IL CORRIERE DI ROMA - MARTEDI' 8 LUGLIO 2014

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Fondato nel 1948 da Giuseppe Gesualdi Direttore Giovanni Tagliapietra numero 22 anno LXVII MARTEDÌ 8 LUGLIO 2014 L’INCHIESTA Il buco nero della Metro C ne usciremo mai, e come? a pagina 4 La questione rom prende una brutta piega a pagina 7 COSE MAI VISTE All’interno l’inserto di Sanità del Lazio Lazio Lazio la del anità S S NUMERO 22 ANNOLXVII MARTEDÌ 8 LUGLIO 2014 SCENARI Ciociaria, siamo alle barricate a pagina 12 L’INTERVISTA a pagina 14 “Chirurgia vascolare, servirebbe una regia” A ziende sanitarie, Aziende ospedaliere, Policlinici universitari ed infine IRCCS. Tipologie di strut- ture diverse, un minimo comun denominatore, quello del numero dei posti letto. Che possono au- mentare o diminuire e che vanno anche confrontati con le strutture accreditate e convenzionate e con gli istituti sa- nitari religiosi dei quali abbiamo parlato ampiamente la scorsa settimana. L’unica azienda che non ha posti letto, e quindi non si deve confrontare con altre è quella dell’emergenza sanitaria, L’Ares 118. Azienda atipica con mission precisa, salvare vite umane. E’ iniziata la campagna “L’estate sicura”, ad esempio, una delle iniziative maggiormente attese nel periodo estivo dal mare ai monti. Ma senza una logica. Si organizza il servizio nella provincia di Latina, ad esempio e intanto l’Ares 118 ter- mina le convenzioni con le società appaltatrici dell’emergenza sanitaria. Nell’isola di Ponza, governata con capacità ed intel- ligenza dal collega giornalista Piero Vigorelli, si è chiuso il ser- vizio pubblico e si è affidata l’incombenza a privati. C’è qualcosa che non va. Per anni l’emergenza sanitaria in mare è stata il fiore all’occhiello dell’Ares 118, mentre quest’anno il litorale del Lazio è monopolio di Croci private che sembra, così si dice nel palazzo di Via Rosa Raimondi Garibaldi, non avrebbero i re- quisiti richiesti dalle normative regionali vigenti. C’è il rischio di vedere i Nas inseguire, sulle strade del Lazio, le ambulanze in appalto all’Ares 118 (quale sia il reale numero di autisti, barel- lieri e infermieri su ogni mezzo non è dato saperlo, comunque di medici non si parla). Tutto in alto mare? Qualche anno fa un Presidente di Regione, usufruì tempestivamente, per un proprio incidente sul Litorale di un mezzo di soccorso marittimo del- l’Ares 118. Siamo convinti che Zingaretti, tutto casa e chiesa ( e per chiesa intendiamo la Regione Lazio) non avrà bisogno del 118. Mentre “buttiamo giù” questo pezzo ci chiamano in reda- zione i fornitori dell’Ares informandoci di non ricevere paga- menti per i servizi prestati da ben 7 mesi. Infatti questi fornitori non risultano inseriti nel “Portale dei pagamenti” e quindi non hanno la possibilità di chiedere nulla al Direttore Generale e al Direttore Amministrativo dell’azienda. Ma ci raccontano anche che mentre i fornitori non sono pagati, si appalta la costruzione di una cabina elettrica per la centrale operativa del 118, per la modica cifra 365.000 euro. Ancora, pare che la centrale di Via Portuensi tenti di non pagare - la storia va avanti da mesi i anche l’appalto dell’elisoccorso, spesso determinante nei casi di codice rosso e che quotidianamente salva vite umane in pericolo trasfe- rendole con l’elicottero nei Dea di secondo livello della Regione . Tanti segnali di disagio. Preoccupanti proprio in virtù della cruciale mission dell’Azienda.Peraltro non possiamo non ricor- dare l’efficienza e la capacità professionale del servizio dell’Ares 118 dimostrate in occasione di grandi eventi con centinaia di migliaia di persone, come è avvenuto per la santificazione dei due papi. Ancora non sono partite le proteste dei sindaci della provincia di Roma che hanno subito nei propri territori la sop- pressione di postazioni del 118. Anche il sindaco Marino (ricor- diamo che di professione fa il medico) fa sopprimere una postazione dell’Ares 118 della periferia di Roma con la scusa che i locali dovevano servire ad altro: a tutt’oggi non sono stati ancora destinati a nulla. Insomma, c’è parecchio che non fun- ziona nel quadrante dell’emergenza e nessuno interviene. Passi per la chiusura e lo spostamento dei posti letto. Ma le postazioni del 118 non vanno chiuse. Mai. Ci potrebbero salvare la vita. Il Corvo L’azienda dell’emergenza? È in rianimazione Il CORRIERE DI ROMA R oma è sporca, avvilita, sempre più povera. Vive nel caos quotidiano, occu- pata da un esercito di “in- visibili” che la fa da padrone, abusivi, lavavetri, sbandati, rom, violenti di ogni tipo. Sembra una ca- pitale da Terzo Mondo. E’ questione di manico, di governo. La squadra di ap- prendisti stregoni che amministra il Cam- pidoglio non funziona, lo capiscono tutti. Ma quasi nessuno ha il coraggio di dirlo a chiare lettere. Qualche assessore se la cava, gli altri - niente nomi per carità di patria - sono imbarazzanti. E imbaraz- zante è il sindaco, Ignazio Marino. Ma non sembra rendersene conto. Bisogna ri- correre alla favoletta di Andersen, quella che raccontava come il re girasse nudo convinto di essere invisibile e che nessuno dei cortigiani e dei sudditi osasse spiegar- gli la verità. Nella favola a riportare il so- vrano sulla terra è l'innocenza di ulnbambino ("mamma, ma il re è nudo"), nella realtà capitolina i media, i partiti della maggioranza e dell'opposizione fanno a gara per nascondere quella nu- dità e il loro pensiero. Certo si agitano, de- nunciano, segnalano le emergenze, i problemi, le incongruenze, ma non si spingono fino a dire fino in fondo la dura verità. O Marino fa finta di non capire (e i suoi con lui) o non capisce proprio. Quanto deve trascinarsi la situazione? Ci vuole un referendum popolare, come qualcuno ha ventilato, per verificare se questa città vuole questo sindaco? Che è stato eletto per disperazione, va ricordato, al ballottaggio e con una percentuale re- cord di astensioni. In sostanza ha avuto dalla sua il 30% degli elettori, oggi ne avrebbe certamente molti di meno. Il Pd sta facendo di tutto per trovare una solu- zione e liberarsi di lui, Palazzo Chigi lo ha praticamente commissariato e con- trolla da presso ogni sua mossa sul piano economico-finanziario. Ma se il piano di rientro blindato qualche effetto lo darà, tutto il resto si sta sfaldando sempre più rapidamente. Di feeling con i romani non ce n'è mai stato troppo, ora qualcuno ar- riva a rimpiangere Alemanno, e la città nel suo complesso è offesa e imbarazzata, più semplicemente non in linea con le scelte che Marino fa per conto proprio convinto di essere assolutamente nel giu- sto, Sogna una capitale europea piena di turisti, grandi opere, grandi piste ciclabili, grandi aree pedoni. E si stupisce che tutti non corrano ad abbracciarlo? La storia del sindaco in bicicletta non diverte più e non fa nemmeno folklore, quella dei Fori Imperiali a piedi ha creato solo problemi. Marino Immagina grandi restauri, la casa della scienza, la casa della trasparenza, lancia proclami quotidiani contro il traf- fico, le immondizie, gli abusivi, la vio- lenza, ai quali non riesce a dare seguito. E’ rimasto solo, e non ha mai pensato di chiedere ai suoi cittadini quali priorità abbiano, cosa serve sul serio e in fretta. In- vece di mandare a picco l'area dei Fori avrebbe potuto concentrare soldi ed ener- gie per le cose che servono: i servizi, l'assi- stenza e il supporto alla fascia più fragile della popolazione, la pulizia della città, l'ordine e il rispetto delle regole. Ha detto intervenendo al Festival dell'Unità: "Penso ad un tram di ultimissima genera- zione, di quelli silenziosissimi e traspa- rente che da via Labicana attraversa via dei Fori imperiali. Diventerebbe la giusti- ficazione tombale sulla chiusura al traf- fico di quella zona. E poi quale altra città ha un tram che attraversa un parco ar- cheologico e i Fori imperiali?». E i pro- blemi concreti? Siamo al delirio. Ora qualcuno dovrebbe trovare il coraggio di mettere in campo, a tempo di record un re- ferendum abrogativo. Non c'è altra solu- zione democratica. Abroghiamo Marino prima che faccia altri danni. Referendum ABROGHIAMO IL SINDACO E LA SUA GIUNTA Quello che tui pensano, ma nessuno ha il coraggio di dire

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Settimanale gratuito diretto da Giovanni Tagliapietra www.corrierediroma-news.it www.facebook.com/ilcorrierediroma

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Fondato nel 1948 da Giuseppe Gesualdi Direttore Giovanni Tagliapietra numero 22 anno LXVII MARTEDÌ 8 LUGLIO 2014

L’INCHIESTAIl buco nerodella Metro Cne usciremomai, e come?

a pagina 4

La questionerom prende una bruttapiega

a pagina 7

COSE MAI VISTEAll’interno

l’insertodi Sanitàdel Lazio

LazioLaziola delanitàSS

NUMERO 22 ANNO LXVII MARTEDÌ 8 LUGLIO 2014

SCENARICiociaria,

siamo alle

barricate a pagina 12

L’INTERVISTA

a pagina 14

“Chirurgia vascolare,

servirebbe

una regia”

Aziende sanitarie, Aziende ospedaliere, Policlinici

universitari ed infine IRCCS. Tipologie di strut-

ture diverse, un minimo comun denominatore,

quello del numero dei posti letto. Che possono au-

mentare o diminuire e che vanno anche confrontati

con le strutture accreditate e convenzionate e con gli istituti sa-

nitari religiosi dei quali abbiamo parlato ampiamente la scorsa

settimana. L’unica azienda che non ha posti letto, e quindi non

si deve confrontare con altre è quella dell’emergenza sanitaria,

L’Ares 118. Azienda atipica con mission precisa, salvare vite

umane. E’ iniziata la campagna “L’estate sicura”, ad esempio,

una delle iniziative maggiormente attese nel periodo estivo dal

mare ai monti. Ma senza una logica. Si organizza il servizio

nella provincia di Latina, ad esempio e intanto l’Ares 118 ter-

mina le convenzioni con le società appaltatrici dell’emergenza

sanitaria. Nell’isola di Ponza, governata con capacità ed intel-

ligenza dal collega giornalista Piero Vigorelli, si è chiuso il ser-

vizio pubblico e si è affidata l’incombenza a privati. C’è qualcosa

che non va. Per anni l’emergenza sanitaria in mare è stata il

fiore all’occhiello dell’Ares 118, mentre quest’anno il litorale del

Lazio è monopolio di Croci private che sembra, così si dice nel

palazzo di Via Rosa Raimondi Garibaldi, non avrebbero i re-

quisiti richiesti dalle normative regionali vigenti. C’è il rischio

di vedere i Nas inseguire, sulle strade del Lazio, le ambulanze in

appalto all’Ares 118 (quale sia il reale numero di autisti, barel-

lieri e infermieri su ogni mezzo non è dato saperlo, comunque

di medici non si parla). Tutto in alto mare? Qualche anno fa un

Presidente di Regione, usufruì tempestivamente, per un proprio

incidente sul Litorale di un mezzo di soccorso marittimo del-

l’Ares 118. Siamo convinti che Zingaretti, tutto casa e chiesa (

e per chiesa intendiamo la Regione Lazio) non avrà bisogno del

118. Mentre “buttiamo giù” questo pezzo ci chiamano in reda-

zione i fornitori dell’Ares informandoci di non ricevere paga-

menti per i servizi prestati da ben 7 mesi. Infatti questi fornitori

non risultano inseriti nel “Portale dei pagamenti” e quindi non

hanno la possibilità di chiedere nulla al Direttore Generale e al

Direttore Amministrativo dell’azienda. Ma ci raccontano anche

che mentre i fornitori non sono pagati, si appalta la costruzione

di una cabina elettrica per la centrale operativa del 118, per la

modica cifra 365.000 euro. Ancora, pare che la centrale di Via

Portuensi tenti di non pagare - la storia va avanti da mesi i anche

l’appalto dell’elisoccorso, spesso determinante nei casi di codice

rosso e che quotidianamente salva vite umane in pericolo trasfe-

rendole con l’elicottero nei Dea di secondo livello della Regione

. Tanti segnali di disagio. Preoccupanti proprio in virtù della

cruciale mission dell’Azienda.Peraltro non possiamo non ricor-

dare l’efficienza e la capacità professionale del servizio dell’Ares

118 dimostrate in occasione di grandi eventi con centinaia di

migliaia di persone, come è avvenuto per la santificazione dei

due papi. Ancora non sono partite le proteste dei sindaci della

provincia di Roma che hanno subito nei propri territori la sop-

pressione di postazioni del 118. Anche il sindaco Marino (ricor-

diamo che di professione fa il medico) fa sopprimere una

postazione dell’Ares 118 della periferia di Roma con la scusa

che i locali dovevano servire ad altro: a tutt’oggi non sono stati

ancora destinati a nulla. Insomma, c’è parecchio che non fun-

ziona nel quadrante dell’emergenza e nessuno interviene. Passi

per la chiusura e lo spostamento dei posti letto. Ma le postazioni

del 118 non vanno chiuse. Mai. Ci potrebbero salvare la vita. Il Corvo

L’azienda dell’emergenza?

È in rianimazione

Il CORRIERE DIROMA

R oma è sporca, avvilita,sempre più povera. Vivenel caos quotidiano, occu-pata da un esercito di “in-visibili” che la fa da

padrone, abusivi, lavavetri, sbandati,rom, violenti di ogni tipo. Sembra una ca-pitale da Terzo Mondo. E’ questione dimanico, di governo. La squadra di ap-prendisti stregoni che amministra il Cam-pidoglio non funziona, lo capiscono tutti.Ma quasi nessuno ha il coraggio di dirloa chiare lettere. Qualche assessore se lacava, gli altri - niente nomi per carità dipatria - sono imbarazzanti. E imbaraz-zante è il sindaco, Ignazio Marino. Manon sembra rendersene conto. Bisogna ri-correre alla favoletta di Andersen, quellache raccontava come il re girasse nudoconvinto di essere invisibile e che nessunodei cortigiani e dei sudditi osasse spiegar-gli la verità. Nella favola a riportare il so-vrano sulla terra è l'innocenza diulnbambino ("mamma, ma il re è nudo"),nella realtà capitolina i media, i partitidella maggioranza e dell'opposizionefanno a gara per nascondere quella nu-dità e il loro pensiero. Certo si agitano, de-nunciano, segnalano le emergenze, iproblemi, le incongruenze, ma non sispingono fino a dire fino in fondo la duraverità. O Marino fa finta di non capire (ei suoi con lui) o non capisce proprio.Quanto deve trascinarsi la situazione? Civuole un referendum popolare, comequalcuno ha ventilato, per verificare sequesta città vuole questo sindaco? Che èstato eletto per disperazione, va ricordato,al ballottaggio e con una percentuale re-cord di astensioni. In sostanza ha avutodalla sua il 30% degli elettori, oggi neavrebbe certamente molti di meno. Il Pdsta facendo di tutto per trovare una solu-zione e liberarsi di lui, Palazzo Chigi loha praticamente commissariato e con-trolla da presso ogni sua mossa sul piano

economico-finanziario. Ma se il piano dirientro blindato qualche effetto lo darà,tutto il resto si sta sfaldando sempre piùrapidamente. Di feeling con i romani nonce n'è mai stato troppo, ora qualcuno ar-riva a rimpiangere Alemanno, e la cittànel suo complesso è offesa e imbarazzata,più semplicemente non in linea con lescelte che Marino fa per conto proprioconvinto di essere assolutamente nel giu-sto, Sogna una capitale europea piena dituristi, grandi opere, grandi piste ciclabili,grandi aree pedoni. E si stupisce che tuttinon corrano ad abbracciarlo? La storiadel sindaco in bicicletta non diverte più enon fa nemmeno folklore, quella dei ForiImperiali a piedi ha creato solo problemi.Marino Immagina grandi restauri, la casadella scienza, la casa della trasparenza,lancia proclami quotidiani contro il traf-fico, le immondizie, gli abusivi, la vio-lenza, ai quali non riesce a dare seguito.E’ rimasto solo, e non ha mai pensato dichiedere ai suoi cittadini quali prioritàabbiano, cosa serve sul serio e in fretta. In-vece di mandare a picco l'area dei Foriavrebbe potuto concentrare soldi ed ener-gie per le cose che servono: i servizi, l'assi-stenza e il supporto alla fascia più fragiledella popolazione, la pulizia della città,l'ordine e il rispetto delle regole. Ha dettointervenendo al Festival dell'Unità:"Penso ad un tram di ultimissima genera-zione, di quelli silenziosissimi e traspa-rente che da via Labicana attraversa viadei Fori imperiali. Diventerebbe la giusti-ficazione tombale sulla chiusura al traf-fico di quella zona. E poi quale altra cittàha un tram che attraversa un parco ar-cheologico e i Fori imperiali?». E i pro-blemi concreti? Siamo al delirio. Oraqualcuno dovrebbe trovare il coraggio dimettere in campo, a tempo di record un re-ferendum abrogativo. Non c'è altra solu-zione democratica. Abroghiamo Marinoprima che faccia altri danni.

ReferendumABROGHIAMO IL SINDACO

E LA SUA GIUNTA

Quello che tutti pensano, ma nessuno ha il coraggio di dire

PRIMO PIANOIlCORRIEREDIROMA

Nelle inchieste volantidei giornali sulle coseche più fanno imbe-stialire i pur solita-mente placidi romani,

al primo posto c’è sempre il traffico.Stranamente, però, i cittadini della Ca-pitale non se la prendono quasi mai conl’assessore competente, Guido Improta.Preferiscono scaricare il loro malcon-tento sul sindaco Ignazio Marino, comeè del resto in buona parte giusto. E’stato lui, o no, a scegliere Improta? Si, eallora è colpa sua. Del resto, anche soloa guardarlo, Guido Improta non è unocon il quale ti metteresti a bisticciare ea urlare: il suo portamento signorile nefa un non-personaggio, apparente-mente distaccato da problemi di bassolignaggio (anche se fondamentali) qualiquelli del traffico. Che a Roma è un in-cubo crescente, anche se da almenovent’anni si dice che “peggio di così nonpotrebbe andare”. Ora, che Improtaabbia l’aspetto di un vero signore (e nes-suno dubita che lo sia veramente) ci fapiacere. Ma si vorrebbe anche che il suolavoro desse qualche risultato sottoforma, per esempio, di una velocizza-zione del traffico automobilistico. Unanno fa, quando divenne assessore altraffico, qualcuno ci sperava (venivadall’ Alitalia: non è una compagnia, es-sendo aerea, che – nonostante la suadrammatica crisi - va veloce per defini-zione?). Oggi tutti sono delusi. Di più,talmenti delusi da non avere quasi piùla forza di contestare…Non sarà soltanto colpa sua ma, in unanno, di passi avanti se ne sono fatti ve-ramente pochi. Se un centro cittadino èsempre bloccato da ingorghi automobi-listici, o la medesima cosa avviene perqualche quartiere cittadini, l’assessoreal traffico e alla mobilità cerca di trovaredelle soluzioni, anche soltanto provvi-sorie. A Roma gli unici cambiamentisono stati quelli che hanno provocatouna indescrivibile congestione del traf-fico automobilistico attorno al Colos-seo allo scopo di creare la grande areaarcheologica – questa si che è realmenteda fare e bene – capace di attirare mi-lioni di turisti a Roma. Cambiamentifatti però senza aver trovato una solu-zione alternativa all’uso dell’automobilecui i romani sono costretti da servizipubblici, è sotto gli occhi di tutti, asso-lutamente inadeguati. Non è colpa di

Improta se la metropolitana, se parago-nata a quelle esistenti nelle principalicapitali europee, è qualcosa che po-trebbe andare per una città di 500milaabitanti, non certo per una città conquattro milioni di abitanti. E gli auto-bus? Parliamone: se dalla periferia sideve arrivare in centro, le cose possonoancora andare. Ma se una persona devemuoversi trasversalmente, per esempioandare dalla Nomentana all’Aurelia, ècostretto prima a raggiungere il centro,e poi dal centro ripartire verso l’esternodella città.E che dire se , per esempio, da Porta diRoma uno deve raggiungere l’Eur? Coimezzi pubblici – calcolato orologio allamano – ci vuole da un’ora e mezza adue ore. In auto, fuori dalle ore dipunta, si può dimezzare questo tempo,

ma stando attenti a non cadere nellatrappola del centro, perché allora si vapiù veloci ma si prendono salatissimemulte. Buona lidea di velocizzare cre-ando un sistema di crediti che consentaagli automobilisti residenti, quando nehanno bisogno, di utilizzare i buoni,come a Milano. Ma da quando il nuovopiano del traffico è stato presentato sisono dette milioni di parole. Parole, ap-punto, non fatti. E intanto le fasce ora-rie durante le quali non si può entrarein centro si sono allungate. Con unaconseguenza inevitabile, il crollo dellevendite di molti negozi che si trovanonell’area ZTL. Chi alle 18 riusciva an-cora a raggiungere il negozio per un ac-quisto, adesso che può entrare nellaZTL soltanto alle 19, nove volte sudieci ci rinuncia. E così aggrava ulte-

riormente uno dei settori produttivi diuna capitale che soffre una crisi duris-sima, destinata peraltro ad aggravarsiancor più quando scatteranno ristrut-turazioni ( per esempio gli oltre 2000licenziamenti di Alitalia, in maggiorparte su Roma) o la spending reviewnegli uffici dei ministeri, della regionee delle migliaia di partecipate capito-line.Una situazione drammatica, che proba-bilmente è troppo grave e sconvolgenteperché venga affrontata e risolta da unpersonaggio come Improta che, a sen-tire chi lo ha conosciuto, nella sua vitaprofessionale ha realizzato l’exploit diessere riuscito a segnalarsi per… nonaver realizzato nulla che non fosse laroutine. Presente ma invisibile. Mainiente che non andasse bene – e gli va

dato di non essere mai stato coinvoltoin nessuno scandalo. Figlio di un im-prenditore-costruttore, proprietario di95-appartamenti-95 (in gran parte ere-ditati), napoletano, 47 anni, è statospinto nei posti dove ha lavorato daFrancesco Rutelli: prima al Touringclub italiano, poi all’Agenzia turisticaper Roma, poi al’Alitalia, dove si occu-pava di relazioni istituzionali (cioè ditrovare nel Palazzo chi potesse aiutare arisolvere i problemi della Compagnia)e quindi nel governo (capo di gabinettodel vicepresidente del consiglio, cioèdello stesso Rutelli) con delega al turi-smo e ai grandi eventi; e infine dall’Ali-talia al governo di Mario Monti (aitrasporti, in evidente odore di conflittodi interessi).Una volta inserito dal sindaco Marinonella Giunta capitolina, si lui si è parlatoper mesi non per la mobilità ma per isuoi contrasti con la collega di GiuntaDaniela Morgante. IL suo piano trafficonon ha mai visto la luce, dato che deveancora essere discusso sul piano tec-nico, e poi andare in Consiglio comu-nale. Recentemente, si è però permessodi attaccare il presidente della Regione,Nicola Zingaretti, sostenendo che isoldi stanziati dalla Regione per il tra-sporto pubblico Laziale, 240 milioni dieuro, sono pochi. Un sasso nello stagnoche ha creato non pochi problemi al sin-daco, in questo periodo impegnatonell’individuazione dei risparmi impo-sti alla Capitale dal Salvaroma. Qual-cuno ha anche scritto che Improta –solitamente estremamente diplomatico– avrebbe messo il piede nel piatto vo-lontariamente. Sarebbe infatti stanco dilavorare ad un compito, la mobilità ur-bana nella Capitale che è un’impresadifficilissima per le caratteristiche dellacittà, per la cattiva gestione del passatoe per le economie di bilancio che glisono imposte in questo periodo di crisi.Dicono che Improta, da uomo dimondo anche un po’ dandy, vorrebbeandare a fare qualcosa di più piacevolee che avrebbe addirittura offerto il pro-prio posto di assessore al coordinatoredella maggioranza Fabrizio Panecaldo,di cui si parla come probabile assessorein occasione del prossimo rimpasto. Ameno che, aggiungono, Marino non glioffra l’incarico di vice sindaco…. Unposto, però, per il quale i candidati co-minciano a essere tanti.

LO STRANO RAPPORTO TRA IL DANDY ROMANO,MARINO E GLI INTERESSI DEI ROMANIIL PERSONAGGIO

Improta, l'irrecuperabileIl traffico non lo riguarda

La situazione della viabilità è peggiorata, le contromisure sono solo sulla carta

martedì 8 luglio 2014 pagina 2

di Carlo Rebecchi

PRIMO PIANO IlCORRIEREDIROMAmartedì 8 luglio 2014 pagina 3

LA PARTITA PER IL CAMPIDOGLIOSCENARI

L a bomba è già inne-scata per l'autunno senon verrà sminata dallerichieste (un po' in ri-tardo) di allentare per

Roma il Patto di stabilità, ovvero quelbizzarro meccanismo (ideato da Tre-monti) che per frenare le uscite degliamministratori locali prevede il tagliodelle spese future. La bizzarra richie-sta di Ignazio Marino di allentare ilPatto suona un po' come la supplicadi un diabetico di mangiare ancoradolci. Probabilmente il medico finan-ziario che siede a via XX Settembredeclinerà la supplica, visti anche i"successi" fin ora ottenuti che preoc-cupano non poco la segreteria delPartito democratico e Palazzo Chigi.Roma è una vetrina troppo impor-tante per lasciarla ad un uomo fuoricontrollo da parte delle segreterie.La manovra di accerchiamento delmedico prestato alla politica suonacome un gioco di palazzo di altritempi. E a settembre potrebbe scattareil piano segreto per far saltare Marino e la suagiunta multicolore a tutto vantaggio dei preferiti,o delle preferite, di Palazzo Chigi. Tutto nasce dall'infinita discussione sul famige-rato salario accessorio, e in particolare dal rischiodi lasciare a casa migliaia di supplenti delle scuolematerne e dell'infanzia, proprio per risparmiare

sulle spalle di questi precari quei fatidici milionidi euro previsti dal piano di rientro. L'idea che stamaturando nei corridoi del Tesoro è di obbligareil personale docente della scuola ad aumentare leore di lavoro (e fin qui nulla di male), per giustifi-care quel 25% di salario aggiuntivo (circa 300 euroal mese), che rappresentano la stratificazione degli

aumenti per il personale. Peccato che aumentandomatematicamente le ore venga meno la necessitàdi supplenti, distribuendo per esempio gli alunninelle classe e non assumendo personale a con-tratto. Un bel risparmio (stimato complessiva-mente in 40/50 milioni l'anno), ma anche untaglio netto dei posti di lavoro che il Comune di

Roma garantisce ogni anno in unacittà già n grande affanno sul fronteoccupazionale. Tralasciando le modi-fiche dei ruoli (da maestre a tuttofare), il problema resta che farne deiprecari che in alcuni casi avrebberoanche passato i concorsi per avere i ti-toli alla stabilizzazione, ma che neifatti restano nel limbo del tempo de-terminato a vita. Fino alle soglie dellapensione in alcuni casi. Bel paradosso.Il problema politico è che il Pd non sipuò permettere di perdere voti pre-ziosi nel bacino della scuola, solita-mente vivaio di consensi per ilcentrosinistra. In più sovraccaricandoil personale a tempo indeterminatocon ruoli, ore e mansioni nuove nonè detto che si troveranno le energienecessarie a far marciare a regime ilcomparto. Tanto più che l'ultimosciopero improvvisato (quello di ini-zio giugno) ha dimostrato che si puòbloccare la città anche concordando(in 2.000 dipendenti), un giorno di

ferie. A inizio giugno è già successo edè stato il caos. Immaginate cosa capiterà a settem-bre con la convocazione di qualche ora di assem-blea sindacale o di malattie improvvise. Se la frangia più barricadera del Pd renziano do-vesse rompere gli indugi e passare all'attuazionedel Piano per spodestare Marino e rifilarci una fe-delissima (si mormora di uno sbarco "salvifico" diMarianna Madia), ci troveremmo in autunno nelpantano della ricomposizione della giunta, delladistribuzioni di incarichi, competenze e prebende,perdendo mesi preziosi nelle trattative per lanuova maggioranza. Proprio quello di cui Romanon ha bisogno: essere la merce di scambio delletrattative politiche orchestrate lontano (molto)delle vere necessità dei romani. Marino sembra aver intuito le manovre di accer-chiamento. In alcuni ambienti importanti dellaCapitale gli si è già consigliato di uscire dalle cordespiazzando tutti i finti alleati con una manovra di-retta ad intercettare il consenso dei romani, im-portantissimo alleato per un sindaco senzamaggioranza e senza quattrini. La vicenda delle Panoramica - chiusa da una franaa febbraio e per mesi trasformata in un cantierefantasma - è paradigmatica del cambio di passo.Per mesi si è spalato qualche metro cubo di terra(sottile), poi a giugno e luglio sono arrivate le be-toniere, i camion per il movimento terra, anche leperforatrici. Et voilà: è spuntata una spalletta incemento armato, una rete di contenimento. E'stata data anche una sommaria sfoltita alle pianteche crescono rigogliose ai margini della strada.Se Marino vuole passare indenne dal piano deisuoi "alleati" di spodestarlo ha solo un modo: fare(rapidamente) cose che servono e che i romanipossono notare. Ripristinare la viabilità, cacciaregli abusivi, rendere possibile vivere nella Capotale.Nulla di più, e sarebbe già tanto. Un suggerimentodi immagine: prenda in prestito dai Vigili urbaniuna roulotte e si piazzi sulla Panoramica. Saluti gliautomobilisti la mattina presto e si scusi per la len-tezza, continuando a ricevere delegazioni e que-stuanti da questo Campidoglio in trasferta. Iromani - per mesi incolonnati nell'imbuto dellaviabilità di Roma Nord - per lo meno apprezze-rebbero lo sforzo e, dal punto di vista dell'imma-gine e della presenza, sarebbe un bel colpo perconsolidare la sua figura, proprio mentre si cercadi farlo crollare. La sola presenza del sindaco, delleovvie telecamere e dei curiosi basterebbe ad acce-lerare i lavori. Ma prima di tutto chieda scusa perla lentezza. I romani sanno che non è (tutta) colpadel sindaco, ma con qualcuno dovranno pureprendersela...

Settembre di fuocoper Roma e MarinoUn piano per spodestare il sindaco è nell'aria. Se non reagirà velocemente,

si discute nei salotti che contano, «non mangerà il panettone». Il Pd vorrebbe da mesi mettere le mani sulle leve del potere comunale. A Via XX Settembre

stanno cucinando il piano di rientro e di tagli che potrebbe bollire definitivamente il primo cittadino. E allora il medico prestato alla politica

reagisca: si faccia vedere più nei cantieri che alle inaugurazioni, chieda scusa per i disagi e suggerimenti a chi Roma la vive dal basso (e che paga le tasse)

Se riuscisse ad intercettare il consenso dei romani anche il progetto per insediare un sostituto (o meglio una sostituta renziana), fallirebbe

E non sarebbe più così "ricattabile" anche dal punto di vista finanziario di Leonardo Giocoli

CHI SALEdall’alto Cristina Maltese,Silvia Scozzesee Marcello De Vito

CHI SCENDEdal basso Guido ImprotaAlessandra Cattoie Rita Cutini

ORSINO

P della

Questa amministrazionecommissariata non funziona

il

Bisogna dare atto all'as-sessore al Bilancio delCampidoglio Silvia

Scozzese e a quello della Re-gione Alessandra Sartore diaver fatto il loro dovere. Moltomeglio dei loro predessori, inogni caso. Con la logica deiconti e con l'accetta ci sannofare e con i tempi che corrononessuno più obietta. Ma lebelle notizie finiscono qui. Icittadini di Roma e del Lazio

sono sfortunati in quanto ad amministratori.Non si meritano Nicola Zingaretti, Lidia Ra-vera, Michele Civita, Massimiliano Smeri-glio, né Ignazio Marino, Guido Improta (undisastro), Giovanni Caudo (inconsistente),Alessandra Cattoi e Rita Cutini (impropo-nibili, passano da un guaio all'altro senza sa-perlo risolvere). Per non parlare di MartaLeonori. La città va a fondo e loro assistonoimpotenti. Certo colpe le hanno i partiti, il Pd,naturalmente, incapace nonostante LionelloCosentino di imporsi: ma la Giunta degli ap-prendisti stregoni alla fine ha scontentato

tutti. E così va a fondo anche l'Ama di Da-niele Fortini, incapace di liberare la città dairifiuti, perde il contatto con la realtà il supercomandante dei vigili Raffaele Clemente, ri-dotto ad un personaggio macchiettistico.Non che dall'altra parte ci siano elementi diparticolare speranza. In Campidoglio Ales-sandro Onorato (leggi Alfio Marchini) Mar-cello De Vito (M5S) e Gianni Alemanno (avolte ritornano) si sono contraddistinti peraver fatto compagnia a quelli di Multiserviziche occupavano il Campidoglio. Esiste ancheSveva Belviso (Ncd), ma chi l'ha vista? I gril-lini si battono più degli altri, certo, presi-diando l'aula e presentando ordini del giorno.Ma le cose non cambiano. C'è da sperare neiminisindaci? Fossero tutti come CristinaMaltese (MunicipioXII) ci sarebbe da spe-rare. Ma il livello è basso. Una rettifica inchiusura, Abbiamo sbagliato Marco Vi-sconti, quello citato nel Borsino del 24 giu-gno scorso non era l'ex assessoreall'ambiente di Alemanno ma il dinamico pre-sidente di Movimento Roma, uno di quelli chesi danno da fare per cambiare la Capitale.Atto dovuto.

PRIMO PIANOIlCORRIEREDIROMA martedì 8 luglio 2014 pagina 4

L'INCHIESTA

Il buco nero della Metro Cne usciremo mai, e come?

Da un lato le paroledel sindaco Ma-rino: “La metro Caprirà entro il2014”. Dall’altro i

fatti ostinati, che invece raccontanouna storia diversa: la terza lineadella metropolitana di Roma con-tinua ad accumulare ritardi. Sta-volta non ci sono solo dispute suisoldi (mancano 200 milioni di euroall’appello), su chi deve pagare e sulconsorzio di costruttori che licen-zia 117 dipendenti; ma un lungoelenco delle cose che non funzio-nano o di quelle che non state fatte.La lista che circola in questi giorninel quartier generale di via deiGordiani si divide in due area dicriticità: tematiche gestionali e tec-niche. Dalla “definizione di unastruttura di manutenzione” al-l’Atac, la municipalizzata del tra-sporto pubblico che “non è ingrado di fornire il presenziamentofull time”, fino ai “numerosi sistemitecnologici che presentano guastipregressi”, 33 punti che dimo-strano la pratica del ‘lavorare conlentezza’.Tra le questioni gestionali spicca “ilmancato dimensionamento del-l’organico in funzione delle prescri-zioni dei vigili del fuoco”. Cosìcome non sono state definite inmodo “puntale le figure professio-nali coinvolte nella gestione”.Stesso discorso per le “funzioni disupporto nel deposito” a partiredall’area manuale. Ma il dato chedesta maggiori perplessità in chi stamettendo a punto la metro C èquello che riguarda la sicurezza:“Gli operatori non sono stati for-mati adeguatamente sull’utilizzodelle postazioni antincendio”.Mentre alcune strutture, comequelle di lavaggio e soffiaggio, “nonsono mai stati testati o utilizzatiadeguatamente”. Con i “deviatoridi linea che vanno fuori controllocon una frequenza molto elevata”e “impianti di traslazione mai in-stallati”, di cui, tra l’altro, non è an-cora stato “redatto un regolamentodi esercizio”.Non solo. Esiste anche una man-cata risoluzione della Pending list:2793 voci di opere mai finite, tra ci-vili, compensative, elettroferrovia-

rie e prove integrative per la sicu-rezza. Ma soprattutto, nella metro-politana votata alla tecnologia,dove i treni andranno da soli, nonesiste una rete Lan aziendale e“non sono stati predisposti i mes-saggi automatici delle diffusioni so-nore”. Senza dimenticare “icomportamenti incongruenti di al-cuni sottosistemi”. E non mancano“i guasti gravi non spiegati, come lacaduta dei link per i comandi radiodel treno”.Questi i motivi tecnici che fannoesprimere dei dubbi agli addetti ailavori sulla data del 31 dicembreper la consegna della tratta fino aLodi. Consapevoli dei ritardi ancheil consorzio dei costruttori, tra cuiVianini e Ansaldo, e il Campido-

glio. Una soluzione potrebbe essereil ritorno all’antica, con l’aperturafino a Centocelle, poi tutto il resto.La questione è anche e soprattuttoeconomica. Dalla crisi della scorsaestate, con il blocco dei cantieri, lefatture per lo Stato di avanzamentolavori (Sal) non sono mai state sal-date. L’assegno supera i 100 milionidi euro e Roma metropolitanechiede che sia il Comune a pagareil conto. Palazzo Senatorio tempo-reggia, dando così il la a un altrobraccio di ferro che non aiuta.Poi ci sono i 71 milioni di extra-costi, derivanti dall’accordo fir-mato nel settembre 2013, e su cuiindaga la Corte dei Conti, e 16 perl’assistenza nel collaudo della lineaPantano-Centocelle. Totale? Oltre

200 milioni. Con la municipaliz-zata Roma metropolitana che nonsolo non becca un euro da tempo,ma, secondo il piano di rientro daldebito del Campidoglio, sarà in-corporata in Risorse per Roma.Intanto Metro C licenzia tutti. Ilconsorzio delle imprese costrut-trici ha messo in mobilità tutti i117 dipendenti del presidio ro-mano, motivando la scelta con laforte incertezza sul prosieguodell’opera. Dopo la stazione SanGiovanni nessuna garanzia, men-tre spunta l’idea di cominciaretutto da capo con una nuova garad’appalto.Tutto mentre il sindaco Marinolancia la seconda fase dello stopalle auto private su via dei Fori

Imperiali. Le alternative alle auto-mobili del chirurgo dem, insiemeal suo assessore alla MobilitàGuido Improta, tardano ad arri-vare. E in molti si chiedono comefaranno circa 1200 persone ogni 6minuti a spostarsi dalla Casalina alcentro, quando sarà inaugurata latratta Pantano-Centocelle. L’ipo-tesi è quella di un servizio navettafino a Manzoni, per lo scambiocon la linea A. Quello che nessunodice, però, è che nella fase di pre-esercizio la metro chiuderà alle20. Aggiungendo un altro pro-blema sulla lunga lista delle que-stioni da risolvere. Per questomeglio mettere da parte il tra-guardo del 2024, con l’arrivo pre-visto fino a piazza Venezia.

Marino aveva addirittura fissato una data, non ci sono i soldi per andare avanti (mancano all'appello 200 milioni), le aziende non credono che l'opera verrà mai finita e licenziano

Questioni gestionali e tecniche, un documento in 33 punti sulle criticità spaventa tuttidi Giovanni Santoro

PRIMO PIANO IlCORRIEREDIROMAmartedì 8 luglio 2014 pagina 5

Un conto è la città,quella che si svi-luppa e vive aipiedi della scali-nata dell’Ara

Coeli e un conto è quel che ac-cade nel “Palazzo”capitolino,dove nascono e muoiono intesee odi mortali, matrimoni e di-vorzi e tanto altro. Potrebbeessere “fidanzati” Marino e igrillini, che scoprono di averepresentato un piano di propo-ste sul bilancio e sulla mano-vra anti-deficit che in parte èstata ripresa dall’assessoreScozzese senza un grazie. Cisono tanti punti sui quali in-vece il sindaco non ci sente. Ilcaso Armellini, ad esempio,che fa tanto arrabbiare il Cin-que Stelle Frongia . La fami-glia Armellini ha un debito di14 milioni di euro verso RomaCapitale, per non aver pagatole imposte su qualche immo-bile. I mancati pagamenti ini-ziano a partire dal 1999. Unodi questi immobili è stato ce-duto gratuitamente al PD.Frongia chiede: quali misureintendano adottare per recupe-rare le somme dovute alla cittàda oltre 15 anni; se c'è l'in-tenzione di rescindere i con-tratti di locazione per i qualiRoma Capitale versa, ognianno, cifre ragguardevoli allastessa famiglia che, invece,

non ha ancora pagato i suoi 14milioni di debito. Mentre ilgrillino racconta questa inter-rogazione un paio di giornali-sti con il pelo sullo stomaco sidanno di gomito. Che roman-tici quelli del Cinque Stelle,tanto nessuno ascolta nessuno.E che ce stammo a fa’.. Ma-rino finge di volere creare inCampidoglio una scatola divetro, in realtà ha creato unascatola vuota. Non c’è nulla,non si fa nulla, le uniche coseserie vengono dettate diretta-menta da Palazzo Chigi. Unconsigliere Pd, a un passo, an-nuisce gravemente e allarga lebraccia. Il sindaco fa spot, famarketing, impedisce alle op-posizione anche di respirare,ci vogliono episodi comequello dell’altra sera, con iMultiservizi che dormono inAula Giulio Cesare, confortatida De Vito (M5S) Onorato(Marchini, porta le pizze) e ilredivivo Alemanno. Che sem-bra in gita scolastica. Passaquasi inosservata la notiziache l’ex portavoce di Nieri(chi? Quello la, come sichiama…) scoperto a dichia-rare un titolo di studio inesi-stente è stato rinviato agiudizio. Strano, chiusa unuscere, da ‘ste parti non pagamai nessuno…

Cornelius

Armellini, quella sededel Pd regalata. Ma

non paga mai nessuno?

AULA GIULIO CESARE

Èl’era dei selfie, del tutto e subito sui so-cial network. Ogni cosa che fai, dallagiornata al mare all’aperitivo va a fi-nire sulle pagine facebook e twitter.Una moda che non ha lasciato indiffe-

rente anche il comandante dei vigili urbani diRoma, Raffaele Clemente. Tutte le operazioni an-tiabusivismo e decoro finiscono sul suo account uf-ficiale, che usa anche per ricevere segnalazioni edenunce. Non tutte le zone però sono uguali. Ac-cade infatti che tra piazza Navona, Fontana di Trevie Trinità dei Monti i controlli siano sistematici, noncosì a Cola di Rienzo. Come testimoniato dal no-stro giornale, da tempo immemore sulla strada so-stano diversi ambulanti. E la zona a due passi daSan Pietro resta ostaggio di furgoni e camioncini,che invadono i marciapiedi e le area di sosta a pa-gamento. Ovviamente senza sborsare un centesimoper il parcheggio. Tecnicamente sarebbero ancheautorizzati dal Comune, ma i loro magazzini mobilisostano anche dove non si potrebbe.I mezzi sono in curva, sotto i semafori e sulle striscepedonali. E soprattutto non sono veicoli che si fer-mano per pochi minuti e poi ripartono: sono deiveri e propri depositi di abiti per i mercatini che po-polano la zona. Nessun vigile pronto alle ronde,nessun casco bianco con blocchetto e fischietto.Nessun comandante dei vigili che lancia l’opera-zione decoro su twitter e posta foto di tutti i multatie dei quadranti in cui i pizzardoni rimettono tuttoin ordine. Per Clemente evidentemente Cola DiRienzo ha meno appeal del Tridente, anche se imezzi in questione sostano dove non potrebberocon l’assicurazione scaduta. Sulla sua pagina il nu-mero uno dei pizzardoni fa una cronaca costante.Foto e didascalie parlano di interventi quotidiani,ma le aree sono sempre le stesse. E tra queste nonc’è mai questa strada. In tempi 2.0 anche la poliziamunicipale quindi ha trovato il modo di adeguarsie cerca di contrastare anche il parcheggio selvaggio,oltre l’abusivismo. Per scoprire i ‘furbetti dellasosta’, nelle idee dell'innovatore Clemente, bastauno smartphone e la multa si fa social grazie alle se-

gnalazioni dei cittadini. Le segnalazioni sono arri-vate anche da via Cola Di Rienzo. Di tweet e divise,però, non se ne sono viste. I furgoni-magazzini pos-sono restare dove sono.

G.S.

COLA DI RIENZO/ 1 - DENUNCE A VUOTO, C'È QUALCOSA SOTTO

Clemente, selfie dappertuttoma non in Prati. Come mai?

La questione del Teatro Valle occupata può ap-parire limpida, trasparente o indecifrabile a se-conda dell’ottica di approccio. Si possonotagliare le gambe ad una esperienza culturaleimportante, strutturata (e autoreferenziale),nata da operatori dello spettacolo e della cul-tura, sostenuta da migliaia di artisti e cittadini?Certo che no, è un vulnus, un affronto sangui-noso. Ma si può consentire per anni su questafalsariga l’esistenza di una esperienza culturalee politica all’interno di una struttura pubblica,peggio, di un bene storico tutelato? Il caso Tea-tro Valle occupato teoricamente potrebbe finirmale, arriva tra capo e collo l’inevitabile inchie-sta della Corte dei Conti che vorrà capire comeè stato possibile lasciare a se stesso un benestorico tutelato appunto, come si sia permessoche diventasse una foresteria e chi ha per-messo che il Campidoglio pagasse le bolletteper tre anni. Il sindaco Marino fa il simpaticocon i turisti, il duro (a parole) con il disastrodella città, ma con il Pd, con la sinistra, con ilmondo della cultura di sinistra ci va con i piedidi piombo. C’è un avviso di sfratto agli occu-panti del Teatro Valle mascherato da un tonosoft . Ignazio Marino la prende alla lontana e inuna nota annuncia: “Stiamo lavorando per ban-dire nel più breve tempo possibile una gara dievidenza pubblica d’intesa con il Mibact“. E av-verte gli occupanti: “Serve anche una assun-

zione di responsabilità da parte degli occupantiche devono al più presto rendere disponibile lastruttura”. Vale a dire, dovete andarvene. Dettoin modo sufficientemente ipocrita. Il TeatroValle – si legge nella nota – è parte fondamen-tale del patrimonio di questa città (…). In questiultimi tre anni, tuttavia, la struttura ha vissutouna forma di contraddizione evidente, che nes-suno si è assunto la responsabilità di affron-tare: da un lato, è chiaro a tutti che la passata

amministrazione comunale non ha lavoratocome doveva e questo può aver motivato l’ini-ziativa di accendere un riflettore su quello spa-zio e impedirne la morte culturale; dall’altrotuttavia, la legalità deve valere per tutti .” E an-cora “Ascolteremo la città, a partire dagli ope-ratori, coinvolgendo fin da subito il Teatro diRoma affinché ci aiuti a disciplinare questatransizione”. Che vergogna.

G.T.

Il pasticcio del Valle occupatoDIETRO I FATTI

Presidi fissi, come bersagli benvisibili. Ecco perché il Gruppodi sicurezza sociale urbana(Gssu) non riesce a contrastarel’invasione degli ambulanti

abusivi con i loro teli, bancarelle o i furgoni-magazzino. Come accade su via Cola diRienzo. Il comandante del I gruppo Prati,Massimo Ancillotti, spiega di non essere a“conoscenza della situazione, perché fuoriRoma. Domani lo segnalerò all’ufficio com-petente”. Clic. Nessuna altra spiegazione, ep-pure quell’Iveco bianco è sulla strada datempo. Nel Gssu parlano di un classico casoin cui un venditore passa dal commercio iti-nerante alla postazione immobile, tenutad’occhio dal magazzino su 4 ruote. Un esempio che, sotto-lineano nel gruppo, non è l’unico."Gli agenti – dichiara Mirko Anconetani, Rsu del Gruppo– sono da mesi vincolati da questa amministrazione in pre-sidi fissi, in zona Castel Sant Angelo, Piazza Risorgimento,Via Ottaviano”. Lo scopo, aggiunge Anconetani, è quello “dicontrastare la vendita di merce da parte degli abusivi. Manoi rischiamo di trasformarci in bersagli ben visibili. Gli in-cidenti sul lavoro non si contano e “cause di servizio che pa-ghiamo con le nostre tasche”. Gli effetti negativi, però, nonfiniscono qui: “La staticità in zone specifiche – continua –non fa altro che aumentare le presenze di venditori illegalinelle vie limitrofe, senza di fatto risolvere il problema”. Nonun bello spot per la battaglia sul decoro che il sindaco Ma-rino dice di combattere.Eppure la via d’uscita l’aveva indicata la Uil Fpl. La stessa

che all’inizio di luglio ha proposto il prefetto Giuseppe Pe-coraro. Lo dimostra una lettera che nel 2013 FrancescoCroce, segretario romano del sindacato, aveva inviato a Ma-rino: mercatini 'etnici' per dare lavoro agli immigrati. Perevitare che la soluzione sia lasciata solo alla repressione e alcontrollo. “Se il presidio intensivo di 5 piazze con 300 uo-mini può far piacere a qualche esercente di quelle zone, ilfenomeno represso si diffonde inevitabilmente nelle areecircostanti, alimentando un crescendo di criticità e richiestenon più fronteggiabili”, si legge nella missiva della Uil cheperò è rimasta lettera morta. “Una proposta inascoltata”, di-chiara Croce. Che aggiunge: “Quello che ci colpisce è cheun prefetto, a 12 mesi di distanza, faccia sua la nostra idea.Significa che l’amministrazione ha perso un anno per trovareuna via d’uscita dall’abusivismo”. L’Iveco bianco ce lo ri-corda.

E quel furgone bianco grida vendetta

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Èpassata la spendingreview di Zingaretti(meno tasse, menopoltrone, menochiarezza) con

un'operazione canguro che hafatto piazza pulita di duemilaemendamenti. Ma quel che restanei corridoi della Pisana è unacoda di veleni quale non si ricor-dava da tempo. Insulti, alta ten-sione e bacheche danneggiate,polemiche, ironie e pesanti sarca-smi hanno caratterizzato questegiornate. Alla fine non si è parlato(né tantomeno sono stati aboliti)i vitalizi retroattivi (i vitalizi giànon ci sono più, continuano aprenderli però gli ex consiglieri egli ex assessori che li hanno ma-turati in passato). una battagliacampale per i grillini che avevanopresentato duemila emenda-menti. Scintille. Nella notte qual-cuno ha danneggiato la bachecadel M5S strappando il materialeesposto. Guarda caso si trattavadegli articoli sui vitalizi Le tele-camere interne di sorveglianzanon funzionavano («nonostantel’appalto costi 1.200.000 euro»),per cui non è possibile risalireagli autori del blitz. Ma è comun-que venuta la Digos. I 5 Stelle,

sulla bacheca danneggiata e svuo-tata, hanno attaccato un post-itironico: «La buona notizia è chesapete leggere", poi hanno riposi-zionato il materiale contro i vita-lizi (un manifestino, ad esempio,ironizza sulla campagna eletto-rale del Pd, «giù le mani dai vita-lizi, ce lo chiede Francesco», contanto foto di Storace) e un altrocartello che spiega: chiunquefosse interessato a questo mate-riale può mandarci una mail«senza dover forzare questa ba-checa approfittando che la tele-camera è spenta». Quanto bastaper scatenare Storace: sulla ba-checa de La Destra è comparsoun manifesto nero con scritto:«Invito ai fedeli. Alle ore 11.00presso la Pisana si celebrerà laSanta Messa in memoria dellaBacheca grillina prematuramentescomparsa. Una prece». Scherziamari. Ma alla opposizione restapoco altro da fare nel palazzo delconsiglio regionale del Laziodove in queste ore si è consumatoun duro confronto in aula sul«collegato», un provvedimentoomnibus che prevede, tra l’altro,un allargamento della fascia dicittadini.

Reporter

La guerra delle bachecheoscura la spending review

QUI PISANA

CRONACHEIlCORRIEREDIROMAmartedì 8 luglio 2014 pagina 6

COLA DI RIENZO/ 2

CRONACHE IlCORRIEREDIROMAmartedì 8 luglio 2014 pagina 7

Il CORRIEREDIROMA

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UN UFFICIO DI PALAZZO CHIGI DIFFIDA UN CONSIGLIERE REGIONALE PER AFFERMAZIONI SUI NOMADI A ROMACOSE MAI VISTE

La questione rom ètroppo seria per esserebanalizzata, ridotta apolemiche e ristretta aduna pagina di giornale.

Tutte le posizioni vanno rispettate etutti i principi vanno condivisi, senzaderive ideologiche ma anche senzaeccessivi sconti a posizioni apriori-sticamente marcate in un senso o nel-l’altro. Riportiamo in questa paginauna vicenda a nostro avviso sconcer-tante, che parte da un intervento de-cisamente forte del consigliereregionale Fabrizio Santori ripreso daun quotidiano locale e da una diffida- non violenta nei termini ma certa-mente nella sostanza -dell’Unar,l’Ufficio Nazionale Antidiscrimina-zioni Razziali della Presidenza delConsiglio dei Ministri. E’ una prassiabbastanza inedita e questo deve farriflettere. Lasciamo la valutazionedell’episodio al lettore, anticipandouna nostra riflessione. Nessuna pre-clusione nei confronti del popolorom, nessun preconcetto sulla loropresenza - importante, massiva -nella capitale. Facciamo scorrere al-cune immagini e alcuni concetti rela-tivi alla situazione romana. Il popolorom è sostanzialmente nomade, viveprevalentemente in case mobili, l’ac-cordo tacito e manifesto insieme èche una amministrazione ospitanteoffra uno spazio ove il passaggio tem-porale di queste “carovane” possatrovare una logica sosta. Nessun ob-bligo, una opportunità. A meno chequeste famiglie itineranti non ab-biamo una residenza certificata, unposto di lavoro riconosciuto, nonrientrino in determinati criteri e ri-spettino regole pubblicamente rico-nosciute non si vede come la sostatemporanea possa comportare daparte della amministrazione l’impe-gno ad integrare questi “ospiti”, a for-nirli gratuitamente di luce ed acqua,di garantire a loro istruzione, lavoro,una casa. Tutte cose che non ven-gono automaticamente garantite airesidenti regolarmente censiti e tas-sati. Stessi diritti dunque ma anchestessi doveri, tasse e rispetto delle re-gole compresi. Fermiamoci qui e la-sciamo da parte il vissuto quotidiano

di una socialità malata, caratterizzatada una comunità che pratica per vi-vere attività al limite o oltre il limitedella legalità o comunque delle leggivigenti. Altra cosa è il concetto di solida-rietà, di accoglienza, di integrazioneche appartiene ad una sfera diversada quella amministrativa e che nonpuò essere legata ad essa. Fuori daglistereotipi una buona fetta degli“ospiti” rom è ormai stanziale, haredditi alti, rifiuta soluzioni che por-tino ad un controllo sociale. Forse lapolitica condotta in merito dallagiunta Alemanno è stata sbagliate

e/o fallimentare. Ma ci si può ragio-nare. Considerazioni, nessuna ri-cetta. Santori nell’articoloincriminato chiede che ci sia un nu-mero chiuso per i nomadi, che vi siaun solo insediamento di transito,ventila l’accompagnamento coattofuori dai confini comunali delle ec-cedenze e il rimpatrio forzato perchi delinque. Ancora, per quanto ri-guarda la questione case popolari ilconsigliere regionale ricorda che c’ètra la popolazione romana chi staaspettando - e in condizioni di indi-genza - da dieci anni una abitazione.Tutto qui.

La questione rom prende una brutta piega

Fabrizio Santori, consi-gliere regionale d’opposi-zione non l’ha presabene, la lettera con tantodi timbro di Palazzo

Chigi . “Ho ricevuto un richiamochiaramente intimidatorio dall’Unar,l’Ufficio Nazionale Antidiscrimina-zioni Razziali della Presidenza delConsiglio deiMinistri, in merito ad al-cune dichiarazioni rilasciate dal sotto-scritto.- spiega - Ritenute xenofobe eoffensive della popolazione rom. Ma quali dichia-razioni razziste ho rilasciato? Facevo appello “al-l’esigenza di prevedere un numero chiuso dinomadi nella città di Roma”, richiedendo “il rim-patrio coatto nei Paesi d'origine per i nomadi nonitaliani che delinquono”. Poi proseguivo: “gliospiti dei campi nomadi devono pagare laluce e

il gas". Concludendo che“vanno espulsi dal terri-torio cittadino tutti co-loro che risultano averedei redditi o addiritturacase di proprietà nei pro-pri Paesi di origine”.La sua reazione?L’Unar è un carrozzoneda abolire, che mangiasoldi. Ma è il baluardodel governo in difesa

della roccaforte del buonismo e della business so-lidarietà e cioè di un’economia e di una culturache esistono nel nome di uno sbandierato anti-razzismo fine a sé stesso. Il tutto finanziato daicontribuenti. Anche dal sottoscritto, che a diffe-renza loro ha comunque un mandato popolareteso alla tutela della legalità, del decoro e della di-

fesa delle regole base della nostra civiltà. E che in-tendo rispettare.

In fin dei conti le hanno fatto un fa-vore…

L’Unar mi richiami ancora, perché sottoscrivereinuovamente tutto. Esistono tantinomadi conconti correnti bancari a 5 zeri. E c’è chi lavora tuttii giorni per mantenere i campi rom. E tanti con-cittadini indigenti non ricevono alcun sussidio,subendo la discriminazione quotidiana dell’esserenon nomadi. Ma mandano i figli a scuola, nonprovocano fumi tossici, non occupano abusiva-mente spazi della città. Sanno convivere con lacittà, rispettano le donne, non rubano rame. Nonè possibile che un organo del governo attacchi unconsigliere di opposizione per aver chiesto di ap-plicare le leggi. Ma fa parte anche questo dell’as-surdità di questa Nazione. Che però noicontinuiamo ad amare. Noi…

«Nomadi, l’Unar vuole intimidire il mio mandato popolare»

L'INTERVISTA/ IL CONSIGLIERE REGIONALE SANTORI SI SPIEGA

L'UNAR DIFFIDA FABRIZIO SANTORI

Egregio Consigliere,

in attuazione della direttiva

comunitaria n.200/43 CE, il de-

creto legislativo 9 luglio 2003,

n.215, ha istituito in Italia, nel-

l'ambito della Presidenza del

Consiglio dei Ministri, Diparti-

mento per le Pari Opportunità

l'UNAR - Ufficio Nazionale An-

tidiscriminazioni Razziali -

avente il compito di garantire

efficacemente il principio di

parità di trattamento e di non

discriminazione, indipenden-

temente dalla razza o dall'ori-

gine etnica, tenendo conto

dell'esistenza di forme di raz-

zismo a carattere culturale.

La normativa citata ha affi-

dato all'Ufficio, fra gli altri, i

compiti di fornire in autono-

mia di giudizio, ausilio e assi-

stenza alle vittime .

Tra le varie segnalazioni per-

venute all'Ufficio figura quelle

riguardanti alcune afferma-

zioni attribuite a Lei nei con-

fronti della locale comunità

Rom. In particolare, secondo

l'articolo dal titolo "Santori:

«Nomadi a numero chiuso e un

solo insediamento di tran-

sito»" pubblicati in data 17

aprile u.s. sul quotidiano on

line Il Tempo.it Lei avrebbe ri-

lasciato alcune dichiarazioni

dal contenuto discriminatorio

nei confronti dell'etnia Rom.

Esaminando con attenzione il

contenuto delle Sue afferma-

zioni, questo Ufficio, pur nel-

l'intangibilità del principio di

libera manifestazione del pen-

siero, garantito dalla Costitu-

zione italiana, non può non

esprimere le proprie perples-

sità in ordine alle posizioni

espresse nei confronti della

popolazione Rom.

L'uso di stereotipi negativi col-

legati a una determinata

etnia, oltre a essere un'inde-

bita generalizzazione, contri-

buisce ad alimentare l'odio

verso una comunità già bersa-

glio di campagne di odio raz-

ziale.

Ciò posto, si chiede di voler

considerare l'opportunità, per

il futuro, di trasmettere alla

collettività messaggi di di-

verso tenore. La convivenza

pacifica tra le persone indi-

pendentemente dalla loro ori-

gine nazionale è il contesto

migliore nel quale si possono

affrontare e risolvere, nel de-

mocratico dibattito tra idee di-

verse, i complessi problemi

sociali.

Nel ringraziarLa per l'atten-

zione che vorrà riservare alla

presente nota e, nell'attesa di

un cortese riscontro, porgo di-

stinti saluti .

Cons. Marco De Giorgi

No a quelle frasirazziste

di Giulio Terzi

LazioLaziola

del

anitàSSNUMERO 22 ANNO LXVII MARTEDÌ 8 LUGLIO 2014

SCENARICiociaria, siamo alle barricate

a pagina 12

L’INTERVISTA

a pagina 14

“Chirurgia vascolare,servirebbe una regia”

Aziende sanitarie, Aziende ospedaliere, Policliniciuniversitari ed infine IRCCS. Tipologie di strut-ture diverse, un minimo comun denominatore,quello del numero dei posti letto. Che possono au-mentare o diminuire e che vanno anche confrontati

con le strutture accreditate e convenzionate e con gli istituti sa-nitari religiosi dei quali abbiamo parlato ampiamente la scorsasettimana. L’unica azienda che non ha posti letto, e quindi nonsi deve confrontare con altre è quella dell’emergenza sanitaria,L’Ares 118. Azienda atipica con mission precisa, salvare viteumane. E’ iniziata la campagna “L’estate sicura”, ad esempio,una delle iniziative maggiormente attese nel periodo estivo dalmare ai monti. Ma senza una logica. Si organizza il servizionella provincia di Latina, ad esempio e intanto l’Ares 118 ter-mina le convenzioni con le società appaltatrici dell’emergenzasanitaria. Nell’isola di Ponza, governata con capacità ed intel-ligenza dal collega giornalista Piero Vigorelli, si è chiuso il ser-vizio pubblico e si è affidata l’incombenza a privati. C’è qualcosache non va. Per anni l’emergenza sanitaria in mare è stata ilfiore all’occhiello dell’Ares 118, mentre quest’anno il litorale del

Lazio è monopolio di Croci private che sembra, così si dice nelpalazzo di Via Rosa Raimondi Garibaldi, non avrebbero i re-quisiti richiesti dalle normative regionali vigenti. C’è il rischiodi vedere i Nas inseguire, sulle strade del Lazio, le ambulanze inappalto all’Ares 118 (quale sia il reale numero di autisti, barel-lieri e infermieri su ogni mezzo non è dato saperlo, comunquedi medici non si parla). Tutto in alto mare? Qualche anno fa unPresidente di Regione, usufruì tempestivamente, per un proprioincidente sul Litorale di un mezzo di soccorso marittimo del-l’Ares 118. Siamo convinti che Zingaretti, tutto casa e chiesa (e per chiesa intendiamo la Regione Lazio) non avrà bisogno del118. Mentre “buttiamo giù” questo pezzo ci chiamano in reda-zione i fornitori dell’Ares informandoci di non ricevere paga-menti per i servizi prestati da ben 7 mesi. Infatti questi fornitorinon risultano inseriti nel “Portale dei pagamenti” e quindi nonhanno la possibilità di chiedere nulla al Direttore Generale e alDirettore Amministrativo dell’azienda. Ma ci raccontano ancheche mentre i fornitori non sono pagati, si appalta la costruzionedi una cabina elettrica per la centrale operativa del 118, per lamodica cifra 365.000 euro. Ancora, pare che la centrale di Via

Portuensi tenti di non pagare - la storia va avanti da mesi i anchel’appalto dell’elisoccorso, spesso determinante nei casi di codicerosso e che quotidianamente salva vite umane in pericolo trasfe-rendole con l’elicottero nei Dea di secondo livello della Regione.Tanti segnali di disagio. Preoccupanti proprio in virtù della cru-ciale mission dell’Azienda.Peraltro non possiamo non ricordarel’efficienza e la capacità professionale del servizio dell’Ares 118dimostrate in occasione di grandi eventi con centinaia di mi-gliaia di persone, come è avvenuto per la santificazione dei duepapi. Ancora non sono partite le proteste dei sindaci della pro-vincia di Roma che hanno subito nei propri territori la soppres-sione di postazioni del 118. Anche il sindaco Marino(ricordiamo che di professione fa il medico) fa sopprimere unapostazione dell’Ares 118 della periferia di Roma con la scusache i locali dovevano servire ad altro: a tutt’oggi non sono statiancora destinati a nulla. Insomma, c’è parecchio che non fun-ziona nel quadrante dell’emergenza e nessuno interviene. Passiper la chiusura e lo spostamento dei posti letto. Ma le postazionidel 118 non vanno chiuse. Mai. Ci potrebbero salvare la vita.

Il Corvo

L’azienda dell’emergenza? È in rianimazione

Laziola delSSanità Lazio LA MAPPA DEL POTERE

Asl Roma A CENTRO STORICODirettore Generale Camillo RiccioniDirettore sanitario Barbara GiudiceandreaDirettore Amministrativo Alessandro Moretti

Asl Roma B CENTRO STORICODirettore Generale VITALIANO DE SALAZAR

Direttore sanitario Maria Cedrola Direttore Amministrativo Sabrina Cenciarelli

Asl Roma C EUR E DINTORNIDirettore Generale CARLO SAITTO

Direttore sanitario Marina CapassoDirettore Amministrativo Silvia Cavalli

Asl Roma D DA TRASTEVERE A OSTIADirettore Generale Vincenzo PanellaDirettore sanitario Flavia Simonetta PirolaDirettore Amministrativo Filippo Coiro ff

Asl Roma E DAL VATICANO A BRACCIANODirettore Generale Angelo TaneseDirettore sanitario Mauro Goletti Direttore Amministrativo Maria Velardi

Asl Roma F CIVITAVECCHIADirettore Generale Giuseppe QuintavalleDirettore sanitario Francesca Milito Direttore Amministrativo Lauro Sciannamea

Asl Roma G TIVOLI, GUIDONIA, SUBIACODirettore Generale GIUSEPPE CAROLI

Direttore sanitario Federico GuerrieroDirettore Amministrativo Daniele Aguzzi

Asl Roma H CASTELLI, ANZIO, NETTUNODirettore Generale FABRIZIO D’ALBA

Direttore sanitario Narciso MostardaDirettore Amministrativo Francesca Merli

Asl ViterboDirettore Generale LUIGI MACCHITELLA

Direttore sanitario Patrizia ChierchiniDirettore Amministrativo Daniela Donetti

Asl FrosinoneDirettore Generale ISABELLA MASTROBUONO

Direttore sanitario Roberto TestaDirettore Amministrativo Luca Di Maio

Asl LatinaDirettore Generale MICHELE CAPOROSSI

Direttore sanitario Alfredo CordoniDirettore Amministrativo Vania Rado

CommissarioFacente funzioneA rischio?VacanteIn uscita a

LEGENDA

Piccoli aggiustamenti, ma ora si liberano posti importanti

Piccoli aggiustamenti progressivi, in queste settimane. Ma nel breveperiodo qualcosa di importante deve accadere. Le novità riguarde-ranno Ifo e Spallanzani, soprattutto, con ripercussioni su altre

aziende. Fulvio Moirano, al centro tra l'altro di vivaci polemiche, dovrebbeabbandonare le due posizioni che occupa a giorni alterni all'Ifo e allo Spal-lanzani per andare ad occuparsi della sanità piemontese al fianco diChiamparino. Non si si è nemmeno accorti della sua presenza, ora Zinga-retti dovrà decidere cosa fare dei vertici dei due Irccs. Posizione ambiguaanche al S.Filippo Neri, dove chissà perché c'è un commissario straordi-nario, Talese, che è anche il direttore generale della Asl RmE. Annessionein vista? Niente di più probabile, ma alla gente non lo vanno certo a dire.

San Giovanni AddolorataDirettore Generale ILDE COIRO

Direttore sanitario Stefano Pompili Direttore Amministrativo Massimiliano Gerli

Sant’AndreaDirettore Generale Egisto Bianconi Direttore sanitario Francesco Stella ffDirettore Amministrativo Angelo Scozzafava

San Filippo NeriCommissario Angelo Tanese Direttore sanitario Patrizia Magrini ffDirettore Amministrativo Manuel Festuccia ff

San Camillo ForlaniniDirettore Generale Antonio D’UrsoDirettore sanitario Francesco CorteseDirettore Amministrativo Alessandro Cipolla

Policlinico Universitario Umberto IDirettore Generale Domenico AlessioDirettore sanitario Amalia AlloccaDirettore Amministrativo Marta Branca

IfoDirettore Generale Fulvio Moirano (COMM. STRAORD.)

Direttore sanitario Marina CerimeleDirettore Amministrativo Giorgio Marianetti

AZIENDE OSPEDALIERE

Asl RietiDirettore Generale Laura FigorilliDirettore sanitario Marilina ColomboDirettore Amministrativo Maurizio Greco

SpallanzaniDirettore Generale Fulvio Moirano (COMM. STRAORD.)

Direttore sanitario Andrea Antinori ffDirettore Amministrativo Lorella Mengarelli

Ares 118Direttore Generale MARIA PAOLA CORRADI

Direttore sanitario Domenico Antonio IentileDirettore Amministrativo Francesco Malatesta

martedì 8 luglio 2014 pagina 10

Laziola delSSanità LazioPRIMO PIANO

Zingaretti come l'uomo della Michelin:colpito, oscilla. Ma non cade mai

L’EDITORIALE

ORSINO

S dellail

CHI SALEdall’alto Luca GramazioIsabella Mastrobuono e Fabrizio Santori

CHI SCENDEdal basso Fulvio Moirano, Giuseppe Quintavalle e Francesco Bevere

Manager assediatidalle emergenzesi salvi chi può

Èun brutto momentoper i manager dellasanità targata Zin-

garetti. Hanno ordini dallaGiunta e i manifestantifuori dalla porta. Quelloche manca è una politicache guidi la gestione dellacosa pubblica. È assediatoMichele Caporossi a La-

tina (e si difende male) è assediata la IsabellaMastrobuono a Frosinone (è di altra pasta, sela cava); è nei guai Giuseppe Quintavalle a Ci-vitavecchia: gli è scoppiato il caso dei maltrat-tamenti alla Rsa, i grillini denunciavano datempo, lui faceva lo gnorri, Deve pensare anchea Bracciano, dove l'amministrazione fa le barri-cate in difesa dell'ospedale. Sembra fuori regi-stro Maria Paola Corradi, paracadutata allaguida dell'Ares 118 non ha mai nascosto la suairritazione: risultato, se ne sta barricata, non co-munica e non gestisce. Quando si muove, sba-glia. Non si capisce cosa pasticci Angelo

Tanese diviso tra due poltrone (Il S.Filippo Nerifa tenerezza, è in piedi per miracolo); infine Ful-vio Moirano, con un piede sulla porta e l'altrosu due portoni (Ifo e Spallanzani), come si fa agestire in queste condizioni? Il caso S.Lucia noncompatta l'opposizione ma mette in linea le pro-teste. Attacca a fondo Luca Gramazio (Fi), sisbraccia Antonello Aurigemma (Fi), perfinoAdolfo Lena e Riccardo Agostini (Pd) pre-mono su Zingaretti perché si comporti come sideve. M5S la sua parte l'ha già fatta, FabrizioSantori è uno che spinge sempre al massimo.Zingaretti e i suoi prendono tempo, MaurizioVenafro, Alessio D’Amato e Flori De Grassifanno melina, il Ministro Lorenzin evita di pre-senziare ad convegno internazionale all'Istitutodi via Ardeatina, il direttore generale del Mini-stero, Francesco Bevere, non risponde a maile telefonate, rifiuta il dialogo e le spiegazioni.Chi mollerà per primo? Del resto la denuncia inProcura e l'ipotesi di reato ci sono, qualcunoprima o poi raccoglierà la sfida. Incredibile il si-lenzio dei giornali. Come se avessero il bavaglio.

L a situazione è al col-lasso, il termometrodelle proteste salegiorno dopo giorno. Su-biaco, Monterotondo,

Bracciano, Marino, Sora, Cassino.All'orizzonte c'è anche Velletri men-tre nuovi fuochi di scandali e di po-lemiche nascono da Civitavecchia (ilcaso degli arresti per la Rsa è clamo-roso) e dal Pontino. Il sistema scop-pia, non c'è niente da dire. Avevamoappena finito di scrivere sull'enfasicon la quale Zingaretti aveva sban-dierato quei quattrocento milioni dibonus per il riconteggio degli abi-tanti del Lazio. Pare che il governonon sia così disposto a darglieli sic etsimpliciter. C'è dell'altro di cui nonsiamo a conoscenza? Problema suproblema, criticità su criticità. At-torno alle strutture sanitarie romanee laziali è ricomparsa la selva dellebandiere sindacali, sono tornati glistriscioni, segno di profondo males-sere. Sono decine gli ospedali, le cli-

niche con l'acqua alla gola. Zingarettinon sa che fare, non ha l'autonomia ola capacità di affrontare e risolvere lequestioni. Che sono tutte aperte.Non bastano certo le tre case della sa-lute a cambiare la situazione. Nonfunziona nulla, l'Ares 118 è allosbando gestionale. le campagneestive sono all'acqua di rose, non fun-ziona l'assistenza, non funzionano inuovi direttori generali. Come si puòprogrammare in queste condizioni? Eil caso Moirano, discutibile e di-scusso, come lo chiudiamo? Quandol'attuale commissario di Spallanzanie Ifo se ne volerà a Torino ci sarannomanager pronti a rimpiazzarlo? Ecosa succede al S.Filippo Neri, com-missariato senza tanta pubblicità egestito dal direttore generale dellaRmE? E che dire dell'operazione For-lanini, piazzata anche in questo casotra le righe di un provvedimento ge-nerale sulla spending review (sollevala questione il solito consigliere d'as-salto Fabrizio Santori)? Si cominciaa mettere in vendita, e in tempi brevi,lo storico ospedale di Monteverde.C'è da fare cassa, non si discute. Igrillini si strappano i capelli, presen-tano ordini del giorno,mozioni, in-terrogazioni. Ma non scalfiscono lafaccia di bronzo degli Zingarettiboys. Il capogruppo di Fi Luca Gra-mazio non lascia passare giornosenza affidare alle agenzie una notapolemica. Nell'aria c'è lo spettro dellavicenda del S.Lucia, C'è una denun-cia in Procura che chiama in causacon nome e cognome i responsabilidi una situazione raccapricciante.L'omino della Michelin che siede alvertice della Regione non fa unagrinza, lo colpisci e lui torna in posi-zione verticale. Solo Renzi, forse,può salvare il salvabile.

martedì 8 luglio 2014 pagina 11

Non tutte le pro-teste nasconocon il buco, nelsenso che nonsempre la de-

nuncia di questo o di quel dis-servizio, nel settore sanità, hapieno fondamento. Se protestac’è e viene segnalata deve co-munque trovare una risposta.In queste settimane, in questimesi, sull’area ciociara si è ri-versato un fuoco potentissimoda parte dell’op-posizione. M5S,Fi, La Destra,hanno picchiatoduro, La casa dellasalute di Ponte-corvo (indimenti-cabile ilclamoroso blitzdei consiglierigrillini), l’ospe-dale di Sora,quello di Anagni.Polemiche, marce e scioperidella fame dei sindaci, incontridi fuoco con Zingaretti. È fintroppo ovvio che da quelleparti le cose non vanno bene eche nella strategia della Giuntaci sono dei punti che stridonofortemente con le esigenze delterritorio, con le istanze dellapopolazione. L’ultima bordatanell’ordine di tempo viene daun intervento del dinamicis-simo consigliere regionale Fa-brizio Santori. Per correttezzaabbiamo girato tutto a IsabellaMastrobuono, da alcuni mesidirettore generale della Asl fru-sinate. Un manager duro, de-terminato e con unagrandissima esperienza di ge-stione. Ma anche persona pra-tica, che da un lato non si faintimidire dalle proteste dipiazza, ha sempre l’intelligenzae l’umiltà di voler capire, dicercare il confronto. E soprat-tutto di risolvere i problemi.Nel mirino il vecchio ospedaledi Veroli, un ancora più vetustoambulatorio per la prevenzionedella Tbc e la situazione (che aprescindere grida obiettiva-mente vendetta) del centralinodella Asl. La Mastrobuonocade dalle nuvole per i primidue punti (quella struttura èmorta da 15 anni, spiega, e ilpoliambulatorio doveva esseretrasformato in Rsa, ma è uscitodalla programmazione), affidaad una nota la sua replica e pro-mette che comunque si recheràa Veroli per vedere di persona ecapire. Allarga le braccia per ilcentralino e ammette. Ma“stiamo lavorando per voi”,precisa e assicura che entro ot-tobre il nuovissimo centralinounico sarà completamente ope-rativo. Da parte nostra segui-remo passo passo l’evolversidella situazione.

Laziola delSSanità Lazio CRONACHE martedì 8 luglio 2014 pagina 12

REALTÀ OBIETTIVAMENTE DIFFICILE E SPECULAZIONI POLITICHE, SITUAZIONE CRITICASCENARI

LA DENUNCIA

C'è la denuncia di diversi cit-

tadini di Frosinone sul poten-

ziale danno erariale che si

riscontrerebbe nelle strut-

ture sanitarie locali. “Oltre al-

l’oramai storico abbandono

dell’ex ospedale di Veroli, ri-

strutturato dalla Regione e

oramai abbandonato a sé

stesso, si riscontra anche

l’abbandono del Laboratorio

di Profilassi Tubercolare di

Viale Napoli. Una struttura di

rilievo con un immobile e uno

splendido giardino lasciati

nel dimenticatoio da questa

Giunta regionale. Ma l’ulte-

riore denuncia che arriva da

moltissimi pazienti riguarda

il centralino della Asl di Frosi-

none. O meglio i centralini dei

Poliambulatori che oggi risul-

tano tre. Uno della Asl e che

risponde al numero A, uno

dell’Ospedale (077518831) e

uno degli Ambulatori

(07752071). Si potrebbe

obiettare che si tratta di un

plus servizio se non fosse

che ognuno dei tre centralini

non sa cosa fanno gli altri

due e grave è il disorienta-

mento degli utenti. Oltre na-

turalmente alla diseconomia

pagata dai contribuenti. Ma

nella gestione Zingaretti può

accadere anche questo e i

nostri Tour della Sanità Ma-

lata stanno piano piano por-

tando allo scoperto assurdità

e sprechi della sanità la-

ziale".

Strutture inutilizzate, un danno erariale?

LA REPLICA DELLA ASL

Ex Dispensario AntitubercolarePer quanto riguarda la strut-tura Ex Dispensario Antituber-colare di Frosinone, sita inViale Napoli, si specifica chetrattasi di struttura non piùutilizzata come bene strumen-tale perché non rientrantenella programmazione sanita-ria. - Deliberazione AUSL Fro-sinone n. 936 del04/10/2007.Tale bene èstato inserito nella Program-mazione Triennale opere pub-bliche anno 2012 – 2014 perla relativa valorizzazione exart. 53 comma 6 D.Lgs.163/2006 e s.m.i. - Delibera-zione AUSL Frosinone n. 1006del 06/12/2011.

Ospedale “Umberto I°” Largo Alfedena – VeroliPer quanto attiene il presidio

di Veroli si specifica che taleprogetto è stato approvatocon deliberazione n. 2012 del06/07/2001 e che il presidioè stato chiuso da circa quin-dici anni. La destinazione delprogetto è per R.S.A. per unnumero di 24 posti letto, nonpiù rientrati nella programma-zione regionale dal 2004 inpoi.

Centralino Unico AziendalePer quanto riguarda i centra-lini telefonici aziendali si spe-cifica che allo stato attuale èin via di completamento l’im-plementazione del sistemaVOIP Aziendale con la crea-zione di un centralino unicoaziendale. Approvato con De-liberazione n. 876 del27/09/2013. Si prevede lacompleta attivazione nelmese di Ottobre 2014.

Quasi tutto in ordine

La situazione generale della sanitàciociara è al limite di guardia, nono-stante gli uomini di Zingaretti cer-

chino di gettare acqua sul fuoco e il dg dellaAsl di Frosinone difenda con energia il for-tino assediato. Le cose non funzionano el'opposizione (politica) sposa e sostiene laprotesta che viene dal basso, dalle ammini-strazioni. Il caso dell'Ospedale di Sora è alcentro dell'attenzione - Zingaretti promettedi risolvere le criticità più evidenti nellafunzionalità del SS Trinità - ma c'è moltoaltro. I casi del pronto soccorso o dei re-

parti di Ematologia, Pediatria e Neonoa-tologia dell'Ospedale Spaziani di Frosi-none sono emblematici. Come lo sonoquelli di Ortopedia e Pediatria di Sora,dove il Sindaco ha posto in essere un gestoeclatante, pur di avere adeguate risposte.Particolare Attenzione destano ancora iReparti di Urologia e Gastroenterologia diCassino e Ginecologia e Medicina di Alatri.Se 27 sindaci assediano la Giunta, se scat-tano occupazioni, sit-in, incatenamenti aicancelli non basta certo la nota rassicu-rante della Regione a placare gli animi. E

intanto si aggiunge la questione dell'ospe-dale di Cassino, rischio chiusura di alcunireparti, con alcuni membri dell'ammini-strazione pronti ad un presidio ad oltranzanella sede della Azienda sanitaria ciociara.Deve accadere qualcosa di irreparabileperché si trovino le soluzioni adeguate? E'la politica che comanda, dicono i manuali,i manager devono gestire emergenza e quo-tidianità. Ma la politica in questo caso èrappresentata da una Giunta che in temadi programmazione sanitaria non sa chepesci pigliare.

Sora, Cassino, Alatri, bombe ad orologeriaLA GIUNTA GETTA ACQUA SUL FUOCO, I SINDACI PREMONO

Ciociaria, siamo alle barricate

A sinistra il direttore generale dell’Asl di Frosinone, Isabella Mastrobuono; sopra l’ospedale di Sora

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Ogni giorno osserviamo il Paesee ci impegniamo per contribuire a migliorarlo

Fondazione Roma: storica, privata, indipendente.

La Fondazione Roma è un esempio nel panorama nazionale delle fondazioni di origine bancaria. Un passato, quello

bancario, che ci siamo lasciati alle spalle per perseguire la nostra visione del futuro in forma privata e diretta.

La gestione oculata e professionale del nostro patrimonio ci permette di assicurare costantemente risorse per

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l’Assistenza alle categorie sociali deboli, l’Istruzione, l’Arte e Cultura - progetti stabili per lo sviluppo del

Mediterraneo e attività di Think Tank sulle grandi tematiche socio-politiche, economiche e culturali del nostro Paese.

La Fondazione Roma è attenta ai bisogni delle categoriesociali deboli, a cui dà risposta attraverso lo «Sportellodella solidarietà» della Fondazione Roma-Terzo Settore,che sostiene e incentiva iniziative di realtà non profitfondate sui valori della solidarietà, della mutualità, dell’inclusione di persone svantaggiate.

Chirurgia vascolare, nonè certo emergenzacome accade ad altrisettori della sanità la-ziale ma un certo af-

fanno c’è. Servirebberoprogrammazione e una regia più accu-rata. I costi sono sicuramente moltoelevati, poiché le patologie sono com-plesse e ad alto rischio soprattutto per-ché si tratta di pazienti anziani,cardiopatici e diabetici. Per contenerele spese sarebbe preferibile che solo al-cuni centri si occupassero di questabranca della chirurgia. Invece c’ètroppa dispersione di risorse nel terri-torio ovviamente a discapito dei pa-zienti. Così spiega la situazione PaolaTabbi, aiuto nella Divisione di Chirur-gia Vascolare dell’Azienda OspedalieraS.Giovanni-Addolorata e responsabiledel DH di chirurgia Vascolare del-l’Ospedale Israelitico dove esegue circa400 interventi l’anno.

Di cosa si occupa la ChirurgiaVascolare?

La chirurgia vascolare è una brancadella chirurgia che si occupa del tratta-mento chirurgico delle patologie dellearterie e delle vene. Vengono trattatemalattie, traumi e malformazioni deivasi, In collaborazione stretta interdi-sciplinare con l’angiologia e la radiolo-gia interventistica.

Di quali risorse avrebbe biso-gno?

Bisognerebbe implementare loscreening dei pazienti vasculopaticiattraverso la medicina generale, ladiagnostica non invasiva, e la cono-scenza delle linee guida. Ciò permet-terebbe di incrementare laprevenzione e di migliorare l'inqua-dramento del paziente che giunge-rebbe dallo specialista solo in realenecessità. L'età media dei pazientivasculopatici si aggira intorno ai 65anni, in prevalenza uomini, frequen-temente affetti da comorbilità (co-ronaropatie, ipertensione arteriosa,diabete, dislipidemia e abitudine ta-bagica. Gli interventi chirurgici sonoefficaci e risolutivi quod vitam equod valitudinem, ma è necessarioche il paziente cambi anche le sueabitudini di vita. La maggior parte diloro, ad esempio, nonostante i divieti,torna a fumare, oppure non correggele proprie abitudini alimentari, non os-

serva la giusta dieta. Ecco il problemadi una corretta informazione e preven-zione che dovrebbe partire già dal me-dico di famiglia.

Che problemi ci sono nelLazio in temi di politica sani-taria?

Ci sono stati periodi peggiori in pas-sato, conosciamo tutti la situazionedella nostra Regione. Auspichiamouna politica che agisca sostanzial-mente sugli sprechi e che possa dareuna risposta precisa alle necessità diuna popolazione di utenti semprecrescente (la popolazione sta invec-chiando), centralizzando le risorse.Ecco perché credo fermamente chei centri ad alta specializzazione do-vrebbero essere di meno ma non"mortificati" da politiche di rispar-mio. Qualcosa si sta muovendodopo l’immobilismo degli anni pas-sati, ma la politica della Regione

deve fare ancora molto. Nell'ospedalein cui lavoro, nei reparti ad alta specia-lizzazione ad esempio non abbiamo daalcuni anni dirigenti di 2° livello. E'

un'anomalia e un segnale di precarietàche non giova né agli operatori di sa-nità, né ai pazienti.

Lei opera nel DH di chirurgiaVascolare dell’OspedaleIsraelitico. Per un certo pe-riodo è stato nel mirino deimedia. Come vanno le cose?

L’Ospedale Israelitico è in una posi-zione idilliaca. È lì perché funziona edeve funzionare. Sicuramente c’è un’at-tenzione diversa nei confronti del pa-ziente, inteso come persona e noncome numero. Inoltre le liste d'attesasono molto più snelle. sono soddi-sfatta del mio lavoro e del mio ruolo, civuole impegno e passione per crescereprofessionalmente e anche per non ar-rendersi davanti alle difficoltà di ge-stione della professione stessa. Bastipensare a quanto frequentementesiamo oggetto di contenziosi medico-legali, alimentati anche dai media. Pernoi donne chirurgo inoltre si perpetrauna discriminazione ancora per il rag-giungimento di posizioni apicali, no-nostante i dati evidenzino come lapercentuale di donne nel Servizio Sa-nitario Nazionale sia sensibilmente au-mentata, nonostante la competenzadimostrata, e il fatto che la presenzafemminile possa diventare un fattoredeterminante di arricchimento per unasempre maggiore appropriatezza dellecure, la strada della carriera apparesbarrata. Chissà perché…

Laziola delSSanità Lazio CRONACHE martedì 8 luglio 2014 pagina 14

PARLA PAOLA TABBI, CHIRURGO AL S.GIOVANNI ADDOLORATA E ALL'OSPEDALE ISRAELITICOL'INTERVISTA/ 1

Manca la programmazione, troppa dispersione di risorse sul territorio, pagano i pazienti

“Chirurgia vascolare,servirebbe una regia”

di Francesco Vitale

Con il diffondersi di Internet e delle nuove tecnologie di comunicazione,il mouse si è ritagliato uno spazio importante nella nostra vita quotidiana.L’utilizzo eccessivo dello strumento può indurre a patologia tecnologica:la tendinite da mouse. Quest’ultima comporta una grave infiammazionedel pollice e non ha nulla a che vedere con la sindrome del tunnel carpale(nervo del polso compresso da un legamento, ndr). Tra i soggetti più espo-sti annoveriamo coloro che per motivi professionali utilizzano il computercon grande intensità e frequenza: grafici, disegnatori e programmatori.Cause, sintomi e terapie. Con il contributo del Dott. Massimo Massarella,Medico Chirurgo specializzato in Ortopedia e Traumatologia.

Dott. Massarella, che cos'è la tendinite da mouse?"Un'infiammazione che interessa alcuni tendini del pollice, collegata all'uso frequente dellostrumento. La tendinite da mouse è una sindrome da sovraccarico del tendine adduttorelungo del pollice e del tendine breve estensore, dettata da particolari movimenti".

Nello specifico, quali movimenti determinano l'insorgenza della patologia?"Ovviamente, per spostare il cursore sul videoterminale è necessario compiere dei movi-menti con il mouse. La pressione esercitata dal braccio e dalla mano sullo strumento di la-voro, il primo dito in abduzione, portano all'infiammazione dei suddetti tendini".

Quali sono i sintomi più evidenti? "Possiamo riscontrare dolore e difficoltà di movimento del polso e del pollice".

I malati aumentano in maniera esponenziale. Quali consigli si sentedi dispensare? "Non bisogna trascurare sintomi e campanelli d'allarme: se la patologiaviene trascurata degenera con particolare danno a carico dei tendini. Al-cune volte si associa anche una sofferenza del nervo mediano con pre-senza di formicolii alla mano, prime tre dita e diminuzione della lorosensibilità".

In questi casi che genere di trattamento si privilegia?"La terapia prevede l'uso di un opportuno tutore che mette il pollice a ri-poso (rizosplit), antinfiammatori ed antidolorifici locali, terapia fisica,tecarterapia e ionoforesi. Nei casi più acuti, potrebbe rendersi necessarioil trattamento chirurgico".

Dott. Massimo Massarella

Medico Chirurgo

Specializzato

in Ortopedia

e Traumatologia

LA TENDINITE DA MOUSEUna sindrome connessa all'uso delle nuove tecnologie.

Il Dott. Massimo Massarella spiega: “Se la patologia viene trascuratadegenera in una tenosinovite stenosante o Morbo di De Quervain”

di Paolo Brandimarte

Casa di Cura Villa Stuart

Via Trionfale, 5952 (00136 Roma)

06. 355281 – 06. 35528200/308 www.villastuart.it

Villa Stuart: Servizio di Ortopedia e Traumatologia

G iovane (31 anniappena com-piuti) ma giàquotato ed ap-prezzato in Italia

e all’estero Valerio Chiurchiù èuno dei ricercatori emergentinel ristretto panorama italiano,la sua fama ha varcato gli oriz-zonti nazionali prima e poi euro-pei. Nei laboratori dellaFondazione S.Lucia ha presoparte ad una ricerca di grossospessore nel quadrante dellasclerosi multipla e su quella di-rettrice sta procedendo spedita-mente. E’ per lui una stagione disuccessi e soddisfazioni scaturitianche da impegno e dedizionetotale a questo lavoro. Affettodalla sindrome di Silver-Russell,un raro disturbo della crescita,vive la ricerca - che è diventatalo sviluppo di una sorta di voca-zione - come una sfida personaleper la salute ed il benessere col-lettivo. Abbiamo fatto con lui ilpunto sul suo lavoro pressol’Istituto di via Ardeatina.

Il passo avanti che avetecompiuto nell’ambitodella ricerca sulla Scle-rosi Multipla è stato no-tevole. Come procede illavoro?

In seguito alla scoperta del-

LazioLazioladelSSanità

Supplementodi ONLINE-NEWS

Quotidianodi informazioneindipendente

Iscritto al Tribunale di Roma n.437/2009

dall 18/09/2009

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direttore responsabileGiovanni Tagliapietra

stampaArti grafiche Boccia spa

via Tiberio Claudio Felice, 784131 Salerno

PARLA VALERIO CHIURCHIÙ, RICERCATORE DELLA FONDAZIONE S LUCIA IRCCSL'INTERVISTA/ 2

Laziola delSSanità LazioSANITÀ&RICERCA

l’anno scorso che concernevanell’aver individuato nei pazientiaffetti da Sclerosi Multipla alcunimeccanismi che portano al mal-funzionamento di una delle cel-lule del sangue che ha funzioniprotettive e che regola il com-portamento e l’azione delle cel-lule che invece causano il dannonella malattia, la mia ricerca (incollaborazione con il prof.Mauro Maccarrone dell’Univer-sità del Campus Bio-Medico diRoma, con il dott. Luca Batti-stini dell’unità di Neuroimmu-nologia della Fondazione SantaLucia e del dott. Diego Centonzedella Clinica Neurologica del-l’Università Tor Vergata diRoma) si sta focalizzando nelcomprendere meglio come que-ste cellule protettive (apparte-nenti alla cosiddetta immunitàinnata) influenzano il comporta-mento di quelle cellule che in-vece causano gli attacchi alcervello. Comprendere meglio leloro interazioni potrebbe portarea ridurre o impedire tali attacchi.

Vi attendete risultati abreve e quale può esserela ricaduta immediata (sec’è) sui malati?

Ci aspettiamo che questa ricercaintanto ci faccia comprenderemeglio come queste cellule del-

l’immunità innata istruiscono lecellule esecutrici del danno, nellasperanza di trovare un nuovobersaglio molecolare su cui potersviluppare nuove soluzioni tera-peutiche soprattutto per i pa-zienti affetti dalle formeprogressive della Sclerosi multi-pla, per i quali non ci sono an-cora farmaci.

Questa ricerca ha avutouna notevole eco negliambienti scientifici in-ternazionali…

È così e la cosa ci gratifica molto.Lo sviluppo del nostro lavorosarà reso possibile grazie al soste-

gno di un pic-colo finanzia-mento che horicevuto perso-nalmente dallaFISM (Fonda-zione Italianaper la SclerosiMultipla). E’ ilmio primo fi-nanziamentoche mi darà lapossibilità diiniziare quindila mia ricercaindipendente,in qualità digiovane ricer-

catore. Ag-giungo, con legittimasoddisfazione, che queste ricer-che sono state anche recente-mente riconosciute a livellonazionale ed internazionale conil ricevimento di 2 premi al mi-glior contributo scientifico: unoricevuto dall’Associazione Ita-liana di Neuroimmunologia euno dalla Società Internazionaledei Cannabinoidi. Questi risul-tati e soddisfazioni professionalihanno anche portato a diversi in-carichi di responsabilità, tra cuil’esser stato recentemente elettoorganizzatore del prestigiosocongresso mondiale Gordon

Conference sul ruolo dei canna-binoidi nel sistema nervoso cen-trale, che si terrà nel 2015.

La fuga dei cervelli al-l’estero è fenomeno de-scritto e raccontato neidettagli, quasi un luogocomune. Come vede ilsuo futuro?

Per ora non ho avuto la necessitàdi emigrare all’estero poiché miè stata data l’opportunità dipoter fare della buona ricerca, inuna struttura eccellente come laS.Lucia, a partire da mie idee.Inoltre, sto attualmente lavo-rando in collaborazione conscienziati di fama mondiale chelavorano nelle strutture più pre-stigiose del mondo, tra cui l’Uni-versità di Harvard a Boston el’Università della California a Ir-vine. Riguardo al mio futuro, im-magino me a gestire un mio unlaboratorio di Ricerca o qui inItalia o all’estero, in base alle pro-spettive e/o proposte che mi sipresenteranno. Quello che possoaffermare con sicurezza è che,vista l’importanza e le eventualiricadute applicative di queste ri-cerche, non sono disposto ascendere a compromessi (moltocomuni in questo campo) bensìritengo sia più giusto puntaresulla qualità e l’eccellenza.

martedì 8 luglio 2014 pagina 15

Sclerosi multipla, la ricerca corre"Dopo la scoperta dello scorso anno sui meccanismi cellulari che alimentano la malattia, la ricerca punta a nuove

soluzioni terapeutiche per i pazienti affetti dalle forme progressive per le quali non vi sono ancora farmaci"

Valerio Chiurchiù, ricercatore della Fondazione S Lucia

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L’accesso al mare è so-stanzialmente garan-tito in tutti gli arenilidi Ostia, ma può av-venire solo negli orari

di apertura e durante la stagioneestiva, in tutto il resto dell’anno ed al-l’imbrunire una passeggiata sul ba-gnasciuga è di fatto vietata, a menoche non si acceda dalle spiagge li-bere. Nel nuovo PUA (Piano Uti-lizzo degli Arenili) ed a seguito diuna decisione del X Municipio, sonostate previste nel “lungomuro” 16brecce (come quella di Porta Pia),denominati varchi di accesso libero,che, per come sono stati concepiti eprevisti hanno scatenato le protestedei balneari. La differenza sta tuttanel concetto di usufrutto dellespiagge che il sindaco Ignazio Ma-rino vorrebbe garantire sempre e co-munque alla città: con i varchi, di circa 15 metrid’ampiezza, sarebbe infatti garantita la possibilitàdi raggiungere la spiaggia ed il bagnasciuga. In so-stanza, sarebbero realizzate una sorta di “canali”di passaggio fino al bagnasciuga sul modello deicanali di lancio già utilizzati nella nautica. “Acce-dere al mare – ricorda Eliseo Franzese, presidentedella Commissione ambiente e litorale del X Mu-nicipio – non significa che ci si può sdraiare aprendere il sole dove capita. Garantire l’accessoal mare, significa permettere di raggiungere age-volmente gli arenili, ma questo non vuol dire poinon pagare i servizi erogati dagli stabilimenti. Sicontinua a fare tanta confusione sull’argomento,anche in malafede, da una parte e dall’altra. Unacosa è certa: i varchi metterebbero tutti d’accordo,ma anche in questo caso, bisognerà sorvegliareper la piena attuazione del progetto”. Sulla que-stione, intanto, il Campidoglio ha inasprito glianimi: i varchi sono stati pensati ed “individuati”senza sentire le parti in causa, le associazioni dei

balneari sono state informate a cose fatte e lostesso è capitato ai rappresentanti del Municipio.Logico lo stop all’iniziativa e l’invito alla ripresadel dialogo: “Nel nuovo PUA non è stata coin-volta la città. – continua Franzese – Non pos-siamo accettare questo modo di procedere, lasoluzione è nella collaborazione, i balneari e lacittà devono collaborare e trovare soluzioni con-divise”. I varchi restano, dunque, in posizione di stallo,mentre i balneari chiedono rassicurazioni e se-gnalano l’altra faccia della medaglia che questoprogetto contiene: “Questa storia rischia di spac-care le associazioni balneari – afferma RuggeroBarbadoro, presidente della Fiba Lazio – certo,nessuno vuole che il varco sia aperto nell’area chedelimita la propria concessione e quando ci siamotrovati dinanzi ad un diktat degli uffici capitolinisiamo insorti. Non siamo contrari al provvedi-mento anche se, di fatto, potrebbe essere inutile.Basterebbe prevedere l’apertura tutto l’anno degli

stabilimenti e non solo estiva come accade oggi.Questo obbligherebbe i concessionari ad esserepresenti ed a sorvegliare gli impianti e quindi gliaccessi anche d’inverno e negli orari notturni. Leconcessioni prevedono un’apertura stagionale el’erogazione dei servizi durante i mesi caldi. Coni varchi sarà più difficile far capire che l’accessoal mare ed al bagnasciuga per passeggiare non farima con distendersi su un asciugamano a pren-dere il sole e ad usufruire, comunque, dei servizierogati da un privato. Inoltre, andrà cambiata l’at-tuale ordinanza di apertura della stagione, dovesi assegna al concessionario la responsabilità sullaspiaggia e lo specchio d’acqua antistante, oggi as-sicurata negli orari d’apertura e domani, invece,dovrà essere garantita H24”. Per la pulizia degliarenili il Municipio ricorda che la funzione deveessere assicurata anche nel periodo invernaledagli stessi gestori e questo principio è stato riba-dito anche nel bando per gli arenili pubblici diNuova Ostia.

LITORALE IlCORRIEREDIROMA

Scontro in Campidoglio sul nuovo PUAACCESO AL MARE, ARRIVANO I VARCHI MA È POLEMICA. IL MUNICIPIO: IL PIANO DEVE ESSERE CONDIVISO

“Donne con la penna”…un appunta-mento con la cultura al femminilenella suggestiva location dell’OpenBar Alta Marea di Ostia (lungomareLutezio Catulo, 6) andrà in scena ognidomenica sera, alle ore 20, fino al 3agosto. A bordo piscina, l’iniziativaideata e organizzata da Manuela Mi-nelli, con la preziosa collaborazionedi Cinzia Marulli, ha previsto una se-rata intermente dedicata alle donnescrittrici, autrici di romanzi, poesie esaggi, le cui opere saranno illustratee commentate da una Giuria diesperti. Domenica 6 Luglio, nell’am-bito del progetto che prevede sei se-rate, è stata la volta del”RomanzoStorico”, con la scrittrice, autrice econduttrice televisiva Cinzia Tani e ilsuo libro “La Storia di Tonia” (Monda-dori Editore), che racconta di un’emi-grante italiana nell’Australia di fine‘800. Domenica prossima, invece, 13Luglio, protagonisti della serata sa-ranno i romanzi con la scrittrice egiornalista Manuela Minelli ed il suo“Femmine che mai vorreste comeamiche” (La Vita Felice Edizioni), unaserie di racconti in cui l’autrice rivoltail drammatico fenomeno dei “femmi-nicidi”, trasformando le vittime in car-nefici. Domenica 20 Luglio, la rassegna let-teraria continua con le favole e conDaniela Scopigno, autrice di “Ho vo-glia di raccontarti una storia” (SinnosEditrice), delizioso libro di favole mi-rabilmente illustrate da Cristiana Cer-retti, che non è soltanto un libro,infatti, abbraccia un progetto adampio raggio a sostegno della ricercaper il Carcinoma Ovarico. Domenica27 Luglio, appuntamento con il thril-ler psicologico, quando la giornalistae scrittrice Paola Picciocchi, presen-terà “Indagine dell’anima” (Città delSole Edizioni), un giallo articolato eappassionante anche per i patiti delparanormale. Domenica 3 Agosto, in-fine, per la narrativa, la scrittrice Si-mona Bertocchi affascinerà ilpubblico con il suo romanzo “LolaSuàrez” (Giovane Holden Edizioni),storia argentina di passione, arte edesaparecidos. Ogni appuntamentoletterario di “Donne con la penna”prevede l’accompagnamento dellemagiche atmosfere musicali di Giu-seppe Natale e Carlo Leoni.

E.B.

IL CASO

di Enzo Bianciardi

Fanno discutere le analisi compiute daGoletta Verde di Legambiente sulla qua-lità delle acque del Lazio che in 13 loca-

lità su 24 ha riscontrato un livello diinquinamento batterico molto superiore ai li-miti di legge. I risultati della nave degli ambien-

talisti erano però scontati. Le acque più inqui-nate si trovano, infatti, come si dice da anni allefoci dei fiumi, per risanare il mare bisogna par-tire dalle acque interne, una corretta depura-zione porterebbe i benefici attesi a tuttol’eco-sistema marino. Secondo le analisi com-

piute da Goletta Verde l’inquinamento da bol-lino rosso è stato registrato alle foci: del fossoZambra (Marina di Cerveteri), di Rio Vaccina(Ladispoli), del Canale dei Pescatori (Fiumi-cino), del Tevere (Roma-Ostia), del fossoGrande (Ardea). Altre località fortemente in-quinate sono risultate anche: Pomezia, Torva-janica, il lido dei Gigli di Anzio e Nettuno. Il Presidente di Assobalneari Roma, RenatoPapagni ha commentato: “I risultati confer-mano che il Mare di Ostia è pulito, ed infatti, ,non ci sono divieti di balneazione. Se i prelievivengono effettuati a ridosso della foce del Te-vere, è normale che si evidenzi una maggiorepresenza di colibatteri nelle acque. Dal rap-porto pubblicato, le analisi sono state raccoltea campione nella foce del Tevere. Ci chiediamo,a questo punto, ma chi è che si fa il bagno…nel Tevere? I prelievi che contano sono quellidell’Arpa Lazio, la fonte accreditata per il mo-nitoraggio delle acque, analisi effettuate nelmese di aprile, con l’individuazione di quellearee che vengono reputate non balneabili. Edin questo contesto, Assobalneari Roma vuoleprecisare che nelle spiagge di Ostia non sonostate riscontrate aree non balenabili”.

En. Bia.

Il mare di Ostia è pulito

Donne con

la penna…rassegna

di scritturain rosa

REPLICA DI ASSOBALNEARI ROMA A GOLETTA VERDE

martedì 8 luglio 2014 pagina 17

Paolo Ferrara, capogruppo del M5S del X Municipio spara a zero contro un protocollo d’intesa, sottoscritto dal Pre-sidente del XII Municipio di Roma, Cristina Maltese ed il sindaco di Ladispoli, Crescenzo Paliotta, che prevede l’as-sunzione di iniziative ed interventi nel settore turistico, promuovendo, appunto, la spiaggia di Ladispoli, come il “maredi Roma”. “E’ incredibile. Sono stati cancellati di colpo duemila anni di storia. – protesta Paolo Ferrara – Sembraimpossibile che l’attuale maggioranza capitolina ed uno dei Municipi più vasti della città abbiano cancellato Ostia,la porta naturale di Roma al Mediterraneo e lo abbiano fatto senza consultarci od informarci. I servizi di balneazionedi Roma sono il fiore all’occhiello di questa città e Roma, come tutti sanno, è una delle pochissime capitali d'Europache si affaccia sul mare. Promuovere i servizi di Ladispoli, invece che le offerte della propria città, significa andarecontro i propri interessi. E’ preoccupante, infatti, in questo frangente, l'inerzia dell'attuale maggioranza e sopratuttola mancanza di “autorevolezza” del Presidente Andrea Tassone, che hanno permesso quella che sarà l'ennesimapenalizzazione per il nostro territorio". A seguito di questo episodio, il M5S del X Municipio ha presentato un docu-mento che impegna il Presidente Andrea Tassone, a siglare un protocollo d'intesa con tutti i Municipi di Roma affinchévengano stilati i relativi accordi per la promozione dei servizi del litorale romano. En. Bia.

IL M5S DENUNCIA: UN MUNICIPIO ROMANO PROMUOVE IL LITORALE NORD E DIMENTICA OSTIA

Ladispoli non è… il mare di Roma

POLITICA&REGIONEIlCORRIEREDIROMA

ARNAUDI ANTONIOVia Merulana, 139 ARPINI BRUNAPiazza del ParlamentoBALZOTTI LUCIANOVia del Tritone, 152BONELLI ALFREDOVia Roma Libera, 22BRESSI VITTORIAVia Ripetta/Via TomacelliBUFFONI NADIAVia XX Settembre, 96/97CAIAFFA BRUNOLargo del TritoneCAMPONESCHI RITAGalleria Colonna (Alberto Sordi)Largo ChigiCANU ANNASalita de Crescenzi/PantheonCASUCCI SILVANAPiazza SonninoCECCHINI BEATRICEPiazza FarneseCIARDULLI FRANCESCAViale Carlo Felice/San GiovanniCOLASANTI ELENA

Piazza Pasquale Paoli DE CAROLIS ALDOPiazza San Silvestro, 13DE SERIO EDOARDO GALLONI MASSIMOPiazza IndipendenzaDE SILVESTRI WANDALargo Tassoni Corso VittorioDI STEFANO FIORELLA Piazza Cinquecento, 64Via d’AzeglioDURANTINI MARCOVicolo Sciarra /Via del CorsoFARINA ROSSANAPiazza Campo de’ Fiori, 2FERDINANDI MARILISAPiazza della Minerva, 37FERRI SERGIOPiazzale Albania FIORETTI ANDREAViale Trastevere ang. Via MorosiniFURINI ENRICOPiazza del Gesù, 48GIORGETTI MARIA GRAZIAPiazza Capranica

GIUSTI ROBERTAPiazza del ViminaleGRECO MARCOPiazza di Spagna, 57GREGORI BRUNO EREDIVia Zanardelli altezza civ. 16/1LORIA AURORAVia E. Filiberto Altezza civ. 144MANCINI ALBERTOVia della Dogana vecchiaMASINI ANTONIOPiazza Fontanella BorgheseMASSARONI ELISALargo ArenulaMATTEUCCI MARISAPiazza santa Maria LiberatriceMILLO SERGIOVia dei Sabini Via del CorsoNOTARPIETRO ELENAVia Boncompagni, 12/14PERUGINI CINZIAViale ManzoniVia Merulana

RO.MA SRLVia SoraCorso Vittorio EmanueleROMANO FRANCESCOVia Marmorata/Largo GelsominiSIRAMA SNCPiazza Benedetto CairoliSTAIANO MARINAVia Merulana, 204TERASCHI PRISCILLAVia della Scrofa, 101VENDITTI STELLAVia Celimontana, 5VERDONE MARIA ANTONIETTAVia Mario de’ fiori/via della CroceVITELLI MAURIZIOVia Flavia, 52EDICOLAPiazzale Roberto Ardigò EDICOLAPiazza MorelliEDICOLAVia Rosa Raimondi GaribaldiTOMASSI viale Cortina d'AmpezzoBRUGÈ PIERINA Corso di Francia

SI RINGRAZIANO I SEGUENTI ESERCENTI CHE CI OSPITANO E DISTRIBUISCONO OGNI SETTIMANA

SUPERMERCATO PIM CORTINA D’AMPEZZO VIA TRIONFALE, 8044 00135 ROMASUPERMERCATO PIM TORREVECCHIA VIA DI TORREVECCHIA 313 00168 ROMASUPERMERCATO PIM MAFFI VIA PIETRO MAFFI, 114 00168 ROMA SUPERMERCATO PIM FONTANILE VIA DI TORREVECCHIA, 590 00168 ROMASUPERMERCATO PIM ODERISI VIA ODERISI DA GUBBIO, 133 00146 ROMASUPERMERCATO IPERFAMILY VIA DI TORREVECCHIA, 1050 00168 ROMASUPERMERCATO PIM NEWTON VIA FELICE BELLOTTI, 2 00151 ROMASUPERMERCATO PIM CASALOTTI VIA PIEDICAVALLO, 39 00166 ROMASUPERMERCATO PIM IGEA VIA IGEA, 42/44 00135 ROMASUPERMERCATO PIM BIOLCHINI VIA LUIGI BIOLCHINI, 15 00146 ROMASUPERMERCATO PIM BRAVETTA VIA DI BRAVETTA, 403 00164 ROMASUPERMERCATO PIM VIA TERESA DE GUBERNATIS SNCSUPERMERCATO PIM VIA VIARA DE RICCI, 51

edicoleedicolesupermercatisupermercatiECCO DOVE TROVARCIECCO DOVE TROVARCI

martedì 8 luglio 2014 pagina 18

IL CASO/ 1

La stagione è comin-ciata, pur tra le milledifficoltà della crisi,la Pontina - soprat-tutto nei week end -

è tornata a riempirsi oltre il li-mite tollerabile. Ci eravamo sve-gliati, qualche giorno fa, con unannuncio shock di VincenzoPozzi, Commissario GovernativoStraordinario : la mitica RomaLatina si farà, indichiamo la datadi apertura dei cantieri e quelladi chiusura. E anche il costocomplessivo. Scenari nuovi, pro-spettive che si aprono, polemicheche si chiudono? Macchè, la cosaè troppo bella per essere vera, esi riapre il dibattito, con l’entratain gioco di una componente checi si aspettava fosse decisamentefavorevole all’opera, i costruttori.Acer e Ance non ci credono epreferiscono mettere finalmentein sicurezza l’esistente. «Comesistema dei costruttori noi siamoovviamente favorevoli al che sifaccia una struttura così impor-tante come la Roma-Latina cheleghi il nord e il sud della costatirrenica - dice Stefano Petrucci,presidente di Ance Lazio - Manella situazione in cui siamo, coni soldi già messi, con le incertezzesul tracciato e sui collegamenti,l'autostrada non si farà mai, so-prattutto nei tempi che sono statidichiarati, ovvero: inizio lavoriad aprile 2015 e fine a dicembre2021». «Quando ci sono possi-bili contenziosi, flussi di trafficonon sicuri e concessioni lunghis-sime, i tempi e i contributi pub-

blici si dilatano incredibilmente.Se non ci sono abbastanza ri-sorse per fare veramente e rapi-damente la Roma-Latina-propone il presidente- Usiamoquei 468 milioni già stanziati persistemare veramente e rapida-mente il tracciato di collega-mento che già esiste,trasformando la Pontina in unasuperstrada ve-loce». Apriti cielo, sirimette tutto indiscussione perl ’ e n n e s i m avolta? - Legam-biente, dopodecenni dilotte contro laRoma-Latina,un'autostrada da sempre consi-derata inutile e dannosa, trova

un inaspettato alleato; al di làdelle derive ambientaliste , di-chiara Roberto Scacchi direttoredi Legambiente Lazio “ va piut-tosto messa in sicurezza la Pon-

tina attraverso l'uso del tracciatoesistente, e va aumentata la qua-lità delle linee di trasporto pub-blico, potenziando quelleesistenti, utilizzate da migliaia di

pendolari che ogni giorno si re-cano nella capitale dal quadrantesud del Lazio”. C’è da perdere latesta e Mario Stirpe, presidentedi Unindustria mette in chiaro lalinea di condotta. «Il sistemadelle imprese del Lazio ed io per-sonalmente siamo da sempre for-temente convinti che lacompetitività della nostra Re-gione passi inevitabilmente perlo sviluppo di alcune infrastrut-ture strategiche per la crescitadel nostro territorio, prima fratutte la Roma-Latina. Sono oltredieci anni che si parla di come ri-solvere le problematiche di mo-bilità dell'area che va da Romaverso il Sud della Regione lungoil litorale ed ora che siamo più vi-cini all'apertura dei cantieri cer-tamente non possiamo tornare alpunto di partenza. Un ceto diri-gente - prosegue Stirpe - si devefar carico, in questo momentostorico, di portare a compimentoun'opera che è per definizione lacartina di tornasole di un cam-biamento strutturale che la no-stra Regione può e deveperseguire, lasciandosi alle spallequell'idea che purtroppo in tuttiquesti anni abbiamo dato di im-mobilità e di incapacità di pren-dere decisioni». Nonrealizzarla, sostiene Unindustria,porterebbe a un danno difficil-mente ammortizzabile. Dunque?Lo sconcerto è grande, restiamoalle fonti ufficiali, inizio dei la-vori aprile 2015, e prepariamoci,con il cuore in gola, ad un’altraestate di fuoco sulla Pontina.

I COSTRUTTORI FRENANO, SI RIAPRE IL DIBATTITOE INTANTO IL TEMPO PASSA INESORABILE

Guerra dei nervi sulla Roma-Latina

Si tratta di una delle priorità per il sistema viario del Lazio, come ha riconosciutoanche l’assessore regionale alle Infrastrutture, che ridisegnerà le zone dell'agropontino e di Roma sud, favorendo anche il rilancio economico dell’intera area. E’un progetto per la realizzazione del quale è stato già approvato il finanziamento dalMinistero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ma l’iter procedurale è ancora in corso. Poco tempo fa l’amministratore delegato di Autostrade per il Lazio (la società dellaRegione che si sta occupando della procedura per l’aggiudicamento dell’opera) haassicurato che dopo l’offerta economica da parte delle imprese che hanno rispostoal bando, se non ci saranno imprevisti, per l’estate 2015 i cantieri potranno aprire.Alla luce di ciò la Federlazio confida in uno svolgimento rapido dei tempi burocraticie un significativo coinvolgimento delle piccole e medie imprese del Lazio nella rea-

lizzazione dell’opera.

IL PARERE/ SILVIO ROSSIGNOLI, PRESIDENTE FEDERLAZIO

È una priorità, va fatta in fretta

POLITICA&REGIONE IlCORRIEREDIROMA

GELATERIA PARADISO VIALE I. MONTANELLI 130MONTANI ICE VIA DI CASALOTTI, 59/A GELATERIA RETRÒVIA BALDO DEGLI UBALDI, 118LA CAFFETTERIA MASSÌ DI SCARDELLA MASSIMILIANOVIA G. ALLIEVO 41 ROMABAR TABACCHI LEANDRIVIA PAOLA FALCONIERI 81 ROMABAR A QUATTRO SRL DI MONTECCHIARI PATRIZIO VIA P. VENTURI 73 ROMABAR DI LA MARCA LUCIANO VIA TOR DE SCHIAVI 153/A ROMAKRISTAL BAR SNC CIRC.NE NOMENTANA, 568-570 ROMABAR GELATERIA TERRA ANNAMARIA, VIA LIVORNO 13 ROMAPASTICCERIA SALENTINAVIA LAGO TANA 51 ROMA(METRO B1 LIBIABAR CIRCO MASSIMO VIALE AVENTINO, 14 ROMAGA MA DA SNCVIALE AVENTINO 28 ROMA

LIBRIZZI GIORDANAVIALE AVENTINO 101 ROMASTINZIANI ANGELOVIALE AVENTINO 78 ROMAGELATERIA PUDDINUVIALE AVENTINO 59 ROMABAR AUGUSTO MASSIMOVIA DEL CIRCO MASSIMO, 5 ROMABAR CIAMPINIVIALE DELLE TRINITÀ DEI MONTI ROMACAFFÈ VAN GOGHVIA DELLA PINETA SACCHETTI ROMABAR GIOVENALEPIAZZA GIOVENALE 6 ROMAVALORANI’S FORUMLARGO CORRADO RICCI, 30 ROMABAR DI AFFATATI PIER MATTEOVIA CLAUDIA 14 ROMABOATTINI BARVIA MASTROGIORGIO 58 ROMABAR DI CAPALDO SIMONEVIA DELLA LUNGARA 39 ROMAALOISE DOMENICOVIALE TRASTEVERE 36 ROMABRONTOLO, ABBIGLIAMENTO BAMBINI, DI SILVI SIMONAVIA STELVIO 12 ROMA

GELATERIA FIOR DI LUNAVIA DELLA LUNGARETTA 96 ROMAGELATERIA MIANI MARIA GIOVANNAVIA DELLA SEGGIOLA 12 ROMABAR ICAVIA GASPARE GOZZI, 61 ROMABAR VIVONAPIAZZA VIVONA 20 ROMABENEVENTO BARVIA ACHILLE FUNI, 32 ACILIAMALI SRL BAR MARTINICAVIA DELLA MARTINICA 151 ROMAZAMA CAFFÈPIAZZA ZAMA 5 ROMAOLD SHAMROCKVIA CAPO D’AFRICA V26/D ROMACAFFÈ MARTINI DI ROSSI STEFANOPIAZZALE DEL COLOSSEO 3 A/B ROMARISTORANTE ALFONSO COUS COUSVIA BRESCIA, 23 ROMAANTICA DOMUSVIA S.GIOVANNI IN LATERANO, 6 ROMAALIVERNINI ROBERTOVIA CASTELFORTE 27 ROMAROCCI DANILOVIA TOR DE SCHIAVI 340 ROMADI MUZIO DOMENICOVIA FEDERICO DEL PINO 62 ROMABAR GASTRONOMIA SGANGA ANTONIOPIAZZA NOSTRA SIGNORA DI GUADALUPE 11 ROMA

BAR NATI STANCHIVIA TOR DE SCHIAVI 306BAR MARIOVIA BRA 15/19 ROMACAFFÈ SCHETTINOVIA SAN MELCHIADE PAPA ROMABAR PASTICCERIA DI COLA FILIPPOVIA RUGGERO ORLANDO 68 ROMALOVE 4 PIZZAVIA PEVERAGNO 52 ROMABAR MEDIANOVIA TRIONFALE 11454 ROMABAR TABACCHI DELLA SALA ANNAVIA PASQUALE II 109,111 ROMAANTICO CAFFÈ DI ROMAVIA GIANNINA MILLI 52 ROMABAR DI MANUEL ARIS VILLANIP.ZA MARESCIALLO GIARDINO ROMABAR BARCOLLANDOVIALE ADRIATICO 139 ROMATRATTORIA DA PAOLO, VIA SAN FRANCESCO A RIPA, 92 ROMAESTETICA-SOLARIUM ESSENZAVIA STELVIO 15/17 ROMAILIOS CUCINA GRECAVIA GASPARE GOZZI, 119 ROMALE PETIT CAFE'VIALE VEGA N.6 ARTE BIANCA PANE, PIZZA, DOLCI E...SFIZIVIALE ADRIATICO, 97

GRAN CAFFÈ 2 SCALINIVIA ACAIA, 34 ROMACAFFÈ VALENTINIPIAZZA TUSCOLO,2 ROMAPIZZERIA AL TAGLIO NON SOLO PIZZAVIA DEGLI SCIPIONI 95 ROMAOASI PARKVIA TARQUINIO COLLATINO 56/58 ROMA

PRESTIGE BARVIA DELLE GONDOLE ANG.PIAZZA SANTA MONICA BETTER CAFFE'VIALE PAOLO ORLANDO 3BAR DUCACORSO DUCA DI GENOVA 124 BAR GELATERIA SISTOPIAZZA ANCO MARZIO 7 PASTICCERIA BAR KRAPFEN PAGLIA PIAZZA ANCO MARZIO 18/19 BAR STABILIMENTO BALNEARE VENEZIALUNGOMARE AMERIGO VESPUCCI N.8 CENTRO SPORTIVO RESORT "LE DUNE"LUNGOMARE DUILIO N.22 BAR GELATERIA "NABIL"PORTO TURISTICO DI ROMA BAR MILELLISVIA CAPITAN CONSALVO N.13 SUPERMERCATO TODISVIA CASTELPORZIANO N.294 (INFERNETTO)

esercizi commercialiesercizi commerciali

OSTIA

martedì 8 luglio 2014 pagina 19

♈ Ariete (21 Marzo-20 Aprile)E’ molto importante per dei tipi impetuosi comevoi tenere a bada l’aggressività. Mercurio e Ve-nere vi favoriscono nelle storie sentimentali,però è necessario frenare Marte che vi rendetroppo impulsivi anche con il vostro amore.Siate più dolci.

♉ Toro (21 Aprile-21 Maggio) Dei buoni progetti che state mettendo in atto virendono più attivi e fiduciosi nelle vostre forze.Ma Saturno in opposizione vi suggerisce cau-tela in famiglia e con il partner. Non pensatesolo al lavoro ma anche ai vostri figli e ai vostriaffetti familiari.

♊ Gemelli (22 Maggio-21 Giugno)Mercurio e Venere nel vostro segno vi regalanonuove amicizie e vi consentono qualche gua-dagno che aspettavate da tempo. Marte vi offrele condizioni per trascorrere un’ottima settimanae se avete scelto di andare fuori per il fine setti-mana, fatelo!

♋ Cancro (22 Giugno-22 Luglio)Giove, nel vostro segno negli ultimi giorni eunito al Sole vi consente di vedere realizzataalla grande una vostra fatica lavorativa. Buoneprospettive anche per qualche novità in famiglia(ad esempio una nascita, un battesimo o unmatrimonio) Auguri!...

♌ Leone (23 Luglio-22 Agosto)Giove il giorno 17 entrerà nel vostro segno e ciresterà per tutto un anno. Quindi preparatevi adaffrontare un periodo che dovrà essere positivo,fertile di risultati e molto favorevole. Le coppiedi fidanzati possono fin da ora pensare a con-solidare il loro rapporto.

♍ Vergine (23 Agosto-22 Settembre)Venere e Mercurio negativi rischiano di rendervidi cattivo umore con il partner e con i colleghi.Cercate di superare ogni ostacolo con la vostraistintiva prudenza, bonomia e solerzia nel pro-grammare la giornata. Soprattutto siate pazientiin famiglia con il coniuge e i figli.

♎ Bilancia (23 Settembre-22Ottobre)Qualche difficoltà nell’ambiente di lavoro o pro-fessionale può essere causata da Urano in op-posizione. Con la vostra simpatia, aumentatada Venere e Mercurio, positivi, e con il vostroinnato senso dell’umorismo potrete superaretutto. Regalatevi una vacanza!

♏Scorpione (23 Ottobre-22 Novembre)È il momento opportuno per sottoporvi alle cure,fisiche ed estetiche, che rimandavate da tempo.Giove vi favorirà nella scelta dell’ambientesportivo e delle persone che vi possono se-guire. In amore attenzione alla gelosia, che èda sempre il vostro punto debole…

♐Sagittario (23 Novembre-21 Dicembre)Qualche malessere e disagi economici, dovutia Mercurio e Venere in opposizione, possonoessere superati grazie al vostro spirito tenacee alle risorse del vostro spirito sempre proiet-tato al futuro. Potrete contare anche sul so-stegno del vostro partner .

♑Capricorno (22 Dicembre-20 Gennaio)Giove e Sole in opposizione potranno crearviproblemi di carattere economico (spese impre-viste, tasse, villeggiature, etc.); però con la vo-stra tenacia supererete tutto e, pensando aibenefici fisici per la famiglia (partner e figli), af-fronterete sereni ogni sacrifico.

♒ Acquario (21 Gennaio-18 Febbraio)Venere, Mercurio e Marte vi aiutano a tro-vare il compagno ideale se ancora nonl’avete trovato. E’ un momento favorevoleanche per iniziare nuove attività nel campolavorativo: non lasciatevi sfuggire le occa-sioni.

♓ Pesci (20 Febbraio-20 Marzo)Controllate le vostre reazioni emotive, dovute aVenere e Marte negativi. Per fortuna Giove eSole sono positivi e vi esortano ad essere piùpresenti e affettuosi con la persona cara; non vipreoccupate perché sarete ricambiati al più pre-sto.

LE MANIE ASTROLOGICHEdi Patrizia Tamiozzo Villa

con leggerezza e ironia, alcune caratteristiche ricorrenti, quelle un po'maniacali, dei segni zodiacali. L'astrologia semplice e divertente

(martedì, 8 luglio 2014)

E SUL PORTALE RESTA CUSANIIL CASO/ 2

Se entrinel sitod e l l aProv in-cia di La-

tina -aggiornatissimo pe-raltro - avverti unsenso di disagio e difrustrazione pro-fondi. Ti accoglie la faccia sorridente di Armando Cusani,presentato come presidente dell'Ente. Come se non fosseaccaduto nulla in questi mesi. Nessuna modifica che lasci in-tuire la profonda rivoluzione, la tragedia delle istituzioni. Cisono tutti, dal vice presidente Lo Monaco (che ha fatto ilcommissario della Provincia dopo l'allontanamento di Cu-sani per effetto della legge Severino) all'ultimo degli asses-sori. In realtà il consiglio provinciale ha chiuso i battentidefinitivamente un paio di settimane fa, gli uffici restanoaperti per l'ordinaria amministrazione fino allo scioglimentodell'Ente, fissato entro l'anno. Ma il peggio deve ancora ve-nire. La Provincia è morta, finita, ma gli uomini che hannofatto blocco con Cusani fino in fondo, i dirigenti che sono

oggi inquisiti, il ma-nagement del presi-dente "deposto"insomma, hanno an-cora il potere. hannoin mano gli affari incorso e gli appalti.Non solo. Ma lanuova normativanella gestione degli

appalti pubblici appena entrata in vigore, dirotta in praticaagli uffici provinciali competenti tutte le gare superiori ai40mila euro dei Comuni per la realizzazione di lavori, l'ac-quisto di beni, servizi e forniture. Sul piano generale accadeche virtualmente svuotate delle proprie funzioni le Provincesi ritrovino a gestire gli appalti di tutti i comuni dell'area pro-vinciale: nel caso di Latina paradossalmente un organismodelegittimato dalla magistratura prima ancora che da una ri-forma che ne sancisce la fine si trova ad avere più potere eruolo di quanto non ne abbia avuto fin qui. Dovrebbe gestiree controllare le gare dei trentatré comuni del Pontino.Un'area già a rischio e sotto osservazione per infiltrazioni ederive mafiose viene così abbandonata a sé stessa.

Latina, appalti caosin mano alla Provincia

che non esiste più

martedì 8 luglio 2014 pagina 21 POLITICA&REGIONE IlCORRIEREDIROMA

LABORATORIOCIVITAVECCHIA

N on è trascorso nean-che un mese daquando ha preso le re-dini della città e il neo-sindaco Cozzolino ha

già sulle spalle il peso di decisioni impor-tanti. La più fresca, quella dell'impostadi soggiorno e della tassa d'ingresso sugliautobus turistici, ha scatenato molte po-lemiche, soprattutto tra gli albergatori.Nonostante si tratti di una voce attiva sulbilancio comunale, gli operatori lamen-tano il fatto che Civitavecchia non siauna città turistica e che le perdite, per chilavora nel settore, siano maggiori degliintroiti. Cozzolino, però, ha risposto chele entrate derivanti da queste due impo-ste sono fondamentali per gli equilibri fi-nanziari del comune, per i quali non siintende più usufruire dei fondi dispostidall'Enel. Il neosindaco sembra comun-que aperto al confronto con gli operatori,un tavolo tecnico vaglierà l'andamentodell'iniziativa per valutare, già dalla pros-sima settimana, eventuali rettifiche.Ma la vera spina nel fianco dell'Ammini-strazione è senza ombra di dubbio la vi-cenda Tvs che è arrivata ache sui tavolinazional. Il 2 luglio Cozzolino ha incon-trato i rappresentanti di Tirreno Powerche hanno confermato quanto già riba-dito il giorno precedente presso il Mini-stero dello Sviluppo Economico: lanecessità impellente di un taglio delle ri-sorse umane. Si parla di 58 esuberi e non

si esclude il ricorso a forme disussidio per i dipendenti messiin mobilità: una situazione dav-vero critica, specchio di unacrisi economica che non rispar-mia più nessuno e sulla quale lapolitica è chiamata ad interve-nire sempre più velocemente.Le critiche all'Amministrazionearrivano soprattutto da Destra,dove il leader de "La Svolta",Massimiliano Grasso, accusa ilM5S di essersi lasciato sfuggirela possibilità di portare la CostaConcordia a Civitavecchia: ilporto sarebbe stato perfetta-mente in grado di accogliere lanave per il suo smantellamento: "L'op-portunità di dare una seppur minimaboccata d'ossigeno al comparto lavora-tivo cittadino è, a quanto pare, sfumatadefinitivamente. È evidente infatti che leresponsabilità di questa ennesima occa-sione mancata sono da ascrivere allamiopia e inconcludenza della politica cit-tadina che si è persa in un grossolano er-rore di valutazione".Sempre all'opposizione, ma sul fronte disinistra, il Pdtemporeggia: "aspettiamopazientemente – afferma Marco Piendi-bene, capogruppo del Partito Democra-tico –e auspichiamo che questo periododi rodaggio da parte del M5S finisca pre-sto. Siamo consapevoli che nessuno diloro ha esperienza pregressa in campo

politico e tuttavia sappiamo bene che lacittà ha urgenze inderogabili. Vigiliamo,dunque, sui nuovi assetti della macchinacomunale e attendiamo la convocazioneper la prima conferenza dei capigruppo.Cerchiamo di intuire le priorità di questanuova giunta, dati i pochi atti deliberatifinora, dalle dichiarazioni pubbliche ri-lasciate dai singoli Amministratori; ab-biamo anche messo a disposizione lanostra esperienza, ma finora nessunesponente della maggioranza pentastel-lata si è fatto vivo... vedremo. Ma, siachiaro, non si tratta di un'apertura di cre-dito infinito perché qualora questa situa-zione di stallo dovesse protrarsi ancora alungo, allora cambierà anche il nostro at-teggiamento. Quello che non possiamo

tollerare è ascoltare dai nuovi Ammini-stratori, in Consiglio Comunale, affer-mazioni demagogiche e generiche miratea rappresentare tutto quello che c'eraprima di loro come marcio e corrotto".E’ sicuramente un confronto politicoduro, ma i grillini certo non si aspetta-vano sconti e intanto si muovono su di-versi fronti.Intanto, l'idea dell'Amministrazione direndere Civitavecchia più appetibile dalpunto vista culturale comincia a pren-dere piede. Già da domenica 29 giugno,infatti, è partita l'iniziativa "Civitavec-chiese, davvero, per un giorno", coordi-nata dalla storica Roberta Galletta efinalizzata a far conoscere Civitavecchianon solo ai migliaia di turisti che visitano

la città, ma anche ai suoi abitanti, soprat-tutto ai giovani, a volte ignari delle tradi-zioni, dei costumi e dei tesori cheCivitavecchia può offrire. "L'esperimentosi ripeterà anche l'ultima domenica di lu-glio e di agosto – conferma l'Assessorealla Cultura, al Turismo e al Commerciod'Antò – con l'intento di renderlo un ap-puntamento fisso. Ci serviremo di guidespecializzate e interpreti per gli stranieri,testando percorsi turistici che saranno ri-portati anche sulle guide. L'obbiettivo,oltre quello strettamente culturale, èanche quello di ravvivare quanto ruotaintorno al commercio e all'economia".Uno dei percorsi partirà proprio da PortaLivorno, suggestivo ingresso al porto, esi snoderà verso il centro storico e il lun-gomare fino a coprire l'intera zona sto-rica della città. A giorni dovrebbe partireanche una linea di trasporto pubblico di-retta alle terme, a collaudo di quell'in-timo legame tra turismo e commercioche l'Amministrazione ha decantato du-rante la campagna elettorale. "Sempreper l'estate – conclude l'Assessore d'Antò– abbiamo lanciato un bando di con-corso per l'individuare l'organizzatore diuna manifestazione che si terrà dal 4 al24 agosto e che avrà il compito di met-tere in luce l'artigianato e i prodotti tipicilocali". Non mancano nè le idee, nè labuona volontà. L'opposizione è alla fine-stra e i cittadini attendono risultati con-creti.

SFIDE E NUOVI INTERVENTI PER L'AMMINISTRAZIONE COZZOLINO

Sarà un’estate roventedi Patrizio Lemme

Doveva essere “azzurro” invece si è tinto di “rosa”

martedì 8 luglio 2014 pagina 22RUBRICHEIlCORRIEREDIROMA

Bmw Serie 4 GC: il coupé a 4 porte

di Davide Bianchino

Da sempre Bmw è sinonimo di auto performanti e dallelinee sportive. Anche le classiche berline a tre volumi,le cosiddette auto con la “coda”, si sono sempre di-stinte rispetto alla concorrenza per un carattere parti-colarmente dinamico. Negli anni, ovviamente, nonsono poi mancate le versioni puramente sportive, sianei motori che nelle carrozzerie. Oggi però, nonostante

la crisi, per Bmw evidentementei tempi sono maturi per un altrosalto di qualità che spiazzeràancora una volta tutta la con-correnza. Non bastava la ver-sione coupé a due porte che incasa hanno denominato Serie4. E nemmeno la relativa ver-sione Cabrio a quanto pare.Ecco quindi nascere la Serie 4Gran Coupé: la versione a 4porte della coupé Serie 4 o, se

preferite, una versione coupé della classica Serie 3. Daqualunque punto di vista la si giudichi, la nuova crea-tura di Bmw ha in sé qualcosa di veramente geniale. Fi-nalmente un’auto che soddisferà le esigenze di chi habisogno di spazio senza però rinunciare ad un’esteticaoriginale e slanciata. Chi odia la monotonia delle clas-siche berline avrà finalmente pane per i propri denti.Esteticamente la Serie 4 GC riprende lo stile della fan-tastica (ed enorme) Serie 6 GC: cofano motore allun-gato, tetto basso, portellone spiovente. Per il resto, gliinterni riprendono fedelmente quelli della Serie 4 a dueporte. Quindi, ottime finiture e un concentrato di tec-

nologia che culmina con il sistema “iDrive”, l’apparatoche gestisce tutte le funzioni secondarie nei modelliBmw attraverso una manopola touch posizionata tra isedili anteriori e uno schermo multifunzione. Interve-nendo sul controller si può variare anche la modalitàdi guida: le opzioni selezionabili sono ECO PRO, COM-FORT, SPORT, cui si aggiunge la SPORT+ in caso di vet-tura equipaggiata con cambio automatico. Altraannotazione piacevole riguarda gli interni. Oltre adavere un abitacolo più vivibile ed accessibile, soprat-tutto dietro, la Serie 4 GC vanta anche un bagagliaiopiù ampio rispetto alla due porte: 35 litri in più per untotale di 480 litri in configurazione normale che sal-gono a ben 1300 ribaltando gli schienali dei sedili po-steriori. Le motorizzazioni disponibili sono le stessedella Serie 4. Si parte quindi con i benzina 2.0 da 184 e245cv e con il 3.0 da 306cv che corrispondono rispetti-vamente alle versioni 420i, 428i e 435i. Novità inveceper quel che riguarda i diesel con l’introduzione dellaversione 418d con il 2.0 da 143cv: un ampliamentodella gamma motori verso il basso che farà la felicitàdi chi, con la propria auto, percorre tanti km ma con unocchio sempre attento ai costi di gestione. Il 2.0 dieselè disponibile anche nella versione da 184cv e in quellatwin-turbo da 218cv, mentre il poderoso 3.0 in quellada 258 e da 313cv (versioni corrispondenti: 420d, 425d,430d, 435d). Piacevole sorpresa riserva il capitolo deiprezzi: anch’essi identici rispetto alla versione a dueporte, partono da 37.900 euro per la versione 320i ben-zina (40.500 per la 418d). Al cliente finale non rimanequindi che la scelta della carrozzeria.

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IN TEMPO REALE

A vremmo volutoesser fieri della no-stra nazionale almondiale 2014 manon abbiamo letto

di certo grandi notizie sportivetout court. Sfortunatamente aspopolare sono state le vicendedi Gossip! La squadra di Pran-delli già prima di iniziare le com-petizioni venne presa in giro peruna fotografia in cui era perfetta-mente rappresentata la scompo-stezza dei nostri atleti all’arrivonella nazione verde-oro, ele-mento che fu di presagio ed indi-viduò il disordine e la disunionedella squadra. Grande argo-mento di discussione nei più pre-giati salotti sportivi fu poi quellodella liason Seredova-D’Amico-Buffon poiché al dilà della curio-sità da pettegolezzo si temevache i dolori sentimentali del nonpiù giovane Buffon avrebbero potutominare la sua abilità e lucidità incampo,paura del tutto fondata dal mo-mento che egli si infortunò e una voltaristabilitosi fece delle brutte gaffes,co-state care all’Italia. Da quel momento inpoi si sono susseguiti tutta una serie dicomplicazioni mediche anche per glialtri calciatori…come se mogli, ex-mogli, fidanzate, ex-fidanzate o amanti

infelici avessero fatto una qualche ma-cumba. Balotelli anche se tra i pochi inbuona forma fisica, in campo ha reso ne-anche un quarto del suo talento perchétroppo perso dall’imminente matrimo-nio con la sua Fanny…in Brasile anchelei… per distrarlo meglio!! Non sonomancate indiscrezioni anche sull’atteg-giamento dei giocatori “senatori”che sisarebbero rivolti ai “novelli”con una

controproducente e disgregante supe-riorità tanto da far sorgere uno spartiacque tra “vecchi” e “giovani”. Nessunoè stato poi risparmiato dalle recenti di-chiarazioni dell’albergatore brasiliano,Nino Guarana, il quale anche se dabravo professionista avrebbe dovutomantenere la privacy dei suoi clienti, siè dimostrato molto disponibile a rac-contare della “villeggiatura” della no-

stra Nazionale. Cassano e Balotelli risul-tano schivi e capricciosi specie “Antonionazionale”che pare che abbia più voltesgridato immotivatamente una came-riera!Il vero “scoop”, la ragione madre di tuttoquesto caos che ha portato ad un climatanto pesante, demotivato e gelido ri-guarda “l’amore” segreto di Prandelli.L’ex CT infatti già da tempo aveva unarelazione clandestina con il Galatasaray,squadra con cui curiosamente ha ap-pena firmato un bel contratto con un ot-timo compenso dopo le semi-dignitosee semi-signorili dimissioni che ora glifanno perdere quella briciola di decoro-sità rimastagli. Ecco dunque forse spie-gate le ragioni del clamoroso“flop”azzurro. Cesarone aveva un piano“B” da dover fare andare in porto!Molto singolari, ridicole e fuori luogoanche le sue dichiarazioni durante unaconferenza stampa in cui disse che eglipagava le tasse!!. A questo punto ver-rebbe da pensare che abbia risparmiato(non denaro in quanto contribuentemodello) ma il suo sudore, invece di de-dicarlo alla Nazionale lo dedicherà allasua nuova squadra o almeno… ai bagniturchi!!

Direttamente dal Processo di Biscardiin esclusiva sulle pagine del Corriere di Roma:Giorgia Viero. Notizie, curiosità e approfondimenti nel panorama sportivo

L'ALTRA FACCIA DEI MONDIALI

di Georgia Viero

Otto appuntamenti con la danza nella sua sedenaturale, l’Accademia Nazionale di Danza aRoma. Otto serate, più una replica, in pro-

gramma dal 10 al 31 luglio: ecco Invito alla danza, sto-rica manifestazione dell’estate romana che ormai da unquarto di secolo offre agli appassionati appuntamentiinsoliti e di grande classe. Si comincia dunque il 10 lu-glio con “D’amore e d’ombra”, titolo complessivo cheraggruppa tre diverse coreografie, una delle quali inprima assoluta, create da Michele Merola ed EnricoMorelli per la MMCompany, bella realtà della danza contem-poranea italiana forse più conosciuta e premiata all’estero chea casa nostra.Le stelle di domani si danno appuntamento a Roma il 15 luglioper il galà “È già domani”, in prima assoluta. I diplomati dellemigliori accademie internazionali di danza (da San Pietroburgoalla Scala di Milano, dall’Opera di Roma all’Accademia Nazio-nale di Danza) si ritrovano a Roma per una serata nel corsodella quale a ciascuno sarà concessa l’opportunità di farsi co-noscere.“Giselle”, uno dei capisaldi del repertorio classico, va in scenail 16 luglio. Ancora una volta i protagonisti sono i giovani,quelli della compagnia Junior Balletto di Toscana, che rag-gruppa i migliori diplomati delle nostre scuole di danza. E sonoloro a costruire ogni spettacolo, non limitandosi ad interpre-tare, ma occupandosi di ogni aspetto, dalla rielaborazione dellacoreografia, dalle luci alla regia.Doppio appuntamento, il 17 e il 18 luglio, con la scintillante“Carmen” della Compagnia Aida Gomez, per la prima volta aRoma. Ad interpretare la protagonista, ricca di femminilità esensualità, è la stessa Aida Gomez, che si muove sulle note diBizet insieme ad un cast di ballerini d’eccellenza. La regia è af-fidata ad Emilio Sagi, una lunga esperienza al Teatro Reale diMadrid per uno spettacolo di forte impatto.Tutti gli stili del “Tango!” sono rappresentati nella prima as-soluta in programma lunedì 21 luglio. Quattro coppie di bal-lerini esplorano i diversi stili del tango accompagnati in scena

dalle musiche dal vivo eseguite dall’Hyperion Ensemble. Giovedì 24 luglio è la “Serata Aterballetto”, dedicata all’Ater-balletto, straordinaria compagnia di danza made in Italy, chegrazie alle coreografie di Amedeo Amodio e poi di Mauro Bi-gonzetti è tra le più apprezzate a livello internazionale. Penultimo appuntamento della rassegna, il 29 luglio, con un’al-tra bella realtà tutta italiana, l’ “Imperfect dancers company”,che propone “Storie di donne”. Si tratta di tre coreografie fir-mate da Walter Matteini e da Davide Di Pretoro, dedicate adaltrettante figure di donne: la poetessa giapponese Ono NoKomachi, vissuta tra 800 e 900, Anna Frank e la pittrice FridaKhalo. Gran finale di “Invito alla Danza” il 31 luglio con le stelle delloStuttgart Ballet, dalla lunga ed importante storia. A Stoccardahanno lavorato infatti celebri coreografi che hanno contribuitoa creare l’aurea quasi mitica che circonda questa compagnia. Ilgalà, ideato per la rassegna romana, vuole essere un omaggioall’opera di John Cranko, il coreografo scomparso prematura-mente che, più di ogni altro, ha portato la compagnia ad un al-tissimo livello creativo ed interpretativo.

Invito alla danzaDal 10 al 31 luglio 2014, h 20,45

Accademia Nazionale di DanzaLargo Arrigo VII 5 (zona Aventino), Roma

Biglietti da € 20 a € 25 Info: 06 5745562 oppure 336 9890096

M.P.M.

Musica per tutti i gusti nei prossimigiorni. Si comincia l’8 luglio conil concerto dei Black Keys a

Capannelle, nell’ambito di Rock in Roma.Il power duo formato da Dan Auerbach(chitarra e voce) e Patrick Carney (batteria)arriva nella capitale per l’unica data ita-liana. Portatori di un incendiario rockblues, quello dell’ultimo disco “Turn Blue”,i due sono reduci dall’ennesimo successonella loro carriera musicale. Si sono infattiappena aggiudicati ben tre Grammy Awardper il migliore album rock, per la migliorecanzone rock e per la migliore perfomancerock, vendendo oltre due milioni di copiein tutto il mondo. Appuntamento l’8 luglioall’Ippodromo delle Capannelle a Roma;l’apertura cancelli è alle 18, il concerto ini-zia alle 21,45. Il costo del biglietto è di €36 + prevendita.Venerdì 11 luglio Keith Jarrett tornaall’Auditorium Parco della Musica a diecianni dal suo primo e ultimo concerto inpiano solo, dieci anni in cui il grande pia-nista ha continuato a suonare in trio e adesibirsi in recital solistici nelle più impor-tanti sale da concerto del mondo. Duranteil concerto romano proporrà brani nei qualisi trovano tutti gli elementi tipici della suamusica, dalle dissonanze spigolose alle in-venzioni magiche fino agli svolgimenti lirici,

nei quali le note sembrano misteriosa-mente nascere dal nulla per rasentare laperfezione. L’appuntamento è nella salaSanta Cecilia, alle 19. Il costo del bigliettova da € 60 a € 90. Info al numero 892982.Il prossimo 14 luglio ci sarà modo di in-contrare dal vivo, al Centrale Live al ForoItalico, la musica di Franco Battiato ac-compagnato dall’orchestra FilarmonicaArturo Toscanini, che già lo aveva affian-cato in passato e nelle due date con An-tony and the Johnsons lo scorso settembre.A loro si aggiungeranno alcuni musicistidel gruppo di Battiato, come Davide Ferra-rio (chitarre), Carlo Guaitoli (pianoforte edirezione orchestra) e Angelo Privitera (ta-stiere e programmazione). Il programmadel concerto sarà incentrato sulla produ-zione ispirata al misticismo e alla spiritua-lità: scorreranno così, tra gli altri, branicome “L’ombra della luce”, “Oceano di si-lenzio”, “Lode all’inviolato”, “E ti vengo acercare” accanto ad alcuni estratti delleopere scritte da Battiato e altre musicheaffini al tema. Il Centrale Live è al Foro Ita-lico, in viale delle Olimpiadi; l’inizio delconcerto è alle 21, l’apertuyra dei cancellialle 18. Il costo del biglietto varia da €25,20 a € 70 + prevendita. Info e disabili:0773 414521.

M.P.M.

Con l’estate riapre i bat-tenti il Silvano TotiGlobe Theatre, teatroelisabettiano nel cuoredi Villa Borghese la cui

direzione artistica è affidata a GigiProietti, che ne è cuore e mente. Fe-dele alla sua mission, il Globe proponeanche quest’anno alcune tra le più belleopere di Shakespeare, di cui que-st’anno ricorrono i 450 anni dalla na-scita. E per questo, a fine stagione, ilteatro ospiterà lo Shakespeare Fest,rassegna di teatro, cinema e musica conun denominatore unico, l’opera ap-punto del grande autore inglese. Ma se questo sarà il gran finale sceltoda Proietti, procediamo per gradi, conla prima opera in cartellone. Si tratta diRomeo e Giulietta, in programmadall’8 luglio al 3 agosto, alle 21,15. Afirmarne la regia è lo stesso Gigi Pro-ietti che, per questa messa in scena, siavvale della bella traduzione di AngeloDallagiacoma, e di un cast di attori gio-vanissimi. La storia d’amore senzatempo tra i due giovani si snoda lungodue diverse linee temporali, proprio arimarcare l’eterno fascino di questoclassico: la prima parte dello spettacoloè ambientata ai nostri giorni, con Mer-cuzio e i suoi amici che si esprimono aritmo di rap e una Giulietta appassio-

nata di rock. Una festa in maschera fa-vorisce l’incontro tra i due protagoni-sti, subito proiettati quasi per magia inun’epoca remota dove conoscerannol’amore e la morte.Il secondo titolo in programma, dal 6al 17 agosto alle 21,15, è il Sogno diuna notte di mezza estate, in scena perl’ottavo anno di seguito. Ma si tratteràdi una “special edition”, di un omaggioappassionato e affettuoso a RiccardoCavallo, prematuramente scomparso e

che aveva firmato negli anni precedentila regia dell’opera. Concepita dal suoautore come una serie di scatole cinesi,caratterizzata ognuna da un diversolinguaggio artistico e da una diversacifra teatrale, l’opera propone la visionedi un mondo dominato dal capriccio edal dispotismo, una visione malinco-nica, eppure mitigata dall’ironia e dalperfetto meccanismo teatrale. Molto rumore per nulla, in scena dal22 agosto al 7 settembre alle 21, ripro-

pone con la sua strut-tura brillante e ludica iltema della crisi consi-derata come occasionedi cambiamento e dicrescita, in un conti-nuo gioco di scherma-glie verbali e battuteironiche tra i due pro-tagonisti, Benedetto eBeatrice. Un giocodelle parti scintillante,affidato alla regia diLoredana Scaramella,che ne cura anchel’adattamento e la tra-duzione con MauroSantopietro, e che siconclude con queldoppio matrimonioche da qualche secoloa questa parte riesce

immancabilmente a lasciare nel pub-blico un piacevolissimo strascico dibuonumore.Debutto fissato per l’11 settembre perl’ultimo titolo in cartellone, Pened’amor perdute. Si tratta di un nuovoallestimento affidato ad Alvaro Pic-cardi, che ne cura la regia, la traduzionee l’adattamento. Sapientemente in bi-lico tra la più sofisticata commediad’amore e la farsa intessuta di scherma-glie e giochi verbali, il testo è incentrato

sulle avventure del re di Navarra e deisuoi tre amici, che per un periodo di treanni giurano di dedicarsi esclusiva-mente allo studio e alla contempla-zione; a scombinare i loro piani èl’affascinante principessa di Francia,accompagnata da tre amiche. La com-media sarà replicata fino ad esauri-mento delle richieste del pubblico. Sarà lo Shakespeare Fest a concluderela stagione del Globe e la cui data d’ini-zio è legata alla conclusione delle repli-che di Pene d’amor perdute. Larassegna, dedicata al drammaturgo in-glese nato giusto 450 anni fa, nasce inseguito all’iniziativa “Ancora Shake-speare: perché?”, bando riservato atutti coloro che volessero cimentarsinella realizzazione di un cortometrag-gio incentrato sulla figura del piùgrande autore teatrale di tutti i tempi.I cortometraggi selezionati sarannopresentati al pubblico, accompagnatida performance musicali e teatrali.

Silvano Toti Globe Theatre a Villa Borghese

Dall’8 luglio a settembre 2014Inizio spettacoli dall’8 luglio al 17agosto h 21,15; dal 22 agosto h 21

Largo Aqua Felix (Piazza di Siena),Villa Borghese, RomaBiglietti da € 10 a € 23

Info: 060608

martedì 8 luglio 2014 pagina 23 RUBRICHE IlCORRIEREDIROMA

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