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43 IL BINOMIO MAMMA-BAMBINO: COUNSELLING PER FARMACISTI 3. LA CUTE DEL NEONATO DIFFERENZE RISPETTO ALL’ADULTO Maggiore vulnerabilità all’aggressione da parte di agenti esterni: ALTERAZIONI DELLA CUTE DEL NEONATO ERITEMA TOSSICO Rappresenta l’eruzione pustolosa più comune in età neonatale. Le stime di incidenza variano dal 40% al 70%. L’eziologia non è nota. Può essere presente alla nascita, ma più tipicamente si sviluppa durante il 2°-3° giorno di vita e le lesioni in genere scompaiono nell’arco di 5-7 giorni, anche se possono recidivare per diverse settimane. Minor spessore dell’epidermide (circa la metà) Strato corneo più sottile per minore quantità di cellule è Più permeabile a sostanze e microrganismi Diversa composizione del film idrolipidico Dal III mese interruzione della secrezione sebacea è Minore attività antisettica, minore azione tampone verso sostanze con pH diverso da quello cutaneo pH meno acido Minore attività immunitaria Scarsa flora batterica (diventa simile a quella dell’adulto dopo circa 7 sett.) è Maggiore sensibilità ad aggressioni climatiche, infezioni e irritazioni Maggiore idratazione degli strati profondi e fibre collagene immature è Minore resistenza ed elasticità Scarsa sudorazione Minore produzione di melanina è Insufficiente termoregolazione

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IL BINOMIO MAMMA-BAMBINO: COUNSELLING PER FARMACISTI

3. La cute deL neonato

Differenze rispetto all’aDulto

Maggiore vulnerabilità all’aggressione da parte di agenti esterni:

alterazioni Della Cute Del neonato

eriteMa tossiCo Rappresenta l’eruzione pustolosa più comune in età neonatale. Le stime di incidenza variano dal 40% al 70%. L’eziologia non è nota. Può essere presente alla nascita, ma più tipicamente si sviluppa durante il 2°-3° giorno di vita e le lesioni in genere scompaiono nell’arco di 5-7 giorni, anche se possono recidivare per diverse settimane.

Minor spessore dell’epidermide (circa la metà) Strato corneo più sottile per minore quantità di cellule

•è Più permeabile a sostanze e microrganismi

diversa composizione del film idrolipidico dal III mese interruzione della secrezione sebacea

•è Minore attività antisettica, minore azione tampone verso sostanze con pH diverso da quello cutaneo

pH meno acido Minore attività immunitaria Scarsa flora batterica (diventa simile a quella dell’adulto dopo circa 7 sett.)

•è Maggiore sensibilità ad aggressioni climatiche, infezioni e irritazioni

Maggiore idratazione degli strati profondi e fibre collagene immature •è Minore resistenza ed elasticità

Scarsa sudorazione Minore produzione di melanina

•è Insufficiente termoregolazione

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nel caso in cui l’eritema non si risolva è necessario escludere tutte le altre pustolosi del neonato, in quanto alcune richiedono un approccio diagnostico e terapeutico diverso, a volte anche aggressivo, come la candidosi neonatale o l’herpes neonatale, etc.Le tipiche lesioni sono costituite da macule e papule di 2-3 mm di diametro che evolvono in pustole; ciascuna pustola è circondata da un’area di eritema.Le lesioni interessano solitamente il volto, il

tronco e la parte prossimale degli arti. I palmi delle mani e le piante dei piedi sono risparmiate.non è indicato alcun trattamento.

aCne neonatale

L’acne neonatale si sviluppa in una percentuale fino al 20% dei neonati.Le lesioni sono tipicamente costituite da comedoni chiusi localizzati a livello della fronte, del naso e delle guance; sono tuttavia possibili anche altre localizzazioni.Si ritiene che l’acne neonatale sia il risultato della stimolazione delle ghiandole sebacee da parte di androgeni della madre o del neonato.L’alimentazione non è la causa di questa manifestazione. un’acne neonatale grave e che non si risolve, accompagnata da altri segni di iperandrogenismo, deve indurre il medico ad indagare la

presenza di condizioni come iperplasia surrenalica, tumori virilizzanti, endocrinopatie sottostanti.La risoluzione è spontanea entro i primi mesi di vita e non è in genere indicato alcun trattamento.

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MaCChie MongoliChe

Sono presenti fin dalla nascita o nei primi mesi di vita.Sono costituite da macchie uniche o multiple, da 1 a 10 cm di diametro, di colorito grigio-ardesia o bluastro; si localizzano generalmente a livello della regione sacrale, vale a dire tra il fondo della schiena e la radice dei glutei, ma si possono riscontrare anche a livello degli arti, del tronco e raramente del volto.Sono più frequenti nell’etnia asiatica e tendono a scomparire nel primo decennio di vita; da non confondere con i nevi blu che richiederebbero invece un controllo periodico o, a volte, un’asportazione chirurgica preventiva.

DerMatite seBorroiCa

La dermatite seborroica è un rash cutaneo estremamente frequente, caratterizzato da eritema e desquamazione untuosa della cute.Molti genitori conoscono la patologia con la definizione di crosta lattea, dal momento che l’alterazione interessa più frequentemente il cuoio capelluto. Le altre possibili sedi di interessamento comprendono il volto, le orecchie ed il collo. L’eritema tende a prediligere le pieghe cutanee e le aree intertriginose, mentre la desquamazione predomina a livello del cuoio capelluto. La dermatite seborroica si diffonde spesso ad aree cutanee coperte dal pannolino, per cui l’alterazione va compresa nella diagnosi differenziale dei casi di dermatite da pannolino. L’esatta eziologia della dermatite seborroica non è nota.La dermatite seborroica infantile è solitamente una condizione autolimitante, che si risolve nell’arco di alcune settimane o di alcuni mesi.

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In considerazione della natura benigna e autolimitante della dermatite seborroica del neonato, l’approccio al trattamento deve essere conservativo e va impostato a gradini. Il medico deve iniziare rassicurando i genitori e tenendo il paziente in attenta osservazione. In presenza di preoccupazioni di tipo estetico è possibile rimuovere le squame, dopo aver utilizzato uno shampoo, con uno spazzolino morbido. Per ammorbidire le squame si può somministrare un emolliente.un altro intervento efficace prevede l’applicazione durante la notte di olio di semi a livello del cuoio capelluto e il lavaggio con uno shampoo il mattino successivo.Se la dermatite seborroica persiste esistono diverse opzioni terapeutiche che però necessitano di un consulto medico specialistico.

DerMatite Da pannolino

La dermatite da pannolino o eritema da pannolino è un problema frequente nei bambini al di sotto dei due anni di età e consiste in un arrossamento di varia entità che colpisce le zone a contatto con il pannolino (natiche, inguine e genitali).

CoMe si Manifesta

Il più delle volte l’arrossamento è l’unica manifestazione della dermatite da pannolino. Si può presentare con una forma a W (quando sono arrossati l’interno coscia, le natiche e i genitali) o con una forma a Y (sono colpite la zona anale, vulvare e l’inguine). Quest’ultimo è frequente in presenza di infezioni urinarie. In rari casi si ha un peggioramento e compaiono placche rosse e secche a volte lucide, oppure la pelle diventa umida per la presenza di essudato, o compaiono piccole pustole che possono rompersi, sanguinare e infettarsi. In questi casi il bambino può avere dolore e/o prurito e in alcuni casi febbre, in genere in concomitanza di infezioni.

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le Cause

Le cause della dermatite da pannolino possono essere fatte risalire a diversi fattori, tra cui:

ristagno Di urina e feCi: l’esposizione prolungata a urine e feci può irritare la pelle. Sia le urine che le feci fanno sì che la pelle entri in contatto con molta umidità che la rende più soggetta a lesioni e irritazioni varie. Il contatto con gli enzimi digestivi presenti nelle feci può essere un’ulteriore aggravante nel rischio dell’eritema da pannolino. anche se l’ammoniaca (la sostanza chimica che dà all’urina il suo odore caratteristico) è irritante per la pelle, i livelli che si trovano nelle urine di un bambino non sono sufficienti a causare un eritema da pannolino. tuttavia, può peggiorare la situazione della pelle già infiammata e irritata. Si parla anche di deRMatIte IRRItatIVa.

attrito e sfregaMento: i pannolini aderenti possono irritare la pelle causando un eritema da pannolino. Il tutto può essere aggravato dall’umidità, senza contare che i bambini molto piccoli hanno parecchie pieghe cutanee che spesso peggiorano la situazione.

Contatto Con sostanze ChiMiChe irritanti: il sederino dei bambini è molto delicato e alcune sostanze chimiche comuni che si trovano in ammorbidenti, detergenti, lozioni per bambini, profumi, saponi e salviettine possono essere molto irritanti per la pelle e devono essere evitate. In tal caso si parla anche di deRMatIte da contatto.

l’uso Di antiBiotiCi: gli antibiotici possono interferire con il normale equilibrio dei batteri buoni, che normalmente mantengono sotto controllo alcuni organismi come il lievito. Gli antibiotici assunti da una donna che allatta potrebbero anche passare al bambino.

infezioni: l’ambiente caldo e umido creato all’interno del pannolino è un terreno di proliferazione ideale per infezioni batteriche o lievito (per esempio, la candida) sulla pelle. Questi tipi di infezioni sono più comuni nei bambini che hanno un eritema da pannolino. Vesciche, pus, sfoghi fra le pieghe della pelle o gonfiori sono segni di infezione. In questo ambito la più frequente è la candIdIaSI da PannoLIno.

ConDizioni Di Base Della pelle: neonati e bambini con preesistenti malattie della pelle, come eczema e dermatite atopica, possono sviluppare più facilmente un eritema da pannolino.

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CanDiDiasi Da pannolino

clinicamente è caratterizzata da placche arrossate, circondate da un alone ben delimitato, localizzate a livello dell’inguine o intorno all’ano, con vescicole o pustole sovrapposte. Inoltre si osservano intorno elementi papulosi satelliti molto caratteristici.

CoMe preVenire

alcune linee guida generali possono essere:■■ lavare ripetutamente la zona con acqua tiepida e asciugare con delicatezza servendosi di un telino di cotone, senza

lasciare tracce di umidità che potrebbero aumentare il rischio di eritema e dermatite■■ se si usa un detergente (non più di un paio di volte al giorno) sceglierne uno non aggressivo specifico per neonati■■ cambiare spesso il pannolino■■ non abusare delle salviettine umidificate da impiegare solo quando non sia disponibile l’acqua (evitare prodotti con

profumi, conservanti o alcool)■■ utile lasciare il bambino senza pannolino per consentire alla pelle di respirare (specialmente d’estate) e ridurre il rischio

che il sudore favorisca la comparsa dell’eritema■■ spalmare sulla pelle creme non occlusive prive di profumi e conservanti

terapia

■■ intervenire immediatamente quando si noti la comparsa di arrossamento■■ la maggior parte dei casi lievi-moderati si risolvono in 2-3 giorni con misure comportamentali e preparati topici■■ le misure comportamentali sono analoghe a quelle da adottare per prevenirne la comparsa■■ in caso di persistenza, se aumenta l’estensione (addome, schiena, viso) o se compaiono febbre, vescicole e ulcerazioni

cutanee (possibile sovrainfezioni) è opportuno indirizzare al pediatra

PASTE E CREME ALL’OSSIDO DI ZINCOEsistono prodotti, in pasta o crema, a base di ossido di zinco che proteggono la pelle dal contatto con feci e urine e possiedono un’azione cicatrizzante e lenitiva. Le creme sono più morbide delle paste ma ungono di più. A seconda della formulazione sono più o meno facilmente asportabili con l’acqua. È preferibile utilizzare i prodotti a più alta concentrazione di ossido di zinco (normalmente dichiarato in etichetta) e che non contengano profumo. Questi prodotti sono molto utili in caso di arrossamento, anche se non è necessario applicarli a ogni cambio.