il Bollettino del Rotary 2110 · parte la stiamo recitando, a tutti i livelli. Nel rap - porto con...

28
2110 I due aggettivi qualche anno addietro sono stati messi a confronto da Adriano Celentano, a proposito dei modi di agire. All’attuale profonda crisi Domenico De Masi, su Style, ha dedicato un commento intitolato "Miseria e Volontà". Il noto so- ciologo ha citato Alexis de Toqueville, se- condo il quale "... nei paesi democratici la scienza dell'associazione e' la scienza madre, quella dalla quale dipende il pro- gresso di tutte le altre". Ha quindi evidenziato De Masi che l'Italia marca un ritardo economico e una stanchezza progettuale rispetto ad altri Stati. "Opzione zero" viene de- finito tale fenomeno dallo scrittore Delzio, che nel saggio appena pubblicato da Rubettino, cosi intito- lato, descrive come il no- stro bel paese si stia comportando, nel contin- gente periodo buio: tutti stanno fermi, attendendo tempi migliori. Invece, in altre epoche e nel dopo guerra in particolare, gli italiani hanno reagito con grande energia, realiz- zando un “boom” economico e nel con- tempo sociale e culturale. Noi rotariani rappresentiamo al meglio le varie categorie sociali e ci tocca incidere maggiormente nelle scelte del momento; ci compete contribuire a quella “crescita” che stenta a decollare. Dipende anche da noi. Non dobbiamo stare con le braccia conserte! Ecco perché ritengo che dobbiamo eserci- tare un’azione “rock”, che parta dal nostro vissuto familiare e professionale, si affini nel Rotary e si rifletta nelle realtà nelle quali viviamo. Svolgere un’azione incisiva nei Club e nel Distretto produce pure eco- nomia, smuove sia le risorse umane, sia quelle finanziarie. Non v’è dubbio che gli incontri organizzati dai Presidenti, d’estate e d’autunno, il Forum Internazionale sul Mediterraneo, i Concerti distrettuali di solidarietà di luglio e di novembre, abbiano registrato la par- tecipazione di migliaia di rotariani e amici, che hanno viaggiato, consumato pasti, soggiornato, acquistato beni; e nello stesso tempo contribuito a rafforzare la Rotary Foundation, andando incontro ai bisogni dei meno fortunati. Insomma, le nostre iniziative hanno messo in moto economia: le strutture turistiche e i teatri hanno visto incrementare le presenze; ar- tisti, artigiani, professionisti, tecnici, ope- rai hanno lavorato grazie a noi, realizzando utili. E le pubblicazioni che stiamo diffondendo, lasciando una memo- ria storica, stanno pure producendo red- diti. E di conseguenza, nel '17/18, il Distretto dovrebbe contare di un FODD più consistente per le sovvenzioni umanitarie. Per carità', si tratta di un piccolo segmento della lunga linea di un’isola tanto ricca di risorse na- turali e monumentali, quanto povera di com- portamenti virtuosi della classe dirigente, specie in questa crisi congiuntu- rale globale. Noi rotariani la nostra parte la stiamo recitando, a tutti i livelli. Nel rap- porto con gli altri Di- stretti, stiamo cercando di non essere secondi. I tredici Distretti stiamo cercando di lavo- rare all’unisono, per uno sviluppo del Ro- tary italiano, sia per aumentare l'effettivo, sia per lasciare il segno nel territorio, pro- muovendo di conseguenza lo sviluppo del- l’indotto. Questa riflessione mi spinge a ringraziare vivamente tutti: i Governatori, la Squadra che sta operando alacremente, i Presi- denti, i Direttivi e tutti i soci dei 91 Club del Distretto, i ragazzi del Rotaract e del- l'Interact ai quali ci preme essere vicini. Forse tutti insieme stiamo invertendo la tendenza a perdere soci. Con tanti nuovi iscritti sto parlando direttamente durante le visite, tese soprattutto ad ascoltare la base, per trovare nuova linfa e nello stesso tempo motivare ad agire seriamente. Cerchiamo con unità di intenti di dare l’esempio, di essere attivi e propositivi, non già fatalisti! Continuiamo così e avremo contribuito alla “crescita” del no- stro prestigioso Distretto ed un po’ anche alla “crescita” delle due isole. Proprio nei primi del mese, come da tradizione, sarò con piacere a Malta, dove a gennaio verrà nominato il Governatore maltese del Bollettino del Distretto 2110 Sicilia e Malta del R.I. (allegato a "Rotary", registrazione Tribunale di Milano n.89-8/3/1986) - DG Giovanni Vaccaro Dicembre 2014 LETTERA DEL GOVERNATORE Azione rotariana: “rock”, non “lenta” ... Grandi eventi per la RF pagg. 2-5 Musica di grande livello, artisti straordinari, platee gremite di rotariani: tutto e tutti a sostegno della Rotary Foundation. All’interno anche il punto sulle sovvenzioni distrettuali. Tema del mese: la famiglia pagg. 6-7 L’atmosfera natalizia di dicembre è la miglior cornice per sviluppare l’importante tema della famiglia, a cui i Rotary Club dedicano da sempre grande attenzione. Relazioni internazionali continua a pag. 13 english version page 13 pagg. 8-11 Interventi e fotogallery per raccontare gli Institute di Berlino e Marrakesh, l’incontro con il presidente internazionale Huang a Roma, gli sviluppi del progetto “Talassemia in Marocco”.

Transcript of il Bollettino del Rotary 2110 · parte la stiamo recitando, a tutti i livelli. Nel rap - porto con...

  • 2110

    Idue aggettivi qualche anno addietrosono stati messi a confronto daAdriano Celentano, a proposito deimodi di agire.All’attuale profonda crisi Domenico DeMasi, su Style, ha dedicato un commentointitolato "Miseria e Volontà". Il noto so-ciologo ha citato Alexis de Toqueville, se-condo il quale "... nei paesi democratici lascienza dell'associazione e' la scienzamadre, quella dalla quale dipende il pro-gresso di tutte le altre".Ha quindi evidenziato DeMasi che l'Italia marca unritardo economico e unastanchezza progettualerispetto ad altri Stati."Opzione zero" viene de-finito tale fenomeno dalloscrittore Delzio, che nelsaggio appena pubblicatoda Rubettino, cosi intito-lato, descrive come il no-stro bel paese si stiacomportando, nel contin-gente periodo buio: tuttistanno fermi, attendendotempi migliori.Invece, in altre epoche enel dopo guerra in particolare, gli italianihanno reagito con grande energia, realiz-zando un “boom” economico e nel con-tempo sociale e culturale. Noi rotariani rappresentiamo al meglio levarie categorie sociali e ci tocca incideremaggiormente nelle scelte del momento;ci compete contribuire a quella “crescita”che stenta a decollare. Dipende anche danoi. Non dobbiamo stare con le bracciaconserte!Ecco perché ritengo che dobbiamo eserci-tare un’azione “rock”, che parta dal nostrovissuto familiare e professionale, si affininel Rotary e si rifletta nelle realtà nellequali viviamo. Svolgere un’azione incisivanei Club e nel Distretto produce pure eco-nomia, smuove sia le risorse umane, siaquelle finanziarie. Non v’è dubbio che gli incontri organizzatidai Presidenti, d’estate e d’autunno, ilForum Internazionale sul Mediterraneo, iConcerti distrettuali di solidarietà di luglioe di novembre, abbiano registrato la par-tecipazione di migliaia di rotariani e amici,che hanno viaggiato, consumato pasti,soggiornato, acquistato beni; e nellostesso tempo contribuito a rafforzare laRotary Foundation, andando incontro ai

    bisogni dei meno fortunati. Insomma, lenostre iniziative hanno messo in motoeconomia: le strutture turistiche e i teatrihanno visto incrementare le presenze; ar-tisti, artigiani, professionisti, tecnici, ope-rai hanno lavorato grazie a noi,realizzando utili. E le pubblicazioni chestiamo diffondendo, lasciando una memo-ria storica, stanno pure producendo red-diti. E di conseguenza, nel '17/18, ilDistretto dovrebbe contare di un FODD

    più consistente per lesovvenzioni umanitarie.Per carità', si tratta di unpiccolo segmento dellalunga linea di un’isolatanto ricca di risorse na-turali e monumentali,quanto povera di com-portamenti virtuosi dellaclasse dirigente, specie inquesta crisi congiuntu-rale globale. Noi rotariani la nostraparte la stiamo recitando,a tutti i livelli. Nel rap-porto con gli altri Di-stretti, stiamo cercandodi non essere secondi. I

    tredici Distretti stiamo cercando di lavo-rare all’unisono, per uno sviluppo del Ro-tary italiano, sia per aumentare l'effettivo,sia per lasciare il segno nel territorio, pro-muovendo di conseguenza lo sviluppo del-l’indotto. Questa riflessione mi spinge a ringraziarevivamente tutti: i Governatori, la Squadrache sta operando alacremente, i Presi-denti, i Direttivi e tutti i soci dei 91 Clubdel Distretto, i ragazzi del Rotaract e del-l'Interact ai quali ci preme essere vicini.Forse tutti insieme stiamo invertendo latendenza a perdere soci. Con tanti nuoviiscritti sto parlando direttamente durantele visite, tese soprattutto ad ascoltare labase, per trovare nuova linfa e nello stessotempo motivare ad agire seriamente.Cerchiamo con unità di intenti di darel’esempio, di essere attivi e propositivi,non già fatalisti! Continuiamo così eavremo contribuito alla “crescita” del no-stro prestigioso Distretto ed un po’ anchealla “crescita” delle due isole. Proprio neiprimi del mese, come da tradizione, saròcon piacere a Malta, dove a gennaio verrànominato il Governatore maltese del

    Bo l l e t t i n o de l D i s t r e t t o 2 1 1 0 S i c i l i a e Ma l t a de l R . I . ( a l l e g a t o a " R o t a r y " , r eg i s t r a z i o ne T r i b una l e d i M i l a no n . 8 9 - 8 / 3 / 1 9 8 6 ) - DG G i ovann i Vacca ro

    Dicembre 2014

    LETTERA DEL GOVERNATORE

    Azione rotariana: “rock”, non “lenta” ...

    Grandi eventi per la RF

    pagg. 2-5

    Musica di grande livello, artisti straordinari, platee gremitedi rotariani: tutto e tutti a sostegno della Rotary Foundation.All’interno anche il punto sulle sovvenzioni distrettuali.

    Tema del mese: la famiglia

    pagg. 6-7

    L’atmosfera natalizia di dicembre è la miglior cornice persviluppare l’importante tema della famiglia, a cui i RotaryClub dedicano da sempre grande attenzione.

    Relazioni internazionali

    continua a pag. 13

    english version page 13pagg. 8-11

    Interventi e fotogallery per raccontare gli Institute di Berlino eMarrakesh, l’incontro con il presidente internazionale Huanga Roma, gli sviluppi del progetto “Talassemia in Marocco”.

  • 2 EEvveennttii//11 Dicembre 2014

    Buzzurro-Cafiso-Milici: tutto esaurito a Catania e Palermo ai concerti per la RF

    Davvero due grandi eventi, per moltiaspetti, i concerti di Francesco Buz-zurro, Francesco Cafiso e Giuseppe Mi-lici, organizzati dal Distretto 2110 il 22novembre a Catania e il 23 novembrea Palermo a sostegno della RotaryFoundation. Due grandi eventi di mu-sica e solidarietà. La foltissima parte-cipazione ha fatto registrare il “tuttoesaurito” al Metropolitan e al Golden,e i due concerti sono stati straordinarieoccasioni di incontro e di affiatamentoper i rotariani dei due versanti della Si-cilia. Due grandi eventi per il risultatoprodotto per la Rotary Foundation: “ èstata testimoniata – ha commentatoSergio Malizia, presidente della com-missione distrettuale musica e solida-rietà, che ha organizzato gli eventi - lasensibilità dei Rotariani e dei loroamici per le attività della Rotary Foun-dation ed è stata assicurata al Rotaryvisibilità positiva. Sono stati 1.200 i bi-glietti venduti a Catania (Teatro Me-tropolitan) e 1.032 quelli venduti aPalermo (Teatro Golden); I tre con-certi, quello di Noa e questi di novem-bre, hanno visto – ha aggiunto Malizia- la presenza entusiasta di oltre 4.000persone ed hanno offerto alla RotaryFoundation un contributo di più di40.000 euro. La celebrazione del mese

    dedicato alla Rotary Foundation èstata splendida”. Il contributo che dalDistretto parte verso la Rotary Foun-dation è, peraltro, destinato a tornarequi, sia pure in parte: com’è noto il cin-quanta per cento dei contributi versatidal Distretto al Fondo programmi dellaRF viene riaccreditato dopo tre anni alDistretto medesimo per finanziareprogetti distrettuali o di Club nelle seiaree di intervento previste dal regola-mento internazionale.Due grandi eventi, ancora, per l’altis-simo livello dei tre musicisti: tre sici-liani di forte radicamento nella loroterra, ma ormai di grande prestigio in-ternazionale. Francesco Cafiso, ancor-ché giovanissimo (ha 25 anni, è nato aVittoria, dove torna sempre) è un mu-sicista di rara maturità artistica, e giàdall’adolescenza partecipa ai festivaljazz più importanti del mondo, e a ven-t’anni si è esibito alla Casa Bianca difronte al presidente americano BarackObama. Grande talento, ma dotato digrande umiltà, vive la sua musica conuno straordinario entusiasmo creativoe ha letteralmente rapito il pubblicodei due concerti di Catania e di Pa-lermo. Francesco Buzzurro (nato a Ta-ormina, sposatosi ad Alcamo, vive adAgrigento, insegna al Conservatorio di

    Palermo) è un chitarrista di so-lida e vasta formazione che nei suoiconcerti propone con grande successo,il risultato di una profonda ricercanell’ambito della musica jazz e non sol-tanto, e un’accattivante e particolaremaniera di improvvisare. GiuseppeMilici, palermitano, propone prodi-giosi virtuosismi con l’armonica cro-matica, ricavando da uno strumento“giocattolo” musica di qualità eccel-lente. Autori ed esportatori nel mondodi una immagine positiva della nostraisola, si sono spesi a Catania e a Pa-

    lermocon la ormai nota generosità, laloro maestria, la loro umanità che ri-marranno indelebili nei cuori di chi haavuto il piacere di essere presente.Il governatore distrettuale GiovanniVaccaro, che ha introdotto e poi con-cluso le due serate ha espresso alla fineun caloroso apprezzamento ai rota-riani che si sono adoperati per la riu-scita dei due eventi, e in particolare alprefetto distrettuale Daniela Vernac-cini e a Sergio Malizia, presidentedella commissione musica e solida-rietà, e a tutti i componenti (SergioAguglia, Diego Argento, FrancescoBambina, Lia Coniglio, Alessia DiVita, Francesco Giudice, FrancescoGuttadauro, Antonietta Matina,Maria Teresa Pirajno, Cristian Poco-robba, Antonino Prestipino, Ema-nuela Tortorici). I due concerti sono stati preceduti dauna sintetica presentazione dei pro-getti in corso di realizzazione nel Di-stretto con sovvenzioni della RotaryFoundation; ne ha riferito il PDG Fran-cesco Arezzo, presidente dell’appositacommissione distrettuale.

    In alto, nella foto a tutta pagina, i tre musicisti durante la performance. Sotto il governatore e la squadra distrettuale. In basso la platea a Palermo

    RO

    TAR

    Y2110

  • 3Dicembre 2014 EEvveennttii//22

    RO

    TAR

    Y2110

    Sul palco a Catania anche i ragazzi di Librinodel progetto “Musicainsieme” ideato dal RotarySul palcoscenico del teatro Metropolitan di Catania durante il concerto del 22novembre di Francesco Buzzurro, Francesco Cafiso e Giuseppe Milici per la Ro-tary Foundation sono saliti anche i ragazzi del quartiere di Librino: la “PiccolaOrchestra dei bambini di Librino” diretta per la prima volta dal Maestro ElisaPoidomani. La formazione musicale è nata nell’ambito del progetto “Musicain-sieme a Librino”, ideato e finanziato dai Rotary Club di Catania e realizzato dal-l’Associazione Musicale Quadrivium Sicilia, che coordina i docenti e le attivitàconcertistiche legate all’iniziativa. Alcuni giorni prima del concerto al Metropo-litan Francesco Cafiso era stato a Librino e aveva tenuto uno stage per i ragazzi;

    poi aveva suonato con loro a Palazzo Biscari per le riprese di un video musicaleche vede protagonista il sassofonista di Vittoria e la Piccola Orchestra dei Bam-bini di Librino, per l’occasione affiancata da un gruppo di ragazzi più grandidell’Orchestra Febasi, guidata dal Maestro Alfio Zito. Il video è stato proiettatoall’inizio del concerto al Metropolitan. L’obiettivo del progetto, che si ispira almodello didattico musicale del maestro venezuelano José Antonio Abreu chia-mato “El Sistema”, è quello di offrire “uno strumento per amico” a un numerosempre maggiore di bambini e ragazzi, dando loro l’opportunità di conoscere labellezza della musica e di vivere l’esperienza di suonare e cantare insieme.

    Vecchioni in concerto per il R.C. di AcirealeIl RC Acireale sta organizzando un concerto di Roberto Vecchioni per la sera di martedì 27 gennaio (ore20,30) al Teatro Massimo Bellini di Catania; l’iniziativa, con il patrocinio dei comuni di Acireale e di Catania,è finalizzata alla raccolta di fondi a sostegno dei bambini della Guinea Bissau e per la Rotary Foundation.

    In alto a sinistra, Cafiso con i ragazzi di Librino a Palazzo Biscari; a destra, il governatore Vaccaro con i tre musicisti. In basso, a sinistra la platea a Catania; a destra Vaccaro con un bambino di Librino

  • Nella mattinata di domenica 14 dicem-bre, nella sala convegni del Sicilia OutletVillage di Agira-Dittaino, si terrà il semi-nario distrettuale sulla gestione delle sov-venzioni con fondi della RotaryFoundation. Ai lavori tutti i soci hanno li-bertà di intervenire, mentre dovrannopartecipare i presidenti dei Club in carica(o i loro delegati per la Rotary Founda-tion) e necessariamente e di persona ipresidenti incoming per l’anno rotariano2015-16. La presenza di questi ultimi in-fatti – come hanno sottolineato in unalettera ai Club il governatore GiovanniVaccaro e il DGE Francesco Milazzo - èda regolamento prevista come obbligato-ria per affrontare il prossimo anno di ser-vizio con un’azione tempestivamenteprogrammata ed efficace. La partecipa-zione dei presidenti dei Club rappresentaun momento di formazione qualificatocome obbligatorio per la sua importanzaaffinché i Club, anche per il prossimoanno, possano ottenere il requisito ne-cessario per richiedere la “qualificazione”e accedere alle Sovvenzioni della Fonda-zione, che sono la fonte di importanti at-tività di servizio nel territorio e per ilterritorio.Il seminario si aprirà alle 9,45 con i ritualionori alle bandiere e indirizzi di salutodel presidente del RC Nicosia, TeodoroDi Costa, del governatore distrettualeGiovanni Vaccaro, e del governatore de-

    signato (2016-17) Nunzio Scibilia. Quindiil DGE Francesco Milazzo illustrerà le“Ragioni di un seminario”. Seguirà unarelazione del PDG Francesco Arezzo diTrifiletti, presidente della commissionedistrettuale per la Rotary Foundation peril triennio 2013-2016, che illustrerà ilFODD (Fondo di designazione distret-tuale) e i criteri di utilizzazione. Quindi ilPDG Maurizio Triscari, vicepresidentedella commissione distrettuale per la RF2015-2016, illustrerà significato e terminidella “qualificazione” del Club e dellabuona amministrazione. Subito dopoElisa Gumina, presidente Sottocommis-sione Distrettuale Sovvenzioni Umanita-rie (triennio 2015-2018) illustreràregolamento e griglia di valutazione deiprogetti richiedenti le sovvenzioni di-strettuali. Seguiranno relazioni su Sov-venzioni globali umanitarie (Pier Luigi DiGaetano, componente Sottocommis-sione Distrettuale Sovvenzioni Umanita-rie 2015-2018), Sovvenzioni globaliculturali e Borse per la pace (Rosario In-grassia, componente SottocommissioneDistrettuale Sovvenzioni Umanitarie2015-2018), e Global Grant e Borse distudio: dalla teoria alla pratica (LorenzoGenova, past Presidente RC Costa Gaia).Ci sarà quindi un breve spazio per il di-battito, e alle 12,45 è previsto l’interventodel governatore Giovanni Vaccaro per lachiusura dei lavori.

    4 Dicembre 2014FFoonnddaazziioonnee//11

    Seminario sulla gestione 2015-2016 delle sovvenzioni distrettuali RFSeminario sulla gestione 2015-2016 delle sovvenzioni distrettuali RF

    I punteggi per la graduatoriaQuesta è la griglia di valutazione (punteggi positivi e negativi) che guideràla formazione della graduatoria dei progetti per l’ammissione alle sov-venzioni distrettuali:

    Punti + 0,8 se il progetto è proposto da un gruppo formato da tre Ro-tary Club

    Punti + 1 se il progetto è proposto da un gruppo formato da quattro opiù Rotary Club

    Punti + 1 se il progetto prevedere una adeguata partecipazione attiva dirotariani

    Punti - 0,5 se il progetto non è nuovo (ripetizione di un progetto giàrealizzato)

    Punti + 0,4 per ogni 20% di partecipazione finanziaria del Club oltre lasoglia minima che è pari al cinquanta per cento del costo complessivo delprogetto (Esempio: costo complessivo del progetto euro 10.000,00; par-tecipazione finanziaria del Rotary Club euro 4.000,00 = progetto nonammissibile): in concreto: partecipazione finanziaria minima del RotaryClub euro 5.000,00 = Punti 0; partecipazione finanziaria del Rotary Clubeuro 6.000,00 = Punti + 0,4; partecipazione finanziaria del Rotary Clubeuro 8.000,00 = Punti + 1,2.

    Punti + 0,4 per ogni USD 10 di versamenti medi del Club al FondoProgrammi TRF del triennio precedente oltre la soglia di USD 100 asocio.

    Punti - 0,2 per ogni USD 10 di versamenti medi del Club al Fondo Pro-grammi TRF del triennio precedente sotto la soglia di USD 80 a socio.

    RO

    TAR

    Y2110

    Altre immagini della fotogallery dei concerti di Catania e Palermo a sostegno della Rotaty Foundation. In alto a sinistra: il simbolico gesto di “Manca poco”, la continuità dell'impegno dei governatori per End Polio Now: sul palco a Catania il DGE Francesco Milazzo, il DG Giovanni Vaccaro, il PDG Maurizio Triscari. A destra Buzzurro, Cafiso e Milici sul palco con i ragazzi di Librino Musica.

    Nelle due foto in basso l’ingresso e la platea gremita del Metropolitan di Catania

  • 5FFoonnddaazz iioonnee//22Dicembre 2014

    Per il 2014-15 il FODD (Fondo di designazione distret-tuale) derivante dalla Rotary Foundation è pari a150.952 dollari statunitensi, ed è ripartito così: 76.281dollari per sovvenzioni distrettuali, 41.308 dollari perborse di studio, 22.847 per il progetto Talassemia in Ma-rocco, 10.516 per altre sovvenzioni globali.Per le sovvenzioni distrettuali sono stati approvati 12progetti (47 Club coinvolti) per complessivi 196.743 dol-lari, dei quali 76.281 coperti con fondi distrettuali, e ilresto coperto dal contributo dei Club proponenti. Questii progetti sovvenzionati:RC Aci Castello, Acireale, Catania 4 Canti Centena-•rio, Etna Sud Est, Giarre Riviera jonico etnea,Randazzo Valle dell’Alcantara: monitoraggio obe-sità infantile e sana alimentazione, costo del pro-getto 11.958 euro, sovvenzione distrettuale 5.958euro;

    RC Siracusa Monti Climiti, Augusta, Lentini, Noto•Terra di Eloro, Pachino, Siracusa, Siracusa- Or-tigia: screening oculistici, costo 9.015 euro, sov-venzione 4.500;

    RC Palermo Agorà, Palermo, Palermo Est, Palermo•Sud: valorizzazione produzione agricola per disa-giati, costo 20.300 euro, sovvenzione 6.900;

    RC Messina, Milazzo, Taormina, S.Agata di Mili-•tello, Lipari arcipelago eoliano, Patti Terra delTindari, Stretto di Messina, Messina Peloro, Bar-cellona Pozzo di Gotto: alfabetizzazione di fron-tiera, costo 5.400 euro, sovvenzione 2.700;

    RC Palermo Teatro del sole: monitoraggio e stru-•menti compensativi per bambini dislessici, costo6.660 euro, sovvenzione 2.640;

    RC Sciacca: sala audizione protetta per incontri dei•minori vittime di abusi, costo 5.000 euro, sovven-zione 1.900;

    RC Catania, Catania Nord, Catania Est, Catania•Ovest, Catania Sud, Misterbianco: il mare per gliangeli, canottaggio per down, costo 15.884 euro,sovvenzione 6.800;

    RC Ragusa Hybla Heraea, Vittoria, Comiso: VelA-•bile, vela per disabili, costo 25.00 euro, sovven-zione 6.900;

    RC Ragusa, Modica, Pozzallo-Ispica: integrazione•culturale e screening disturbi apprendimento,costo 16.500 euro, sovvenzione 6.500;

    RC Enna, Piazza Armerina, Regalbuto: mi curo con•il cibo sicuro, costo 10.000 euro, sovvenzione4.200;

    RC Bagheria, Corleone, Lercara Friddi: sicurezza•nelle scuole, costo 10.500 euro, sovvenzione 3.750;

    RC La Valette – Malta: rifugio emergenza per vittime•abusi e violenza, costo 9.433 euro, sovvenzione3.700;

    In tre anni rotariani (20-12-13 governatore Gaetani LoCicero, 2013-14 governatore Maurizio Triscari, 2014-15

    governatore Giovanni Vaccaro) sono stati finanziati 37progetti del costo complessivo di 450.858 dollari(341.258 euro), dei quali 189.181 dollari (143.381 euro)coperti con sovvenzioni distrettuali. I Club che hannoricevuto almeno una sovvenzione distrettuale sono 68(il 75% dei Club del Distretto).Con il programma Sovvenzioni globali sono stati finan-ziati quest’anno i seguenti progetti:RC Costa Gaia (sponsor RC Galveston, Distretto•5910): borsa di studio alla dott.ssa Tiziana Corsellopresso University of Texas, costo del progetto30.150 dollari (FODD distretto 15mila dollari, sov-venzione 15.050);

    RC Malta (sponsor Rc E-club London Centenary,•Distretto 1130), borsa di studio alla dott. RobertaAvellino presso London School of Economics,costo 33.382 dollari (FODD distretto 16.691, sov-venzione 16.641);

    RC Augusta (sponsor RC Mersin, Distretto 2430):•apparecchiature diagnostiche Peripheral Hospitaldi Mersin, Turchia, costo 37mila dollari (FODD4.475, sovvenzione 15.657);

    Distretto 2110 (sponsor Distretto 2201 Spagna): cli-•matizzazione piscina terapeutica Adislan (associa-zione disabili) Lanzarote, Spagna, costo 40.250dollari (FODD 1.000, sovvenzione 17.250);

    RC dell’Area Iblea (sponsor RC Armstrong, Distretto•4940): mammografo digitale per l’ospedale di Ar-mstrong, Argentina, costo 34.250 dollari (FODD5.750, sovvenzione 15.000);

    Rc Costa Gaia (sponsor RC Santa Rosa de Cabal, Di-•

    stretto 4281): formazione professionale e microim-prese Colombia, costo 62.080 dollari (FODD23.783, sovvenzione 29.297);

    RC Giarre Riviera jonico etnea (sponsor RC Sevilla•Macarena, Distretto 2203): borsa di studio al dott.Giuseppe Pillera presso l’Universidad de Sevilla,costo 30.300 dollari (FODD 15.000, sovvenzione25.100);

    Distretti italiani Rotary (sponsor RC Arezzo Est, Di-•stretto 2071): borsa di studio dott. Raz Baling(Israele) presso Università di Pisa, Cittadella dellaPace, costo 30.119 (FODD Distretto 2110 1.175,sovvenzione 15.059);

    Distretti italiani Rotary (sponsor RC Valdarno Est,•Distretto 2071): borsa di studio dott. Rana Awad(Palestina), Università Roma 3, Cittadella dellaPace, costo 30.532 (FODD Distretto 2110 10.133,sovvenzione 15.266);

    RC Malta: borsa di studio dott. Sandra Schembri Wi-•smayer, European Graduate School Arts, Healthand Society Division, Leuk Stadt, Switzerland,costo 30.300 (FODD Distretto 2110 15.000, sov-venzione 15.100).

    Inoltre sono in cantiere i seguenti progetti:Commissione distrettuale per la Talassemia in Ma-•rocco (sponsor RC Casablanca Mers Sultan),costo 48.294 (FODD Distretto 2110 22.847 dollari,sovvenzione 24.047);

    Distretto 2110: fornitura di 25mila banchi di scuola•nel Distretto 3150 India, FODD Distretto 10miladollari.

    RO

    TAR

    Y2110

    Come si stanno impiegando i fondidella Rotary Foundation nel Distretto

    Il dettaglio è stato illustrato al Metropolitan di Catania, prima del concerto di Buzzurro, Cafiso e Milici, dal PDG Francesco Arezzo di Trifiletti, presidente della commissione distrettuale per la RF

  • 6 Dicembre 2014AAzziioonnii

    RO

    TAR

    Y2110

    Quando l’amico Giorgio De Cristo-foro mi invitò amabilmente a con-versare sulla famiglia perpreparare un articolo sul presti-gioso bollettino del nostro di-stretto, guardandomi acutamentenegli occhi con il suo sguardo pe-netrante, si affrettò ad aggiungere“non della tua famiglia, Ettore,non della tua, ma più in gene-rale!” Aiuto! mi venne spontaneogridare, perché oggi la famiglia ingenerale sta traversando una pro-fonda crisi: da un lato si attribuisceai legami familiari un grande va-lore, dall’altro i legami vanno apezzi, le rotture coniugali sonosempre più frequenti e le famigliesi disgregano, tanto da poter affer-mare che “la deflagrazione dellefamiglie è il problema numero unodella società odierna”. La Cartadei diritti della famiglia del 22 ot-tobre 1983, nel Preambolo, defini-sce la famiglia comunità di amoree di solidarietà, dove si apprendeil noi dell’oggi e del futuro attraversola generazione dei figli, il luogo dove siimpara ad amare, a convivere nella dif-ferenza, il centro naturale della vitaumana, fatta di volti, di persone cheamano, si sacrificano per gli altri e di-fendono la vita, soprattutto quella delpiù fragile e debole, dove ciascuno dinoi costruisce la propria personalità,respirando il calore della casa. La fami-glia è il luogo degli affetti, lo spazio del-l’intimità, dove si apprende l’arte deldialogo e della comunicazione inter-personale, ma la cultura dominante algiorno d’oggi spinge gli individui a es-sere gli artefici unici del proprio de-stino ove l’io prevale sul noi, il singolosulla società, mentre la solitudine gua-dagna sempre più terreno rispetto allacomunione, e i diritti dell’individuoprevalgono sui diritti della famigliache è sentita come un impedimentoalla piena realizzazione di sé. Trion-fando l’individualismo, è ovvio che lafamiglia, come è stata concepita per se-coli, non trovi più un orizzonte nelquale iscriversi ed essere quindi consi-derata nella sua effettiva forza e di-gnità. La famiglia costituita da unpadre, una madre e dei figli non è piùuna dimensione ordinaria. Se pen-siamo a quanto affermava Cicerone aproposito della famiglia: principiumurbis e quasi seminarium rei pubbli-cae, vediamo quanto sia grande la di-stanza rispetto alla considerazione chela cultura contemporanea ha di essa.Non è lo “stare insieme” ma lo star se-parati a essere diventata la principalestrategia dell’esistenza. Dalla famigliapatriarcale d’un tempo si è transitatialla famiglia nucleare per pervenirealla famiglia “unipersonale”. Oggi ri-

    leva il crollo dei matrimoni e delle fa-miglie “normo-costituite”, e cresconoquelle formate da una sola persona chesceglie di vivere così perché la societàd’oggi è fluida, propugna un continuocambiamento, impone la necessità diadattarsi e riadattarsi modificandotutto e i giovani non sono abituati airapporti lunghi, conducono una vitaincerta in cui predomina il tutto e su-bito, meglio adesso che posso. Ogni le-game impegnativo è sentito comeinsopportabile, nel rapporto coll’altrosesso non si impegnano, cambianopartner continuamente e, se e quandosi sposano, non sanno misurarsi con laroutine, non sanno coniugare rispetto,libertà e unione, non si fidano e nonsono affidabili. I quarantenni soffronoun carico eccessivo e vorrebbero tran-quillità che non trovano più nel par-tner cosicché cercano fuori dallarelazione coniugale; chi ha vissuto dasolo sino a quaranta anni, coltivandointeressi personalissimi, non è più di-sposto ad accettare compromessi e acedere ciò che ha costruito, per pigri-zia, per noia, o per paura di rimettersiin gioco in una società con prospettivepoco rassicuranti; e poi ci sono quelliche vorrebbero condividere ma nonpossono proprio per ragioni economi-che e logistiche, e ci sono gli “ultraanta” che assumono di essere evoluti eormai liberi da vincoli morali e final-mente possono liberarsi del coniugedivenuto scomodo per riprovare emo-zioni hard con persone dell’altro sessoche cercano sicurezza economica nondisgiunta talora dal condiviso bisognodi risperimentare il non spento deside-rio di dare e ricevere attenzioni eamore. La deriva è chiara: si va versouna società de-familiarizzata, fatta di

    persone sole che si uniscono senzaalcun impegno, vivendo alla giornata.Eppure, a mio sommesso avviso, ba-sterebbe rivalutare il target del matri-monio, che è amore; amore significacondivisione, con-dividere implica lostare insieme (con) e il suo opposto(dividere) l’essere separato, che va in-teso però come mantenere le distanze.Saper coniugare con e dividere con-sente di stare liberamente insieme ri-spettandosi vicendevolmente, senzapaura, senza rinunce né pretese, rico-noscendo che c’è una mano tesa versodi te e un’anima che ti guarda nel-l’anima. Ridare dignità e senso al ma-trimonio così inteso, è un messaggioche vado ripetendo e una ricetta cheprescrivo alle coppie al cui internoaleggia o predomina la prevaricazioneo il semplice malessere derivante dalsentirsi obbligato a stare insieme sem-pre e comunque. Certo non basta, èuna ricetta minimale. Occorre ridareben più ampia dignità culturale e cen-tralità alla famiglia che, nonostante ildifficilissimo momento che sta attra-versando, resta nei fatti una risorsafondamentale per l’uomo, unica nellasua capacità generatrice di relazioniperché nessun’altra istituzione ha lesue potenzialità associative, che sonoinscritte nel suo genoma, ed essa rap-presenta quanto di più umanizzante visia nella società, tant’è che è sentitadalla maggioranza delle popolazioni ditutti i paesi come il luogo della sicu-rezza, del rifugio, del sostegno per lapropria vita. Ma la famiglia non è piùal passo con i tempi, la situazione eco-nomica, sociale, lavorativa, logistica(l’uomo è divenuto cittadino delmondo) è modificata, bisogna rive-derne la struttura e la forma. Tu mi

    chiedi, caro Giorgio, qual è la ri-cetta esaustiva per ridare dignità ecentralità alla famiglia nella tem-perie culturale della società con-temporanea. Ebbene, Amico mio,io non ho, ahimè, ricette esporta-bili in così ampia dimensione. Si-curamente la crisi della famigliariflette la crisi dell’uomo d’oggi incui prevale l’edonismo, l’utilitari-smo, la precarietà, la disposizioneal compromesso, la trasgressionepur di ottenere gratificazione nelpresente, e che non trova il tempodi dialogare con i figli, per arginarela loro inclinazione alla trasgres-sione, Su l’uomo che è al centrodell’universo e sul contesto d’ap-partenenza occorre incidere per-ché si realizzi un cambiamento. Ilfilo conduttore deve rimanerel’amore per il prossimo e la capa-cità di ciascuno di noi di vivere ilgenere umano come una solagrande famiglia. ma l’uomo deverispondere all’urlo di convertirsi, di

    cambiare vita, drammaticamente lan-ciato ad Agrigento da Giovanni PaoloII. L’unica ricetta per cambiare è con-vertirsi, “convertiamoci” dunque, co-minciando da noi stessi, perché tuttisiamo incistati in una società in cui, se-dotti dal mito del successo e del denaroche tutto può, in virtù di amicizie e con-nivenze e della posizione sociale di cia-scuno, cerchiamo privilegi e finiamocoll’essere portatori di modelli negatividi cui non siamo nemmeno consape-voli. Cerchiamo di offrire ai nostri figlimodelli e valori autentici, insegnandoloro a rispettare l’altro. Poniamo al cen-tro della nostra esistenza l’etica, il Diodi tutti i popoli della terra, come recital’invocazione rotariana. All’internodella famiglia, puntiamo sulla condivi-sione rispettando le distanze, riappro-priamoci del nostro ruolo di educatori,basato sull’autorevolezza, trovandosempre il tempo di dialogare con i no-stri figli, sforzandoci di riconoscere leloro emozioni, rispondendo al loro bi-sogno di sostegno, di autorità, alla lorodisperata ricerca di un padre in gradodi canalizzare la loro aggressività e rab-bia. Discutiamo, litighiamo con i nostrifigli, perché non siano preda della noia.Il dialogo con loro è l’unica profilassidella devianza giovanile nelle sue variedeclinazioni. Rispondiamo sempre allarichiesta di aiuto, percorriamo insiemela strada maestra che ci viene indicatada Papa Francesco: Vivere insieme èun’arte, un cammino bello e affasci-nante.

    Ettore Tripi (R.C. Trapani-Birgi-Mozia)

    Presidente Commissione distrettuale per la tutela

    della famiglia e dei minori

    Si va verso una società de-familiarizzata, ma invece occorre ridare ben più ampia dignità culturale e centralità alla famiglia

    “Incidere” perché si realizzi un cambiamentoIL TEMA ROTARY DEL MESE: LA FAMIGLIA

  • 7Dicembre 2014 IImmppeeggnnoo

    RO

    TAR

    Y2110

    Dicembre è l'ultimo mese dell'anno ed è dedicato dalRotary alla valorizzazione della famiglia, intesa nelsuo senso più ampio, e con particolare riferimentoanche alla famiglia rotariana allargata, come vollequalche anno fa un presidente internazionale, e comeè stato voluto anche quest’anno con il particolarecoinvolgimento dei consorti: la famiglia composta daisoci e i loro nuclei familiari (coniuge, figli, altri pa-renti), dalle vedove e vedovi di rotariani, dal Rotaracte dall’Interact, dall’Inner Wheel, dagli ex partecipantia scambi di gruppo di studio, a scambi giovani e aiRYLA, dagli ex borsisti.Il coinvolgimento della famiglia rafforza i legami diamicizia ed i rapporti di collaborazione diventano piùstretti e solidi. Chiedere ai rotariani un maggior coin-volgimento delle loro famiglie nelle iniziative di ser-vizio significa dare maggiore forza ed impulso alleattività intraprese dai Club. Il raggiungimento delloscopo rotariano del “servizio” non può che giovarsidella condivisione che parte proprio dal nucleo fami-liare del socio. Del resto nel complesso dei processisociali la famiglia è comunemente riconosciuta comenucleo originario della società stessa: in essa si svi-luppa, nella compartecipazione dei coniugi, l’educa-zione, la formazione e la crescita della libertà dei figli.E dove la famiglia perde qualche cosa della sua im-portanza, vi s’introduce un deperimento dell’anima,che in concreto significa anche depauperamento dellasocietà, perché se la famiglia forma il nucleo origina-rio, da essa ne discende il valore reale della societàstessa.Compito di noi rotariani è non solo quello di monito-rare e segnalare i mali che affliggono la nostra società,

    ma anche quello di cercare di porvi rime-dio sollecitando e sensibilizzando quantipossono e debbono mettere in atto gli atticoncreti necessari.Ci sono tanti giovani che portano in sé ungrande potenziale di generosità, di capa-cità, di coraggio, di bisogno di verità e diamore, che rimane inapplicato. Questi giovani sonoalla ricerca degli strumenti utili per reintegrare nellasocietà, così malata, quei valori che lentamente sisono smarriti e hanno creato spazi vuoti che solo loro,ormai, sono in grado di colmare. Sta a noi aiutarli afarlo.Come in tutte le famiglie, i nostri giovani rappresen-tano la nostra promessa per il futuro. Naturalmenteil desiderio di tutti - sollecitato dal presidente inter-nazionale e dal governatore - è che questi giovani di-ventino futuri Rotariani. Comunque, il Rotary fa partedella loro vita anche oggi, e loro fanno parte della no-stra famiglia, e il Distretto 2110 sta dedicando loro unforte impegno.Coinvolgiamo la nostra famiglia nelle attività del Club:perché, quando si deve fare del bene, i membri dellafamiglia sono il patrimonio più prezioso del Rotary.Estendiamo, poi, il nostro impegno e la nostra atten-zione alla nostra “grande famiglia” del Rotary.In un mondo pieno di ambienti professionali corrottic'è particolare necessità di persone che non solo sap-piano ma, soprattutto, facciano e dimostrino cosa si-gnifica l’etica professionale e l’impegno e laresponsabilità nella vita sociale. Questo comporta-mento, questa dimostrazione, deve essere per noi ro-tariani un impegno quotidiano: diffondere i valori in

    cui crediamo e che ispirano la nostra vita; “conta-giare” i giovani, la vera struttura portante della societàdi domani.Il nostro impegno per il futuro del Rotary è anchequesto: essere capaci di motivare ed incoraggiare conentusiasmo, far si che il nostro comportamento sianon solo apprezzato ma seguito ed imitato. Il nostroentusiasmo dovrà essere così coraggioso e forte datrascinare e motivare gli altri, dando fiducia e spe-ranza. E’ proprio la “motivazione” la vera forza chemuove il nostro “essere rotariani”: l’orgoglio di appar-tenere ad un’associazione che, attraverso l’amicizia,l’etica, la tolleranza ed il rispetto, cerca di costruire unmondo migliore.Tutto questo - non dimentichiamolo mai - sarà piùsemplice e facile e proficuo con il grande aiuto e l’in-negabile coinvolgimento delle nostre famiglie. E iltema di questo mese e il calendario ci chiamo anche auna attenzione ion più alle famiglie meno fortunateche vivono sul nostro territorio individuate da ciascunClub: è un modo per essere cittadini sensibili alle esi-genze della comunità e rotariani impegnati e convinti,per quanto nelle nostre possibilità, a rendere menoinfelice il prossimo durante queste prossime festività.

    * * *

    È nato il Rotary E-Club Distretto 2110, ItaliaÈ nato il Rotary E-Club Distretto 2110, ItaliaIl 24 novembre è formalmente nato un E-Club nel Distretto Rotary 2110. Il governatore GiovanniVaccaro aveva delegato a promuoverne la costituzione Orazio Agrò,- che da anni si è occupato per ilDistretto di nuove generazioni e di informatica. Orazio si è subito attivato e ha cooptato un belgruppo del quale fanno parte ex rotaractiani ed è stato rapidamente creato l’E-Club Distretto Italia;la richiesta è stata accolta dal Rotary International, e il 24 novembre il Club è nato con la firmadella Carta dal presidente internazionale. Il presidente è lo stesso Orazio Agrò, vicepresidenteFranco Palmeri; entrambi parteciperanno il14 dicembre al Sicilia Outlet Village di Agira alla riu-nione dei presidenti 2015-16 per il seminario sulla gestione delle sovvenzioni della RF. Nella stessamattinata il governatore Vaccaro avrà il piacere di incontrare tutti i neosoci del Club.

    La famiglia nel Rotary e per il Rotary

  • 8 Dicembre 2014RReellaazziioonnii iinntteerrnnaazziioonnaallii//11

    In queste assise, in paesi interessanti,in strutture accoglienti ed a costi accet-tabili, si colgono gli aspetti peculiariche rendono il nostro sodalizio piùunico che raro. Ci si aggiorna sulle re-gole e sulle prassi del Rotary, speri-mentate e riviste ogni biennio, per stareal passo con i tempi. Si annusa che ariatira, si ascoltano relatori di alto livello,su temi di grande attualità, si scam-biano esperienze vissute, di notevoleimpatto sociale, si fa opinione e ci siconfronta con i rappresentanti delleIstituzioni. A livello mondiale il Rotary Internatio-nal è diviso in 34 “Zone”, in ciascunadelle quali annualmente, oltre al“GETS”, il Seminario di Istruzione deiGovernatori Eletti e Nominati, si orga-nizzano il Seminario della FondazioneRotary e l’Institute, un proficuo incon-tro di aggiornamento aperto a tutti irotariani.La “Zona” 12 comprende oggi i Di-stretti francesi, inglesi, spagnoli, tede-schi ed italiani ad eccezione delDistretto 2060 (Friuli Venezia Giulia,Trentino e Veneto) attualmente inzona 19, ma che dal 1° luglio 2015, perrecente delibera del Board, passerà allanostra zona. Gli ultimi due Institute si sono svoltiad Amsterdam nel 2012 e a Monte-carlo nel 2013. Quest’anno il convegnoha avuto luogo a Berlino, in concomi-tanza con il venticinquesimo anniver-sario della caduta del Muro, mentrel’anno prossimo, grazie al contributodei 13 Distretti d’Italia, Malta e SanMarino, si terrà a Milano, per offrirel’opportunità ai rotariani intervenuti divisitare anche l’EXPO.Quest’anno ho sentito il dovere di es-sere presente anche all’Institute orga-nizzato nella Zona 20/B al qualeappartiene, insieme a tanti Paesi afri-cani, anche il Magreb (Marocco, Alge-ria, Mauritania e Tunisia), un territoriogeograficamente a noi molto vicino econ il quale dal 2011/12 collaboriamoalla realizzazione del progetto “Talas-semia in Marocco”. Nel segno della continuità, Concetto,Gaetano, Maurizio, io, Francesco eNunzio insieme ad Emilio Cottini (Co-

    ordinatore Interdistrettuale) e ai Com-ponenti della relativa Commissione,stiamo svolgendo una attività di servi-zio tendente a debellare l’anemia medi-terranea, in un paese dove l’incidenzadella patologia è notevolissima. In Sicilia, grazie all’opera di ematologie specialisti illuminati, da tempo il fe-nomeno è stato drasticamente ridi-mensionato ed ecco perché, forti dellacompetenza specialistica acquisita,grazie alla generosità dei Club di Siciliae Malta, ai fondi distrettuali ed a quellidella Rotary Foundation, siamo pre-senti in Marocco, per trasferire al per-sonale sanitario le nostre conoscenze efornire loro strumentazione necessariaalle cure, migliorando così la vita ditanti bambini ed adolescenti. Quest’anno gli organizzatori dell’Insti-tute di Marrakesh hanno dato spazio,sabato mattina, alla presentazione delnostro progetto, affidando a due rela-tori il compito di comunicare all’udito-rio quanto ad oggi è stato fatto a livelloclinico ed organizzativo. Le due rela-zioni hanno riscosso tanta attenzione econdivisione; quella scientifica è stataaffidata al Prof. Said Benchekroun,ematologo di Casablanca, mentrequella organizzativo - progettuale èstata svolta da Maurizio Triscari, cheha raccontato la nascita e l’evoluzionedi questa iniziativa umanitaria, eviden-ziando il fondamentale contributosvolto dal nostro Distretto. Venerdì pomeriggio Salvatore D’An-gelo (Presidente della CommissioneTalassemia del Distretto), AntonioGiunta (Segretario) ed io abbiamo pro-seguito e rinsaldato il rapporto con i ro-tariani ed i medici marocchini.All’Ospedale di Marrakesh, abbiamoincontrato il Prof. Mahal, allievo diBenchekroun, che si occupa di emato-logia e di trapianto di midollo osseo.Abbiamo incontrato anche i compo-nenti di Rotary e Rotaract dei Club diOujda, città vicina al confine con l’Al-geria, nel cui Ospedale da tempo fun-zionano le apparecchiature da noidonate. L’amicizia tra i Governatori del9010 e del 2110 - quest’anno la mia conJil Antari, che ha partecipato al Forumdi Marsala sul “Mediterraneo Unito” -

    e la collaborazione dei medici speciali-sti siciliani componenti della Commis-sione (D’Angelo, Giunta, Corradino,Dabbicco, Marcenò, Modena, Pasqua-letto, Seminerio, Torre) con i colleghimarocchini, costituisce il miglior via-tico per continuare ad agire, grazie aifondi chiesti nell’anno in corso ai Club,al Distretto e alla Rotary Foundation.Sul programma tecnico, che verrà at-tuato e rendicontato, riferiranno me-glio, con un apposito articolo, gli“addetti ai lavori” ed in particolare Sal-vatore e Antonio, ormai ben introdottie stimati nell’ambiente rotariano e me-dico dello stato africano. Tanto è veroche, come anticipato dai PDG HabibBennour (pure presente a Marsala) eThami Ababou, gli altri paesi del Ma-greb, come l’Algeria e la Tunisia, oggivorrebbero pure godere del nostro ef-ficace servizio rotariano.Questi incontri internazionali sonoun’occasione di formazione a 360gradi: non solo si è aggiornati sulle di-rettive rotariane, ma ci si affina nel re-cepire i bisogni dell’altro, nel crearerelazioni che portano alla realizzazionedi progetti di ampio respiro, a fare retee soprattutto a ritornare nel proprioclub portando entusiasmo e nuovaenergia. Questa è la forza e la magia del Rotary:in sede locale si può fare tanto, grazieall’iniziativa e alla generosità dei singoli

    club; in sede distrettuale e interdistret-tuale, come il mese scorso a Marsala, sipossono raggiungere traguardi più am-biziosi ed articolati come le borse distudio per la pace, assegnate a due gio-vani provenienti da paesi fra loro inguerra, o gli zainetti consegnati ai bam-bini migranti senza genitori. A livellointernazionale si fa tantissimo, coope-rando tutti insieme al progetto “EndPolio Now”. Concludo esortando gli amici rotarianiad oltrepassare le barriere del proprioterritorio, ad uscire dal guscio; il ri-torno sarà sicuramente di gran lungasuperiore all’investimento. Queste le due occasioni per il prossimoanno: il congresso internazionale che siterrà a San Paulo del Brasile dal 6 al 9giugno e l’Institute di Milano, in otto-bre, senza dimenticare una passeggiatafra i padiglioni dell’EXPO ... Occasionida non perdere.

    Giovanni Vaccaro

    LE ASSISE INTERNAZIONALILE ASSISE INTERNAZIONALI

    A sinistra, continuità governatori: Vaccaro con Scibilia Dgn, Triscari Pdg, Arezzo Pdg, Milazzo Dge - A destra: Giunta, Vaccaro, Antari (Gov. 9010), Gary Huang

    RO

    TAR

    Y2110

    Da Amsterdam a Montecarlo, da Berlino ... a Marrakesh, da San Paolo ... a Milano

    In alto Vaccaro con staff distrettuale del progetto Talassemia e rotariani del Marocco. In basso Vaccaro e Rosamaria con il presidente Huang

  • 9Dicembre 2014

    A Gennaio 2014 Gary Huang, allora Presidente In-ternazionale incoming, auspicava che i Governatoridell’anno 14-15, anno rotariano che coincide con ilcento decimo anniversario del Rotary, potessero rap-presentare una Best Class di Governatori e per que-sto motivo chiedeva loro di “accendere la luce” delRotary. Alcuni mesi dopo, a Roma, il Presidente Internazio-nale ha incontrato i Governatori italiani per un primobilancio delle attività distrettuali e nazionali del Ro-tary in Italia. Ciascuno dei tredici Governatori ha po-tuto illustrare i fatti salienti e le prospettive diservizio del proprio distretto. Erano presenti alla riu-nione il vice Presidente del Rotary InternationalCelia Giay, accompagnata dal marito Vicente, pastPresidente del Rotary International, il past Presi-dente Carlo Ravizza e il Board Director GiuseppeViale. Il Presidente Internazionale ha espressogrande soddisfazione per la fattiva operosità dei ro-tariani italiani, ma la soddisfazione si è rapidamentetrasformata in sincero e disarmante entusiasmoquando Giancarlo Spezie e Giovanni Vaccaro hanno

    illustrato, con l’ausilio di un bellissimo filmato, il Ro-tary National Day “Mediterraneo Unito”.Un caleidoscopio d’immagini e una musica coinvol-gente, più di qualsiasi racconto, hanno potuto ren-dere partecipi i presenti all’incontro di Roma, delvero significato del forum che si è svolto nel nostrodistretto.Parlare, scrivere e rappresentare il Mediterraneo po-trebbe sembrare una moda e, in alcuni casi, un “déjàvu”. I tredici Governatori italiani, usando un titoloinvitante composto di due semplici parole: “Mediter-raneo Unito”, hanno voluto correre il rischio, per ag-giungere nuove tessere a quest’affascinante mosaico. Il vocabolo Mediterraneo, generalmente usato comeaggettivo, usato come sostantivo a indicare, comesuggerisce l’etimologia, la sostanza, la realtà.Unito per sottolineare che “ciò che sta in mezzo alleterre”, un qualcosa che sta in mezzo e che separa, può

    anche veicolare il concetto di uno spazio che uniscee mette in contatto, l’idea di un mare che mette in co-municazione e consente l’incontro tra popoli che al-meno possano comprendersi e cooperare.L’auspicio espresso a Gennaio dal Presidente Inter-nazionale “…di un Rotary luminoso, che risplende diuna luce forte, chiara e accogliente, capace di attirarel’attenzione di molte altre persone… una luce capacedi ispirare, di mostrare che cosa sia in grado di fareun singolo individuo e che cosa sia possibile farequando tutti noi collaboriamo... ”, si è perfettamentee molto semplicemente reso concreto in Italia, nelDistretto 2110.E nel suo discorso di chiusura il Presidente Huangha affermato: “… Voi Governatori d’Italia siete iPrimi della Best Class!”.

    Daniela Vernacciniprefetto distrettuale 2014-15

    RO

    TAR

    Y2110

    RReellaazziioonnii iinntteerrnnaazziioonnaallii//22

    “Sapori e salute” è stato presentato a Roma anche al presidente internazionale del Rotary,Gary Huang. È avvenuto al buffet che al “Salone Margherita” ha concluso l’incontrodi Huang con i governatori e numerosi rotariani dei tredici di-stretti italiani. Il governatore Giovanni Vaccaro ha presentatoal presidente Huang e alla consorte Corinna il progetto distret-tuale rivolto quest’anno alla valorizzazione delle risorse agroa-limentari del territorio di Sicilia e Malta e alla educazionealimentare; Vaccaro ha anche offerto ai rotariani presenti i tipicidolcetti di mandorla e una cesta di frutti di martorana, prodottoinserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali ita-liani: un tripudio di forme e colori, una delizia per il palato, cometestimonial del calore della nostra terra.

    “Sapori e salute” all’incontro con Huang

    La luce del Rotary accesa sul Mediterraneo

    Altri due scatti del tour del Governatore e del Distretto 2110. A sinistra Vaccaro con Huang e la moglie Corinna. A destra una foto di gruppo a Marrakesh

  • 10 Dicembre 2014

    RO

    TAR

    Y2110

    Grandi soddisfazioni per il nostro Distretto all’Insti-tute di Marrakech che si è svolto in novembre per laZona 20B che riunisce tutte le Nazioni del continenteafricano oltre ad alcuni stati europei e medio orientaliquali Serbia, Croazia, Turchia, Bulgaria, Libano,Israele e Giordania. Un avvenimento – dal punto divista rotariano – di grande importanza per l’interocontinente e per il ruolo rotariano e non svolto dal Ma-rocco in tempi recenti. L’Institute ha avuto come tema“Il Rotary e lo sviluppo sostenibile: un percorso versola pace” ed ha visto la vera grande internazionalitàdella nostra associazione. Oltre 600 partecipanti regi-strati, provenienti da ben sessantadue nazioni! Certa-mente vedere ghanesi e nigeriani, egiziani esudafricani, tunisini e turchi, marocchini e greci e glialtri convenuti, fa vedere come tutte queste persone didiversa etnia, lingua, tradizioni erano presenti perchélegati dallo stesso ideale rotariano. L’Institute ha as-sunto anche un particolare significato, vista la situa-zione attuale delle limitazioni sanitarie in alcunenazioni dell’Africa, che ha fatto svolgere un solo Insti-tute in questa zona. Nella splendida cornice della magica Marrakech sisono svolti gli interessantissimi lavori perfettamenteorganizzati dal Convener Board Director turco SafakAlpay, dal co-Convener Past Board Director maroc-chino Mohammed Benmejoub, dal Past Board Direc-tor francese Norbert Turco, il tutto sotto l’abile regiadel Presidente dell’Institute il PDG marocchino ThamiAbabou del RC Casablanca Mers Sultan (nostro storicopartner nella R.F.) e del Governatore ospitante (omo-logo del nostro DG Vaccaro), il DG El Jilali Antari chetutti ricordiamo nella sua partecipazione a “Mediter-raneo Unito” a Marsala lo scorso ottobre. Perché la nostra presenza allora, in un contesto diZona che non ci appartiene sia dal punto di vista geo-grafico sia rotariano? Un’intera sessione dei lavori èstata dedicata alla “Promozione delle SovvenzioniUmanitarie mediante la Rotary Foundation e alle par-tnership che permettono di “accendere una luce nelRotary” come recita il motto dell’anno 2014-2015. Inquesta sessione sono stati intenzionalmente presentatitre modelli-tipo di “collaborazione rotariana tra di-stretti”, forniti come “storie di successo” da utilizzarecome esempio. I progetti presentati riguardavano,oltre un riammodernamento idrico in 1200 scuole delLibano e un progetto sanitario in Egitto, il progetto Ta-lassemia-Marocco.La lunga storia sanitaria della collaborazione tra Italiae Marocco, iniziata con la straordinaria attività dei Ro-tary Club genovesi che coordinati da Paolo Gardino giàdal 2005 riuscivano insieme a tutti gli altri rotarianicoinvolti (D. 2031, 2032, 2100 e 2110) a fare un pro-getto 3-H, ha visto il nostro Distretto coinvolto nel2011 con il PDG Concetto Lombardo e 34 Club, in se-guito passati a 41 Club nel 2012 anno del PDG GaetanoLo Cicero, per poi salire a 84 nel 2013-14 (PDG Tri-scari) con il progetto “I Pupi”, e arrivare quest’anno –Governatore Giovanni Vaccaro – con una partecipa-zione totale dell’intero D 2110 e tutti i suoi novantunoclub. Gli aspetti sanitari del progetto sono stati trattatidall’ematologo marocchino Prof. Said Benchekrounmentre il “modello rotariano” di collaborazione-coin-volgimento è stato affidato (su invito specifico degli or-ganizzatori) a chi scrive.Ecco che la delegazione rappresentata dal GovernatoreVaccaro e Rosamaria, dal Presidente della Commis-sione distrettuale per la Talassemia Salvatore D’An-gelo, dal Segretario della stessa Antonio Giunta e dalrelatore PDG Maurizio Triscari con Rosanna, si è tro-vata a rappresentare il nostro distretto di fronte ad un“parterre” di grande importanza rotariana. Erano presenti durante tutti i lavori il Presidente In-ternazionale Gary Huang e Sig.ra Corinna, il Vice Pre-sidente della R.F. Mike McGovern, il Governatore

    Jilali Antari, oltre dieci Board Directors tra in carica epast, e numerosi Past Governors della Zona 20. Inqualità di relatore speciale è stato invitato il Past Pre-sidente Internazionale Rajendra Saboo i cui interventirimangono sempre memorabili per la profondità delleriflessioni che pone.E’ motivo primario di grande soddisfazione per il no-stro Distretto essere stati scelti come modello di colla-borazione interdistrettuale in progetti umanitari, maanche quello di essere stato – su invito – gli unici par-tner stranieri, italiani nella fattispecie, invitati comerelatori a un Institute di altra zona.Nell’intervento di Triscari non è mancato il riferimentoalla storia che Paolo Gardino con gli amici del RC Ge-nova Nord ha iniziato, e ai grandi risultati raggiunti siain termini di progettualità e strumentazione conse-gnata, sia in termini di formazione e educazione sani-taria per medici specialisti e per le famiglie ditalassemici. La partecipazione della delegazione del

    Distretto 2110 all’Institute di Marrakech è stata occa-sione per rinsaldare i già forti legami con il D 9010 chevedono il D 2110 impegnato prioritariamente nella re-gione di Oudja. Tra i club locali coinvolti il RC di Ca-sablanca Mer Sultan (sponsor del costituendo RCOudja) è quello con il quale intratteniamo i maggiorirapporti operativi. Due note a margine di questa bellapresenza all’Institute di Marrakech sono la consegna

    della carta costitutiva firmata dal Presidente GaryHuang al Rotaract di Oudja - realizzato a seguito dellanostra presenza progettuale in quella località - e il fattoche a seguito di un’iniziativa di Antonio Giunta (Segre-tario della Commissione Talassemia) avanzata innome del Distretto 2110, dallo scorso mese di settem-bre l'asteroide 4830 è stato intitolato dalla NASA aThomas Cooley primo descrittore della Talassemia.

    RReellaazziioonnii iinntteerrnnaazziioonnaallii//33

    Il Distretto 2110 preso ad esempio all’Institute di Marrakesh

    Nella foto in alto Triscari presenta la sua relazione. Sotto, un gruppo del Distretto 2110 insieme al Rotaract di Oudja. Ancora sotto, un’altra foto di gruppo testimonia la sinergia tra i due Distretti

  • 11Dicembre 2014

    RO

    TAR

    Y2110

    SSccaammbbii iinntteerrnnaazziioonnaallii

    Quattro proposte per parteciparealla Convention del 2015 in Brasile

    L'internazionalità del Rotary si coglie appieno negli incontri in vari paesi del mondo e so-prattutto al Congresso, che ogni anno vede soci di tutte le realtà di diversi continenti scam-biarsi sorrisi, idee, azioni. “Si ascoltano relatori di alto livello; si succedono spettacolifantastici”, commenta il Pdg Salvo Sarpietro, e aggiunge: “Così è stato a Bangkok, Lisbona eSydney. Così sarà, dal 6 al 9 giugno del 2015, a San Paolo”. L’apposita Commissione distret-tuale, presieduta da Sarpietro, ha già organizzato il viaggio, con più soluzioni, per partireprima o per tornare dopo, cogliendo l'occasione per visitare il Brasile. Le opzioni propostesono quattro, in relazione alla durata (da 11 a 15 giorni) e alle località (Rio de Janeiro, SanPaolo, Salvador de Bahia, le Cascate di Iguassu). E’ possibile anche, per chi non ne fosse in-teressato, escludere dal viaggio la città di Rio de Janeiro. Chi si iscriverà entro il 31 dicembre godrà del bonus di 300 dollari, che rimarrà' a carico delDistretto. Per informazioni rivolgersi alla Commissione presieduta dal PDG Salvo Sarpietro,o alla Segreteria distrettuale ([email protected]) o ad Ivana Termine([email protected] 095383412).

    Per la prima volta, nel distretto 2110 Sicilia, si dà il via al progetto discambio di amicizia rotariana RFE. Come annunciato nel bollettino disettembre, il presidente della commissione RFE, il PDG Concetto Lom-bardo, in accordo con il segretario Carlotta Reitano e il Team LeaderEdi Lantieri (R.C. Palazzolo Acreide Valle dell’Anapo), ha preso in con-siderazione le numerose richieste di partecipazione ed ha stilato unelenco di partecipanti. Lo scambio è riservato a cinque coppie di rota-riani che visiteranno Nuova Delhi e dintorni, Jaipur e Agra, città im-portanti e di particolare interesse storico. La selezione è stata fattaprendendo in considerazione la data con cui sono pervenuti i questio-nari proposti. Da questo elenco sono stati selezionati, oltre al team lea-der Edi Lantieri, i soci Francesco Bambina (R.C. Alcamo), GiacomaCastiglione (R.C. Trapani – Erice), Nino Crapanzano (R.C. Messina),PDG Attilio Bruno (Enna), Laura Rosaria Bonaccorso (R.C. Catania).La partenza è fissata per il 2 gennaio 2015 con rientro l’11 gennaio2015. Ad accogliere il gruppo ci saranno i soci del distretto 3010 NuovaDelhi che ospiteranno le coppie del distretto 2110. Sin dai primi con-tatti con il team leader del 3010, Lalit Mattu, si è instaurato un rap-porto di cordialità e disponibilità da parte dei soci del distretto 3010 esi prefigura un’esperienza sicuramente significativa. I soci in partenza,a loro volta, saranno anche gli ospitanti quando il distretto 3010 ri-cambierà la visita.

    Rotary Friendship Exchanges 2014-2015: ready to departure

    For the first time, in the district 2110 Sicily Malta, the project of Rota-rian Friendship Exchange RFE is running. Like announced in Septem-ber 2014, the president of commission RFE, the PDG ConcettoLombardo, in agreement with the secretary Carlotta Reitano and TeamLeader Edi Lantieri (R.C. Palazzolo Acreide Valle dell’Anapo), has exa-minate the numerous requests of participation and has drafted a listof participants. The exchange is classified to five couples of Rotariansthat will visit New Delhi, Jaipur and Agra, important citiesand of detailhistorical interest. The selection is carried out taking the date withwhich has reached the proposed questionnaires. By this list they areselected, the team leader Edi Lantieri, the members Francesco Bambina(R.C. Alcamo), Giacoma Castiglione (R.C. Trapani –Erice), Nino Cra-panzano (R.C. Messina), PDG Attilio Bruno (Enna) and Laura RosariaBonaccorso (R.C. Catania). The departure is fixed for 2 January 2015with re-enters 11 January 2015. To receive the group there will be themembers of the district 3010 New Delhi who will accommodate the cou-ples of district 2110. Until the first contacts with the team leader of the3010, PP Lalit Mattu, has established a friendliness relationship andavailability from the associates of district 3010 and prefigures a mea-ningful experience. The members in departure will be also accommo-dating when district 3010 will exchange again the visit.

    Rotary Friendship Exchanges2014-2015: pronti per la partenza

    Una Rotariana di Sicilia a Pechino Trovandomi a Pechino – cittàspeciale, dalle mille contraddi-zioni, tra grattacieli dalleforme improbabili e templi inlegno dai tetti a pagoda tuttidecorati come, del resto, l’ar-chitettura tradizionale, rishò,biciclette, Lamborghini e Fer-rari - ho pensato di mettermiin contatto col Rotary Beijing.Sono stata, quindi, molto gen-tilmente invitata al loro mee-ting del martedì per il lunch alKempinski Hotel, sede del Ro-tary, che, nell’occasione, eraanche sede dell'APEC (AsianPacific Economy Coopera-tion), e i Delegati erano pre-senti al lunch Rotary. Sonodavvero entusiasta dell'acco-glienza dei Rotariani e degliospiti del Club Beijing, della Presidente Piper Tseng, del prefetto Celine Lin (ef-ficientissime, graziose e deliziose). Puntualissimi mi hanno dato subito la parolacosì, dopo una mia breve presentazione, ho proiettato un PowerPoint per illu-strare il Distretto 2110 e le immagini più significative di arte, archeologia, pae-saggi, cibi, folklore siciliani e maltesi, intercalando i miei commenti. Icommensali si sono sorpresi quando ho detto che “my Club is between two vol-canos: Stromboli and Aetna” il tutto sottolineato da un sottofondo di musicheitaliane (il mandolino è piaciuto molto ed è stato applaudito!). L’ambasciatoredel Benin poi mi ha chiesto quali Service abbiamo per l’Africa, così ho esposto ilnostro progetto “Talassemia in Marocco” e ho raccontato della Convention a Mar-sala sul Mediterraneo Unito, in virtù del fatto che noi ci troviamo nel bel mezzodel Mediterraneo e abbiamo a cuore, in particolare, i problemi che ci coinvolgonoda vicino. Hanno, quindi, parlato dei loro Service Internazionali, a turno, duranteil lunch, i Delegati delle altre Nazioni: Canada, California, Estonia, Germania,Svizzera, Giappone. La Presidente Tseng, che mi ha voluto al suo tavolo, mi hadi nuovo chiamata a parlare del nostro Service Distrettuale 2014/15 “Sapori e Sa-lute” così, insieme, abbiamo aperto la tovaglia, che le avevo appena regalato, contutti i nostri prodotti tipici che andavo elencando e mostrando e qui è scaturitoun bell’applauso! Molto graditi anche i torroncini Condorelli che ho distribuitocon il dessert. Avendo donato al Board delle piccole trinacrie in terracotta…hanno pensato che fossero dei biscotti! Ma poi si sono divertiti con la storia delletre gambe e l’effige di Medusa…. E' stato in incontro molto armonioso e gratifi-cante, grazie anche ai suggerimenti e il sostegno di tanti nostri PDG e soci di variClub che hanno condiviso le mie trepidazioni e mi hanno sostenuto con amiciziain questa mia piccola “ambasciata”.

    Paola Sarasso (R.C. Patti-Terra del Tindari)

  • RO

    TAR

    Y2110

    12 Dicembre 2014EEvveennttoo MMaarrssaallaa

    Ripensare al Forum su “Mediterra-neo Unito” dello scorso ottobre si-gnifica ripercorrere mesi intensi diinterrogativi e di tensioni, di incon-tri e di democratici “scontri”, masoprattutto, per quanto mi ri-guarda, significa rivivere un mo-mento alto di comunità rotariana.Non credo, infatti, di esagerare seaffermo che l’esperienza di Marsalaè stata un’occasione unica per spe-rimentare e provare sul campoquanto, da sempre, diciamo sulsenso e sull’importanza dell’amici-zia rotariana e dei principi e dei va-lori che ispirano il nostro essere alservizio del Rotary. Sicuramentenon sono io che devo esprimere va-lutazioni sull’organizzazione del-l’evento-Marsala, ma in quantoResponsabile Eventi Distrettuale èda questa che voglio partire. In-tanto dalla scelta della sede. Se nediscusse a lungo, altri Distretti die-dero la disponibilità a ospitarel’evento, così come altre propostevennero dalle nostre diverse areeterritoriali. L’idea che, personal-mente, portai avanti, sin dall’inizio,fu quella di individuare una loca-tion che avesse un senso e un le-game con la tematica oggetto delForum: Mediterraneo Unito. Par-lando con il nostro governatore,Giovanni Vaccaro, si convenne dipuntare su un territorio che, in-tanto, si affacciasse sul Mediterra-neo e che, senza nulla togliere adaltri luoghi, sapesse esprimere i co-lori, i sapori, i profumi, la storia, ilcarattere della Sicilia e dell’ospita-lità mediterranea. Si individuòMarsala, il Porto Di Dio (MarsaAllah), la città dello sbarco deiMille e dal temperamento mari-naro, un centro ricco di archeologiae un’economia che ricorda pre-senze protagoniste non solo itali-che. Abbiamo centrato, e lo dicocon convinzione, l’obiettivo anche

    perché abbiamo trovato una cittàcollaborativa e strutture accoglientie confortevoli: il Teatro Impero al-l’interno del Parco Archeologico, leprelibatezze di Villa Favorita, i co-lori e i sapori e i profumi delle can-tine Florio. Le citazioni sonoobbligate, così come obbligatorio èricordare lo spirito di collabora-zione dell’Autoservizi Salemi che,insieme con altri operatori, cihanno consentito di assicurare agliospiti i necessari trasferimenti. Daevidenziare, ancora, l’efficienza concui è stato condotto di servizio diaccoglienza negli aeroporti di Tra-pani e di Palermo. Insomma, aMarsala siamo stati come a casanostra. C’è, poi, un secondo aspettodi questa esperienza che mi piacesottolineare e che riguarda, sostan-zialmente, la vita rotariana. E’chiaro che non sono stato da solonell’organizzare e nel gestirel’evento.Il mio primo collaboratore è stato,sicuramente, il governatore Gio-vanni Vaccaro, cui devo tanti sug-gerimenti e consigli utilissimi. Magli “operai” del successo, consenti-temi di usare questo termine, ditutto quanto si è mosso attornoall’evento marsalese sono stati icomponenti della commissione chehanno messo in campo tanto entu-siasmo e tanta voglia di far bene dasuperare ogni difficoltà che deri-vava, in primis, dal non essere noidegli esperti di settore.Con la squadra messa in campo dalgovernatore, ci siamo incontratitante volte, abbiamo discusso, cisiamo scontrati e confrontati suopinioni diverse, a volte siamo statianche duri, ma abbiamo avutotutti, e sempre, un unico e soloobiettivo: fare bene per centrare lefinalità che il Rotary si era dato conl’iniziativa in cantiere.Un amico non rotariano mi diceva,

    scherzando ritengo, che la nostraera “una squadra di cantanti allosbaraglio” e che, “per il nostrobene” e “ per non perdere la faccia”,sarebbe stato più opportuno, pernoi, “rivolgerci a più società specia-lizzate”.I consigli dell’amico, che sicura-mente non conosceva, e non cono-sce, il mondo rotariano, non cihanno spaventato. Infatti siamoandati avanti e la determinazione ela voglia di servire ci hanno fattosuperare ogni difficoltà. Qualcuno,per impegno e inventiva, ha supe-rato qualsiasi aspettativa. Ricordo,a titolo esemplificativo, quanto hafatto il prefetto distrettuale, Da-niela Vernaccini, nell’allestimentodel Teatro Impero, come pure il ro-tariano Michele Crimi che ha cu-rato i rapporti con le istituzionilocali. Fondamentale inoltre ilruolo della segreteria Distrettuale eil servizio di accoglienza presso ivari hotel.Questa “commissione del Mediter-raneo Unito” ha funzionato come“l’ingranaggio di un orologio ”.Personalmente, insomma, il Forum“Mediterraneo Unito” lo ricorderòsempre per i contenuti ma ancheperché mi ha dato una grande op-portunità di crescita e di arricchi-mento umano e perché mi haconsentito di rafforzare e ampliarela cerchia delle amicizie rotariane,e non solo, dimostrandomi come, avolte, ci si può anche scontraresulle opinioni e sulle idee ma si puòe si deve essere sempre, umana-mente, solidali e vicini.Grazie, per tutto questo, al gover-natore Giovanni Vaccaro e algruppo di rotariani che, con me,hanno condiviso sentimenti, fati-che e soddisfazioni.Grazie Rotary!

    Vincenzo NuzzoResponsabile Eventi Distrettuali

    «Uniti si vincono le sfide!» Nel Bollettino distrettuale di novembre perun errore materiale (conseguente anche al-l’affanno di impaginare anche testi che per-vengono “in extremis”) a pagina 15 sotto iltitolo “Successo dell'organista Diego Canniz-zaro” è stato inserito un testo di diverso ar-gomento, già presente in altra pagina dellastessa edizione, anziché il commento del m°Paolo De Bartoli. La redazione si scusa conl’interessato e con i lettori. Qui riportiamo iltesto pertinente.

    Successo dell’organistaDiego Cannizzaro

    Nell'ambito di una lodevole ed encomiabileiniziativa ideata dal Governatore del Rotarysiciliano e maltese avvocato Giovanni Vaccaroa Marsala, che ha riunito intorno a sé i gover-natori dei vari distretti che si affacciano nelMediterraneo, si è svolto nella Chiesa Madre,un concerto dell'organista Diego Cannizzaro.Maestro di fama nazionale e internazionale,Cannizzaro ci ha deliziato con un variegatoprogramma che comprendeva musiche di J.S.Bach "Toccata e fuga in re min.", W.A.Mozart"Eine Keine Nachtmusic (primo movimento)G.S.R. Mercadante "Fantasia Omaggio a Bel-lini" e L. Vierne "Le carillon de Westminster".Questi brani hanno seguito un criterio ten-dente a evidenziare le innumerevoli potenzia-lità dell'organo, dal sinfonico al cameristico ealtro. Per inciso ricordiamo che l'organo diMarsala occupa il quarto posto per impor-tanza nella graduatoria siciliana. E‘ stato unmomento di ascolto in un'atmosfera di reli-giosità e di comunione, per come si addice al-l'ambiente ecclesiale. Molti applausi e ungrazie di cuore al M° Cannizzaro.

    Paolo De Bartoli

    In questi tempi intristiti da tante cupe storie di odioe di tragedie e di disperazione sulle rive del Mediter-raneo può far bene rileggere pagine di un passato chefu per molti anche più doloroso e squarci di luce cheaiutarono a vincere conflitti irragionevoli, e a soprav-vivere. C’è anche questo in un libro che Patricia Sa-lomone, rotariana di Malta (dove ha anchepresieduto il suo Club ed è stata assistente del gover-natore) ha scritto recentemente e presentato neigiorni scorsi all’Istituto italiano di cultura a Malta,insieme con un altro libro della sua zia paterna, An-gela Mastronuzzi, che adesso vive a Taranto. “Mia zia– dice Pat Salomone - in italiano racconta le vicendetragiche, ma anche piene di speranza e di amor di pa-tria della nostra famiglia attraverso il ventennio e glianni di guerra fino a quando la figlia maggiore,Anna, sposò un ufficiale dell’esercito inglese, il miopapà Albert Salomone. Fu così che l’Amore con la Amaiuscola vinse sull’odio inutile tra nazioni e genti.Il mio libro - ‘My Pizza and Toffee Apples in the

    1950s’, in inglese - racconta la mia infanzia. Figliadi una mamma italianissima e di un papà maltese dicultura inglese, in una Malta alla ricerca della pro-pria identità maltese”. Patricia Salomone è cono-sciuta a Malta per i suoi programmi radiofonici etelevisivi, fra cui ‘Pjazza taljana’, ‘Ghandi Pjacir’,‘Moda’ e ‘Eva Illum’; di recente, ‘My Pizza and ToffeeApples in the 1950s’ prima di essere pubblicato comelibro è stato trasmesso a puntate da Campus fm. Allapresentazione del libro ospitata dal dott. SalvatoreSchirmo all’Istituto italiano di cultura era presentel’ambasciatore d’Italia dott. Giovanni Umberto DeVito con la sua signora, Hadar; erano presenti espo-nenti della intellighenzia maltese, docenti universi-tari oltre ai familiari di Pat: la sorella Daniela con lesue 2 figlie venute da Israele e, il figlio di Pat, Luigi.

    Quando una famiglia entra di traverso nella storiaQuando una famiglia entra di traverso nella storia

    Il Bollettino "Rotary 2110" offre la possibilità di pubblicare al proprio

    interno inserzioni pubblicitarie e contenuti promozionali, versandoun contributo alla Rotary Foundation. Per informazioni e contatti ci si può

    rivolgere a [email protected] oppure

    al tesoriere distrettuale [email protected]

  • 13Dicembre 2014

    RO

    TAR

    Y2110

    AAggeennddaa

    Dear friends in Rotary, Rotary action is to be in‘rock’ style rather than in ‘slow’ style. The abovetwo adjectives were used by well-known Italianshowman Adriano Celentano to describe diffe-rent attitudes to action.In the periodical ‘Style’, Domenico De Masi thewell-known Sociologist, wrote an article entitled‘Misery and Will’ wherein he quoted Alexis deToqueville’s statement that in democratic statesthe science of association is the ‘Mother science’from which all progress depends. De Masi wenton to underline that Italy records an economicdelay and a slow progress in planning as com-pared to other States.Delzio, the author, gives the title of ‘Option Zero’to an article in Rubettino which describes the be-haviour of our country during this particularperiod of time: We all seem to be at a standstillawaiting better times.Instead, in other times and in the post-war pe-riod in particularly, Italians reacted with greatenergy creating an economic ‘boom’ which re-flected also great socio-cultural growth.In the present situation, as we Rotarians repre-sent the best of various social categories, it is upto us to make our contribution for a change felt.It is up to us not to stand back with arms folded!This is why, I suggest that we have to be ‘rock’in our attitude starting from within our familiesand professions, so that this shows up in our Ro-tarian action and affects the reality we live in.Active behaviour within the Club and District isconducive to a healthy economy, it moveshuman and financial resources.Without doubt, all the events organised by Pre-sidents during the Summer and Autumn, the In-ternational Forum on the Mediterranean, theDistrict concerts of July and November haveseen the participation of thousands of Rotariansand friends who have travelled, eaten meals,lodged in accommodation and purchased goodswhile at the same time strengthening the RotaryFoundation by contributing to the needs of theless fortunate. In other words, our activitieshave moved the economy. Tourist organizationsand theatres have seen an increase in the pre-sence of artists, artisans, professionals, techni-cal staff and other workers who have workedthanks to our initiatives. The publications weare distributing are also creating a historic me-mory and producing income. As a consequence,in the year 2017-2018, the District should be ableto receive more consistent District Funds to usefor humanitarian grants.Of course this is but a minimal segment in an is-land like ours so rich in natural and monumen-

    tal resources but poor when it comes to the pro-per behaviour of the managing classes espe-cially within the global critical situation.As Rotarians, we are playing our part at all le-vels. We are making an effort not lag behind inrelation to other Italian Districts. In fact, allthirteen Districts are collaborating for the deve-lopment of Italian Rotary in order to increasethe number of Rotarians but also in order tomake a difference in the territory consequentlyincreasing the industrial development. Therefore, I sincerely thank all Governors andthe hardworking team, the Presidents andCouncils of all the 91 clubs of the District, theyoung people in Rotaract and Interact to whomI wish to express my appreciation. We may justbe inverting the tendency of losing members. Asa result, I personally speak to new Rotarians du-ring my visits to the clubs in order to find newenergy and in order to motivate the new en-trants. Let us therefore through common aims give thegood example, be active and inventive ratherthan being fatalists! If we continue along thispath we will contribute to the growth of our pre-stigious District but also to growth in our two is-lands. As is traditional, beginning of DecemberI will be in Malta where in January the MalteseGovernor for the year 2017-2018 will be nomi-nated. Their economy is stronger than ours. Letus learn from our Maltese friends who are veryhard-working.Well, going back to Adriano Celentano, whoback in the 1960s was already creating aware-ness regarding the care of the environment, letus try to be ‘rock’ and not ‘slow’ in our action.This is also how Pope Francis, who we shallmeet on 22 April, behaves. His Holiness talksand smiles to all, breaking with protocol and oldsystems.Having said all this, may I extend a welcomealso to the ‘slow’ members, so long as their slow-ness reflects cautious and reflective positivethoughts that may bring forth concrete actions.International President Gary Huang in Berlin,Rome and Marrakesh complimented our Di-strict for having created the ‘MediterraneoUnito’ event. Like Confucius he loves to say ‘ Donot fear the dark’ but let us light up the light ofRotary, in Rotary and with Rotary.May Christmas find us smiling, maybe with anew Club in District and together with those inneed of our warmth and solidarity. My greetings n Rotary,

    Giovanni

    GOVERNORS’ LETTER - ENGLISH VERSION

    Rotary action is to be in ‘rock’ style rather than in ‘slow’ style

    LETTERA DEL GOVERNATORE

    17/18. La loro economia è più forte della no-stra, impariamo dagli amici maltesi, che sonomolto industriosi. In definitiva, tornando al Ragazzo della ViaGluck, il quale già negli anni sessanta sensibi-lizzava la società sulla salvaguardia dell’Am-biente, cerchiamo di essere “rock”, non già“lenti”! E così mi sembra anche Papa France-sco, che incontreremo il 22 aprile in Vaticano!Il Pontefice parla e sorride a tutti, rompendoschemi e incrostazioni.Detto questo, benvenuti anche i "lenti", più ri-flessivi e cauti, purché portatori di pensieri po-sitivi e di azioni concrete.Come amava dire Confucio e come ama direGary Huang - che a Berlino, Roma e Marrakeshsi è complimentato con noi per quanto realiz-zato in occasione di "Mediterraneo Unito" -non malediciamo il buio, ma “Accendiamo laLuce del Rotary”, nel Rotary e con il Rotary. Che il Natale ci trovi a “servire sorridendo”,magari con un.... nuovo Club, insieme con chiha bisogno del nostro calore e della nostra so-lidarietà. Vi abbraccio

    Giovanni

    continua dalla prima pagina Le visite del Governatore ai ClubLe visite del Governatore ai ClubDicembre: sabato 6 La Valette-Malta e Malta; domenica 7 mattina Gozo; venerdì 12 Catania Est; sa-bato 13 Catania Nord, Catania 4 canti centenario e Catania sud; domenica 14 Grammichele-Sul Simetoe Catania Ovest; venerdì 19 Agrigento e Licata; sabato 20 Caltanissetta; domenica 21 mattina Ara-gona-Colli sicani e Canicattì; lunedì 22 Palermo est; domenica 28 Nicosia di Sicilia; lunedì 29 Mus-someli-Valle del Platani.

    Gennaio: venerdì 9 Pozzallo-Ispica e Modica; sabato 10 Noto-Terra di Eloro e Pachino; domenica 11mattina Palazzolo-Valle dell’Anapo e Caltagirone; venerdì 16 Menfi “Belice Carboj”; sabato 17 Ribera;domenica 18 mattina Bivona “Montagne delle rose-Magazzolo”; giovedì 29 Palermo; venerdì 30 Pa-lermo teatro del sole.

    Dal Papa con lo zainetto di “Mediterraneo Unito”Il 22 aprile 2015 quattrocento rotariani del DistrettoSicilia e Malta incontreranno Papa Francesco in Va-ticano. Da un lato il rappresentante di Cristo inTerra, instancabile testimone dei valori di Pace,Uguaglianza e Fratellanza tra i Popoli, Amore e at-tenzione nei confronti dei bambini, dei deboli, degliultimi. Dall'altro, i rotariani del Distretto 2110, testi-moni nel proprio agire professionale di principi e va-lori improntati ad amicizia, solidarietà, azioniumanitarie.Una delle iniziative promosse quest'anno è rivolta aimigranti minori senza genitori. A loro abbiamo ini-ziato a consegnare gli zainetti in occasione di "Medi-teraneo Unito" ed altri sono pronti per far sorrideretanti bambini e adolescenti. Ogni partecipante all'incontro romano, versando sulconto corrente del Distretto, la somma di appenadieci euro, si prenoterà e contribuirà alla donazionedi tanti zainetti nelle comunità dell'isola.Anche al Papa il Distretto 2110 porterà uno zainettosimbolo, con le foto che saranno scattate in occa-sione delle consegne degli zainetti. L'appuntamento sarà alle nove di mercoledi 22aprile nel lato sinistro del colonnato di San Pietro,per la consegna dei pass. Ognuno potrà raggiungereRoma come e quando riterrà opportuno. Sciari Tra-vel di Stephanie Bisch è a disposizione per eventualiservizi. 092522888 [email protected].

  • RO

    TAR

    Y2110

    14 Dicembre 2014AAppppuunnttaammeenntt ii

    “Sapori e Salute”, ovvero “Valorizzazione dei prodotti di Sicilia e Malta ed educazione alimentare”

    Questi il titolo e il sottotitolo di una ideaconcepita, un paio di anni addietro,nella fase di programmazione dell’annorotariano che ormai si sta sviluppandofino al giugno del 2015, con varie inizia-tive sul tema principale “MediterraneoUnito”. L’iniziativa sulla cultura alimen-tare è una di queste. Il gruppo di Amicidei vari Club, con i quali ho condiviso ilmodus procedendi, è stato subito entu-siasta e Giuseppina Campisi e Santo Ca-racappa, forti delle professionalitàacquisite nell’ambito della “MedicinaOrale” al Policlinico palermitano e delControllo degli Alimenti all’Istituto Zoo-profilattico della Sicilia, hanno iniziatoa coordinare l’apposita Commissione,composta da altri soci illustri e “addettiai lavori”. Abbiamo insieme pensato a un volume,bilingue e corredato di supporto infor-matico, che mettesse in luce il megliodell’agricoltura e della pesca, sia quellomeno conosciuto, sia quello tradizio-nale, per favorire un’alimentazione riccadelle sostanze più utili all’organismo. Conseguentemente, la prima parte dellibro è stata assegnata ai novantuno

    Club delle due isole, ognuno dei quali hacompiuto la propria scelta e compilatola rispettiva scheda, esaltando le carat-teristiche colturali e bio nutrizionali diogni frutto della terra e del mare. Ma non sarebbe bastato. Una secondaparte dell’opera contiene le pagine sui“derivati” principali dell’oliva, delgrano, del latte, dell’uva e della frutta,per cui la nostra terra è famosa anchefuori dai confini nazionali. Seguonoaltri autorevoli consigli degli espertisu: intolleranze alimentari, nuovi capi-saldi della piramide alimentare, ali-mentazione in età geriatrica, piaceredel sapore dal punto di vista neuro-fi-siologico, tecnologia nelle colture. Iltutto per spingere ad alimentarsi inmaniera corretta, piuttosto che attra-verso prodotti di dubbia provenienza edi incerta conservazione. Il fine della pubblicazione è quindiquello di consentire una proficua attivitàdi servizio nel territorio, una sensibiliz-zazione su alimentazione e cibo, cheparta dalle famiglie e dai Club, perestendersi alle mense delle comunità,per favorire il consumo di roba fresca,

    cucinata con ricette semplici, nell’otticadella “dieta mediterranea”, che costitui-sce “patrimonio immateriale dell’uma-nità”.Insomma, intendiamo rendere viva,funzionale, fruibile l’unicità del paesag-gio delle terre e delle marine mediterra-nee, grazie alla policroma e suggestivaprospettiva dei nostri prodotti, coniu-gando il proposito con un evento fuoridal comune, quale l’Expo 2015 di Mi-lano. L’esposizione universale è incen-trata proprio sul tema “Nutrire ilPianeta” attraverso una “Innovazionenell’Alimentazione”. Il Distretto au-spica quindi, con la collaborazionedella Commissione presieduta dalDGE Francesco Milazzo, all’interno delPadiglione della Regione Sicilia e/o del“Bio Mediterraneo” - dal maggio all’ot-tobre del 2015 – di far conoscere me-glio le nostre realtà e la nostra cultura,onde tutelare le tradizioni e crescerenell’identità; ma con apertura al nuovoe alla tecnologia che, nel rispetto delleregole, sta cambiato il volto delle pro-duzioni.La scelta distrettuale, oltre che con

    l’EXPO, sta coincidendo con le lineeguida del neo Ministro dell’Istruzione,Stefania Giannini, che ha dedicato pro-prio all’Educazione Alimentare l’annoscolastico 2014-15.Dalle tre coincidenti scelte, potrà di-scendere la concreta attuazione del-l’idea originaria, grazie al servizio ditanti rotariani di buona volontà, cheringrazio sentitamente fin d’ora, rivol-gendo un particolare plauso ai due Co-ordinatori Giuseppina e Santo, ai tantiComponenti della Commissione, agliIllustri Esperti esterni, ad Anna Mariae Patricia, che da Malta hanno curatola traduzione in inglese, a tutti coloroche, a vario titolo, si stanno dedicandosia alla pubblicazione, sia alla trasmis-sione della cultura del sano alimen-tarsi, per una più salutare esistenza,“servendo” la nostra terra e rispet-tando la nostra storia.Il libro sta per essere stampato e verràpresto consegnato ai Club. Ne riparle-remo ad Agrigento, il 24 gennaio, inoccasione dell’apposito Forum Distret-tuale.

    Giovanni Vaccaro

    L’attività del Rotary non si arresta: si sono appena spenti i riflettori sul Forumdi Marsala con le sue rilevanti tematiche sulle tristi vicende del “Mare No-strum”, ed ecco che altri riflettori si accendono su problematiche di non mi-nore portata che investono il nostro corretto vivere civile.Il nuovo tema prescelto che formerà oggetto di un Forum che avrà luogo nelmese di marzo, in concomitanza con il RYLA distrettuale, nella sede del Ret-torato dell’Università di Palermo e riguarderà una delle piaghe del nostrotempo, ossia la corruzione.Su tale fenomeno molti sono stati i sistemi proposti per comprimerlo o,quanto meno, per arginarlo, ma i risultati finora sono stati deludenti.Si tratta di un fenomeno perverso che alligna in vari settori: dai rapporti conla Pubblica Amministrazione specialmente nel campo appalti stico, al mondodella scuola, della sanità e di quella intollerabile giungla dei falsi invalidi chenon si riesce a estirpare per la mancanza di efficaci controlli e delle facili cer-tificazioni che rimangono al centro del turpe mercato.Non si può dire che su questa materia gli organi responsabili siano rimasticon le mani in mano. L’Amministrazione regionale già qualche tempo fa ebbea varare il cosiddetto “codice anticorruzione” sulla cui traccia il Comune diPalermo ha operato un giro di turnazioni tra i dipendenti delle diverse ripar-tizioni, mentre la legge Severino non ha mancato di prevedere limiti e san-zioni. Ma il virus non si è arrestato: la corruzione continua a dilagare e nonaccenna a diminuire.Una interessante proposta recentemente è stata avanzata sulla scia di un lon-tano progetto di legge del 1984 rimasto ineseguito. Con la detta proposta sisostiene che se al corruttore viene assicurata l’impunità ove denunci l’illecitoaccordo entro un certo termine dalla conclusione del rapporto, il fenomenosarebbe destinato a cessare in quanto il corrotto sotto l’incombente pericolo

    di essere esposto al rigore della legge penale per via della denuncia, si scorag-gerebbe dal farsi corrompere e non cadrebbe più nelle maglie del deprecabilemercimonio”.Non può disconoscersi che la proposta sia animata da buona intenzione, manon sono poche le perplessità che suscita: innanzitutto la corruzione è un de-litto tipicamente bilaterale (come la bigamia o come lo era l’adulterio). Essaè caratterizzata dal concorso necessario di corruttore e corrotto e non sarebbeconforme a logica, né a giustizia rendere immune da responsabilità il primodei due soggetti che sovente, peraltro, è l’artefice dell’ignobile rapporto; insecondo luogo è alquanto incerto che il corruttore (specie se imprenditore)abbia interesse a esercitare la delazione, stante che rimarrebbe inalterata lasua posizione “contra legem”, ancorché coperta dalla impunità, e perciò glisarebbero preclusi futuri e forse più vantaggiosi rapporti con la Pubblica Am-ministrazione.La predetta proposta, dunque, per quanto in un certo senso riecheggi la leggesui pentiti configurando il corruttore come una sorta di “collaboratore di giu-stizia”, presta tuttavia il fianco a critiche che rendono possibilmente inconfe-rente la prevista delazione, stante che il pericolo della denuncia potrebbeindurre il corrotto a una maggiore attenzione nell’adottare i sistemi di nonrintracciabilità del misfatto compiuto grazie ai sofisticati mezzi che la tecnicadi oggi è in grado di offrire.Il Forum comunque sarà una buona occasione per approfondire la tematicadi per sé assai complessa e possibilmente per fare emergere nuovi metodi ido-nei a soffocare un fenomeno che, a parte l’aspetto etico – giuridico, è laceranteper una economia come la nostra allo stato alquanto claudicante.

    Guglielmo Serio, Pdg

    Il Rotary si mobilita contro la corruzioneIl Rotary si mobilita contro la corruzione

  • 15Dicembre 2014 CCoommuunniiccaazziioonnii

    Perché stampare l'annuario?Perché stampare l'annuario?Ormai si comunica e si conserva ricorrendo all'informatica. Mail, Sms, Mms,WhatsApp,Skype ed altri mezzi simili consentono di scambiarsi velocemente sa-luti, informazioni, foto, articoli, atti, documenti. E' poi possibile archiviare tutti idati su Google Drive, su DropBox, su vari siti e su altri contenitori sul web. Con-seguentemente non solo i più giovani, ma anche i meno giovani siamo continua-mente alla prese con personal computer, portatili, tablet, smartphone, cellularied altri apparecchi più o meno piccoli o tascabili. La custodia può anche avveniresu dischetti, CD, DVD, Pen Drive, Hard Disk esterni, ecc. ecc. Morale, oggi, percercare l'indirizzo o il numero di telefono di un rotariano occorre accendere ilcomputer, collegarsi, disporre di contenitori come quelli sopra per sintesi citati.C'era una volta, invece, l'annuario del Rotary Italiano; veniva più facile, così, cer-care il collega o l'amico di un paese o di una città dove il Rotary opera. Più di re-cente veniva stampato l'annuario del Distretto. Da qualche anno il cartaceo èscomparso...Essendo un inguaribile amante di libri, opuscoli, elenchi, albi ed altre stampe, hopensato di stampare quanto meno l'annuario distrettuale; ho chiesto in giro neiClub nel primo semestre ed ho trovato altri inguaribili tradizionalisti. Ed ecco aVoi l'annuario del 2014/2015, nel quale ogni rotariano troverà il proprio nome,il proprio indirizzo, la propria classifica, i propri numeri e potrà più facilmentecomunicare con gli altri amici dei Club maltesi e siciliani. Ed il rotariano "sem-plice", non ancora chiamato ad incarichi di Club o del Distretto potrà conoscerei dati dell'organigramma e cioè tutte le indicazioni sulla squadra e sulle varie com-missioni (ai cui componenti in genere viene riservato tale elenco dei ... "notabili"),cui rivolgersi per poter svolgere appieno il suo compito. Ed invero anche il rota-riano "semplice" deve poter in tutti i modi conoscere gli altri amici con i quali col-legarsi, per poter meglio "servire sorridendo".Spero che l'iniziativa sia condivisa anche da coloro che non ho potuto consultaree spero così di raggiungere tutti i soci del Distretto, che desiderano l'annuariostampato e dai quali mi aspetto una azione concreta.Tutti noi ogni giorno esercitiamo al meglio l'azione professionale, mettendo afrutto i nostri ideali nello svolgimento delle varie attività. Conoscendoci meglio,possiamo occuparci insieme anche delle azioni interna, di pubblico interesse, in-ternazionale ed in favore della Gioventù. Quest'anno continueremo a scambiarci idee e programmi su "MediterraneoUnito", "Musica e Solidarietà", Sapori e Salute" e su tutto quello che continueràa bollire nella pentola comune. Una pentola che speriamo contenga cibi genuini,sapo