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GIUFFRÈ EDITORE

IL BILANCIO SOCIALE

DOCUMENTI DI RICERCA N° 9

LA RENDICONTAZIONE SOCIALE PER LE AZIENDE SANITARIE

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IL BILANCIO SOCIALE

DOCUMENTI DI RICERCA N° 9

LA RENDICONTAZIONE SOCIALE PER LE AZIENDE SANITARIE

GIUFFRÈ EDITORE

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DOCUMENTI DI RICERCA

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DOCUMENTO N. 9

LA RENDICONTAZIONE SOCIALEPER LE AZIENDE SANITARIE

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INDICE

INTRODUZIONEpag.

Gruppo di lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6Finalita del documento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

STRUTTURA E CONTENUTO DEL BILANCIO SOCIALEPER IL SETTORE SANITARIO PUBBLICO

Premessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12Obiettivi del bilancio sociale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13

Parte I

IDENTITA DELLE AZIENDE E DEGLI ISTITUTIAPPARTENENTI AL SETTORE SANITARIO PUBBLICO

1.1. Lo scenario e il contesto di riferimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 191.2. Il sistema di governance e l’assetto organizzativo . . . . . . . . . . . . . . . 201.3. I principi e i valori di riferimento che ispirano la missione . . . . . . . . 211.4. Le strategie e le politiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22

Parte II

RICLASSIFICAZIONE DEI DATI CONTABILI

2.1. Equilibrio economico-finanziario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 272.2. Considerazioni sul Valore Aggiunto in ambito sanitario . . . . . . . . . . 292.3. Schemi di riclassificazione delle voci economiche per le determina-

zioni del Valore Aggiunto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 322.4. Riclassificazione dei dati contabili per aree di intervento . . . . . . . . . 362.5. Il prospetto informativo sul patrimonio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37

Parte III

RELAZIONE SOCIALE

3.1. Le finalita e i contenuti della relazione sociale. . . . . . . . . . . . . . . . . 41

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5Indice

3.2. Gli stakeholder e le aree di intervento interessati. . . . . . . . . . . . . . . 433.3. Le aree di rendicontazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 453.4. Gli indicatori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 473.5. Il giudizio degli stakeholder . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 493.6. Le dichiarazioni dell’azienda e il miglioramento del Bilancio Sociale . 50

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7La rendicontazione per le aziende

INTRODUZIONE

GRUPPO DI LAVORO

Il gruppo di lavoro sulle Aziende Sanitarie e stato com-posto da accademici, dirigenti del Ministero della Sanita, di-rigenti delle aziende sanitarie pubbliche, professionisti e so-cieta di consulenza con esperienza ed interessi in tema direndicontazione sociale, di programmazione e controllo nelsistema sanitario. Ne fanno parte (1):

D’Alessio Prof.ssa Lidia (Coordinatore e Membro del Consi-glio Direttivo G.B.S.)Alesani Dr. Daniele (Universita Bocconi)Barresi Dr. Gustavo (Universita di Messina)Benvenuto Dr. Nevio (PricewaterhouseCoopers)Bersani Dr. Paolo (PricewaterhouseCoopers)Botticelli Dott.ssa Annalisa (KPMG)Dramis Dr.ssa Marzia (AUSL Roma D)Favero Dr.ssa Patrizia (Azienda ULSS n. 7 Pieve di Soligo)Lazzini Dr. Simone (Universita di Pisa)Lo Iudice Dr. Michele (118 Regione Lazio)Luison Dr. Carlo (Segretario G.B.S./REvalue)Marcella Prof.ssa Mulazzani (Universita di Firenze)Petruzzi Dr.ssa Pamela (PricewaterhouseCoopers)Pinel Dr.ssa Stefania (Nuovi Equilibri Consulting)Pulejo Prof.ssa Luisa (Universita di Messina)

(1) Ai lavori hanno partecipato anche il dott. Marco Ferretti, la dott.sa Sa-brina Gigli, il prof. Marco Tieghi e il prof. Antonello Zangrandi che non hannocondiviso la formulazione finale del documento.

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8 La rendicontazione per le aziende

Rizzo Dr. Stefano (Refe)Russo Dr. Salvatore (Universita di Venezia)Saponara Dr. Nicola (Beta Consulting Srl)Silva Dr.ssa Lucia (KPMG)

FINALITA DEL DOCUMENTO

Il documento rappresenta un approfondimento delle in-dicazioni fornite dal G.B.S. con il documento ‘‘La rendicon-tazione sociale nel settore pubblico’’ e, in coerenza con esso,ha lo scopo di fornire principi e indicazioni in grado di:

1. Guidare le aziende sanitarie pubbliche nella redazionedel bilancio sociale, descrivendone il processo ed il conte-nuto informativo essenziale.

2. Consentire agli stakeholder di conoscere il processo diformazione del bilancio sociale e di valutare l’attendibilitadelle informazioni in esso contenute.

3. Consentire a chiunque ne abbia interesse di leggere edi interpretare correttamente il bilancio sociale.

4. Fornire un modello adatto a consentire il confronto,puntuale e nel tempo, per la stessa azienda e tra le diverserealta che lo adottano.

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9Struttura e contenuto del bilancio sociale

STRUTTURA E CONTENUTODEL BILANCIO SOCIALE

PER IL SETTORE SANITARIO PUBBLICO

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11Struttura e contenuto del bilancio sociale

Premessa

L’azienda sanitaria pubblica si caratterizza per il fatto disvolgere attivita direttamente connesse alla cessione, con osenza il meccanismo dello scambio, di servizi nell’ambitodella cura e salute in tutte le sue accezioni dirette o indi-rette (1).

E possibile distinguere le aziende sanitarie in pubbliche eprivate ed in aziende di cura (ospedali) e locali (di salute dellapersona e della comunita). Tali aziende sono anche classifica-bili come aziende di produzione, aziende di consumo edaziende composte. Tale ultima distinzione appare rilevanteanche in considerazione della complessita che spesso si vienea determinare nello svolgimento della gestione e della produ-zione delle prestazioni e servizi che generano componentieconomici positivi e negativi come i costi ed i ricavi.

Questo documento di ricerca propone una struttura diBilancio Sociale ugualmente realizzabile sia nelle aziende sa-nitarie pubbliche che private, aziende convenzionate e non,aziende locali e case di cura; qualsiasi tipologia di azienda sa-nitaria, infatti, e indirizzata a produrre prestazioni e serviziper la cura e la salute del cittadino nel contesto ambientale,sociale ed economico in cui e inserito.

Nel prosieguo del documento di ricerca si fa principal-mente riferimento alle aziende sanitarie pubbliche per le se-guenti ragioni:

1. questo documento nasce per un adattamento dellostandard del Bilancio Sociale del settore pubblico al sistemasanitario nazionale;

2. nel panorama nazionale di riferimento il sistema delleaziende sanitarie pubbliche (nelle specificazioni degli ospe-

(1) L’oggetto di riferimento di queste aziende e, dunque, la funzione di tu-tela della salute della popolazione, che e l’elemento caratterizzante dell’interventopubblico nel campo della tutela della persona.

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dali e delle aziende territoriali locali e delle aziende sanitarieaccreditate) rappresentano in modo evidente la maggioranzaassoluta dell’universo in esame;

3. la struttura ed il contenuto del Bilancio Sociale diquesto documento di ricerca e pienamente adattabile alle ca-ratteristiche manageriali e gestionali anche delle aziende sani-tarie di tipo privatistico che, comunque, hanno a propria di-sposizione anche lo standard di base del G.B.S. per ogniazienda profit-oriented e privata.

Introduzione

Il documento di ricerca si riferisce a tutte le aziende sa-nitarie pubbliche d’ora in avanti chiamate solo aziende evuole essere un documento di riferimento per ogni aziendaoperante nel settore sanitario (2). Occorre tuttavia che lerealta aziendali qui considerate abbiano autonomia di pro-grammazione, gestione e controlli e nello stesso tempo sianoin grado di formare e rappresentare i propri risultati produt-tivi nel Bilancio di esercizio.

Questo documento di ricerca ha tenuto conto delle piusignificative esperienze professionali maturate di recente nelsettore sanitario pubblico. Esso ha carattere generale, in con-siderazione anche del fatto che i diversi modelli organizzativiadottati dalle regioni, possano influire sull’articolazione e sul-l’approfondimento dei singoli aspetti indicati in questo docu-mento di ricerca.

Secondo lo standard di base del G.B.S., anche il pro-getto di Bilancio Sociale qui proposto per le aziende sanita-rie, e formato dalle seguenti parti:

(2) Occorre tenere conto anche di soggetti nuovi che operano nel contestodel servizio sanitario pubblico (118, dipartimenti regionali, ecc.) che, pur nonavendo del tutto le caratteristiche delle aziende sanitarie, possono comunque se-guire le indicazioni fornite dal presente documento.

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13Struttura e contenuto del bilancio sociale

1. L’identita aziendale, che fa riferimento: allo scenario eal contesto economico-sociale in cui l’azienda e operante; alsistema di governo; all’assetto organizzativo e alla culturaaziendale; alla missione e agli obiettivi; alle strategie e allepolitiche;

2. La riclassificazione dei dati contabili, che evidenzia lerisorse utilizzate, investite e distribuite — e in taluni casi laricchezza prodotta — anche con specificazione delle aree diintervento nelle quali si articola la gestione;

3. La relazione sociale, che espone sinteticamente i risul-tati ottenuti in relazione agli impegni, ai programmi e aglieffetti prodotti sulle varie categorie di stakeholder interes-sati.

Il Bilancio Sociale deve essere presentato dall’organo digoverno o comunque dal vertice aziendale e deve essere ap-provato dal Direttore Generale.

Il Bilancio Sociale deve altresı contenere una adeguatanota introduttiva e metodologica che indichi al lettore lostandard di riferimento o i principi di rendicontazione utiliz-zati, descriva sinteticamente lo sviluppo del processo di ren-dicontazione e i postulati seguiti nella formazione del Bilan-cio ed il modo in cui lo stesso ne rifletta i dettami.

Risulta, inoltre, opportuna l’indicazione delle principalifonti aziendali da cui sono stati estrapolati o elaborati i datie le informazioni rappresentati nel Bilancio Sociale.

Obiettivi del bilancio sociale

Il Bilancio Sociale deve concorrere a:— promuovere e migliorare il processo interattivo di co-

municazione non auto-referenziale tra azienda e stakeholder;— esporre le linee di indirizzo strategico che l’azienda si

impegna a perseguire nel tempo nell’ambito delle specifica-zioni del Piano Sanitario Regionale;

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— fornire agli organi di governo elementi per la defini-zione dei programmi e progetti e contribuire allo sviluppo dicomportamenti socialmente responsabili;

— fornire a tutti gli stakeholder un quadro complessivodelle performance (economiche, sociali e ambientali) al finedi consentire loro di formarsi un giudizio motivato sul com-portamento dell’azienda.

In particolare cio significa:— dare conto dell’identita e del sistema di valori di rife-

rimento assunti dall’azienda e della loro declinazione nellescelte, nei comportamenti gestionali nonche nei risultati e ne-gli effetti;

— fornire indicazioni sulle interazioni tra l’azienda e ilsistema territoriale nel cui ambito essa opera;

— rappresentare la determinazione e distribuzione delValore Aggiunto; la riclassificazione dei dati contabili in pro-spetti per aree di intervento; la riclassificazione dei dati patri-moniali in apposito prospetto informativo con indicazionedelle risorse e degli impegni trasferiti alle generazioni future,nonche delle risorse che provengono da fonti esterne;

— tener conto del Bilancio Sociale nel sistema deglistrumenti di comunicazione gia esistenti (carte dei servizi,etc.) al fine di fornire un quadro esaustivo della situazioneesistente;

— il Bilancio Sociale serve al fine di rendicontare tuttele produzioni che l’azienda sanitaria ha offerto (direttamenteo indirettamente) alla comunita amministrata nell’esercizio diriferimento al fine di realizzare le proprie finalita istituzionalidi salute e di cura.

Il Bilancio Sociale deve rendicontare tutte le attivita ge-stite direttamente dall’azienda oppure gestite da altre aziendesulle quali la prima ha un’influenza rilevante (partecipazioni,contratti, concessioni, accordi, etc.). Il Bilancio Sociale di taliaziende, ove redatto, deve essere richiamato o recepito, convalutazioni, commenti o integrazioni almeno in ordine agli

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15Struttura e contenuto del bilancio sociale

obiettivi ed alle strategie, all’interno del Bilancio Sociale del-l’azienda. Per ogni partecipazione occorre specificare: gli am-biti, le modalita, il contenuto e la durata della partecipa-zione.

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16 La rendicontazione per le aziende

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17Identita delle aziende e degli istituti

Parte I

IDENTITA DELLE AZIENDEE DEGLI ISTITUTI APPARTENENTI

AL SETTORE SANITARIO PUBBLICO

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19Identita delle aziende e degli istituti

Per definire correttamente l’identita di una azienda oc-corre tenere conto dei rispettivi modelli nazionali e regionalidi riferimento.

Gli elementi che consentono di definire l’identita dell’a-zienda sono:

— lo scenario e il contesto di riferimento;— il sistema di governance e l’assetto organizzativo;— i principi e i valori di riferimento che ispirano la mis-

sione, gli obiettivi e i comportamenti;— le strategie e le politiche.

1.1. Lo scenario e il contesto di riferimento

Lo scenario e il contesto di riferimento possono esseredefiniti descrivendo i seguenti aspetti:

1. il profilo storico-evolutivo dell’azienda (almeno degliultimi dieci anni);

2. le caratteristiche della comunita di riferimento. Per co-munita di riferimento si intende l’insieme delle persone fisi-che, giuridiche, esseri viventi, comunita ed enti locali interes-sati e/o serviti dall’azienda. Le caratteristiche di una comu-nita sono quelle del suo territorio e dell’ambiente in cui essavive, quelle demografiche, sociali e produttive.

La popolazione assistita dall’azienda (composizione deicittadini e delle persone presenti sul territorio, numero, ca-ratteristiche, fasce d’eta, profili epidemiologici ricorrenti etc.)e/o bacino di utenza puo essere esaminata con riferimentoalle aree geografiche particolarmente interessate dai serviziofferti alle diverse classi di pazienti (esempio: bambini e/oadulti etc.) cui i servizi sono rivolti;

3. Gli ambiti operativi, ossia le aree di intervento nellequali l’azienda opera o intende operare, e per ciascuna diesse la domanda esistente e potenziale (1).

(1) Meglio specificare le funzioni esercitate e la tipologia di prestazioni sa-

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4. la gamma delle produzioni. In questa area dovranno es-sere fornite informazioni sui servizi erogati e sui beni prodottisupportandole secondo le necessita con grafici ed illustrazioni;

5. gli eventuali vincoli impliciti ed espliciti che possonogravare, modificare ed influenzare nel futuro le strategie e lepolitiche aziendali con particolare riferimento all’ambito delservizio sanitario regionale (2).

1.2. Il sistema di governance e l’assetto organizzativo

Occorre fornire indicazioni dettagliate sul sistema di go-vernance (3) e sulla composizione degli organi di vertice conriferimento alla natura del mandato, alle esperienze, alle pro-

nitarie erogate nei diversi distretti e dipartimenti nel rispetto dei livelli LEA edappropriatezza definiti a livello nazionale e regionale. Cio si sostanziera essenzial-mente nella descrizione delle seguenti peculiarita:

— assistenza sui luoghi di lavori e prevenzione;— assistenza distrettuale;— interazione dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e

specialisti con i distretti;— assistenza ospedaliera laddove esistente illustrando la struttura e la fun-

zione dei presidi;— numero di aziende ospedaliere e di altri ospedali accreditati presenti sul

territorio;— numero di ambulatori;— interazione con l’assistenza sociale laddove la funzione di assistenza so-

ciale sia delegata dai comuni alle ASL;— articolazione dei centri salute mentale;— AO: descrizione del contesto di riferimento e dell’interazione con le istitu-

zioni principali insistenti nel territorio circostante, con la regione, con le provinceed i comuni, con le universita e le rispettive facolta di medicina, scienze infermieri-stiche, biologia, etc. indicazione delle specialita, numero posti letto e loro destina-zione, day hospital, day surgery, long term care, ecc., indicazione del casemix.

(2) Vincoli di carattere geografico, sociale, politico-istituzionale e norma-tivo; vincoli derivanti dalla programmazione nazionale e regionale; vincoli deri-vanti da particolari accordi presi con altre istituzioni.

(3) Vedere linee guida sulla governance: documenti della Commissione —‘‘European Governance, a white paper’’ Com (2001) 428 final e ‘‘Report on Eu-ropean Governance, staff working paper’’ SEC (2004) 1153.

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21Identita delle aziende e degli istituti

fessionalita ed agli emolumenti riconosciuti ai diversi soggettiche ne fanno parte (Direttore Generale, Direttore Ammini-strativo, Direttore Sanitario, etc.). Ai fini di una completacomprensione della governance occorre in particolare:

— includere la/le presenza/e di altri Direttori di funzionispecifiche;

— evidenziare le funzioni direzionali e il posizionamentodegli organi di supporto: analisi delle relazioni e degli organidi controllo e di qualita ai livelli corporate;

— evidenziare gli organi del controllo interno (D.Lgs.286/99 e norme vigenti) e le funzioni del collegio sindacale;

— indicare gli organi non previsti dalla norma di leggeche hanno un’influenza diretta sul processo decisionale;

— rappresentare l’assetto organizzativo con riferimentoal modello di governance.

Occorre altresı rappresentare l’organigramma in generalee per strutture complesse, con particolare riferimento ai Di-partimenti, ai Presidi e ai Distretti con esplicito riferimentoall’atto aziendale vigente.

1.3. I principi e i valori di riferimento che ispirano la mis-sione

Si devono rendere espliciti i valori e i principi derivantida leggi, regolamenti e statuto; quelli liberamente assunti dal-l’azienda ed espressi in documenti approvati dagli organi digoverno come codici etici e di comportamento, carte dei ser-vizi o altri strumenti di carattere valoriale.

I criteri formali per assicurare l’intelligibilita dei valorisono: la prescrittivita, l’osservanza, la stabilita, la generabilita,l’imparzialita e l’universalizzabilita (4).

(4) Sul tema dei valori si rinvia allo standard generale del G.B.S.: I Principidi Redazione del Bilancio Sociale.

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22 La rendicontazione per le aziende

La missione descrive le principali finalita che l’aziendapersegue. Si possono descrivere missioni per categorie di sta-keholder o per principali aree di intervento.

La rendicontazione dovra fornire gli elementi necessariper verificare la coerenza tra valori, obiettivi e orientamentodei processi decisionali e contenuti della programmazione.

1.4. Le strategie e le politiche

La missione, articolata nei diversi obiettivi, deve esseretradotta in strategie, politiche, progetti e programmi opera-tivi.

La rendicontazione deve fornire gli elementi necessariper verificare la coerenza tra le strategie definite e le attivitasvolte.

Nella definizione della strategia occorre mettere in evi-denza il contributo della stessa alla promozione e tutela dellasalute, indicando quali obiettivi e programmi si intendonorealizzare per favorirne lo sviluppo. Le strategie devono es-sere coerenti con quanto stabilito dal Piano Sanitario Nazio-nale, dal Piano Sanitario Regionale nonche dalle azioni con-cordate annualmente con gli organi regionali, e/o con gli or-gani territoriali laddove previsto.

Andranno successivamente identificate le categorie deglistakeholder coinvolti in questi programmi di sviluppo, speci-ficando le modalita e i ruoli assunti nonche i vincoli e le im-plicazioni per l’assetto organizzativo. E necessario specificare,inoltre, le aree di intervento e gli ambiti operativi di azionemettendo in evidenza le risorse disponibili e gli eventuali im-pegni finanziari presenti e futuri che hanno implicazioni di-rette e indirette sulla performance globale.

Per definire le strategie bisogna far riferimento ai docu-menti di programmazione economica e ai bilanci pluriennaliregionali e aziendali approvati dagli organi di governo incoerenza con il budget e con gli obiettivi della dirigenza.

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23Identita delle aziende e degli istituti

Laddove questi documenti siano previsti dalla legge, o sal-tuariamente redatti, si fara riferimento agli obiettivi di man-dato, alle relazioni pluriennali e programmatiche, ai bilanciannuali di previsione, al piano annuale delle attivita, al pianodegli investimenti, ai budget, agli atti aziendali, alle direttivee ad eventuali altri strumenti programmatici e previsionali.

E necessario rappresentare gli obiettivi e le scelte di indi-rizzo e di intervento ai fini della gestione delle risorse impie-gate, elencando e descrivendo le politiche che l’azienda in-tende realizzare ai fini di uno sviluppo della promozione etutela della salute.

Occorre, altresı, identificare le aree di sovrapposizione ele difficolta (esogene ed endogene) incontrate nell’attuazionedelle politiche che possono incidere direttamente e indiretta-mente sulla performance globale dell’azienda ed impedirle diraggiungere gli obiettivi assegnati anche in futuro.

Occorre indicare l’origine delle difficolta, il loro grado didipendenza dalle relazioni interistituzionali dell’azienda (peresempio dovuto alle direttive emanate dalla regione) o il veri-ficarsi di condizioni di incertezza che hanno minato il nor-male trend gestionale. In questo ambito posso essere trac-ciate anche le variabili di cambiamento e le prospettive fu-ture dell’azienda.

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25Riclassificazione dei dati contabili

Parte II

RICLASSIFICAZIONE DEI DATI CONTABILI

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27Riclassificazione dei dati contabili

2.1. Equilibrio economico-finanziario

In linea generale, gli schemi per la rappresentazione dellagestione economica dell’esercizio con opportune riclassifica-zioni delle voci economiche positive e negative della gestionesanitaria evidenziano il formarsi delle diverse grandezze eco-nomiche contrapponendo costi, oneri, ricavi e proventi diperiodo o globalmente o in via particolare (1).

E possibile affermare che la funzione informativa attri-buita al conto economico non puo essere ricondotta unica-mente alla determinazione periodica del risultato netto di pe-riodo, ma e anche quella di evidenziare come tale risultato estato ottenuto.

Appare necessario porre alla base della logica da seguireper la rappresentazione delle componenti economiche dellagestione dell’azienda sanitaria pubblica, una metodologia checonsenta di evidenziare, tra l’altro, l’incidenza quali-quantita-tiva sul risultato economico delle varie componenti economi-che, in modo da poter apprezzare il peso delle diverse areegestionali sulla complessiva gestione aziendale.

Si ritiene opportuno, al tal fine, prima di passare alloschema di rappresentazione che e proposto in questa tratta-zione, sottolineare l’aspetto della correlazione tra componentipositivi e negativi di reddito cui prima si faceva riferimento.Infatti, l’aspetto dell’individuazione di tale correlazione, cheemerge in maniera piu problematica nelle aziende sanitarielocali, assume particolare rilievo anche ai fini della denomi-

(1) Sono stati elaborati molteplici schemi di riferimento che permettono dievidenziare particolari risultati in relazione ai fenomeni che si intendono analiz-zare. Uno degli obiettivi fondamentali degli schemi di classificazione per leaziende pubbliche e anche di disporre di schemi omogenei nelle varie classi diazienda al fine di poter addivenire anche a dei confronti tra aziende che sono ri-tenuti in genere molto utili per valutazioni comparative di efficienza e di effica-cia.

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nazione da attribuire alle grandezze economiche che nelloschema sono oggetto di rappresentazione.

Per quanto riguarda i costi, si tratta di componenti eco-nomici negativi che sono collegati ai fattori produttivi utiliz-zati per l’erogazione delle prestazioni e i servizi in un defi-nito periodo di tempo; i proventi, i ricavi, i trasferimenti di-versi ed altre voci sono i componenti economici positivi cheesprimono le risorse economiche (2) di cui, in un definito pe-riodo, l’azienda dispone per la produzione dei costi dellostesso periodo e provenienti da opportune decisioni interneo esterne di altri livelli di governo.

L’equilibrio economico tra queste componenti sta quindia dimostrare che le grandezze economiche positive (ric-chezza/ricchezze disponibili per le finalita istituzionali) sonoin grado di coprire i costi o componenti economici negativi,e che le politiche realizzate hanno permesso di non intaccaredisponibilita patrimoniali.

Come gia ricordato, nelle aziende sanitarie pubbliche icosti sono espressivi dei livelli di attivita e dei servizi erogati,cioe delle risorse economiche profuse per la realizzazione diattivita, mentre i proventi non sono espressivi del valore og-gettivato dallo scambio, ma tipicamente dipendono da sceltediverse e principalmente dei diversi livelli di governo compe-tenti su quanto destinare ai consumi sanitari.

Sulla scorta di tali considerazioni, si propone nel seguitodi questo scritto, uno schema per la rappresentazione scalaredel risultato economico di esercizio, avanzo o disavanzo eco-nomico, che si basa su una riclassificazione delle voci delconto economico di un’azienda sanitaria pubblica in rela-zione alla natura dei fattori produttivi.

(2) Si introduce il concetto di disponibilita economica di periodo per indi-care quella grandezza economica che rappresenta l’insieme di proventi e ricavi dicompetenza di periodo.

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29Riclassificazione dei dati contabili

Lo schema di cui si tratta puo essere rappresentato nelmodo seguente:

Come si evince dallo schema sopra riportato, il criteriodi riclassificazione alloca i fattori di costo e di ricavo in rag-gruppamenti diversi da quelli di naturale appartenenza, de-terminando risultati intermedi che possono esprimere indica-tori per la valutazione dell’equilibrio economico e della effi-cienza.

2.2. Considerazioni sul Valore Aggiunto in ambito sanitario

In questo caso, per l’impiego di schemi analoghi a quellosopra riportato, si propone una lettura che interpreta ilconto economico d’azienda come produzione e distribuzionedel Valore Aggiunto.

Tuttavia, sulla base delle considerazioni fatte finora, sem-bra utile, ai fini della presente analisi, fare alcune precisa-

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30 La rendicontazione per le aziende

zioni sulla stessa definizione di Valore Aggiunto in questospecifico contesto delle aziende sanitarie.

Nelle aziende sanitarie pubbliche (locali ed ospedali inmodo diverso), il Valore Aggiunto non e espresso, in misuraunica o prevalente, dai ricavi, ma da valori che solo in partesono il frutto dello scambio, e quindi la differenza tra legrandezze economiche positive e i costi di acquisto deve es-sere considerata come quantita di risorse disponibili per re-tribuire adeguatamente i fattori produttivi messi in campodall’azienda. In particolare, i proventi non possono sempreessere considerati espressione di un valore oggettivato dellaproduzione, ma semplicemente un ammontare di risorse eco-nomiche rese disponibili sulla base di decisioni che, oltre allecondizioni dell’azienda, tengono conto di equilibrio/compati-bilita dell’intero sistema regionale e nazionale. In questosenso e opportuno considerare questo valore economico po-sitivo come l’insieme delle risorse economiche di competenzadel periodo che ovviamente e determinato da molteplici voci:ricavi di esercizio, trasferimenti da altri livelli di governo, al-tri contributi, costi capitalizzati e cosı via.

In tal caso, appare opportuno precisare che il concettodi Valore Aggiunto, in questo modo definito, identifichi l’in-sieme di quelle risorse o grandezze o differenze economiche,con le quali e possibile remunerare i singoli fattori produttiviquali componenti fondamentali della produzione del sistemaaziendale sanitario.

Si tratta di una grandezza che, in realta, permette valuta-zioni anche sulle scelte di esternalizzazione effettuate dalleaziende, o meglio sul livello di attivita che esse ritengono di svi-luppare al proprio interno e percio sulla capacita dell’aziendadi remunerare i fattori produttivi direttamente gestiti. Essa sipresta dunque, anche a valutazioni di come ciascuna aziendasanitaria pubblica possa ricercare il mix piu congruente di fat-tori produttivi interni ed esterni per raggiungere l’equilibrioeconomico e come questo mix possa variare nel tempo.

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31Riclassificazione dei dati contabili

Nello specifico, le singole voci che compongono loschema in oggetto, assumono il significato seguente:

— componenti economiche positive: questa voce com-prende i valori economici a disposizione dell’azienda sanita-ria, frutto in parte del finanziamento regionale e in parte deiricavi e proventi derivanti dallo scambio sul mercato per leprestazioni e servizi erogati;

— risultato economico per fattori produttivi interni (odella produzione) o Valore Aggiunto caratteristico: si trattadella quantita di risorse risultante dalla differenza dei valorieconomici positivi ed i costi intermedi della produzione edisponibile per retribuire i fattori produttivi interni messiin campo dall’azienda (il personale dipendente e/o conven-zionato). Questa differenza corrisponde a quello che e nor-malmente denominato Valore Aggiunto dell’attivita caratte-ristica;

— risultato economico per fattori produttivi del patrimo-nio o Valore Aggiunto globale lordo: esprime la quantita resi-dua di risorse per coprire i costi pluriennali d’investimento(ammortamenti e accantonamenti);

— risultato economico dell’attivita caratteristica o ValoreAggiunto globale netto: esprime il contributo economico del-l’attivita caratteristica connessa al processo di produzione econsumo dell’azienda sanitaria;

— risultato economico prima delle imposte: e il risultatoeconomico al netto della gestione accessoria, finanziaria estraordinaria;

— risultato economico d’azienda (avanzo o disavanzo eco-nomico): esprime il risultato economico al netto delle risorsedestinate al pagamento delle imposte; rappresenta il risultatoeconomico finale dell’azienda.

Lo schema di riclassificazione si basa su una metodologiache consente di distinguere i componenti economici per areeomogenee, in modo da evidenziare, attraverso processi di ag-gregazione e confronto, grandezze economiche intermedie

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32 La rendicontazione per le aziende

che permettano giudizi sulla situazione economica che carat-terizza l’azienda sanitaria nella sua produzione nel tempo.

Ognuna di queste grandezze esprime, come abbiamo vi-sto, un particolare significato segnaletico che permette dicomprendere le cause che nel periodo considerato hanno de-terminato il risultato economico netto esposto in bilancio edi formulare un complessivo giudizio circa le performanceeconomiche ottenute.

In conclusione, appare importante correlare lo schema dirappresentazione della gestione economica alle specifiche fina-lita della rappresentazione dei risultati intermedi e del valoreaggiunto. Infatti, per l’individuazione delle modalita di rappre-sentazione dei risultati e delle connesse stime e congetture, ap-pare rilevante premettere gli scopi conoscitivi che nelle aziendesanitarie pubbliche possono essere ricondotti ai seguenti:

— misurare l’impiego di risorse, connesso ai processi diproduzione e consumo come uno degli indicatori della eco-nomicita aziendale;

— misurare le performance per i livelli di governo alfine di realizzare specifiche politiche (come ad esempio la ri-definizione delle politiche di trasferimento finanziario, di in-centivazione delle attivita).

2.3. Schemi di riclassificazione delle voci economiche per ledeterminazioni del Valore Aggiunto

In questa riclassificazione dei dati del conto economicodi un’azienda ospedaliera e di un’azienda sanitaria locale, incoerenza con gli schemi del Valore Aggiunto dello standarddel G.B.S., e stato seguito il processo di calcolo del ValoreAggiunto Globale e Netto al fine di evidenziare la produ-zione delle cosiddette grandezze economiche idonee a remu-nerare gli stakeholder di riferimento (risorse umane, pub-blica amministrazione, capitale di credito, capitale di rischio,patrimonio netto).

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33Riclassificazione dei dati contabili

Tabella 1 - Prospetto di determinazione del Valore Aggiunto Globale (Azienda

Ospedaliera o Azienda Sanitaria Locale)

(3) Il valore della produzione di un’azienda ospedaliera evidenzia in particolareil valore delle prestazioni da ricoveri, ambulatoriali, contributi per funzioni non tarif-fate, fondi di riequilibrio, ricavi e proventi vari; un’azienda locale invece evidenzia va-lori da trasferimenti per la ripartizione del fondo sanitario regionale, contributi perfunzioni non tariffate, fondi di riequilibrio, altri contributi, ricavi e proventi vari.

(4) I principali costi per l’azienda ospedaliera e l’azienda locale sono ugual-mente riguardanti i consumi di beni, i servizi alberghieri, i servizi sanitari, le con-sulenze ed altri oneri diversi.

(5) Costi relativi alla sterilizzazione degli ammortamenti, costi e ricavi relativi allalibera professione (intramoenia) accantonamenti e svalutazioni, interessi attivi, altro.

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34 La rendicontazione per le aziende

Il Prospetto di riparto del Valore Aggiunto Globale ri-porta la descrizione delle categorie di stakeholder e le remu-nerazioni percepite dagli stessi.

Tabella 2 - Prospetto di riparto del Valore Aggiunto Globale

Il prospetto di riparto del Valore Aggiunto Globale sicompone dalle seguenti parti:

A) REMUNERAZIONE DELLE RISORSE UMANE

Con l’espressione risorse umane si intende il personale cheintrattiene con l’azienda rapporti di lavoro e collaborazione con-tinuativa e che e ad essa legato da interessi prevalenti e durevoli.

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35Riclassificazione dei dati contabili

Il personale puo essere suddiviso in:— componenti degli organi di Governo (direzione gene-

rale, direzione amministrativa e direzione sanitaria, anchecon altri organi di staff e line);

— personale dipendente (con contratto di lavoro atempo determinato o indeterminato);

— personale non dipendente e collaboratori.L’evoluzione di medio periodo del peso dei tre sotto in-

siemi del personale dovra essere analizzata e descritta nellarelazione sociale. Le remunerazioni del personale vengonoscisse in tre classi:

— remunerazioni dirette: comprendono tutte quelle com-ponenti, finanziarie o in natura, che concorrono a misurare ilbeneficio economico immediato o differito, che il dipendentericava dal rapporto con l’azienda;

— remunerazioni indirette: comprendono i contributi so-ciali a carico dell’azienda. I costi sostenuti per il personalenon vengono percepiti come remunerazione dell’interlocu-tore, in quanto si trasformano in benefici acquisiti in modoindiretto per il tramite dell’azienda preposta alla gestione delservizio sociale.

B) REMUNERAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

L’aggregato in oggetto rappresenta il beneficio econo-mico acquisito dalla Pubblica Amministrazione, in terminidiretti, per effetto delle attivita di natura commerciale svoltedall’azienda. Gli elementi costitutivi dell’aggregato, nonchedelle sue eventuali classi di dettaglio, sono principalmenteires, irap, collaborazioni, ...

C) REMUNERAZIONE DEL CAPITALE DI CREDITO

Gli stakeholder dell’aggregato in oggetto sono i fornitoridi capitali ad interesse esplicito: di funzionamento o di finan-

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36 La rendicontazione per le aziende

ziamento; di breve e di lungo termine con i collegati oneri fi-nanziari.

D) VALORE NON RIPARTIBILE DESTINATO ALLA CONSERVAZIONE

E ALL’INCREMENTO DEL PATRIMONIO

In questo caso l’azienda e considerabile come interlocu-tore autonomo. Le riserve e gli altri accantonamenti destinatialla conservazione e all’incremento del patrimonio misurano ilvalore che viene destinato a beneficio delle generazioni future.

2.4. Riclassificazione dei dati contabili per aree di intervento

Il prospetto o i prospetti di determinazioni delle disponi-bilita economiche per aree di intervento per gli stakeholderhanno lo scopo di far conoscere la composizione analiticadelle disponibilita economiche per aree di intervento in basead una possibile analisi articolata dei componenti economicipositivi e negativi per aree specifiche di produzione sanitariao di consumo provenienti dalla contabilita analitica dell’a-zienda. In questo modo la significativita dei valori economicidel bilancio e piu analitica e consente un diretto collega-mento tra le aree di produzione vendute agli stakeholderdalle altre aree sanitarie aziendali che partecipano alla ge-stione economica in modo diverso.

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37Riclassificazione dei dati contabili

2.5. Il prospetto informativo sul patrimonio

Il prospetto informativo sul patrimonio sintetizza l’evolu-zione della gestione dei beni e degli impegni. La sua reda-zione richiede il collegamento dei valori provenienti dallacontabilita con informazioni quantitative e qualitative di na-tura extra contabile.

L’analisi dedicata alla gestione del patrimonio deve privi-legiare la valutazione:

— degli obiettivi sanitari realizzati a fronte dei mezzi im-piegati;

— della congruita del patrimonio in relazione alle mis-sioni attribuite.

Le informazioni evidenziate nel prospetto informativodevono essere integrate con altre notizie di tipo qualitativorelative alla gestione aziendale in ordine a:

— le modalita di tenuta dell’inventario dei beni, al suoaggiornamento ed al costo delle relative operazioni, noncheall’adozione di criteri di valutazione e di rappresentazionedegli stessi nel sistema informativo contabile dell’azienda;

— gli obiettivi sanitari a cui la gestione patrimoniale ri-sponde e alle eventuali conseguenze che la distribuzionedella ricchezza puo avere sulle generazioni future;

— la congruita del patrimonio rispetto alla titolaritadelle funzioni amministrative assegnate, mettendo in evi-denza sia gli utilizzatori che ne traggono immediato e direttobeneficio sia le categorie di soggetti esclusi o limitati dallafruizione;

— l’andamento del patrimonio netto in un arco tempo-rale non inferiore ai tre anni e alle esigenze di efficacia, effi-cienza ed economicita soddisfatte dall’azienda;

— le operazioni di dismissione, riconversione o riqualifi-cazione del patrimonio non produttivo, con indicazione dellafutura destinazione delle risorse acquisite ovvero dei beneficiconnessi e dei soggetti interessati;

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38 La rendicontazione per le aziende

— la valorizzazione, la destinazione e lo stato d’uso deibeni di maggior pregio o di piu alto interesse storico, arti-stico e ambientale, evidenziando le modalita di fruizione de-gli stessi da parte della comunita di riferimento.

Tabella - Prospetto informativo sul Patrimonio e su altri beni e impegni

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39Relazione sociale

Parte III

RELAZIONE SOCIALE

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41Relazione sociale

3.1. Le finalita e i contenuti della relazione sociale

La Relazione Sociale deve consentire alle diverse categoriedi stakeholder la valutazione dei risultati raggiunti dall’a-zienda nel perseguimento dei propri obiettivi e la valutazionedegli impatti generati sulla salute della collettivita di riferi-mento, ed in generale su tutti gli impatti di tipo economico,sociale ed ambientale prodotti. Deve inoltre consentire la va-lutazione del processo di rendicontazione, relativamente all’af-fidabilita, alla rilevanza ed all’attendibilita delle informazionifornite, alla coerenza dei criteri di selezione e di rappresenta-zione dei risultati e alla partecipazione degli stakeholder.

La Relazione Sociale deve contenere:— la specificazione, in ordine di priorita, delle aree di

intervento e degli stakeholder interessati;— la descrizione quantitativa e qualitativa dei risultati

raggiunti nelle diverse aree di intervento (anche del ValoreAggiunto) rispetto alle diverse categorie di stakeholder edagli obiettivi definiti nella programmazione;

— le modalita e l’esito delle procedure di coinvolgi-mento e di partecipazione degli stakeholder nei processi direndicontazione e programmazione sociale dell’azienda.

Il contenuto della Relazione Sociale si pone in strettacorrelazione e in sequenza logica rispetto a quanto rendicon-tato nelle sezioni precedenti, con particolare riferimento all’i-dentita, alla missione, agli obiettivi, alle strategie ed alla ri-classificazione dei valori economici, finanziari e patrimoniali.

Ogni azienda e chiamata ad approfondire e svilupparegli schemi proposti per il raggiungimento delle finalita sopraindicate in relazione al tipo di attivita sanitaria svolta, ai de-stinatari della propria azione e alla disponibilita di dati ed in-formazioni attendibili rispetto alle dimensioni di valutazioneproposte.

L’identificazione degli stakeholder dipende dal criterio diclassificazione utilizzato e dal livello di approfondimento del-

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42 La rendicontazione per le aziende

l’analisi. La tipologia dei risultati raggiunti e degli impatti su-gli stakeholder potrebbe pertanto variare in maniera signifi-cativa a seconda dell’area di intervento e della classificazionedegli stakeholder scelte in fase di rendicontazione.

Le informazioni contenute nel Bilancio Sociale devonoprovenire dal sistema informativo contabile ed extra-conta-bile aziendale e da eventuali altre fonti informative esterne.Devono, inoltre, essere in ogni momento verificabili. Ai finidella redazione della Relazione Sociale le principali fonti in-formative individuate sono ad esempio:

— documenti di programmazione dell’azione sanitarianazionali e regionali (psn, psr);

— documenti di programmazione/monitoraggio/rendi-contazione previsti dalla normativa nazionale e regionale perle aziende sanitarie (piano generale, bilancio pluriennale diprevisione, relazione sulla gestione, pal, pat, pdz...);

— documenti aziendali del controllo strategico e delcontrollo di gestione; (legati a bsc, abc...);

— documenti aziendali di miglioramento continuo dellaqualita (relazioni sulla qualita, carte dei servizi...).

La Relazione Sociale deve contenere i risultati raggiuntidall’azienda in termini di:

— descrizione quantitativa e qualitativa delle prestazioni.La descrizione di tipo qualitativo dovra essere supportata daindicatori di efficacia che confrontino le risorse impiegatecon i risultati ottenuti (input-output), e da indicatori di effi-cienza. Occorre precisare l’importanza di rendicontare l’effi-cienza organizzativa intesa come gestione per processi inquanto non sono importanti solo i risultati raggiunti ma an-che il modo in cui sono stati raggiunti;

— modalita ed esito delle procedure di coinvolgimentoe di partecipazione degli stakeholder nei processi di rendi-contazione e programmazione sociale dell’azienda, confron-tando la qualita erogata con la qualita percepita;

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43Relazione sociale

— ogni altro elemento utile a valutare il rapporto tra gliobiettivi attesi e i risultati ottenuti.

3.2. Gli stakeholder e le aree di intervento interessati

Nella predisposizione della Relazione Sociale occorre an-zitutto procedere ad una un’analisi preliminare delle catego-rie di stakeholder e delle aree di intervento (1) che influen-zano o vengono influenzate dall’attivita aziendale.

L’individuazione delle categorie di stakeholder e dellearee di intervento deve avvenire, da parte di ogni azienda, inmaniera coerente con i propri obiettivi e la strategia (specifi-cate nella prima sezione del documento) e con i criteri di ri-classificazione dei valori finanziari, economici, patrimoniali(specificati nella seconda sezione del documento).

L’identificazione degli stakeholder dipende dalla mis-sione che la struttura ha ricevuto, dagli obiettivi identificatinel medio-lungo termine e dalle strategie, dal sistema dellerelazioni che l’azienda alimenta nello svolgimento dell’attivitaproduttiva, dal criterio di classificazione utilizzato e dal li-vello di approfondimento dell’analisi.

Ciascuna realta aziendale (sia essa ASL, Azienda Ospeda-liera, Policlinico Universitario, IRCCS, IZS etc.) e tenuta adanalizzare ed individuare gli stakeholder di riferimento coe-rentemente con l’attivita svolta e le finalita della rendiconta-zione.

Vanno, pertanto, indicate le modalita con cui sono stateindividuate le categorie di stakeholder.

In via generale, le principali categorie di stakeholder in-dividuate sono:

(1) Le aree di intervento sono aggregazioni significative di attivita dell’a-zienda in base alla omogeneita degli obiettivi perseguiti, dei destinatari principalidell’azione, delle unita organizzative responsabili, delle forme di gestione, etc.

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44 La rendicontazione per le aziende

— Risorse Umane: personale dipendente e convenzio-nato, liberi professionisti, rappresentanze sindacali;

— Utenti/Cittadini (ampia categoria che si presta ad ap-profondite specificazioni);

— Fornitori: sanitari-non sanitari;— Pubblica Amministrazione: UE, Amministrazioni cen-

trali e locali, Conferenza dei Sindaci;— Associazioni e rapporti di partnership: ad esempio

Associazioni di supporto al servizio - Associazioni di tutela(tribunale del malato) - Associazioni varie - benefattori;

— Ambiente e territorio: impatti diretti - impatti indi-retti;

— Universita e istituti di ricerca.All’interno di ogni realta aziendale (ASL, Azienda Ospe-

daliera, IZS, etc.) e possibile suddividere ulteriormente lemacrocategorie di stakeholder in sottocategorie piu specifi-che.

Ad esempio e possibile distinguere i destinatari dei ser-vizi (la categoria Utenti/Cittadini) in:

— destinatari diretti ed indiretti: soggetti sani, malati,categorie a rischio (fumatori, alcoolisti, tossicodipendenti,portatori di handicap);

— eta anagrafica: bambini, adolescenti, adulti, terza eta.Nella categoria di stakeholder ‘‘risorse umane’’ vanno

considerati come stakeholder interni anche i medici di medi-cina generale e i pediatri di libera scelta.

Ai fini di tale ricognizione preliminare e possibile compi-lare una matrice di ricognizione delle categorie di stakehol-der interessate (nelle righe) e delle aree di intervento (2)(nelle colonne) come nell’esempio proposto.

(2) Le aree di intervento sono aggregazioni significative di attivita dell’a-zienda sanitaria, per esempio, in base alla omogeneita dei risultati perseguiti, deidestinatari principali dell’azione, delle scelte politiche, delle unita organizzativeresponsabili, delle forme di gestione, etc.

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45Relazione sociale

Dopo aver effettuato la suddetta ricognizione, l’aziendadeve selezionare gli stakeholder (e le eventuali aree di inter-vento) che saranno oggetto di rendicontazione analitica nelleparti successive del documento: le cosiddette ‘‘aree di rendi-contazione’’.

Il rendiconto dei risultati dell’azienda dovra essereespresso con riferimento principale alle aree di rendiconta-zione prioritarie. La selezione deve avvenire in base al princi-pio della rilevanza rispetto al perseguimento della missione,delle finalita istituzionali e delle strategie.

3.3. Le aree di rendicontazione

La Relazione Sociale deve, inoltre, contenere la specifica-zione, per ogni area di rendicontazione selezionata:

L’individuazione delle aree di intervento deve avvenire da parte di ogniazienda sanitaria in maniera coerente con gli obiettivi, le strategie (specificate nellaprima selezione del documento) e con i criteri di riclassificazione dei valori finan-ziari, economici, patrimoniali (specificati nella seconda sezione del documento).

Per ciascuna area di intervento devono essere indicate solo le categorie distakeholder principali, ovvero i soggetti rispetto ai quali le attivita sono indiriz-zate in via prioritaria.

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46 La rendicontazione per le aziende

— della categoria di stakeholder di cui si parla (e delleeventuali aree di intervento);

— delle politiche sottostanti alla relazione con tale cate-goria di stakeholder;

— degli obiettivi programmati e dei risultati attesi e rag-giunti, con indicazione del tempo entro il quale devono es-sere raggiunti, anche in piu di un esercizio con indicazionidei livelli intermedi;

— delle risorse impiegate;— delle informazioni indicate nel paragrafo 3.1 del pre-

sente documento.

Le risorse impiegate

Le risorse devono essere espresse in modo sintetico, inordine alle seguenti dimensioni:

— dimensione finanziaria (spese/entrate finanziarie);— dimensione economica (costi/ricavi e proventi);— dimensione reale (risorse umane quali ad esempio

numero di addetti e categorie professionali e risorse stru-mentali quali ad esempio dotazioni informatiche, spazi fisici,etc.).

Le risorse impiegate possono essere distinte, se rilevante,in:

— risorse interne;— risorse di terzi utilizzate dall’azienda (es. personale

volontario nel reparto di pediatria per la clownterapiaecc.).

La rappresentazione dei valori per area di rendiconta-zione deve fornire il piu possibile valutazioni comparative ri-spetto, per esempio, al totale delle risorse aziendali, alle di-verse categorie di stakeholder, a valori di esercizi passati, adaltre aziende (con particolare attenzione al fenomeno dellamobilita attiva e passiva).

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47Relazione sociale

I risultati raggiunti

Questa sezione descrive i risultati ottenuti nel persegui-mento della missione aziendale ed in particolare il grado diraggiungimento degli obiettivi programmati espresso sia intermini quantitativi che in termini qualitativi.

Le modalita di valutazione e rappresentazione dei risul-tati variano in relazione alla categoria di stakeholder, all’areadi intervento, considerata e/o al tipo di obiettivo formulato.

La valutazione dei risultati puo pertanto essere rappre-sentata, a seconda dei casi, in base a tutte o alcune delle se-guenti dimensioni:

— dimensione dell’efficienza (impiego di fattori produt-tivi (input) ed ottenimento di prodotti/servizi (output));

— dimensione dell’efficacia (raggiungimento di livelli diqualita/quantita programmata e soddisfazione della domanda);

— dimensione dell’impatto sociale (effetto dell’azionedell’azienda nel perseguimento degli obiettivi di salute dellacollettivita);

— dimensione della qualita percepita, organizzativa eprofessionale.

3.4. Gli indicatori

Nel presentare le risorse impiegate e i risultati raggiuntiogni azienda deve selezionare un efficace set di indicatori odati di benchmark in relazione ad una singola area di inter-vento (assistenza di base, assistenza ospedaliera, dipendenzeetc.) o ad una singola categoria di stakeholder o alla combi-nazione tra le due modalita (ad esempio suddividendo lo sta-keholder-utenza in pronto soccorso, degenze, dipendenze,salute mentale etc.) tenendo conto del tipo di attivita svolta,dei risultati attesi, dei destinatari dell’informazione e della di-sponibilita di dati ed informazioni attendibili e aggiornati. Irisultati devono essere espressi attraverso l’impiego di diverse

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48 La rendicontazione per le aziende

categorie di indicatori cosı come riportati, a titolo esemplifi-cativo, nella tabella che segue.

Nella selezione degli indicatori di risultato le aziende de-vono rispettare i seguenti principi:

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49Relazione sociale

— coerenza e significativita con le finalita e con i desti-natari della rendicontazione sociale;

— coerenza e rilevanza con la missione;— completezza ed attendibilita del dato (informazioni

parziali sono spesso fuorvianti, le dimensioni di risultato de-vono poter essere espresse in termini quantitativi o qualita-tivi);

— comparabilita dei risultati nel tempo e nello spazio (equindi omogeneita dei criteri di calcolo e misurazione utiliz-zati);

— verificabilita dei risultati da parte degli stakeholder e/o di altri soggetti che ne rappresentano/tutelano gli interessi.

Sarebbe sempre utile confrontare i propri indicatoriscelti con le best practices esistenti e con gli indicatori delMinistero della Salute sulle attivita di produzione per LEA alfine di assicurare il maggior livello di completezza ed esausti-vita possibile.

3.5. Il giudizio degli stakeholder

L’azienda ha, secondo il principio di trasparenza, il do-vere di coinvolgere nel processo di valutazione dei risultati iprincipali interlocutori e di riferire com’e avvenuto tale coin-volgimento. Per ogni area di rendicontazione (o, qualora leinformazioni non fossero disponibili o non fossero ritenutesignificative, per l’intera attivita dell’intera azienda) devonoessere specificati, ove possibile, la percezione dei risultati e ilgiudizio espresso dalle principali classi di stakeholder, con-frontando attraverso dati quali-quantitativi la qualita erogatae la qualita percepita.

A tal fine all’interno della Relazione Sociale l’aziendadeve fornire indicazioni:

— sui soggetti coinvolti nel processo di valutazione e su-gli eventuali criteri di campionamento, selezione e contattodegli interlocutori utilizzati;

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50 La rendicontazione per le aziende

— sulle aspettative/richieste di tali soggetti relativamenteall’area oggetto di rendicontazione;

— sulla valutazione dei risultati;— sulle eventuali proposte di miglioramento.

3.6. Le dichiarazioni dell’azienda e il miglioramento del Bi-lancio Sociale

La parte conclusiva della Relazione Sociale include di-chiarazioni dell’azienda in merito a due dimensioni:

a) il miglioramento degli effetti dell’attivita;b) il miglioramento del processo di rendicontazione so-

ciale.

a) il miglioramento degli effetti dell’attivita

L’azienda deve misurarsi con commenti, valutazioni egiudizi, anche indiretti, sui risultati sociali conseguiti e suglieffetti della propria attivita. Deve inoltre identificare obiettividi miglioramento delle proprie performance istituzionali dalpunto di vista economico, sociale e ambientale per il succes-sivo esercizio, collegandoli ai precedenti risultati e ai giudiziespressi dagli stakeholder.

b) il miglioramento del processo di rendicontazione sociale

L’azienda dovra esprimersi anche riguardo ai migliora-menti previsti per la redazione del Bilancio Sociale, ai fini diuna maggiore chiarezza, esaustivita, trasparenza, e al miglio-ramento del processo d’inclusione degli stakeholder e dellaproattivita del documento. A tale scopo puo essere utile defi-nire un sintetico programma di miglioramento.