Il contesto - a.s. 2003/2004 Il tempo dell’approfondimento
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D.M.61.03 Iniziative finalizzate all’innovazione e all’introduzione dell’insegnamento della lingua inglese e dell’alfabetizzazione informatica.
Intende “creare le condizioni per consentire alla scuola primaria, un iniziale e graduale approccio ai nuovi assetti didattico-pedagogici, sulla base di quanto contenuto nella legge n. 53/2003” in attesa dei provvedimenti attuativi della legge n.53/2003
Fonte: C.M. 62 del 22 luglio 2003
Il contesto - a.s. 2003/2004Il tempo dell’approfondimento
Isp. Tecn. M. Paola Tripoli
Progetto nazionale di innovazione D.M. 61/03
Gli obiettivi
Assicurare alle scuole che hanno aderito al progetto di sperimentazione di cui D.M. n.100/2002 “la prosecuzione dei percorsi educativi già attivati secondo le Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio personalizzati”
permettere alle altre scuole, in applicazione del DPR n. 275/1999, di approfondire i punti e gli snodi essenziali della riforma
Fonte: C.M. 62 del 22 luglio 2003
Isp. Tecn. M. Paola Tripoli
Progetto nazionale di innovazione D.M. 61/03
Alcune regole dell’innovazione nessuna innovazione nasce dal nulla nessuna innovazione è indolore ogni innovazione mette a nudo i punti di debolezza
ed i punti di forza l’innovazione presenta sempre momenti di continuità
e momenti di discontinuità richiede il coinvolgimento di tutti i soggetti
interessati: docenti, genitori, alunni, territorio, mezzi di comunicazione
Isp. Tecn. M. Paola Tripoli
Progetto nazionale di innovazione D.M. 61/03
Elementi costitutivi dell’innovazione
Centralità del P.O.F come strumento di autovalutazione e di progettazione aperta, flessibile
collegialità come strumento di progettazione partecipata e di condivisione del progetto educativo
alta professionalità per l’armonizzazione di competenze, abilità, conoscenze dei singoli docenti
partecipazione come strumento di corresponsabilità Sostegno durante tutto il processo innovativo nella
sua fase iniziale ed in itinere
Isp. Tecn. M. Paola Tripoli
Progetto nazionale di innovazione D.M. 61/03 art.1
… per questo
Il D.M. 61/03 art. 1 del decreto
Si propone di promuovere in applicazione del D.P.R. 275/1999, la realizzazione nelle classi 1^ e 2^ della scuola primaria, “di una iniziativa, in ambito nazionale, finalizzata all’adozione dei nuovi contenuti culturali ed educativi, desumibili dalla indicazioni Nazionali per i Piani di studio personalizzati per la scuola primaria”
Progetto nazionale di innovazione D.M. 61/03 art.1
In particolare le scuole sono chiamate a rielaborare i P.O.F. sulla base
“ degli obiettivi specifici di apprendimento, delle conoscenze e delle abilità necessarie allo sviluppo delle competenze ed alle educazioni alla convivenza civile”
Fonte: C.M. 62 del 22 luglio 2003
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Progetto nazionale di innovazione D.M. 61/03 art.1
Pertanto:
“In attesa dell’emanazione dei provvedimenti applicativi della delega, l’art. 1 limita il campo di applicazione all’assunzione nei P.O.F. dei contenuti didattici espressi nelle Indicazioni Nazionali senza incidere, in questa fase, sulle modalità organizzative e strutturali
Fonte: C.M. 62 del 22 luglio 2003
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Progetto nazionale di innovazione D.M. 61/03 art.1
Secondo le prerogative proprie previste dall’autonomia - connotata di rilievo costituzionale - sono tuttavia possibili estensioni relative a :
funzioni tutoriali coordinamento didattico attività laboratoriali adozione portfolio delle competenze
Che rientrano negli aspetti più propriamente pedagogici e metodologici
Fonte: C.M. 62 del 22 luglio 2003
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La normativa come risorsa.Ambiti ed opportunità sui quali lavorare
L’autonomia delle scuole come opportunità concreta di esercizio della progettualità educativa con il richiamo sostanziale al D.P.R. 275/1999 che “esalta gli aspetti laboratoriali di applicazione e di ricerca innovativa”
Il P.O.F. come punto di attenzione sul quale concentrare l’impegno di ricerca e di innovazione
Le Indicazioni nazionali per i Piani di studio personalizzati come riferimento pedagogico e didattico
Fonte: C.M. 62 del 22 luglio 2003Isp. Tecn. M. Paola Tripoli
Scuola dell’infanzia
Offerta formativa da un minimo di 875 ad un massimo di 1700 ore annuali in base a:
esigenze delle famiglie condizioni socio-
ambientali convenzioni con enti
territoriali
Scuola primaria
1) Percorso obbligatorio 891 ore annuali
+
2) Percorso opzionale facoltativo: offerta formativa fino a 99 ore annuali previste dal POF
Scuola secondaria di I grado
1) Percorso obbligatorio 891 ore annuali
+2) Percorso opzionale facoltativo: offerta formativa fino a 198 ore annuali previste dal POF
Isp. Tecn. M. Paola Tripoli
Tempo scuola ed offerta formativa
Didattica Laboratoriale
Dinamica gruppi di classe/ interclasse, di livello, di compito o elettivi
Potenziamento della didattica laboratoriale al fine di consentire l’effettiva formazione personalizzata e
di ampliare l’offerta formativa nelle singole scuole e nella rete territoriale
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Nella logica della concretezza e della gradualità
Le iscrizioni primo “nodo” delicato e strategico da affrontare
Dal nuovo linguaggio alla nuova modulistica: tempo pieno/ moduli --- > t. scolastico, con formule flessibili: dal tempo scuola minimo (27h) al massimo (40 ore).
rivisitazione del POF con criteri di flessibilità e di gradualità per la determinazione degli organici e dell’offerta formativa integrata
co-partenariato educativo dell’èquipe docente
isp. tecn. M. Paola Tripoli
Piani di studio, organizzazione didattica
La didattica laboratoriale come modalità metodologica diffusa ed esercizio della partneship educativa dei docenti
La gestione degli anticipi secondo criteri di specificità pedagogica, flessibilità metodologica e temporale
La partecipazione dei genitori e l’informazione corretta per una scelta consapevole e partecipata, per un “consenso informato”
Rivisitazione dei contenuti secondo le Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio Personalizzati
Isp. Tecn. M. Paola Tripoli
Isp. Tecn. M. Paola Tripoli
L’art. 2 prevede a decorrere dall’a.s. 2003/04 nelle classi 1^ e 2^ della scuola primaria L’albabetizzazione informatica L’alfabetizzazione della lingua inglese
“Queste alfabetizzazioni “rappresentano un vincolo generalizzato per le classi 1^ e 2^ della scuola primaria”
Fonte: C.M. 62 del 22 luglio 2003
Progetto nazionale di innovazione D.M. 61/03 art.2
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Progetto nazionale di supporto all’innovazione D.M. 61/03
Iniziative di supporto all’innovazione:quattro opportunità:
• le 13 scuole D.M. 100/02• le 58 scuole ex art. 1 D.M. 61/03• altre scuole che desiderano approfondire
alcuni aspetti della riforma• tutte le scuole per inglese ed informatica Isp. Tecn. M. Paola Tripoli
Progetto nazionale di innovazione D.M. 61/03 Modalità organizzative di supporto regionali
Il piano regionale di supporto prevede: 1 gruppo regionale gruppi provinciali presso gli USP le scuole della sperimentazione come risorse ex D.M.
100/2002 materiali multimediali: - ministeriali - dell’USR - dell’USP - materiali delle scuole
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Progetto nazionale di innovazione D.M. 61/03 Modalità organizzative di supporto regionali
Tra i materiali:il sito USR • con l’inserimento di tutta la normativa• lo spazio per le FAC e la consulenza rapida on line• Il catalogo di proposte, progetti, esperienze11 trasmissioni televisive monotematiche sui punti caratterizzanti la Riforma: tutor, portfolio, ecc. I quaderni tematici con materiali delle scuole ex D.M. 100/02.Sono di prossima pubblicazione:• Portfolio• Inglese• Informatica
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Ambiti specifici di approfondimento e di formazione ex D.M. 61/03
Settori di approfondimento
Quadro di sistema: aspetti generali pedagogici e metodologico-didattici.
il P.O.F. Informatica Inglese e/o altra lingua comunitaria
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