IL CRALLINO - C.R.A.L. Santa Maria delle Grazie · camminando all’interno dei suoi qua-dri,...

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IL CRALLINO IL CRALLINO www.cralsantamariadellegrazie.it Organo di informazione del C.R.A.L. Santa Maria delle Grazie - Anno XXII - N. 3 - Dicembre 2017 Distribuzione in omaggio ai Soci Esce quando può All’interno: I vincitori delle borse di studio Il tabagismo L'occhio vede solo ciò che la mente conosce Il tabagismo La XIII edizione del “Premio Calliope” “Adozioni a distanza” Le gite sociali Nelle zone del sisma un anno dopo Lucca “ Comics & Games” Il saluto dei pensionati I fondi pensione e la legge di stabilità Lo sport: il torneo sociale di tennis

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IL CRALLINOIL CRALLINOwww.cralsantamariadellegrazie.it

Organo di informazione del C.R.A.L. Santa Maria delle Grazie - Anno XXII - N. 3 - Dicembre 2017Distribuzione in omaggio ai Soci Esce quando può

All’interno:I vincitori delle borse di studioIl tabagismo L'occhio vede solo ciò che la mente conosceIl tabagismoLa XIII edizione del “Premio Calliope”“Adozioni a distanza”Le gite socialiNelle zone del sisma un anno dopoLucca “ Comics & Games”Il saluto dei pensionatiI fondi pensione e la legge di stabilitàLo sport: il torneo sociale di tennis

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IL CRALLINOOrgano di informazione pubblicatodal CRAL S. Maria delle Grazie. Viene distribuito in omaggio ai Soci.

Registrato il 20.01.96 presso ilTribunale di Napoli con il n. 4716.

Esce quando può

Presidente del CRALSanta Maria delle GrazieNello Nardi

Direttore ResponsabileAlfredo Falcone

Comitato di RedazioneTeofilo Arco, FerdinandoAvallone, Vincenzo Buono,Giuseppe Calabrese, PietroMinopoli, Nello Nardi, AmedeoRusso, Adriano Scoppetta, LuigiStefanelli.

Hanno collaborato a questo numero:Antonio Balzano, AntonioGabriele Barca, AntonioCaldora, Maria RosariaCarandente, Gennaro Crispo,Pasquale D'Avascio, GioacchinoGrossi.

Segretario di Redazione:Adriano Scoppetta

ComposizioneNello Nardi

Redazione: CRAL Santa Mariadelle Grazie La Schiana 80078Pozzuoli (NA) tel. 081.8552215

Le opinioni espresse in articoli fir-mati o siglati impegnano esclusiva-mente i rispettivi Autori mentre laDirezione non ne risponde.

La collaborazione a“IL CRALLINO”s’intende gratuita.

Impaginazione, grafica e stampa:Graphic & Print s.n.c.Torre del Greco

In copertina: Due ragazzi travestitida personaggi dei Manga giappo-nesi al “Comics & Games” diLucca (foto Davide Cardillo).

Cari amici lettori,suppongo che anche a molti di voi sia capitato di provare un certofastidio nel seguire un telegiornale farcito di notizie di cronaca nerariguardanti, in particolare, i ricorrenti delitti commessi nell’ambitodi coppie, con l’uccisione di donne colpevoli di voler, stanche di mal-trattamenti e violenze, lasciare il partner troncando in tal modo rela-zioni divenute, nel tempo, impossibili e per esse pericolose.Sarebbe forse il caso che fatti di questo genere non fossero propostiin continuazione ai telespettatori: in tal modo il pubblico si “abitua”a sentire simili cronache e a “farci l’orecchio” fino a considerarleuna ... normalità che, in quanto tale, non suscita più orrore.Oggi, purtroppo, ammazzare la moglie, l’ex moglie, o la convivente,o quantomeno sfregiare loro il volto con l’acido, sembra sia diventatauna … moda. Tutto ciò può finire, tra l’altro, per spingere all’emula-zione soggetti psicopatici o sofferenti di turbe mentali, oltre che diprotagonismo.Le condanne, spesso mitigate, dall’istituto del “rito abbreviato”, nonsempre appaiono giustamente rapportate alla gravità del delitto com-messo ed in ogni caso non servono a cambiare questa incredibilerealtà. Non è, comunque questione di anni di pena da comminarequanto, piuttosto, una questione di cultura maschilista, di ristrettezzamentale e, soprattutto, dell’atavica convinzione di alcuni uomini diconsiderare la moglie, la compagna o la fidanzata come cosa propriadi cui disporre a piacimento fino a poterla anche sopprimere.Come cambiare una simile retriva mentalità ponendo così fine a que-sto tragico andazzo? E’ questo interrogativo che non trova risposta.Quanto poi a quei giovani i quali, perché la ragazza non intende pro-lungare un rapporto amoroso ormai deteriorato, decidono di vendi-care quello che considerano un grave affronto alla propria dignità,rovinando così con una condanna penale la loro stessa vita, essifarebbero bene a rivedere quel film “Totò Peppino e la malafemmi-na” nel quale Teddy Reno spiega in quale modo risolvere brillante-mente, senza spargimento di sangue, il problema di un amore finito,cantando: “me ne piglio n’ata chiù bella e zitella resterà chella là,chella là, chella là ...”Ed ora buona lettura!

Il CRAL S. Maria delle Grazie

Augura un Buon Nataleed un Felice Anno Nuovo

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IL CRALLINO dicembre 2017

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a cura di Adriano Scoppetta

CONVENZIONE CON I MERCATINI WHIRPOOLDI VIA ARGINEDi seguito, alcune norme per poter acce-dere senza vincoli di spesa ai “MercatiniWhirpool”. Le modalità di pagamentoaccettate sono ESCLUSIVAMENTE laCarta di Credito (circuito Visa eMastercard), Bancomat e Bancoposta.Può acquistare soltanto il Socio e nonpotrà delegare nessun’altro, ma dovràpresentare il tesserino CRAL ed esseresempre presente al momento dell’acqui-sto, anche per parenti ed amici chepotranno pagare anche loro SOLO conil proprio Bancomat, Carta di Credito oBancoposta.Verrà emessa fattura con indicazione delcodice fiscale di chi acquista, che certi-fica la garanzia del prodotto per 2 anni.La “Whirpool” non si occupa di serviziotrasporto a domicilio ma si avvale dellacollaborazione esterna di un trasportato-re fidato per accordarsi su prezzo e tem-pistiche di consegna.

BRIKLIVEMOSTRA D'OLTREMARESi terrà per la prima volta a Napoli, nellaMostra d’Oltremare dal 1 al 17 dicem-bre, la prima mostra sui mattonciniLego. I biglietti di ingresso si possonoacquistare presso la Sede CRAL al prez-zo unico (adulti e bambini) di euro 10.

MOSTRA DI VAN GOGH IN 3DSi terrà dal 18 novembre al 25 feb-braio 2018, presso la Basilica di SanGiovanni Maggiore di Napoli, VanGogh the Immersive Experience. La mostra multimediale in cui il visi-tatore esplora il fascino di Vincentcamminando all’interno dei suoi qua-dri, grazie ad un innovativo sistema diproiezioni in 3D mapping.Riduzione CRAL euro 8 invece dieuro 12.

SANTA CLAUS VILLAGEDal 18 novembre al 26 dicembre 2017aprirà il villaggio di Babbo Natale alPareo Park di Licola. Per l’occasionesaranno aperte tutte le giostre ed anche ilristorante. I soci del Cral potrannopotranno usufruire dello sconto presen-tando alle casse la tessera o il budge

aziendale. Prezzi CRAL: ingresso euro8 invece di euro 10. Bracciale giostreillimitate + euro 8 invece di + euro 10coupon 6 giostre + euro 4 invece di +euro 5.DATE ED ORARI DI APERTURA:Venerdì dalle 17 alle 22 / Sabato edomenica dalle 10 alle 22.

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Siamo contenti di pubblicare la gra-duatoria dei vincitori delle Borse di

Studio per l’anno scolastico 2016-2017. Nell’elaborare questa graduatoria,inserirla al computer e stampare i diplo-mi, è stato bello vedere che molti di que-sti nomi sono gli stessi che anni addietrohanno partecipato alle Borse di Studio diScuola Media: come passa il tempo!La gioia più grande è il momento dellapremiazione, momento in cui si cogliel’emozione degli studenti ma anche deigenitori nel vedere realizzato un lorodesiderio di osservare i propri figli rac-cogliere i frutti del loro duro impegno. Tutto questo per noi significa aver coltoin pieno ciò che volevamo: incentivare iragazzi e nello stesso tempo gratificare igenitori.Quest’anno vogliamo dare una buonanotizia: la Commissione esaminatricedelle Borse di Studio, dopo aver consul-tato il Tesoriere del CRAL che ne haconstatata la disponibilità, ha deciso,eccezionalmente, di premiare tutti ipartecipanti. Come è noto una parte delFondo resta sempre la base per elargireun contributo in caso di bisogno, ovveroper qualcuno che dovesse trovarsi in unasituazione di particolare indigenza oppu-re sia costretto a recarsi fuori regioneCampania per visite o interventi specia-listici. Ebbene anche se le richieste nonmancano, e sono state sempre esaudite,grazie al contributo di tanti di voi, i sol-dini ci sono, quindi parte del restante,come da regolamento, viene distribuito,in borse di studio, per i figli dei soci piùmeritevoli. Avendone oggi a disposizio-ne una somma più che sufficiente eccospiegato il motivo di tale decisione.Importante però il rispetto delle rego-le, ovvero: l’iscrizione al Fondo diSolidarietà, il certificato scolasticoattestante votazione con la mediaminima del sette (no autocertificazio-ne) e la consegna entro la scadenza delBando. La premiazione avverrà, come consuetu-dine, durante la festa sociale di fineanno: vi aspettiamo non mancate!

* Nello Nardi è Il Presidente del CRALe del “Fondo di Solidarietà e Borse diStudio”.

C.R.A.L. S. MARIA DELLE GRAZIEBORSE DI STUDIO DAL FONDO DI SOLIDARIETA'

ANNO SCOLASTICO 2016-2017

5 BORSE DI STUDIO PER DIPLOMA DI LAUREA 200,00 €Socio Concorrente Data di Nascita Diploma Punteggio

1 Di Meo Stefano Salvatore Di Meo Rosario 28.02.1992 Laurea 105/1102 Di Carluccio Carla Melillo Francesca 03.04.1989 Laurea 105/1103 Migliozzi Ciro Migliozzi Carmela 30.04.1988 Laurea 97/110

5 BORSE DI STUDIO PER DIPLOMA DI LAUREA (TRIENNALE o SPECIALISTICA) 175,00 €Socio Concorrente Data di Nascita Diploma Punteggio

1 Giacobbe Gennaro Giacobbe Chiara 10.01.1996 Dip. Laurea 110/110 L2 Di Colandrea Salvatore Di Colandrea Francesco 09.10.1995 Dip. Laurea 110/110 L3 D'Isanto Maria Giovanna Pennino Simone 20.03.1995 Dip. Laurea 110/110 L4 Silvestri Giovanni Silvestri Ilaria 30.04.1992 Dip. Laurea 110/110 L5 Trincone Gennaro Trincone Gianmarco 26.12.1993 Dip. Laurea 108/1106 Lobianco Roberto Lobianco Emanuela 18.05.1993 Dip. Laurea 108/1107 Babo Rosa Babo Tommaso 18.02.1991 Dip. Laurea 108/1108 Schiano Concetta Petrucci Federica 26.02.1995 Dip. Laurea 107/1109 Russo Amedeo Russo Valeria 22.10.1990 Dip. Laurea 105/11010 Borrino Antonietta Aulitto Alessia 11.06.1996 Dip. Laurea 104/11011 Migliozi Ciro Migliozzi Giuliana 13.02.1995 Dip. Laurea 103/11012 Molero Umberto Molero Marta 26.01.1994 Dip. Laurea 102/11013 Mirata Francesco Mirata Alessandro 29.03.1995 Dip. Laurea 99/11014 Baldascino Cristina Scotto di Vetta Ilaria 28.06.1991 Dip. Laurea 94/11015 Lancia Claudia Panarese Giorgia 03.06.1994 Dip. Laurea 92/11016 Mele Raffaele Mele Fabiana 24.08.1992 Dip. Laurea 85/110

10 BORSE DI STUDIO PER DIPLOMA DI MATURITA' 120,00 €Socio Concorrente Data di Nascita Diploma Punteggio

1 Shutyak Anzmela Shutyak Nazar 07.07.1998 Maturità 100/1002 Mello Francesco Mello Valentina 09.07.1998 Maturità 98/1003 Di Colandrea Salvatore Di Colandrea Antonio 25.01.1999 Maturità 97/1004 Iacuaniello Annalisa Esposito Sarita Betty 24.06.1998 Maturità 90/1005 Casale Anna Ariante Arianna 04.06.1998 Maturità 90/1006 Parnoffo Mariana Flaminio Francesco 17.08.1998 Maturità 88/1007 Iacuaniello Annalisa Esposito Miriam Francesca 24.06.1998 Maturità 88/1008 Lancia Claudia Panarese Giada 02.10.1999 Maturità 80/1009 Verde Maria Ruggiero Melissa 23.05.1998 Maturità 80/10010 Aldorisio Luigi Aldorisio Michela 28.10.1998 Maturità 77/10011 Guarino Teresa Di Costanzo Simone 23.03.1998 Maturità 77/10012 Baiano Francesco Baiano Raffaella 23.07.1998 Maturità 76/10013 D'Isanto Maria Giovanna Pennino Vanessa 23.03.1998 Maturità 75/10014 Esposito Giovanna Di Francia Ilaria 08.04.1997 Maturità 74/100

10 BORSE DI STUDIO PER DIPLOMA DI SCUOLA MEDIA INFERIORE 75,00 €Socio Concorrente Data di Nascita Diploma Punteggio

1 Cardella Carmela Abrugia Mattia Vittorio 09.10.2003 Sc.Media 10/10 L2 Noviello Rosalba Haddadi Manuel 05.02.2004 Sc.Media 10/103 Sigona Luigi Sigona Ginevra 01.09.2003 Sc.Media 10/104 Russo Antonio Russo Silvia 15.04.2004 Sc.Media 9/105 Tortorelli Vincenza Di Costanzo Alessandro 28.07.2003 Sc.Media 9/106 Carnevale Patrizia Miglietta Alessia 24.06.2003 Sc.Media 9/107 Aldorisio Luigi Aldorisio Domenico 07.10.2003 Sc.Media 7/108 Aldorisio Luigi Aldorisio Laura 07.10.2003 Sc.Media 7/10

Il Presidente Onorario del Fondo Il Segretario del Fondo Il Presidente del Cral Giuseppe Varriale Vincenzo Buono Nello Nardi

di Nello Nardi*

I VINCITORI DELLE BORSE DI STUDIO

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IL CRALLINO

Questo anaforisma può essere uti-lizzato per far porre l’attenzione ai

lettori dell’efficacia delle medicinealternative e degli effetti terapeuticidella dieta vegetariana sia come pre-venzione sia come cura delle malattiecroniche, degenerative e tumorali. Cheil nostro stile alimentare favorisca ocontrasti l’evoluzione delle malattiecroniche degenerative è provato danumerosi studi: troppi zuccheri, troppacarne, troppi cibi industrialmente raffi-nati aumentano il rischio di ammalarci,mentre cereali integrali e verdure ciproteggono. Il mantenimento dell’equi-librio acido base è una delle funzionepiù importanti dell’organismo, a talfine c’è la necessità di bilanciare l’in-troduzione/produzione e la rimozionedi H+ che si esprime in una scala loga-ritmica detta PH. Qualsiasi variazionedel ph fisiologico 7,35 – 7,45 del san-gue, tende ad essere controllata daisistemi tampone onde evitare alcalosipH > 7,45 o acidosi < 7,35. La condi-zione nella quale il pH è bilanciato neiprossimi al limite inferiore di 7,35viene definita acidosi metabolica dibasso grado. L’acidosi e lo stress ossi-dativo determinano una condizione diinfiammazione cronica di basso grado(Momento iniziale delle malattie croni-che), questa condizione sappiamoviene alimentata dalla cattiva alimenta-zione dall’ abuso abituale di farmaci edalla disbiosi intestinale. Mineralicome lo zinco il magnesio il potassio eil calcio e altri elettroliti sono elementibiologicamente attivi e svolgono dellefunzioni vitali per gli organi.L’organismo non sintetizza i Sali mine-rali che devono essere assunti con glialimenti.Esistono ampie evidenze, nella lettera-tura scientifica, che mostrano come ladieta giochi un ruolo importante nellagestione dell’equilibrio acido-base.Ogni alimento, infatti, in base alla pro-pria composizione, può fornire all’or-ganismo un carico acido oppure puòfornire sostanze in grado di neutraliz-zare queste scorie acide. Per esempio,

una dieta troppo ricca in carne, proteineanimali, latticini o cereali raffinati,causa un’eccessiva produzione di sco-rie acide. Frutta e verdura, ricche diminerali basici o alcalini, sono in gradodi neutralizzare questo eccesso di sco-rie acide. Tra gli alimenti alcalinizzan-ti è possibile inserire: spinaci, sedano,carote, fichi secchi, cetrioli, germoglidi fagioli, curry, lattuga, ravanelli,cavolini di Bruxelless, barbabietola,cavolfiori e funghi. Sono condimentialcalinizzanti: zenzero, peperoncino,salvia, rosmarino, semi di finocchio esemi di cumino. Sono cereali (o simil-cereali) alcalinizzanti la quinoa, ilmiglio e l’amaranto. L’acidosi metabo-lica di basso grado protratta nel tempodetermina danni a tutti gli organ.Ovviamente la dieta ricca di acqua el’esercizio fisico sono la prima cosa dafare ma anche il riequilibro della florabatterica intestinale con pre biotici eprobiotici (da uno studio sui topi germfree pubblicata su Science ha dimostra-to che gli unici che risultano efficacisono i lattobacilli e i bifidobatteri) èuna funzione da non sottovalutare.Poiché i bicarbonati entrano nel flussosanguigno solo quando lo stomaco pro-duce acido cloridrico, è importante chebeviamo acqua alcalina dal pH più altopossibile. Raccomando di berla a sto-maco vuoto. In tale condizione il valoredel pH dello stomaco potrebbe essere

elevato, ma la quantità (il volume)dell’acido cloridrico è bassa; quindi,bevendo acqua alcalina a pH alto, il pHgastrico sarà innalzato di molto, indu-cendo lo stomaco a produrre più acidocloridrico e permettendo di introdurrenel sangue più bicarbonati. Un’altraconseguenza è che l’acqua alcalinapassa nell’intestino velocemente, vistoche nello stomaco non vi è cibo solidoda digerire. Dobbiamo bere acque oli-gominerali ma dobbiamo stare moltoattenti a leggere l’etichetta. Nell’analisichimico fisica bisogna fare attenzioneai seguenti valori RESIDUO FISSO a180° deve essere meno di 100 Il PHdeve essere superiore a 7,4 Durezzanon superiore a 15 Conducibilità elet-trica non superiore a 700. Ci sono inol-tre, sostanze alcalinizzanti prodotti conil metodo omeopatico ma anche com-plessi omotossicologici che aiutano aripristinare l’equilibrio acido basico.Con l’omeopatia e con la dieta ricca diverdure e acqua alcalina (quando possi-bile) si stanno raggiungendo dei risul-tati inaspettati. In particolare in unmalato di SLA abbiamo raggiunto unmiglioramento dei parametri vitalidocumentato da dati strumentali a talpunto che il centro di alta specializza-zione per il trattamento della SLA delPoliclinico di Milano ha chiesto for-malmente il protocollo adottato perpoterlo associare sperimentalmente altrattamento tradizionale. Nelle malattietumorali otteniamo netti miglioramentidella qualità di vita intervenendo nellarespirazione cellulare delle cellule saneminate dall’azione della chemioterapia,ma soprattutto nelle malattie cronicheil trattamento omeopatico potenzia neicasi gravi l’azione del farmaco allopa-tico, nei casi iniziali addirittura lo sosti-tuisce evitando gli effetti collateraliderivanti dalla terapia tradizionale.

* Il dott. Antonio Caldora è medicochirurgo specialista chirurgia pedia-trica Specialista in Omeopatia clinicagià docente Scuola alta formazioneomeopatica Leon Vanniere.

L’OCCHIO VEDE SOLO CIÒ CHE LA MENTE CONOSCE

di Antonio Caldora*

Il dott. Antonio Caldora.

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L’attenzione sui danni causati dallasigaretta ha assunto negli ultimi

anni una sempre maggiore rilevanza,infatti secondo i datidell’Organizzazione mondiale dellasanità (OMS) il fumo di tabacco rappre-senta la seconda causa di morte nelmondo e la principale causa di morteevitabile.L’OMS calcola che quasi 6 milioni dipersone perdono la vita ogni anno per idanni da tabagismo, fra le vittime oltre600.000 sono non fumatori esposti alfumo passivo.Il nesso diretto tra patologie come il can-cro del polmone, la broncopneumopatiaostruttiva (BCPO), l’aumento del rischiocardiovascolare e quindi una maggioreincidenza nei fumatori di infarto cardia-co, ictus è ormai noto a tutti.A rendere più grave la situazione è sial’evidenza che in questi anni sempre piùdonne e adolescenti si lasciano tentaredal vizio del fumo, sia che nei bambinispesso esposti al fumo passivo, altrograve aspetto del problema, notiamo unaumento di patologie allergico-respira-torie.Abbandonare la sigaretta è sempre diffi-cile per il fumatore, poiché la nicotina èuna sostanza che dà una assuefazione siafisica che mentale, per cui molto spessoi tentativi soprattutto autogestiti fallisco-no, lasciando un profondo senso di fru-strazione in coloro che lo intraprendono.Necessita quindi al fumatore un suppor-to, che lo sostenga in un cambiamentoradicale delle sue abitudini.A tale scopo, da circa sei anni, presso lanostra ASL è attivo il servizio per il trat-tamento dei soggetti affetti daTabagismo, afferente al Dipartimentodelle Dipendenze Patologiche, operantepresso il D.S 38 di Marano, diretto daldr. Gennaro Crispo, coadiuvato dal-l’assistente sociale signora MariaGrazia Caccavo. Tale servizio è nato anche dalla consape-volezza che la frequenza nella popola-zione delle patologie indotte dal fumo disigaretta ed i relativi costi diretti e indi-retti, incidono in maniera consistentesulla spesa sanitaria nazionale, poiché

l’assistenza dei pazienti tabagisti, assor-be una quota consistente delle risorsedestinate alla cura, sia in ambiente ospe-daliero che ambulatoriale.Anche per questa ragione la lotta al taba-gismo sia per i pazienti a rischio, che peri pazienti sani rappresenta uno degliobiettivi primari per il Medico diMedicina generale e per lo Specialista.Da diversi anni il Servizio antitabagismosvolge non solo un’attività terapeuticarivolta alle persone dipendenti dallasigaretta, ma anche un’attività di preven-zione attraverso iniziative utili all’infor-mazione sui danni del tabacco e soprat-tutto sulle possibilità di uscire dalla suaschiavitù. Uno degli strumenti più utili è stato“l’Open Day”, termine inglese chesignificherebbe giorno aperto o libero,ma che in realtà definisce un evento ter-ritoriale, che mette a disposizione gra-tuitamente dell’utenza dell’A.S.L.Napoli 2 Nord le risorse del servizioantitabagismo, allo scopo di diffonderel’informazione al pubblico e di fornireun primo oggetto di motivazione al cam-biamento delle abitudini scorrette, attra-verso la consapevolezza data dagliesami diagnostici e dalla somministra-zione di test sulla dipendenza. Per cui grazie alla sinergia tra ilDipartimento delle DipendenzePatologiche diretto dal dr. Giorgio diLauro ed il D.S 35 di Pozzuoli direttodalla dott.ssa Monica Vanni il giorno

28 ottobre si è svolto un “Open Day”presso la suddetta struttura sanitaria inCorso Terracciano 21, durante il qualesono state fornite informazioni suglieffetti del fumo di sigaretta e strategiedi disassuefazione possibili ed erogabilidalla struttura. E’ stato inoltre possibile effettuareesame spirometrico e misurazione delmonossido di carbonio espirato, alloscopo di conoscere lo stato della propriafunzione bronchiale e le eventuali pro-blematiche legate all’aumentata carbos-siemia da tabacco. Inoltre la misurazione del grado didipendenza dalla nicotina attraverso ilTest di Fageström, indispensabile perpersonalizzare il percorso terapeuticosuccessivo. La partecipazione dell’utenza è statamassiva, grazie anche alla capillare dif-fusione della notizia dell’evento, attra-verso diversi canali di comunicazione.Anche il sindaco di Pozzuoli, VincenzoFigliolia ha voluto portare un saluto edun segno di adesione e di sensibilitàverso le tematiche della salute pubblicadella cittadina flegrea da Lui ammini-strata. Sono stati quindi visitati ed inse-riti nel percorso di disassuefazione circa40 nuovi utenti, che hanno impegnatoper numerose ore il personale sanitario,coadiuvato anche da alcuni medici dimedicina generale della cooperativa“Leonardo Respiro Flegreo”, in primalinea sul territorio nella prevenzionedelle patologie conseguenti al fumo disigaretta.Per dare seguito a questa iniziativa dalmese di novembre il dott. GennaroCrispo, sarà operativo presso il D.S. 35di Pozzuoli onde prendere in caricoanche nuovi utenti abbisognevoli di sup-porto terapeutico.

* Il dott. Gennaro Crispo è dirigentemedico I° livello Responsabile delSevizio Antitabagismo delDipartimento delle dipendenzePatologiche.Riferimenti del Servizio Antitabagismo [email protected] - tel.0815768268- 0815768231.

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IL TABAGISMOdi Gennaro Crispo*

IL 28 OTTOBRE A POZZUOLI SI È SVOLTO “L’OPEN DAY”

Il dott. Gennaro Crispo.

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Amici del CRAL, sono ormai dodicianni che l’iniziativa di adozione a

distanza, nata sull’onda emotiva di quel-la immane tragedia dello TSUNAMI,continua, grazie alla nostra volontà nelmantenere un impegno, preso all’epocacon tanta passione e mai abbandonato.Proprio in questi giorni, il consigliodirettivo del CRAL, mi aveva chiesto,quale promotore dell’iniziativa, di scri-vere qualcosa, per ringraziare pubblica-mente tutti quanti i Soci. Ma in contem-poranea, quasi a supportare questanostra esigenza, la Direzione di“Compassion”, mi ha inviato una lettera(che qui pubblichiamo), che esprime inmaniera quanto mai eloquente e senzabisogno di ulteriori commenti, la ricono-scenza e l’apprezzamento nei nostri con-fronti, e rappresenta al di la di ogni reto-rica, la più bella gratificazione per tuttinoi che abbiamo creduto in questo pro-getto. Inoltre invitiamo ancora una volta,chi non l’avesse ancora fatto, ad iscri-versi alle “Adozioni a Distanza” comu-nicandolo in Segreteria CRAL. Per par-tecipare basta anche una piccola sommadi soli 50 centesimi da fare aggiungerealla propria quota sociale in busta paga.Più adesioni ci saranno e più aumenteràla possibilità di adottare altri bambinidai posti più poveri del mondo. Un grazie di cuore a tutti voi!

* Il dott. Pasquale D’Avascio è il pro-motore delle “Adozioni a Distanza”.

di Pasquale D’Avascio*

ADOZIONI A DISTANZA

TRE NUOVE ADOZIONI IN SOSTITUZIONE DEI BAMBINI CHE HANNOTERMINATO CON SUCCESSO IL “PROGRAMMA COMPASSION”

Anderson Josu Youyou

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Le Muse, le mitiche nove sorel-le, figlie di Zeus e

Mnemosine, ispiratrici delle varieforme dell’arte, si sono incontratequest’anno a Pozzuoli, grazie allavolontà del Coordinamento deiCRAL e delle AssociazioniCampane di cui fa parte anche ilCRAL Santa Maria delle Grazieche le ha convocate per una giorna-ta memorabile, forse in onore dellamadre, dea della Memoria, nellabellissima “location” del RioneTerra il 21 Giugno 2017.L’occasione è stata la premiazionedelle opere presentate per il XIII“Premio Calliope”, articolato intre sezioni: A: Poesia inedita in lingua italianaa tema libero B: Poesia inedita in vernacoloC: Racconto/Novella inediti.Al premio partecipano, ogni anno,decine di iscritti CRAL e loroparenti e dove è posta particolareattenzione ai ragazzi delle scuolemedie e superiori che anche que-st’anno sono stati premiati per leloro opere; un’iniziativa quindi chetende ad aggregare giovani e adulticon interessi comuni per la poesia ela scrittura, e come tali già tutti vin-citori e omaggiati di attestato dipartecipazione e copia dell’edizio-ne “Calliope 2017”, una raccoltadei loro lavori.La giornata è iniziata con Clio,musa della storia che ci ha accom-pagnati nel percorso sotterraneo delrione Terra, definito da Strabone,geografo greco, come lo scalo diCuma: abbiamo così potuto goderedi suggestivi audiovisivi narrantil’arrivo della colonia romana nelnuovo stanziamento, col nomeaugurale di Dicearchia, all’epocadella Seconda Guerra Punica, poichiamato Puteoli attestando quindicome il Rione Terra fosse stato ilprimo nucleo dell’attuale Pozzuoli:“un quartiere dove i capitoli dellalunga storia si sono sovrapposticome pagine di un libro”, comemagistralmente commentava Piero

Angela in una puntata televisiva di“Superquark” e dove il “palazzoMigliaresi” ne costituisce la coper-tina con la splendida vista sul golfo.La visita è cominciata nei sotterra-nei di questo Palazzo, mirabilmenteconservati, dove abbiamo incontra-to Urania, la musa dell’astronomiae della geometria che ci ha presen-tato le Ergastula, piccole celledove erano tenuti gli schiavi esecondo altri usate anche comeambienti in cui esperire l’antica arteda parte delle meretrici che affolla-vano il vicino lupanare: un dedalodi piccole stanze in cui si alternava-no efebi e prostitute, per poi accom-pagnarci lungo la stradina stretta eangusta su cui si affacciavano oste-rie e botteghe fino al Tempio diAugusto, opera imponente, trasfor-matasi nel tempo, nella chiesa diSan Procolo nell’XI secolo e poirinnovata nel 1632 dal vescovoLeon de Cardenas con chiari motividell’epoca coesistenti con le antichecolonne del tempio.Melpomene ci ha raccontato glistenti e la sofferenza della popola-zione durante gli assedi e deglischiavi legati alla ruota delmugnaio che comparivano conimmagini tridimensionali nel luogo,

come eterni fantasmi, testimonidelle attività e della vita del tempo.Come per magia ci ritroviamo all’a-perto e scendendo lungo il viale,calpestando l’antico selciato, ciritroviamo nell’ampia piazza che dàaccesso alla struttura moderna chegrazie a scale ed ascensore ci portaal terzo piano da cui si gode unavista mozzafiato sul golfo diPozzuoli e dove siamo accolti daEuterpe, musa della musica che ciha intrattenuti con la mirabile artedei maestri Antonio Sepe edErnesto Lofeudo con la loro musi-ca e canzoni classiche napoletane.Alla presenza di qualche centinaiodi persone, a testimonianza dellacrescita costante e del richiamo del-l’evento, abbiamo incontratoErato, ispiratrice della poesia amo-rosa, insieme alle sorelle Talia conle sue opere gaie e brillanti scherziletterari e Calliope, musa dellapoesia epica e lirica che si sonoespresse attraverso la penna dinumerosi scrittori e poeti magistral-mente declamati dalla poetessaRoberta Principe.Tra i numerosi partecipanti sonostati premiati: per la sezione A inostri soci: Antonio GabrieleBarca primo classificato con lapoesia “Solitudine” e ProcoloSauzullo secondo con la poesia“Altrove”. Polimnia (musa degli inni religio-si) ci ha poi attesi all’uscita dove,sulla piazza grande si sono alternatipoeti e poetesse che nella suggesti-va cornice di giochi di luce hannotrattato in versi il tema della violen-za di genere e riportato in linguaoriginale e poi tradotta, una poesiadella cultura Tanzaniana.Infine siamo stati salutati dalleTersicore, un gruppo di “cantatori”e “ballatori” il cui nome è ispiratoalla musa della danza che hannoconcluso la serata con pizziche etarante, in un tripudio di suoni eballi, felice conclusione di un magi-co evento. E Zeus, sornione, illumi-nava la notte con la luna piena!

di Antonio Gabriele Barca

QUANDO SI INCONTRANO LE MUSEALLA XIII EDIZIONE DEL PREMIO “CALLIOPE” SUL RIONE TERRA

Il libro che raccoglie tutti gli elaborati deipartecipanti.

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GITE SOCIALI IN C PELLEGRINAGGI A MON

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ALABRIA E PUGLIA NTEVERGINE E LOURDES

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Negli ultimi tempi per infondereottimismo certi mass media

hanno auspicato la scelta di tantivacanzieri di volgere l’attenzione aipaesi terremotati, essendo bene accettala solidarietà di acquistare prodotti daloro e contribuire a lenirne i disagi.Così, dopo aver provato il “dronemavic pro” sull’altopiano in Abruzzo,mi dispongo per il Ferragosto a farebase nel reatino per poter in un giornoassolvere al compito. Ci si avvolge inuna natura alquanto selvaggia già nellazona del lago del Salto, e dopo avervisitato l’elegante duomo e la piazzadell’ombelico d’Italia, per cui i reatinidicono di essere al centro della peniso-la, m’inoltro nella piana del Velino chesi getterà nel Nera alle Marmore.Invece di percorrere il cammino di sanFrancesco o i ricordi di Lucio Battisti,come Dante, mi avvio verso una selvaoscura, diretto alle spalle delTerminillo, ma finisco per rimarcare ilpoeta in senso inverso. Prima incontroil Paradiso a Cascia, una frenesia dipreghiere e di offerta di oggetti perchésanta Rita è stata delegata nell’imma-ginario ai miracoli impossibili, e dun-que per questo ancora regge nei pelle-grinaggi, come testimoniano le struttu-re ricettive apposite che anche le reli-giose hanno fatto costruire; a

Roccaporena è un’atmosfera più vera,se non altro ognuno è costretto a farepercorsi in salita che valgono da peni-tenza. A Norcia c’è il Purgatorio: lemura appaiono in discrete condizioni,ma a macchia di leopardo sia qui siaall’interno vi sono aree con dei crolli;il centro poi è frequentato, nelle vieimportanti si vende anche con l’uso distrutture mobili, ma molti negozi sonoaperti. La piazza principale è percorri-bile, spicca però l’enorme castello ditubolari che regge la facciata di sanBenedetto; basta spostarsi di qualche

metro e si vede che la chiesa è distrut-ta, eppure se si osservano i muri se nenota lo sbriciolamento riguardante lamalta ora polverosa e biancastra, e lepietre, spesso sassi non squadrati. Unnegoziante mi dice che l’umore gene-rale è solo per ferragosto: normalmentesi nota un netto calo di attività e qual-cun altro si mette a parlare delle tasseincombenti e delle case apparentemen-te sane. Ma nel complesso si respiraottimismo, non vedo tendopoli né vil-laggi e non c’è rovina se non in certechiese e case. Acquisto prodotti di nor-cineria e mi prometto di continuarecosì di questo passo, ma mi sbaglio.Ora è pomeriggio e penso che salendoa Castelluccio potrei vedere la situa-zione e poi tagliare per le ForcheCanapine per raggiungere la Salaria. Icartelli portano cancellature, e lungo lasalita trovo almeno 4 tratti coi semaforie tre vie interrotte. Sulla piana diCastelluccio passano decine di cavalliliberi, e leggo su internet di un trattoripristinato fino ad Arquata, insommal’illusione mi porta fino al paese dovemolto è crollato ma alcuni operatori sisono consorziati e gestiscono precaria-mente come possono. Anche quel trat-to lungo il monte Vettore e quello perVisso sono chiusi e, mentre osservo la

UN LIETO FERRAGOSTO CON L’ANIMO DISPOSTO

NELLE ZONE DEL SISMA UN ANNO DOPO

Norcia – basilica di s. Benedetto (foto G. Grossi)

Amatrice – fondamenta crollate (foto G. Grossi)

di Gioacchino Grossi

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grossa faglia che si aprì sul versantedurante le scosse, ed il profilo delloStivale maldestramente ricostruito suuna collina, ridiscendo a Norcia chie-dendomi se non sono in trappola, per-ché mi hanno detto che si passa per ilTronto ma non capisco come. Infatti lastrada c’è ma punta a Cittareale che èmolto più ad ovest verso le gole diAntrodoco. Non ho tempo per fare cal-coli, di nuovo attraverso una naturaselvaggia tra profondi burroni e boschidove non si vede traccia umana. ACittareale di nobile c’è solo un castel-letto smozzicato che sembra un palaz-zo baronale, ma devo pensare ad altro.Un cartello parla della Madonna diCapodacqua e la parola acqua non puòessermi indifferente. Chiedo ad un pas-sante: la chiesa è chiusa come le sor-genti, la fontana è … al cimitero!E’ troppo, dopo 10 minuti la Salaria midice che devo prima salire a 1000 mper affacciarmi alla vista del monteVettore, qui devo prima arrivare infondo e dunque rasento una sorta divillaggio nuovo fatto di tante casette…è qui che il giorno prima il Presidentedel Consiglio ha annunciato trionfantela nuova fase per i poveri terremotati;più avanti la vista dei resti diAcquasanta Terme in alto e la stradaper arrivarci sono un tutt’uno, pochecentinaia di metri e i carabinieri mi fer-mano decisi perché non si prosegue,per fortuna indicano la fontanina tantodesiderata. Al di sotto ho un tappeto dicasette, è un altro villaggio, sono inuno spazio di 100 x 50 m coi vialetti incostruzione, hanno tutte un impiantosolare per l’acqua calda sul tetto obli-

quo, sono di vari colori e unite per illato corto, da ciascun lato lungo hannoda 2 a 4 finestre, comprendendo 1porta e 1 finestrino; non mi sembranomale, consentiranno almeno alle popo-lazioni di stare sul posto per ricostruirele loro attività, e questa è la premessaper la rinascita.Percorro a ritroso la Salaria, perArquata la via è chiusa e anche quellache si vede discendere dal Vettore, adAccumoli al termine di una lunga viastranamente deserta trovo i soliti indivisa che però mi assicurano che adAmatrice potrò acquistare i prodotti diconsorzio come ventilato. Il successivosvincolo è a colpo sicuro, anzi troppo,perché risale sotto le creste montuoseed incontra tante piccole frazioni diAmatrice, ovunque sono case crollateaccanto a quelle sane, macerie nonrimosse e piccoli villaggi di nuovecase; ovunque è silenzio, nessuno ha

voglia di festeggiare e godersi il ferra-gosto. Finalmente riesco ad imboccaredall’alto la via che conduce all’ingres-so principale del paese, ma qui la sor-presa. Il consorzio solidale non esiste,né l’Amatriciana di beneficenza, qual-cuno vende dai camper e forse qualchesupermercato riesce a non chiudere.Arrivo al paese, quello che un annoprima percorrevo visitando le chiese egustando un gelato. Non esiste piùnulla: il Corso è uno spazio vuoto trauna doppia fila di macerie, solo la torrecivica è in piedi ma lesionata, esant’Agostino alla mia destra ha ipochi muri rimasti in piedi ingabbiatitra i tubolari, insomma l’Inferno è qui!Persino un paio di case moderne sem-brano fare l’inchino perché sono crol-late sulle gambe alla base, vedo muri diblocchi di tufo che hanno retto, ma inmezzo c’è sempre quella malta che si èridotta in polvere biancastra. Hannosicuramente dovuto valutare se lasciarein piedi palazzi pericolanti ma con uncriterio costruttivo opposto al dovuto,e questa sorte forse toccherà a tantialtri centri della valle del Tronto, dovela struttura abbia dimostrato una chiarainadeguatezza.Comunque il punto di svolta c’è stato:ossia il poter permettere alle popola-zioni di non delocalizzarsi abbando-nando le attività, il resto spero verrà diconseguenza, ho contato circa 10 vil-laggi di casette ma bisogna riaprire lestrade di collegamento. Il sole è basso,scappo via per altre infinite curve, e ilcielo non è rosso ma più chiaro, miricorda Violetta, la rumena che miservì l’amatriciana e che ora è lassù.

Acquasanta Terme – villaggio di casette (foto G. Grossi)

Amatrice – s. Agostino e macerie (foto G. Grossi)

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Sono appena rientrata da Lucca, unasplendida cittadina medioevale

toscana che, in occasione dei LuccaComics & Games si trasforma comple-tamente, diventando per cinque giorni ilcentro dell’intrattenimento mondialecon ospiti internazionali di assolutolivello nei settori del fumetto, dei video-giochi, dell’arte, delle serie TV e di tuttociò che riguarda la cultura giovanile diquesti ultimi anni.Passeggiando per le bellissime stradinee le spettacolari mura che circondano lacittadina ci si imbatte in tantissimicosplayer: dai personaggi de “glianime” e dei manga giapponesi alleinnumerevoli Lara Croft che girano conpistole e frecce; dalle principesseDisney agli zombie della famosissimaserie TV “The Walking Dead” (a cuiera dedicato un intero stand). Il termine“cosplayer” infatti, indica colui cheindossa un costume che rappresenta unpersonaggio riconoscibile e ne imita ilmodo di agire.Tutto ciò che il mondo fantasy ha crea-to, lo si può trovare a Lucca nel corso diquesti cinque magici giorni: Pokèmon,fate incantate, personaggi della saga diHarry Potter, sfilate di Geishe, clownassassini e anche tantissimi supereroi, aiquali era dedicato quest’anno il festival.Insomma, chi più ne ha, più ne metta: sitratta di un vero e proprio tripudio di

maschere e colori che non è possibileracchiudere in un misero elenco.Si tratta di un evento talmente incredi-bile e gigantesco (secondo solo aTokyo), che le strutture dedicate ai varisettori del festival occupano intere piaz-ze e sono grandi come campi da calcio:da ogni parte si sente rimbombare lamusica e passeggiando le narici vengo-no investite dal profumo dei tipici dolci

lucchesi o giapponesi, o dall’odoredelle salsicce che sfrigolano sulle pia-stre.Mi ha stupito il fatto che la città è tal-mente coinvolta in quest’evento che legioiellerie, ad esempio, sospendono perquesti cinque giorni la vendita di anellie collane per far posto a gadget giappo-nesi, spade e parrucche. Addirittura lechiese sconsacrate diventano “santuari”del fumetto, che ospitano disegnatorifamosi che sono pronti a fare autografio a svelare qualche piccolo trucco delmestiere per tutti i ragazzi appassionatidel disegno. Insomma, vi assicuro chela descrizione del festival non gli rendegiustizia. Per apprezzarlo bisognaviverlo: la magnificenza dei LuccaComics & Games è tale da riuscire aconquistare anche coloro che sonototalmente estranei al mondo fantasy. In conclusione dunque, che siate bam-bini, ragazzi o adulti, è d’obbligo anda-re ai Lucca Comics almeno una voltanella vita, per immergersi in un vero eproprio viaggio alla scoperta di questoenorme carnevale, al ritorno dal quale sidesidera soltanto una cosa: ritornarci alpiù presto!

di Maria Rosaria Carandente

LUCCA COMICS & GAMESCINQUE GIORNI MAGICI SUL MONDO FANTASY

Un cosplayer rappresentante un “Troll” personaggio della mitologia gotica (foto DavideCardillo).

Due ragazzi mascherati da Capitan America super eroe dei fumetti “Marvel” (foto DavideCardillo).

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ACarlo Carboni mi lega un’amiciziafraterna risalente alla fine degli

anni settanta quando iniziammo a lotta-re per entrare a far parte dei primi corsiparamedici organizzati dalla RegioneCampania. Oggi conosciamo bene ledifficoltà che incontrano i nostri ragazziper ottenere un posto di lavoro. Ancheper noi non fu facile ma, fortunatamen-te avevamo da parte nostra la forza dicombattere il potere, scendendo in piaz-za tutti i giorni facendo sentire le nostreragioni, occupando sedi dei partiti,delle organizzazioni sindacali e delCollocamento, manifestando sotto laRegione e la Prefettura. Eravamo tutticaparbi e coesi mossi dagli stessi inte-ressi e nonostante le minacce, le carichedella polizia, le promesse seguite dalledelusioni non ci scoraggiavamo mariuscivamo ad andare avanti perchéconvinti di perorare una giusta causa.Ricordo perfettamente quel giorno incui in centinaia ci recammo a Roma perottenere un incontro con Tina Anselmiil Ministro della Sanità di allora e, dopoessere stati scortati da poliziotti inassetto antisommossa, fummo ricevutidal suo sottosegretario il quale ci comu-nicò che il governo aveva dato disposi-zione di aprire tutte le piante organichedegli ospedali campani in modo che cifosse posto per tutti: che giornatamemorabile! Il 17 luglio del 1980 fu il nostro primo

giorno di lavoro, insieme fummo asse-gnati al Pronto Soccorso del vecchioOspedale S. Maria delle Grazie sullaSolfatara, sotto la direzione di CiroGuerriero un dottore all’avanguardia edel mitico “Don Gennaro” un infermie-re di una grande bravura e professiona-lità simile a quella dei medici.Carlo poi fu trasferito in Ginecologiafino all’avvento del bradisismo del1983 e con l’evacuazione del vecchionosocomio, prestò servizio prima nel-l’ospedale da campo allestito dallaCroce Rossa in località “La Schiana”,successivamente sull’isola di Procidaed infine con una squadra di colleghi fuinviato all’ospedale di Solofra per aiu-

tare i colleghi che stavano ancora inemergenza a causa del terribile terre-moto del 1980. All’inizio degli anni 90,con l’apertura del nuovo OspedaleCarlo fu assegnato al Reparto diMedicina dove si è contraddistinto perbravura e professionalità diventando unpunto di riferimento per tutti, medici edinfermieri. Persona di poche parole chea chi non lo conosce bene potrebbe darel’impressione del burbero, è un uomobuono, sincero, leale e di una grandeumanità. I numerosi colleghi intervenu-ti alla cena per festeggiare il suo pen-sionamento per dimostrargli la propriastima e tutto l’ affetto ne sono la confer-ma.

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di Adriano Scoppetta

IL SALUTO DEI PENSIONATII SOCI CARLO CARBONI ED ENZO BUONO VANNO IN CONGEDO

SIGNORI, SI SCENDE!Dopo un lungo viaggio iniziato nel 1981 siamo arrivati a destinazione e oggi con lelacrime agli occhi vi saluto. Sembra facile dire CIAO ma sono stato con voi per ben37 anni e per me è davvero difficile distaccarmi: soprattutto quando si lavora conorgoglio e rispetto per medici, colleghi e ancora di più per gli ammalati, respirandoodore di famiglia e di casa. Nella vita bisogna anche avere la fortuna di poter eser-citare la professione che più ci piace e soprattutto oggi bisogna essere fortunati asvolgere un impiego attinente al proprio percorso di studi. Io posso dire con soddisfazione di aver svolto un bellissimo lavoro e credo di aversempre dato il massimo con passione e professionalità. Vi ho fatto divertire e anche un po’ disperare, e nonostante il mio carattere particola-re, spero di essermi fatto voler bene almeno la metà di quanto io ne voglio a voi.Ringrazio il Primario, prof. Sibilio, i Medici, il Caposala, gli Infermieri tutti e gliO.S.S.; sarete sempre una parte di me! Adesso sono in meritata pensione e salutandoviposso solo dire – come in un noto film – “non mi resta che piangere”.

Enzo Buono

Carlo Carboni (a des.) festeggiato dai colleghi della Medicina (foto Arturo Colantoni).

Enzo Buono alla festa di pensionamentocon Raffaella Mollo, Maria Verde eAntonella Borrino (foto Nello Nardi).

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Nella Legge di stabilità per il 2017sono state riportate novità nor-

mative sulla minore tassazione suirendimenti dei fondi pensione, alladetassazione del salario di produttivi-tà nel caso in cui venga versato alfondo pensione e all’anticipo dellapensione attraverso i meccanismidell’Ape/RITA.Il 7.12.2016 è stata approvata dalSenato la Legge di Stabilità 2017 con-tenente alcune novità per gli iscrittialla previdenza complementare:“Anticipo Pensionistico” (A.P.E.) e la“Rendita Integrativa TemporaneaAnticipata” (R.I.T.A.).L’Anticipo Pensionistico (APE) intro-duce la possibilità di accedere a tratta-menti o indennità analoghi alla pen-sione prima del raggiungimento deirequisiti previsti per il pensionamentodi vecchiaia.Le diverse tipologie di APE (volonta-ria, sociale, ecc.) presentano requisiti emodalità differenti tra loro: 1) L’APE volontaria o AnticipoPensionistico Volontario può essererichiesta dal lavoratore che, per suascelta, voglia lasciare il lavoro primadi quanto previsto dalla normativavigente.Dal momento in cui lascerà il lavoro aquello in cui avrà i requisiti per la pen-sione di vecchiaia, il lavoratore perce-pirà non la pensione, ma un assegnomensile che sarà erogato tramite larichiesta di un prestito ad una degliIstituti Bancari che aderiscono all’ini-ziativa.Quando raggiungerà i requisiti per lapensione di vecchiaia, il lavoratoreinizierà a ricevere la pensione, dallaquale, per i successivi 20 anni, sarannotrattenute le rate per la restituzione delprestito richiesto.Nel momento in cui si richiede il pre-stito alla Banca per ottenere l’anticipopensionistico, viene sottoscritta unaassicurazione, che tutela il lavoratore ela sua famiglia nel caso in cui il pen-sionato muoia prima di aver restituitocompletamente le somme richieste.

In tale triste circostanza sarà la societàassicuratrice a farsi carico dellasomma residua.Quindi l’APE volontaria diventa un“Anticipo Finanziario a garanzia pen-sionistica”, che è un prestito corrispo-sto a quote mensili e rimborsato conrate di ammortamento mensili a valeresulla futura pensione, per una durata diventi anni.Per queste sue caratteristiche, l’acces-so a questo istituto è aperto a tutticoloro che sono in possesso di deter-minati requisiti anagrafici e la cuifutura pensione avrà un importo noninferiore ad una determinata soglia.Tutto questo a garanzia e tutela dellarestituzione da parte del pensionato diquanto percepito dagli istituti finan-ziari, aderenti all’iniziativa, e che lasuccessiva pensione, defalcata del-l’importo da restituire, resti idonea adassicurare il minimo vitale per il pen-sionato e per la sua famiglia.2) l’APE c.d. “sociale”, è rivolta ailavoratori che si trovano in situazioniparticolari (disoccupati, soggetti colpi-ti da invalidità ovvero che svolgonoparticolari professioni ritenute partico-larmente pesanti, ecc.) e rappresentaun’indennità a carico dello Stato e cor-risposta in via anticipata rispetto allapensione, che quindi rimane piena. Ambedue le tipologie di APE rivesto-no carattere “sperimentale” e trovanoapplicazione per circa un anno emezzo, a decorrere dal 1°maggio 2017e fino al 31 dicembre 2018.L’APE “volontaria” può essere richie-sta da quanti (dipendenti pubblici oprivati):- abbiano un’età anagrafica minima di63 anni;- maturano il diritto a una pensione divecchiaia entro 3 anni e 7 mesi (ladurata minima dell’APE è però di seimesi);- abbiano almeno venti anni di contri-

buti;- la cui pensione, al netto della rata diammortamento corrispondenteall’APE richiesta, sia pari o superiore,

al momento dell’accesso alla presta-zione, a 1,4 volte il trattamento mini-mo previsto nell’AGO (AssicurazioneGenerale Obbligatoria. L’APE “sociale” consiste in un’inden-nità anticipata rispetto alla pensione divecchiaia, che può essere erogata aquanti abbiano un’età pari ad almeno63 anni e ricorra una delle seguenticondizioni:a) si trovano in stato di disoccupazionea seguito di licenziamento, dimissioniper giusta causa o risoluzione consen-suale del rapporto di lavoro, abbianoconcluso integralmente la prestazioneper la disoccupazione loro spettante daalmeno tre mesi e siano in possesso diun’anzianità contributiva pari adalmeno 30 anni; b) assistono, al momento della richie-sta, e da almeno sei mesi, il coniuge oun parente di primo grado conviventecon handicap e, anche in questo caso,siano in possesso di un’anzianità con-tributiva pari ad almeno 30 anni; c) hanno una riduzione della capacitàlavorativa superiore o uguale al 74%,in presenza di un’anzianità contributi-va di almeno 30 anni; d) siano lavoratori dipendenti chesvolgono da almeno 6 anni attivitàlavorative per le quali è richiesto unimpegno tale da rendere particolar-mente difficoltoso e rischioso il lorosvolgimento in modo continuativo: inquesto caso l’anzianità contributivarichiesta è però pari ad almeno 36anni. L’APE rappresenta il “primo pilastro”previdenziale: essa, tuttavia, indiretta-mente coinvolge anche i fondi pensio-ne, in quanto la Legge di Bilancioattribuisce ai lavoratori in possesso deirequisiti per chiedere l’APE (volonta-ria) la possibilità di ottenere dal fondopensione una Rendita IntegrativaTemporanea Anticipata (“RITA”) peril periodo compreso tra il momentodell’accettazione della richiesta fino alconseguimento dei requisiti di accessoalle prestazioni nel regime obbligato-rio.

I FONDI PENSIONE E LA LEGGE DI STABILITA’ 2017

di Antonio Balzano*

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Da un esame attento della norma appa-re abbastanza chiaro che la RITA nonè altro che un riscatto in forma frazio-nata: viene affermato espressamenteche essa consiste “nell’erogazione fra-zionata, per il periodo considerato, delmontante accumulato richiesto”.Inoltre, quello che sembra relativa-mente certo è il collegamento tra que-sto riscatto “frazionato” e l’APE“volontaria”, per cui questa opzionenon sarebbe attivabile in tutti i restanticasi di cessazione anticipata dal servi-zio. La RITA rappresenta la possibilità, perchi richiede l’APE volontaria o azien-dale, di percepire, sotto forma di asse-gno mensile, le somme accumulate nelproprio Fondo pensione dal momentoin cui lascerà il lavoro a quello in cuiavrà i requisiti per la pensione di vec-chiaia.In questo modo il prestito alle Bancheprevisto dall’APE volontaria e azien-dale potrà non essere necessario orichiesto solo in parte.Possono usufruire della RenditaIntegrativa Temporanea Anticipatacoloro i quali hanno aderito ad un“Fondo Pensione” e sono in possessodei requisiti per l’accesso all’APE.La Rendita Integrativa TemporaneaAnticipata può essere utilizzata da chivoglia avvalersi dell’Anticipo pensio-nistico e lasci il lavoro prima di quantoprevisto dalla normativa vigente.Dal momento in cui lascerà il lavoro aquello in cui avrà i requisiti per la pen-sione di vecchiaia, il lavoratore perce-pirà non la pensione, ma un assegnomensile che sarà erogato in tutto o inparte (la scelta è libera) tramite larichiesta al proprio Fondo pensionedella Rendita Integrativa TemporaneaAnticipata.In questo modo il prestito da richiede-re alla Banca sarà inferiore o nullo equando raggiungerà i requisiti per lapensione di vecchiaia, il lavoratoreinizierà a ricevere la pensione, dallaquale saranno trattenute, solo nel casoin cui sia stato richiesto, le rate per larestituzione del prestito.Per quanto riguarda il frazionamentodella R.I.T.A. gli aderenti al fondopensione aperto, in possesso dei requi-siti, potranno scegliere tra differentifrazionamenti: annuale, semestrale,trimestrale, sempre valutando l’impat-

to familiare.Ad ogni rata erogata dal fondo verràdisinvestito un numero di quote parial numero totale delle quote oggettodell’ammontare della R.I.T.A. divisoper il numero totale delle rate spet-tanti.Il controvalore lordo della rata saràpari al numero delle quote disinvestitemoltiplicato per il valore della quotadel mese del disinvestimento.In quest’ottica è consigliabile sce-

gliere opzioni di investimentocoerenti con il ridotto orizzonte tem-porale residuo.L’intero montante anticipato con laR.I.T.A. è soggetto a tassazione defini-tiva con aliquota del 15% che puòridursi fino al 9%, in base al numerototale di anni di partecipazione allaprevidenza complementare.

* Il dott. Antonio Balzano èConsulente Previdenziale ARPAC.

LETTERE ALLA REDAZIONERedazione

de “IL CRALLINO”

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IL TORNEO SOCIALE DI TENNISLUCA ZUCCARINO BATTE IN FINALE ALBERTO MARVASO

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Finalmente dopo ben otto mesisiamo riusciti a portare a termine

il torneo sociale 2017. Il maestro Peppe Agrillo, ormai sto-rico organizzatore, ha avuto nonpoche difficoltà quest’anno a far dis-putare le partite poiché non è statofacile trovare sempre una data per gliincontri che andasse bene ad entramii giocatori a cui vanno aggiunte lenumerose defezioni per infortuni chehanno ridotto drasticamente il nume-ro di gare. Le cause vanno cercate soprattuttonell’età dei partecipanti, la cui mediasupera abbondantemente i 55 anni,non essendoci stato un ricambiogenerazionale a causa del blocco delturn over, tutto ciò ha comportato ladiminuzione del numero degli iscrittia cui vanno aggiunti i numerosiinfortuni provocati dai danni che ilpassare del tempo causa sul fisico

anche di quelli più temprati. Nonostante tutto le partite disputatesono state sempre combattute ed atratti avvincenti. Già dalla primafase, alla quale non prendevano partele teste di serie, si metteva in luce ilnuovo socio Luca Zuccarino, verarivelazione, che riusciva poi ad eli-minare nella seconda parte i piùforti, tra i quali Matteo Laringe ilvincitore dello scorso anno, appro-dando in finale per affrontareAlberto Marvaso. Alberto tentava per la quinta volta diaggiudicarsi il titolo sociale e partivadi slancio conquistando i primi duegaems ma Luca gli prendeva lemisure e, grazie anche alla sua piùgiovane età (20 anni di differenza),riusciva a vincere meritatamente indue sets 6/3 6/3. La serata si conclu-deva con le premiazioni e foto di ritofinali.

di Teofilo Arco

I finalisti del torneo sociale di tennis: (dasin.) il vincitore Luca Zuccarino e AlbertoMarvaso (foto Peppe Agrillo).

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