IL CONTROLLO DELLA PROGETTAZIONE. UNO STRUMENTO PER RIDURRE GLI ERRORI, LE … · 2017-10-16 ·...

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Pag. 1 di 5 n. 006- FEBBRAIO 2013 INTRODUZIONE Il Gruppo 2G, nei suoi 24 anni di attività, quest'anno entra nel 25° anno, ha sviluppato servizi e metodologie a supporto del miglioramento del processo di progettazione. Abbiamo operato per il miglioramento dei processi e dell'efficienza delle aree progettazione di ns. clienti o per attuare richieste di miglioramento. Sulla base di questa esperienza abbiamo sviluppato le Linee Guida di Progetto (che sono un strumento molto flessibile e che permettono di operare su no o più "Pillar") di seguito schematizzati (Vedi Fig. 1). Figura 1: Pillar Controllo Progettazione I servizi offerti dal Gruppo 2G sono articolati fondamentalmente su quattro pillar (Vedi Fig. 2) ANALISI FLUSSI DI PROGETTAZIONE TRASFERIRE IL KNOW HOW ALL'INTERNO DELL'AZIENDA PER RENDERLO DISPONIBILE STANDARDIZZARE IL PROCESSO DI SVILUPPO PROGETTO/PRODOTTO MIGLIORARE LA COMUNICAZIONE IL CONTROLLO DELLA PROGETTAZIONE. UNO STRUMENTO PER RIDURRE GLI ERRORI, LE MODIFICHE ED IL TIME TO MARKET Dott. G. TORRIDA - Presidente del Gruppo 2G Management Consulting - Responsabile divisione “WCM e CSL3” del Gruppo 2G - Esperto di Sistemi di Gestione Qualità, Processi produttivi e organizzazione di stabilimento - Esperto di Analisi Rotture e Processi speciali (PND, saldatura, trattamenti termici, ecc...) Dott. Ing. M. PROVINI - Consulente"Senior” del Gruppo 2G - Esperto di Processi produttivi e organizzazione di stabilimento - Auditor SGQ, ISO TS 16949 e PCPA su processi produzione - Esperto di Sicurezza sul Posto di Lavoro e sulla conformità macchine ed attrezzature Dott. G. LATTE - Consulente"Senior” del Gruppo 2G - Esperto di Organizzazione Aziendale e Sistemi di Gestione Qualità ISO 9001 e ISO TS 16949 - Esperto di Progettazione - Esperto di Controllo Processi di Produzione

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n. 006- FEBBRAIO 2013

INTRODUZIONE Il Gruppo 2G, nei suoi 24 anni di attività, quest'anno entra nel 25° anno, ha sviluppato servizi e metodologie a supporto del miglioramento del processo di progettazione.

Abbiamo operato per il miglioramento dei processi e dell'efficienza delle aree progettazione di ns. clienti o per attuare richieste di miglioramento. Sulla base di questa esperienza abbiamo sviluppato le Linee Guida di Progetto (che sono un strumento molto flessibile e che permettono di operare su no o più "Pillar") di seguito schematizzati (Vedi Fig. 1).

Figura 1: Pillar Controllo Progettazione

I servizi offerti dal Gruppo 2G sono articolati fondamentalmente su quattro pillar (Vedi Fig. 2)

ANALISI FLUSSI DI PROGETTAZIONE

TRASFERIRE IL KNOW HOW ALL'INTERNO DELL'AZIENDA PER RENDERLO DISPONIBILE

STANDARDIZZARE IL PROCESSO DI SVILUPPO PROGETTO/PRODOTTO

MIGLIORARE LA COMUNICAZIONE

IL CONTROLLO DELLA PROGETTAZIONE.

UNO STRUMENTO PER RIDURRE

GLI ERRORI, LE MODIFICHE

ED IL TIME TO MARKET

Dott. G. TORRIDA

- Presidente del Gruppo 2G Management Consulting

- Responsabile divisione “WCM e CSL3” del Gruppo 2G

- Esperto di Sistemi di Gestione Qualità, Processi produttivi e organizzazione di stabilimento

- Esperto di Analisi Rotture e Processi speciali

(PND, saldatura, trattamenti termici, ecc...)

Dott. Ing. M. PROVINI

- Consulente"Senior” del Gruppo 2G

- Esperto di Processi produttivi e

organizzazione di stabilimento

- Auditor SGQ, ISO TS 16949 e PCPA

su processi produzione

- Esperto di Sicurezza sul Posto di

Lavoro e sulla conformità macchine ed

attrezzature

Dott. G. LATTE

- Consulente"Senior” del Gruppo 2G

- Esperto di Organizzazione Aziendale

e Sistemi di Gestione Qualità ISO

9001 e ISO TS 16949

- Esperto di Progettazione

- Esperto di Controllo Processi di

Produzione

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Il progetto, applicato su uno o più pillar comporta l'applicazione in parallelo di un'attività di identificazione dei bisogni formativi e di erogazione della formazione:

sulle procedure e prassi aziendali

sull'implementazione della formazione tecnica

PILLAR: ANALISI DEI FLUSSI DI PROGETTAZIONE

Il pillar dell' "Analisi dei flussi di progettazione" é normalmente il primo step. Spesso ci siamo trovati ad analizzare i flussi di progettazione di aziende automotive, sviluppati secondo la linea guida APQP

(Advanced Product Quality & Planning) secondo lo standard ISO ISO/TS 16949, che tende sempre più a diventare uno standard anche fuori dall’ambito automotive (quindi ad essere sempre più utilizzato con la dovuta gradualità in altri settori in cui non é un requisito).

La ns. attività di supporto consulenziale o di auditing ha evidenziato talvolta carenze derivanti da una mancata o cattiva applicazione della linea guida APQP causata da una cattiva applicazione o da una non adeguata attività di formazione e sensibilizzazione.

L'APQP infatti é un valido supporto ma non deve essere applicato tout court, bensì considerato come una traccia da

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applicare in modo flessibile alle singole specificità. Per ottimizzare e tenere sotto controllo lo sviluppo del processo di progettazione sono stati sviluppati anche altri strumenti quali “idea-to-launch system" che affiancano l'APQP e garantiscono il monitoraggio dello stato di avanzamento dei progetti, facilitano il reporting e consentono di modulare le risorse in funzione del raggiungimento o degli scostamenti degli obiettivi intermedi e finali prefissati (gates).

Progettare seguendo la linea guida APQP

L'applicazione della linea guida APQP consente di pianificare, gli step della progettazione gestendo per ogni passo, il controllo dei documenti di input ed output della progettazione. E' un processo sistematico e strutturato per identificare, definire e specificare risultati e obiettivi finalizzati al rilascio in produzione di prodotti che soddisfino i bisogni e le aspettative del Cliente in termini prestazionali, di costo, di servizio e di qualità.

L'APQP prevede 5 step principali (Vedi Fig. 3), che si sviluppano in parziale simultaneità, e che coprono tutte le fasi di sviluppo di un progetto, dalla richiesta di sviluppo alla risposta dal campo (produzione)

Figura 3: Gli Step della APQP

1. Concept, Fattibilità, Approvazione Programma 2. Progettazione e sviluppo del prodotto 3. Progettazione e sviluppo del processo 4. Validazione del prodotto e del processo 5. Produzione, Feedback, Azioni Correttive

Al termine di ogni fase sono previste attività di verifica e di riesame. L'APQP comporta il passaggio da un concetto di lavoro top-down ad un concetto di lavoro articolato su Team di Lavoro Interfunzionali (Piattaforma di Progettazione), con definizione di un Project Leader (che può anche cambiare nelle varie fasi ), delle risorse, delle competenze necessarie, dei ruoli e delle responsabilità delle singole attività La responsabilità del progetto è dell’Azienda (Team di lavoro e Responsabili delle rewiew di progetto) e non del singolo né del Capo a cui è invece demandata solo la gestione delle risorse, la verifica dell'applicazione delle regole e dell'efficienza dell'Ente Progettazione e Sviluppo. L'applicazione dell'APQP comporta seguire il progetto dalla realizzazione dei prototipi, alla preserie fino al primo avviamento in produzione utilizzando gli utili strumenti di supporto quali il Flow chart, la FMEA (Failure Mode Effects Analysis) di Progetto/Processo, il Control Plan, ecc. Problematiche connesse all'APQP L'APQP é una metodologia, derivata dal settore automotive, che si basa su una solida organizzazione del lavoro in cui siano identificati chiaramente compiti e responsabilità. Il presupposto é che "le regole" siano la prassi operativa dell'azienda, cioè una prassi consolidata e condivisa, sia dal management che dagli operativi, e nella quale sono definiti i concetti di livello qualitativo e di contenimento costi. Le problematiche sono:

mancanza di disciplina , intesa come metodologia comune e condivisa di lavoro

priorità non chiare (risorse dedicate a più progetti)

responsabilità non chiare

mancanza di gestione dei tempi /risorse

manca la parte relativa alla analisi tecnico economica preliminare e preparazione dell'offerta, la così detta "fase 0" (o meglio é data come scontata in quanto coperta dall'ISO/TS 16949)

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Benefici dell'APQP

I benefici dell'APQP sono:

gestire ed ottimizzare le risorse disponibili nel rispetto della “Customer Satisfaction” e degli standard sempre più elevati di Qualità,

ottenere i migliori benefici dall’intera catena di fornitura: facilitare la identificazione precoce delle modifiche, evitare le modifiche dell’ultimo minuto (più rischiose e

costose) e talvolta la duplicazione delle modifiche già fatte,

fornire prodotti di “qualità” al minor costo, progettare per “agire prima di un evento e non in seguito

ad esso”,

fornire prodotti di qualità al minimo costo

L’utilizzo di strumenti come il "Idea-To-Launch System" in affiancamento alla linea guida APQP come strumento per massimizzare i risultati In alcune aziende, limitatamente allo sviluppo di progetti nuovi e complessi e di importanza strategica, sono utilizzati strumenti di gestione dei processi di sviluppo prodotto "idea-to-launch system" come lo sono il Metrics, Stage-Gate, ecc. che permettono una gestione più oculata della progettazione (non sono una linea guida), senza sostituire l'APQP ma sovrapponendosi ed affiancandone le regole. Lo Stage-Gate per esempio ha il grande vantaggio di essere un efficiente strumento gestionale di controllo avanzamento progetto e di reporting, anche se, per contro, appesantisce la gestione burocratica rendendo meno snella l'applicazione. Offre peraltro la possibilità di istituzionalizzare un rapporto diretto con il Top Management e di conseguenza ottenere il suo supporto in caso di difficoltà nel raggiungimento degli obiettivi prefissati.

PILLAR "TRASFERIRE IL KNOW HOW ALL'INTERNO DELL'AZIENDA PER RENDERLO DISPONIBILE" E "STANDARDIZZARE IL PROCESSO DI SVILUP. PROGETTO/PRODOTTO" Un'altra carenza applicativa diffusa é che in alcune realtà si trovano ad operare enti di progettazione e sviluppo con pochi progettisti senior e molti junior, o realtà con un elevato turnover, che quindi non hanno esperienza approfondita delle specificità del prodotto e/o del sistema da sviluppare. La criticità è quindi

rappresentata dal fatto che il know how non é raccolto in una banca dati o peggio ancora, se lo é, in banche dati normative carenti o difficilmente consultabili. Tale situazione aggrava ancora di più le difficoltà di sviluppo prodotti.

Queste problematiche, anche con l’utilizzo dell’APQP, non sempre consentono di individuare le carenze di progetto e ciò porta ad aumentare il numero delle revisioni ed allungare i tempi di sviluppo di un progetto, ed in sintesi a ritardare il "Time to market".

Uno strumento moderno, sviluppato dal Gruppo 2G sono le linee guida di progetto che sono uno strumento che si presta ad un'applicazione flessibile in funzione della dimensione e degli obiettivi del Cliente, che serve a raccogliere e mantenere in modo organizzato il know how aziendale e permette la riduzione degli errori oltre che dei tempi di Progettazione e Sviluppo.

PILLAR "MIGLIORARE LA COMUNICAZIONE"

Il Pillar "Migliorare la Comunicazione" si prefigge di migliorare lo scambio di informazione tra i progettisti, specie in strutture di grandi dimensioni o locati su sedi diverse attraverso:

un sito intranet aziendale col quale poter consultare le Linee Guida, Le Specifiche Tecniche, le Tabelle di Correlazione.

un sito “Wiki” aziendale su cui ognuno segnala i propri problemi irrisolti o come li ha risolti. In tale spazio tutti possono intervenire (anche se lontani come sede) per mettere a disposizione il proprio know how,

un tutor aziendale che stimoli gruppi di lavoro e riunioni sull’adozione ed il mantenimento delle "Linee guida di progetto" nel tempo.

CONCLUSIONI

Il Gruppo 2G, visti gli ottimi risultati, propone l'applicazione della linea guida APQP e, se necessario per progetti complessi, i sistemi "idea-to-launch system", non solo nel settore automotive, ma anche in altri settori come meccanica, elettronica, medicale, chimica, servizi, ecc. Sempre più le metodologie automotive, con la dovuta personalizzazione, hanno trovato grande successo di applicazione in altri settori di progettazione e produzione di beni di consumo realizzati in serie (Vedi Fig. 4).

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Figura 4 Tali strumenti di gestione hanno dato notevoli vantaggi; infatti da una ricerca effettuata negli USA dall'American Productivity & Quality Center (APQP) e Product Development Istitute (PDI) su 211 industrie sui diversi settori, quelle che applicano strumenti di gestione “ idea-to-launch" hanno realizzato il doppio di progetti che hanno rispettato i target di profittabilità e vendite rispetto alle aziende che non utilizzano tali sistemi.

Nota: Vedi articolo"Best Practices in the idea-to-Launch Process and Its Governance" RobertG. Cooper and Schot J. Edgett (Pubblicato su "Research-Technology Management" Marzo-Aprile 2012).

L'affiancamento di questi strumenti di controllo della progettazione per quanto necessario agli altri pillar delle linee guida di progetto che servono a mantenere e raccogliere in modo organizzato il know how aziendale oltre che ridurre i tempi di Progettazione e Sviluppo, permetterà una innovazione nelle metodologie di progettazione ed acquisire un vantaggio competitivo, come detto anche nell'articolo precedentemente citato Pubblicato su "Research-Technology Management" Marzo-Aprile 2012.

L’ITER OPERATIVO L’attività si sviluppa in più fasi:

definizione degli obiettivi dell’Azienda ed esame iniziale della situazione dell’ente di Progettazione e Sviluppo, con particolare riguardo alla presenza e definizione di specifiche del Cliente e della disponibilità e competenza di risorse in funzione dei progetti in essere;

elaborazione, in sinergia con gli enti di Progettazione e Sviluppo, della Road Map contenente tutte le attività da implementare, finalizzate al raggiungimento degli obiettivi

concordati, nonché i diversi momenti di verifica intermedia dell’avanzamento delle attività;

creazione di un Gruppo di Lavoro che si occuperà dello sviluppo del progetto di razionalizzazione del flusso di progettazione e della sua diffusione nell’ambito degli enti aziendali interessati;

applicazione della linea Guida APQP e se necessario del "Idea-to-launch model" curando la personalizzazione su misura dell'azienda;

diffusione da parte del gruppo di lavoro, del nuovo approccio di Progettazione e Sviluppo e delle informazioni pertinenti attraverso riunioni e momenti di formazione e addestramento a tutta la struttura aziendale coinvolta;

definizione dei bisogni formativi specifici ed erogazione formazione.

monitoraggio dello stato di avanzamento del progetto. Tutta l’attività deve essere erogata in Azienda, durante la Progettazione e Sviluppo di un nuovo prodotto, per fare in modo che i contenuti della metodologia applicata siano il più possibile vicini alle reali esigenze dell’Azienda rispettando i requisiti del Cliente. Quindi non corsi teorici ma applicazione in campo su un caso reale, sostanzialmente un'attività di coaching metodologica.

PROPOSTA DEL GRUPPO 2G Gli esperti del Gruppo 2G responsabili dell'attività di reengineering dei flussi di progettazione prima di avviare un nuovo progetto, preventivamente e senza alcun impegno economico e/o operativo, sono disponibili ad eseguire un check-up per valutare quale impatto l'attività può avere in Azienda. Solo al termine di questa attività è possibile presentare un piano preliminare con un analisi critica dell’eventuale intervento.

Se volete fissare un appuntamento con i Nostri esperti e quindi per un check up gratuito potete contattare il ns. Ufficio Marketing: Sig.ra Cristina Gagliardo Tel. 011 505062 Fax 011504660 e-mail: [email protected]