Indice del RIIR 2010-Rapporto sull'Innovazione nell'Italia delle Regioni
Il libro delle regioni
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“Il mio quaderno delle regioni” a cura dei ragazzi della classe I sez E S.M.S. “Niccolò Andria” Massafra (Ta) Anno scolastico 2011-2012
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INDICE
- FILASTROCCA DELLE REGIONI 2 FILASTROCCA DELLE REGIONI DEL SUD 3 - BASILICATA 4 - CALABRIA 9 - CAMPANIA 14 - PUGLIA 20 - SICILIA 24
- FILASTROCCA DELLE REGIONI DEL CENTRO
30 - ABRUZZO 31 - MOLISE 33 - LAZIO 35 - UMBRIA 37 - TOSCANA 39 - MARCHE 41 - SARDEGNA 43
FILASTROCCA DELLE REGIONI DEL NORD
50 - EMILIA ROMAGNA 51 - LIGURIA 55 - LOMBARDIA 59 - VALLE D’AOSTA 63 - PIEMONTE 65 - TRENTINO ALTO ADIGE 69 - VENETO 74 - FRIULI VENEZIA GIULIA 78
- GIOCHI 83
- “UN NOSTRO PENSIERO…” 93
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Filastrocca Delle Regioni
L’Italia ha venti regioni E di italiani ce ne sono milioni.
Iniziamo a elencare quelle settentrionali,
Mete soprattutto di viaggi invernali: Valle d’Aosta, Piemonte e Lombardia
Lasciano sempre la scia; Trentino, Veneto e Friuli Non vi si pascolano i muli; Liguria ed Emilia Romagna.. Là si che ...se magna!!
Adesso passiamo a quelle del centro
E ne parleremo a stento. Umbria, Marche e Toscana
Sanno come lavorare la lana; Lazio, Abruzzo e Molise
Sono ben divise.
Infine le meridionali Che per noi son le più speciali! Basilicata, Campania e Puglia
Dove la notte è tutt’ altro che buia! Sardegna, Calabria e Sicilia Sono come una grande famiglia
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L’Italia è meravigliosa e stupenda come una rosa
Il sud vi vogliamo illustrare e dal Molise incominciare
Il Molise è famoso per le campane e la Puglia per le zone piane
La Campania è conosciuta per le mozzarelle con cui si fan tante pizzelle.
In Basilicata puoi visitare Matera con i suoi sassi
mentre la Calabria con i famosi bronzi la trovi a due passi.
Se in Sicilia ti vuoi recare dallo stretto di Messina devi passare Qui il mare ti accarezza con dolcezza
E il sole ti riscalda con tutta la sua brillantezza…
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REGIONE: BASILICATA CAPOLUOGO REGIONALE: POTENZA ALTRE PROVINCE: MATERA
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NOME DELLA REGIONE BASILICATA
Il nome della regione deriva da basilikos, titolo greco che indicava il funzionario bizantino che governava que-sta zona. La Basilicata, in epoca preromana, era detta Lucania
TERRA
Il territorio è prevalentemente montuoso, fatta ecce-zione per la Piana di Metaponto, una fascia costiera che si affaccia sul golfo di Taranto. I rilievi principali, tra cui il massiccio del Pollino, fanno parte dell’Appennino Lucano.
Aria
Il clima è caratterizzato da inverni freddi e piovosi, nella parte interna, miti sulla costa mentre le estati sono pressocchè calde e secche
ACQUA
Per quanto riguarda l’idrografia, i principali fiumi sono Basento, Agri e Bradano, che sfociano nel mar Ionio e sono caratterizzati da alvei molto ampi. Il territorio è privo di laghi naturali ed ospita numerosi bacini artificiali.
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I SASSI DI MATERA
Matera è nota ovunque come la città dei sassi, che oggi sono il principale monumento storico della regione.
Il termine "Sassi" nel significato di "rioni pietrosi abitati" è stato utilizzato per la prima volta nel 1204, in riferimento ai due caratteristici rioni noti con il nome di Sassi di Matera, il cui aspetto straordinariamente originale ha impressionato i viaggiatori di ogni epoca.
Contrariamente a quanto si immagina, i Sassi non erano rioni-ghetto dove venivano relegate le classi meno abbienti, ma vi abitavano in origine persone di ogni ceto sociale. Con l' aumentare della popolazione si erano però sovraffollati e la carenza di alloggi aveva indotto numerose famiglie ad utilizzare come abitazioni grotte e cisterne prive di ogni requisito di abitabilità.
Negli anni 60 fu poi avviato un processo di recupero e valorizzazione dei Sassi, che nel 1993 sono stati iscritti nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Si dividono in due zone, separate da uno sperone roccioso.
Il primo dei due sassi, il Sasso Barisano è rivolto a nord ovest ed è ricco di giardini, conventi, abitazioni dai portali scolpiti. Il Sasso Caveoso è invece rivolto a Sud, disposto come un anfiteatro romano, con le suggestive case-grotta scavate nel tufo disposte a gradoni lungo il pendio.
Dopo la seconda guerra mondiale, le oltre 15000 persone che vivevano in queste grotte vennero fatte traslocare in case più salubri e confortevoli, malgrado il loro ostinato rifiuto.
“……Questi coni rovesciati, questi imbuti, si chiamano Sassi… Hanno la forma con cui, a scuola immaginavamo l'inferno di Dante… in quello stretto spazio tra le facciate e il declivio passano le strade, e sono insieme pavimenti per chi esce dalle abi-tazioni di sopra e tetti per quelli di sotto… alzando gli occhi vidi finalmente ap-parire, come un muro obliquo, tutta Matera. …È davvero una città bellissima, pitto-resca e impressionante”
Dal libro “Cristo si è fermato a Eboli” di Carlo Levi
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I Piatti tipici regionali sono il pane cotto, i fusilli con la mollica, grano al sugo, i cutturiddu di pecora, l’Agnello venosino, i panzerotti, la ricotta di latte di pecora piccante e la pezzenta.
La Basilicata è una delle regioni meno popolate d’Italia.
La secolare festa della Madonna della Bruna , protettrice della città di Matera, ha inizio con la processione “dei pastori ” con la quale i quartieri antichi si svegliano alle prime luci dell'alba per salutare il Quadro della Vergine, il cui passaggio è annunciato dai botti pirotecnici. Intanto i cavalieri , scorta del carro processionale, si radunano lungo le vie e nei “vicinati ”.
Come vuole la tradizione, la mattina del 2 luglio la statua di Maria SS viene portata nella chiesa di Piccianello, per poi essere portata in processione sul carro trionfale tutto il pomeriggio
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FUSILLI CON LA MOLLICA INGREDIENTI 400 GR DI FARINA DI GRANO DURO 1OO GR DI MOLLICA DI PANE RAFFERMO AGLIO OLIO DI OLIVA SALE PREPARAZIONE Preparate un impasto con farina,acqua,sale e ricavarne dei cilindri lungi una decina di cm e dal diametro di uno. Arrotolateli e scaldate l’olio in una padellina aggiungete l’aglio e il pane sbriciolato finemente. versate il tutto sulla pasta calda al dente.
PERSONAGGIO STORICO: ORAZIO
Orazio nacque l'8 dicembre del 65 a.C. a Venosa, colonia romana fondata in posizione strategica tra Apulia e Basilicata, nell'attuale Basilicata, figlio di un fattore liberto che si trasferì poi a Roma per fare l'esattore delle aste pubbliche (coactor), compito poco stimato ma redditizio. Il poeta era dunque di umili origini, ma di buona condizione economica. Orazio seguì perciò un regolare corso di studi a Roma, sotto l'insegnamento del grammatico Orbilio e poi ad Atene, all'età di circa vent'anni, dove studiò greco e filosofia presso Cratippo di Pergamo Quando scoppiò la guerra civile Orazio si arruolò, dopo la morte di Cesare, nell'esercito di Bruto
PERSONAGGIO CONTEMPORANEO: ROCCO PAPALEO
Antonio Rocco Papaleo, noto solo come Rocco Papaleo, nasce a Lauria, in Basilicata, il 16 agosto del 1958. Attore, soprattutto di commedia, al teatro e al cinema, cabarettista, è anche regista di qualità, oltre che bravo cantante, dotato di un timbro molto singolare per quanto poco noto ai più. Molto deve al regista e attore italiano Leonardo Pieraccioni, meritevole di averlo lanciato nel grande cinema e nella commedia italiana di qualità
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REGIONE: CALABRIA CAPOLUOGO REGIONALE: CATANZARO ALTRE PROVINCE: COSENZA, CROTONE, REGGIO CALABRIA, VIBO VALENTIA
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NOME DELLA REGIONE CALABRIA
La Calabria deriva il suo nome dai Calabri, un antico popolo
TERRA
Questa regione, dalla forma stretta ed allungata, ha un territorio prevalentemente montuoso (vi troviamo il massiccio del Pollino, l’Altopiano della Sila, l’Aspro-monte..) e collinare. Le pianure principali si trovano lungo le coste e sono la Piana di Sibari, la Piana di Santa Eufemia e la Piana di Gioia. Essendo circondata in buona parte dal mare, presenta molte coste, di tipo basse e sabbiose sul mar Ionio, alte e rocciose sul mar Tirreno.
ARIA
Il clima è mite e secco lungo le coste, mentre nelle zone interne diventa rigido
ACQUA
I fiumi sono Crati, il Neto, il Tacina, mentre i laghi so-no in prevalenza bacini artificiali: Cecito, Arvo e Am-pollino (sulla Sila)
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I GUERRIERI VENUTI DAL MARE: I BRONZI DI RIACE
In una cittadina calabra, Riace, sono state rinvenute due magnifiche statue di bronzo: I Bronzi di Riace
Si tratta di una coppia di statue bronzee di dimensioni leggermente superiori al vero (altezza: 205 cm e 198 cm), di provenienza greca o magnogreca , databili al V secolo a.C. e pervenute in eccezionale stato di conservazione.
Le due statue - rinvenute nel 1972 nei pressi di Riace, in provincia di Reggio Calabria - sono considerate tra i capolavori scultorei più significativi del ciclo ellenico e tra le poche testimonianze dirette dei grandi maestri scultori del mondo greco classico.
Le ipotesi sulla provenienza e sugli autori delle statue sono diverse, ma non esistono ancora elementi che permettano di attribuire con certezza le opere ad uno specifico scultore.
I Bronzi si trovavano al Museo Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria ma, a causa dei lavori di ristrutturazione dello stesso museo, sono temporaneamente ospitati presso Palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale della Calabria.
I Bronzi sono diventati uno dei simboli della città stessa.
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Piatti tipici regionali
SARDE "A SCAPECE":
Dopo aver fritto il pesce, cospargerli con un composto formato da pane grattugiato, prezzemolo e aglio tritato finemente quindi coprirli con olio e aceto aromatizzato.
"PITTA":
È una specie di pizza variamente arricchita con pomodori freschi, peperoni piccanti, acciughe sottosale e olio (pitta chicculiata), oppure chiusa e imbottita con uova sode, ricotta, provola, parti di maiale e peperoncino (pitta maniata).
"SAGNE CHINE":
Tipica pasta al forno la cui farcitura, fatta a strati, è composta da polpettine, uova sode, scamorza, mozzarella e pecorino grattugiato.
"MORSEDDHU":
Piatto tipico della zona di Catanzaro è composto da trippa e frattaglie cotte nel vino rosso, pomodoro e peperoncino piccante. La tipicità del piatto consiste che viene servita in una morbida pagnotta.
MOSTACCIOLI DI SORIANO:
Dolcetti cotti nel forno e composti da farina, miele e anice. Sono simili agli "nzuddi" di Seminara.
"PITTANCHIUSA":
Dolce formato da una pasta sfoglia farcita con uvetta, noci e vino cotto. È un dolce conosciuto anche come "pitta 'mpigliata".
LE SAGNE CHINE
Per la pasta: gr. 450 di farina di grano duro acqua tiepida e sale
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Per il sugo e la farcia: gr. 300 di carne di maiale tritata fine sugo di pomodoro piccante 3 carciofi 5 cucchiaiate di piselli lessati gr. 200 di funghi gr. 200 di mozzarella 4 uova gr. 50 di olio d'oliva 1 pizzico di noce moscata 2 foglie secche di alloro pecorino grattugiato sale e pepe q.b.
Piatto tipico del periodo pasquale. Dopo aver impastato la farina, stendere la sfoglia e ricavarne delle lasagne larghe di circa un palmo.
In un tegame far rosolare in poco olio la carne con un pizzico di sale e di pepe; togliere dal fuoco il composto e lasciarlo raffreddare, aggiungerci due cucchiaiate di pecorino grattugiato e un uovo crudo mescolando il tutto. Con questo impasto formare delle polpettine grandi come nocciole e friggerle in olio abbondante mettendole poi a parte al caldo.
Fare un soffritto con olio, funghi tagliati a fette sottili, gli aromi, i piselli, i carciofi tagliati e in ultimo il sugo di pomodoro.
Preparare le tre uova sode, sgusciarle e tagliarle a rondelle sottili e tagliare a dadini la mozzarella.
Dopo aver lessato in acqua salata le lasagne, un po' per volta, scolarle al dente e deporle per un paio di minuti su di un telo. Ungere una teglia con olio d'oliva, disporvi a strati le lasagne alternandole alle polpette, alle uova sode, al sugo e al pecorino grattugiato. L'ultimo strato si dovrà condire con sugo e pecorino. Mandare in forno per circa un'ora a fuoco moderato.
PITAGORA (570/580) MATEMATICO BERNARDINO TELESIO (1509 - 1588) FILOSOFO TOMMASO CAMPANELLA (1568 - 1639) FILOSOFO CORRADO ALVARO (1895 SCRITTORE GENNARO IVAN GATTUSO - CORIGLIANO CS (1978) CALCIATORE VINCENZO IAQUINTA - CROTONE (1979) CALCIATORE RINO GAETANO - CROTONE (1950-1981) CANTANTE MINO REITANO - FIUMARA RC (1944-2009) CANTANTE
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REGIONE: CAMPANIA CAPOLUOGO REGIONALE: NAPOLI ALTRE PROVINCE: AVELLINO, BENEVENTO, CASERTA, SALERNO
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NOME DELLA REGIONE CAMPANIA
Il nome Campania deriva da campus, parola latina che indicava la pianura aperta, per indicare esattamente la piana di Volturno, dove sorgeva Capua che i Romani chiamavano “Campania felix”
TERRA
Un terzo del territorio è occupato dai rilievi appenninici: da nord a sud corrono l’Appennino campano, sannita, l’Antiappennino campano e l’Appennino lucano. Un altro sistema montuoso, la catena dei monti Lattari, si distacca dalla dorsale appenninica e procede verso il mare, formando la penisola sorrentina. Tra i rilievi ha un’importanza fondamentale il Vesuvio, il secondo vulcano italiano per altezza dopo l’Etna. Sebbene l’ultima eruzione risalga al 1944, il Vesuvio è considerato un vulcano attivo ed è sottoposto a controlli. Appartiene alla regione l’arcipelago campano che comprende le isole di Ischia e Procida.
ARIA
Il clima è mediterraneo, con inverni miti ed estate temperate.
ACQUA
I fiumi che attraversano la regione sono Volturno, Calore, Ofanto, Sele, Garigliano.
FUOCO
Il Vesuvio è l’unico vulcano attivo della regione ed è famoso per l’eruzione che il 24 Agosto del 79 d.C. distrusse le città di Ercolano e Pompei, uccidendo oltre 3000 persone. L’ultima eruzione risale al 1944.
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La costiera amalfitana è il tratto di costa campana, situato a sud della penisola sorrentina, che si affaccia sul golfo di Salerno; è delimitato ad ovest da Positano e ad est da Vietri sul Mare. È un tratto di costa famoso in tutto il mondo per la sua bellezza naturalistica, sede di importanti insediamenti turistici. Considerato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO prende il nome dalla città di Amalfi, nucleo centrale della Costiera non solo geograficamente, ma anche storicamente. La costiera amalfitana è nota per la sua eterogeneità: ognuno dei paesi della Costiera ha il proprio carattere e le proprie tradizioni. La costiera amalfitana è nota anche per alcuni prodotti tipici, come il limoncello, liquore ottenuto dai limoni della zona (sfusato amalfitano), le alici e le conserve di pesce prodotte a Cetara, e le ceramiche realizzate e dipinte a mano a Vietri.
AMALFI: UNA REPUBBLICA MARINARA Amalfi fu una delle quattro repubbliche marinare, insieme a Pisa, Genova e Venezia. Agli amalfitani si deve l’uso della bussola, strumento che però fu inventato dai cinesi e la diffusione delle Tavole amalfitane, una raccolta di leggi che regolamentavano la navigazione.
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Piatti tipici regionali: - Baccalà alla napoletana
- Calamaretti alla sorrentina - Cozze alla napoletana - Mozzarella impanata
- Gnocchi alla sorrentina - Pizza napoletana
- La pastiera napoletana - Babà
- Saltimbocca alla sorrentina
La Campania è la regione con la maggiore densità di popolazione concen-
trata soprattutto lungo la costa
Il prodotto tipico campano è la mozzarella di bufala, esportata in tutto il mondo
La Campania è ai primi posti in Italia per la produzione di pomodori
Una risorsa fondamentale per questa regione è la pesca. Dal mare si pre-
levano i coralli, la cui lavorazione è un’attività artigianale tipica della Campania.
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Festa degli Alpini a metà Luglio si svolge il tradizionale appuntamento in VAL
SAI SERA. Festa S. Gennaro si svolge il 5 maggio, 19 settembre e 16 dicembre per le vie del
centro storico di Napoli.
PIZZA NAPOLETANA: ingredienti:
- 350g. pomodori pelati - 1 pizzico di origano - 3 filetti di acciughe sott’olio - 3 cucchiai di olio d’oliva - 3 foglie di basilico - 1 cucchiaio di capperi - Sale Preparazione:
Spezzettare i pomodori e metterli in una coppetta con l’origano,il sale,l’olio,i
capperi,le foglie di basilico e i filetti di acciughe divisi in pezzettini .Stendere la pasta
in una teglia ben unta cercando di formare un bardano affinché il condimento non
fuoriesca e adagiatevi sopra il composto preparato. Passate in forno preriscaldato a
220 gradi per circa 20 min. a finché la pasta non sarà dorata e croccante.
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- MARADONA nella città Partenopea nella notte del 1984 - MASSIMO TROISI è uno dei re di Napoli. Nasce a S. Giorgio a Cremano e da lì conquisterà il mondo. - ROBERTO SAVIANO nato a Napoli nel 1979 scrittore e giornalista - MASSIMO RANIERI è uno dei più famosi cantanti napoletani - RAFFAELE VIVIANI è uno dei più grandi e politici artisti napoletani - ANTONIO DE CURTIS in arte TOTÒ nasce a Napoli, nel RIONE SANITA’
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REGIONE: PUGLIA CAPOLUOGO REGIONALE: BARI ALTRE PROVINCE: BAT, BRINDISI, LECCE, FOGGIA, TARANTO
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NOME DELLA REGIONE PUGLIA
Il nome Puglia deriva da Apuli, popolo che abitò nell’antichità la regione e quindi da Apulia, nome con cui i romani chiamarono questo territorio
TERRA
La regione ha una forma stretta ed allungata. Nel territorio, quasi completamente pianeggiante, si distinguono cinque diverse zone: IL TAVOLIERE: pianura alluvionale, seconda per estensione solo alla Pianura Padana, che un tempo era zona paludosa e malsana, invece oggi è fertile grazie all’opera di bonifica LA CAPITANATA: tratto montuoso dei monti della Daunia (Foggia) IL GARGANO:promontorio massiccio che si protende nel mar Adriatico, detto lo sperone d’Italia. Questa zona è occupata dalla Foresta Umbra, cioè ombrosa perché accoglie alberi secolari. LE MURGE: arido altopiano di modesta altitudine in cui troviamo le famose grotte di Castellana IL SALENTO: parte peninsulare della penisola (Lecce) Fanno parte della regione le isole tremiti (San Domino, Capraia e San Nicola) e le Cheradi
ARIA
Il clima è caratterizzato da estati calde ed inverni piovose quindi è di tipo mediterraneo. Data la vicinanza del mare questa regione è molto ventilata.
ACQUA
Per quanto riguarda i mari, la Puglia è bagnata a nord e a est dal mar Adriatico, mentre a sud dal mar Ionio. I fiumi sono pochi e hanno carattere torrentizio e il più importante è l’Ofanto. Tra i laghi ricordiamo Lesina e Varano che sono situati sulla costa settentrionale della regione
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I TRULLI DI ALBEROBELLO
Isolati nella campagna, oppure riuniti in gruppo a formare paesi arroccati sulle colline, i trulli sono le costruzioni più caratteristiche di questa regione.
Non si hanno notizie certe sulla loro origine. Inizialmente erano costruzioni isolate in mezzo alla campagna, ma a poco a poco si costruirono agglomerati sempre più grandi, fino a diventare veri e propri centri urbani, come accadde ad Alberobello.
Dal latino turris, trulla, o dal greco tholos, o dal greco-bizantino torullosa, tutti significanti Cupola, sono dei tipici edifici discesi attraverso una millenaria tradizione sino ai tempi nostri.
Essi hanno in comune con le abitazioni dei popoli primitivi la forma esterna: un cilindro sormontato da un cono, ma in tutto il resto è una costruzione originale.
I trulli sono interamente costruiti in pietra, non sono usate né malta , né legname, né altri mezzi di sostegno o di collegamento.
Primitiva è la forma, primitivi i mezzi, ma non primitiva è l'arte con cui questi mezzi semplicissimi sono potuti bastare a raggiungere una statica mirabile.
Nei trulli la forma più rozza fa contrasto con la ingegnosa soluzione di un problema di statica possibile solo ai popoli di certo né selvaggi, né primitivi.
I trulli sono costruzioni frequentissime nella bassa Murgia, in provincia di Bari e sono stati dichiarati dall’Unesco “patrimonio dell’umanità”.
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La Puglia è la regione più pianeggiante dell’Italia meridionale La Puglia è al primo posto nella produzione dell’olio d’oliva, primato che
condivide in Europa con la Spagna
PIATTI TIPICI REGIONALI Tra i piatti tipici della cucina pugliese abbiamo
Le orecchiette con le cime di rapa Il pane di Altamura Fave e cicorie I taralli
La festa di San Nicola, patrono di Bari, ricorda il ritorno delle reliquie del Santo che erano state trafugate nel 1097.
In Agosto si tiene nel Salento un grande festival musicale, la notte della Tarantola
con concerti, spettacoli e danze dal sapore folkloristico.
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REGIONE: SICILIA CAPOLUOGO REGIONALE: PALERMO ALTRE PROVINCE: AGRIGENTO;CALTANISSETTA; CATANIA; ENNA; MESSINA; RAGUSA; SIRACUSA; TRAPANI
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NOME DELLA REGIO-NE SICILIA
Il nome Sicilia deriva da Siculi, antica popolazione che si insediò nell’isola. Presenta una caratteristica forma triangolare da cui deriva il nome che le veniva attribuito nell’antichità, TRINACRIA, cioè isola a tre punte.
TERRA
Oltre l’85% del territorio è costituito da montagne e colline. I sistemi montuosi fanno parte dell’Appennino Calabro e Si-culo. La parte centrale è occupata dai grandi altipiani collinari. Il massiccio vulcanico dell’ Etna rappresenta il maggior rilievo della regione. Le pianure si concentrano prevalentemente lun-go la costa. Le più importanti sono la conca d’oro (vicino Pa-lermo) e la Piana di Catania (ai piedi dell’Etna) La Sicilia è circondata da arcipelaghi e isole: le Eolie, le Egadi, le Pelagie, Ustica e Pantelleria.
ARIA
Il clima è tipicamente mediterraneo, con inverni miti ed estati lunghe e molto calde
ACQUA
La regione è circondata dal mare : a nord dal mar Tirreno, a est dal mar Ionio,a sud dal mar di Sicilia, a sud ovest dal mar Mediterraneo. I fiumi più importanti sono il Simeto, l’Alcantara, il Belice, il Platani e il Salso. Tra i laghi ricordiamo il lago della Trinità e il lago Poma
TERRA
In questa regione ci sono tre vulcani, ancora attivi: lo Stromboli, Vulcano e il più grande di tutti che è l’Etna. Etna Etna è il nome di una dea della mitologia greca. Era considerata figlia di Urano e Gea. Il drago Tifone, si supponeva, viveva nelle viscere dell'omonimo vulcano e ne causava le distruttive eruzioni. La Sicilia, terra di vulcani e frumento, era causa di dispute tra Efesto e Demetra, divinità rispettivamente del fuoco e delle messi. Etna fece da arbitro. Vulcano È una delle sette isole dell’arcipelago delle Eolie. Secondo gli antichi romani, qui viveva il dio del fuoco, Vulcano, che con i suoi scoppi d’ira causava disastrose eruzioni. Ora il “dio” è calmo; l’ultima eruzione risale al 1890 e il turista può godere della bellezza del paesaggio, la vegetazione spontanea, il mare cristallino e la sabbia nera…
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LA VALLE DEI TEMPLI
La Valle dei Templi è un sito archeologico risalente al periodo ellenico, ubicato ad Agrigento, comune italiano capoluogo di provincia in Sicilia; corrisponde all'area monumentale della città di Akragas, caratterizzata dall'eccezionale stato di conser-vazione e da una serie di importanti templi dorici.
Dal 1997 l'intera zona archeologica è stata inserita nella lista dei luoghi Patrimonio mondiale dell'umanità, redatta dall'UNESCO. È considerata un'ambita meta turistica, oltre alla più elevata fonte di turismo per l'intera città di Agrigento e una delle principali di tutta la Sicilia.
La Valle dei Templi è caratterizzata dai resti di ben dieci templi in ordine dorico,
tre santuari, una grande concentrazione di necropoli (Montelusa; Mosè; Pezzino; necropoli romana e tomba di Terone; Paleocristiana; Acrosoli); Opere idrauliche (giardino della Kolymbetra e gli Ipogei); fortificazioni; parte di un quartiere ellenistico romano costruito su pianta greca; due importanti luoghi di riunione: l'Agorà inferiore (non lontano dai resti del tempio di Zeus olimpio) e l'Agorà su-periore (che si trova all'interno del complesso museale); un Olympeion e un Bouleuterion (sala del consiglio) di epoca romana su pianta greca. Le denominazioni dei templi e le relative identificazioni, tranne quella dell'Olympeion, si presumono essere pure speculazioni umanistiche, che sono però rimaste nell'uso comune.
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La Sicilia è la più grande regione dell’Italia meridionale E’la prima produttrice in Italia di agrumi
Piatti tipici regionali Le sarde alla palermitana La pasta alla norma I cannoli siciliani
Taormina arte: rassegna internazionale di cinema, musica, teatro…da Luglio a Settembre
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La Sicilia può esser considerata meritatamente una patria della cultura e della civiltà visto che l’isola ha dato i natali a degli scultori, poeti, filosofi, santi e scrittori dalla fama indiscussa.
ANTANDRO DI SIRACUSA Fratello di Agatocle, ufficiale sostenitore della democrazia contro gli oligarchi e successivamente tiranno di Siracusa.
ARCHIMEDE DI SIRACUSA Fisico e filosofo nato a Siracusa nel 287, è da ricordare anche come uno dei più grandi matematici dell'antichità.
VINCENZO BELLINI Uno dei compositori più importanti del diciannovesimo secolo nato a Catania nel 1801 e morto nel 1835.
EMPEDOCLE DI AGRIGENTO Filosofo nato nel 492, si professò anche profeta, taumaturgo e medico, é ritenuto il fondatore della scuola medica siciliana, allievo di Pitagora ed uomo dalle notevoli doti di poeta e fisico.
LUIGI PIRANDELLO Scrittore italiano del novecento
GIOVANNI VERGA Scrittore italiano di fine Ottocento
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CASSATA SICILIANA INGREDIENTI PER 6 PERSONE • 300 g di pan di Spagna • gelatina di albicocche • glassa di zucchero già pronta PER IL RIPIENO: • 1 kg di ricotta • 100 g di cioccolato fondente a pezzetti • 100 g di canditi • 350 g di zucchero • 2 bicchieri di maraschino PREPARAZIONE
Lavorate la ricotta setacciata con una forchetta per renderla morbida e omogenea, quindi unite il cioccolato, i canditi ridotti a dadini, lo zucchero e il liquore, così da profumare e ammorbidire il composto. Mescolate bene il tutto e tenetelo in frigorifero fino al momento dell’uso.
Foderate una tortiera rotonda di 24 cm con carta da forno, stendete sul fondo e sulle pareti uno strato omogeneo di gelatina di albicocche, quindi copritela con qualche fettina di pan di Spagna, sovrapponendole leggermente in modo da non lasciare spazi fra l’una e l’altra.
Stendete uno strato di crema di ricotta sul pan di Spagna, livellate bene la superficie con un coltello, poi coprite con un disco sottile di pan di Spagna e ripetete l’operazione una seconda volta, terminando con un terzo strato di pan di Spagna. Ponete in frigorifero per almeno 2 ore.
Trascorso il tempo di raffreddamento, capovolgete la cassata su un piatto da portata, togliete la carta da forno e pareggiate i bordi, eventualmente stendendo altra gelatina di albicocche.
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Questa è l’italiana filastrocca
se la senti .. già ti tocca! Le regioni sono venti,
di visitarle mai ti penti.
Ora solo quelle centrali vogliamo menzionare Per evitare di poterti stancare.
Se fai una vacanza nel Lazio
Non è certo uno strazio: a Roma c’è il Vaticano
e una famosa bocca dove infili la mano. Se una sosta in Toscana vuoi fare
A Pisa la torre pendente potrai ammirare. Se invece ti capita di andare nelle Marche
Nei più bei porti troverai molte barche. Oppure ad Ancona ti potrai fermare
E il bellissimo Duomo visitare. Per una vacanza da non dimenticare,
di certo un tuffo nel mar di Sardegna devi fare… Nel parco Nazionale d’Abruzzo Troverai di certo uno struzzo.
In Umbria ci sono tante basiliche in cui pregare Ma anche ottimi cioccolatini da assaggiare.
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REGIONE: ABRUZZO CAPOLUOGO REGIONALE: L’AQUILA ALTRE PROVINCE: CHIETI, PESCARA, TERAMO
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NOME DELLA REGIONE ABRUZZO
Il nome Abruzzo ha origini incerte: deriva forse -da Praetoli, antico popolo - dall’aggettivo ABRUPTUM in riferimento all’ aspetto montuoso del territorio -APTER (cinghiale) animale diffuso nella regione
TERRA
Il territorio è prevalentemente montuoso e comprende sistemi montuosi che superano anche i 2000 m. Tra le cime più elevate abbiamo i monti della Meta , la Maiella e il gran sasso. Verso oriente questi rilievi degradano nella zona collinare , con terreni argillosi e soggetti a frane. Le coste sono prevalentemente basse e sabbiose, solo nella parte meridionale sono alte e frastagliate
ARIA
Il clima è marittimo lungo le coste e continentale nelle zone interne, dove gli inverni sono freddi e lunghi.
ACQUA
La regione è bagnata dal mar Adriatico. Tra i fiumi ricordiamo il Liri-Garigliano, Sangro, Tronto e Trigno. Il lago più grande è il lago Campotosto
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REGIONE: MOLISE CAPOLUOGO REGIONALE: CAMPOBASSO ALTRE PROVINCE: ISERNIA
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NOME DELLA REGIONE MOLISE
Sull’etimologia del nome ci sono diverse ipotesi. Il nome potrebbe derivare -dal nome di un antico castello andato distrutto -dal nome dei conti de Molinis feudatari normanni che vissero in questa regione in epoca medievale -da De Mulisio, il genero del re svevo Ruggero, che gli assegnò il controllo della regione
TERRA
Il territorio è prevalentemente montuoso e collinare. I rilievi appartengono all’Appennino Campano; la fascia collinare è costituita dal Subappennino molisano dai monti Frentani.
ARIA
Il clima è caratterizzato da lunghi inverni freddi ed estati fresche nella zona più interna, da inverni tiepidi ed estati fresche sulla costa.
ACQUA
Per quanto concerne l’idrografia, l’unico fiume che attraversa la regione è il Biferno, mentre i laghi sono bacini artificiali, tra essi ricordiamo il lago di Occhito e Guardialfiera
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REGIONE: LAZIO CAPOLUOGO REGIONALE: ROMA ALTRE PROVINCE: FROSINONE, LATINA, RIETI, VITERBO
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NOME DELLA REGIONE LAZIO
L’origine del nome Lazio è incerta. Per alcuni, deriva dall’aggettivo latino latus che significa largo, spazioso ad indicare il carattere pianeggiante della regione.
TERRA
Nel Lazio si possono distinguere quattro tipi di pae-saggio: montano, collinare, pianeggiante e costiero. La zona montana comprende l’aria appenninica (Monti Sabini, Reatini, Ernici) e quella antiappenninica ( Monti Musoni, Aurunci e i monti della Meta). La zona collinare è di origine vulcanica. Quella pianeggiante è costituita da fertili pianure di origine alluvionale. La fascia costiera è fatta da spiagge basse e sabbiose interrotte da alcuni promontori rocciosi come il Circeo e quello di Gaeta. Alla regione appartiene l’arcipelago delle Isole Pon-ziane, di fronte al golfo di Gaeta.
ARIA
Il Lazio ha un clima temperato, con temperature piut-tosto miti eccetto nella zona appenninica dove diven-tano più rigide.
ACQUA
Il Lazio è bagnato dal mar Tirreno. La regione è attraversata da vari fiumi, ma il principale è il Tevere che bagna Roma. È la regione dell’Italia centrale più ricca di laghi, tra cui Bolsena, Vico, Bracciano e Albano.
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REGIONE: UMBRIA CAPOLUOGO REGIONALE: PERUGIA ALTRE PROVINCE: TERNI
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NOME DELLA REGIONE UMBRIA
Il nome Umbria deriva dagli umbri, un antico popolo che abitava anticamente la regione.
TERRA
Il territorio umbro è prevalentemente collinare. Lungo il confine orientale si estende la zona montuosa con i monti dell’Appennino umbro-marchigiano. L’Umbria condivide con le Marche il massiccio dei Monti Sibillini, la cui cima più alta è il monte Vettore con 2476 metri.
ARIA
La regione ha un clima generalmente mite piuttosto piovoso.
ACQUA
Si trova nel cuore della penisola italiana e non è bagnata dal mare. L’ Umbria è attraversata dal Tevere, il terzo fiume italiano per lunghezza dopo il Po e l’Adige. I numerosi fiumi della regione sono tutti suoi affluenti. Il fiume Velino si getta nel Nera formando la cascata delle Marmore. In Umbria si trova il maggior lago dell’Italia centrale, il Trasimeno che ha una forma tondeggiante e non supera i 7 metri di profondità.
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REGIONE: TOSCANA CAPOLUOGO REGIONALE: FIRENZE ALTRE PROVINCE: AREZZO, GROSSETO, LIVORNO, LUCCA, MASSA CARRARA , PISA, PISTOIA, PRATO, SIENA
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NOME DELLA REGIONE TOSCANA
TERRA
Il territorio è prevalentemente collinare. Le colline rappresentano l’ambiente più caratteristico della regio-ne; nella zona centrale si trovano le colline Metalifere, famose per la ricchezza del sottosuolo. L’ 8% del territorio è pianeggiante e la più ampia pia-nura è il Valdarno. Solo il 25% del territorio è montuoso. Vi si trovano l’ Appennino Tosco-Emiliano e le alpi Apuane. Queste hanno rocce calcaree che formano marmi pregiati come il famoso <<bianco>> di Carrara. Alla regione appartengono le isole dell’ Arcipelago Toscano,la più estesa è l’isola d’Elba.
ARIA
Il clima è piuttosto mite. La zona interna ha estati fresche e inverni rigidi; la parte costiera ha estati calde e ventilate ed inverni miti.
ACQUA
La terra è ricca di fiumi, il più importante è l’ Arno che bagna Firenze e Pisa; i laghi hanno dimensioni modeste come il lago di Chiusi
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REGIONE: MARCHE CAPOLUOGO REGIONALE: ANCONA ALTRE PROVINCE: ASCOLI PICENO, MACERATA FERMO PESARO URBINO
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NOME DELLA REGIONE MARCHE
Il nome Marche deriva da “Marca” che significava “confine”
TERRA
Il territorio delle Marche è prevalentemente montuoso e collinare . L’ Appennino Umbro-Marchigiano attraversa da nord a sud la parte occidentale della regione. Il monte più elevato è il monte Vettore che è alto 2476 m.
ARIA
Il clima è mite lungo le coste mentre diventa piuttosto rigido nell’entroterra e sulle catene montuose, dove sono frequenti le precipitazioni nevose. Il clima risente degli effetti dei venti freddi settentrionali.
ACQUA
La regione confina ad est con il mar Adriatico. I fiumi principali sono il Chienti, il Tronto, il Potenza, l’Esino, il Metauro, il Foglia.
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REGIONE: SARDEGNA CAPOLUOGO REGIONALE: CAGLIARI ALTRE PROVINCE: NUORO; ORISTANO; SASSARI; GALLURA; MEDIO CAMPIDANO;OGLIASTRA; OLBIA-TEMPIO; SULCIS-IGLESIENTE
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NOME DELLA REGIONE SARDEGNA
La Sardegna. Il nome deriva da quello dei sardi, popolazione che abitava la regione prima della colonizzazione fenicia e romana.
TERRA
Il territorio sardo è prevalentemente collinare (68%) e montuoso (17%), solo in minima percentuale pianeggiante. I rilievi hanno scarsa altitudine e non arrivano a raggiungere i 2000 metri. Il massiccio più alto è il Gennargentu, che misura 1834 m. La sola pianura di una certa estensione è il Campi-dano , che si estende tra il Golfo di Oristano e quello di Cagliari. Appartengono alla regione alcune isole:la Maddalena e Caprera a nord , S. Pietro e S. Antioco a sud.
ARIA
Lungo le coste il clima è mediterraneo, con temperature piuttosto elevate tutto l’anno. Nell’interno, invece si registrano temperature più basse soprattutto sui rilievi. L’isola è spesso battuta dal maestrale , vento di nord-ovest.
ACQUA
La Sardegna è un’isola bagnata a ovest dal mare di Sardegna e a est dal Mar Tirreno. Uno stretto braccio di mare (le Bocche di Bonifacio) separa a nord l’ isola della vicina Corsica. I corsi d’acqua, a carattere per lo più torrentizio, sono brevi: Tirso, Flumendosa , Coghinas . I laghi sono bacini artificiali : L. del Coghinas, L. del Flumendosa , L.Omodeo.
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REGIONI CENTRALI/ ECONOMIA
SETTORE PRIMARIO
SETTORE SECONDARIO SETTORE TERZIARIO
MOLISE
AGRICOLTURA: produce frumento, ortaggi, mais, vite e olivo, anche se l’at-tività agricola non è red-ditizia a causa delle pic-cole dimensioni dei po-deri, gestiti da aziende a carattere familiare. ALLEVAMENTO: ovini. fino a qualche anno fa era diffusa la pratica del-la transumanza, che significa che pastori e greggi si spostavano dal-la montagna alla pianura per trascorrervi l’inverno.
Il Molise ha aziende di pic-cole e medie dimensioni SETTORE MECCANICO: a Termoli ci sono gli stabi-limenti meccanici della fiat ARTIGIANATO ARTISTICO: produzione di merletti, col-telli e campane. la città di a Agnone è un centro fa-moso per la produzione di campane
il turismo estivo bal-neare lungo le coste e quello invernale nelle stazioni sciistiche de-gli appennini
LAZIO
AGRICOLTURA : produce cereali e prodotti orto-frutticoli, vino e olio ALLEVAMENTO: ovini, caprini, bovini e suini, in alcune zone anche dei bufali. PESCA
il Lazio ha aziende di pic-cole e medie dimensioni che operano nei settori me-talmeccanico, chimico, ali-mentare, tessile, manifat-turiero, poligrafico e abbi-gliamento
a Roma hanno sede tutti i servizi centrali del paese: Parlamento, Ministri,Ambasciate… turismo storico-artisti-co ma anche religioso (Città del Vaticano è il centro della cristianità cattolica).
UMBRIA
AGRICOLTURA: coltiva-zioni di viti e olivi, gra-no, barbabietola da zuc-chero, ortaggi. ci sono molti boschi, in cui si raccoglie un pregiato prodotto della terra, il tartufo nero, abbondante soprattutto nella zona di Norcia.
SETTORE ALIMENTARE: gli insaccati, i famosi salumi di Norcia; nella zona di Terni si tro-vano industrie chimiche e un importante complesso siderurgico che fa dell’ Umbria una delle principali regioni italiane produttrici di acciaio. nelle zone di Pe-rugina, Foligno e Spoleto ci sono industrie tessili, gra-fico-editoriali e della carta. ARTIGIANATO: ferro bat-tuto e ceramiche
turismo storico-arti-stico ma anche reli-gioso (l’Umbria è co-nosciuta soprattutto per le testimonianze legate alla vita di San Francesco e per le im-portanti opere d’arte dei paesi legati alla vita del santo come assisi. la basilica di assisi fu affrescata da Cimabue e Giotto.
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ABRUZZO
AGRICOLTURA : produce frumento, ortaggi, barba-bietola da zucchero, zaf-ferano e liquirizia ALLEVAMENTO: ovini. E’ ancora diffusa la pratica della transuman-za, quando pastori e greggi si spostano dalla montagna alla pianura per trascorrervi l’inverno.
Tra i settori maggiormente sviluppati: settore chimico settore metallurgico settore meccanico settore cartiero settore alimentare : i con-fetti di Sulmona
Sicuramente diffuso è il turismo sia quello estivo balneare lungo le coste che quello invernale nelle stazioni sciistiche degli Appennini.
SARDEGNA
Tra le maggiori risorse dell’isola, si pone l’alle-vamento di ovini e capri-ni. La pesca non è molto diffusa. L’agricoltura, praticata soprattutto nella Piana del Campidano, si avvale del supporto di moderne tecnologie.
L’industria è attiva nel settore petrolchimico, ali-mentare, metallurgico e della produzione di energia elettrica.
Molto sviluppato il tu-rismo, soprattutto bal-neare: ogni anno dalla bellezza delle meravi-gliose coste sarde ven-gono richiamati mi-gliaia di visitatori e turisti.
MARCHE
Le principali colture sono il frumento, la barbabietola da zucchero, gli ortaggi e la frutta. Per quanto riguarda la viticoltura si producono vini di prestigio nazionale ( il Falerio, per esempio). La pesca svolge un ruolo importante,grazie alla presenza di porti specializzati.
I principali distretti industriali hanno sfruttato le competenze artigianali locali come quello dei mobili (Pesaro ), quello per la carta e gli elettrodomestici (Fabriano), quello per le calzature (Fermo), per la pelletteria (Ascoli Piceno), quello agoroalimentare (San benedetto nel Tronto), e quello degli strumenti musicali e circuiti stampanti (Castelfidardo e Recanati ).
Il turismo balneare rappresenta il comparto produttivo principale. Particolarmente sviluppato il turismo religioso (Loreto) e quello naturalistico culturale ed enograstonomico (i monti sibillini, le grotte di Frasassi…).
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TOSCANA
L’agricoltura toscana sta attraversando una fase di ristrutturazione, puntando sempre di più all’impiego delle moderne tecnologie e alla specializzazione. L’olio ed i prodotti vini-coli godono di grande pre-stigio internazionale: vini come Brunello di Montalcino, il Chianti e il Morellino di Scansano sono celebrati in tutti i ristoranti del mondo come marchi di qualità. Le principali produzioni sono formaggio e cereali.
L’industria toscana è caratterizzata dalla sua varietà produttiva. Alle grandi aziende si affian-cano numerose piccole e medie imprese sparse su tutto il territorio. Un ruolo importante nell’economia regionale è svolto dalle in-dustrie meccaniche, metal-lurgiche, chimiche e side-rurgiche. Molto sviluppato è il settore dell’abbiglia-mento. Resta ancora in vita la tradizione dell’artigianato.
Quasi il 70% della po-polazione lavorativa è attiva nei settori dei servizi, che appare particolarmente svi-luppato. Il turismo garantisce una grande prosperità economica alla regio-ne, grazie ad un’offer-ta di attrattive partico-larmente varia e vasta: accanto alle innume-revoli città d’arte che costituiscono un gran-de polo di attrazione turistica, ci sono i bor-ghi minori, le località balneari, le stazioni termali che attirano molti visitatori. L’area meridionale della re-gione è ricca di attrat-tive naturalistiche e paesaggistiche che hanno favorito lo svi-luppo dell’agriturismo.
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La mala jerva ze vede quanne nasce. la mala erba si vede quando nasce. Una persona "cattiva" la si nota subito.
MOLISE
Daje e daje pure li piccioni se fanno quaie. Prova e riprova anche i piccioni possono diventare quaglie. LAZIO
Quando i ragazzi stan fermi, cattivo segno. Vuol dire che non stanno bene. TOSCANA
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La gallìne fà l’ove e a lu galle ’je ’ngenne lu cule La gallina fa l’uovo e al gallo gli brucia il sedere. Si dice di quelli che si lamentano di sacrifici fatti da altri. ABRUZZO
Se stìa mejo aunno se stìa pegghio. Si stava meglio quando si stava peggio. UMBRIA
Fora dae coru, fora dae pensamentu Lontano dal cuore, lontano dal pensiero SARDEGNA
Ne la casa dove c'è un bon medicu o un prete, non se sente né fame né sete. Nella casa dove c'è un buon medico o un prete, non si sente né fame né sete. MARCHE
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Ora le regioni del nord elencheremo
E con la solita essenzialità le illustreremo …
Se in Piemonte vuoi andare La fascia montuosa potrai ammirare Se una vacanza in Liguria vuoi fare Questi piatti tipici potrai assaggiare:
glissi di dolce acqua e capisanna che sono buoni come la panna!! Bellissime le spiagge romagnole
Quando vi si affaccia il sole! Piadine, mortadella e Parmigiano Sono per loro …il piatto nostrano.
Se Veneto e Friuli Venezia Giulia vuoi visitare
a Venezia e Trieste potrai andare che di fiumi e di laghi sono pieni
e di questo i loro abitanti vanno fieri Il Trentino è molto bello
e per le altre è un modello La più piccola è la Val d’Aosta e non presenta alcuna costa!!
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REGIONE: EMILIA ROMAGNA CAPOLUOGO REGIONALE: BOLOGNA ALTRE PROVINCE: FERRARA, FORLI, CESENA, MODENA, PARMA, PIACENZA, RAVENNA, REGGIO EMILIA, RIMINI
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NOME DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA
Il nome Emilia deriva dal nome dell’ antica via (Via Aemilia), che attraversa da est ad ovest tutta la regione. Romagna deriva dal latino Romània.
TERRA
Il territorio è prevalentemente pianeggiante, infatti la parte settentrionale della regione è occupata dalla Pianura Padana, la più vasta pianura italiana. Solo il 25% del territorio è montuoso ed è occupato dall’Appennino Tosco-Emiliano.
ARIA
Il clima è di tipo continentale ed è caratterizzato da una forte umidità: le estati sono calde e afose, mentre gli inverni rigidi ed umidi. L’umidità è causa della nebbia, presente molto spesso i questa zona.
ACQUA
La regione è attraversata dal fiume Po, che dopo aver raccolto molti affluenti, sfocia nel mar Adriatico costituendo un delta di sette rami assai suggestivo. L’Emilia si affaccia sul mar Adriatico.
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UN VIAGGIO IN EMILIA ROMAGNA….
Abbiamo provato a fare un viaggio, utilizzando motori di ricerca come Google Maps, per visitare i luoghi più accattivanti della nostra bella Italia. Alcuni di noi li hanno visitati davvero, tanti altri sperano di farlo al più presto ma oggi tutti abbiamo la possibilità di vedere una città senza necessariamente fare chilometri di viaggio.
Per cui….eccoci arrivati a BOLOGNA dove, tra le tante meravigliose opere, si posono ammirare le torri.
Le torri gentilizie di Bologna, di origine medioevale, sono uno dei tratti più caratteristici della città. Secondo il conteggio effettuato da Giovanni Gozzadini nel XIX secolo, le torri nel Medioevo sarebbero state addirittura più di 180. Stime condotte con metodi più moderni riducono questo numero a 90-100 tra torri e case-torri, un valore comunque considerevole considerando il notevole sforzo necessario all'epoca per edificare costruzioni simili. Di esse ne esistono ancora diciassette. Fra le torri superstiti si possono citare la Torre Azzoguidi (61 metri di altezza), la Torre Prendiparte (59,50 metri), e le ben più note Torre degli Asinelli e Garisenda.
Le due torri che rappresentano i monumenti simbolo della città sono la Torre degli Asinelli (97,20 metri, la torre pendente più alta d'Italia) e la Torre della Garisenda (in origine alta 60 metri, ora 48) edificate per volere di nobili ghibellini nel XII secolo. La più pendente delle due, la Garisenda, fu citata più volte da Dante Alighieri, nella Divina Commedia e nelle Rime, a riprova del suo soggiorno a Bologna.
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« Qual pare a riguardar la Garisenda 'sotto 'l chinato, quando un nuvol vada sovr'essa sí, che ella incontro penda tal parve Anteo a me che stava a bada di vederlo chinare ... »
(Dante Alighieri - Inferno, XXXI, 136-140)
Ma in Emilia non possiamo non approfittare del mare …. Allora, pronti per una sosta lungo le spiagge di Riccione !!!
La bella città romagnola,oltre al mare e alle spiagge dorate, ha anche un lungo viale, viale Ceccarini, dove gli spendaccioni possono fare shopping.
I golosi, invece, possono gustare il buon gelato se sono amanti del dolce, un’ottima piadina se invece preferiscono il salato.
Buona vacanza a tutti, comunque!
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REGIONE: LIGURIA CAPOLUOGO REGIONALE: GENOVA ALTRE PROVINCE: IMPERIA; SAVONA, LA SPEZIA
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NOME DELLA REGIONE LIGURIA
TERRA
Il territorio della regione è prevalentemente montuoso o collinare, sono assenti le zone pianeggianti. Le montagne giungono fino al mare formando coste alte e frastagliate.
ARIA
Il clima è mediterraneo lungo le coste, con inverni miti.
ACQUA
Il mare su cui si affaccia la regione è il mar Ligure. In Liguria non ci sono fiumi a lungo percorso
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Un viaggio in Liguria….
Per chi ha la possibilità di andare in Liguria, possiamo consigliare una visita al bellissimo duomo di Imperia, il duomo di San Maurizio.
Esso è stato creato nell’ epoca Carolingia . Ancora oggi dell’ edificio fa parte una torre poligonale e una torre quadrata appartenenti al Circo Romano
Il duomo di san Maurizio è formato da pareti e cappelle ricoperte da affreschi realizzati nel 500 . La parete è decorata con affreschi di Bernadino Luini, mentre nella controfacciata ci sono affreschi di Simone Peterzano.
La prima cappella sinistra venne affrescata da Aurelio, mentre la seconda cappella sinistra venne affrescata da Evangelista Luini . La terza cappella sinistra è stata affrescata da Evangelista Luini con Biagio Giuseppe Arcimbioidi.La prima cappella destra venne affrescata dal pittore genovese Ottavio Semino. La seconda cappella destra vena affrescata dai pittori Iodigioni Piazza . La penultima cappella destra venne affrescata da Bensardino Luini .Infine ci sono cappelle a destra e a sinistra che furono affrescate da Aurelio e Giovan Pietro Luini.
Non si può fare a meno, soprattutto quando si è amanti della natura e degli animali di visitare il bellissimo e famosissimo Acquario di Genova, nell’immagine sottostante.
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L’ acquario di Genova è il più grande acquario italiano e il secondo in Europa dopo
quello di Valencia in Spagna. Esso è situato a ponte Spinola ed è stato inaugurato
nel 1992 . Successivamente è stato ampliato. Nel momento della sua inaugurazione,
era il secondo acquario più grande del mondo . Il particolare pregio sono le tre grandi
vasche che ospitano delfini, squali, foche e tartarughe.
Se si capita in estate in Liguria, poi …….un tuffo nel mar Ligure è a dir poco
invitante !!!
Il mar ligure bagna le coste della Liguria e riceve da est le acque dell’ Arno .
Lungo le coste si trovano importanti scali portuali commerciali , tra i quali il
maggiore è il porto di Genova.
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REGIONE: LOMBARDIA CAPOLUOGO REGIONALE: MILANO ALTRE PROVINCE: BERGAMO, BRESCIA; COMO; CREMONA; LECCO; LODI; MANTOVA; MONZA;: PAVIA; SONDRIO; VARESE
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NOME DELLA REGIONE LOMBARDIA
TERRA
Nel territorio si possono individuare tre aree distinte: una fascia montuosa a nord, una fascia collinare al centro, una fascia pianeggiante nella parte meridionale. La parte alpina comprende le Alpi Lepontine e le Retiche. La zona collinare è di origine morenica, cioè formata dai materiali di antichi ghiacciai. Quella pianeggiante comprende la pianura Padana.
ARIA
Il clima varia a seconda degli ambienti: è alpino sui rilievi, è temperato attorno ai laghi, è continentale in pianura dove è frequente il fenomeno della nebbia.
ACQUA
La Lombardia è una delle poche regioni italiane non bagnate dal mare. Il fiume più importante della regione è il Po, tra gli altri ricordiamo il Ticino, l’Adda, l’Oglio e il Mincio.
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UN VIAGGIO IN LOMBARDIA…
Quando si parla di Lombardia l’immagine visiva si sofferma su questa splendida
opera, la più importante dell'architettura gotica in Italia, il famoso duomo di Milano.
Tutta in marmo bianco, la costruzione maestosa si estende su una lunghezza di più di 157 metri. Con le sue cinque braccia è immensamente grande. La luce attraversa le bellissime finestre di vetro colorate ed illumina l'interno.
Il Duomo di Milano fu iniziata nell'anno 1386 e sperimentò numerosi architetti. La facciata, iniziata dall'anno 1567, fu costruita nello stile classico-barocco. Nell'anno 1805 furono conclusi i lavori di facciata, mentre continuarono le creazioni delle torri per tutto il Novecento.
Le località che attirano i viaggiatori nella regione sono diverse e tra queste non manca Pavia. Posta sul fiume Ticino, Pavia affonda le sue origini all'epoca dei Romani, dai quali fu fondata con il nome di Ticinum. Ecco qui sotto il Duomo e Il ponte coperto sul Ticino
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Per un viaggio totalmente all’insegna della natura, ecco invece il lago di Como di
cui parlava anche Manzoni:
« Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non
interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di
quelli, vien quasi a un tratto, tra un promontorio a destra e un'ampia costiera
dall'altra parte; e il ponte, che ivi congiunge le due rive par che renda ancor più
sensibile all'occhio questa trasformazione e segni il punto in cui il lago cessa, e
l'Adda ricomincia per ripigliar poi nome di lago dove le rive, allontanandosi di
nuovo, lascian l'acqua distendersi e rallentarsi in nuovi golfi e in nuovi seni »
È il terzo lago italiano nonché il quinto bacino più profondo d'Europa con i suoi
410 metri dopo 4 laghi norvegesi. Raggiunge una lunghezza di 46 km (Gera Lario -
Como) ed è largo da 650 metri a 4,3 km.
È uno dei più suggestivi paesaggi italiani, decantato nell'800 dai maggiori poeti del
Romanticismo, da Alessandro Manzoni a Stendhal, da George Gordon Byron a Franz
Liszt.
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REGIONE: VALLE d’AOSTA CAPOLUOGO REGIONALE: AOSTA
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NOME DELLA REGIONE VALLE D’AOSTA
TERRA
La Valle d’Aosta, la regione italiana meno estesa, è occupata per intero dalla catena montuosa delle Alpi Occidentali dove spicca con i suoi 4807 metri il monte Bianco, la vetta più alta d’Europa.
ARIA
Il clima è freddo, di tipo alpino, con estati fresche ed inverni rigidi e nevosi.
ACQUA
La regione non è bagnata dal mare. Il solo fiume che la attraversa è Dora Baltea.
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REGIONE: PIEMONTE CAPOLUOGO REGIONALE: TORINO ALTRE PROVINCE: ALESSANDRIA, ASTI, BIELLA, CUNEO, NOVARA, VERBANIA, VERCELLI
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NOME DELLA REGIONE PIEMONTE
Il nome della regione deriva dal latino Pedemontium che significa “ai piedi dei monti”: il territorio infatti è chiuso a nord e ad ovest dalle Alpi Occidentali, a sud dalle Alpi Marittime e dagli Appennini.
TERRA
Il Piemonte comprende paesaggi molto differenti tra loro: i massicci montuosi del Gran Paradiso e del monte Rosa, le dolci colline delle Langhe e del Monferrato, le zone pianeggianti della Pianura Padana
ARIA
Il clima è di tipo continentale, con inverni rigidi ed estati calde ed afose.
ACQUA
Il Piemonte è attraversato da molti fiumi, fra cui il Po, che è il più lungo d’Italia. Altri fiumi sono il Ticino, il Sesia. Tra i laghi troviamo il lago d’Orta e il lago Maggiore, che delimita il confine con la Lombardia.
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UN VIAGGIO IN VALLE D’AOSTA E PIEMONTE….
Un viaggio in queste due regioni è consigliabile sia d’estate che d’inverno perché la montagna, si sa, con il suo indiscutibile fascino, attira i visitatori tutto l’anno!!
Le cime del Monte Bianco, del Cervino e degli altri giganti ricoperti di neve rendono la regione italiana della Valle d'Aosta un paradiso per sciatori ed escursionisti. La località turistica di Courmayeur offre avventure su ghiaccio tutte le stagioni, grazie al Ghiacciaio del Dente del Gigante.
Un viaggio in funivia da La Palud porta i passeggeri oltre le montagne fino a Chamonix, in Francia, offrendo una vista dall'alto del paesaggio mozzafiato.
Anche il più antico Parco nazionale del paese, il Gran Paradiso, si trova in Valle d'Aosta, così come numerosi castelli.
Sicuramente, visitando il parco si può avere un'idea della sua maestosa bellezza! La vastità del Parco dà la possibilità di innumerevoli passeggiate a tutti i livelli,
semplicemente camminando per sentieri (sempre ben segnalati) ed esplorando luoghi anche non eccessivamente affollati o semi-sconosciuti.
E’ così bello camminare nella natura! Di lì a due passi c’è un’altra incantevole regione, il Piemonte. Torino, capoluogo della regione Piemonte è una città splendida. È il quarto comune italiano per popolazione dopo Roma, Milano e Napoli e
costituisce il terzo polo economico italiano; è anche uno dei maggiori centri universitari, culturali, turistici e scientifici del Paese.
Sede nel 2006 dei XX Giochi olimpici invernali, è la capitale italiana dell'industria dell'automobile, nonché importante centro dell'editoria, delle telecomunicazioni, del cinema, della pubblicità, dell'enogastronomia, del design e dello sport.
In contrasto ai molti pregiudizi sulla città grigia e industriale, Torino è la città italiana con più verde pubblico per abitante. Su una superficie cittadina di 130 km², vi sono infatti ben 18,2 km² di aree verdi: il che vuol dire che ogni abitante dispone di circa 18,5 m2 di verde.
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Proviamo a fare una passeggiata con la mente, prima lungo il PO…
…poi nel Parco del Valentino o borgo medievale
…Poi andiamo nella chiesa Gran Madre di Dio
…infine visitiamo il Duomo, imponente e maestoso.
Rilassante, no??? Che meraviglia le nostre città….
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REGIONE: TRENTINO ALTO ADIGE CAPOLUOGO REGIONALE: TRENTO ALTRE PROVINCE: BOLZANO
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NOME DELLA REGIONE
TERRA
Il territorio del Trentino è completamente montuoso. A nord si trovano le Alpi Atesine divise in Alpi Venoste, Alpi Passirie, Alpi Breonie e Alpi Aurine . A ovest si trova il massiccio delle Dolomiti ed il territorio è attraversato da diverse valli.
ARIA
Il clima è caratterizzato da inverni rigidi ed estati fresche quindi è di tipo alpino
ACQUA
La regione è attraversata de diversi fiumi tra cui il secondo fiume più lungo di Italia dopo il Po’ cioè l’Adige. I laghi sono piccoli e di origine glaciale tra cui : lago di Levico e per un breve tratto il lago di Garda.
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Un viaggio in Trentino Alto Adige…
Passate una bellissima vacanza nel Trentino Alto-Adige in mezzo le montagne. Benessere in inverno ed estate.
Squisiti piatti anche per buongustai !I piatti tipici sono
-GNOCCHI DI RICOTTA Primo piatto tradizionale molto diffuso anche in Alto Adige; si prepara impastando
la ricotta, farina, uova e pane grattugiato. Si unisce poi burro e formaggio grana o ricotta salata.
-POLENTA DI PATATE
È un'antica ricetta contadina con farina gialla mescolata ad un soffritto di cipolla e patate bollite. Dopo aver ridotto a purea tutto il composto, viene utilizzato, come piatto unico, accompagnandolo con carni stufate o formaggi.
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-CARNE SALADA E FAGIOLI Tipico piatto della Valsugana. La carne salada è la coscia di bue conservata in
salamoia, questa viene tagliata a fettine e scaldata leggermente sulla piastra. La si serve con fagioli bolliti e conditi con olio d'oliva. Nei ristoranti lo si serve spesso come antipasto.
-RAVIOLI DELLA VAL PUSTERLA
La pasta è di farina di segale con la farcita composta da spinaci, ricotta ed erba cipollina oppure di verza od anche di crauti acidi appassiti nel burro. Si servono conditi con burro e pane grattugiato.
Se, invece, si vuol fare una sosta …culturale, si può visitare il Museo Archeologico dell'Alto Adige. Esso si trova nel centro storico di Bolzano e documenta l'intera storia della provincia.
Il Museo Archeologico dell'Alto Adige, che si estende su una superficie di 1200
m², è stato inaugurato a Bolzano il 28 marzo 1998. Esso documenta la preistoria e la storia dell'Alto Adige dalla fine dell'ultima era glaciale (15.000 a.C.) fino all'età carolingia (intorno all'800 d.C.). Su quattro piani vengono esposti i materiali più importanti dell'età della pietra, del rame, del bronzo, del ferro, dell'età romana e carolingia della provincia di Bolzano e discusse la storia insediativa ed economica dell'aera sudalpina.
Ötzi, l'Uomo venuto dal ghiaccio, ed il suo equipaggiamento rappresentano
naturalmente il fulcro dell'esposizione. L'intera vicenda, la scoperta, il recupero, le
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successive campagne di scavi, gli esami clinici, è illustrata dettagliatamente con l'ausilio di pannelli esplicativi,foto,filmati e stazioni multimediali interattive
Il Teatro Comunale di Bolzano è diventato, unitamente all'Auditorium, uno dei luoghi culturali più importanti di Bolzano e dell'Alto Adige. Le due strutture offrono mensilmente da 30 a 50 manifestazioni, spaziando dal teatro in lingua tedesca e italiana al balletto ed alla danza, dal musical alle opere e operette. Vengono comunque utilizzate anche sempre di più per convegni, assemblee, congressi.
Il teatro dedicato a Giuseppe Verdi (nel 1937) fu progettato dall'architetto Max
Littmann (1862-1931) di Monaco di Baviera e fu inaugurato il 14 aprile del 1918. Venne gravemente danneggiato dai bombardamenti aerei nel dicembre 1943 e di seguito demolito. Dopo la guerra si aprì una lunga stagione di dibattiti e polemiche sulla sua ricostruzione
Ecco il Trentino, anche se un po’ piccolino è sempre molto bellino….
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REGIONE: VENETO CAPOLUOGO REGIONALE: VENEZIA ALTRE PROVINCE: VERONA, PADOVA, VICENZA, TREVISO, ROVIGO E BELLUNO
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NOME DELLA REGIONE VENETO
TERRA
Il Veneto possiede un territorio prevalentemente pianeggiante. Le aree sono montuose, comprendono le Alpi Carniche e le Dolomiti. Ai piedi del sistema alpino, troviamo le Prealpi Venete, i colli Euguanei che sono di origine vulcanica e i monti Berici. La pianura Veneta e quella Padana occupano metà regione. L’area della bassa pianura comprende la regione alluvionale del Polesine.
ARIA
Nelle zone montuose, gli inverni sono particolarmente lunghi e caratterizzati da abbondanti precipitazioni nevose, mentre le estati sono fresche. La parte interna del Veneto, invece, alterna estati molto calde e piovose. La fascia Costiera ha estati calde e inverni rigidi.
ACQUA
La regione è ricca di fiumi. I principali sono: l’Adige i tratti finali del Po, del Tagliamento e del Piave, il Brenta, il Bacchiglione e il Livenza. I laghi che appartengono al Veneto sono: il lago di Misurina, di Santa Croce e la sponda orientale del lago di Garda
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UN VIAGGIO IN VENETO…..
Alcune città del Veneto ci è già capitato di “conoscerele” indirettamente attraverso la storia medievale. Per esempio, abbiamo studiato Venezia, la città marinara…. ma con questo viaggio vogliamo conoscere altri aspetti della città.
La città di Venezia è stata per più di un millennio capitale della Repubblica di Venezia e conosciuta a questo riguardo come "la Serenissima", la Dominante e "la Regina dell'Adriatico". Questi appellativi erano opposti a "la Superba" o "la Dominante dei Mari", riferiti alla repubblica marinara di Genova, principale concorrente e avversaria di Venezia.
Per le peculiarità urbanistiche e per il suo patrimonio artistico, Venezia è universalmente considerata una tra le più belle città del mondo ed è annoverata, assieme alla sua laguna, tra i patrimoni dell'umanità tutelati dall'UNESCO: questo fattore ha contribuito a farne la seconda città italiana dopo Roma con il più alto flusso turistico, in gran parte dall'estero.
Anche Verona, la città scaligera è un'importante meta turistica, visitata ogni anno da più di tre milioni di persone in virtù della sua ricchezza artistica e architettonica e per le numerose manifestazioni internazionali che vi si tengono.
La città è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO per la sua struttura urbana e per la sua architettura: Verona è uno splendido esempio di città che si è sviluppata progressivamente e ininterrottamente durante duemila anni, integrando elementi artistici di altissima qualità dei diversi periodi che si sono succeduti.
La città di Padova è sede di una prestigiosa ed antica università, vanta numerose testimonianze di un glorioso passato culturale ed artistico, che la rendono meta di turisti da ogni parte del mondo. È oggi un importante centro economico, uno dei più importanti e grandi centri di trasporti intermodali, anche fluviale, di tutta Europa e rappresenta attualmente il più grande interporto nel nord e centro Italia.
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Padova conserva uno dei più straordinari e rivoluzionari capolavori dell'arte medievale, la Cappella degli Scrovegni, affrescata agli inizi del Trecento da Giotto. È universalmente nota anche come la città di sant'Antonio, il famoso francescano portoghese, che visse a Padova per alcuni anni e vi morì 13 giugno 1231. I resti del Santo sono conservati nella Basilica di Sant'Antonio, meta di numerosi pellegrini da tutto il mondo e uno dei monumenti principali della città.
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REGIONE: FRIULI VENEZIA GIULIA CAPOLUOGO REGIONALE: TRIESTE ALTRE PROVINCE: GORIZIA PORDENONE UDINE
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NOME DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
TERRA
Il territorio del Friuli è prevalentemente pianeggiante e collinare, comprende le Alpi Carniche, la fascia montuosa della Carnia e la pianura, ultima parte orientale della Pianura Padana.
ARIA
Il clima della regione è continentale e alpino sui rilievi; ci sono inverni piuttosto freddi che si alterano a estati fresche. Le zone costiere godono di un clima più mite grazie alla vicinanza del mare.
ACQUA
Dalle Alpi scendono vari fiumi, tra i quali il più importante è il Tagliamento
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UN VIAGGIO IN FRIULI VENEZIA GIULIA…
Ed eccoci a Gorizia!!
Il castello, forse il più noto monumento della città, sorge sul punto più alto di un ripido colle. Il maniero accoglie i visitatori con un leone veneziano, che però non è quello che fu apposto dalla Repubblica Veneta durante la breve occupazione della città bensì dal governo fascista, al termine di un radicale restauro, conclusosi nel 1937. Con tale restauro, resosi necessario a seguito dei gravi danni subiti dall'edificio durante la Grande Guerra, non venne però ripristinato il palazzo rinascimentale precedente, intonacato di bianco, bensì le sembianze che aveva probabilmente il Castello nel Trecento, al tempo del massimo splendore dei Conti.
Ad occidente del castello sorge il centro storico della città con la Cappella del Santo Spirito e il borgo medievale mentre a sud-est si estendono le zone residenziali, con numerose ville e ampi giardini.
Le pendici orientali (a ridosso del confine con la Slovenia) e settentrionali del colle su cui si erge il maniero sono invece coperte da una fitta vegetazione a carattere prevalentemente boschivo, in parte di proprietà della Curia arcivescovile, in parte del Comune. Nella porzione appartenente al Municipio e che si estende per oltre quattro ettari, si trovava il vivaio comunale, da tempo adibito a parco cittadino.
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Il Duomo di Gorizia, dedicato a Sant'Ilario di Aquileia e a San Taziano ed elevato
al rango di cattedrale nel 1752 è il principale edificio ecclesiastico della città. Deriva da una chiesetta, anch'essa intitolata ai due santi, eretta probabilmente a
cavallo tra il XIII ed il XIV secolo e successivamente incorporata alla vicina cappella di Sant'Acazio.
Udine è un comune italiano di 100.032 abitanti. capitale della regione del Friuli, accrebbe presto la sua importanza grazie al declino di Aquileia prima e Cividale poi. Citata in occasione della donazione del castello cittadino da parte dell'Imperatore Ottone II nel 983 con il nome di Udene, dal 1222 divenne una delle residenze dei Patriarchi di Aquileia, grazie al Patriarca Bertoldo di Andechs che si trasferì da Cividale a Udine in seguito ad un terremoto che lesionò la sua residenza (25 dicembre). Per la sua centralità fu sempre più preferita dai Patriarchi, che vi fecero in seguito erigere il palazzo patriarcale. Nel XIV secolo Udine divenne la città più importante della regione per il commercio e i traffici a scapito di Aquileia e Cividale del Friuli. Il 7 giugno 1420, in seguito alla una guerra tra Venezia e il Patriarcato di Aquileia, la città venne conquistata dalle truppe veneziane, segnando la caduta e la fine del potere temporale dei Patriarchi. Lo stemma del Comune di Udine è uno scudo bianconero sormontato da una corona ducale, che peraltro riprende lo stemma della Famiglia Savorgnan. Sulla corona ducale è posto un cavallo nascente. Lo scudo è circondato da un ramo di alloro e un ramo di quercia, legati insieme da un nastro tricolore al quale è appuntata la medaglia d'oro al valor militare.
Altri simboli di Udine sono:
Ercole e Caco, ovvero le due statue settecentesche poste in piazza Libertà e familiarmente chiamate dagli udinesi in friulano "Florean e Venturin". Le due statue provengono dalla distruzione del Palazzo dei Torriani posto in Piazza XX Settembre e vennero regalate dalla famiglia dei Torriani alla città.
i due mori posti sulla Loggia di Piazza Libertà. la squadra di calcio dell'Udinese, che porta i colori cittadini, ovvero il bianco e il
nero, ed è una delle più antiche d'Italia essendo nata nel 1896. il Castello di Udine.
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Per una sosta davvero appetitosa, ecco i PIATTI TRADIZIONALI del Friuli Venezia Giulia!!
La cucina friulana rispecchia compiutamente le tre culture che sono alla base della civiltà regionale: latina, germanica, slava.
I suoi piatti sono semplici, ma molto gustosi. Sulle tavole friulane hanno grande rilevanza i piatti freddi costituiti dai numerosissimi prodotti agroalimentari, dai salumi ai formaggi alle verdure fresche ai dolci confezionati, che qui non sono indicati, essendo presentati nel capitolo Cibi e Bevande.
Tra parentesi le Province, Zone e Località di cui sono tipici e dove si trovano più facilmente.
- Cestini di frico ripieni (Gorizia) - Gnocchi di pane (Trieste) - Gnocchi di patate - Gnocchi con gulasch - Gnocchi ripieni con susine ( Gorizia, Trieste) - Jota (Gorizia, Trieste) - Minestrone di verdure - Pasta e fagioli - Slìcrofi (Gorizia) - Strucolo (Gorizia, Trieste) - Anatra al forno (Gorizia) - Fagiano al forno (Udine) - Filetto alla Carsolina (Trieste) - Gulasch - Musèt e Brovàde (Pordenone, Udine, Gorizia) - Oca in umido (Pordenone, Codroipese) - Polenta semplice e condita (Udine, Gorizia) - Polpette al prezzemolo (Udine) - Porzìna (Trieste) - Trippa in umido - Trota in vari modi (Udine, Pordenone)
Il nostro viaggio finisce qui, ma solo quello immaginario. In verità speriamo di farne tanti, tanti altri …….
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Cruci-regione Puglia
FIUME CHE SI TROVA A NORD DELLA REGIONE ZONA COLLINARE DELLA REGIONE UNA DELLE PROVINCE ZONA PIANEGGIANTE DELLA REGIONE CAPOLUOGO DI REGIONE UNO DEI LAGHI PIU’ IMPORTANTI
Collega le seguenti informazioni alla regione corrispondente PUGLIA una delle province è Avellino MOLISE Vi appartiene la città dei sassi CAMPANIA Il capoluogo è Campobasso BASILICATA E’ il tacco dello stivale CALABRIA è la punta dello stivale SICILIA è un’isola meravigliosamente bella Indovina la regione, riordinando le seguenti lettere
L A C A R B I A
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Risolvi il rebus (6 lettere)
SE
Sottolinea con il colore rosso l’affermazione vera
- In Calabria c’è un vulcano di nome Vesuvio - In Campania è molto diffuso l’allevamento di bovini e di bufali - All’arcipelago pugliese appartengono le isole di Procida, Ischia e Capri - Lesina e Varano sono due fiumi che scorrono in Molise - Le province della Calabria sono Catanzaro, Reggio Calabria, Cosenza, Crotone, Vibo
Valentia - La città di Riace custodisce due statue bronzee venute dal mare - In Molise si trovano i laghi di Occhito e Guardialfiera - La Puglia è detta lo sperone d’Italia - Il Salento si trova in Campania - Il Cilento si trova in Campania
Trova l’intruso. Ricorda che stiamo giocando con le regioni dell’Italia meridionale!! MARI Mar Ionio Mar Ligure Mar Adriatico Mar Tirreno
FIUMI Tevere Ofanto Sele Biferno
LAGHI Occhito Lesina Varano Maggiore
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PIANURE Piana di Gioia Piana di Sibari Piana di Santa Eufemia Piana di Santa Patrizia
SISTEMI MONTUOSI Altopiano della Sila Capitanata Massiccio del Pollino Monte Bianco
CITTA’ Vibo Valentia Crotone Nuoro Avellino
Colora con il colore blu i riquadri contenenti affermazioni false
IL CAMBIO Il gioco consiste nel cambiare una lettera ogni volta, partendo dalla parola foglia per arrivare a una regione a noi tanto cara…Vai! FOGLIA> __ __ __ __ __ __ MIGLIA > __ __ __ __ __ __ > PAGLIA >
Le Egadi, le Eolie e le Pelagie sono colline appartenenti alla regione Molise
La Basilicata un tempo era chiamata Lucania
Il capoluogo della Basilicata è Matera
Il monte Pollino si trova a sud della regione Calabria
Pietra del Pertusillo e san Giuliano sono due fiumi pugliesi
La Basilicata ha un territorio prevalentemente pianeggiante
Nelle isole Eolie ci sono due vulcani attivi, Stromboli e Vulcano
Una delle specialità gastronomiche campane è la pizza
La pizzica è un ballo tipico molisano
Caserta è una città della Campania
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_____ _____ _____ _____ _____ _____ COLLEGA ad ogni regione due affermazioni
MOLISE Vi scorre il fiume Arno
Vi si trova la cascata delle Marmore
ABRUZZO Ha sede il monte Vettore
È il cuore dell’Italia
LAZIO Vi si trova una torre inclinata
Appartiene alla regione il lago di Bolsena
UMBRIA Appartiene alla regione il lago di Guardialfiera
Ha sede lo Stato Pontificio
MARCHE Una delle sue città nel 2009 ha subito un violento terremoto
È la regione più piccola del centro Italia
TOSCANA Vi nacque Leopardi
Vi si trova il gran Sasso
CRUCI-GEO Trova le seguenti parole dall’alto verso il basso, dal basso verso l’alto, da destra a sinistra, da sinistra a destra : Lazio Arno Vaticano Marche Toscana Vettore Umbria Abruzzo Molise Vico. Con le lettere rimanenti scoprirai il nome di una meravigliosa isola italiana.
U M B R I A S O E O C I V I C L Z R T O S C A N A Z O E S I L O M Z U T M A R C H E I R T I L I A R N O B E A O N A C I T A V
ANAGRAMMA: di quale regione si tratta?
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M I S E L O Rispondi alle domande relative alle regioni dell’Italia meridionale
1) Elenca le regioni dell’Italia meridionale con i rispettivi capoluoghi e province 2) Quali sono i confini della Puglia? 3) Parla degli aspetti fisici della regione Puglia 4) Elenca le isole dell’Arcipelago campano. 5) Quale vulcano si trova in Campania e perché va ricordato?
6) Come veniva chiamata anticamente la Basilicata?
7) Elenca i fiumi e i laghi della regione Basilicata 8) Quali sono i principali sistemi montuosi della Calabria? 9) Spiega l’origine del nome Calabria
10) Quali isole appartengono alla Sicilia?
11) Dal punto di vista economico quali attività predominano in Sicilia? 12) Parla del territorio sardo
13) Parla del clima in Sardegna
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Rebus (8 lettere)
E Rebus (6 lettere)
TO Rebus (5 lettere)
Rebus ( 8 lettere)
GNA
In questo caso mi chiamo… Paperone, ma sono per tutti il fratello di papà
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Anagrammi delle regioni: quale regione si cela dietro questi anagrammi?
EVENTO
BAR DI LOMA
PINO TEME
CHE MAR!
RUBAMI
Unisci i puntini…scoprirai una regione italiana.
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Collega il piatto o prodotto tipico alla regione corrispondente. Attento! Per una sola regione ce ne sono due.
Fusilli con la mollica Umbria Chitarrine all’abruzzese Lazio Pasta alla carbonara Molise Confettini Sulmona Abruzzo Tartufo di Norcia Toscana Parmigiano Reggiano Emilia Romagna Cantuccini
Collega ciascun capoluogo alla rispettiva regione:
Valle d’ Aosta Firenze
Toscana Bari
Sardegna Campobasso
Friuli Venezia Giulia Torino
Emilia Romagna Roma
Molise Aquila
Umbria Aosta
Marche Potenza
Trentino Alto Adige Catanzaro
Basilicata Palermo
Liguria Napoli
Abruzzo Cagliari
Piemonte Genova
Lazio Venezia
Lombardia Trieste
Veneto Milano
Calabria Ancona
Campania Perugia
Sicilia Trento
Puglia Bologna
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Cruci puzzle
A C T O S C A N A P E Z B A S I L A A O D L C A A A A L E S A S I A O V B N V B A A R M O L I C S I C I L I A C G
G O Z E D P O V A I D R A B M O L E A G I I R E A V O L B Z Z O O O O L C M
A D O O G A B I E G R A L Z Z Z E H O
A G Z M N I C M O R E I I T U R D S R A I Z F A A T R A N S Z A Z O I A T A
A F U F T R S P I E M O N T E F O V I R A R A M A C U M B R I A T T A S N L
A N B C A B E H N E D E V E N E T O I
L I A I L G U P E F L I G U R I A M M
E S T R E N T I N O A L T O A D I G E
F R I U L I V E N E Z I A G I U L I A
TOSCANA VALLE D’AOSTA
PIEMONTE
MARCHE
ABRUZZO
PUGLIA
SICILIA
LOMBARDIA
VENETO
FRIULI VENEZIA GIULIA
UMBRIA
MOLISE
BASILICATA
SARDEGNA
TRENTINO ALTO ADIGE
LIGURIA
EMILIA ROMAGNA
LAZIO
CAMPANIA
CALABRIA
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Un nostro pensiero…
Il Mio Quaderno delle regioni è molto bello. Se giri le pagine, tante cose
divertenti e filastrocche simpatiche puoi trovare….
Francesca
Questo libro mi piace molto perché tutta la classe ha collaborato. Siamo stati
uniti per realizzare questo lavoro. E’ stato anche divertente fare le filastrocche con le
rime. Mi è piaciuto tanto che spero di rifarlo!
Emanuela
Questo progetto mi è piaciuto molto, non solo perché ho potuto collaborare con
tutti i miei compagni, ma anche per il piacere di fare un lavoro di approfondimento
delle regioni italiane e di fare lezione in un modo tutto nuovo.
Gaia
Questo libro a me è piaciuto molto, ma penso che non sia piaciuto solo a me
ma a tutti i miei compagni. E’ divertente, molto istruttivo e abbiamo imparato
tantissime cose.
Lorena
Per noi è stata un’emozione da riprovare…Ci aspettavamo di studiare
geografia in modo più pesante, invece abbiamo fatto dei giochi molto belli.
Francesca e Miriana
Questo libro fantastico creato da noi per me significa un nuovo modo bello e
divertente di fare geografia. E’ un nuovo metodo per giocare con la fantasia,
realizzando filastrocche o disegni innovativi.
Dominica
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Mi è piaciuto molto lavorare per questo progetto, che non è il solito lavoretto
ma un libro importante in cui abbiamo messo tutta la nostra fantasia.
Alessia
Questo libro è stato divertente farlo, perché abbiamo imparato cose nuove ed è
stato istruttivo. Abbiamo fatto dei bellissimi giochi su ogni regione, ricerche e viaggi
gustando con la fantasia i piatti tipici o incontrando personaggi famosi. Mi sono
piaciute molto quelle simpaticissime filastrocche. Un modo sicuramente diverso di
fare geografia.
Rosmeri
E’stato bellissimo fare questo lavoro.
Marco e Gabriele
A me è piaciuto molto fare questo libro e, dopo tanto lavoro mio e dei miei
compagni, guidati dai piccoli ed importanti consigli della nostra professoressa,
abbiamo realizzato un bellissimo lavoro.
Andrea
Penso che questo libro sia fantastico, non solo perché ognuno ha dato il proprio
contributo, ma anche perchè abbiamo avuto la possibilità di fare geografia in modo
diverso, ampliando le nostre conoscenze in maniera originale.
Alessia
Bellissimo….
Francesco, Angelo S., Giuseppe, Fabio, Marco, Giada, Angelo P., Mattia
“Il mio quaderno delle regioni” è un lavoro che nasce da una duplice necessità:
il bisogno di sperimentare una didattica della geografia più moderna ed innovativa, al
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passo con i tempi, e l’esigenza di trovare un anello di congiunzione tra le due disci-
pline del tempo prolungato, geografia e scienze.
Ecco allora che gli argomenti di scienze del primo anno di scuola secondaria di
secondo grado, lo studio degli elementi primordiali, si prestava efficacemente al
sodalizio con quello parallelo delle regioni, relativo alla disciplina geografica: l’aria è
stata intesa come il clima della regione, l’acqua come l’idrografia del territorio, la
terra come l’ambiente fisico, mentre il fuoco è stato interpretato come la presenza di
vulcani.
Mai trascurando il bisogno specifico dei ragazzi, quello di approcciarsi alla
disciplina in maniera del tutto nuova, abbiamo quindi approfondito lo studio della
regione, in parte per le peculiarità culinarie, in parte per le bellezze paesaggistiche,
ora per i monumenti architettonici, ora per i personaggi famosi che vi hanno avuto i
natali, facendo attenzione anche al folklore, ai dialetti, alle feste popolari…
Per di più, alla conoscenza, al SAPERE, i ragazzi hanno associato la creatività
con il proprio SAPER FARE (hanno creato rebus, cruciverba, anagrammi …). Li ho
visti lavorare con entusiasmo e passione, senza mai tirarsi indietro, anche quando
erano stanchi, dopo cinque ore di lezione. Sono stati bravi e ….il risultato….si vede!
Prof.ssa M.F. Montemurro