Il Disastro Della Piattaforma Petrolifera

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IL DISASTRO DELLA PIATTAFORMA PETROLIFERA”DEEPWATER HORIZON” Il 20 aprile 2010 la piattaforma Deepwater Horizon, della società petrolifera British Petroleum (BP), che si trovava a circa 50 miglia dalla costa della lousiana, esplose durante la realizzazione di un pozzo a 1.280 metri di profondità nelle acque del Golfo del Messico, causando la morte di 11 persone che lavoravano sulla piattaforma e il riversamento in mare di circa 780 milioni di litri di petrolio. La fuoriuscita di petrolio continuò fino al 15 luglio 2010, quando la perdita venne arrestata. CAUSE La causa dell’esplosione avvenuta fu data dall’alloggiamento su cui scorre la trivella ce si spaccò e fece risalire a galla una bolla di gas che incendiò e fece esplodere la piattaforma petrolifera che riversò nel Golfo del Messico 780 milioni di litri di petrolio grezzo. Tutto ciò fu causato da uno strato troppo poco spesso di cemento sull’alloggiamento dell’imboccatura del pozzo che, sotto lo sforzo della trivella che stava lavorando a 10700 metri di profondità, si spaccò. Il progetto era già stato approvato molto tempo prima da tutti gli enti autorizzati. Durante l’incendio 115 persone si riuscite a mettersi in salvo senza riportare ferite, 17 persone si sono ustionate e 11 persone sono decedute. EFFETTI SULLA NATURA Per pulire la macchia di petrolio dalla superficie dell’acqua, la multinazionale BP ha utilizzato un solvente paraffinico che al posto di far sparire la macchia di idrocarburi, l’ha fatta affondare ricoprendo con una spessa crosta di petrolio, un’area di ben 1200 miglia quadrate del fondale causando un danno ambientale immenso oltre che a uccidere tutte le forme di vita marine. Il danno lo anno hanno subito anche i pescatori che non hanno potuto pescare per anni. Inoltre si stima che oltre 200 barili sono dispersi nell’oceano e potranno rilasciare ancora petrolio. Sono state coinvolte oltre 4km di spiagge colpite dalla”Marea Nera”. Ora la piattaforma giace a 400 m sotto il livello del mare.

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IL DISASTRO DELLA PIATTAFORMA PETROLIFERA”DEEPWATER HORIZON”

Il 20 aprile 2010 la piattaforma Deepwater Horizon, della società petrolifera British Petroleum (BP), che si trovava a circa 50 miglia dalla costa della lousiana, esplose durante la realizzazione di un pozzo a 1.280 metri di profondità nelle acque del Golfo del Messico, causando la morte di 11 persone che lavoravano sulla piattaforma e il riversamento in mare di circa 780 milioni di litri di petrolio. La fuoriuscita di petrolio continuò fino al 15 luglio 2010, quando la perdita venne arrestata.

CAUSELa causa dell’esplosione avvenuta fu data dall’alloggiamento su cui scorre la trivella ce si spaccò e fece risalire a galla una bolla di gas che incendiò e fece esplodere la piattaforma petrolifera che riversò nel Golfo del Messico 780 milioni di litri di petrolio grezzo. Tutto ciò fu causato da uno strato troppo poco spesso di cemento sull’alloggiamento dell’imboccatura del pozzo che, sotto lo sforzo della trivella che stava lavorando a 10700 metri di profondità, si spaccò. Il progetto era già stato approvato molto tempo prima da tutti gli enti autorizzati. Durante l’incendio 115 persone si riuscite a mettersi in salvo senza riportare ferite, 17 persone si sono ustionate e 11 persone sono decedute.

EFFETTI SULLA NATURA

Per pulire la macchia di petrolio dalla superficie dell’acqua, la multinazionale BP ha utilizzato un solvente paraffinico che al posto di far sparire la macchia di idrocarburi, l’ha fatta affondare ricoprendo con una spessa crosta di petrolio, un’area di ben 1200 miglia quadrate del fondale causando un danno ambientale immenso oltre che a uccidere tutte le forme di vita marine. Il danno lo anno hanno subito anche i pescatori che non hanno potuto pescare per anni. Inoltre si stima che oltre 200 barili sono dispersi nell’oceano e potranno rilasciare ancora petrolio. Sono state coinvolte oltre 4km di spiagge colpite dalla”Marea Nera”. Ora la piattaforma giace a 400 m sotto il livello del mare.