Il centro livorno gennaio 2015

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  • 8/10/2019 Il centro livorno gennaio 2015

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    Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 02/03/2005 - Spediz. in abb. postale: D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, DCB LIVORNO Anno XV - n 151 Gennaio 2015 Gennaio 2015 Gennaio 2015 Gennaio 2015 Gennaio 2015

    LEditorialedi Enrico Dello Sbarba

    GraziePresidente!

    segue a pag. 2

    Tra lEden e TodiUn articolo dellOn. Ivo Butini

    Il 2 giugno del 2009 cadeva il sessan-tatreesimo anniversario della nascitadella Repubblica. Sul quotidiano Il Ri-

    formistaAnna Chimenti rivolse il suoapprezzamento al Presidente dellaRepubblica che aveva ricordato il cli-ma di dialogo che consent di scrivere

    la Costituzione con relativa rapidit, purin presenza di contrastanti divisioni;culturali: tra cattolici, marxisti,e libera-li. Senza ripetere qui i nomi dei moltipersonaggi che Anna Chimenti cit,giova ricordare il suo giudizio comples-sivo quando la politica riesce adessere alta in grado di produrre

    grandi risultati.Le apparivano lon-tani il clima politica e la capacit diconfronto dei costituenti tanto da ren-

    dere un po triste la loro rievocazioneal presente.Sono passati altri cinque anni. Il 14 di-cembre 2014 il Segretario Matteo Rossidisse allAssemblea Nazionale del Par-tito Democratico: si sono persiventanni di tempo senza avere re-

    alizzato le promesse della campa-

    gna elettorale. LUlivo non un San-

    tino. Quella stagione fall per le no-

    stre divisioni: i nostri errori (Cor-

    riere della Sera).Proprio lo stesso 14dicembre il quotidiano milanese pub-blicava un articolo dello storico Erne-sto Galli Della Loggia nel quale si po-teva leggere: se da ventanni las-setto politico italiano non trova

    Il contenuto di questo editoria-le che apre il quattordicesimoanno di vita di questo periodi-co che, questa volta un po insordina,ha ricordato a dicem-bre il suo 150 numero, nonpossiamo non iniziarlo senza

    ricordare il ruolo fondamenta-le e di salvaguardia svolto dalPresidente della Repubblica inun contesto di grave crisi so-ciale, economica e politica.Lo ringraziamo con grande af-fetto e simpatia nel momentoin cui ha confermato linten-zione di interrompere il suo se-condo mandato, assunto, congrande senso di responsabilitin uno dei momenti pi dram-

    matici nella storia di questadeludente cosiddetta secondarepubblica: un sacrificio richie-stogli dalla gran parte delle for-ze politiche, anche di quelle chene hanno fatto, successiva-mente, oggetto di disprezzo edi critiche senza senso.E proprio dopo avere espressoquesto doveroso ringraziamen-to a Giorgio Napolitano, pen-sando di interpretare i sentimen-ti di tutti i nostri lettori, prose-guiamo queste nostre conside

    segue a pag. 2

    pace, sentendosi periodicamente in-

    sidiato dallantipolitica, dal populi-

    smo, dal giustizialismo...... una ra-

    gione di fondo c. Ed che tutte e

    tre quelle patologie sono nel DNA

    stesso della Seconda Repubblica,

    costituiscono una sorta di solo pec-

    cato originale. Tra il 1992 ed il 1994la seconda repubblica nata infatti

    fuori e contro la politica.

    Forse non un caso che i cattolici sisiano dispersi nella seconda repubbli-ca.Sarebbe tuttavia grave se i cattoliciavessero avuto parte, consapevoli omeno, nei panni di Eva ed in quelli diAdamo, nella commissione del pecca-to originale di cui scrive Ernesto Galli

    Della Loggia. Anche perch pure inpolitica diffusa lopinione tra cosun equivoco (a causa dun errore dellaintelligenza) e una scusa (per il rifiutodella volont).Un libro pubblicato dalla San Paolo nel2013 reca il titolo provocatorio Il Van-gelo secondo gli italiani: ne sonoautori Francesco Anfossi e Aldo Ma-ria Valli. Alle fine del capitolo quindi-cesimo si legge: Forse ora di la-vorare per far si che siano i cattoli-

    ci a cambiare la politica dopo che

    per ventanni la politica ha cambia-

    to i cattolici.

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    e-mail: [email protected]

    Grazie

    Presidente!

    dalla prima pagina

    Tra lEdene Todi

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    razioni mettendo in rilievo il fallimentodi questa nuova stagione politica oggi,in particolare, rappresentato da perico-losi conati di becero populismo espres-si da Grillo attraverso il Movimento5Stelle e da quello sorgente e crescentedella Lega, oggi diretta da un nuovopatriarca impersonificato da Matteo Sal-vini , la cui immagine e le cui declama-zioni stanno invadendo tutto il vasto fir-mamento dellinformazione.Sta, in sostanza, cercando di strumen-

    talizzare il senso di una protesta irrazio-nale facendo del razzismo e dellan-tieuropeismo, le sue armi privilegiate.Gli esperti nellandamento dei flussi elet-torali prevedono uno spostamento divoti dal M5stelle, dato in fase di stancaed iil loro trasferimento verso la nuovaLega di Matteo Salvini, il quale sta an-che cercando laggancio con leletto-rato meridionale dopo averlo, per anni,

    deriso e disprezzato:naturalmente na-sconde la sue genesi leghista con lo slo-gan con Matteo Salvini nella logicaperdente di una deteriore personifica-zione della politica nata con Berlusconima che poi si radicata in tutti o quasi

    tutte le sembianze dei movimenti politi-ci di oggi che non possiamo certamen-te chiamare partiti.Prima di esprimere alcune considerazionifinali sulla degenerazione del sistemapolitico, vogliamo esprimere un augu-rio e cio quello che gli italiani non sifacciano bere il cervello da un altrodei tanti tribuni che perseguono il tra-guardo di affossare definitivamente ilpaese attraverso strampalate ed assur-de proposte quali quelle di uscire dal-

    leuro o addirittura dalla Comunit Eu-ropea pensando di riconquistare gli an-tichi privilegi che non torneranno maipi.Sono proposte di evidente demagogismopopulista che hanno il solo scopo dicompromettere seriamente il coraggio-so tentativo in corso di uscire dalla crisie di intorbidare ulteriormente le acquefacendo leva sulla crescente disperazio-ne e preoccupazione della gente spe-cialmente dei giovani in cerca di un la-voro che non trovano anche per i ritar-di tecnologici di un paese che sembraavere smarrito, da almeno venti anni,una seria ed organica via di uscita lega-ta a processi di riammodernamento del-lintero sistema economico.Una valutazione finale riguarda un fe-nomeno che ormai sta guadagnandosempre pi terreno :lentrata in campodei cosiddetti tribuniiniziata con Ber-lusconi, con lintercalare dei due falli-

    mentari governi Prodi, che preannun-cia, a febbraio, il suo ritorno nellago-ne politico lanciando lo slogan (no tas-se, no tasse, no tasse, la pensione mini-ma a 1000 euro/mensili e naturalmenteun ritorno al benessere generale).Uno statusche denuncia lespandersidi unamara realt: la sparizione di unapolitica seria che facilita, purtroppo,lespansione di un populismo pericolo-so e lemergere di personaggi privi discrupoli e di ogni cultura di base, privi

    di etica e di senso delle responsabilit,pronti e abili solo a strumentalizzare si-tuazioni critiche e che si improvvisanoleader blandendo le folle ed autocandi-dandosi alla guida del paese senza ave-re la pi pallida idea di cosa questa no-

    Periodico mensiledel Circolo Culturale

    Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 2/3/2005

    Redazione ed Amministrazione:

    Via Trieste 7, tel. 0586/427137 - Livorno

    e.mail: [email protected]

    www.circoloilcentro-livorno.it

    DIRETTORE RESPONSABILE:

    Enrico Dello Sbarba

    Giornale chiuso in tipografia il 7/1/2015

    Hanno collaborato a questo numero:Marcello Battini, Laura Benvenuti,Ivo Butini, Massimo Cappelli, Nico-la Graziani, Luca Lischi, Mario Lo-renzini, Antonio Melani, Silvia Me-nicagli, Cristiana Nanini, Giangiaco-mo Panessa, Franco Spugnesi.

    COMITATO DI REDAZIONE:

    Massimo Cappelli,

    Laura Conforti Benvenuti,

    Sergio Cini,

    Francescalberto De Bari,

    Davide Livocci, Mauro Paoletti,

    Marisa Speranza, Franco Spugnesi.

    STAMPA: Editrice Il Quadrifoglio,

    Via Pisacane 7, tel. 0586/814033 - Livorno

    bile missione voglia esattamente signifi-care.La sparizione di un sistema politico di-retto e gestito da partiti tradizionali hasostanzialmente eliminato listituto della

    mediazione che ha, da sempre, rappre-sentato lessenziale architrave di ogni de-mocrazia.Del resto, limitando la nostra analisi, al-lEuropa, in nessuno degli Stati aderentialla Comunit Europea, il sistema dei par-titi ha avuto il traumatico default che si invece registrato nel nostro paese.Dappertutto, salvo alcuni casi minori, presente un sistema politico consolidatoin cui sono ancora i partiti ad esprimereuna classe dirigente preparata e respon-

    sabile dove le scelte delle leadership av-viene attraverso unaccurata e seria se-lezione passando di solito, dalle deliberedi congressi regolarmente convocati,che assicurano continuit nellattuazio-ne dei programmi di governo.In Italia, dopo il crollo dei partiti, an-nientati inopinatamente da tangentopoli,si sono aperte le porte al pi bieco po-pulismo che ha prodotto e generato sem-bianze di leadership dove la incultura,limpreparazione e lipnosi televisiva e

    telematica hanno finito con limmiserireun sistema politico che ha travolto an-che componenti politiche datate e pro-dotto leader, come per esempio MatteoRenzi ,che noi sosteniamo come ultimacarta, per evitare di finire nel baratro diquel populismo anarchico e barricadie-ro di cui ne sono prove concrete i feno-meni negativi che si stanno registrandonel nostro paese.

    Racconta Mauro Bonchini sul settima-nale Toscana Oggi (30 novembre2014) che nel corso dellultimo Festi-val della dottrina sociale della Chiesa,a Verona, il parlamentare del partito de-mocratico Ernesto Preziosi, presentan-do un suo libro che reca il titolo Unasola la cittdisse che in Parla-

    mento a mancare non sia la presen-za cristiana ma un pensiero cristia-

    no.

    Se i cattolici si sono fermati a Todi, bi-sogna prendere atto che Roma an-cora lontana.

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 3Politica

    Finisce unera,non lincertezza

    di Nicola Graziani

    Adesso che Giorgio Napolitano ha

    annunciato formalmente le dimis-

    sioni si apre un periodo di incertez-

    za per la politica. In fondo, se Mat-teo Renzi lo aveva quasi scongiu-

    rato di restare perch il Capo del-

    lo Stato era divenuto il perno degli

    assetti politici e istituzionali. Manca

    questo, il quadro balla.

    La prima sfida sar quella del suc-

    cessore. I partiti si preentano all'ap-

    puntamento sfarinati e sfilacciati.

    Nessuno in grado di garantire la

    reale tenuta dei suoi: n Renzi, tan-

    tomento Berlusconi e forse ancormeno Grillo. Prepariamoci al replay

    del 2013. Il Parlamento, del resto,

    sempre quello, con in pi l'aumen-

    to dei cani sciolti e dei rancorosi

    pronti ad una notte dei lunghi col-

    telli. Quando sar risolta la faccen-

    da, si dovr mettere mano alle ri-

    forme: Renzi ha iniziato anche que-

    st'anno annunciando un program-

    ma da far temare i polsi. Dovrebbe

    ricordarsi di quando aveva promes-so una riforma al mese per quattro

    mesi, per poi scoprire che i quattro

    mesi in realt non sono 120 giorni,

    ma pi o meno mille.

    In tutto questo un paio di incognite.

    La prima rappresentata dal desti-

    no politico di Silvio Berlusconi: re-

    ster prigioniero del Patto del Na-

    zareno o si svincoler grazie ma-

    gari ad una sentenza positiva che

    gli viene da Strasburgo come la

    manna dal cielo del deserto del Si-

    nai? Sempre che non ci siano altre

    strade: la gafe del governo sulla ri-

    forma del fisco bloccata per un co-

    dicillo molto generoso non lascia

    Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante il messaggio di fine anno trasmesso in

    diretta alle ore 20.30 sulle reti televisive nazionali il 31 dicembre 2014.

    molto spazio alle illusioni.

    L'altra incognita quella delle ele-

    zioni. Forse ci sbagliamo, ma la

    storia della clausola di salvaguar-

    dia dell'Italicum non ci convince per

    nulla. Non che l'idea non sia vali-

    da. ma perch se i sondaggi per il

    governo ed il suo Capo continuas-

    sero a calare con la persistenza

    del periodo settembre-dicembre

    2013, chi terrebbe Matteo Renzi pi

    a Palazzo Chigi? Meglio giocare

    d'anticipo, e per la clausola di sal-

    vaguardia c' pronto l'ashtag #stai-

    serena.

    Napolitano promette, lasciando il

    Quirinale, di continuare a vigilare

    anche dalla casa di Roma dove si

    ritirer. Avr il suo bel daffare. La

    Seconda Repubblica non mai

    nata, ma prima di morire promette

    di tirare pi di un calcio, come Pi-

    nocchio quando venne impiccato

    dal Gatto e dalla Volpe.

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    e-mail: [email protected] Politica

    Sono tante, troppe le cronache dramma-tiche che riempiono i giornali di questigiorni, ma la notizia che mi ha fatto piriflettere sulla situazione angosciante delnostro Paese stata paradossalmente,la buona notizia del cenone di Natale

    al Pala Alpitour di Torino.Una notizia sulla quale, credo, tutti do-vremmo fare, veramente, un esame di co-scienza, di seriet e responsabilit poli-tica, anche di impegno personale, perdare, finalmente, una spinta risolutiva al-luscita dalla Crisi, per quel Cambiamen-to strutturale, insomma, che non pos-siamo pi rinviare ulteriormente.Si tratta di un Cambiamento, come hadetto Napolitano, che non pu riguar-dare soltanto lassetto e le regole del-

    lEconomia e dellAmministrazione del-lo Stato, in senso lato, e delle autono-mie locali, bens anche il ripristino ne-cessario delle regole etiche del costumecollettivo, attraverso un soprassalto dicoscienza civile che interpella ciascunodi noi.E non una questione moralistica, madi concreto realismo perch riguarda ilfuturo dei nostri figli e nipoti.A quella cena di gran gala, che si ripeteogni anno (come avviene, per la verit,con molto minor sfarzo, con la Charitas,in quasi tutte le citt italiane!), organiz-zata dal Banco Alimentare torinese e pre-

    parata, addirittura, da quattro chef stel-lati, con un men di primordine, hanno

    partecipato un migliaio di invitati, interefamiglie, in gran parte, di trentenni, inuovi poveri di questa infinita Crisi, masolo i bambini ridevano alle sceneggiatedei clown!Per il resto, tuttattorno, unatmosferasilenziosa e surreale con tanta, troppatristezza ed un incolmabile scoramento

    e, poi, come scriveLa Stampa, con nonpoco sarcasmo, gli esclusi, e cio glialtri che avrebbero avuto il diritto a par-teciparvi, sarebbero stati pi di quaran-tamila!Se queste sono le cifre della povert e

    Preparata da chef stellati, con un men di primordine, vi hanno partecipato un migliaio di invitati

    La buona notizia del cenone di Natale

    del Banco Alimentare al PalaAlpitour di Torinodi Romano Baccarini

    della disperazione di Torino, che non di certo la citt pi disastrata dalla Crisi,figurarsi i numeri delle altre grandi me-

    tropoli, dei vecchi e nuovi poveri dellezone degradate del Meridione.Del resto, basta guardarsi attorno, sotto iloggiati, agli angoli delle nostre piazze e alleentrate delle nostre chiese, per avvertire che,ovunque, sta crescendo a dismisura lavvi-limento, che le macerie della Speranza ri-schiano, anche qui, di ostruire, veramente,qualsiasi capacit di futuro, ancor pi diquanto non fecero le macerie che avevamoalle spalle nel secondo dopoguerra, perchallora la Politica quella Speranza seppe, ec-

    come, illuminare!Detto tutto questo, si pu, dunque, iro-nizzare sui risultati e le battute di fineanno, lottimismo, insomma, di MatteoRenzi e, per, se consideriamo i guastidel craxismo e, poi, il fallimento, con-giunto, del berlusconismo e del prodi-smo, il suo tentativo di mettere, comun-que, ordine al sistema politico-istituzio-nale ed il suo decisionismo sulle que-stioni del Lavoro e, speriamo, dellAm-ministrazione e della Giustizia sono, co-munque, le uniche armi, credo, che ab-

    biamo per uscire da questa incredibilesituazione.Una situazione che si incancrenita, ri-

    peto, in oltre trentanni di cattiva politi-ca e pessima amministrazione, di sostan-ziale ingovernabilit e di conseguenti

    scorribande speculative degli amici de-gli amici, a cui, da una parte e dallaltradella barricata, hanno dato credito e fa-

    vorito, insieme alle lobbies pi dispara-te, comunque, non di certo contrastato,con linevitabile espandersi, a macchiadolio, della malapianta dellillegalit,corruzione e concussione e, quindi, del-la progressiva decadenza del costume

    pubblico e privato.E vero che non c mai limite al peggio,ma altrettanto vero che questo Paeseha sempre dimostrato di avere nei mo-menti di massima difficolt, e questo sicuramente, uno di quei momenti, quel-

    lo scatto di reni risolutivo che lha fattosempre risalire dal fondo, con grandemeraviglia di tutti gli osservatori inter-nazionali, la meraviglia degli anni sessan-ta del secolo scorso di un calabrone che,come scrissero, stava volando verso ilmiracolo economico a dispetto delleleggi della fisica e di tutti i pi infausti

    presagi.Adesso, che il fondo lo stiamo, veramen-te, toccando, pu sembrare irrazionale,ma , invece, soltanto paradossale, ve-dere che la consapevolezza della dram-

    maticit della Crisi, che stiamo vivendo,per intenderci, ormai in tutto il Paese,senza soluzione di continuit, da Torinoa Napoli, ci dar la forza proprio per quelcolpo di reni che necessario per rimet-tere in volo il calabrone!

    Una panoramica sul cenone di Ntaale del Banco Alimentare al PalaAlpitour di Torino

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    Vorrei partire da una considerazio-

    ne che suggerisce Piero Vietti,

    prendendo a riferimento il forte im-pegno che viene profuso, e che pre-

    tendiamo dalle istituzioni, sulla pre-

    venzione. Sul lavoro. Nella vita fa-

    miliare. Sulla previsione della cata-

    strofi naturali.

    Ricordo le vicende giudiziaria cui

    sono sottoposti i membri della com-missione grandi rischi per non aver

    previsto il sisma. Giusto. Ma a que-

    sta impostazione pu corrisponde-

    re una conseguenza negativa: la

    deresponsabilizzazione. Ogni cosaviene affidata ad un oracolo prove-

    niente da un potere superiore, ras-

    sicurante e prescrittivo. Ti dice cosa

    fare. E te lo dice per il tuo bene.

    Questo rischio c anche nel distrug-

    gere i corpi sociali. Se noi facessi-

    mo scomparire i corpi intermedi dirappresentanza e di interesse,

    avremmo come scenario risultante

    un monarca e il suo popolo.

    Della battaglia portata ai corpi so-

    ciali da parte del governo una par-te giusta e va sostenuta.

    Ha ragione Renzi quando individua

    in essi un freno al percorso di rifor-

    ma che il Paese avrebbe gi da tem-

    po dovuto fare e la responsabilit

    ultima di averci costretto alla fine a

    procedere alle riforme con atti im-provvisi e laceranti , presi con la

    pistola alla tempia. In molti corpi in-termedi prevale una voglia di man-

    tenere ruoli trasformatisi in privilegi

    fuori dal tempo, prevale un accomo-damento burocratico, una sorta di

    applicatore di norme a propria sal-

    vaguardia. Un sindacato, ad esem-

    pio, che sviluppa solo assistenza bu-

    rocratica applicando le norme, si

    chiude in una visione stretta perden-do di vista lorizzonte nel quale vive

    lintera societ. E Renzi sta portan-

    do una grossa scossa a tutti questi ilivelli, anche a quelli che esistevano

    allinterno dello stesso governo. Or-

    mai su piede di parit al presidentedel consiglio rimasto solo il mini-

    stero delleconomia, mentre tutti gli

    altri dicasteri, sia nella direzione po-

    litica, che nelle direzione delle se-

    greterie dei gabinetti, rispondono di-

    rettamente a lui.Ma il governante deve per coniu-

    gare tre verbi: vedere (la realt per

    ci che ), prevedere (ci che potressere), provvedere (ci che sar),

    in modo che lesistente si sviluppi in

    percorsi virtuosi verso gli obiettiviche il governante aveva indicato,

    previsto e perseguito.

    Ma necessario che per far que-

    sto, il governante non sia un mono-

    crate ma il governo condiviso di una

    comunit. E in questo assume dinuovo il suo vero ruolo il corpo in-

    termedio di rappresentanza, quel

    luogo in cui persone in carne e san-

    gue, con ragione e con emozione,

    La necessit di una svolta culturaleCORPI SOCIALI

    di Antonio Melani si esprimono, partecipano, conflig-gono, diventano parte della comu-

    nit e parte della propria storia e,

    soprattutto costruiscono percorsi nei

    quali ci si avvicina alla cosa pubbli-

    ca e si viene, se del caso, selezio-

    nati ai ruoli di governo, al fine dievitare improvvise comparse di sal-

    vatori della patria, vuoi proprietari di

    televisioni o attori televisivi. E la vita

    politica della societ non si esauri-

    sca in una sequele di gride prese

    dal monarca ed indirizzate al suopopolo.

    Quindi i corpi sociali, i corpi interme-

    di, devono riformarsi, superare lau-

    toreferenzialit, autofinanziarsi, es-

    sere realmente liberi con statuti ap-

    plicati e applicati in modo trasparen-te, oggi si paga anche laver pervi-

    cacemente difeso una separatezza

    normativa, una gelosa e sospetta

    volont di essere senza regole di

    governo della partecipazione demo-

    cratica interna. Superare il solo li-vello burocratico e sviluppare la fan-

    tasia della visionariet nellaffronta-

    re i problemi in unazione anche di

    costruzione del cittadino. I

    n fondo, ma il pi difficile, si trattadi ritrovare in questo servizio quella

    trascendenza, civile o religiosa che

    sia, che hanno avuto i padri della Re-

    pubblica e che fino ad un po di tem-

    po fa veniva tramandata alle gene-

    razioni politiche successive. Un cam-bio culturale, per costruire una nuo-

    va cultura.

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    e-mail: [email protected] Attualit

    Il rilancio dellArtigianato Artistico

    per lo sviluppo cittadino

    LIMPORTANZA DELLA FORMAZIONE DI NUOVE FIGURE

    LArtigianato Artistico lunico setto-re presente in tutte le realt europee einternazionali e costituisce un patrimo-

    nio unico, frutto di una tradizione cul-turale, artistica e produttiva secolareche rappresenta le peculiarit dei terri-tori di appartenenza, pertanto deve di-ventare un punto focale delle politicheeuropee. A tale proposito nel dicembredel 2009 a Firenze, la Carta Internazio-nale dellArtigianato Artistico stata

    presentata ufficialmente a operatori delsettore italiani, francesi, spagnoli, fin-landesi, nonch una rappresentante dellaCommissione Europea.

    La Carta gi stata inoltre presentataanche al Ministero dello Sviluppo Eco-nomico e il prossimo passo sar la pre-sentazione a Bruxelles, in collaborazio-ne con UEAPME- European Associa-tion of Craft, Small and Medium-sizedEnterprises.Questo statuto a favore dellartigiana-to quale valore culturale e potenzialitdellabilit manuale, si articola in vari

    punti: definizioni di artigianato artisticoe di artigianato tradizionale; valori del

    settore.Ad essa hanno gi aderito alcune realtitaliane, molte toscane e la FondazioneCologni dei Mestieri dArte.La Fondazione Cologni dei MestieridArte unistituzione privata non pro-fit, nata a Milano nel 1995 per volontdi Franco Cologni, che ne il Presi-dente. Le sue iniziative, finalizzate a unnuovo Rinascimento dei mestieridarte, si rivolgono soprattutto ai gio-vani: formare nuove generazioni di

    Maestri dArte, salvando le attivit ar-tigianali di eccellenza dal rischio discomparsa che le minaccia, questo infatti uno degli obiettivi che la Fonda-zione persegue. A questo scopo pro-muove, sostiene e realizza una serie di

    iniziative culturali, scientifiche e divul-gative,E punta a far tramandare la tradizionedelleccellenza del Made in Italy e delllintelligenza della mano.La Fondazione propone dei tirocini for-mativi di alto artigianato ai giovani e il

    loro inserimento nel mondo del lavoro.Con questo progetto, promosso e finan-ziato dalla Fondazione Cologni stessacon il coinvolgimento di altri mecenati

    pubblici e privati, i talenti pi promet-tenti tra i neo-diplomati, neo-qualificatie neo-laureati di tutta Italia, segnalati ecandidati dalle migliori Scuole di arti emestieri, hanno lopportunit di affina-re la loro vocazione e i loro studi, impa-rando il mestiere sul campo con untirocinio extra-curricolare della durata

    di 6 mesi presso botteghe, laboratori eatelier dimpresa, a stretto contatto con

    grandi maestri artigiani.Un ottima idea questa, da abbracciareanche nella nostra citt, dove la ma-nualit artistica e artigianale elevata,dove la necessit di affondare nelle no-stre conoscenze e eccellenze di un tem-

    po pu costituire una scommessa per

    il futuro. Non dimentichiamo la realtdi fine ottocento livornese, dove il sor-gere di imprese era fiorente, dove leciminiere fumanti evidenziavano indu-strie che applicavano allartigianato le

    prime forme di produzione multipla.Ricordiamo: le vetrerie, la fonderiaGambaro, le fabbriche di sapone e can-dele, gli ebanisti, i corallai, i liutai e tan-ti altri.Mestieri perduti che riproposti in un ot-tica moderna con strumenti adeguati ad

    una produzione moderna, possono farripartire un economia quella livornesecos come quella italiana che apprez-zata ovunque proprio per le capacit diingegno e abilit. Allora propongo sul-lidea della Fondazione Cologni, di av-viare anche in citt un processo di for-mazione artigianale e artistico, concompetenze da collocare poi negli spa-zi delle vecchie cantine lungo i fossimedicei, cos da creare luoghi del sa-

    pere e dellarte abbinati ai luoghi di sto-

    ria. Un itinerario commerciale e turisti-co che costituirebbe un punto di forzadella nuova Livorno.

    Il disegno originale della cancellata delledico-

    la del Famedio dedicata a Guerrazzi costruita

    dalle Officine Gambaro di Livorno.

    FRATELLI NERIS.P.A.

    LIVORNO - ITALY

    di Silvia Menicagli

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 7 Attualit 7

    Volotea, la compagnia aerea low-cost checollega medie e piccole citt in Europa,inaugura oggi, luned 22 dicembre, le pro-

    prie attivit presso laeroporto di Pisa, conben 2 nuove rotte verso Bordeaux e Nan-

    tes.Viaggiare da e per Pisa sar ancora pi fa-cile grazie a Volotea: la low cost ha infatti

    previsto un programma voli per risponde-re alle esigenze di viaggio dei suoi pas-seggeri toscani.

    Abbiamo pia-

    nif icato una

    prima ser ie di

    voli a ridosso

    del Natale ver-

    so Nantes e

    Bo rdea ux , of -frendo cos la

    possibil i t a

    tutt i di poter

    trascorrere un piccolo break allestero

    afferma Valeria Rebasti, CommercialCountry Manager Volotea per lItalia (nel-la foto).E lofferta del vettore raggiun-ger pieno regime a primavera 2015,

    quando ai voli verso la Francia si ag-

    giunger il nuovo collegamento alla vol-

    La low cost Volotea debutta ufficialmente dal Galilei verso la Francia.

    Decollano i nuovi voli

    da Pisa verso Bordeaux e Nantes

    Via Caduti di Nassiriya - Loc. Le Morelline Due - Rosignano SolvayPhone: +39 0586 728111 - Fax: +39 0586 728222

    e-mail: [email protected] - website: www.simeeng.com

    CONFERMATO PER FINE MAGGIO IL VOLO PISA - ATENE

    ta di Atene, che verr inaugurato il

    prossimo 29 maggio.

    Siamo davvero molto orgogliosi dipoter inaugurare la nostra presenza

    presso lAeroporto di Pisa continuaRebasti - uno scalo che riteniamo stra-tegico nei nostri piani per il futuro. Con

    queste nuove tratte i viaggiatori tosca-

    ni potranno raggiungere facilmente

    con voli pratici e comodi e a tariffe as-

    solutamente accessibili, Nantes e Bor-

    deaux, due tra le pi suggestive desti-

    nazioni doltralpe.

    Oltre ad essere una vera e propria metadi pellegrinaggio per gli amanti del buon

    vino e della buona cucina, Bordeaux una citt davvero incredibile, in gradodi mixare arte, storia e cultura. Tantoche, nel 2007, lUNESCO ha dichiaratoil suo centro storico Patrimonio del-lUmanit.

    Non da meno Nantes , una destinazio-ne che con le sue installazioni di artecontemporanea, le sue incantevoli archi-tetture e un panorama gastronomico di

    primordine, sta conquistando un nume-ro sempre maggiore di turisti.Gina Giani, Amministratore Delegato eDirettore Generale SAT S.p.A. ha com-mentato: Siamo felici di accogliereVolotea al Galilei. Dopo questo primo

    assaggio natalizio il vettore diverr

    pienamente operat ivo a par tire dal la

    prossima stagione estiva, collegando la

    Toscana con Nantes, Bordeaux, e, dal

    29 maggio, con Atene. Le nuove rotte,

    fruibili a prezzi competitivi da viaggia-

    tori business e leisure, potenziano le

    connessioni con Francia e Grecia, rin-

    forzando lofferta ed il numero di desti-

    nazioni da/per la nostra regione.Tutti le rotte Volotea da e per Pisa sonogi disponibili sul sito:www.volotea.com, nelle agenzie di viag-gio o chiamando il call center Voloteaall895 895 44 04.

  • 8/10/2019 Il centro livorno gennaio 2015

    8/24

    e-mail: [email protected] Spigolature

    Spigolatu

    reNon ne possiamo piNon ne possiamo pi di assistere "indife-si" al diluvio continuo ed interrotto deicosiddetti "talk-show" proiettati ormaisenza soluzioni di continuit su tutti i ca-nali televisivi. In questi programmi si insi-ste ossessivamente a mettere in luce, at-traverso orchestrate campagne preparatein anticipo, il peggio del nostro paese.E' accaduto che problemi di difficile solu-zioni, stati di crisi sui vari settori della vita

    pubblica o comunque denunce anche nelsettore privato, siano stati enfatizzati inun nero pessimismo di maniera, per esse-re poi completamente ignorati quando "la

    denuncia del malessere o lo stato di crisidi un settore produttivo" che avevano sol-levato proteste a non finire" erano stati

    positivamente superati e risolti.Non ne possiamo pi, ed in questo si di-stingue il canale della 7, una volta espres-sione di moderazione buon senso ed oraostaggio degli estremisti dell'informazio-ne.E' ormai impossibile sopportare la traco-tanza e la prosopopea dialettica di Trava-glio, i drastici giudizi e le sentenze pre-

    confezionate di Santoro di cui anche luimedesimo sembra essersi stancato, comenon sopportiamo pi i processi ed i mi-nuetti di Porta a Porta dell'eterno ed im-marcescibile Bruno Vespa, abile nel sfrut-tare questa sua fama con l'annuale operaomnia che sforna all'inizio di ogni solsti-zio autunnale.Siamo stanchissimi di essere costretti adassistere, all'infinito, al Ballar di Rai3 an-che perch sono tutti eguali e con li stessimediocri e pesantissimi personaggi chefanno una specie di girotondo: sono sem-

    pre i soliti e sempre dappertutto.Ci siamo rifatti la bocca con Benigni dei10 Comandamenti: almeno lui si un po'emendato.

    Una nuova

    buffonate

    all'italianaPer alcuni giorni, alla fine del mese di no-vembre, le cronache di tutti gli organi di

    informazione (stampa e TV insieme ai sem-pre pi maledetti talk-show) si sono occu-pate dello scandalo dei vaccini antifluen-zali che avrebbero provocato il decesso diua ventina di anziani, dislocati nelle varieregioni del paese, avvenuto dopo avere

    assunto i, da sempre , innocui vaccini.Sospensione di quelli "ritenuti"colpevoli,indagini a tutto campo ed una dilatazione

    della ferale notizia in tutto il mondo.Ebbene, com'era facilmente prevedibile, gliaccertamenti sulle partite ritenute avaria-te, hanno verificato l'assoluta insussisten-za di collegamenti con quelle morti: i vac-cini sono stati dichiarati assolutamenteidonei all'utilizzo.

    Naturalmente, all'italiana, nessuno dei so-loni di quelle "trasmissioni" buone soltan-to a mettere in risalto i mali e le contraddi-zioni di questo nostro povero paese han-no avuto "il pudore" di darne una legitti-

    ma e necessaria comuinicazione": solo al-cuni giornali radio o telegiornali ne hannodato notizia.E cos che continuiamo a farci del male....

    Grillo ormai

    non fa pi notiziaQuel profeta in caduta libera, il comicoBeppe Grillo, in procinto di riprendere lasua vera funzione, quella di comico, e pre-occupato della pericolosa concorrenza del

    crescente apostolo - il leghista MatteoSalvini -presente ventiquattro ore al gior-no sui giornalli ed in TV, si permesso di

    invitare il Presidente della Repubblica -Giorgio Napolitano -a costituirsi per atten-tato alla Costituizion ed altre farneticantiaccuse.

    Nel corso della conferenza stampa di fineanno del sindaco Nogarin, lo scrivente harivolto al primo cittadino livornese, di as-sociarsi al mio appello l'invito di esprimereal nostro Presidente, espressioni di soli-dariet per le gratuite ed insulse accuse aLui indirizzate dal leader di 5stelle: natural-mente il Sindaco non ha aperto bocca maquello che peggio, nessuno dei presenti,colleghi giornalisti ed invitati, ha avutoquesta sensibilit: veramente una cosamolto grave nel senso di un distacco, sem-

    pre pi profondo, dei cittadini dalle istitu-zioni repubbliche. Sintomo pericoloso e

    preoccupante di un graduale distacco dal-le istituzioni repubblicane.

    Da un fischio

    allaltroI vigili urbani di Roma con le loro assenzenei periodi delle festivit sono stati gli ar-

    tefici del putiferio scatenato nei confrontidei dipendenti pubblici che hanno a lorodisposizione una variegata possibilit diassenze che permette loro di stare pi acasa che a lavoro. Ecco i vigili servono

    basta scagliarsi contro di loro! Il loro "ser-vizio" far tacere anche il sindacato e per-metter finalmente di porre rimedio ad unsistema di assenze "giustificate" che gridavergogna non per coloro che ne hannousufruito ma per coloro che le hanno per-messe con leggi che urgentemente devo-

    no essere cambiate. Altrimenti ai fischi deivigili seguiranno i fischi (e anche altro)della (povera) gente.

    .

  • 8/10/2019 Il centro livorno gennaio 2015

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 9 Livorno

    Laccordo di programma unopportunit, ma va chiuso presto e bene

    Ultimo appello per LivornoLa costa toscana ormai prossima al pun-to di non ritorno del processo di de-indu-strializzazione iniziato alcuni decenni fa. Ilmomento drammatico dal punto di vistadelle imprese, specie le piccole e medie im-

    prese (PMI), delloccupazione e del reddi-to.Per usare unespressione cara al compian-to Massimo Paoli, la rana ora (quasi) bol-lita; ma si sta aprendo una finestra dop-

    portunit che non pu e non deve esseresprecata.Limpegno di Rossi.Il Presidente Rossi sene reso conto ed ha lanciato con vigoreliniziativa di un accordo di programma

    per Livorno; lo ha fatto forse anche sullascorta dellesperienza positiva di Piombi-no, forse anche (e non un crimine!) per-ch preoccupato della prossima tornataelettorale, dato il gran rifiuto che la cittha gi opposto al PD alle ultime elezioni.La Regione Toscana si impegnata a met-tere nellaccordo 160 milioni di euro, chia-mando il Governo a partecipare con una

    somma analoga. Le risorse saranno de-stinate, a quel che possibile sapere, aquattro aree dintervento: 1) Infrastrut-ture portuali e ferroviarie; 2) Riqualifica-zione produttiva dellarea di crisi indu-striale di Livorno-Collesalvetti e svilup-

    po del parco produttivo di RosignanoSolvay; 3) Politiche attive del lavoro; 4)Riconversione ed ottimizzazione degliasset energetici.La tempistica in qualche modo dettatadalle prossime elezioni: laccordo va chiu-so entro met febbraio, altrimenti tra cam-

    pagna elettorale, insediamento, compo-sizione di consiglio e giunta regionale siandrebbe alle calende grecheLaccordo coinvolge Regione, Governo,Provincia di Livorno, Autorit Portualedi Livorno, Comuni di Livorno, Rosigna-no e Collesalvetti.Sindaco Nogarin: protagonista o antago-

    nista?Nel mese di dicembre il Comune diLivorno ha purtroppo esordito con unanota stonata; nelle prime riunioni a Firenzeinfatti il Sindaco Nogarin ha presentato una

    serie di interventi in ordine sparso su rias-setto urbanistico e decoro urbano, elementiindubbiamente importanti, di cui la citt hacertamente bisogno, ma che altrettanto cer-tamente non possono essere finanziati nel-lambito di un accordo di programma. Que-

    sto strumento serve per la definizione elattuazione di opere o di interventi cherichiedono, per la loro completa realiz-

    zazione, lazione integrata e coordinata dipi soggetti pubblici (D.Lgs 267/2000).Non dunque immaginabile che la Regio-ne e lo Stato finanzino interventi che com-

    petono in via esclusiva al Comune, chedeve farvi fronte con le proprie risorse di

    bilancio.Superato questo incidente iniziale, ci chie-diamo quale atteggiamento il Sindaco vor-r tenere nella partita. Speriamo che non

    prevalgano alcune irresponsabili compo-nenti grilline che, anche nel Consiglio co-munale, sembrano puntare al tanto peg-gio, tanto meglio; sarebbe difficile per ilPresidente Rossi chiudere laccordo sen-za o contro il Comune di Livorno e per lacitt ed il porto sarebbe una disfatta, nonsolo e non tanto perch perderemmo lerisorse a vantaggio di altri territori tosca-ni in crisi (e ce ne son tanti!), ma soprat-tutto perch daremmo la prova definitivadellimpossibilit di fare investimenti a Li-vorno e distruggeremmo ogni autorevo-lezza ed attrattivit del territorio, buttan-do alle ortiche il nostro futuro.

    Accordo per fare cosa?Resta invece tut-to intero il tema di cosa sia opportuno e

    prioritario inserire nellAccordo di pro-gramma. Ad oggi ci sono solo dei titoligenerici (es: integrazione della piattafor-ma logistica costiera). Da un certo pun-

    to di vista naturale che sia cos in unaccordo di programma; la vera questio-ne : come si rendono concreti subito esostenibili nel lungo periodo gli effettidi risorse pubbliche sulleconomia rea-le? La storia dItalia piena di cattedralinel deserto, opere incompiute o fini a sestesse. Abbiamo invece bisogno di in-terventi che siano cantierabili in tempirapidi e certi, con dimensioni e caratte-ristiche tali da coinvolgere anche le im-

    prese locali, portando subito un benefi-

    cio sulloccupazione ed il reddito dispo-nibile delle famiglie. Ed interventi chenel lungo periodo consentano al terri-torio di esprimere le sue potenzialit re-ali, date dal sistema delle infrastruttu-re fisiche e delle infrastrutture dellaconoscenza.Allora la priorit nellaccordo di pro-gramma va data a quegli interventi cherendono disponibili i fattori territoria-li della produzione, come acqua, ener-gia, logistica, riducendone il costo. Solo

    cos la media costa toscana pu am-bire a consolidare e sviluppare le indu-strie esistenti, come la chimica, e ad at-trarre nuovi investimenti e partner in-dustriali. possibile; Piombino con la firma degli al-gerini di CEVITAL lo sta facendo.

    Nessuno sa quale sar il risultato finale,ma importante provarci e darci una spe-ranza per il futuro.

    Stretta di mano tra Filippo Nogarin e Enrico Rossi.

  • 8/10/2019 Il centro livorno gennaio 2015

    10/24

    e-mail: [email protected] Livorno

    C. S. Laboratori associatiLABORATORIO ACCREDITATO

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    Ognuno di noi, se ha la possibilit, puraccontare una storia della sua vita per-ch il ricordo fa parte, ap-

    punto, di quel periodo che

    pu essere lungo o breve.Laura Paggini una impie-gata statale che ha il pre-gio di raccontare un mo-mento della sua ancorgiovane esistenza in cui hascoperto un piccolo pezzodella nostra storia negli anni bui della de-

    portazione degli ebrei che ebbero il primoapproccio nei campi di internamento. E lascoperta in Toscana, nel grossetano.Il libro infatti dedicato ad alcuni depor-tati fra cui tre bambini che poi trovaronola morte nei noti campi di sterminio.Un libro che merita attenzione

    Mario Lorenzini

    In occasione della presentazione del Se-

    condo volume del Liceo Classico il Pre-

    sidente Emerito della Repubblica Aze-

    glio Ciampi ha inviato un messaggio che

    per il suo elevato contenuto pubblichia-

    mo dopo aver invitato il presidente del-

    lAssociazione ex alunni dr, Porr a dare

    al medesimo doveroso risalto pubblican-

    dolo nellatrio dellIstituto scolastico.

    Mario Lorenzini

    Questo il testo indirizzato allAssociazio-

    ne Pro Liceo Classico di Livorno Prof.Aanna Aurili

    Carissimo Presidente, con grande piacere che ho accolto laSua cortese comunicazione dellimminen-te pubblicazione del secondo dei volumidedicati alla storia del Liceo Classico aLivorno.A tale encomiabile iniziativa editoriale -merito dellappassionato, generoso e di-sinteressato impegno dellAssociazione

    da Lei tanto validamente presieduta - miauguro non venga a mancare lindispen-sabile sostegno materiale. Le difficolt delmomento presente non risparmiano nes-sun ambito della vita associativa, purtrop-

    po i sacrifici pi gravosi pesano soventeproprio sulla cultura. Eppure le iniziativelato sensuculturali, opportunamente va-gliate e attuate in ossequio a rigorosi cri-teri di economicit, possono contribuirea rinvigorire gli animi,aiutare a vincere isentimenti di frustrazione e a superare quelsenso di sfiducia pericolosamente insinua-tosi nel corpo sociale.Il volume oggi presentato dal 1960 e arri-va ai giorni nostri, oltre mezzo secolo,un

    periodo segnato da cambiamenti radicatinella societ, nel costume, nella vita collet-tiva. Un Paese prevalentemente agricolo econ ampie zone connotate da arretratezzaeconomica,con elevati tassi di analfabeti-smo si ritrova nel giro di pochi anni nel no-vero dei paesi pi industrializzati.Questi tra-guardi prodigiosi vanno ascritti di tutto allastraordinaria laboriosit del popolo italia-no, al suo coraggio, al suo spirito di sacrifi-cio.

    Nella storia di questi successi la Scuola ha

    scritto pagine fondamentali, sufficientescorre i numeri degli iscritti al Liceo di Li-vorno, una realt locale e limitata al pi eli-tario degli indirizzi scolastici, pur tuttaviasignificativa dei meccanismi di funziona-mento del cosiddetto ascensore sociale.Allora mi verrebbe di suggerire una letturaattenta, meditata di quei numeri, lopportu-nit di considerarne le implicazioni sul pro-gresso di una Nazione.Per assicurare una crescita economica du-ratura, per conseguire un autentico progres-

    so civile, non dimentichiamo che il primotra gli investimenti - quello cruciale - lin-vestimento in istruzione, linvestimento inconoscenza, come non manca di ricordarcicon la forza persuasiva dellanalisi econo-mica il Governatore della Banca dItalia,Ignazio Visco.Con questi pensieri, voglio ringraziare lAs-sociazione pro-Liceo Classico di Livorno,in

    particolare Lei signor Presidente e i moltiche in vario modo hanno contribuito allarealizzazione del volume che oggi viene pre-sentato al pubblico.Limpegno da tutti profuso in questa inizia-tiva di alto significato culturale e civico,sono certo trover compenso dellapprez-

    zamento da parte dei cittadini livornesi,ovunque essi si trovino vivere.Questo il mio auspicio, questo il mio piaffettuoso augurioCordiali saluti

    Il messaggio di Ciampi al Liceo ClassicoIn occasione della stampa del secondo volume della storia dellIstituto livornese

    La storia di un campo di interna-mento per ebrei utilizzato dopo perle vacanze estive per i giovani

    Pesantecome una piumadi Laura Paggini

    Carlo Azeglio Ciampi

    Palazzo GiustinianiRoma, 15 novembre 2014

  • 8/10/2019 Il centro livorno gennaio 2015

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 11Livorno

    Nogarin: Cambiare, cambiare, cambiare

    Giusti: Abbandonare i litigi e uniamoci

    Fine anno tempo di auguri e di messag-gi, tradizionale quello del nostro presi-dente, purtroppo uscente, Giorgio Napo-litano; rappresenta invece una novit ildiscorsino in conferenza stampa del no-stro neo sindaco Filippo Nogarin.

    Non intendo chiaramente mettere a con-fronto le due esternazioni: troppo grandela differenza di et, cultura, doti umane e

    politiche ma due parole sulle dichiarazio-ni del sindaco Nogarin non si possonoevitare. Sono rimasto impressionato delfurore ideologico, che traspare da quel-lespressione cambiare, cambiare, cam-

    biare che ricorda linfausto triplice resi-stere del procuratore di Borrelli che tan-to contribu a impedire una soluzione po-litica delle vicende di tangentopoli.Mi preoccupo quando sento ricorrere al-luso di questi verbi allinfinito che nonlascia alcuno spazio al confronto, alla se-lezione coscienziosa dellesistente o del

    possibile e che sembra ritenere superfluose non dannoso la costruzione di percor-si e/o di progetti che sostanzino il cam-

    biamento in provvedimenti ragionati.Nel bello studio di Sangiorgi su Dega-speri che recentemente ha presentato la

    nostra associazione, si racconta come De-gasperi , nel 1942 in clandestinit, co-stringeva i suoi collaboratori a studiare ea confrontarsi su ogni argomento impor-tante per la futura ricostruzione dellIta-lia, fino a preparare una cartella che nedefiniva problematiche e possibili solu-zioni; nel 43, dopo la caduta del fasci-smo, quelle cartelle costituirono il pro-gramma della nascente Democrazia Cri-stiana e molte di quelle idee contribuiro-no alla stesura della nostra Costituzione

    repubblicana.A questa maggioranza a 5 stelle manca

    proprio la cultura politica necessaria a farseguire alle affermazioni ideologiche alme-no qualche progetto praticabile di cambia-mento e che, possibilmente, allarghi la par-tecipazione oltre i confini, invero ristretti,della scarsissima rappresentativit deglieletti nel consiglio Comunale e della Giun-

    ta quasi totalmente estranea, nella sua ori-gine, alla citt. Senza uniniziativa in que-sta direzione ogni promessa di cambiamen-to non solo illusoria ma una presa ingiro per tutti ma in speciale modo per queicittadini che hanno sostenuto col votoquestamministrazione.Il sindaco Nogarin dice, a ragione, chequesti pochi mesi trascorsi dallinsedia-mento non sono sufficienti a dimostrarela qualit della sua amministrazione, eche, ed anche questo vero, sono cit-

    tadini prestati alla politica, abbisogna-no cio di orientarsi, conoscere e speri-mentare.Tutto ci non esime dalla responsabilitdi governo della citt, che non si visto inalcun atto significativo. Fino ad ora soloimpuntature nei rapporti con gli altri enti(che sicuramente non lo amano troppo)rivendicazioni di ruolo, spot pubblicitaricome i matrimoni tra persone dello stessosesso, e ora anche il ricorso al TAR, chenon spostano di un metro le condizionidella citt.Forse vuol dire queste cose anche il mes-saggio di fine anno di Mons. Giusti, no-stro vescovo diocesano, il quale, supe-rando la questione delle unioni civili chetanto lo aveva fatto inquietare con la pre-cedente amministrazione, rinnova il suoapprezzamento al sindaco e invita tutti adabbandonare litigi e confronti di parte perfare fronte unico sui problemi della citt(come hanno fatto a Piombino, suggeri-sce), e ottenere dal Governo centrale sol-di e soluzioni.

    Una maggior coesione delle forze politi-che, sociali, imprenditoriali della citt si-curamente condizione necessaria, anchese non sufficiente ,al tentativo di riportarelavoro e prosperit nella nostra citt.Affrontiamo il 2015 con questaugurio.

    I concetti espressi dal Sindaco e dal Vescovo di Livorno durante la conferenza stampa di fine anno

    di Franco Spugnesi

    Il Sindaco Filippo Nogarin durante la conferenza di fine anno. (foto Onorati)

    Mons. Simone Giusti, Vescovo di Livorno.

  • 8/10/2019 Il centro livorno gennaio 2015

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    e-mail: [email protected] Livorno

    Si recentemente chiusa la XXXII Rasse-gna Nazionale dArte Moderna e Contem-

    poranea organizzata dalla FIDAPA BPWItaly (Federazione Italiana Donne Arti,Professioni Affari) allestita nella sala del-le esposizioni del Museo di Storia Natu-rale del Mediterraneo a villa Henderson.Questanno, nel suo insieme, la mostra stata particolarmente improntata sulleopere moderne e di ottimolivello artisticoche hanno destato buona impressioneanche in rapporto con lambiente moder-no realizzato in acciaio, alluminio e vetro atutta luce. Molte forme di espressionemoderna sono state esposte armonica-mente ben posizionale per stile e colore.Si sono potute ammirare opere che vannodal figurativo tradizionale moderno al-lastratto, dallinformale materico al geo-

    metrico, con uso di materiali vari e inno-vativi. Molto evidenziate ben rappresen-tate le sculture.La presidente Yasmine Cipriani statacoadiuvata dalla direttrice artistica Ales-sandra Rontini , dal Comitato di Presiden-za e da un gruppo ad hoc scelto fra lesocie. La premiazione avvenuta alla finedella mostra dove la Presidente, visibil-mente soddisfatta, dopo essersi compli-mentata con tutti i partecipanti, fra i quali,molti conosciuti e apprezzati professioni-

    sti, ha intervistato tre autori che si sonorivelati particolarmente originali.Il primo, Antonio Perini, che ha espostouna serie di modellini di legno in scala

    perfettamente funzionanti relativi ai vari

    sistemi di vinificazione attraverso gli anni.Ne ha per realizzati circa 2000, tutti rela-

    tivi agli oggetti che servivano nei poderiper i vari mestieri. Li ha anche illustrati inun suo libro dedicato alla vita che si svol-geva negli anni passati nelle campagne .Poi ha presentato Carolina Art Design...Carolina il nome darte di due soci. Lacoppia ha vinto, fra gli altri, la medagliadoro offerta dalla Fidapa BPW Italy alPremio Rotonda per unartista emergente.Essi hanno presentato un busto maschilein materiale plastico sporgente da unacornice.

    Il terzo stato un componente della star-tup MEL Factory che ha illustratocome, recentemente, la Societ ha presen-tato al Pala Mod le loro T shirt utilizzan-do quali soggetti, filosofi, scrittori, poeti e

    pittori; nonch una serie digioielli in argento realizzati amano . Lacronimo MELriprende le iniziali dei giova-ni startuppers (Mattia, Emi-liano e Lorenzo), mentre iltermine Factory, in italianofabbrica, inteso come la-

    boratorio di idee, di innova-zione e di moda. Gli stessihanno presentato una parti-colare T shirt applicata suun quadro.A tutti i partecipanti stato

    Gran successo

    alla Rassegna darte Fidapa

    Si svolta nellelegante sala delle esposizioni del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo

    di Laura Conforti Benvenuti

    Alessandra Rontini e Yasmine Cipriani al centro durante la presentazione della Rassegna Fidapa.

    Importante incarico

    a Luigi Coppola

    Luigi Coppola, un grande amico e

    collaboratore del circolo Il Centro,

    s tato recentemente nominato

    componente del Consiglio di Am-

    minis trazione dell'Ente Parco Nazio-

    nale dell'Arc ipelago Toscano con

    decreto del Ministro dell'Ambiente

    Gian Luca Galletti.

    Gi capogruppo UDC nel preceden-

    te consiglio comunale di Piombino,

    Luigi Coppola ha da sempre svolto

    con grande impegno, capacit e

    prestigio i vari ruoli politici ed am-

    ministrativi nei quali stato impe-

    gnato in tutti questi anni.

    Siamo certi che nel nuovo incarico

    sar in grado di assicurare un con-

    tributo di primo piano.

    Al caro amico le congratu lazioni e

    l'augurio pi sincero per questo suo

    importante riconoscimento da par-

    te del Circolo IL CENTRO e dalla

    redazione delll'omonimo periodico.

    La sala espositiva della Rasssegna Fidapa al Museo di Storia

    Naturale del Mediterraneo .

    donato un CD con linaugurazione dellaRassegna e tutte le opere esposte creato

    da Giuseppina Bombaci, segretaria delCoordinamento Europeo BPW, con le fotodi Daniela Armani.

  • 8/10/2019 Il centro livorno gennaio 2015

    13/24

    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 13 Livorno

    Sto seguendo con crescente sorpresa lescalation,senza fine, dei non livornesi che stanno occupan-do le posizioni pi prestigiose della struttura comu-nale.Cominciando dal Sindaco Filippo Nogarin - rosigna-nese di antica data e regolarmente eletto - la giuntacomunale composta, in larghissima parte, da as-sessori fuori porta provenienti da diverse localitdella Toscana, addirittura da fuori regione.Ma la massiccia presenza extralabronica allinter-no del Comune di Livorno, non si limita alla compa-gine di governo ma si va estendendo anche allalta

    burocrazia: notizia, proprio di questi giorni, che dueprestigiose posizioni del settore dellurbanistica edelledilizia privata sono state ricoperte da due ec-cellenze provenienti dai comuni di Cecina e da

    Massarosa: niente da obiettare su queste ultime scel-te trattandosi di funzionari pubblici assunti a termi-ne.Una considerazione ci appare scontata: evidente-mente da parte della maggioranza quintastellata lafiducia dellesistenza anche a Livorno, di una clas-se dirigente preparata deve essere molto ridotta op-

    pure, altra valutazione, i curricula, strumento a cuiricorre di norma il Sindaco Nogarin, inviati dai li-vornesi doc debbono essere stati considerati discarso contenuto tecnico.

    Comunque, se que-sta logica dovesseproseguire, esiste ilrischio che, anche

    per i normali inca-richi professionaliesterni, siano pre-feriti i fuorivia enei panni degli or-dini professionalidella citt (inge-gneri ed architetti)comincerei ad es-sere preoccupato.

    Enrico Dello Sbarba

    Il Sindaco di Livorno - Filippo Nogarin - nel

    corso di dichiarazioni alla stampa e confer-

    mate durante la conferenza di fine d'anno, si

    aggiudicato, in esclusiva, il merito di avere

    salvato l'Istituito Mascagni, dalla chiusura per

    carenza di fondi provocata dalla sostanzialesparizione dellle Province e dai tagliai Comu-

    ni, ivi compreso, naturalmente il Comune di

    Livorno.

    Sulla legge di stabilit il governo ha invece as-

    sicurato il finanziamento statale ad una venti-

    na di Istituti Musicali sparsi in tutt'Italia.

    Ricordiamo, per averlo pubblicato ed elegiato,

    il grande sforzo sostenuto dal Presidente del

    Mascagni - il dott. Giulio Cesare Ricci - che

    quale coordinatore nazionale di quegli istituti,

    ha svolto un ruolo fondamentale affinch il prov-

    vedimento fosse confermato e non cancellatocome sembrava dovesse avvenire in un primo

    momento.

    Si trattato di un ruolo fondamentale condot-

    to con grande impegno e determinazione per

    cui i livornesi, e non solo, debbono essergli

    grati.

    Ebbene non ci sembra giusto, ma assoluta-

    mente fuori luogo, che il Sindaco di Livorno,

    alla ricerca spasmodica di qualche successo

    di facciata, si ap-

    propri, in esclusi-

    va, del raggiungi-

    mento di questoimportante ed es-

    senzIale traguar-

    do: sicuramente

    avr svolto il suo

    ruolo nell'ambito

    dell'ANCI e di que-

    sto lo ringraziamo

    ma da questo ad

    attribuirsi l'intero

    merito, come si

    evince dal trionfa-

    listico comunicatoinviato alla stam-

    pa, ce ne corre.

    Franco Spugnesi

    Possibile

    che i livornesi docsiano tutti spariti?

    Diamo a Cesare

    quel che di... Giulio Cesare

    Paolo Danti, cecinese, nuovo dirigente

    dellurbanistica a Palazzo Civico. Giulio Cesare Ricci

  • 8/10/2019 Il centro livorno gennaio 2015

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  • 8/10/2019 Il centro livorno gennaio 2015

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 15Rosignano

    Ha sostituito il padre Luigi alla presidenza della Cooperativa Acli Labor

    A tu per tu con Paolo BurgalassiProprio in questi giorni stata inviata unarichiesta al Sindaco di Rosignano Maritti-mo per la intitolazione di una strada a Lui-gi Burgalassi, a lungo presidente dellaCooperativa Acli Labor, per cui ci sem-

    brato opportuno intervistare il figlio Pao-lo, attuale presidente allindomani delledimissioni del padre per raggiunti limiti diet ed al quale abbiamo rivolto alcunedomande sullo stato attuale della pi sto-rica cooperativa di produzione e lavorodel comune di Rosignano M.mo.

    - Non piaggeria affermare che il figliodel grande protagonista della Cooperati-

    va Acli Labor ha saputo proseguire nel-

    le glorie paterne assicurandole un ul-

    teriore sviluppo.

    Di fronte a questa domanda, limbarazzo

    naturale e mi trovo obiettivamente in

    difficolt a rispondere.

    Indubbiamente la successione alla pre-

    sidenza ha significato per me assumere

    un incarico pieno di responsabilit.

    La Sua scuola, il Suo esempio e le Sue

    capacit manageriali che mi sono sicu-

    ramente servite nello svolgimento di una

    attivit cos complessa che mi vede im-

    pegnato da pi di venti anni.

    Voglio precisare che, contrariamente a

    quanto normalmente accade in eventi

    molto pi importanti, nel mio caso si

    verificato il risultato opposto e cio sono

    entrato in assemblea da consigliere e sono

    uscito da presidente: vi assicuro che pen-

    savo di restare nella carica che gi rico-

    privo e cio quella di vice\presidente ope-

    rativo con importanti deleghe.

    - Rispetto al clima generale che ci cir-

    conda caratterizzato dal pernicioso con-

    vincimento di un cupo pessimismo, lim-

    pressione che ho raccolto quella che,

    pur allinterno di notevoli difficolt, la Co-

    operativa Acli Labor sia riuscita a supe-

    rare la nottata.

    E bene precisare che la nottata non

    ancora completamente passata, per

    debbo convenire che, attraverso una in-

    telligente politica gestionale, legata, in

    particolare, ad una flessibilit funziona-

    le al mercato nonch alla snellezza delle

    nostre strutture interne, insieme al ne-

    cessario ed indispensabile contenimen-

    to dei costi, siamo riusciti nel difficile

    compito di salvaguardare, nella sua in-

    terezza, lintera struttura aziendale.

    - Si preannunciano in campo nazionale e,

    La figura di Luigi Burgalassi -storico pre-

    sidente della Coop. ACLI LABOR di Rosi-gnano Solvay, morto ormai da molti anni,resta nella storia del nostro Comune comeuna figura indelebile, di grande spessoremorale che ha lasciato un segno che non

    pu essere dimenticato come spesso av-

    Intitolazione stradaa Luigi Burgalassi:partita la richiestaal sindaco Franchi

    viene nei riguardi di persone che, puravendo concorso alla valorizzazione edallo sviluppo del territorio, molto spessovengono anche involontariamente dimen-ticate.Luigi Burgalassi non ha certamente biso-gno di essere ricordato con unappunti-ta descrizione per il ruolo fondamentalesvolto, nel corso di tanti anni, alla guida diuna delle strutture imprenditoriali pi im-

    portanti e prestigiose del nostro Comune.La Coop. ACLI LABOR raccoglie un po lastoria dello sviluppo economico e socialedel territorio.Gli scriventi ritengono che un riconosci-mento delle doti di questo grande prota-

    gonista della storia del nostro Comune po-trebbe essere quello della intitolazione diuna strada, preferibilmente a RosignanoSolvay, dove ha vissuto e svolto la Suaesemplare attivit imprenditoriale.Siamo certi, Signor Sindaco, che Ella nonmancher certamente di prendere in op-

    portuna considerazione la nostra propo-sta che ha il solo scopo di ricordare ungrande protagonista della storia socio-

    economica del nostro Comune.Nel ringraziarLa di quanto Ella sicuramen-te far, cogliamo loccasione per inviarLei nostri pi cordiali saluti e laugurio per ilnuovo anno.

    Enrico Dello Sbarba -Evaldo Camilli.

    sperabilmente anche locale alcuni ac-cenni di un lento ma graduale supera-

    mento di questa terrificante congiuntu-

    ra economica.

    Avete anche voi questa percezione e quali

    prospettive possono ragionevolmente

    aprirsi per la vostra societ cooperati-

    va?

    Anche noi abbiamo la sensazione che il

    peggio stia passando, pur nella consape-

    volezza che i luminosi traguardi raggiun-

    ti prima della grande crisi, non saranno

    pi alla portata di nessuno.In questi anni di crisi siamo comunque

    riusciti a mantenere la vecchia qualifica-

    ta e prestigiosa clientela (Eni Solvay

    Lucchini Alcelor-Mittal e altre impor-

    tanti strutture produttive) dellintera pro-

    vincia diversificando, quando stato pos-

    sibile allinterno delle sopra citate unit

    produttive, i settori di intervento.

    Tra laltro, il nostro hinterland non pi

    quello ristretto alla sola provincia di Li-

    vorno, ma abbiamo sviluppato la nostra

    presenza anche in altre regioni ( Piemon-

    te, Lombardia e non ci fermeremo qui).

    Questa diversificazione stata una scel-

    ta indovinata che ha certamente permes-

    so di superare questa crisi pur allinter-

    no di una naturale ed inevitabile contra-

    zione del fatturato aziendale.

    Questa politica aziendale, questo nostro

    intelligente atteggiamento, frutto di scel-

    te maturate allinterno dellintero grup-

    po dirigente, ci ha permesso e ci augu-

    riamo ci permetter di continuare e di

    sperare sul futuro della nostra Coopera-

    tiva.

    Luigi Burgalassi

  • 8/10/2019 Il centro livorno gennaio 2015

    16/24

    e-mail: [email protected] Rosignano

    (Giangiacomo Panessa) - Nella celebrazione del ricordo della shoah gli alunni dellescuole medie e superiori di Rosignano parteciperanno il 26 gennaio p.v. al Teatro Solvay

    ad una serie di manifestazioni in memoria. E prevista la proiezione del film Il coraggio

    di Irena Sendler; successivamente dopo lintervento dellon. Emanuele Fiano alle ore

    11, nella ricorrenza anche del centenario del genocidio armeno, trover spazio un breve

    ricordo degli eventi e delle motivazioni che condussero a quel tragico esito. Sono grato

    quindi a Jonathan Bello e alla Comunit ebraica di Livorno (anche per la presenza alla

    chiesa armena del suo rappresentante culturale dott. Guido Servi in occasione della

    recente visita del Sottosegretario ai Beni culturali on. Borletti Buitoni alle rovine arme-ne di Livorno), per aver voluto inserire nel programma della giornata anche le vicende

    di un genocidio, quello armeno, precursore di quello ebraico. Gli ebrei, come gli armeni

    peraltro e altre nazioni costituiscono il sostrato identitario di Livorno popolata grazie

    alle straordinarie leggi livornine di Ferdinando dei Medici e molte famiglie che poi si

    sono diffuse nel territorio sono state direttamente o indirettamente colpite.

    Non nascondo di essere rimasto letteral-mente stupefatto e mortificato per quantoaccaduto nellultima riunione prenataliziadel consiglio comunale di Rosignano.Le scarne cronache apparse sui quotidianilocali non hanno, per la verit, fatto capirela gravit dei fatti incresciosi che si sonoverificati in quelloccasione.Abbiamo fatto una rapida ma abbastanzaapprofondita indagine da cui risultato unquadro assolutamente sconvolgente del-lultima seduta consiliare.Innanzitutto troppo debole la gestione del-la presidenza del consiglio comunale, affi-data a Caterina Giovani, che non ha sapu-to destreggiarsi ed imporsi a tutela delladignit del pi importante consesso demo-cratico del nostro Comune: una guida pivigorosa e salda, forse anche pi esperta,avrebbe potuto impedire gli incresciosi in-cidenti che hanno poi costretto la presi-denza ad interrompere addirittura la sedu-ta consiliare.

    Latteggiamento strumentale e aggressivodei componenti del gruppo consiliare dei5stelle rientra nel clich mentale di quelmovimento che ormai, evidente, intendetrasformare i consessi elettivi in una spe-cie di bivacco di stile fascista: si cade in-fatti in forme di revanchismo quando sivuole impedire, anche per motivi obietti-vamente validi, il regolare dibattito in unas-semblea democraticamente eletta. Ed anzidella stessa assemblea di cui si fa parte!Accade ormai, con crescente e preoccu-

    pante intensit, anche nei due rami del par- AUTOFFICINA

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    lamento (Senato e Camera dei Deputati)dove qualunque pretesto valido per as-

    saltare i banchi del governo, trasformarein risse vergognose e violente le sedute

    parlamentari allorch le richieste dei grup-pi parlamentari dei 5stelle, molto spessoin combutta con i parlamentari della Lega,non siano accolte o discusse, irrispettosidei regolamenti parlamentari.Debole la Presidenza del Consiglio comu-nale, dunque, e irresponsabili i Consiglie-ri Grillini. Ma la cosa che maggiormentesorprende e disarma certamente lat-teggiamento remissivo ed inconcludente

    del gruppo consiliare del PD capeggiato

    da persona cui certo lesperienza politicanon manca, lex Assessore Agostini chenon ha saputo replicare con la dovuta

    pacatezza e fermezza.Chi scrive ha trascorso quindici anni del-la propria esperienza politica nei dibattitidel consiglio comunale di Rosignano: era-no quelli tempi in cui il contrasto politicoeraaccesissimo anche per la forte contrap-

    posizione ideologica esistente allepoca.

    Ma mai, dico mai, le contrapposizioni, an-che durissime (erano i tempi in cui le di-scussioni sulla guerra in Vietnam teneva-no banco) si siano trasformate in rissa o ilSindaco - allora non esisteva la figura delPresidente del consiglio - si fosse trovatocostretto a sospendere una seduta perincidenti o schiamazzi provenienti anchedal pubblico presente alla sedute comeavviene purtroppo ai giorni doggi.Ci sentiamo di rivolgere un severo richia-mo alla Presidenza del Consiglio, a tutti i

    gruppi consiliari affinch non venga ulte-riormente vilipeso il prestigio e la dignitdel Consiglio Comunale.

    Ndr -La mini pasionaria Serena Manci-ni ha replicato sulla stampa locale di-

    chiarando che non era successo niente

    di trascendentale. Non siamo natural-

    mente daccordo con questa replica mi-

    nimalista e confermiamo la gravit dei

    fatti.

    Fatti incresciosi al Consiglio comunale

    La riunione prenatalizia stata interrottaper latteggiamento strumentale e aggressivo

    dei componenti del gruppo consiliare dei 5stelle

    Nella giornata della memoria anche gli armeni

    Caterina Giovani

  • 8/10/2019 Il centro livorno gennaio 2015

    17/24

    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 17Cultura

    Il recluso non sia un esclusoLa forza della poesia: il Premio Casalini a Perugia

    (Luca Lischi) - Terre e passioni la mostra di arte contemporanea dei Maestri delterritorio organizzata dal Centro Culturale Punto dIncontro, che trova ospitalit allin-terno delle filiali di Cecina, Donoratico e Venturina della Banca di Credito Cooperativodi Castagneto Carducci fino al prossimo mese di aprile. Un bel segnale di riconoscimen-to per quattro Maestri della nostra provincia, Franco Paoli, Massimo Villani, GianniKrinner e Francesco Bozolo che la Banca del territorio ha voluto offrire agli amantidellarte. Nel mese di dicembre linaugurazione alla presenza del Direttore Mannari edella dottoressa Partilora, anima della cultura della nostra provincia di Livorno che terra di artisti apprezzati e riconosciuti nel mondo intero.Laugurio che questa goccia darte possa essere colta da amministratori sensibili e

    desiderosi di realizzare un luogo permanente di cultura artistica fruibile ai milioni dituristi che scelgono la provincia di Livorno, quale territorio di bellezza e di cultura. LaBanca, nel frattempo, ha colto anche la proposta di concludere come fuori programma, lamostra a Livorno con una raccolta di opere dei 4 Maestri. Ancora un segnale di attenzio-ne e di interesse per la cultura, che in questi momenti difficili, rappresenta un momentodi sfida e di speranza.

    Ero carcerato e siete venuti a trovarmi.Il Premio Casalini, fin dalla sua nascita, havoluto essere un Premio letterariogirovago desiderando andare nellecarceri per offrire i suoi preziosi e utili

    premi e stimolare e creare occasioni didialogo, di incontro e di riflessioneattraverso la potenza e la ricchezza dellascrittura. Non c cosa pi difficile che

    mettersi di fronte ad una pagina bianca eriempirla di un contenuto pensato emeditato. Non importa se poi non sarritenuto meritorio di un qualsiasi premio.Importante scrivere, provare lebbrezzae lemozione di lasciare scorrere una pennao delle dita su una tastiera, per lasciarequalcosa di noi agli altri. E poi cosascrivere? Aprirsi per incidere una traccia,un segno indelebile di noi e della nostraesistenza. Ed ecco che questanno ilCasalini arrivato a Perugia, dopo aver

    toccato numerosi carceri della nostrapenisola in tredici anni di vita. E l abbiamoascoltato le parole di Doina Matei, laragazza che uccise Vanessa Russo nellametropolitana di Roma con un ombrello,con una lettera toccante ai figli: Voi figlimiei, subite la mia lontananza senza aversbagliato e senza essere stati condannatima ormai il peggio passato. Ora nonvoglio pi piangere sul mio passato, cercodi guardare di nuovo al futuro e oggi losto facendo ancora tramite voi, io esisto econtinuo ad essere vostra madre. Vorreisempre confrontarmi con le persone liberesia fisicamente che mentalmente che nonhanno pregiudizi riguardo a chi si trova inquesto luogo, perch questo potressermi da stimolo per affrontare lattualecorso di studio che sto conseguendo inquesto buio, e vivere al meglio il restodella mia vita. (..) Prego Dio di trovarechi creder in me e per quello che sono ingrado di dare, senza mai giudicarmi,

    perch ognuno figlio della sua storia elunico giudice Dio. Lo stesso Dio non

    giudica nessun uomo prima che siaarrivata la fine dei suoi giorni perch sache un attimo prima.luomo puravvedersi.Il dott. Capuano, assessore del Comunedi Piombino, ha ripreso le parole citate

    nellintroduzione dal Presidente dellaProvincia di Livorno, Kutuf, dimonsignor Ablondi: non possibile unacrescita umana quando la persona deldetenuto messa in condizioni diavvilimento e abbrutimento con il sistemacarcerario, che invece di rieducare con illavoro sopprime le persone nellozio e

    pe r qu es to oc co rre es se re tu tt i, inparticolare chi ha responsabilit politichee istituzionali, consapevoli dellesofferenze che tormentano gli uomini

    vicini e lontani e fare di tutto perch unrecluso non sia un escluso. Voi sietereclusi ma non degli esclusi, quello cheoggi ho ascoltato sar portato nella nostracitt, Piombino, al mio Sindaco, MassimoGiuliani, che mi ha invitato a porgervi lasua personale vicinanza. Le parole cheavete scritto, le emozioni che ci avetetrasmesso sono una ricchezza che noidiffonderemo. Questo libro passer nellemani di altri e il mondo, quel mondo cheavete lasciato, vi aspetta fuori con levostre nuove ricchezze!Molti gli interventi, tra cui quella deigiurati Canessa e Gorini seguiti dal salutodi Roberta Faletti che ha ricordato il maritoGiorgio, anche lui giurato del Premio, unuomo che ha espresso miriadi e polivalentimodi belli di vivere i propri talenti. Edancora la presenza del giornalistaMassimo Nava e dellattrice Alessandra

    Nava, che ha letto molte delle operepremiate, raccolte nel volume Laltralibert, edito dalla Provincia di Livorno.Molti i premiati, e tra di essi anche tanti

    presenti. Per la poesia sono emersi duevolti noti al premio Casalini, Aral Gabrielee Vittorio Mantovani, primi ex aequo.Entrambi hanno letto e recitato le loroliriche di alto spessore poetico,

    permettendo di cogliere veramente quelloche aveva in apertura evidenziato ladirettrice del carcere Capanne di Perugia,

    dottoressa Bernardina Di Mario, esseredesiderosi di ricercare una comunicazione.E poi la regista e lartefice del Premio,nonna Lucia, la professoressa Casalini,che ha diretto lintenso e lungo

    pomeriggio, alla presenza di oltre 200persone (con una prevalenza di detenuti)in una sala che ha avuto anche lonore diospitare il Coro dellUnitre di Perugia,

    pres en te anche Gustavo Cucc in i, ilPresidente nazionale dellassociazione.

    Non cera questa volta il giurato di sempre.Molti lo hanno ricordato e citato perch a lui che sicuramente da ascrivere unacrescita di importanza del Premio per lasua valenza culturale di diffusione nelmondo dei normali. Con piacere stataricordata una sua frase che riassume benela ricchezza del Premio Emanuele Casalini:dove c felicit c vita, dove csofferenza c poesia.

    di Luca Lischi

    La mostra Terre e Passioni

    NELLE FILIALI DELLA BANCA DI CASTAGNETO CARDUCCI

  • 8/10/2019 Il centro livorno gennaio 2015

    18/24

    e-mail: [email protected] Cultura

    Ambiente: per questo argomento sono statispesi fiumi di parole e qui forse ne spenderun altro po per cercare di definire tale con-cetto dal punto di vista giuridico, sociale eforse economico.Un prestigioso autore affermava che lam-

    biente ci che fascia, circonda un determi-nato soggetto o essere o cosa.

    Storicamente il concetto di ambiente, prendele mosse dalla lex quintia de acquentibus,sviluppata dal diritto romano a tutela dellam-

    biente, considerato in senso di acquedotto; iromani notavano il bisogno di dover gestireil lungo acquedotto, portatore di un bene prin-cipale quale lacqua: indispensabile per il fab-

    bisogno umano, per lagricoltura e mezzo dilocomozione.Il problema dellambiente, per i romani era,quindi, la tutela della salute, essi non si riferi-vano ad un pi ampio concetto di ambien-te.

    Nel corso del tempo, la tutela ambientale equindi la definizione di ambiente, si sem-

    pre sviluppata principalmente seguendo latutela della salute umana e la tutela dal ri-schio prodotto dallambiente, cio ad es. fra-ne e smottamenti.

    Nel 1939, le leggi Bottai 1089/39 e 1497/39,attualmente presenti nel codice dei beni cul-turali, tutelavano i beni culturali, da un lato

    bellezze culturali e paesaggistiche dallaltroartistiche e antropologiche. In questo perio-do il concetto di ambiente e di beni culturali

    erano nozioni parallele ma tra luno e laltroesiste un salto logico, perch una cosa sonole matrici ambientali come matrici fisiche e al-tro sono le opere che un determinato popolosviluppa.Tra le 2 guerre mondiali, il T.U. sanitario sul

    tema Ambiente, si riferisce alle industrie, e so-prattutto a quella degli allevamenti di polli, in-dustria quanto pi insalubre, da gestire al difuori del centro abitato.Con la legge del 20 marzo 1941 la numero 1866,si ha la prima normativa sui rifiuti.In essa lambiente diventa oggetto di un inte-resse locale strutturato da un punto di vista

    amministrativo, ne consegue che viene istitu-ita la tassa sui rifiuti, e tutti gli impianti di com-

    bustione dei rifiuti, sono considerati di pub-blica utilit.Con lentrata in vigore del Codice civile nel1942, in tema di ambiente, si disciplinano al-lart. 844 c.c., le immissioni e con lentrata invigore del Codice penale nel 1939, si discipli-na allart. 674 c.p. il getto pericoloso. Lart. 844c.c. rappresenta un problema di rapporti travicini e cio: fino a che punto si pu spingereluso della mia cosa? Quindi la mia propriet e

    forse il mio ambiente. Lart. 674 c.p., nasceper impedire i getti dai treni, ad es. il torsolo dimela gettato dal finestrino, norma che vieneutilizzata contro le immissioni in atmosfera.La Costituzione del 1948 non conteneva al-cun riferimento esplicito allambiente, ma at-traverso i riferimenti contenuti nella tutela del

    paesaggio (art. 9.) e nel diritto alla salute (art.32) in uninterpretazione sistematica e evolu-tiva si riconosciuto un diritto alla salvaguar-dia dellambiente.A contribuire alla ricostruzione della nozionedi ambiente la legge n. 615 del 1966, sullin-quinamento atmosferico. Con essa si ricalca ilClean Air Act, che risale a una serie di edittifatti da Edoardo VII, per risolvere un proble-ma di fumi molto densi (smog).Lambiente diviene una realt giuridica auto-noma con listituzione del Ministero dellAm-

    biente, avvenuta con la legge n. 349 del1986.Una ulteriore nozione sempre pi armoni-ca di ambiente data dal richiamo al model-lo dello sviluppo sostenibile: 1. conserva-zione, 2. progresso, 3. democrazia e giusti-zia sociale.Oggi lAmbiente pu essere definito come

    un bene giuridico, unitario, a fruizione co-mune e generale, non appropriabile, imma-teriale e indivisibile, n pubblico n priva-to, perch non di propriet della PubblicaAmministrazione e non di un privato. un bene comune perch fruibile da tuttima nei confronti del quale nessuno purivendicare un diritto di propriet., inoltre, un valore costituzionale nel sen-so che esso non solo pu formare ogget-to di un diritto (..) o di un principio per diri-gere linterpretazione delle leggi o dei trat-

    tati, ma che esso costituisce, proprio inquanto valore, uno degli elementi fonda-mentali che caratterizzano una societ inun dato periodo della storia e sul quale unasociet fonda la sua legittimazione.Un nuovo aspetto del concetto di ambien-te il suo valore economico. Quanto valeun ambiente? Quanto vale un ambien-te sano? Nel breve, nel medio e nel lungo

    periodo?Il carattere di economicit dellambienteoggi emerge almeno in 3 sensi: 1) lam-

    biente non costituisce unentit separata

    dalleconomia, ma al contrario si trova instrettissima interdipendenza, per cui ognimutamento del primo influisce inevitabil-mente sulla seconda e viceversa. ; 2) losviluppo sostenibile strettamente colle-gato ai concetti di carring capacity (in at-tuazione dei principi di: rendimento soste-nibile e di interventi compensativi) e di pro-grammazione sostenibile, tali da conside-rare lambiente come un patrimonio poli-funzionale.Levoluzione della definizione giuridica di

    ambiente e la sua identificazione in un beneprimario, unitario ed economico, in sensocircolare hanno indotto al bisogno di tute-lare e gestire lambiente per mantenere emigliorare la vita e il benessere proprio del-luomo in quellambiente.

    LAMBIENTE

    Il concetto dal punto di vista giuridico, sociale e forse economico

    di Cristiana Nanini

  • 8/10/2019 Il centro livorno gennaio 2015

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    bisogno.Sabato 27 gennaio, malgrado le previsioni

    pessimistiche metereologiche, una grandefolla ha partecipato nel salone dell'Hotelad un evento musicale di particolare rilie-vo.Grazie all'organizzazione PROMOS di Ro-

    berto Napoli, specializzata per l'intratte-nimento e la cultura, si esibita BeverlyLewis, una cantante newyorkese nata inuna famiglia di musicisti con profonderadici nella musica classica, blues e jazz.Si tratta di una cantante eclettica che pu

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    soul al blues, dall'R&B allo swing piorecchiabile. Si esibita centinaia di vol-te in tutto il mondo tra locali, radio, tv,teatri e clubs.E' stata mirabilmente accompagnata da

    Antonello Vannucchi - vibrafonista, arran-giatore, compositore e direttore d'orche-stra: il fondatore del quartetto di Lucca.Ha fatto parte di vari gruppi con grandimusicisti come Lionel Hampton, Leo Ko-nitz, Chet Baker tanto per citarne alcuni trai pi noti in campo mondiale.Giampaolo Ascolese - batterista con oltre

    trentanni di esperienza nel mondo del jazz,con grandi musicisti americani tra i ChetBaker, Berney Kessel. Suona a Umbria jazzWinter ed ha collaborato, per un venten-

    nio, con il crooner Nicola Arigliano.Ed infine Elio Tatti - controbbassista nelmondo del jazz, ha collaborato con i mu-sicisti italiani cone Nicola Arigliano, Ro-mano Mussolini, Franco Cerri; ha effet-tuato concerti in tutto il mondo con Ni-cola Piovani, Ennio Morricone e LuisBacalov.Insomma per gli amanti di questo generedi musica stato un evento di grande rile-vanza, confermato dall'affluenza degli ap-

    passionati che hanno riempito la sala.

    Una serata che ci auguriamo veramente nonrimanga isolata: contiamo, naturalmentemolto, sull'elevata professionalit di Ro-

    berto Napoli.

    La magica interpretazionwe di Beverly Lewis allHotel Universal

  • 8/10/2019 Il centro livorno gennaio 2015

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  • 8/10/2019 Il centro livorno gennaio 2015

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 21Cultura

    I due anni di attivita di MDSLa casa editrice nata dalla livornese Manidistrega

    La casa editrice MdS nata dalla livorneseManidistrega, compie due anni di attivit enonostante la crisi economica generale equella pi specificatamente editoriale festeg-gia il suo doppio compleanno con lapertu-ra di una redazione a Viareggio registrando ilsuccesso dei suoi 25 titoli allattivo quasitutti esauriti in prima tiratura e ristampati.MdS stata Rilevata nel 2012 da tre appa-sionati con competenze specifiche in ambi-to editoriale. Leditor, Elena Sbrana, il grafi-co Carmine Santangelo, e la presidente,esperta in comunicazione e marketing, SaraFerraioli.Dopo lacquisizione- ci dice la presiden-te Sara Ferraioli abbiamo dato vita allanuova idea editoriale incardinandola su quat-tro linee base: ampliamento del numero del-le collane; la ristrutturazione della rivistaon line Manidistrega.it; progetti sociali;concorso letterarioAlla base di tutto per vi una scelta eticaMdS Editore non una casa editrice a paga-mento, non fa service editoriali mascheratida libri. E regolarmente distribuita e pre-sente nelle librerie.Il concorso artistico letterario chiama a ri-

    flettere sul territorio, ed ha ottenuto il pa-trocinio del Parco di Migliarino San Rosso-re Massaciuccoli e del comune di Viareggio.Si allargata larea dinteresse dalla solaLivorno allarea di Pisa e Viareggio e, attra-verso una rigorosa selezione dei partecipan-ti, si arrivati alla formazione di una vera e

    propria cerchia di collaboratori della casaeditrice e della rivista on line.Riviste le collane nella loro veste grafica eridefinite nei loro contenuti.

    Le Storie. Collana di narrativa su casi easpetti reali, quasi delle true story.Diver-samente amore, scritto dalla giornalista An-tonia Casini un romanzo ambientato a Li-vorno al Parco del Mulino che parla di amorefra una ragazza normodotata e di un ragaz-zo affetto da sindrome di Down. Parla, al

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    tempo stesso dellimmenso amore e dellagrande forza con la quale i genitori dei ra-gazzi Down affrontano il loro difficile cam-mino. Lautrice ha rinunciato ai diritti persostenere lesperimento del Camoroil pe-schereccio ristorante ancorato in citt da-vanti ai quattro mori e gestito da un gruppodi Ragazzi affetti da sindrome di Down. Nellastessa collanaLorizzonterubato, di SandraMazzinghi che affronta un tema duro, ma dicui necessario parlare, quello della violen-za sessuale consumata nelle mura domesti-che, una storia purtroppo vera anche questaverificatasi a Livorno.Gli Sfridi diversi. Collana di poesia apertaa esordienti di valore attenta pi alla fre-schezza letteraria e ai contenuti che lade-sione ad un canone letterario che ha vistolesordio del Livornese Marco Corbi, che haregistrato il tutto esaurito alla prima pre-sentazione A cena con lautorepresso ilristorante nuovo Ciglieri allArdenza.Tellus.Una collana dedicata al rapporto fraletteratura e arte del giardino, che inizia conVirgilio e ha il suo culmine nellaHypneroto-machia poliphilidi Francesco Colonna. Perluscita del primo volume Orticoltura eroi-

    ca urbana, dellagronomo Emilio Bertonci-ni stata adottata una Piazza a Viareggio, lacui manutenzione verr svolta per due anni

    dagli amici della casa editrice.Le Ampolle.Collana di saggistica dove spic-ca il libro di Anna Maria Bernieri su unafigura femminile fondamentale del risorgi-mento, quella di Cristina Trivulzio di Bel-gioioso.I Cuccioli. Collana per bambini letta anchedagli adulti. Fra i libri editi spicca il bestseller della casa edit rice, Mia Story, storiadi unadozione felice, e Bruna, una maiali-na per amica entrambe di Francesca Petruc-ci. Il secondo frutto di un progetto con lemaestre della scuola elementare BarrieraMargherita di Livorno, ha consentito di sal-vare dalla macellazione un maiale del carceredellisola di Gorgona e porre il tema, lavo-rando con i bambini, su cosa mangiamo e checosa siano gli animali per noi.Ultimo ma non meno importante, un fuoricollana pubblicato in collaborazione con lascuola di scrittura creativa Carver, presso lastorica libreria Belforte di Livorno. Si trat-ta dellantologia di racconti Scarpe diem25 racconti scritti con i piedi; i raccontidegli allievi del corso di scrittura del 2014che hanno come comune denominatore lescarpe. Il volume corredato dalle inusua-

    li foto di Stefano Mori di scarpe ripresenegli scaffali della libreria del mitico libra-io Nino.

  • 8/10/2019 Il centro livorno gennaio 2015

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    e-mail: [email protected] Spettacoli

    di Matteo Pieracci

    Linverno considerato il periodo mi-gliore per il cinema, al contrario della sta-gione estiva, in cui molte sale chiudono egli spettatori, soprattutto quelli menoappassionati, preferiscono dedicare ilproprio tempo ad altro. Non possiamoritenerci soddisfatti delle ultime uscite alcinema, specialmente se facciamo la com-parazione con linverno precedente, incui di questi tempi erano gi uscite dellepellicole di assoluto valore, come Lavita di Adele, Two mothers, DallasBuyers Clubetc.Aspettiamo per a drammatizzare, e ri-poniamo la nostra fiducia nel mese digennaio, periodo in cui vedremo il ritor-no alla regia di Mike Leigh con Tur-ner,film incentrato sulla figura di unpittore amante delle belle donne ma al-quanto tormentato. E il connubio fra arteed interpretazione che desta interesse ri-guardo a questa pellicola. Con Unbro-

    ken vi il ritorno alla regia di AngelinaJolie, su cui nutro qualche dubbio visti irecenti flop dietro la macchina da presa.Ma le varie componenti del film in que-stione, suscitano un minimo di curiositche forse pu valere il prezzo del bigliet-to. Unbroken basato su una storiavera, quella di Louis Zamperini, atletaed eroe di guerra.Un film molto simile a quello che fu al-cuni anni fa Europa, Europa della Hol-land, sicuramente Run, Boy, Run.E la storia di