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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE 1981-

2013

MEZZO

SECOLO

DI

GRUPPO

ABELE

1

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IL GRUPPO ABELE ATTRAVERSO IL NOTIZIARIO DELL’ANSA

1999

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

CRIMINALITA': DON CIOTTI, NON GRIDARE 'AL LUPO'

(ANSA) - ROMA, 7 GEN - ''Gridare troppo spesso 'al lupo',

anziche' prevenire gli attacchi della criminalita' con strategie

durature e complessive o dividersi sull'interpretazione dei dati

statistici, puo' rischiare di distoglierci da un impegno, magari

silenzioso ma quotidiano''. Don Luigi Ciotti interviene cosi'

nel dibattito sull'emergenza criminalita' sottolineando l'

importanza di ''reagire con lucidita' alle offensive sanguinose.

''Uno degli obiettivi non secondari degli attacchi delittuosi

delle mafie e della criminalita' organizzata - afferma don

Ciotti - e' quello di suscitare timore: ovvero di dare di se'

un'immagine di forza, di capacita' di colpire sempre e comunque,

di presenza e efficacia militare''. ''Un'immagine che viene

sapientemente utilizzata dai criminali per indurre lo Stato e le

istituzioni a reazioni poco lucide (sull'onda del nervosismo,

delle divisioni e delle spinte emotive dell'opinione pubblica)

in modo da spostare tutta l'attenzione e le risorse

investigative e repressive sul piano militare, preservando cosi'

le reti e le complicita' a livello economico e politico''. Per

don Ciotti, dunque, e' importante agire con lucidita', ''con una

politica, un' organizzazione giudiziaria, investigativa, di

controllo del territorio, di complessiva ed efficiente presenza

dello Stato''.(SEGUE).

AU

07-GEN-99 17:48

CRIMINALITA': DON CIOTTI, NON GRIDARE 'AL LUPO' (2)

(ANSA) - ROMA, 7 GEN - ''Lealta', giustizia, sicurezza devono

diventare una condizione normale - sostiene il fondatore del

gruppo Abele - tanto piu' efficace quanto piu' sottratta alla,

pur legittima e comprensibile emotivita'''.

''Per far questo - secondo don Ciotti - occorre avere,

appunto, una strategia che non si faccia condizionare dagli

avvenimenti, sia pure da quelli gravi e tragici che, proprio in

questi giorni, hanno insanguinato alcune citta'''. ''Occorre non

confondere - avverte - piccola e grande criminalita': entrambe

vanno contrastate, ma diversi sono gli strumenti e le

modalita'''. ''Occorre insomma - conclude - guardare in

avanti e tenere i nervi saldi. Impedire che l'obiettivo delle

organizzazioni criminali (far perdere la lucidita', frammentare

la risposta dello Stato, aprire conflitti tra le istituzioni,

indurre a risposte episodiche) ottenga risultati e' compito

delle istituzioni e delle scelte politiche del Governo, ma anche

della societa' civile e particolarmente degli operatori dell'

informazione''. (ANSA).

AU

07-GEN-99 17:48

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

USURA: ON VIOLANTE A VIGEVANO PER CONSEGNA BENI CONFISCATI

(ANSA) - VIGEVANO (PAVIA), 13 GEN - Vigevano, la prima citta'

in Italia dove e' stata applicata la legge 109/96, quella che

toglie alle organizzazioni criminali, per darli allo Stato, i

beni acquisiti grazie ad attivita' illecite,ospitera' venerdi'

il presidente della Camera, Luciano Violante, e don Luigi

Ciotti, presidente di 'Libera'.

L'occasione sara' rappresentata dalla cerimonia ufficiale di

consegna al Servizio Francescano di un ex bar, il 'Giada', del

valore di mezzo miliardo, appartenuto al clan dei Valle, di

origine calabrese, i cui componenti sono stati condannati con

sentenze definitive ad un totale di circa 40 anni di reclusione

per estorsioni ed usura.

Il bar, che si trova sulla statale 494 Milano-Alessandria, ed

una delle lussuose ville appartenute al clan, sono ormai

patrimonio del Comune di Vigevano, mentre allo Stato sono andati

un'altra villa e tre appartamenti. L'ex bar 'Giada', che fungeva

da quartier generale dei Valle, diventera' ora una casa per i

senzatetto.

Prima della consegna ufficiale, Violante e don Ciotti

parteciperanno ad un convegno sull' 'Uso sociale dei beni

confiscati alla mafia'. (ANSA).

YHY-TC/FF

13-GEN-99 18:43

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

MAFIA: VIOLANTE E DON CIOTTI, BISOGNA PORTAR VIA I 'PICCIOLI'

(DELL' INVIATO LUCIANO CLERICO)

(ANSA) - VIGEVANO (PAVIA), 15 GEN - Il denaro e' il male. La

mafia esiste solo e soltanto per quello. Togliete i 'piccioli'

ai mafiosi e i mafiosi saranno colpiti a morte. Parola di

Luciano Violante. Questo il messaggio che il presidente della

Camera e don Luigi Ciotti hanno portato oggi a Vigevano, dove lo

Stato ha fisicamente riconsegnato alla citta' un immobile

confiscato a una famiglia mafiosa.

L'atto di riconsegna dell' ex Bar Giada, confiscato a suo

tempo alla famiglia Valle poi condannata per mafia che e' stato

oggi donato dal Comune di Vigevano alla associazione 'Servizio

Francescano', e' stato l' occasione per Violante e don Ciotti

per affrontare in un incontro pubblico il tema 'L' uso sociale

dei beni confiscati alla mafia'. E' il principio informatore

della legge 109 del '96, che consente appunto di confiscare a un

mafioso tutti i suoi beni. ''Solo cosi' si intacca il suo

prestigio - ha detto Violante - un prestigio che gli deriva

soltanto dal suo potere. Per quanto migliorabile, questa legge

ha dato buoni frutti. Pensate cosa significa per la gente di

Corleone vedere oggi che la casa di Toto Riina e' una scuola.

Prima chiunque passasse li' davanti si toglieva il cappello.

Oggi quella casa e' della collettivita' e i figli dei corleonesi

ci vanno a studiare''. Oggi anche a Corleone, ha spiegato,

comincia a farsi strada l' idea non solo che la lotta alla mafia

e' possibile, ma addirittura che e' conveniente. (SEGUE).

(ANSA) - VIGEVANO (PAVIA), 15 GEN - ''E' proprio questo il

punto - ha precisato l' ex presidente della Commissione

antimafia -: la lotta alla mafia e' possibile se si riesce a far

scattare il meccanismo della convenienza. Bisogna far vedere che

non solo si arresta e si confisca, ma che quei beni vengono

restituiti alla legalita'. Non possiamo chiedere a tutti un

interesse di tipo ideale. Ma se quest' interesse diventa reale,

concreto, se una denuncia sa tradursi grazie alla legge in una

scuola o in un parco, allora la lotta alla mafia e' possibile''.

Lo ha sottolineato anche don Ciotti: ''Bisogna essere tutti

piu' testardi - ha detto il presidente di 'Libera' -. Tutti, dai

sindaci ai politici ai cittadini devono credere che il loro

impegno non e' vano. Questa giornata di Vigevano lo dimostra:

una famiglia mafiosa qui e' stata denunciata, condannata, e oggi

i suoi beni tornano alla citta'''. E' il denaro, ha affermato don Ciotti, la chiave di volta di

tutta la mafia: ''E i 17 mila morti per droga in Italia dal '73

ad oggi non sono altro che un'unica spaventosa strage di

mafia''. ''Anche l' ultimo spacciatore, che e' a sua volta

vittima, non e' che un tassello di uno stesso sistema tenuto

insieme dal denaro''. ''Per questo - ha concluso Violante - sono da sempre convinto

che e' molto meglio un mafioso senza una lira fuori, piuttosto

che un mafioso con tutti i suoi beni dentro''. (ANSA)

CLE/GT 15-GEN-99 20:00

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

MALATO, VIVEVA SOLO, MUORE E NESSUNO SE NE ACCORGE

(ANSA) - VARESE, 22 GEN - Era ammalato da tempo, e' morto in

casa ma per oltre due settimane nessuno se ne e' accorto. Il

dramma della solitudine e' avvenuto a Varese, in una palazzina a

ridosso del centro della citta'.

Il cadavere di Antonio F., 53 anni, originario di Taranto, e'

stato scoperto oggi dai vigili del fuoco e dagli agenti della

squadra mobile della questura di Varese. L'uomo, un ex cuoco,

affetto da tumore (per la malattia si era licenziato ritirandosi

a vivere in solitudine), non era sposato e non aveva parenti a

Varese. A causa dell' aggravarsi della malattia negli ultimi

tempi non era quasi piu' autosufficiente e veniva assistito dai

volontari del gruppo Abele e dai servizi sociali del comune.

E' stato proprio uno dei volontari a dare oggi l'allarme dopo

che di Antonio F. non si avevano piu' notizie da una ventina di

giorni. I poliziotti e i vigili del fuoco hanno cosi' sfondato

la porta dell' abitazione trovandolo morto. Il decesso

risalirebbe a un paio di settimane e sarebbe avvenuto per cause

naturali. (ANSA).

YSL-RB/TP

22-GEN-99 20:26

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

KOSOVO: APPELLO SETTIMANALE MOVIMENTI CATTOLICI

(ANSA) - ROMA, 26 GEN - Con la parola d' ordine ''fermiamo l

massacro'' il settimanale ''Segno nel mondo sette'', espressione

dell' Azione cattolica italiana lancia, oggi, un appello, sulla

situazione in Kosovo, sottoscritto da altri movimenti cattolici.

Esso ''dopo gli ultimi tragici episodi'' e' destinato ''alle

istituzioni nazionali e internazionali e a tutta la societa'

civile'' perche' ''sia fatto il possibile per salvaguardare i

diritti della persona, per far tacere la logica delle armi e

ristabilire la pace'' dando attuazione al principio dell'

autodeterminazione dei popoli e ''garantendo, nel rispetto del

diritto internazionale, l' autonomia del popolo albanese''.

All' appello hanno aderito i movimenti cattolici delle Acli,

dei beati costruttori di pace, del Gruppo Abele, dei Volontari

della Federazione organismi cristiani di servizio internazionale

volontario (Focsiv) oltre alle associazioni ''Azad-liberta' per

il popolo curdo'', il Centro interconfessionale per la promozione

della pace, il coordinamento nazionale delle comunita' di

accoglienza e 'Senza confine'. (ANSA).

XDI/GDL

26-GEN-99 16:14

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

MAFIA: FRATELLI VITTIMA FANNO SCIOPERO FAME CHIEDENDO LAVORO

(ANSA) - NISCEMI (CALTANISSETTA), 28 GEN - E' ancora sott'

osservazione nell' ospedale di Niscemi ''Suor Cecilia

Basarocco'', Salvatore Montalto, uno dei due fratelli che da

otto giorni protestano, facendo lo sciopero della fame, davanti

al Municipio per avere un posto di lavoro secondo quanto

prevedono le norme sui familiari delle vittime della mafia.

Salvatore e Filippo Montalto sono i fratelli di Giuseppe, 8

anni, ucciso alcuni anni fa, insieme ad un coetaneo Rosario

Cutroneo, per strada durante un agguato di mafia. L' obiettivo

dei sicari era un pregiudicato.

Filippo Montalto continua la sua manifestazione in piazza e

oggi pomeriggio a lui si unira' la moglie Loredana Cona, 25

anni. Anche lei e' decisa ad incatenarsi e a digiunare fino a

quando non verranno accolte le richieste del marito e del

cognato.

Il sindaco di Niscemi, Salvatore Liardo, ha messo in contatto

Salvatore Montalto con don Luigi Ciotti che ha promesso di

interessarsi al suo caso. (ANSA).

P04-FK/GIU

28-GEN-99 14:45

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

GIUSTIZIA: CASSAZIONE; DEL TURCO 'DIFENDE' CASELLI

(ANSA) - TORINO, 29 GEN - Ottaviano Del Turco, presidente

della Commissione Antimafia, 'prende le difese' del procuratore

capo di Palermo, Giancarlo Caselli, a proposito delle sue

affermazioni sulle recenti sentenze della Corte di Cassazione in

materia di giudici e testimoni nei processi e sulle scarcerazioni

(quest' ultima risalente al giugno scorso).

''Caselli - ha spiegato, dialogando con i giornalisti oggi a

Torino - mi ha detto che non era sua intenzione criticare le

sentenze, ma porne in evidenza le conseguenze. Cosi' facendo ha

toccato problemi che sono sotto gli occhi di tutti. Per quel che

riguarda la sentenza sui processi, Caselli teme un ingolfamento

insopportabile dall' apparato giudiziario e io auspico che per i

procedimenti in corso siano evitati il piu' possibile i

trasferimenti, garantendo inalterata la composizione delle corti

giudicanti. La sentenza sulle scarcerazioni ha suscitato l'

allarme del procuratore di Palermo perche' scatterebbero

scadenze nei termini di custodia per reati gravi come l'

estorsione. Ritengo che sarebbe utile un provvedimento del

ministro Diliberto''. Del Turco ha concluso la sua visita a

Torino incontrando don Luigi Ciotti, presso la comunita' ''L'

oasi'' del Gruppo Abele. ''Abbiamo rafforzato - ha detto - la

collaborazione tra la commissione antimafia e 'Libera', l'

associazione di don Ciotti che organizzera' il 21 marzo, a

Corleone, la giornata della legalita'''. (ANSA).

MOA

29-GEN-99 16:47

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

GIOIA TAURO: MANI 'NDRANGHETA SUL PORTO, INCHIESTA NARCOMAFIE

(ANSA) - TORINO, 16 FEB - Le infiltrazioni mafiose nel porto

di Gioia Tauro, oggetto di un' indagine sfociata in un processo

e nell' emissione di 31 ordinanze di custodia cautelare in

carcere per mafiosi e impreditori, sono al centro di una lunga

inchiesta che compare sul prossimo numero di 'Narcomafie', il

mensile del Gruppo Abele diretto da don Luigi Ciotti.

La rivista affronta la storia del potere della 'ndrangheta

nella zona, della famiglia Piromalli, di cui ricostruisce un

ramificato albero genealogico, per dimostrarne i legami con

personaggi del mondo mafioso, racconta le vicende che hanno

portato alla costruzione del porto-containers piu' grande del

Mediterraneo, fornisce un' interpretazione economica dei fatti,

intervista il sindaco diessino di Gioia Tauro, Aldo Alessio, e

il presidente della Medcenter (la societa' che gestisce il

porto), Marco Vitale.

''Lo Stato in realta' non esiste'', dice all' intervistatore

Vitale, che domenica scorsa ha parlato al Tg3 dei tentativi di

estorsione che la Medcenter avrebbe subito. ''L' impegno dello

Stato - prosegue - e' alterno, differenziato, talvolta

sconcertante. Esistono diverse amministrazioni, alcune buone,

altre cattive, altre a intermittenza. La polizia ci e' sempre

stata vicina e ci ha guidato con saggezza''. (SEGUE).

PL

16-FEB-99 19:43

GIOIA TAURO: MANI 'NDRANGHETA SUL PORTO, INCHIESTA NARCOMAFIE (2)

(ANSA) - TORINO, 16 FEB - Nell' intervista Vitale lancia

anche uno strale contro la ''forte disattenzione che era

subentrata piu' o meno a far tempo dal governo Prodi. La

malavita - afferma - e' pronta ad aggredire chi viene percepito

in polemica con il governo''.

Di diverso avviso il sindaco Alessio: ''Alcuni dirigenti

della Medcenter - dice nell' intervista a Narcomafie - hanno

lavorato per mesi, anni, su doppi tavoli, e ci hanno fatto

credere che quello istituzionale fosse l' unico tavolo di

discussione, e contemporanemente c' era il tavolo della

'ndrangheta. Questo e' gravissimo. Noi siamo arrivati a dire che

a Gioia Tauro si puo' investire, che l' imprenditore e'

garantito, l' importante e' che faccia una scelta chiara di

campo, o con lo Stato con la criminalita'. E - conclude -

portavamo ad esempio la Medcenter''. (ANSA).

PL

16-FEB-99 19:43

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

RELIGIONE: MAPPA DELLE NUOVE 'OPERE DI MISERICORDIA'

(ANSA) -ROMA, 17 FEB - '' Donare il sangue, trovare lavoro ai

disoccupati, accogliere gli immigrati''. Ecco tre nuovi tipi di

''opere di misericordia'' ai quali i cristiani sono chiamati.

Tale novita' risulta da un sondaggio telematico, pubblicato

oggi, dal settimanale ''Segno Sette'', espressione dell'Azione

Cattolica Italiana svolto tra i propri iscritti e nell'ambito di

gruppi di volontariato.

Resistono anche le ''opere di misericordia'' tradizionali come

vestire gli ignudi, dare da magiare agli affamati e da bere agli

assetati, perdonare le offese ricevute e pregare Dio per i vivi

e i morti. In ribasso, invece, il visitare i carcerati ''ormai

e' possibile solo per preti e per poche altre persone''. Tra i

testimoni piu' gettonati di queste opere di misericordia: don

Luigi Di Liegro, ex direttore della Caritas diocesana romana,

Madre Teresa di Calcutta, don Luigi Ciotti fondatore del Gruppo

Abele, Raoul Follerau l'apostolo della lotta alla lebbra, don

Helder Camara, il vescovo ''rosso'' brasiliano di Olinda-Recife,

don Lorenzo Milani l'ispiratore di ''Lettera a una

professoressa'', Giorgio La Pira, il sindaco ''santo'' di

Firenze e il comboniano padre Alex Zanotelli, di recente,

nominato direttore di ''Mosaici di Pace'', il mensile della

sezione italiana di ''Pax Christi Internationalis''. (ANSA).

XDI

17-FEB-99 17:15

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OCALAN: 23 E 24 MANIFESTAZIONI A ROMA

(ANSA) - ROMA, 20 FEB - Veglia la sera del 23, corteo l'

indomani mattina cui seguira' un meeting nel pomeriggio, con la

partecipazione di migliaia di curdi. Sono le manifestazioni

previste a Roma la prossima settimana n segno di solidarieta'

con il popolo curdo e con il suo leader.

La veglia con una fiaccolata e' stata indetta dal Consiglio

italiano per i rifugiati (i cui associati sono le organizzazioni

Migrantes, Federazione chiese evangeliche, Caritas, Comunita' di

Sant' Egidio, Acli, Arci, Cgil, Cisl e Uil) alla vigilia dell'

udienza fissata dal Tribunale di Roma per discutere la domanda

di asilo politico nei confronti del presidente del Pkk. La

manifestazione comincera' alle 20,00 in piazza del Campidoglio.

Un comitato promotore si e' costituito per la manifestazione

del 24; ad esso hanno gia' aderito 35 organizzazioni tra le

quali Gruppo Abele, Chiama l' Africa, Unione degli Studenti,

partiti e gruppi ambientalisti e della sinistra. Il corteo

partira' alle 10,00 da piazza Vittorio aperto dai circa 3000

curdi attesi a Roma, per concludersi in piazza Celimontana, dove

sara' montato un palco e si susseguiranno interventi politici e

musicali, ribattezzata nel novembre scorso piazza Kurdistan.

''Quella del 24 - ha detto Giampiero Cioffredi, dell' esecutivo

nazionale dell' Arci - sara' la manifestazione a favore dei

curdi piu' importante d' Europa, l'unica in cui i curdi non sono

soli, ci attendiamo almeno 10mila persone''. (ANSA).

COM-DO

20-FEB-99 19:32

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MAFIA: A CORLEONE, IL 31 MARZO, 'PER NON DIMENTICARE'

(ANSA) - ROMA, 22 FEB - Per non dimenticare e per reagire,

per rinnovare la lotta dei cittadini contro la mafia.

A questo dovra' servire la quarta ''Giornata della memoria e

dell' impegno'', che si terra' il 21 marzo a Corleone, ''una

citta' - afferma il sindaco, Giuseppe Cipriani - dove Cosa

Nostra e' forte e radicata, ma dove e' altrettanto forte anche

la volonta' di combatterla''. L' iniziativa - promossa dal

Comune, dal network di associazioni ''Libera'' e dagli enti

locali e Regioni riuniti in ''Avviso pubblico'' - vuole

ricordare le vittime delle mafie: oltre 400, negli ultimi 50

anni, i cui nomi verranno tutti letti in piazza Falcone e

Borsellino. ''Un elenco di morti lungo, ma riduttivo, perche'

molte vittime innocenti, purtroppo, vengono spesso

dimenticate'', afferma Rita Borsellino, sorella del magistrato

ucciso e vicepresidente di ''Libera''. Alla presentazione dell'

iniziativa, svoltasi a Roma, nella sede dell' Associazione della

stampa estera, c' era anche il procuratore capo di Palermo, Gian

Carlo Caselli, che ha ricordato l' impegno della citta' di

Corleone ''perche' si superi nell' immaginario collettivo il

binomio 'Corleone uguale mafia'. C'e' un numero impressionante

di associazioni, piccole e grandi, che insieme alle istituzioni

si battono contro la mafia e la cultura mafiosa. E la societa'

civile che si organizza contro la criminalita' organizzata - ha

aggiunto - e' certo la carta decisiva e vincente''. (SEGUE).

(ANSA) - ROMA, 22 FEB - Secondo Caselli, infatti, ''la mafia

va letta non solo in chiave criminale, ma soprattutto politica e

sociale. Arrestare 100 boss non basta, se a questo non si

accompagna un impegno civile e una cultura dell' antimafia''.

L' iniziativa del 21 marzo, alla quale e' prevista la presenza, tra gli altri,

di Mattarella e Violante, ''non vuole essere solo una formale ricorrenza, ma un gesto di

impegno concreto'', ha detto don Luigi Ciotti, presidente di ''Libera''.

E il sindaco di Corleone, Cipriani, ha spiegato che, per l'

occasione, verra' inaugurato un centro multimediale riservato ai

giovani, ci sara' l' assegnazione di una cooperativa confiscata

ai nipoti di Liggio e il recupero di un' altra struttura. Sempre

nell' ambito della ''Giornata'' ci sara' un incontro sull'

andamento dell' ''Agenzia per l' uso sociale dei beni confiscati

alle mafie'' che si terra' proprio nella villa appartenuta ad

alcuni prestanome di Toto' Riina, oggi sede di una scuola: fino

al 31 dicembre scorso i beni confiscati sono stati 262, per un

valore di circa 104 miliardi. ''Cosa nostra e' intelligente e

confiscarne i beni non e' facile'', ha detto Caselli, che ha

auspicato a questo riguardo degli aggiustamenti normativi.

Rita Borsellino ha infine fatto un bilancio dell' attivita'

di ''Libera'' per quanto riguarda l' ''educazione alla legalita'

democratica'': in tre anni i progetti educativi sono stati 500,

800 le scuole e 800.000 i ragazzi coinvolti. (ANSA).

SV 22-FEB-99 15:29

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RAI: LA SETTIMANA DE 'IL GRILLO'

(ANSA) - ROMA, 27 FEB - ''Il disagio giovanile'' e' il tema

degli appuntamenti della settimana prossima de ''Il Grillo'', in

onda da lunedi a venerdi' su Raiuno alle 24.30.

Nella puntata di lunedi' Alessandro Dal Lago, docente

universitario, discutera' con gli studenti del Liceo Classico

''Plauto'' di Roma. Con loro parlera' dell'esperienza

esistenziale di Paul Nizan, autore del romanzo ''Aden, Arabia''.

''Il valore dello studio'' sara' il tema della puntata di

martedi' con il filosofo del linguaggio Tullio De Mauro.

Don Luigi Ciotti, del Gruppo Abele, sara' ospite

dell'appuntamento di mercoledi sul tema ''Il silenzio e il

dialogo''.

Perche' i giovani sono poco interessati alla politica? A questa

e altre domande rispondera' il professor Biagio De Giovanni

nella puntata di giovedi' dal titolo ''I giovani e l'arte della

politica''.

''Modelli e miti'' si intitola la puntata di venerdi'. La

sociologa Chiara Saraceno e i liceali del 'Plauto' si

chiederanno se esiste, oggi, un mito giovanile paragonabile a

quello che fu Ernesto ''Che'' Guevara per i giovani degli Anni

Sessanta.(ANSA).

XGA

27-FEB-99 13:46

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

STUPEFACENTI: 'SPINELLO LIBERO'; AN POLEMIZZA CON DON CIOTTI

(V. 'STUPEFACENTI: 'SPINELLO LIBERO'; DON CIOTTI... DELLE 18,20)

(ANSA) - ROMA, 3 MAR - An polemizza con Don Ciotti sulla

questione della depenalizzazione delle droghe leggere. ''Quella

di Don Ciotti - ha detto il responsabile di An per le politiche

della famiglia Riccardo Pedrizzi - e' una posizione gravissima,

in aperto contrasto con il magistero della Chiesa, la quale

rifiuta ogni forma di legalizzazione, di depenalizzazione, di

normalizzazione o di convivenza con la droga''. Secondo Pedrizzi

Don Ciotti dovrebbe prendere esempio da Don Gelmini, da Don

Benzi o da Don Picchi, ''cioe' dai preti che perseguono il

recupero e il reinserimento del tossicodipendente e non il suo

mantenimento, vita natural durante, nello stato di dipendenza''.

(ANSA).

DEL/GG

03-MAR-99 20:25

STUPEFACENTI: 'SPINELLO LIBERO'; DON CIOTTI, SERVE PER EDUCARE

(V.'SENATO: 'SPINELLO QUASI LIBERO' DIVIDE...' DELLE 12,46)

(ANSA) - ROMA, 3 MAR - ''Depenalizzare il semplice consumo

non solo e' giusto (per evitare una criminalizzazione che

aumenta i danni, l'emarginazione e le difficolta' di chi consuma

cannabis o altre sostanze) ma e' anche la precondizione per

educare''. A sostenerlo e' don Luigi Ciotti secondo il quale

''le scelte del Senato di oggi rischiano di comporre e scomporre

schieramenti, senza una vera attenzione alla vita, alle esigenze

e alle difficolta' dei giovani e delle famiglie in vario modo

toccate dal problema droga''.

''Scegliere la scorciatoia della punizione - afferma don

Ciotti - e' una resa di fronte alla fatica e alla

responsabilita' dell'educare, e' un'implicita e drammatica

dichiarazione di fallimento davanti alla necessita' di investire

in nuove politiche rivolte ai giovani e alle loro famiglie,

falsamente rassicurate da questa scorciatoria e poi lasciate

sole a gestire i problemi''. Per don Ciotti il problema droga,

ancora una volta, ''e' stato mandato in coda delle agende e

degli impegni politici, ricacciato in quei polverosi cassetti

dove giacciono tutte le proposte emerse alla Conferenza di

Napoli''. ''La questione droga come il carcere e i detenuti

malati di Aids sono sempre, dunque, motivo di lacerazioni e

litigi e mai di urgenze, di concretezze, di scelte''. (ANSA).

AU

03-MAR-99 18:21

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

BANCHE: CON 16 MLD DI CAPITALE APRE I BATTENTI LA POPOLARE ETICA

(ANSA) - PADOVA, 8 MAR - Esordisce con un capitale sociale di

16 miliardi e due prodotti di raccolta in euro, con tassi di

interesse inferiori a quelli di mercato per permettere la

concessione di prestiti ad un tasso vicino al prime rate Abi. E'

la Banca Popolare Etica, il primo istituto italiano nato per

investire le proprie risorse a favore delle associazioni di

volontariato e del terzo settore attive sui fronti dell'

assistenza e della promozione delle fasce piu' deboli della

popolazione, che ha aperto oggi i battenti con un'unica sede di

rappresentanza a Padova.

In tutto il resto d'Italia sara' possibile diventare soci e

clienti della banca attraverso gli sportelli di tre istituti

convenzionati, la Banca Popolare di Milano, l'Ambroveneto e la

Banca Popolare dell'Emilia Romagna. Grazie ad un accordo con

Federcasse, si potranno anche utilizzare le filiali delle Banche

di Credito Cooperativo.

Soci fondatori dell'istituto sono, tra gli altri, Acli,

Agesci, Arci, Gruppo Abele e diverse cooperative impegnate nel

commercio equo e solidale con il terzo mondo. Disponibili da

oggi, i certificati di deposito della Banca Popolare Etica sono

in tagli da 1.000, 2.000, 2.500 euro e loro multipli e hanno una

durata da 6 mesi a 5 anni. Il primo prestito obbligazionario

sara' invece lanciato il 15 marzo, mentre entro l'anno

dovrebbero arrivare anche i conti correnti. (ANSA)

COM-CO

08-MAR-99 15:10

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

MAFIA: DILIBERTO, ''E' QUESTIONE DEMOCRATICA EUROPEA''

(ANSA) - FAVARA (AGRIGENTO), 9 MAR - ''La mafia non e' piu'

solo una questione siciliana e italiana, ma e' questione

democratica europea''. Lo ha detto il ministro della Giustizia

Oliviero Diliberto intervenendo al dibattito su ''Costruiamo la

vita Piu''' che ha concluso una serie di manifestazioni

organizzate dai giovani della parrocchia di San Giuseppe.

''Abbiamo chiesto - ha aggiunto il ministro - di porre la

questione della circolazione dei capitali al consiglio dei

ministri della giustizia europea. La mafia ormai investe i

grossi capitali in Europa''. Secondo il ministro per sconfiggere

la mafia ''e' necessario costruire un sistema di alleanze in

politica evitando cadute di continuita' e quardando avanti

misurandosi con le nuove sfide internazionali che la mafia ci

pone''. ''Bisogna trovare - ha detto - una maggioranza affinche'

i provvedimenti che metteremo in campo vengano approvati.

Possiamo trovarla costruendo un clima che ci consenta di rompere

le difficolta' che abbiamo in Parlamento''. Rivolgendosi alla

platea che affollava la sala del ''Boccone del povero''

Diliberto ha detto: ''Non siete soli, non c' e' il mare tra Roma

e Palermo, se in passato c' e' stato lo abbiamo colmato''. Alla

manifestazione hanno partecipato anche il procuratore generale

di Palermo Vincenzo Rovello, il vescovo di Agrigento Carmelo

Ferraro, Don Luigi Ciotti, fondatore del gruppo Abele e dell'

associazione Libera e il Pm Franca Imbergamo. (ANSA)

FK/GIU

09-MAR-99 20:12

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

CRIMINALITA': SAN SALVARIO; PORTO D'ARMI, PARERI DISCORDI/ANSA

(ANSA) - TORINO, 11 MAR - Spacca la citta', ma anche con

posizioni non del tutto scontate, l' inizativa annunciata ieri

dai componenti del Comitato spontaneo di San Salvario di Torino

di chiedere al Prefetto il porto d' armi per difendersi dalla

microcriminalita' del quartiere. C' e' chi la giudica un' idea ''sciagurata'' e chi invece,

ritenedola una ''provocazione'', dimostra comprensione per i

problemi sollevati. E, intanto, il prefetto, Mario Moscatelli,

precisa: ''Esamineremo una per una le 48 richieste, ma ricordo

che i criteri per concedere il porto d' armi sono molto

restrittivi. Va dimostrato lo stato di bisogno, che non si

identifica soltanto col fatto di abitare a San Salvario''.

''E' un quartiere - aggiunge - in cui le cose stanno

migliorando, anche perche' e' la zona piu' presidiata dalle

forze dell 'ordine''. Il parere non trova ovviamente d' accordo

i promotori dell' iniziativa, ma non e' neppure condiviso del

tutto da alcuni esponenti del mondo del volontariato. Lucio

Scatolero, che coordina il ''Centro di mediazione dei

conflitti'', organizzato da dicembre dal Gruppo Abele, ammette:

''Problemi a San Salvario ve ne sono, di disagio, di ordine

pubblico, di presenza di spacciatori. Resta uan questione non

risolta''. Il centro ha accolto un centinaio di persone: non

solo italiani, pero', anche extracomunitari truffati da

mediatori di immobili. (SEGUE).

(ANSA) - TORINO, 11 MAR - Sulla stessa lunghezza d' onda don

Sergio Baravalle, direttore della Caritas: ''non ci puo' essere

integrazione senza rispetto delle leggi''. Tra gli abitanti del

quartiere c' e' Maurizio Laudi, Procuratore aggiunto: ''Quella

del Comitato e' una provocazione - dice - che pero' sarebbe

sbagliato valutare solo con ironia''. ''Non credo che la

richiesta di porto d' armi possa venire accolta - aggiunge -, ma

comunque occorre coglierne il senso, il disagio in quel

quartiere esiste perche' molta gente vi si guadagna da vivere

con i reati''. Non sottovaluta la questione, ma teme un

''inutile strumentalizzazione del problema sicurezza, che va

considerato piu' seriamente'', il questore, Nicola Izzo. ''La

situazione nel quartiere mi sembra migliorata - aggiunge -; d'

altronde la militarizzazione non serve mai a nulla''. Critiche

altre voci. Don Gallo, parroco di San Salvario, tra i primi a

denunciare il disagio per l' arrivo in massa degli

extracomunitari (oggi tra il 15 e il 20% dei residenti), ritiene

l' iniziativa ''sciagurata'', ''Ricorda la tolleranza-zero di

Giuliani a New York''. Per l' iman della moschea di via Baretti,

Bouriki Bouchta ''Armare la gente porterebbe all' aumento della

violenza''. Tra gli intellettuali che hanno scelto il quartiere,

c' e' lo scrittore Luca Rastello: ''Ho una moglie e una figlia

che girano tranquille anche di sera, sono stufo di questi

professionisti della tensione''. (ANSA).

BEC 11-MAR-99 19:30

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

MAFIA: LIBERA, 21 MARZO A CORLEONE GIORNATA DELLA MEMORIA

(ANSA) - ROMA, 12 MAR - L' inizio della Primavera a Corleone

corrispondera' alla IV Giornata della memoria e dell' impegno in

ricordo di tutte le vittime delle mafie. La giornata organizzata

da Libera (l' associazione di Luigi Ciotti che riunisce oltre

700 gruppi nazionali e locali contro le mafie) il 21 marzo

prossimo, si svolgera', secondo il programma, alla presenza del

Capo dello Stato, Oscar Luigi Scalfaro, del vice presidente del

Consiglio dei Ministri, Sergio Mattarella e del presidente della

Camera, Luciano Violante.

''E' una manifestazione che non intende essere solo una

formale ricorrenza, ma un gesto di impegno rivolto al presente,

al passato - in Piazza Falcone e Borsellino saranno letti tutti

i nomi delle vittime di mafia - al futuro. Organizzarla il primo

giorno di primavera - si legge in un comunicato - e' un

messaggio simbolico di cambiamento e di rinascita in un

territorio segnato dal fenomeno mafioso ma dove e' forte il

senso di riscossa dell' opinione pubblica''.

In tal senso un capitolo importante e' la legge sull' uso

sociale dei beni confiscati: finora 228 beni immobili per un

valore di oltre 90 miliardi di lire, riferisce Libera, sono

stati trasformati in scuole, parchi, centri sociali e uffici

pubblici. Tra gli esempi la villa dei prestanome di Toto' Riina

divenuta un istituto tecnico agrario dove, il 21 marzo, Libera

presentera' il bilancio della legge. (ANSA)

COM-GU

12-MAR-99 12:57

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

COLPI PISTOLA CONTRO CASA RESPONSABILE SERT, NESSUN FERITO

(ANSA) - SAN SEVERO (FOGGIA), 15 MAR - Per la terza volta

negli ultimi anni una azione intimidatoria e' stata compiuta nei

confronti del responsabile del Servizio per le tossicodipendenze

(Sert) di San Severo, Fernando Antonio D' Angelo, di 48 anni,

che e' anche il presidente pugliese della ''Lila'' (Lega

italiana per la lotta contro l' Aids) ed esponente locale dell'

associazione ''Libera'' (organizzazione delle associazioni

contro la mafia). Numerosi colpi di pistola sono stati sparati

contro la sua abitazione, in via Cantatore. I colpi hanno

frantumato i vetri di una finestra dell' appartamento e si sono

conficcati in un mobile ed in una parete, sfiorando alcuni

famigliari di D' Angelo: nessuno e' stato ferito.

Sull' accaduto sono in corso indagini degli agenti del

commissariato di San Severo. D' Angelo - si sottolinea in una

nota della Lila al riguardo - da tempo chiede pubblicamente e

attraverso esposti alla magistratura che si indaghi sugli

appalti della Ausl di San Severo.

Gia' nel 1992 alcuni colpi di pistola furono sparati ad una

finestra dell' abitazione di D' Angelo; nel '95 ricevette alcune

minacce di morte anonime ed un attentato dinamitardo distrusse

l' autovettura di un suo collaboratore. Dopo l' attentato della

scorsa notte, le associazioni Libera e Lila hanno organizzato

per il 29 marzo a San Severo una giornata di solidarieta', alla

quale e' prevista la partecipazione di don Luigi Ciotti. (ANSA)

B11-AME/BR

15-MAR-99 17:08

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

CRIMINALITA': UN 'APPELLO' CONTRO IL 'PACCHETTO' GOVERNO

(ANSA) - ROMA, 17 MAR - ''Non e' con simili atti e proclami

che questo governo e la sua maggioranza renderanno un servizio

al paese e alla sua politica di giustizia''.

Si conclude cosi' l' appello, firmato da vari intellettuali,

tra cui i premi Nobel Dario Fo e Rita Levi Montalcini, e poi

Franca Rame, Rossana Rossanda, Vittorio Borraccetti, Luigi

Ciotti, Giacomo Marramao, Grazia Zuffa, Mauro Palma, nel quale,

intervenendo sulle misure di sicurezza che il governo sta per

varare, si afferma tra l' altro che ''non basta la garanzia

prestata da un governo di centro-sinistra. Non e' la

progettualita' che preoccupa, la tendenza alla criminalizzazione

e la mania custodialista''.

''In questo strano paese - si legge nell' appello -, dominato

da ogni genere di emergenza criminale, tutti, da destra o da

sinistra, dicono di essere per il 'diritto penale minimo', per

la riduzione drastica e regolata dei tipi di reato sottoposti a

sanzione penale. Cosi' anche il nostro Governo. Ma poi seguono

fatti che vanno in tutt'altra direzione. Non curante dei piu'

accreditati studi, che vedono la criminalita' nel nostro paese

in diminuzione, il Governo sembra intenzionato a presentare un

'pacchetto anticrimine' all' insegna dell' inasprimento delle

pene, dell' aumento dei poteri della polizia giudiziaria e della

diminuzione delle garanzia per i cittadini''.

(ANSA).

CAV

17-MAR-99 19:35

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

CRIMINALITA': CENTO (VERDI), PROPOSTA INUTILE E LIBERTICIDA

(ANSA) - ROMA, 18 MAR - E' una proposta ''inutile, demagogica

e con esasperazioni liberticide'' quella approvata oggi dal

Consiglio dei ministri sulla sicurezza, secondo il Verde Paolo

Cento che annuncia ''battaglia'' in Parlamento.

''Ancora una volta -dice- si affronta il dramma della

criminalita' con strumenti emergenziali, si reintroduce nella

sostanza il fermo di polizia, si aumentano a dismisura le

sanzioni penali, senza alcuna volonta', invece, di recidere il

rapporto tra manovalanze giovanili e criminalita' e nessuna

decisione capace di rendere rapida e certa l' esecutivita' della

pena''.

In questo 'pacchetto anticrimine', secondo Cento, ''il

Governo di centrosinistra rincorre le proposte giustizialiste e

forcaiole della destra e non tiene conto dell' allarme lanciato

nei giorni scorsi da Vittorio Borraccetti, Luigi Ciotti, Luigi

Ferraioli, Rossana Rossanda, Daio Fo e Rita Levi Montalcini''.

(ANSA).

TAM

18-MAR-99 18:51

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

MAFIA: LA VOGLIA DI CORLEONE DI LIBERARSI DALLA VERGOGNA

(ANSA) - CORLEONE (PALERMO), 20 MAR - Per liberare il paese

dalla vergogna di un' appartenenza divenuta in tutto il mondo

sinonimo di mafiosita', ha provato di tutto: dalla riscoperta

minuziosa, filologica della storia locale alla manipolazione

spregiudicata, ambiziosa del mondo massmediologico. E oggi Pippo

Cipriani, 37 anni, sindaco di centro-sinistra, il primo negli

annali paesani, si dichiara soddisfatto e lo dira' domani al

Presidente della Repubblica Oscar Lugi Scalfaro, ai presidenti

della Camera, Luciano Violante, e dell' Antimafia, Ottaviano Del

Turco, attesi alla manifestazione antimafia organizzata da

''Libera'' di don Luigi Ciotti. Perche' oggi Corleone, 12 mila abitanti, piu' di 40 chiese,

un minuscolo presepe di cemento armato nascosto alla falde della

Rocca Busambra, a 54 chilometri da Palermo e a 600 metri di

altezza, ''non e' piu', o almeno non e' piu' soltanto la

'Tombstone city' consegnata all' immaginario collettivo come la

culla della mafia siciliana''. Cipriani e' sindaco dal dicembre

del '93, deputato Ds al parlamento siciliano dal '96, ed intende

''liberare Corleone dalla vergogna e dal peso di essere additato

solo e soltanto come metafora di mafia''. Per ''vincere''

Cipriani lavora da cinque anni: prima ha incaricato Oliviero

Toscani di reinventare un' immagine di affidabilita' al paese di

Riina, Provenzano, Bagarella, ideologi dello stragismo che ha

minacciato le istituzioni democratiche del paese. (SEGUE).

(ANSA) - CORLEONE (PALERMO), 20 MAR - Poi, promuovendo decine

di commemorazioni, ha voluto far riemergere la memoria - ormai

sepolta - di un passato di ''gloriose'' lotte contadine per la

liberta' e la democrazia. ''Quella di Corleone - racconta

Cipriani - e' la storia di un grande movimento contadino: per

questo era importante ripercorrere le vicende dei sindacalisti

Bernardino Verro e Placido Rizzotto, che hanno pagato con la

vita la loro testimonianza di liberta'''. Questa e' la memoria

che ha restituito orgoglio e dignita' alla gente di Corleone,

che ha consentito al paese di intitolare la piazza principale ai

martiri dell' antimafia Falcone e Borsellino, e la palestra

comunale a Pio La Torre, ex segretario del Pci assassinato da

Cosa nostra. E' una piccola rivoluzione culturale, che promette anche

lavoro e benessere. Corleone e' oggi uno dei 20 comuni del patto

territoriale Alto Belice, finanziato dall' Unione europea con

100 miliardi. Una speranza concreta per quel 50 % dei residenti

iscritto al collocamento, in attesa di un lavoro. ''Siamo

fiduciosi - dice Cipriani - anche se questo e' un paese che

resta comunque segnato dalla presenza della mafia''. Puo' dirsi

sconfitta, insomma, quell' impossibilita' di essere ''normali''

che affliggeva i corleonesi dal volto pulito? ''Non del tutto,

ma oggi e' possibile - ammette Cipriani - essere un po' diversi

rispetto al passato''. Ed e' gia' qualcosa. (ANSA)

KNL

20-MAR-99 11:05

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

RAI:A 'PINOCCHIO' SI PARLERA' DI BENI SEQUESTRATI ALLA MAFIA

(ANSA) - ROMA, 20 MAR - In primo piano nella puntata di

lunedi' di ''Pinocchio'', la trasmissione in onda alle 2305 su

Raidue, i beni sequestrati alla mafia e la loro destinazione a

uso sociale. Per il dibattito collegamento a Corleone,

dall'ex-villa di un prestanome di Toto' Riina ora Istituto di

Agraria, dove interverranno Don Luigi Ciotti, presidente di

'Libera' il network che riunisce 700 associazioni contro le

mafie; Antonino Ingroia, sostituto procuratore della Repubblica

di Palermo; Giuseppe Cipriani, sindaco di Corleone; cittadini di

Corleone.(ANSA).

TS

20-MAR-99 16:27

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

SCALFARO: RIPARTITO DA NOMADELFIA PER LA SICILIA

(ANSA) - NOMADELFIA (GROSSETO), 21 MAR - Il presidente della

Repubblica Oscar Luigi Scalfaro ha lasciato alle 13.30

Nomadelfia (Grosseto) diretto a Corleone, in Sicilia, dove

concludera' la manifestazione ''Giornata della memoria e dell'

impegno'' promossa dall' associazione ''Libera'' presieduta da

don Luigi Ciotti.

Il presidente, che in mattinata era stato ricevuto presso la

prefettura di Grosseto e che successivamente era andato ad

inaugurare il museo archeologico appena restaurato, era arrivato

a Nomadelfia verso le 11.30 dove ha assistito alla Messa che ha

aperto ufficialmente le celebrazioni del centenario della

nascita di don Zeno, celebrata dal vescovo di Grosseto, Mons.

Giacomo Babini, che ha tenuto l' omelia.

Terminata la Messa, Scalfaro ha ricevuto i saluti del

presidente della comunita' di Nomadelfia, Francesco, di don

Enzo, il successore di don Zeno, di 'mamma' Irene e del

presidente della Regione Toscana, Vannino Chiti, che ha

ringraziato il Presidente della Repubblica, affermando: ''Ci e'

stato vicino in questi sette anni nei momenti di dolore: dalla

bomba che in via dei Georgofili spezzo' vite e attento' al

nostro patrimonio artistico, alla tragica alluvione che colpi'

la Versilia e la Garfagnana''. (ANSA).

CF/FG

21-MAR-99 14:25

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

MAFIA: CORLEONE, DA CAPITALE BOSS A SIMBOLO RISCATTO/ANSA

(ANSA)- CORLEONE (PALERMO), 21 MAR - Da oggi, forse, Corleone

non sara' piu' definita la capitale della mafia: ragazzi, boy

scout, contadini, uomini e donne hanno partecipato a viso

aperto, con consapevolezza e con entusiamo alla quarta giornata

della memoria e dell' impegno nel ricordo di tutte le vittime

delle mafie, organizzata dalle associazione ''Libera'' e

''Avviso pubblico'' e dal Comune. La paura che aveva segnato

questo paese negli anni scorsi e' stata dissolta in una domenica

di sole che ha segnato anche l' ingresso della primavera.

La manifestazione nella piazza Falcone e Borsellino (una

intitolazione che fu traumatica, con la lapide frantumata subito

dopo la sua installazione) si e' aperta dopo che il procuratore

Gian Carlo caselli, Rita Borsellino, sorella di Paolo, e Saveria

Antiochia, madre di Roberto, agente di polizia ucciso con Ninni

Cassara, hanno terminato di leggere il lungo elenco delle

vittime delle organizzazioni criminali. Soltanto un nudo elenco

di nomi: ma ciascuno conteneva una storia, ed il silenzio che ha

accompagnato quello scandire di storie umane spezzate,

sottolineava come ciascuno e tutti quei martiri fossero ben

presenti all' uditorio. Sono intervenuti alla manifestazione,

tra gli altri, il presidente della Camera Luciano Violante, il

vicepresidente del Consiglio Sergio Mattarella. (SUGUE).

(ANSA)- CORLEONE (PALERMO), 21 MAR - Ed ancora il

presidente dell' Antimafia, Ottaviano Del Turco, il procuratore

nazionale Antimafia Pier Luigi Vigna, il direttore della Dia,

generale Carlo Alfiero, il presidente della Regione Sicilia

Angelo Capodicasa e numerose altre autorita'. L' arrivo del

presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro e' stato

salutato dal lungo applauso di oltre tremila persone, riunite in

piazza. Poi e' seguito un minuto di raccoglimento in silenzio.

''Noi siamo qui - ha detto don Luigi Ciotti, fondatore di Libera

- non per festeggiare la liberazione dalla mafia, ma per

rinnovare l' impegno ad andare avanti nel percorso che abbiamo

cominciato''.Per don Ciotti ''la politica deve essere meno

ansiosa di consegnare alla storia la stagione della lotta alla

corruzione ed alla mafia''. Il segnale di cambiamento che viene

da questo paese, terra dei boss, che hanno governato Cosa nostra

per decenni, e' stato ribadito dal presidente della Regione,

Capodicasa: ''la mafia ha perso terreno -ha detto - sono lontani

i tempi dell' omerta', della paura, delle collusioni tra mafia

ed istituzioni''. Il sindaco Pippo Cipriani ha ricordato che

''la volonta' di riscatto dei corleonesi viene da lontano : dai

'fasci dei lavoratori' e dalle lotte contadine''. Un messaggio

di Antonino Caponnetto e' stato letto da una studentessa:

'consideratemi con voi - ha scritto il magistrato- il mio cuore

batte all' unisono con i vostri, per gli stessi ideali'.(ANSA).

KS

21-MAR-99 20:11

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

MAFIA: ''GIORNATA DELLA MEMORIA'' A CORLEONE

(ANSA) - CORLEONE (PALERMO), 21 MAR - L' hanno chiamata

''Giornata della memoria e dell' impegno''. Stamattina a

Corleone la manifestazione si e' aperta con la lettura dei nomi

di 394 vittime della mafia e sara' conclusa nel pomeriggio da

interventi del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro,

del Presidente della Camera dei Deputati Luciano Violante, del

vice Presidente del Consiglio Sergio Mattarella e di Ottaviano

Del Turco Presidente della commissione parlamentare antimafia.

Come le tre precedenti, la giornata e' stata promossa dall'

associazione ''Libera'' presieduta da don Luigi Ciotti che

raggruppa oltre 700 associazioni dichiaratamente schierate

contro le mafie. ''Libera'' ha promosso fra l' altro la legge

109 sulla destinazione a scopi sociali dei beni confiscati ai

boss che al 15 marzo (sei giorni fa) risultano 274 per un valore

complessivo di oltre 102 miliardi di lire: un livello

considerato del tutto insoddisfacente da ''Libera''.

''Questo 21 marzo in memoria di tutte le vittime della mafia

- afferma don Ciotti - non e' solo testimonianza, non e'

semplicemente un gesto e un sentimento di gratitudine e

riconoscenza per quanti hanno perso la vita. E' tutto questo. Ma

anche qualcosa di piu': e' una dichiarazione d' impegno per la

giustizia, di lotta per la dignita' dell' uomo, per i diritti

dei piu' deboli. Perche' questo sia possibile, pero', non basta

avere memoria: occorre coltivarla e trasmetterla''. (SEGUE).

MAFIA: ''GIORNATA DELLA MEMORIA'' A CORLEONE (2)

(ANSA) - CORLEONE (PALERMO), 21 MAR - ''Libera'' ha deciso

proprio per questo di tenere a Corleone la cerimonia. L'

intendimento principale e' ''di contribuire alla svolta,

portando insieme la memoria e la proposta e offrendo un

contributo a quello che e' l' impegno dei corleonesi perche' si

superi nell' immaginario collettivo il binomio Corleone-mafia''.

Nel paese nel quale sono nati numerosi dei piu' spietati boss

di Cosa Nostra, da Luciano Liggio a Toto' Riina, oggi la gente

ha accolto con larga partecipazione gli intervenuti. E sono

nelle strade e nelle piazze anche tanti bambini e ragazzi. Fra i

primi giunti nella piazza intitolata a Giovanni Falcone e Paolo

Borsellino e' stato il procuratore della Repubblica di Palermo

Gian Carlo Caselli.

''Questo primo giorno della primavera 1999 - dice il sindaco

di Corleone Giuseppe Cipriani che e' anche deputato regionale

dei Ds - sara' sempre ricordato da noi come un momento alto

dell' impegno e della solidarieta' dello Stato e della societa'

civile nei confronti della nostra comunita'''. (ANSA)

FI

21-MAR-99 11:41

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

GIOIA TAURO: LIBERA, EUROMOTEL PIROMALLI VA RESTITUITO A COMUNE

V. ''COMUNI: GIOIA TAURO; DIMISSIONI ...'' DELLE 15.35

(ANSA) - ROMA, 25 MAR - Appresa ''con sconcerto'' la notizia

delle dimissioni di 11 consiglieri del Comune di Gioia Tauro, l'

associazione Libera, guidata da Don Ciotti, assicura che ''si

impegnera' affinche' l' Euromotel confiscato al Boss Piromalli

venga restituito alla collettivita' attraverso l' applicazione

della legge 109 sull' uso sociale dei beni confiscati alle

mafie''.

''E' impossibile -commenta, in una nota, Don Ciotti- non

mettere in correlazione queste dimissioni con la definitiva

assegnazione al comune dell' euromotel, per la quale l'

amministrazione e Libera si erano fortemente impegnate''. L'

associazione assicura quindi che, ''qualunque siano le

condizioni di funzionalita' del comune calabrese, si impegnera'

per restituite l' Euromotel alla collettivita' '' e lancia un

appello a ''tutte le forze sociali e istituzionali, locali e

nazionali, al fine di far prevalere la legalita' sulle

intimidazioni e la prepotenza mafiosa''.

''Apprezziamo in questo senso -conclude Don Ciotti- l'

immediata risposta del presidente della commissione antimafia

Ottaviano Del Turco, che ha deciso di recarsi personalmente

sabato prossimo a Reggio calabria''.

(ANSA)

TAM

25-MAR-99 18:32

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

GIOIA TAURO: SU CONFISCA A PIROMALLI SI 'SCIOGLIE' COMUNE

(ANSA) - GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA), 25 MAR - Il Comune di

Gioia Tauro utilizza un bene confiscato ai potentissimi

Piromalli? Ecco allora pronte le dimissioni della maggioranza

dei consiglieri, innescando cosi' il meccanismo dello

scioglimento anticipato del comune. L' inquietante ipotesi e'

stata avanzata dal sindaco, il diessino Aldo Alessio, di fronte

alle dimissioni di undici consiglieri comunali (tre della sua

maggioranza ed uno del suo stesso partito), giunte all'

improvviso nella tarda mattinata di oggi e variamente motivate.

Alessio, infatti, non ha avuto dubbi a mettere in relazione le

dimissioni della maggioranza dei consiglieri con la consegna al

Comune, due giorni fa, di un immobile (l' Euromotel) che era

stato confiscato dalla magistratura alla cosca dei Piromalli. L'

Amministrazione comunale guidata da Alessio aveva deciso

immediatamente di utilizzare l' Euromotel per iniziative socio-

culturali. ''Quell' immobile - ha detto ancora Alessio - lo avevamo

voluto come Amministrazione comunale ma qui la 'ndrangheta

ancora comanda tutto. Si pone chiaramente un problema di

democrazia e di liberta'''. Di tutt' altro avviso i consiglieri

dell' opposizione dimissionari: Franco Costa (An) ha detto che

sul problema della lotta alla mafia non c' e' differenziazione

con Alessio e le dimissioni riguardano la capacita' della Giunta

sull' ordinaria amministrazione. (SEGUE).

(ANSA) - GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA), 25 MAR - Il grido di

allarme di Alessio, in ogni caso, non e' andato disperso: pronte

le reazioni del mondo politico locale e nazionale. Il presidente

della Commissione antimafia, Del Turco, ha affermato che ''ci

sono comuni che vengono sciolti per infiltrazioni di mafia ed e'

difficile che un comune possa essere sciolto per una

infiltrazione dell' antimafia''. Il sottosegretario alla

Presidenza del Consiglio, Marco Minniti, ha parlato di fatto

assai grave e di un ''servizio alla mafia che non ha mai

tollerato la presenza e l' attivita' del sindaco Alessio''.

Ugualmente indignate le reazioni del presidente e del

vicepresidente della Regione, Meduri e Bova, per i quali

''inquieta l' obiettiva contestualita' che ha l' inqualificabile

azione con l' assegnazione dei beni confiscati ad una potente

famiglia mafiosa''. Su quest' aspetto si sofferma anche l'

associazione ''Libera'', guidata da don Ciotti, che assicura un

impegno affinche' l' Euromotel venga restituito al Comune,

mentre gli altri sindaci della Piana di Gioia Tauro rilevano

come ci si trovi in presenza di una offensiva ''eversiva''. Il

tutto mentre e' in discussione il contratto d' area di Gioia

Tauro, con le polemiche innescate dalla mancata firma della Cgil

cui e' tornato a rivolgersi il presidente del Comitato per Gioia

Tauro di Palazzo Chigi, Soriero, per il quale ''la mafia non

puo' e non deve prevalere''. (ANSA)

VF/MED 25-MAR-99 19:30

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

ATLETICA: VIVICITTA'; BENVENUTI, IN CORSA ANCHE CONTRO DOPING

(ANSA) - ROMA, 25 MAR - Ha avuto come testimonial il campione

europeo 1994 degli 800 Andrea Benvenuti, che ha firmato anche la

campagna dell'Uisp contro il doping 'Siamo sportivi, giochiamo

pulito', la presentazione della 16/a edizione di 'Vivicitta'',

la gara podistica che si corre in contemporanea in tutto il

mondo.

''Sono felice di essere stato chiamato per una manifestazione

cosi' importante, che coniuga lo sport con l'impegno sociale e

la lotta al doping. Dimostra che la mia e' l'immagine di un

atleta pulito - ha affermato l'ottocentista azzurro - per

combattere il fenomeno serve una volonta' precisa di andare in

un'altra direzione: l'atleta comunque non e' mai vittima del

sistema, ma complice''.

Andrea Benvenuti, che ha corso spesso il Vivicitta' a Verona,

su una distanza che non e' la sua, e' ora fermo da tre settimane

per una lesione tendinea al piede: ''Per me l'obiettivo e'

tornare in forma e partecipare ai prossimi Mondiali''.

Diciassette le citta' straniere e 45 le italiane protagoniste

dell'edizione 1999 del Vivicitta', che si svolgera' l'11 aprile

in Italia e il 18 negli altri paesi. E' slittato a domani invece

il prologo agonistico in programma ad Algeri: in piena campagna

elettorale per le elezioni presidenziali nella capitale del

paese nordafricano al via ci saranno oltre ai circa 2.200 uomini

e piu' di 200 donne, anche i ragazzi delle scuole. (SEGUE).

YZK/FV

25-MAR-99 15:38

ATLETICA: VIVICITTA'; BENVENUTI, IN CORSA ANCHE CONTRO DOPING (2)

(ANSA) - ROMA, 25 MAR - Anche quest'anno il Vivicitta' sara'

presente in 15 istituti penitenziari e otto minorili. ''Una

corsa per crescere liberi'' lo slogan della manifestazione, che

anche per l'edizione 1999 corre in collaborazione con 'Libera',

l'associazione di 700 associazioni contro le mafie, presieduta

da don Luigi Ciotti, che dara' il via alla gara. (ANSA).

YZK/FV

25-MAR-99 15:38

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

KOSOVO: SCIOPERO SIMBOLICO METALMECCANICI NOVARA

(ANSA) - TORINO, 26 MAR - Le fabbriche metalmeccaniche di

Novara si fermeranno, un quarto d' ora, martedi' 30 marzo, dalla

10 alle 10,15, per dire ''no all' uso delle armi per risolvere

le controversie internazionali''. La protesta e' stata indetta

da Fim, Fiom e Uilm di Novara che, in un comunicato, chiedono al

governo ''di intervenire per sospendere ogni azione militare di

aggressione, di impedire l' uso delle basi aeree e navali sul

territorio italiano come elemento di offesa, di intervenire per

risolvere la contesa aperta nel Kossovo in sede Onu''.

Un appello per dire ''basta con i bombardamenti Nato e con l'

attacco della Serbia al Kosovo'' e' stato firmato da alcuni

esponenti della segreteria della Camera del lavoro di Torino e

della Cgil Piemonte.

Oggi la Federazione torinese dei Comunisti Italiani ha

organizztao una manifestazione al Teatro Carignano di Torino,

mentre domani ci sara' quella di Rifondazione Comunista (con un

corteo da piazza Solferino a piazza Vittorio Veneto) ''contro la

follia della guerra'', alla quale hanno aderito la Fiom,

consigli di fabbrica, centri sociali, gruppo Abele

La Cub Scuola (Confederazione Unitaria di base) ha aderito

alla manifestazione studentesca che si terra' il 30 marzo, alle

9, a partire da piazza Arbarello e ha proclamato, per lo stesso

giorno, lo sciopero della prima ora nelle scuole. (ANSA).

ANG

26-MAR-99 18:28

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

MAFIA: CASELLI SPIEGA COME BATTERLA AGLI STUDENTI DI BONDENO

(ANSA) - BONDENO (FERRARA), 27 MAR - Se c' e' un esempio di

quello che puo' fare la societa' civile per dare una mano a

magistratura e forze dell' ordine contro la mafia, e' quello di

don Luigi Ciotti e di ''Libera'', l' associazione capace, grazie

alla tenacia di quel prete, di fare approvare a un senato in

scadenza la legge che da 3 anni consente di destinare ad

utilita' sociali i beni sequestrati ai mafiosi. E' una delle

tante risposte del procuratore di Palermo Giancarlo Caselli alle

domande degli studenti delle scuole di Bondeno, che lo hanno

chiamato a discutere con loro nel cinema cittadino sul tema

''educazione alla liberta'''. Il Pm non si e' risparmiato,

dividendo in tre parti il suo intervento: una ieri sera, rivolta

a tutta la cittadinanza, e due stamani, per gli studenti piu'

giovani e poi per quelli delle superiori. E non mancando di

chiarire come al peso di una vita di sacrificio, blindata, che

non gli consente ''di portare in bicicletta il nipotino per

Torino'', corrisponda pero' la soddisfazione di fare qualcosa

puo' portare a risultati: ''Basta organizzarsi contro la mafia,

diceva Falcone - ha detto Caselli - ma non solo lo Stato deve

farlo ed esempi come quello di Libera hanno portato a

trasformare in una scuola, consegnata domenica alla citta' di

Corleone, la villa che fu del boss dei boss, Salvatore Riina. La

mafia si puo' battere. Ma, anche se la legge dopo sette anni va

cambiata, non senza i collaboratori di giustizia''. (ANSA)

MR

27-MAR-99 12:41

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

GIUSTIZIA: CASELLI, IL MINISTRO E LA TRATTATIVA / ANSA

(ANSA) - PALERMO, 30 MAR - Sorpresa: gli unici ad avere avuto

sentore di un possibile trasferimento a via Arenula di Gian

Carlo Caselli erano stati glii autisti giudiziari. Il ''tam-

tam'' era partito dalle auto blindate, palermitane e romane, ma

quando gli autisti avevano accennato, a Palermo, alla questione

erano stati snobbati dal ''Palazzo''. Oggi fanno a gara nel dire

ai loro 'superiori': ''ve lo avevamo annunciato...''. Tra i

magistrati, infatti, solo stizziti sussurri nei corridoi, solo

due o tre sostituti erano stati informati. La ''trattativa'' tra

il procuratore ed il ministro, in corso da oltre un mese, si

sarebbe conclusa, dopo 10 giorni di riflessione. Il consenso al

nuovo incarico sarebbe motivato anche dalla stima che lega

Caselli ad un Guardasigilli, interessato ad aggiungere al suo

staff il magistrato simbolo della lotta alla mafia. Tra Caselli

e Diliberto ''la simpatia e' scattata a prima vista'', sin da

quando, appena nominato ministro, il Guardasigilli' venne in

visita a palazzo di Giustizia. Alla vigilia di Natale vi fu un

secondo incontro. L' idea del nuovo incarico era forse gia'

delineata, quando Diliberto, un mese fa, incontro' Caselli alla

manifestazione antimafia di Favara, presente anche don Luigi

Ciotti. A marzo Caselli si sarebbe recato a Roma due volte e con

Diliberto avrebbe discusso a fondo il contesto del nuovo

incarico. La decisione, infine, sarebbe di pochi giorni

fa.(ANSA)

YRO-KNL

30-MAR-99 15:48

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

TMC: INTERVISTE A CASELLI E BONINO A 'TRENTA MINUTI'

(ANSA) - ROMA, 30 MAR - ''Il mio canto libero''. E' il titolo

del reportage di Silvia Resta realizzato a Corleone, dopo la

visita del presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, che

sara' proposto domani, con interviste a Giancarlo Caselli, Don

Luigi Ciotti e al sindaco di Corleone, a ''Trenta minuti'', il

magazine settimanale del Telegiornale in onda alle 22,45 su Tmc.

In primo piano: un gruppo di ragazzi di Corleone che cantano

il gospel e fanno da guida nella vita quotidiana della citta'.

Servizio sui radicali del 2000. Chi sono e quali programmi hanno

le nuove leve del partito, con interviste a Emma Bonino, Adele

Faccio e al nuovo cordinatore Marco Cappato.

In scaletta: reportage sulla crisi dell'ippica e il punto sul

futuro assetto economico del settore. (ANSA).

XCU

30-MAR-99 17:20

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

GIUSTIZIA: CASELLI; CHI E' ALESSANDRO MARGARA

(ANSA) - ROMA, 1 APR - Alessandro Margara, 69 anni, toscano,

arrivo' alla direzione del Dap nel luglio del '97 dal tribunale

di sorveglianza di Firenze. La sua carriera in magistratura era

iniziata nella pretura di Prato, poi era stato giudice

istruttore a Firenze, quindi giudice di sorveglianza.

A chiamarlo alla guida delle carceri italiane era stato

l'allora guardasigilli Flick per sostituire Michele Coiro.

La scelta di Margara aveva avuto il plauso dell'intera

sinistra e delle associazioni e dei movimenti di volontariato

che si occupano di carceri: dalla Lila, ad Antigone, da Don

Ciotti a Folena. Un appoggio che era continuato quando, sin

dall'inizio del suo mandato, erano iniziate le contestazioni da

parte dei sindacati della polizia penitenziaria, prima, e

dell'intera destra, poi.

La polemica aveva raggiunto l'apice nel febbraio del '98

quando, a sequestro Soffiantini in corso, An ne aveva chiesto il

''licenziamento'' poiche' era stato Margara a firmare il

permesso premio al sardo Farina, detenuto per sequestri,

permesso approfittando del quale Farina si era reso uccel di

bosco ed aveva oragnizzato il rapimento dell'industriale

bresciano. Qualche mese piu' tardi, nel giugno, nuove polemiche

per l'ammorbidimento del carcere duro per i boss di mafia,

avevano indotto il ministero a modificare le diposizioni date

dal direttore del Dap. (ANSA).

CZ

01-APR-99 20:51

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

KOSOVO: DOMANI A ROMA MANIFESTAZIONE PER LA PACE

(ANSA) - ROMA, 2 APR - Pacifisti, associazioni umanitarie e

religiose, centri sociali, rappresentanti di partiti politici,

esponenti di organizzazioni omosessuali parteciperanno domani a

Roma alla manifestazione per la pace e il rispetto dei diritti

umani in Kosovo alla quale e' prevista la partecipazione di

ventimila persone.

Il presidente del Consorzio italiano solidarieta' Giulio

Marcon, parlera' a nome del comitato promotore. Sono previsti

gli interventi di Pietro Ingrao e Don Luigi Ciotti. Alle 16.30

tutti i partecipanti al corteo si sdraieranno a terra mentre

risuonera' una sirena d'allarme antiaereo. (ANSA).

KOA

02-APR-99 17:50

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

KOSOVO: MANIFESTAZIONE ROMA; INGRAO 'PERCHE' L'ONU NON PARLA?'

(ANSA) - ROMA, 3 APR - ''Come puo' vivere ancora l'Onu se non

parla oggi? Cosa significa il suo silenzio, se non a screditarla

dinanzi al trono della Nato e di Clinton?''. E' uno dei passaggi

dell' intervento di Pietro Ingrao dal palco di Porta San Paolo,

intervenuto dopo Giulio Marcon, uno dei promotori della

manifestazione. ''Siamo in un momento in cui - ha proseguito -

il termine 'pace' coincide con la tutela e la salvezza del

principio della vita. Vediamo dolorosamente quale rischio siano

state le basi straniere posate in terra italiana. Oggi e' solo

l' inizio, l'avanguardia di una battaglia. Non ci rassegniamo,

lo sappia il Governo: la posta e' troppo alta. Questa imperiosa

domanda di pace la porteremo in tutta Italia, nelle fabbriche,

nelle chiese, nel Parlamento''. Dopo aver definito i pacifisti

''praticatori della pace'' e ''aggregatori di vite umane'',

Ingrao ha parlato dello ''spavento e allarme'' che questa guerra

suscita e ha scatenato l' applauso dei manifestanti quando ha

lanciato con energia il messaggio al Governo guidato da D'Alema.

Ha concluso don Luigi Ciotti, secondo il quale ''solo con una

tregua si puo' ripartire con le trattative diplomatiche per i

Balcani''. Don Ciotti ha chiesto che nel Kosovo sia ''dispiegata

una forza di interposizione per assicurare la pace e il

rispetto degli accordi. La pace e la giustizia si conquistano,

passo dopo passo, e quel che non si e' fatto prima lo si puo'

fare ora''. (ANSA).

KOA-DO/MB

03-APR-99 18:34

(ANSA) - ROMA, 3 APR - ''Occorre ridare possibilita' alla

pace non solo perche' e' giusto, ma perche' e' necessario e

urgente'' ha aggiunto don Ciotti, il quale e' stato applaudito

quando ha affermato che una trattativa piu possibilista avrebbe

reso piu' difficile il rifiuto serbo. ''A volte e' parso - ha

detto - che l'interesse prevalente fosse di mostrare la forza

della Nato, piu' che risolvere la tragedia del Kosovo''. Infine

don Ciotti ha invitato a non usare il nome di Dio ''per rendere

anche solo possibile la guerra. Siamo stanchi di conflitti in

nome del Dio vero. Nessun Dio abita nelle nostre guerre. Nessun

popolo puo' ritenere di avere per se' - ha affermato - un Dio

che manda alla guerra gli uni contro gli altri. Dio e' lontano

dalla nostra violenza. Nessun Dio benedice una guerra, Dio e'

dalla parte dei profughi, delle vittime, dei perdenti, delle

popolazioni sfinite dalla guerra e ingannate da chi, usando

invano il nome di Dio, legittima guerre e violenze con l'uso

delle religioni''. (ANSA).

KOA-DO/MB

03-APR-99 19:07

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

KOSOVO: MANIFESTAZIONE ROMA; IN 100 MILA: 'FERMATE LA GUERRA'

(ANSA) - ROMA, 3 APR - ''Fermate la guerra'': e' l'imperativo

della manifestazione per la pace che nel pomeriggio ha radunato

a Roma, secondo gli organizzatori, oltre centomila persone e

alla quale hanno aderito oltre 400 associazioni di diversa

natura. La foto di D'Alema, accanto a quella di Clinton, oltre

agli attacchi ai mezzi di informazione e al Pdci di Cossutta,

hanno costituito i momenti piu' significativi del lungo corteo,

che, una volta giunto nelle vicinanze del Colosseo, ha dedicato

un minuto di silenzio alle vittime della guerra: tutti i

manifestanti si sono sdraiati per terra, mentre una sirena

d'allarme si e' messa a suonare simulando quelle che risuonano

nelle vie delle citta' in guerra. I giovani di Rifondazione

comunista hanno sfilato dietro a uno striscione rosso, seguiti

da una camionetta su cui era raffigurato un teschio all'interno

del quale si intravvedevano le immagini di Clinton, D'Alema e

Cossutta sorridenti. Dietro la camionetta, tre giovani

mascherati da soldati americani, avevano al collo un coltello

con la scritta: ''Rai-1'', ''Rai-2'', ''Rai-3'', ''Tg-5''

arruolate. Una ragazza, imbavagliata e vestita di bianco,

rappresentava, invece, la Costituzione italiana. Su un missile

in cartone erano poi rappresentati i simboli di alcuni partiti e

un' immagine di Cossutta con la scritta: ''sono un politico

Nato''.(SEGUE).

(ANSA) - ROMA, 3 APR - Molti i parlamentari che hanno preso

parte alla manifestazione:Fausto Bertinotti ha sfilato in testa

al corteo; c'erano poi Gianni Mattioli, Mauro Paissan e Carla

Rocchi dei Verdi;Giorgio Mele (ds),la deputata dei comunisti

italiani, Maura Cossutta, la parlamentare dei

cristiani-sociali, Marcella Lucidi, l'ex presidente del PPI e

capogruppo dei popolari alla commissione esteri della camera,

Giovanni Bianchi. Tra gli slogan scanditi durante il corteo,

alcuni sono stati rivolti alle forze dell'ordine, che hanno

presidiato in modo massiccio l'ambasciata americana: ''Digos

boia'', ''brutti, brutti, brutti e neri, neri, neri''.

''Assassini'', ''Pds SS'': sono stati, invece, gli slogan scelti

dagli autonomi che hanno partecipato alla manifestazione e che

hanno lanciato pomodori e uova contro il palco.''Siamo pronti a

firmare se cessano i bombardamenti'' ha detto un gruppo di serbi

che ha sfilato nel corteo con una grande bandiera jugoslava. La

manifestazione si e' conclusa con gli interventi di Pietro

Ingrao e Don Ciotti. Il primo ha avvertito il governo che la

mobilitazione non si fermera' e ha accusato la Nato del suo

silenzio. Don Ciotti si e' detto favorevole ad una forza di

interposizione nel Kosovo per assicurare la pace e il rispetto

degli accordi. (ANSA).

DO-KOA

03-APR-99 20:26

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

CRIMINALITA': COMUNE PIOLTELLO ASSICURA CITTADINI

(ANSA) - PIOLTELLO (MILANO), 6 APR - Due settimane fa, dopo

la morte di un barista, colto da crisi cardiaca durante una

rapina, il sindaco di Pioltello, Mario De Gasperi (Ulivo), aveva

lanciato l'allarme criminalita', chiedendo tra l'altro al

governo l'istituzione di un commissariato di polizia da

affiancare ai 16 carabinieri della stazione e alla ventina di

vigili urbani. Adesso il sindaco, che ha promosso per domani

sera a Milano un convegno sulla criminalita' e ha commissionato

al Gruppo Abele di Torino uno studio sull'espansione della

criminalita' nel comune, ha pronta una nuova iniziativa:

assicurare tutti i cittadini di Pioltello.

L'iniziativa, anticipata oggi dalla Stampa, costera' alle

casse comunali 65 milioni di lire. L'assicurazione, stipulata

con una societa' elvetica del gruppo Ras, coprira' i danni

relativi a furti e scippi, e sara' operativa gia' dal giugno

prossimo. L'assicurazione non prevede il risarcimento dei danni

ma una serie di interventi a tutela della vittime di furti e

scippi: saranno gratuiti gli interventi di fabbri e falegnami

per la sostituzione di serrature violate e tapparelle divelte

dai ladri. Ma la speciale polizza prevede, in caso di furto in

appartamento, l'intervento di una colf per riordinare la casa, e

di uno psicologo per aiutare le vittime a superare lo schoc. (SEGUE).

(ANSA) - PIOLTELLO (MILANO), 6 APR - ''Con la legge che ha

istituito l'elezione diretta - spiega De Gasperi - i sindaci

hanno la responsabilita' della sicurezza pubblica. I casi sono

due davanti all'emergenza criminalita': o si polemizza o si

cerca di fare qualche cosa di utile. Noi abbiamo polemizzato

quando e' stato necessario e abbiamo chiesto l'istituzione di un

commissariato di polizia. Poi abbiamo studiato questa iniziativa

perche' riteniamo necessaria un'azione che non sia solo

repressiva''. Una risposta alla parola d'ordine contro la

criminalita' 'Tolleranza zero'?: ''No - spiega il sindaco -

perche' sono convinto che il momento repressivo sia necessario e

infatti stiamo lavorando per il potenziamento delle forze dell'

ordine nel nostro comune. Pero' la 'tolleranza zero', cioe' solo

la repressione, non basta perche' molti cittadini i furti non

vanno neppure piu' a denunciarli. Vogliamo aiutare concretamente

queste persone''.

Pioltello, un comune di 34 mila abitanti, a est di Milano,

cresciuto a dismisura negli anni del boom economico a causa

dell'immigrazione dal sud, ora fa i conti con la malavita

extracomunitaria, soprattutto albanese, che ha scalzato la mafia

e la 'ndrangheta. ''Pioltello pero' - dice il sindaco - non e'

solo emergenza criminalita', noi almeno stiamo facendo tutto il

possibile perche' sia o torni ad essere una citta' vivibile''.

(ANSA).

BAB

06-APR-99 13:19

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

KOSOVO: VIVICITTA'; UISP INVIERA' FONDI A CAMPI PROFUGHI

(ANSA) - ROMA, 6 APR - Lo sport si mobilita per i profughi

del Kosovo. L'Unione italiana sport per tutti (Uisp) sara'

presente in sei campi di accoglienza allestiti in Albania:

Burrel, Rubik, Golem, Durazzo, Valona e Korce sono le localita'

in cui l'ente di promozione sportiva inviera' fondi e generi di

prima necessita'. L'iniziativa, messa a punto insieme all'Ics

(Consorzio italiano di solidarieta') di cui l'Uisp fa parte,

avra' la prima eco con la corsa podistica del ''Vivicitta''', in

programma domenica prossima in 47 citta' italiane.

Sara' Don Luigi Ciotti, presidente di ''Libera'',

l'associazione contro le mafie che anche quest'anno affianchera'

il ''Vivicitta''', a rivolgere l'appello per la raccolta di

fondi e generi di prima necessita'. A Genova, sempre in

occasione della gara, sara' allestita una centrale operativa per

portare aiuti concreti ai profughi del Kosovo. Sono gia' 6 mila

i volontari dell'Ics presenti in Albania, a cui presto di

aggiungeranno altri operatori anche dell'Uisp. (ANSA).

YZK/GG

06-APR-99 20:15

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

CRIMINALITA': PIOLTELLO; I DATI SENTENZIANO, NON E' IL BRONX

(ANSA) - MILANO, 7 APR - Alcune settimane fa, dopo la morte

di un barista, colto da malore durante una rapina, si era

gridato all' allarme criminalita', ma Pioltello non e' il Bronx

dove la malavita detta legge. La cittadina, 34 mila abitanti,

molti dei quali emigrati dal Sud negli anni del boom economico,

i suoi problemi con la criminalita' li ha, ma sta cercando di

governarli, e i dati segnalano che i reati sono in diminuzione.

Anche se proprio ieri, per fronteggiare i primi effetti della

microcriminalita', il sindaco di Pioltello, Mario De Gasoeri, ha

deciso di 'assicurare' tutti i cittadini a spese del comune.

L'indagine su Pioltello e' stata effettuata dal Centro studi

per la legalita' del gruppo Abele di Torino, per conto della

stessa Amministrazione comunale. Giovanni Colussi, coordinatore

del Centro, guarda in positivo: ''Pioltello i suoi problemi li

ha ma sta cercando la sua via per rendere piu' vivibile la

citta' senza ricorrere a slogan come tolleranza zero o altro''.

L'indagine fa emergere il dato che dal '96 al '98 tutti i

reati commessi nel territorio sono diminuiti. La citta', tra

l'altro, ha messo in evidenza un rapporto piu' positivo tra i

cittadini e l'ambiente: sono diminuite tutte le infrazioni che

vanno da quelle stradali ai tipici atti di vandalismo. (SEGUE).

CRIMINALITA': PIOLTELLO; I DATI SENTENZIANO, NON E' IL BRONX (2)

(ANSA) - MILANO, 7 APR - Gli abitanti di Pioltello, insomma,

vivono meglio la loro citta', anche se gli anziani non

nascondono le loro paure per l'azione di molti giovani che alla

sera si trovano in strada, riuniti in compagnie numerose. Paure,

queste, dovute soprattutto ad una certa incomunicabilita' che

esiste tra quartieri e non per la presenza di bande giovanili,

che in realta' non esistono.

Il fenomeno della tossicodipendenza, che per 15-20 anni e'

stato molto presente a Pioltello, diventato uno dei centri di

spaccio per l'intera provincia, risulta in diminuzione. Mentre

la mafia esiste, ma e' isolata e funziona solo come base per gli

affari della famiglia mafiosa del sud.

Dopo la morte del barista, qualche settimana fa era si era

sentenziato che Pioltello era diventata una sorta di roccaforte

della mafia albanese. Dall'indagine del Gruppo Abele di Torino

e' invece emerso che gli albanesi problemi alla citta' li hanno

creati, ma nello stesso tempo e' stato scoperto che gli

immigrati, oltre mille, sono riusciti ad integrarsi. Pioltello

e' stato paese di immigrazione, e forse proprio per questo la

gente, ricordando il proprio passato, ha dimostrato maggiore

tolleranza e solidarieta'. (ANSA).

BAB

07-APR-99 19:31

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

'VIVICITTA'': IN 4.500 A ROMA CORRONO PER LA PACE

(ANSA) - ROMA, 11 APR - Sono arrivati fin dalle 9 di stamane,

complice la bella giornata, nella splendida cornice del Circo

Massimo, i partecipanti a Vivicitta', la manifestazione

podistica internazionale , organizzata dall'Uisp, che si svolge

contemporaneamente a Roma e in altre 44 citta' d'Italia.

Alle 10,40 , subito dopo il messaggio di pace lanciato via

radio da don Luigi Ciotti, Gianni Orlandi, presidente dell'Ama

ha dato il ''via'' . ''Vivicitta' - ha detto don Ciotti - oggi

deve essere Vivi il Kosovo. Bisogna creare le condizioni perche'

ci sia la pace, perche' si fermi la guerra, perche' la gente

possa tornare nelle proprie case''. Sono oltre due mila gli

iscritti a Roma, alla gara competitiva che in un percorso di 12

km. tocca il Colosseo, via dei Fori Imperiali, piazza Venezia,

via del Teatro Marcello, via della Consolazione, via del Foro

Romano, per fare poi ritorno al Circo Massimo. Altri 2.500 circa

gli iscritti al percorso non agonistico di quattro chilometri.

Sono state organizzate raccolte di fondi e materiali in favore

dei profughi della guerra dei Balcani. Sul prato del Circo

Massimo e' stato adagiato uno striscione con la scritta:''No

alla violenza piu' grande: la guerra''e molti hanno corso con un

nastrino nero al braccio. Tra gli altri gli sportivi Giuseppe

Carella, Gabriella Stramaccioni, Fulvio Cipolloni e El Makrout

Abdelaziz . Secondo i vigili urbani non ci sono stati

particolari disagi per il traffico cittadino.(ANSA).

KOA

11-APR-99 12:01

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

TOSSICODIPENDENZA: DON MAZZI, AUTO E TV PEGGIO DELLA DROGA

(ANSA) - ASSISI (PERUGIA), 16 APR - Automobile e televisione

''peggio della droga''. Sono le ''dipendenze pericolose indicate

oggi da don Antonio Mazzi, aprendo ad Assisi il decimo

''Capitolo'' di ''Exodus'', di fronte a 400 giovani ospiti dei

25 centri della comunita' di recupero sparsi in tutta Italia.

''Dalla droga e dal disagio si esce se si da' un significato

profondo alla vita'', ha detto don Mazzi, che ha posto l'

accento sulla necessita' di contestare ''i valori falsi della

societa' attuale, mentre occorre tornare alla semplicita'''.

Secondo il religioso, ''l' automobile e' ormai diventata il

nostro idolo e dipendiamo da essa''. Un' altra ''droga'' e' la

televisione ''perche' siamo tutti dipendenti dagli stereotipi

televisivi'', mentre esiste anche una dipendenza dai farmaci:

''quasi tutti pensiamo che la salute dipenda da essi - ha

osservato don Mazzi - ma non e' vero; la salute dipende dalla

grande armonia interiore''.

Infine Don Mazzi ha accennato anche alla situazione nel

Kosovo: ''sempre meglio una pace ingiusta - ha ribadito - che

una guerra ingiusta''.

Domani interverranno all' incontro anche il direttore della

Caritas italiana, don Elvio Damoli, don Luigi Ciotti, del gruppo

Abele di Torino, e il capo di stato maggiore dell' Esercito,

generale Francesco Cervone. (ANSA).

YCG-GD/AM

16-APR-99 16:50

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

KOSOVO: APPELLO ASSOCIAZIONE PER ACCOGLIERE PROFUGHI ITALIA

(ANSA) - ROMA, 19 APR - ''E' illusorio pensare per i profughi

del Kosovo ad un rientro facile ed imminente'', ''basta, dunque,

alle sole risposte a situazioni di emergenza'', ''e' necessario

e urgente predisporre piani di accoglienza in Italia, come negli

altri stati europei''.

L'appello, rivolto al presidente del Consiglio, ai ministri

degli esteri, interni e solidarieta' sociale, arriva da un

'cartello' di associazioni da sempre impegnate nella difesa dei

diritti degli immigrati, tra le quali: il Consorzio italiano di

solidarieta', il gruppo Abele e il Consiglio italiano per i

rifugiati. L'accoglienza in Italia e' complementare all'aiuto in

loco, sostengono le associazioni, ed entrambi gli interventi

mirano ''all'unico obiettivo di salvaguardare quanto piu'

possibile l'esistenza e la dignita'del popolo kosovaro''.

''Chiediamo pertanto al governo italiano di approvare

urgentemente un decreto che regoli l'ingresso dei profughi in

Italia sulla base dell'art.20 del testo unico sull'

immigrazione''. Secondo le associazioni il decreto dovra'

indicare criteri e modalita' di rilascio dei permessi di

soggiorno per motivi umanitari, le modalita' per realizzare una

politica di accoglienza il piu' possibile diffusa e decentrata e

dovra' specificare che gli interventi si applicano nei confronti

di tutte le vittime del conflitto senza distinzione etnica.

L'adesione da parte dei profughi dovra' essere volontaria.(ANSA)

AU

19-APR-99 15:15

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

IMMIGRAZIONE: GRUPPO ABELE, 1.033.235 IMMIGRATI REGOLARI

(ANSA) - TORINO, 21 APR - Al 31 dicembre di quest' anno c'

erano in Italia 1.033.235 immigrati regolari, contro 1.240.000

del '97. Gli immigrati regolari potrebbero essere dunque di

meno, ma nel nuovo conteggio sono stati esclusi quelli con

permesso scaduto. Il dato, che sara' pubblicato nel prossimo

Annuario Sociale del Gruppo Abele, e' stato anticipato oggi, a

Torino, durante il seminario ''Immigrazione dal Magreb tra

accoglienza e pregiudizio'', organizzato dal Gruppo Abele. La

manifestazione si chiudera' sabato con l' intervento del

ministro della giustizia marocchino, Omar Azmane.

''Per affrontare il fenomeno dell' immigrazione, al di la'

delle logiche e delle risposte di emergenza che a nulla piu'

servono, occorre andare al di la' del 'pendolarismo' emotivo,

culturale e politico tra accoglienza e pregiudizio'', ha

affermato don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, aprendo

i lavori del convegno. ''Al centro delle politiche immigratorie

- ha aggiunto - bisogna porre il riconoscimento della dignita'

delle persone, sia da parte del Governo che di ogni cittadino''.

L' altalena tra il sentimento di accoglienza e i pregiudizi e'

dimostrata da che cosa e' successo ''con i profughi kosovari e

albanesi: prima erano gli invasori, ora si fanno politiche per

accoglierli''. I marocchini sono in Italia 146.000. Il Gruppo

Abele organizzera' prossimamente anche una quattro giorni sugli

albanesi (94.000). (ANSA)

BEC

21-APR-99 20:02

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

KOSOVO: MARCIA PER LA PACE A TORINO, PER SLOGAN IL SILENZIO

(ANSA) - TORINO, 22 APR - Marcia per la pace nel Kosovo

stasera a Torino: un migliaio di persone hanno sfilato in

silenzio per le vie del centro per chiedere l'immediato cessate

il fuoco nei territori balcanici. Non e' stato gridato neppure

uno slogan, soltanto gli striscioni e qualche volantino

distribuito ai passanti hanno spiegato i motivi della

manifestazione.

Decine le organizzazioni che si sono messe insieme per

protestare contro la guerra, dal Gruppo Abele alle

organizzazioni sindacali, dalle comunita' evangelica, romena

ortodossa e cristiane alle Acli.

Tutti d'accordo nel sostenere - hanno spiegato in un

documento - la necessita' di fermare i bombardamenti, non

procedere ad alcun atto di guerra dal territorio italiano,

''fermare Milosevic e difendere i diritti umani delle

popolazioni e dei profughi'', far ripartire i negoziati per un

accordo sul Kosovo, ridare ''parola e autorita' all' Onu'' e

''promuovere una conferenza di pace nei Balcani''. (ANSA)

BAN

22-APR-99 22:25

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

KOSOVO: APPELLO MONDO DELLO SPETTACOLO CONTRO LA GUERRA

(ANSA) - ROMA, 29 APR - Michele Santoro, Fabio Fazio, Piero

Chiambretti, l'inventore di 'Striscia la notizia' Antonio Ricci,

Antonello Venditti, Francesco De Gregori, Dario Fo e Franca

Rame, lo storico Alberto Asor Rosa, la conduttrice del Tg1 Maria

Luisa Busi e di 'Chi l'ha visto?' Marcella De Palma. Sono tra i

firmatari di un appello per la fine immediata della guerra in

Serbia e Kosovo promosso dalla trasmissione televisiva di

Mediaset 'Moby Dick'. All' appello, lanciato oggi, hanno gia'

aderito una quarantina tra giornalisti - tra gli altri Giuseppe

Caldarola, direttore dell'Unita' e alcuni degli inviati sul

fronte di guerra - uomini di cultura, attori, personalita'

impegnate nel sociale e in battaglie civili.

''Basta con la guerra i bombardamenti non hanno alleviato il

dramma dei kosovari e stanno ferendo e umiliando il popolo

serbo. E provocando centinaia di morti innocenti - e' scritto

nell' appello - Nel cuore d'Europa un feroce dittatore e la Nato

combattono una guerra che sembra non avere fine ne' scopo. Si e'

smarrita la ragione. Si nobilita la logica della forza. La

guerra e' stata definita etica, santa, giusta, umanitaria. Ma la

guerra e la guerra'. Fermiamola''. In esso si sottolinea l'

esigenza ''che i profughi del Kosovo tornino in pace in un

Kosovo autonomo'' e che ''chiunque abbia commesso crimini di

guerra venga punito. Vogliamo dare sostegno a ogni iniziativa diplomatica''. (SEGUE).

(ANSA) - ROMA, 29 APR - ''L'idea dell'appello - ha spiegato

Sandro Ruotolo, braccio destro di Santoro - e' nata con l'ex

direttore dell'Unita' Giuseppe Caldarola e il suo condirettore

Pietro Sansonetti. Vuole essere una testimonianza di impegno

civile. Siamo lieti che stia raccogliendo adesioni nelle fasce

piu' diverse della societa' civile, dallo spettacolo, al

giornalismo, alla cultura alla societa'''. Gabriele Salvatores,

la scrittrice Barbara Alberti, il francescano Nicola

Giandomenico, portavoce del convento di Assisi, i registi

Aurelio Grimaldi e Paolo Pietrangeli, sono tra i primi aderenti

all'appello, firmato tra gli altri dalle attrici Maddalena

Crippa e Piera Degli Esposti, don Ciotti, e dal presidente dell'

Associazione antiracket Tano Grasso. ''Non dobbiamo avere paura di pronunciare

Parole di pace - sottolinea l'appello - rifiutiamo l'idea che questa guerra debba

diventare l'affermazione di una parte del mondo con i suoi

valori e le sue regole contro un'altra parte. L'avvenire dell'

Italia e la sua modernita' non vengono assicurati dall'aver

partecipato a un'altra guerra europea. Troveremo il nostro

futuro se l'Italia tornera' ad essere terra del colloquio tra i

popoli. Opponiamo - conclude l'appello - a chi predica il

coraggio delle armi la fermezza di chi testimonia dovunque e in

qualunque modo la forza degli atti di pace. Basta con la guerra.

Passa la guerra se tornano ragione e umanita'''. (ANSA).

NL

29-APR-99 18:09

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

CRIMINALITA': DON CIOTTI A GIORNATA ANTINDRANGHETA

(ANSA) - ISOLA DI CAPO RIZZUTO (CROTONE), 4 MAG - ''La

solidarieta' e' diventata una bandiera che oramai tutti usano.

Ma per raggiungere la giustizia e' necessaria la reciprocita',

il guardare in faccia la gente, lo stare gomito a gomito con

quanti, nella societa', nelle istituzioni, nella vita di tutti i

giorni esprimono il proprio impegno in questa direzione''. Lo ha

affermato don Ciotti rivolgendosi a piu' di cinquemila persone

intervenute a Isola Capo Rizzuto, per l' ottava edizione della

''Giornata della gerbera gialla'', la manifestazione

antindrangheta che, di anno in anno, il coordinamento

''Riferimenti'' dedica ad un territorio particolarmente a

rischio della regione.

Don Ciotti ha ricordato le vittime della mafia (''davanti a

Dio il loro merito e' grande'') e tra queste anche le migliaia

di giovani che sono morti per droga. Nell' evidenziare che, per

quanti credono, e' necessario saldare la dimensione verticale,

quella dello spirito, con quella orizzontale, dell' impegno

civile, don Ciotti ha detto che manifestazioni come quelle di

oggi ''sono dei segni che devono poi concretizzarsi nella

realta'. C' e' il rischio - ha aggiunto - che diventino momenti

di piazza, di richiamo. Certamente nel cuore della gente c' e'

la voglia di dire 'noi ci siamo e chiediamo che ci sia un

cambiamento'. Ma e' necessario anche chiedere allo Stato di fare

di piu'''. (ANSA)

YRZ-VF/MED

04-MAG-99 17:26

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

KOSOVO: 'BASTA CON LA GUERRA' INVITA D'ALEMA A MARCIA PACE

(ANSA) - ROMA, 8 MAG - I promotori dell'appello 'Basta con la

guerra', tra i quali figurano tra gli altri Dario Fo, Michele

Santoro, Francesco De Gregori, Fabio Fazio, Antonello Venditti

Piero Chiambretti, Michele Serra, Gabriele Salvatores, Antonio

Ricci, Giuseppe Caldarola, Don Luigi Ciotti, hanno scritto una

''lettera aperta'' al presidente del Consiglio Massimo D'Alema

chiedendo ''l'immediato cessate il fuoco nei Balcani e la sua

partecipazione alla marcia per la pace Perugia-Assisi di

domenica 16 maggio''.

''E' arrivato il momento del cessate il fuoco - scrivono

nella lettera a D'Alema i firmatari di 'Basta con la guerra' -

noi parteciperemo alla marcia della pace del 16 maggio. Sarebbe

bello se ci fosse anche lei''. ''Le chiediamo il coraggio del

rifiuto della prosecuzione dei bombardamenti'', e' detto ancora

nella lettera. ''I bombardamenti, le stragi di civili, l'attacco

alle ambasciate, il dramma degli esuli chiedono una coraggiosa

opera di pace''.(SEGUE).

NL

08-MAG-99 13:04

KOSOVO: 'BASTA CON LA GUERRA' INVITA D'ALEMA A MARCIA PACE (2)

(ANSA) - ROMA, 8 MAG - ''Nessun accenno negoziale - e' detto

ancora nella lettera inviata dai 500 firmatari dell'appello

'Basta con la guerra' al presidente del Consiglio D'Alema - va

disperso. Belgrado deve dare un concreto segnale di

disponibilita' al negoziato avviando il ritiro delle truppe

speciali dal Kosovo. Dobbiamo sconfiggere i signori della guerra

dell'uno e dell'altro campo. Le chiediamo, signor presidente, di

sostenere fino in fondo questa strada. Il prestigio dell'Italia,

anche dentro l'alleanza, si gioca ormai solo nella capacita' di

prendere la testa delle forze che vogliono porre fine alla

tragedia dei Balcani''. I firmatari dell'appello chiedono

all'Onu ''di rompere gli indugi e assumere le proprie

responsabilita'. Ci piacerebbe essere cittadini di un Paese

leader nella battaglia per la pace in Europa. Sappiamo che

questi temi - scrivono ancora a D'Alema - le stanno a cuore,

perche' qui si gioca l'onore e il futuro della sinistra

italiana. E' questo il tempo della trattativa,e questo il tempo

che il Kosovo torni a riempirsi di pace. Facciamola finita con

la guerra''. (ANSA).

NL

08-MAG-99 13:04

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

VERDI: MESSNER INCONTRA 'STRISCIA' E ACCETTA 'TAPIRO D' ORO'

(V.'VERDI: MESSNER E 'STRISCIA'...' DELLE ORE 17.50 CIRCA)

(ANSA) - TORINO, 12 MAG - Reinhold Messner ha avuto un

incontro ''cordiale'' e rappacificatore con la redazione di

''Striscia la notizia'' e ha accettato in dono il ''tapiro d'

oro'', quello stesso che ieri aveva mandato all' aria in un

momento di ira. Lo ha riferito un candidato alle europee per i

Verdi, il torinese Silvio Viale, che ha saputo dell' incontro

durante un colloquio telefonico con Messner. I due si erano

anche incontrati stamane a Torino. Lo scalatore, in cambio, ha

regalato alla redazione di ''Striscia'' una pubblicazione del

Gruppo Abele (L' Annuario sociale del 1999) che ha ricevuto

incontrando, stamattina a Torino, il movimento fondato da don

Luigi Ciotti.

Viale, inoltre, commentando le ''prese di distanze'' di altri

esponenti Verdi, ha difeso la candidatura di Messner: ''E' l'

occasione - ha detto - per fare un partito piu' grande, piu'

aperto, che sappia affrontare senza reticenze dibattiti su temi

seri senza tabu' e senza pregiudizi. Bisogna avere il coraggio

di saper rappresentare tutti quegli elettori che non sempre

possono riconoscersi nelle posizioni piu' estreme presenti tra i

Verdi''. Viale era stato processato per aver interrotto lo

svolgimento dei campionati mondiali di caccia in provincia di

Alessandria nel 1992. (ANSA).

MOA

12-MAG-99 19:11

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

DROGA: APPELLO ANTIPROIBIZIONISTA A CANDIDATI EUROPEI

(ANSA) - ROMA, 24 MAG - Depenalizzazione del consumo di tutte

le droghe e legalizzazione delle droghe leggere, potenziamento

delle strategie di riduzione del danno (compresa l'eroina

terapeutica) e riforma delle convenzioni internazionali. Questi

gli obiettivi di un appello 'antiproibizionista' ai candidati al

Parlamento europeo per un impegno a sostegno di politiche

tolleranti e pragmatiche in materia di droghe, promosso dall'

associazione Forum droghe e sostenuto da Giovanni Bollea, don

Luigi Ciotti, don Andrea Gallo, Luigi Ferrajoli, Franco Maisto,

Toni Muzi Falconi, Livio Pepino ed Elvira Sellerio.

''L'Europa delle citta' su questo terreno e' stata capace di

grandi innovazioni e alcuni governi hanno avviato interessanti

sperimentazioni, smentendo efficacemente l'ideologia della

'guerra alla droga' - e' detto nell'appello - ma poco di tutto

questo e' stato recepito dalle istituzioni comunitarie''.

Secondo i promotori l'occasione delle elezioni del nuovo

Parlamento europeo ''puo' rappresentare un punto di svolta per

la ricerca di nuove politiche fondate su un approccio piu'

tollerante ed umanitario, rafforzando le politiche sanitarie e

sociali e limitando al contempo il ricorso al diritto penale e

al carcere''. (ANSA).

AU

24-MAG-99 19:33

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

AGGRESSIONE IN CASA GIORNALISTA: SASININI, UN' ALTRA MAGLIANA?

(V.'AGGREDITA A MILANO CONVIVENTE...' DELLE 17,25 CIRCA)

(ANSA) - MILANO, 27 MAG - ''Non ce lo vedo un islamico a fare

quello che hanno fatto a casa mia. O e' mafia o sono 'ambienti

strani' che usano la mafia, come hanno fatto con la 'Banda della

Magliana', o possono reclutare due brubru' per fare un lavoro

del genere''. Guglielmo Sasinini, inviato di 'Famiglia

Cristiana', esperto di criminalita' organizzata e terrorismo

internazionale, fuma una sigaretta dopo l'altra nel bar davanti

alla Questura e ai colleghi chiede solo di mantenere riserbo

''sul nome di mia moglie. E' ancora sotto choc, in ospedale''. E

non vuole dire nulla su quello che la giovane ha subito.

Parla senza sosta, si interrompe solo per rispondere al

telefonino che squilla senza sosta, spiega che stanotte alle 3

lo ha chiamato il capo della Polizia Masone e poi Giancarlo

Caselli. ''Attenzione - dice alla fine ai colleghi -, e' un

messaggio per tutti noi: si e' innescato un periodo in cui

torniamo a essere al centro dell' attenzione. Le vere intenzioni

di chi ha fatto questa cosa le conoscono solo quelli che tirano

i fili. Quello di D'Antona puo' essere il primo di una serie di

omicidi a medio livello per la nuova strategia della tensione''.

Sasinini ammette che di recente stava ''cercando di capire da

dove vengono questi di D'Antona, la manovalanza'', ma, da

esperto, ricorda che non c'e' mai stata un'azione del genere

nella storia del terrorismo italiano, a parte la violenza subita da Franca Rame.(SEGUE).

AGGRESSIONE IN CASA GIORNALISTA: SASININI, UN' ALTRA MAGLIANA? (2)

(ANSA) - MILANO, 27 MAG - Respinge l'ipotesi islamica, anche

se proprio dai fondamentalisti gli sono giunte le minacce che

hanno convinto le autorita' a dargli ''da 4 o 5 anni'' un agente

di scorta. L'ultima minaccia islamica, qualche mese fa, prima

della visita di D'Alema alla Questura di Milano: tre proiettili

357 magnum in una busta recapitata al giornale. Ricorda le ''pressioni'' ricevute

quando pubblicò due lettere di Aldo Moro alla nipote, che venivano dal covo BR di

via Monte Nevoso riaperto nel 1990: ''Andreani, all' epoca capo

ufficio stampa del presidente del Consiglio Andreotti, fece

pressione sui vertici di Famiglia Cristiana, perche' volevano

che dicessi chi me le aveva date e dove fossero le altre 36 che

mancavano. E altri, anonimi, mi telefonarono per dirmi 'Mino

Sasinini, ricorda Mino Pecorelli''. Come la compagna vittima dell'aggressione, lui collabora alla

rivista 'Polizia Moderna', ''ma questo - dice - non e' indice di

un rapporto particolare con la Polizia: sono in tanti a scrivere

su quel giornale''. Piuttosto ricorda il suo impegno in 'Libera'

l'associazione di Don Ciotti contro la mafia, che ha promosso la

legge sulla confisca dei beni ai mafiosi. Si interroga su quello

che ha scritto negli ultimi mesi e non trova risposta. Forse

capira' qualcosa quando la Scientifica decifrera' la pagina di

libro, ora rovinata dalla saliva, che hanno messo in bocca alla

sua donna: ''Questo dallo a tuo marito''. (ANSA).

IO 27-MAG-99 20:07

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

EDITORIA: A TORINO L' ULTIMO SALUTO A GIOVANNI MERLINI

(ANSA) - TORINO, 29 MAG - Il mondo economico e culturale

torinese ha dato oggi l' ultimo saluto a Giovanni Merlini,

presidente della casa editrice Utet e della Compagnia San Paolo.

Nella chiesa di Santa Cristina, in piazza San Carlo, attorno

alla moglie e ai tre figli, si sono stretti in tanti: c'erano

tra gli altri, Norberto Bobbio, il presidente del Sanpaolo,

Luigi Arcuti, e il suo vice, Enrico Salza, l' imprenditore

Cornelio Valetto, l' amministratore delegato dell' Ifil,

Gabriele Galateri di Genola, il presidente della Fondazione Crt,

Andrea Comba, il presidente della Camera di Commercio, Giuseppe

Pichetto, il presidente della Fondazione Agnelli, Giovanni

Pacini, i rettori dell' Universita' e del Politecnico.

Intorno alla bara, coperta di fiori bianchi, le bandiere del

movimento federalista, su volonta' dello stesso Merlini che ne

era stato dirigente nazionale. A fianco dell' altare il

gonfalone del Comune di Torino. Merlini, che proprio oggi

avrebbe compiuto 70 anni, aveva chiesto anche che la messa fosse

celebrata in latino e che tra gli officianti ci fosse don Luigi

Ciotti, suo grande amico. E proprio Don Ciotti, nell' omelia, lo

ha ricordato come un personaggio schivo, riservato, giovane

dentro, con un senso profondo della famiglia, legato al mondo

della cultura, della finanza e della solidarieta'. ''Merlini -

ha detto - ha pubblicato tante opere, ma soprattutto ha

collaborato a scrivere la grammatica della vita''. (ANSA).

MO

29-MAG-99 12:26

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

VERDI: MANCONI E MESSNER INCONTRANO DON CIOTTI A TORINO

(ANSA) - TORINO, 4 GIU - Due ''uomini di montagna'', Reinhold

Messner e Don Luigi Ciotti, hanno parlato oggi a Torino, di

''qualita' dell' ambiente come strumento per lottare contro il

disagio dei giovani nelle citta'''. A farli incontrare e' stato

il leader dei verdi, Luigi Manconi.

''Sono nato tra le Dolomiti - ha detto Don Ciotti - e so

come un ambiente felice possa aiutare a trovare la propria

dimensione. Per questo apprezzo che un uomo come Messner, cosi'

lontano dalla politica, cosi' fuori dagli schemi, cosi' amante

della natura, si sia candidato''. Ciotti ha poi presentato la

terza e ultima edizione dell' Annuario sociale del Gruppo Abele

che fotografa con estrema concretezza la realta' sociale

italiana con capitoli, schede e approfondimenti su temi quali le

morti per droga, l' Aids, la violenza, la poverta', gli

incidenti stradali, l' immigrazione, l' anzianita'.

Al termine dell' incontro, Don Ciotti ha regalato a Messner

una coppa che aveva vinto, in un torneo di equitazione, Giuseppe

Di Matteo, il ragazzino ucciso dai mafiosi che ne hanno poi

sciolto il corpo nell' acido. ''Dato che i bambini vanno in

paradiso - ha detto Ciotti - ti do' questa coppa perche' tu la

possa portare in alto sulla vetta di qualche montagna''. All'

incontro erano presenti, oltre al capolista Messner, altri

candidati dei Verdi nella circoscrizione Nord-Ovest tra cui

Sivio Viale, Nando Della Chiesa, Mariano Turigliatto. (ANSA).

BEC

04-GIU-99 20:49

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

GIUSTIZIA: PEPINO (MD), IN 10 ANNI RADDOPPIATI I DETENUTI

(ANSA) - TORINO, 7 GIU - Negli ultimi dieci anni, in Italia,

il numero dei detenuti e' raddoppiato, da 25.000 a 50.000, ma

''la crescita del carcere non ha portato a una crescita della

sicurezza dei cittadini''. E' quanto ha sostenuto Livio Pepino,

presidente nazionale di Magistratura Democratica, in un convegno

sul disagio sociale, organizzato a Torino dalla Fiom-Cgil.

''In questo momento, in Italia, una persona su mille - ha

detto Pepino - e' in carcere e, se si tolgono vecchi e bambini,

una su cinquecento. Questo smentisce l' ipotesi che ci sia un

modo lassista di affrontare il problema della sicurezza. Il

carcere e' una triste necessita', ma non una risposta alla

violenza e alla criminalita'''. Il presidente di Magistratura

Democratica ha ricordato che esistono ''forme eterogenne di

disagio'', come dimostrano il crescente uso di droghe, l'

aumento dei suicidi, la microcriminalita', il ribellismo degli

squatter. Pepino ha sottolinato l' esigenza di ''una politica di

tutela della vittima'' che preveda, ad esempio, un sostegno

anche di tipo economico all' anziano a cui e' stata rubata la

pensione, ma anche '' un atteggiamento che riporti a posizioni

di legalita' chi questa strada ha abbandonato''.

''Bisogna riconoscere il disagio sociale - ha detto don Luigi

Ciotti - anche nelle sue forme piu' silenziose e non solo in

quelle di rottura. La violenza diventa spesso l' unico codice

per richiamare l' attenzione e dire che si sta male''. (ANSA)

ANG

07-GIU-99 13:25

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

GIORNATA DROGA: DON CIOTTI E DON ALBANESI, DEFICIT ATTENZIONE

(ANSA) - ROMA, 25 GIU - Deficit di attenzione, inerzie

legislative e mancanza di sinergie: sono questi i 'buchi neri

che caratterizzano, in Italia, la lotta alla droga secondo don

Luigi Ciotti che ne denuncia ''la scomparsa dall' agenda

politica e dall'attenzione dell' opinione pubblica''. ''Mentre

nel mondo si insiste con le politiche di contrasto alla

coltivazione di sostanze, che non hanno finora dato i risultati

sperati - afferma il responsabile del 'Gruppo Abele' -, la

domanda si e' spostata sulle droghe sintetiche e i giovani fanno

un uso smodato di psicofarmaci''. Le politiche incentrate sulla

tutela della salute, uscite dalla Conferenza di Napoli, ''sono

rimaste lettera morta''. ''I tossicodipendenti - continua Ciotti

- restano in carcere, cosi' come i malati di aids. I servizi

continuano ad osteggiare le esperienze innovative come il lavoro

di strada''. ''La droga - incalza don Vinicio Albanesi del

Coordinamento delle comunita' di accoglienza - non sembra essere

piu' un problema per l'opinione pubblica e non c'e' cosa

peggiore che non rappresentare piu' un problema. La

preoccupazione cala e con essa scompare la tensione e gli

interventi delle istituzioni''. Per Albanesi ''e' urgente,

invece, adeguare le risposte fornite dai servizi e dalle

comunita' al nuovo tipo di consumatore poliassuntore, che non

rappresenta piu' l' emarginazione, ma la normalita'''. (ANSA).

AU

25-GIU-99 18:03

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

AIDS: INCOMPATIBILITA' CON CARCERE; DON CIOTTI, NO A POLVERONI

(ANSA) - ROMA, 30 GIU - Don Luigi Ciotti e' soddisfatto dell'

approvazione della legge sull'incompatibilita' tra aids e

carcere e si augura che ''contro questo provvedimento non si

alzino irresponsabili e strumentali polveroni, come e' avvenuto

per la legge Simeone-Saraceni''. ''Ricordiamo ancora, infatti

-dice- le campagne di stampa, decisamente allarmistiche e

scarsamente obiettive che promossero il blocco della precedente

legge del '93''. ''Speriamo, dunque, che al lungo iter

parlamentare di revisione di quella legge, parzialmente

censurata dalla Corte Costituzionale nel '95, faccia ora

riscontro una responsabile urgenza nel valutare i casi concreti

e applicare la nuova normativa, senza le disparita' geografiche,

gli eccessi di discrezionalita' e le lungaggini burocratiche che

purtroppo contraddistinguono l'applicazione dei benefici

penitenziari''. Don Ciotti si augura, anche, che ''a questo

passo verso una piu' alta civilta' giuridica, ne seguano

rapidamente altri a partire da quelli relativi ai

tossicodipendenti in carcere e a quelli di grande valore

simbolico come l'abolizione dell' ergastolo, anch'essa da molto

tempo all'esame del Parlamento''.(ANSA).

AU

30-GIU-99 19:19

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

TV: ANTONIO RICCI DEVOLVE IL 'PREMIOLINO' A GRUPPO ABELE

(ANSA) - ROMA, 30 GIU - Antonio Ricci devolvera' i 3 milioni

del ''Premiolino'', il premio ''giornalista del mese'', al

Gruppo Abele di Don Ciotti.

Il premio sara' consegnato all'ideatore di ''Striscia la

notizia'' domani a Milano dal presidente del ''Premiolino''

Gaetano Tumiati.

''Godo e sguazzo come Guazzaloca, finalmente un premio ad un

altro macellaio'', ha commentato Ricci che ha anche ricordato i

principali servizi del suo telegiornale satirico nel mese di

gennaio. Tra questi: gli scandali del lotto, i filmati in

esclusiva dei disagi che i volontari di ''Angeli'' hanno dovuto

superare per raggiungere il Kossovo, la rissa per la consegna

del Tapiro a Francesco Cossiga, l'incontro tra Giovanni Agnelli

e Dario Ballantini alias Valentino e la truffa del cronometro

nella gara di addio di Alberto Tomba. (ANSA).

XCU

30-GIU-99 16:58

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

MINA' PUBBLICA 'STORIE', 'MA LA RAI NON VUOLE PROSEGUIRE'

(ANSA) - ROMA, 1 LUG - Le 'Storie' di Gianni Mina' diventano

un libro, anche se,''nonostante buoni ascolti e bassi costi'',

non hanno ancora trovato uno spazio nei nuovi palinsesti Rai.

Dodici interviste-ritratto di altrettanti ''protagonisti

scomodi'' della ribalta internazionale sono state raccolte dal

giornalista in un volume ad alta tiratura edito dalla Sperling &

Kupfer ('Le storie di Mina'-Testimoni del tempo', pagine 400

lire 29.500). Vi trovano spazio tra le altre, interviste ai

genitori di Ilaria Alpi, a Silvia Baraldini, Don Ciotti, Dario

Fo e Franca Rame, John Kennedy jr, Maradona, Rigoberta Menchu,

Luis Sepulveda. ''Tra gli oltre 70 personaggi intervistati in

tre edizioni di 'Storie' - dice Mina'- ho scelto 11 ritratti di

figure antagoniste del modello di societa' che viene definito

vincente. C'e' poi John Kennedy Jr, timido osservatore del suo

tempo, indeciso se accettare il destino della famiglia e fare

politica o rinunciare e restare editore''. Spiega Mina' che gli 11 ''antagonisti'' ''raccontano storie che

sono sparite dai giornali e dalla tv o vengono sfiorate con

superficialita', per tornaconto politico, per ignavia o anche

solo perche' spesso sono storie tragiche e dopo qualche giorno i

drammi non fanno vendere o non fanno audience''. Da qui la

scelta del libro, ''richiesta dal mercato'', perche' ''il libro,

con un certo cinema, e' l'ultimo veicolo per far conoscere

storie che danno disagio a chi ha coscienza''. (SEGUE).

(ANSA) - ROMA, 1 LUG - Mina' cita due esempi: ''Sepulveda,

che fu guardia di Allende e ha vissuto il colpo di stato di

Pinochet, racconta della moglie torturata e buttata in una

disarica perche' creduta morta. Una storia d'attualita' in mesi

in cui si va a giudicare se Pinochet e' solo un povero vecchio.

Eppure - nota - la Rai non ha mai replicato questa intervista''.

C'e' poi il Nobel Menchu, ''che narra il genocidio perpretrato

negli anni '80 in Guatemala contro le popolazioni Maya e

documentato. In marzo un rapporto Onu ha chiamato in causa il

governo Usa. Proprio mentre gli Usa bombardavano la Serbia per

opporsi a un altro infame caso di pulizia etnica. E' malizioso

chidersi come mai questo rapporto di 4000 pagine dell'Onu sia

stato citato in Italia solo da un riquadro del Corsera e da uno

del Manifesto?''.''Ecco perche' - dice Mina' - il libro ha una

sua funzione''. Nel futuro di Mina' non c'e' per ora la ripresa

di 'Storie' in tv: ''La Rai? Non ci sono rapporti. Ho incontrato

personalita' importanti di tutto il mondo nel mio lavoro di free

lance, ma mi e' faticoso riuscire a parlare con qualcuno della

Rai. Loro le idee non le vogliono ascolare. Io so che 'Storie',

sia all'una di notte sia l'anno scorso, quando ha avuto l'onore

di andare alle 24, ha fatto quattro volte l'ascolto normale di

quella fascia oraria. Costa meno di 40 milioni a puntata per 90

minuti di show. Economicamente e come audience i requisiti per

continuare ci sono. Ma finora non ho saputo niente''. (ANSA).

NL 01-LUG-99 15:59

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

KOSOVO: 'PREMIOLINO' DEVOLUTO A FIGLIO AUTISTA SERBO UCCISO

(ANSA) - MILANO, 3 LUG - Ha devoluto il premio di tre milioni

al figlio di otto anni dell' autista serbo ucciso a poche decine

di metri da lui durante un bombardamento della NATO l' inviato

del 'Corriere della Sera' Renzo Cianfanelli, che ha ricevuto il

'Premiolino' insieme con altri due inviati nei Balcani, Ennio

Remondino della Rai e Paolo Rumiz del 'Piccolo'. I tre

giornalisti hanno invitato l' opinione pubblica italiana ad

''andare oltre la resa dei conti'' ed a ''pensare al dopo'',

poiche' ''il dramma resta totalmente aperto'' nei Balcani, dove

la Serbia e' distrutta ed i disoccupati sono oltre mezzo

milione.

Durante la serata e' stato premiato anche il tg satirico di

Canale 5 ''Striscia la notizia''. ''Non so se siamo giornalisti

o meno - ha commentato Antonio Ricci, che ha devoluto il premio

al gruppo Abele di Don Ciotti - ma so che non vogliamo essere

credibili. Semmai vogliamo rendere incredibili gli altri e fare

controinformazione. Almeno noi le ballerine ce le abbiamo

davvero, certi giornali invece neppure quelle. Che pensino

davvero a fare un servizio ai lettori, a fare inchieste sui temi

vicini alla gente, piu' che inserire gadget nelle copie''.

Gli altri due premi al ''Giornalista del mese'' sono andati

al trimestrale ''Catarsi'' diretto da Emilio Pozzi ed al

giornalista sportivo Mario Fossati di ''Repubblica''. (ANSA).

MAN

03-LUG-99 12:52

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

RAI: CITTA' E CAMPAGNA A 'PAESAGGI RUBATI'

(ANSA) - ROMA, 24 LUG - Sara' dedicata alla citta' e alla

campagna la quarta puntata di ''Paesaggi rubati'' in onda domani

su Raitre alle 23.00. Tra i servizi: Vittorio Gregotti

tornera' dopo 25 anni allo Zen, da lui progettato, uno dei

quartieri di edilizia popolare tra i piu' discussi d' Italia;

Don Ciotti si rechera' in una delle periferie torinesi,

Mirafiori sud; Sebastiano Vassalli nelle risaie novaresi;

Gianfranco Bettin e Marghera e Vittorio Foa inteverra', infine,

sul tema delle periferie e sulla perdita di identita' del

paesaggio agricolo.(ANSA).

XGA

24-LUG-99 13:04

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

MAFIA: LIBERA; SI CONCLUDE CAMPO FORMAZIONE NON VIOLENTA

(ANSA) - ROMA, 28 LUG - ''La mafia non muore se non cambia la

politica. Quale autonomo e costruttivo raccordo tra societa'

civile, politica, mondo del lavoro, istituzioni?''. Questo il

tema del dibattito pubblico che si terra' sabato 31 luglio a

Castellamare di Stabia e concludera' il quarto Campo nazionale

di formazione nonviolenta antimafia ''Per una comunita'

alternativa alle mafie: progetti, soggetti, cultura e politica''

organizzato da Libera (associazioni, nomi e numeri contro le

mafie) e partito il 17 luglio scorso.

Sergio Cofferati, segretario generale della Cgil, la

giornalista Rossana Rossanda e Don Luigi Ciotti, presidente di

Libera, parteciperanno alla giornata conclusiva del Campo

antimafia che ''rappresenta un vero e proprio momento di ricerca

e confronto atttraverso cui consolidare i rapporti tra societa'

civile e istituzioni impegnate insieme per prevenire e

combattere i fenomeni mafiosi''.(ANSA).

RED

28-LUG-99 17:19

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

SUICIDIO CONSIGLIERE VERDI: MERCOLEDI' LA SALMA A TORINO

(ANSA) - BUENOS AIRES, 8 AGO - Forse mercoledi' potra' essere

rimpatriata a Torino la salma del consigliere regionale dei

Verdi del Piemonte, Pasquale Cavaliere, che si e' suicidato

venerdi' sera nell'abitazione della sua compagna Andrea Suarez

nella citta' di Cordoba (700 chilometri al nordovest di Buenos

Aires).

Dopo il risultato dell'autopsia praticata ieri nell'obitorio

giudiziario della citta', che ha stabilito che la morte e'

avvenuta per asfissia, il magistrato che e' intervenuto nel caso

ha confermato che si e' trattato di un suicidio e ha autorizzato

il ritiro della salma.

La polizia ha diramato un comunicato informando che

Cavaliere ha lasciato una lettera per i congiunti spiegando le

ragione di una 'cosi' tragica decisione', che e' stata

consegnata ad Andrea Suarez.

Il reggente del consolato italiano a Cordoba Giampaolo

Ferrin ha detto che la salma di Cavalieri e' stata presa in

consegna dall'impresa di pompe funebri Caruso della citta' di

Cordoba che si sta occupando delle misure sanitarie richieste

per il rimpatrio.

''Domani - ha informato Ferrin - le autorita' consegneranno

il certificato di morte e chiederemo alla prefettura di Torino

l'autorizzazione per il rimpatrio che potra' probabilmente

avvenire mercoledi'''.(SEGUE).

AM

08-AGO-99 18:45

SUICIDIO CONSIGLIERE VERDI: MERCOLEDI' LA SALMA A TORINO (2)

(ANSA) - BUENOS AIRES, 8 AGO - L'agenzia di stampa locale

Telam e il quotidiano di Cordoba 'La voz del interior' che

pubblica oggi la notizia, danno alcuni particolari sul suicidio

di Cavaliere informando ad esempio che il suo cadavere e' stato

trovato nella camera da letto e che si era impiccato con un

lenzuolo.

La morte doveva essere avvenuta alcune ore prima del

ritrovamento alle otto di sera perche' quando il figlio di 6

anni di Cavaliere e' tornato da scuola a meta' pomeriggio

nessuno ha aperto la porta. Andrea Suarez era andata a trovare

la madre fuori Cordoba e un parente, Armando Mayor, ha

forzato la serratura.

Andrea Suarez e suo figlio che dopo una vacanza in Italia era

giunto a Cordoba pochi giorni fa con il padre, hanno lasciato

l'abitazione dove e' morto Cavaliere e sono andati in casa di

parenti.(ANSA)

AM

08-AGO-99 18:45

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

SUICIDIO CONSIGLIERE VERDI: MERCOLEDI' LA SALMA A TORINO (3)

(ANSA) - TORINO, 8 AGO - Se la salma arrivera' mercoledi',

come si aspettano anche gli amici torinesi e i parenti del

consigliere, i funerali si potranno tenere gia' giovedi', o al

piu' tardi venerdi', a Cirie', il quartiere dormitorio alla

periferia di Torino dove vive la numerosa famiglia di Pasquale

Cavaliere. Tra i tanti che parteciperanno alla cerimonia funebre

- la famiglia ha piacere che si tenga la funzione religiosa - ci

sara' anche Don Ciotti, fondatore del Gruppo Abele. E' probabile

che sia proprio Don Ciotti, da anni amico di Cavaliere con il

quale ha diviso numerose battaglie di carattere sociale, ad

officiare la messa, ma la notizia non e' ancora certa. Intanto

stanno rientrando a Torino, dalle vacanze, per essere vicini

alla famiglia e per solidarieta' nei confronti dell' amico e

compagno di partito, numerosi amici e colleghi del consigliere

verde. Tra questi anche Silvio Viale, capogruppo in Comune: ''mi

stanno telefonando molti amici di Pasquale per sapere quando

saranno i funerali, perche' vogliono esserci assolutamente''.

Con la salma, arriveranno dall' Argentina, anche le diverse

lettere che Pasquale Cavaliere pare abbia scritto agli amici e

ai parenti piu' stretti, (quella lasciata alla sua ex compagna

Andrea e' gia' stata consegnata oggi in Argentina). Intanto

domattina partiranno da Torino il parlamentare verde Giorgio

Gardiol e la sorella di Cavaliere, Maria Antonietta, per tornare

poi mercoledi' con la salma. (ANSA).

BEC

08-AGO-99 19:43

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

SUICIDIO CONSIGLIERE VERDI: AI FUNERALI I LEADER DEL PARTITO

(ANSA) - CIRIE' (TORINO), 16 AGO - I vertici nazionali dei

Verdi hanno partecipato oggi alle esequie di Pasquale Cavaliere,

il consigliere regionale del sole che ride morto suicida il 6

agosto scorso in Argentina. C'erano la coordinatrice del

comitato per la costituente dei Verdi, Grazia Francescato, il

portavoce dimissionario, Luigi Manconi, il ministro dell'

ambiente Edo Ronchi, il sottosegretario alla giustizia Franco

Corleone, il deputato Mario Paissan e il senatore Stefano

Semenzato.

Almeno un migliaio le persone presenti nella chiesa di San

Giovanni Battista, dove don Luigi Ciotti, l' animatore del

Gruppo Abele che aveva condiviso numerose battaglie civili dell'

esponente verde suicida, ha presieduto il rito funebre (una

liturgia della parola con benedizione delle spoglie). Il padre

di Cavaliere, Vincenzo, parlando davanti ai vertici dei Verdi,

della Regione Piemonte, della Provincia di Torino, del Comune di

Cirie' e di altri limitrofi, ha manifestato tutto il suo dolore.

''Pasquale - ha detto - mi manchi tanto, come faro' a stare

senza di te?''. Ancora sconvolto, ha espresso i suoi dubbi sulla

morte: ''Mi rivolgo al governo: i conti non mi tornano. Non so

chi ci sia davvero in quella bara. Lo sappiano tutti, non mi

fermero' finche' non avro' scoperto come davvero e' mancato mio

figlio''. Al cimitero, Manconi ha descritto Cavaliere come l'

esempio ''vivo e palpitante'' della politica verde. (ANSA).

MOA

16-AGO-99 19:10

SUICIDIO CONSIGLIERE VERDI: AI FUNERALI I LEADER DEL PARTITO (2)

(ANSA) - CIRIE' (TORINO), 16 AGO - Molte persone hanno reso

omaggio, prima delle esequie, alle spoglie di Cavaliere nella

camera ardente allestita in municipio. In chiesa, poi, spiccava

la presenza di politici di tutti i partiti, da An a Forza

Italia, al Ppi, ai socialisti, mentre, durante il trasporto del

feretro al cimitero, accanto alle bandiere dei Verdi

sventolavano anche quelle di Rifondazione comunista e dei

Comunisti italiani.

Un tentativo di spiegare la parabola politica e umana del

consigliere suicida e' stato fatto prima da don Ciotti, durante

il funerale, poi da Manconi, nel suo discorso al cimitero. In

particolare, il sacerdote non ha visto nel suicido di Cavaliere

il fallimento di un' esperienza umana, ma la prova di un uomo

che ''non riesce piu' a reggere il peso delle richieste, del suo

ruolo pubblico, schiacciato dal peso della sua stanchezza''.Ciotti ha infatti ricordato l' impegno di Cavaliere

per i carcerati, i disoccupati, gli emarginati a causa della droga,

dell' alcool, dell' Aids. ''Pasquale - ha detto il sacerdote -

e' osservato da Dio in modo speciale perche' Dio non e'

indifferente a chi reagisce all' ingiustizia, perche' cosi'

collabora al Suo piano di giustizia''. (ANSA)

MOA 16-AGO-99 20:07

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

FESTA UNITA': A MODENA CON D'ALEMA, GUAZZALOCA E GORBACIOV

(ANSA) - MODENA, 27 AGO - Tanta politica, ovviamente, ma non

solo: dal 2 al 27 settembre, nell' area di Ponte alto, di

proprieta' della federazione Ds di Modena, la Festa nazionale

dell' Unita' fara' parlare maggioranza e opposizione e dara'

spazio anche a tre premi Nobel. Ci sara' (la presenza e' certa

al 99% e dipendera' dalle condizioni della moglie) Michail

Gorbaciov mentre gli incontri sul Guatemala e la bioetica

avranno come ospiti Rigoberta Menchiu' e Rita Levi Montalcini.

L' aspetto politico, ha detto il segretario dei Ds di Modena

Massimo Mezzetti, presentando un primo programma, si sviluppera'

soprattutto su quattro filoni: il dialogo fra le forze del

centro sinistra, il futuro del centro sinistra, le riforme

istituzionali, i temi di attualita' come giustizia, parcondicio,

pena di morte. All' invito hanno risposto D' Alema (che ci

sara' due volte, il 5 e 19), naturalmente Veltroni e, per il

tema ''Bologna'' il neosindaco Giorgio Guazzaloca che si

confrontera' (il 12) con il predecessore Walter Vitali, l' ex

allenatore rossoblu' Renzo Ulivieri (notoriamente schierato a

sinistra) e il bolognesissimo Lucio Dalla. Il 7 si parlera' di

spot in tv con Antonello Falomi, Carlo Freccero, Francesco

Storace, Giovanni Valentini. Il 18 l' incontro su riforme e

bipolarismo con Fini e Folena, il 21 quello sull' Ulivo con

Bassolino e Di Pietro. Di welfare state parleranno l' 11

Giuliano Amato e Sergio Cofferati. (SEGUE).

C07-CST/GU

27-AGO-99 14:53

FESTA UNITA': A MODENA CON D'ALEMA, GUAZZALOCA E GORBACIOV (2)

(ANSA) - MODENA, 27 AGO - Cofferati discutera' anche di

lavoro (il 4) con il ministro Salvi, D' Antoni, Larizza e

Alfiero Grandi. Di giustizia si discutera' piu' volte, con

esponenti del Governo ma anche con Silvia Melis, con i genitori

di Ilaria Alpi, con il procuratore Vigna, con don Ciotti e Tano

Grasso. Il 24 il tema sara' invece il pontificato di Giovanni

Paolo II. Molto nutrito anche il programma-spettacoli con appuntamenti

di richiamo: il 4 settembre, Aldo, Giovanni e Giacomo, l' 11

Vasco Rossi, l' 8 i Massive Attack. Gli incontri di costume,

cultura e intrattenimento avranno come protagonisti, tra gli

altri, Santo Versace e Laura Biagiotti. Ma uno degli incontri

clou della festa e' considerato anche quello sportivo sul mito

Ferrari dal titolo ''A tu per tu con le rosse'' con Eddiee

Irvine e Jean Todt e un conduttore particolare come Alessandro

Bergonzoni. Infine i tradizionali numeri della Festa: l' area

complessiva e' di 200 mila metri quadrati, dei quali 51.400 al

coperto. Ci saranno cinque punti spettacolo con 25.000 posti

solo nell' arena concerti e altri 10.000 nell' anfiteatro. Poi

20 ristoranti, sei punti ristoro e 10 bar con 8.800 complessivi posti a sedere. (ANSA).

C07-CST/GU

27-AGO-99 14:57

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

SI SPOSA A PALERMO EX PRETE DI 'FRONTIERA'

(ANSA) - PALERMO, 3 SET - Prete di frontiera nella Palermo di

mafia, interrompe il ministero e cambia citta' dopo aver

riallacciato un legame sentimentale precedente al sacerdozio con

una coetanea che gli dara' un figlio: ieri nel capoluogo

siciliano il matrimonio col rito di santa romana chiesa.

E' la storia, illustrata oggi dal ''Giornale di Sicilia'', di

Giorgio Porcaro, 35 anni, subentrato nella cura delle anime a

Pino Puglisi, il parroco del rione Brancaccio assassinato dalla

mafia il 15 settembre del 1993, e successivamente divenuto

pastore della borgata Acquasanta. Proponendosi nel solco dell'

impegno civile di don Puglisi, il religioso per due anni animo'

gruppi giovanili motivati al cambiamento e al riscatto.

In quel periodo l' incontro con Giusy Salerno, una ''vecchia

fiamma'' risalente al periodo in cui non aveva ancora maturato

la scelta dei voti. La donna rimase incinta, il caso fini' sui

giornali, ci fu molto rumore, il parroco fu costretto alla

''fuga'' e riparo' a Torino, ospite operativo del centro per il

recupero dei tossicodipendenti di don Luigi Ciotti.

Ieri quindi la solenne liturgia nella chiesa di San Francesco

Saverio all' Albergheria, nel centro storico di Palermo,

officianti il parroco, Cosimo Scordato, e don Ciotti.

In prima fila Matteo, quattro anni, il figlio della

coppia.(ANSA).

MIR

03-SET-99 10:28

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

USURA: MICROCREDITO SENZA GARANZIE, RICETTA DEL TERZO MONDO

(ANSA) - ROMA, 6 SET - In Bangladesh il 10% della popolazione

si e' affrancata dall'usura migliorando le proprie condizioni di

vita grazie alla ricetta del microcredito senza garanzie

riservato solo ai poveri, messa in atto dalla Grameen Bank. Sono

36.000 i villaggi del Bangladesh 'baciati' da questo istituto di

credito indipendente che opera in 57 Paesi di ogni parte del

mondo. Il fondatore della Grameen Bank, Muhammad Yunus,

partecipera' all'incontro promosso dal ministro per le Pari

Opportunita', Laura Balbo, e dal presidente di

Imprenditorialita' giovanile spa, Carlo Borgomeo, mercoledi' 8

settembre alle 11 al Dipartimento Pari Opportunita' in via del

Giardino Theodoli a Roma.

All'incontro (''Il credito: opportunita' o privilegio'')

parteciperanno anche - informa un comunicato - il commissario

straordinario della Missione Arcobaleno, Marco Vitale; il

commissario antiracket e antiusura, Tano Grasso; il direttore

principale della Banca d' Italia, Carlo Pisanti; il presidente

del Gruppo Abele, don Luigi Ciotti; il presidente della Banca

etica, Fabio Salviato; il deputato Laura Pennacchi. A moderare

il tavolo sara' Gad Lerner. (ANSA).

COM-GU

06-SET-99 17:57

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

CARCERI: SITUAZIONE 'FORIERA DI SVILUPPI IMPREVEDIBILI'/ANSA

(ANSA) - ROMA, 8 SET - Il carcere e' oggi ''un moderno

lazzaretto, chiamato a contenere fasce di poverta' culturale e

materiale di disagio e malattia''. La frase e' di Don Ciotti, ma

e' riportata significatamente nella relazione del comitato

Carceri della commissione giustizia della Camera, perche'

sintetizza il giudizio complessivo sul pianeta ''carcere'',

individuando una serie di problemi urgenti: il sovraffollamento,

la necessita' di disegnare nuovi percorsi di carriera per un

personale ''scontento e demotivato'', la necessita' di nuovi

strumenti legislativi volti ad incentivare le occasioni di

lavoro dei detenuti, le difficolta' della sanita' penitenziaria,

l' opportunita' di rafforzare e riorganizzare la cosidetta area

penale esterna per facilitare il ricorso alle misure alternative

alla detenzione, i problemi inerenti la magistratura di

sorveglianza, il fallimento sostanziale dell' attivita' del

trattamento''. ''Il carcere - si legge nella bozza di relazione - e'

rimasto sostanzialmente chiuso alla societa' civile che ne

giustifica l' esistenza come istituzione, ma solo allo scopo di

rimuovere una realta' scomoda, difficile ed inquietante. Sembra

emergere come nuovo comune sentire una nuova concezione che

potremmo definire utilitaristica della pena, come forma di

requilibrio sociale che serve essenzialmente a placare i

sentimenti di una societa' offesa dal crimine''. (SEGUE).

(ANSA) - ROMA, 8 SET - La commissione rileva ''un costante

aumento del numero dei condannati, e aumenta quindi il numero

delle persone che ricevono risposte sanzionatorie dal nostro

ordinamento. La popolazione delle carceri e' intorno alle 50mila

unita'', e i soggetti a misure alternative sono circa 30mila,

cui vanno aggiunti i fruitori delle sanzioni sostitutive. Si

valuta quindi in ben piu' di 100mila persone il numero dei

condannati con sanzioni esecutive''.

''La situazione sotto molti punti di vista - si legge ancora

nella relazione - appare complessa e foriera di sviluppi

imprevedibili in attesa di una diversa impostazione e

ripensamento della politica penitenziaria. La cerceri pululano

soprattutto di emarginati: tossicodipendenti ed extracomunitari

in gran numero, ma soprattutto criminalita' di piccolo

cabotaggio''. Particolarmente grave appare la situazione del

trattamento che non corrisponde affatto a quanto previsto dalla

legge: risulta nel complesso molto limitata, prevalendo l'

attivita' di custodia, finalizzata solo al mantenimento dell'

ordine della disciplina interna. E' ancora rara l' eventualita'

di sottoporre i detenuti ad un programma di rieducazione

individuale, e rare sono le occasioni di lavoro. I migliori

risultati, quando si ottengono sembrano dovuti piu' alla buona

volonta' degli operatori, dei volontari, di qualche direttore

iluminato''. (ANSA)

CAV 08-SET-99 19:04

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

STUPEFACENTI: UN BUS ITINERANTE PER INCONTRARE DROGATI TORINO

(ANSA) - TORINO, 9 SET - Un autobus circolera' per le strade

di Torino alla ricerca di tossicodipendenti. L' iniziativa e' la

prima nel suo genere realizzata in Europa dai servizi pubblici

allo scopo di fronteggiare le emergenze e di svolgere azione di

recupero e di prevenzione. Non sara' un semplice distributore di

siringhe sterilizzate e preservativi, ma mettera' a disposizione

uno staff medico completo in grado di intervenire sotto il

profilo sanitario e psicologico. Denominato ''can go'' l'

intervento partira' la prossima settimana. A presentarlo e'

stato, tra gli altri, Giovanni Rissone, il direttore generale

dell' Asl 4 di Torino che negli ultimi anni aveva sperimentato

l' esperienza con la collaborazione del Gruppo Abele e che ora

ha promosso il nuovo progetto. Si trattava, allora, di un camper

il cui raggio d' azione era limitato a due zone della citta', ma

che, comunque, ha avuto modo di contattare 3.700

tossicodipendenti tra il '95 e il '98. Ogni giorno c'e' stata

una media di 250 persone che hanno ricevuto materiale sterile e

indicazioni per l' accesso ai dormitori, alle mense e ai servizi

per l' igiene personale. Alcuni di loro sono anche stati avviati

a percorsi riabilitativi. Nel trienno, inoltre, l' unita' di

strada ha affrontato 275 casi di overdose. Il nuovo pullman e'

dotato delle attrezzature di collegamento con tutti i servizi di

emergenza e il suo interno e' diviso in box, compreso un

'salottino' di accoglienza. (ANSA)

BAN

09-SET-99 16:46

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

PEDOFILIA: ARRESTI DOMICILIARI PER SACERDOTE CUNEESE

(V. ''PEDOFILIA, ARRESTATO PARROCO...'' DELLE ORE 12,30)

(ANSA) - MONDOVI' (CUNEO), 20 SET - Un lungo interrogatorio e

poi la concessione degli arresti domiciliari per don Luciano

Michelotti, il parroco di Flamenga, frazione di Vicoforte

(Cuneo), da sabato in carcere con l' accusa di pedofilia. Questa

la decisione presa oggi dal gip di Mondovi', Luigi Acquarone. Il

sacerdote dovra' abitare in casa della sorella.

Don Michelotti ha respinto ogni accusa, sostenendo che il

materiale pornografico (foto e 17 floppy disc) che gli e' stato

trovato in casa l' aveva ricevuto dopo una confessione: ''Me l'

aveva consegnato cinque giorni prima dell' arresto una persona,

volevo distruggerlo''. I suoi legali, gli avvocati Emma Giusta e

Carlo Benigno, hanno spiegato: ''Dagli atti non emerge alcun

sfruttamento di minori, ma solo fotografie di contenuto non

pornografico e il ritrovamento di floppy-fisc con minori come

protagonisti''. Don Michelotti si e' descritto come un prete di

frontiera, in contatto col Gruppo Abele: ''Assisto

tossicodipendenti, maniaci sessuali e un gruppo di omosessuali

cattolici''. Ecco perche' il suo nome finisce in un' indagine

condotta alcuni mesi fa dalla magistratura di Biella, contro

pedofili che operano anche su Internet.

Il bimbo ritratto nelle foto sarebbe figlio di un

tossicodipendente, assistito da don Michelotti: ''E' nudo, ma e'

insieme ai genitori, niente di morboso'', hanno sostenuto i

legali. Ma il pm sembra convinto delle accuse. (ANSA)

YLW-GE

20-SET-99 20:23

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

PRETE ARRESTATO PER PEDOFILIA, I PARROCCHIANI LO DIFENDONO

(ANSA) - MONDOVI' (CUNEO), 21 SET - Non credono alle accuse

di pedofilia rivolte al loro parroco, don Luciano Michelotti,

gli abitanti della frazione Flamenga di Vicoforte di Mondovi' e

preannunciano raccolte di firme e lettere ai giornali: ''Non e'

un mostro'', sostengono.

La vicenda ha suscitato notevole scalpore. Arrestato sabato,

da ieri sera don Michelotti e' agli arresti domiciliari nella

casa della sorella, a Mondovi'. Anche davanti al gip ha respinto

le accuse che gli vengono rivolte dal pm di Mondovi', Ezio

Basso, dopo un' indagine partita nel maggio scorso sugli

sviluppi di una vicenda di pedofilia via Internet venuta alla

luce a Biella. Il sacerdote era tenuto sotto controllo e le

telefonate venivano intercettate. Fra una decina di giorni vi

sara' l' incidente probatorio con la ricostruzione dei fatti e

la testimonianza di numerose persone. Il computer del sacerdote

e' stato affidato a un esperto perche' ricostruisca le tracce

dei percorsi seguiti per navigare su Internet.

Nella canonica di don Michelotti gli inquirenti hanno trovato

alcune foto nelle quali veniva ritratto un bimbo nudo e una

ventina di floppy disc, che contenevano immagini pornografiche

prese da Internet. ''Li ho ricevuti nel segreto della

confessione'', si e' difeso il parroco, il quale ha anche

sottolineato il ruolo pastorale svolto in questi anni negli

ambienti degli omosessuali, per conto del Gruppo Abele. (ANSA).

YLW-GE

21-SET-99 11:47

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

CARCERI: REGOLAMENTO; DON CIOTTI, NON FINISCA COME LEGGE 180

(ANSA) - ROMA, 24 SET - Bene il nuovo regolamento

penitenziario, ma alle aspettative che da oggi vivono i 51 mila

detenuti italiani ''non si puo' dare solo un messaggio culturale

e simbolico''. A mettere in guardia contro le conseguenze che

lungaggini o cattiva applicazione del nuovo regolamento

potrebbero produrre nelle carceri, e' don Luigi Ciotti. ''Se

alle parole non seguissero i fatti - dice - sarebbe come aver

gettato benzina sul fuoco''. ''Accadrebbe - prosegue - quello

che e' successo alle leggi di maggiore civilta' in Italia, come

la 180 che e' rimasta sulla carta e non e' stata messa in grado

di funzionare''.

Secondo don Ciotti, che a Torino con i volontari del gruppo

Abele ha avviato da anni un progetto carcere, il nuovo

regolamento ''e' anche l'occasione per ritrovare una misura di

razionalita' nel dibattito (e nelle scelte politico-legislative)

sulla sicurezza e la criminalita' di questi ultimi tempi''.

''La difesa sociale dal crimine, la sicurezza urbana -

sostiene - non si garantiscono con la demagogia, ma con misure

di ordine pubblico realistiche e intrecciate con strategie piu'

ampie di carattere sociale, di lotta alla poverta' e all'

emarginazione''.(SEGUE).

AU

24-SET-99 17:17

CARCERI: REGOLAMENTO; DON CIOTTI, NON FINISCA COME LEGGE 180 (2)

(ANSA) - ROMA, 24 SET - Per don Ciotti le citta' potrebbero

diventare piu' sicure e i reati diminuire ''se le risorse

economiche, prontamente trovate per misure di dubbia utilita'

come il braccialetto, venissero investite invece in servizi

sociali, in progetti di prevenzione nelle scuole e nei quartieri

a rischio e aumentando le possibilita' dei servizi per le

tossicodipendenze''. ''Caselli ieri lo ha sottolineato - ribadisce Ciotti -

adeguare le carceri a standard di civilta', oltre che di

efficacia e di buona organizzazione, contribuisce a prevenire il

crimine e i nuovi reati''. Per il sacerdote ''un carcere che e'

civile, funziona e quindi reinserisce, e' un investimento

perche' riduce i rischi di recidiva''. ''Cio' che c'e' da fare,

dunque - conclude - e' applicare urgentemente il nuovo

regolamento senza disparita' geografiche o legate alla

sensibilita' delle singole direzioni''. (ANSA).

AU

24-SET-99 17:17

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

LAVORO: IMMIGRATI; DON CIOTTI PROPONE 'MARCHIO DI LEGALITA''

(ANSA) - TORINO, 7 OTT - Un marchio di legalita' per

certificare merci e aziende esenti da forme di sfruttamento di

manodopera immigrata. E' la proposta fatta da don Luigi Ciotti,

fondatore del Gruppo Abele, durante il seminario ''Immigrazione

dall' Albania, tra accoglienza e pregiudizio'', che si e' aperto

oggi a Torino, dove si concludera' sabato. ''Il marchio - ha

spiegato don Ciotti - dovrebbe garantire che merci prodotte in

Italia con manodopera straniera, oppure da ditte italiane

direttamente nei paesi poveri e, specificatamente, in Albania,

non siano realizzare grazie a lavoro nero o sottopagato, forme

di caporalato, minacce e ricatti''.

Parlando degli albanesi immigrati in Italia, il fondatore

del Gruppo Abele ha sottolineato il rischio ''che si stiano

radicando e diffondendo pregiudizi, a tutto discapito dell'

accoglienza e di scelte politiche capaci di favorire l'

integrazione''. ''Occorre quindi - ha aggiunto - uno sforzo

supplementare di razionalita' ed equilibrio, da parte di Governo

e amministrazioni locali, per non alimentare nell' opinione

pubblica esasperazioni ed esagerazioni. La larghissima

maggioranza degli immigrati che arrivano in Italia e in Europa -

ha concluso don Ciotti - non vengono per delinquere o in cerca

di facili guadagni, ma per trovare un lavoro e un futuro. Si

tratta di persone in fuga dalla fame e dalle guerre''. (ANSA).

BOT

07-OTT-99 16:54

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

CRIMINALITA': FORUM DROGHE A D'ALEMA, POLITICHE NUOVE SULLA DROGA

(ANSA) - ROMA, 7 OTT - Un intervento riformatore in materia

di politiche sulla droga e un approccio piu' scientifico e meno

ideologico sulla sperimentazione dei trattamenti terapeutici con

eroina, per valutare con serieta` le esperienze europee. E'

quanto chiede Forum droghe, con una lettera aperta, a D'Alema

firmata tra gli altri anche da don Luigi Ciotti, don Andrea

Gallo, don Gino Rigoldi, Francesco Maisto (sostituto procuratore

presso la Corte dAppello di Milano) e Livio Pepino (presidente

di Magistratura democratica). Nella lettera il problema droga e'

legato al dibattito sulla sicurezza nelle citt` che sta

dominando il confronto politico italiano. ''Spesso le soluzioni

avanzate - e' scritto - sono state solo di carattere repressivo.

Fortunatamente si sono udite anche proposte in contro tendenza,

ispirate alla ragionevolezza''. ''Proprio da Milano, la citta'

dove piu' forte e' la spinta verso la tolleranza zero, alcuni

magistrati hanno messo in luce la connessione fra criminalita',

tossicodipendenza e politica sulle droghe''. ''Ed e'

significativo - e' scritto nella lettera - che sia la

magistratura a richiamare lattenzione sulle sperimentazioni che

in Europa si vanno compiendo e a sollecitare anche in Italia la

somministrazione controllata di eroina''. ''L'esperienza della

Svizzera dimostra che scelte di tolleranza e investimento sul

versante sociale si guadagnano il consenso quando una classe

dirigente assume indirizzi politici coerenti''.

AU

07-OTT-99 17:02

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

ARCERI: CASELLI, TRE LIVELLI CONTRO SOVRAFFOLLAMENTO

(ANSA) - CALAMANDRANA (ASTI), 9 OTT - Ristrutturare l'

organizzazione delle carceri attraverso tre livelli, per far

fronte al sovraffollamento che tendera' ad aumentare nel breve e

medio termine: e' l' ipotesi illustrata da Giancarlo Caselli,

direttore del Settore istituti di pena del Ministero di Grazia e

Giustizia, che stamane e' intervenuto al convegno ''Oltre le

sbarre'' promosso dalle Comunita' psichiatriche ''Antares'' di

Calamandrana e ''Il Cascinale'' di Castel Rocchero (Asti).

Non essendo possibile un intervento edilizio nel breve

periodo - ha ricordato Caselli - si studia una differenziazione

dei circuiti carcerari in tre livelli: di sicurezza, per i reati

piu' gravi, con sospensione dei benefici per i detenuti;

ordinario, con la cosiddetta ''massima attivita' trattamentale''

e recupero dei benefici; attenuato, con custodia al minimo a

vantaggio di forme di partecipazione, sino all' autogestione. Il

carcere dovrebbe cosi' dare una risposta differenziata a seconda

dei vari reati, fornendo al condannato un idoneo percorso per

per riacquistare la capacita' di stabilire rapporti corretti con

gli altri. La ristrutturazione, inoltre, deve essere legata all'

ottimizzazione delle attuali risorse.

Oggi nelle carceri italiane - ha ricordato Caselli - sono

rinchiuse 51-52 mila persone; lo scorso anno oltre 26 mila sono

state affidate ai servizi sociali. (SEGUE).

S08-MO/CD

09-OTT-99 18:28

CARCERI: CASELLI, TRE LIVELLI CONTRO SOVRAFFOLLAMENTO (2)

(ANSA) - CALAMANDRANA (ASTI), 9 OTT - Dal convegno - al quale

hanno partecipato anche don Luigi Ciotti (occorre - ha detto -

adeguare le carceri a standard di civilta', ma la grande sfida

e' all' esterno) e Sergio Cusani - esce la ''Carta di

Calamandrana'', sui rapporti tra giustizia e societa'.

''Punta - ha affermato il senatore Alessandro Meluzzi, che e'

anche direttore sanitario della locale Comunita' psichiatrica -

non solo e non tanto sull' umanizzazione del carcere e della

pena, ma ad una risposta meno indifferenziata del carcere all'

immenso disagio che sale dalla societa'''. ''Le carceri - ha

aggiunto - sono piene di tossicodipendenti, di soggetti con

problemi di alcoolismo e psichici. Crediamo che le 600 mila lire

al giorno spese da Stato e contribuenti per ciascun detenuto

possano essere utilizzate meglio, investendo sul recupero della

persona. In caso contrario e' difficile pensare al reinserimento

nella societa'''. (ANSA).

S08-MO/CD

09-OTT-99 18:28

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

DROGA: RICOVERO COATTO; DON CIOTTI, SI RIPARTE SEMPRE DA ZERO

(ANSA) - ROMA, 18 OTT - ''Nel dibattito sulla

tossicodipendenza si riparte sempre da zero, per assenza di

memoria storica e anche un po' per l'atteggiamento, tutto

italiano, di soffocare i problemi reali sotto il peso delle

divisioni ideologiche''. A sottolinearlo e' don Luigi Ciotti che

invita tutti ''anche il presidente Fini, a ripartire questa

volta da quattro: per andare avanti, anziche' indietro, per

correggere le leggi e le terapie in base ai limiti, le

isufficienze e gli errori di quelle gia' sperimentate''. ''Non

vi e' purtroppo una risposta unica e salvifica (che sia il

ricovero coatto o la distribuzione di eroina) - sostiene Ciotti

- come in Svizzera occorre la politica dei 'quattro pilastri':

prevenzione, riduzione del danno, terapia e reinserimento,

repressione del traffico''. ''Quattro interventi, tutti

egualmente indispensabili perche' l'edifico non traballi''.

''In Italia il primo 'pilastro' e' decisamente sottovalutato,

il secondo osteggiato. L'ultimo e' reso difficile dalla

criminalizzazione dei tossicodipendenti che li costringe a

solidarizzare con i loro aguzzini''. Per questo, secondo don

Ciotti, ''l'edificio delle nostre politiche sulla droga e'

sempre pericolante''. ''C'e', inoltre, un aspetto che io ritengo

decisamente immorale ed e' il grande ricovero coatto di massa

italiano (che si chiama carcere) dove sono rinchiusi migliaia di

tossicodipendenti e ben pochi trafficanti di morte''. (ANSA).

AU

18-OTT-99 17:33

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

CARCERI: VALLETTE; DON CIOTTI, ENNESIMO GRIDO D'ALLARME

(V.'CARCERI: VALLETTE; INALANO DROGA ...' DELLE 12,33)

(ANSA) - ROMA, 20 OTT - ''I reclusi morti nel carcere delle

Vallette costituiscono l'ennesimo grido di allarme per una

situazione penitenziaria che produce malattia, alimenta

disperazione e favorisce la morte''. A sostenerlo e' don Luigi

Ciotti, responsabile del Gruppo Abele, secondo il quale mentre

si discute di cure e lavori forzati, di braccialetti

elettronici, ''la disperazione cresce silenziosamente e

inavvertita nelle celle. Un disagio che, nell'anno passato, si

e' tradotto in 6.342 gesti di autolesionismo, 933 tentati

suicici, 51 suicidi e 78 decessi''.

''Il carcere - aggiunge don Ciotti - non puo' continuare ad

essere una sorta di contenitore dove occultare tutti i problemi

sociali cui non si riesce (talvolta non si sa, spesso non si

vuole) a dare risposte''.

''Tossicodipendenza, immigrazione, malattia mentale, aids,

poverta' estrema sono i volti e la condizione della maggioranza

dei 51.400 detenuti italiani: 'scorie' sociali che continuiamo a

nascondere sotto il tappeto fingendo di credere che cio' renda

piu' sicure le nostre citta'''.

Don Ciotti propone, dunque, la creazione di una commissione

parlamentare sul carcere per fotografarne i problemi, censire le

necessita' e immaginare risposte innovative. ''Tra le tante e

non sempre utili proposte di commissioni parlamentari, questa

-dice - potrebbe servire davvero''. (ANSA).

AU

20-OTT-99 15:44

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

DROGA: MANCONI, MATTARELLA SBAGLIA

(V. 'DROGA: MATTARELLA, NO A DISTRIBUZIONE...' DELLE 11,32)

(ANSA) - ROMA, 21 OTT - Il senatore Verde Luigi Manconi

sostiene che ''non risponde affatto a verita', come ha affermato

oggi il vicepresidente del Consiglio, Sergio Mattarella, che la

somministrazione controllata, la' dove e' stata applicata (in

Svizzera, ad esempio) si e' dimostrata un 'insuccesso totale' e

che, con essa, si abdicherebbe all' obiettivo di contrastare il

consumo delle droghe''. Secondo Manconi, ''e' vero il

contrario'' e ''le politiche proibizioniste adottate fino ad

oggi hanno fallito'', per cui ''sarebbe sciocco non prendere in

considerazione le indicazioni della comunita' scientifica e di

numerosi operatori, anche di comunita' terapeutiche (tra questi

don Luigi Ciotti e don Mario Picchi), o quelle espresse da

Giancarlo Caselli e, prima di lui, dal magistrato Nobile''.

L' esponente Verde ricorda come queste persone citate siano

favorevoli a sperimentare la somministrazione controllata di

sostanze stupefacenti. ''Ritengo, pertanto - conclude Manconi -

che i ministeri competenti del nuovo governo non si potranno

esimere dal prendere in considerazione la sperimentazione di

soluzioni alternative a quelle fallimentari imposte dalla

legislazione proibizionista''. (ANSA).

SES/ARS

21-OTT-99 18:05

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

AIDS-CARCERI: DON CIOTTI, URGENTE COSTRUIRE ACCOGLIENZA

(ANSA) - ROMA, 22 OTT - ''E' importante che, seppur

tardivamente, la nuova legge sull' incompatibilita' tra aids e

carcere sia stata messa in grado di funzionare. E' urgente ora

prevedere interventi di accoglienza sul territorio o sara'

troppo facile poi lamentare i pochi casi di recidivita' che

possano accadere''. Per don Luigi Ciotti, infatti, sono solo 70

in tutta Italia le case alloggio dove protrebbero essere accolti

i detenuti malati di aids, una volta scarcerati.

''Avremmo inoltre auspicato - aggiunge Ciotti - che la legge

fosse meno rigida e meno restrittiva rispetto alla 223 del '93,

perche' il diritto preminente alla salute, cura e vita va

sancito anche per i reclusi''. Ciotti espone altre due

preoccupazioni: ''che l'applicazione della legge possa essere

soggetta ad eccessive interpretazioni da parte dei giudici di

sorveglianza'' e che ''i suoi effetti stentino a penetrare nelle

mura di alcuni istituti di pena dove anche la riforma

penitenziaria fatica a farsi largo''. (ANSA).

AU

22-OTT-99 19:17

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

ONU: SICUREZZA E CRIMINE, 27 MILIONI IN SCHIAVITU' NEL MONDO

(ANSA) - BRUXELLES, 25 OTT - Alle soglie del terzo millennio,

nel mondo si contano ancora 27 milioni di persone (quasi la

meta' dell'intera popolazione italiana) che vivono in una

condizione di schiavitu'. ''Sono uomini, donne e bambini che

vivono in condizioni paragonabili a quella degli schiavi

dell'antichita''', ha detto Sandro Calvani, dell' Ufficio per il

controllo della droga e la prevenzione del crimine dell'Onu, che

oggi ha partecipato a Bruxelles ad un convegno dell' Iepri

(Istituto europeo di prospettive e relazioni internazionali) sui

problemi della sicurezza in un mondo globalizzato.

''Sono persone private di qualsiasi forma di dignita', senza

alcun controllo sul loro corpo, sulla loro mente, sui loro

figli'', ha aggiunto Calvani. ''L'unica differenza con il mondo

antico e' che oggi il commercio degli schiavi puo' essere fatto

con gli strumenti della societa' moderna: on line, pagando con

la carta di credito''. Nel mondo esiste ''una colossale compagnia del crimine

paragonabile ad una potenza di 5-6/o livello'', ha denunciato

Calvani. I proventi del traffico di droga rappresentano l'8% del

commercio mondiale. Il riciclaggio di denaro sporco ha un

fatturato globale sull'ordine del 2-3% del Prodotto interno

lordo mondiale. Le frodi costano ad ogni contribuente europeo 30

mila lire per anno. L'organizzazione del crimine e' la piu'

grande rivale delle corporazioni multinazionali. (SEGUE).

(ANSA) - BRUXELLES, 25 OTT - ''Le gang criminali sono una

minaccia eccezionale che va riconosciuta in tempo'', ha ammonito

Calvani. Ma con quali politiche? L'orientamento emerso dal

convegno pone l'accento sulla necessita' di accompagnare

interventi di 'hard security' con interventi di 'soft security'.

''Non bastano i carrarmati in mezzo alla strada'', ha spiegato

Calvani: ''Bisogna fare un grande sforzo della societa' civile

per educare, costruire nuove attitudini mentali.''

Parlando poi con i giornalisti dopo il convegno, Calvani ha

detto che la logica che ha animato l'iniziativa del Polo

'security day' in Italia e' a suo parere limitata. ''Di fronte

alle difficolta' e ai pericoli della globalizzazione, ci si

rifugia in cassaforte. Ma cosi' facendo non si conquista

maggiore sicurezza e socialita'. L'esempio e' quello del gruppo

Libera di Don Ciotti a Torino, dove sui temi della sicurezza e

della lotta al crimine si e' creata una fortissima

partecipazione popolare''. La mancanza di coinvolgimento dei cittadini su temi cosi'

sentiti per Calvani e' anche all'origine della sconfitta delle

sinistre a Bologna: ''Quando la criminalita' la fa da padrone,

vuol dire che la maggioranza e' stata troppo silenziosa. Ci si

sente sicuri quando c'e' una struttura di partecipazione e di

difesa collettiva. Quando questa manca, l'insicurezza dilaga. E

il crimine capta queste situazioni''. XSE10 (ANSA).

OS

25-OTT-99 19:45

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

DROGA: ECSTASY; DON CIOTTI AI GENITORI, NIENTE MINACCE

(ANSA) - ROMA, 6 NOV - E' sabato sera, ma don Luigi Ciotti

non vuole lanciare appelli ai ragazzi che tra qualche ora si

prepareranno ad uscire di casa per andare in discoteca. Si

rivolge invece ai genitori e dice: ''Niente minacce o messaggi

colpevolizzanti''. Secondo il sacerdote, ''sarebbe piu' giusto

che, prendendo spunto dagli episodi drammatici di questi giorni,

gli adulti provassero a capire piuttosto che solo giudicare''.

''C'e' da scommetere, infatti - dice don Ciotti - che in

questo fine settimana scatti una sorte di riflesso condizionato,

con discorsi paternalistici, appelli moralistici ed estemporanei

ai giovani 'discotecari' affinche' non assumano pasticche e

guidino con prudenza. Quasi che non si sapesse che il numero

maggiore di incidenti sono prodotti dall'alcol''.

L' appello alla rovescia di don Ciotti e' dunque per i

genitori ai quali suggerisce: ''Tentate di essere educatori

autorevoli, anziche' paternalisti autoritari. Provate a dare

esempi educativi invece di lanciare messaggi colpevolizzanti: la

paura e la minaccia non sono mai educative; lo scambio e il

dialogo lo sono sempre''. ''Non ci stancheremo di ripetere -

aggiunge il sacerdote - che il consumo di droga, la ricerca

dello sballo, sono il sintomo, non la causa del disagio sociale

ed esistenziale. E' necessario, dunque intervenire sulle domande

che i giovani pongono e sui bisogni che, al di la' delle

apparenze, esprimono''.(SEGUE).

AU

06-NOV-99 17:32

DROGA: ECSTASY; DON CIOTTI AI GENITORI, NIENTE MINACCE (2)

(ANSA) - ROMA, 6 NOV - Don Ciotti avverte: ''Valorizzare i

giovani, consentire davvero un loro protagonismo, rispettare i

loro spazi e culture, realizzare un dialogo e uno scambio

educativo e' un metodo e un investimento che paga e realizza

assai piu' di ogni paternalismo o autoritarismo''.

''Questo - conclude il sacerdote - vale anche rispetto al

consumo di sostanze: il messaggio dissuasivo, l' informazione

sui rischi, la prevenzione degli incidenti funzionano solo se

c'e' risconoscimento e rispetto''.(ANSA).

AU

06-NOV-99 17:32

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

GIUSTIZIA: VERTICE LEGALITA' PER MOBILITARE SOCIETA' CIVILE

(ANSA) - FIRENZE, 18 NOV - Un vertice sulla legalita', per

mobilitare la societa' civile ad un rinnovato impegno alla

partecipazione alla vita politica del Paese, con particolare

attenzione ai giovani, che sono la grande risorsa''. Antonino

Caponnetto ha sottolineato questo obiettivo stamani presentando

l' incontro-dibattito 'Se ci siete battete un colpo', che si

terra' a Firenze sabato pomeriggio, quasi in contemporanea con

il vertice dei leader progressisti, ed al quale prenderanno

parte, tra gli altri, Rita Borsellino, Piero Luigi Vigna,

Giancarlo Caselli, Gherardo Colombo, Paolo Flores D' Arcais,

Dario Fo, Franca Rame e don Luigi Ciotti. All' iniziativa,

organizzata dai Comitati di base, e' gia' arrivato un migliaio

di adesioni da tutta Italia. Tra i fax giunti a sostegno, quello

della scienziata Margherita Hack, del responsabile giustizia dei

Ds Carlo Leoni, di Pierluigi Onorato, di Giovanna Maggiani

Chelli, madre di una ragazza che nella strage di via dei

Georgofili ha visto morire il suo fidanzato, ma anche famiglie

intere, e poi ancora, 20 detenuti del carcere di Campobasso.

L' iniziativa - e' stato detto - e' partita come una

scintilla dall' istituto magistrale Albergoni di Crema, nell'

ottobre scorso, e questo nuovo incontro, che si preannuncia

gremitissimo nella sala da 300 posti del Dopolavoro ferroviario,

''e' destinato a diventare una fiamma viva, anche con un nuovo

appuntamento che si terra' a breve termine a Palermo''.(ANSA).

XAN

18-NOV-99 15:43

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

CALCIO: ROMA-LAZIO; ALLO STADIO CAMPAGNA CONTRO NUOVE DROGHE

(ANSA) - ROMA, 18 NOV - Domenica prossima la campagna

informativa sulle nuove droghe del gruppo Abele, in

collaborazione con il dipartimento del ministero degli Affari

sociali, si trasferira' allo Stadio Olimpico in occasione del

derby Roma-Lazio. Trenta operatori del progetto Mosaico (Parsec,

Coop.Il Cammino, Associazione La Tenda) e del gruppo Abele

saranno presenti all'esterno e all'interno dello Stadio per

distribuire materiale informativo sulle droghe sintetiche.

Durante la pausa tra il primo e secondo tempo della partita,

saranno anche trasmessi sui maxi-schermi dello stadio gli spot

informativi del Ministero. (ANSA).

COM-DE

18-NOV-99 21:21

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

GIUSTIZIA: MAGISTRATI A CONVEGNO PER RISVEGLIARE COSCIENZE

(ANSA) - FIRENZE, 20 NOV - ''Quando esprimo le mie sacrosante

opinioni vengo accusato di essere un ribelle. Io sono un uomo

libero, indipendente, che vorrebbe poter continuare ad essere

uguale a se stesso anche nel domani''. Cosi' Giancarlo Caselli

ha commentato, nel suo intervento nel convegno organizzato a

Firenze sul tema della legalita' per risvegliare le coscienze e

ravvivare l' attenzione dell' opinione pubblica, gli ultimi

avvenimenti che lo hanno visto protagonista, dopo le critiche

mosse alla legge sul giusto processo.

Rispetto alla ''pacificazione'' di cui si parla in queste

ultime ore, Caselli si e' detto d' accordo, ma e' ''un processo

che dovrebbe partire dalla strage di Portella delle Ginestre.

Una strage su cui ancora non e' stata fatta chiarezza''.

Caselli ha inoltre indicato come ''sterminio della logica''

una certa tendenza politica che indica l' impegno e la lotta

alla mafia negli anni come ''strapotere delle procure

strapoliticizzate'', cosi' come ha definito ''sterminatori della

logica'' coloro che parlano di ''ingiusta giustizia antimafia''.

Mafia che ''non ha vinto'', cosi' come ha dichiarato il

procuratore nazionale antimafia Pierluigi Vigna nel suo

intervento. ''La mafia - ha proseguito Vigna - ha mutato pelle,

ha perduto il suo radicamento sul territorio ed e' diventata

rete. I suoi traffici sono diventati piu' difficili da scoprire

perche' e' divenuta prevalentemente economica''. (SEGUE).

(ANSA) - FIRENZE, 20 NOV - Vigna ha lamentato con tono

ironico il meccanismo legislativo secondo il quale il

procuratore nazionale e' tenuto a fare richiesta ai questori per

procedere all' accertamento dei beni dei mafiosi ed ha aggiunto,

parlando della riforma della 192, che ''ci possono essere

sentenze giuste, ma illegali, ma anche sentenze legali, ma

ingiuste. Noi dobbiamo credere alle sentenze legali. Di questo

ci dobbiamo accontentare''. Secondo Saverio Lodato il periodo

buio nella lotta alla mafia e' dovuto anche alla campagna contro

i pentiti di cui ha indicato, tra i maggiori responsabili, il

presidente della Commissione parlamentare antimafia Ottaviano

Del Turco, ''che passa il 90 per cento del suo tempo ad

attaccare i pentiti, ed il restante ad attaccare i magistrati ed

a chiedere il rientro di Craxi in Italia''.

Don Luigi Ciotti ha invece richiamato l'attenzione sul

''metodo di fare politica col termometro per tenere le sedie'' e

sulle ''scelte politiche ambigue e di compromesso degli ultimi

tempi, un compromesso che ci freghera' tutti''.

Il sostituto procuratore di Milano Gherardo Colombo ha invece

sottolineato la mancanza di mezzi, in termini di ''liberta' di

agire'' e di regole'', per il buon funzionamento della

giustizia. Ribadendo anche che ''le nuove leggi corrono il

rischio di dilatare ulteriormente i tempi''. (SEGUE).

XAN 20-NOV-99 21:50

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

GIUSTIZIA: MAGISTRATI A CONVEGNO PER RISVEGLIARE COSCIENZE (3)

(ANSA) - FIRENZE, 20 NOV - ''Mi aspettavo che la sinistra al

potere aprisse gli armadi e tirasse fuori gli scheletri. D'

Alema apra gli scrigni - ha detto invece Franca Rame - e sveli

le verita' sulle stragi di questi anni, su questi morti

insepolti''.

Franca Rame ha anche annunciato una manifestazione che si

terra' l' 11 dicembre a Roma e promossa dalle associazioni dei

familiari delle vittime di tutte le stragi che ancora attendono

giustizia. (ANSA).

XAN

20-NOV-99 21:51

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

FAMIGLIA CRISTIANA: COMMENTO VANGELO PER PRIMA VOLTA A LAICI

(ANSA) - MILANO, 23 NOV - Il settimanale ''Famiglia

Cristiana'' ha affidato per la prima volta a una coppia di laici

il commento del Vangelo per il nuovo anno liturgico che inizia

con la prima domenica d'Avvento il prossimo 28 novembre.

Dopo don Luigi Ciotti (edizione 1996), don Antonio Mazzi

(1997) e don Vinicio Albanesi (1998), sono questa volta

Mariateresa Zattoni e Gilberto Gillini, marito e moglie,

pedagogisti e componenti della Consulta nazionale della famiglia

della Conferenza episcopale italiana, a presentare ai lettori il

Vangelo nel numero del giornale in edicola questa settimana. La

loro rubrica si intitola 'Il Vangelo della famiglia' per

attualizzare, si precisa in una nota diffusa oggi dalla casa

editrice, ''la Parola di Dio nella vita familiare e cogliere, da

questa prospettiva, il significato dell'anno giubilare''.

Zattoni e Gillini hanno 5 figli, vivono a Lecco e sono autori

di numerose pubblicazioni su tematiche psicopedagogiche. (ANSA).

COM-KIF

23-NOV-99 17:28

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

QUIRINALE: CIAMPI RICEVE DON CIOTTI

(ANSA) - ROMA, 26 NOV - Il presidente della Repubblica Carlo

Azeglio Ciampi ha ricevuto questa mattina al Quirinale don Luigi

Ciotti, presidente di 'Libera. Associazioni nomi e numeri contro

le mafie', con i vicepresidenti del sodalizio ed una delegazione

dell'associazione ''Avviso pubblico''. Nel corso dell' incontro

e' stato consegnato al Capo dello Stato il manifesto della nuova

campagna, promossa dalle due associazioni, sul fronte della

lotta all'illegalita'.

Lo rende noto un comunicato del Quirinale. (ANSA).

BSA/ROM

26-NOV-99 13:22

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

MAFIA: DON CIOTTI A CIAMPI, SI STA ABBASSANDO LA GUARDIA

(V. 'QUIRINALE: CIAMPI RICEVE DON CIOTTI' DELLE 13:22)

(ANSA) - ROMA, 26 NOV - Un' ''inquitudine'' pesante e' stata

espressa oggi al Capo dello Stato dal presidente di Libera, don

Luigi Ciotti, ricevuto al Quirinale con i vicepresidenti del

sodalizio ed una delegazione dell'associazione Avviso pubblico:

oggi, ha detto don Ciotti, ''viviamo una fase in cui sembra

abbassarsi la vigilanza verso le mafie''.Un' inquietudine che e' alla base dell'iniziativa promossa

per domani da Libera che, non a caso, si chiama 'La mafia

esiste. Ma anche l'Italia'. Un richiamo forte alla

partecipazione di tutti per combattere ''un fenomeno ancora

vitale come quello delle mafie''.

''La mafia purtroppo esiste - ha detto don Ciotti a Ciampi -.

Una constatazione, certo banale, che pure e purtroppo, occorre

ricordare. Perche' e' forte e diffuso il rischio del silenzio,

della rimozione, della disattenzione, della stanchezza per le

troppe polemiche, per cose gia' dette e sentite mille volte.

Certo - ha osservato il presidente di Libera - e' forte in tutti

i cittadini la voglia di normalita', la spinta a guardare

avanti, a costruire un presente e un futuro di cose buone e

positive, lasciando alle spalle stragi e lutti''. Ma non bisogna

lasciarsi trascinare perche' - ha detto - ''le distrazioni e i

silenzi di oggi saremmo destinati a pagarli ancor piu' duramente

domani, con mafie sempre piu' forti e cittadini sempre meno

liberi, magari con nuove stragi''.(SEGUE).

(ANSA) - ROMA, 26 NOV - Per questo Libera, invita - anche

attraverso il messaggio consegnato alla piu' alta carica dello

Stato - tutti i cittadini a ''reagire oggi, mentre la mafia

esiste e si rafforza, per potercene liberare e poter parlare d'

altro domani, quando essa sara', per davvero, battuta e

storicamente sconfitta. Ma lo potra' fare - ha insistito don

Ciotti - solo se anche l' Italia civile, che vuole sicurezza,

legalita' e giustizia, continua ad esistere e a impegnarsi, a

partecipare e farsi sentire''. E uno spaccato di questa ''Italia civile'', oltre 700

associazioni antimafia e Avviso pubblico (enti locali e regioni

impegnate per la formazione civile contro le mafie), ha

consegnato a Ciampi un manifesto - lo stesso che verra'

contemporaneamente affisso in numerose citta' - che nel volto di

una giovane che partecipo' il 21 marzo scorso alla Giornata

della memoria e dell'impegno a Reggio Calabria, dipinto con la

scritta Libera, e il lunghissimo elenco delle associazioni

impegnate nella lotta alle mafie, sistetizza la presenza della

societa' civile ''che non ha abbassato la guardia''.

Domani l' assemblea nazionale di Libera discutera' le

strategie per una nuova offensiva sociale contro le mafie: tra

gli interventi previsti il presidente della Camera, Luciano

Violante, i magistrati: Antonino Caponnetto, Giancarlo Caselli,

Pietro Grasso, il direttore della Dia gen. Carlo Alfiero.

FG 26-NOV-99 14:35

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

STUPEFACENTI: LILA-GRUPPO ABELE; ECSTASY, OLTRE L'EMERGENZA

(ANSA) - MILANO, 26 NOV - In Italia i tossicodipendenti morti

dal 1973 al 1997 sono stati 32.618 (13.942 per overdose e 18.676

di Aids). Ora alle droghe cosiddette tradizionali si aggiungono

quelle ''nuove'' ad aggravare il fenomeno: percio' se e' giusto

dire si' alla repressione dello spaccio di queste ultime, e'

anche giusto dire si' alle politiche di riduzione del danno. E'

quanto e' emerso oggi a Milano nel corso di un dibattito

organizzato dalla Lega Italiana per la lotta contro L'Aids

(Lila) e il Gruppo Abele. ''Non ci si puo' limitare a lanciare

grida di allarme e di preoccupazione - ha spiegato il presidente

della Lila, Vittorio Agnoletto - mentre si assiste impotenti al

diffondersi di potenziali danni irreversibili alla salute di

giovani ventenni''. Per Agnoletto due sono le strade praticabili per cercare di

arginare il fenomeno: la prima e' attraverso la lotta al

traffico e allo spaccio e tale compito spetta alle forze dell'

ordine e alla magistratura; la seconda consiste nel rendere

immediatamente operativi interventi finalizzati a salvaguardare

la salute e la vita stessa di coloro che, nonostante tutto,

continuano a fare uso di tali sostanze e questo e' un compito

che spetta agli operatori socio-sanitari dei servizi per le

tossicodipendenza delle Asl, alle associazioni di volontariato

che operano in questo settore ai ministeri della Sanita' e degli

Affari Sociali.(SEGUE).

(ANSA) - MILANO, 26 NOV - Intanto, sostengono la Lila e il

Gruppo Abele, oltre all'informazione diretta ai giovani fornita

da esperti, per salvare vite umane basterebbe attuare alcune

semplici misure precauzionali come ''l' obbligo della

disponibilita' gratuita di acqua per evitare la disidratazione

(fenomeno provocato dall' assunzione delle pasticche), la

presenza di una 'sala di compensazione' per riposarsi e

scaricarsi; la formazione di personale delle discoteche e la

disponibilita' nelle vicinanze di operatori sanitari per un

eventuale efficace attivita' di pronto soccorso, la diminuzione

del ritmo delle musica nell'ultima ora prima delle chiusura; la

possibilita' da parte di laboratori mobili di analizzare la

composizione delle pastiglie circolanti per comunicare in tempo

reale le sostanse presenti, i rischi possibili, le interazioni

da evitare''. ''Non bisogna fare di ogni erba un fascio e soprattutto non

bisogna criminalizzare e terrorizzare i giovani - ha concluso il

vicepresidente del Gruppo Abele, Leopoldo Grosso -, ma dare una

informazione corretta attraverso un contatto diretto nei luoghi

di consumo di queste cosiddette nuove droghe, che non sono solo

le discoteche, ma anche altri luoghi di aggregazione

giovanile''. (ANSA).

RB

26-NOV-99 17:18

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

MAFIA: LIBERA, CHIESTO A CIAMPI CAPONNETTO SENATORE A VITA

(ANSA) - ROMA, 27 NOV - ''Nell'incontro di ieri con il

presidente della Repubblica Ciampi abbiamo chiesto che il Capo

dello Stato nomini senatore a vita Nino Caponnetto''. La

circostanza e' stata resa nota oggi da Don Luigi Ciotti in

apertura della quinta Assemblea nazionale di Libera, che si sta

svolgendo a Roma alla presenza del presidente della Camera

Luciano Violante, e alla quale partecipa lo stesso Caponnetto.

La notizia della richiesta avanzata a Ciampi ha determinato

una grande emozione tra i delegati delle 700 associazioni

presenti e ha visto Caponnetto schermirsi per dire subito dopo:

''non so, dovrei sedere accanto a persone la cui compagnia non

mi va.Devo pensarci - ha aggiunto con evidente emozione - mi

sembra difficile''. La richiesta avanzata al Capo dello Stato

''non e' una richiesta formale, anche se - ha detto Ciotti -

forse non l'abbiamo fatta nel modo e nelle forme giuste, ma ha

un significato: quello di portare in Senato Falcone e Borsellino

e centinaia di persone che ogni anno ricordiamo perche' sono

caduti nella lotta alla mafia''.

Don Ciotti rivolto a Caponnetto, ''il nonno'' - cosi' tutti i

volontari dell'antimafia del Paese lo chiamano - gli ha detto

che ''per noi tu sei gia' li''', alludendo appunto al seggio di

Palazzo Madama. Caponnetto e' intervenuto oggi per fare ''un

appello forte al paese civile perche' non prevalga il silenzio e

si reagisca alla mafia''. (ANSA).

FG/MGA

27-NOV-99 11:33

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

MAFIE: DON CIOTTI (LIBERA), PARADOSSALE MA LA MAFIA ESISTE

(ANSA) - ROMA, 27 NOV - Non fa premesse don Luigi Ciotti

nell'aprire la V Assemblea nazionale di 'Libera': ''puo'

sembrare paradossale - dice - ritrovarci a Roma, per dire che la

mafia esiste''. ''Siamo qui per dire insieme che la mafia

purtroppo esiste. Puo' sembrare strano e banale ma esiste''. E

il rischio piu' grave ''e' il silenzio, la rimozione, la

stanchezza per le troppe polemiche''.

''Le mafie esistono, un apparente paradosso - ha

sottolineato don Ciotti - che mi da' sofferenza, per tutto

quello che in questi sette anni abbiamo fatto. Le mafie

esistono, come esistono in carne ed ossa i poveri, gli esclusi,

gli immigrati, il popolo della strada... Qualuno si e'

dimenticato che hanno un volto un nome e chiedono cittadinanza,

aiuto, dignita' e condizioni per vivere''. E, per tutto questo

''siamo molto inquieti''. ''E' legittimo e appartiene a noi e a

molti cittadini la voglia di normalita' dopo aver sperato nei

cambiamenti e aver lasciato alle spalle stragi e lutti''. C'e'

la voglia di costruire un presente e futuro ma ''siamo venuti

qui - ieri lo abbiamo detto al Capo dello Stato - per dire che

parole come mafia, corruzione ci schiacciano e vorremmo non

sentirne parlare''. Ma finche' mafia e criminalita' esistono

''dobbiamo discutere e reagire''. Perche' rimozione e silenzio

''sono l'arma piu' forte dei criminali''.(SEGUE).

(ANSA) - ROMA, 27 NOV - ''Il rischio, pero' - ha denunciato

don Ciotti - e' che la storia si ripeta''. Il nostro bilancio,

fatto anche di cifre di tutto rispetto e segno dell'impegno,

''sarebbe poco e insufficiente se non ci fosse la tensione forte

e irrinunciabile per la continuita'''. Cosi', viste ''le

campagne costruite ad arte per screditare, frenare la giustizia,

siamo qui anche per far emergere il positivo nonostante la

scoraggiante e paralizzante burocrazia che spesso non aiuta

(''belle leggi ma la macchina, i criteri applicativi,

stentano''). I gruppi di Libera hanno ''sentito la necessita' di

riprendere il territorio per il ripristino della legalita'. Non

solo con la presenza delle forze dell'ordine giustamente

richiesta, ma, soprattutto, socializzando il territorio

rendendolo abitato dalle istituzioni e dai cittadini. Perche' ci

sono zone in cui la gente e' orfana del territorio''.

''Siamo qui - ha detto - non solo per una societa' senza piu'

mafie e violenza ma anche con piu' giustizia e democrazia''. E,

rivolto agli uomini delle istituzioni presenti - il presidente

della Camera, il gen. Carlo Alfiero(Dia), i parlamentari Russo

Spena e Donatella Pistone, il sottosegretario all'Interno La

Volpe, GianCarlo Caselli oltre ad Antonino Caponnetto e Rita

Borsellino - ha ammonito,''guai se qualcuno usa questi temi per

mettere etichette. Noi non vogliamo essere etichettati da

nessuno. Siamo veramente liberi, liberi dentro''.(ANSA).

FG 27-NOV-99 17:09

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

CAROVANA ANTIMAFIA: DON CIOTTI AI GIUDICI, VI VOGLIAMO BENE

(ANSA) - PALERMO, 29 NOV - Don Luigi Ciotti, presidente di

''Libera'', che ha dato il via oggi dal palazzo di giustizia di

Palermo con l' Arci alla quinta ''Carovana antimafia'' (un tour

per venti paesi siciliani che si concludera' il 16 dicembre a

Caccamo, nel palermitano), rivolto ai magistrati ha detto

''siamo qui perche' vi vogliamo bene e per solidarizzare col

vostro impegno contro la mafia''. Il religioso ha reiterato la

richiesta al presidente della repubblica di nominare senatore a

vita Antonino Caponnetto, fondatore negli anni '80 del pool

antimafia caratterizzato dall' opera di Giovanni Falcone e Paolo

Borsellino, '' figura degnamente rappresentativa di tutti coloro

che hanno combattuto la mafia e delle vittime della violenza

criminale''. Il procuratore della repubblica Pietro Grasso ha

affermato che ''noi continuiamo a fare il nostro lavoro nel

segno dell' indipendenza e dell' autonomia''. Il capo dell'

ufficio del pm ha aggiunto che ''qualora i mezzi a nostra

disposizione per il contrasto a 'cosa nostra' dovessero subire

una decurtazione, noi non ci bloccheremmo e proseguiremo nell'

azione perche' conosciamo la mentalita' dei mafiosi e quindi le

contromisure da adottare''. Il sindaco di Palermo Leoluca

Orlando, riferendosi alla parole di Ciampi di ieri, ha osservato

che le ''riflessioni del capo dello Stato sono il segno della

democrazia e dell' autonomia della magistratura''. (ANSA).

YRO-MIR

29-NOV-99 11:43

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

RESTAURI: OBBLIGAZIONI BANCA SELLA PER GRUPPO ABELE

(NOTIZIARIO BENI CULTURALI)

(ANSA) - TORINO, 29 NOV - La Banca Sella emettera' un prestito

obbligazionario decennale per la ristrutturazione del complesso

monastico cinquecentesco della Certosa di San Francesco al Monte

del Bosco, affacciato sui laghi di Avigliana (Torino).

Il complesso sara' adibito a Centro di formazione

internazionale per i ragazzi del Gruppo Abele di Don Ciotti. L'

iniziativa rientra nell' ambito dell' accordo tra il gruppo

Banca Sella e il Progetto Sole (Solidarieta', lavoro, economia),

associazione a sostegno delle organizzazioni di volontariato.

Dopo i lavori, il Gruppo Abele avra' anche uno spazio per lo

sviluppo di laboratori artigianali.

Il prestito obbligazionario avra' scadenza 15 dicembre 2009;

per la ristrutturazione sara' devoluto il 50% degli interessi.

(ANSA).

ANG-RED

29-NOV-99 02:55

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

TERZO SETTORE: PIEMONTE SI CANDIDA PER AVERE AUTHORITY

(ANSA) - TORINO, 3 DIC - Mettere in Piemonte la sede dell'

Authority del terzo settore e del volontariato: la Regione

Piemonte si e' inserita oggi ufficialmente in una partita che

sembrava tutta giocarsi tra Milano e Roma. Usando un termine

da gioco a carte - e' stato detto - il Piemonte ha deciso di

''sparigliare il mazzo''. In una lettera inviata al presidente

del consiglio, Massimo D' Alema, il presidente della giunta

regionale, Enzo Ghigo, sottolinea che Torino e il Piemonte

rappresentano, nella storia dell' attivita' che oggi passa piu'

comunemente sotto il nome di no profit, ''gli architravi del

mondo italiano della solidarieta'''. Ghigo cita le istituzioni

religiose nate dall' azione dei ''santi sociali'', parla della

cittadella della carita' fondata dal Cottolengo, e si riferisce

a esperienze piu' recenti, di livello nazionale ed

internazionale, come il Sermig e il Gruppo Abele. Il presidente

del Piemonte parla anche della presenza di fondazioni ex

bancarie, come San Paolo e Crt, e di un ricco ''tessuto di

fondazioni private''. Con Ghigo, anche gli assessori all'

assistenza, Antonio D' Ambrosio, alla cultura, Giampiero Leo, e

al bilancio, Angelo Burzi, hanno sottolineato la centralita' del

no profit in Piemonte, che conta 1.160 organizzazioni di

volontariato, 41 mila volontari attivi e 240 mila

associati.(ANSA).

MOA

03-DIC-99 18:33

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

DROGA: AN E CCD A LIVIA TURCO, VERIFICHEREMO NOMINE ESPERTI

V. DROGA: AFFARI SOCIALI, DELLE 12.50)

(ANSA) - ROMA, 5 DIC - I deputati Maurizio Gasparri di An e

Carlo Giovanardi del Ccd, replicando al ministero degli Affari

sociali, affermano di prendere atto che il ministero stesso dice

che Susanna Ronconi non avra' incarichi, ''che invece erano

stati ipotizzati, nell'ambito delle strutture per la lotta alla

droga'' e rendono noto che in ogni caso verificheranno ''se

nonostante questa risposta in ambiti comunque collegati al

ministero verra' utilizzata una persona che tutto puo' fare

tranne che diventare riferimento nel sociale dopo aver commesso

errori cosi' gravi''.

''Riguardo invece alla designazione degli esperti

dell'osservatorio antidroga - affermano inoltre - la Turco non

ha risposto. Sappiamo perfettamente che della Consulta, organo

molto ampio e di tipo assembleare, fanno parte i rappresentanti

di San Patrignano e delle comunita' di don Gelmini. Ma incarichi

piu' significativi negli organismi ristretti che si rapportano

alle analoghe strutture dell'Unione europea vengono dalla Turco

attribuiti solo ed eslcusivamente a persone che si sono

caratterizzate per la condivisione delle campagne sulla

legalizzazione della droga. La Turco potra' rispondere al nostro

quesito designando anche negli organismi piu' ristretti

esponenti del volontariato dei diversi orientamenti e non solo

quelli asserviti a don Ciotti e agli intiproibizionisti.(ANSA).

COM/MGA

05-DIC-99 18:22

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

DROGA: AN E CCD, UNA EX TERRORISTA TRA ESPERTI LIVIA TURCO

(ANSA) - ROMA, 5 DIC - ''Dopo D'Alema che fa la propaganda

alla droga dall'Olanda, abbiamo Livia Turco che chiama i

terroristi in qualita' di esperti''. A sostenerlo, in una

interrogazione parlamentare, sono l'on. Maurizio Gasparri di An

e Carlo Giovanardi del Ccd. ''La lotta alla droga in Italia -

affermano i due parlamentari - e' lottizzata dal ministro Turco

che ha affidato tutti gli incarichi nell' ambito dell'

Osservatorio permanente ai sostenitori della legalizzazione,

come Cancrini, o a persone riconducibili al Gruppo Abele''.

Secondo Gasparri e Giovanardi, infatti, tra gli esperti dell'

Osservatorio permanente sulla droga ''e' stata chiamata anche

Susanna Ronconi, gia' esponente di primo piano dei gruppi

terroristici e omicidi della sinistra''. ''Contestiamo la

consistenza politica, culturale e scientifica degli esperti

della Turco, le cui scelte appaiono anche condizionate dagli

interessi elettoralistici del ministro che, candidandosi alla

presidenza del Piemonte, usa il suo ruolo istituzionale per

favorire i suoi ben noti sostenitori elettorali piemontesi''.

''Siamo sconcertati che esponenti del terrorismo e della lotta

armata, come la Ronconi, possano diventare esperti del Governo

mentre comunita' storiche come San Patrignano e le comunita'

Incontro di don Gelmini, insieme a tante altre che lottano

davvero contro la droga, sono state escluse per pregiudizi

ideologici''.

AU/MRY

05-DIC-99 11:30

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

TAV-SME: AZIONE LEGALE PRODI, I PUNTI CENTRALI

(V.''TAV-SME: PRODI AGISCE SEDE LEGALE...''DELLE 14.20 CIRCA)

(ANSA) - BRUXELLES, 13 DIC - Ecco una sintesi della nota con

cui il presidente della Commissione Ue Romano Prodi ricostruisce

i punti salienti delle tre vicende per le quali ha deciso di

avviare un'azione legale ''a causa del reiterarsi e

dell'estendersi della campagna di stampa su tali argomenti''.

VICENDA SME-SIDALM: Prodi respinge la ricostruzione della

vicenda fatta da Pietro Armani, allora consigliere Iri, oggi

senatore di An, nei giorni scorsi in un'intervista a ''Il

Giornale''. ''Risulta documentalmente provato - precisa tra

l'altro - diversamente da quanto asserito anche da alcuni

protagonisti della vicenda (in particolare dal sen. Armani,

all'epoca componente del Comitato di presidenza e del Consiglio

di amministrazione dell'Iri), che fin dall'aprile 1985, in

occasione di un comitato di presidenza cui parteciparono tutti i

suoi componenti ... il presidente Prodi forni' una informativa

sulle trattive in corso con importanti operatori finanziari ed

industriali per l'acquisizione del pacchetto di controllo Sme-

Sidalm''. Il 7 maggio '85 ''il presidente dell'Iri illustro' i

contenuti della proposta, le valutazioni peritali di stima delle

due societa', il parere del prof. Guatri sulla convenienza

economica delle cessioni Sme e Sidalm'' e in quell' occasione,

Armani espresse ''il proprio voto pienamente favorevole''

sull'operazione, compresi profilo finanziario e congruita' del

prezzo, per il quale si rimise ai periti. (SEGUE).

(ANSA) - BRUXELLES, 13 DIC - La delibera ''venne assunta

all'unanimita' dal Cda dell'Iri, subordinando il perfezionamento

dell'intesa, cosi' come previsto fin dall'ordigine, all'assenso

della competente autorita' politico amministrativa''. Quanto

alle successive fasi, sia governative che giudiziarie, della

vicenda, ''furono determinate da decisioni ed interventi non

riferibili al presidente dell' Iri''.

VICENDA TAV: La nota ricorda che quando la Tav e i consorzi

Iricav1 e Iricav2 vennero costituiti (rispettivamente nel luglio

e nell'agosto del 1991) Prodi non era presidente dell'Iri. Che

le convenzioni per la realizzazione della tratta Roma-Napoli e

Verona-Venezia vennero stipulate ''sempre sotto altra

presidenza''. Quanto al ruolo di garante con il compito di

studiare l'impatto del sistema italiano ad alta velocita' sul

territorio e il sistema produttivo, Prodi - si specifica -

''ebbe un ruolo puramente scientifico, del tutto estraneo alla

societa' Tav e all'Ente ferrovie dello Stato e senza alcun

potere ne' di gestione ne' di decisione''. Dal ruolo di garante,

Prodi si dimese nel maggio del '93, ''essendo stato nominato

presidente dell'Iri'' e per il lavoro svolto Prodi ''non volle e

non ricevette alcun compenso''.(SEGUE).

OS

13-DIC-99 16:36

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

TAV-SME: AZIONE LEGALE PRODI, I PUNTI CENTRALI (3)

(ANSA) - BRUXELLES, 13 DIC - Per questa vicenda, Prodi viene

chiamato in causa dall'ex magistrato Ferdinando Imposimato che

in un libro sul ''grande scandalo dell'Alta velocita''' accusa

l'ex premier di negligenza e mancati controlli sugli appalti. Al

riguardo, la nota sottolinea che Prodi ''intervenne

esclusivamente'' alla stipula nel febbraio del '94 dell'atto

integrativo alla convenzione Tav-Ircav1, in quanto ''atto

obbligato''. Mentre la realizzazione delle opere e l'affidamento

degli appalti per il Consorzio Tav-Iricav1 ''riguardava invece

l'esclusiva sfera di competenza e di autonoma responsabilita'

del consorzio stesso''.

VICENDA CIRIO-BERTOLLI-DE RICA: su questa vicenda c'e' gia'

stato un pronunciamento. ''Il giudice - si ricorda - pronuncio'

una sentenza di non luogo a procedere con la piu' ampia formula

di proscioglimento (il fatto non sussiste) a seguito di udienza

preliminare, con approfondito contraddittoio tra accusa e difesa

e con l'acquisizione di una perizia d'afficio redatta da un

collegio di cinque esperti''.

Prodi non specifica gli organi di stampa oggetto dell'azione

legale ''a tutela della propria onorabilita'' mentre individua

nell'Associazione Libera contro le Mafie' di Don Ciotti, il

destinario ''dell'integrale risarcimento dei danni subiti''.

(ANSA).

OS

13-DIC-99 16:36

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

NATALE: ANCHE DALLE AZIENDE MENO REGALI E PIU' OPERE DI BENE

(ANSA) - ROMA, 21 DIC - Meno strenne e piu' opere di bene.

L'ultimo Natale del secondo millennio si e' convertito alla

solidarieta' e sono sempre piu' numerose anche le aziende che

scelgono di fare dei propri auguri un'occasione per aiutare chi

ha piu' bisogno. Del resto, dall' Unicef alle associazioni che

lottano contro l'Aids, dagli enti non profit agli Istituti di

ricerca per i tumori, non c'e' che l'imbarazzo della scelta.

Cosi' basta un semplice bigliettino, o una breve lettera, per

ricordare a coloro con i quali si intrattengono rapporti di

lavoro che il cesto natalizio con panettone, torrone e spumante

che abitualmente ricevevano quest'anno si e' 'trasformato' in

latte e medicine, o in penne, quaderni e libri destinati a

bambini per i quali tutto cio' rappresenta un regalo. O che non

ci saranno nuovi libri d'arte o compact disc di musica classica

da mettere negli scaffali perche' la somma che serviva al loro

acquisto e' stata devoluta alle associazioni di volontariato

impegnate nella cura dei malati di Aids o agli istituti di

ricerca per le malattie dell'infanzia.

A volte e' lo stesso bigliettino il contributo per queste

associazioni. Nelle cassette della posta si trovano infatti

sempre piu' cartoncini d'auguri stampati da enti benefici, che

finanziano cosi' le proprie attivita'. Li compra la gente comune

per scambiarsi il classico Buon Natale, li acquistano a

centinaia le aziende per inviare i propri auguri. (SEGUE).

CAO

21-DIC-99 16:04

NATALE: ANCHE DALLE AZIENDE MENO REGALI E PIU' OPERE DI BENE (2)

(ANSA) - ROMA, 21 DIC - A trasformare quest'anno la strenna

in solidarieta' sono state, tra le altre, aziende come la Kuwait

(che ha devoluto la somma all'associazione Arche', impegnata

nella cura di bambini sieropositivi e malati di Aids), la Bnl

(che inviera' il proprio contributo all'Unicef), la Telecom (con

donazioni, oltre che all'Unicef, all'associazione italiana

contro le leucemie, al Fondo pediatria dell'Istituto tumori e

alla lega Filo d'Oro), e la DaimelrChrysler Italia, che

regalera' una monovolume al Villaggio Sos di Roma,

un'associazione che accoglie bambini e adolescenti senza

famiglia. Benetton invece invia libri, ma si tratta di quelli

editi da Reporters sans Frontieres, il cui ricavato va

all'associazione di Don Ciotti. (ANSA).

CAO

21-DIC-99 16:04

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

PROSTITUZIONE: 30 MILA DONNE SCHIAVE, CARITAS CREA FONDO

(ANSA) - ROMA, 21 DIC - Trentamila donne (di cui un terzo

minorenni) sarebbero oggetto di schiavitu' nel nostro paese. La

stima e' della Caritas Italiana, che ha creato un fondo contro

questo triste fenomeno e da destinare, in particolare, ad

attivita' per l'accoglienza, la difesa giudiziaria, l'assistenza

psicologica, il reinserimento.

Difficile la quantificazione della tratta - ricorda la

Caritas - sia per il suo carattere di clandestinita' sia perche'

la malavita organizzata ne agevola la mobilita' sul territorio.

Arrivate a destinazione le donne vengono sistemate in

appartamenti ed 'addestrate' con la violenza ad affrontare

questo nuovo tipo di vita. Obbligate a consegnare l'ammontare

del loro guadagno e soggiogate dagli sfruttatori, queste donne

vengono annullate cosi' della loro personalita' e ridotte in

stato di schiavitu'. La Caritas Italiana ha costituito un

Coordinametno nazionale ecclesiale (a cui partecipa anche la

Fondazione Migrantes-Cei, l'usmi, la Uisg, il Gruppo Abele) da

cui e' nata una rete sulle varie esperienze realizzate presso le

varie diocesi. Per sostenere questi servizi, la Caritas ha

creato il 'Fondo tratta' per il quale chiede un contributo;

l'obiettivo e' di dotarlo di 100 milioni. Il numero di conto

corrente postale della Caritas e' 347013; il conto corrente

bancario n. 100807/07 presso il Banco Ambrosiano Veneto, filiale

Roma 081, Abi 03001, Cab 03201. (ANSA).

MAS

21-DIC-99 16:52

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE

INCIDENTI LAVORO: BIGLIETTO AUGURI, TROPPI MILLE MORTI ANNO

(ANSA) - PIOMBINO (LIVORNO), 30 DIC - ''Ogni anno piu' di

mille morti sul lavoro, facciamoci perdonare nel Duemila'': e'

il messaggio brevissimo che l' associazione nazionale per la

sicurezza sul lavoro ''Ruggero Toffolutti'' lancia per il nuovo

millennio in un appello che e' diventato anche un biglietto di

auguri.

L' appello, inviato alle massime autorit`' dello Stato, alle

forze politiche, sindacali e imprenditoriali nazionali, e' stato

sottoscritto tra gli altri da Sandra Bonsanti, Sandro Curzi, don

Luigi Ciotti e il gruppo Abele, Francesco Falaschi, Dario Fo,

Massimo Giletti, Piero Marrazzo, Gino Paoli, Franca Rame, Sergio

Staino, Elle Kappa e Paolo Virzi. Il testo e' stato inserito in

un manifesto e in un biglietto augurale la cui parte grafica

riproduce un olio su tela realizzato da Massimo Romagnani - un

dipendente della Usl di Livorno distaccato in procura con

compiti di polizia giudiziaria - immediatamente dopo il

sopralluogo eseguito con il magistrato in una fabbrica

piombinese, dove nel 1998 perse la vita un operaio stritolato da

un impianto. L' associazione porta il nome di una delle vittime

del lavoro, e' nata nel gennaio 1999 per volonta' di alcuni

familiari di morti sul lavoro, ha la sua sede nazionale a

Piombino e punti di riferimento a Brescia, Lucca, Massa Carrara

e Reggio Calabria. (ANSA).

COM-FBB/FG

30-DIC-99 13:31