Il fatto. Una strage. E un seme vivo · Suor Olga Raschietti, Suor Lucia Pulici e Suor Bernadette...

1
Quotidiano di ispirazione cattolica www.avvenire.it ANNO XLVII n° 212 1,20 Opportunità di acquisto in edicola: Avvenire + Luoghi dell’Infinito 4,00 Martedì 9 settembre 2014 San Pietro Claver sacerdote Roberto Mussapi a allora cessai di appartenere solo a me stesso, ne persi il diritto; da quel momento la mia vita appartenne a tutti». Verso il 1912 Carl Gustav Jung si trova a compiere una scelta fondamentale, decisiva per la sua vita. Il grande indagatore dell’anima, che riscopre un mondo arcaico di immagini e archetipi allontanandosi dal maestro Freud, ha intrapreso la carriera accademica presso l’università di Zurigo. Carriera molto promettente, ma incompatibile con l’attività che sta appassionatamente praticando: gli esperimenti d’indagine sull’inconscio. Una strada avventurosa, certo meno sicura, priva di garanzie dal punto di vista pratico, economico, sociale. Una scelta difficile, ma una decisione irrevocabile, impugnata con etico e irriducibile senso del dovere nei confronti di una missione: «mi sembrò più importante sub specie aeternitatis». Jung sceglie la sua strada obbedendo semplicemente a una vocazione, anteponendo il compito che sente affidatogli dalla vita a ogni altra considerazione. E motiva perfettamente, direi freddamente, questa scelta: si tratta di liberarsi di se stessi, di non appartenere più a sé ma anche al prossimo. Là dove l’arrogante vanta la propria padronanza di se stesso, e il suo dominio sugli altri, il saggio si ridimensiona, mettendosi al loro servizio. © RIPRODUZIONE RISERVATA D « La scelta saggia vventure Il fatto. Bernardetta Boggian, Lucia Pulici e Olga Raschietti brutalmente colpite nella loro casa in due momenti diversi. L’ipotesi dell’assalto di uno squilibrato. Ma non si escludono altre piste Una strage. E un seme vivo Tre missionarie italiane massacrate in Burundi È giallo sul movente. Il Papa: fedeli al Vangelo EDITORIALE LA TESTIMONIANZA DELLE SORELLE ASSASSINATE AMORE SENZA CONDIZIONI GIULIO ALBANESE uccisione in Burundi di tre nostre con- nazionali, missionarie saveriane, do- vrebbe ammaestrarci. Siamo davvero, ancora una volta, di fronte al mistero del dolore che attanaglia da sempre la condizione umana. Ma in questo caso la ragione s’ar- rende, non foss’altro perché a pagare con la vita sono state delle donne consacrate che hanno fatto del ser- vizio agli ultimi della terra, della missione ad gentes, la loro causa di vita. Mentre scriviamo, le ragioni di que- sto efferato crimine non sono ancora chiare. E chissà se lo saranno mai, considerando la condizione di de- grado in cui versa il Burundi, piccolo Paese africano, nel cuore della Regione dei Grandi Laghi. Le prime a morire sono state suor Lucia Pulici, 75 an- ni, e suor Olga Raschietti, 83 aggredite domenica po- meriggio nella loro comunità di Kamenge, un quartie- re settentrionale di Bujumbura. Durante la notte, è sta- ta la volta di suor Bernardetta Boggian, 79 anni. Da ri- levare che proprio a Kamenge sorge da anni un centro pastorale giovanile che rappresenta una sorta di fiore all’occhiello della famiglia saveriana. Si tratta di uno di quei tasselli importanti, nel confuso puzzle burunde- se, che hanno consentito, attraverso la Provvidenza, di ricomporre, seppure a fatica, il processo di riconcilia- zione nazionale, dopo lunghissimi anni di guerra civi- le. Kamenge, infatti, è l’icona di una riconciliazione tra giovani hutu e tutsi che solo la forza del Vangelo pote- va consentire, andando al di là del pregiudizio etnico. E allora viene spontaneo domandarsi: cui prodest? A chi giova questo orribile misfatto? Tutti sappiamo che il male esiste e la sua realtà è quel- la di antitesi all’essere del bene. Eppure, pensare, che donne coraggiose e altruiste siano state spazzate via dal nostro tempo, in una remota periferia africana, per un gesto comunque folle e sanguinario è, umanamente parlando, non solo inconcepibile, ma inaccettabile. Anche perché in Burundi, vi sono ancora legioni di po- veri che continuano ad invocare misericordia e, so- prattutto, giustizia e hanno sempre visto nelle missio- narie e nei missionari una pacifica forza d’interposi- zione nel nome del Dio vivente. Seppur fra strattoni e aggiustamenti determinati dal- le vicende che hanno scosso il Burundi, le tre missio- narie di cui sopra rappresentano, con il sacrificio del- la loro vita, la metafora del mistero pasquale, del trionfo del bene su ogni genere di barbarie, nella consapevo- lezza, come leggiamo nel libro degli Atti degli Aposto- li «che c’è più gioia nel dare che nel ricevere». Questo modo di esistere è autorevole perché smaschera nei fatti la pochezza del relativismo. Ciascuno deve torna- re a misurarsi con la millenaria cultura del cristianesi- mo in cui i gesti, quelli dei nostri missionari, precedo- no decisamente le parole. Considerando il tempo duro e aspro che stiamo attra- versando in Italia e nel mondo – con dilemmi che non riguardano soltanto i grandi snodi della crisi dell’eco- nomia finanziarizzata, ma anche e soprattutto i nodi cruciali della questione antropologica – non possiamo stare alla finestra a guardare. Ha fatto, dunque, piace- re leggere le parole del presidente Napolitano e dei ver- tici governativi, formulate a nome di tutta l’Italia. Por- gendo le più sentite condoglianze alla famiglia save- riana, in particolare il ministro degli Esteri Mogherini ha ricordato che «ancora una volta assistiamo al sacri- ficio di chi, con dedizione totale, ha passato la propria vita ad alleviare le troppe sofferenze che ancora esi- stono nel continente africano». Questo, in sostanza, si- gnifica prendere atto che queste donne e questi uo- mini, veri "caschi blu di Dio", rappresentano il valore aggiunto non solo della nostra Chiesa, ma di un’Italia che ha voglia di vincere ogni forma di recessione. Dovrà, allora, farsi strada, da subito, la richiesta di una civiltà davvero aperta al bene comune dei popoli, con- tro l’odierna, scriteriata, egoistica esclusione sociale e ricerca del profitto a ogni costo. Una cosa è certa: gra- zie al sacrificio delle nostre tre sorelle saveriane pos- siamo comprendere cosa significhi amare incondizio- natamente. © RIPRODUZIONE RISERVATA L Suor Olga Raschietti, Suor Lucia Pulici e Suor Bernadette Boggiani hanno dato testimonianza fino in fondo del loro amore per la gente del Burundi che hanno servito per lunghi anni nell’opera di educa- zione e nella comunità cristiana. Nel ricordarle al Signore della vita imploriamo da Dio la pace contro ogni forma di violenza e di ingiu- stizia, con la certezza che il loro martirio sarà seme fecondo per la ri- nascita spirituale e sociale di tutto il Continente Africano. Il servizio generoso di tanti missionarie e missionari, sacerdoti, religiosi e laici è una prova della speranza cristiana che è più forte della violenza e della morte perché ispirata dall’amore per Dio e per gli uomini. LA PRESIDENZA DELLA CEI MUTILATI O USATI COME KAMIKAZE Neppure i bimbi risparmiati dal Califfato Fecondazione La ricerca delle origini l’inquietudine dei figli dell’eterologa LORENZO SCHOEPFLIN «C11». Questo il "nome" con cui Lauren Burns ha chiamato suo padre per anni. Oltre al codice con cui era stato catalo- gato il donatore che aveva fornito il se- me, Lauren conosceva poco altro: occhi celesti, capelli marroni. Quattro anni ha dovuto lottare per scoprire il proprio padre biologico. A PAGINA 3 Immigrazione Mare Nostrum: ecco i veri conti delle navi Costano in ogni caso NELLO SCAVO Dieci milioni. No, un miliardo. Forse 850 milioni. Sui costi di Mare Nostrum è tutto un rilanciare. In mancanza di ci- fre ufficiali, si può tentare una stima realistica. E il risultato è che l’opera- zione che ha permesso di salvare mi- gliaia di vite umane – ieri tagliato il tra- guardo dei 120mila sbarcati – costa me- no di quanto si voglia far credere. A PAGINA 10 I NOSTRI TEMI Conti. Vertice con Padoan e Cottarelli, mistero sul futuro del commissario alla spending review Renzi: si taglia (8 miliardi) I ministri: decidiamo noi Nomine e leggi Verso un ingorgo nell’autunno del Parlamento Alla ripresa dei lavori in Parlamento, e alla vigilia della seduta comune, il nodo della nomina di 2 giudici co- stituzionali e di 8 componenti "laici" del Csm sollecitata dal Colle. Poi giu- stizia, Jobs act e tagli alla Difesa. PICARIELLO A PAGINA 8 Ieri sera incontro a Palazzo Chigi per scovare i 20 miliardi necessari alla leg- ge di stabilità. Quasi la metà sono at- tesi dai dicasteri, domani il premier vede i ministri. Cottarelli freme per tornare al Fondo monetario, il gover- no vuole trattenerlo sino alla stesura della manovra. Giovedì comincia l’Ecofin, Padoan prepara un piano per gli investimen- ti e per scorporare dal 3 per cento i costi sostenuti per le riforme. Da Bankitalia regole nuove per favorire credito e mutui. Il caso Alberto Manzi: il maestro tv insegnava anche agli indios PANZERI A PAGINA 20 Storia 70 anni fa i primi soldati neri in Italia: i «Buffalo» contro nazisti e razzisti GIUSTI A PAGINA 22 L’inchiesta Dischi d’autunno, i big del pop sul sicuro: ricantano solo i classici GATTO A PAGINA 23 Il ragazzo morto Napoli inquieta Altri cortei anti-carabinieri La famiglia del ragazzo morto diffonde le foto del cadavere. Il legale del carabiniere: dalle pri- me ricostruzioni lo sparo è acci- dentale. DEL RE A PAGINA 7 Aphrem II «Da più voci musulmane no ai fanatici» BRANCALE A PAGINA 7 Forum religioni Sant’Egidio: il dialogo via di pace Da sinistra, Bernardetta Boggian, Olga Raschietti e Lucia Pulici (Ansa) Il governo accetterà la sentenza L’India adesso apre al ritorno a casa del marò Latorre colpito da malore VECCHIA A PAGINA 15 IL GOVERNO INGLESE AI PROF «I BANCHI ASSEGNATELI VOI NON SCELGANO GLI ALUNNI» SERVIZI ALLE PAGINE 8 E 9 La Cei: speranza più forte della violenza CHIANESE A PAGINA 13 SAVAGNONE A PAGINA 3 PRIMOPIANO ALLE PAGINE 4 E 5 Anno pastorale Scola: a Milano cristiani costruttori di nuovo umanesimo ROSOLI A PAGINA 16 E IN CRONACA

Transcript of Il fatto. Una strage. E un seme vivo · Suor Olga Raschietti, Suor Lucia Pulici e Suor Bernadette...

Page 1: Il fatto. Una strage. E un seme vivo · Suor Olga Raschietti, Suor Lucia Pulici e Suor Bernadette Boggiani hanno dato testimonianza fino in fondo del loro amore per la gente ... Renzi:

Quot id iano d i isp i raz ione catto l ica www.avvenire . i t

ANNO XLVII n° 2121,20 €

Opportunità di acquistoin edicola:Avvenire+ Luoghi dell’Infinito4,00 €

Martedì 9 settembre2014

San Pietro Claversacerdote

Roberto Mussapi

a allora cessai diappartenere solo a mestesso, ne persi il diritto;

da quel momento la mia vitaappartenne a tutti». Verso il 1912 CarlGustav Jung si trova a compiere unascelta fondamentale, decisiva per la suavita. Il grande indagatore dell’anima,che riscopre un mondo arcaico diimmagini e archetipi allontanandosidal maestro Freud, ha intrapreso lacarriera accademica presso l’universitàdi Zurigo. Carriera molto promettente,ma incompatibile con l’attività che staappassionatamente praticando: gliesperimenti d’indagine sull’inconscio.Una strada avventurosa, certo menosicura, priva di garanzie dal punto divista pratico, economico, sociale. Una

scelta difficile, ma una decisioneirrevocabile, impugnata con etico eirriducibile senso del dovere neiconfronti di una missione: «mi sembròpiù importante sub specieaeternitatis». Jung sceglie la sua stradaobbedendo semplicemente a unavocazione, anteponendo il compito chesente affidatogli dalla vita a ogni altraconsiderazione. E motivaperfettamente, direi freddamente,questa scelta: si tratta di liberarsi di sestessi, di non appartenere più a sé maanche al prossimo. Là dove l’arrogantevanta la propria padronanza di sestesso, e il suo dominio sugli altri, ilsaggio si ridimensiona, mettendosi alloro servizio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

D«La scelta saggia

vventure

Il fatto. Bernardetta Boggian, Lucia Pulici e Olga Raschietti brutalmente colpite nella loro casain due momenti diversi. L’ipotesi dell’assalto di uno squilibrato. Ma non si escludono altre piste

Una strage. E un seme vivoTre missionarie italiane massacrate in Burundi È giallo sul movente. Il Papa: fedeli al Vangelo

E D I T O R I A L E

LA TESTIMONIANZA DELLE SORELLE ASSASSINATE

AMORE SENZACONDIZIONI

GIULIO ALBANESE

uccisione in Burundi di tre nostre con-nazionali, missionarie saveriane, do-vrebbe ammaestrarci. Siamo davvero,ancora una volta, di fronte al misterodel dolore che attanaglia da sempre la

condizione umana. Ma in questo caso la ragione s’ar-rende, non foss’altro perché a pagare con la vita sonostate delle donne consacrate che hanno fatto del ser-vizio agli ultimi della terra, della missione ad gentes, laloro causa di vita. Mentre scriviamo, le ragioni di que-sto efferato crimine non sono ancora chiare. E chissàse lo saranno mai, considerando la condizione di de-grado in cui versa il Burundi, piccolo Paese africano,nel cuore della Regione dei Grandi Laghi. Le prime a morire sono state suor Lucia Pulici, 75 an-ni, e suor Olga Raschietti, 83 aggredite domenica po-meriggio nella loro comunità di Kamenge, un quartie-re settentrionale di Bujumbura. Durante la notte, è sta-ta la volta di suor Bernardetta Boggian, 79 anni. Da ri-levare che proprio a Kamenge sorge da anni un centropastorale giovanile che rappresenta una sorta di fioreall’occhiello della famiglia saveriana. Si tratta di uno diquei tasselli importanti, nel confuso puzzle burunde-se, che hanno consentito, attraverso la Provvidenza, diricomporre, seppure a fatica, il processo di riconcilia-zione nazionale, dopo lunghissimi anni di guerra civi-le. Kamenge, infatti, è l’icona di una riconciliazione tragiovani hutu e tutsi che solo la forza del Vangelo pote-va consentire, andando al di là del pregiudizio etnico.E allora viene spontaneo domandarsi: cui prodest? Achi giova questo orribile misfatto?Tutti sappiamo che il male esiste e la sua realtà è quel-la di antitesi all’essere del bene. Eppure, pensare, chedonne coraggiose e altruiste siano state spazzate via dalnostro tempo, in una remota periferia africana, per ungesto comunque folle e sanguinario è, umanamenteparlando, non solo inconcepibile, ma inaccettabile.Anche perché in Burundi, vi sono ancora legioni di po-veri che continuano ad invocare misericordia e, so-prattutto, giustizia e hanno sempre visto nelle missio-narie e nei missionari una pacifica forza d’interposi-zione nel nome del Dio vivente. Seppur fra strattoni e aggiustamenti determinati dal-le vicende che hanno scosso il Burundi, le tre missio-narie di cui sopra rappresentano, con il sacrificio del-la loro vita, la metafora del mistero pasquale, del trionfodel bene su ogni genere di barbarie, nella consapevo-lezza, come leggiamo nel libro degli Atti degli Aposto-li «che c’è più gioia nel dare che nel ricevere». Questomodo di esistere è autorevole perché smaschera neifatti la pochezza del relativismo. Ciascuno deve torna-re a misurarsi con la millenaria cultura del cristianesi-mo in cui i gesti, quelli dei nostri missionari, precedo-no decisamente le parole. Considerando il tempo duro e aspro che stiamo attra-versando in Italia e nel mondo – con dilemmi che nonriguardano soltanto i grandi snodi della crisi dell’eco-nomia finanziarizzata, ma anche e soprattutto i nodicruciali della questione antropologica – non possiamostare alla finestra a guardare. Ha fatto, dunque, piace-re leggere le parole del presidente Napolitano e dei ver-tici governativi, formulate a nome di tutta l’Italia. Por-gendo le più sentite condoglianze alla famiglia save-riana, in particolare il ministro degli Esteri Mogheriniha ricordato che «ancora una volta assistiamo al sacri-ficio di chi, con dedizione totale, ha passato la propriavita ad alleviare le troppe sofferenze che ancora esi-stono nel continente africano». Questo, in sostanza, si-gnifica prendere atto che queste donne e questi uo-mini, veri "caschi blu di Dio", rappresentano il valoreaggiunto non solo della nostra Chiesa, ma di un’Italiache ha voglia di vincere ogni forma di recessione.Dovrà, allora, farsi strada, da subito, la richiesta di unaciviltà davvero aperta al bene comune dei popoli, con-tro l’odierna, scriteriata, egoistica esclusione sociale ericerca del profitto a ogni costo. Una cosa è certa: gra-zie al sacrificio delle nostre tre sorelle saveriane pos-siamo comprendere cosa significhi amare incondizio-natamente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

’LSuor Olga Raschietti, Suor Lucia Pulici e Suor Bernadette Boggianihanno dato testimonianza fino in fondo del loro amore per la gentedel Burundi che hanno servito per lunghi anni nell’opera di educa-zione e nella comunità cristiana. Nel ricordarle al Signore della vitaimploriamo da Dio la pace contro ogni forma di violenza e di ingiu-stizia, con la certezza che il loro martirio sarà seme fecondo per la ri-nascita spirituale e sociale di tutto il Continente Africano. Il serviziogeneroso di tanti missionarie e missionari, sacerdoti, religiosi e laiciè una prova della speranza cristiana che è più forte della violenza edella morte perché ispirata dall’amore per Dio e per gli uomini.

LA PRESIDENZA DELLA CEI

MUTILATI O USATI COME KAMIKAZE

Neppure i bimbirisparmiatidal Califfato

FecondazioneLa ricerca delle originil’inquietudinedei figli dell’eterologa

LORENZO SCHOEPFLIN

«C11». Questo il "nome" con cui LaurenBurns ha chiamato suo padre per anni.Oltre al codice con cui era stato catalo-gato il donatore che aveva fornito il se-me, Lauren conosceva poco altro: occhicelesti, capelli marroni. Quattro anniha dovuto lottare per scoprire il propriopadre biologico.

A PAGINA 3

ImmigrazioneMare Nostrum: ecco i veri conti delle naviCostano in ogni caso

NELLO SCAVO

Dieci milioni. No, un miliardo. Forse850 milioni. Sui costi di Mare Nostrumè tutto un rilanciare. In mancanza di ci-fre ufficiali, si può tentare una stimarealistica. E il risultato è che l’opera-zione che ha permesso di salvare mi-gliaia di vite umane – ieri tagliato il tra-guardo dei 120mila sbarcati – costa me-no di quanto si voglia far credere.

A PAGINA 10

I NOSTRI TEMI

Conti. Vertice con Padoan e Cottarelli, mistero sul futuro del commissario alla spending review

Renzi: si taglia (8 miliardi)I ministri: decidiamo noi

Nomine e leggi

Verso un ingorgonell’autunnodel Parlamento

Alla ripresa dei lavori in Parlamento,e alla vigilia della seduta comune, ilnodo della nomina di 2 giudici co-stituzionali e di 8 componenti "laici"del Csm sollecitata dal Colle. Poi giu-stizia, Jobs act e tagli alla Difesa.

PICARIELLO A PAGINA 8

Ieri sera incontro a Palazzo Chigi perscovare i 20 miliardi necessari alla leg-ge di stabilità. Quasi la metà sono at-tesi dai dicasteri, domani il premiervede i ministri. Cottarelli freme pertornare al Fondo monetario, il gover-no vuole trattenerlo sino alla stesuradella manovra. Giovedì comincia l’Ecofin, Padoanprepara un piano per gli investimen-ti e per scorporare dal 3 per cento icosti sostenuti per le riforme. DaBankitalia regole nuove per favorirecredito e mutui.

Il casoAlberto Manzi:il maestro tv insegnavaanche agli indios

PANZERI A PAGINA 20

Storia70 anni fa i primi soldatineri in Italia: i «Buffalo»contro nazisti e razzisti

GIUSTI A PAGINA 22

L’inchiestaDischi d’autunno, i bigdel pop sul sicuro:ricantano solo i classici

GATTO A PAGINA 23

Il ragazzo morto

Napoli inquietaAltri corteianti-carabinieri

La famiglia del ragazzo mortodiffonde le foto del cadavere. Illegale del carabiniere: dalle pri-me ricostruzioni lo sparo è acci-dentale.

DEL RE A PAGINA 7

Aphrem II

«Da più vocimusulmaneno ai fanatici»

BRANCALE A PAGINA 7

Forum religioni

Sant’Egidio:il dialogovia di pace

Da sinistra,BernardettaBoggian, Olga Raschiettie Lucia Pulici(Ansa)

Il governo accetterà la sentenzaL’India adesso apre al ritorno a casadel marò Latorre colpito da malore

VECCHIA A PAGINA 15

IL GOVERNO INGLESE AI PROF«I BANCHI ASSEGNATELI VOINON SCELGANO GLI ALUNNI»

SERVIZI ALLE PAGINE 8 E 9

La Cei: speranza più forte della violenza

CHIANESE A PAGINA 13SAVAGNONE A PAGINA 3

PRIMOPIANO ALLE PAGINE 4 E 5

Anno pastoraleScola: a Milano cristiani costruttoridi nuovo umanesimo

ROSOLI A PAGINA 16 E IN CRONACA

TECNAVIA [CROPPDFINORIG] crop = -45 -30 -45 -30