Il Cremasco del 18 maggio 2013

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vevamo scritto la settimana scorsa in merito alle parteci- pate: Stefania Bonaldi scon- fitta dai sindaci. Infatti, il primo cittadino di Crema nell’assem- blea di Scrp aveva proposto il sistema dell’amministratore unico nella gover- nance delle municipalizzate, mentre i sindaci del Cremasco avevano votato per Consigli d’amministrazione for- mati da 5 membri. Ma che cosa impor- ta di tutto questo ai cremaschi? Pur- troppo, deve importargli. Perché con gran parte di queste aziende pubbliche in deficit, e quindi non in grado di fi- nanziare opere per il territorio, sono ancora i cremaschi a dover tirar fuori i soldi per pagare il canile o la nuova caserma dei vigili del fuoco, mentre già spendono troppo per una nuotata in piscina. Sembra che la Bonaldi abbia accet- tato la sconfitta pur di mantenere la barra dritta: cioè, puntare con forza sugli amministratori unici invece dei Cda, per avere strutture più snelle e meno costose. Aziende che dovranno in seguito andare chiuse per dare più voce al mercato e meno alla politica. E’ proprio così? Lo chiediamo diretta- mente a Stefania Bonaldi. «Io non mi ritengo sconfitta… ma voglio precisare che il mio intento non è vincere come Comune e tanto meno come centro-sinistra. Dovevamo deci- dere fra la formula di governance me- diante Amministratore unico o CdA a 5 persone ed eravamo in una situazio- ne di empasse. Ho proposto ai sindaci di votare col criterio di una testa/un voto senza fare pesare il 26% delle quote di Crema». Perché non fare votare sulla base delle quote societarie? «Perché voglio che si superino gli steccati della politica e voglio il puro, pulito confronto di idee tra sindaci. Abbiamo ereditato una materia delle società pubbliche che scotta, brucia proprio le dita. Servono decisioni forti, radicali, coraggiose e innovative. L’in- novazione non si introduce a colpi di mano, ma convincendo e cercando la coesione dei sindaci». Quali innovazioni? «L’altro giorno si trattava di cancel- lare la presenza stessa di CdA costosi ed inutili, a parere mio, classici luoghi per creare poltrone alla politica. Il mio pensiero è diverso: la politica sia riser- vata ai sindaci, eletti dai cittadini: quest’idea è passata e tutti i sindaci sono favorevoli all’idea di un “Comi- tato Ristretto di Indirizzo e Controllo” che affianchi gli amministratori di Scrp. Con un po’ di naturale conserva- torismo, la proposta di amministratore unico, invece, non è passata. Con il criterio di una testa/un voto sapevo di andare sotto, ma ho voluto io che si votasse ugualmente perché siano sem- pre chiare le varie posizioni assunte e sia chiaro anche che l’esito va accetta- to senza scatenare guerre. Avevo già dichiarato in anticipo che quale che fosse il risultato, tutti avremmo dovuto accettarlo e andare avanti. Volevo in- somma affermare un metodo, che ora dovrà essere messo alla prova in sfide ben più pesanti e significative». Quali sfide? Cosa c’è all’orizzonte? «L’ho detto anche in assemblea, ci saranno azioni importanti da mettere in atto: negoziare, chiudere, liquidare, ricollocare. Occorrerà per forza coe- sione. Si dovranno chiudere aziende, tante, si dovranno dismettere attività industriali che impropriamente Scrp si è caricata addosso senza avere mezzi e competenze per gestirle, si dovranno ricollocare servizi, si dovrà ridurre drasticamente il debito abnorme di Scrp, investimenti, certo, ma pur sem- pre debiti, posti a garanzia propria di quelle attività industriali, in nome e per conto persino dei partner privati. Questo indebitamento impedisce altri investimenti, quelli territoriali, quelli utili ai sindaci, quelli che farebbero risparmiare soldi ai cittadini e offrireb- bero loro più servizi, più sicurezza e più qualità della vita. In un momento drammatico e mortificante per gli in- vestimenti dei Comuni». Qual è il suo obiettivo finale? «Semplificare punto e basta. Avere un’unica società pubblica locale, Scrp, per gli investimenti territoriali e il con- trollo della qualità dei servizi offerti ai cittadini. Questa la meta, dopodichè sono prefigurabili nel breve anche de- gli step intermedi: ricordo che entro fine anno come Comune di Crema do- vremo comunque detenere una sola partecipazione societaria; potrebbe anche profilarsi nel medio termine la confluenza di tutte le partecipazioni nella nostra società Cremasca Servizi, ma l’obiettivo finale resta quello pri- ma dichiarato». E come la mettiamo con i privati? «Basta ideologie. E’ un dibattito ste- rile e ormai logoro. Personalmente, ad eccezione che per l’acqua, bene comu- ne che deve rimanere pubblico anche nell’assetto gestionale delle società che erogano il servizio, anche nel rispetto dello spirito referendario, per tutti gli altri servizi non credo che all’utente interessi la natura del soggetto gestore, ma semmai il fatto di beneficiare di ser- vizi di qualità e a costi contenuti. Più che privato e pubblico, io direi “chi fa bene il suo mestiere”». Ci faccia alcuni esempi per capire meglio dove va a parare «La raccolta e lo smaltimento rifiu- ti, per esempio, sono organizzati qui da noi da una società a capitale pubbli- co, ma che funziona, è presa ad esem- pio e ottiene risultati importanti rispet- to alla media nazionale, sulla raccolta differenziata abbiamo raggiunto per- centuali molto elevate a confronto di altre aree del Paese. Noi a Crema la vogliamo migliorare, e stiamo lavo- rando in questa direzione, ma senza buttar via il bambino insieme all’ac- qua sporca. Un privato invece sta in- vestendo e gestendo bene l’impianto del tennis dietro la piscina: è un buon risultato e gli investimenti, che ricado- no su un impianto di proprietà comu- nale, vanno incoraggiati e sostenuti. La piscina è un servizio apprezzato, eppure ha delle lacune, perché manca un vero e proprio gestore: va trovato e deve dimostrare di saperlo fare bene. Il problema è uno solo, sempre e deve essere il nostro faro illuminante: offri- re servizi con il migliore rapporto qua- lità/prezzo a beneficio esclusivo dei cittadini». Il PICCOLO giornale del € 0,02 Copia Omaggio CREMASCO BONALDI: VE LA RACCONTO IO... Soldi & Partecipate: se continuano a perdere denaro, a pagare saremo sempre noi cremaschi Direttore responsabile: Sergio Cuti • Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19, Cremona • Amministrazione e diffusione via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474 Direzione e redazione via Tensini Crema tel. 0373 83041 • email [email protected] • Stampa: SEL Società Editrice Lombarda Cremona Pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 [email protected] Aut. del Tribunale di Crema n° 165 del 31/05/2012 Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it ANNO II • NUMERO 20 • SABATO 20 MAGGIO 2013 A IL PUNTO DI VISTA a cronaca nera delle recenti elezioni ha svela- to in quale modo Bersani ed i suoi complici abbiano tentato di assassinare il Partito De- mocratico eliminando per strada due suoi pa- dri fondatori come Marini e Prodi, consegnando il go- verno all’odiato nemico Berlusconi e proseguendo nel nominare Epifani, ex segretario generale della CGIL, quale segretario successore, uomo che sicuramente non rappresenta il ceto medio del paese. A questo punto è necessario porsi una domanda: è possibile salvare il progetto del PD? Nietzsche affermava: «Se si vuole ri- nascere a nuova vita bisogna morire a se stessi». Che cosa deve morire? Probabilmente quel tentativo mai e mal concluso di fusione fra ex comunisti, ex de- mocristiani ed ex socialisti. Rinascere dunque per dare un’anima nuova al Pd che non sia né quella comunista, né quella democristiana, né quella socialista, ma un’anima riformista e socialdemocratica, che peschi nella storia e nella tradizione delle tre componenti sa- pendo però che ciò non basterà sino a che non sarà disegnato un nuovo progetto politico interclassista ca- pace di raccogliere, sintetizzare e trasformare in propo- sta le diverse storie che lo compongono. Un sfida difficile, così come è difficile il mondo di oggi, inedito e complesso, che necessita di nuove cate- gorie di pensiero, nuove analisi, nuove forme di comu- nicazione e organizzazione politica. I cittadini vanno guardati a viso aperto, le proposte devono essere chia- re e comprensibili, bisogna saper sfruttare nella comu- nicazione sia i vecchi che i nuovi media, luoghi dove si orienta l’opinione politica e si osserva la realtà dei no- stri giorni. I giovani debbono essere un’occasione per favorire la rinascita del Pd, devono riportare sul tavolo le idee e non le divisioni, superare le correnti e chiedere il ri- spetto di ruoli, compiti e direttive adottando quella di- sciplina che non è coercizione della volontà ma libera scelta per il raggiungimento di un obiettivo comune. L Il primo cittadino sostiene di non sentirsi sconfitto dai sindaci di centrodestra. Perché la gente starà dalla sua parte. Dal momento che la sua proposta ha un obiettivo: fornire servizi migliori al minor prezzo. Senza più ideologie. Ecco il suo piano Per salvare il Pd, cosa deve morire? L'OPINIONE DI SIMONE BERETTA (PDL) MA QUESTO SINDACO NON NE AZZECCA UNA Stefania Bonaldi, sindaco di Crema di Enrico Tupone [email protected] a pagina 9

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Il Piccolo Giornale del Cremasco

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Page 1: Il Cremasco del 18 maggio 2013

vevamo scritto la settimana scorsa in merito alle parteci-pate: Stefania Bonaldi scon-fitta dai sindaci. Infatti, il

primo cittadino di Crema nell’assem-blea di Scrp aveva proposto il sistema dell’amministratore unico nella gover-nance delle municipalizzate, mentre i sindaci del Cremasco avevano votato per Consigli d’amministrazione for-mati da 5 membri. Ma che cosa impor-ta di tutto questo ai cremaschi? Pur-troppo, deve importargli. Perché con gran parte di queste aziende pubbliche in deficit, e quindi non in grado di fi-nanziare opere per il territorio, sono ancora i cremaschi a dover tirar fuori i soldi per pagare il canile o la nuova caserma dei vigili del fuoco, mentre già spendono troppo per una nuotata in piscina.

Sembra che la Bonaldi abbia accet-tato la sconfitta pur di mantenere la barra dritta: cioè, puntare con forza sugli amministratori unici invece dei Cda, per avere strutture più snelle e meno costose. Aziende che dovranno in seguito andare chiuse per dare più voce al mercato e meno alla politica. E’ proprio così? Lo chiediamo diretta-mente a Stefania Bonaldi.

«Io non mi ritengo sconfitta… ma voglio precisare che il mio intento non è vincere come Comune e tanto meno come centro-sinistra. Dovevamo deci-dere fra la formula di governance me-diante Amministratore unico o CdA a 5 persone ed eravamo in una situazio-ne di empasse. Ho proposto ai sindaci di votare col criterio di una testa/un voto senza fare pesare il 26% delle quote di Crema».

Perché non fare votare sulla base delle quote societarie?

«Perché voglio che si superino gli steccati della politica e voglio il puro, pulito confronto di idee tra sindaci.Abbiamo ereditato una materia delle società pubbliche che scotta, brucia

proprio le dita. Servono decisioni forti, radicali, coraggiose e innovative. L’in-novazione non si introduce a colpi di mano, ma convincendo e cercando la coesione dei sindaci».

Quali innovazioni?«L’altro giorno si trattava di cancel-

lare la presenza stessa di CdA costosi ed inutili, a parere mio, classici luoghi per creare poltrone alla politica. Il mio pensiero è diverso: la politica sia riser-vata ai sindaci, eletti dai cittadini: quest’idea è passata e tutti i sindaci sono favorevoli all’idea di un “Comi-tato Ristretto di Indirizzo e Controllo” che affianchi gli amministratori di Scrp. Con un po’ di naturale conserva-torismo, la proposta di amministratore unico, invece, non è passata. Con il criterio di una testa/un voto sapevo di andare sotto, ma ho voluto io che si votasse ugualmente perché siano sem-pre chiare le varie posizioni assunte e sia chiaro anche che l’esito va accetta-to senza scatenare guerre. Avevo già

dichiarato in anticipo che quale che fosse il risultato, tutti avremmo dovuto accettarlo e andare avanti. Volevo in-somma affermare un metodo, che ora dovrà essere messo alla prova in sfide ben più pesanti e significative».

Quali sfide? Cosa c’è all’orizzonte? «L’ho detto anche in assemblea, ci

saranno azioni importanti da mettere in atto: negoziare, chiudere, liquidare, ricollocare. Occorrerà per forza coe-sione. Si dovranno chiudere aziende, tante, si dovranno dismettere attività industriali che impropriamente Scrp si è caricata addosso senza avere mezzi e competenze per gestirle, si dovranno ricollocare servizi, si dovrà ridurre drasticamente il debito abnorme di Scrp, investimenti, certo, ma pur sem-pre debiti, posti a garanzia propria di quelle attività industriali, in nome e per conto persino dei partner privati. Questo indebitamento impedisce altri investimenti, quelli territoriali, quelli utili ai sindaci, quelli che farebbero risparmiare soldi ai cittadini e offrireb-bero loro più servizi, più sicurezza e più qualità della vita. In un momento drammatico e mortificante per gli in-vestimenti dei Comuni».

Qual è il suo obiettivo finale?«Semplificare punto e basta. Avere

un’unica società pubblica locale, Scrp, per gli investimenti territoriali e il con-trollo della qualità dei servizi offerti ai cittadini. Questa la meta, dopodichè sono prefigurabili nel breve anche de-gli step intermedi: ricordo che entro fine anno come Comune di Crema do-vremo comunque detenere una sola

partecipazione societaria; potrebbe anche profilarsi nel medio termine la confluenza di tutte le partecipazioni nella nostra società Cremasca Servizi, ma l’obiettivo finale resta quello pri-ma dichiarato».

E come la mettiamo con i privati?«Basta ideologie. E’ un dibattito ste-

rile e ormai logoro. Personalmente, ad eccezione che per l’acqua, bene comu-ne che deve rimanere pubblico anche nell’assetto gestionale delle società che erogano il servizio, anche nel rispetto dello spirito referendario, per tutti gli altri servizi non credo che all’utente interessi la natura del soggetto gestore, ma semmai il fatto di beneficiare di ser-vizi di qualità e a costi contenuti. Più che privato e pubblico, io direi “chi fa bene il suo mestiere”».

Ci faccia alcuni esempi per capire meglio dove va a parare

«La raccolta e lo smaltimento rifiu-ti, per esempio, sono organizzati qui da noi da una società a capitale pubbli-co, ma che funziona, è presa ad esem-pio e ottiene risultati importanti rispet-to alla media nazionale, sulla raccolta differenziata abbiamo raggiunto per-centuali molto elevate a confronto di altre aree del Paese. Noi a Crema la vogliamo migliorare, e stiamo lavo-rando in questa direzione, ma senza buttar via il bambino insieme all’ac-qua sporca. Un privato invece sta in-vestendo e gestendo bene l’impianto del tennis dietro la piscina: è un buon risultato e gli investimenti, che ricado-no su un impianto di proprietà comu-nale, vanno incoraggiati e sostenuti. La piscina è un servizio apprezzato, eppure ha delle lacune, perché manca un vero e proprio gestore: va trovato e deve dimostrare di saperlo fare bene. Il problema è uno solo, sempre e deve essere il nostro faro illuminante: offri-re servizi con il migliore rapporto qua-lità/prezzo a beneficio esclusivo dei cittadini».

Il PICCOLO giornale del

€ 0,02 Copia Omaggio

CREMASCO

BONALDI: VE LA RACCONTO IO...Soldi & Partecipate: se continuano a perdere denaro, a pagare saremo sempre noi cremaschi

Direttore responsabile: Sergio Cuti • Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19, Cremona • Amministrazione e diffusione via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474 Direzione e redazione via Tensini Crema tel. 0373 83041 • email [email protected] • Stampa: SEL Società Editrice Lombarda Cremona

Pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 [email protected] • Aut. del Tribunale di Crema n° 165 del 31/05/2012 Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it

ANNO II • NUMERO 20 • SABATO 20 MAGGIO 2013

AIL PUNTO DI VISTA

a cronaca nera delle recenti elezioni ha svela-to in quale modo Bersani ed i suoi complici abbiano tentato di assassinare il Partito De-mocratico eliminando per strada due suoi pa-

dri fondatori come Marini e Prodi, consegnando il go-verno all’odiato nemico Berlusconi e proseguendo nel nominare Epifani, ex segretario generale della CGIL, quale segretario successore, uomo che sicuramente non rappresenta il ceto medio del paese. A questo punto è necessario porsi una domanda: è possibile salvare il progetto del PD? Nietzsche affermava: «Se si vuole ri-nascere a nuova vita bisogna morire a se stessi».

Che cosa deve morire? Probabilmente quel tentativo mai e mal concluso di fusione fra ex comunisti, ex de-mocristiani ed ex socialisti. Rinascere dunque per dare un’anima nuova al Pd che non sia né quella comunista, né quella democristiana, né quella socialista, ma un’anima riformista e socialdemocratica, che peschi nella storia e nella tradizione delle tre componenti sa-pendo però che ciò non basterà sino a che non sarà disegnato un nuovo progetto politico interclassista ca-pace di raccogliere, sintetizzare e trasformare in propo-sta le diverse storie che lo compongono.

Un sfida difficile, così come è difficile il mondo di oggi, inedito e complesso, che necessita di nuove cate-gorie di pensiero, nuove analisi, nuove forme di comu-nicazione e organizzazione politica. I cittadini vanno guardati a viso aperto, le proposte devono essere chia-re e comprensibili, bisogna saper sfruttare nella comu-nicazione sia i vecchi che i nuovi media, luoghi dove si orienta l’opinione politica e si osserva la realtà dei no-stri giorni.

I giovani debbono essere un’occasione per favorire la rinascita del Pd, devono riportare sul tavolo le idee e non le divisioni, superare le correnti e chiedere il ri-spetto di ruoli, compiti e direttive adottando quella di-sciplina che non è coercizione della volontà ma libera scelta per il raggiungimento di un obiettivo comune.

L

Il primo cittadino sostiene di non sentirsi sconfitto dai sindaci di centrodestra. Perché la gente starà dalla sua parte. Dal momento che la sua proposta ha un obiettivo: fornire servizi migliori al minor prezzo. Senza più ideologie. Ecco il suo piano

Per salvare il Pd, cosa deve morire?

L'OPINIONE DI SIMONE BERETTA (PDL)

MA QUESTO SINDACONON NE AZZECCA UNA

Stefania Bonaldi, sindaco di Crema

di Enrico [email protected]

a pagina 9

Page 2: Il Cremasco del 18 maggio 2013

Il piacere della convenienzaIl piacere della convenienzaIl piacere della convenienza

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Page 3: Il Cremasco del 18 maggio 2013

di Laura Bosio

on è certo ben vista l'inten-zione della Giunta comunale di incrementare le tariffe dei parcheggi cittadini. Si tratta, per ora, solo di ipotesi, se-

condo le quali la tariffa oraria del par-cheggio interrato di piazza Marconi po-trebbe aumentare dagli attuali 1,50 euro a 1,70; il costo degli stalli a raso - sem-pre in piazza Marconi - potrebbe essere innalzata da un euro e cinquanta a uno e ottanta. Oltre a questo, si parla di un'ul-teriore cessione di posteggi alla società Saba: sarebbero una novantina fra cor-so Vittorio Emanuele, via Ruggero Man-na e via Bissolati.

Ipotesi che hanno suscitato molte proteste, da parte dei cittadini, dei resi-denti, dei commercianti e dell'opposi-zione, che rileva anche un netto sbilan-ciamento tra la presenza di strisce blu rispetto ai parcheggi gratuiti nel centro storico. In effetti, guardando semplice-mente i numeri, la situazione potrebbe apparire equilibrata (in città posteggi a pagamento sono 2.440, contro 2.675 gratuiti); ma, se si entra nel merito della loro collocazione, emerge che nel centro storico, negli ultimi anni, si è verificata una vera e propria invasione di "strisce blu", a discapito di quelle bianche, deci-samente scarse: se ne trovano alcune in via Cadore, alcune in via Aselli, poche in piazza Gallina, in via Verdi e in altre vie del centro. Il grosso dei parcheggi gra-tuiti è infatti collocato per lo più all'ester-no del centro storico.

«Già da tempo abbiamo fatto notare che occorre ristabilire un giusto equili-brio tra parcheggi per residenti, par-cheggi a rotazione e parcheggi liberi, ri-

pristinando eque condizioni per i resi-denti» fa sapere Alessia Manfredini, consigliere comunale del Pd, che nei giorni scorsi, insieme al collega Rober-to Poli, ha presentato un'interrogazione in Consiglio comunale sull'argomento. «Poiché il Comune non ci ha dato retta, dopo la pausa estiva invitiamo l'asses-sore Francesco Zanibelli a presentare, contestualmente al nuovo piano della sosta e della mobilità, dei correttivi per i residenti e per gli utenti della stazione ferroviaria. Anche perché mi sembra assurdo ipotizzare degli incrementi tarif-

fari senza avere prima un chiaro piano su cui basare ogni intervento». Tra le questioni segnalate, tra l'altro, vi è an-che il pesante silenzio rispetto al nuovo Piano della mobilità e della sosta, pro-messo da tempo dal Comune, ma di cui ancora non vi è traccia.

«I grandi parcheggi, come quello di piazza Marconi, il Massarotti e quello di Santa Maria in Bethlem, sono tutti sottou-tilizzati» continua Manfredini, che con gli altri consiglieri del Pd rileva il monitorag-gio periodico dell'afflusso di auto. «Ser-vono, da parte dell'Amministrazione co-

munale, azioni che ne incentivino l'utiliz-zo. Certo che se riempiono il centro di stalli a raso, sarà ben difficile che la gente si sposti verso questi maxi-parcheggi».

Infine c'è la polemica legata ai par-cheggi per i residenti, che purtroppo non offrono le stesse condizioni per tut-ti. «Ci sono i residenti di serie A e quelli di serie B - fa sapere Manfredini -. Ad esempio, i residenti di viale Trento Trie-ste usufruiscono di un trattamento di-versificato rispetto agli altri residenti del centro storico. Infatti, la loro via, pur appartenendo alla cosiddetta Zpru (zo-

na di particolare rilevanza urbanistica) normata dal piano della sosta non pre-vede il diritto alla tariffa agevolata. Inol-tre, per gli utenti della stazione ferrovia-ria è assurdo che non sia prevista la possibilità per una sosta breve e gratui-ta di fronte all'edificio Poste».

I commercianti definiscono «folle» l'idea di un innalzamento delle tariffe, a fronte di una situazione di crisi decisa-mente importante del centro storico. Ne è convinto Giorgio Bonoli, direttore di Confesercenti Cremona. «Già le tariffe attuali sono tra le più alte, credo sia assur-do anche solo pensare di aumentarle. I commercianti fanno di tutto per riportare la gente in centro, per renderlo vivo, ma in questo modo si vanifica ogni loro sforzo. Il centro storico sta già morendo: ormai non si contano più le vetrine vuote e i negozi in affitto, la crisi ha colpito duramente il commercio cittadino. Con queste “trova-te”, però, la situazione potrà solo peggio-rare. Ricordiamo poi, per quanto riguarda piazza Marconi, che non vi è una tariffa-zione infraoraria: questo significa che se una persona resta in centro un' ora e dieci minuti dovrà pagare 3,40 euro. Sappiamo che l'amministrazione deve ripagare Saba in qualche modo, ma non è questa la stra-da più indicata».

Come al solito, clamorosa l’iniziativa dell’associazione di estrema destra, CasaPound Cremona, che nella notte tra martedì e mercoledì scorso ha ap-peso delle sacche di plastica contenen-ti un liquido di colore rosso “sangue” ad alcuni parchimetri, insieme a un volan-tino con la dicitura “Basta coi salassi, il centro muore”.

N

Giorgio Bonoli, Confesercenti: «E’ folle, in questi tempi di crisi profonda, aumentare le tariffe»

CREMONASi rinnova anche quest’anno l’importante ap-

puntamento di solidarietà promosso dall’Auser con la “pasta antimafi a”. Nei giorni 18 e 19 mag-gio 2013 è in programma la XI edizione de “La pa-

sta dell’Auser, per ricordarsi degli anziani”, l’even-to dedicato al sostegno del Filo d’Argento Auser. I volontari distribuiranno pacchi di spaghetti bio-logici in molte piazze nella Provincia di Cremona.

INIZIATIVAAuser, la pasta per ricordarsi degli anziani

Caro parcheggi in centro, le protesteL’INTERROGAZIONE

E' stata presentata nei giorni scorsi in consiglio comunale l'interrogazione da parte dei consiglieri del Pd Alessia Man-fredini e Roberto Poli. Ecco le richieste fatte all'assessore Francesco Zanibelli:• Se è volontà della giunta di aumentare le tariffe;• Quante tipologie di tariffe sono oggi in vigore; • A che punto è la revisione del piano della sosta• Di avere copia della documentazione prodotta fino ad oggi dalla società Reply e sapere l’entità della consulenza attivata;• Come si concilia il passaggio dei posti auto da Aem a Saba con le tariffe agevo-late a favore dei residenti;• Cosa ne saranno dei permessi rilascia-ti fino ad ora in alcune vie del centro;• Se sono stati valutati i possibili conten-ziosi che potrebbero derivare;• A quanto ammonterebbero i mancati introiti per Aem Spa.

Sosta a Pagamento AEM

Sosta a Pagamento SABA

Parcheggio a Pagamento

Parcheggio Libero

Alessia Manfredini, Pd: «Questi aumenti sono assurdi, occorre un piano della sosta»

Page 4: Il Cremasco del 18 maggio 2013

di Martina Pugno

l termine “crisi” è ormai una presen-za quotidiana nelle conversazioni e sulle pagine dei mezzi d'informa-zione: si accompagna ragionevol-mente a preoccupazioni e timori,

soprattutto per il futuro, ma anche a pic-coli mutamenti quotidiani che ne rifletto-no l'accezione primaria, ovvero quella di cambiamento prima ancora che di diffi-coltà.

In un periodo di incertezza generale e prolungata, anche la quotidianità cambia

aspetto per riuscire a far fronte alle rin-novate esigenze con le risorse a dispo-sizione, che per molte famiglie italiane sono ridotte rispetto a quelle di qualche anno fa, anche solo per il calo del potere d'acquisto del denaro che ha colpito gli italiani. Non sono solo le grandi decisioni che riguardano cambiamenti radicali ad essere messe in atto, ma più di frequen-te a mutare sono le piccole abitudini alle quali si inizia talvolta per la prima volta a prestare attenzione.

La prima e più comune rinuncia, indi-pendentemente dall'età, sembra essere

quella più legata alla socialità, che trova altre forme per essere coltivata. Questo vale ancor più per le famiglie di recente formazione, come racconta Antonella: «Per quanto mi riguarda sono in affitto perché per i prossimi 3-4 anni di sicuro non riuscirò a comprarmi una casa: ab-biamo una bambina di due anni e le spese sono aumentate parecchio con il suo arri-vo. Per il resto, andiamo fuori a mangiare qualcosa non più di volta al mese, piutto-sto preferiamo invitare gli amici a casa».

A fare meno rinunce in questa direzione sono i più giovani, anche se non manca un risvolto un po' amaro, come spiega Laura, 26 anni: «Esco spesso, vado a concerti, a fare week end fuori... Potrei anche rinun-ciare, ma tanto un mutuo non me lo fanno lo stesso e se devo vivere con i miei che mi resti almeno la possibilità di divertirmi».

Uscite e divertimenti non sono le uni-che cose sulle quali si fa attenzione: in molti si trovano a mettere da parte il desi-derio di andare in vacanza o di viaggiare, come Maurizio: «Io e mia moglie abbia-mo sempre viaggiato tanto, ma adesso che i figli crescono le spese si fanno più pesanti e da qualche anno dobbiamo ri-nunciare. Spostarsi in quattro è costoso e in generale le esigenze dei figli vengono prima delle nostre... Che dire, spero di re-cuperare in futuro».

«Adesso le rinunce sono tante», sotto-linea Alberto, 42 anni, «perché sono in cassa integrazione e non so se e quando ritornerò al mio lavoro. Ma anche prima avevo iniziato a rivedere alcune abitudini,

dalle uscite fuori alla spesa: vivo da solo, non ho mai fatto troppo caso a cosa fini-va nel carrello ma ora controllo con più attenzione le mie spese, anche per quan-to riguarda gli sfizi che prima mi toglievo senza pensarci troppo, dai vestiti all'abbonamento in palestra».

L'abbigliamento è un altro settore sul quale si è disposti a fare rinunce, sia da parte degli uomini che delle donne, che molto di frequente rivedono anche le abitudini riguardo alla cura di sè, come Ti-ziana, madre di due figli: «Ho dato un ta-glio netto a parrucchiera ed estetista, per molte cose ho imparato a fare da sola. E' da tanto che non mi compro qualcosa per me, piuttosto sto attenta a fare in modo che ai miei figli non manchi nulla. Quello che credo si sia perso, in questi anni, è quella leggerezza che consisteva nel fer-marsi davanti ad una vetrina, vedere qual-cosa di carino e semplicemente entrare

e comprare. Lo vedo per me, ma anche per le mie amiche, o anche per coloro che potenzialmente non avrebbero nemmeno bisogno di stare attenti al risparmio: credo sia venuta meno un po' a tutti la legge-

rezza nel fare delle spese, in generale manca la tranquilli-tà necessaria forse».

Sono molti anche colo-ro che rinunciano all'auto, oppure che vorrebbero far-lo, come Cristina: «Io la-voro lontanuccia da casa e i mezzi praticamente non

esistono, altrimenti è da tempo che avrei lasciato l'auto in garage: consuma trop-po, metà stipendio se ne va tra benzina, bollo, assicurazione... Ne farei a meno volentieri, se potessi». Mentre chi può, il cambiamento lo fa davvero, come Fabio, 34 anni: «Io lavoro in città e abito in cit-tà, quindi ho iniziato a rinunciare all'auto per spostarmi, all'inizio perché ero stufo di spendere così tanto in benzina per fare pochissima strada, poi in realtà ci ho pre-

I

Anche avendone la possibilità, l’incertezza porta a spendere con attenzione

Calano le spese per viaggi, divertimenti e bellezza, ma la qualità del cibo non si tocca

Sabato 18 Maggio 20134

Crisi: rinunce sì...ma non a tavola

Cambiare abitudiniper riscoprirnedi più piacevoli

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so gusto a spostarmi in bici ... quando il tempo lo permette».

In alcuni casi, dover cambiare le abi-tudini diventa anche occasione per ri-scoprirne di altrettanto piacevoli, come spiega Stefania: «Io ho perso il lavoro un anno fa e non ho più trovato altro, credo che avere due bimbi piccoli non aiuti. Con uno stipendio solo non è che si possa fare molto, ma comunque riusciamo ad essere abbastanza tranquilli. Io con più tempo li-bero mi sono ritrovata ad inventarmi solu-zioni più o meno creative per il risparmio e anche per fare molte cose da me, soprat-tutto in cucina, facendo anche più atten-zione alla qualità». Se, infatti, le necessità di risparmio raggiungono anche la tavola, esse devono comunque fare i conti con la qualità, sulla quale proprio non si transige, come scherza Giovanni, 68 anni: «In giro non si può più andare, in vacanza non si riesce ad andare, la macchina costa trop-po, le medicine pure... Almeno a tavola, finchè ci sono i soldi per mangiare, voglio mangiare bene!».

li aumenti delle tariffe e i continui rincari, uniti alla cri-si ed alla situazione di forte difficoltà delle famiglie, co-stituiscono un ulteriore ele-

mento di malessere.Si parla di rincari per le tariffe di ac-

qua, luce, rifiuti e RcAuto, mentre pare che la bolletta del gas diminuisca in mo-do consistente. Per il prossimo inverno, infatti, la tariffa dovrebbe calare del 7%, dopo l'approvazione - da parte dell'Au-torità per l’energia - della seconda fase della riforma delle condizioni economi-che del servizio di tutela gas, che sarà operativa dal 1° ottobre e che porterà ad un’ulteriore riduzione della bolletta che, ad aprile, ha già visto un calo del 4,2%. La riduzione complessiva, quindi, è pari al 7%, con un risparmio totale di 90 euro a famiglia (60 euro se non si conteggia la riduzione di aprile). «Quella del gas è una voce che incide in maniera significativa sul bilancio delle famiglie, perché la bolletta pagata per il riscal-damento e l'acqua calda rappresenta la parte più importante della spesa ener-getica annuale dei clienti domestici» spiega Alessia Recupero, vice presi-dente di Assoutenti Cremona.

Tuttavia, «i rincari delle tariffe incido-no sempre più sui bilanci delle famiglie - spiega Recupero -. Nel solo mese di ottobre, gli aumenti di luce e gas hanno comportato un ulteriore esborso di 15 euro per nucleo familiare. In dettaglio, la lista dei rincari è così suddivisa: 33 euro in più per i rifiuti, 54 euro per l'acqua potabile, 35 euro per i trasporti locali, 66 euro per l'energia elettrica e 165 euro per il gas domestico. Dal 2007 al 2011 la corsa all'aumento delle tariffe ha se-gnato +18% a fronte di un aumento dei prezzi al consumo del 10%. Sottrarre in tempi di crisi 8,4 miliardi alle fami-glie, senza ridurre la pressione fiscale, comporta la chiusura di tante imprese e la crescita della disoccupazione» conti-

nua Recupero. «Non si può fare a meno di un intervento fiscale entro l'anno a sostegno di imprese e famiglie: ormai questa è la vera emergenza».

Per quanto riguarda la questione "acqua" inoltre, si parla di fortissime differenze in base alle zone geografiche: «Una famiglia di tre persone con un ana-logo consumo può spendere da 75 euro a 486 euro a seconda di dove abita» sot-tolinea la vice presidente. Il tema delle tariffe dell'acqua, peraltro, è di grande attualità sul nostro territorio, in attesa della discussione e della votazione che il Consiglio Provinciale affronterà il prossimo 28 maggio, relativamente al nuovo sistema tariffario del servizio idrico. A que-sto proposito, il Comitato Acqua pubblica di Cre-mona ha tenuto un incon-tro, venerdì pomeriggio, sugli elementi che compongono la ta-riffa idrica secondo il Metodo normaliz-zato e secondo il Metodo tariffario tran-sitorio (Mtt) e «i rapporti burrascosi che entrambi i metodi intrattengono con la volontà popolare espressa chiaramente dai referendum del giugno 2011 contro

la privatizzazione dei servizi pubblici locali e contro il profitto su un bene es-senziale come l'acqua» sottolinea Fran-cesca Berardi, portavoce del Comitato, insieme a «i numerosi elementi di incon-gruità e più ancora di illegittimità che il Mtt contiene».

Un altra voce pesantissima per il bilancio familiare è quella dei rifiuti: è Federconsumatori a lanciare l'allar-me, prendendo spunto dall'indagine del Cref (Centro ricerche economiche educazione e formazione di Federcon-sumatori) sul costo del servizio. «Dal-

le rilevazioni è emerso che nel 2012 le tariffe hanno subito aumenti consistenti in numerose città» sottolinea l'asso-ciazione. «Per il 2013, purtroppo, non preve-diamo miglioramenti. Infatti l’entrata in vigore

della Tares provocherà un aumento medio di +45,75 euro. Il Governo ha fatto slittare a fine anno il pagamento del nuovo tributo, ma un rinvio di pochi mesi non aiuterà le famiglie ma anzi farà coincidere il pagamento della Ta-res con altre pesanti scadenze fiscali,

come l’Imu e il conguaglio Irpef».Anche i rincari della Rca costituisco-

no una ulteriore stangata. «Per le auto-vetture nel 2012 gli aumenti delle tariffe sono risultati particolarmente penaliz-zanti per le donne e i giovani - spiega Alessia Recupero -. Per le “due ruote”: per i motocicli con cilindrata 200 cc, i prezzi nazionali medi di listino hanno subito incrementi del 10,2 per gli uomini e del 8,2% per le donne quarantenni».

Ma non è tutto: a pesare sui bilan-ci familiari sono anche i forti aumenti previsti per i prezzi dei beni alimentari di prima necessità. «Nei prossimi mesi bisognerà fronteggiare un aumento del 5% dei prezzi alimentari di prima ne-cessità» spiega la vice presidente As-soutenti. «Tali rincari sono ovviamente spinti da tasse e benzina. Già dal primo di luglio aumenterà infatti l'aliquota Iva dal 21% al 22%. Una forma di tassa-zione decisamente antipatica, in quanto non colpisce in base al guadagno o al reddito, ma che pesa su ogni consuma-tore, indiscriminatamente. L'aumento dell'Iva rischia di deprimere ancora di più i consumi interni, che sono attual-mente una delle voci più deboli della nostra economia».

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Calo previsto per la sola bolletta del gas, che entro fine anno dovrebbe diminuire del 7 per cento

In aumento rifiuti,acqua, luce, Rca

e alimentari

Un altro anno all’insegna dei rincari

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Maltempo senza finedi Laura Bosio

iogge e temporali co-me d' autunno: i me-teorologi parlano di un maggio straordina-riamente piovoso, ca-

ratterizzato da temperature de-cisamente sotto la media sta-gionale, venti freddi e perturba-zioni frequenti. Una situazione che rischia di protrarsi, a fasi alterne, fino alla fine del mese.

Per i prossimi giorni è infatti prevista una fase di maltempo ancora intensa, a causa del continuo passaggio di impulsi perturbati di origine atlantica, soprattutto nel nord Italia. «L'area padana, tra l'altro, sarà interessata da un ulteriore peg-gioramento nel corso del fine settimana, con rischio di nuovi nubifragi» dicono i meteorologi. «Nello specifico, sabato una nuova perturbazione rinnoverà piogge e temporali, che dome-nica mattina interesseranno il Nord-Est e le regioni centrali, con tempo tuttavia in rapido miglioramento già dal pomerig-gio» sottolinea in una nota Fa-bio Da Lio, meteorologo di 3B Meteo.

Purtroppo la situazione non è destinata a migliorare con la prossima settimana: nonostan-te che le precipitazioni potreb-bero calare, fino anche a scom-parire tra lunedì e martedì, da mercoledì è prevista una nuova ondata di piogge, che dureran-no per tutta la settimana.

Solo da domenica 26 si pre-annuncia una fase di migliora-mento: «Si ritiene probabile che una fascia anticiclonica si im-padronisca di gran parte

dell'Europa centro settentrio-nale ed occidentale. Di conse-guenza il tempo dovrebbe evolvere verso una maggiore stabilità in particolare al Cen-tro-Nord; il Sud invece dovreb-be risentire di influssi freschi settentrionali in discesa sul bordo orientale dell'anticiclo-ne» spiegano ancora da 3B Meteo.

Intanto, le perturbazioni dei giorni scorsi hanno provocato danni notevoli, come il crollo di un grosso albero - nella notte

tra mercoledì e giovedì, in via Orti Romani. La pianta si è schiantata sulle auto in sosta, danneggiando cinque vetture: parabrezza e lunotti sfondati, carrozzerie ammaccate, ma fortunatamente nessun ferito. Secondo i vigili urbani, si sono riscontrati danni anche alla pa-rete di un edificio adiacente al parcheggio.

C'e' anche preoccupazione per la forte crescita del livello dei corsi d'acqua della zona: il fiume Po ha raggiunto ieri i ...

metri sotto lo zero idrometrico (all'idrometro di Cremona), e sulla sponda piacentina ha già allagato i campi in diversi punti, registrando una crescita di due metri in pochi giorni; il fiume Oglio in alcuni punti è già usci-to dal suo alveo. Ma a preoccu-pare sono soprattutto le rogge, anche se la protezione civile sta monitorando costantemen-te la situazione. «Per ora è tutto sotto controllo» spiega l'asses-sore Claudio Demicheli. «At-tendiamo l'ondata di piena del Po nei prossimi giorni, e stiamo cercando di lavorare per preve-nire eventuali situazioni di emergenza, ma non prevedia-mo particolari difficoltà». Intan-to i tecnici stanno lavorando al nuovo Piano per la Protezione civile, che non veniva aggiorna-to dal 1992. «Entro un mese e mezzo sarà pronto per essere presentato in Giunta e in Consi-glio» conclude l'assessore. «Si tratta di una novità importante, che già dal prossimo autunno ci permetterà di gestire al me-glio ogni situazione di emer-genza».

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Pioggia, temperature sotto la media e un clima decisamente autunnale fino a fine mese

Allerta della Protezione civile, che sta monitorando canali, rogge e le piene del Po e dell’Oglio

Roberto Poli: «Lo spinello libero nello sport? Un triplice errore»

Lo psichiatra

L’Agenzia Mondiale anti-doping ha deciso di aumentare la soglia consentita di cannabis nel sangue di 10 volte rispetto al livello attuale. Con questo si rende di fatto possibile e libero l’utilizzo dello spinello agli atleti, anche appena prima di una competizione sportiva. Una decisione clamorosa, destinata a far discutere cittadini, sportivi ed esperti. Parliamo di questa inattesa decisione con lo psichiatra cremonese Roberto Poli.

Cosa ne pensa della scelta dell’Agenzia di accettare l’uso dello spinello per gli sportivi?

«E' un errore, anzi un triplo errore: nel merito, nel messaggio che viene veicolato e nell’immagine dello sport».

Partiamo dall’errore nel merito della scelta. Come si motiva la decisione dell’Agenzia?

«L’Agenzia sostiene che la cannabis non ha proprietà dopanti, in quanto non aumenta le energie psico-fisiche dello sportivo, cioè non ha effetti positivi sulle performances atletiche, anzi al contrario potrebbe ridurre la capacità di attenzione e concentrazione e indurre un eccessivo relax, poco produttivo in una gara sportiva».

E’ d’accordo con queste valutazioni?«Assolutamente no. Perché non è assolutamente detto che la

cannabis non possa produrre effetti dopanti. La sostanza, che ha effetti individuali anche molto differenti, può infatti indurre un effetto rilassante, euforizzante e disinibente e può interferire con la prestazione: può infatti essere per l’atleta positivo e ricercato un effetto di rilassamento se la tensione è molto alta, così come l’effetto disinibente può aumentare la propensione al rischio, utile in alcuni tipi di discipline sportive. Inoltre la cannabis ha una nota proprietà analgesica e quindic anche questo può produrre effetti ricercati e positivi per l’atleta. E’ quindi un errore grave non considerare tutti gli effetti psicoattivi della cannabis ed eliminarla dalle sostanze dopanti e quindi proibite nello sport».

Lei parlava anche di un errore rispetto al messaggio che viene dato ai ragazzi e agli sportivi.

«Certo, il messaggio che viene veicolato è che la cannabis non fa male, che si può usare, dato che gli atleti ne fanno uso senza incorrere nel doping. Sappiamo quanto gli atleti rappresentino un modello per i giovanissimi e questo messaggio rischia di essere molto dannoso».

E il terzo errore qual è?«Il danno prodotto all’immagine dello sport. Lo sport,

soprattutto per i giovanissimi, l’immagine di una dimensione sana, dove lo stile di vita dello sportivo si caratterizza per abitudini alimentari e di vita».

Nelle foto sopra il fiume Po. Sotto il fiume Oglio

CremonaSabato 18 Maggio 20136

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di Michele Scolari

na risposta rapida» assieme ad «un’attività di conoscen-za e di dialogo con i com-mercianti nelle città per far emergere anche davanti a

chi ha timore, ciò che sta accadendo». Parte da qui il percorso per contrasta-re un fenomeno sommerso come l’usu-ra: un problema in costante crescita, le cui vittime sono difficilmente individua-bili, favorito dalla stretta creditizia e col-legato spesso alla criminalità mafiosa, ma non solo. Un reato sul quale occor-re intervenire con un’azione sinergica, che intrecci con la tecnica del “data fu-sion” i dati del sistema camerale con quelli delle forze dell’ordine e della ricer-ca universitaria di settore. Il seminario “Contrastare l’usura” (il primo organiz-zato a Cremona), tenutosi martedì sera alla Camera di Commercio ed organiz-zato da Cna e “Libera. Associazioni e numeri contro le mafie”, ha consentito di riflettere su questo modello operativo “reticolare”, nel quale s’intrecciano di-versi saperi, strategie ed esperienze: una riflessione tanto più urgente a se-guito dei due casi di usura scoperti dal-le forze dell’ordine nella nostra città lo scorso anno, il primo dei quali, annotava il gip Guido Salvini, si presentava «connesso a fenomeni an-che pregressi di usura si-stematica legati ad am-bienti della criminalità or-ganizzata». «Il fenomeno è cresciuto in maniera drammatica, e i da-ti a livello italiano parlano di decine di migliaia di aziende colpite dal fenome-no». «La Camera di Commercio non è una banca, ma stiamo facendo il possi-bile per dare ossigeno alle imprese in difficoltà, perché senza impresa non c’è sviluppo, e senza occupazione non c’è futuro», ha ricordato in apertura il presi-dente Giandomenico Auricchio, mani-festando la volontà di realizzare un ap-posito sportello camerale.

Tanto più che oggi, ha spiegato nel suo intervento Michele Riccardi, pro-fessore di Economia Aziendale all'Uni-

versità Cattolica di Milano e collabora-tore del centro di ricerca Transcrime, l’usura si colloca tra gli investimenti di una mafia che si sta evolvendo dalle at-tività “vetero criminali” (come narcotraf-fico e sequestri di persona) verso una sorta di “economia criminale”. Evoluzio-ne che comporta un metodo sempre più interattivo, piuttosto che aggressivo, creando una sorta di «zona grigia» dove convergono i mafiosi, i politici e i sog-getti provenienti dal mondo dell’econo-mia “legale”: professionisti, imprendito-

ri, commercialisti, ragionie-ri, agenti immobiliari o fi-nanziari, ecc., che non han-no remore nello scendere a patti con i mafiosi. Una zo-na che, ha spiegato Rita Franchini, presidente di Cna Fita (vittima di nume-

rose minacce), coinvolge anche il setto-re degli autotrasporti (dove il 7-8% del-le imprese ha problemi di infiltrazione, ma, secondo dati ufficiosi, la portata del problema sarebbe ancora più gra-ve). Proprio questa «zona grigia» rende la criminalità mafiosa ancor più invisibi-le, perché sempre più spesso celata dietro prestanome appartenenti all’eco-nomia legale (e, in questo contesto, spesso soltanto le intercettazioni telefo-niche ed ambientali permettono alle au-torità di ricostruire i rapporti ed i movi-menti dei soggetti, mafiosi o legati alla mafia).

Ma la collusione con realtà apparen-temente legali aumenta notevolmente anche la capacità di osservazione delle organizzazioni criminali. Parlando di una delle indagini svolte a Milano lo scorso aprile, il gip Salvini riportava il caso di «un funzionario di banca che segnalava ad un soggetto legato alla ‘ndrangheta i movimenti dei conti di ta-luni clienti, al fine di poter indirizzare gli ‘ndranghetisti verso un’attività di estor-sione, se il conto era attivo, o di usura, se la situazione del cliente diventava deficitaria».

In questo contesto, ha spiegato don Marcello Cozzi, vicepresidente di "Li-bera", l’atteggiamento vincente è dato dall’ascolto e dalla comprensione, oltre che dalla velocità negli interventi.

«L’usuraio, inizialmente, è visto come un benefattore. E quando l’imprendito-re decide di affidarsi a lui è assai diffici-le recuperare poi la vittima, minacciata di pesanti ritorsioni in caso di denunce (che sono molte meno rispetto ai casi reali). Talvolta, l’usura trova un terreno fertile nel rapporto patologico con il de-naro e nello stile di vita consumistico. «E’ il caso di coloro che diventano vitti-me per la pretesa di vivere comunque al di sopra delle proprie possibilità. Ciò che occorre è un atto di responsabilità da parte di tutti, anche del sistema ban-cario, che non deve fare beneficenza ma deve, però, saper leggere le diverse situazioni individuali, legate ad un feno-meno che priva le persone della libertà, ancor prima che del denaro».

U

Servono leggi che colpiscano la «zona grigia» dove la criminalità mafiosa si insinua nel mondo delle attività legaliRiflettere sul pericolo che la

mafia rappresenta per l’econo-mia significa anche individuarne i futuri settori d’infiltrazione. Attivi-tà sulla quale si è concentrata la ricerca “Gli investimenti delle mafie” realizzata dal centro Tran-scrime dell’Università Cattolica di Milano per conto del Ministero dell’Interno, con il quale collabo-ra Michele Riccardi, docente di economia aziendale alla Cattoli-

ca di Milano. «Sulla scorta dei risultati ottenuti con il metodo dell’intreccio di dati (“data fusion”) occorre concentrare l’at-tenzione e le risorse sui settori più vulnerabili». Tra questi vi sono anche i cosiddetti “settori neona-ti o con lacune normative”, tra cui le energie rinnovabili (fortemente

presenti anche nella provincia di Cremona, che detiene il record nazionale con 125 impianti di biogas autorizzati). «Al momento si parla sicuramente di infiltrazio-ni nell’eolico - spiega Riccardi - le biomasse sono invece ancora allo stato di “vulnerabilità”, data dalla grande espansione, dall’ab-

bondanza di incentivi e dal decentramento: fattori che crea-no le condizioni per l’infiltrazione mafiosa. E’ un settore che meri-terebbe senz’altro più attenzio-ne».

Come meriterebbe più atten-zione anche la «zona grigia», intermedia, dove, soprattutto al

nord, la criminalità mafiosa si insinua nel mondo dei professio-nisti e dell’amministrazione, ren-dendo più difficile l’applicazione del reato di associazione mafio-sa. Anche se segnali di un’evolu-zione della normativa vigente in questo senso non mancano. Ad esempio, nel decreto anticorru-

zione varato dal governo Monti si identifica un nuovo reato, definito “Traffico d’influenze”, che va a colpire la figura dell’intermedia-rio, ovvero chi intenda mediare tra un eventuale funzionario pub-blico e chi vuole ottenere favori. «Tutto ciò che va a colpire quella “zona grigia” - conclude il docen-te - va nella direzione giusta. Tanto più che, oggi, è sempre più difficile distinguere la zona mafio-sa vera e propria dalle altre».

Tra i settori a rischio anche le energie rinnovabili

Don Cozzi: «L’usura toglie la libertà ancor prima che il denaro: è urgente un atto di responsabilità da parte di tutti»

«Ascolto, comprensione e rapidità»: ecco la ricetta per contrastare un fenomeno sempre più graveLibera e Cna in campo contro l’usura

cremona 89ª per presenza

mafiosa«Dalla lupara alla cravatta»: ecco la nuova mafia

Dilaga anche l’usura familiare, più diffusa

di quella mafiosa

Cronaca Sabato 18 Maggio 20137

Secondo i risultati dello studio elaborato attraverso l’incrocio di dati provenienti da indagini giudi-ziarie, reati, relazioni, denunce e confische di beni, presentato da Michele Riccardi, su 107 provin-ce italiane quella di Cremona si colloca 89ª per presenza mafio-sa: ciò significa che il nostro ter-ritorio non presenterebbe gruppi organizzati individuabili come vere e proprie estensioni “locali” della criminalita' organizzata (anche se vi sono stati negli ulti-mi anni alcuni fenomeni che potrebbero costituire un allarme). I settori più a rischio in Lombar-dia risultano quello dello smalti-mento illecito di rifiuti, tra i quali, per Cremona, si ricordano il noto caso della società Italia ’90 e quello, ancora aperto, della mega discarica abusiva scoperta a Corte de’ Cortesi con Cignone; seguono le cave, la sanità, le costruzioni, lo sfruttamento della prostituzione, le scommesse, il gioco d’azzardo e il lavoro nero. E già da un po’ di tempo, ha pro-seguito Riccardi, gli investigatori sanno che nel cremonese (come anche nel mantovano e nel Vene-to) il fulcro di questi fenomeni sia collocabile nel settore emiliano. Aspetto sottolineato già la scorsa primavera dal sostituto procura-tore nazionale antimafia Roberto Pennisi nella relazione tenuta in Commissione parlamentare ad aprile 2012, nonché dal gip di Cremona Guido Salvini, che esprimeva la convinzione che «la propagazione non venga dall’hin-terland milanese ma da altre zone infiltrate da altre strutture della ‘ndrangheta, come l’Emilia, che per Mantova e Cremona sono assai più vicine rispetto a Milano. Si tratta di un meccani-smo che si espande cercando di raggiungere le zone ancora “ver-gini” ed appetibili».

La criminalità mafiosa si trasforma evolvendosi ed adat-tandosi alla situazione sociale ed economica, e ha adegua-to i propri strumenti di penetrazione nel sistema economi-co legale. Dopo il salto geografico, è in atto un nuovo salto di tipo socio-economico: dalle attività “vetero criminali”, a colpi di narcotraffico e sequestri di persona, si passa alle forme di quella che gli ultimi rapporti della Direzione Inve-stigativa Antimafia definiscono la nuova «criminalità eco-nomica organizzata». Una criminalità sempre più orientata allo sfruttamento delle possibilità offerte dal tessuto socio-economico e «capace non solo d’integrarsi con l’economia legale ma anche di anticiparne l’evoluzione e le opportuni-tà», sfruttando un’economia resa fragile dalla crisi e dal

credit crunch, attraverso la creazione di «lobby d’affari con soggetti anche estranei alle organizzazioni criminali», spes-so consenzienti: formando insomma una sorta di «zona gri-gia» (un termine evidenziato da Michele Riccardi). E cam-bia anche l’immagine dei mafiosi, «dalla lupara alla cravat-ta», ha sottolineato don Marcello Cozzi: sempre più spes-so le ultime generazioni di mafiosi scansano le carceri e gli atti giudiziari, evitano i traffici d’armi e droga, sono laurea-te, parlano due o tre lingue (compresi anche i dialetti pada-ni), stanno negli uffici e nei consigli d’amministrazione, non portano pistole ma armi più insidiose (come le chiavi d’ac-cesso agli strumenti finanziari) che ripongono in eleganti valigette firmate.

Da destra: Montani (Cna), Riccardi (Cattolica), Don Cozzi (Libera), Franchini (Fita) e Cavagnoli (Cna)

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ta letteralmente andando a ruba il magazine “Erbe e piante”, pub-blicato da Il Piccolo per celebra-re la primavera e la natura che ri-fiorisce, con tutti i suoi profumi, i

suoi colori e soprattutto le proprietà bene-fiche delle erbe. Lo scopo di questa pub-blicazione, infatti, è proprio quello di inse-gnare al lettore quali sono le proprietà del-le di alcune piante, la loro storia, il loro uti-lizzo e gli effetti benefici che possono ave-re sulla salute.

Nella realizzazione dell'opera l’autrice, Ermanna Allevi, naturopata professioni-sta, ha svolto un’accurata ricerca biblio-grafica, dando un taglio innovativo a que-sta guida, che parte dalla mitologia e dal-la storia legata alle varie piante, per illu-strarne poi le proprietà, gli utilizzi e la loro capacità di influire positivamente su cor-po e mente. I medici e gli erboristi antichi, infatti, come sottolinea la stessa autrice, utilizzavano il potere curativo di una deter-minata pianta, abbinandolo ai movimenti planetari, allo studio dello zodiaco, all’aspetto morfologico della pianta e alla sua relazione con il corpo umano. «Ho de-ciso di affrontare l'argomento da un pun-to di vista diverso dal solito» spiega l'au-trice. «Questo perché molte persone si ri-volgono a me dicendomi che i libri sulle erbe sono noiosi e che non appassiona-

no. In realtà quello delle essenze arboree è un mondo affascinante, e fa parte della più antica storia dell'uomo». L'utilità di questa pubblicazione nasce anche dal fatto che, a parte poche specie elencate, è possibile coltivare erbe e piante nel pro-

prio giardino o in vasi sul terrazzo o bal-cone di casa, e quindi sfruttarne poi le proprietà.

«Veder crescere una pianta permette di comprenderla meglio» spiega ancora Er-manna Allevi. «Tante sono le cose che

bisogna capire per coltivarla: se sta bene al sole, se sta meglio all'ombra, se invece prospera a mezz'ombra... se vuole molta acqua, se invece gliene basta poca... se facilmente attaccabile da insetti o se inve-ce molto resistente... tutto questo ci parla della pianta come accadeva anche nei tempi più antichi». Tuttavia bisogna fare attenzione: «Se si ha la possibilità di col-tivare le erbe in un ambiente sano, posso-no anche essere utilizzate, ma se si vive in un ambiente inquinato è consigliabile ac-quistare le erbe in erboristeria».“Erbe e piante” permette allora di scopri-re le più antiche conoscenze sull'argo-mento, grazie soprattutto alle numerose ricerche che l'autrice ha svolto per realiz-zare la pubblicazione: da “La medicina dei semplici” di Ugo Scortegana, a “Il medico di se stesso” di Naboru Muramoto, al vo-lume “Uomini, erbe e salute” di Maurice Mességué, passando dalle principali pub-blicazioni di Jean Valnet e agli studi sulle piante magiche di Scott Cunningham.

E ancora possibile acquistare “Erbe e Piante” presso la redazione del Giornale il Piccolo (via San Bernardo 37) e presso il centro Naturopatia (via Pallavicino 6 a Cremona). Affrettatevi!

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La pubblicazione è in vendita a solo un euro presso la redazione de Il Piccolo e presso il centro Naturopatia

Un viaggio tra le più antiche cure per il benessere di corpo e menteVa a ruba il magazine “Erbe e piante”

Appuntamento con la Veglia diocesana di Pentecoste la sera di sabato 18 maggio alle ore 21 presso il salone Bonomelli nel Semina-rio diocesano di Cremona. Una serata di pre-ghiera in cui si rifletterà in modo particolare sulla testimonianza di quanti ancora oggi, in molte parti del mondo, sono perseguitati per la loro adesione a Cristo. “Quando vi conse-gneranno, lo spirito del Padre parlerà in voi” (cfr. Mt 10, 19-20) è il titolo della celebrazione che sarà presieduta dal Vescovo Lafranconi. Dopo la liturgia della Parola e l’omelia del Ve-scovo, sullo schermo sarà proiettata una car-tina con i paesi teatro delle persecuzioni, mentre delle voci guida daranno lettura di al-cuni dati davvero agghiaccianti sulla “cristia-nofobia”. In questo modo l’ufficio liturgico – che ha preparato la veglia – intende fare me-moria di chi ha sofferto solo per il semplice fatto di essere discepolo di Gesù.

Ha riscosso un grande successo l’ottava edizione “I love vintage” con la città colorata di circa 250 cicli e abiti risalenti dagli anni 40 agli anni 70. Mol-ti gli appassionati provenienti da Mila-no, Brescia, Modena e Faenza che hanno potuto ammirare le bellezze del-la nostra città con un mezzo a due ruo-te. Alla testa del corteo i bersaglieri An-gelo Este.

IN BREVE

Veglia di Pentecoste Bici d’epoca in mostraDomenica 12 maggio si

è disputata a Milano 3 la fase provinciale del Trofeo Pinocchio, la più importan-te competizione giovanile di Tiro con l’Arco. Il comi-tato regionale e le delega-zioni provinciali hanno promosso, per la Fase provinciale, un unico appuntamento per le tre provincie di Milano, Monza e Brianza, Cre-mona, al fine di favorire la partecipazione numerosa degli atleti e del pubblico, in un clima di grande festa dello Sport. 60 arcieri hanno gareggiato su distanze comprese tra i 10 metri, riservati ai “pulcini” (sette e otto anni di età), i 15 metri dei “giovanissimi” (nove e dieci anni), i 18 metri dei ragazzi iscritti alle scuole medie inferiori. Cremo-na ha festeggiato con gli arcieri della Seri-Art: Andrea Pederneschi, Filippo Ardovini, Paolo Azzoni e Valentina Volpe. La Finale Regiona-le si disputerà il 26 maggio presso il campo degli Arcieri San Bernar-do (Milano). Ai dieci qualificati si uniranno i vincitori assoluti della Fi-nale invernale (24 marzo a Cremona), Andrea Gottardini (Arcieri San Bernardo) e Katia Moretto (Arcieri della Leonessa).

Tiro con l’arco, Trofeo PinocchioLa mattina di sabato

18 maggio presso la sede cremonese dell’Associa-zione Nazionale Alpini, in via Realdo Colombo, sa-rà presentata alla cittadi-nanza l’iniziativa di sport e solidarietà che vedrà protagonista il gruppo Asd Alpini Cremonesi Mtb & Road, che dal 16 al 22 giugno prenderà parta alla manifestazione “Duchenne Heroes”. Duchenne He-roes Italia è un tour di 7 giorni in mountain bike sul-le Dolomiti, finalizzato alla raccolta fondi da desti-nare alla ricerca scientifica per il ritrovamento di una cura alla Duchenne, una particolare forma di distro-fia muscolare detta "dei bambini" in quanto si ma-nifesta in età pediatrica. I fondi raccolti grazie a que-sto evento verranno devoluti a Parent Project On-lus: un'associazione italiana di genitori che dal 1996 offre assistenza alle famiglie.

Alpini, sport e beneficienza

“La musica dipinta”, incontro in sala Puerari martedì 11 maggio alle 17“La musica dipinta - percorsi e suggestioni nell’arte cremone-

se”: questo il titolo dell'incontro promosso per martedì 22 mag-gio alle 17 presso la sala Puerari del Museo Civico di Cremona. Un'iniziativa che prevede l'incontro con Andrea Foglia e Riccar-do Bergonzi, che illustreranno le immagini del fotografo Pietro Diotti sotto il profilo della valenza artistica delle opere riprodot-te e sotto quello prettamente musicale, con l’analisi degli stru-menti e delle loro caratteristiche nell’evoluzione storica. . Cre-mona, luogo del patrimonio immateriale dell’umanità Unesco per il “Saper fare liutario” accoglie interessanti e belle testimo-nianze di quei rapporti fra le arti. “La musica dipinta” ne propo-ne una prima attenta lettura fotografica all’interno di opere pit-toriche conservate nel Museo e in quattro splendide chiese, San-ta Rita, San Sigismondo, Sant’Abbondio, San Pietro.

Lunedì 20 maggio alle 21 Pa-lazzo Cittanova ospiterà “Giorgio Cordini e Giò Bressanelli cantano De Andrè”, grande concerto in tributo al celebre cantautore ge-novese. Scopo dell'iniziativa (il biglietto costa 10 euro) è finan-ziare il progetto “Usciamo dal no-stro orto: coltiviamo coesione so-ciale”, promosso dalle Acli e da Filiera corta Solidale.

Per questo ricordo di Fabrizio De André saliranno sul palco

Giorgio Cordini, musicista vene-ziano che per molti anni ha lavo-rato accanto al cantautore geno-vese e tuttora svolge una fitta at-tività concertistica accanto a no-mi che hanno fatto la storia della musica d’autore ( Mario Arcari, Ellade Baldini, ecc.) e Gio Bres-sanelli, artigiano/cantautore da tempo appassionato all’opera di Fabrizio, vivendola prima da fan poi realizzando a partire dal 2006 una serie di iniziative e concerti

dedicati all’opera del Faber. La serata sarà impreziosita dalla fi-sarmonica di Mattia Manzoni e si avvarrà del supporto grafico e tecnico di Francesco Guerini.

Concerto: “Giorgio Cordini e Giò Bressanelli cantano De Andrè”

Sabato 18 maggio atleti del Duathlon, Triathlon e studenti dell’Aselli correranno insieme a un gruppo di 50 detenuti

Grande successo per la ven-tunesima edizione del Bicincittà cremonese promossa da Uisp, Fiab-Biciclettando e Propulsio-ne Umana. La manifestazione si è svolta in contemporanea in circa 150 città italiane e aveva come denominatore comune lo slogan “Strade sicure e aria pulita in città”.

Sempre sulla stessa lunghezza d'onda, prossimo appuntamento sarà con Vivicittà, la manifesta-zione podistica organizzata dall’Uisp, che sabato 18 maggio farà tappa nella Casa Circonda-

riale di Cremona con l’undicesi-ma edizione del “Porte Aperte”.

Correranno assieme un grup-po di circa 50 detenuti, atleti della

società sportiva Duathlon -Triath-lon e studenti dell’Istituto Aselli, non per sfidarsi, ma per unire ide-almente la loro corsa con quella

di tanti cittadini che quotidiana-mente affrontano le sfide della vita, in tempi resi ancor più diffici-li dalla crisi economica e sociale che attanaglia il Paese. Una corsa dedicata a coloro che sono rima-sti indietro, che hanno sbagliato e sono in carcere non solo per scontare una pena, ma per alle-narsi a ricominciare e riprendere il filo della propria vita. Una occa-sione in più per testimoniare che esiste una città solidale che non dimentica il valore della dignità e della solidarietà. La partenza della corsa è prevista alle ore 10

su un percorso interno all’Istituto di circa 5 kilometri da corrersi su un anello da ripetersi otto volte.Alla cerimonia delle premiazioni è prevista la partecipazione del Sindaco Oreste Perri.

L’Uisp Cremona svolge da diversi anni un programma com-plessivo di attività motorie e spor-tive all’interno della Casa Circon-dariale, tra cui un torneo di calcio interno che si concluderà a fine luglio, che nell’insieme hanno contribuito molto a migliorare il clima all’interno dell’istituto e le condizioni di salute dei detenuti stessi. Nei giorni scorsi si è con-clusa l’attività invernale in pale-stra con due partite di basket con gli studenti dell’Itis e dell’Aselli.

Vivicittà: la corsa podistica farà tappa a Cà del Ferro

Finalmente la bella sta-gione è arrivata, e con essa la voglia di muoversi, viaggiare, passare un fine settimana fuori porta e fare le prime vacanze. Il Cta Acli promuove una serie di gite e viaggi per tutti i gusti.

• Dal 18 al 19 maggio - Weekend nell’antica Capi-tale d’Italia (Torino, Val di Susa), alla scoperta dei sui tesori. Si visiteranno: il Castello Reale di Racconi-gi, il Museo Egizio, la Sacra di San Michele e l’Abbazia di S. Antonio in Ranverso.

• Dal 23 al 26 maggio - Viaggio alla scoperta del Molise e delle Isole Tremi-ti… tra natura, arte e storia. Si visiteranno inoltre Termo-li, Sepino, Altilia, Matrice, Campobasso e Lanciano.

• Dal 1 al 6 giugno - Tour alla scoperta dell’Alba-nia. Rivisiteranno: Durazzo, Kruja, Tirana, Ardenica, Saranda, Butrinto e Gjiroka-stra.

• 8 giugno - Una giorna-ta dedicata alle bellezze naturali nello splendido per-corso del Trenino del Berni-na. Si visiterà anche Saint Moritz.

• Dal 30 giugno al 28 luglio - Turni settimanali e quindicinali al Mare in Cala-bria a Scalea presso l’Hotel Village Club Santa Caterina 4****.

• Dal 07 luglio al 04 agosto - Soggiorni con turni quindicinali ad Andalo presso l’Hotel Stella Alpina 3***.

• Dal 7 al 17 agosto - Tour di Ferragosto dedicato alle Città anseatiche e Dani-marca. Si visiteranno: Hil-desheim, Hannover, Ambur-go, Kolding, Odense, Nyborg, Soro, Copena-ghen, Roskilde, Hillerod, Frederiksborg, Helsingor, Lubecca e Berlino.

• Dal 20 al 25 agosto. Tour della Polonia. Si visite-ranno: Wadowice, Auschwitz, Cracovia, Bre-slavia e Czestochowa.

Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Car-dinale G. Massaia, 22 o contattando i numeri di tel. 0372.800423, 800429.

Sito: www.ctacremona.it

CronacaSabato 18 Maggio 20138

Page 9: Il Cremasco del 18 maggio 2013

dalla Redazione

ottava assemblea del Polo Tecnologico della Cosmesi, è stata l'oc-casione per lanciare nuove sfide. Fino ad

oggi, il Polo si è rivelato una real-tà utile alle imprese che ne fanno parte – un centinaio - e il suo marchio ha acquisito una notevo-le visibilità, tanto da raccogliere richieste di nuove adesioni anche da fuori regione. Al momento, sono già una ventina le nuove aziende che hanno fatto doman-da, attratte dalla specializzazione che viene riconosciuta al Polo e quindi dalle opportunità che vi possono trovare.

«E’ giunto il momento del grande passo» ha spiegato il pre-sidente Matteo Moretti. Il modello a cui ispirarsi è la «Cosmetic Val-ley», associazione nata nel 1994 nel sud della Francia. E che dopo quasi 20 anni, vanta numeri da potenza mondiale della cosmesi: 300 aziende, 36.578 dipendenti, 84 progetti per un valore di 126 milioni, 7 università coinvolte, 200 laboratori statali e 8.600 ricerca-tori, pubblici e privati. Proprio dal-la Francia, al Golf Club, era pre-sente come ospite Jean-Yves Bourgeois, titolare di Beauteam ed editore del portale «premium-beautynews.com», oltre che cre-atore di fiere di settore molto pre-stigiose, come «Make Up in Pa-ris» e «Make Up in New York».

Da questa emulazione, è stata annunciata la prima novità: il Polo avrà una propria forma e perso-

nalità giuridica («potrà essere un consorzio o una rete d’imprese» ha annunciato Moretti). E, quindi, potrà avere proprie risorse, capa-

cità di reddito, titolarità nell’ero-gazione di una vasta gamma di servizi, maggior potere contrat-tuale. Quali servizi? Moretti ne ha

ha elencati alcuni: assistenza tecnica, di laboratorio alle azien-de richiedenti e formazione per figure specializzate, pronte per essere inserite nel settore co-smetico. «Avremo un peso mag-giore nelle contrattazioni, potre-mo fare lobbying con le più gran-di realtà industriali, riusciremo a fare internazionalizzazione».

Tutto questo sarà possibile perché ci sarà una fondamentale modifica al regolamento. Soprat-tutto su tre questioni strategi-che. La prima: «La nostra nuova mission è quella di diventare il centro di eccellenza della filiera

produttiva cosmetica italiana nel mondo». Quindi, l’adesione al Polo della cosmesi sarà estesa non più e solo alle aziende lom-barde, ma a quelle di tutta Italia. Da qui, la seconda novità rego-lamentare: il Polo avrà un pro-prio marchio a garanzia della qualità, al quale potranno essere certificate le aziende che avranno specifici requisiti. Chi non potrà usufruire del marchio, avrà la possibilità di utilizzarlo dopo un percorso di innovazione per con-seguire li requisiti necessari.

La terza modifica regola-mentare: sarà ridefinita la gover-

nance perché, insieme, le azien-de produttrici di cosmesi (35% di rappresentanza) e quelle di packaging (un altro 35%) saran-no la locomotiva del Polo, segui-te da quelle che fanno riempi-mento (20%) e sonoimpegnate imballaggi e macchinari (10%).

In concreto? E’ toccato ad Alessandra Ginelli, direttore di Reindustria, illustrare i nuovi cri-teri che verranno adottati per la valutazione delle aziende: un nuovo metodo per creare una fi-liera integrata e certificata da of-frire al mercato cosmetico. «Ade-rendovi, il produttore garantirà la conformità di ogni lotto, median-te analisi specifiche su materie prime, semilavorati o prodotti fi-niti; la selezione dei fornitori di materie prime e, inoltre, packa-ging ed esperienza e conoscenza dei processi di realizzazione e purificazione delle materie prime e dei prodotti finiti».

Ma l’altra novità è stata la na-scita di un master internazionale in biotecnologia e medicina per la cosmesi da tenersi a Crema negli spazi del Polo, integrato da attivi-tà di laboratorio nei laboratori dell’università Bicocca. La pro-posta viene proprio da questo ateneo. Il «piano didattico» ha scritto il professor Marco Baldo-ni del Dipartimento chirurgia e medicine interdisciplinari dell’uni-versità «verrà concordato in rela-zione alle esigenze del territorio e delle industrie coinvolte. Inoltre, le aziende del territorio di Crema saranno coinvolte come parteci-panti alle attività formative».

L’

Le responsabilità del centrosinistra nel moltiplicarsi delle società partecipate

Al primo Consiglio di amministrazione del Consorzio Crema Ricer-che erano presenti i consiglieri Giuseppe Capellini (Camera di Com-mercio di Cremona), Berlino Tazza (Provincia di Cremona), Gianpao-lo Doldi (Comune di Crema), Cristiano Villa (Reindustria), Giuseppe Inama (A.C.S.U.). Il Consiglio ha nominato all’unanimità suo presiden-te Berlino Tazza, che ha accettato l’incarico ringraziando i suoi prede-cessori Mario Bettini e Pierpaolo Soffientini per l’importante contri-buto che hanno voluto dare alla nascita e allo sviluppo del Consorzio. vice-presidente è stato nominato Giampaolo Doldi.

Il presidente Tazza ha voluto anche ringraziare l’Assessore provin-ciale Matteo Soccini e il presidente Massimiliano Salini che hanno rispettivamente individuato e avallato la scelta della sua figura. Inoltre, un ringraziamento al consigliere riconfermato Giuseppe Capellini per aver egregiamente raccolto le volontà dei soci fondatori nell’individua-zione di presidente e vice-presidente.

Cocente sconfitta del sindaco di Crema in Scrp CREMA RICERCHE

Il centrosinistra non si rende conto di averne azzeccate davvero pochine negli ul-timi anni, sia sul piano politico che quello amministrativo! Dalle evidenti perdite di memoria rispetto alla loro responsabilità del moltiplicarsi delle società partecipate fino a giungere all’incoerente e populista posizio-ne a favore dell’amministratore unico in Scrp o, peggio ancora, di un organo di revi-sione monocratico. Nel merito il sindaco di Crema ed il Pd hanno rimediato una cocen-te e naturale sconfitta. Sono stati bocciati dalla stragrande maggioranza dei sindaci del territorio.

La Bonaldi ha perso ridicolizzando la città che amministra; frutto anche di una giunta inadeguata ad evitarle grossolani errori che mettono Crema a disagio. So-stiene, in “buona compagnia”, un impro-prio e inopportuno «Comitato ristretto» che

appena nominato finirebbe immediata-mente nel limbo, salvo rispolverarlo quan-do conviene. Un Comitato che, come con-cepito, finirebbe per fare l’esatto opposto di

quello che si prefiggerebbe, ossia di essere filtro tra i soci di Scrop ed il suo Cda e, irri-spettosamente, addirittura organo di indi-rizzo del Cda stesso. Tutti i comuni, almeno 45, che resterebbero esclusi da tale comita-to diventerebbero tante cenerentole del territorio in attesa del principe azzurro.

La sintonia tra il sindaco di Crema, Strada e il nuovo coordinatore del Pd, sig. Bragonzi è totale, il che equivale a sotto-scrivere che dalle loro parti si confrontano, decidono e poi parlano un linguaggio co-mune. Chi pensa il contrario è fuori dalla realtà. Sono convinto che anche dalle no-stre parti, nel PDL, è stato definitivamente avviato un percorso positivo che porterà a condividere con i nostri sindaci comuni in-dirizzi. Almeno me lo auguro, nell’interesse del territorio e del PDL.

Simone Beretta

Tempo di nomine in Fondazione Ca-riplo. Dalla scorsa settimana il nostro territorio conta di due rappresentanti nella più importante Fondazione di be-neficienza del Paese (ha avuto in pas-sato membri come i premi Nobel, Re-nato Dulbecco e Carlo Rubbia). An-drea Bignami e Cristian Chizzoli so-no stati chiamati dal presidente Giu-seppe Guzzetti a far parte rispettiva-mente del collegio sindacale e del consiglio di amministrazione della Fon-dazione fino al 2016.

A Cristian Chizzoli, ex sindaco di Ca-pergnanica, è stata anche affidata la de-lega all’edilizia sociale. Ha 39 anni ed è professore di marketing strategico all’Università Bocconi. Il suo primo com-mento: «Fondazione Cariplo è una gran-de realtà basata su forti principi di sussi-diarietà, innovazione e sostegno al terzo settore, messo a dura prova dalla crisi e

dai pesanti tagli alle sovvenzioni degli enti pubblici».

Al commercialista Andrea Bignami, spetterà un ruolo più tecnico. Laureato in Economia e Commercio alla Bocconi nel 1993, dottore commercialista dal 1995, Bignami è co-titolare dello studio Crotti e Bignami dal 1997. E' stato ricon-fermato presidente del collegio sindaca-

le. «Ringrazio il presidente Guzzetti e i componenti della Commissione centrale della beneficenza, e lo stesso ringrazia-mento va al professore Giovanni Frattini e al dottore Damiano Zazzeron per aver-mi confermato quale presidente».

La Fondazione Cariplo. opera in quat-tro aree: Ambiente, Arte e Cultura, Ricer-ca Scientifica, Servizi alla Persona. Nel

2009, la provincia di Cremona ha potuto usufruire di un contributo di circa 7 milio-ni di euro e sono numerose le iniziative cremasche che possono contare sul supporto della Fondazione. Una su tutte: il Franco Agostino Teatro Festival. Con la nomina di Bignami e Chizzoli, il crema-sco, può contare su un collegamento di-retto con un ente di beneficienza che nel corso del 2012 è stato in grado di eroga-re a favore di associazioni e territori una cifra che si avvicina ai 150 milioni di euro.

Michela Bettinelli Rossi

Cosmesi, è una rivoluzioneMatteo Moretti svela la sua strategia, approvata dall’assemblea del Polo

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

Berlino Tazza, presidente

CREMA Sabato 18 Maggio 20139

Simone Beretta

Ancorotti ribadisce la sua proposta: corsi molto professionali per tecnici del settoreRenato Ancorotti, fondatore e primo pre-

sidente del Polo della Cosmesi, ha avanzato un’altra idea, che può essere complementa-re con il master universitario proposto da Matteo Moretti (vedi articolo qui a fianco): cioè avere a Crema una scuola di make up a pagamento (i più meritevoli possono usufru-ire di borse di studio) da situare nel polo uni-versitario o in istituti tecnici che fanno inno-vazione con l’obiettivo di formare personale in possesso di adeguate e approfondite co-noscenze tecniche, al servizio delle imprese del settore. In poche parole, un corso bien-nale che sappia formare specialisti che co-noscano alla perfezione il prodotto cosmeti-

co e ne supportino lo sviluppo. Sia dal pun-to di vista tecnico che manageriale.

«I tecnici e i manager formati a Crema in cosmetica devono avere una preparazione tale da poter essere richiesti anche all’este-ro, e la nostra città deve diventare un punto di riferimento per gli studenti che vengono dall’estero» precisa Ancorotti, «mentre i do-centi tradizionali dovrebbe essere affiancati da personale che lavora già nelle aziende».

Non solo: le competenze devono essere acquisite attraverso materie ben definite. Per esempio? «Gli studenti devono cono-scere le materie prime cosmetiche, la legge cosmetica italiana e internazionale, sapere

dei test necessari per il controllo di qualità cosmetica, avere dimestichezza con le nor-me di buona fabbricazione (Gmp). Ma non è finita: devono essere competenti su mac-chinari e impianti cosmetici, e aggiornati su mercati e marketing cosmetico, parlare per-fettamente almeno l’inglese, essere aggior-nati sulla storia della cosmesi, avere precise nozioni di anatomia e fisiologia della pelle. Serve, infine, la specializzazione nella for-mulazione cosmetica, la conoscenza dei pigmenti cosmetici, un'approfondita com-petenza sull’uso del packaging e sulla com-patibilità tra packaging e prodotto. Una scuola seria, insomma. Utile. Per tutti».

Nella fotoda sinistra:Inama, Doldi Tazza, MarianiCapellini e Cristiano Villa

Cremaschi in Cariplo: opportunità per il territorio

Page 10: Il Cremasco del 18 maggio 2013

di Gionata Agisti

n'accoglienza strepito-sa quella ricevuta in cit-tà da Henry Winkler, in arte «Fonzie», il mitico personaggio della serie

televisiva Happy Days, con cui è cresciuta più di una generazione. Ad attenderlo giovedì sera, 16 maggio, in sala degli Ostaggi, un pubblico di tutte le età: da chi ha conosciuto «Fonzie» nel periodo d'oro degli anni Settanta, a quanti invece hanno imparato a cono-scerlo tramite le numerose repli-che di quello che, a tutti gli effetti, è diventato un classico della tv, compresi i bambini, i veri protago-nisti, insieme allo stesso Winkler, di quella serata.

La presenza dell'attore, produt-tore e scrittore a Crema era infatti legata alla pubblicazione italiana della sua serie di libri per l'infan-zia, dedicati alla dislessia, un di-sturbo dell'apprendimento che Winkler ha scoperto di avere sol-tanto a 31 anni. Ad aggiudicarsi i diritti per l'uscita anche nel nostro Paese dei 17 volumi che vedono

protagonista il personaggio di Hank Zipzer, alter ego dello scrit-tore, è stata proprio una casa edi-trice cremasca, la Uovonero, elogiata dallo stesso Winkler per gli accorgimenti adottati in fase di impaginazione.

La Uovonero, infatti, di cui era-no presenti all'incontro gli editori Sante Bandirali ed Enza Crivelli, che è anche pedagogista clinica, ha progettato un'edizione ad alta leggibilità, selezionando una carta avoriata e un tipo di carattere, il Verdana, che annullano l'effetto di

abbagliamento e confusione tra le parole a cui sono soggetti i lettori dislessici. Escamotage, quelle escogitate dalla Uovonero, che verranno riprese anche per le nuo-ve edizioni in programma nei Pae-si anglosassoni. Alcuni suggeri-menti, in questa direzione, si de-vono ai bimbi e ai ragazzi con di-sturbi specifici dell'apprendimen-to, che frequentano il percorso di riabilitazione presso il Polo di Neu-ropsichiatria infantile «Il Tubero» Anffas di Crema, dove Henry Winkler si è recato in visita nel pomeriggio della stessa giornata.

Al suo ingresso in sala degli Ostaggi, il popolare attore è stato accolto dal sindaco Stefania Bo-naldi e dalle note della sigla di Happy Days, suonate dall'Irish Coffee Ensemble della scuola lo-cale di musica «Consorzio Con-corde», diretto da Francesca Ti-rale. Dopodiché, Winkler ha rivolto il suo intervento soprattutto ai bambini presenti in sala, a cui ha cercato di infondere coraggio e

determinazione, necessari a supe-rare ogni difficoltà: «Ognuno di voi ha dentro di sé qualcosa di gran-de: il vostro compito è scoprire il vostro talento e regalarlo al mon-do. Quando scoprite qual è il vo-stro desiderio, non abbandonatelo mai, per nessun motivo, perché non potrete scoprire cosa riuscire-te a fare finché non ci proverete. Non preoccupatevi se la scuola vi risulta difficile: è una cosa che non ha nulla a che fare con la vostra intelligenza. Mi hanno sempre det-to che ero stupido e pigro e che non avrei mai combinato nulla nel-la mia vita e, ora, eccomi qua, a presentare i miei libri. Nessun bim-bo è stupido: esistono solo diversi modi di apprendere le cose».

A chi gli chiede un suggerimento per gli insegnanti che abbiano a che fare con ragazzi dislessici, Winkler spezza una lancia in favore di chi deve compiere un lavoro così impegnativo e difficile ma consiglia di valorizzare ogni alunno per quel-lo che è, cercando di appassionar-lo al suo personale talento. «Il più grande complimento che abbia mai ricevuto è quello che mi hanno fatto i miei piccoli lettori, chieden-domi come fosse possibile che io li conoscessi così bene e anche quello di quei genitori che mi han-no confidato che i loro figli hanno cominciato ad apprezzare la lettura proprio grazie ai miei libri».

La serata si è quindi conclusa nell'entusiasmo generale e nella ressa per ottenere un autografo da parte di «Fonzie», prima che la star ripartisse per proseguire il suo tour promozionale.

U

CremaSabato 18 Maggio 201310

Piedibus a Offanengo: una festa davvero meritataDomenica 12 maggio si è te-

nuta a Offanengo la festa di chiusura del servizio «Piedibus 2012/2013» che ha visto la par-tecipazione di 120 persone tra i bambini iscritti, accompagnatori volontari e le loro famiglie. La festa si è svolta nel cortile del «Museo di Civiltà Contadina» e per l’occasione, alcune mamme, in-sieme ai volontari e al gruppo «Fiore di Offanengo», hanno cucinato e allestito sotto il portico del Mu-

seo le tavolate per il pranzo. Un grazie va anche a tutte le altre mamme e nonne che hanno preparato le torte. Durante il pranzo vi è stata la premiazione degli accompagnatori volontari ai quali come ringraziamento

per il loro prezioso ruolo sono stati consegnati dei piccoli trofei che rappresentavano il grande tra-guardo raggiunto dei 5 anni con il Piedibus (2008-2013). Dopo il pranzo, visita guidata del Museo.

Ruba cellulare negli spogliatoi di Vailate

«Nessun bambino è stupido»Il celebre «Fonzie» di «Happy Days» a Crema. Il suo libro sulla dislessia

Il 25 novembre 2012, al campo sportivo di Vailate venne disputata la partita di calcio con la rappre-sentativa del Castel Rozzone. Al termine dell’incon-tro, uno dei giocatori della squadra locale, rientran-do negli spogliatoi, scopriva che qualcuno dal giubbotto, tra le altre cose, gli aveva rubato anche il telefono cellulare con all’interno la scheda a lui in uso, intestata all’azienda. La denuncia venne sporta ai carabinieri di Vailate che hanno chiesto ed otte-nuto dalla procura della Repubblica di Crema l’au-torizzazione all’acquisizione dei tabulati relativi alle

conversazioni effettuate dell’apparato telefonico.Solo per pochi giorni nel telefono rubato è stata

inserita la scheda di un muratore della cooperativa di Seriate. Acquisite le generalità dell’uomo, i cara-binieri di Zingonia l’hanno raggiunto a casa, a Ver-dellino, dove gli hanno sequestrato il telefono. L’uomo ha dichiarato di averlo acquistato durante il mercato a Dalmine senza fornire altre spiegazioni. E’ stato deferito dai carabinieri di Vailate alla procu-ra della Repubblica di Bergamo perché ritenuto re-sponsabile della ricettazione del telefono rubato.

I carabinieri di Bagnolo hanno arrestato P.R. commerciante residente a Capergnani-ca perché ritenuto responsabile detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. E’ stato sorpreso a Crema, a bordo di un’auto intestata e condotta da un operaio, coeta-neo, insieme ad impiegato, 35 anni, tutti cremaschi. L’arrestato è stato trovato con frammenti di hashish. Ma la vicenda non fi-nisce qui.

Nella sua abitazione, inafatti, sono stati trovati circa 100 grammi di marijuana, 15 grammi di hashish e un bilancino elettronico di precisione. L’uomo arrestato era cono-sciuto per fatti analoghi: infatti, fu arrestato nel 2011 sempre per detenzione di stupefa-centi. Una storia che si sta ripetendo.

L’impiegato accompagnatore, invece, è stato segnalato alla prefettura di Cremona, quale assuntore sostanze stupefacente, perché trovato in possesso di 1 grammo di hashish, detenuto per uso personale non terapeutico.

A Chieve, alla guida del proprio autocarro Fiat Ducato, i carabinieri di Bagnolo hanno sorpreso nuovamente il disoc-cupato M.C., 45 anni, residente a Casale, in possesso di at-trezzi atti allo scasso, componenti di ponteggi edili, profili per porte blindate ed un carrello elevatore automezzi, rubati da una ditta della zona industriale.

Danno complessivo: 1.000 euro non coperti da assicura-zione. Refurtiva interamente recuperata e restituita al deruba-to che ha confessato il terzo furto nel giro di qualche settima-na. Il ladro è stato arrestato. Prima della crisi economico era incensurato; dopo il licenziamento, per chiusura della ditta, è stato più volte arrestato dai carabinieri di Bagnolo.

Torna anche quest’anno la fe-sta di «Etiopia e Oltre», la onlus presieduta da Marco Spinelli che insieme alla comunità par-rocchiale di San Bartolomeo so-stiene le popolazioni più povere e i missionari in Etiopia e in altri paesi del mondo. La «tre giorni» solidale si terrà nell’oratorio di san Bartolomeo il 17-18-19 maggio 2013. In programma, tra le tante iniziative, tre concerti per allietare le serate. Si parti-rà venerdì 17 maggio con i gruppi 3AQ, Kryptonite, Jessica Sole Negri, gli Ultima Chiamata e un ospite speciale che si esibiranno nel tributo ai Beatles. Sabato 18 maggio i Toto Town. Previsti per domenica 19 maggio gli Overdreams.

Fulcro dell’evento resta la festa organizzata dalla parroc-chia per la domenica: dopo messa delle 10.45, si terrà alle 12.45 il pranzo comunitario a cui seguiranno le proiezione del filmato del viaggio di gennaio in Etiopia e un incontro con la psicologa-psicoterapeuta Rosalba Torretta. «La festa è anche un’opportunità per conoscere da vicino questa bella realtà» ha spiegato Spinelli, presidente dell’associazio-ne. «Un modo per informare e sensibilizzare cremaschi e no sulle problematiche delle popolazioni povere e, perché no, provare a coinvolgerli nelle attività che i nostri volontari svol-gono con dedizione e coraggio».

Un commerciantespacciava droga

Perde il lavoro, il secondo furto

Durante il pattugliamento notturno lungo le strade del cre-masco i carabinieri di Camisano hanno sorpreso a Casale, quando era quasi giunto a casa, alla guida del proprio furgone carico con quaranta ponteggi edili in ferro, un disoccupato di 46 anni. Alle contestazioni mossegli, ha confessato di averle rubate poco prima in Palazzo Pignano, in via dei Salici, in un capannone in costruzione della ditta «Lamar snc». La confes-sione gli ha evitato l’arresto. L’uomo nell’ultimo anno è stato denunciato tre volte dai Carabinieri di Bagnolo, Pandino e Caravaggio, per diversi episodi anche per una rapina in banca. La refurtiva era del valore di circa 5mila euro.

Disoccupato, già tre denunce

San Bartolomeo: tre giorniper solidarietà all’Etiopia

Caritas: mostra fotograficasui campi di volontariato

La Caritas di Crema, in collaborazione con l’Ufficio per la pastorale giovanile e degli oratori e con il patrocinio del Co-mune di Crema, espone la mostra fotografica allestita per il decimo anniversario dei campi di volontariato estivo e inaugu-rata lo scorso 13 aprile in occasione della presentazione del progetto «Giovani on the road». Attraverso gli scatti si sono volute riproporre le immagini più significative dei luoghi e dei volontari che negli anni si sono succeduti in questa esperien-za, per poter raccontare tramite i gesti e i sorrisi quanto sia bello e arricchente mettersi “in gioco” per gli altri. La mostra, intitolata «I primi dieci anni dei campi di volontariato» sarà esposta nei seguenti luoghi e orari: venerdì 17 e sabato 18 maggio, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, nella chiesa di San-ta Maria di Porta Ripalta in via Matteotti, 47; domenica 19 maggio, dalle 10 alle 19, in Piazza Duomo a Crema.

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di Gionata Agisti

l vescovo Oscar Cantoni ha chia-mato a raccolta tutti gli uomini di buona volontà, per dare l'accelera-ta finale al restauro del Duomo, un restauro iniziato ormai 2 anni e

mezzo fa e di cui non è ancora certo il termine dei lavori. A chi gli chiede una possibile data, il vescovo preferisce in-fatti non sbilanciarsi: «L'ho già fatto l'anno scorso» commenta, «quando pensavo si potesse riaprire la cattedrale in occasione di San Pantaleone ma non è andata così». Anche quest'anno, la data del 10 giugno, giorno in cui si fe-steggia il patrono della città, era consi-derata una buona occasione per l'inau-gurazione dei lavori di restauro.

All'appello, però, mancano ancora cattedra, ambone e una serie di strutture minori, tra cui il tabernacolo. Inoltre, non è ancora arrivata l'autorizzazione della Soprintendenza per l'illuminazione inter-na. Il vescovo non usa mezzi termini: «Continuare a tenere chiuso il Duomo è un danno morale per la città». Ecco quindi l'appello a darsi da fare, a cui hanno risposto le pasticcerie riunite nel-la Congrega della Spongarda, 7 risto-ranti delle Tavole Cremasche, il gruppo provinciale panificatori Confcommercio Cremona, la Lega panificatori di Asvi-com, il salumificio Cagnana, la gelateria Bandirali e il Platinum Caffè, oltre ad altre associazioni: Opera Pia Oratorio San Luigi, Pro Loco, Gruppo Olimpia e Autonoma Artigiani Cremaschi.

«Già l'essere riusciti a mettere insie-me queste energie è un piccolo, grande miracolo» ha ringraziato monsignor Can-toni durante la conferenza stampa di martedì 14 maggio, nel palazzo vescovi-le. «Ciascuno ha deciso di offrire alla comunità quanto ha di meglio e mi pia-cerebbe che anche altre categorie imi-tassero questa bella iniziativa. Sono ve-ramente ammirato per questo entusia-smo». Il merito principale va riconosciuto al pasticcere Leonardo Radaelli, anima dell'organizzazione, che è riuscito a chiamare a raccolta colleghi e non, per questa maratona di beneficenza, che si svolgerà in più giornate. A dare il buon esempio hanno cominciato i panificatori di Ascom Crema, che hanno già donato 1.000 euro per il prosieguo dell'opera di restauro.

La serie di eventi si distribuirà tra la giornata di oggi, sabato 18 maggio fino al 10 giugno. Da oggi a domenica 9 giu-gno, le pasticcerie della Congrega della Spongarda - Denti, Dossena, Maiandi,

Nando, Radaelli e Samanni - venderan-no la «Mattonella per il Duomo», un dol-ce inventato per l'occasione, cogliendo il suggerimento del vescovo a realizzare un prodotto simbolico, che ricordasse la cattedrale. Il costo è di 6 euro per 300 grammi. Per ogni dolce venduto, 4 euro saranno accantonati per il Duomo. Do-menica 2 giugno toccherà alle Tavole Cremasche, presiedute da Carlo Alber-to Vailati, presente alla conferenza stampa insieme a Radaelli, al panettiere Luigi Marazzi e al vice presidente di Confcommercio, Graziano Bossi: il 20% degli incassi dei 7 ristoranti ade-renti verrà destinato alla raccolta fondi.

A prendere parte all'iniziativa sono il Bistek di Trescore Cremasco, l'Hostaria San Carlo di Moscazzano, la trattoria Il Fante e il ristorante Il Ridottino di Crema, la trattoria Tre Rose di Castelleone, la trattoria Via Vai di Ripalta Cremasca e la trattoria Volpi di Pandino. Da venerdì 7 giugno a lunedì 10 giugno, sarà la volta della raccolta fondi, con vendita benefi-

ca presso i gazebo allestiti proprio in piazza Duomo, dalle 8.30 alle 19: pane a lievitazione pasta madre, degustazioni de «La Mattonella», formaggi e salumi, a cura dell'associazione Olimpia e la ven-dita de «Il Duomo di terracotta» - con offerta minima di 60 euro - e volumi vari, organizzata dal settimanale Il Nuovo Torrazzo e la Libreria Editrice Buona Stampa.

Da parte sua, l'Autonoma Artigiani Cremaschi ha pensato a un'iniziativa a latere, di carattere culturale: con la colla-borazione della Pro Loco, che mette a disposizione i propri spazi, si terrà, dal 6 al 10 giugno, la mostra «Artigianato e Fede», con l'esposizione di calici e pissi-di realizzati dagli artigiani di Confartigia-nato Lombardia. Infine, «La cena per il Duomo», in programma per lunedì 10 giugno, alle 20, presso il centro giovanile San Luigi. La prenotazione è obbligato-ria, con pagamento anticipato presso la Pro Loco o lo stesso centro giovanile. Il costo è di 18 euro.

IDuomo, l’appello del vescovoI lavori iniziati due anni fa e non ancora conclusi. Chi ha già risposto. E tutte le iniziative

Auditorium Manenti: 4 istituti in competizione

Crema Sabato 18 Maggio 201311

Da sinistra: Leonardo Redaelli, Carlo Alberto Vailati, Luigi Marazzi e Graziano Bossi

Amicizia, confronto e anche un po’ di sana competi-zione domenica sera, nella chiesa di San Bernardino auditorium Manenti di Crema: «Note di primavera» ha coinvolto contemporaneamente per la prima volta le 4 scuole di musica cittadine. «Permettendo agli allievi più meritevoli di esibirsi in questo luogo solitamente fre-quentato da affermati musicisti» ha detto Marcello Palmieri, responsabile settore musica del Centro cul-turale diocesano Gabriele Lucchi, «vogliamo esprimere la vicinanza della diocesi ai giovani che accanto agli

studi scolastici e alle attività sportive si sono dedicati con profitto allo studio di un’arte da sempre propria della Chiesa». A inaugurare le esecuzioni musicali il coro giovanile «Sweet suite» della Scuola di musica Claudio Monteverdi, diretto da Giancarlo Buccino e accompagnato alla tastiera da Simone Della Torre. Marcello Comandulli si è quindi esibito all’organo. Sul palco ha poi preso posto l’Associazione musicale «Il Trillo», con un ensemble di giovanissimi diretto da De-nise Bressanelli. Di nuovo protagonista l’organo con il

Civico istituto musicale «Luigi Folcioni» (classe di Fran-cesco Zuvadelli), che in un brano ha accompagnato i flauti di Matteo Pagliari. Conclusione con il Consorzio concorde, nelle sue formazioni «Consorzioconcorde (direttore Viviana Carniti) klezmerbamd» e «Irish coffee ensemble» (direttore Francesca Tirale).

Il Comune ha ospitato merco-ledì 15 maggio una cinquantina di bambini delle classi V di via Bra-guti accompagnati dalle maestre. L’occasione l’ha fornita il plasti-co, da loro realizzato, per mostra-re i pericoli esistenti fuori dalla scuola. Per esempio, la mancan-za di transenne che delimiti il passaggio pedonale e mantenga le auto lontane. L’alta velocità con cui arrivano in macchina i genitori, sempre di corsa. Tra le soluzioni proposte dai bambini: la costruzione di dossi che costrin-

gano i genitori a rallentare. Il sindaco Stefania Bonaldi e

l’assessore alla Mobilità, Giorgio Schiavini, hanno approfittato di questo caloroso per rammentare innanzitutto l’impegno della giun-ta ad investire le poche risorse a

disposizione per mettere in sicu-rezza le scuole. L’altra priorità, ha sottolineato il sindaco, è proprio quella di ampliare la piste ciclabi-li per favorire una mobilità “dol-ce”, esigenza sentita dalla nostra città e dal nostro territorio.

A fare il punto sul progetto Pie-dibus, l’assessore Schiavini che ha spiegato come si sia trovata disponibilità da parte dei genitori ad accompagnare i bambini a scuola, ma non altrettanta ad an-darli a prendere all’uscita da scuola.

Avverte l’assessore al Bilancio, Morena Saltini: «Abbiamo già messo in vendita i box di via Griffini ottenendo un buon risultato. In questo momento è in vendita l’immobile denominato ex Aci di via Stazione. Sollecitiamo coloro che fossero interes-sati e che avessero la disponibilità economica ad acquistare di farsi avanti. Qualcuno ha già mani-festato interesse, ma ricordiamo i termini del bando».

L’immobile è posto in via Stazione al numero 6. Si tratta di circa 200 metri quadri a disposizione che comprendono ingresso , gli uffici, un’area esterna ed un piccolo giardino posto dietro l’edi-ficio. L’importo posto a base d’asta è di 355.000 euro. Saranno ammesse solo offerte al rialzo. In

caso di parità tra le offerte si procederà per sor-teggio. Il Comune darà corso all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta se ritenuta valida e conveniente. Il deposito cauzionale è fissato nel 5% dell’importo posto a base d’asta e precisamente 17.750 euro.

Il plico contenente l’offerta e la documentazio-ne, pena l’esclusione dall’asta, dovrà pervenire, a mezzo raccomandata del servizio postale, oppu-re mediante agenzia di recapito autorizzata, entro il termine perentorio delle ore 12 del 4 giugno all’Ufficio Protocollo del Comune di Crema, piaz-za Duomo 25; è altresì facoltà dei concorrenti la consegna a mano del plico, dalle 9 alle 12 nei giorni dal 30 maggio 2013 al termine perentorio.

Il Centro di riabi-litazione equestre di Crema è al centro di un’interrogazione di Agostino Alloni, consigliere regiona-le del Pd, presenta-ta in VIII Commis-sione Agricoltura del Consiglio regio-nale. Nel documento Alloni ricorda che la struttura è inserita nell’area del Cen-tro di incremento ippico, noto come «Stalloni», di proprietà di Regione Lom-bardia e gestito dall’Ersaf, attraverso una convenzione che coinvolge anche Infrastrutture Lombarde spa.

Il consigliere Pd ha ripercorso le fasi dell’ultimo anno di vicissitudini del Cre fino alle perizie che hanno verificato il rischio di cedimenti della struttura. «In questa situazione l’attività del centro è messa a dura prova e viene svolta in un clima di assoluta incertezza, anche in considerazione del fatto che il prossimo 31 maggio, cioè tra pochi giorni, scade il contratto-convenzione tra lo stesso Cre e l’Ersaf», aggiunge Alloni.

Il consigliere chiede a regione Lom-bardia di intervenire in prima persona e indirizzare, per quanto di competenza, Ersaf e Infrastrutture Lombarde affin-ché «si provveda a riconfermare, attra-verso l’aggiornamento della conven-zione in essere, il mantenimento del Cre nell’area degli Stalloni in quanto si presta perfettamente alle caratteristi-che del servizio che viene svolto a fa-vore della collettività e delle numerose famiglie interessate».

E «si collochi entro l’estate 2013 il Centro di riabilitazione equestre dentro uno degli edifici non pericolanti (sono tanti quelli a disposizione: tra questi vi è anche la sede storica utilizzata per an-ni), eliminando i container che non rie-scono a soddisfare le esigenze, specie nel periodo invernale; vengano realizza-ti quegli interventi necessari, e di fatto senza costi, che possano mantenere fruibili i servizi del Cre (ad esempio la messa a norma degli accessi ai cortili di ingresso)».

«Cre in un edificio degli Stalloni che

non sia pericolante»

Programmazione settimanale

di Federica Palmisano

Una New York spregiudicata, sfavil-lante e corrotta fa da sfondo a questo nuovo adattamento cinematografico del romanzo più disperato di Scott Fitzge-rald: il grande Gatsby. Nick Carraway è un aspirante romanziere che si trasferi-sce nella prima campagna di New York per ricercare fama e fortuna. Durante la sua permanenza farà la conoscenza del misterioso milionario vicino di casa, so-lito organizzare feste memorabili: Jay Gatsby. Ma i ruggenti anni Venti lo tra-volgeranno in un vortice di sesso, alcool e distruzione personale senza preceden-ti. Baz Luhrmann sceglie nuovamente i primi decenni del XX secolo per raccon-tare gli strati sociali in cui etica, morale

e rispetto, sono concetti del tutto sco-nosciuti. Attraverso lo sguardo di un no-vello scrittore, Luhrmann riesce a me-scolare il presente con il passato sotto ogni punto di vista: mescola il più mo-derno R’n’B con il più classico jazz, la libertà odierna con l’inutile proibizioni-smo del tempo. Ma se da un lato il Gran-de Gatsby è uno scintillante e vibrante tuffo negli anni Venti, il difetto più evi-dente è che non aggiunge nulla di nuovo al cinema di Luhrmann: è una ridondate ripetizione del suo (più) originale Moulin Rouge diretto nel 2001. Superba è, in-vece, l’interpretazione di Leonardo Di Caprio che restituisce allo spettatore il vero senso del romanzo: l’incredibile speranza individuale nonostante la soli-tudine sociale.

Durata: 142 minuti.Cast: Leonardo DiCaprio,

Tobey Maguire, Carey Mulligan, Isla Fisher.

CINEMA Programmazione settimanale Un tuffo negli sfavillanti anni Venti de “Il grande Gatsby”

Un superbo DiCaprio compensa l’assenza di novità da parte del regista

Regia: Baz LuhrmannGenere: drammatico

CremonaSpaziocinema Cremonapo (0372-803674)www.spaziocinema.info• Violetta• Il Grande Gatsby 2D/3D• La casa• Mi rifaccio vivo• L'uomo con i pugni di ferro• 20 anni di meno• Effetti collaterali• Iron man 3

Chaplin (0372-453005)• Miele

Filo (349.8310931)• No - I giorni dell'arcobaleno

pieve fissiragaCinelandia (0371-237012) www.cinelandia.it• Hansel & gretel: Cacciatori di streghe• Il grande gatsby - 3D • Iron Man 3• L'uomo con i pugni di ferro• La casa• Mi rifaccio vivo

CremaPorta Nova (0373-218411)www.multisalaportanova.it• Il grande gatsby - 2D/3D• Violetta• Fast & Furious 6• La grande Bellezza• Iron man 3• Effetti collaterali• La casa• L'uomo con i pugni di ferro• Hansel e Gretel

Alloni AllA Regione

Alunni della Braguti: i pericoli fuori dalla scuola Immobile dell’Aci: il bando scade il 4 giugno

Page 12: Il Cremasco del 18 maggio 2013

di Gionata Agisti

e aziende cremasche sono vicine al punto di rottura. Cremosano ha deciso di prorogare lo stop al passaggio nel

centro abitato dei mezzi pesanti diretti alla zona industriale di Crema e ha invitato imprenditori della zona produttiva del paese a discuterne. Allo stesso modo, Campagnola ha già chiuso la strada ai camion e presto lo farà anche Pianengo, quando sarà funzionante il sottopasso di Cre-ma. Le imprese cremasche, in-somma, sono sempre più isolate, prive di comunicazione con il mercato estero, che ad oggi ri-mane l'unica ancora di salvezza per la loro tenuta e quella del tessuto socio-economico del territorio.

È per trovare rimedi a questa situazione che, mercoledì 15 maggio, la Libera Artigiani ha convocato un incontro aperto alla stampa, a cui hanno preso parte il sindaco di Crema, Stefa-nia Bonaldi, e il presidente della Provincia, Massimiliano Salini. All'appuntamento, erano pre-senti anche tre imprenditori: An-tonio Cella, della Cella F.lli di Cremosano, Marina Zanotti, della Omz Spa di Crema e Da-niele Tarenzi, in rappresentanza di Cna, altra associazione di ca-tegoria.

«Il tema che ci troviamo ad affrontare non è nuovo» ha esor-dito il presidente della Libera, Marco Bressanelli, affiancato dal segretario dell'associazione, Giuseppe Zucchetti: «Per ov-viare alla difficoltà di accesso alla zona industriale di Crema, si è messa una pezza con il sotto-passo di via Indipendenza che, ora, rimane di fatto l'unica strada percorribile. Si tratta di un'infra-struttura che ha una sua impor-tanza, ma non può certo essere considerata risolutiva, a maggior

ragione adesso, che i Comuni li-mitrofi stanno decidendo di non permettere ai camion di raggiun-gere i nostri stabilimenti».

La soluzione ideale, secondo gli imprenditori, sarebbe una nuova strada, che permettesse di aggirare i Comuni più riottosi. L'alternativa è che questi stessi Comuni rivedano la loro posizio-ne. «Già un paio di anni fa, ave-vamo sollecitato il prolungamen-to della cosiddetta Gronda Nord, invece del sottopasso» è inter-venuto Tarenzi: «Ora, la doman-da è: vogliamo davvero mante-nere l'occupazione a Crema? Perché, se è così, bisogna crea-re le condizioni per farlo». «Non

vi nascondo che ormai alcuni clienti rifiutano di spedire la mer-ce alle nostre aziende a carico loro e quindi la spesa del tra-sporto ce la dobbiamo accollare noi. Ma vi pare possibile?» do-manda Marina Zanotti.

Che continua: «A noi impren-ditori viene chiesta sempre più efficienza ma come possiamo riuscirci con tutti questi ostacoli? Non è più sostenibile lavorare in questo modo e nemmeno logi-co. Capita anche che si debba guidare per telefono camionisti stranieri, che si vedono bloccati d'un tratto l'accesso alle strade che portano a Crema. Senza contare che, nel caso riusciamo

a convincerli a passare lo stesso per Cremosano o Campagnola, arriva anche la multa e, ancora una volta, se vogliamo che la merce arrivi a destinazione, sia-mo costretti a mettere mano ai nostri portafogli. Crema è diven-tata irraggiungibile».

Da parte sua, Cella sottolinea che a Cremosano hanno già chiuso diverse aziende a causa dei vincoli posti da quel Comune. «Si tratta di un problema molto serio» ammette Salini, che ha voluto essere presente in prima persona all'incontro, insieme al suo assessore ai Trasporti, Gio-vanni Leoni, proprio per testi-moniare l'importanza del tema. E

proprio dal presidente della Pro-vincia è arrivata la possibile solu-zione: «Una sorta di tangenziale nord di Crema, tutta compresa nel suo territorio comunale, che parta all'altezza dei Mosi e si ri-congiunga con la 591, nei pressi di Ricengo. Un percorso previsto dal Pgt del Comune di Crema, lungo circa 5 chilometri e dal co-sto tra i 9 e i 12 milioni di euro».

C'è un problema, però: «Un percorso tutto interno al territorio di Crema è difficile che acceda a finanziamenti regionali e statali. È fondamentale, perciò, concepirla e presentarla come un’opera di interesse regionale: di collega-mento del traffico che proverrà dalla BreBeMi in direzione della Paullese. La Provincia farà la sua parte e anche qualcosa di più: l'anno scorso siamo riusciti a re-cuperare 50 milioni di euro pro-prio per la Paullese, non vedo perché non ce la si debba fare anche questa volta».

L'importante, avverte il presi-dente, è prendere una decisione il prima possibile, perché non c'è tempo da perdere. «È anche ne-cessario allargare questo tavolo ai sindaci dei Comuni interessa-ti» continua Salini, «perché è evi-dente che, in tutti i casi, la strada non sarà pronta domani mattina e bisogna quindi trovare una so-luzione tampone: occorre che i sindaci di Pianengo, Cremosano e Campagnola concedano l'ac-cesso temporaneo ai camion, fi-no a lavori conclusi». Se tutto dovesse andare per il verso giu-sto, l'opera non richiederebbe più di un anno di cantiere.

D'accordo il sindaco Bonaldi: «Da qualche giorno, si trova sulla mia scrivania una richiesta della prefettura, con cui mi si chiede un parere urgente proprio in me-rito all'ordinanza di Cremosano. La prefettura insiste, per questio-ni di sicurezza, ma io non ho in-tenzione di firmare, perché trovo anacronistico che un Comune, in una società che richiede sempre più sinergia e prospettive condi-vise, possa decidere di bloccare l'attività di tutto un territorio».

Porte aperte al confronto, da parte di Raffaele Perrino, vice sindaco di Cremosano ed esper-to conoscitore del territorio, es-sendo stato anche presidente dei Comuni del Circondario Cre-masco, ma con qualche critica: «Siamo sempre pronti a discute-re per trovare una soluzione, pur-ché tutti facciano la loro parte, anche Crema. Sì, perché forse nessuno si ricorda che anche la sua amministrazione comunale ha vietato l'accesso ai camion lungo il viale di Santa Maria. Ben venga dunque questo tavolo, an-che se mi chiedo perché la Libe-ra Artigiani non ci abbia invitati subito mercoledì scorso. L'im-pressione, purtroppo, è che i pic-coli Comuni vengano sempre coinvolti a decisioni già prese. Perché non ci si interroga, inve-ce, sul motivo per cui Cremosa-no è arrivato a questa decisione? Sono anni che chiediamo una tangenziale esterna, che possa assorbire il traffico pesante, ma la precedente amministrazione di Crema ha sempre espresso pa-rere contrario».

L

cultura & spettacoli

CremaSabato 18 Maggio 201312

uovo concerto “data ze-ro” martedì 21 maggio alle ore 21 al Teatro San Domenico in Crema. Sul palcoscenico con le sue

canzoni Chiara Galiazzo, la vincitri-ce di X Factor 2012. Chiara ha con-quistato subito critica e pubblico con la sua voce raffinata, con inter-pretazioni intense e piene di per-sonalità, con cui ha dimostrato di sapersi misurare con generi diver-si riuscendo, con personalità, a fare “proprio” ogni brano. “Due respi-

ri” – il brano che parla di un lega-me unico e indissolubile che Chia-ra dedica alla musica – è in pochis-simo tempo disco di platino, con-fermando il grande apprezzamen-

to del pubblico per l’artista. “Due respiri” è anche il titolo del pri-mo album di Chiara Galiazzo con-tenente le cover “Over the rain-bow”, “I want to hold your heand”,

“L’amore è tutto qui” e “The final countdown”. Chiara ha partecipa-to al Festival di Sanremo 2013, con i brani “L’esperienza dell’amore” di Federico e Domenico Zampaglione e “Il futuro che sarà” di Francesco Bianconi, Luca Chiaravalli e Liset-te Area, canzoni che faranno parte del suo primo album di inediti “Un posto nel mondo” (a dimostrazione del favore del pubblico verso Chia-ra e le sue canzoni, i posti in teatro sono esauriti da tempo!).

Tiziano Guerini

Tutto esaurito per il concerto di Chiara GaliazzoMartedì al San Domenica appuntamento con la vincitrice di “X Factor 2012”

N In occasione della “Notte dei musei” voluta a livello nazionale dal ministero per i Beni e le Attività Cultura-li, questa sera anche il museo civico di Crema, ex con-vento agostiniano in piazzetta Terni de Gregory, rimarrà aperto dalle 20.30 alle 24 con una serie di iniziative. Alle ore 17.30, a museo regolarmente aperto, “Mini live show” con gli studenti musicisti delle scuole superiori cittadine. Alle ore 19 première del video “Mi hanno detto”, un ine-dito prodotto dai Lab. Alle ore 21.15 visita ai chiostri e all’ex refettorio conventuale. Ore 21.45 visita guidata alla nuova sezione archeologica; ore 22.15 visita alla sezione storica e alla pinacoteca. Dalle ore 20.30 alle 23.30 aper-tura per visita della sala Pietro da Cemmo e della casa cremasca a cura dei volontari del Touring Club e della associazione delle guide turistiche “Il Ghirlo”.

PRO LOCO La Pro Loco di Crema ha programmato per domani alle ore 17.30 la cerimonia di premiazione del concorso “La più bella vetrina di primavera” legato alla manifestazione “Crema in fiore 2013”. Alla premiazione del concorso “La più bella vetrina di primavera”. La ceri-monia, alla presenza del presidente della Pro Loco Lui-gi Ferrigno e ad altre autorità cittadine, si terrà presso i giardini pubblici di Porta Serio a Crema. Con l’occasione avverrà anche la consegna del premio alla vincitrice del concorso per il nuovo manifesto della manifestazione.

Prosegue la rassegna teatrale di Alice nella città. Questa sera alle ore 21, sul palcoscenico della sede della associa-zione in via Cappi a Castelleone, sarà la volta del trittico “I. Towards the Mirror; II. Towards the Landscape, III. Towards the Mind”, del duo danese-koreano formato da Jette Hye Jin Mortensen & Sif Jessen Hymøller. La Jin Mortensen, artista poliedrica capace di spaziare dalla visual art fino alle performance di carattere più prettamente teatrale, approda in Italia per la prima volta con il suo lavoro visionarioforte-mente ispirato da Brecht e Grotowski.

NEWS “La notte del bel canto”: l'ultimo appunta-mento del cartellone “Si fa sera” prevista per domenica 19 sarà posticipata il 23 giugno in “Sala delle Capriate” a Madignano, sempre alle ore 21.

Stasera ad Alice nella Cittàun trittico danese-coreano

Comincia martedì 22 maggio la settimana con-clusiva della XV edizione del Franco Agostino Teatro Festival (Fatf) dedicata alle “passioni”. Dal-le ore 10 al Teatro San Domenico di Crema, si esibiranno con le loro performance teatrali, sei scuole di media inferiore. Giovedì 23 maggio – stesso teatro e stesso orario – toccherà invece ad otto classi di media superiore presentare i loro lavori. Venerdì 24 maggio alle ore 21.30, sempre al San Domenico, si terrà – a ingresso libero – il concerto-spettacolo “Le passioni di Edward e Paula”. Diversi i gruppi componenti la parte mu-

sicale, diretti dal maestro Davide Contempo, re-gista Christian Silva. La settimana si concluderà con lo spettacolo “Fuoco” della Compagnia dei Folli, che accenderà piazza Duomo sabato 25 maggio alle ore 21.30, a conclusione della “festa di piazza” delle ore 16 con quattro cortei di stu-denti delle classi-laboratorio aderenti al progetto Fatf, che attraverseranno, partendo da punti di-versi del centro storico, tutta la città per radunar-si poi al Campo di Marte. Con lo spettacolo sera-le calerà il sipario sull’edizione 2012-2013. Qua-le elemento megliore del fuoco rappresenta la

“passione”, cil filo rosso della XV edizione del Fa-tf? Dalla preistoria ai giorni nostri, il fuoco non ha mai smesso di esercitare il suo fascino magico sugli uomini. Quella di sabato 25 maggio sarà una rappresentazione di grande impatto che avrà co-me protagonista proprio il fuoco. Coreografie di teatro danza, pirotecnica, trampoli e macchine sceniche, accompagneranno gli spettatori in un viaggio straordinario che va da Prometeo all’Ara-ba Fenice, dai nani che forgiarono il mondo nella grotta del dio Vulcano, fino all’incredibile battaglia finale tra dei e uomini.

Da martedì la settimana conlusiva della XV edizione del Fatf

Oggi pomeriggio alle ore 18 nei chio-stri del Teatro San Domenico, viene inaugurata la mostra delle ultime scul-ture di Anna Mainardi. Titolo: “Le porte sognate”. Un viaggio? Un percorso d’anime? Porte da varcare nella vita di ciascuno; enigmatiche perché non si può sapere in quale nuovo spazio con-durranno. «Il linguaggio artistico di An-na Mainardi - scrive, nella presentazio-ne della mostra, Natalia Vecchia - è

quello della materia grezza e delle im-magini archetipiche: elementi di terra-cotta lasciata al suo stato naturale di terra e polvere; strutture slanciate di ferro, legni e cortecce perduti, forme acuminate o rotonde per evocare le asprezze della vita e i momenti di ab-bandono sereno al suo trascorrere». Dice di sé e del suo lavoro l’artista: «Le mie opere derivano dalla elaborazione delle informazioni del-l’ambiente che,

tramite l’introspezione, si fa contenuto mentale e diviene, quindi, attività im-maginativa e fantastica». La mostra presenta “tredici porte”, affiancate cia-scuna da un custode; in esposizione anche altre sculture sempre inerenti il tema dell’attraversamento, del passag-gio, del varco. La mostra rimane aperta fino a domenica 2 giugno (giorni feriale ore 16-19; sabato e domenica anche il mattino dalle 10 alle 12).

Le porte sognate di Anna Mainardi da oggi in mostra

Anche a Crema spazioalla “Notte dei musei”

Antonio Cella

Anna Mainardi

ChiaraGaliazzo

si esibisceal Teatro

San Domenico

La rivolta degli imprenditoriStop dei comuni ai camion. Aziende isolate. Una riunione ad alto livello alla Libera artigiani

Giuseppe Zucchetti Massimiliano Salini e Giovanni Leoni

Page 13: Il Cremasco del 18 maggio 2013

di Laura Bosio

l rombo dei motori torna a risuona-re all’ombra del Torrazzo: Cremona ospita anche quest’anno, infatti, il passaggio della celebre “Mille Miglia”, che animerà piazza Duomo stasera,

nella sua 31ª rievocazione storica (la sera-ta sarà presentata da Eleonora Busi e Alessandro Bardelli). Cremona, peraltro, sarà l’ultimo capoluogo di provincia prima del gran finale di Brescia.

La prima vettura in città è prevista intorno alle 21.10, con il controllo timbro in Piazza del Duomo, dopo aver attraversato alcuni Comuni della provincia e le “pro-cessione” di auto proseguirà per circa un paio d’ore, finché tutti i 415 concorrenti (o comunque tutti quelli rimasti in gara) non saranno transitati dalla piazza.

Le vetture in gara, selezionate tra 1.575 registrate, partite il 16 maggio, ritorneranno a Brescia il 19, dopo aver percorso ben 1600 km tra borghi storici e riserve naturali, seguendo un percorso che presenta alcune varianti rispetto alle edizio-ni precedenti, ma sempre nel rispetto dei tracciati delle ventiquattro edizioni disputa-te dal 1927 al 1957. Come ha spiegato Roberto Gaburri, dell’organizzazione della Mille Miglia, «quest’anno abbiamo voluto rendere omaggio alle zone terremotate,

e per questo il percorso sarà un po’ diverso. Tale decisione ci ha portato a dover tralasciare alcune delle solite tappe, come Reggio Emilia e Parma. Non pote-vamo però assolutamente rinunciare al passaggio da Cremona, che a detta di tutti possiede una delle più belle piazze di tutto il percorso e soprattutto fa parte della storia di questa manifestazione».

Tra i paesi della provincia, il primo attra-versato sarà Casalmaggiore, sulle spon-de del Po, con il passaggio della prima vettura intorno alle 20.35. Seguiranno: Martignana di Po, San Giovanni in Croce, Solarolo Rainerio, S. Martino del Lago, Cinghia de’ Botti, Cella Dati, Sospiro, Malagnino, Cremona (dove le auto percor-reranno via Giuseppina, via Novati, via del Giordano, piazzale Cadorna, corso Vittorio Emanuele II, piazza Stradivari, piazza del Duomo, corso XX Settembre, via Speciano, via Pallavicino, corso Matteotti, piazza della Libertà, via Brescia, Persico Dosimo, Pozzaglio ed Uniti, Robecco d’Oglio. Quindi la corsa proseguirà verso Brescia.

La prima auto della Mille Miglia sarà preceduta un’ora e mezzo prima dell’arri-vo nelle varie località delle 75 Ferrari del “Ferrari Tribute”, con il quale la casa di Maranello rende storicamente omaggio alla mitica corsa.

«Allo scopo di ampliare il valore storico

di un parco vetture che nessun evento per auto d’epoca può vantare, abbiamo deciso di accettare, oltre alle 375 abitualmente al via, altri 40 esemplari, per un totale di 415 vetture, una cifra record - spiega Gaburri -. Si tratta di modelli rispondenti alle caratte-ristiche della Mille Miglia ma che, per vari motivi, non hanno partecipato negli anni canonici. Queste vetture, in gara a tutti gli effetti come le altre, prenderanno il via in una “Lista Speciale”: l’unica differenza sarà costituita dalla mancata assegnazione del coefficiente di merito, in modo che la vitto-ria rimanga riservata ai modelli protagoni-sti della corsa dal 1927 al 1957».

In questa incredibile corsa si fondono molteplici aspetti: il valore storico - dove si intersecano la storia dello sport automobili-stico e quella della tecnica, che le vetture in gara hanno sempre rappresentato e spe-rimentato al massimo livello - la capacità di unire gli italiani attorno all’orgoglio della tradizione italiana, la capacità di attrarre nel nostro Paese migliaia di turisti catturati dal fascino della corsa più bella del mondo.

LA SICUREZZA Quest’anno è stata attivata una grande sinergia con le forze dell’ordine, che sono fortemente impe-gnate a garantire la sicurezza lungo il

percorso. Quest’anno, per la prima volta nella storia della Mille Miglia, la sicurezza personale dei piloti sarà, infatti, al primo posto. Così un’auto Fiat Dino Ferrari, con-fiscata alla criminalità organizzata, sarà simbolicamente esposta a Brescia e a Roma a testimonianza della lotta dello Stato contro le mafie.

A suggellare questo sodalizio tra la Mille Miglia 2013 e le forze dell’ordine, anche l’aver voluto come ambasciatrice della “corsa più bella del mondo” Jessica Rossi, tiratrice italiana di tiro a volo, vincitrice della medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Londra 2012. L’atleta del gruppo sportivo della Polizia di Stato sarà, infatti, testimonial della Mille Miglia 2013.

UN MUSEO A CIELO APERTO Di fatto la Mille Miglia è considerata un vero e proprio “museo a cielo aperto”, in quanto fa convergere a Cremona, tesori d’inestimabile valore, che hanno scritto le pagine più belle del motorismo internazionale. La Mercedes Benz schie-ra ben 13 vetture simbolo della storia del marchio della stella a tre punte, tra le più prestigiose perle del Museo di Stoccarda: tra queste figurano la

Ssk e la 300 Slr, che stabilì il record assoluto con Stirling Moss nel 1955. Dal canto suo, la casa bavarese Bmw fa uscire dal Museo Bmw Classic ben 8 esemplari, tra i quali la 328 Coupé Touring con cui il Barone Fritz Huschke von Hanstein vinse la Mille Miglia 1940 e la 328 Spider con cui Adolf Brudes giunse terzo.

Alcune Alfa Romeo d’eccezione saranno invece schierate dalla Scuderia del Portello, mentre dalla storica sede di Coventry, Jaguar presenta cinque vetture: tra queste, tre sono C-Type, con un esemplare che ha disputato la Mille Miglia del 1952 ed una D Type. Cinque saranno anche le Porche ufficiali, in arri-vo dal Museo di Stoccarda. Non dimen-tichiamo la partecipazione di un’Alfa Romeo 6C 2300 Pescara, appartenuta a Benito Mussolini, che disputò la Mille Miglia del 1936 con al volante Ercole Boratto, suo autista personale. I Paesi rappresentati sono 31, con l’Italia che con 135 piloti continua a essere il Paese maggiormente rappresentato, seguito da Germania con 87, Gran Bretagna con 34, Svizzera con 27, Stati Uniti e Paesi Bassi con 25 e così via.

IUn museo a cielo aperto sotto il TorrazzoTorna a Cremona la storica corsa di auto d’epoca. La prima vettura passerà in piazza Duomo alle 21.10

13Sabato 18 Maggio 2013Speciale

Page 14: Il Cremasco del 18 maggio 2013

on la sua proclamazione a “Città Eu-ropea dello Sport 2013”, Cremona non poteva che essere una tappa fondamentale di una corsa che con-ta ormai ottantacinque anni di vita,

straordinarie emozioni, grandi trionfi e cocenti sconfitte, fama e successi, ma pure - negli anni bui - indifferenza e disinteresse.

GLI ALBORI L’amore per le grandi imprese sportive e il “gusto dell’ardimento”, che carat-terizzarono gli anni Venti, contagiarono molti giovani e, tra questi, anche due rampolli del-la nobiltà bresciana, Franco Mazzotti e Aymo Maggi. A soli vent’anni, gareggiando in velocità con il treno, i due si recavano ogni settimana a Milano, al Biffi in Galleria, covo degli appassio-nati di automobilismo quali Borzacchini, Brilli Peri, Danese, Nuvolari e Varzi. Qui decisero di agire allo scopo di restituire a Brescia il ruolo, ormai perduto, che le competeva. Mazzotti, 22 anni e Maggi, 23, nel dicembre del 1926, presero così contatto con Giovanni Canestri-ni, giornalista della Gazzetta dello Sport e con Renzo Castagneto, segretario della costituen-da sede bresciana del Regio Automobil Club.

Costituito il gruppo, decisero di “creare qual-cosa di assolutamente sensazionale per scuo-tere il mondo dell’automobilismo dal torpore e ricordare le nostre tradizioni sportive”. Una corsa su strada, dura e selettiva, con un per-corso (seguendo la moda del tempo che voleva far confluire tutto nella capitale) da Brescia a Roma e ritorno. Tale percorso risultò di 1600 km, pari a 1000 miglia.

Fu Franco Mazzotti, reduce da un viaggio negli Stati Uniti, a rendersene conto e a pro-porre quindi il nome Coppa delle Mille Miglia. Esattamente tre mesi dopo la fatidica decisio-ne, alle otto del mattino del 26 marzo 1927, Aymo Maggi prendeva il via da viale Venezia - sulla Isotta Fraschini con il numero 1 - ac-compagnato da Bindo Maserati, uno dei fa-mosi fratelli costruttori. Con loro prendeva il via la leggenda della Freccia Rossa. Ebbe così inizio un’epopea che vide, nell’arco di trent’anni, schierarsi i campioni più celebrati e le migliori vetture. Il successo fu eclatante e superò le più rosee previsioni. E si stabilirono subito i pri-mi record: dopo soli tre anni, nel 1930, Tazio Nuvolari completò il percorso ad una media superiore ai 100 km/h, sorprendendo anche i più scettici. Fu il cosiddetto periodo epico della Mille Miglia, costituito dalle dodici edizioni dal 1927 al 1938 della Coppa delle Mille Miglia.

UNA BATTUTA DI ARRESTO Il primo stop avvenne nel 1939: a causa di un grave inciden-te avvenuto a Bologna nell’edizione del 1938, il governo proibì le corse su strada, impeden-do la disputa della Mille Miglia. La fantasia dei bresciani escogitò, pur di non rinunciare alla corsa anche nel 1940, una sorta di circuito sul triangolo Brescia-Cremona-Mantova. Con l’ingresso dell’Italia in guerra, per alcuni anni, non si parlò più di competizioni; Maggi fu richia-mato a comandare una batteria costiera, Ca-nestrini come capitano in aeronautica, mentre Castagneto rimase a Brescia a coordinare i trasporti in qualità di direttore dell’Automobil Club. Il 14 Novembre 1942, un mese prima di compiere trentotto anni, il Conte Franco Maz-zotti Bancinelli fu abbattuto con il suo Savoia Marchetti SM 75 nel cielo del Mar di Sicilia. Proprio a lui, da parte dei tre amici superstiti

(affiancati dal cognato di Mazzotti, Giulio Bin-da), fu dedicata la rinascita della corsa, che fino al 1957 si chiamerà XIV Mille Miglia - Coppa Franco Mazzotti.

LA MILLE MIGLIA MODERNA Le otto edi-zioni dal 1950 al 1957 sono in assoluto le più conosciute, sia perché a noi più vicine sia per la crescita dei mezzi d’informazione. Furono otto anni che videro sfilare i campioni più ce-lebrati dell’automobilismo internazionale e le vetture più sofisticate sfrecciare sotto la ban-diera a scacchi di Renzo Castagneto.

La Mille Miglia, in questi anni, contribuì note-

volmente alla ricostruzione della rete viaria del Paese e allo sviluppo tecnologico, con canoni organizzativi non più improvvisati ma assai professionali e al passo con i tempi.

Dal 1950 al 1953, come nei due anni pre-cedenti, la Freccia Rossa fu appannaggio del-la Scuderia del Cavallino. Le vetture di Enzo Ferrari furono portate alla vittoria da Gianni-no Marzotto, 1950 e 1953, da Gigi Villoresi, 1951, e da Giovanni Bracco, 1952. Nel 1954 ecco la svolta: a battere in maniera schiac-ciante le Ferrari fu una Lancia, condotta da un grandissimo Alberto Ascari. Più di cinquecen-to concorrenti fecero da cornice, nel 1955, al

duello tra Ferrari e Mercedes-Benz, che vide la vittoria di quest’ultima. L’ultima edizione, nel 1957, fu caratterizzata da una vicenda romantica e da una tragica conclusione: la vit-toria di Piero Taruffi (l’ingegnere” aveva vinto inaspettatamente la corsa, ma se ne era reso conto solo al traguardo) e la morte di Alfonso Cabeza de Vaca, 17° Marchese De Portago, Grande di Spagna e nipote del Re, in un tragico incidente. Tre giorni dopo il Governo decretò definitivamente la fine delle corse su strada.

LA RINASCITA DELLA FRECCIA ROSSA Per “riesumare” la gloriosa corsa, ci volle la stessa “formula” che la fece nascere. A subire

il fascino della “doppia emme” furono stavol-ta Beppe Lucchini, il presidente del Musical Watch Veteran Car Club e della Scuderia Mirabella Mille Miglia, Vittorio Palazzani, Co-stantino Franchi, il giornalista Manuel Vigliani (scomparso nel 1993), Gino Danieli, incari-cato di percorrere in lungo e in largo la peni-sola per tracciare il percorso ed Enzo Ziletti, responsabile della conduzione finanziaria. Il gruppo ottenne dall’Automobil Club di Brescia l’autorizzazione a organizzare la rievocazione della Mille Miglia, purché si assumesse ogni rischio finanziario. Così, nel 1982, venticinque anni dopo, Piazza della Vittoria, sapientemen-

te allestita con il materiale originale, poté assistere a un’altra punzonatura. Esattamen-te come già accaduto, la nuova Mille Miglia cominciò a crescere anno dopo anno. Dopo un’iniziale cadenza biennale (1984 e 1986), dal 1987 la Mille Miglia iniziò a diventare un appuntamento fisso ogni anno, a maggio. Nel-la seconda metà degli anni Ottanta, la Mille Miglia era tornata a essere “la corsa più bella del mondo”.

Dal 2013, l’organizzazione della gara e la gestione del marchio e delle licenze saranno curate da 1000 Miglia srl, società interamen-te partecipata dall’Automobile Club di Brescia.

CLa gara nacque nel 1926, da un’idea di due amici. La sua rinascita avvenne invece nel 1982

La manifestazione è molto apprezzata da numerosi cam-pioni o ex campioni dei motori, nonché numerosi personag-gi famosi. E’ il caso di alcuni testimonial di successo di Casa Mercedes-Benz, come David Coulthard, vincitore di tredici Gp di Formula 1, dove ha corso dal 1993 al 2009 con Mc Laren, Williams e Red Bull; altro ex pilota di F1 al volante di una vettura di Stoccarda, con quarantadue Gp disputati con Leyton e Sauber, è Karl Wendlinger. A loro si aggiunge Ber-nd Maylaender che, dal 2000, è il pilota ufficiale delle Safety Car in Formula 1, rigorosamente Mercedes-Benz. Da Mo-naco, Bmw risponde affidando una 328 a un grande perso-naggio di sport: il notissimo golfista scozzese Colin Montgo-merie. Su una Bmw 328 ci sarà pure Christian Geistdörfer, che al fianco di Walter Röhrl vinse due campionati del mon-do rally e quattro Rally di Montecarlo. Porsche ha affidato una sua auto a Hans-Joachim Stuck, ex pilota di F1 con 81 Gp disputati, vincitore della 24 Ore del Nürburgring e della 24 Ore di Spa. Mercedes-Benz schiererà anche un grande appassionato della Mille Miglia, alla quale partecipa ormai da una ventina di anni: il pilota tedesco Jochen Mass, che ha disputato 114 Gp di Formula 1, vincendo, nel 1975, in Spagna. Copilota di una Jaguar del 1953 sarà Daniel Day Lewis, unico nella storia ad aver vinto tre Oscar come mi-glior attore protagonista. Alla guida sempre di una Jaguar, ma questa volta del 1950, il supermodello britannico David Gandy, testimonial di punta di tantissime campagne di suc-cesso, tra cui quelle di Dolce & Gabbana, classificato nel 2009 dalla rivista Forbes al terzo posto nella classifica dei modelli di maggior successo nell’anno precedente. Famo-sissimi in Germania, il cantante Herbert Grönemeyer sarà copilota di una Bentley Speed Six del 1927, mentre l’attrice Hannah Herzsprung di una Jaguar del 1953. Del 1951 invece la Jaguar sulla quale sarà copilota Sir Chris Hoy, pi-stard britannico vincitore di undici titoli mondiali e sei ori olimpici, che lo rendono lo sportivo britannico in assoluto più titolato a livello olimpico. Altri importanti personaggi dello sport e del mondo industriale italiano, come il campio-ne olimpico di fioretto Andrea Cassarà e l’imprenditore Matteo Marzotto (nipote del due volte vincitore della Mille Miglia, Giannino Marzotto), prenderanno parte alla prossi-ma edizione della “corsa più bella del mondo”; i loro, come alcuni nomi di altre celebrità, restano nascosti sotto le “X” che compaiono nell’ordine di partenza. Da segnalare che l’ordine di partenza contempla il nome di un equipaggio che, al momento si può solo sperare che possa essere al via; si tratta di Guido ed Elda Foresti, su Bugatti 37. Foresti, gran-de appassionato di Mille Miglia, alla quale ha sempre parte-cipato negli anni scorsi, è disperso insieme alla moglie Elda e agli amici Missoni, nel mare del Venezuela.

PERSONAGGI FAMOSI E CAMPIONI AL VOLANTE

Una storia lunga quasi un secolo

GLI EQUIPAGGI CREMONESI IN GARA• n. 9 Domenico Battagliola – Giuseppe Battagliola*Lancia Lambda serie VII (1927).Vettura rivoluzionaria, la Lancia Lambda introdusse elementi di particolare novità tecnica: la carrozzeria a struttura portan-te invece del telaio e le sospensioni anteriori semi indipendenti. La settima serie debuttò nel 1926: aveva un motore a quattro cilindri a V di 2374,89 centimetri cubici in grado di erogare 59,4 cavalli.Questo modello si comportò sempre bene alla Mille Miglia e nel 1928 giunse perfino a sfiorare la vittoria assoluta con l’equipaggio Gismondi-Valsania.

*Equipaggio non cremonese ma in gara per la Scuderia 3T autostoriche

• n. 25 Giuseppe Fiorentini – Maria Grazia PasseriRally Abc 1100 (1929).Un’importante vettura d’anteguerra dall’imponente e ben documentato passato sportivo, questa Rally con telaio surbaisseè è un raro esemplare del 1929 con motore Scap ed è appartenuta a piloti britannici come Cutbill e Driskell che, tra il 1929 ed il 1930, l’hanno guidata ai Trials di Lands ed Edimburgo, per poi condurla al terzo posto nella famosissima “Double Twelve Race” di Brooklands nel maggio del 1929.

• n. 45 Bruno Roma – Primo Ider**Bnc 527 Monza (1927).Raro e meraviglioso esemplare di Bnc 527, questa Monza è una delle quattro vetture carrozzate da Duval in conformazio-ne Sport. E’ dotata del piccolo ma scattante motore Ruby 1075 a tre marce. Ha le stesse caratteristiche dell’auto iscritta alla Mille Miglia del 1929.

**Equipaggio non cremonese ma iscritto al Club Amatori Veicoli d’Epoca Cremona

VIA BRESCIA

VIA GIUSEPPINA

VIA NOVATI

VIA GIORDANO

PIAZZA CADORNA

CORSO VITTORIOEMANUELE II

PIAZZA DEL DUOMOCONTROLLO

TIMBRO

PIAZZA STRADIVARICORSO XX SETTEMBRE

VIA SPECIANO

PIAZZA DELLA LIBERTA’

CORSOMATTEOTTI

VIA PALLAVICINO

Freccia Rossa

La Mille Miglia verrà trasmessa in diretta tv su Cre-mona 1 (Canale 211), stasera dalle 21 alle 22.25, con ben cinque telecamere. La trasmissione sarà condotta da Roberto Boccafogli, esperto di motori e personaggio molto conosciuto per la sua presenza alle trasmissioni Rai sulla Formula 1.

DIRETTA SU CREMONA 1

Page 15: Il Cremasco del 18 maggio 2013

La toelettatura fondamentale per la salutePer il benessere del vostro amico a 4 zampe è meglio affidare il lavoro ai professionisti del settore

a salute del vostro amico a quattro zampe passa prima di tutto da una corretta igiene: per questo opera-zioni come lavaggio, toelettatura, tosatura non sono un optional ma

una necessità irrinunciabile.Bisogna però tener presente che toellettare

un cane o un gatto non significa semplicemen-te "spazzolare e tagliare" così come fare il bagno non vuol dire semplicemente "pulire". La toelettatura professionale è quell'insieme di operazioni da effettuare sul mantello di un ani-male domestico volte a mantenerlo pulito, ordinato e all'occorrenza ben acconciato, at-traverso una serie di passaggi con spazzole, pettini e altri strumenti idonei, utilizzando an-che prodotti atti a nutrire e valorizzare il pelo. Per questo è sempre opportuno affidarsi a ma-ni esperte ed evitare "il fai da te " soprattutto per il bene dell'animale.

Da molti anni, ben 23, la signora Barbara Borra del negozio Airone di Castelvetro Pia-centino opera nel settore con grande profes-sionalità. Barbara sostiene che la toellettatura sia una reale necessità «per la salute dell'ani-male stesso. Naturalmente anche l'estetica rappresenta un aspetto importante. Affinché il lavoro sia fatto bene, è fondamentale utilizza-re prodotti di grande qualità e strumenti ade-guati e professionali». I prodotti utilizzati da Barbara sono tutti naturali, e consentono una

detersione profonda ma equilibrata del pelo dell’animale. Oltre alla toelettatura, Barbara Borra effettua anche la tosatura, i tagli a for-bice e lo stripping.

Sono molti gli amici a quattro zampe che vengono affidati da tempo alle amorevoli cure di Barbara ed escono dal negozio puliti, tosa-ti e soprattutto felici.

L

Piccoli AnimaliSabato 18 Maggio 201316

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pubblicitàpubblicitàpubblicitàpubblicitàpubblicitàpubblicitàpubblicitàpubblicitàpubblicitàSe desiderate aderire

in questa paginaci sono ancora 3 pubblicazioni

il 25 maggio, il 1 e l’ 8 giugno

pubblicitàpubblicitàpubblicitàpubblicitàpubblicità pubblicitàpubblicitàpubblicitàpubblicità pubblicitàpubblicitàpubblicitàpubblicità pubblicitàpubblicitàpubblicitàpubblicitàtelefona al 0372.453967

Page 16: Il Cremasco del 18 maggio 2013

di Laura Bosio

a pressione alta è uno dei principali fattori di ri-schio per lo sviluppo di un danno cardiovasco-lare, e quindi di patolo-

gie come ictus, infarto o malattie delle arterie. Per questo motivo sensibilizzare i pazienti a un con-trollo costante e all'automisura-zione si rivela particolarmente im-portante. A questo proposito ve-nerdì 17 maggio grande succes-so ha avuto la Giornata mondiale contro l’ipertensione arteriosa.

«Solo attraverso la sensibiliz-zazione si ottengono dei risulta-ti» evidenzia il dottor Guido Ga-ravelli, responsabile del Centro ipertensione arteriosa dell'Ospe-dale di Cremona. «La gente, in-fatti, ha comunemente molte idee sbagliate sulla misurazione, e per di più non avverte i sintomi di una eventuale ipertensione. Come se non bastasse, anche le persone più motivate al controllo della propria salute, spesso fan-no degli errori in fase di misura-zione».

Qual è il modo migliore per misurare correttamente la pressione?

«Spesso la scelta migliore è l'automisurazione a domicilio. Questo perché molti pazienti ri-sentono dell'effetto "camice bianco", ossia si agitano quando è il medico a misurare la pressio-ne. Per ovviare questa situazione si può fare un monitoraggio che si svolge nel corso delle 24 ore, indossando un apposito appa-recchio. Tuttavia la strada più

semplici è proprio l'automisura-zione, purché sia fatta bene».

Come si deve fare?«Innanzitutto bisogna procu-

rarsi una apparecchiatura ade-guata, che abbia ottenuto una validazione ufficiale. Questo è fa-cilmente verificabile controllando la presenza, sulla confezione, della sigla AA. In secondo luogo, attenzione a non esagerare: le misurazioni vanno effettuate al massimo per tre volte a settima-na, tenendo conto che al mattino normalmente i valori sono del 10-15% più alti rispetto al pomerig-gio. Quando si effettua la misura-zione non isogna avere fretta. E' fondamentale prendersi un quar-to d'ora di relax, mettere il brac-ciale, aspettare cinque minuti, quindi fare la prima misurazione, poi la seconda dopo altri 5 minu-ti, e la terza dopo lo stesso lasso di tempo. Infine si fa la media aritmetica delle tre massime e

delle tre minime, per ottenere il valore definitivo. Esso è da con-siderarsi giusto se è inferiore ai 135-85».

E nel caso sia superiore?«Bisogna comunque essere

cauti nel giungere a conclusioni. Si deve dapprima valutare i valo-ri delle due misurazioni successi-ve, e solo nel caso essi si man-tengano elevati è il caso di recar-si dal medico».

Quali sono i vantaggi dell’au-to misurazione domiciliare?

«Il poter valutare periodica-mente l'efficacia della terapia, l'assenza di reazione d’allarme, la possibilità di rilevazioni nel tempo, la possibilità di rilevazio-ni frequenti quando è difficoltoso raggiungere il domicilio, il basso costo, la facilità di esecuzione, il coinvolgimento attivo del pazien-te nella gestione del proprio con-trollo pressorio. Vi è anche una ri-duzione delle visite mediche,

un’ottimizzazione della terapia prescritta e quindi un minor spre-co della spesa sanitaria».

Quali sono gli apparecchi più idonei per la misurazione?

«Bisogna sempre utilizzare apparecchi semi-automatici, che siano a bracciale e non a polso. Chi, per motivi vari, deve per for-za utilizzare quello a polso, do-vrebbe recarsi dal medico per farne validare i dati. A questo proposito in ospedale ci occu-piamo di effettuarela validazione delle apparecchiature».

Quando utilizzare l’auto mi-surazione?

«Sarebbe opportuno ricorrervi sempre, in un’ottica di controllo della terapia quando questa è in fase di impostazione. Quando la terapia e i valori sono stabili tre volte la settimana sono sufficien-ti. Invece se la si fa solo a livello preventivo, basta farla ogni tre mesi».

Garavelli: «Importante effettuare tre misurazioni a settimana, per verificare la bontà della terapia»

LPressione alta, il ruolo dell’automisurazione

CUP Centro Unificato di PrenotazioneDove: padiglione n. 12, a fianco del

Centro Prelievi, prospiciente Largo PrioriOrari di apertura al pubblico:

lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato,

il sabato dalle 8.00 alle 12.00;Prenotazioni telefoniche: è possibile

telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.

PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP

Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi

come indicato di seguito:

ANATOMIA PATOLOGICAsecreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati)

Dove: Poliambulatori, piano Terra.Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare

contattare la segreteria dell’Anatomia Patologi-ca dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00.

Consegna campioni istologici e citologiciLa consegna dei campioni citologici urinari è

prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30;

per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto).

RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra).

TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde

Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax.

Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00.

Tel: 0372 405760. Angiografia

Le prenotazioni vanno effettuate di persona.Orario: da lunedì a venerdì

dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367.

SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo

biennale Asl Cremona (45-69 anni)Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata

al CUP dell'Asl 800 318 999.Prestazioni con carattere di urgenza,

risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografieDove: piano 1, corpo M.

Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614.

Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata

di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612.

RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o

ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso)

corpo M, monoblocco ospedaliero.Orario:da lunedì a venerdì

dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485.

MEDICINA DEL LAVORO:Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10

Impegnativa del medico curante.Allergologia per sospetti professionali

Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente

presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì.

Visite specialistiche di medicina del lavoroTel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d

alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico

di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

CENTRO DIABETOLOGICODove: piano 6, corpo H (lato destro),

monoblocco ospedaliero.Orari: da lunedì a venerdì

dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento

diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening

delle complicanze croniche).Per le prime visite è preferibile che

la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente

da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715.

CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia

o dello specialista.Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale.

Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30.

Telefono: 0372 405663 - 0372 405452

CENTRO EMOSTASI E TROMBOSIMonitoraggio delle terapie anticoagulanti.

previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663.

Dove: Presso la palazzina del CupOrario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì.

CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIADove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10

Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante.

Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178

da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente

presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00.

IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE:

Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi

emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico.

Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461

dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì

GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco

ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783

da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30.

MEDICINA LEGALEPrenotazioni presso Direzione Medica di Presi-

dio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200.

PSICOLOGIADove: settimo piano a sinistra.

Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente

agli stessi orari al numero 0372 405409.

ONCOLOGIA MEDICADove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00.

Tel: 0372 405248.

TERAPIA DEL DOLOREDove: palazzina n. 9 La prenotazione

può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330

dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare

lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero

di telefono: al più presto sarete richiamati.

GLI ORARI PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA

Mio figlio di 4 anni mi fa disperare ogni volta che an-diamo a fare la spesa e vuole sempre che gli compri qualcosa mettendomi in imbarazzo con forti capricci. Non ho la possibilità di lasciarlo a casa o a qualcuno di fiducia e quando finisco di lavorare vado a prenderlo a scuola e lo porto con me a fare la spesa. Elena

Gentile Elena, ogni capriccio è diverso, così come lo è ogni bambino ed è necessario che venga valutato il contesto in cui questo accade per capire se si tratta di un bisogno da soddisfare o di un capriccio da ignorare.

Il mio consiglio è quello di rivalutare questo momento de-dicandogli, se necessario, più tempo, trasformandolo in un’occasione che possa essere percepita da suo figlio come coinvolgente. Stabilisca con lui delle regole prima di entrare al supermercato e poi si faccia aiutare in piccole attività co-me trovare i suoi biscotti nello scaffale, pesare la frutta, met-tere qualche oggetto sul nastro della cassa.

Faccia in modo che lo stare insieme diventi per lui un mo-mento in cui si riceve attenzione e sorrisi, anche se si è al supermercato e non sul divano di casa. Il suo bambino pro-babilmente desidera, dopo un’intera giornata trascorsa lon-tani, delle conferme sul fatto che lui è importante per la sua mamma.

STUDIO ASSOCIATO DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE E PSICOLOGIA di DOTT. LOCCI GRAZIELLA, DOTT.BARBIERI MICHELA & ASSOCIATI

Orari: Lun-ven:15.30-19.30 - Sab: 9.30-12.30/ 14.00-19.00 tel 0372 429208 Castelverde (CR) Via Manzoni 12 - Loc. Castelnuovo del Zappa

Tel. 0372 429208 - mail: [email protected]

Salute 17Sabato 18 Maggio 2013

A cura di Sara Della Noce, Educatrice

Guido Garavelli,responsabile del Centro

per l'ipertensione arteriosadell'Ospedale di Cremona

Dottoressa Subacchi, le scrivo per avere qualche consiglio o accor-gimento sull’alimentazione visto l’avvicinarsi del periodo estivo. Gra-zie per la disponibilità. Marta

Gentilissima Marta, una dieta che funziona non deve essere rigida e au-stera ma sostenibile e persino piacevole. Se i chili da perdere sono pochi basterà seguire regolarmente poche semplici regole che ti elenco e che val-gono per chiunque voglia mantenersi in forma:

1 - Non saltare i pasti! (Si dimagrisce mangiando) 2 - Non rinunciare ai carboidrati ma ridurre le dosi, 3 - Mangiare pesce almeno una volta la settimana 4 - Limitare i formaggi a 2-3 volte alla settimana, 5 - Ridurre i condimenti, attenzione, NON eliminarli! Sono una fonte (soprattutto l’olio) essenziale in una alimentazione equilibrata, 6 - Evitare la somma di alimenti con la stessa funzione nutritiva (ad es carne e formaggi), 7 - Prediligere determinati metodi di cottura: vapore, alla griglia, in umido. 8 - Infi ne, bere molta acqua per contrastare la ritenzione idricaApprofi tta poi della bella stagione per fare attività fi sica. Camminare re-

golarmente o una corsa leggera aiuteranno a riattivare il metabolismo, bru-ciare calorie in eccesso, e tonifi care la muscolatura.

La dottoressa Annalisa Subacchi riceve a: CREMONA: Ambulatorio MEDICENTER Via Giuseppina n.21 tel. 0372/434988

CREMONA: Ambulatorio MED Gadesco Pieve Delmona tel. 0372/803801CREMA: Ambulatorio Santa Claudia Via La Pira n.8 cell. 366 4759134MANERBIO: Poliambulatorio MINERVIUM Via Verdi 64 – 030 9937552

La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: [email protected] • oppure a: [email protected]

www.nutrizionistabiologo.it • Facebook: Lisa Nutrizionista • Cell. 366-4759134

Nutrizionista, specialista in test intolleranze alimentarie diete personalizzate, Test del DNA (Lattosio, Celiachia,

Breath Test) Master in Nutrizione, Fitness e Sport Presidente ALIAC Onlus di Cremona

a cura della dottoressa Annalisa Subacchi

Gentile Naturopata, mi associo a tutte le persone che Le fanno i complimenti perchè è veramente brava. Ho anche notato con piacere il magazine del Piccolo "Erbe e piante". Ora le faccio una domanda: ho pro-blemi di allergia alle graminacee, alle com-posite e alle betullacee, Lei ha già scritto qualcosa sulla cross-reattività tra allergeni ed alimenti e mi chiedevo se poteva rispon-dere alla mia domanda. La ringrazio antici-patamente per la Sua gentilezza.

Romano

La cross-reattività tra allergeni e alimenti:GRAMINACEE: cereali (avena, frumento, mais,

miglio, orzo, riso, segale, sorgo), pomodoro, pata-ta, carota, cicoria, sedano, finocchio, cetriolo, arancia, arachidi, mandorla, kiwi, anguria, melone, cetriolo, prugna, noce, nocciola, banana, pesca, albicocca, ciliegia, mela. EVITARE IL MIELE MIL-LEFIORI E SAPONI O SCHAMPOO CHE NON SIA-NO NEUTRI.

COMPOSITE: assenzio, camomilla, carciofo, cardo, cicoria, genepì, girasole ( semi e olio ), indi-via, lattuga, scorzanera, tarassaco, topinanbur, se-

dano, melone, anguria, arachide, pistacchio, noce, nocciola, mela, banana, pesca, albicocca, ciliegia, prugna, kiwi, zucca, zucchina, castagna, carota, peperone, prezzemolo, pomodoro, dragoncello, fi-nocchio, anice, cumino, coriandolo, mango, cetrio-lo, margarina, miele.

BETULLACEE: mela, albicocca, arancia, bana-na, carota, ciliegia, lampone, fragola, finocchio, ki-wi, nocciola, noce, arachidi, mandorla, pera, pesca, prugna, susina, sedano, prezzemolo, mais, patata, ontano, carpino. Questi in linea di massima, poi con il suo allergologo deciderà la dieta appropriata.

di Ermanna Allevi Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA)

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: [email protected]

Oppure a: [email protected] • Riceve a Cremona, via Pallavicino 6 tel. 0372 412372.

• Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.

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CASALMAGGIORESabato 18 Maggio 201318 [email protected]

Si è riunito ieri sera, pressa l’abita-zione di una delle sue sostenitrici, ca-sa Assandri, il Listone, per provare a giocare d’anticipo in vista delle prossi-me elezioni amministrative. «Lancere-mo il patto per Casalmaggiore e per il Casalasco» spiega il consigliere co-munale, candidato sindaco nel 2009 per il Listone, Carlo Gardani «perché, così come i partiti, ammesso che esi-stano ancora, non vanno da nessuna parte, allo stesso modo i comuni non possono reggere la crisi. Chiediamo dunque che i 20 comuni del Casala-sco cerchino un programma con esi-genze comuni, con un occhio di ri-guardo alla zona Oglio Po».

«Servono» attacca Gardani «pro-grammi chiari, univoci, condivisi, po-che proposte ma fattibili. Basta con la politica dell’annuncio. La politica va condivisa e vissuta con i cittadini e decisa anche con loro, non nelle stan-ze di palazzo».

E qui si propone la prima tematica,

quella del lavoro. «A nostro avviso occorre un censimento delle imprese, del commercio, dell’industria, dell’arti-gianato, dell’agricoltura per avere una istantanea sui bisogni delle imprese.

La ricetta? Meno tasse, rateizzazione del pagamento delle utenze, migliori infrastrutture. Ma alla base sta la pos-sibilità di comprendere la capacità occupazionale delle imprese».

Poi il sociale. «Dobbiamo favorire le nuove imprese che investono sul terri-torio e i vecchi lavori di una volta. E dobbiamo pensare ai nostri poveri: potenziare “La Rete”, che nasce dopo un incontro dell’amministrazione con il Listone, dove suggerivamo di aiutare i nostri poveri. Anche per questo oc-corre fermare l’ingresso di nuova po-polazione, per salvaguardare chi già vive sul territorio comunale».

Il comune, inoltre, deve iniziare a fare impresa. «Dobbiamo arrivare a vedere anche i rifiuti come una risorsa, il comune deve cioè sviluppare le sue partecipate. In più servono soluzioni per i bisogni primari: la manutenzione stradale e degli stabili. E’ possibile anche recuperare tante case sfitte, al-cune inagibili, pensando di progettare

attorno al comodato d’uso: il proprie-tario che non utilizza la sua casa, la lascia a chi ne ha davvero bisogno ed è in grado di sistemarla, potendo così viverci dentro. Vanno inoltre calmierari affitti e prezzi anche dagli stessi com-mercianti».

Infine Cultura e Turismo. «Va valo-rizzato all’ennesima potenza il bello che abbiamo. La cultura non va can-cellata ma va ristretta: prima, se pro-prio, il potenziamento passi dalla bi-blioteca. Usiamo compagnie popolari per il teatro, spendendo un po’ me-no».

Gardani conferma, in chiusura, che non si candiderà come sindaco. «Manderemo avanti un nuovo candi-dato, senza alcuna preclusione verso tutti i gruppi politici sul suolo comuna-le. Insisto - spiega Gardani, tornando su un suo cavallo di battaglia - sul fatto che sindaco, assessori e consi-glieri, se possono permetterselo, deb-bano operare in modo gratuito».

Carlo Gardani annuncia che non si ricandiderà e propone un patto per il Casalasco da estendere a 20 ComuniCasalmaggiore, il Listone guarda già alle amministrative

Carlo Sante Gardani

di Simone Arrighi

emmeno un anno di vita ed il Centro Ser-vizi al Cittadino, inaugurato il 2 luglio del 2012, dovrà già essere rimesso a nuovo. Ieri, venerdì 17 (e qualcuno non ha man-cato di sottolinearlo), all’ingresso dei di-

pendenti comunali, i locali dell’ufficio posto al pian-terreno del palazzo municipale di Casalmaggiore si sono presentati ricoperti da una coltre di fuliggine ed immersi in un denso fumo acre.

Pietro Lipreri ed Enrico Rossi, rispettivamente geometra e ingenere comunali, intorno alle 7,35, hanno lanciato l’allarme ai Vigili del Fuoco, arrivati da Viadana in una decina di minuti. I pompieri non si sono dovuti preoccupare di spegnere alcun rogo, perché l’incendio si era già autoestinto ed era limita-to ad una zona precisa dell’ufficio, quella appunto della presa elettrica difettosa che ha infiammato la sedia di plastica della vicina scrivania. Il fuoco, oltre a incenerire la sedia (di cui è rimasto solo uno sche-letro), ha sciolto un pannello di vetro sovrastante. In tutti i locali del Csc si è propagata la fuliggine, che ha coperto mobili, attrezzature tecnologiche ed anche documenti cartacei. Questi ultimi, parsi in un primo momento illeggibili, sono stati ripuliti e recuperati. Il problema è legato ai file sensibili contenuti nei data-base dei computer: molti calcolatori dell’ufficio ana-grafe sono collegati al server centrale del comune di Casalmaggiore e quindi un’eventuale perdita di que-sti dati comporterebbe gravi problemi. Le verifiche dei Vigili del Fuoco, proseguite nel corso della gior-nata, hanno escluso il dolo, ed hanno fatto risalire l'inizio dell'incendio tra la mezzanotte e l'una. Il moti-vo per cui l’allarme sia stato lanciato dai dipendenti comunali al loro ingresso negli uffici ad incendio or-

mai estinto, risiede nel fatto che il Centro Servizi al Cittadino, seppur moderno, è sprovvisto di impianto antincendio. Per la pulizia dei locali e delle attrezza-ture è intervenuta una ditta di bonifica, la Crea srl, che ha stimato l'ammontare del danno, che si aggira attorno ai 30.000 euro: l'operazione potrebbe richie-dere anche una settimana. Nel frattempo però si

cerca di assicurare il servizio alla cittadinanza: i ser-vizi di anagrafe e stato civile verranno garantiti pres-so l’ufficio tecnico, situato sempre sotto i portici del palazzo municipale, mentre protocollo e sportello polifunzionale verranno momentaneamente trasferiti presso l’ufficio protocollo che è situato al secondo piano dello stesso palazzo municipale.

NAlcune immagini dei danni e del sopralluogo

dei tecnici e del sindaco Claudio Silla

Il fuoco fortunatamente si è autoestinto ben prima della scoperta da parte dei dipendenti e dell’arrivo dei pompieri

Fiamme nella notte nel Centro Servizi al Cittadino di Casalmaggiore. Danni per circa 30.000 euro

Incendio in MunicipioSCREENING CARDIO GRATUITO A GUSSOLA

“VISIONS”, MOSTRA A DONDOLANDOARTE

CORSO AVANZATO DI FOTOGRAFIA

“PICABIO”: TEATRO RAGAZZI CON PICASSO

Un’ottima possibilità di effettuare comoda-mente una visita approfondita di tipo cardiolo-gico, con professionalità garantire dall’ospeda-le Oglio Po e in modo del tutto gratuito. Sarà possibile domani mattina, a partire dalle ore 8,30 sino alle 13,30, a chiunque si presenterà presso il Centro Polifunzionale “Giovanni Pao-lo II”, la sala posta tra via Mazzini e il Parco Co-munale di piazza Comaschi. Il “service cardio” è offerto gratuitamente dal Rotary Club Casal-maggiore Oglio Po in collaborazione con il Co-mune di Gussola e l’Azienda Ospedaliera di Cremona, e consiste nel prelievo di sangue per l’effettuazione di un esame della glicemia e del colesterolo, nel controllo del peso e dell’altez-za, nel controllo della pressione arteriosa e nel colloquio fi nale con valutazione cardiologica. Al termine della visita verrà consegnata ai par-tecipanti una scheda personalizzata con i dati di rischio per la patologia cardiaca. Lo scopo dell’iniziativa è di prevenire le malattie cardio-vascolari dando consigli utili alle persone per la riduzione dei fattori di rischio.

MARTIGNANA PO – Inaugura oggi la mo-stra fotofrafi ca “Visions” presso Dondolando-Arte Atelier. L’inaugurazione avrà luogo alle ore 18,30 presso la sede di via Cadeferro 11 a Mar-tignana Po. L’esposizione consiste negli scat-ti di quattro artisti: Giulia Efi si, Antonio Manta, Gianfranco Ferraro e Joe Oppedisano, e rimar-rà aperta sino al 29 giugno prossimo.

Artestudioarte a Casalmaggiore ospita un corso avanzato di fotografi a in sole due gior-nate, una vera e propria full immersion tra oggi e domani. Il corso è tenuto da Antonella Piz-zamiglio e Antonio Manta, ed ha un costo di iscrizione di € 200. In entrambe le giornate il corso “Dallo scatto alla stampa FineArt” si svi-luppa il mattino dalle 9,30 alle 13 e il pomeriggio dalle 15 alle 18. Il workshop mira all’ottenimen-to di un livello di conoscenza delle più aggior-nate tecnologie. Si apprenderanno nozioni sul-la ripresa fotografi ca (gestione delle luci in sala posa, tecniche di ripresa, uso creativo di om-bre e rifl essi), sul post-produzione (gestione del colore, apertura e l’analisi fi le raw, fl ussi di otti-mizzazione dei fi le, maschere e controtipi , con-versioni in bianco-nero) e sulla stampa FineArt (stampanti e monitor, creazione profi li stampa, software di calibratura, tipologie di carte per la stampa).

Appuntamento lunedì mattina con la Stagio-ne di Teatro Ragazzi 2012-2013 presso il Teatro Comunale di via Cairoli. TAM Teatromusica pre-senta alle ore 10 “Picablo”, un’ideazione di Mi-chele Sambin scritta da Pierangela Allegro e interpretata da Flavia Bussolotto e Alessan-dro Martinello.

Picablo fa parte di un progetto del Teatro Co-munale e dell’Assessorato alla Cultura al fi ne di sensibilizzare i più giovani (dagli 11 ai 14 anni) all’arte visiva e pittorica. Allo spettacolo, che segue la conoscenza del lavoro e delle opere di Pablo Picasso, seguiranno quattro giorni di la-boratorio con alcune classi delle Scuole Secon-darie di Primo grado della “Diotti”: un workshop di 8 incontri di 2 ore ciascuno condotto da due attori della compagnia Tam Teatromusica.

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Casalmaggiore Sabato 18 Maggio 201319Pochi giorni fa l’ultimo episodio: si è staccato dal soffitto un pezzo di intonaco pregiato

La chiesa dell’ospedale cade a pezziSABBIONETA DIVENTA CITTA’ DEGLI ARTISTI

CONCERTO NELLA CHIESA DI SANTA CHIARA

GUSSOLA, GARA DI PESCA ORGANIZZATA DALL’AVIS

Sotto le arcate della Galleria degli Antichi, in Piaz-za d’Armi e in Piazza Ducale, si terrà domenica 19 maggio la manifestazione “Sabbioneta, città degli ar-tisti”: decine di pittori, scultori, ceramisti, madonnari, decoratori, intagliatori e artisti di vario genere espor-ranno e proporranno al pubblico le loro opere. Gli ar-tisti provengono da diverse regioni e le opere espo-ste variano dal Naif, al fi gurativo, dal fotografi co al fantasioso. Nel pomeriggio, alle ore 17.45 nel Teatro all’Antica, sarà presentata la nuova edizione del libro “Il duca di Sabbioneta”; interverranno l’autore Luca Sarzi Amadè, lo storico e critico letterario Franco Canova, l’attore Alan Beccari che leggerà brani del libro. L’opera di Sarzi Amadè ricostruisce le gesta del condottiero fondatore di Sabbioneta che salvaguar-dò il mondo cattolico dall'aggressione inglese e fran-cese al tempo della battaglia di Lepanto e costituisce un'appassionante chiave per comprendere fenome-ni sociali e politici ancora attuali: eurocentrismo, con-fl itto tra Cristianesimo e Islàm, masse arabe in rivolta, rivendicazioni autonomiste e altri ancora. Imponen-te, nella nuova edizione, la ricerca iconografi ca ap-positamente eseguita: oltre 350 illustrazioni, qua-si tutte dell'epoca, raffi guranti luoghi, personaggi e circostanze toccati dalla vicenda. Il volume è già in vendita presso il bookshop dell’Uffi cio del Turismo e presso le migliori librerie. Entrambe le manifestazioni sono organizzate dalla Associazione Pro Loco in col-laborazione con l’Amministrazione Comunale e sono ad ingresso libero.

La Fondazione Conte Carlo Busi onlus di Casal-maggiore, in collaborazione con l'associazione Giu-seppe Serassi, organizza il concerto in Santa Chiara “Musica intorno al Fiume”, con l'esibizione della so-prano Erica Rompianesi e con l'organista Riccardo Castagnetti: il duo eseguirà musiche di Vivaldi e altri grandi compositori. L'appuntamento, inserito nell'un-dicesima edizione della rassegna concertistica, è per domani alle ore 17 presso la chiesa di Santa Chiara, in piazza Marini a Casalmaggiore.

L’Avis di Gussola organizza l’8° Trofeo in memo-ria di Mario Maestri, una gara di pesca individuale che si terrà domenica 26 maggio presso il laghetto Monte Bianco “Rosalba”. L’iscrizione va effettua-ta entro e non oltre venerdì 24 maggio presso Mar-ket Natura di Renato Zani (telefono 333/9487734), in via Donatori Avis Aido 1 a Gussola, e la quota è di 10 euro. Premi gastronomici per i primi tre clas-sifi cati di ogni categoria, a fi ne gara sarà offerto a tutti un rinfresco.

di Giovanni Gardani

i chiama Santa Maria del Popolo, è un piccolo, e in-vero un po’ sconosciuto, gioiello di Casalmaggiore, ma per tutti è la Chiesa del

Vecchio Ospedale. Quando infatti la struttura ospedaliera si trovava an-cora in via Cairoli, prima di essere accorpata agli ospedali di Viadana e Bozzolo, confluendo nell’Oglio Po di Vicomoscano (inizio anni ’90), que-sta chiesetta, rimessa a nuovo esternamente, era la cappelletta del nosocomio.

Come noto esiste un progetto dell’Asl che intende recuperare l’in-tera struttura, fatiscente, una ferita agli occhi per chi la scorge con i muri senza intonaco, l’erba alta die-tro il cancello e la sporcizia ovun-que. A riproporre l’esigenza di un intervento urgente, tuttavia, è un fatto avvenuto all’incirca una setti-mana fa: durante i lavori di prepara-zione per la recita del Rosario (nella chiesa non si celebrano mai Messe, ma a maggio è stata scelta, a causa dell’inagibilità della chiesa del Mo-rotto, come sede per la preghiera mariana), un pezzo di intonaco, pe-raltro pregiato, si è staccato dal soffitto scoprendo le travi che sor-reggono il tetto. Nessuno si è fatto male, per fortuna, anche perché

quella parte dell’edificio, in passato utilizzata come sagrestia, è stata dichiarata inagibile dall’Asl.

Nella fattispecie si sono staccate le cosiddette arelle, piccole cannet-te di bambù che, in passato, si utiliz-zavano per realizzare una struttura di pregio: il bambù serviva a “fare aggrappare” l’intonaco subito sotto le travi. Se non che queste cannette hanno più di cento anni e stanno piano piano cedendo. Altro proble-ma serio è quello dell’umidità, che si cerca di risolvere con un impianto elettrostatico, che tende cioè a far

rimanere al suolo l’acqua. Ma anche solo entrando dalla porta d’accesso della chiesa l’odore di umido si sen-te eccome.

Peraltro il corridoio a sinistra della chiesa stessa, che conduce appun-to alla sagrestia, è pieno di intonaco a terra e non fa certo un bel vedere: va detto che in genere i sacerdoti sfruttano questo luogo per cambiar-si e indossare paramenti sacri, non potendo entrare in sagrestia. Pro-prio da questo corridoio, un paio di anni fa, qualche balordo si introdus-se, facendo un buco nel muro, per

rubare un altoparlante in chiesa. Questo buco, al momento, è solo chiuso da una trave e un pezzo di compensato.

Insomma, l’intervento di ristruttu-razione non può poi attendere così tanto. Anche perché la chiesa di Santa Maria del Popolo è solo una parta delle brutture che il Vecchio Ospedale, al suo interno, ancora nasconde. «Attendiamo l’Asl» spie-ga don Alberto Franzini, parroco di Casalmaggiore «perché la struttura non è della Diocesi e dunque non abbiamo voce in capitolo».

S

Ecco il vademecum per evitare il proliferare della zanzara tigreLa presenza di larve di zanzare tigre,

massiccia nelle aree cittadine vicine a parchi o giardini, è diminuita su suolo casalese dell’80% negli ultimi quattro anni. Ma la so-glia di attenzione verso l’insetto, veicolo di malattie, non può essere abbassata. Ecco perché, su sollecitazione dell’Asl, il sindaco di Casalmaggiore Claudio Silla firmerà un’ordinanza per invitare i cittadini a mettere in pratica alcune forme di prevenzione con-tro il proliferare delle larve di zanzare tigre,

insetto che ha un raggio d’azione di soli 200 metri. Otto le regole principali da seguire: evitare la formazione di raccolte d’acqua piovana; pulire le grondaie; eliminare l’ac-qua dai sottovasi; mantenere puliti i tombini; evitare prolungati depositi d'acqua negli or-ti; mettere un pesce rosso nelle fontane e nelle vasche dei giardini; non abbandonare copertoni (ambiente ideale per accogliere acqua piovana e quindi larve); evitare la per-manenza di acqua stagnante nei tombini.

Lunedì i funerali dell’11enne di San Giovanni morto in autostradaVasto cordoglio in paese e in

tutto il casalasco per la tragedia che ha colpito la famiglia Tangari. Nella serata di domenica il Suv che trasportava sei persone, al rientro dalla Puglia, ha sbattuto contro un camion sulla A14, ed il piccolo Raf-faele Tangari, 11 anni, è morto sul colpo. La sorella 14enne Lorena e la madre Rosalia Parisi sono state trasportate in ospedale con pro-gnosi riservata (Ieri la mamma si è risvegliata dal coma). Meno gravi le erite riportate dal padre, Paolo

Tangari, dello zio Damiano Parisi (il conducente, residente a Vicomo-scano) e del figlio 13enne di questi. Sembra che all'origine del sinistro ci sia lo scoppio di un pneumatico. Il dramma ha colpito particolar-mente gli amici ed i compagni di scuola di Raffaele. I funerali si cele-breranno lunedì 20 maggio alle ore 15,30. Non potranno esserci ovvia-mente la sorellina e la mamma, sempre gravi in ospedale, e nem-meno il padre, costretto al riposo dalla fratture riportate.

L’ultimo saluto a Raffaele

Il piccolo Raffaele Tangari

Da sinistra Panena, Ferrari, Silla, Masseroni e Vignali

Alcune immagini delle pessime condizioni in cui versa la chiesa

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di Federica Ermete

uesta sera alle ore 21, nel suggesti-vo Auditorium G. Arvedi del Museo del Violino, ha luogo un nuovo appuntamen-to nell’ambito del Festival Monteverdi: il concerto “Un’accademia napoleta-

na” che vede protagonista l’ensemble “Il Giardino Armonico”. Gli intrattenimenti musicali di princi-pi e cardinali (le cosiddette accademie), a Roma come nella rivale Napoli, comprendevano, oltre al repertorio strumentale, anche le cantate: un gene-re musicale che fiorì per la sua natura “cameristi-ca”, la dimensione elitaria dei testi poetici (spesso anonimi e di origine arcadica). Dietro ninfe e pasto-ri, si celavano personaggi in vista, che i compo-sitori omaggiavano, in cerca di vitalizi e cariche a palazzo. Alla guida dello spumeggiante ensemble “Il Giardino Armonico”, Giovanni Antonini (flauto e maestro concertatore) ricostruisce un’accademia napoletana di inizio Settecento, in cui il soprano Roberta Invernizzi esegue tra le più belle cantate di Francesco Durante, Domenico Sarri e Giovanni Battista Pergolesi. Nello specifico, il programma della serata prevede le seguenti esecuzioni: con-certo in la minore per flauto, due violini, viole e basso continuo (ms. Napoli, 1725), Largo, Allegro, Laghetto, Spiritoso di Domenico Sarri; concerto in mi minore per due violini, viola e basso continuo,

Adagio, Ricercar del quarto tono, Largo, Presto di Francesco Durante; concerto per flauto, due violini, viole e basso continuo (ms. Napoli, 1725) Adagio, Allegro, Adagio, Allegro di Roberto Valentini. Di Giovanni Battista Pergolesi vengono, inoltre, ese-guite le cantate da camera per soprano, archi e basso continuo “Luce degli occhi mei”, “Chi non ode e chi non vede” e “Nel chiuso centro” (Orfeo). Il Giardino Armonico è stato fondato nel 1985 da Giovanni Antonini (flauto), Paolo Beschi (violon-

cello) e Lorenzo Ghielmi (clavicembalo), e dopo poco sono entrati a farne parte anche il liutista Luca Pianca e il violinista Enrico Onofri. Il repertorio dell’ensemble, che riunisce musicisti provenienti da tutta Europa, si focalizza principalmente sui seco-li XVII e XVIII. L’ensemble, che viene regolarmente invitato a festival di tutto il mondo e che si esibi-sce nelle più importanti sale da concerto, riscuote sempre ampi consensi ed ha ottenuto importanti premi e riconoscimenti.

Q

L’edizione 2013 del Festival Mon-teverdi accosta nomi più o meno co-nosciuti: dal ritorno di ensemble or-mai “di casa” a Cremona, all’approdo di formazioni che la rassegna ospita per la prima volta. Quest’ultimo è il caso del concerto che ha luogo do-mani alle ore 11, presso Palazzo Pal-lavicino Ariguzzi. Protagonista è il Trio Mediaeval (nella foto), composto da

tre affascinanti musiciste scandinave, di recente formazione, ma ormai ac-clamato dalla critica e dal pubblico europeo. Anna Maria Friman, Linn Andrea Fuglseth e Torunn Østrem Os-sum, propongono un salto indietro nel tempo e alla periferia d’Europa, in territori finora inesplorati. Con il con-certo “Words of the angel – Folk songs e polifonia sacra del XIII e XIV

secolo”, il trio ci fa riscoprire il reper-torio polifonico sacro e le folksongs norvegesi, ricreando un sound antico e misterioso. Il concerto viene ese-guito nella “doppia” sede della Cap-pella e del Cortile di Palazzo Pallavi-cino Ariguzzi: perché il suono crea uno spazio, trasformando lo spazio stesso, dando nuova vita alle volte e arcate che quel sogno accoglie.

di Federica Ermete

“Un’accademia napoletana” all’Auditorium ArvediAppuntamento stasera con l’ensemble “Il Giardino Armonico” per il Festival Monteverdi

&&&Cultura SpettacoliQuest’oggi i fans dei Nomadi si danno appun-

tamento a Casalromano per la 25ª “Notte Nomade”. Come ogni anno i fans, giunti da ogni dove, si incontrano per onorare al meglio la memoria di Augusto e Dante, cantando e ballan-

do con la formazione. Nel 2013 il gruppo ha raggiunto il traguardo dei 50 anni di attività, clas-sificandosi come uno dei gruppi musicali più longevi del panorama musicale italiano e, a livel-lo internazionale, secondo solo ai Rolling Stones.

“Notte Nomade”oggi con i fansa Casalromano

Il week end in musica è all’inse-gna del rock inedito al Mr Time di Cremona, che ospiterà le migliori band del territorio dando spazio al-le sonorità locali con la sfida “Best Sound”. La competizione avrà inizio alle 22 e sarà il pubblico presente a decretare la migliore formazione cremonese. Spazio invece all’im-provvisazione al Babalula di Crema, dove sabato sera si esibiranno gli Standard Socks di Simone Massa-ron. Il trio propone musica libera e improvvisazioni basate sull’Inter-play. I temi vengono trattati più sot-to forma di ricordo (o meglio di re-mainder) che per la loro struttura, così come può capitare di cantic-chiare o fischiare una melodia. An-cora musica anche domenica, con il batterista dei Julie’s Haircut Gian-

carlo Frigieri si esibirà al circolo Arci di Cremona a partire dalle 19, por-tando live i migliori brani della sua carriera cantautorale. Il week end riserva appuntamenti anche per gli amanti dell’arte: da sabato e fino al 18 di giugno verranno esposte pres-so la libreria Ponchielli di Cremona le opere del giovanre artista Nemo: «Nemo è il nome del mio cane, co-

me il capitano di Jules Verne, come il romanzo di Ron Goulart, come il progetto di astrofisica europeo, co-me un palazzo moderno ad Amster-dam ma, soprattutto, come nessu-no. In particolare essere nessuno tra molti qualcuno mi fa sentire a mio agio: cerco quantomeno di es-ser qualcuno per me stesso e per chi amo, e lo faccio con i colori, che stendo sui supporti che madre na-tura città mi dà modo di trovare. Ecco che pezzi di mobilio, di ante, di cassette per la frutta si trasforma-no in opere di un’ arte che ho fatto mia rubando con gli occhi dai mae-stri del colore passati, come Modì, Basquiat, Picasso, Ensor, ma anche geni sconosciuti ed incompresi del nostro tempo».

Martina Pugno

Un sabato di sfide a colpi di rock

La polifonia sacra con il Trio Mediaeval

Fino all’11 giugno, presso la Galleria Interno 18, è visitabile la mostra personale di Jan Muche, artista nato nel 1975 ad Herford (Germania) che vive e lavo-ra a Berlino. Sono esposte una ventina di opere circa, di medio e grande formato, tutte appartenenti alla produzione più recente dell’autore. Allievo di Karl Horst Hodicke, col suo lavoro, Muche eredita magi-stralmente il percorso di ricerca della pittura tedesca, e in particolare di quella berlinese, attestandosi come uno dei suoi maggiori rappresentanti. Attinge all’este-tica dei film noir, al costruttivismo e al Bauhaus, per realizzare spazi immaginari caratterizzati da scorci prospettici audaci e al limite della distorsione. Tutto è degno di rappresentazione e non esiste contrapposi-zione fra astrazione e figurazione. Le opere in mostra, concepite con un atteggiamento che Klaus Theweleit definisce “garage-style”, sono “scatole temporali compresse”, un repertorio di motivi che tralasciano il naturalismo e la narrazione per approdare, piuttosto, ad uno spirito costruttivista, dove pittura e realtà ap-paiono raffigurazioni senza contenuto. Le planimetrie industriali, gli apparati tecnologici e le strutture in ac-ciaio, si sviluppano attraverso la fusione e la giustap-posizione di sfumature, campiture e moduli cromatici. Le composizioni sono espressione di una tendenza grafica e geometrica unita all’uso diretto del colore. Muche, esploratore di immagini ed osservatore atten-to dei “rifiuti visivi” prodotti dalla contemporaneità e dai suoi media, porta la propria personale ricerca cre-ativa ad un risultato estetico “altro” rispetto alla tradi-zione in cui, di fatto, opera.

Le opere di Jan Muchein Galleria Interno 18

L’ensemble “Il Giardino Armonico”

Nell’ambito delle “Giornate nazionali dei Castelli”, oggi e domani vengono proposte visite guidate ai castelli di Pandino e Torre de’ Picenardi. A Pandino si va alla scoperta dei profumi medievali con un percor-so speciale del suo castello; mentre domani le figu-ranti del gruppo “Dame viscontee” allieteranno le visite con le loro danze e i loro bellissimi costumi. (Informazioni: 0373-973350 - 339-4523204 – [email protected]). A Torre de’ Picenardi, invece, sono in programma visite guidate al Castello di San Lorenzo; saranno accessibili gli ambienti al primo piano del castello, sinora mai aperti al pubblico e recentemente recuperati. (Info: 349-5620875 - [email protected] - 0375-94102 – 0375-94288 - [email protected]).

Visite ai castellidi Pandino e Torre

“Arte Musica” suonain S. Maria Maddalena

Proseguono i concerti della rassegna “Festival Claudio Monteverdi”. Questa sera alle ore 21, nella Chiesa di S. Maria Maddalena, si esibisce l’ensem-ble “Arte Musica”, diretto dall’organista Fran-cesco Cera. Apprezzato dalla stampa specializzata per le incisioni discografiche del repertorio monteverdiano e gesualdiano, l’ensemble vocale “Arte Musica”, affronta i Responsoria per la Settimana Santa di Carlo Gesualdo da Venosa, pubblicati nel 1611. I brani vengono presentati in una inedita veste ese-cutiva, ideata dal loro direttore Francesco Cera. Estrapolati dal contesto liturgico originario, i brani vengono inseriti nel racconto della Passione di Cristo secondo San Matteo in canto gregoriano, diventando veri e propri quadri sonori.

AFTERHOURS’inaugura la mostra di art brut di “Nemo” presso la libreria Pon

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" trasporto

treni veloci per Milano:ora se ne può parlare

Gentile direttore, durante la riunione del tavolo sui pendo-lari, è stata avanzata la proposta della velocizzazione della linea Milano-Cremo-na-Mantova. Preciso, però, che è stata chiesta solo la prima fattibilità tecnica della velocizzazione della linea. Ora è in-dispensabile un confronto con tutti i pen-dolari e un coordinamento con gli altri territori. Ricordo che il lavoro costituito in Comune, con l’obiettivo dichiarato di es-sere operativo e concreto, ha lo scopo di individuare e rappresentare nelle oppor-tune sedi, in particolare la Regione che ha la competenza del trasporto su ferro, istanze e proposte operative. Dopo due riunioni, il tavolo ha deciso all’unanimità di chiedere nella prossima riunione con-vocata in Regione, la prima verifica tec-nica di una velocizzazione della linea, con un treno più veloce al mattino e uno al pomeriggio. Ci tengo inoltre a precisa-re, visto che in questi giorni sono stata raggiunta da diversi pendolari cremonesi che scendono a Lodi, che siamo solo di fronte alla richiesta di fattibilità. Possia-mo auspicare in un treno più veloce per Milano? Sì. Possiamo metterci intorno ad un tavolo e verificare le tracce orarie e ipotizzare alcune soluzioni che possono tutelare e dare alternative a tutti? Ora i passaggi successivi sono un confronto con tutti i pendolari interessati, capire per esempio quale fermate si possono to-gliere e quale sarebbe il guadagno tem-porale e quali soluzioni alternative si possono proporre. E poi è necessario capire cosa ne pensano gli altri territori: Pizzighettone, Codogno, Lodi e Manto-va. Con Lodi è necessario comunque aprire un dialogo, perché è giusto verifi-care lo stato della linea suburbana S1 (introdotta dal 2009, oggi con un treno ogni 30 minuti verso Milano) o la sua estensione fino a Codogno, visto che molti lodigiani preferiscono prendere i nostri diretti e non salire sul suburbano. E’ necessario, infatti, rivedere le sue fer-mate in modo da risolvere il problema del sovraffollamento che ogni giorno si veri-fica dopo Codogno e Lodi. Concludo dicendo che in questa fase auspico che il dialogo e la voglia di un confronto pre-valga sulle polemiche o ad una guerra tra poveri di cui noi pendolari non abbiamo bisogno. Pendolari verso Lodi o Milano senza distinzione.

alessia ManfrediniConsigliere comunale e pendolare

sulla linea Milano-Cremona-Mantova***

" auspicio

Happening, speriamo si svolgain una zona periferica della città

Gentile direttore, da anni assistiamo alla sistematica in-vasione pacifica dell’Happening (Co-munione e Liberazione, Compagnia delle Opere, Pdl, Sistema della Sanità Lombarda, ecc., ecc.) nel cuore cittadi-no, in Piazza Stradivari, e non si tratta di una sorta di passaggio “mordi e fug-gi”, ma di un week end lungo e di note-vole impatto. La richiesta per il 2013 va da sabato 29 giugno a martedì 2 luglio. Non sappiamo se anche quest’anno la posa dei materiali per l’allestimento li-miterà l’ attività del mercato ambulante, ma di certo, come del resto denunciato dagli stessi operatori, creerà un forte disagio e intralcio alle attività commer-ciali, di ristorazione e di intrattenimento. Una invasione, certo pacifica, ma rumo-rosa per tutto il giorno e contornata da fritto misto, pizze al taglio, giochi e mu-sica a tutto volume. Tralasciamo i dibat-titi sulla sanità lombarda, perché sap-piamo che la direttrice generale dell’Azienda Ospedaliera ha oggi qual-che altro problema da risolvere, ma ci sarà altro con il quale esaltare la vittoria di C.L. in Regione Lombardia? Sappia-mo che in questi giorni la pratica andrà in Giunta e quello che chiediamo al sin-daco è mantenere l’impegno, annuncia-to nella passata edizione, di spostare l’evento in altro spazio cittadino. Ce ne sono tanti in città e in periferia, che ac-coglierebbero molto volentieri questa iniziativa. Nello stesso tempo, detta de-cisone rappresenterebbe una risposta concreta alla richiesta di ascolto delle

associazioni del commercio e un equi-librio nell’uso di questo importane spa-zio del centro cittadino.

caterina ruggeriConsigliere comunale del Pd

***

" aMarezza

italiani peggiori della peggior classe politica che li rappresenta

Egregio direttore, spesso la cronaca ci ragguaglia, su fat-ti criminosi al Nord, dovuti alla collusio-ne tra classe politica, funzionari pubbli-ci e ’ndrangheta (vedi Regione Lombar-dia). Gli incontri su queste materie, come quello organizzato e voluto dalla Cna e realizzato con la collaborazione dell’associazione antimafia Libera, so-no certamente utili e divulgativi; ma cosa dobbiamo dire dei nostri rappre-sentanti del governo, vedi Maroni, allo-ra ministro dell’Interno, che quando Saviano su Raitre, disse che l’ndran-gheta era molto presente al Nord, Ma-roni si straccio le vesti e pretese d’im-perio la replica alla Rai, che essendo servile e succube dei partiti, gli diede spazio e alla trasmissione di Fazio di-chiarò senza minimamente arrossire che al Nord l’ndrangheta non esisteva e che era una fantasia di Saviano (tra-dotto significava che Saviano stava dicendo delle cavolte). Ma i fatti hanno dimostrato che l’ndrangheta esisteva eccome ed era collusa con la classe politica, Quindi con una classe politica così irresponsabile, non andremo da nessuna parte. Cosa pretendiamo da costoro se non le solite promesse fa-sulle? Ma siccome li abbiamo eletti noi, sebbene con un sistema fasullo (il fami-gerato “porcellum”), noi Italiani stiamo dimostrando al mondo intero che sia-mo peggio della peggiore classe politi-ca che ci rappresenta .

elia sciaccacremona

***

" riconosciMento

Viale po è tornato alberatograzie a signore determinate

Egregio direttore, è vero, viale Po ha i suoi alberi, gli spazi vuoti lasciati dai numerosi pioppi abbat-tuti, sono stati finalmente riempiti con le nuove essenze. Qualcuno sicuramente si lamenterà perché ogni albero toglie spa-zio alle auto, ma se ne farà una ragione, parcheggiando più in là per fare poi due passi in un ambiente finalmente verde e rigoglioso. Dopo le tante critiche e le tan-te pressioni fatte all’assessore Zanibelli, oggi è il giorno di dare a Cesare quel che è di Cesare e riconoscere che l’ammini-strazione comunale ha mantenuto la pa-

rola data alle circa ottocento persone che la scorsa primavera hanno firmato la petizione promossa da alcune signore residenti nella zona. Ricordo che allora, incontrandole per un tè, chiesi da dove fosse scaturita questa lodevole iniziativa ed una di loro mi confidò che era nata parlando di rispetto dell’ambiente con la sua nipotina. Mi piace pensare che come nella canzone di Guccini “Il vecchio ed il bambino”, mentre dall’alto del suo bal-cone ricordava di come fosse verde viale Po, si sentisse rispondere “mi piaccion le storie, raccontane altre”, così capì che era giunto il momento di passare dalle parole ai fatti. Siccome l’unione fa la for-za, ne parlò con le amiche che con lei condividevano l’amore per la natura così passarono all’azione raccogliendo in po-co tempo moltissime adesioni. Per que-sto le ringrazio ed in particolare ringrazio Ileana che in più occasioni ci ha messo la faccia accettando interviste anche ne-gli orari più impensati.

rosa Maria Marchesicremona

***

" trasporto e aMbiente

complimenti a zanibelliper l’impiego di bus ecologici

Gentile direttore, in merito alle affermazioni del vice sindaco Nolli, vorrei porre una riflessione che il Comune di Cremona ogni anno ha spre-cato 3.700.000 euro utilizzando il gasolio invece che il metano per il Tpl (Trasporto pubblico locale) nel Cremonese, dati otte-nuti grazie all’assesore Zanibelli, che ha specificato che ogni anno si percorrono 10.000.000 di km per servire le linee urba-ne ed extraurbane dei bus dell’Azienda di trasporto Cremonese. Sono 10 anni che ho ampiamente documentato questo ri-

sparmio, ma 37.000.000 di euro si sareb-bero risparmiati (altro che per ne manca-no 8...). Voglio invece ringraziare l’asseso-re Zanibelli per l’impiego dei bus ecologi-ci a metano (meglio tardi che mai). Cam-biare si può, basta solamente volerlo. Se il sindaco avesse bisogno, io gratuita-mente mi renderò disponibile per il bene dei cittadini cremonesi.

alex conti cremona

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" coMitato equiVita

celebriamo Hans rueschpioniere dell’antivivisezione

Gentile direttore, lo scorso 17 maggio, nella Biblioteca Sormani di Milano, è stata celebrata dal-la “Fondazione Hans Ruesch per una medicina senza vivisezione”, la ricorrenza del 1° centenario della nascita di Hans Ruesch, scrittore di fama internazionale, ma soprattutto precursore, con il saggio “Imperatrice nuda”, di un nuovo pensiero scientifico, alla cui diffusione ha dedicato gli ultimi 40 anni di vita. Hans Ruesch con “Imperatrice nuda” e numerosi altri libri che hanno fatto seguito, ha denunciato l’errore scientifico insito nel “modello ani-male” per la ricerca biomedica, lanciando l’accusa di “incompetenza, vanità, insen-sibilità, sadismo, stupidità” alla pratica della vivisezione, sollevando violente po-lemiche per i segreti che svelava e gli in-teressi che colpiva. Oggi questi interessi hanno il destino segnato, grazie alle nu-merose e prestigiose istituzioni scientifi-che che hanno visto la necessità di un un cambiamento verso un nuovo paradigma scientifico, quello che rinnega la validità dei test su animali. Per noi del “Fondo imperatrice nuda contro la sperimenta-zione animale”, il cui organo operativo è

il Comitato scientifico Equivita, la cele-brazione del centenario della nascita di Hans Ruesch, nostro primo ed insostitu-ibile maestro e decennale presidente onorario, ha un valore prezioso, dal mo-mento che tutta la nostra attività si è ispi-rata ai suoi insegnamenti e dal momento che oggi stiamo per vedersi avverare la fine della sperimentazione animale.

comitato scientifico equivita***

" replica

i politici del territorio sonostati eletti solo per migliorarlo

Egregio direttore, non pretendo di convincere Agostino Alloni e Gianluca Giossi (Pd). Replicano piccati a un mio comunicato stampa che li mette di fronte alle loro responsabilità. Ho pubblicamente denunciato il fatto che mentre Crema e il Cremasco si im-poveriscono in termini di servizi (rischio di accorpamento a quella di Cremona del-l’Azienda Ospedaliera di Crema, possibilità che ciò accada anche per Tri-bunale e Procura della Repubblica di Crema, perdita, già intervenuta, del pre-sidio fisico della Stazione Fs cittadina, in condizioni di evidente abbandono, co-me la tratta Cremona-Crema-Treviglio-Milano). Quale argomento viene sfode-rato, in particolare da Alloni? Il Pdl! Eb-bene, il Pdl cremonese ha eletto un consigliere regionale: Carlo Malvezzi. Notoriamente non esprime, da tempo, parlamentari locali, per una sua evidente debolezza nel rapportarsi alla dirigenza nazionale. Il Pd esprime gli on. Pizzetti e Fontana e il consigliere regionale Alloni. Sel l’on. Bordo. La Lega, l’on. Comaroli. Il M5S l’on. Toninelli. La Lega esprime il presidente lombardo, il Pd il presidente del Consiglio dei Ministri. Giudichi chi legge se costoro sono ancora e sempre in condizione di cavalcare la protesta: ora devono dare risposte. Li hanno vo-tati perché tutelino il territorio, non per cambiare in meglio il loro tenore di vita! Quando ho redatto il comunicato che non è piaciuto - anzi li ha infastiditi, loro vorrebbero l’assenza di opposizione - non sapevo della riunione convocata (per altre ragioni, tuttavia, mi si dice, ov-vero per un’azione congiunta per richie-dere l’abolizione del Patto di Stabilità dei Comuni), dal sindaco di Crema. Sarebbe utile conoscere, in ogni caso, le strategie eventuali elaborate in quella sede per Tribunale e Procura di Crema; io venerdì scorso ho incontrato il sen. Caliendo del Pdl, per il mantenimento dell’autonomia dell’Azienda Ospedaliera di Crema, per il rilancio di Stazione FS cittadina e della tratta Crema-Treviglio-Milano. Visto che prendono voti, li usino non per gestire politicamente il declino di un territorio, ma per rimetterlo in moto! Infine, sui “ra-gazzi della Giunta di Crema”, mi sono chiesto se siano adeguati ad affrontare una fase così cruciale per la città di Cre-ma e il territorio cremasco: ho esplicitato un pensiero che abita anche dalle parti della maggioranza di centrosinistra che sorregge la Giunta che la Bonaldi ha ri-tenuto di comporre nei termini in cui la conosciamo. Chi doveva e poteva co-minciare a dirlo, se non un consigliere cui i cittadini hanno affidato il compito di esercitare il controllo democratico tipico dell’opposizione?

antonio agazziCapo Gruppo di “Servire il cittadino”

in Comune a Crema

Buongiorno avvocato, vorrei sapere se la sanzione della sospensione della pa-tente di guida si applica an-che alla persona ubriaca in bicicletta.

nicola***

Per la persona ubriaca che si mette ala guida di una bicicletta, non scatta la sospensione della patente prevista, invece, obbligato-riamente dal Codice della Strada per chi superi un de-terminato tasso alcolemico. E’ quanto emerge dalle re-centi pronunce della Corte di Cassazione (sentenza n. 19143 del 6.05.2013 e sen-tenza n. 10684/2012). In particolare, secondo l’orientamento della Cassa-zione, la sanzione accesso-ria della sospensione della patente di guida non può mai applicarsi nel caso in cui la violazione si realizzi ponendosi alla guida di un mezzo per il quale non è prescritta alcuna abilitazio-ne alla guida. In altre parole,

la sospensione della paten-te può essere disposta solo quando ci sia posti alla gui-da di un veicolo che richie-de la patente. Attenzione, ciò non significa che girare in bicicletta ubriachi non comporti alcuna conse-guenza. Al contrario, il cicli-sta che ha alzato il gomito sarà sanzionato per il reato

di guida sotto l’influenza dell’alcool, come prevede il Codice della Strada all’art. 186 che punisce chiunque guida in stato di ebbrezza. Concludendo, per chi viola il Codice della Strada in bi-cicletta sono previste solo multe, ma nessuna sospen-sione della patente. Come è noto, è stato cancellato il

sistema che prevedeva, an-che per i ciclisti, la detrazio-ne dei punti sulla patente. Va ricordato, infine, che è necessario il “doppio con-trollo” prima di poter prova-re la guida in stato di eb-brezza. E’ quanto stabilito dalla Corte di Cassazione (sentenza n. 18375/2013), secondo cui non basta una sola misurazione con l’etilo-metro e un accertamento sintomatico della guida in stato di ebbrezza per otte-nere una condanna penale. L’assenza del doppio con-trollo non può essere supe-rata neanche con una det-tagliata relazione dell’agen-te che evidenzi tutti i sintomi del conducente.

*avvocato stabilitodel Foro di Milano

[email protected]

Nessuna sospensione della patente per il ciclista ubriaco

A cura di Emilia Rosemarie Codignola*

Egregio direttore, essendosi costituito da poco un osservatorio sul trasporto urbano ed a seguito di un colloquio recente con-cessomi dall’assessore Schiavini, ho l’onere di rappresentare anche pub-blicamente, da consigliere comunale, le esigenze pressanti di una larghissi-ma fascia di cittadini: quelli che abita-no le popolose periferie della nostra città. L’introduzione del servizio mio-bus e la conseguente eliminazione di corse sistematiche ad orari e percorsi prestabiliti ha, di fatto, procurato un isolamento di molte persone, soprat-tutto anziane o senza patente, dal centro città dove sono concentrati tutti i servizi: Comune, mercato, ne-gozi, museo e biblioteca, teatro,

ospedale maggiore e Kennedy, strut-ture sanitarie private, tribunale, vigili, commissariato, carabinieri, ecc. Quindi l’esigenza di frequentare il centro sarebbe forte, ma per quell’am-pia fascia di cittadinanza non è rima-sta che l’opzione di elemosinare un passaggio o rinunciare a vivere la propria città. Infatti, il servizio a chia-mata, mi dicono, comporta lunghe e spesso inutili attese telefoniche per prenotare una corsa, oggi per doma-ni, ad orari prestabiliti di andata e di ritorno. Lo stato di fatto è la rinuncia a tutte le occasioni o gli appuntamen-ti non strettamente necessari, salvo l’uso del mezzo privato per chi ne dispone o, ancora, l’accompagna-mento da parte di qualche familiare o

amico disponibile, con doppia corsa di andata e di ritorno, per tutti gli altri. [...] Un cittadino di Ombriano è meglio servito per dirigersi a Milano che non nel centro della sua città; molto più facile arrivare in Crema da Capralba che non da Ombriano. E neanche il percorso ciclabile rappresenta una facile e sicura alternativa. Quindi rac-comando al gruppo di esperti che costituiscono il neo costituito osser-vatorio di non limitarsi ad aggiusta-menti di regolamenti o di riorganizza-zioni del softwear gestionale, ma introdurre senz’altro almeno un tipo di trasporto promiscuo fra quello a chia-mata e quello ad orario fisso.

tino arpiniSolo cose buone per Crema

FOCUS

Serve un trasporto che aiuti chi abita in periferia

Lettere & Opinioni Sabato 18 Maggio 201321Per dire la vostra, scrivete a: [email protected][email protected]

Page 21: Il Cremasco del 18 maggio 2013

AgricolturaSabato 18 Maggio 201322

I MERCATI AGRICOLI - TABELLA AGGIORNATA A VENERDI’ 17 MAGGIO 2013 (Fonte: Coldiretti Cremona)

VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo

VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo

VACCHE Frisone 3ª qualità peso vivo

MANZE SCOTTONE 24 mesi

VITELLI BALIOTTI

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg)pie blue belga

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA(15 maggio)

MILANO(13 maggio)

MANTOVA(6 maggio)

MODENA(13 maggio)

BURRO pastorizzato

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

PROVOLONE VALPADANAoltre 3 mesi

GRANA scelto stag. 9 mesi

GRANA sceltostag. 12-15 mesi

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA(15 maggio)

MILANO(14 maggio)

MANTOVA(16 maggio)

BOLOGNA(16 maggio)

FRUMENTO tenerobuono mercantile

GRANOTURCOibrido naz.14% um.

SEMI di SOIANazionale

ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

CEREALI MINORI

CRUSCAAlla rinfusa

FIENO MaggengoAgostano

PAGLIA press. (rotoballe)

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA(15 maggio)

MILANO(13 maggio)

MANTOVA(16 maggio)

MODENA(13 maggio)

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINI da macello

SUINI da macello

SUINI da macello

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1° e il 3° mercoledì del mese. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono, per la “Granaria”, il martedì (comparto dei cereali e derivati). Per la zootecnia da latte si porta come riferimento anche Montichiari, che quota il venerdì. Il mercato di Mantova avviene il giovedì. Modena il lunedì. Il mercato di Bologna, che con la Granaria di Milano fa da riferimento per i cereali, quota il giovedì. Tutti gli aggiorna-menti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.

kg. p.v. 1,21-1,40 p.m 2,75-3,05

1,38-1,57 da macello 1,22-1,32

Kg. pv 0,95-1,10 pm 2,25-2,55

1,00-1,20 1,06-1,16

kg. pv 0,66-0,82pm 1,70-2,00

0,80-0,95 0,91-1,01

kg. pm 2,65-3,15 1,47-1,57 1,44-1,61

kg.1,30-1,60 MONTICHIARI

(1° q. 56/60 kg) 1,60-1,80

(da 46 a 55 kg) 1,35-1,75

(45-55 kg) 1,65-2,05

kg. 3,00-4,00 MONTI-CHIARI

3,85-4,10

3,35-3,95 (pregiate 70 kg) 4,06-4,65

kg. 3,50 past. 3,20 centr. 3,90

2,90 Zangolato di creme X burrificaz. 2,60

kg.(dolce)

5,05-5,20 5,05-5,20 n.q. --

kg. (piccante) 5,25-5,50

5,25-5,50 n.q. PARMIGIANO

REGGIANO 12 mesi

8,60-9,50

kg. 6,75-7,10 6,65-7,05 6,75-6,95 PARMIGIANO

REGGIANO fino a 24 m 10,35-11,00

kg. 7,90-8,15 7,85-8,80 7,95-8,15 PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre

11,35-12,30

Vitelloni femm. da macello pez. nere

(kg. 450-500)p.v. 1,45–1,60pm 2,80-3,10

Tonn. 234-238 n.q. n.q. (fino) 256-259buono m. n.q.

Tonn. 217-219 230-231 221-225 225-229

Tonn. n.q. n.q. n.q. n.q.

Tonn. n.q.n.q.

n.q.n.q.

Fino a 65 n.q.

Fino a 70 n.q.

(p.spec. 62-64) n.q.

(p.spec. 66-67) 250-248

Tonn. Triticale 252

Sorgo 261-264

Sorgo nazionale 255-259

Tonn. 193–195 186–187 188-191 176-177

Tonn. 170–185loietto: 170–185

141-151 145-150

Mag. 1° t. n.q.

Tonn. 85-95 80-92 Paglia di frum. casc. 45-50

15 kg 4,110 4,130 4,050 4,130

25 kg 3,060 3,140 3,010 3,080

30 kg 2,850 2,920 2,800 2,870

40 kg 2,330 2,390 2,310 2,350

156 kg 1,240 1,300 n.q. (da 144 a 156 kg) 1,245

176 kg 1,300 1,300 n.q. (da 156 a 176 kg) 1, 300

Oltre 176 kg 1,270 1,275 n.q. (da 11,49480 kg) 1,284

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA(8 maggio)

MONTICHIARI(17 maggio)

MANTOVA(16 maggio)

MODENA(13 maggio)

urante l’ultimo Consi-glio della Libera, si è discusso ampiamente e fatta un’approfondi-ta analisi sulla situa-

zione drammatica che riguarda tutte le colture tipiche della no-stra provincia. Antonio Piva, presidente della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi e vice presidente di Confagricoltura, ha annunciato che «Ci sono tutte le condizioni oggettive per richiedere lo sta-to di calamità, e noi siamo fer-mamente intenzionati a porta-re avanti questa istanza con le amministrazioni pubbliche. Sia-mo giunti ormai a metà maggio, e praticamente tutte le semine di mais sono ancora da effettuare». Si teme fortemente per i raccol-ti che, si presentano problematici e con forti riduzioni delle rese, se non addirittura nulle, e le conse-guenti ripercussioni sulla redditi-vità aziendale.I consiglieri della Libera, a pre-scindere dalle colture praticate, hanno dato il più ampio manda-to al presidente Piva di farsi por-tavoce del grave disagio nell’at-tuale periodo per le mancate se-mine del mais, che si potrebbe-ro tramutare in una perdita eco-nomica secca dell’annata agra-ria 2013 per i cerealicoltori. Ma con gravi conseguenze anche

per la zootecnia, che già sta ve-dendo lievitare i costi delle ma-terie prime per l’alimentazione del bestiame, come ad esempio nel caso del fieno. Ma vediamo come si presenta la situazione in provincia per le colture più prati-cate. Per il mais le semine effet-tuate sono nell’ordine del 15-20 per cento della superficie totale attesa, i trapianti del pomodoro non sono ancora iniziati, i nuo-vi impianti di medica e foraggere più in generale sono stati bloc-cati; per le bietole, nell’area che fa riferimento all’impianto di San Quirico (MN) , su 18mila etta-ri prenotati le semine sono sta-te fatte solo su 8.300 ettari. Gli erbai presentano numerosi al-lettamenti, così come i cereali a paglia seminati in autunno. Inol-tre i medicai e gli impianti forag-

geri pluriennali, particolarmente presenti nel Cremasco, sono in sofferenza a causa dell’eccesso idrico e del ristagno di acqua nei suoli. Dunque il quadro è del tut-to preoccupante, anche perché il meteo pare non si voglia ancora adeguare allo standard stagiona-le. Dall’inizio dell’anno le precipi-tazioni sono state oltre tre volte la norma, e con una concentra-zione tale da saturare i terreni. A tutt’ora per il solo mais, la col-tura principe della nostra zona, posto che si riesca a seminare in questi giorni domani possia-mo stimare le perdite in resa dal 20% al 30%, ammettendo che il resto della stagione prosegua nel migliore dei modi. Ma sappiamo già che occorrerà aspettare an-cora, perché nella maggior par-te dei terreni non si riesce ad en-

trare. Anche in questi giorni sul Cremonese vi sono state ancora precipitazioni molto abbondanti. Maltempo a parte, vi sono altri rischi e preoccupazioni, come quello dell’esposizione agli at-tacchi parassitari. Infatti, posti-cipando la stagione delle semine vi è il serio e fondato rischio che al momento della germinazione vi sia la concomitanza della schiu-sura delle larve dei principali pa-rassiti del mais, quali diabrotica e nottue. Inoltre vi potrebbe essere il rischio di esposizione ai danni da piralide per le giovani piantine. E questo sarebbe un ulteriore e pesante danno per le coltivazio-ni. Infine, a causa dei ritardati ci-cli produttivi, si prospetta un pe-riodo alla fine dell’estate – inizio autunno di carenza di prodotto per l’alimentazione del bestiame.

Antonio Piva, presidente della Libera: «Ci sono tutte le condizioni oggettive per chiedere lo stato di calamità»

D• A cura di Libera Agricoltori •

Maltempo: molte coltivazioni a rischio La scorsa settimana si è tenuto a Bentivoglio (Bologna) il conve-

gno nazionale ‘Fare reti: nuove strategie d’impresa’. Roberto Pog-gioni, presidente di Federimpresa, la Federazione che raggruppa le imprese agricole a conduzione familiare aderenti a Confagricoltura, nel corso dell’incontro ha evidenziato che le imprese agricole, an-cor più quelle a conduzione familiare, hanno bisogno di rinnovarsi, di trovare nuove modalità operative e sbocchi produttivi. Possono inserirsi in nuove relazioni di gruppo, superando le difficoltà indivi-duali. Il modello della rete è perfettamente congeniale anche alle pmi.

E’ emerso altresì, che le reti, che si caratterizzano per non avere limiti spaziali e confini operativi potendo essere anche intersettoriali, rappresentano un’opportunità strategica per sostenere e sviluppa-re processi di collaborazione fra aziende, agricole e non, e conse-guire obiettivi di sviluppo che non sarebbero raggiungibili operan-do da soli.

Nel convegno è stato anche illustrato il nuovo programma avviato da Confagricoltura per assistere le aziende associate nel ‘fare reti’. Si parte subito con la formazione di personale specializzato dell’orga-nizzazione, che coadiuverà il territorio nella concretizzazione dei pro-getti inter-aziendali, nella sottoscrizione dei contratti tra le varie realtà aderenti e negli aspetti operativi. L’organizzazione agricola prevede che vengano avviati otto nuovi progetti di rete prima dell’estate. In-fatti, in agricoltura c’è già un modello di aggregazione delle impre-se, attraverso le organizzazioni di produttori e le cooperative a cui le aziende delegano la gestione del prodotto. Ma il modello della rete è molto più agile e flessibile.

L’importanza delle reti di impresa, successo per il convegno a Bologna

Porte aperte al Consorzio di bonifica Na-varolo in occasione della ‘Settimana nazio-nale della bonifica e dell’irrigazione’ che si terrà da sabato 18 a domenica 26 maggio, organizzata dall’Associazione nazionale delle bonifiche italiane. Il tema di quest’anno è ‘Risorse naturali: energia per il territorio’.

Il presidente Guglielmo Belletti, il vicepre-sidente Luigi Ardenghi, il direttore Giulio Da-olio e il capo settore amministrativo Giam-pietro Lazzari hanno spiegato che l’iniziativa ha l’obbiettivo di coinvolgere le persone per far loro conoscere le attività della bonifica, che si articolano nei settori della salvaguar-dia idraulica e dell’irrigazione.

Sarà possibile dunque effettuare visite guidate su prenotazione all’impianto idrovo-ro di San Matteo delle Chiaviche, sede del Centro di interpretazione e di documentazio-ne dell’Ecomuseo di Viadana, Commessag-

gio, Dosolo, Gazzuolo, previa prenotazione telefonica al numero 0375-42109. All’Eco-museo è stata recentemente installata una nuova attrezzatura multimediale, che con-sente tra l’altro di visionare filmati storici rela-

tivi alla realizzazione delle opere e degli im-pianti idrovori consortili. Domenica 19 e do-menica 26 le visite guidate potranno avvenire senza necessità di prenotazione. Il 19 è an-che prevista la manifestazione ‘Per Corti e Cascine’ promossa dal Consorzio Agrituristi-co Mantovano. La visita all’impianto di San Matteo sarà limitata ad alcune zone dell’im-pianto, per la presenza di cantieri di lavori ri-guardanti il rifacimento dell’impermeabilizza-zione della terrazza di copertura dell’impian-to e il montaggio di un’idrovora, recentemen-te riparata. E non sarà accessibile nemmeno la vecchia centrale termoelettrica a servizio dell’impianto, che è stata danneggiata du-rante il terremoto del maggio 2012. E sarà aperto anche l’impianto idrovoro delle Ron-cole di Gazzuolo, in località ‘Bocca Alta’, a non oltre cinque chilometri dall’impianto di San Matteo.

Dal 18 al 26 maggio porte aperte al Consorzio di Bonifica Navarolo

UNA SCELTA CHE PREMIA IL LAVORO DEL CONSORZIO

Franco Bozzi, patron dell’associazione Olimpia cultura e sport e membro del consorzio che tutela il formaggio salva cremasco ha an-nunciato che il prodotto tipico locale sbarcherà ad Expo 2015. Anche se mancano ancora i documenti ufficiali, il formaggio di origine pro-tetta sarà tra quelli lombardi posti in evidenza in occasione della manifestazione. Tale scelta premierà il lavoro di tutto il consorzio del salva guidato dal presidente Stefano Dragoni, per arrivare ai meriti del professor Vincenzo Cappelli che aiutò a redigere il disciplinare per i produttori del formaggio. Si tratta di un riconoscimento che consen-tirà al territorio di guadagnare visibilità nei confronti dei milioni di turi-sti attesi a Milano nel periodo di Expo 2015. La manifestazione avrà come tema centrale proprio l’alimentazione e come è noto, sarà un evento universale, che metterà al centro precisi obiettivi: rafforzare la qualità e la sicurezza dell’alimentazione, vale a dire la sicurezza di avere cibo a sufficienza per vivere e la certezza di consumare cibo sano e acqua potabile. Assicurare un’alimentazione sana e di qualità a tutti gli esseri umani per eliminare la fame, la sete, la mortalità infan-tile e la malnutrizione che colpiscono oggi 850 milioni di persone.

Il Salva cremasco a Expo 2015

Page 22: Il Cremasco del 18 maggio 2013

SPORTSPORTSPORTloResponsabile Fabio Varesi

Tanti verdetti decisisolo negli ultimi 90’

41ª GIORNATA Ascoli-Ternana 1-1, Bari-Cesena 2-1, Empoli-Cittadella 1-0, Juve Stabia-Verona 0-3, Livorno-Brescia 3-0, Modena-Vicenza 0-1, Padova-Spezia 1-1, Pro Vercelli-Novara 1-2, Reggina-Grosseto 1-0, Varese-Cro-tone 1-1, Virtus Lanciano-Sassuolo 2-2.

CLASSIFICA Sassuolo 82; Verona 81; Livorno 80; Empoli 72; Novara (-3) 63; Varese (-1) 60; Brescia 59; Modena (-2) 54; Bari (-7), Padova 53; Crotone (-2) 52; Ternana, Spezia (-1) 50; Juve Stabia, Cesena 49; Reggina (-2) 48; Virtus Lanciano, Cittadella 47; Vicenza, Ascoli (-1) 41; Pro Vercelli* 32; Grosseto* (-6) 25. *Retrocesse in Lega Pro

42ª GIORNATA (18-5 h 16.30) Brescia-Varese, Cesena-Pro Vercelli (h 14.30), Cittadella-Ascoli, Crotone-Juve Sta-bia (19-5 h 12.30), Grosseto-Bari (h 14.30), Novara-Lan-ciano, Sassuolo-Livorno, Spezia-Modena (h 14.30), Ter-na-na-Padova (h 14.30), Verona-Empoli, Vicenza-Reggina.

Più che l’ultima giornata di campionato, a tener banco è il “toto allenatori”. Con l’ormai imminente partenza da Napoli di Mazzarri, potrebbe andare in scena un autentico valzer delle panchine. Si tratta per ora di ipotesi, ma prende sempre più corpo la possibilità di un approdo di Mazzarri all’Inter, anche se Moratti ha più volte confermato Stramaccioni. Nei giorni scorsi Allegri non ha nascosto i suoi mal di pan-cia e non è improbabile il suo addio, con conse-guente sbarco a Roma, sponda giallorossa. A Napoli non appare fantacalcio l’ingaggio di Mancini, appena scaricato dal Manchester City e avvistato nei giorni scorsi sotto il Vesuvio. E al Milan? Si parla di un ritorno di un grande ex cal-ciatore: Rijkaard o forse Donadoni, molto amato

dai tifosi rossoneri. Vedremo se Galliani riuscirà a convincere Berlusconi a confermare Allegri, ma l’impresa appare sempre più difficile. Tornando al calcio giocato, domani solo quattro gare hanno qualcosa da dire: campo principale è Siena, dove il Milan cerca i tre punti decisivi per l’approdo ai preliminari di Champions. La Fiorentina, impegnata a Pescara, deve vincere e sperare in un inciampo dei rossoneri, che appa-re però alquanto improbabile. Fari puntati anche su S. Siro, dove l’Udinese vuole battere una deludente Inter, per garantirsi la partecipazione all’Europa League. Ma la Lazio (in campo a Trie-ste con il Cagliari) spera ancora nel sorpasso.

Fabio [email protected]

Il Milan cerca i preliminari di Champions, mentre l’Udinese sogna l’Europa League

Punti pesanti solo in quattro sfideSERIE A

SERIE B

E’ stato lo spagnolo Dani Pedrosa (vincitore a Jerez) il più veloce nelle prove libere sul circuito di Les Mans. Nella prima ora ha preceduto Lorenzo e Rossi (nonostante un’uscita di pista), mentre il lea-der del mondiale della MotoGp, Marc Marquez, ha

fatto segnare solo il settimo tempo. Nella seconda ora, Pedrosa si è migliorato di 6 decimi e ha prece-duto un ottimo Marquez, risalito alla seconda posi-zione. Appuntamento con la gara domani alle 14 (in diretta su Italia 1 e Italia 2.

A Les Mansil più veloceè Pedrosa

MOTOGP

37ª giornata: Catania-Pescara 1-0, Chievo-To-rino 1-1, Fiorentina-Palermo 1-0, Genoa-Inter 0-0, Juventus-Cagliari 1-1, Lazio-Sampdoria 2-0, Milan-Roma 0-0, Napoli-Siena 2-1, Parma-Bologna 0-2, Udinese-Atalanta 2-1.

CLASSIFICA Juventus* 87; Napoli 78; Milan 69; Fiorentina 67; Udinese 63; Lazio 61; Roma 59; Catania 55; Inter 54; Parma 46; Chievo, Cagliari 44; Bologna 43; Atalanta (-2), Sampdoria (-1) 39; Torino (-1) 38; Genoa 37; Palermo** 32; Siena** (-6) 30; Pescara** 22. *Campione d’Italia. **In serie B.

38ª GIORNATA (19-5 h 20.45) Atalanta-Chievo (h 15), Bologna-Genoa (h 15), Cagliari-Lazio, Inter-Udinese, Palermo-Parma, Pescara-Fiorentina, Roma-Napoli, Sampdoria-Juventus (18-5 h 20.45), Siena-Milan, Torino-Catania.

[email protected]

(M.M.) Sei mesi al termine della annata boccistica (i punti per promozioni e retrocessioni validi fino al 15 novembre) e già scoppia la problematica della terza parti-ta. Il presidente del comitato tecnico cremasco Franco Stabilini è inviperito: «Purtroppo questo malcostume si sta verificando. Durante le batterie ci sono stati giocatori che non hanno disputato la terza partita adducendo scuse varie. Di fatto si tratta di un’alterazione del risultato spor-tivo, ma per che cosa? Per qualche euro in più? Un note-vole impegno organizzativo ed economico delle società e questi ecco come rispondono: fregandosene! Adotteremo misure severe e lunedì prossimo un paio di società, su segnalazione del direttore di gara, provvederanno a sospendere un loro giocatore per un mese. Devo ammet-tere che questo impasse è dato anche dal menefreghismo delle società, ma non mancano responsabilità comitariali. Vogliamo poi parlare di alcuni commissari di campo sod-disfatti e compiaciuti di terminare prima la batteria per andare a letto presto?». Ci sono errori federali? «Direi proprio di sì, loro si preoccupano delle comunicazioni, sorteggi ecc. via on line non curando affatto l’immagine esterna. Cremona città dello sport 2013, Crema candidata nel 2016 meritano rispetto ed interventi mirati per elimina-re questo problema e per migliorare l’immagine sportiva».

Il presidente Franco Stabilini:«Ora puniamo quei furbetti»

Ormai è diventata una prassi per la bocciofila Oratorio di Pianengo inaugurare il calendario estivo cre-masco. Purtroppo, a differenza de-gli ultimi anni, il tempo non è stato per nulla mite e le finali sono state trasferite sulle corsie del boccio-dromo di via Indipendenza: un ulte-riore sforzo per gli organizzatori, ampiamente ripagato dal prestigio-so successo di un loro giocatore.

Nel trofeo “Saronni”, riservato alla categoria A/B, giusta determi-nazione e concentrazione di Gianni Venturelli e successo ampiamente meritato. Dopo aver eliminato i compagni di società Giacomo Salini e Alberto Pedrignani (vincito-re due anni fa) il trescorese s’impo-neva in finale su Riccardo Podenzana per 12-1. Quarto posto per lo scannabuese Giuseppe Sangiovanni che trovava disco rosso in semifinale opposto all’offa-

nenghese per 12-7. Dopo una prima parte di annata da incorni-ciare legittimata da due titoli pro-vinciali (in coppia e in terna) ecco arrivare la ciliegina sulla torta per

Luigi Mussi: una vittoria in catego-ria C/D nella gara di casa ed un’al-tra serata estremamente positiva. Eliminato Morrys Vailati il beniami-no di casa superava Fracesco

Branchi (12-6), in semifinale inflig-geva un “cappotto” all’orobico Pietro Erba ed in finale aveva la meglio di misura si Antonio Loren-zetti per 12-11. Ha diretto la gara Franco Stabilini, arbitri di finale Massimo Testa e Mario Parati e perfetta l’organizzazione curata nei minimi particolari da Roberto Bosio, presidente della bocciofila pianenghese. Nel frattempo, ieri sera si è concluso il memorial Ezio Illari e Luisa Comandulli, una gara individuale organizzata dalla boc-ciofila Sergnanese.

MEMORIAL GIUSEPPE RAI-NERI Questa sera finale della gara regionale che è giunta alla sua 21ª edizione. Si inizierà alle 18 sotto la direzione di Carlo Spadafora e si giocherà al Palabosco e sulle corsie del centro sportivo “Le Querce” di Pieve d’Olmi dove ci sarà l’epilogo.

Massimo Malfatto

La Cremo si affida al tandem del Gubbiodi Matteo Volpi

igi Simoni e Stefano Giammarioli. Questi i cavalli scelti dal cava-lier Arvedi per ritenta-re l’ennesima rincor-

sa alla serie B. Nelle prossime settimane, infatti, salvo clamoro-si colpi di scena, la società gri-giorossa annuncerà l’arrivo di Stefano Giammarioli nel ruolo di direttore sportivo, congedando così Moreno Zocchi dopo una sola stagione e molto probabil-mente anche mister Beppe Scienza. Troppo scarni i rendi-menti dei giocatori portati dal primo, troppo altalenanti (e in ri-tardo) i risultati ottenuti sul cam-po dal secondo, subentrato in corsa ad Oscar Brevi.

Il 48enne Giammarioli arriverà con entusiasmo e senza dubbio anche con qualche nuova freccia in arriva da Gubbio: in primis si parla di Rodrigue Boisfer, pos-sente centrocampista classe ’81 (ex Genoa), marsigliese di origi-ne, il cui contratto con il Gubbio scade proprio il prossimo 30 giu-gno, ma sulle sue tracce sembre-rebbe esserci già il Savona. Altro nome caldo è quello del difenso-re Marco Briganti, classe ’82, per il quale però servirà valutare pri-

ma il futuro dei vari Cremonesi, Tedeschi e del ritrovato Minelli.

Certo è che non si potrà “pe-scare” solo dal Gubbio, se non

altro perché la formazione allena-ta da Andrea Sottil ha ottenuto la salvezza in Lega Pro, senza fare troppi sfracelli dopo la retroces-

sione dalla B. Per questo motivo, il primo atto della “nuova era Si-moni” (ci piace definirla così… almeno per scaramanzia) sarà

quello di valutare chi tenere per comporre l’iniziale ossatura della nuova Cremonese. Il “vecio” Da-vide Baiocco, in primis, quest’an-

no ha dato un esempio forte di professionalità, che raramente si era visto negli anni scorsi all’om-bra del Torrazzo. Classe ’75 (pri-mo handicap sul quale ragionare in tema di riconferma, vista la scadenza del contratto al 30 giu-gno), l’ex centrocampista di Pe-rugia, Juventus, Catania e Bre-scia ha dimostrato di tenere alla causa grigiorossa, riprendendosi all’alba dei 38 anni dopo il brutto infortunio al ginocchio che lo ha costretto ad un assenza dai cam-pi di tre mesi. Se dovessimo dare un premio, nonostante la stagio-ne deludente, senza ombra i dub-bio lo daremmo a lui. Nota positi-va è stato anche l’arrivo di Pietro Visconti, terzino sinistro classe ’89 di Fiorenzuola d’Arda, che ha ben presto scalzato da quel ruolo il flop Armenise (in partenza). Per lui è lecito parlare di riconferma.

Altro elemento su cui puntare, che non deve essere dimenticato come invece ha fatto mister Scienza, è Lorenzo Degeri, tra i pochi ad avere il contratto sino al 30 giugno 2014, per il quale po-trebbe finalmente essere l’anno della verità. In avanti, infine, mol-to ruoterà attorno a Massimo Carlini, senza dubbio l’elemento di spicco che potrebbe essere difficile trattenere.

GIl direttore sportivo Stefano Giammarioli con ogni probabilità raggiungerà il confermato Gigi SimoniLEGA PRO

Tensione al termine del match di domenica scorsa allo “Zini” (foto L. Dassi)

AlbinoLeffe-Lecce 2-1Carpi-Como 1-2Cremonese-Trapani 3-4Feralpi Salò-Cuneo 3-1Lumezzane-San Marino 2-0Pavia-Portogruaro 2-3Reggiana-Treviso 0-1SudTirol-Tritium 0-0Ha riposato: Virtus Entella

TRAPANI 64Lecce 61Carpi 51SudTirol 50Virtus Entella 50AlbinoLeffe (-6) 47Cremonese (-1) 46Lumezzane 43Feralpi Salò 43San Marino 43Pavia 40Como (-1) 38Portogruaro (-2) 37Cuneo 37Reggiana 29Tritium 20Treviso (-1) 20

Trapani in serie BPlayoff (26-5 e 2-6)

Virtus Entella-LecceSudtirol-Carpi

Playout (26-5 e 2-6)Tritium-PortogruaroCuneo-ReggianaTreviso in Seconda Divisione

34ª G

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Luigi Mussi profeta in patria a PianengoBOCCE

Nel riquadro Luigi Mussi

Page 23: Il Cremasco del 18 maggio 2013

La Pergolettese pensa già al futuroià paga della promozione, la Pergolettese ha perso entrambe le gare nella poule scudetto di serie D. Ma quello che contava

era il ritorno tra i professionisti e que-sto risultato è stato raggiunto con pieno merito. Una delle colonne di-fensive dei gialloblu in questa stagio-ne doveva essere Alessandro Zop-petti (34 anni), 19 stagioni tra i profes-sionisti, oltre 330 presenze in B, C1 e C2 tra Cremonese, Pescara, Lecce, Salernitana, Pisa, Perugia e Giuliano-va (oltre a 1 presenza in serie A con la Reggina). Fermato subito alla pri-ma gara di campionato a Seriate da un brutto infortunio alla caviglia, la sua stagione è stata costellata da continue ricadute, anche quando sembrava sulla via del recupero. De-moralizzato per non essere stato tra i protagonisti della stagione, lo abbia-mo sentito sia per fare il punto della situazione sia per il suo futuro: «Sicu-ramente è stata una vittoria meritatis-sima, sul campo credo che la squa-dra abbia dimostrato di valere la po-sizione che ha sempre avuto, sia come gioco, sia come impegno, or-ganizzazione e voglia. Credo che alla lunga siano usciti tutti questi valori, che hanno permesso di raggiungere il risultato finale». Però per te è stata una stagione molto difficile: «Direi da dimenticare ed è la prima volta che mi capita di restare fuori per così tan-to tempo per un infortunio. Mi spiace perché ero arrivato a Crema con vo-glia e ambizioni e avrei voluto dare il mio contributo alla squadra e al mi-ster. Cosa che ho potuto fare solo in

tre partite. Adesso voglio curami be-ne, perché la voglia tornare a fare il calciatore c’è ancora, anche se so che nella prossima stagione si entra nel calcio che conta. Sarà un cam-pionato difficile, con tante problema-tiche e serve che a livello mentale lo si possa affrontare al meglio. Quindi ho bisogno che mi torni l’entusiasmo che avevo all’inizio di questa stagio-ne: in caso contrario è inutile che prosegua la mia carriera». Secondo te cosa può servire a una formazione neopromossa come la Pergolettese? «A mio parere tra una serie D di ver-tice e una Seconda Divisione non c’è molta differenza. La nostra è una squadra che ha dei valori importanti e la base per poter lavorare e miglio-rare c’è,. Sarà la società poi ha deci-dere in quali reparti intervenire, ma

secondo il mio giudizio e' una forma-zione già pronta. Vincere subito alla prima stagione con la pressione che c’è qui a Crema non era facile ed è la dimostrazione dei valori che ha que-sta formazione. Va dato merito al mi-ster, che secondo me ha fatto un grandissimo lavoro. Purtroppo nella mia carriera calcistica a livello umano e a livello tecnico un allenatore come lui ne ho conosciuti pochi». In conclu-

sione, possiamo affermare che il pri-mo acquisto per la Pergolettese della prossima stagione può essere Zop-petti? «Speriamo... Da parte mia ce la metterò tutta per recuperare, ho tutta l'estate a disposizione. Ma ripeto, il recupero più importante lo devo fare mentalmente»

NEWS In attesa di disputare (pro-babilmente la prossima settimana) un’amichevole di prestigio per fe-steggiare la promozione, oggi pome-riggio alle ore 16 al “Bertolotti”, i gialloblu affrontano in amichevole il Renate formazione comasca impe-gnata nei playoff di Seconda Divisio-ne. Dalla prossima settimana sono previsti i primi colloqui per comincia-re a decidere quali saranno le ricon-ferme per la prossima stagione.

W.P.

GDalla prossima settimana primi colloqui per la riconferma dei giocatori e dell’allenatoreSERIE D

PROMOZIONE

Casalese, che impresa!Si salva con i giovani

Sbancando Bobbio con una partita di sofferenza e sacrificio, resa epica dalla punizione decisiva del ca-pitano Luigi Mariniello, la Casalese ha compiuto l’im-presa: salvarsi nell’anno dell’autarchia. Solo giovani, solo prodotti del vivaio: la filiera corta funziona anche nel calcio, per lo meno a questi livelli, con una Promo-zione mantenuta sul campo da un manipolo di ragaz-zi nati negli anni ’90. Domenica, contro la Bobbiese, mister Terenzio Agazzi, anch’egli forgiato da due de-cenni di settore giovanile biancoceleste, s’è portato una rosa dall’età media di vent’anni. Non uno di più: il più “vecchio” in campo era del 1990, il più giovane del 1995. Una soddisfazione unica per il presidente Paolo Azzi, coltivare in casa la salvezza dopo anni vissuti sopra le righe, con la scalata dalla Prima Categoria all’Eccellenza, costata fior di quattrini. Il lento ridimen-sionamento aveva portato alla retrocessione, al saluto di Mauro Franzini, al ritorno in Promozione. Col tecni-co Mantovani, ora a Pomponesco, la società aveva avviato la ristrettezza, divenuta quest’anno autarchia: solo giovani, solo ragazzi cresciuti nel settore giovani-le biancoceleste. Rastelli, Bazzani, Favalli, Maffezzoli, Franchi, Paltrinieri, Quarantani, Mariniello, Bolsi, Dall’Asta, Azzi, Scordamaglia, Fortunati e via discor-rendo. Beata (e vincente) gioventù.

CLASSIFICA (34ª giornata) Meletolese 67; Arce-tana 62; Castellana, Montecchio 53; Povigliese, Cia-no 48; Cadelbosco 47; Borgonovese 46; Medesane-se, Carignano 45; Castelnovese, Casalese 43; Falk 42; Brescello 40; Traversetolo, Langhiranese 39; Bobbiese 36; Fabbrico 32.

Simone Arrighi

Da venerdì 31 maggio a domenica 2 giugno, presso il centro sportivo “Giovanni Arvedi” andrà in scena un evento calcistico unico nel suo genere sul territorio cremonese: il 2° Torneo Internazionale “Città di Cremona”, riservato alla categoria Giovanissimi 1999. L’idea nasce dal patron della Cremonese, Giovanni Arvedi, che ha fortemente

voluto organizzare questo torneo internazionale e dalla convinzione che i valori positivi dello sport vadano promossi all’interno del territorio, nella consapevolezza che la passione per quello che si fa sul campo sia la più immediata forma di educa-zione. Il torneo, come detto, è riservato alla cate-goria Giovanissimi 1999, età in cui i ragazzi danno

seguito alle loro passioni e risultano più ricettivi agli insegnamenti. Dodici le squadre iscritte questa’an-no: Parma (vittorioso nel 2012), Cremonese, Milan, Juventus, Fiorentina, Monaco 1860 (Germania), Olimpija Lubiana (Slovenia), Dinamo Tirana (Albania), Brommapojkarna (Svezia), Legia Varsavia (Polonia), Grasshopper (Svizzera) e Metz (Francia).

Mentre Zoppetti vuole recuperare sia fisicamente che mentalmente, oggi è in programma l’amichevole con il Renate

A fine maggio torna il prestigioso “Città di Cremona”GIOVANILI

SportSabato 18 Maggio 201324

Pergolettese-Porto Tolle 0-1Bra-Pergolettese 1-0Porto Tolle-Bra 3-3

CLASSIFICA: Bra, Delta Porto Tolle 4, Pergolettese 0.

Bra qualificato in semifinale grazie al miglior posizionamento nella gra-duatoria disciplina.

Poul

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udet

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La Casalese festeggia la salvezza

Alessandro Zoppetti Gialloblu in festa

10.05 RAI PARLAMENTO. Att10.55 APRIRAI. Att 11.10 Q VERSO IL QUIRINALE. Att12.00 LA PROVA DEL CUOCO. Att13.30 TG1/TELEGIORNALE14.00 EASY DRIVER. Attualità14.30 LE AMICHE DEL SABATO.Att17.00 TG1/CHE TEMPO FÀ17.15 A SUA IMMAGINE. Att17.45 PASSAGGIO A NORD-OVEST18.50 L'EREDITÀ. Game show20.00 TG1 TELEGIORNALE20.35 AFFARI TUOI. Game show21.30 LA PARTITA DELL'AMORE. Film23.15 L'ALTRA. Doc

09.20 TG1 L.I.S.09.35 IL PAPA INCONTRA... Att09.55 SANTA MESSA DA P.ZZA S.PIETRO12.00 RECITA REGINA COELI12.20 LINEA VERDE. Att13.30 TG1 Telegiornale 14.00 DOMENICA IN - ARENA. Att16.25 CHE TEMPO FA/TG1 16.35 DOMENICA IN - COSÌ È LA VITA18.50 L'EREDITÀ. Game show20.00 TG1 Telegiornale/TG SPORT20.40 AFFARI TUOI. Game show21.30 UN MEDICO IN FAMIGLIA 8. Fic23.45 SPECIALE TG1. Att00.50 TG1 notte/CHE TEMPO FA

09.25 VOYAGER FACTORY. Att10.10 SULLA VIA DI DAMASCO. Att10.40 APRIRAI. Att10.55 TG2 PARLAMENTO11.35 MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA13.00 TG2 GIORNO / DRIBBLING13.25 DRIBBLING. Sport14.00 LA NAVE DEI SOGNI. Film15.40 SQUADRA SPECIALE LIPSIA. Tf16.25 SEA PATROL. 17.10 SERENO VARIABILE. Att18.05 90° MINUTO - SERIE B.19.35 SQUDRA SPECIALE COBRA 11. Tf20.30 TG2 Notizie21.00 EUROVISION SONG CONTEST

06.30 REAL SCHOOL. Att10.10 CULTO EVANGELICO. Att11.00 A COME AVVENTURA. Att11.30 MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA13.00 TG2 GIORNO/METEO/MOTORI13.45 QUELLI CHE ASPETTANO. Var15.40 QUELLI CHE. Varietà17.20 TORNADO. Film19.35 SQUADRA SPEC. COBRA11.Tf20.30 TG2 NOTIZIE21.00 NCIS. Telefilm22.35 LA DOMENICA SPORTIVA01.00 TG2 Notizie01.20 SORGENTE DI VITA/METEO202.00 JUMP. Film

07.30 ZAZÀ. Film drammatico09.05 PAESE REALE. Attualità10.15 DOC MARTIN. Tf11.00 TGR BELLITALIA. Att11.30 TGR PRODOTTO ITALIA. Att12.00 TG3 Sport - Meteo / TGR14.00 TG REGIONE/METEO14.55 96° GIRO D'ITALIA17.15 PROCESSO ALLA TAPPA.Sport18.00 TV TALK. Attualità19.00 TG3/REGIONE/METEO 20.00 BLOB20.10 CHE TEMPO CHE FA. Attualità 21.30 ULISSE. Doc23.30 TG3/TG REGIONE

11.05 TGR MEDITERRANEO. Att11.30 TGR REGIONEUROPA. Att12.00 TG3 Sport - Meteo / TGR12.25 TELECAMERE. Attualità12.55 RAI EDUCATIONAL. Attualità13.20 PASSEPARTOUT. Att14.00 TG3/REGIONE/METEO14.30 IN 1/2 ORA. Attualità15.05 96° GIRO D'ITALIA17.15 PROCESSO ALLA TAPPA.Sport18.10 SQUADRA SPECIALE VIENNA19.00 TG3/REGIONE/METEO20.00 BLOB/CHE TEMPO CHE FA21.30 REPORT. Attualità23.25 TG3/TG Regione

SABATO 18 DOMENICA 19

CANALE 5

ITALIA 1

RETE 4

06.00 PRIMA PAGINA/TRAFFICO METEO08.00 TG5 MATTINA09.10 SUPERCINEMA. Attualità10.00 MELAVERDE. Attualità11.00 FORUM. Attualità13.00 TG 5 Telegiornale - METEO 513.40 BETTER WITH YOU. Sitcom14.10 HART OF DIXIE. Telefilm15.10 INGA LINDSTROM. Film17.00 VERISSIMO EXTRA. Att18.50 THE MONEY DROP. Game show20.00 TG 5 telegiornale - METEO 520.40 STRISCIA LA NOTIZIA. Varietà21.10 AMICI. Talent show24.00 TG5 Notte/Meteo.it

08.50 LE FRONTIERE DELLO SPIRITO09.40 TGCOM10.00 CIAK JUNIOR. Att10.30 LA VITA DEI MAMMIFERI. Doc11.25 LE STORIE DI MELAVERDE.Att12.00 MELAVERDE. Attualità13.00 TG5 Telegiornale/METEO 513.40 L'ARCA DI NOÈ. Varietà14.00 BELLI DENTRO. Sitcom14.30 ANNA E I CINQUE. Fiction16.30 LO SHOW DEI RECORD. Var18.50 THE MONEY DROP. Game show20.00 TG 5 - METEO 520.40 STRISCIA LA DOMENICA.Var21.30 IL MISTERO DELLE PAG.Film

09.35 CARABINIERI 6. Tf10.30 COME SI CAMBIA. REALITY11.30 TG 4/METEO/NOTIZIE/TRAFFICO12.00 UN DETECTIVE IN CORSIA. Tf12.55 LA SIGNORA IN GIALLO. Tf14.00 TG4 TELEGIORNALE14.45 LO SPORTELLO DI FORUM.Att15.30 PERRY MASON. Tilm17.45 DETECTIVE MONK. Tf18.55 TG 4 - METEO 419.35 TEMPESTA D'AMORE. Soap21.15 RAMBO 3. Film23.20 NEMICO PUBBLICO. Film02.00 TG4 NIGHT NEWS02.20 IERI E OGGI IN TV

07.10 SUPER PARTES. Att07.55 VITA DA STREGA. Sitcom09.00 BBC KNOWLEDGE. Doc10.00 SANTA MESSA11.00 LE STORIE DI VIAGGIO A...Att11.30 TG 4 Telegiornale/METEO12.00 PIANETA MARE. Attualità13.00 RICETTE ALL'ITALIANA. Att14.00 TG4 Telegiornale/METEO14.40 COMA PROFONDO. Film17.10 FERMATI, O MAMMA SPARA. F18.55 TG4 Telegiornale - METEO 419.35 TEMPESTA D'AMORE. Soap21.30 TIERRA DE LOBOS. Telefilm23.40 BOOGIE NIGHTS. Film

SABATO 18 DOMENICA 19

LA 7

SABATO 18 DOMENICA 1907.00 OMNIBUS. Attualità09.50 COFFEE BREAK. Attualità11.00 TG LA7 - METEO11.05 L'ARIA CHE TIRA-IL DIARIO12.00 BOOKSTORE. Attualità12.40 LE INTERVISTE BARBARICHE13.30 TG LA714.05 TG LA7 CRONACHE. Att14.40 CUORE D'AFRICA. Tf16.20 THE DISTRICT. Telefilm17.55 L'ISPETTORE BARNABY. Tf20.00 TG LA720.30 IN ONDA. Attualità23.05 TURBULENCE. Film01.10 TG LA7 SPORT

06.00 TG LA7 - METEO07.00 OMNIBUS. Attualità 09.50 COFFEE BREAK. Attualità11.00 TG LA7 METEO 11.05 TI CI PORTO IO. Att 12.25 I MENÙ DI BENEDETTA. Var13.30 TG LA7 CRONACHE 14.40 L'UOMO OMBRA. Film16.25 THE DISTRICT. Telefilm17.55 L'ISPETTORE BARNABY. Tf20.00 TG LA720.30 IN ONDA. Attualità21.30 LA CASA DEGLI SPIRITI. Film00.10 TG LA7 SPORT00.30 IL PROSSIMO UOMO

07.00 BUONGIORNO CREMONA 08.30 LA CITTÀ DELLA MUSICA 09.00 LA PIAZZA DI CREMONA CREMA E CASALMAGGIORE 11.00 IL GIORNO DEL SIGNORE11.30 IL BENE COMUNE Talk 13.30 TELEGIORNALE16.00 CIAK! MOTORE! 19.00 TG CREMONA19.40 TG NAZIONALE20.00 LE STORIE20.30 GIORNO DEL SIGNORE 21.00 IN PIAZZA CON LA MILLE MIGLIA 22.25 FATTI D’ARTE. Rubrica

07.00 BUONGIORNO CREMONA METEO - OROSCOPO08.10 CIAK! MOTORE!08.30 COSA BOLLE IN PENTOLA. Rubrica cucina 09.20 IL BENE COMUNE. Talk 11.00 SANTA MESSA12.00 GIORNO DEL SIGNORE 12.30 GIOIELLI SOTTO CASA 13.30 TG DELLA DOMENICA14.00 LA GRANDE DOMENICA LO SPORT DI CREMONA120.00 TG DELLA DOMENICA20.30 LE CITTÀ DELLA MUSICA

07.20 CARTONI ANIMATI11.00 NATIONAL MUSEUM. Telefilm11.50 MAGAZINE CHAMPIONS LEAGUE12.25 STUDIO APERTO - METEO13.30 G.P. DI FRANCIA-PROVE16.00 INTERNAZIONALI D'ITALIA18.30 STUDIO APERTO/METEO19.00 MR. BEAN19.25 DOTTOR DOLITTLE 2. Film21.10 LA CASA DEI FANTASMI. Film22.55 ABBRONZATISSIMI. Film00.55 POKER1MANIA01.50 SPORT MEDIASET02.15 STUDIO APERTO02.45 LA RIPETENTE FA L'OCCHIETTO...

07.40 CARTONI ANIMATI10.45 GP DI FRANCIA. Motociclismo12.00 STUDIO APERTO/METEO.IT12.15 GP DI FRANCIA. Motociclismo13.10 SPORT MEDIASET - XXL14.00 GP DI FRANCIA. Motociclismo15.00 FUORI GIRI. Attualità15.50 INTERNAZIONALI D'ITALIA. 18.30 STUDIO APERTO/METEO.IT19.00 COSÌ FAN TUTTE. Sitcom19.30 BABY BIRBA. Film commedia21.25 LE IENE SHOW. Varietà00.45 2 BROKE GIRLS. Sitcom01.40 CALIFORNICATION02.10 SPORT MEDIASET

Page 24: Il Cremasco del 18 maggio 2013

Smaltita l’amarezza per la retrocessione in serie A3, l’Assi Manzi vuole riscattare l’annata nelle finali del campionato nazio-nale Under 19, che si concludono quest’oggi a Spoleto, in cui le biancorosse sono favorite. Nel loro girone Zagni e compagne hanno la Reyer Venezia, Battipaglia ed Athena Roma. Per quan-to riguarda la prima squadra, il presidente Bertoni ed i suoi collaboratori non escludono che possano accettare eventuali ripescaggi in serie A2, visto che non mancano le formazioni in difficoltà economiche. Qualcosa di ufficiale arriverà nel mese prossimo, quando dovranno essere ratificate le preiscrizioni.

Marco Ravara

BASKET A3

L’Assi potrebbe essere ripescataUn derby che vale la finale dei playoff. L’Erogasmet

Crema ce l’ha quindi fatta a raggiungere Piadena in semi-finale, vincendo gara 3 contro un Pisogne mai domo. La squadra di coach Galli si è imposta 62-59 (11-8; 32-28; 47-43 i parziali) al termine di una partita nervosa e carat-terizzata da punteggi altalenanti. Sul 57-43 al 35’, la sfida sembrava decisa a favore di Crema, ma grazie ai propri esterni, l’Iseo Serrature Pisogne è rientrata in partita ed in un finale elettrizzante, si è portata a -3, quando Perazzi a fil di sirena ha sbagliato il tiro che avrebbe portato le due squadre all’overtime. Una vittoria più utile che bella per

l’Erogasmet, che ora si gioca tutto nella serie contro l’MgK Vis, che si annuncia molto equilibrata. Si comiuncia stasera alle 21 a Piadena per gara 1 e per l’occasione la società cremasca ha organizzato un pullman di tifosi, che sicuramente saranno numerosi sugli spalti. Gara 2 è in programma mercoledì 22 maggio a Crema alle 21, con eventuale “bella” sabato 25 maggio, sempre alle 21, a Piadena. Nell’altra semifinale si sfidano Orzinuovi e San Bonifacio: gara 1 domani alle 18 a Orzinuovi, gara 2 mer-coledì sera a San Bonifacio ed eventuale gara 3 domenica 26 maggio alle 18 nel Bresciano.

BASKET DNC

Playoff: un derby che vale la finale

di Giovanni Zagni

e il campionato dei biancoblu è finito come meglio non avrebbe potuto essere, sotto ogni punto di vista, molte sono le nubi all’oriz-zonte per quel che riguarda il

futuro societario, cioè la prosecuzione dell’attività sportiva all’ombra del Tor-razzo, da parte della nostra amata Vano-li Basket. La situazione economica del Paese lascia presagire poco di positivo, poiché gli imprenditori “in buona salute economica” che abbiano a cuore anche le sorti della nostra pallacanestro, non possono permettersi di fare passi troppo lunghi per dare una mano ad Aldo Vanoli ed ai suoi soci, per cui, salvo eventi straordinari dovremo rassegnarci tutti a vivere un’estate molto “calda” e ricca di incognite pesanti.

L’attuale proprietà ha fatto miracoli, dopo il ritiro di Secondo Triboldi, onoran-do sempre gli impegni presi con puntua-lità e costruendo una squadra data per spacciata dai soliti “sapientoni” la scorsa estate, che invece s’è presa consensi ovunque, mettendo anche alle strette società blasonate o dalle potenzialità economiche molto solide. Ma anche se risulta esaltante rimarcare questi recen-ti exploit, non serve ad allontanare le

nubi nere che incombono sulla nostra squadra. Speriamo che qualcuno che può si muova, magari in fretta, perché poter lavorare con relativa calma a pro-grammare il futuro, è diverso che far tutto di fretta all’ultimo minuto, sperando comunque che un ultimo minuto ci sia ancora. Sarebbe imperdonabile perdere

l’occasione per ribadire a tutta l’Italia sportiva che Cremona c’è e vuole conti-nuare ad esserci con un gruppo di perso-ne valide anche per gli altissimi livelli. Da parte nostra non resta che la speranza di non vedere sfumare l’ennesima opportu-nità, sia per la città che per la provincia tutta. Speriamo bene.

Il comunicato In data 13 maggio si è svolto il previsto Consiglio di ammini-strazione della società. Alla presenza del presidente Aldo Vanoli, dei soci e dei con-siglieri, si è preso atto della positiva con-clusione della attuale stagione sportiva e dell’esercizio finanziario ad essa collegato, evidenziando come tutte le sue scadenze debitorie siano state onorate. Di seguito è stata ancora una volta messa in evidenza l’assoluta criticità in merito alla situazione inerente la prossima stagione agonistica e agli adempimenti ad essa collegati, con particolare riferimento alla sussistenza dei presupposti economici necessari al fine di affrontare gli impegni finanziari richiesti per la partecipazione al massimo campionato. Attualmente esiste ancora una differenza importante tra le risorse certe e quelle necessarie per raggiungere l’obiettivo. Il presidente ha quindi riaffermato come, in assenza di un fattivo intervento di nuovi soci o sponsor, l’iscrizione al prossimo campionato di serie A è fortemente a rischio se non addirittura preclusa. Per que-sto motivo si fa nuovamente appello alle istituzioni e a tutto il tessuto imprenditoriale del territorio per cercare di trovare quelle risorse necessarie a far si che non venga disperso quello che è un patrimonio sporti-vo e sociale, da difendere e tutelare a tutti i livelli, dell’intera provincia di Cremona.

Vanoli, si prospetta un’altra estate “calda”Un comunicato della società conferma le difficoltà economiche per affrontare la prossima stagione

La speranza degli appassionati è che alla fine si riesca anche stavolta a salvare l’attività ad alto livello, ma non sarà facile

SLEGA A

Quarti di finale - Gara 1Roma-Reggio Emilia 58-70Sassari-Cantù 90-70Varese-Venezia 92-74Milano-Siena 103-79

Quarti di finale - Gara 2Roma-Reggio Emilia 82-58Sassari-Cantù 83-78Varese-Venezia 81-72Milano-Siena 81-79

Quarti di finale - Gara 3Reggio Emilia-Roma 89-69Cantù-Sassari 73-71Venezia-Varese 79-93Siena-Milano 92-73

Quarti di finale - Gara 4Reggio Emilia-Roma 68-71Cantù-Sassari 82-80Venezia-Varese 84-72Siena-Milano 75-69

Quarti di finale - Gara 5Roma-Reggio Emilia Sassari-Cantù Varese-Venezia Milano-Siena

Tutte le serie sono al meglio delle 7 partite.

PLAYOFF

Aldo Vanoli (con Troy Bell)al PalaRadi(foto Castellani)

Sport Sabato 18 Maggio 201325SUPERBIKE

La gara più veloce disputata nei 26 anni di vita del Mondiale Superbike, si è svolta domenica scorsa a Monza in occasione della quarta prova del Mondiale 2013. A stabilire il record è stato Marco Melandri, pilota della Bmw ufficiale, che ha vinto gara 1, coprendo i 103.986 km della corsa (18 giri) in poco meno di 31 minuti a 201,814 km/h di media, toccando una punta veloci-stica di 336 orari. Melandri ha così battuto dopo 13 anni il record che era stato stabili-to nel 2000 in Ggara 1 a Hockenheim dall’australiano Troy Bayliss (tre volte iridato nella Sbk nel decennio passato) con la sua Ducati, alla media di 201,330 km/h. La vit-toria del trentenne pilota italiano. ex

MotoGp, la prima in questa stagione, è maturata all’ultima curva dell’ultimo giro, quando in Parabolica è riuscito a superare l’irlandese dell’Aprilia ufficiale, Eugene Laverty (terzo al traguardo) con il quale aveva duellato fin dal via in un quartetto di testa, assieme all’inglese della Kawasaki, Tom Sykes (secondo) e al francese dell’altra Aprilia ufficiale, Sylvain Guintoli (quarto). Tra i 17 arrivati su 18 partiti, gli italiani Michel Fabrizio (Aprilia) è giunto 6° e Davide Giuliano (Aprilia) 10°. In gara 2 si è ripetuto lo stesso copione, con l’identico quartetto di piloti, che prendono il largo poco dopo il via, duellando fino alla fine. Questa volta però Laverty resisteva in testa con costan-

za e solo il compagno di squadra Guintoli gli rubava sporadicamente la prima posizio-ne. Nel finale l’irlandese dell’Aprilia respin-geva anche gli attacchi di Melandri, mante-nutosi sempre coperto e andava a vincere davanti al vincitore di gara 1, a Sykes e a Guintoli. Due italiani al 5° e 6° posto: Michel Fabrizio e Davide Giugliano e qualche caduta in più rispetto a gara 1, con 13 clas-sificati dei 18 schie-rati alla partenza. Dopo la prova italiana, la classifica del Mondiale è sempre capeggiata da Guintoli con 137 punti, ma Laverty (124) e Sykes (119) si sono avvicinati, come pure Melandri, che di punti ne ha 96. Prossimo appuntamento il 26 maggio a Donington nel Regno Unito.

Monza ha incoronato Marco Melandri, recordman in velocità

Il podio di gara 2Melandri in gara 1(fotoservizio Michele Piech)

Giulia Bona (n. 20) in azione

Page 25: Il Cremasco del 18 maggio 2013

inale playoff ancora una volta amara per la Pomì. La scorsa sta-gione eara stat Crema è sbarrare la strada verso la serie A1, mentre

stavolta a stoppare le casalasche è stata Ornavasso. E mentre le piemontesi riceve-vano la coppa per l’approdo nella massima serie (dopo la vittoria decisiva in gara 2 per 3-1) il tecnico della Pomì, Claudio Cesar Cuello, rendeva merito alla avversarie: «Ornavasso ha giocato un’altra grande par-tita, ha meritato in pieno la vittoria e conse-guentemente l’accesso alla serie A1. La Pomì ha sicuramente interpretato la partita in maniera diversa rispetto a gara 1, vincere il secondo set avrebbe dovuto darci più sicurezza e voglia di contendere alle nostre avversarie il successo sino alla fine, vicever-sa abbiamo finito col crollare. Probabilmente questa finale l’abbiamo persa dopo essere stati superati in gara 1». Poi conferma la chiusura dell’avventura sulla panchina rosa: «Sono onorato per essere stato chiamato a

dirigere questa squadra, mi sarebbe piaciu-to regalare al presidente Boselli, alla dirigen-za e a tutti i tifosi rosa una vittoria. Purtroppo lascio questa squadra con questo rammari-

co. A Casalmaggiore ho comunque trovato tanti amici che mi hanno accolto come in una famiglia, la gente mi ha apprezzato e mi ha voluto bene e questo sicuramente lo

porterò sempre nel cuore». Anche tra le giocatrici l’umore è moltobasso. Rossella Olivotto, di nuovo in campo da titolare dopo tante gare, ha affermato: «E’ dura accettare il verdetto del campo, ma ci tocca. In questa stagione è la seconda volta che vediamo le avversarie alzare un trofeo, dopo la Coppa Italia ora i playoff. E’ dura, tremendamente dura, quest’anno è finita peggio dello scorso campionato, per me poi va in archivio una stagione davvero da dimenticare, condita dai problemi alla schiena e da tante gare in cui sono stata costretta a rimanere fuori. Anche questo fa parte dello sport». Ornavasso comunque ha meritato la vittoria. «Non c’è dubbio, loro sono più squadra, sono insieme da tanti anni e lo si vede da come interpretano le partite. Nell’arco delle due gare, hanno sicuramente dimostrato tanta voglia di vincere ed alla fine hanno ottenuto quello che volevano». Sarà per la prossima volta, a meno che non vi sia un ripescaggio, ora assai probabile.

F

Il tecnico: «Mi dispiace non aver regalato alla società la promozione sul campo». Ripescaggio in arrivo?

Cuello saluta la Pomì con un rimpianto

Sprint da urlo e prima vittoria della stagione per il quattordicenne esordiente del 2° anno Davide Gastaldi (CC Cremonese-Arvedi). Il puledrino cremonese diretto dall’ex professionista Roberto Ceruti, si è imposto a Sovico (Mb) riuscendo nell’impresa di regolare allo sprint il gruppo compatto al termine di una gara condotta sul filo dei 37 orari. Sprint vincente che ha relegato in seconda posizione il brianzolo Luca Colnaghi (Vc Sovico) e Pier Belletti (Busto Garolfo). Vittoria di Andrea Berzi (Pol. Bolgare) su Diego Bosini (CC Cremonese-Arvedi), invece, tra gli esordienti del primo anno. Il Pedale Senaghese, nella cronometro a squadre Allievi, ha conqui-stato il titolo lombardo 2013 con Luca Belloni, Mauro Caneva e Rocco Ventrelli, con il miglior tempo sui 10,2 km in 13’47”, media 44,390 km/h. Nicola Ruffoni (Team Colpack) protagonista al Giro del Friuli, gara internazionale a tappe per Elite e Under 23, con due

vittoria consecutive, che portano a quattro i successi in stagione del ventiduenne bresciano. Nella prima frazione a Mereto di Tomba (Ud) si è imposto su Filippo Baggio (Ceramica Flaminia) e Davide Gomirato (Podenzano), mentre sul traguardo di Pordenone ha pre-ceduto il belga Ruben Geerinckx ( ìOvyta) e il veneto Paolo Simion (Zalf Fior Desiree Fior) recente vincitore del Circuito del Porto-Trofeo Arvedi. Festa grande anche per Niccolò Bonifazio, 19enne corridore ligure che difende i colori della Viris Maserati, che ha colto il terzo trionfo stagionale nel Gran Premio Camon a San Bernardino (Ra). Nella volata di gruppo il dilettante azzurro ha superato Liam Bertazzo (Trevigiani-Bottoli). Lo Juniores cremasco Davide Donesana (Trevigliese), infine, è giunto 7° a Vanzaghello (Mi) nella corsa vinta in volata da Davide Plebani, velocista del Team Lvf.

Fortunato Chiodo

Festa del ciclismo nel “Gran Premio Avis Aido & Trofeo Comune di Offanengo”, seconda prova della challange provinciale, curato con signorilità e bravura dai solerti dirigenti Angelo Oneta, Adriano Silvani e Emanuele Seghezzi ( quest’ultimo vincito-re del Circuito del Porto nel 1978). I baby ciclisti caserecci hanno lasciato le briccio-le agli “extra provinciali”.

I VINCITORI Classe 2006: 1) Gabriele Durelli (Cremasca). Classe 2005: 1) Federica Venturelli (CC Cremonese-Arve-di). Classe 2004: 1) Luca Pollini (Imbal-plast). Classe 2003: 1) Matteo Bertesago (Imbalplast). Classe 2002: 1) Rocco Barbi-

soni (Sc Muzza ’75 Lodi). Classe 2001: 1) Paolo Pagliaroli (Pellegrino Parmense).

TROFEO ARVEDI-MEMORIAL TAM-BANI Divertente esibizione ciclistica sulla pista “Ferrari e Pedroni” del Parco del Po di Cremona con la categoria Giovanissimi impegnata nel Trofeo Arvedi-Memorial Giampietro Tambani, organizzato dal CC Cremonese-Arvedi. Da segnalare le otti-me prestazioni di Marco Dadda (Imbal-plast) vincitore della classe 2005 (davanti

a Federica Venturelli del CC Cre-monese-Arvedi) e il quinto posto del debuttante Nicola Storti (Gioca in Bici Oglio Po Casalmaggiore).

CAMPIONATO LOMBARDO ALLIEVI E’ una passione infinita quella di Mara Pola, dirigente che anima il ciclismo della Poli-sportiva Madignanese. C’è già la certezza che il “Trofeo Amici del Ciclismo” di Genivolta sarà migliore di come è stato presentato e a renderlo più spettacolare

sarà anche la prova unica del Campionato provinciale della categoria Allievi. Si corre sulla distanza di 82 km, con partenza domani alle 14.30. Nell’albo d’oro della classica di Genivolta figura anche il vero-nese della Astana, Andrea Guardini. La Madignanese, sarà impegnata il 26 mag-gio, nel recupero del “Trofeo Fratelli Pave-si, gara della categoria Giovanissimi, an-nullata a causa della pioggia.

F.C.

Sprint da urlo e successo di Davide Gastaldi a Sovico(F.C.) Venerdì 17 sfortunato per

il Giro. Prima della tappa 13ª tappa (la Busseto-Cherasco, vinta in vo-lata da Cavendish su Nizzolo e Mezgec) hanno annunciato il ritiro il favorito Bradley Wiggins e il campione uscente Ryder Hesjedal. L’inglese ha dato forfait a causa di un’infiammazione al torace, men-tre il canadese ha deciso di fer-mersi dopo un pessimo inizio di Giro. Capitano del Team Sky diventa quindi Uran Uran, che contenderà la vittoria finale a Nibali e ad Evans. Il siciliano ha detto di non essersi mai sentito così bene e che vuole dimostrare di essere maturato, mentre l’australiano teme che la neve possa cancellare la tappa del Galibier, che potrebbe essere decisiva per la maglia rosa. In classifica generale Vincenzo Nibali è al comando con 41” su Cadel Evans e 2’04” su Rigoberto Uran Uran. Prossime tappe: doma-ni si corre la Cervere-Bardonecchia di 168 km, mentre lunedì sarà la volta della temibile Cesana-Col du Galibier di 149 km (neve permet-tendo). Martedì ultima giornata di riposo, prima del gran finale.

GIRO D’ITALIAWiggins si ritira

Grande attesa per il “Trofeo Amici”

CICLISMO

Davide Gastaldi

Il tecnico Cuellolascia la Pomì

dopo la sconfittain finale dei playoff

contro Ornavasso

SportSabato 18 Maggio 201326

(M.R.) La Canottieri Bissolati ha superato brillantemente l’esame universitario, battendo la Bocconi Sport per 11-4. Tutto facile per Felissari e compagni che già al primo periodo (concluso sul 5-0) ave-vano messo al sicuro la vittoria. Gli ospiti hanno opposto una scarsa resistenza e per i cremonesi è stato tutto oltremodo facile. In gradua-toria i biancocelesti sono in settima posizione ed hanno già osservato il turno di riposo e possono quindi agganciare Monza che sta un gra-dino appena sopra. La salvezza, proseguendo in questo modo, non è un obiettivo irraggiungibile per i bissolatini, che quest’oggi, alle 19.30, giocano in trasferta a Varese contro il Varese Olona, terzultimo in clas-sifica con soli 9 punti all’attivo e già battuto all’andata per 7-6.

14ª GIORNATA Canottieri Bissolati-Bocconi Sport 11-4, Piacenza-Aquatica Torino 13-2, Treviglio-Canottieri Milano 5-12, Varese-Busto Nuoto 8-12, Vigevano-Monza 7-5. Ha riposato: Osio.

CLASSIFICA Piacenza 39; Canottieri Milano 33; Busto Nuoto 25; Osio 24; Vigevano 23; Monza 18; Canottieri Bissolati 16; Treviglio 12; Varese 9; Aquatica Torino 6; Bocconi Sport 3.

SERIE A1 Dopo aver vinto gara 1 della finale playoff (8-7 a Bre-scia), la Pro Recco cerca oggi alle 18.30 il suo 27° scudetto.

PALLANUOTO

(M.R.) C’è euforia nell’ambiente della Pieve 010. I rossoblu hanno infatti guadagnato la finale playoff per la promozione in A1, vincendo la “bella” a San Daniele Pop contro Pordenone per 4-3. E’ stato un match vibrante, come era prevedibile ed entrambe le contendenti si sono sfidate colpo su colpo sino alla fine. Nella prima frazioni i friulani si sono portati sul 2-1, ma i pievesi hanno impattato con Marchini. Poi finale rovente ed entusiasmante con gol di Baffelli e pareggio di Battistuzzi su punizione. E’ stato Berto (infortunato in gara 2 e in non perfette condi-zioni di forma per un malanno al ginocchio) a centrare a 32” dalla sirena su rigore la rete della vittoria. Ora il sodalizio di Ariano Civa se la vedrà con Correggio nella finale per salire nella massima serie nazionale.

PIEVE 010: Dal Bello, Sanpellegrini, Berto 1, Marchini 1, Forna-sari, Manuele Civa, Mattia Civa, Baffelli 2, Villani. All.: A. Civa.

SEMIFINALI Gara 1: Sandrigo-Correggio 6-3, Pordenone-Pieve 010 3-0. Gara 2: Correggio-Sandrigo 6-5, Pieve 010-Pordenone 6-5. Gara 3: Pieve 010-Pordenone 4-3, Correggio-Sandrigo 6-5.

FINALE Pieve 010-Correggio. Gara 1 il 18-5 alle 20.45 a Correggio, gara 2 il 25-5 alle 20.45 a San Daniele Po, eventuale gara 3 il 29-5 alle 20.45 a San Daniele Po. La vincente salirà in serie A1.

HOCKEY PISTA

Bissolati non lontana dalla salvezzacerca oggi altri tre punti a Varese

Pieve 010 in finale dei playoffOra sfida al Correggio per l’A1

VOLLEY A2

ORNAVASSO-POMI’ 3-1(27-25, 25-27, 25-16, 25-17)

SIAMO ENEREGIA ORNAVAS-SO: Koutouxidou 1, Minati 19, Tasca 6, Salvi 9, Loda 15, Moneta 16, Ghilardi (L), Carloni, Senkova, Mossetti, Bertaiola, Gloder ne. All.: Bel-lano-Azzini.POMI’: Corna 8, Zago 21, Nardini 5, Oivotto 3, Bacchi 13, Beier 7, Gibertini (L), Agri-foglio 1, Guatelli, Repice 5, Malvestito 1, D’Ambros ne. All.: Cuello-Bolzoni.ARBITRI: Canessa e Zingaro.NOTE: spettatori 1.000, durata set 30’, 31’, 27’, 26’, totale 114’. Aces: Siamo Energia 4, Pomì 2. Battute sbagliate: Siamo Energia 7, Pomì 4. Muri: Siamo Energia 7, Pomì 8.

Bmx Martti Sciortino sfiora il podio a TorboleLa terza tappa del Giro Bmx nel bellissimo scenario di

Torbole sul Garda. Situato nel bellissimo parco delle Busatte, il nuovo tracciato ha proposto gare mozzafiato e colpi di scena. Uno su tutti, il terzo posto dell’incontra-stato leader della classifica Allievi, Nicolò Bonini, seguito dalle mancate vittorie degli atleti più accreditati. Assenti i big di specialità, impegnati in Argentina nella seconda prova di Coppa del Mondo, il restante movimento race nazionale si è sfidato con l’arduo compito di rimpiazzare

un nome di prestigio come quello di De Vecchi. Il Bmx Action Cremona è riuscito a portare a casa un buon piazzamento nella categoria Allievi con Martti Sciortino (nella foto), 4° al traguardo. Migliorano anche gli altri due fratelli Sciortino: nono posto per Mauri in categoria G6, mentre Matias in categoria G3 è rimasto escluso dalle semifinali. Sfortuna per lo Junior Alby Bonaglia, incappato in una banale caduta che lo ha costretto al ritiro. Infortunato, dovrà stare fermo per circa 30 giorni,

sperando di non pregiudicare la partecipazione gli Assoluti di inizio luglio a Verona.

TRIATHLON Una prestazione sontuosa. Così Sara Tavecchio ha conquistato l’ennesimo splendido risultato della sua carriera. L’atleta del team Stradivari ha, infatti, concluso il 70.3 di Maiorca (distanza mezzo Ironman) con il migliore tempo di categoria: cronometro fermato in 4h56’29”. Un risultato che vale per la Tavecchio la slot per il Mondiale di Las Vegas in programma l’8 settembre.

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L'artigianato è una delle più antiche manifestazioni della civilizzazione dell'uomo. Nell'antichità, infatti, fu la formazione di comunità stabili, a costituire un incentivo alla nascita dell'ar-tigianato. Con l'espansione dei centri e la sempre crescente domanda di mano d'opera, si installarono comunità stabili di artigiani, spesso in determinate vie o zone della città.

Lo sviluppo dell'attività artigianale procedette di pari passo con quello delle città e del commercio perché la crescente complessità sociale e produttiva di un nucleo urbano in espan-sione comportava la diversificazione delle attività artigianali. La formazione di una rete di scambi tra città o aree diverse permise così una circolazione delle tecniche e delle materie prime, con il doppio risultato di accelerare il progresso di mol-te lavorazioni e di specializzare la produzione artigianale per aree e per città. Dal punto di vita sociale la figura dell'artigiano non fu facilmente inquadrabrile, tuttavia egli divenne tanto più importante ed autonomo quanto più specialistica diventava l'attività svolta.

Artigianato: professionalità e specializzazione da secoli

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