IL CONVEGNO AVVOCATI, MEDICI ED ESPERTI A CONFRONTO …€¦ · la sua tragedia, nella quale si è...

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di Alberto Setti Altissimo spessore scientifico e insopprimibili emozioni. È nella sintesi di questi due pila- stri che ieri a Modena si è co- struito il convegno dedicato al- la drammatiche storie di Ri- gnano Flaminio e Massa Fina- lese sul tema “Bambini vittime degli orchi o delle istituzioni?”. Se ne sono resi interpreti magi- strati, medici ed esperti scien- tifici, ma anche i protagonisti, loro malgrado, di due storie processuali e umane che han- no profondamente segnato le coscienze, precipitando ingiu- stamente in quella che è stata definita “galera esistenziale” tante famiglie, tante persone, ma anche e specialmente tanti bambini. Ad ascoltare una platea di avvocati, scienziati, testimoni di quelle due tragedie che han- no soffocato la logica e l'inno- cenza nella caccia alle streghe che periodicamente riporta la società civile nel medioevo del- la cultura. Un tema difficile, scomodo, impegnativo per le coscienze, che ha infatti sele- zionato un pubblico impegna- to. Ad organizzare la onlus Area Family, con l'introduzione del senatore Carlo Giovanardi e la partecipazione del vicemini- stro della giustizia Enrico Co- sta, che ha ascoltato dalla pla- tea suggerimenti normativi e storie personali da far rabbrivi- dire. Ne sono scaturiti con- fronto e stimoli paritari, tanto che è stato parimenti apprez- zato ed applaudito l'interven- to della dottoressa Anna Fran- ca della psichiatria dell'Ausl, per spiegare ed interpretare gli strumenti di riferimento e il la- voro dei cosiddetti servizi che nelle due vicende di Rignano e di Massa sono invece e di fatto usciti a pezzi. Strumenti peral- tro messi a punto nella nostra Regione proprio dopo la nota vicenda dei pedofili della Bas- sa, a seguito degli evidenti defi- cit operativi e di esperienza che hanno portato all'allonta- namento di una ventina di bambini sulla base di accuse sinteticamente fantasiose e impossibili, con il conseguen- te corollario di arresti, processi e disastri resi emblematici dal- la vicenda di Lorena Morselli. La quale ieri non ha voluto mancare, raccontando i flash delle vite e dei legami spezzati, con la sottrazione dei 4 figli, la fuga in Francia per non farsi sottrarre il quinto figlio, la morte del marito Delfino, e, dopo 16 anni d infermo, l'asso- luzione. C'erano anche le mae- stre di Rignano Flaminio, mes- se alla gogna e a tutt'oggi pre- gate di non voler rientrare in servizio, nonostante l'assolu- zione arrivata dopo 8 anni. Ma- risa Pucci, una di loro, ha rac- contato particolari inediti del- la sua tragedia, nella quale si è ritrovata dapprima incredula, poi terrorizzata, quando ven- ne portata in carcere e le altre detenute, urlando e picchian- do sul metallo, l'accolsero co- me si accoglie un infame. Ma- risa ha letto ad una platea inor- ridita, facendo nomi e cogno- mi di carabinieri, esperti di abusi che poi si sono rivelati laureati in tutt'altro (scienze politiche) e magistrati, i pas- saggi inverosimili e le motiva- zioni scientificamente inconsi- stenti per cui è finita alla sbar- ra. E ha elencato motivandole parole come calvario e incom- petenza. Gianfranco Scanca- rello, autore televisivo e mari- to di una delle insegnanti an- che lui finito in carcere, ha ar- gomentato con una passione, una logica ed una cultura da la- sciare allibiti sul sonno della ragione che ha connotato la sua vicenda personale. E, ci- tando da ultimo il travaglio di una fede aggredita da tanti per- ché rimasti senza risposta, fi- no alla lettura dei passi conclu- sivi del Vangelo di Matteo, si è sfogato in lacrime rivolgendo- si a Lorena Morselli che aveva invocato la sua fede come im- prescindibile sostegno nella sua tragica esperienza: «Non ci conoscevamo, Lorena, ma questa testimonianza te la do- vevo». Prima e dopo sono in- tervenuti gli esperti, compresi i magistrati Annamaria Fasa- no, Simonetta Martone e Gior- gio Buffone che hanno letteral- mente incantato, ognuno con il suo stile, nella esposizione di temi e vicende quali le criticità dell'ascolto dei minori, il ruolo dei media e il giudice della fa- miglia chiamato al buon senso tra scienza e diritto. Interventi di livello tale da spazzare via le polemiche e le preoccupazio- ni che erano state espresse dal- la magistratura modenese, co- me noto ancora arroccata sul- le proprie convinzioni nella vi- cenda dei pedofili della Bassa. Martone, nell'ammonire sul ruolo di un giornalismo intem- pestivo e su una sindrome da giustiziere che specie dopo Tangentopoli connota l'ap- proccio di tante procure, ha suggerito che su certe vicende «deve calare il silenzio». E ha ad esempio rivelato di essersi occupata in carriera di casi sconcertanti, senza che mai se ne sia parlato, quale ad esem- pio il caso di un minore figlio di genitori separati che decapi- tò la testa alla nuova compa- gna del papà portandola in do- no alla mamma separata. Buf- fone, approfondendo la delica- ta questione dei “Pas”, ha ri- portato la famiglia e i minori al centro delle attenzioni dei ma- gistrati, mentre il prof. Mandi- cini, pediatra di fama interna- zionale, ha chiarito che la veri- tà dei bambini, spesso accam- pata quale verità assoluta, va in realtà compresa, investiga- ta, verificata, interpretata. Per- ché le conseguenze - come è accaduto a Massa e nella Bas- sa - possono essere devastanti. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Morselli: «Mai risposte, solo vendette» il locale di viale gramsci Senza cartelli informativi: doppia multa al bar-pizzeria maxi-operazione Controlli e stangate su circoli e night per tessere e alcol «Quando ho chiesto perché non ho mai avuto risposte, solo continue vendette». Lorena Morselli, l'ex maestra di Massa fuggita in Francia ha raccontato la tragedia della sua vita, accusando l'inadeguatezza dei servizi sociali e partendo dal ricordo di don Rovatti, il parroco di Finale deceduto pochi giorni fa. Anche don Rovatti era atteso come testimone al convegno. «Quando ho deciso di scappare in Francia, di lasciare il mio paese, il mio lavoro di maestra, non lo dissi neanche a mia madre. Fu Don Rovatti a suggerirmelo, per salvare Stefano, il bimbo che stava per nascere e che oggi ha 17 anni - ha detto Lorena - e quando me ne andai lo sapevano solo mio marito e don Rovatti, che poi venne a trovarmi in Francia, portandomi una copia del suo libro che conteneva tante verità e che è stato fatto sequestrare». Lorena ha raccontato dell'accoglienza in Francia, della solidarietà di una comunità che ha riempito la chiesa quando suo marito Delfino è morto durante uno dei tanti viaggi che faceva, ogni settimana, per andare a trovare Oltralpe la sua famiglia. «Non ho mai accusato i miei primi quattro figli di avere detto il falso», ha aggiunto, lasciando intendere che quei bambini oggi maggiorenni ma lontani raccontavano una loro verità, frutto delle suggestioni di personale che li aveva ascoltati. «E di tutto questo non ci sono registrazioni, tracce, riscontri», ha aggiunto. In merito il giudice Martone ha dato qualche suggerimento a Lorena, in sostanza per costringere i giudici che oggi non escono allo scoperto a darle le risposte a quei perché caduti nel vuoto. Ma è evidente che è stato il clima a creare questa storia pazzesca. Clima, è stato suggerito da Antonella Diegoli del Movimento per la vita di Finale, alimentato nei tribunali e nei servizi da quelle associazioni tuttora attive in Italia. (a.se) la testimonianza Caso pedofili, si riaprono vecchie ferite Le vicende di Massa Finalese al centro del dibattito. In sala anche persone coinvolte nel caso dell’asilo di Riano Flaminio La sala del convegno e a destra la signora Lorena Morselli (Foto Carlo Foschi) Non aveva esposto né le auto- rizzazioni alla commercializza- zione di prodotti e neppure il cartello informativo in cui indi- cava gli orari di apertura e le giornata di chiusura. Una serie di irregolarità che costerà all’imprenditore alimentare una doppia multa da 308 euro e una denuncia. L’operazione congiunta di controllo delle atti- vità commerciali è stata portata a termine venerdì sera dal per- sonale della Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura, agenti del comando di Polizia Municipale e persona- le della Direzione Territoriale del Lavoro di Modena, che han- no effettuato mirati controlli presso alcuni esercizi pubblici della città. Ad essere multato è stato un un bar-gelateria-pizze- ria di viale Gramsci al cui titola- re sono state contestate le due violazione. Nella stessa serata una persona è stata inoltre de- nunciata in stato di libertà per la mancata esposizione della ta- bella dei giochi proibiti, obbligo imposto dal Testo unico sulle leggi di pubblica sicurezza. L’attività di venerdì sera della polizia e dei vigili, in collabora- zione con gli ispettori del Lavo- ro, si è concentrata su night club e circoli privati. Per un night di via Giardini multa di 400 euro perché non era presente un rile- vatore del tasso alcolemico. Ma l’operazione più importante nel corso della nottata è stata com- pletata in via Lucca, in un circo- lo che di fatto permetteva l’in- gresso ad ogni tipo di avventore: 5mila euro in quanto venivano ammesse ai servizi del circolo persone non socie. Furto nella notte ai danni di un forno di via Giardini. Igno- ti, dopo essersi introdotti all’interno del locale attraver- so uno degli ingressi, hanno prevato il fondo cassa, dove c’erano solo poche banconote rimaste dalla giornata di lavo- ro appena conclusa. Il furto è stato scoperto ieri mattina all’alba al momento della riapertura da parte dei proprietari. Ai titolari non è ri- masto altro da fare che chia- mare la polizia per sporgere denuncia. via giardini Ladri in azione via il fondo cassa in un negozio IL CONVEGNO » AVVOCATI, MEDICI ED ESPERTI A CONFRONTO DOMENICA 17 MAGGIO 2015 GAZZETTA Cronaca 13

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  • di Alberto Setti

    Altissimo spessore scientificoe insopprimibili emozioni. Ènella sintesi di questi due pila-stri che ieri a Modena si è co-struito il convegno dedicato al-la drammatiche storie di Ri-gnano Flaminio e Massa Fina-lese sul tema “Bambini vittimedegli orchi o delle istituzioni?”.Se ne sono resi interpreti magi-strati, medici ed esperti scien-tifici, ma anche i protagonisti,loro malgrado, di due storieprocessuali e umane che han-no profondamente segnato lecoscienze, precipitando ingiu-stamente in quella che è statadefinita “galera esistenziale”tante famiglie, tante persone,ma anche e specialmente tantibambini.

    Ad ascoltare una platea diavvocati, scienziati, testimonidi quelle due tragedie che han-no soffocato la logica e l'inno-cenza nella caccia alle stregheche periodicamente riporta lasocietà civile nel medioevo del-la cultura. Un tema difficile,scomodo, impegnativo per lecoscienze, che ha infatti sele-zionato un pubblico impegna-to.

    Ad organizzare la onlus AreaFamily, con l'introduzione delsenatore Carlo Giovanardi e lapartecipazione del vicemini-stro della giustizia Enrico Co-sta, che ha ascoltato dalla pla-tea suggerimenti normativi estorie personali da far rabbrivi-dire. Ne sono scaturiti con-fronto e stimoli paritari, tantoche è stato parimenti apprez-zato ed applaudito l'interven-to della dottoressa Anna Fran-ca della psichiatria dell'Ausl,per spiegare ed interpretare glistrumenti di riferimento e il la-voro dei cosiddetti servizi chenelle due vicende di Rignano edi Massa sono invece e di fattousciti a pezzi. Strumenti peral-tro messi a punto nella nostraRegione proprio dopo la notavicenda dei pedofili della Bas-sa, a seguito degli evidenti defi-cit operativi e di esperienzache hanno portato all'allonta-namento di una ventina dibambini sulla base di accusesinteticamente fantasiose eimpossibili, con il conseguen-te corollario di arresti, processie disastri resi emblematici dal-la vicenda di Lorena Morselli.La quale ieri non ha voluto

    mancare, raccontando i flashdelle vite e dei legami spezzati,con la sottrazione dei 4 figli, lafuga in Francia per non farsisottrarre il quinto figlio, lamorte del marito Delfino, e,dopo 16 anni d infermo, l'asso-luzione. C'erano anche le mae-stre di Rignano Flaminio, mes-se alla gogna e a tutt'oggi pre-gate di non voler rientrare inservizio, nonostante l'assolu-zione arrivata dopo 8 anni. Ma-risa Pucci, una di loro, ha rac-contato particolari inediti del-la sua tragedia, nella quale si èritrovata dapprima incredula,poi terrorizzata, quando ven-

    ne portata in carcere e le altredetenute, urlando e picchian-do sul metallo, l'accolsero co-me si accoglie un infame. Ma-risa ha letto ad una platea inor-ridita, facendo nomi e cogno-mi di carabinieri, esperti diabusi che poi si sono rivelatilaureati in tutt'altro (scienzepolitiche) e magistrati, i pas-saggi inverosimili e le motiva-zioni scientificamente inconsi-stenti per cui è finita alla sbar-ra. E ha elencato motivandoleparole come calvario e incom-petenza. Gianfranco Scanca-rello, autore televisivo e mari-to di una delle insegnanti an-

    che lui finito in carcere, ha ar-gomentato con una passione,una logica ed una cultura da la-sciare allibiti sul sonno dellaragione che ha connotato lasua vicenda personale. E, ci-tando da ultimo il travaglio diuna fede aggredita da tanti per-ché rimasti senza risposta, fi-no alla lettura dei passi conclu-sivi del Vangelo di Matteo, si èsfogato in lacrime rivolgendo-si a Lorena Morselli che avevainvocato la sua fede come im-prescindibile sostegno nellasua tragica esperienza: «Nonci conoscevamo, Lorena, maquesta testimonianza te la do-vevo». Prima e dopo sono in-tervenuti gli esperti, compresii magistrati Annamaria Fasa-no, Simonetta Martone e Gior-gio Buffone che hanno letteral-mente incantato, ognuno conil suo stile, nella esposizione ditemi e vicende quali le criticitàdell'ascolto dei minori, il ruolodei media e il giudice della fa-miglia chiamato al buon sensotra scienza e diritto. Interventidi livello tale da spazzare via lepolemiche e le preoccupazio-ni che erano state espresse dal-la magistratura modenese, co-me noto ancora arroccata sul-le proprie convinzioni nella vi-cenda dei pedofili della Bassa.

    Martone, nell'ammonire sulruolo di un giornalismo intem-pestivo e su una sindrome dagiustiziere che specie dopoTangentopoli connota l'ap-proccio di tante procure, hasuggerito che su certe vicende«deve calare il silenzio». E haad esempio rivelato di essersioccupata in carriera di casisconcertanti, senza che mai sene sia parlato, quale ad esem-pio il caso di un minore figliodi genitori separati che decapi-tò la testa alla nuova compa-gna del papà portandola in do-no alla mamma separata. Buf-fone, approfondendo la delica-ta questione dei “Pas”, ha ri-portato la famiglia e i minori alcentro delle attenzioni dei ma-gistrati, mentre il prof. Mandi-cini, pediatra di fama interna-zionale, ha chiarito che la veri-tà dei bambini, spesso accam-pata quale verità assoluta, vain realtà compresa, investiga-ta, verificata, interpretata. Per-ché le conseguenze - come èaccaduto a Massa e nella Bas-sa - possono essere devastanti.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Morselli: «Mai risposte, solo vendette»

    il locale di viale gramsci

    Senza cartelli informativi:doppia multa al bar-pizzeria

    maxi-operazione

    Controlli e stangatesu circoli e nightper tessere e alcol

    «Quando ho chiesto perché non ho mai avuto risposte, solocontinue vendette». Lorena Morselli, l'ex maestra di Massafuggita in Francia ha raccontato la tragedia della sua vita,accusando l'inadeguatezza dei servizi sociali e partendodal ricordo di don Rovatti, il parroco di Finale decedutopochi giorni fa. Anche don Rovatti era atteso cometestimone al convegno. «Quando ho deciso di scappare in

    Francia, di lasciare il mio paese, il miolavoro di maestra, non lo dissi neanche amia madre. Fu Don Rovatti a suggerirmelo,per salvare Stefano, il bimbo che stava pernascere e che oggi ha 17 anni - ha dettoLorena - e quando me ne andai lo sapevanosolo mio marito e don Rovatti, che poivenne a trovarmi in Francia, portandomiuna copia del suo libro che conteneva tanteverità e che è stato fatto sequestrare».Lorena ha raccontato dell'accoglienza inFrancia, della solidarietà di una comunitàche ha riempito la chiesa quando suomarito Delfino è morto durante uno dei

    tanti viaggi che faceva, ogni settimana, per andare atrovare Oltralpe la sua famiglia. «Non ho mai accusato imiei primi quattro figli di avere detto il falso», ha aggiunto,lasciando intendere che quei bambini oggi maggiorenni malontani raccontavano una loro verità, frutto dellesuggestioni di personale che li aveva ascoltati. «E di tuttoquesto non ci sono registrazioni, tracce, riscontri», haaggiunto. In merito il giudice Martone ha dato qualchesuggerimento a Lorena, in sostanza per costringere igiudici che oggi non escono allo scoperto a darle le rispostea quei perché caduti nel vuoto. Ma è evidente che è stato ilclima a creare questa storia pazzesca. Clima, è statosuggerito da Antonella Diegoli del Movimento per la vita diFinale, alimentato nei tribunali e nei servizi da quelleassociazioni tuttora attive in Italia. (a.se)

    la testimonianza

    Caso pedofili, si riaprono vecchie feriteLe vicende di Massa Finalese al centro del dibattito. In sala anche persone coinvolte nel caso dell’asilo di Riano Flaminio

    La sala del convegno e a destra la signora Lorena Morselli (Foto Carlo Foschi)

    Non aveva esposto né le auto-rizzazioni alla commercializza-zione di prodotti e neppure ilcartello informativo in cui indi-cava gli orari di apertura e legiornata di chiusura. Una seriedi irregolarità che costeràall’imprenditore alimentareuna doppia multa da 308 euro euna denuncia. L’operazionecongiunta di controllo delle atti-vità commerciali è stata portataa termine venerdì sera dal per-sonale della Divisione di PoliziaAmministrativa e Sociale dellaQuestura, agenti del comando

    di Polizia Municipale e persona-le della Direzione Territorialedel Lavoro di Modena, che han-no effettuato mirati controllipresso alcuni esercizi pubblicidella città. Ad essere multato èstato un un bar-gelateria-pizze-ria di viale Gramsci al cui titola-re sono state contestate le dueviolazione. Nella stessa seratauna persona è stata inoltre de-nunciata in stato di libertà perla mancata esposizione della ta-bella dei giochi proibiti, obbligoimposto dal Testo unico sulleleggi di pubblica sicurezza.

    L’attività di venerdì sera dellapolizia e dei vigili, in collabora-zione con gli ispettori del Lavo-ro, si è concentrata su night clube circoli privati. Per un night divia Giardini multa di 400 europerché non era presente un rile-vatore del tasso alcolemico. Mal’operazione più importante nelcorso della nottata è stata com-pletata in via Lucca, in un circo-lo che di fatto permetteva l’in-gresso ad ogni tipo di avventore:5mila euro in quanto venivanoammesse ai servizi del circolopersone non socie.

    Furto nella notte ai danni diun forno di via Giardini. Igno-ti, dopo essersi introdottiall’interno del locale attraver-so uno degli ingressi, hannoprevato il fondo cassa, dovec’erano solo poche banconoterimaste dalla giornata di lavo-ro appena conclusa.

    Il furto è stato scoperto ierimattina all’alba al momentodella riapertura da parte deiproprietari. Ai titolari non è ri-masto altro da fare che chia-mare la polizia per sporgeredenuncia.

    via giardini

    Ladri in azionevia il fondo cassain un negozio

    IL CONVEGNO »AVVOCATI, MEDICI ED ESPERTI A CONFRONTO

    DOMENICA 17 MAGGIO 2015 GAZZETTA Cronaca 13