemico, cattu-rato e condannato a morte, immolava la sua esistenza alla causa della libertà. Ivrea, 5-6 febbraio 1945 (BU 1966, d. 34, p. 5062)

TEMPIA FERDINANDORoma

Tenente Colonnello, 8° Rgt. Alpini

ARGENTO: Comandante della compagnia di testa di una colonna che attaccava unaforte posizione nemica, si slanciava fra i primi all’assalto, dando ai suoi dipendenti mira-

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

bile esempio di tenacia e di valore. Rimaneva ferito. Monte Nero, 6 luglio 1915 (BU1915, p. 3043)BRONZO: (BU nrp)

TEMPIA GIOVANNIViverone (Biella)

Partigiano, Rep. Formazioni Partigiane, 183a B. Garibaldi

CROCE: Partecipava a numerose azioni dando sempre costante esempio di fermezza edi sprezzo del pericolo. Attaccato durante un duro rastrellamento avversario da pre-ponderanti forze, resisteva validamente, lentamente arretrando su nuove posizioni fin-ché, rimasto quasi accerchiato con pochi volontari ed esaurite le munizioni, riusciva abil-mente a sganciarsi portando in salvo tutti i suoi uomini. Quincinetto, Piemonte, 30ottobre 1944 (BU 1972, d. 39, p. 3720)

TIBOLDO BOGIN GIOVANNITavigliano (Biella)

Sergente Maggiore, 4° Rgt. Alpini

CROCE: Mioce, Balcania, 23 dicembre 1941 (BU 1950, p. 2017)

TINIVELLA UMBERTOChiavazza (Biella)

Caporalmaggiore, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Aiuto collaudatore della Commissione di Collaudo di Artiglieria per il Veneto,nei primi giorni di occupazione nemica del Veneto, sempre primo fra i militari di trup-pa coadiuvava gli Ufficiali nel salvataggio dei proiettifici della zona, prodigando conentusiasmo la sua opera sotto il fuoco di artiglieria nemica, noncurante del pericolo edessendo di bello esempio ai compagni ed al personale borghese nel fronteggiare il gra-ve momento. Tagliamento Piave, novembre 1919 (BU 1919, d. 74)

TONDA GIOVANNIS. Antonino di Susa (Torino)

Sergente Maggiore, 53° Rgt. Fanteria, B. Umbria, D. Sforzesca

BRONZO: Sottufficiale di contabilità, chiedeva ed otteneva di partecipare con la pro-pria compagnia all’attacco di munitissima e difficile posizione. Partito coraggiosamen-te in testa al reparto e sprezzante del grave pericolo, avvicinatosi alla posizione, tenta-va malgrado la violenta reazione, di infrangere la difesa nemica con nutrito lancio dibombe a mano, fino a quando, colpito a morte, cadeva a pochi passi dall’obbiettivo.Mali Scindeli, Fronte Greco, 16-17 febbraio 1941 (BU 1943, p. 5053)

TOSO SILVIOCamburzano (Biella)

Soldato, 1° Rgt. Artiglieria Alpina, Gr. Aosta, 1a B. Garibaldi

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

BRONZO: Artigliere alpino, animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1900)

TRABBIA ETTORERonco Biellese (Biella)

Soldato, 19a Artiglieria Campagna

BRONZO: In occasione dello scoppio della polveriera di S. Gervasio, comandato di corvéecon un carro, ai primi scoppi rimase sepolto sotto alcune casse di munizioni. Liberatosi,sebbene ferito, si curava subito di rintracciare i cavalli e, trovatili morti, cooperava allospegnimento dell’incendio, finché ritenuto inutile ogni tentativo, si ritirava fra gli ulti-mi. San Gervasio, Firenze, 10 agosto 1920 (CdC 19-7-1921, r. 204, f. 126)

TRINCHERO RENZOZumaglia (Biella)

Cannoniere

CROCE: Imbarcato su motosilurante destinato a nuovi compiti in base avanzata, par-tecipava con la propria unità a rischiose missioni di guerra lungo costa controllata e for-temente insediata dal nemico, distinguendosi per slancio, coraggio e sentimento deldovere. Sul campo, Mare Adriatico, 26 maggio 17 settembre 1944 (MM 30-4-1945,brev. 1757)

TRITAPEPE ANTONIOLanciano (Chieti)

Tenente, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Rimasto ferito presso le trincee di partenza il comandante la compagnia,assumeva il comando del reparto e lo guidava con grande intelligenza e mirabile corag-gio alla conquista di robuste trincee nemiche. Con calma esemplare e sprezzante delpericolo dava poi animo al rafforzamento della posizione, sulla quale rimaneva grave-mente ferito. Selo, 19 agosto 1917 (BU 1918, p. 4371)

TRIVERIO ERMENEGILDOBioglio (Biella)

Caporale, Rgt. Artiglieria Campagna

BRONZO: Mentre la batteria era fatta segno a prolungato ed intenso fuoco d’artiglieriaavversaria di vari calibri, seguitava a compiere il servizio del pezzo con sereno coraggio,

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

con cosciente fermezza e con prontezza finché rimase ferito gravemente da un proiettiledi mezzo calibro che, scoppiato nell’interno della piazzuola, comunicò il fuoco ai mate-riali di rivestimento della stessa. Benché ferito, fu di esempio e di incitamento ai compa-gni, per calma e serenità. San Lorenzo di Mossa, 23 novembre 1915 (BU 1916, p. 3299)

TRIVERIO FEDERICOBroglio (Biella)

Soldato, 1° Rgt. Artiglieria Alpina, Gr. Aosta, 1a B. Garibaldi

BRONZO: Artigliere alpino, animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1900)

TRIVERO MARIOBiella

Soldato, 6° Rgt. Genio

CROCE: Prestava valida e coraggiosa cooperazione al proprio caposquadra sotto vio-lento bombardamento nemico nel tentativo di salvataggio di un’auto-trazione foto-elet-trica. La Neuville aux Larris, 15 luglio 1918 (BU 1924, p. 3456)

TROMBINI SANZIOMesola (Ferrara)

Partigiano, Rep. Formazioni Partigiane Valsesia, 4a D. Garibaldi

ARGENTO: Giovane partigiano, già ripetutamente distintosi per slancio e per corag-gio, ferito gravemente durante un’azione di pattuglia da pallottole esplosive, rifiutavaogni soccorso. Per quanto prostrato per la perdita di sangue continuava a combatteresino a che, nuovamente colpito, moriva sul campo da prode soldato. Monte Foglio(Torino), 8 settembre 1944 (BU 1952, d. 6, p. 731)

UBERTALLI RUGGEROBiella

Capitano, Rgt. Cavalleggeri, btg. Squadriglie Aviatori

BRONZO: Osservatore d’aeroplano, compiva, anche in condizioni difficili, numerosericognizioni ed azioni offensive, dando prova di calma e di sereno coraggio. Osservatorepiù anziano del gruppo, fu costante esempio ai suoi colleghi. Regione Carsica, 17 gen-naio 25 luglio 1916 (BU 1918, p. 5619)

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

UBERTALLI APE CESAREPortula (Biella)

Caporalmaggiore, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Sotto l’intenso fuoco dell’artiglieria e delle mitragliatrici raggiungeva tra i pri-mi la posizione avversaria accanitamente difesa e si slanciava coi suoi uomini contro unpiccolo posto nemico, cooperando validamente e coraggiosamente a rafforzare e mante-nere la posizione stessa. Corno di Cavento, Adamello, 19 luglio 1918 (BU 1920, p. 3111)

UBERTALLI APE GIUSEPPEPortula (Biella)

Caporale, 1° Rgt. Granatieri

BRONZO: Durante il combattimento, ferito il proprio caposquadra, prendeva il coman-do del reparto e lo guidava con energia e fermezza, finché cadde colpito a morte.Monfalcone, 9 giugno 1915 (BU 1916, p. 1380)

UBERTI BONA CARLOVaglio Chiavazza (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Nell’attacco di una formidabile posizione, slanciandosi avanti alla testa deisuoi compagni, sotto intenso fuoco di artiglieria e di mitragliatrici nemiche, raggiunge-va fra i primi la posizione contrastata, dove cadeva colpito a morte. Corno di Cavento,Adamello, 19 luglio 1918 (BU 1920, p. 3110)

UBERTI BONA DUILIOBioglio (Biella)

Tenente, Milizia Territoriale 29a Compagnia Genio

BRONZO: Comandante di un plotone destinato a rafforzare le posizioni da poco con-quistate, si portava sul posto sotto l’intenso fuoco di artiglieria e fucileria nemica, e ardi-tamente concorreva poi, coi reparti di fanteria a rintuzzare i reiterati contrattacchi avver-sari e a mantenere la posizione stessa. Veniva ferito. Col della Berretta, 21 gennaio1918 (BU 1919, p. 1596)

UGLIONE UMBERTOBiella

Sottotenente, 1517a Compagnia Mitragliatrici

ARGENTO: Nell’attacco di una cresta saldamente difesa, fatto segno a violento fuoconemico, con mirabile slancio, avanzava alla testa della propria compagnia mitragliatri-ci, raggiungendo per primo l’obbiettivo, e quindi, postate le sue armi infliggeva all’av-versario che contrattaccava perdite gravi, finché, colpito a morte, vi lasciava gloriosa-mente la vita. Monte Pertica, 24 giugno 1918 (BU 1920, p. 2056)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

VAGLIO ARISTIDEZumaglia (Biella)

Soldato, 18a Sezione Sanità, D. Ravenna

CROCE: Portaferiti di una sezione sanità, durante sette giorni di duri ed ininterrotticombattimenti, si distingueva particolarmente per coraggio e sprezzo del pericolo nelrecupero feriti sul campo di battaglia, noncurante del violento tiro nemico. Esempio digeneroso altruismo ed alto senso del dovere. Gadiutschje, Fronte Russo, 11-17 dicem-bre 1942 (BU 1951, d. 11, p. 1421)

VAGLIO SALVINOPettinengo (Biella)

Sergente Maggiore, QG D. Fanteria Sforzesca

BRONZO: Sergente autiere di provata perizia in ripetute ricognizioni noncurante delpericolo attraversava zone fortemente battute guidando l’autovettura del Comando conmirabile calma nella steppa nevosa con rigidissimo clima, dolorante per congelamentoa mani e piedi continuava a guidare l’autovettura rinunciando ad ogni sostituzione,dimostrando così forte cosciente senso del proprio dovere. Fronte russo, settembre-dicembre 1942 (BU 1951, d. 11, p. 1397)

VAGLIO-GIORS EGIDIOPettinengo (Biella)

Sergente Maggiore, Rgt. Fanteria

ARGENTO: Nell’assalto del plotone per la riconquista di una trincea perduta, coadiuvòmirabilmente il proprio comandante, trascinando ed incorando con grande ardimentoi dipendenti che seppero cacciare l’avversario e mantenersi sulla posizione conquistata.Già segnalatosi per valore nelle giornate 14-16 settembre 1916 sul Carso. Quota 1050,Macedonia Serba, 13 febbraio 1917 (BU 1917, p. 3563)

VAGLIO-GIORS SERGIOPettinengo (Biella)

Maresciallo Pilota

BRONZO: Secondo pilota a bordo di apparecchi da ricognizione marittima, compivanumerose missioni belliche alturiere, dimostrando in ogni circostanza, abilità profes-sionale e valore di combattente. Cielo del Mediterraneo, giugno 1940 - novembre 1941(BU 1942, p. 2259)CROCE: (BU nrp)

VAGLIO-LAURIN GIUSEPPEPettinengo (Biella)

Capitano, Rgt. Genio

BRONZO: Costantemente instancabile e zelante nel disimpegno del suo servizio, in unaspeciale circostanza, con calma ed arditezza, dirigeva l’operazione del ricupero di un pez-

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

zo d’artiglieria, e, dopo aver eseguito il difficile trasporto del pezzo, ritornava a ripren-dere l’affusto, non curandosi del fuoco avversario e dando, col suo contegno, bell’esem-pio ai suoi dipendenti. Lucinicco, Gorizia, 30 dicembre 1915 (BU 1916, brev. 15545)

VALCAUDO SAVINONetro (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini, btg. Ivrea, 1a B. Garibaldi

BRONZO: Artigliere alpino, animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1900)

VALLE DOMENICOCurino

Sottotenente, 3° Rgt. Alpini

ARGENTO: In una violenta azione di sorpresa eseguita con bombe a mano, conduce-va il drappello con capacità ed ardire eccezionale, riuscendo a sorprendere le sentinellenemiche, a farle prigioniere ed a mettere in disordine i trinceramenti nemici col lanciodelle bombe stesse. Portava poi i suoi uomini all’attacco col massimo vigore, non desi-stendo fino a quando non cadde colpito a morte. Monte Vrsic, 21-22 giugno 1915 (BU1915, p. 3026)

VALZ BRENTA PAOLINOAndorno Cacciorna (Biella)

Sergente, rgpt. Bombardieri Gr. btr.

BRONZO: Costante esempio di alto sentimento del dovere quale sergente di contabi-lità, perdeva la vita mentre, incurante di sé, cercava di trarre in salvo i documenti ammi-nistrativi dalla fureria, incendiatasi per lo scoppio di un vicino deposito di benzina.Mrzli, 20 agosto 1917 (BU 1918, p. 3054)

VALZ GRIS PIER ANSELMOPiedicavallo (Biella)

Caporalmaggiore, 16° rgpt. Artiglieria C.A. Celere, 8a btr. 49° Gr.

CROCE: Capo pezzo abile e coraggioso, nel corso di un attacco di preponderanti forzenemiche, difendeva il suo pezzo con accanimento e valore, finché colpito a morte cade-va sulla piazzola con il moschetto in pugno, Esempio mirabile di spirito di sacrificio edi attaccamento al dovere, AS, Zona di el Ruweisat, a sud di el Alamein, 14 luglio1942 (BU 1945, d. 14, p. 1284)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

VARO SIMONELenta (Vercelli)

Soldato, 12° Rgt. Bersaglieri

ARGENTO: Con calma e sprezzo del pericolo fu tra i primi a slanciarsi in una trinceanemica e alla cattura di prigionieri. Balzato dalla trincea conquistata, e rimasto feritoalla spalla destra, incoraggiava con fiere parole i compagni a portarsi rapidamente innan-zi respingendo il soccorso che gli veniva offerto per non distogliere uomini dalla lineadi fuoco. Monte Vodice, 28 maggio 1917 (BU 1919, p. 790)BRONZO: Sotto il violento fuoco nemico di artiglieria e fucileria, disimpegnava consingolare abnegazione e sprezzo del pericolo il proprio ufficio di portaferiti. Fortementecontuso in più parti dallo scoppio di una granata, continuava lo sgombro dei feriti dalcampo di battaglia, portandosi sempre ove più ferveva il combattimento. Monte Pecinka,1-3 novembre 1916 (BU 1917, p. 6555)

VEDDA ARMANDOBrusnengo (Biella)

Soldato, 50° rgpt. Autotrasportato

BRONZO: Trento, 9 settembre 1943 (BU 1956, d. 26, p. 2872)

VENARA AURELIOAiloche (Biella)

Soldato, 32° Rgt. Fanteria Siena 5a compagnia

CROCE: Monastir, Albania, 25 gennaio 1941 (BU 1949, d. 15, p. 2340)

VENARA ENRICOAiloche (Biella)

Tenente Colonnello, 215° Rgt. Fanteria

ARGENTO: Sempre alla testa della sua compagnia opponeva viva resistenza al nemico,infrangendo cinque violenti contrattacchi, mettendoli in fuga ed infliggendogli gravi per-dite in accanite lotte corpo a corpo. Cima Bocche, 3-4 novembre 1916 (BU 1917, p. 7327)ARGENTO: Col calma e coraggio mirabili, guidava il proprio battaglione di primo slan-cio su di una difficile posizione nemica, e, sotto il violento tiro di artiglieria e mitra-gliatrici avversarie, manteneva il reparto tenacemente aggruppato alle falde della posi-zione stessa per l’intera giornata, fino a che non veniva rilevato da truppe di un altrocorpo. Tornatovi dopo due giorni, e trovata la prima linea alquanto arretrata, riguada-gnava con nuovo sbalzo la posizione avanzata, e la manteneva definitivamente, mal-grado le forti perdite subite. Pod-Nakusniek, 18-23 agosto 1917 (BU 1919, p. 2811)ARGENTO: Nella lotta per contenere la baldanzosa avanzata del nemico, dava mira-bile prova di fede, energia e fermezza, sia nell’incitare alla resistenza ad oltranza i suoireparti fortemente attaccati su larghissimo fronte, sia nel fermare i dispersi, ordinarli erinviarli sulla linea di combattimento. Alacre, attivo ed instancabile, nei sei giorni con-secutivi di combattimento, fornì al comando preziose notizie che molto contribuironoal buon esito delle azioni. Montello, 15-21 giugno 1918 (BU 1919, p. 4284)

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

CROCE: Comandante di un battaglione di rincalzo incaricato di occupare una stretta edi costituire una testa di ponte dimostrava ardire, coraggio e prontezza di esecuzionenell’adempiere i compiti affidatigli. Fadalto, Ponte nelle Alpi, 31 ottobre 1-2 novem-bre 1918 (BU 1926, p. 2113)PMG: (BU 1918, p. 6907)

VERCELLONI GIUSEPPENetro (Biella)

Aspirante Ufficiale, 282° Rgt. Fanteria

BRONZO: Durante un accanito combattimento per proteggere truppe in ritirata, radu-nava e riuniva al proprio reparto uomini dispersi e dirigeva, con perspicacia ed intelli-genza, il fuoco in modo da arrecare sensibili perdite al nemico. Per recarsi prontamen-te dal proprio comandante di brigata a ricevere gli ordini, sprezzante del pericolo attra-versava allo scoperto, un tratto di terreno fortemente battuto. Gravemente ferito ad unagamba, nulla lasciò d’intentato, per l’esecuzione dell’ordine avuto finché non gli ven-nero meno le forze. Rimase mutilato. Caporetto, 24 ottobre 1917 (BU 1919, p. 5290)

VERDOIA LUIGIZubiena (Biella)

Sottotenente, Milizia Territoriale Rgt. Fanteria, Compagnia Mitragliatrici

BRONZO: Comandante di una sezione mitragliatrici, dimostrava grande ardimento edenergia nel condurre il proprio reparto all’attacco ed all’occupazione di una posizionenemica, postandovi fra i primi le sue armi, e resistendovi e rafforzandovisi sotto il vio-lento fuoco di artiglieria e mitragliatrici avversarie. Monte Cucco, 14-16 maggio 1917(BU 1917, p. 7153)

VERDOIA MARIOZubiena (Biella)

Tenente, Rgt. Artiglieria Campagna, Gr. Aeroplani, 3a Squadriglia Aeroplani Bombardamento

ARGENTO: Osservatorio ardito e preciso, rimasto il suo velivolo colpito in pieno dauna granata nemica che gli spezzava il braccio destro ed asportava in parte i comandi,con ammirevole calma incoraggiava il pilota fortemente contuso al capo, guidandolo adatterrare sul campo della squadriglia, bell’esempio di coraggio e di alto sentimento deldovere. Già distintosi per l’ardire dimostrato in numerose ricognizioni e vari combat-timenti con apparecchi nemici. Cielo di Ravue, 14 maggio 1917 (BU 1918, p. 1955)BRONZO: Ardito ed esperto osservatore d’areoplano, in brevissimo tempo prese parte anumerosi bombardamenti in paese a lui sconosciuto, spesso a luce stellare ed anche incondizioni atmosferiche avverse, assolvendo sempre lodevolmente i compiti affidatigli. Lanotte del 25 luglio 1918 mentre il campo d’aviazione veniva mitragliato e bombardato daaerei nemici, si innalzò risolutamente al volo, per assolvere la missione ricevuta. Cielo diFrancia, Champagne e Lorena, 15 maggio - 15 agosto 1918 (BU 1921, p. 1704)CROCE: In numerosi voli compiuti su territorio nemico, dava belle prove di coraggio esprezzo del pericolo. Cielo d’Albania, giugno-luglio 1920 (GU 1925, p. 1233)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

VERDOIA MICHELEZubiena (Biella)

Caporalmaggiore, 19° Rgt. Cavalleggeri Guide

CROCE: Capo arma di sezione mitragliatrici, con contegno calmo e ardito, seppe infon-dere nei dipendenti la fiducia necessaria in momenti critici, finché non ebbe ragionedel nemico. Sacile, 31 ottobre 1918 (BU 1926, p. 3378)

VERDOIA PIETROZubiena (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: Durante un violento attacco nemico, noncurante del pericolo, mentre inci-tava con le parole e con l’esempio i suoi compagni alla resistenza, veniva colpito mor-talmente. Volto, 18 aprile 1916 (BU 1917, p. 1917)

VERGNASCO COSTANTE REMOBiella

Capitano, 2° Rgt. Artiglieria da montagna

ARGENTO: Valoroso comandante di sezione in posizione a pochi passi dalla prima lineaonde proteggere efficacemente la costruzione di ponti sull’Isonzo, fatto segno a violen-to ed aggiustato fuoco di controbatteria e di mitragliatrici, con indomito coraggio pro-digavasi affinché più pronta ed efficace fosse l’azione dei suoi pezzi. Nella successivaavanzata, seguiva fra gravi difficoltà la colonna bersaglieri cui era addetto, infondendocoll’esempio personale nei suoi dipendenti tenacia e fede, riuscendo così ad ottenereottimi risultati. Isonzo-Bainsizza, 19-27 agosto 1917 (BU 1924, p. 2117)BRONZO: Esploratore e goniometrista di batteria, durante un combattimento per lapresa di una munita posizione nemica, sprezzante di ogni pericolo, si adoperò efficace-mente per la scelta delle postazioni e l’individualizzazione dei bersagli, esponendosi interreno scoperto, incurante del fuoco vicino di fucileria nemica. Si distinse in seguito,in altri fatti d’armi. Monte Salubio, Valsugana, 24 agosto 1915 (BU 1922, p. 1530)

VERNA CARLONetro (Biella)

Soldato, Rgt. Alpini

ARGENTO: Coraggioso e calmo, durante un contrattacco, rimaneva al suo posto di com-battimento, lanciando bombe a mano contro il nemico che avanzava. Ferito, continua-va a lanciare bombe, finché colpito a morte, cadeva sul campo. Monte Vodice, 25-30maggio 1917 (BU 1918, p. 3879)

VERZONE EUGENIOCortona (Arezzo)

Maggiore, 157° Rgt. Fanteria Milizia Mobile

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

BRONZO: Comandante di una compagnia in linea, seppe sostenersi con molta calma eabilità per circa quattro ore sotto violento bombardamento, concorrendo poi, con altracompagnia contigua, all’attacco di difficile posizione avversaria. Monte Pasubio, 19-20ottobre 1916 (BU 1923, p. 1494)

VESCO AMEDEOVenezia

Ammiraglio

ARGENTO: Volontario nei reparti d’assalto della R. Marina, partecipava in circostanzeparticolarmente avverse, a una arditissima azione contro una munita base navale nemi-ca, dando prova di coraggio, di elevate doti di tenacia e di deciso spirito aggressivo. MarMediterraneo, maggio 1941, Zona di Guerra, 19 agosto 1941 (brev. 27547 C)ARGENTO: Volontario nei reparti d’assalto della R. Marina, guidava con tenacia e peri-zia mirabile il mezzo subacqueo a lui affidato per il forzamento di una munitissima basenemica. Impedito a penetrare nel porto interno, dalla vigilanza nemica, dopo estremalotta contro gli elementi naturali, attaccava con successo una petroliera di 600 tonnel-late, nelle acque prospicienti la base riuscendo quindi a portare in salvo il proprio equi-paggio. Acque di Gibilterra, settembre 1941 (brev. 27561 C)

VIALARDI DI SANDIGLIANO EMILIANOMoncalieri (Torino)

Brigadier Generale, 3° Rgt. Celere Principe Amedeo duca d’Aosta, Cte. Gr. InformazioniInteralleato REX CMRP-SIM

CROCE: Ufficiale osservatore di gruppo, durante un’importante offensiva nemica, dura-ta più giorni, dimostrò calma e sprezzo del pericolo. Lavardina, 15-22 giugno 1918 (RD18-8-1923, brev. 48/923)CROCE: Italia Nord Occidentale, 1° marzo 1944 - 8 maggio 1945 (CNL n° 25,Comiliter, 28-5-1948)PMG: (RD n° 205 19-1-1918)

VIALARDI DI SANDIGLIANO GABRIELESandigliano (Biella)

Luogotenente, Rgt. Granatieri B. Guardie

PMG: Per aver condotto i suoi subordinati all’attacco alla baionetta con molto corag-gio e vigore. Sul Campo. Goito, 9 maggio 1848 (AVdSF)

VIALARDI DI SANDIGLIANO MELITONESandigliano (Biella)

Luogotenente Colonnello, Rgt. Provinciale di Vercelli

ARGENTO: Volontariamente situavasi sovra un colle sostenendo la ritirata dellaCompagnia nostra, dominante la via che i Francesi urgenti alle spalle percorrevano edi lassù si azzuffava fieramente col nemico, dando alla colonna il tempo di porre un uti-

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

le spazio tra sé ed il nemico, rimanendo ferito prigioniero dei Francesi. Combattimentoin ritirata da Cosseria, 14 aprile 1796 (AVdSF, data conferimento 2-8-1796)PMG: Per il commendevole zelo ed attenzione, pendente massimamente la scorsa guer-ra. Torino, 5 aprile 1797 (AVdSF)

VIALARDI DI SANDIGLIANO PAOLO [LUDOVICO FRANCESCO]Sandigliano (Biella)

Maggiore, Granatieri del Rgt. Provinciale di Vercelli

ARGENTO: Accortosi che il nemico si era impossessato di due pezzi di cannone, rac-colti intorno a sé una cinquantina di soldati della sua compagnia, gettatavasi risolutosui repubblicani a baionetta spianata e riconquistava dopo feroce lotta i due cannoniche riconduceva poi in salvo fino a Belvedere. Sul Campo. Utelles, 22 ottobre 1793(AVdSF, data conferimento 25-3-1794)

VIALARDI DI VERRONE AMEDEOBiella

Maggior generale, B. Granatieri Guardie

ARGENTO: Giunto in un piccolo rinforzo della ridotta, alla testa della sua solo cam-pagnia di granatieri si slanciò a contrassaltare con violenza e coraggio l’incalzante nemi-co. Cima del Bosco, 28 aprile 1784 (AVdSF)ARGENTO: Alla Chiusella sostenne colla sua compagnia di granatieri la ritirata del-l’armata del generale Hadik, sotto il fuoco dell’inimico, fino ai piedi della collina diRomengo ove v’era la cavalleria austriaca piazzata. Chiusella, 26 maggio 1800 (AVdSF)PMG: 8 luglio 1814 (AVdSF)PMG: 27 settembre 1820 (AVdSF)

VIALARDI DI VERRONE FORTUNATOBiella

Maggior generale, 4° Rgt. Fanteria

ARGENTO: Per essersi distinto nella battaglia della Cernaia. Crimea, 16 agosto 1855(AVdSF)ARGENTO: Per essersi distinto nel fatto d’armi di Palestro il 31 Marzo 1859. Palestro,19 giugno 1859 (AVdSF)

VIALARDI DI VILLANOVA LUIGIStroppiana (Vercelli)

Maggiore, Rgt. Provinciale Vercelli

ARGENTO: […] presa l’offensiva […] sul campo di battaglia sotto il fuoco nemico.Sul Campo. Palestro, 31 maggio 1859 (AVdSF)

VIANA DANTECandelo (Biella)

Sergente, 1° Rgt. Artiglieria Alpina, Gr. Aosta, 1a B. Garibaldi

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

BRONZO: Artigliere alpino, animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1901)

VIGLIETTA ANTONIONovara

Sottotenente, 4° Rgt. Alpini, btg. Monte Cervino

BRONZO: In una difficile ricognizione attaccava con grande ardimento un posto nemi-co, mettendolo in fuga. Il giorno successivo nell’avanzata generale rimasto ferito ilcomandante del plotone di avanguardia, assumeva di propria iniziativa il comando delreparto, trascinando con l’esempio i soldati all’attacco volgeva in fuga forti retroguar-die nemiche, concorrendo efficacemente al buon esito dell’azione. In un nuovo attaccocontro forti posizioni e sotto vivissimo fuoco combatteva strenuamente finché strettodal nemico soverchiante e caduta la maggior parte dei soldati, veniva fatto prigioniero.Pasubio, 26-30 giugno 1916 (BU 1923, p. 2430)

VINEIS CARMELOMongrando (Biella)

Soldato, 11° Rgt. Alpini, btg. Trento

CROCE: Si distingueva in due successivi contrattacchi contro forze soverchianti e men-tre raggiungeva la posizione riconquistata cadeva colpito a morte. Pljevlja, Balcania, 1dicembre 1941 (O. P. 64 1942)

VINEIS GIACOMOMongrando (Biella)

Soldato, Rgt. Granatieri

BRONZO: Nell’attacco di una posizione nemica, impavido sotto il vivo fuoco di fucile-ria, e incurante di ogni riparo, si adoperava, in piedi a tagliare i reticolati, dando bel-l’esempio di coraggio. Monte Sabotino, 1° novembre 1915 (BU 1916, p. 5013)

VITTA-ZELMAN EMILIOBiella

Sottotenente, 19° Rgt. Fanteria

BRONZO: Inspirato da alto patriottismo e da entusiasmo per la guerra, volle, in momen-ti in cui per le disposizioni vigenti ne era esente, recarsi a combattere in prima linea,trovandovi morte gloriosa. Monte San Michele, Cima Quattro, 28 novembre 1915(BU 1925, p. 397)

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

VITTONE GIUSEPPEChieri (Torino)

Sottotenente, 1° Rgt. Alpini Sezione Pistole Mitragliatrici

ARGENTO: Comandante di una Sezione pistol-mitragliatrici, sprezzando il pericolo, por-tava le armi allo scoperto per meglio eseguire il tiro contro il nemico che avanzava. Duranteil contrattacco, trascinava i suoi soldati alla baionetta ed entrava nella contesa posizione,catturando numerosi prigionieri. Cima Cady, 13 giugno 1918 (BU 1919, p. 6997)CROCE: Campagna Italo-Austriaca (BU nrp)

VOLPINI ANGELOCasalromano (Mantova)

Caporalmaggiore, Gr. btg. Giovani Fascisti

BRONZO: Tiratore di un’arma automatica con una eccezionale precisione e con la mas-sima economia delle munizioni riusciva a respingere tutti gli attacchi nemici. Nell’assaltoavversario, sferrato di sorpresa all’alba del secondo giorno di combattimento, inceppa-tasi l’arma si buttava dalla postazione con tutto il suo nucleo mitragliatori riuscendo arespingere il nemico con le bombe a mano. Bir el Gobi, AS, 3-6 dicembre 1941 (BU1943, p. 4015)

VOLPINI LEANDROCivitella d’Agliano (Viterbo)

Finanziere, 7° btg. Mobilitato, 2a B. Garibaldi

ARGENTO: Comandante di una formazione partigiana, in varie occasioni si distinguevaper coraggio, spirito d’iniziativa, doti eccezionali d’organizzatore e di animatore. Feritoseriamente nel corso di un attacco a una colonna di autoveicoli nemici, continuava, colfuoco del proprio mitra, a contrastare efficacemente il passo all’avversario, consenten-do in tal modo agli uomini della pattuglia da lui comandata di ritirarsi in posizione disicurezza. Ancora convalescente, riprendeva il suo posto d combattimento e di respon-sabilità che teneva con onore fino al termine della guerra. Piemonte, maggio 1944-aprile 1945 (BU 1951, d. 6, p. 883)

WHITE NORMANNOGenova

Sottotenente Pilota, 204a Squadriglia Bombardamento

ARGENTO: 2a Guerra Mondiale (CGOCG)

ZANELLO ELIOBuenos Aires (Argentina)

Sergente Pilota

ARGENTO: (BU nrp)BRONZO: Pilota da caccia ardito e generoso, gregario fedele in numerose azioni di scor-

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

ta a nostri convogli navali e aerei e su munita base nemica, dava costanti esemplari pro-ve di perizia, tenacia e valore. Cielo del Mediterraneo, 10 agosto 1941 - 17 settembre1942 (BU 1949, d. 11, p. 782)BRONZO: Pilota da caccia, in due successivi combattimenti cooperava all’abbattimen-to di numerosi velivoli nemici e sventava più volte la minaccia di altri verso il propriocapo formazione, tornando alla base col velivolo gravemente colpito. Cielo della Tunisia,21 febbraio - 18 aprile 1943 (BU 1956, d. 13, p. 851)

ZANETTI CORRADINOBiella

Capitano, 3° Rgt. Fanteria Milizia Mobile

ARGENTO: (BU nrp)CROCE: In varie circostanze di guerra dava prova di valore ed ardimento, rimanendoanche ferito. Oslavia Penna Mosciagh, 1915-1916 (BU 1927, p. 2060)CROCE: Carso Trentino, 1915-1916 (BU 1922, p. 1534)

ZANNONE ENRICOPortula (Biella)

Sottotenente, 3° Rgt. Alpini

ARGENTO: Comandante di compagnia, respingeva più volte, con gravi perdite, nume-rosi nuclei nemici, e con giovanile ardimento percorreva la trincea per organizzare ladifesa e dirigere l’azione di tiro, incitando i soldati alla calma e alla resistenza, finchécadeva colpito a morte: bell’esempio di sereno coraggio e di alto sentimento del dove-re. Monte Mrzli, 2-3 dicembre 1915 (BU 1918, p. 3883)

ZANOLI RODOLFOBiella

Sergente, Fanteria

ARGENTO: In un’azione di piccola guerra, balzato per primo dalle nostre trincee perlanciarsi all’assalto della linea nemica, vi perveniva gettandovi il disordine e lo sgo-mento. Dopo aver coadiuvato il comandante del reparto nell’esplorazione della posi-zione, proteggeva il movimento di ripiegamento incitando i compagni a resistere sal-damente al contrattacco nemico. Quota 208 Sud, 12 marzo 1917 (DL 28-6-1917)

ZANON LUCIO GINOTorino

Tenente, Comando Superiore Forze Armate Albania

BRONZO: Ufficiale volontario nella guerra al fronte d’Albania esplicava la sua operacon passione, slancio e dedizione nel campo della propaganda presso unità operanti,recandosi in numerose occasioni sulle linee avanzate per rendere più tempestivo ed effi-cace lo svolgimento della sua missione. In una difficile situazione operativa creatasi sul-l’ala sinistra del nostro schieramento, rimaneva più giorni in linea volontariamente

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

esplicando oltre all’opera assistenziale, quella di ufficiale di collegamento col comandosuperiore FF. AA. Albania e dando replicate prove di intelligente iniziativa, sereno ardi-mento e sprezzo del pericolo. Fronte di Pogradec, dicembre 1940 (BU 1942, p. 1395)CROCE: (BU nrp)

ZANONE ACHILLEZumaglia (Biella)

Sergente, 1° Rgt. Fanteria

ARGENTO: Facendo parte volontariamente di una compagnia di assalto, sotto l’inten-so fuoco nemico portò con fermezza la propria squadra all’attacco. Ferito continuò acombattere lanciando bombe sull’avversario, e animando i propri dipendenti con la vocee con l’esempio. Dosso del Palo, Carso, 23 maggio 1917 (CdC 21-3-1918, f 305)

ZANONE NESTOREBuronzo (Biella)

Capitano, Artiglieria

BRONZO: Sviluppatosi un incendio in una piazzuola, nonostante la violenza del fuo-co, vi penetrava arditamente più volte, asportando materiale infiammato. Coll’aiuto dialtri militari trascinati dal suo esempio riusciva a circoscrivere ed a domare le fiamme,impedendo così lo scoppio degli altri proiettili. Monte Cornale, 2 Giugno 1918 (BU1919, d. 97)CROCE: (BU nrp)

ZANONE PRIMINOVallanzengo (Biella)

Sergente, Fanteria

ARGENTO: Si comportava con molto slancio e valore nella lotta a corpo a corpo con-tro un ufficiale austriaco. Ferito gravemente dallo stesso ufficiale, lo tenne avvinghia-to a sé fino al sopraggiungere di alcuni suoi compagni, ai quali lo consegnò prigionie-ro. Bacher Bach, 17 agosto 1915 (CdC 15-12-1916, r. 12, f. 225)

ZANONI FRANCESCOMiagliano (Biella)

Soldato, 149° Rgt. Fanteria

BRONZO: Sotto intenso fuoco di artiglieria e di mitragliatrici, adempiva infaticabil-mente al suo pietoso compito dando bella prova di serenità e di sprezzo del pericolo.Monte Pertica, 22 novembre 1917 (BU 1919, p. 3116)

ZANOTTI FRANCOMongrando (Biella)

Caporale 4° Rgt. Alpini, btg. Ivrea, 1a B. Garibaldi

Page 192: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

BRONZO: Artigliere alpino, animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziavavolontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umiliantiordini dei tedeschi. Trasformatosi in fante, partecipava ininterrottamente a tutte le azio-ni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, per-correva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, oppo-nendo la forza dell’orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi alnemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quan-ti volevano piegare i suoi sentimenti d’italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8marzo 1945 (BU 1946, d. 15, p. 1901)

ZELLER ALFREDOTrieste

Tenente, 63° Rgt. Fanteria

BRONZO: Con due squadre del proprio plotone, di sua iniziativa, con rapida e arditamossa, si recava su di una vetta dominante un vallone, dove numerosi nuclei nemicitentavano di aggirare la sua compagnia, e con ben dirette ed insistenti raffiche di fuo-co ne faceva fallire il tentativo. Dihovo, Monastir, Serbia, 21 novembre 1916 (BU1922, p. 85)

ZICCA TITINOVallemossso (Biella)

Caporalmaggiore, 53° Rgt. Fanteria Sforzesca

CROCE: Volontario sempre in ogni atto di ardimento, al termine di un’azione venutoa conoscenza che un compagno era rimasto ferito presso le linee nemiche, ritornavaindietro a raccoglierlo e lo traeva in salvo. Mali Scindeli, Fronte Greco, 16-17 feb-braio 1941 (BU 1943, p. 5086)

ZOLA DOMENICOViverone (Biella)

Caporalmaggiore, 132° Rgt. Artiglieria Corazzata Ariete 552° Gr. Smv. 75/18

BRONZO: Capocarro di un pezzo semovente, attardatosi per guasto meccanico, mentrea riparazione ultimata tentava di raggiungere il proprio reparto, si trovava improvvisa-mente attaccato da arma anticarro a brevissima distanza. Avuto il carro colpito, incu-rante di ogni pericolo, avanzava contro la posizione avversaria e con tiro preciso met-teva fuori uso l’arma, catturando due ufficiali ed i serventi stessi. AS 24 maggio 1942(CdC 8-8-1950, r. 29, f. 34)

ZOLA GIACOMORoppolo (Biella)

Caporalmaggiore, 25° Rgt. Artiglieria Campagna

BRONZO: Partecipava volontario ad una azione per il ricupero di due pezzi della pro-pria batteria rimasti su di una posizione nemica durante una precedente azione, e si

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

distingueva per intelligente e ardita operosità. Monte Tomba, 30 dicembre 1917 (BU1919, p. 1605)

ZOLA REMIGIOViverone (Biella)

Sergente, 6° Rgt. Artiglieria Fortezza

ARGENTO: Capo pezzo di un piccolo calibro, in posizione avanzata, sotto l’efficace fuo-co nemico, rimasto danneggiato l’affusto, mediante ingegnosi ripieghi, lo rimetteva inefficienza, cooperando a respingere un attacco dell’avversario. Crozzon di Fargorida,18 maggio 1918 (BU 1919, p. 5914)

ZONA MAURILIOCossato (Biella)

Sergente Maggiore, 4° Rgt. Alpini, btg. Aosta

ARGENTO: Si offriva volontario per rischiosa azione intesa ad eliminare un fucile mitra-gliatore che da un’altura dominante recava molestia al proprio reparto. Al comando disoli tre uomini, con ardita manovra e grande coraggio, piombava sulla postazione nemi-ca, a colpi di bombe a mano uccideva i tre serventi e, catturata l’arma, rientrava senzaperdite nelle proprie linee. Foca, Montenegro, 29 aprile 1943 (BU 1950, d. 11, p. 13)BRONZO: Comandante di squadra fucilieri trascinava con perizia i propri alpini all’at-tacco di munita quota tenuta da preponderanti forze ribelli. Raggiunta con estrema pre-cisione l’anticima, dopo aver provveduto di persona allo sgombero dei feriti più gravi edaver riordinato i propri uomini, nonostante il violento fuoco avversario si lanciava all’at-tacco e, con lancio di bombe a mano, conquistava la quota dominante infliggendo al nemi-co gravi perdite. Quota 1147 di Cattaro, 25 marzo 1942 (BU 1949, d, 15, p. 2525)

ZORIO MARIOSagliano Micca (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: Alla testa di una squadra, si slanciava arditamente sul nemico che tenta-va assalire la posizione, e, dopo una feroce mischia corpo a corpo, riusciva a respinger-lo. Ferito, continuava a combattere, finché colpito da gas asfissianti venne catturato dalnemico. Monte Vodice, 25-30 maggio 1917 (BU 1935, p. 3462)

ZUBLENA BERNARDORoppolo (Biella)

Soldato, 4° Rgt. Alpini

BRONZO: Sotto il violento fuoco avversario, percorreva più volte la fronte del batta-glione per portare ordini ed avvisi, e con la sua calma ed efficace parola, incitava i com-pagni a persistere nella lotta. Monte Santo, 19 agosto 1917 (BU 1918, p. 6880)

Page 194: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

ZUBLENA PIETRORoppolo (Biella)

Caporale, Rgt. Fanteria

BRONZO: Al termine di una giornata di combattimento, sfidando la vigile attenzioneed il fuoco del nemico, si portò, con altro soldato, fino ai reticolati, per verificare l’esi-stenza di varchi, e, nell’occasione, portò al sicuro tre feriti dei quali uno molto grave.Vermegliano, 29-30 ottobre 1915 (BU 1916, p. 5015)

ZUCCONE ANGELOVallemosso (Biella)

Sergente Maggiore, 4° Rgt. Alpini

ARGENTO: Ferito alla testa durante un contrattacco nemico, rimaneva al proprio postodi combattimento e non si allontanava che in seguito ad ordine del comandante la com-pagnia e soltanto dopo che l’avversario era stato respinto. Malga Zugna, 28 giugno1916 (BU 1917, p. 908)

Page 195: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

Decorati al Valor Militare non reperiti

Page 196: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

ABADA FRANCESCOBiella

Soldato

BRONZO

AGLIATTA ERMINIOCasapinta (Biella)

Soldato

BRONZO

ALBERTAZZI MATTEOSan Paolo Cervo (Biella)

Soldato

2 ARGENTO

ANDOLFATO EMANUELESagliano Micca (Biella)

Capitano

ARGENTO

ANDOLFATO ENNIOSagliano Micca (Biella)

Tenente

ARGENTO

ANGIONO FIORENZOCossato (Biella)

Soldato

BRONZO

ARGENTERO STEFANOBiella

Capitano

CROCE

AVOGADRO DI CERRIONELODOVICOBiella

Ammiraglio

BRONZO

AVOGADRO DI VALDENGOANNIBALEValdengo (Biella)Capitano

2 ARGENTO

AVOGADRO DI VALDENGOFLAMINIOValdengo (Biella)Colonnello

ARGENTO

AVOGADRO DI VIGLIANO ANTONIO LUIGIBiellaGenerale

ARGENTO

AVOGADRO DI VIGLIANO AUGUSTOBiellaGenerale

ARGENTOBRONZO

BALAGNA GELSOMINOOcchieppo Superiore (Biella)Marinaio

CROCE

BANFI BENIAMINOCrevacuore (Biella)Sergente

BRONZO

BARBERO GIUSEPPE SILV. Sala (Biella)Soldato

ARGENTO

BARBERO ROMILDOSala (Biella)Soldato

CROCE

Page 197: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

BARILI LORENZOSagliano Micca (Biella)

Colonnello

3 ARGENTO

BARTAGNOLIO AURELIOBiella

Sergente

CROCE

BASSANO LUIGIBiella

Soldato

BRONZO

BAUDROCCO BENIAMINOSala (Biella)

Soldato

CROCE

BAUDROCCO GIOVANNISala (Biella)

Soldato

BRONZO

BELLIA FRANCOPettinengo (Biella)

Tenente

CROCE

BELLO ALESSANDROBiella

Sergente Maggiore

ARGENTO

BELTRAME GIOVANNIBiella

Soldato

BRONZO

BETTINI ALDOPortula (Biella)Soldato

BRONZO

BIANCO ARRIGOBiella

Tenente

ARGENTO

BIGNOTTI VIRGILIOBiella

Capitano

CROCE

BIOLA FRANCESCO QUINT. Strona (Biella)

Soldato

2 ARGENTO

BIOLLA ORESTE Cossato (Biella)

Sergente, 4° Rgt. Alpini, btg. Aosta

BRONZO

BOCCA GIOVANNICerrione (Biella)

Caporale

ARGENTOBRONZO

BOERO FILIBERTO STEFANOStrona (Biella)

Soldato

2 ARGENTO

BOGGIANI GIUSEPPEValle San Nicolao (Biella)

Partigiano, Rep. Formazioni Partigiane

ARGENTO

Page 198: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

BOGGIO ERNESTOQuittengo (Biella)

Soldato

BRONZO

BONARDI EMILIOCossato (Biella)

Soldato

BRONZO

BONIONI CARLOGraglia (Biella)

Caporalmaggiore

BRONZO

BRENDOLIN ISIDOROBorriana (Biella)

Soldato

ARGENTO

BRUNO GIORGIOTorrazzo (Biella)

Sottotenente

BRONZO

CALVANO SATURNOCrevacuore (Biella)

Carabiniere, Legione RR CC

CROCE

CARANDO MANLIOPettinengo (Biella)

Tenente

2 BRONZO

CARDINALE GIUSEPPEAndorno Micca (Biella)

Capitano

2 CROCI

CARTA GIULIANOCrocemosso (Biella)

Tenente

CROCE

CASSINIS FRANCESCOMasserano (Biella)

Maggiore

ARGENTO

CATELLA GIOVANNIBiella

Capitano

CROCE

CATTO ANTONIO ANNIBALEMongrando (Biella)

Soldato

BRONZO

CERATI DANILOSagliano Micca (Biella)

Capitano

BRONZO

CERRUTI BIONDINO FLAVIOSoprana (Biella)

Caporale

CROCE

CERRUTI EUSEBIOBiella

Caporale

ARGENTO

CHIAPPARIN ANGELOPettinengo (Biella)

Sergente

BRONZO

Page 199: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

CHIORINO WILMERPonderano (Biella)Sottotenente

ARGENTO

CIUDINO G. BATTISTACrevacuore (Biella)Sergente Maggiore

BRONZOCROCE

CLERICO ITALOBiellaSoldato

ARGENTO

CODA ZABETTA GIACOMOCossila (Biella)Sergente

ARGENTO

COLLI G. BATTISTABiellaSoldato

ARGENTO

CONTICINI UMBERTOChiavazza (Biella)Caporalmaggiore

CROCE

CORNACCHIA SILVINOCossila (Biella)Soldato

ARGENTO

CORNETTO BOURLOT GIUSEPPEVerrone (Biella)Capitano

ARGENTO

CUCCO AGOSTINOCossila (Biella)Soldato

ARGENTO

CUCCO GIOVANNICossila (Biella)Soldato

ARGENTO

CUPERTINO VITO MICHELEBiellaSoldato

ARGENTOBRONZO

DALMASSO GIUSEPPEVigliano (Biella)Soldato

ARGENTO

DEANDREA EMILIODonato (Biella)Sergente Maggiore

BRONZO

DE GENOVA DI PETTINENGOCESAREBiellaTenente

ARGENTO

DE GENOVA DI PETTINENGOSECONDOBiellaSottotenente

BRONZO

DRAGO BENARIO EUGENIOMezzana Mortigliengo (Biella)Soldato

BRONZO

Page 200: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

FACCENDA PIETROMongrando (Biella)Soldato

ARGENTO

FASSOLETTO D. PIERINOPettinengo (Biella)Sottotenente

ARGENTO

FAVA D’ALBERTO GINOCoggiola (Biella)Maggiore

BRONZO

FECIA DI COSSATO CARLOCossatoGenerale

ARGENTO

FECIA DI COSSATO CARLOCossatoCapitano

BRONZO

FECIA DI COSSATO LUIGISan Paolo Cervo (Biella)Tenente Generale, Cte. III CA

2 ARGENTOBRONZO

FENOGLIO ERNESTOPollone (Biella)Soldato, 2a Compagnia T.R.T. Genio

BRONZO

FERRA VITTORIOBiellaMaresciallo

BRONZOCROCE

FERRERO LUIGIBiella

Maggiore

ARGENTOBRONZO

FERRO RENZOCandelo (Biella)

CROCE

FRANZOI GIOVANNIBiella

Soldato

ARGENTO

GALLO GIOVANNIBiella

Capitano

CROCE

GATTI CARLOBiella

Caporalmaggiore

BRONZO

GERENZANO PAOLOCoggiola

Capitano

ARGENTO

GIAMELLO FRANCESCOBiella

Caporale

ARGENTO

GIORGIO BRUNOTorrazzo (Biella)

Sottotenente

BRONZO

Page 201: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

GIOVANNETTI VINCENZOBiella

Sergente

2 CROCI

GIRODETTI ROMOLOVallemosso (Biella)

Soldato

2 BRONZO

GIUDICI PIOBiella

Tenente

ARGENTO

GIVONE GENNAROZimone

Soldato

BRONZO

GOGGIA CARLO AMEDEOBiella

Sottotenente

ARGENTO

GOLZIO ARMANDOAndorno Micca (Biella)

Aiutante di Battaglia

PMG

GRONDA ELISEOPonzone (Biella)

Soldato

BRONZO

GUGLIELMINOTTI ANTONIOBiella

Caporale

ARGENTO

GUGLIELMINOTTI BIANCO C. Cossila (Biella)

Sergente

ARGENTO

GUIDETTO ANNUNZIOMiagliano (Biella)

Soldato

BRONZO

HAIPEL MARIOBrusnengo (Biella)

Maresciallo

ARGENTO

IEMMA ANDREABiella

Tenente

ARGENTO

JACAZIO GIUSEPPESan Paolo Cervo (Biella)

Maggiore

ARGENTO

LACCHIO TERENZIOBiella

Caporale

BRONZO

LACE ETTOREAndorno Micca (Biella)

Tenente Colonnello

ARGENTO

LICHENE ALDO LINOCossato (Biella)

Sergente

ARGENTO

Page 202: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

LOCATELLI ERMANNOCrevacuore (Biella)

Tenente

ARGENTO

LORIO DOMENICOBiella

Soldato

BRONZO

MAGGETTI MARIOSostegno

Caporale

BRONZO

MAGGIO LUIGIBiella

Soldato

ARGENTO

MAGI LUIGI MARIAMontesinaro (Biella)

Tenente Cappellano

ARGENTO

MALLENS GIUSEPPEMasserano (Biella)

Capitano

ARGENTO

MARCHETTI UGOBiella

Generale

2 BRONZO

MARTINENGO LUIGIBiella

Soldato

ARGENTO

MARZAGLIA GIOACHINOCossato (Biella)Soldato

2 ARGENTO

MAZZONI PIERGIOVANNIBiellaTenente Colonnello

BRONZO

MAZZONI RODOLFOBiellaColonnello

BRONZO

MENALDO SANTI GIOVANNITorrazzo (Biella)Sergente, 76a B. Garibaldi

BRONZO

MINIGGIO GIUSEPPEPettinengo (Biella)Sergente

BRONZO

MOGGIO SERAFINOCossato (Biella)Caporale

ARGENTO

MOMBELLO OTTAVIOValle San Nicolao (Biella)Soldato

BRONZO

MONTIBELLI NATALETrivero (Biella)Caporale

BRONZOCROCE

Page 203: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

MORANINO LUIGIBiella

CROCE

MOSCA CARLOBiella

Soldato

ARGENTO

MOSCA MARC CLODOMIROCampiglia Cervo (Biella)

Sottotenente, 17° Rgt. Artiglieria di CA

BRONZO

MOSCA SIEZ PIETRORosazza (Biella)

Caporale

ARGENTO

NAVARO IACOPOMasserano (Biella)

Tenente

ARGENTO

NEGRO EMILIOBiella

Soldato

ARGENTO

NEGRO GIOVANNISalussola (Biella)

Colonnello

2 ARGENTOBRONZO

OLIVERO MATTEOBiella

BRONZO

OPPEZZO UGOBiella

Sottotenente

ARGENTOBRONZO

OTTINO ANTONIOMagnano (Biella)

Sergente

2 ARGENTOBRONZO

OTTINO VITTORIOMagnano (Biella)

Sergente

ARGENTO

OTTRIA DOMENICOPray (Biella)

Soldato

BRONZO

PARLAMENTO GUIDOCossato (Biella)

Aiutante di Battaglia

ARGENTOPMG

PASQUALE ANTONIOBiella

Soldato

ARGENTOPMG

PASSERA FRANCESCOBiella

Soldato

BRONZO

Page 204: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

PELLEREY ANTONIONetro (Biella)

Caporalmaggiore

BRONZO

PERELLI GIORGIO

Sottotenente

CROCE

PESSA OTTAVIOCandelo (Biella)

Soldato

BRONZO

PETITI PASQUALEAndorno Micca (Biella)

Generale

ARGENTO

PIANA ALFONSOPettinengo (Biella)

Sergente

ARGENTO

PORRINO FEDERICOBiella

Capitano

ARGENTO

RAMASCO CLEMENTEBiella

Generale

3 CROCI

RAMELLA GIACOMOBiella

Caporale

BRONZO

RAMELLA PRALUNGO LODOVICOCossila (Biella)

Caporale

ARGENTO

RAMELLA-GAIABiella

Sergente

ARGENTO

REY FELICERonco (Biella)

Maggiore

ARGENTO

RIBATTO GIOVANNIBiella

Sergente

BRONZO

RICCARDI DI NETRO ERNESTOGIUSEPPEBiella

Capitano

2 ARGENTO

RICCARDI DI NETRO PAOLOMASSIMOBiella

Capitano

BRONZO

RINALDO LEONARDOCoggiola (Biella)

Soldato

ROLANDO GIOVANNIBiella

Soldato

ARGENTO

Page 205: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

ROLANDO VINCENZOBiella

Sottotenente

BRONZO

ROMERSA GIOVANNIBrusnengo (Biella)

Tenente

CROCE

ROSAZZA ANNIBALEAndorno Micca (Biella)

Caporale

BRONZO

ROSSETTI EUGENIOOcchieppo Inferiore (Biella)

Soldato

BRONZO

ROSSO ALDOBiella

Capitano

CROCE

ROSSO LUIGIBiella

Marinaio

ARGENTO

ROVERO UMBERTOMasserano (Biella)

Generale

ARGENTO

RUBIN-NEIRETTI GIACOMOSordevolo

Soldato

ARGENTOBRONZO

SALINO FRANCESCOBiellaSoldato

BRONZO

SALINO PIETROBiellaGenerale

ARGENTO2 BRONZO

SALVIA VINCENZOSordevoloSergente

BRONZO

SAMPIETRO EUGENIOBiellaCapitano

BRONZO

SARSELLI GIUSEPPEVigliano (Biella)Caporale

BRONZO

SCHIAPARELLI CESARE FELICEOcchieppo Inferiore (Biella)Capitano

ARGENTOBRONZO

SCHIAPPARELLI GIUSEPPEOcchieppo Inferiore (Biella)Soldato

BRONZO

SCHIAPPARELLI VITTORIOBiellaCarabiniere, Rep. RR CC

CROCE

Page 206: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

SEGRÉ FERDINANDOBiellaTenente

BRONZO

SEIMANDI ANDREABiellaCaporalmaggiore

ARGENTO

SERRA PIETRO ALESSANDROCandelo (Biella)Capitano

ARGENTO

SIBERINO MARIOMasserano (Biella)Soldato

ARGENTO

SOLA GIUSEPPEChiavazza (Biella)Sergente

ARGENTOBRONZO

STESINA MARIOMottalciata (Biella)Sergente

BRONZOCROCE

STORTI GIULIOBiellaSoldato

ARGENTO

STRAUDI GUGLIELMOPralungo (Biella)Soldato

CROCE

SUNDER GIULIO LUIGITollegno (Biella)

Tenente

CROCE

SUSSARELLO ANTONIOSandigliano (Biella)

Caporale

2 CROCI

TALLIA REMOStrona (Biella)

Capitano

CROCE

TAMAGNINI ALDOCrocemosso (Biella)

Carabiniere, Rep. RR CC

CROCE

TAPPI EZIOBiella

Tenente

ARGENTO

TOGNAZZO SESTOStrona (Biella)

Caporalmaggiore

ARGENTO

TORTORA FRANCESCOBiella

CROCE

TRABALDO ADRIANO FELICECrevacuore (Biella)

Capitano

CROCE

Page 207: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

TRAPELLA CESAREBiellaSoldato

CROCE

TUA LUIGIBiellaSoldato

BRONZO

TURIEN ANTONIOMongrando (Biella)Soldato

BRONZO

VAGLIO DANTEPettinengo (Biella)Sottotenente

CROCE

VAGLIO OSTINA BERNARDOPettinengo (Biella)Aiutante di battaglia

BRONZO

VAGLIO OSTINA ENRICOPettinengo (Biella)Maggiore

ARGENTOBRONZO

VALZ ORSO PIETROSan Paolo Cervo (Biella)Caporalmaggiore

ARGENTO

VASSALLO EUGENIOCoggiola (Biella)Soldato

BRONZO

VIALE GIUSEPPEPettinengo (Biella)

Sergente

ARGENTO

VINEIS ANGELOMongrando (Biella)

Carabiniere, Rep. CC. RR.

BRONZO

VOLPARI LUCASETTI ARNALDOCossila (Biella)

Tenente

CROCE

ZAGANELLI ANGELOSordevolo (Biella)

Soldato

CROCE

ZAMPERI CLEMENTEBiella

Maggiore

ARGENTO

ZANONE DINOBiella

Tenente

2 BRONZO

ZANTA FEDERICOVigliano (Biella)

Soldato

BRONZO

ZILIANI ARMANDOVallemosso (Biella)

Sergente

ARGENTO

Page 208: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

ZIN OTTAVIOLesiona (Biella)

Sergente

CROCE

ZOLA FRANCESCOBiella

Sergente

BRONZO

ZOLA GIOVANNIBiella

Soldato

ARGENTO

ZUCCHI MARIOBiella

Capitano

BRONZO

Page 209: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

Decorazioni al Valor Militarealle bandiere delle FF AA

Page 210: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

BANDIERA DELL’ESERCITO

2 Croci di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia1 Medaglia d’Oro al Valor Militare

BANDIERA DELLA MARINA MILITARE

4 Croci di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia2 Medaglie d’Oro al Valor Militare1 Medaglia d’Argento al Valor Militare

BANDIERA DELL’AERONAUTICA MILITARE

1 Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia2 Medaglie d’Oro al Valor Militare5 Medaglie d’Argento al Valor Militare

BANDIERA DELL’ARMA DEI CARABINIERI

5 Croci di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia3 Medaglie d’Oro al Valor Militare5 Medaglie d’Argento al Valor Militare4 Medaglie di Bronzo al Valor Militare2 Croci di Guerra al Valor Militare

BANDIERA DELLA GUARDIA DI FINANZA

2 Croci di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia3 Medaglie d’Oro al Valor Militare4 Medaglie d’Argento al Valor Militare2 Croci al Valor Militare

BANDIERA DELLA POLIZIA DI STATO

1 Croce dell’Ordine Militare d’Italia2 Medaglie di Bronzo al Valor Militare

BANDIERA DELLA POLIZIA PENITENZIARIA

1 Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia

BANDIERA DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO

1 Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia1 Medaglia d’Argento al Valor Militare

BANDIERA DEL CORPO MILITARE DELLA CROCE ROSSA ITALIANA

2 Medaglie d’Argento al Valor Militare

BANDIERA DEL CORPO DELLE INFERMIERE VOLONTARIE C.R.I.

4 Medaglie d’Argento al Valor Militare4 Medaglie di Bronzo al Valor Militare

18 maggio 2004

Page 211: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

Elenco dei decorati

Page 212: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

Achino Antonio 39Acquadro Eugenio 39Acquadro Livio 39Acquadro Salvatore 39Agiato Francesco 39Aglietta Enrico Pietro 40Aguggia Pietro 40Aimone Arturo 40Albertazzi Paolo 40Albertella Giovanni 41Alberti Mario 41Albertini Carlo 41Alberto Pietro 41Alice Celestino 42Allara-Perla Carlo Luigi 42Allara-Perla Camillo 42Allara-Perla Giovanni 42Alliata Erminio 43Andreani Fernando 43

Angelino Flavio 43Angelino Giovanni 43Angeloni Alessandro 44Angiono Alessandro 44Antonini Ernesto 44Antonioli Giovanni 44Antoniotti Fiorenzo 44Antoniotti Giuseppe 45Antoniotti Ovidio 45Apostolo Vittorio 45Arale Ugo 45Arposio Alessandro 45Asta Giacometti Rolando 46Avogadro di Collobiano Ferdinando 46Avogadro di Vigliano Luigi 46Aymo Boot Emanuele 47Azzarone Francesco 47Badi Domenico 47Badone Enzo 47

Ordine Militare di Savoia e d’Italia

Angiono Francesco 27Avogadro di Quaregna Luigi Felice 27Avogadro di Valdengo-Lascaris Alfredo 27Avogadro di Valdengo Ferdinando 27Avogadro di Valdengo Tancredi 27Bignami Riccardo 28De Genova di Pettinengo Ignazio 28

Ferrero Luigi 28Ferrero Della Marmora Alfonso 28Gariazzo Vincenzo 29Rappis Lorenzo 29Vialardi di Verrone Augusto 29Vialardi di Sandigliano Riccardo 29

Astrua Danilo 33Brevi Don Giovanni 33Carando Ennio 33Città di Biella 34Crosa Costantino 34Falletti Sergio 34

Fecia di Cossato Carlo 35Macchieraldo Ugo 35Sogno Rata Del Vallino di PonzoneEdgardo 36Volpi Pietro 36

Medaglie d’Oro al Valor Militare

Medaglie d’Argento al Valor Militare - Medaglie di Bronzo al Valor Militare

Croci di Guerra al Valor Militare - Promozioni per merito di Guerra

Page 213: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

Bagnari Giuseppe 48Ballarin Angelo 48Balzarini Gabriello 48Bandini Fulvio 48Banino Ermenegildo 49Baratella Angelo 49Baratto Bruno 49Baratto Pierino 49Barazzotto Giovanni 50Barbera Bruno 50Barbera Livio 50Barbera Pietro 51Barbero Pietro 51Barbero Giovanni 51Barbero Luigi 51Baro Antonio 51Baseggio Cristoforo 52Bassano Giovanni 52Basso Mario 53Basso Romano 53Bassotto Eraldo 53Bassotto Giuseppe 53Bassotto Mario 53Battaglia Araldo 54Bavaro Fulvio 54Beccario Ermanno 54Becchia Valerio 54Bellan Alfonso 54Bellardi Giovanni 55Bellia Arrigo 55Bellincioni Giuliano 55Bellucco Armido 56Beltramo Franco 56Beltramo Maurilio 56Benna Luigi 56Benna Mario 56Berdoati Oreste 56Beretta Marcello 57Berrone Ernesto 57Bersano Quinto Carlo 57Bertolini Antonio 57Bertolini Norino 57Bessone Angelo 58

Bianchetto Lido 58Bianchetto Songia Franco 58Bianchino Ferruccio 58Bider Oreste 59Bider Quintino 59Bider Roberto 59Bigiordi Giovanni 59Biola Pietro 60Birolo Michele 60Blotto Giovanni 60Blotto Giuseppe 60Bocca Giovanni 61Bocca Giovanni 61Bocca Guerrino 61Bodo Mario 62Boerio Edoardo 62Boerio Giovanni 62Boffa Angelo 62Boggia Ercole 62Boggio Corrado 62Boggio Franco 63Boggio Mario 63Boggio Pietro 63Boggio Marzet Ugo 63Boggio Tomasaz Ernesto 64Bagnolo Guido 64Bonamore Terenzio 64Bonardi Vittorio 64Bonenti Cesare 64Bonino Quinto 65Bono Ribello Piero 65Borello Alberto 65Borgiallo Oreste 65Borri Eliseo 66Borri Gaspardin Arturo 66Borrione Agostino 66Borrione Augusto 66Borrione Carlo 66Borrione Francesco 66Borrione Pierino 67Borsano Carlo 67Bortolotto Guerrino 67Boschetti Giuseppe 67

Page 214: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

Bosco Ubertino 68Bosso Giovanni 68Bossotto Alberto 68Botta Albino 68Botta Alfonso 68Botta Antonio 69Botta Ottavio 69Botta Smeraldo 69Botto Aldo 69Botto Carlo 70Botto Luigi 70Botto Mario 70Botto Renato 70Bozzalla Giuseppe 70Bozzo Secondo 71Bracco Marco 71Bragagnolo Valther 71Brera Alberto 71Broglia Eugenio 72Brovarone Giuseppe Adriano 72Buffa Luigi 72Buratti Aldo 72Buscaglione Nicola 73Bussi Pietro 73Cagna Ferruccio 73Calderoni Giulio 73Camossa Dante 73Camossa Delio 74Camossa Ottavio 74Canepa Oreste 74Caneparo Annibale 74Caneparo Pietro 74Caneparo Severino 75Canova Giovanni 75Caporale Giovanni 75Cappellaro Giovanni 75Capursi Antonio Cristoforo 75Carletti Mario 76Carlevaro Ugo 76Carmagnola Pietro 76Carola Valentino 76Carpo Rinaldo 77Carrera Antonio 77

Carrera Orilio 77Cartotti Attilio 77Castagneri Pietro 77Castellan Sante 78Catella Vittore 78Catella Rebecco Renato 79Cattaneo Guido 79Cattaneo di Rovellasca Eugenio 79Catto Elso 79Cavaglià Mario 79Cavallin Gino 79Cavallin Giovanni 80Cecchin Francesco 80Cerati Igino 80Ceria Amerigo 80Ceria Bartolomeo 80Ceroni Giuseppe 81Cerreia Varale Antonino 81Cerutti Ezio 81Cerruti Remo 81Cerruto Del Mastro Irido 81Cerutti Giuseppe 82Cherubin Andrea 82Chiappa Giacomo 82Chiappa Oreste 82Chiappa Vitale 82Chiappara Giuseppe 83Chiapparin Luigi 83Chiona Corrado 83Chiorino Efrem 83Chiorino Giuseppe 84Chiorino Oreste 84Chiusano Roberto 84Ciarletti Ezio 84Cigna Riccardo 85Cignetti Gabriele 85Cima Aldo 85Cimma Franco 86Cimma Tersilio 86Cinguino Paride 86Ciocchetti Giacinto 86Cislaghi Paolo 87Clerici Gianfranco 87

Page 215: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

Clerici Antonio 87Coda Carlo 87Coda Carlo Giuseppe 87Coda Eugenio 88Coda Pietro 88Codini Pietro 88Comella Giovanni 88Comoglio Remo 88Conti Florindo 89Coppa Bartolomeo 89Corbelletti Primo 89Cornalino Giuseppe 89Corte Amilcare 89Corte Luigi 90Corte Pierino Ubaldo 90Corvino Manlio 90Corvino Sergio 91Cossavella Amabile 91Costa Leone 91Costa Massimo 91Costa Quinto 92Craveia Giuseppe 92Cravello Gian Paolo 92Cresto Adolfo 92Cresto Luigi 93Crivello Gaspare 93Croce Giuseppe Silvio 93Crolla Roderigo 93Crosa Oscar 94Crosa Renzo 94Crosa Silvio 94Crosa-Galant Giovanni Battista 94Cucco Giuseppe 94Cucco Mario 95Cucco Ottavio 95Cucco Quinto 95Curto Gino 96Dal Canton Giovanni 96Dallimonti Carlo 96Dallimonti Lodovico 96Dalmasso Giuseppe 97Damiani Camillo 97Danasino Emilio 97

Daniele Benedetto 97De Bernardi Edoardo 97De Bernardi Romolo 98Del Conte Angelo 98Delgrosso Virginio 98Dell’acqua Samuele 98Delorenzi Pietro 98Delpiano Enrico 99Delponte Giovanni 99Del Soldato Cesare 99Del Vecchio Nicola 99De Maria Leonida 99De Martini Ernesto 100De Riu Antioco 100Derossi Annibale 100De Rossi Antonio 100Dettoma Carlo 100D’eusebio Giovanni 101Di Salvia Giovanni Battista 101Domo Angelo 101Donà Alessandro 101Donati Mario 101Dondana Luigi 102Donna Pietro 102Emprino Giorgio 102Enrico Bena Attilio 102Eusebio Edoardo 102Faga Antonio 102Fagnola Luigi 103Falagiarda Lino 103Falletti Italo 103Falletti Roberto 103Fantone Julio Giuseppe 103Fava Virginio 104Fava Dalbert Virginio 104Favario Antonio 104Fedozzi Termido 104Feo Giovanni 104Ferla Luigi Ferdinando 105Ferraris Alessandro 105Ferrero Luigi 105Ferrero Della Marmora Alessandro 105Ferroni Ariani Gualtiero 105

Page 216: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

Fiamma Elver 106Fiocca G. Battista 106Fiorina Aldo 106Flecchia Giuseppe 106Florio Umberto 106Foglia Celestino 107Foglia Fiorentino 107Foglia Giovanni 107Foglia Luigi 107Foglio Loris 108Fontana Delio 108Fontanella Elio 108Fontanella Giuseppe 108Fontanella Renato 108Forno Adelio 109Fossati Pietro 109Friaglia Corrado 109Furlan Giovanni 109Furno Efisio 109Gabutti Domenico 110Galazzo Ernesto 110Galdini Ottavio 110Gallian Arrigo 110Gallino Giovanni 110Gallo Annibale 110Gamba Guido 111Gambaro Attilio 111Gambetti Carlo 111Gambro Fiorenzo 111Garavoglia Luigi 112Garbaccio Alcide 112Garbaccio Arturo 112Garbaccio Amilcare 112Gardoni Giovanni 112Garino Mario 113Garizio Alfonso 113Garombo Giovanni 113Gazzara Luigi 113Gelso Achille 114Gentini Gervasio 114Ghirardi Tommaso Antonio 114Giachino Emilio 114Giacometti Antonio 114

Giacomini Vito 115Gianni Luigi 115Giardino Antonio 115Giardino-Roch Giovanni 115Giardino-Roch Pietro 116Giavina Carlo 116Gibba-Mecco Alessandro 116Gibello Pettano Luciano 116Gibello-Valle Attilio 117Gilardi Giuseppe 117Gilardino Bruno 117Giletti Edoardo 117Gilibert Giliberto 118Giuliano Aristide 118Givone Agostino 118Givone Lio Aldo 118Givonetti Giuseppe 119Golzio Giuseppe 119Goreri Umberto 119Gottero Roberto 119Gremmo Mario 119Gremmo Orazio 120Gronda Efisio 120Gronda Guido 120Grosso Armando 120Grosso Giacomo 121Guala Agostino Giuseppe 121Guala Ugo 121Guelpa Efisio 122Guelpa Elisio 122Guelpa Vittorio 122Guglielminotti Giovanni 122Janutolo Gros Italo 122Jon Rino 122Lacchia Giovanni 123Lanza Ugo 123Lanza Vito 123Lavinio Paolo 123Levis Giglio 123Levis Piacentino 124Levis Simone 124Locci Torquato 124Lorio Alessandro 124

Page 217: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

Lucchini Emilio 125Lucente Giovanni 125Lupi Corrado 125Macchetti Giuseppe 125Macchetto Cornelio 126Macchieraldo Ermanno 126Macchieraldo Pierino 126Macciotta Pietro 127Maffei Livio 127Maffeo Pietro 127Maffeo Teodoro 127Maffeo Tersillo 128Maffiotti Eduilio 128Maffucci Generoso 128Maggia Cornelio 128Maggia Gioachino 129Maggia Leo 129Magliola Augusto 129Magliola Emilio 129Magliola Ernesto 130Magliola Francesco 130Maglioli Nicola 130Magnani Renato 130Mainardi Cesare 131Mancianti Settimio 131Manfredo Giovanni 131Mantellero Giuseppe 131Manza Paride 132Marchiando Vittorio 132Mares Giuseppe 132Margari Armando 132Mariannini Giovanni 132Mariotti Ernesto 133Masazza-Gal Giulio 133Masserano Guido 133Mazzia Picciot Vittorio 133Mazzia Prudenzio 133Mazzia Roberto 134Mazzolari Alberto 134Mecco Pietro 134Menada Vincenzo 134Menaldo Cesare 134Menaldo Eligio 135

Mercando Armando 135Merlo Antonio 135Mettadelli Elso 135Miglietti Clemente 135Miglietti Luigi 136Milanaccio Carlo 136Mino Cesare 136Mino Barale Raimondo 137Mirone Giuseppe 137Moggio Giovanni 137Molteni Carlo 137Mombello Ezio 137Mongilardi Ilare 138Montaldi Marco 138Montangero Adolfo 138Monteferrario Giuseppe 138Monteleone Filippo 139Mora Aldo 139Morezzi Irlando 139Morino Antonio 139Morino Domenico 139Morino Baquetto Bernardo 140Morra di Sandigliano e Carpenetta Bernardino 140Mortarino Lorenzo 140Mosca Cesare 140Mosca Franco 140Mosca Giovanni 141Mosca Guglielmo 141Mosca Silvio 141Mosca Balma Virginio 141Motto Secondino 141Musso Antonio 142Muzio Pietro 142Negro Angelo 142Negro Idolo 142Niccolò Angelo 143Niccolò Tersillo 143Nicolello Carlo 143Nicolò Fiorenzo 143Norza Augusto 143Oddone Zefferino 144Oehme Ermanno 144

Page 218: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

Oliva Amedeo 144Oliverio Lorenzo 144Onor Placido 144Ormezzano Luigi 145Ormezzano Pietro 145Ottino Antonio 145Ottino Luigi 145Ozino Paride 145Paludi Tomaso 145Panizzone Mario 146Paola Giovanni 146Paoli Giovanni 146Paracchi Elmo 146Parlamento Enrico 146Pasqual-Cucco Eraldo 147Pasquina Oreste 147Passera Francesco 147Passerana Elvio 147Passuello Bortolo 147Pastore Primo 148Pavignano Giovanni 148Pecoraro Franco 148Pecoraro Umberto 148Pega Pietro 148Pella Bruno 149Pella Giovanni 149Pella Guido 149Pellerey Urbano 149Penna Carlo 150Penna Franco 150Penna Luigi 150Peraldo Delmo 150Peraldo Oreste 151Peraldo Primo 151Peraldo Dan Bruno 151Peraldo-Eusebias Egidio 151Peraldo Fioravante Pietro 152Perazio Carlo 152Perazio Ezio 152Perazio Silvio 153Perazzone Modesto 153Perin Riz Bruno 153Perinetto Luigi 153

Perino Filippo 153Perino Quinto Marco 154Perino Pietro 154Perolio Guido 154Perona Antonio 154Perotto Luciano 154Perotto Nicco Anselmo 155Perratone Cipriano 155Perrone Isili Luigi 155Persico Secondo 155Piana Achille 156Piantino Carlo 156Piantino Daniele 156Piantino Giovanni 156Piazza Ottavio 156Pidello Giovanni 157Pidello Lelio 157Pighi Libero Albino 157Piletta Adolfo 157Piletta Alberto 158Piletta Dionigi 158Pivotto Pietro 158Pizzato Antonio 158Plano Federico 158Polto Ezio 159Poncet Leone Giuseppe 159Pongiluppi Guido 159Ponti Vittorio 159Porta Cipriano 160Pozzo Riccardo 160Praloran Giuseppe 160Prato Carlo 160Prato Florindo 161Prato Giuseppe 161Preta Guida 161Prina Angelo 161Prina Tognotetto Edoardo 161Proni Eugenio 162Pugliese Angelo 162Quanteroni Antonio 162Quazza Renato 162Queresta Nino 162Rada Eracleo 163

Page 219: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

Ramazio Quinto 163Ramella Antonio 163Ramella Ernesto 163Ramella Francesco 163Ramella Franco 164Ramella Giovanni Camillo 164Ramella Bagneri Costantino 164Ramella Levrin Bruno 164Ramella Valet Felice 165Ramella Votta Lorenzo 165Rappis Pier Giovanni 165Ravera Giovanni 165Re Bartolomeo 165Rege Angelo 166Rege Federico 166Rege Nero Guido 166Regis Attilio 166Rezza Armando 166Riva Ferdinando 167Rivetti Roberto 167Rizzolo Attilio 167Roberto Giuseppe 167Roero Angelo 167Rolando Ettore 168Rondo Albino 168Rosazza Amilcare 168Rosazza Arturo 168Rosazza Gemmino 168Rosazza Ugo 169Rosazza Buro Teodoro 169Rosazza-Manuel Antonio 169Rosazza-Manuel Edmondo Tancredi 169Rosazza-Pistoler Corrado 169Rossetti Angelo 170Rossetti Giovanni Battista 170Rossetti Pietro 170Rossi Galdino 170Rossi Giordano Bruno 170Rosso Cornelio 170Rota Giuseppe 171Rovere Innocente 171Rovere Severino 171Ruffino Giuseppe 171

Saletta Ferruccio 172Salice Cesare 172Salino Giovanni 172Salvemini Gaetano 172Salza Nicola 173San Martino Antonio 173Sanna Giovanni 173Sanvido Emilio Angelo 173Sapellani Angelo 174Sapienza Orazio 174Sappino Dante 174Sarti Romualdo 174Sasso Pio 175Scaramuzzi Giovanni 175Schiapparelli Romano 175Scribanti Franco 175Segrè Arturo 176Segrè Emanuele 176Sella Giuseppe 176Sella Luigi 176Selvaggio Corradino 177Serra Angelo 177Serra Raffaele 177Sesti Ferdinando 177Siletti Benedetto 178Sirio Pietro 178Sogno Emilio 178Sola Angelo 178Sola Arnulfo 179Sola Francesco 179Sola Genesio 179Sormano Francesco 179Sormano Umberto 179Spagna Antonio 180Spaudi Aldo 180Spelta Angelo 180Spirito Carlo 180Spreafico Innocente 180Stainer Renato 181Stalivieri Remigio 181Stevan Renzo 181Stradella Luigi 181Strobino Battista 182

Page 220: IL LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

Strobino Oredo 182Strona Amilcare 182Strona Luigi 182Stroppa Luigi 183Tamagno Battista 183Tappi Carlo 183Tappi Leone 183Tappi Mario 184Taverna Felice 184Taverna Tersilio 184Tempia Attilio 184Tempia Ferdinando 184Tempia Giovanni 185Tiboldo Bogin Giovanni 185Tinivella Umberto 185Tonda Giovanni 185Toso Silvio 185Trabbia Ettore 186Trinchero Renzo 186Tritapepe Antonio 186Triverio Ermenegildo 186Triverio Federico 187Triverio Mario 187Trombini Sanzio 187Ubertelli Ruggero 187Ubertalli Ape Cesare 188Ubertalli Ape Giuseppe 188Uberti Bona Carlo 188Uberti Bona Duilio 188Uglione Umberto 188Vaglio Aristide 189Vaglio Salvino 189Vaglio-Giors Egidio 189Vaglio-Giors Sergio 189Vaglio-Laurin Giuseppe 189Valcaudo Savino 190Valle Domenico 190Valz Brenta Paolino 190Valz Griss Pier Anselmo 190Varo Simone 191Vedda Armando 191Venara Aurelio 191Venara Enrico 191Vercelloni Giuseppe 192

Verdoia Luigi 192Verdoia Mario 192Verdoia Michele 193Verdoia Pietro 193Vergnasco Costante Remo 193Verna Carlo 193Verzone Eugenio 193Vesco Amedeo 194Vialardi di Sandigliano Emiliano 194Vialardi di Sandigliano Gabriele 194Vialardi di Sandigliano Melitone 194Vialardi di Sandigliano Paolo 195Vialardi di Verrone Amedeo 195Vialardi di Verrone Fortunato 195Vialardi di Villanova Luigi 195Viana Dante 195Viglietta Antonio 196Vineis Carmelo 196Vineis Giacomo 196Vitta-Zelman Emilio 196Vittone Giuseppe 197Volpini Angelo 197Volpini Leandro 197White Normanno 197Zanello Elio 197Zanetti Corradino 198Zannone Enrico 198Zanoli Rodolfo 198Zanon Lucio Gino 198Zanone Achille 199Zanone Nestore 199Zanone Primino 199Zanoni Francesco 199Zanotti Franco 199Zeller Alfredo 200Zicca Titino 200Zola Domenico 200Zola Giacomo 200Zola Remigio 200Zona Maurilio 201Zorio Mario 201Zublena Bernardo 201Zublena Pietro 202Zuccone Angelo 202

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

Abada Francesco 205Agliatta Erminio 205Albertazzi Matteo 205Andolfato Emanuele 205Andolfato Ennio 205Angiono Fiorenzo 205Argentero Stefano 205Avogadro di Cerrione Lodovico 205Avogadro di Valdengo Annibale 205Avogadro di Valdengo Flaminio 205Avogadro di Vigliano Antonio Luigi 205Avogadro di Vigliano Augusto 205Balagna Gelsomino 205Banfi Beniamino 205Barbero Giuseppe 205Barili Lorenzo 206Bartagnolio Aurelio 206Bassano Luigi 206Baudrocco Beniamino 206Baudrocco Giovanni 206Bellia Franco 206Bello Alessandro 206Beltrame Giovanni 206Bettini Aldo 206Bianco Arrigo 206Bignotti Virgilio 206Biola Francesco Quint. 206Biolla Lorenzo 206Bocca Giovanni 206Boero Filiberto Stefano 206Boggiani Giuseppe 206Boggio Ernesto 207Bonardi Emilio 207Bonioni Carlo 207Brendolin Isidoro 207Bruno Giorgio 207Calvano Saturno 207Carando Manlio 207Cardinale Giuseppe 207Carta Giuliano 207Cassinis Francesco 207

Catella Giovanni 207Catto Antonio Annibale 207Cerati Danilo 207Cerruti Biondino Flavio 207Cerutti Eusebio 207Chiapparin Angelo 207Chiorino Wilmer 208Ciudino G. Battista 208Clerico Italo 208Coda Zabetta Giacomo 208Colli G. Battista 208Conticini Umberto 208Cornacchia Silvino 208Cornetto Bourlot Giuseppe 208Cucco Agostino 208Cucco Giovanni 208Cupertino Vito Michele 208Dalmasso Giuseppe 208Deandrea Emilio 208De Genova di Pettinengo Cesare 208De Genova di Pettinengo Secondo 208Drago Benario Eugenio 208Faccenda Pietro 209Fassoletto D. Pierino 209Fava D'alberto Gino 209Fecia Di Cossato Carlo 209Fecia Di Cossato Carlo 209Fecia Di Cossato Luigi 209Fenoglio Ernesto 209Ferra Vittorio 209Ferrero Luigi 209Ferro Renzo 209Franzoi Giovanni 209Gallo Giovanni 209Gatti Carlo 209Gerenzano Paolo 209Giamello Francesco 209Giorgio Bruno 209Giovannetti Vincenzo 210Girodetti Romolo 210Giudici Pio 210

Decorati al Valor Militare non reperiti

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LIBRO EROICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA

Givone Gennaro 210Goggia Carlo Amedeo 210Golzio Armando 210Gronda Eliseo 210Guglielminotti Antonio 210Guglielminotti Bianco C. 210Guidetto Annunzio 210Haipel Mario 210Iemma Andrea 210Jacazio Giuseppe 210Lacchio Terenzio 210Lace Ettore 210Lichene Aldo Lino 210Locatelli Ermanno 211Lorio Domenico 211Maggetti Mario 211Maggio Luigi 211Magi Luigi Maria 211Mallens Giuseppe 211Marchetti Ugo 211Martinengo Luigi 211Marzaglia Gioachino 211Mazzoni Piergiovanni 211Mazzoni Rodolfo 211Menaldo Santi Giovanni 211Miniggio Giuseppe 211Moggio Serafino 211Mombello Ottavio 211Montibelli Natale 211Moranino Luigi 212Mosca Carlo 212Mosca Marc Clodomiro 212Mosca Siez Pietro 212Navaro Iacopo 212Negro Emilio 212Negro Giovanni 212Olivero Matteo 212Oppezzo Ugo 212Ottino Antonio 212Ottino Vittorio 212Ottria Domenico 212Parlamento Guido 212Pasquale Antonio 212

Passera Francesco 212Pellerey Antonio 213Perelli Giorgio 213Pessa Ottavio 213Petiti Pasquale 213Piana Alfonso 213Porrino Federico 213Ramasco Clemente 213Ramella Giacomo 213Ramella Pralungo Lodovico 213Ramella-Gaia 213Rey Felice 213Ribatto Giovanni 213Riccardi di Netro Ernesto Giuseppe 213Riccardi di Netro Paolo Massimo 213Rinaldo Leonardo 213Rolando Giovanni 213Rolando Vincenzo 214Romersa Giovanni 214Rosazza Annibale 214Rossetti Eugenio 214Rosso Aldo 214Rosso Luigi 214Rovero Umberto 214Rubin-Neiretti Giacomo 214Salino Francesco 214Salino Pietro 214Salvia Vincenzo 214Sampietro Eugenio 214Sarselli Giuseppe 214Schiaparelli Cesare Felice 214Schiapparelli Giuseppe 214Schiapparelli Vittorio 214Segré Ferdinando 215Seimandi Andrea 215Serra Pietro Alessandro 215Siberino Mario 215Sola Giuseppe 215Stesina Mario 215Storti Giulio 215Straudi Guglielmo 215Sunder Giulio Luigi 215Sussarello Antonio 215

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TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO

Tallia Remo 215Tamagnini Aldo 215Tappi Ezio 215Tognazzo Sesto 215Tortora Francesco 215Trabaldo Adriano Felice 215Trapella Cesare 216Tua Luigi 216Turien Antonio 216Vaglio Dante 216Vaglio Ostina Bernardo 216Vaglio Ostina Enrico 216Valz Orso Pietro 216

Vassallo Eugenio 216Viale Giuseppe 216Vineis Angelo 216Volpari Lucasetti Arnaldo 216Zaganelli Angelo 216Zamperi Clemente 216Zanone Dino 216Zanta Federico 216Ziliani Armando 216Zin Ottavio 217Zola Domenico 217Zola Giovanni 217Zucchi Mario 217

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FINITO DI STAMPARE

PER I TIPI DE

L’ARTISTICA SAVIGLIANO

IL MAGGIO