il documento della classe 3B

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LICEO GINNASIO STATALE MARCO FOSCARINI VENEZIA Anno scolastico 2008-2009 ESAME DI STATO D DOCUMENTO OCUMENTO DEL DEL C CONSIGLIO ONSIGLIO DI DI CLASSE CLASSE 3 B 3 B Venezia, 11 maggio 2009 Il Dirigente scolastico Prof. Rocco Fiano 1

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LICEO GINNASIO STATALEMARCO FOSCARINI VENEZIA

Anno scolastico 2008-2009

ESAME DI STATO

DDOCUMENTOOCUMENTO DELDEL C CONSIGLIOONSIGLIO DIDI CLASSECLASSE

3 B3 BVenezia, 11 maggio 2009

Il Dirigente scolastico Prof. Rocco Fiano

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INDICE

Parte prima – La classe III B

Presentazione dell’Istituto 4Presentazione della classe 5Il percorso formativo

Obiettivi 7Griglie di valutazione:

Generale 9Voto condotta 10Prima prova 11Seconda prova 12Terza prova 12Prova orale 13

Attività di informazione e preparazione all’esame 14Attività extracurricolari 15

Parte seconda – Relazioni e programmi disciplinari

Italiano 19-23Latino 24-28Greco 29-30Storia 31-33Filosofia 35-37Inglese 38-40Matematica 41-42Fisica 43-44Scienze 45-46Storia dell’Arte 47-53Educazione Fisica 54Religione 55-56

SIMULAZIONI

Allegato 1: Simulazione di Prima ProvaAllegato 2: Simulazione di Seconda ProvaAllegato 3: Simulazioni di Terza Prova

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PARTE PRIMA

LA CLASSE

III B

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PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

Il Liceo Ginnasio statale “Marco Foscarini” è una delle più antiche istituzioni scolastiche pubbliche di tutta Italia. La sua origine risale infatti al 1807, per iniziativa napoleonica, e il 15 dicembre del 2007 ha festeggiato il suo bicentenario. Inizialmente funzionante nelle tre classi liceali, ma dotato di convitto per alloggiare gli studenti, fu arricchito nel 1851 dei corsi ginnasiali. Subito dopo l’annessione del Veneto al Regno d’Italia, nel 1867, assunse l’attuale denominazione (precedentemente si chiamava semplicemente Liceo Santa Caterina, dal nome dell’ex-convento in cui è tuttora ospitato). Dalla fondazione a oggi ha sempre funzionato ininterrottamente, con una dimensione variabile fra le due e tre sezioni, che recentemente sono divenute quattro, ormai praticamente completate. Nel 1995 il Liceo è stato annesso all’omonimo Convitto Nazionale (le due realtà erano state separate dall’amministrazione austriaca nel 1850), recuperando così l’assetto originario. Al giorno d’oggi il “Foscarini” costituisce pertanto uno dei rari esempi italiani di struttura scolastica estesa su tutti i tre diversi livelli d’istruzione, riunendo scuola elementare, media e liceo.Il “Foscarini” ha conservato le caratteristiche tradizionali del piano di studi proprio del liceo classico, ritenuto un valido strumento sia per la preparazione degli studenti destinati alla prosecuzione degli studi universitari, sia per la possibilità offerta ai suoi allievi di elaborare una equilibrata cultura personale, tale da consentire non solo la conoscenza del passato, ma anche un accostamento critico alla complessità del presente.Naturalmente l’impianto del liceo classico, nella sua conformazione gentiliana, privilegia i saperi umanistici, a cui viene riservata la consueta cura nell’insegnamento. Una sottolineatura particolare, all’interno di questo impianto, è stata conferita allo strumento linguistico, privilegiato non solo come fondamento della comunicazione umana, ma ritenuto anche e soprattutto strumento di analisi, dominio e organizzazione del pensiero nei vari ambiti della comunicazione umana. La consapevolezza di ciò ha indotto il nostro liceo non solo a estendere, già da parecchi anni, lo studio della lingua straniera anche al triennio (seguendo un indirizzo che ormai caratterizza la grande maggioranza dei licei classici), ma anche a introdurre il supporto del lettore di lingua inglese al triennio e a svolgere attività di preparazione degli studenti agli esami di certificazione, sempre di lingua inglese. Oltre a ciò, sono presenti diversi corsi extracurricolari di lingua straniera. Quella linguistica, d’altra parte, non è l’unica sperimentazione che caratterizza la nostra scuola. Tutto l’insegnamento della matematica viene infatti impartito secondo i programmi e il monte-ore previsti dal Piano Nazionale Informatica per i licei classici, e si affianca una terza sperimentazione, consistente nell’estensione a tutto il corso di studi e nel potenziamento dell’insegnamento di storia dell’arte.Peculiarità del “Foscarini”, peraltro, è sempre stata, fin dalla sua fondazione, una particolare attenzione agli insegnamenti dell’area scientifica, proposti innanzitutto nella loro valenza culturale e formativa. Se la storia dell’istituto è stata contrassegnata dalla presenza di insegnanti di notevole spessore, anche negli anni più recenti motivo di notevole soddisfazione è stato dato dai buoni, spesso ottimi risultati che i nostri studenti hanno conseguito nei loro studi presso facoltà scientifiche, presso le quali non trovano particolari difficoltà nel superare i relativi test d’ammissione.Se fino a qualche anno fa l’utenza del liceo proveniva quasi interamente dal centro storico veneziano e dal Lido, nel corso degli ultimi anni il bacino della scuola si è decisamente allargato, con un consistente e crescente numero di studenti di Mestre e della terraferma veneziana, alcuni dei quali risiedono anche in comuni non collocati nell’immediata cintura della conurbazione mestrina, ma a una certa distanza da essa e compiono quindi un percorso casa-scuola non breve. La crescita degli iscritti non residenti nell’ambito strettamente lagunare testimonia lo sforzo che la nostra scuola effettua per garantire una offerta formativa di qualità e attenta alle esigenze dell’utenza. Bisogna comunque sottolineare, in generale, che, trattandosi di un liceo classico di tradizione, la composizione degli iscritti inevitabilmente riflette in una certa misura un processo di selezione, o meglio autoselezione, verificatosi a monte, dato che quasi sempre gli studenti che scelgono la nostra scuola sono fortemente motivati da un percorso scolastico che ha già dato buoni risultati. Spesso, inoltre, nella scelta dell’istituto giocano tradizioni familiari. Anche questo dà ragione della buona stabilità del corpo studentesco, in cui il numero di insuccessi e abbandoni risulta decisamente limitato.L’offerta formativa del “Foscarini” si completa con la proposizione agli studenti di una serie di attività extrascolastiche nei settori sportivo e culturale. Come già accennato, assai significativa è la consolidata presenza di corsi di lingua straniera diversa da quella presente nel curricolo, in orario pomeridiano e a cura di insegnanti madrelingua (sono attivati i corsi di francese, spagnolo, tedesco, cinese, neogreco), così come la notevole presenza di corsi e attività sportive, sia a livello di avviamento alla pratica sportiva, sia di natura agonistica. Assolutamente degne di menzione, fra l’altro, l’attività scacchistica del Liceo, di assoluto rilievo fra le scuole a livello regionale e nazionale, e quella teatrale, ripetutamente premiata a diversi livelli. Naturalmente a tutto questo si affianca la regolare organizzazione di viaggi d’istruzione e visite guidate, a cui ultimamente si sono aggiunti rapporti di collaborazione e scambio culturale con realtà scolastiche europee ed extraeuropee (fra le altre Russia, Cina, Australia).

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

ELENCO DEI CANDIDATI

COGNOME NOME

1. Alzetta Silvia2. Astolfo Susanna3. Baruffi Carolina4. Bellini Alvise5. Camilla Giulio6. Camozzo Irene 7. Canevese Jessica8. Catani Silvia9. Costa Andree10. Dubla Stefania11. Fontanella Matteo12. Foscato Elena13. Grosso Stefano 14. Kolbe Mattia15. Lotter Maddalena 16. Mazzucchi Sara 17. Palazzolo Lorenzo 18. Pavanini Tomaselli Caterina 19. Sbicego Enrico 20. Simone Raffaele 21. Sonego Piero 22. Stefinlongo Giulia 23. Tagliapietra Nicholas 24. Tosi Leonardo 25. Vianello Valentina

DATI CURRICOLARI E STORIA DELLA CLASSE

Classe Iscrittistessa classe

Iscritti da altra classe/istituto

Trasferiti inaltro istituto

Promossi Promossicon debito

Non promossi

I B 22 1(*) - 15 8 -II B 24 2 - 16 8 -III B 25 1 - - - -

(*) Dal mese di gennaio fino a giugno 2007 è stata inserita una allieva, proveniente da un Liceo “Johanneu” di Amburgo (Germania), pertanto gli allievi alla fine dell’anno scolastico erano 23.

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GIUDIZIO SULLA CLASSE

La classe è composta attualmente da 25 allievi: 11 alunni e 14 alunne.Nel corso del triennio, l’attuale III B è stata implementata con l’inserimento di alcuni allievi provenienti da altri Istituti e, nell’ultimo anno, da altra classe del Liceo.Il curriculum degli studenti è stato caratterizzato dalla attuazione delle tre sperimentazioni presenti nell’Offerta Formativa dell’Istituto per tutti i cinque anni di corso: Lingua Inglese, Matematica con elementi di Informatica e Storia dell’Arte.La classe ha evidenziato sin dall’inizio del percorso liceale un atteggiamento serio e propositivo, animato da buona volontà, studio costante, puntualità nella consegna degli elaborati e disponibilità ad aderire alle iniziative extracurriculari organizzate dalla scuola.Questo ha comportato un’apprezzabile crescita sul piano culturale, più evidente in un gruppo di alunni che, valorizzando le proprie ottime capacità cognitive, dimostrando una motivazione seria e costante e una lodevole capacità di rielaborare gli insegnamenti e i dati disciplinari acquisiti, è stato in grado di pervenire a risultati veramente apprezzabili, animando lo svolgimento delle lezioni con interventi e apporti personali significativi.Ad un’ampia parte della classe va poi riconosciuto lo svolgimento di un lavoro serio, caratterizzato da costanza nell’impegno, che ha comportato il conseguimento di risultati sicuramente apprezzabili, anche se non contrassegnati da particolari contributi individuali.Infine, un gruppo più ridotto di allievi è pervenuto a un livello di semplice sufficienza legata in qualche caso a modesta capacità rielaborativa e ad una certa passività nella partecipazione alla didattica. Qualche alunno, meno costante e motivato, ha mantenuto talune fragilità nella preparazione.Si avvalgono dell’insegnamento della Religione 12 studenti su 25.

ELENCO DEI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

DISCIPLINE CURRICOLARI

ANNI DI CORSO

DOCENTI PER CLASSE

I II III

Italiano I II III Mezzaroba Mezzaroba Mezzaroba

Latino I II III Voi Voi Voi

Greco I II III Voi Voi Voi

Storia I II III Andreolo Andreolo Andreolo

Filosofia I II III Andreolo Andreolo Andreolo

Matematica I II III Bonavoglia Bonavoglia Bonavoglia

Fisica II III Bonavoglia Bonavoglia

Scienze I II III Ballarin Scelsi Ferrini

Storia dell’Arte I II III Sabbadin Sabbadin Sabbadin

Lingua Straniera I II III Caprani Caprani Caprani

Educazione Fisica I II III Galvan Galvan Galvan

Religione I II III Barbaro Barbaro Magni

FLUSSO DEI DOCENTI NEL TRIENNIO

La classe ha goduto nel triennio di continuità didattica nelle seguenti discipline: Italiano, Latino, Greco, Storia, Filosofia, Matematica, Fisica, Storia dell’Arte, Inglese ed Educazione Fisica.

• Inglese Nel triennio la docente curricolare è stata affiancata da una lettrice di madrelingua per un pacchetto complessivo di 15 ore in I^ e II^ e di 8 ore in III^ Liceo.

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• ScienzeNel triennio si sono succeduti tre docenti supplenti annuali, perché la docente titolare è stata nominata presso la scuola italiana a Bruxelles.

• ReligioneNell’ultimo anno l’insegnamento della disciplina è stato assunto dal prof. Magni, che sostituisce il prof. Barbaro.

COMPOSIZIONE INTERNA DELLA COMMISSIONE PER L’ESAME DI STATO

Consiglio di classe ha designato i seguenti docenti commissari d’esame:

Membro interno 1 Caprani Giorgia Inglese (classe 46/A)Membro interno 2 Mezzaroba Leonardo Italiano e Latino (classe 51/A)Membro interno 3 Sabbadin Pierangela Storia dell’Arte (classe 61/A)

Il coordinatore di classe è la prof. ssa Tiziana Voi ( Latino e Greco), che non fa parte della commissione d’esame.

QUADRO DELLE DISCIPLINE/OREIl seguente quadro discipline/ore presenta l’articolazione degli insegnamenti in termini di ore settimanali per ogni classe con riferimento a ciascun anno sia del Ginnasio sia del Liceo.

DISCIPLINA IV V I II III

Religione 1 1 1 1 1Italiano 5 5 4 4 4Latino 5 5 4 4 4Greco 4 4 3 3 3Geografia 2 2Storia 2 2 3 3 3Filosofia 3 3 3Lingua Straniera (Inglese) 3 3 3 3 3Matematica e Informatica 4 4 3 3 3Fisica 2 3Scienze Naturali 4 3 2Storia dell’Arte 2 2 2 2 2Educazione Fisica 2 2 2 2 2

TOTALE 30 30 32 33 33

OBIETTIVI

OBIETTIVI GENERALI NEL CORSO DEL TRIENNIO

Gli studenti liceali sono stati guidati a raggiungere i seguenti obiettivi generali:

• Acquisizione di un metodo di studio• Acquisizione di un metodo di ricerca• Acquisizione di capacità critiche• Acquisizione di capacità di progettazione autonoma dello studio• Acquisizione di informazioni organicamente inquadrate in discipline• Acquisizione di capacità argomentative interdisciplinari

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• Acquisizione di capacità di dialogo, ossia di ascolto e di risposta coerente e motivata nell’ambito delle discipline di studio, di discipline affini e di discipline estranee al curricolo

• Acquisizione di capacità di esposizione argomentata per iscritto

OBIETTIVI PER L’AREA LINGUISTICO-UMANISTICA

I docenti dell’area linguistico-umanistica hanno riconosciuto comunanza di intenti sui seguenti obiettivi relativi all’acquisizione di conoscenze, competenze e capacità.

CONOSCENZE Conoscere le strutture e le funzioni della linguaConoscere i registri linguisticiConoscere le strategie comunicative di testi in prosa e di poesiaConoscere le strategie di elaborazione scritta

COMPETENZE Saper attuare una analisi linguistica in termini di morfologia e sintassi

Saper attuare confronti tra lessici diversiSaper identificare e sequenzializzare concetti comunicati

CAPACITÀ Saper attuare un’analisi argomentata di un testo sia letterario si non letterarioSaper produrre una sintesi scritta ed oraleSaper riconoscere i nuclei concettuali di un testo scrittoSaper attuare un confronto tra contenuti e struttureSaper elaborare contenuti e idee personali Saper studiare autonomamenteSaper attuare una autovalutazione

OBIETTIVI PER L’AREA SCIENTIFICA

I docenti dell’area scientifica hanno riconosciuto comunanza di intenti sui seguenti obiettivi:

• Contribuire all’educazione al pensiero razionale nella sua forma consequenziale e logico-deduttiva• Acquisire le nozioni e i concetti di base delle discipline• Acquisire i linguaggi propri delle discipline• Acquisire la capacità di attuare una corretta relazione tra dimensione sperimentale, comprensione teorica

ed espressione matematica• Acquisire la capacità di applicare i metodi propri delle discipline anche a problemi esterni ad esse• Acquisire la capacità di cogliere i collegamenti con altre discipline

Metodi, strumenti, spazi e tempi

Si rimanda alle diverse schede disciplinari per la precisa indicazione di questi elementi. In generale si può indicare nella lezione frontale lo strumento didattico più largamente praticato, senza dimenticare peraltro che la classe ha potuto usufruire regolarmente degli spazi e dei mezzi presenti nell’istituto, come il laboratorio di informatica, quelli di scienze e di fisica, gli strumenti multimediali. In particolare, peculiarità dell’istituto è il normale utilizzo dell’aula multimediale per l’insegnamento di arte.

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Il recupero degli alunni promossi con debito formativo è stato attuato all’interno delle ore curricolari di lezione da parte dei docenti delle materie interessate. Alcuni studenti hanno usufruito dello sportello didattico messo a disposizione dall’istituto.Le griglie a seguito hanno costituito effettivo strumento di misurazione e valutazione delle singole prove e simulazioni effettuate dai docenti delle specifiche discipline e fatte proprie dal Consiglio di Classe.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE GENERALE

Il Collegio dei Docenti ha stabilito i seguenti parametri per la valutazione. Ad essi si è attenuto il Consiglio della Classe III B

VOTO GIUDIZIO MOTIVAZIONE

1-2 Prova nulla Totale mancanza di elementi significativi per la valutazione.

3 Molto negativoL’allievo mostra di possedere conoscenze e competenze molto limitate e non le sa usa utilizzare in maniera integrata e adeguata. Non riesce a far interagire i suoi saperi pregressi con le nuove conoscenze.

4 Gravemente insufficiente

L’allievo svolge le attività di apprendimento in maniera frazionata. mostrando di possedere conoscenze frammentarie e superficiali e di saper fare in modo impreciso e approssimato. Ha una forte difficoltà di organizzazione dei dati e non usa i linguaggi specifici.

5 Insufficiente

L’allievo è impreciso rispetto a quanto sa e sa fare, necessita di sollecitazioni e di indicazioni dell’insegnante per perseguire l’obiettivo di apprendimento; non è capace di ricostruire l’intero percorso seguito, ma soltanto parte di esso. Comunica i risultati dell’apprendimento con limitata puntualità e poca proprietà lessicale.

6 Sufficiente

L’allievo possiede conoscenze e competenze necessarie a raggiungere l’obiettivo. Si muove soltanto in contesti noti, ovvero riproduce situazioni che già conosce; necessita di indicazioni per affrontare situazioni parzialmente variate. Comunica i risultati dell’apprendimento in modo semplice, con un linguaggio corretto e comprensibile.

7 Discreto

L’allievo si mostra competente e sa utilizzare le proprie conoscenze in modo adeguato allorché affronta situazioni d’apprendimento simili tra loro o soltanto parzialmente variate; è capace di spiegare e rivedere il proprio percorso d’apprendimento, comunicandone i risultati con un linguaggio specifico e corretto. Procede con sufficiente autonomia nell’organizzazione dello studio.

8-9 Buono-ottimo

L’allievo dimostra di possedere conoscenze, competenze e capacità grazie alle quali affronta variamente situazioni nuove; procede con autonomia; è capace di spiegare, con un linguaggio specifico e appropriato, processo e prodotto dell’apprendimento e di prefigurarne l’utilizzazione in altre situazioni formative.

10 Eccellente

L’allievo sa e sa fare, è in grado di spiegare come ha proceduto e perché ha scelto un determinato percorso, perciò verifica e valuta anche il proprio operato. Comunica con proprietà terminologica e sviluppa quanto ha appreso con ulteriori ricerche, rielaborandolo criticamente per raggiungere nuove mete formative.

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GRIGLIA PER ATTRIBUZIONE del VOTO DI CONDOTTA

I criteri indicati nella griglia sotto riportata non devono essere intesi in forma rigida, ma solo come riferimenti per la valutazione, effettuata dal Consiglio di Classe in forma collegiale, tenendo accuratamente conto dei vari fattori che

concorrono a formare la storia e il profilo di ogni studente.

COMPORTAMENTI VOTO1. Frequenza regolare o con irregolarità limitate e determinate da chiari e documentati motivi di

salute2. Comportamento corretto e rispettoso verso il Dirigente, gli insegnanti, il personale della scuola3. Comportamento corretto e rispettoso verso i compagni4. Puntualità e precisione nel rispettare le scadenze e nel presentare giustificazioni delle assenze e dei

ritardi5. Attenzione e partecipazione durante le lezioni6. Svolgimento costante dei compiti assegnati

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1. Frequenza generalmente regolare o con irregolarità limitate e determinate da chiari e documentati motivi di salute

2. Comportamento corretto e rispettoso verso il Dirigente, gli insegnanti, il personale della scuola3. Comportamento corretto e rispettoso verso i compagni4. Generalmente puntuale e preciso/a nel rispettare le scadenze e nel presentare le giustificazioni di

assenze e ritardi5. Generalmente attento/a durante le lezioni6. Svolgimento generalmente costante dei compiti assegnati

9

1. Frequenza non sempre regolare (ritardi e/o assenze che in parte hanno coinciso con le verifiche)2. Comportamento corretto e rispettoso verso il Dirigente, gli insegnanti, il personale della scuola3. Comportamento non sempre corretto e rispettoso verso i compagni4. Spesso non vengono rispettate le scadenze o non vengono presentate con puntualità le

giustificazioni delle assenze5. Spesso l’allievo/a si distrae e partecipa poco all’attività didattica6. Svolgimento non sempre costante dei compiti assegnati7. Ha ricevuto note da più insegnanti

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1. Numerose assenze e ritardi che coincidono con le verifiche2. Comportamento non sempre corretto e rispettoso verso il Dirigente, gli insegnanti, il personale

della scuola3. Comportamento non corretto e rispettoso verso i compagni4. Non vengono rispettate le scadenze e le assenze sono spesso ingiustificate ovvero giustificate con

notevole ritardo5. Spesso l’allievo/a si distrae, partecipa poco e distrae i compagni6. Svolgimento poco costante dei compiti assegnati7. Ha ricevuto numerose note da insegnanti diversi o una sospensione

7

1. Frequenza saltuaria senza gravi e certificati problemi di salute2. Atteggiamento irrispettoso verso il Dirigente, gli insegnanti, il personale della scuola3. Atteggiamento irrispettoso verso i compagni4. Comportamento gravemente scorretto in classe durante le lezioni5. Le giustificazioni delle assenze risultano in più di una occasione mancanti o falsificate6. Ha ricevuto (almeno) una sospensione e/o numerose note da più insegnanti7. Dimostra totale disinteresse durante le lezioni; non svolge i compiti assegnati

6

1. Frequenza saltuaria senza gravi e certificati problemi di salute2. Atteggiamento gravemente irrispettoso nei riguardi del Dirigente, dei docenti o del personale della

scuola, ovvero dei compagni sanzionato con più note nel corso dell’anno3. Comportamento gravemente scorretto che ha comportato danni alle persone e/o agli ambienti4. Le giustificazioni delle assenze risultano spesso mancanti o falsificate5. Comportamento gravemente scorretto in classe durante le lezioni6. Ha ricevuto una o più sospensioni

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA I PROVA

Saggio breve/ Articolo

A Aderenza al tema,utilizzo delle fonti rispetto alla comprensione, selezione, interpretazione (competenze rispetto al genere testuale)

Scarsa0-1

Insufficiente1,5

Sufficiente2

Discreta/buona2,5

Ottima3

B Organicità, coerenza e completezza della trattazione(capacità espressive e logico- argomentative)

Scarsa0-1

Insufficiente1,5

Sufficiente2

Discreta/buona2,5

Ottima3

C Correttezza formale (orto-morfo-sintattica)(competenze linguistiche)

Scarsa0-1

Insufficiente1,5

Sufficiente2

Discreta/buona2,5

Ottima3

D Rispetto dei vincoli comunicativi: destinatario, scopo, collocazione editoriale, misura, titolo; proprietà nell’uso del lessico anche specialistico. (competenze rispetto al genere testuale)

Scarso0-1

Insufficiente1,5

Sufficiente2

Discreto/buono2,5

Ottima3

ESviluppo critico, rielaborazione personale. Integrazione dei dati forniti con informazioni congruenti. (capacità critiche e conoscenze disciplinari)

Scarso0-1

Insufficiente1,5

Sufficiente2

Discreto/buono2,5

Ottima3

Analisi del testo/ tema

A Aderenza al tema, Conoscenza dell’argomento e del quadro di riferimento, della natura del testo eventualmente proposto e delle sue strutture formali

Scarsa0-1

Insufficiente1,5

Sufficiente2

Discreta/buona2,5

Ottima3

BOrganicità, coerenza e completezza della trattazione

Scarsa0-1

Insufficiente1,5

Sufficiente2

Discreta/buona2,5

Ottima3

CCorrettezza formale (orto-morfo-sintattica)

Scarsa0-1

Insufficiente1,5

Sufficiente2

Discreta/buona2,5

Ottima3

D Proprietà nell’uso del lessico anche specialistico. Adeguatezza del registro Scarso

0-1Insufficiente

1,5Sufficiente

2Discreto/buono

2,5Ottima

3

ESviluppo critico, rielaborazione personale. Se richiesta, creatività Scarso

0-1Insufficiente

1,5Sufficiente

2Discreto/buono

2,5Ottima

3

VALUTAZIONE IN QUINDICESIMI ______________/15

GIUDIZIO QUINDICESIMI DECIMI

Nullo o scarso 0-3 0-2Gravemente insufficiente

4-5 36-7 4

Insufficiente 8-9 5Sufficiente 10-11 6Discreto 12 7Buono 13 8Ottimo 14 9

Eccellente 15 10

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA II PROVA

Comprensione e interpretazione del testo nelle sue articolazioni Concettuali, morfosintattiche, lessicali.

P.ti Formulazione italiana P.ti

- comprende il senso del testo in tutte le sue articolazioni logiche;- riconosce tutte le strutture morfosintattiche, tranne qualche svista o marginale travisamento;- contestualizza efficacemente i valori lessicali.

10 - riformula sfruttando pienamente le strutture espressive dell’italiano;- è attento alle caratteristiche tematiche, tipologiche e di registro dell’ originale.

5

- comprende il senso del testo per buona parte delle sue articolazioni logiche;- riconosce la gran parte delle strutture morfosintattiche, pur con qualche isolato travisamento;

9 - riformula in modo sensibile alle strutture espressive dell’italiano, presentando occasionali incertezze o qualche passaggio meno felice.

4

- comprende il significato del testo nelle sue articolazioni logiche principali;- riconosce le principali strutture morfosintattiche, pur con alcuni travisamenti anche di rilievo;- interpreta per lo più correttamente il lessico.

8 - riformula in modo semplice per lo più legato alle strutture linguistiche del testo:- presenta qualche episodico errore linguistico e/o formulazioni poco scorrevoli.

3

- comprende parzialmente il senso complessivo del testo, con lacune interpretative;- riconosce le principali strutture morfosintattiche, pur in presenza di travisamenti anche di una certa ampiezza; - interpreta il lessico in modo per lo più elementare e a volte impreciso..

7 - in vari casi riformula in modo impacciato o approssimativo;- presenta lievi errori morfosintattici e lessicali.

2

- non comprende il senso del testo e/o ne omette sezioni significative;- presenta errori diffusi e/o lacune nel riconoscimento delle strutture morfosinatttiche fondamentali;- interpreta il lessico in modo spesso approssimativo o errato.

6 - riformula spesso in modo confuso, con qualche forma inaccettabile e/o con espressioni prive di senso;- presenta numerosi e gravi errori morfosintattici e un lessico scorretto.

1

- non comprende che in minima parte o per nulla il testo;- presenta numerosi, gravi errori morfosintattici;- non riesce a interpretare il lessico in relazione al contesto.

5-0 - non dà una formulazione italiana compiuta.

0

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA III PROVA

DESCRITTORI INDICATORI

DECIMI QUINDICESIMI GIUDIZIO ADERENZA AL QUESITO

CONOSCENZADELL’ARGOMENTO

LINGUAGGIOSPECIFICO

ESPOSIZIONE

0-2 1-4 scarso nulla nulla nullo

nulla o molto confusa

3-4 5-7gravementeinsufficiente approssimativa molto limitata scorretto poco chiara

5 8-9 insufficiente parziale frammentaria/lacunosa

non del tutto adeguato poco organizzata

6 10 sufficiente sufficiente

limitata alle linee essenziali

corretto anche se limitato

sufficientemente chiara

7 11-12 discreto completa discreta corretto chiara

8 13-14 buono completa buonacorretto e abbastanza ricco chiara e corretta

9-10 15 ottimo completa ampia e ben organizzata corretto e ricco

chiara/correttaelegante/originale

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA ORALE

INDICATORI E DESCRITTORI DELLA VALUTAZIONE

VOTO /10

CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’

1-3

Da nessuna a frammen-tarie e gravemente lacunose, per cui non riesce ad orientarsi anche se guidato

Si esprime in modo scorretto e compie analisi errate

Nessuna

4

Lacunose e parziali Applica le conoscenze minime se guidato, ma con errori. Si esprime in modo scorretto ed improprio, compie analisi lacunose e con errori

Compie sintesi scorrette

5Limitate e superficiali Applica le conoscenze con

imperfezioni. Si esprime in modo impreciso. Compie analisi parziali

Gestisce con difficoltà situazioni nuove,anche se semplici

6

Di ordine generale, ma con qualche lacuna e disorganicità

Applica le conoscenze senza commettere errori, sostanziali, almeno in alcune discipline. Riferisce contenuti senza applicare una logica autonoma

Riproduce informazione preconfezionate, non sa muoversi autonomamente

7

Se guidato sa estendere l’argomentazione, che ha discreta ampiezza in numerose discipline

Espone in modo corretto anche se non ricco e non sempre utilizza il lessico specifico. Domina situazioni note in quasi tutte le discipline, si esprime con un lessico appropriato

Rielabora in modo corretto le informazioni e situazioni predefinite

8

Sicure nella maggior parte delle discipline

Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi complessi. Espone in modo corretto e con proprietà lin-guistica. Individua relazioni in modo completo nella maggior parte delle discipline

Rielabora in modo corretto facendo interagire le informazioni con una certa autonomia

9

Sicure in tutte le discipline, organiche nella maggior parte

Applica le conoscenze in modo corretto ed autonomo anche a problemi complessi. Espone in modo fluido ed utilizza i linguaggi specifici. Compie analisi approfon-dite, individua correlazioni precise

Rielabora in modo corretto, completo ed autonomo

10

Organiche, approfondite ed ampliate in modo autonomo

Applica le conoscenze in modo corretto ed autonomo anche a problemi complessi e trova da solo le soluzioni migliori. Espone in modo fluido, utilizzando un lessico ricco ed appropriato

Sa rielaborare correttamente ed approfondire in modo autonomo e critico situazioni complesse

13

ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE E PREPARAZIONE ALL’ESAME

Informazione

Gli studenti sono stati adeguatamente informati sin dagli anni scorsi sulla struttura del nuovo Esame di Stato. In particolare, nel corso di quest’anno hanno partecipato a una apposita lezione sull’Esame.

Esercitazioni

Prima Prova (Italiano) Fin dagli scorsi anni scolastici la classe è stata addestrata ad affrontare le diverse tipologie della

prova scritta di italiano; tali tipologie sono state regolarmente somministrate in occasione delle consuete prove in itinere.

In particolare, il 28 aprile, gli alunni sono stati chiamati a svolgere, contemporaneamente ai loro compagni delle sezioni A, C e D, una Simulazione di Prima Prova su tutte le tipologie e gli ambiti previsti, nell’arco dell’intera mattinata (5 ore). Il fascicolo contenente le consegne della simulazione è allegato al presente Documento.Inoltre, gli insegnanti di Italiano del triennio hanno concordato e messo a punto una Scheda specificamente riferita alla tipologia B (Saggio breve e Articolo) (allegata al presente Documento) contenente alcune avvertenze utili a orientare gli studenti sul rispetto dei vincoli comunicativi e sull’organizzazione delle citazioni e dei rimandi in nota o bibliografici.Data della prova: 28 aprile 2009

Seconda Prova (Latino)Anche se gli insegnanti di Latino e Greco hanno sempre prestato la massima cura, in particolare nel corso della Terza Liceo, alla preparazione della Seconda Prova, ad esempio con la somministrazione di alcune prove con durata di 3 ore (in luogo delle 2 consuete), anche quest’anno si è ritenuto opportuno procedere allo svolgimento di una simulazione ufficiale della Seconda Prova chiamando tutti gli alunni delle 4 Terze Liceo a una traduzione dal Latino della durata di 4 ore, in aula magna (per simulare anche le condizioni ambientali dell’esame). Il testo della prova è allegato al presente Documento.Data della prova: 15 maggio 2009

Terza provaLa classe durante i due primi anni di corso ha affrontato una prova di simulazione della Terza Prova scritta nel primo anno e due nel secondo anno, una per quadrimestre; durante il terzo anno le simulazioni sono state tre, una nel primo e due nel secondo quadrimestre. Per ogni prova di simulazione sono state scelte quattro discipline. Per lo svolgimento della prova sono state concesse tre ore di tempo ed è stato autorizzato l’uso di alcuni strumenti di lavoro: dizionario di Italiano e monolingue per la Lingua Straniera. Nella scelta dei contenuti della prova simulata ogni disciplina ha agito per lo più autonomamente. Fra le tipologie previste dal Ministero è stata scelta la tipologia A (trattazione sintetica di argomenti) , perché tale decisione è frutto dell’esperienza degli anni precedenti, quando erano state testate anche le altre tipologie, giudicate alla fine non particolarmente significative, ai fini di una corretta valutazione, in questo tipo di scuola. Per la valutazione di queste prove è stato adottato il seguente criterio: ciascun docente ha valutato la prova relativa alla propria disciplina, le quattro separate valutazioni sono state quindi sommate per stabilire la valutazione globale di ogni studente.La seguente tabella riporta il calendario delle simulazioni.

DATA DISCIPLINE COINVOLTE

1 11 nov. 2008 GRECO-INGLESE-SCIENZE-STORIA2 3 mar. 2009 FILOSOFIA-FISICA-INGLESE-STORIA DELL’ARTE3 7 mag. 2009 FISICA-INGLESE-STORIA-STORIA DELL’ARTE

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ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI

Nel corso dell’attuale anno scolastico gli studenti hanno partecipato alle iniziative extracurricolari elencate nella seguente tabella. Le attività hanno in alcuni casi (contrassegnati da asterisco) coinvolto l’intera classe, in altri casi hanno interessato soltanto alcuni studenti, su base volontaria.

DATA EVENTO 11 ottobre 2008 Inaugurazione dell’anno scolastico. (*)ott. 2008 – mag. 2009 Partecipazione ai corsi pomeridiani di Lingua Straniera.ott. 2008 – apr. .2009 Partecipazione agli spettacoli e alle iniziative del teatro “Goldoni”.

6 ottobre 2008 Conferenza del prof. Suren Manukian, direttore Museo del genocidio di Erevan, “Genocidio degli Armeni” progetto “Giardino dei Giusti del Mondo” di Padova. (*)

13 ottobre 2008 Manifestazione per il “60° anniversario della Costituzione” a cura di marco Paolini e Gian Antonio Stella al Teatro Goldoni .

19 novembre 2008 Corsa campestre interistituti.19 novembre 2008 Giochi di Archimede.19/20 novembre 2008 “Trofeo Mongiello” di scacchi.20 novembre 2008 “JOB incontra” orientamento universitario a Verona.28 novembre 2008 “Trofeo Annarosa Sigalotti” 22° edizione- Torneo interistituti di calcio a 11 maschile.15 dicembre 2008 Progetto “Il cielo come laboratorio”,: lezione-studio ad Asiago presso osservatorio astrofisica.15 dicembre 2008 Progetto “Cultura ed impresa”: incontro con i responsabili.2 3 dicembre 2008 “Torneo di Natale” interistituti di pallacanestro.15 gennaio 2009 “Giochi sportivi studenteschi”: corsa campestre.28 gennaio 2009 Progetto “Scenari” ESU di Venezia: incontro con i responsabili.(*)30 gennaio 2009 “Progetto impresa”: incontro con i responsabili.14 febbraio 2009 Orientamento in uscita,:incontro con giovani laureati.(*)16 febbraio 2009 Lezione del prof. Michele Luzzato su “Darwin, l’uomo e la ricerca”. (*)17 febbraio 2009 Incontro con responsabile del Servizio Civile. (*)25 febbraio 2009 Progetto C.U.O.R.I.. : incontro con psicologi ESU. (*).27 febbraio m2009 Progetto “Cultura e impresa”: incontro con i responsabili.27 febbraio 2009 Incontro amichevole di basket.2 marzo 2009 Orientamento in uscita: incontro con rappresentanti della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano.

4 marzo 2009 Lezione della dr.ssa Vincenza Colonna, Università degli Studi di Ferrara, “L’invenzione della razza”. (*)

5 marzo 2009 Progetto Educativo alla Salute “Foscarino”.: incontro con i responsabili. (*)5 marzo 2009 G.S.S.- Fase provinciale del torneo di scacchi.25 marzo 2009 Orientamento universitario: incontro con gli psicologi del C.U.O.R.I..(*)25 marzo 2009 “Trofeo A. Sigalotti”. Finale.27 marzo 2009 Incontro con la Presidenza del Liceo “M. Foscarini” per informazioni sull’Esame di Stato. (*)31 marzo 2009 Torneo triangolare tennis tavolo.2 aprile 2009 Itinerari didattici” Arte e Letteratura a villa Pisani di Stra”. (*)3 aprile 2009 Torneo triangolare tennis tavolo.6 aprile 2009 Torneo interistituti di pallacanestro maschile.16 aprile 2009 Torneo di basket femminile.30 aprile 2009 Giochi sportivi studenteschi: Atletica leggera, fase provinciale.8 maggio 2009 Torneo interistituti di calcio femminile.20 maggio 2009 Torneo Interistituti di pallacanestro. 1 giugno 2009 Giornata dell’arte. (*) 9 giugno 2009 Chiusura dell’anno scolastico.

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Alcuni studenti nel corso del triennio hanno partecipato alle seguenti attività integrative:

• Corsi pomeridiani di Lingua straniera, attivati dall’Istituto per Francese, Spagnolo, Cinese ed Inglese, questo ultimo prevede anche il conseguimento del First Certificate in English.

• Corsi di eccellenza organizzati dal Liceo “Marco Foscarini” per le discipline di Latino, Greco e Matematica.• Corsi di voga.• Corso di teatro dell’istituto e rappresentazione de “ I Persiani “ di Eschilo.• Concorso letterario “Alice Chimirri”.• Ciclo di conferenze presso il Liceo Scientifico “Benedetti” di Venezia: “Il cielo come laboratorio”• Frequenza di un alunno per due mesi e mezzo presso “Xavier College” di Melbourne (Australia) con ospitalità

del partner australiano. • Rappresentanza alla Consulta Studentesca Provinciale.• Presentazione del Liceo presso le scuole Medie.• Partecipazione a gare sportive.• Partecipazione al Convegno Internazionale “Greci e Veneti: sulle tracce di una vicenda comune”, in

collaborazione con il Liceo Classico “Antonio Canova “ di Treviso. • Partecipazione al progetto “Forma Urbis”.• Partecipazione a conferenze su “Lezioni di Economia” presso Ateneo Veneto di Venezia. (Intera classe)• Partecipazione a Mathématique sans frontières. (Intera classe)• Partecipazione ai Giochi di Archimede.• Partecipazione al “Certamen Oratianum”, presso il Liceo Classico “Q. Orazio Flacco” di Venosa (PZ)• Partecipazione al “Certamen Senecanum”, presso il Liceo Classico “Brocchi”di Bassano (VI).• Partecipazione al “Certamen Lucretianum”, presso il Liceo “Leopardi Majorana” di Pordenone.• Partecipazione al “Certamen Anselmianum” presso il “Lycée Classique et Institut d’Art” di Aosta.• Partecipazione al progetto “100 classi” : “La multimedialità per la divulgazione scientifica”.• Partecipazione alle manifestazioni per il Bicentenario del Liceo M. Foscarini.• Partecipazione agli Itinerari educativi del Comune di Venezia: “Venezia ed il Rinascimento”.• Partecipazione alla giornata dantesca presso Thetis all’Arsenale di Venezia.• All’interno del progetto “Museo Traversi”, esposizione di antichi strumenti di Fisica del Liceo Foscarini, un

alunno ha seguito il corso di formazione per operare in qualità di guida per i visitatori del museo.• Adesione alla promozione offerta dal Teatro “Carlo Goldoni” di Venezia per le rappresentazioni della stagione

teatrale.• Adesione alla promozione offerta dal Teatro “La Fenice” di Venezia per concerti ed opere della stagione lirico-

sinfonica.

ATTIVITA’ PER L’ORIENTAMENTO

La classe ha partecipato dalla II liceo alle attività relative all’orientamento in uscita organizzate dall’Istituto, secondo la vigente normativa, per favorire la consapevolezza degli studenti riguardo le proprie attitudini. Le attività sono state realizzate in collaborazione con il C.U.O.R.I., l’E.S.U., il Servizio Orientamento di Ca’Foscari (Docenti Universitari).

• test psico-attitudinali (ESU)-(CUORI)• incontri collettivi (ESU)• alcuni allievi hanno partecipato anche a stage estivi presso Istituzioni pubbliche (Servizi Sociali),

all’interno della iniziativa promossa dalla “Fondazione di Venezia”.• presentazione di facoltà ed indirizzi di studio di varie Università (Padova e Venezia).

VIAGGI DI ISTRUZIONE

La classe ha effettuato attività di integrazione dello svolgimento delle discipline curricolari, partecipando ogni anno a viaggi di istruzione opportunamente programmati:primo anno: viaggio in Siciliasecondo anno: viaggio in Tunisia terzo anno: viaggio in Andalusia (Spagna), con la visita di Ronda, Cordova, Siviglia, Granada e Malaga.

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CREDITO FORMATIVO

Vengono attribuiti crediti formativi per esperienze extrascolastiche documentate, coerenti con il corso di studi, che presentino significativi livelli di continuità ed impegno personale, quali:

• attività artistiche e culturali• attività sportive• volontariato, solidarietà e cooperazione.

MODALITA’ DI ATTRIBUZIONE DEL BONUS

Il Consiglio di classe suggerisce i seguenti criteri:• eccellenza in almeno una delle prove d’esame, sia scritte che orali• eccellenza in una o più discipline, nelle quali il candidato mostri particolare preparazione• eccellenza del curriculum di studi, comprovata dal credito scolastico, che la Commissione intenda

valorizzare.

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PARTE SECONDA

Relazioni e programmi delle singole discipline

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LICEO CLASSICO “MARCO FOSCARINI”VENEZIA

ANNO SCOLASTICO 2008/2009 CLASSE III B

Materia: ITALIANODocente: LEONARDO MEZZAROBA

RELAZIONE FINALEIn relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi

L’attuale Terza B ha mantenuto lo stesso insegnante di Italiano per l’intero triennio. Fin dall’inizio della Prima, la Classe evidenziava una preparazione apprezzabile anche se non propriamente omogenea (aspetto questo più evidente sul piano della produzione scritta). Risultava infatti evidente che buona parte degli studenti seguiva con maggiore serietà le attività didattiche in classe, possedeva un metodo di apprendimento adeguato ed era disposta a uno studio domestico anche molto impegnativo; mentre una parte minoritaria risultava meno concentrata e disponibile al lavoro a scuola e a casa. Nel corso del triennio tale differenziazione si è andata però attenuando: sollecitati dagli insegnanti e stimolati dall’esempio dei loro compagni, anche gli studenti meno partecipi hanno assunto un atteggiamento più responsabile. Restano ovviamente delle carenze e delle difficoltà per alcuni alunni (più evidenti sul piano della produzione scritta), ma si deve comunque dar atto che la gran parte della classe, pur con risultati diversi, ha dimostrato un impegno davvero encomiabile.La situazione, al completamento del ciclo triennale, è perciò positiva per la maggior parte degli studenti e per un gruppetto significativo (di almeno 5 alunni) si può parlare addirittura di risultati eccellenti non solo sul piano della produzione scritta e orale ma anche su quello dell’interesse e della partecipazione. Proprio a quest’ultimo, specifico riguardo, è giusto segnalare che la tendenza ad animare il dibattito in classe attraverso domande e proposte di confronto anche in ambito interdisciplinare è una caratteristica piuttosto diffusa fra gli alunni della attuale Terza B.

Lo svolgimento delle verifiche (scritte e orali) non ha costituito un problema: soprattutto nel corso di quest’anno, quasi sempre gli studenti si sono proposti spontaneamente per verificare, correggere e migliorare la propria preparazione. Per questo dunque, se è possibile concludere che gli obiettivi didattici appaiono sostanzialmente raggiunti dalla quasi totalità della classe; bisogna poi riconoscere ad alcuni alunni una preparazione decisamente più convincente e meritevole.

CONOSCENZE

Conoscenza delle strutture e delle funzioni della lingua (letteraria e non letteraria)Conoscenza dei registri linguisticiConoscenza delle strategie di elaborazione scrittaAcquisizione della poetica dei vari autori presentati nel programmaAcquisizione dell’ambito storico culturale in cui si collocano i singoli autoriPrincipali elementi della retorica Analisi e argomentazione (scritta e orale) su ambiti letterari

COMPETENZE

Analisi contenutistica dei testi letterari propostiAnalisi formale (con particolare attenzione alla valenza del significante) dei testi letterari propostiInserimento di un autore in un determinato ambito storico-culturale.Individuazione del rapporto con i percorsi tematici proposti

CAPACITA'

Analisi argomentata di un testo letterarioRiconoscimento dei nuclei concettuali di un testo scritto

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Argomentazione sui possibili collegamenti fra fenomeno letterario e situazione storico-culturaleMETODI

La didattica è stata condotta prevalentemente con il metodo della lezione frontale integrata dallo studio del manuale. Alcuni studenti hanno approfondito individualmente i contenuti, volgendosi a letture di testi opportunamente indicati. La vastità del programma ha drasticamente ridotto la possibilità di allargare la sperimentazione ad altri strumenti didattici (visione di film, lettura di giornale in classe), che pure stavano a cuore all’insegnante.Gli studenti sono stati infine coinvolti in alcune conferenze ed esperienze finalizzate a far loro cogliere l’interdisciplinarietà di alcune tematiche: ad esempio l’itinerario didattico interdisciplinare (Arte e Letteratura italiana) alla villa Pisani di Stra (organizzato dalla docente di Storia dell’Arte) articolato in due percorsi: “Sulle tracce di Gabriele D’Annunzio ed Eleonora Duse a Villa Pisani” e “Il giardino romantico: oscurità e penombre nel parco di villa Pisani”.

SCELTE PROGRAMMATICHE

Lo studio della Letteratura Italiana è stato impostato alla luce di un inquadramento storicistico dell’autore e dell’individuazione di uno o più concetti chiave che, senza avere la pretesa di esaurire la poetica dell’autore, potessero però costituire una indicazione in qualche modo stimolante del taglio scelto nella trattazione.

STRUMENTI

Manuali in adozione: G. ARMELLINI, A. COLOMBO, La letteratura italiana, Bologna, Zanichelli, 2004; Voll. 5, 6, 7. DANTE ALIGHIERI, La Divina Commedia, Paradiso, commento a cura di V. SERMONTI, Milano,

Bruno Mondadori, 2004.Alcuni passi (indicati nel “Programma” sono stati proposti in fotocopia)I romanzi indicati nel “Programma” sono stati letti in edizioni liberamente scelte dagli studenti.

VERIFICHE

VERIFICHE SCRITTE

Sono state svolte 7 verifiche scritte. Due di queste (una per quadrimestre) sono consistite in interrogazioni scritte (finalizzate dunque alla valutazione orale) riguardanti alcuni canti del Paradiso di Dante. Le altre 5 verifiche sono state invece finalizzate alla esercitazione per lo svolgimento della prima prova; 4 di queste (3 per il primo quadrimestre e una per il secondo) hanno avuto la durata di 4 ore ciascuna; la quinta (svolta il 28 aprile) ha avuto la durata di 5 ore ed è stata organizzata come simulazione “ufficiale” della prima prova d’esame. Nel primo quadrimestre le tipologie svolte sono state: A – B– C - D (25/10/2008), A – B– D (9/12/2008) e A – B– D (17/1/2009); nel secondo sono state affrontate tutte le tipologie A – B – C – D rispettivamente l’4/4/2009 e il 28/4/2009.

VERIFICHE ORALI

Le verifiche orali sono state realizzate in forma di esposizioni. Come già segnalato, la valutazione per l’orale è stata integrata da verifiche scritte modellate sulla base di test a risposta multipla e domande aperte.

VALUTAZIONE

NELLE PROVE ORALI si è tenuto conto dell’acquisizione dei contenuti proposti, della capacità di operare confronti e collegamenti; della chiarezza nell’esposizione e della proprietà nell’uso del linguaggio tecnico. La valutazione è stata condotta sulla base della scala valori da 1 a 10.

NELLE PROVE SCRITTE (finalizzate all’esercitazione per la prima prova) la valutazione è stata organizzata sulla base delle 2 griglie messe a punto rispettivamente per la tipologia B (Saggio breve / articolo) e per le tipologie A - C - D (Analisi del testo/ tema). Per comodità, nelle tabelle sono stati proposti gli indicatori e i descrittori. Le valutazioni sono state proposte in quindicesimi (riducibili in decimi secondo la tabella di conversione allegata).

Le griglie sono riportate nella parte generale nella sezione “Griglie di valutazione”, Prima prova scritta.

Venezia, 15 maggio 2009 L’insegnante (Leonardo Mezzaroba)

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CONTENUTI DISCIPLINARI

(NB: LA SIGLA [T] STA A INDICARE UN TESTO LETTO NEL MANUALE IN ADOZIONE O IN FOTOCOPIA)

1. LA FRUIZIONE DELLA LETTERATURA

PARTE PRIMA: L’età del Risorgimento Manzoni e LeopardiAspetti generali: Romanticismo europeo e movimento romantico in Italia.

[T] MADAME DE STAËL, “Sulle traduzioni” (da Sulla maniera e utilità delle traduzioni)[T] G. BERCHET, “La popolarità della poesia” (da Lettera semiseria di Grisostomo)

ALESSANDRO MANZONI Vita, poetica e analisi delle opere alla luce dei concetti chiave: L’intellettuale di fronte al fallimento dei valori illuministiUn doppio percorso (ideologico e poetico) e un’unica soluzione neI promessi sposi

[T] Lettera al D’Azeglio: “L’utile per iscopo, il vero per soggetto e l’interessante per mezzo”

[T] Il 5 maggio[T] Adelchi: “Pur mi parea che ad altro fossi nato”; “Coro dell’atto III”, “Coro dell’atto IV”;

“Una feroce forza il mondo possiede”[T] I promessi sposi (le diverse redazioni ed edizioni, l’ideologia; il sistema dei personaggi)

GIACOMO LEOPARDI Vita, poetica e analisi delle opere alla luce del concetto chiave: Dall’individualismo al messaggio universale del titanismo e della morale della compassione

[T] Dallo Zibaldone: testimonianze della “teoria del piacere” e della “poetica dell’indefinito”

[T] Dai Canti: L’ultimo canto di SaffoL’infinito La sera del dì di festa

A SilviaLa quiete dopo la tempestaIl sabato del villaggioCanto notturno di un pastore errante dell’AsiaA se stesso[T] Dalle Operette morali: Dialogo della Natura e di un Islandese

Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummieDialogo di un venditore di almanacchi (in fotocopia)Dialogo di Tristano e di un amico (parte)Dialogo di Plotino e Porfirio (parte)

PARTE SECONDA: L’età del positivismoQuestioni preliminari: La cultura positivista

[T] H. TAINE, “Razza, ambiente, periodo”Aspetti generali: La narrativa e il mondo contemporaneo. Il realismo

[T] G. FLAUBERT, “Rappresentare e basta”“Le insofferenze di Madame Bovary”

Una proposta europea: Il naturalismo (Emile Zola e il ciclo dei Rougon-Maquart)[T] E. ZOLA, “Il romanzo sperimentale”

Una proposta italiana: Il verismo; GIOVANNI VERGA e il ciclo dei Vinti Vita, poetica e analisi delle opere alla luce del concetto chiave

Il recupero nostalgico di un mondo perduto[T] Indicazioni di poetica: “Prefazione” a L’amante di Gramigna

da Fantasticheria “Prefazione” ai Malavoglia

[T] Da Vita dei campi: Rosso Malpelo

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La lupa[T] I Malavoglia e il tentativo patetico di dar vita a un mondo metastorico[T] Da Novelle rusticane: Libertà

La roba[T] Da Mastro-don Gesualdo e l’irrompere della storia: “Morte di mastro-don Gesualdo”

PARTE TERZA: L’età del decadentismoQuestioni preliminari: La poetica del decadentismo

Concetti chiave: L’arte della mimesi La ricerca di una verità più profonda

Dalla “rive gauche” della Senna una soluzione trasgressiva: i poètes maudits e le pesanti conseguenze di una scelta anticonformista

[T] C. BAUDELAIRE, Corrispondenze, L’albatro, Spleen;[T] P. VERLAINE, Canzone d’autunno; [T] A. RIMBAUD, Vocali; Lettera del veggente (parte); Il battello ebbro (parte)

L’emulazione italiana: la Scapigliatura (concetti generali)[T] E. PRAGA, Preludio[T] I. U. TARCHETTI, Memento

Aspetti generali: Una soluzione irraggiungibile: l’estetismoJoris-Karl Huysmans e ControcorrenteOscar Wilde e Il ritratto di Dorian GrayGabriele D’Annunzio e Il piacereLa situazione italiana e la complessità del concetto di Decadentismo

[T] J.K. HUYSMANS, “La pupilla squisita”[T] O. WILDE, “Un nuovo edonismo”

GABRIELE D’ANNUNZIO Vita, poetica e analisi delle opere alla luce dei concetti chiave: Un instancabile sperimentatore Un messaggio vitalista; la metamorfosi: il poeta vate

[T] Da Novelle della Pescara: La veglia funebre L’eroe

[T] L’esperienza europea dell’estetismo ne Il piacere: “La vita come opera d’arte” “Don Giovanni e Cherubino”

[T] La fase del superuomo e il ruolo di un intellettuale “instancabile sperimentatore” [T] Da Il Fuoco: “Il funerale di Wagner”[T] Da Maia: L’incontro d’Ulisse[T] La tregua di Alcyone: La pioggia nel pineto;

La sera fiesolana Meriggio I pastori

GIOVANNI PASCOLI Vita, poetica e analisi delle opere alla luce dei concetti chiave: La rivoluzione inconsapevole

Il poeta fanciullinoIl tema del nido

[T] Aspetti di tecnica poetica: da Pensieri e discorsi, “Il fanciullino” (passi)[T] Da Myricae: Lavandare

Temporale Il lampo X agosto

[T] Da Poemetti: Digitale purpurea[T] Da Canti di Castelvecchio: Nebbia

Il gelsomino notturno[T] Da La grande proletaria si è mossa (parte riportata nel manuale)

FILIPPO TOMMASO MARINETTI e il Futurismo Caratteri generali del movimento[T] da il Manifesto del futurismo [T] da il Manifesto tecnico della letteratura

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PARTE QUARTA: Il primo Novecento e il “lucido smarrimento” degli intellettuali LUIGI PIRANDELLO Vita, poetica e analisi delle opere alla luce dei concetti chiave:

L’impossibilità di pervenire alla verità;L’uomo prigioniero delle forme

[T] Da L’umorismo: “Il sentimento del contrario”[T] Dalle Novelle: La carriola

Quando si è capito il giuoco[T] Il fu Mattia Pascal e il problema delle “forme”

ITALO SVEVO Vita, poetica e analisi delle opere alla luce dei concetti chiave:La denuncia della malattia dell’uomo. La psicanalisi fra verità e finzione

[T] Da Senilità: “Prove per un addio”; “La metamorfosi di Angiolina”[T] La coscienza di Zeno e la dissoluzione del romanzo tradizionale

GIUSEPPE UNGARETTI Vita, poetica e analisi delle opere alla luce del concetto chiave:La presunta modernità di UngarettiUngaretti e la storia

[T] Da L’Allegria: In memoria I fiumi Veglia San Martino del Carso Fratelli

[T] Da Sentimento del Tempo: La madre

EUGENIO MONTALE Vita, poetica e analisi delle opere alla luce dei concetti chiave:L’eloquente silenzio di un poeta“Il varco è qui?”: l’affannosa ricerca di un significato esistenziale

[T] Da Ossi di seppia: Non chiederci la parola che squadri da ogni lato Meriggiare pallido e assorto Spesso il male di vivere ho incontrato Forse un mattino andando in un’aria di vetro

[T] Da Le occasioni: La casa dei doganieri

GIUSEPPE TOMASI DI LAMPEDUSA È consentito lo scetticismo a un intellettuale?Un caso letterario: Il gattopardo

Parte quinta: La Commedia di DanteIntroduzione al ParadisoLettura e commento dei canti: I, III, VI, XI, XVII, XXVI (vv. 82-142); XXVII (vv. 1- 66); XXXI, XXXIII

Parte sesta: lettura integrale di opereIl candidato è tenuto alla lettura integrale dei seguenti romanzi:I promessi sposi di A. ManzoniI Malavoglia di G. VergaIl fu Mattia Pascal di L. PirandelloLa coscienza di Zeno di I. SvevoIl Gattopardo di G. Tomasi di Lampedusa

2. LA PRODUZIONE AUTONOMA (SCRITTA)Propedeutica ed esercitazione alla composizione scritta: La prima prova (tutte e 4 le tipologie).

Venezia, 15 maggio 2009 L’insegnante (Leonardo Mezzaroba)

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LICEO CLASSICO “MARCO FOSCARINI”VENEZIA

Anno Scolastico: 2008/2009 CLASSE: III BMateria: LATINO - GRECODocente: TIZIANA VOI

RELAZIONE FINALE

Per tutto il triennio ho insegnato in questa classe entrambe le discipline. Sin dalla I^ Liceo gli allievi hanno dimostrato apprezzamento ed attenzione per queste materie, che sono caratterizzanti del corso di studi. La quasi totalità ha seguito con interesse le mie lezioni, anche se solo un piccolo gruppo ha vivacizzato costantemente con interventi di pregio il loro svolgimento; il resto ha dimostrato una silente diligenza ed un ascolto attento. Ho avuto modo di apprezzare l’impegno generale nel costruire in questi tre anni una preparazione individuale, che, pur con varie sfumature, è frutto di partecipazione e metodo.Non omogenei, quindi, sono i risultati del profitto, rispetto anche alle conoscenze linguistiche di base.In Latino:encomiabile è stato il lavoro svolto da coloro i quali hanno saputo, nella costruzione di un personale tessuto culturale, affinare le proprie capacità critico-rielaborative e mettere a punto un corretto metodo di studio per un proficuo approccio testuale, che ha permesso loro di affrontare con sicurezza e cognizione traduzioni impegnative dal punto di vista contenutistico e strutturale.Lodevole è stato lo sforzo di quegli alunni, che, partendo da una preparazione di base non sempre del tutto solida e strutturata., sin dal primo anno si sono impegnati con tenacia e costanza per consolidare o migliorare le proprie conoscenze; pertanto alcuni ora sanno cogliere con facilità e prontezza il senso del testo e riprodurlo con apprezzabile eleganze linguistica, non priva di soluzioni di un certo rilievo; una buona parte degli allievi è in grado di affrontare con ordine un testo di moderata difficoltà, di analizzarlo e di tradurlo con una sostanziale fedeltà; alcuni infine, a causa di carenze pregresse, mai completamente colmate, evidenziano ancora difficoltà, soprattutto nello scritto.Le studentesse, Lotter e Stefinlongo, hanno partecipato in II^ Liceo al Certamen Horatianum ed in III^ Liceo al Certamen Senecanum, la studentessa Baruffi ha partecipato in III^ Liceo al Certamen Lucretianum.Nella differenziazione dei risultati di apprendimento e di conoscenza, numerosi allievi accompagnano una buona/ottima conoscenza del programma a doti critico-intellettive di buon livello, unite a capacità argomentative adeguate ( 7 decisamente buoni e 6 ottimi, tra cui alcuni eccellenti); esiste una fascia di alunni di cui si riconoscono la diligenza dello studio, la capacità di riorganizzare i temi proposti in modo apprezzabile e la pertinenza delle considerazioni durante l’analisi testuale (8 alunni hanno ottenuto risultati più che sufficienti o discreti); infine un numero ristretto di alunni (3 allievi) ha profuso un sufficiente impegno nello studio della materia non sempre supportato da un preciso metodo con conseguenti ricadute sia sul piano della conoscenza delle tematiche prettamente letterarie, che su quello dell’organizzazione espositiva. Una allieva, che si ripresenta per la seconda volta all’Esame di Stato, dotata di minor costanza, non è sempre riuscita a concentrarsi a dovere, pertanto, allo stato attuale ha acquisito una preparazione alquanto superficiale, frutto anche di scelte selettive rispetto agli argomenti trattati.In Greco:sostanzialmente anche per questa disciplina si conferma quanto illustrato per il Latino, in modo particolare per quanto riguarda gli esiti e le competenze dimostrate nelle prove scritte.Pur con modulazioni differenti di apprendimento sono stati seguiti gli insegnamenti di questa disciplina, in cui maggior interesse è stato manifestato per alcuni autori trattati nella Storia della Letteratura e per la tragedia tradotta.

In rapporto alla programmazione curricolare ed al possesso degli strumenti propri delle discipline e della capacità di elaborazione personale sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termine di:

CONOSCENZE- conoscenza delle strutture sintattico-grammaticali- conoscenza dei contenuti generali della disciplina in modo completo ed approfondito- conoscenza degli argomenti letterari suddivisi per tipologia ed autori, corredate da letture testuali

COMPETENZE

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- esposizione dei contenuti con lessico appropriato in modo chiaro e sicuro- organizzazione del discorso secondo un ordine logico ed in modo articolato- analisi e traduzione del testo proposto, inquadrandolo nell’ambito e nel periodo storico-lettario

CAPACITA’- capacità di analisi, sintesi e rielaborazione dei dati acquisiti- capacità di correlare argomenti ed informazioni- capacità di motivare in maniera autonoma le relazioni tra argomenti

SCELTE PROGRAMMATICHE

Lo studio della letteratura è stato svolto partendo dalla centralità del testo e cercando di stabilire un equilibrio tra la parte manualistica e quella antologica, operando una scelta di quei brani che potessero essere esemplificativi di quanto esposto nella teoria. Contestualmente alla trattazione letteraria dei vari autori, a corredo del manuale specifico, sono stati tradotti anche passi tratti dal testo di versioni, assegnati con scadenza settimanale. Frequenti, laddove ve ne sia stata la possibilità, gli accostamenti ed i riferimenti tra le due letterature classiche. Ad esemplificazione: l’epigramma greco e la produzione di Marziale; le “Argonautiche “ di Apollonio Rodio e l’epica nell’età dei Flavi; la storiografia di Polibio e quella di Tacito, il romanzo greco e le “Metamorfosi” di ApuleioParticolare cura è stata rivolta durante la traduzione alla analisi delle strutture morfo-sintattiche, al registro linguistico, allo stile ed al lessico.

METODI E STRUMENTI

Sono state privilegiate le lezioni frontali e le lezioni partecipate, una simulazione di seconda prova (Latino) ed una di terza prova ( Greco) ( tipologia A).I mezzi usati sono stati per lo più testi e fotocopie.

Testi adottati:per il LatinoG. Pontiggia - M.C. Grandi, LETTERATURA LATINA, vol. 3, Principato, 2006G.C. Sannia, AUCTOR LECTOR, testo di prosa, Simone, 2006F. Signoracci – S. Dossi, FORUM, SEI, 2006

Per il Greco:D. Del Corno, LA LETTERATURA GRECA, Storia e testi, Dall’età ellenistica al Cristianesimo, vol. III, Principato, 2005N. Bellitto – I. Cavallari, Κλιµαξ, Principato, 2006Lisia, Processo ai tiranni, a cura di D. Piovan, Signorelli, 2006Sofocle, Edipo a ColonoI, a cura di E. Sarti, Canova, 2006

VERIFICHE

Verifiche scrittePer le verifiche sono state usate traduzioni, prove strutturate.Alla data di stesura del documento sono state eseguite sei prove di traduzione dal latino e quattro dal greco, le prime per entrambe le discipline sono state prove comuni (modalità già in vigore dalla II^Liceo) ed infine la simulazione di seconda prova.

Verifiche oraliLe verifiche orali sono state realizzate in forma di interrogazioni lunghe e brevi, in cui, se riguardavano traduzioni di testi, alla contestualizzazione veniva fatta seguire l’analisi e poi la traduzione del brano per verificare le competenze linguistiche e la capacità di cogliere gli aspetti contenutistici dello stesso. Se invece riguardavano la letteratura, venivano privilegiate le esposizioni dei momenti storico-letterari, degli autori, della loro poetica e delle loro opere, a corredo del brano in esame.

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CRITERI DI VALUTAZIONE

Prove orali: conoscenza della materia, contestualizzazione, capacità rielaborativa autonoma dei dati, capacità di operare confronti e collegamenti, capacità di orientamento nelle traduzioni e di analisi sintattico-grammaticale, chiarezza di esposizione e proprietà linguistico-tecnica.Prove scritte: la valutazione di tali prove è stata operata sulla base dei descrittori presenti nella griglia di valutazione della seconda prova, riportata nella parte generale nella sezione “Griglie di valutazione”, Griglia di valutazione della seconda prova scritta.Le prove sono state valutate in riferimento alla scala valori 1-10.

Venezia, 15 maggio 2009 L’insegnanteTIZIANA VOI

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PROGRAMMA DI LATINO

STORIA DELLA LETTERATURA

Quadro storico-culturale dal principato di Tiberio a quello di Nerone 1

PERSIOUna dichiarazione di poetica (Choliambi) 1Sulla spiaggia di Luni, d’inverno (Saturae ,VI, 1-33

LUCANO 2Macabro rito di negromanzia (Bellum civile, VI, vv. 719-735; 750-774)Cesare contempla il campo di Farsalo dopo la strage (Bellum civile, VII, vv.786-846)

SENECA 4Solo la morte ci rende liberi (Cons ad Marciam, 19, 3-20, 3)L’esame di coscienza (De ira, III, 36)Claudio sale in cielo (Apokolokynthosis, 5-7, 1)Il furore di Medea (Medea, vv. 116-178)

PETRONIO 3L’ingresso di Trimalcione (Satyricon, 32-34)La matrona di Efeso (Satyricon,, 111-112) La città rovesciata: Crotone (Satyricon, 116)

Quadro storico-culturale del principato dei Flavi 1

QUINTILIANO 2Vantaggi della scuola pubblica (Istitutio oratoria, I, 2,17-29)

STAZIO 1Invocazione al sonno (Silvae, V, 4)

VALERIO FLACCOIl delirio di Medea (Argonautica , VII, vv. 305-374)

MARZIALE 2La poetica (Epigrammata, I, 4 (a); IV, 49 (b); VIII, 3 (c); X4 (d)La vita a Bilbili (Epigrammata, XII, 18)La sfilata dei delatori (Liber de spectaculis, 7)Spettacoli: un cruento pantomimo (Liber de spectaculis, 7)Epigrammi satirici (Epigrammata, I, 10 (a), 47 (b); II 38 (c); VIII, 10 (d); X, 8 (e)Lo sfratto di Vacerra (Epigrammata, XII, 32)Epigrammi funebri (Epigrammata, V, 34 e 37)Il pugnale di ghiaccio (Epigrammata, IV, 18)

GIOVENALE 2Una satira programmatica: facit indignatio versum (Saturae, I, 87; 147-171)La ridda infernale nelle strade di Roma (Saturae, III, 232-267)La letterata saccente e la dama che si fa bella (Saturae, VI, vv. 434-473)

Quadro storico-culturale del principato da Traiano ad Adriano 1

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PLINIO il GIOVANE 2Elogio di Traiano, il migliore degli imperatori possibili (Paneg. T. i., 64)Un rito mondano: le recitationes (Epistulae, I, 13)Le fonti del Clitunno (Epistulae, VIII, 8)

TACITO 4Il proemio dell’Agricola (Agricola, 1-3)Il matricidio (Annales, XIV, 3-10)

SVETONIO 1Ritratto di Caligola (De vita Caesarum, IV, 22)Morte e sepoltura di Caligola (De vita Caesarum, IV, 58-59)

Quadro storico-culturale dell’età degli Antonini 1

APULEIO 3Storia di Telifrone (Metamorphoseon, II, 19-30)Amore e Psiche (Metamorphoseon, V, 21-23)Apparizione di Iside (Metamorphoseon, XI, 1-7)

TESTI

SENECA De brevitate vitae, I, 1-4: La vita non è breveEpistula ad Lucilium, 41, 1-8: Il divino è in noiEpistula ad Lucilium, 47, 1-11: Gli schiavi sono uominiEpistula ad Lucilium, 95, 51-54: La fratellanza

PETRONIOSatyricon,, 34: Lo scheletro d’argentoSatyricon,, 62: Il lupo mannaro

PLINIO IL GIOVANEEpistularum VII, 5: Una dichiarazione d’amoreEpistularum X, 96, 97: Il governo romano di fronte ai cristianiEpistularum X, 97, 1-2: La risposta di TraianoEpistularum III, 16, 3: Arria maggiore

TACITO Agricola, 30: L’imperialismo romanoAnnales, XIV, 5: Tentativo di assassinio di Agrippina

APULEIOLe Metamorfosi XI, 2: Preghiera a Iside

Venezia, 15 maggio 2009 L’insegnante TIZIANA VOI

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PROGRAMMA DI GRECO

STORIA DELLA LETTERATURA

L’oratoria: i tre generi 1

LISIA 4Un episodio di violenza politica (Contro Eratostene 4-26)Per l’ulivo sacro (Per l’ulivo sacro 11-21)

ISOCRATE 3I vantaggi della giustizia (Sulla pace 28-35)

DEMOSTENE 3Ammonimento agli Ateniesi (Filippica II, 1-12)Fierezza di un protagonista della politica (Per la corona, 199-210)

MENANDRO e la Commedia Nuova 3Una divinità come prologo (Perikeiromene, vv.1-51)Una tragica avventura di guerra (Aspis, vv.1-48)

Quadro storico-culturale dell’Ellenismo 1

La poesia ellenistica

CALLIMACOIl prologo dei Telchini (Aitia I, fr. 1, 1-40) 3Aconzio e Cidippe (Aitia III, fr. 75, 1-57)

APOLLONIO RODIO 4Il proemio (Argonautiche I, 1-22)Eracle e Ila (Argonautiche I, 1207-1272)La passione di Medea (Argonautiche, III, 442-270; 616-672; 744-824)L’incontro di Medea e Giasone (Argonautiche, III, 956-1136)

TEOCRITO 4L’incantatrice (Idillio II)Il Ciclope (Idillio XI)Le Siracusane (Idillio XV)

L’epigramma 3

ANITE (Ant. Pal. VII 190; XVI 228)NOSSIDE ( Ant. Pal. V 170; VII 414; VII 718)LEONIDA (Ant. Pal. VI 226; VI 302; VII 455; VII 472; VII 657; VII 715; X 1)ASCLEPIADE (Ant. Pal. V 64; V 85; V 189; V 209; IX 63; XII 46; XII 135)MELEAGRO (Ant. Pal. V 8; V 24; V 147; V 152; V 182; VII 476)LUCILLIO (Ant. Pal. XI 77; XI 133; XI 310)PALLADA (Ant. Pal. IX 173; X 79; XI 349)AGATIA (Ant. Pal. V 237; V 292)

POLIBIO e la STORIOGRAFIA ELLENISTICA 2La discesa delle Alpi (Storie III, 54-56, 4)Le forme dello stato (Storie, VI, 3-9)Polemiche di metodo (Storie XII, 25 e-25g)

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La letteratura dell’età imperiale 1

PLUTARCO 2La morte di Cesare (Vita di Cesare, 66-69)Un aspide per uccidere una regina (Vita di Antonio, 82, 2-86)

Il romanzo e l’epistolografia 1

LUCIANO e la SECONDA SOFISTICA 2Il rogo del santone (Morte di Peregrino 35-42)Sulla luna e nel ventre della balena (Storia vera, I, 22-26; 30-39)

TESTI

LISIACONTRO AGORATO, parr. 5-17CONTRO ERATOSTENE, parr. 62-68.

SOFOCLEEDIPO A COLONO: vv, 1-35; 81-116; 254-295; 421-460; 668-719; 1218-1248; 1579-1669..

Venezia, 15 maggio 2009

L’insegnanteTIZIANA VOI

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LICEO GINNASIO “MARCO FOSCARINI”

Classe 3 B Anno scolastico 2008-2009

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE DI STORIA

Obiettivi inizialmente prefissati

CONOSCENZE

• Acquisizione di competenze storiografiche di base, attraverso l’uso corretto degli operatori cognitivi e la padronanza delle reti concettuali;

• Acquisizione di strumenti interpretativi per riconoscere i fatti e i fenomeni storici e collocarli nella loro diversa dimensione temporale;

• Comprensione della diversità culturale che caratterizza le diverse popolazioni;• Conoscenza delle strutture economiche e delle variabili che caratterizzano i processi di

funzionamento dei sistemi economici;• Conoscenza dei modelli istituzionali di base e dei percorsi politici che hanno portato alla loro

realizzazione o trasformazione;• Conoscenza delle correnti culturali e di pensiero che hanno avviato o influenzato i processi storici;• Conoscenza delle dinamiche sociali e delle relazioni tra classi e gruppi socialmente determinanti e/o

emergenti;• Conoscenza dei principali fatti ed eventi della storia politica che abbiano avviato essenziali processi

di trasformazione dell’assetto storico.

COMPETENZE

• Saper riconoscere la struttura del fatto storiografico;• Saper operare con le strutture del pensiero spazio-temporale proprie della storiografia;• Saper cogliere i mutamenti all’interno della complessità dei fatti e fenomeni storici;• Saper utilizzare i modelli storiografici come strumenti per riconoscere e comparare le diverse realtà

storiche;• Saper utilizzare le griglie concettuali acquisite per decodificare una realtà storica complessa,

riconoscendo in essa i processi di carattere politico, economico, sociale, ecc.;• Saper ricostruire, attraverso l’uso corretto degli operatori storiografici, le caratteristiche di una data

epoca o periodo storico nelle loro linee essenziali e nelle loro strutture costitutive.

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CAPACITA’

• Capacità di esporre in modo chiaro e coerente le proprie argomentazioni, attraverso l’uso dei linguaggi specifici che caratterizzano i vari ambiti settoriali delle “storie”;

• Capacità di rielaborare in modo sequenziale e critico le conoscenze acquisite anche in ambito interdisciplinare;

• Capacità di sintetizzare, attraverso l’uso di mappe concettuali, tematiche e problematiche riguardanti una determinata epoca;

• Capacità di leggere grafici e istogrammi relativi a dati quantitativi;• Capacità di riconoscere e istituire corretti nessi analogici o differenziali tra diversi fenomeni storici;• Capacità di istituire corrette sequenze diacroniche tra i fatti storici;• Capacità di organizzare le conoscenze specifiche acquisite per costruire reti concettuali in ambito

sincronico anche a livello interdisciplinare.

Lavoro svolto e obiettivi raggiunti

Ho insegnato nella classe per l’intero triennio. Nel corso di questo periodo ho potuto verificare la progressiva maturazione degli studenti e la loro indubbia crescita culturale, che, specialmente nel corso dell’ultimo anno, si è tradotta in una responsabile partecipazione alle attività didattica, cosa che ha permesso che la classe divenisse un buon ambiente di lavoro, con la formazione di un clima costruttivo. La classe ha seguito le lezioni con attenzione, svolgendo regolarmente i compiti assegnati e interagendo positivamente con il docente, dando dimostrazione, specialmente in alcuni elementi, di curiosità intellettuale e disponibilità allo studio. In questo quadro generale positivo, comunque, non sono mancati alcuni aspetti diversi che hanno, in qualche modo, condizionato l’andamento dell’attività didattica. Alcuni sono stati di naturale organizzativa: quest’anno la struttura dell’orario non ha, secondo me, favorito il lavoro nella classe. Contrariamente alla consuetudine di vedere la classe nell’intero arco della settimana, infatti, ho nel presente anno avuto l’orario concentrato in soli tre giorni. Questo fatto ha in qualche misura condizionato la continuità del lavoro scolastico (faccio ovviamente riferimento all’intero orario di sei ore, comprendente quindi le due materie), specialmente considerando il fatto che le normali contingenze della vita scolastica (visite, assemblee, conferenze, …) hanno inciso maggiormente rispetto al passato. A questo vanno aggiunte le interruzioni dovute al viaggio d’istruzione e alle mie assenze, in due occasioni, per partecipare ai meeting del progetto Comenius a cui era interessata la scuola. Tutto questo ha pertanto ridotto le ore complessive di lezione; soprattutto, ha introdotto elementi di frammentarietà nell’azione didattica.

Oltre a ciò, va rilevato come il profilo positivo, sopra esposto, della classe non abbia comunque impedito il verificarsi di alcune difficoltà nello studio da parte degli studenti. Questo non va imputato a cattiva volontà degli stessi (di cui anzi ribadisco la positività da questo punto di vista), ma a una situazione più generale che rende loro non sempre agevole affrontare grandi moli di studio (ci si riferisce non necessariamente alle mie materie ma al complesso del carico di studio). Tale realtà ha spesso reso necessario dunque procedere in modo analitico nella trattazione dei diversi argomenti; questa notazione vale per entrambe le materie, e spiega, per esempio, il notevole spazio resosi necessario per la spiegazione di autori come Kant ed Hegel.

Soltanto un accenno poi, in questa sede, a una questione che meriterebbe ben altro spazio, e cioè il fatto che – e la cosa assume ancora più rilievo proprio in riferimento a una classe dal profilo positivo – le giovani generazioni incontrano una serie di difficoltà nello studio della filosofia ma soprattutto della storia. Anche questo ha contribuito a rallentare l’andamento del corso. Le valutazioni, peraltro, hanno tenuto conto di tale difficoltà e hanno valorizzato l’impegno personale e la crescita dimostrata.

Le osservazioni precedenti contribuiscono a spiegare la natura e consistenza dei programmi svolti, che non sono riusciti a raggiungere tutti gli obiettivi “quantitativi” che ci si era prefissati all’inizio dell’anno. Se per filosofia in realtà il programma è poi risultato essere tutto sommato un programma “standard” di una classe terminale (si sono solo sacrificati un paio di autori novecenteschi, Dewey e Wittgenstein, inizialmente

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inseriti nel programma), l’insegnamento di storia ha invece maggiormente risentito di questo, risultando alla fine centrato in notevole misura sull’Ottocento. Questo si è verificato, oltre che per i problemi sopra accennati, per la natura imprescindibilmente diacronica dell’insegnamento della storia, come d’altra parte di quello di filosofia, che, a parere dello scrivente, non consente agevoli “sacrifici” di temi e argomenti indispensabili per la corretta comprensione dei periodi successivi, oltre che per la loro importanza intrinseca. Questa classe aveva accumulato ritardi tali nello svolgimento del programma degli anni precedenti che non si poteva operare se non riprendendo il percorso dal punto a cui si era giunti.

Gli obiettivi didattici sopra indicati sono stati raggiunti, mediamente, nella misura seguente:

- gli obiettivi riferiti alle conoscenze sono stati mediamente raggiunti;- degli obiettivi riferiti alle competenze, sono da considerare pienamente raggiunti i primi tre,

raggiunti gli altri;- anche gli obiettivi riferiti alle capacità si possono considerare raggiunti in misura

mediamente adeguata.

CONTENUTI DISCIPLINARI

UNITA’ 1 – L’EUROPA FRA RIVOLUZIONE E RESTAURAZIONE

La restaurazione

UNITA’ 2 - CENTRO E PERIFERIA NEL MONDO INDUSTRIALIZZATO

L’Europa e il mondo nella prima metà dell’800La formazione dell’Europa industrialeIl QuarantottoStati e nazioniIl Risorgimento italiano

UNITA’ 3 – IMPERI, MASSE, NAZIONI

L’età dell’imperialismo e la società di massaStati e politica internazionale tra vecchio e nuovo secolo

UNITA’ 4 – L’ITALIA DA DEPRETIS A GIOLITTI

Dalla Destra alla SinistraL’Italia crispina e la svolta giolittiana

UNITA’ 5 – LA GRANDE GUERRA E LA RIVOLUZIONE RUSSA

La crisi dell’equilibrio: la prima guerra mondialeDinamica ed esiti del conflittoLa rivoluzione russa

UNITA’ 6 – LA LUNGA CRISI EUROPEA

La costruzione dell’Unione Sovietica

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Il caso italiano: dallo stato liberale al fascismoL’Italia fascistaIl nazismo e i regimi fascisti

Metodologia impiegata

Si è utilizzato prevalentemente la lezione frontale, con uso frequente di discussione (brain storming). Si è anche fatto uso, limitato, di lezioni multimediali.

Mezzi

• manuale in adozione: De Bernardi-Guarracino-Balzani, Tempi dell’Europa tempi del mondo, Bruno Mondadori.

• Video (Venezia 1848; Senso di Luchino Visconti).

Tipologia delle prove di verifica

Sono state effettuate verifiche orali su porzioni del programma di una certa ampiezza, formalizzate e in ore prefissate e concordate. Si è inoltre proceduto a verificare in forma breve e non strutturata, sempre oralmente, il livello di attenzione e assimilazione posseduto dagli alunni.

Sono state inoltre effettuate le simulazioni di terza prova, che hanno assunto il valore di verifica formale.

Criteri di valutazione

Ci si è uniformati a quelli adottati dal Collegio dei docenti (vedi parte generale del Documento). In occasione delle simulazioni di terza prova si è utilizzata una griglia semplificata formata da quattro indicatori (aderenza alla traccia, informazione, capacità critica, esposizione) e altrettanti descrittori di livello (insufficiente – sufficiente – discreto – buono), assegnando il punteggio direttamente in quindicesimi (quattro indicatori sufficienti = 10, quattro indicatori buoni = 15).

Venezia, 15 maggio 2009

Federico Andreolo

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LICEO GINNASIO “MARCO FOSCARINI”

Classe 3 B Anno scolastico 2008-2009

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE DI FILOSOFIA

Obiettivi inizialmente prefissati

CONOSCENZE

• Conoscenza degli snodi fondamentali del pensiero filosofico della tarda età moderna e dell’età contemporanea;

• Conoscenza dell’impianto concettuale e delle categorie proprie degli autori e dei movimenti considerati;

• Conoscenza dei rapporti intercorrenti fra il pensiero filosofico trattato e il più generale quadro storico.

COMPETENZE

• Essere in grado di analizzare e riformulare in modo coerente la struttura dell’argomentazione filosofica;

• Essere in grado di comprendere il linguaggio specifico e di utilizzarlo in modo pertinente;• Essere in grado di concettualizzare una corrente di pensiero;• Organizzare in nuclei tematici i nodi concettuali.

CAPACITA’

• Saper sviluppare correttamente i meccanismi di analisi;• Saper costruire i meccanismi della temporalità;• Saper costruire concetti astratti;• Saper usare i meccanismi di sintesi.

CONTENUTI DISCIPLINARI

Dall’illuminismo al criticismo kantiano

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Illuminismo (3 ore)I caratteri generali della cultura illuministica

Rousseau (2 ore)Il pensiero politico e sociale

Hume (2 ore)L’empirismo, la gnoseologia

Kant (12 ore)Cenni sul periodo pre-critico; il criticismo: Critica della ragion pura, Critica della ragion pratica, Critica delgiudizio

Il romanticismo e l’idealismo tedesco

Romanticismo (3 ore)I caratteri generali della cultura romantica

Fichte (5 ore)L’idealismo: la Dottrina della scienza. Il pensiero politicodalla fase giusnaturalista ai Discorsi alla nazione tedesca

Schelling (1 ora)Cenni generali sull’idealismo schellinghiano

Hegel (12 ore)Cenni sul periodo giovanile.Dialettica, razionalità e realtà.La Fenomenologia dello spirito. Il sistema: Logica (genera-lità), Filosofia della natura, Filosofia dello spirito.

La reazione antihegeliana

Schopenhauer (3 ore)Il mondo come volontà e rappresentazione.

Kierkegaard (3 ore)L’esistenzialismo kirkegaardiano. Angoscia e scelta.

Feuerbach (2 ore)Il rovesciamento dell’hegelismo: la fondazione dell’an-tropologia religiosa.

Il positivismo e Marx

Positivismo (2 ore)I caratteri generali della cultura positivista. Gli aspettifondamentali del pensiero di Comte.

Marx (6 ore)

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Gli scritti giovanili. Il materialismo storico. L’analisidel capitalismo.

Nietzsche e la crisi della cultura europea

Nietzsche (5 ore)La Nascita della tragedia. La concezione della storia e

la fase illuministica. Il mito dell’Übermensch.

Lavoro svolto e obiettivi raggiunti

Anche per filosofia vale quanto evidenziato per storia, alla cui relazione si rimanda. Riguardo agli obiettivi raggiunti, si precisa come segue:

- gli obiettivi riferiti alle conoscenze sono stati sicuramente raggiunti;- gli obiettivi riferiti alle competenze sono stati raggiunti, in alcuni casi su livelli

decisamente buoni;- gli obiettivi riferiti alle capacità si possono considerare raggiunti.

Metodologia impiegata

Si è utilizzata prevalentemente la lezione frontale, con uso frequente di feedback e discussione (brain storming). Mezzi

• manuale in adozione: Cioffi-Gallo-Luppi-Vigorelli-Zanette, Diálogos, Bruno Mondadori.• Fotocopie.

Tipologia delle prove di verifica

Sono state effettuate verifiche orali su porzioni del programma di una certa ampiezza, formalizzate e in ore prefissate e concordate. Si è inoltre proceduto a verificare in forma breve e non strutturata, sempre oralmente, il livello di attenzione e assimilazione posseduto dagli alunni.

Sono state inoltre effettuate le simulazioni di terza prova, che hanno assunto il valore di verifica formale.

Criteri di valutazione

Ci si è uniformati a quelli adottati dal Collegio dei docenti (vedi parte generale del Documento). In occasione delle simulazioni di terza prova si è utilizzata una griglia semplificata formata da quattro indicatori (aderenza alla traccia, informazione, capacità critica, esposizione) e altrettanti descrittori di livello (insufficiente – sufficiente – discreto – buono), assegnando il punteggio direttamente in quindicesimi (quattro indicatori sufficienti = 10, quattro indicatori buoni = 15).

Venezia, 15 maggio 2009

Federico Andreolo

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RELAZIONE FINALE DEL DOCENTEA.S. 2008/2009

DOCENTE: Giorgia CapraniMATERIA: Lingua e Civiltà IngleseCLASSE: 3B

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi:

CONOSCENZE

Gli studenti conoscono le principali caratteristiche socio-culturali e letterarie dei periodi affrontati nei diversi moduli. Dei testi analizzati conoscono il contenuto letterale, un sintetico riassunto dell’opera da cui sono tratti, il genere letterario a cui tale opera appartiene, le sue caratteristiche formali e in quale rapporto essa si pone con il tema del modulo in cui è inserita.

COMPETENZE E CAPACITA'

Sebbene non sia facile generalizzare in quanto i livelli di competenza all’interno della classe sono disparati, con competenze talvolta lacunose mentre in altri casi si raggiungono livelli di eccellenza, quasi tutti gli studenti sono in grado di

Analizzare e commentare i testi in modo semplice, dal punto di vista sia contenutistico sia formale Contestualizzare il brano all’interno dell’opera, l’opera all’interno del periodo e del modulo

tematico di appartenenza Quando il brano e/o l’autore ne offrono lo spunto, stabilire gli opportuni collegamenti con altri

autori all’interno del programma disciplinare Esprimersi in lingua straniera, scritta e orale, in modo semplice e comprensibile Comprendere globalmente messaggi orali autentici in L2 Interagire in un colloquio in lingua straniera con la docente su argomenti preparati in precedenza

Alcuni studenti sanno operare connessioni tra percorsi didattici di diverse aree disciplinari.

CONTENUTI DISCIPLINARI

Dal libro di testo The New Mirror of the Times, Principato, e da materiali prodotti dalla docente, lettura e analisi dei seguenti periodi, autori e brani: MODULO 1. Early Romanticism

The Gothic Novel: cenni introduttori M.Shelley, Frankenstein, “The creation of the monster”

Poetry: general featuresW. Blake, from Songs of Innocence and Songs of Experience: “The Tyger,” “The Lamb”

MODULO 2. Romanticism A survey of the social and cultural background and of literary production

in the period Poetry: S.T. Coleridge: From Biographia Literaria: “Genesis of the Lyrical Ballads”

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W. Wordsworth, from the 1800 edition of LB, “A preface to the Lyrical Ballads”

W. Wordsworth, “The Solitary Reaper” S.T. Coleridge, “The Rime of the Ancient Mariner”, G. Byron “The Byronic Hero” P.B. Shelley : “Ode To the West Wind” J. Keats, “Ode to a Grecian Urn”

Fiction: Walter Scott and the historical novel (main features) Jane Austen (a survey of works, style and themes)

From Pride and Prejudice “Mr Collins’s Proposal”

MODULO 3. The Victorian Age A survey of the social and cultural background and of literary production

in the period Poetry: R. Browning, A. Tennyson and the Dramatic Monologue

Browning: “My Last Duchess”Tennyson: “Ulysses”

Fiction: general features of English fiction in the Victorian AgeEarly Victorians: C. Dickens (a survey of works, style and themes)

from Oliver Twist, “Jacob’s Island”; “Oliver asks for more”

from Hard Times, “Coketown” from Bleak House, “Fog in London”

W.M. Thackeray (a brief survey of works, style and themes)

Emily Brontë, Wuthering Heights (structure, style, themes), “The Nature of Love” Later Victorians: G. Eliot (a brief survey of works, style and themes), “Disenchantment” T. Hardy (a brief survey of works, style and themes), from The Woodlanders brano su fotocopia

Aestheticism and Decadentism O. Wilde (a survey of works, style and themes)

From The Picture of Dorian Gray: “The Preface” Victorian Drama: O. Wilde’s society plays: from The Importance of Being

Earnest: Act I “Lady Bracknell interviews Jack” MODULO 4. The Twentieth Century

A survey of the social and cultural background and of literary production in the period

Experimentation in Fiction. Notes on developments in the conception of the novel form and in the use of narrative modes and point of view from Henry James’s The Art of Fiction to Modernism:

R. L. Stevenson (a brief survey of works, style and themes); Dr Jekyll and Mr Hyde (brani scelti su fotocopia) Joseph Conrad (a brief survey of works, style and themes); Heart of Darkness (brani scelti su fotocopia)

Modernism in Fiction: J. Joyce (a survey of works, style and themes)From Dubliners. Lettura personale estiva di “Araby,” Eveline,””Counterparts,” “A Mother” and “The Dead” e commento in classe

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from Ulysses, “Molly Bloom’s monologue” V.Woolf (a brief survey of works, style and themes)

from To The Lighthouse, “The Brown Stocking” from Mrs Dalloway, “Septimus’s Death” Modernism in Poetry: T. S. Eliot (a brief survey of works, style, themes

and criticism) from The Waste Land, part I, ll. 1- 17; ll. 60- 76; part III, ll. 208- 256; from Four Quartets, “O dark, dark, dark,” East Coker, terzo movimento.

Si sono effettuate tenute 8 ore in codocenza con l’esperta madrelingua inglese, a completamento di un percorso iniziato in prima liceo e volto a consolidare la conoscenza della lingua in ambiti diversi da quello strettamente letterario e fornire un ulteriore supporto agli studenti che intendessero sostenere l’esame di certificazione linguistica FCE.

METODI

Lezione frontale e dialogata. Nella presentazione dei materiali si è preferito basarsi ove possibile sull’analisi dei desti e dei materiali presentati per la discussione, cercando di far si che gli studenti inferissero gli elementi formali e di contenuto relativi al testo in esame ed al periodo a cui apparteneva.L’attività didattica ha subito un rallentamento rispetto ai tempi previsti, con conseguente riduzione dei contenuti rispetto agli obiettivi programmati, particolarmente evidente in relazione al Novecento, a causa delle frequenti interruzioni all’attività didattica nel secondo quadrimestre (viaggio di istruzione, festività, simulazioni di prove d’esame, attività scolastiche extracurricolari).Per le notazioni morfosintattiche, esse sono state affrontate in relazione ai testi in esame e agli elaborati prodotti durante l’anno dagli studenti, ogni qualvolta se ne è evidenziata la necessità.

MEZZI

Si sono utilizzati principalmente i libri di testo in adozione e materiale su fotocopia fornito dalla docente.

OSSERVAZIONI

Nel corso del triennio, la classe ha, nell’insieme, sempre mostrato di saper affrontare lo studio con costanza e puntualità . Sebbene in taluni casi si sia riscontrata una propensione ad uno studio diligente ma anche marcatamente “scolastico,” vi sono alunni che hanno saputo contribuire proficuamente alle attività didattiche, con interventi puntuali e di particolare stimolo alla discussione ed uno studio approfondito e denso di spunti personali. Buona anche la partecipazione alle attività di codocenza con l’assistente di lingua straniera. Nel corso dei tre anni in cui ho insegnato in questa classe, ho cercato di aiutare gli alunni in difficoltà a colmare almeno in parte le lacune e, nel contempo, di stimolare gli alunni con competenze buone o ottime a procedere ad uno studio sempre più personale ed individualizzato, attraverso la presentazione di elaborati e il richiamo al colloquio durante le lezioni. I livelli di competenza e di profitto non sono omogenei, con punte di eccellenza ed alunni la cui conoscenza della lingua appare ancora lacunosa. Va però rilevato che, se in alcuni casi le lacune permangono al termine dell’anno, ciò è da imputarsi principalmente a gravi lacune pregresse e non sempre a scarso interesse o motivazione. In altri casi il percorso fatto dagli alunni è stato molto proficuo, ed ha permesso loro di raggiungere livelli di competenza più che soddisfacenti – in alcuni casi ottimi.

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VENEZIA, 5 maggio 2009 Giorgia CapraniGINNASIO LICEO “MARCO FOSCARINI”CANNAREGIO 4942 - VENEZIA

A.S. 2008/09Classe III BPROGRAMMA SVOLTO DI

MATEMATICA con elementi di InformaticaDocente: Paolo Bonavoglia

Calcolo combinatorio e delle probabilità – Permutazioni, Disposizioni, Combinazioni; definizione classica di probabilità; legge dei grandi numeri; probabilità dell'evento unione; probabilità di due eventi stocasticamente indipendenti; problemi di urne con e senza reinserimento; caso delle prove ripetute, legge di Bernoulli e distribuzione binomiale. (15 ore)Funzioni esponenziali e logaritmiche – Interesse semplice e composto; legge di capitalizzazione e numero e; funzione esponenziale; la funzione e^x; la funzione gaussiana; le funzioni iperboliche. Fenomeni esponenziali, la crescita di una popolazione, il carbonio 14. I logaritmi; logaritmo del prodotto, del quoziente, della potenza. Derivata delle funzioni exp(x) e ln(x). Qualche esempio elementare di equazione logaritmica e funzione logaritmica (p.es. ln(1-x^2)). (15 ore)Calcolo infinitesimale: richiami sul concetto di derivata di una funzione; introduzione all'Analisi Non Standard: numeri iperreali e parte standard; definizione di derivata secondo Leibniz (quoziente di infinitesimi), secondo Robinson (come parte standard) e secondo Cauchy-Weierstrass (come limite); Derivate fondamentali. Regole di derivazione (funzione composta, funzione inversa, prodotto, quoziente). (15 ore)Continuità e limiti di una funzione; definizione di continuità intuitiva e con gli infinitesimi; funzioni continue e funzioni derivabili; le funzioni abs(x), sign(x), floor(x); limiti e parte standard; alcuni limiti notevoli (sin(x)/x); regola di de l’Hopital. (10 ore)Studio di funzioni algebriche fratte. Insieme di definizione, ricerca degli zeri, studio del segno, asintoti verticali, orizzontali, obliqui (uso della parte standard). Richiami sulla ricerca dei massimi e dei minimi. Ricerca dei flessi (I e II metodo). (20 ore)Approssimazione polinomiale di una funzione: il polinomio di Maclaurin. Sviluppi delle funzioni cos(x), sin(x), exp(x), 1/(1-x) … Derivazione e integrazione con Maclaurin. Integrazione di funzioni non calcolabili elementarmente (exp(-x^2), sin(x)/x). (10 ore) Richiami sulla definizione di integrale definito e indefinito di una funzione. Calcolo di aree comprese tra due curve. Approssimazione di un'area: formula dei trapezi e di Simpson.

Laboratorio: uso di Excel per problemi di probabilità e per alcuni problemi su interesse composto e capitalizzazione; uso di Geogebra come ausilio per lo studio di funzioni, polinomi di Maclaurin e altri argomenti di analisi.

Libro di testoBergamini-Trifone Modulo N (Esponenziali e logaritmiche) Maraschini-Palma mod. 23bis Lineamenti di calcolo infinitesimale.

Altri sussidi didatticiSoftware: Excel, GeogebraPiattaforma didattica: MoodleMateriale didattico prodotto dal docente: Analisi Infinitesimale (NSA) nel sito del Foscarini

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A.S. 2008/09Classe III BRELAZIONE FINALE DI

MATEMATICA con elementi di InformaticaDocente: Paolo Bonavoglia

CONOSCENZE e CONTENUTI DISCIPLINARI

Vedi programma svolto.

COMPETENZE E CAPACITA'

Saper risolvere semplici problemi di probabilità.Saper semplificare espressioni esponenziali e logaritmiche.Saper studiare una funzione (dominio, zeri, asintoti, massimi minimi e flessi).Saperne disegnare il grafico.Saper usare software matematici (Geogebra) .

METODI

Lezione frontale; esercitazione in classe. Esercitazione in laboratorio di informatica.

CLASSE

Insegno matematica in questa classe dall'A.S. 2005/06 (classe V ginnasio); la classe ha sempre dimostrato buona disponibilità al dialogo educativo e allo studio. Il profitto è su livelli soddisfacenti; la deviazione dalla media è abbastanza contenuta e le situazioni di insufficienza grave sono limitate per numero e per entità.

MICROSPERIMENTAZIONE ANALISI NSA

Da alcuni anni attuo una microsperimentazione che consiste nell'anticipare al penultimo anno di corso (II liceo) alcuni temi di analisi e precisamente derivate e integrali indefiniti e definiti di funzioni algebriche. L'approccio ricalca la storia dell'analisi a partire da Leibniz e si vale dell'analisi NSA che consente di affrontare senza difficoltà derivate e integrali senza dover affrontare la teoria dei limiti, evitando di confinare questi argomenti all'ultimo periodo dell'ultimo anno e consentendo importanti interazioni con il programma di Fisica.Lo studio dell'analisi è continuato nell'ultimo anno di corso, con particolare riguardo allo studio di funzioni, in particolare funzioni algebriche fratte con asintoti. Lo studio dei limiti, non strettamente necessario in un approccio NSA, dove è sufficiente la funzione parte standard, è stato ridotto alla trattazione dei paradossi di Zenone, alle applicazioni alla ricerca degli asintoti, alla definizione di continuità e discontinuità.Particolare importanza è stata data ai metodi numerici, oggi sempre più importanti, in particolar modo approssimazione di funzioni con i polinomi di Maclaurin e calcolo di aree con le formule dei trapezi e di Simpson.Questa sperimentazione ha comportato lo spostamento all'ultimo anno di corso della trattazione delle funzioni esponenziali e logaritmiche.

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Ginnasio Liceo “Marco Foscarini”CANNAREGIO 4942 - VENEZIA

A.S. 2008/09Classe III BPROGRAMMA SVOLTO DI

FISICA Docente: Paolo Bonavoglia

Meccanica Richiami su energia cinetica e potenziale e conservazione dell'energia. Potenza meccanica. Watt. (3 ore)Meccanica dei fluidi La pressione. I principi di Archimede e di Pascal. La legge di Stevin. (6 ore)Termologia Temperatura e termometri; leggi di Gay-Lussac e legge di stato dei gas perfetti; diagramma pV. Teoria cinetica dei gas. Calore, caloria, capacità termica, calore specifico, propagazione del calore. Equivalente meccanico della caloria. (9 ore)Termodinamica Primo principio. Ciclo di Carnot. Secondo principio: enunciati di Kelvin e di Clausius. L'entropia secondo Boltzman e secondo Shannon. (15 ore)Onde Richiami sulle onde; interferenza ed effetto Doppler. Onde acustiche. Luce. Onde elettromagnetiche e trasmissione radio. Velocità delle onde. (6 ore)Elettrostatica Carica elettrica e legge di Coulomb; campo elettrico, lavoro e potenziale elettrico; capacità elettrica e condensatori. (9 ore)Elettromagnetismo Corrente elettrica, conduttori, circuiti elettrici; leggi di Ohm. Effetto Joule, potenza elettrica. Magnetismo naturale, campo magnetico generato da una corrente elettrica; forza di Lorenz. Legge di Faraday-Lenz e generazione di correnti alternate. Semiconduttori: diodi e transistor. (30 ore)Relatività Esperimento di Michelson-Moreley, contrazione di Lorenz, principio di relatività ristretta di Einstein; trasformazioni di Lorenz, separazione, cronotopo. Massa e energia relativistiche. Relatività generale, principio di equivalenza, unificazione di gravità e inerzia. Legge della geodetica. Espansione dell'universo e modelli cosmologici. Comprendere il significato del principio di relatività e del concetto di spazio-tempo. Saper applicare le leggi studiate. (10 ore)

Esperienze in laboratorio

Meccanica dei fluidi (dimostrazione da banco: campana a vuoto, vasi comunicanti …)Termologia (dimostrazione da banco: dilatazione, termometro, calorimetro …)Onde (dimostrazione da banco: rifrazione e riflessione in un liquido …)Elettrostatica: (dimostrazione da banco: elettroscopio, gabbia di Faraday, macchina di Van der Graaf)Circuiti elettrici (esperienza: verifica della legge di Ohm)Elettromagnetismo: (dimostrazione da banco: esperienza di Oersted, magneti, motore elettrico)

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A.S. 2008/09Classe III BRELAZIONE FINALE DI

FISICA Docente: Paolo Bonavoglia

CONOSCENZE e CONTENUTI DISCIPLINARI

Vedi programma svolto.

COMPETENZE E CAPACITA'

Saper risolvere semplici problemi di meccanica e meccanica dei fluidi.Saper risolvere semplici problemi di elettrostatica.Saper leggere e interpretare un diagramma fisico (p.es. Il diagramma Vp in termodinamica).

METODI

Lezione frontale partecipata. Esperienze in laboratorio.

CLASSE

Insegno Fisica in questa classe dall'A.S. 2007/08 (classe II liceo); anche in questa materia la classe ha dimostrato buona disponibilità al dialogo educativo e allo studio. Il profitto è su livelli soddisfacenti; la deviazione dalla media è abbastanza contenuta e le situazioni di insufficienza grave sono limitate per numero e per entità.Vi è stato per vari motivi un certo ritardo nello svolgimento del programma in II liceo e il recupero di questo ritardo in III liceo si è andato a sommare con il notevole numero di ore perse per svariati motivi in questo anno scolastico, così che ho dovuto effettuare diversi tagli su alcuni argomenti (p.es. Le onde) che ho dovuto trattare in modo molto sintetico.

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Relazione finale del docentea.s. 2008/2009

Docente Ferrini MicheleMateria Scienze Naturali Classe III B

Presentazione della classe

La classe è costituita da 25 alunni 14 ragazze e 11 ragazzi. Gli studenti si sono, nel complesso, rivelati interessati all’attività didattica, attenti e partecipi, dimostrando buone capacità, e voglia di emergere. L’impegno è apparso adeguato e costante. Gli allievi hanno consolidato nello studio delle Scienze della Terra, le abilità d’analisi e d’approfondimento richieste per un approccio serio e critico alle discipline scientifiche. Il clima disteso venutosi a creare nella classe, accompagnato dalla vivacità intellettuale e dalla generale disponibilità all’apprendimento di tutti, hanno favorito un contesto di lavoro produttivo e stimolante. Il rendimento, riferito agli obiettivi didattici, è da ritenersi, nella media, soddisfacente. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi:

Conoscenze:Modulo “L’universo”: Descrivere scopi e metodi d’indagine dell’astronomia e dell’astrofisica; conoscere i riferimenti e le coordinate per orientarsi nella sfera celeste; descrivere i principali metodi per misurare le distanze dei corpi celesti e per classificare le stelle; descrivere le fasi dell’evoluzione stellare; descrivere le caratteristiche principali del sistema solare; illustrare le teorie e le leggi che sono state elaborate per spiegare i fenomeni astronomici (teoria del Big Bang, leggi di Keplero e di Newton, ecc.).Modulo “Le rocce e i processi litogenetici”: definire le caratteristiche di un minerale; descrivere i criteri di classificazione dei silicati e degli altri minerali; distinguere i diversi tipi di rocce in base ai processi che portano alla loro formazione; descrivere i processi magmatici; conoscere i meccanismi delle eruzioni laviche; classificare i vulcani e mettere in relazione il tipo di edificio con il chimismo del magma; descrivere i processi sedimentari; descrivere i processi metamorfici; spiegare il ciclo litogenetico.Modulo “La dinamica terrestre”: spiegare il meccanismo che origina i terremoti; conoscere i metodi per la determinazione dell’intensità sismica; conoscere il concetto di rischio sismico; descrivere gli strati interni del pianeta Terra; descrivere le tappe del percorso storico che ha portato dalle teorie fissiste alla tettonica a placche; descrivere la struttura geologica dei fondali oceanici; illustrare i fondamenti della teoria della Tettonica a placche; descrivere le caratteristiche delle placche; conoscere la dinamica e le strutture dei margini di placca; conoscere le cause del vulcanismo intraplacca; descrivere i processi di formazione delle montagne.Modulo “Il clima”: spiegare cosa sono i venti e come si generano; descrivere i tipi di precipitazioni e spiegare le variazioni del tempo meteorologico; spiegare come si sviluppa la circolazione atmosferica globale secondo la teoria delle tre celle e le teorie più recenti; comprendere le cause dell’innalzamento termico globale.Modulo “Cartografia”: definire una carta geografica; comprendere il senso del reticolo di meridiani e paralleli, conoscere le principali forme di proiezione in uso.

Competenze e capacità:Utilizzare in modo appropriato ed efficace un lessico astronomico, geografico e geologico fondamentale.Correlare cause ed effetti dei fenomeni astronomici, meteorologici e geologici.Interpretare dati e informazioni nei vari modi in cui possono essere presentati (carte astronomiche, meteorologiche, topografiche, tematiche; disegni, tabelle, grafici e formule).Raccogliere dati (mediante consultazione di manuali, testi, riviste, strumenti multimediali) e porli in un contesto coerente di conoscenze e in un quadro plausibile di interpretazione.Riflettere sui percorsi storici, sull’applicazione del metodo scientifico, sul progressivo sviluppo di tecniche e strumenti che hanno caratterizzato le scoperte in campo astronomico e geologico.Individuare categorie per caratterizzare oggetti astronomici e geologici (corpi celesti, rocce, minerali) sulla base di analogie e differenze. Riconoscere nella realtà quanto raffigurato da illustrazioni e carte e viceversa.

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Collocare le conoscenze acquisite circa gli oggetti e i fenomeni studiati all’interno del contesto più ampio dell’evoluzione del cosmo.Utilizzare le conoscenze acquisite su litosfera e atmosfera per impostare su basi razionali i termini dei problemi ambientali.Sapere interpretare criticamente i messaggi dei mass media in tema di scienza, natura, ambiente

Contenuti disciplinariModulo “L’universo”: Costellazioni, zodiaco, poli celesti, equatore, paralleli, meridiani celesti, orizzonte astronomicocoordinate astronomiche orizzontali (altezza, azimut). Stelle occidue e circumpolari. Telescopi ottici, ingrandimento, potere di risoluzione, Radioastronomia, analisi spettrale. Distanze astronomiche, metodo della parallasse, parsec, Unità astronomica, anno luce. Magnitudine apparente e assoluta. Classi spettrali, diagramma HR. Nebulose. Evoluzione delle stelle: protostelle, fase di stabilità e fusione nucleare, nane bianche, giganti rosse, supernove, stelle a neutroni, buchi neri. Struttura della Via Lattea, ammassi stellari aperti e globulari. Galassie ellittiche, a spirale, irregolari, ammassi e superammassi galattici. Materia oscura. Struttura e origine dell’universo, legge di Hubble, Big bang, radiazione cosmica di fondo. Origine del sistema solare. Il Sole: struttura interna, fotosfera, macchie, cromosfera, corona. Il moto dei pianeti del sistema solare: leggi di Keplero, legge di gravitazione universale, moti terrestri e loro conseguenze, la misura del tempo, i calendari. Modulo “Le rocce e i processi litogenetici”: crosta terrestre, minerali, reticoli cristallini, celle elementari, genesi e struttura dei cristalli. Sostanze amorfe, polimorfismo, isomorfismo, vicarianza. Classificazione dei minerali, silicati e struttura di nesosilicati, inosilicati, fillosilicati, tettosilicati.. Silicati femici e salici. Minerali non silicati: cenni a elementi nativi, solfuri, aloidi, ossidi, carbonati, solfati. Rocce, processi litogenetici. Magmi e rocce magmatiche, intrusive ed effusive, strutture macro e microcristalline, struttura vetrosa e porfirica. Magmi acidi e basici, graniti, andesiti, basalti, gabbri, peridotiti. Genesi dei magmi. Magmi primari e secondari. Cristallizzazione frazionata, serie di Bowen discontinua e continua, differenziazione magmatica. Plutoni, batoliti, filoni strato, laccoliti, dicchi. Vulcani, diapiri, anatomia di un vulcano. Lava, piroclasti, gas vulcanici, nubi ardenti,. Attività effusiva, colate subaeree e subacqueee. Classificazione degli edifici vulcanici: vulcani a scudo e a cono. Vulcanismo secondario: fumarole, solfatare, soffioni boraciferi, geyser. Processo sedimentario, erosione, trasporto e sedimentazione, diagenesi. Rocce sedimentarie clastiche, organogene, d’origine chimica. Processo metamorfico, grado metamorfico. Metamorfismo di contatto, cataclastico, regionale. Il ciclo litogenetico.Modulo “La dinamica terrestre”: Genesi dei terremoti, teoria del rimbalzo elastico, ipocentro ed epicentro. Onde sismiche primarie, secondarie e superficiali, sismografi, sismogrammi. Scale Richter e Mercalli. Onde sismiche, interno della Terra e superfici di discontinuità. Crosta continentale e oceanica, mantello, nucleo. Celle convettive del mantello. Dinamica della litosfera, teorie fissite, deriva dei continenti e prove geologiche, paleontologiche, paleoclimatiche, geofisiche. Verso la tettonica a Placche: espansione dei fondali oceanici, dorsali e fosse, sedimenti oceanici, migrazione dei poli magnetici, inversioni di polarità anomalie magnetiche. Rift valley, faglie trasformi, età dei fondali. Teoria della Tettonica a Placche: margini di placca divergenti, conservativi, convergenti, struttura e caratteristiche delle placche. Margini continentali passivi, trasformi, attivi. Formazione degli oceani, fatturazione di un continente e apertura di un bacino oceanico. Sistemi arco–fossa, zone di subduzione, complessi d’accrezione, archi vulcanici, bacini marginali. Punti caldi e vulcanismo intraplacca. Il meccanismo che muove le placche. Orogenesi, ofioliti, collisione oceano-continente, collisione continente-continente. Evoluzione dei continenti, scudi, piattaforme, orogeni. Modulo “L’atmosfera”: Bilancio radiativo della Terra, radiazione globale ed effettiva, effetto serra, bilancio radiativo globale. Temperatura dell’aria, fattori astronomici (inclinazione dei raggi solari), geografici (altitudine e gradiente termico verticale, presenza di bacini marini o lacustri, esposizione topografica, copertura vegetale) antropici (urbanizzazione). Misure di temperatura e scale termometriche. Pressione atmosferica, unità di misura, fattori influenzanti (altitudine, temperatura, umidità dell’aria). Aree cicloniche e anticicloniche. Venti, velocità e direzione. Circolazione atmosferica generale, distribuzione delle pressioni sulla superficie terrestre, teoria delle tre celle, correnti occidentali e orientali, correnti a getto. Modulo “Cartografia”: Latitudine e longitudine, il calcolo della latitudine, meridiani e paralleli, definizione di carta geografica, proiezioni geografiche, simbolismo cartografico.

Mezzi e MetodiLezione frontale tradizionale, lettura e spiegazione del manuale, disegni e schemi alla lavagna. Apprendimento indipendente (studio personale in classe e a casa) e successiva discussione.Osservazioni di laboratorio: campioni geologici.

Testo in adozione“Geografia generale: astronomia e astrofisica, geologia, geografia fisica”, di M.Crippa, M.Fiorani, Editrice Mondadori Scuola

Venezia, 15 maggio 2009 prof. Michele Ferrini

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Docente: PIERANGELA SABBADINMateria: STORIA DELL’ARTE

CLASSE III SEZ B

Data di presentazione :15 maggio 2009

Analisi della classe con riferimento alla situazione di partenza

La classe ha avuto continuità d’insegnamento nei cinque anni nella disciplina in questioneIl gruppo attuale di 25 studenti ha dimostrato nel complesso un certo interesse, attenzione e disponibilità al dialogo anche se con esiti differenti.Il programma sviluppato ha affrontato argomenti del settecento, ottocento, e ha appena accennato agli argomenti del novecento.La partecipazione all’attività didattica svolta è stata generalmente positiva, mostrando alcuni studenti particolarmente coinvolti.Il grado espressivo raggiunto è per una buona parte degli studenti accompagnato da una certa capacità di lettura, autonomia di giudizio ed interiorizzazione dei contenuti.

Obiettivi raggiunti in termini di conoscenze, competenze e capacità

Visti gli obiettivi specifici della disciplina preventivamente fissati:• analisi, comprensione e valutazione di una varietà di opere considerate nella loro complessità e diversità di

realizzazioni

• riconoscimento e analisi delle caratteristiche tecniche (materiali, procedimenti, tecnologie, ecc…), delle caratteristiche strutturali (configurazione interna, peso, linee forza della composizione ecc…) e dei significati di un’opera

• identificazione dei contenuti e dei modi della raffigurazione e degli usi codificati

• comprensione della relazione che le opere hanno con il contesto considerando: autore, corrente artistica, destinazione-funzioni, rapporto con il pubblico e con la committenza

• Riconoscimento dei rapporti che un’opera può avere con altri ambiti della cultura (scientifici, tecnologici e letterari)

• Espressione di un giudizio personale sui significati e sulle qualità specifiche dell’opera (alla luce di analisi e di eventuali confronti)

• Comprensione ed utilizzazione appropriata della terminologia specifica dell’ambito artistico.

Si può concludere che quasi tutti gli studenti a fine anno hanno dimostrato di:1. Essersi sufficientemente impegnati nel raggiungimento degli obiettivi

2. Aver partecipato in qualche modo al dialogo didattico ed educativo

3. Essere consapevoli delle proprie capacità

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Si può concludere inoltre che sono stati raggiunti i seguenti obiettivi specifici:

in ordine a conoscenze la maggior parte degli studenti sa:• descrivere la maggior parte delle opere affrontate nel corso dell’anno

• conoscere alcune delle principali città d’arte italiane ed europee e le loro istituzioni museali o complessi monumentali

• conoscere i principali termini specifici del linguaggio artistico ed il loro significato

in ordine a competenze la maggior parte degli studenti dimostra di:• avere conseguito delle abilità linguistico-espressive usando con competenza la terminologia specifica

• leggere e comprendere in modo guidato e/o autonomo un testo figurativo o scritto

• Contestualizzare storicamente e geograficamente le maggiori opere d’arte analizzate durante l’anno

in ordine a capacità la maggior parte degli studenti è in grado di:• Riconoscere, comprendere e descrivere le relazioni che le opere affrontate nel corso dell’anno hanno con il

contesto considerando: autore, corrente stilistica, destinazione e funzione, rapporto con il pubblico e con la committenza, ubicazione geografica e collocazione storica.

• Essere consapevole dell’aspetto sincronico e diacronico nello studio dei principali fatti artistici anche in relazione alle altre discipline.

in ordine a capacità solo una parte degli studenti è in grado di:• riconoscere i rapporti che un’opera può avere con altri ambiti della cultura, o con il contesto storico geografico

• comprendere ed utilizzare in diversi contesti il lessico specifico dell’ambito artistico, con padronanza di analisi e lettura dell’opera

• sviluppare temi in modo autonomo operando collegamenti anche tra diverse discipline e predisponendo mappe concettuali

• operare sintesi personali al fine di cogliere gli elementi emergenti di un dato autore, stile e contesto

Grado di istruzione e profitto della classe

Il grado di istruzione raggiunto dalla classe nella disciplina può definirsi nel complesso buono. Il profitto della classe non è omogeneo: un ristretto gruppo ha conseguito ottimi risultati, un altro gruppo ristretto ha conseguito la sufficienza, il resto della classe ha ottenuto risultati buoni o discreti.

Attività di recupero e altre attività culturali svolte

Non è mai stato necessario svolgere alcun tipo di attività di recupero né ne è mai stata fatta richiesta.È stato svolto ad aprile un itinerario didattico interdisciplinare alla villa Pisani di Stra articolato in due percorsi: “Sulle tracce di Gabriele d’Annunzio ed Eleonora Duse a Villa Pisani” e “Il giardino romantico: oscurità e penombre nel parco di villa Pisani”.

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Metodi e tecniche di insegnamento

La metodologia didattica si è così articolata:• illustrazione alla classe per stimolare l’interesse e la motivazione e per definire i concetti principali con la

relativa spiegazione

• spiegazione delle tematiche fissate nel programma

• lettura e sintesi del testo figurativo con verifica della comprensione

• fase della verifica e della valutazione (formativa e sommativa)

Le tecniche d’insegnamento sono state le seguenti:• Lezione frontale

• Lezione con l’ausilio di diapositive o del supporto informatico

Materiali didattici utilizzati

Libro di testo: Cricco-Di Teodoro, Itinerario nell’arte, volume III, Dall’età dei lumi ai giorni nostri,Sussidi audiovisivi, videoproiettore.

Criteri e strumenti di valutazione

La valutazione è stata effettuata secondo i criteri e la griglia proposti e condivisi da tutti i docenti del consiglio di classe.La produzione sia orale che scritta ha come oggetto prove tendenti a stimolare e verificare varie abilità. La valutazione pertanto tiene conto dei seguenti criteri di valutazione:

• Chiarezza ed efficacia del messaggio

• Organizzazione del discorso

• Qualità e quantità dell’informazione

• Ricchezza lessicale e adeguatezza del registro usato contributi critici e personali

• Autonomia di giudizio.

Griglia di valutazione per la produzione oralePer la griglia si rimanda al documento di classe

Tipologia delle prove di verifica utilizzate

La verifica,parte integrante del processo di insegnamento e apprendimento, è stata applicat ogni volta che si è concluso un nodo tematico, o un’unità didattica al fine di accertare l’efficacia del processo messo in atto. La verifica ha accertato quindi:l’efficacia della programmazione propostale conoscenze, le competenze e le capacità acquisitela necessità di interventi di integrazione e recupero.I tipi di verifica sono statiOrale: per verificare conoscenze, competenze e capacitàQuestionari scritti: per accertare conoscenze, competenze e capacità

Il numero minimo di verifiche per quadrimestre è stato di due

L’insegnante

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Docente: PIERANGELA SABBADINMateria: STORIA DELL’ARTE

CLASSE III SEZ B

Data di presentazione :15 maggio 2009

PROGRAMMA SVOLTO

Il settecento: Illuminismo, Neoclassicismo e sensibilità preromantica.Illuminismo e ruolo dell’arte e del museo. Razionalità, geometria, antico e superamento del barocco.I caratteri generali del neoclassicismo e il pensiero di Winckelmann. Gli scavi archeologici di Ercolano e Pompei, il ruolo di Roma. Il Grand Tour.

A.Canova: profilo dell’autore; il pensiero e l’attività a tutela dell’antico e del patrimonio artistico italiano; il rapporto con Napoleone, con Pio VII e con Roma.Opere: Studio dal gruppo di Castore e Polluce, Accademie di nudi virili, Teseo sul Minotauro 1781-83, Amore e Psiche che si abbracciano 1787-93, Ebe 1800-1805, Paolina Borghese come Venere vincitrice 1804-08, Monumento funebre a Maria Cristina d’Austria 1798-1805, Napoleone Bonaparte come Marte pacificatore1803-06.

J.L. David: profilo dell’autore; arte, storia e passione politica tra settecento e ottocento, Prix de Rome e Accademia di Francia a Roma.Opere: Accademia di nudo (Patroclo) 1780, Il giuramento degli Orazi 1784, La morte di Marat 1793, Le Sabine 1794-1799, Bonaparte valica le Alpi al passo del Gran San Bernardo 1800-1801, Marte disarmato da Venere e dalle Grazie 1824.

G.B. Piranesi: profilo dell’autore, cultura barocca, passione per l’antico e sensibilità preromantica dell’artista veneto a Roma; superiorità dell’arte greca o dell’arte romana?Opere: Ponte di trionfo 1750, Carceri 1749-50, Carceri 1761, Fondamenta del Mausoleo di Adriano, dalle Antichità romane 1756, Progetto per San Giovanni in Laterano 1764-67, Santa Maria del Priorato di Malta 1764 e ss.

L’ottocento: RomanticismoSensibilità romantica ed esperienza emotiva, il sublime le sue fonti e l’arte; l’arte romantica e la storia, la natura, la fede, l’irrazionalità, il genio, l’antico, la solitudine spirituale, la malinconia e la dimensione cosmica. Neoclassicismo e romanticismo: due volti dell’Europa tra settecento e ottocento.

T. Géricault: profilo dell’autore, l’antico e l’esperienza romana, storia contemporanea e interpretazione romantica.Opere: Corazziere ferito che abbandona il Campo di Battaglia 1814, Cattura di un cavallo selvaggio nella campagna romana 1816, La zattera della Medusa 1819, Frammenti anatomici 1818, Serie degli alienati 1822-23.

E. Delacroix: profilo dell’autore; arte, letteratura, storia ed esotismo tra composizione dinamica e colore.Opere: La barca di Dante 1822, La Libertà che guida il popolo 1830, Il massacro di Scio 1823-24, La morte di Sardanapalo 1827, Le donne di Algeri 1834, Giacobbe lotta contro l’angelo 1854-61.

J.M.W. Turner: profilo dell’autore; la pittura di paesaggio da vedutismo a pittura d’atmosfera; il pittore romantico come viaggiatore, imprenditore, innovatore e ricercatore.Opere: Cattedrale di Ely 1797, Chiaro di luna a Millbank 1797; appunti dai taccuini di viaggio in Europa, Italia e a Venezia; Regolo 1828 ; I signori viaggiatori sulla via del ritorno dall’Italia con la diligenza in una bufera di neve sul monte Tarrar 1829; studi di cieli, nuvole e tramonti; L’incendio della Camera dei Lord 16 ottobre 1834; La valorosa Temeraire trainata all’ultimo ancoraggio per essere demolita 1838; Pioggia,vapore e velocità.La grande ferrovia occidentale 1844; Luce e colore: la teoria di Goethe: il mattino dopo il diluvio 1843.

C.D. Friedrich: profilo dell’autore; genio e spirito malinconico, solitudine spirituale e dimensione cosmica del sentimento, natura come proiezione di una dimensione interiore: morte del vedutismo.Opere: La croce sulle montagne (altare Tetschen) 1808; Abbazia nel querceto 1809-1810; Monaco in riva al mare 1808-1809; Paesaggio d’inverno con chiesa 1811; Paesaggio d’inverno 1811; Il viaggiatore sopra il mare di nebbia 1818;

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Scogliere bianche a Rugen 1818; Naufragio della Speranza tra i ghiacci 1822; Quercia nella neve 1829; La grande riserva di Ostra 1830-32.

Approfondimento attraverso il percorso didattico: “Il parco di Villa Pisani a Stra tra settecento e ottocento”

L’ottocento: Tendenze realisteLa Scuola di Barbizon: la trasformazione della pittura di paesaggio e il bisogno di una fonte diretta d’ispirazione.Opere: Corot, Il ponte di Augusto a Narni 1826; Théodore Rousseau, Strada nella foresta di Fontainebleau, effetto di tempesta 1860-1865; C.F. Daubigny, Lo stagno 1858.

Il Realismo: tendenze realiste e realismo integrale o programmatico. Il sistema espositivo dei Salons annuali a Parigi e il Pavillon du Réalisme; i generi pittorici e la pittura di storia; pittura, letteratura e necessità del vero: “…siamo spinti in direzione dello studio dei fatti e delle cose”.Opere: J.F. Millet, Le spigolatrici 1857

G. Courbet: profilo dell’autore, Opere: Lo spaccapietre 1849; Funerale ad Ornans 1849; Giovani donne di paese danno l’elemosina ad un guardiana di vacche di una vallata di Ornans, 1852; L’atelier del pittore, Allegoria reale determinante un periodo di sette anni della mia vita artistica e morale, 1855; Fanciulle sulle rive della Senna 1857.La nuova architettura del ferro in EuropaEffetti dei progressi della seconda rivoluzione industriale sull’architettura. Nuove esigenze funzionali e nuove e adeguate risposte tecnologiche: lo sviluppo della ferrovia e le esposizioni universali alle base delle nuove tipologie architettoniche del XIX secolo. Architetti ed ingegneri alle prese con i nuovi materiali e la nuova progettazione.Opere: Paxton, Il palazzo di cristallo, Londra 1850-51; Dutert, La galleria delle macchine, Parigi 1889; Eiffel, La torre del centenario della rivoluzione, Parigi, 1889.

I grandi piani urbanistici di fine ottocentoIndustrializzazione e urbanistica, il piano di Haussmann per Parigi e la nascita dei boulevards, l’Opera Garnier.

La fotografiaL’invenzione del secolo, l’evoluzione della camera ottica, breve storia della tecnica della fotografia, generi fotografici, pittori e fotografi.

La stagione dell’impressionismoParigi teatro di una rivoluzione artistica; principi dell’arte impressionista, i protagonisti, le mostre (1874-1886) e il “sistema dell’arte”, il rapporto con la fotografia, il giapponismo, Zola e gli impressionisti.

E. Manet: profilo dell’autore, impressionista o realista? Il rapporto con l’accademismo, il rapporto con i grandi maestri del passato e del presente, il rapporto con il pubblico. Opere: Colazione sull’erba, 1863; Olympia 1863; ritratto di Emile Zola, 1868; Il balcone 1869; Claude Monet e la moglie nell’atelier galleggiante 1874; Il bar delle Folies-Bergères 1881-82.

C. Monet: profilo dell’autoreOpere: Donne in Giardino 1866-67; Colazione sull’erba 1866; Terrazza a Saint Adresse 1867; La gazza, 1869; La Grenouillère 1869; Impressione,sole nascente,1872; I papaveri,1873; Boulevard des Capucines, 1873; Il ponte d’Argenteuil, 1874; L’atelier galleggiante, 1874; La passeggiata, 1875; La gare di Saint Lazare 1877; Rue Saint Denis, festa del 30 giugno, 1878; serie: la Cattedrale di Rouen 1892-93; Lo stagno delle ninfee 1899; serie: Le ninfee 1898 e ss; Palazzo Ducale a Venezia, 1908.E. Degas: profilo dell’autoreOrchestrali 1870; Prova di un balletto sulla scena1874; La lezione di ballo, 1873-75; L’assenzio 1875-76; Ballerina con bouquet, 1878-80; Piccola danzatrice di quattordici anni (1881 cera, 1921-31 fusione); Le stiratrici, 1884; La tinozza, 1886; Donna che si pettina 1885;

P.A Renoir: profilo dell’autoreStudio di nudo per le “grandi bagnanti”, 1884; La Grenouillère 1869; La passeggiata 1870; Il palco, 1874; Nudo femminile al sole, 1875-76; Le Moulin de la Galette, 1876; Colazione dei canottieri, 1881; Bagnante seduta,1883; Danza in città e danza in campagna 1882-73; La montagna di Sainte-Victoire, 1889.Tendenze post-impressioniste

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Critiche ai principi dell’arte impressionista: pointillisme, sintetismo, arte come costruzione di armonie parallele alla natura, arte come necessità espressiva. I protagonisti e il 1886 come anno cruciale per la fine dell’impressionismo. Parigi, la Bretagna, la Provenza: il cambiamento della geografia dell’arte sul finire del secolo. Simbolismo e primitivismo. L’arte ideista e il principio dell’astrazione.

P. Cézanne: profilo dell’autore e la poetica del trattare la natura secondo il cilindro, la sfera e il cono.Opere: La casa dell’impiccato a Auvers-sur-Oise, 1872-73; I giocatori di carte, 1898; I bagnanti, 1890; Le grandi bagnanti, 1906; Le grandi bagnanti, 1894-1905; Le grandi bagnanti, 1900-1905; La montagna Sainte-Victoire vista dai Lauves, 1904-1906; La montagna Sainte-Victoire vista da Bellevue, 1882-85; La montagna Sainte-Victoire vista da Bibemus, 1897. Accenni alle nature morte e ai ritratti.

G. Seurat: profilo dell’autore e definizione di “impressionismo scientifico”.Opere: Une bagnaide ad Asnière, 1883-84; Une dimanche après-midi à l’Ile de la Grande Jatte, 1883-1885; Il circo, 1891; le Chahut, 1889-90.

P. Gauguin: profilo dell’autore. Il rapporto con la realtà, la modernità, la religione, la natura, il giapponismo, l’esotismo, l’arte del museo. Il principio dell’astrazione e dell’antinaturalismo: l’arte ideista.Sintetismo e Nabis ( E. Bernard e P. Sérusier).

Opere: Autoritratto con aureola, 1889; La visione dopo il sermone,1888; P. Serusier: Paesaggio al Bois d’Amour (Il Talismano) 1888; Il Calvario (Il Cristo verde) 1889; Ta Matete (Il mercato) 1892; L’onda, 1888; Il Cristo giallo, 1889; “Come! Sei gelosa?” 1892; “Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?” 1897-98;

V. Van Gogh: profilo dell’autore, periodo scuro (1881-1886), periodo parigino (1886-1888), periodo di Arles (1888-1890). Opere: Giovane inginocchiato con falcetto, 1881; Contadino che vanga, 1882; Cielo tempestoso sulla spiaggia di Scheveningen, 1882; Contadino che brucia sterpi, 1883; Tessitore al telaio, 1884; Tessitore davanti ad una finestra aperta, vista con la torre di Neunen, 1884; La vecchia torre del cimitero di Neunen, 1884; La chiesa di Neunen con i fedeli, 1884; Viale di pioppi in autunno, 1884; nature morte e ritratti di contadini e contadine; Studi per i mangiatori di patate; I mangiatori di patate, 1885; paesaggio al crepuscolo, 1885; Natura morta con Bibbia,. “Quattordici Luglio a Parigi” 1886; Le moulin de la galette,1886; Tre paia di scarponi, Parigi 1886; Antologia di autoritratti; Quattro girasoli appassiti, Parigi 1887; Ritratto di Père Tanguy, 1886-87; La pianura della Crau con le rovine di Montmajour, 1888; La Veduta della Crau con i peschi in fiore, 1889; Veduta di Arles con iris in primo piano, 1888; Campo di grano con veduta di Arles, 1888; La casa gialla, 1888;La sedia di Paul Gauguin, 1888; La sedia di Vincent con pipa,1888;La camera di Vincent ad Arles, 1889; Notte stellata sul Rodano, 1888; Il ponte di Langlois ad Arles,1888; Serie dei girasoli su un vaso, 1888; Iris, 1889; Notte stellata (cipresso e paese) 1889; Rami di mandorlo in fiore, 1890; Ritratto del dottor Gachet, 1890; La chiesa di Auvers sur Oise, 1890;Campo di grano con volo di corvi, 1890; campo di grano sotto un cielo tempestoso, 1890.

L’arte di fine secolo tra Liberty e Secessioni.La “Belle Epoque”: i presupposti per l’art nouveau e l’esperienza di W. Morris. Arte e industria: il nuovo gusto borghese. L’architettura Art Nouveau, Modernista, Liberty, Jugendstil, Secessione: ispirazione, imitazione, astrazione: il rapporto con la natura. L’esperienza delle arti applicate a Vienna tra Kunstgeverbeschule e Secession (1897): Klimt, Moser, Otto Wagner, Hoffmann, Olbrich.E. Munch artista ispiratore della secessione berlinese (1898).

Autori e opere: W. Morris, disegno per Chintz, 1876W. Morris e E.Burne Jones, pagina a stampa 1896H. Van de Velde, scrivania,1898A. Loos e fratelli Thonet, Sedia per il café Musem di Vienna,1899V. Horta, Ringhiera della scala principale dell’Hotel Solvay, 1894H Guimard, stazione della metropolitana, 1900Gaudì , Casa Milà , 1905-1910J. Hoffmann, palazzo Stoclet , 1905-1911J.M. Olbrich, Palazzo della Secessione, 1898-1899Moser, copertine di Versacrum.G. Klimt, Idillio, 1884G. Klimt, Giuditta I, 1901G. Klimt, Serie di ritratti femmili

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G. Klimt, La culla, 1917G. Klimt, Decorazione della sala da pranzo di Palazzo StocletE. Munch, La fanciulla malata, 1885-86E. Munch, Sera nel corso K. Johann, 1892E. Munch, Il grido, 1893E. Munch, Pubertà, 1893

Programma svolto fino al 30 aprile 2009

Sviluppo di argomenti nel mese di maggio 2009La stagione delle avanguardie storicheConcetto d’ avanguardia.Accenni ai principali movimenti d’avanguardia e ai loro protagonisti tra 1905 e 1925:Matisse e i FauvesKirkner e Die BruckePicasso, Braque e il cubismoBoccioni e il futurismoDuchamp e il dadaIl surrealismo e MagritteDe Chirico e Metafisica

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A.S. 2008/09RELAZIONE FINALE

Docente: A.GalvanMateria: EDUCAZIONE FISICAClasse: 3B

CONOSCENZE• Conoscenza delle principali posture, di atteggiamenti e di gesti motori in genere e relativa

terminologia specifica• Conoscenza di gesti motori complessi subordinati o meno all’uso di piccoli o grandi attrezzi e relativa

terminologia specifica• Conoscenza di gesti tecnico-sportivi e relativa terminologia• Conoscenza dei principali meccanismi di allenamento in circuit-training

COMPETENZE E CAPACITA’• Rielaborazione e consolidamento degli schemi motori posseduti, integrati dalla consapevolezza

delle proprie capacità e dei propri limiti (più precisione nell’autovalutazione)• Ricerca di autonomia nell’elaborazione di lavori individuali su consegne precise• Consolidamento della socialità e del senso civico espressi mediante il rispetto dell’altro e la

disponibilità nei confronti del gruppo (capacità di individuare aree di interesse comuni al gruppo classe, partecipazione attiva alla lezione con apporti personali)

• Assimilazione e pratica di gesti sportivi individuali e di squadra• Assimilazione di alcuni principi teorici relativi alla fisiologia umana applicata al movimento

(tecnica della respirazione e dinamica fisiologica dello stretching)

CONTENUTI DISCIPLINARIUNITA’ DIDATTICHE – MODULI – PERCORSO- ARGOMENTI

• Potenziamento generale con preatletica di base e circuit-training – ore 8• Corpo libero: esercizi da tutte le stazioni, esercizi individuali ed a coppie, esercizi di mobilità

articolare e di potenziamento muscolare (conoscenza precisa del gesto e dell’efficacia sul corpo umano) – ore 12

• Esercizi di stretching mirati dalle varie stazioni – ore 10• Uso di piccoli e di grandi attrezzi: spalliera, palla, palla medica, funicella, bacchetta (esercizi specifici

e di riporto, individuali, a coppie ed in piccoli gruppi) – ore 10• Esercizi di respirazione controllata dalle stazioni sedute e supini – ore 6• Giochi sportivi: pallavolo, pallacanestro, calcio (in forma libera e con controllo della tecnica

individuale e di squadra) ore 20

METODI Tutti gli studenti sono stati sollecitati a verificare con costanza la possibilità di svolgere attività motoria o sportiva in relazione alle proprie capacità ed abilità. Pertanto i momenti dedicati al potenziamento generale, al corpo libero ed allo stretching sono sempre stati proposti a tutti, mentre si è lasciata libertà di scelta nello svolgimento delle pratiche tecnico-sportive.

MEZZI• Utilizzo di tutti gli attrezzi disponibili• Utilizzo degli spazi all’aperto disponibili all’interno e nelle vicinanze dell’Istituto (campo di

pallavolo, di calcio, strada circostante l’Istituto)

OSSERVAZIONIFin dal ginnasio la classe si è sempre caratterizzata per la correttezza generale del comportamento e per l’interesse dimostrato nei confronti degli argomenti proposti. Inoltre l’impegno evidenziato si è sempre mantenuto su un buon livello consentendo un rendimento complessivo soddisfacente. Buona la capacità di organizzare gli spazi di autonomia concessi con la ricerca della partecipazione quasi totale del gruppo.Per alcuni studenti il rendimento si è stabilizzato spesso su ottimi livelli, anche sportivi.

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Venezia 4 maggio 2009Adriana Galvan

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

PROF. Magni Roberto

Classe: III B Materia: Religione Cattolica Anno scolastico 2008/2009

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

CONOSCENZEL’insegnamento della religione cattolica concorre a promuovere il pieno sviluppo della personalità degli alunni e contribuisce ad un più alto livello di conoscenze e capacità critiche: concorre a promuovere l’acquisizione della cultura religiosa per la formazione della persona e la conoscenza dei principi del Cattolicesimo che fanno parte del patrimonio storico del nostro Paese.Gli allievi hanno acquisito mediamente una discreta conoscenza dei contenuti essenziali del Cattolicesimo (conoscere e valutare criticamente alcuni elementi in rapporto all’etica e alla filosofia moderna; conoscere l’immagine di Dio che nasce dall’esperienza pasquale dei discepoli; conoscere alcuni elementi della Chiesa di oggi nella sua realtà concreta e in qualcuno dei suoi documenti), di alcune grandi linee del suo sviluppo storico, delle espressioni più significative della sua vita.

COMPETENZEGli allievi sono abilitati ad accostare in maniera adeguata la Bibbia e i documenti principali della tradizione cristiana (sapersi confrontare con la Dottrina Sociale della Chiesa e i suoi valori; saper utilizzare correttamente il testo biblico come documento-fonte del cristianesimo e saperne cercare il messaggio umano e religioso), a individuare le molteplici forme del linguaggio religioso (artistiche-letterarie-sociali) e specificamente di quello cattolico.

CAPACITÁGli allievi hanno maturato discrete capacità di confronto tra il Cattolicesimo, le altre confessioni cristiane, le altre religioni e i vari sistemi di significato. Hanno compreso adeguatamente le diverse posizioni, rispettandole, che le varie persone assumono in materia etica e religiosa. Sanno riconoscere il ruolo del cristianesimo nella crescita civile della società italiana ed europea.

CONTENUTI DISCIPLINARIRelazione tra ragione e religione.La dimensione personale e sociale della religione.Alcuni elementi delle religioni islamica, buddista e cristiana.Religione e società. Essere vincenti o perdenti nella società.La conoscenza del “cuore” umano.Conoscenza di sé e conseguenze morali.La fame di felicità in Pascal e I. Calvino.Le tre strade della felicità: confronto tra Omero, G.Muccino, Evtuscenko e Montale.La morale della persona. La morale della corporeità. I documenti della dottrina sociale della Chiesa Cattolica.I temi morali maggiormente dibattuti nell’oggi.L’opera di carità svolta dal cristianesimo e l’importanza del laicato e della laicità.

METODOLOGIALa programmazione è stata attuata tenendo presenti le esigenze e le caratteristiche del percorso formativo degli allievi, e degli approcci diversi e dei contributi offerti dalle altre discipline di insegnamento.

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Nel rispetto della natura, finalità, obiettivi, contenuti dell’insegnamento della religione Cattolica, si sono attuati modelli che hanno tenuto conto di prospettive diverse ed insieme complementari: la prospettiva biblica, teologica, antropologica, storico-artistica.I contenuti svolti durante la lezione frontale sono stati approfonditi attraverso un’attenzione ai processi di crescita, di maturazione, alle esigenze dei singoli allievi; ai quali è stata offerta, attraverso il dialogo educativo in classe, la possibilità di confrontarsi, di paragonare le loro conoscenze con la realtà che incontravano per approfondire le conoscenze personali e discutere eventuali pre-giudizi o luoghi comuni.

MATERIALI DIDATTICI Nel processo didattico sono state avviate molteplici attività: avendo come riferimento il libro di testo (“Scuola di Religione”, di Luigi Giussani, ed. S.E.I.), sono stati inoltre reperiti e utilizzati vari documenti (biblici, ecclesiali, letterari, storico-culturali), sono state preparate delle schede ed esemplificazioni per assicurare riferimenti chiari e fondativi circa i contenuti dell’insegnamento della Religione Cattolica e per stimolare la partecipazione attiva degli allievi. Sono state svolte attività pratiche per rendere significativi gli appuntamenti importanti dell’anno, così da sottrarre il Natale e la Pasqua alla mercificazione del consumismo moderno.Grazie a queste attività si è arrivati a confrontare diverse tendenze, atteggiamenti e sistemi di significato religiosi e non religiosi.

TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTULIZZATE Per verificare il grado di apprendimento degli allievi, le loro capacità di analisi e sintesi sono stati considerati il dialogo educativo in classe, l’interesse, la partecipazione e la creatività personale durante l’approfondimento delle tematiche del corso.

Venezia, 11 maggio 2009 IL DOCENTE

Prof. Magni Roberto

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SIMULAZIONI delle PROVE DI ESAME

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PRIMA PROVA ITALIANO - 28 APRILE 2009

PRIMA PROVA DEGLI ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE (simulazione del 28 aprile 2009)

Svolgi la prova, scegliendo una delle 4 tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - Analisi del testo.

ITALO CALVINO, Se una notte d’inverno un viaggiatore, Torino 1979, Capitolo III (passim).

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1 Considera che il personaggio sta tagliando le pagine del libro che è ancora intonso.

Italo Calvino (Santiago de Las Vegas, Cuba, 1923 – Siena, 1985) è stato uno dei protagonisti del panorama letterario e culturale italiano del dopoguerra. Il suo percorso di scrittore ha toccato molteplici campi e aree di interesse, approfonditi in opere letterarie e saggistiche di grande spessore che spaziano dal genere realistico al fantastico, attraverso capolavori come Il sentiero dei nidi di ragno, la trilogia de I nostri antenati, Marcovaldo, Le Cosmicomiche, i Racconti, il provocatorio Se una notte d'inverno un viaggiatore, fino alle Lezioni americane. Nella sua produzione egli mantiene sempre come filo conduttore la riflessione sulla storia e la società contemporanee.Il passo qui proposto è tratto dal III capitolo di Se una notte d'inverno un viaggiatore, romanzo atipico in cui Calvino sembra rivelare i suoi "trucchi" di narratore; ma questo gioco serio intende denunciare l'impossibilità di giungere alla conoscenza della realtà. Lo stesso Calvino lo riassunse in questo modo: «È un romanzo sul piacere di leggere romanzi; protagonista è il Lettore, che per dieci volte comincia a leggere un

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libro che per vicissitudini estranee alla sua volontà non riesce a finire. Ho dovuto dunque scrivere l'inizio di dieci romanzi d'autori immaginari, tutti in qualche modo diversi da me e diversi tra loro»

Comprensione complessiva

1.1 Il brano affronta l’inconsueto ma attualissimo tema del rapporto fra lettori e letteratura. Dopo aver brevemente riassunto il testo, chiarisci quali caratteristiche presentano i tre diversi tipi di lettori “protagonisti” del romanzo di Calvino. Cosa si aspetta di trovare, ciascuno di loro, nella letteratura?

Analisi del testo

2.1 “[…] questo romanzo ti si presenta squarciato da voragini senza fondo, come se la pretesa di rendere la pienezza vitale rivelasse il vuoto che c’è sotto.” Con questa riflessione il Lettore rivela la sua perplessità di fronte al suo inesplicabile romanzo. Quale messaggio intende trasmettere Calvino?

2.2 Il romanzo sfogliato dal Lettore rivela la strana caratteristica di alternare pagine bianche a pagine stampate. Quale messaggio intende trasmettere Calvino con questa immagine?

2.3 Nel passo proposto, Calvino utilizza tecniche narrative inusuali (si pensi all’utilizzo del “tu” per rivolgersi al lettore). Analizzane caratteristiche e funzioni.

2.4 Il testo è percorso da un atteggiamento di sottile ironia da parte dell’autore. Quali sentimenti rivela una simile scelta?

Interpretazione complessiva e approfondimenti

3.1 Calvino propone con una certa frequenza, nelle sue opere, riflessioni sul rapporto fra lettore e scrittore, fra autore e opera, fra finzione e realtà. L’interpretazione che Calvino propone della letteratura e del suo ruolo può trovarci d’accordo o sollevare perplessità; il candidato proponga la sua opinione al riguardo facendo, eventualmente, riferimento anche alla poetica o ai testi di altri autori.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e svolgi su questa base la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da’ al tuo saggio un titolo coerente e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se scegli la forma dell’”articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’. Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: La figura di Ulisse nella tradizione culturale occidentaleDOCUMENTI

L'augusta ninfa, del Saturnio uditala severa imbasciata, il prode UlissePer cercar s'avvïò. Trovollo assisoDel mar in su la sponda, ove le guanceDi lagrime rigava, e consumavaCol pensier del ritorno i suoi dolci anni;Ché della ninfa non pungealo amore:E se le notti nella cava grottaCon lei vogliosa non voglioso passa,Che altro l'eroe può? Ma quanto è il giorno,Su i lidi assiso e su i romiti scogli,Con dolori, con gemiti con pianti

Terra e alle case de' tuoi padri vai?Va, poiché sì t'aggrada, e va felice.Ma se tu scorger col pensier potessiPer quanti affanni ti comanda il fatoPrima passar, che al patrio suolo arriviQuesta casa con me sempre vorrestiCustodir, ne son certa, e immortal vitaDa Calipso accettar: benché sì vivaBrama t'accenda della tua consorte,A cui giorno non è che non sospiri.Pur non cedere a lei né di staturaMi vanto, né di volto; umana donna

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Struggesi l'alma, e l'infecondo mare,Lagrime spesse lagrimando, agguarda.Calipso, illustre dea, standogli appresso:«Sciagurato», gli disse, in questi pianti«Più non mi dar, né consumare i dolcituoi begli anni così: la dipartita,Non che vietarti, agevolarti io penso.[…]Ciò detto, abbandonava il lido in frettaE Ulisse la seguìa. Giunti alla grotta,[…] la dea moltiDavante gli mettea cibi e licori,Quali ricever può petto mortale.Poi gli s'assise in fronte; e a lei le ancelleL'ambrosia e il roseo néttare imbandiro.Come ambo paghi per la mensa furo,Con tali accenti cominciava l'altaDi Calipso beltade: «O di LaerteFiglio divin, molto ingegnoso Ulisse,Così tu parti adunque, e alla nativa

Mal può con una dea, né le s'addice,Di persona giostrare, o di sembianza».«Venerabile iddia», riprese il riccoD'ingegni Ulisse, «non voler di questoMeco sdegnarti; appien conosco io stesso,Che la saggia Penelope tu vinciDi persona non men che di sembianza,Giudice il guardo che ti stia di contra.Ella nacque mortale; e in te né mortePuò, né vecchiezza. Ma il pensiero è questo;Questo il desìo che mi tormenta sempre:Veder quel giorno al fin, che alle dilettePiagge del mio natal mi riconduca.Che se alcun me percoterà de' numiPer le fosche onde, io soffrirò, chiudendoForte contra i disastri anima in petto.Molti sovr'esso il mar, molti fra l'armi,Già ne sostenni; e sosterronne ancora».Disse; e il Sol cadde, ed annottò. OMERO, Odissea V, 149-225

"O frati", dissi "che per cento milia perigli siete giunti a l'occidente, a questa tanto picciola vigilia115 d'i nostri sensi ch'è del rimanente, non vogliate negar l'esperienza, di retro al sol, del mondo sanza gente. Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti,120 ma per seguir virtute e canoscenza''. Li miei compagni fec'io sì aguti, con questa orazion picciola, al cammino, che a pena poscia li avrei ritenuti; e volta nostra poppa nel mattino,125 de' remi facemmo ali al folle volo, sempre acquistando dal lato mancino. DANTE ALIGHIERI, Inferno XXVI, vv. 112-126

E se il piloto ti drizzò l'antennaoltre l'isole egèe, d'antichi fatticerto udisti suonar dell'Ellespontoi liti, e la marea mugghiar portandoalle prode retèe l'armi d'Achillesovra l'ossa d'Ajace: a' generosigiusta di glorie dispensiera è morte;né senno astuto né favor di regiall'Itaco le spoglie ardue serbava,ché alla poppa raminga le ritolsel'onda incitata dagl'inferni Dei. E me che i tempi ed il desio d'onorefan per diversa gente ir fuggitivo,me ad evocar gli eroi chiamin le Musedel mortale pensiero animatrici. UGO FOSCOLO, Dei Sepolcri, vv.215-229

JOSEPH WILLIAM TURNER , 1829 Ulisse schernisce Polifemo, Olio su tela, (133 × 203 cm), Londra, National GalleryTurner rappresenta il momento in cui i marinai, dopo essere fuggiti dal Ciclope, si allontanano su una barca e scherniscono il nemico sconfitto. Al centro del dipinto campeggia la grossa nave di Ulisse, mentre Polifemo assomiglia ad una grossa nuvola

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Se per Itaca volgi il tuo viaggio,fa voti che ti sia lunga la via,e colma di vicende e conoscenze.Non temere i Lestrigoni e i Ciclopio Poseidone incollerito: maitroverai tali mostri sulla via,se resta il tuo pensiero alto e squisitaè l'emozione che ci tocca il cuoree il corpo. Né Lestrigoni o Ciclopiné Poseidone asprigno incontrerai,se non li rechi dentro, nel tuo cuore,se non li drizza il cuore innanzi a te.Fa voti che ti sia lunga la via.E siano tanti i mattini d'estateche ti vedano entrare (e con che gioiaallegra) in porti sconosciuti prima.Fa scalo negli empori dei Feniciper acquistare bella mercanzia,

madrepore e coralli, ebani e ambre,voluttuosi aromi d'ogni sorta,quanti più puoi voluttuosi aromi.Recati in molte città dell'Egitto,a imparare dai sapienti.Itaca tieni sempre nella mente.La tua sorte ti segna a quell'approdo.Ma non precipitare il tuo viaggio.Meglio che duri molti anni, che vecchiotu finalmente attracchi all'isoletta,ricco di quanto guadagnasti in via,senza aspettare che ti dia ricchezze.Itaca t'ha donato il bel viaggio.Senza di lei non ti mettevi in via.Nulla ha da darti più.E se la ritrovi povera, Itaca non t'ha illuso.Reduce così saggio, così esperto,avrai capito che vuol dire un'Itaca.KOSTANTINOS KAVAFIS, Itaca, (1911)

XVIII - L'ISOLA DELLE CAPRE

Indi più lungi navigò, più triste,E corse i flutti nove dì la naveor col remeggio or con la bianca vela.E giunse alfine all'isola selvaggiach'è senza genti e capre sole alleva.E qui vinti da sonno e da stanchezzadormian sul lido a cui batteva l'onda.Ma con la luce rosea dell'aurora

Ed accennava un alto monte, troncodel capo, che sorgeva solitario. da G. Pascoli, L’ultimo viaggio, in Poemi conviviali

"Mah! Come sembra lontano quel tempo e il coro febeocon tutto l'arredo pagano, col Re-di-Tempeste Odisseo..."Or mentre che il dialogo ferve mia moglie, donnina che pensa, 45per dare una mano alle serve sparecchierebbe la mensa.Pur nelle bisogna modeste ascolterebbe curiosa;

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vide Odisseo la terra dei Ciclopi,non presso o lungi, e gli sovvenne il vantoch'ei riportò con la sua forza e il senno,del mangiatore d'uomini gigante.Ed oblioso egli cercò l'Aedoper dire a lui: Terpiade Femio, il sognodolce e dimenticato io lo risogno:era la gloria... Ma il vocale Aedodormia sotto le stridule aspre foglie,e la sua tetra là cantava al ventoil dolce amore addormentato in cuore,che appena desto solo allor ti muore.E l'Eroe disse ai vecchi remiganti:Compagni, udite. Qui non son che capre;e qui potremmo d'infinita carneempirci, fino a che sparisca il sole.Ma no: le voglio prendere al pastore,pecore e capre; ch'è, così, ben meglio.È là, pari a un cocuzzolo silvestro,quel mio pastore. Io l'accecai. Ma il grandecuor non m'è pago. Egli implorò dal padre,ch'io perdessi al ritorno i miei compagni,e mal tornassi, e in nave d'altri, e tardi.Or sappia che ho compagni e che ritornosopra nave ben mia dal mio ritorno.Andiamo: a mare troveremo un antrotutto coperto, io ben lo so, di lauro.Avessi ancora il mio divino Aedo!Vorrei che il canto d'Odisseo là dentrocantasse, e quegli nel tornare all'antrosostasse cieco ad ascoltar quel canto,coi greggi attorno, il mento sopra il pino.E io sedessi all'ombra sua, nel lido!Disse, e ai compagni longiremi ingiunsedi salir essi e sciogliere gli ormeggi.Salirono essi, e in fila alle scalmierefacean coi remi biancheggiare il flutto.E giunti presso, videro sul mare,in una punta, l'antro, alto, copertodi molto lauro, e v'era intorno il chiusodi rozzi blocchi, e lunghi pini e querciealtochiomanti. E il vecchio Eroe parlava:Là prendiam terra, ch'egli dal remeggionon ci avvisti; ch'a gli orbi occhio è l'orecchio;e non ci avventi un masso, come quelloche troncò in cima di quel picco nero,e ci scagliò. Rimbombò l'onda al colpo.

- "Che cosa vuol dire, che cosa faceva quel Re-di-Tempeste?"Allora, tra un riso confuso (con pace d'Omero e di Dante)diremmo la favola ad uso della consorte ignorante. 50Il Re di Tempeste era un taleche diede col vivere scempioun bel deplorevole esempiod'infedeltà maritale,che visse a bordo d'un yacht 55toccando tra liete brigatele spiagge più frequentatedalle famose cocottes...Già vecchio, rivolte le veleal tetto un giorno lasciato, 60fu accolto e fu perdonatodalla consorte fedele...Poteva trascorrere i suoiultimi giorni sereni,contento degli ultimi beni 65come si vive tra noi...Ma né dolcezza di figlio,né lagrime, né pietàdel padre, né il debito amoreper la sua dolce metà 70gli spensero dentro l'ardoredella speranza chimericae volse coi tardi compagnicercando fortuna in America...- Non si può vivere senza 75danari, molti danari...Considerate, miei caricompagni, la vostra semenza! -Vïaggia vïaggia vïaggiavïaggia nel folle volo 80vedevano già scintillarele stelle dell'altro polo...vïaggia vïaggia vïaggiavïaggia per l'alto mare:si videro innanzi levare 85un'alta montagna selvaggia...Non era quel porto illusoriola California o il Perù,ma il monte del Purgatorioche trasse la nave all'in giù. 90E il mare sovra la prorasi fu rinchiuso in eterno.E Ulisse piombò nell'Infernodove ci resta tuttora... da G. GOZZANO, L’ipotesi, in Poesie sparse

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO

ARGOMENTO: La riscoperta della necessità di «pensare».

DOCUMENTI«A che serve la filosofia? A niente, e a nessuno. Non serve, anzitutto perché non ha uno scopo cui essere asservita. E non serve a nessuno, dal momento che se ha una storia e una tradizione è perché non conosce autorità. […] Ovunque e in nessun luogo la filosofia si dispiega come libero esercizio del pensiero, che si sottrae a qualunque rigida norma o definizione… Se incontra un qualche confine è solo per oltrepassarlo, come hanno compreso molti tra quelli che invadono in questi giorni Modena in occasione del "Festival Filosofia". Parecchi sono rimasti sorpresi dal successo di una simile iniziativa, in un tempo, il nostro, che sembrerebbe sempre più quello dell'indifferenza [...] Eppure, anche là dove pare sia nata, cioè nell'antica Grecia, la ricerca filosofica aveva i propri "festival", come ci hanno mostrato magnificamente i dialoghi platonici. Non era (come non è neanche oggi) una pura e semplice celebrazione: il Socrate

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raccontato da Platone sapeva fin troppo bene come chi infrange gli stereotipi del sacro e del profano, del giusto e dell'ingiusto (noi diremmo di quello che è o non è politicamente corretto), rischi persino la vita, poiché è con questa che alla fine il filosofo è costretto a fare i conti […] Mi ha colpito a Modena soprattutto la diffusa consapevolezza del carattere pubblico della filosofia, della sua necessità di tradursi in un dialogo in cui qualunque "io" ha bisogno di un "tu" per essere tale, in un dialogo che può portare anche (e forse deve) allo scontro tra diverse ragioni - una sorta di lotta che si legittima nella capacità di ciascuno di argomentare le proprie tesi, senza alcuna pretesa di disporre di una qualche soluzione definitiva e che si concreta in un prender partito che impone decisioni, anche radicali, senza per questo misconoscere il diritto di quelle altrui.». G. GIORELLO, Filosofia in piazza, “Il Corriere della sera”, 21/9/2003

«[…] tra le tendenze culturali positive del 2003 dobbiamo registrare quella che chiameremo la "filosofomania". Non saremo ai milioni di persone che costituiscono l'audience dei giochi a quiz o dei varietà televisivi; ma - udite udite - stiamo assistendo a una ripresa d'interesse generalizzata per la disciplina descritta dai detrattori come quella "con la quale e senza la quale si rimane tale e quale"... È solo una moda passeggera o c'è di più? […] "Direi che dopo la caduta delle ideologie classiche, la filosofia da una parte si è affrancata dal vassallaggio nei confronti della politica, dall'altra ha trovato nuovi canali di espressione nei mezzi di comunicazione di massa (televisione, giornali). Questo processo si è poi incontrato con una spinta proveniente dal basso. Dopo la crisi delle grandi chiese ideologiche, vere e proprie agenzie donatrici di senso (in primis il Partito), e dopo un breve ma stancante periodo di fast food intellettuale procacciato dalle televisioni, cioè di consumo rapido e commerciale di idee e stili di vita, emerge con chiarezza che, come esseri umani, non possiamo fare a meno di un bisogno personale di orientamento […] La filosofia deve restare una disciplina rigorosa, non una collazione di idee o citazioni edificanti. Ferma restando questa esigenza, è molto positivo che la filosofia torni nell'agorà e si esplichi nel dialogo e attraverso l'oratoria e la persuasione. È un ritorno a Socrate… La filosofia è spirito critico. In questo senso essa può dare molto alla società. Non però nel senso che i filosofi abbiano una voce privilegiata nel dibattito pubblico, ma in quello che la funzione filosofica, che può essere svolta da chiunque, è un lievito straordinario per la vita in comune. In questo senso la filosofia è profondamente democratica».

Intervista a Remo Bodei, in CORRADO OCONE, Prendiamola con filosofia, “Il Mattino”, 30/12/2003

«Nulla e nessuno è mai completamente al riparo dal luogo comune, dal fanatismo, dalla stupidità. Anche la filosofia è in grado di provocare, e ha certamente provocato, disastri, non diversamente dalla scienza… ciò accade soprattutto quando si combini con saperi più o meno occulti ed esoterici, tradizionalisti o apocalittici. … Ma, in generale, possiamo affermare che, proprio come la scienza, la filosofia nel suo insieme non è certo priva di ambiguità. Eppure, ne abbiamo sempre più bisogno. … la voglia di filosofia cresce, e forse paradossalmente cresce proprio in Italia, il paese più "ricco" di cattedre e istituzioni…. La filosofia può scendere dal piedestallo specialistico e avvicinarsi ai problemi delle persone. Il suo campo d'azione … si dilata alle "zone calde" della nostra cultura: le neuroscienze, le scienze sociali, l'etica economica, per non parlare della bioetica.» MARIO BAUDINO, Ricca e vestita vai, filosofia, “La Stampa”, 29/4/2003

«La filosofia richiede una meditazione solitaria, ma ha anche l'esigenza di comunicare, discutere e mettere alla prova le idee in uno spazio pubblico. In termini provocatori, si occupa di luoghi comuni. Simili alle piazze o ai punti di incontro in cui gli uomini scambiano i loro prodotti ed elaborano i loro vissuti, essi non sono da confondere con le banalità. Si tratta piuttosto di zone di estrema condensazione e sedimentazione di esperienze e di interrogativi, virtualmente condivisi da tutti perché toccano esperienze inaggirabili, sebbene poco esprimibili in discorsi che non risultino superficiali (la vita, la morte, la verità, la bellezza, la condotta morale, l'amore). La maggior parte di noi, in questi casi, è come quei cani ai quali, si dice, manca solo la parola. La grande filosofia al pari della grande arte dà loro voce in forma perspicua, articolata e premiante. Ognuno di noi, nascendo, trova un mondo già fatto, ma in costante trasformazione, a causa del succedersi nel tempo delle generazioni e del mescolarsi nello spazio geografico di popoli e civiltà. Ognuno comincia una nuova storia, al cui centro inevitabilmente si pone. Nel corso della vita cerca così di dare senso agli avvenimenti in cui è impiegato, alle idee che gli attraversano la mente, alle passioni che lo impregnano e ai progetti che lo guidano. Di quali basi e criteri affidabili può disporre? ... Per comprendere la funzione e la rilevanza della filosofia contro quanti ritengono che non giunga alle certezze della scienza, alle consolazioni della fede o al fascino delle arti, compiamo un esperimento mentale, proviamo ad immaginare come sarebbe il nostro mondo senza di essa».

REMO BODEI, Perché c'è fame di filosofia, “Il Messaggero”, 19/9/2003

«Il filosofo si riconosce dal fatto che egli ha, inseparabilmente, il gusto dell'evidenza e il senso dell'ambiguità… Ciò che del filosofo è caratteristico è il movimento incessante che dal sapere riconduce all'ignoranza e dall'ignoranza al sapere….La debolezza del filosofo è la sua virtù … Il mistero è in tutti come è in lui. Che cosa dice il filosofo dei rapporti dell'anima col corpo se non ciò che ne sanno tutti gli uomini…? Che cosa insegna sulla morte, se non che è nascosta nella vita, come il corpo nell'anima…? Il filosofo è l'uomo che si risveglia e che parla, e l'uomo ha in sé, silenziosamente, i paradossi della filosofia, perché, per essere davvero uomo, bisogna essere un po' di più e un po' di

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meno che uomo». M. MERLEAU-PONTY, Elogio della filosofia, 1953

3. AMBITO STORICO-POLITICOARGOMENTO: Il dibattito sullo scontro di civiltà all’inizio del nuovo millennio

DOCUMENTI

“La mia ipotesi è che la fonte fondamentale di conflitto in questo nuovo mondo non sarà sostanzialmente né ideologica né economica. Le grandi divisioni dell’umanità e la fonte principale di conflitto saranno legate alla cultura. Gli Stati nazionali rimarranno gli attori principali del contesto mondiale, ma i conflitti più importanti della politica globale avranno luogo tra nazioni e gruppi di diverse civiltà. Lo scontro di civiltà dominerà la politica mondiale. Le linee di faglia tra le civiltà saranno le linee sulle quali si consumeranno le battaglie del futuro (…) Fino a che l’islam resterà l’islam e l’occidente resterà l’occidente, il conflitto di fondo tra due grandi civiltà e stili di vita continuerà”.

SAMUEL P. HUNTINGTON, Lo scontro delle civiltà, Milano, Garzanti 2000

“Lo scontro di civiltà è la reazione di un antico avversario contro la nostra identità giudaico-cristiana”. BERNARD LEWIS, Le origini della rabbia musulmana, Milano, Mondadori 2009

“La tesi dello scontro delle civiltà è una trovata tipo Guerra dei mondi”. EDWARD W. SAID, Scontro di ignoranze, “La Repubblica” (novembre 2001)

“L’idea dello scontro di civiltà non solo non ha descritto fedelmente la realtà del mondo contemporaneo, ma ha agito anche come una sorta di imperativo che ha spinto i governi al conflitto con le altre civiltà. Barack Obama ha voluto rompere con questa lettura del mondo , affermando che non c’è spazio per una nuova guerra santa contro l’islam. Per lui la Turchia non è solo il luogo dove le culture si scontrano, ma è il luogo dove s’incontrano producendo una nuova sintesi. […] L’universalità della civiltà ha bisogno della pluralità delle culture. La civiltà, infatti, consiste proprio nella capacità di riconoscere che anche chi non ci assomiglia, per cultura o costumi, appartiene pienamente alla nostra stessa umanità. Senza pluralità di culture non c’è progresso della civiltà. La storia dell’Europa lo dimostra. L’identità europea risiede nella sua capacità di gestire la pluralità. Da questo punto di vista mi sembra perfettamente in grado di gestire anche l’identità musulmana, la quale per altro è già da secoli in contatto con la cultura europea”. T. TODOROV, Scontro di civiltà. Obama può archiviare la guerra Islam-Occidente?, “La Repubblica” (14/4/2009)

“Sono tra coloro che hanno esultato quando finalmente il presidente americano Obama ha distinto tra il fanatismo fondamentalista e l’islam. Un conto è chi odia e uccide, un conto è chi ha una fede e prega. (…) Oggi siamo ancora oggetto di sospetto e odio , e il problema del fondamentalismo musulmano esiste, eccome. Obama sta cercando una via politica che nega per molti aspetti quanto ha fatto Bush negli ultimi otto anni. In un discorso ha detto che la cooperazione col mondo islamico è cruciale per far arretrare le ideologie estremiste rifiutate dai popoli di ogni fede”. Parla lo scrittore americano Jonathan Franzen. I nuovi pericoli per l’America, “La Repubblica” (aprile 2009)

“[…] gli islamisti adorano il libro di Huntington, perché dà loro uno statuto e legittima la loro azione. Grazie ad esso diventano i soli rappresentanti delle popolazioni musulmane. Dopo la fine del comunismo Huntington ha cercato di trovare nuove linee di frattura a partire da un’opposizione di civiltà e di religioni. Ma in questo modo ha reificato delle identità che in realtà sono mobili. Se ha avuto tanto successo, è solo perché la sua teoria è arrivata in un momento di vuoto ideologico”. GILLES KEPEL, Oltre il terrore e il martirio, Milano, Feltrinelli 2009

4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Darwin oggi: Selezione naturale e origine dell’uomo: dallo scandalo delle teorie darwiniane al dibattito contemporaneo.

DOCUMENTI

“L’idea pericolosa di Darwin […] corrode quasi ogni concetto tradizionale, lasciando dietro di sé una visione del mondo rivoluzionata, con la maggior parte dei vecchi punti di riferimento ancora riconoscibili, ma trasformati in maniera sostanziale”. D. DENNET, L’idea pericolosa di Darwin, Torino 1997, 77

“Nell’ottobre del 1838 [….] Mi capitò di leggere per divertimento il saggio di Malthus sulla popolazione e poiché, date le mie lunghe osservazioni sulle abitudini degli animali e delle piante, ero ben preparato a valutare ogni forma di lotta per l’esistenza, improvvisamente mi venne in mente che, in queste condizioni, le variazioni favorevoli tendevano ad essere conservate e quelle sfavorevoli ad essere distrutte. Il risultato di

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tutto ciò sarebbe stato la formazione di nuove specie” CH. DARWIN, Autobiografia

“In seguito a questa continua lotta per l’esistenza, ogni variazione, per piccola che sia e da qualsiasi cagione provenga purché sia in qualche parte vantaggiosa all’individuo di una specie, contribuirà nelle sue relazioni infinitamente complesse con gli altri esseri organizzati e con le fisiche condizioni della vita alla conservazione di quest’individuo, e in generale si trasmetterà alla sua discendenza. Inoltre questa avrà maggiori probabilità di sopravvivere perché, fra i molti individui di ogni specie che nascono periodicamente, pochi soltanto rimangono in vita. Io chiamo selezione naturale il principio per il quale così si conserva ogni leggera variazione, quanto sia utile, per stabilire la sua analogia con la facoltà elettiva dell’uomo. Ma l’espressione usata da Herbert Spencer “sopravvivenza del meglio adatto” è più precisa e alcune volte ugualmente conveniente. Noi abbiamo notato che l’uomo per mezzo della selezione certamente può produrre grandi risultati e può adattare gli esseri organizzati ai propri bisogni accumulando le variazioni leggere ma vantaggiose che la natura gli fornisce. Ora la selezione naturale […] è incessantemente in azione ed è incomparabilmente superiore ai deboli sforzi dell’uomo, come le opere della Natura lo sono rispetto a quelle dell’Arte.”

CH. DARWIN, Sulla origine delle specie, III (1859)

“Si è detto che io parlo di selezione naturale come di una potenza attiva o di una divinità; ma chi mai muove obiezioni a un autore che disserta sull’attrazione della gravità come della forza che regola i movimenti dei pianeti?Tutti sanno che cosa significano ed implicano tali espressioni metaforiche: sono quasi necessarie per ragioni di brevità. E’ altresì molto difficile evitare di personificare la natura, ma per Natura io intendo soltanto l’azione combinata e il risultato di numerose leggi naturali, e per leggi, la sequenza di fatti da noi accertati.” CH. DARWIN, Sulla origine delle specie (1859)

“C’è qualcosa di splendido in questa concezione della vita, con le sue diverse forze, inizialmente impresse in una o poche forme; e nel fatto che, mentre questo pianeta ha continuato a girare secondo l’immutabile forza di gravità, da un così semplice inizio, innumerevoli forme, bellissime e meravigliose, si sono evolute e si stanno evolvendo”. CH. DARWIN, conclusione de “Sulla origine delle specie”-(l’unica pagina in cui compare il termine evoluzione)

“Platone disse nel Fedone che le nostre idee […] non ci derivano dall’esperienza ma sorgono dalla preesistenza dell’anima, dove per preesistenza si deve leggere scimmie”. CH. DARWIN, Taccuino M

“L’uomo nella sua arroganza si considera una grande opera, degna dell’interposizione di una divinità; è più modesto e, secondo me, più giusto considerarlo creato dagli animali”. CH. DARWIN, Taccuino C, 196-197.

“ Mi fa rincrescimento pensare che la principale conclusione a cui sono giunto in quest’opera, cioè che l’uomo sia disceso da qualche forma bassamente organizzata, riuscirà sgradevolissima a molte persone. Ma non vi può essere comunque dubbio che noi discendiamo dai barbari […].L’uomo va scusato di sentire un certo orgoglio per essersi elevato, sebbene non per propria spinta, all’apice della scala organica; ed il fatto di essere in tal modo salito, invece di esservi stato collocato in origine, può dargli speranza per un destino ancora più elevato in un lontano avvenire. Ma non si tratta qui né di speranze né di timori, ma solo del vero, fin dove la nostra ragione ci permette di scoprirlo. Ho fatto del mio meglio per addurre prove; e dobbiamo riconoscere, per quanto mi sembra, che l’uomo, con tutte le sue nobili prerogative, con la simpatia che sente per gli esseri più degradati, con la benevolenza che estende non solo agli altri uomini, ma anche verso la più umile delle creature viventi, con il suo intelletto quasi divino che è penetrato nei movimenti e nella costituzione del sistema solare _ con tutte le sue forze -, l’Uomo conserva ancora nella sua corporale impalcatura lo stampo indelebile della sua bassa origine.” CH. DARWIN, L’origine dell’uomo e la selezione sessuale, Parte seconda, XXI (1871)“Nel corso degli anni l’umanità ha dovuto sopportare da parte della scienza due grandi attacchi al suo amor proprio. Il primo colpo lo subì quando si rese conto che la nostra terra non era al centro dell’universo… Il secondo fu quando la ricerca biologica strappò all’uomo il privilegio di essere stato oggetto della creazione , e lo relegò a discendente del mondo animale”. SIGMUND FREUD

“ Per quanto sviluppato grossolanamente all’inglese, ecco qui il libro che contiene i fondamenti storico-naturali del nostro modo di vedere”. KARL MARX, Lettera ad Engels su Darwin

“L’evoluzione è un intreccio di caso e necessità : possibilità a livello della variazione, necessità nel processo di selezione”. S. J. GOULD, [paleontologo evoluzionista] Quest’idea della vita, Editori Riuniti, Roma, 1984

“Perché quella popolazione africana è e non un’altra? Gli eventi casuali giocano un ruolo importante nella storia evolutiva. I biologi devono farsene una ragione. Non ci fu inevitabilità nell’evoluzione di Homo sapiens. Se ciò che ha innescato questo evento – un qualche piccolo cambiamento nell’ecosistema locale, qualche mutazione casuale che ha conferito caratteristiche vantaggiose come il linguaggio pienamente moderno – non si fosse realizzato, il mondo oggi

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potrebbe essere ancora abitato da una molteplicità di specie umane.” C. SWISHER, G. CURTIS, R. LEWIN, Java Man, 2000

“Noi, come ogni specie con la quale condividiamo la Terra, siamo il prodotto di molti eventi casuali che portarono a quella straordinaria esplosione di forme di vita che ebbe luogo mezzo miliardo di anni fa, e prima ancora, indietro, all’origine della vita stessa. Dalla comprensione di questa connessione con il resto della natura nei termini delle nostre stesse origini scaturisce un imperativo etico: è nostro dovere proteggere tutte le specie, non metterle in pericolo. E’ nostro dovere, e non perché siamo le uniche creature senzienti sulla Terra, il che ci conferisce una certa benevola superiorità, ma perché, essenzialmente, Homo sapiens è su un piano di parità con ogni altra specie vivente sulla Terra. Per questo stesso principio etico, il fatto che un giorno Homo sapiens dovrà scomparire dalla faccia della Terra non ci dà licenza di fare quel che vogliamo fintanto che siamo qui”.

R. LEAKEY, R. LEWIN, La sesta estinzione, Bollati Boringhieri, Torino 1995

“Non siamo il prodotto casuale e senza senso dell’evoluzione”, disse Benedetto XVI durante l’omelia della messa d’inizio del ministero petrino (24.4.2005). Meno di tre mesi dopo, un articolo dell‘arcivescovo di Vienna, il domenicano card. C. Schönborn, sul New York Times tradusse quell’affermazione in una ripresa del dibattito su creazione ed evoluzione, critica verso le componenti ideologiche del darwinismo, che è proseguita ininterrottamente sino ad oggi e alla quale lo stesso papa Ratzinger ha dedicato la sessione 2006 del suo Schulerkreis. Il card. Schönborn, che vi partecipò ha ricapitolato recentemente la sua prospettiva nella prolusione del dies academicus dello Studium generale Marcianum (Venezia 18.4.2007). “C’è infatti una cosa che il dibattito degli ultimi mesi mi ha mostrato chiaramente: è una semplificazione – se non persino una caricatura- ridurre tutto ad un conflitto fra evoluzionisti e creazionisti. Questo attenuerebbe troppo le cose. La posizione “creazionista” si basa su una interpretazione della Bibbia che la Chiesa cattolica non condivide. La prima pagina della sacra Scrittura non è un trattato cosmologico sull’origine del mondo in sei giorni. La Bibbia non ci insegna “how the heavens go, but how to go to heaven!” La possibilità che il Creatore si serva anche degli strumenti dell’evoluzione è accettabile per la fede cattolica. La questione è piuttosto se l’evoluzionismo (come visione del mondo) sia conciliabile con la fede in un Creatore. Tale questione presuppone a sua volta che si differenzi fra la teoria scientifica dell’evoluzione e le sue interpretazioni ideologiche o filosofiche. Ciò comporta dal canto suo che si addivenga a un chiarimento dei presupposti filosofici, di pensiero, dell’intero dibattito sull’evoluzione:”

C. SCHÖNBORN, Creazione ed evoluzione prolusione del dies academicus dello Studium generale Marcianum (Venezia 18.4.2007), “Il Regno”, anno LII, 1 maggio 2007, p. 313.

TIPOLOGIA C - Tema di argomento storico

Servendoti di alcuni esempi opportunamente scelti, chiarisci gli aspetti qualificanti l’età giolittiana inserendola all’interno della cosiddetta “belle époque”.

TIPOLOGIA D - Tema di ordine generale

La funzione della satira (satira politica, di costume ecc.) nei mass media è da molti considerata strumento e veicolo di democrazia: in un paese dove chi governa sa ridere di sé e sa cogliere nella battuta intelligente spunti di solidità delle istituzioni e le garanzie di libertà e democrazia. A patto che la satira sia davvero libera, intelligente, propositiva.Rifletti sull’argomento, facendo concreti riferimenti a realtà che conosci ed esprimendo le tue personali convinzioni.

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SECONDA PROVA LATINO - 15 MAGGIO 2009

LICEO GINNASIO “MARCO FOSCARINI” VENEZIA

Simulazione di II PROVA

Versione dal LATINO

Non debeo dubitare, iudices, quin, si qua …

Non enim debeo dubitare, iudices, quin, si qua ad vos causa eius modi delata sit eius qui lege non teneatur, etiam si is invidiosus aut multis offensus esse videatur, etiam si eum oderitis, etiam si inviti absoluturi sitis, tamen absolvatis et religioni potius vestrae quam odio pareatis. Est enim sapientis iudicis cogitare tantum sibi a populo Romano esse permissum quantum commissum sit et creditum, et non solum sibi potestatem datam, verum etiam fidem habitam esse meminisse: posse quem oderit absolvere, quem non oderit condemnare, et semper non quid ipse velit, sed quid lex et religio cogat cogitare; animadvertere qua lege reus citetur, de quo reo cognoscat, quae res in quaestione versetur. Cum haec sunt videnda tum vero illud est hominis magni, iudices, atque sapientis, cum illam iudicandi causa tabellam sumpserit, non se reputare solum esse neque sibi quodcumque concupierit licere, sed habere in consilio legem, religionem, aequitatem, fidem; libidinem autem, odium, invidiam, metum cupiditatesque omnes amovere maximique aestimare conscientiam mentis suae, quam ab dis immortalibus accepimus, quae a nobis divelli non potest; quae si optimorum consiliorum atque factorum testis in omni vita nobis erit, sine ullo metu et summa cum honestate vivemus.

CICERONE

_____________________Durata massima della prova: 4 ore

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E’ consentito soltanto l’uso del dizionario di latino.Non è consentito lasciare l’aula prima che siano trascorse 2 ore dalla dettatura del tema.TERZA PROVA

11 NOVEMBRE 2008MATERIE: GRECO, INGLESE, SCIENZE, STORIA

LICEO GINNASIO “MARCO FOSCARINI “ VENEZIA

Anno scolastico 2008-2009 Venezia, 11 Novembre 2008

Classe 3 B NOME:

SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

G R E C O

Per Demostene il nemico da battere, l’oppressore dei Greci, è proprio quel Filippo di Macedonia. che Isocrate elegge, all’incirca nello stesso periodo, alla guida della spedizione contro la Persia. Illustra, facendo riferimento anche ai testi conosciuti il contrasto nella posizione politica che divide i due grandi oratori.(MAX 20 righe)

1……………………………………………………………………………………...

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CLASSE 3 B – SIMULAZIONE TERZA PROVA

LINGUA INGLESE

STUDENTE__________________________ DATA______________

In 20 lines write about M. Shelley’s Frankenstein in relation to both the literary and the cultural context of the time in which it was written________________________________________________________________________________________________

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VALUTAZIONE

Accuracy (Grammar, spelling, vocabulary, flow, range): p. 5Clarity + Organisation (coherence, communication): p. 5Content (relevancy, originality, exhaustiveness): p. 5

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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

SCIENZE

Classe 3 B Cognome________________ Nome________________Definire la magnitudine assoluta e relativa

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10 novembre 2008 – 3 B ___________________________

Esercitazione di terza prova

STORIA

Per quali ragioni la rivoluzione industriale ha prodotto enormi trasformazioni nella struttura delle società che via via ne sono state interessate ?

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3 MARZO 2009MATERIE: FILOSOFIA, FISICA, INGLESE, STORIA DELL’ARTE

3 marzo 2009 – 3 B ___________________________ (nome)

Esercitazione di terza prova

FILOSOFIA

Chiarisci la natura dell’idealismo fichtiano. (max 20 righe)

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CLASSE 3 B – SIMULAZIONE TERZA PROVA

LINGUA INGLESE

STUDENTE__________________________ DATA______________

In most of his novels Dickens dealt with the social or humanitarian issues of his time. In 20 lines explain this statement in the context of Victorian society, also with reference to the works you’ve studied

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VALUTAZIONE

Accuracy (Grammar, spelling, vocabulary, flow, range): p. 5Clarity + Organisation (coherence, communication): p. 5Content (relevancy, originality, exhaustiveness): p. 5

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LICEO GINNASIO M.FOSCARINI

CLASSE III B3 MARZO 2009 SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO

FISICA

Q1 Illustra in dettaglio le leggi della riflessione e della rifrazione, con almeno un esempio applicativo, e in particolare come cambiano (o non cambiano) i principali parametri dell'onda (lunghezza d'onda, frequenza, velocità).

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Classe III B StudenteSimulazione di terza provaMateria: Storia dell’arte

LA STAGIONE DELL’IMPRESSIONISMOSi esamini il rapporto tra la città di Parigi ed il movimento degli impressionisti

Rispondere in 20 righe

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7 MAGGIO 2009MATERIE: FISICA, INGLESE, STORIA, STORIA DELL’ARTELICEO GINNASIO M.FOSCARINI

CLASSE III B7 MAGGIO 2009 SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO

FISICA

NOME E COGNOME:

Descrivi il condensatore elettrico e le due leggi del condensatore, fino a giustificare la capacità di due condensatori in serie e in parallelo.

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CLASSE 3 B – SIMULAZIONE TERZA PROVA

LINGUA INGLESE

STUDENTE__________________________ DATA______________

In 20 lines write about the significance of Marlow’s journey in Conrad’s Heart of Darkness.

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VALUTAZIONE

Accuracy (Grammar, spelling, vocabulary, flow, range): p. 5Clarity + Organisation (coherence, communication): p. 5Content (relevancy, originality, exhaustiveness): p. 5

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7 maggio 2009 – 3 B ___________________________

Esercitazione di terza prova

STORIA

L’ultimo scorcio del XIX secolo fu contrassegnato dalla piena affermazione dell’imperialismo. Quali sono le ragioni che maggiormente possono contribuire a spiegare il successo di questa politica di espansione ?

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Classe III B StudenteSimulazione di terza provaMateria: Storia dell’arte

TENDENZE POST-IMPRESSIONISTEGAUGUIN, L’ARTISTA CHE CAMBIA LE COORDINATE SPAZIO-TEMPORALI DELLA

PROPRIA ARTE E DELLA PROPRIA VITA

Paul Gauguin risulta essre uno degli artisti più moderni della fine dell’ottocento ma nella sua opera non c’è traccia né della frenetica vita metropolitana, né della società, né della “ville lumière” che tanto avevano affascinato gli impressionisti. In che cosa consiste la “modernità” dell’arte di Gauguin?

Rispondere in 20 righe

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