Il Duomo di Andria fu costruito da Goffredo d’Altavilla, tra la fine dell’XI e l’inizio del...
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I Tre Campanilia.s. 2013/2014
Istituto ComprensivoVerdi-Cafaro
Progetto di Beni Culturali
Il Duomo di Andria
Il Duomo di Andria fu costruito da Goffredo d’Altavilla , tra la fine dell’XI e l’inizio del XII secolo, su una chiesa preesistente dedicata a San Pietro .
. Federico II di Svevia vi fece seppellire
due delle sue mogli : Jolanda di Brienne e Isabella d’Inghilterra, le cui sepolture sono collocate nella cripta .
La cripta
Nel 1438 il Duomo fu ampliato dal duca Francesco II del Balzo , che ebbe anche il
merito di ritrovare le ossa del Santo Patrono della città S. Riccardo d’Inghilterra.
Il Duomo subì radicali cambiamenti nei secoli XVII e XVIII.
A Metà ‘800 ebbe luogo la costruzione del portico antistante in stile neoclassico.
Le spoglie del Santo Patrono, furono conservate nel cosiddetto “cappellone”, posto
alla sinistra del transetto.
La Cappella di S. Riccardo
Il Presbiterio
L’impianto architettonico è a tre navate che , con
altrettanti imponenti archi ogivali si affacciano sul
transetto.Sulla destra del presbiterio si
trova la cappella della Sacra Spina della Corona di Nostro Signore Gesù , donata alla città dalla contessa Beatrice d’Angiò. Detta cappella fu
edificata dopo il miracolo del 1910 .
La Sacra Spina
IL CAMPANILE
Il Campanile è opera di più epoche storiche. Ha la base quadrata, di epoca normanna, che lo fa assomigliare ad un torrione medioevale corredato di strette finestre a sesto acuto.
Si leva ancora fino alla cella campanaria, con ampie bifore al primo piano a ancora più in alto con la parte quattrocentesca per arrivare al torrino ottagonale culminante con la punta del Campanile.
Sull'apice aguzzo c'è un gallo verdastro, issato su una sfera metallica, che segna la direzione del vento. In questo gallo, la tradizione popolare volle trovare riscontro alla leggenda, secondo la quale, S. Pietro apostolo fosse passato dalla città per divulgare il Vangelo. Segno delle radici profonde della cristianità nella comunità locale.
IL CAMPANILE di
SAN FRANCESCO
Appartiene ad una delle
chiese più belle di Andria.
I lavori di
costruzione
furono sospesi
per molto tempo.
I lavori ebbero
inizio al
principio del
mese di agosto nel
1760.
Rappresenta la vetta più alta
della città federiciana.
Passeggiando sulla via De Anellis, da un vicolo, si può ammirare uno scorcio magnifico del campanile della chiesa di San Francesco
Costruito, secondo la tradizione,
come torre di avvistamento
per intercettare la
pericolosa avanzata
dell’esercito francese da
Barletta.
La chiesa di San Francesco, come gran parte delle chiese della città
di Andria, risente, dal punto di vista architettonico , di una rivisitazione successiva alla
sua costruzione.
Lo stile gotico
lascia spazio infatti
a quello barocco
come mostra il
portale della chiesa,
successivamente
sopraelevato e
ricostruito in tufo.
All’interno la pianta
è a navata unica. Un
rapido sguardo
consente al visitatore
di individuare
l’altare maggiore
costruito in prezioso
marmo policromo
come quelli laterali
realizzati con lo
stesso materiale.
IL campanile si presenta alto e
snello (c.a.54metri) insieme al
coevo campanile di S. Domenico e
al preesistente della Cattedrale
divenne il simbolo stesso di
Andria, da quel momento
divenuta “la città dei tre
campanili”.
Nel 2006 è stato effettuato
l’ultimo restauro non solo dei
paramenti lapidei ma anche della
banderuola segna vento con il
simbolo francescano , posta sulla
cuspide.
Lo stile è barocco. I lavori ebbero
inizio al principio del mese di agosto
nel 1760.
Ripresero nel 1766 e si conclusero
nel 1773. Tra il 1893 ed il 1895 il
campanile subì i primi restauri, per
danni causati da un fulmine
abbattutosi su di esso il 29 aprile del
1890.
Accanto alla
chiesa si trova il
chiostro,
rimasto
nell’originario
stile gotico in
cui i pilastri
sorreggono i
portici,
completando in
modo armonico
la visione
d’insieme.
La Chiesa di S. Domenico
La chiesa di S. Domenico fu intitolata alla Madonna dell’Umiltà e poi venne
affidata ai padri domenicani.
Nel 1510 fu costruito il portale della chiesa in stile
rinascimentale.
Nel 1769 venne completato il campanile di pietra in stile
barocco.
Infine nel 1809 il convento fu utilizzato come carcere.
L’interno è ad una sola navata e vi si possono
scorgere 5 altari di marmo.
Gli altari prima dell’Ottocento erano
tredici. Nella sacrestia è conservato
il corpo del Duca Francesco II del Balzo.
Sopra la sua tomba vi era un busto di marmo bianco,
oggi conservato nella Cattedrale, raffigurante lo
stesso duca in abito di terziario domenicano,
attribuito allo scultore Francesco Laurana.
Il 16 marzo di quest’anno, 2014,
la chiesa è stata riconsegnata alla
comunità, dopo un accurato restauro.
E’ ritornata all’antico
splendore, dopo anni di abbandono.
Il laboratorio di pittura
Il gruppo al lavoro
Però ….. Siamo stati proprio bravi!
Realizzazione a cura di :
Alicino Martina Di Pasquale Davide Merra Nunziana Moschetta Alessandra Gicaru Andrada Porro Daniele Casiero Alessia Sinisi Serafina Matera Mariariccarda Zingaro Noemi Dell’endice Viviana
Zingaro Chiara Muraglia Mariangela Tursi Alessia Di Bari Marika Gammarrota Stefania Visaggio Angela Rella Marino Piarulli Arianna Guglielmi Marika
Docente di Italiano, Storia e
Geografia: Mariolina Cassetta
Docente di Arte e immagine :
Rosa Battaglia
FINE