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LAVORO DI DIPLOMA DI
OSCAR SANZ AGUILAR PEDUZZI
MASTER DFA SCIENZE E BIOLOGIA
ANNO ACCADEMICO 2011/2012
IL BENESSERE DEGLI ADOLESCENTI MISURA DI SVILUPPO DEL BENESSERE NEI RAGAZZI E I PREADOLESCENTI DI PRIMA E
SECONDA MEDIA DEL CANTONE TICINO
RELATORE
LUCA SCIARONI
Il benessere degli adolescenti
Sommario
1. Introduzione. L’intelligenza emotiva ............................................................................................... 1
1.1. L'intelligenza emotivaTitolo del paragrafo ............................................................................ 1
1.2. Apprendimento sociale ed emotivo ....................................................................................... 1
1.3. Essere accettato dagli altri ..................................................................................................... 2
1.4. Avere una vita soddisfacente ................................................................................................. 2
1.5. Lavorare nell'ambiente di vita dell'adolescente ..................................................................... 2
1.6. Domanda di ricerca e ipotesi ................................................................................................. 3
2. Metodologia ..................................................................................................................................... 5
2.1. Gruppi di esperimentazione ................................................................................................... 5
2.2. Raccolta dati .......................................................................................................................... 5
2.3. Analisi dei dati ....................................................................................................................... 5
3.Risultati ............................................................................................................................................. 8
3.1. Genere dei ragazzi ................................................................................................................. 8
3.2. Lingue che parlano i ragazzi ................................................................................................ 20
3.3. Adulti con i quali vivono a casa .......................................................................................... 27
4. Discussione dei risultati ................................................................................................................. 35
4.1. Genere dei ragazzi ............................................................................................................... 35
4.2. Lingue che parlano i ragazzi ................................................................................................ 39
4.3. Adulti con i quali vivono a casa .......................................................................................... 41
5. Conclusione .................................................................................................................................... 45
6. Bibliografia .................................................................................................................................... 47
Allegati ............................................................................................................................................... 49
1
1. Introduzione. L’intelligenza emotiva.
Questo lavoro di diploma, che è parte di un progetto più ampio al quale partecipano altri studenti
del Master, si interroga su le variabili che influenziano il benessere degli adolescenti.
1.1. Intelligenza emotiva.
Fino alla fine del ventesimo secolo l’intelligenza formava parte della struttura razionale del cervello
umano. Il concetto di Intelligenza Emotiva nacque nel 1990 ad opera di Peter Salovey e Jonh
Mayer, ma fu lo psicologo Daniel Goleman (1996) che, per primo, spiega e rende pubblico l’unione
di questi due concetti: intelligenza intesa come razionalità e emotività che fino a quel momento
sembravano due concetti diversi e quindi non potevano andare insieme. Goleman descrive
l’intelligenza emotiva come la capacità di riconoscere le proprie emozioni, essere in grado di
controllarle e regolarle, aggiungendo pure il concetto di empatia, quindi il riconoscere le emozioni
altrui e la gestione di esse nelle relazioni sociali. Queste capacità, che lo psicologo nordamericano
considera come competenze, possono permettere alle persone di avere sia la gestione di sé stessi sia
la consapevolezza delle proprie ed altrui relazioni sociali.
1.2. Apprendimento sociale ed emotivo.
Come qualsiasi competenza, la conoscenza e la gestione delle proprie emozioni si può imparare. Ci
sono diversi esempi di progetti che lavorano a scuola con l’alfabetismo emotivo, come Goleman e
Gyatso Tenzin lo chiamano (2004, p. 309) Questo apprendimento è molto utile per permettere che i
ragazzi comincino a conoscere e gestire meglio le loro emozioni. Nel testo Emozioni distruttive
(Goleman & Tenzin, 2004), viene spiegato come il progetto PATHS (Strategie per promuovere un
pensiero alternativo, inizialmente creato per bambini sordi) permette ai ragazzi della scuola
elementare non solo di imparare a conoscere le loro emozione, ma anche a nominarle. Se un
bambino è in grado di poter differenziare tra due emozioni simili, ed eventualmente nominarle, la
loro gestione diventa molto più semplice. Questo processo di apprendimento è graduale, all’inizio
nella scuola della infanzia ed elementare i bambini imparano a riconoscere e a nominare le loro
emozioni per esempio con l’aiuto delle storie e del vissuto dei loro personaggi differenziano le loro
emozioni tramite semplici disegni; quando gli studenti arrivano alla scuola media sono in grado di
riflettere sulle proprie emozioni, su quelle degli altri e argomentare sulle implicazioni dei diversi
stati emotivi.
Oscar Sanz Aguilar Peduzzi
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Successivamente, questo progetto voleva mostrare agli studenti che sentirsi di una forma piuttosto
che di un’altra, è assolutamente accettabile; quello che non è giustificabile sono le azioni che
seguono alle emozioni. Uno può arrabbiarsi con un compagno di classe ma questo non significa che
può permettersi di picchiarlo.
1.3. Essere accettato dagli altri.
Essere consapevole delle proprie emozioni e delle emozioni degli altri è importante e può servire
per essere meglio accettato per gli altri e questo per un adolescente, e non solo per lui, può favorire
un aumento del suo benessere. Nel rapporto con i loro compagni ci sono delle differenze tra ragazzi
e ragazze? Questa è la domanda che hanno voluto analizzare in uno studio realizzato nella
Columbia Britannica, Canada (Oberle, Schonert-Reichl & Thomson, 2009). Secondo questi
ricercatori, si possono osservare delle differenze. Le ragazze, per essere accettate, devono mostrare
un elevato grado di empatia, mentre i ragazzi devono manifestare, principalmente, un maggiore
rapporto positivo rispetto ad altre emozioni ad esempio l’ottimismo.
1.4. Avere una vita soddisfacente.
Come ci si può immaginare, le emozioni hanno una componente personale molto importante.
Adesso possiamo inoltre aggiungere che, per gli adolescenti, anche il fattore di genere (femminile,
maschile) può essere determinante. La famiglia, la scuola, gli amici, il rapporto con i compagni,
come possono influenzare il benessere degli adolescenti? In un secondo progetto nella stessa zona
del paese nordamericano, hanno voluto testare l’importanza di queste variabili (Oberle, Schonert-
Reichl & Zumbo, 2010). È stato sottolineato che, se tutti questi fattori influenzano positivamente
l’adolescente, più facilmente questa persona avrà la percezione di avere una vita soddisfacente.
1.5. Lavorare nell’ambiente di vita dell’adolescente.
É importante conoscere l’ambiente dove abitano gli adolescenti, studiare il rapporto che c’è tra
famiglia e scuola, tra amici e compagni d’istituto e permettere che l’educazione emotiva sia una
disciplina integrata pienamente nel percorso scolastico. Tutto ciò può servire per favorire il
benessere degli adolescenti. Questi tipi di progetti si sono sviluppati nella Columbia Britannica,
Canada (Schonert-Reichl, 2007) con ragazzi di età compresa tra 9 e 12 anni. Nel Ticino, un lavoro
simile si è svolto con bambini della scuola elementare. Il progetto di ricerca nominato Chiamale
Il benessere degli adolescenti
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emozioni (Antognazza & Sciaroni, 2009) si è svolto per creare percorsi di educazione socio-emotiva
nella materia di lingua italiana (2009, p. 3).
Alla fine, tutti questi studi hanno la possibilità di comprovare se un adolescente con una percezione
positiva della sua vita ha delle performances migliori a scuola, rispetto agli adolescenti che non
hanno questa visione positiva.
1.6. Domanda di ricerca e ipotesi.
Per sapere come aiutare i preadolescenti a sviluppare tutte le competenze per poter crescere come
persona sono stati eseguiti diversi studi tra cui uno nella Columbia Britannica (A. Schonert-Reichl,
Kimberly; Guhn, Martin; Hymel, Shelley; Hertzman, Clyde; Sweiss, Lina; Gadermann, Anne et. al,
2010) In questo studio vengono considerate diverse variabili per sviluppare una cosiddetta “Misura
di Sviluppo del Benessere nei ragazzi e nei preadolescenti” (Measuring the developmental health
and well-being of children in middle childhood, MDI), come lo sviluppo emozionale e sociale, le
esperienze a scuola e nel doposcuola.
Per questo lavoro di ricerca si pone il seguente quesito: quali variabili sono importanti per poter
spiegare e misurare il benessere dei preadolescenti ticinesi?
Ci sono alcune variabili che segnalano delle differenze tra i ragazzi e queste ci possono permettere
di disegnare un modello di attuazione per misurare il benessere dei preadolescenti. Dallo studio
della Columbia Britannica (Oberle, Eva; A. Schomert-Reichl; D, Zumbo, Bruno, 2010) emerge che
per avere una vita soddisfacente, i preadolescenti devono sviluppare rapporti positivi nella scuola,
con la famiglia e durante le attività del doposcuola. Il progetto di studio ticinese cerca di
considerare alcune di queste variabili come ad esempio: considerare la consapevolezza di sé,
valutare la percezione dell’importanza degli adulti che vivono con i preadolescenti, riflettere sulle
esperienze a scuola e sulle attività del doposcuola.
Queste variabili saranno valutate con un test eseguito dai ragazzi e le ipotesi di questo lavoro sono
le seguenti:
- Ci sono delle differenze tra ragazze e ragazzi nella loro percezione di una vita soddisfacente.
- Poter usare la lingua madre come e quanto facilita nel comunicare le proprie emozioni e per chi
deve servisi di una lingua che non è la propria lingua madre pone dei problemi di comunicazione.
- Gli adulti che vivono con i ragazzi possono influire sulla loro vita,
Oscar Sanz Aguilar Peduzzi
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- I preadolescenti hanno la percezione che i genitori o gli adulti con cui vivono si preoccupano di
più per loro che i docenti e gli altri adulti della scuola.
- La scuola è un luogo dove possono nascere amicizie e dove i ragazzi si sentono parte di un
gruppo.
- Le diverse variabili esaminate permettono di generare un modello che serva per valutare il
benessere degli adolescenti.
Il benessere degli adolescenti
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2. Metodologia.
2.1. Gruppo di sperimentazione.
Lo studio ha coinvolto 661 studenti tra i dieci e i dodici anni del primo e secondo anno della scuola
media in Ticino. Il test lo hanno compilato durante l’ora di classe nel mese di ottobre, 2011.
2.2. Raccolta dati.
I dati quantitativi sono raccolti tramite un questionario. Questo questionario, sviluppato dal
Department of Educational and Counseling Psychology, and Special Education e dalla Faculty of
Education. University of Columbia, ha diversi temi tutti collegati al benessere degli adolescenti:
informazioni personali, sviluppo socioemotivo, relazioni con gli altri, esperienze a scuola, salute,
benessere e tempo libero. Ogni tema ha un numero di item con delle risposte chiuse con tipologia
diversa, ad esempio:
1. A volte i ragazzi devono scegliere tra le risposte: “Per niente”, “Non tanto”, “Non so”, “Un
po’ ”, “Molto”) e possono dare una non risposta, cioè “Non so”.
2. Altre volte i ragazzi hanno l’obbligo di prendere una decisione: “Per niente”, “Un po’ ”,
“Abbastanza”, “Molto”)
3. Un altro tipo di risposta è quella che indica la quantità: “Mai”, “Una”, “Due”, “Tre”,
“Quattro”, “Cinque”. Dove l’ informazione che si cerca è il numero di volte nel quale si
svolge un’attività.
Il questionario è stato compilato in giorni diversi a dipendenza della griglia oraria del gruppo.
2.3. Analisi dei dati.
I dati quantitativi del questionario sono analizzati tramite un software di calcolo, e di analisi
statistico.
Calcolo delle medie e analisi statistico.
La variabile da considerare è la media delle risposte. Per poter fare questi calcoli, ad ogni risposta
sarà assegnato un valore numerico. Ad esempio: “Per niente” (1), “Non tanto” (2), “Non so” (3),
“Un po’ ” (4), “Molto” (5), “Risposta nulla” (99).
Oscar Sanz Aguilar Peduzzi
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La significazione delle medie calcolate saranno valutate con il test t di uguaglianza delle medie.
L’indice significativo di questo test (un valore assoluto da 0- ), ci permette studiare se le
differenze, e le similitudini delle medie analizzate sono spiegabili alle variabili considerate, oppure
possono essere dovute ad altri variabili. Se la differenza delle medie è significativa con un valore
prossimo a 0 vuol dire che quella differenza può essere spiegata con la variabile analizzata e può
essere escluso che sia legata al caso. Se questo valore è maggiore da 0, nella spiegazione non può
essere escluso che vi sia un intervento di altre variabili o che sia legata al caso.
Argomenti e variabili del test.
I diversi argomenti del test sono: la consapevolezza di sé; ci sono adulti importanti per te (nella
scuola, a casa, tra le persone che frequenti); informazioni su di te, i tuoi amici e la tua scuola;
bullismo e maltrattamenti; salute e benessere; il doposcuola.
a) La consapevolezza di sé. Argomento che cerca di valutare come i preadolescenti sono in grado di
reagire a tutto ciò che succede loro, principalmente a scuola, come ad esempio se dispiace loro
quando qualcuno viene trattato male oppure come valutano la loro vita.
b) Gli adulti importanti. Questo ambito di studio vuole analizzare come i ragazzi percepiscono il
grado di fiducia nei loro confronti, dei diversi adulti della scuola, di casa, oppure tra le persone che
frequentano.
c) Informazioni del ragazzo e dei loro amici. Gli item di questo ambito si riferiscono alla relazione
tra i diversi preadolescenti e come questi ultimi valutano le loro performance a scuola.
d) Bullismo e maltrattamenti. Questa variabile considera quattro livelli di bullismo: fisico, verbale,
sociale e virtuale.
e) Salute e benessere. Ambito che aspira a valutare la percezione che hanno i ragazzi del loro
aspetto fisico e le loro abitudini alimentari come: il tipo di cibo che mangiano, quante volte fanno
colazione durante la settimana, ecc..
f) Il doposcuola. Variabile che considera le diverse attività svolte dai ragazzi nei diversi posti dopo
la scuola.
Il benessere degli adolescenti
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Gruppi di analisi del test.
Per analizzare questi dati, si sono considerati aspetti personali degli adolescenti che possono
influenzare nella loro percezione del benessere come: con quali adulti vive l’adolescente la maggior
parte del tempo, il genere dello studente (femmina, maschio) e la lingua che parla a casa.
a) Gli adulti che vivono con l’adolescente. Per quanto riguarda questo gruppo, essi si sono
classificati in:
- Vivono con i genitori (357 studenti).
- Vivono con diversi adulti (297 studenti). Questo secondo gruppo è molto diverso perché
compone: i genitori, i nonni, gli zii, i fratelli, e altri adulti che possono vivere con i ragazzi.
b) Genere degli adolescenti (maschile, femminile). Il numero di ragazzi (301 studenti), il numero di
ragazze (329 studenti)
c) Lingua che parlano con la famiglia. Le lingue sono classificate:
- Parlano italiano (315 studenti). L’italiano è la lingua veicolare del Canton Ticino. È la
lingua parlata a scuola in tutte le materia tranne tedesco, francese, inglese e latino.
- Parlano altre lingue (310 studenti). In questa classifica sono considerate: il dialetto (ticinese,
napoletano, siciliano, pugliese), le altre lingue della Confederazione Helvetica (tedesco,
francese e retoromance), altre lingue (spagnolo, portoghese, serbo-croato, inglese, pansir…).
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3. Risultati.
I risultati del lavoro sono stati divisi secondo tre grandi ambiti: il genere dei ragazzi, la lingua che
parlano a casa e gli adulti con i quali abitano. Per ognuno di questi ambiti studiati nel test si sono
considerati diversi aspetti: consapevolezza di sé e degli altri, gli adulti importanti nella vita del
preadolescente, gli amici a scuola, gli amici e la scuola, il bullismo, la salute e l’aspetto fisico e il
doposcuola.
3.1. Genere dei ragazzi (femmina e maschio)
Consapevolezza di sé e degli altri.
Se cominciamo a valutare le risposte delle ragazze su questo aspetto, possiamo osservare che in
questi primi 21 item, le risposte “Molto” e “Un po’” sono le più numerose tranne negli item 10, 12,
13, 14, 15, 21, 22 e 23 (allegati 4) dove le risposte “Non so”, “Non tanto” e “Per niente” sono le
risposte più comuni (figure 1, 2).
Figura 1 – Consapevolezza di sé e degli altri (femmina) nei primi 10 item.
Il benessere degli adolescenti
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Figura 2 – Consapevolezza di sé e degli altri (femmina) dall’item 11 all’item 20.
Gli item 2, 7 18 (allegati 4) sono le domande con le risposte più numerose. In tutti i casi la risposta
“Molto” supera il 60 % . La risposta “Per niente” invece è quella che ha il valore più basso, negli
item 2 e 8 ha un valore appena del 1% delle risposte (figura 3, 4).
Per quanto riguarda i ragazzi, le loro risposte tutto sommato sono molto simili a quelle delle
ragazze. Le risposte “Molto” e “Un po’” generalmente sono quelle che hanno i valori più elevati,
ma nelle domande 10, 13, 14, 15, 21, 22 e 23 i preadolescenti maschi scelgono “Non so”, “Non
tanto” e “Per niente” come risposta più comune. Per le ragazze, gli item 2, 7 e 18 sono quelli che
hanno un valore circa 60 %, mentre la risposta “Per niente” è la risposta più bassa con valori del 1
% negli item 7, 8 e 9.
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C ons apevolez a di s e e deg li altri (mas c hio)
0% 20% 40% 60% 80% 100%
item 1
item 2
item 3
item 4
item 5
item 6
item 7
item 8
item 9
item 10
nulla
Molto
Un po'
Non s o
Non tanto
P er niente
Figura 3 – Consapevolezza di sé e degli altri (maschio) nei primi 10 item.
Figura 4 – Consapevolezza di sé e degli altri (maschio) dall’item 11 all’item 20.
Il benessere degli adolescenti
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Tra femmine e maschi non ci sono chiare differenze nelle loro risposte nell’ambito della
consapevolezza di sé e degli altri. Tutto sommato le domande con risposte più diverse sono l’item 2
e l’item 15. Nel caso del primo item le ragazze hanno risposto “Molto” circa un 75 %, invece nei
ragazzi la risposta “Molto” supera appena il 55 %. Nella seconda domanda, la risposta più
numerosa delle preadolescenti è “Un po’” con il 27 %. La risposta più numerosa dei preadolescenti
è “Per niente” con un 40 % .
Gli adulti importanti nella vita del preadolescente.
Cominciamo a considerare le ragazze. Secondo le risposte delle preadolescenti un 62 % pensa che
ci sono degli adulti importanti nella loro scuola. Nei ragazzi il valore è simile con un 57 % (figura
5, 6).
C i s ono adulti importanti per te a s c uola?
(femmina)
38%
62%
No
S i
Figura 5– Ci sono adulti importanti per te a scuola (femmina).
C i s ono adulti importanti per te a s c uola?
(mas c hio)
43%
57%No
S i
Figura 6 – Ci sono adulti importanti per te a scuola (maschio).
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Se osserviamo le risposte a domande più specifiche; se questi adulti si preoccupano davvero, se
crede che il preadolescente ce la farà, oppure se ascolta il giovane (item dal 25 al 34). Nelle ragazze
le risposte più comuni sono “Molto” e “Abbastanza”. Questo è molto chiaro quando gli adulti sono i
genitori oppure gli adulti di casa, dove le risposte “Molto” superano sempre il 70 %, mentre queste
risposte positive diminuiscono se gli adulti considerati sono a scuola. In queste domande 25, 26, 27
(allegati 4) le risposte “Per niente” e “Un po’” sono più generalizzate, un 30 % degli item 25 (figura
7, 8).
Figura 7 – Ci sono adulti che si preoccupano per te nella scuola (femmina).
Figura 8 – Ci sono adulti che si preoccupano per te a casa (femmina).
Il benessere degli adolescenti
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Per quanto riguarda i ragazzi, le risposte più comuni, come per le ragazze, sono “Molto” e
“Abbastanza”. I valori massimi di queste risposte si osservano con gli adulti di casa, dove la
risposta “Molto” raggiunge punte di circa il 70 %. Mentre negli item 25, 26, 27 le risposte “Per
niente” e “Un po’” sono più generalizzate, un 30 % delle risposte negli item 25. Questo si osserva
anche nel comportamento delle ragazze (figura 9, 10).
Figura 9 – Ci sono adulti che si preoccupano per te nella scuola (maschio).
Figura 10 – Ci sono adulti che si preoccupano per te a casa (maschio).
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Le differenze tra le ragazze e i ragazzi si possono osservare in due gruppi di risposte. Il primo
gruppo sono le domande che riguardano gli adulti di casa. In questo aspetto le ragazze sono più
positive che i ragazzi. Il secondo gruppo di domande corrisponde agli adulti che i preadolescenti
frequentano. Anche in questo caso le risposte “Molto” sono più numerose nelle ragazze, con valori
circa un 60%, mentre nei ragazzi questi valori rimangono vicini al 50 % (figura 11, 12).
Figura 11 – Ci sono adulti che si preoccupano per te tra le persone che frequenti (femmina).
Figura 12 – Ci sono adulti che si preoccupano per te tra le persone che frequenti (maschio).
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Gli amici a scuola.
L’argomento degli “amici a scuola” ha come caratteristica principale il fatto che in quasi tutte le
domande sottoposte le risposte sono “Molto”. Anzi, si può aggiungere che nel caso delle ragazze
quasi tutti gli item superano il 50 % della risposta positiva. Soltanto gli item 48, e gli item 50
(Allegati 4) ha valori più elevati delle risposte “Un po’” e “Non so”. Per quanto riguarda i ragazzi, i
dati sono molto simili sia come risposte, la più comune è “Molto”, sia come valori osservati; nella
gran maggioranza infatti, i valori superano il 50 %. Per le preadolescenti gli item 48 e 50 sono gli
unici in cui le risposte “Un po’” e “Non so” sono più elevate (figura 13, 14).
S u di te, i tuoi amic i e la s c uola
(femmina)
0% 20% 40% 60% 80% 100%
item 44
item 45
item 46
item 47
item 48
item 49
item 50
item 51
Nulla
Molto
Un po'
Non s o
Non tanto
P er niente
Figura 13 – Su di te, i tuoi amici e la scuola (femmina).
S u di te, i tuoi amic i e la s c uola
(mas c hio)
0% 20% 40% 60% 80% 100%
item 44
item 45
item 46
item 47
item 48
item 49
item 50
item 51
Nulla
Molto
Un po'
Non s o
Non tanto
P er niente
Figura 14 – Su di te, i tuoi amici e la scuola (maschio).
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Le differenze tra ragazze e ragazzi si possono riassumere nell’item 40 (Allegati 4). In tutti due i casi
la risposta maggioritaria è stata “Molto”, ma le preadolescenti hanno risposto alla domanda con un
83 % , mentre i ragazzi con un 64 % (figura 15, 16).
S u di te, i tuoi amic i e la s c uola
(femmina)
0% 20% 40% 60% 80% 100%
item 37
item 38
item 39
item 40
item 41
item 42
item 43
Nulla
Molto
Un po'
Non s o
Non tanto
P er niente
Figura 15 – Su di te, i tuoi amici e la scuola (femmina).
S u di te, i tuoi amic i e la s c uola
(mas c hio)
0% 20% 40% 60% 80% 100%
item 37
item 38
item 39
item 40
item 41
item 42
item 43
Nulla
Molto
Un po'
Non s o
Non tanto
P er niente
Figura 16 – Su di te, i tuoi amici e la scuola (maschio).
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Bullismo e maltrattamenti.
Alle quattro domande che fanno riferimento al bullismo ed ai maltrattamenti (Allegati 4), le
preadolescenti hanno risposto per lo più “Mai” e “Una o due volte”. All’opzione “Mai” hanno
riposto più di un 40 % in tutti gli item. Per quanto riguarda i preadolescenti, “Mai” è stata l’opzione
più scelta tra tutte, come per le ragazze. I valori delle risposte nei ragazzi sono anche simili, si
osserva che la media della risposta “Mai” è circa un 40 % (figura 17, 18).
D urante l'anno s c olas tic o ti è s uc c es s o di es s ere maltrattato
(femmina)
0% 20% 40% 60% 80% 100%
item 53
item 54
item 55
item 56
nulla
P iù volte a s ettimana
C irca ogni s ettimana
C irca ogni mes e
Una o due volte
Mai
Figura 17 – Ti è successo di essere maltrattato (femmina).
D urante l'anno s c olas tic o ti è s uc c es s o di es s ere maltrattato
(mas c hio)
0% 20% 40% 60% 80% 100%
item 53
item 54
item 55
item 56
nulla
P iù volte a s ettimana
C irc a ogni s ettimana
C irc a ogni mes e
Una o due volte
Mai
Figura 18 – Ti è successo di essere maltrattato (maschio).
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Le differenze tra ragazzi e ragazze si trovano nell’item 53 (Allegati 4). Tra le ragazze ha riposto
“Mai” circa un 60 %, mentre tra i ragazzi ha risposto un 45 % (figura 17, 18).
Salute e aspetto fisico.
Su questo argomento sia le ragazze che i ragazzi considerano giusta la loro massa corporale (item
59) con valori a questa risposta superiori al 60 %, mentre alla domanda se gli piace il loro aspetto
fisico (item 60) le risposte di entrambi i sessi si osservano tra “Ogni tanto”, “Spesso” e “Sempre”, e
tutte queste risposte hanno percentuali attorno al 30 % (figura 19).
C ome valuti la tua mas s a c orporea
0% 20% 40% 60% 80% 100%
Molto s ottopes o
Un po' s ottopes o
G ius ta
Un po' s ovrapes o
Molto s ovrapes o
Nulla
mas chio
femmina
Figura 19 – Come valuti la tua massa corporea.
Il benessere degli adolescenti
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Il dopo scuola.
Nell’ambito di studio “dopo scuola” si osserva che sia tra le ragazze che tra i ragazzi, le due opzioni
più scelte come risposta sono “Mai” e “Una volta”, con percentuali che vanno tra i valori del 40% a
oltre 80 %. Tuttavia nell’item 67a (Allegati 4) tutti due sessi rispondono “Cinque volte” nel 65 %
dei casi (figura 20, 21).
La differenza principale che si osserva nelle risposte sono negli item 68d e 68e (Allegati 4).
Entrambi fanno riferimento alla pratica sportiva. Mentre le ragazze rispondono “Mai” con
percentuali di oltre il 60%, i ragazzi fanno una differenziazione tra lo sport individuale e lo sport
collettivo. La risposta “Mai” per lo sport individuale, item 68d, raggiunge un valore del 56 %,
mentre la risposta per lo sport collettivo, item 68e, ha una percentuale del 31 % (figura 20, 21).
Quante volte nell'ultima s ettimana hai pres s o parte a:
(femmina)
0% 20% 40% 60% 80% 100%
item 68.a
item 68.b
item 68.c
item 68.d
item 68.e
Nulla
C inque
Quattro
Tre
Due
Una
Mai
Figura 20 – Come valuti la tua massa corporea.
Quante volte nell'ultima s ettimana hai pres s o parte a:
(mas c hio)
0% 20% 40% 60% 80% 100%
item 68.a
item 68.b
item 68.c
item 68.d
item 68.e
Nulla
C inque
Quattro
Tre
Due
Una
Mai
Figura 21 – Come valuti la tua massa corporea.
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3.2. Lingue che parlano i ragazzi (Italiano e altra lingua)
Consapevolezza di sé e degli altri.
Su questo argomento, gli allievi che hanno l’italiano come lingua madre rispondono maggiormente
“Un po’” e “Molto”. I valori più elevati si possono osservare negli item 2, 7, 18 (figura 22, allegati
2.2). La percentuale di “Molto” supera il 60 %. Gli allievi che hanno un’altra lingua come lingua
madre rispondono con un modello e con valori simili ai loro compagni di lingua italiana, senza
osservare delle chiare differenze.
Figura 22 – Consapevolezza di sé e degli altri (lingua italiana).
Il benessere degli adolescenti
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Gli adulti importanti nella vita del preadolescente.
Per quanto riguarda gli adulti importanti nella vita del preadolescente, gli allievi di lingua italiana
rispondono con una percentuale di circa il 60 % che a scuola c’è un adulto importante per loro.
Quando il test differenzia tra adulti a scuola, a casa e altri adulti, questi ragazzi considerano che gli
adulti che credono davvero che ce la faranno, che si preoccupano davvero per loro sono gli adulti
di casa. I valori della riposta “Molto” superano il 70 %negli item che fanno riferimento agli adulti di
casa (figura 23).
Figura 23 – Ci sono degli adulti che si preoccupano per te a casa (lingua italiana).
Gli studenti che hanno un'altra lingua madre, tutto sommato, rispondono comee i ragazzi di lingua
madre italiana. Nell’unica domanda dove si possono osservare delle differenze è nell’item 25. La
differenza fondamentale è che i preadolescenti di un'altra lingua hanno meno fiducia negli adulti
della scuola che i ragazzi di lingua italiana. I primi infatti rispondono “Per niente” in un 33 %, la
percentuale degli altri studenti è circa 25 % (figura 24, 25).
Oscar Sanz Aguilar Peduzzi
22
Figura 24 – Ci sono degli adulti che si preoccupano per te nella scuola (lingua italiana).
Figura 25 – Ci sono degli adulti che si preoccupano per te nella scuola (altra lingua).
Il benessere degli adolescenti
23
Gli amici a scuola.
Per quanto concierne l’argomento “gli amici a scuola”, le risposte che danno i ragazzi di lingua
madre italiana sono molto simili alle risposte dei ragazzi di un'altra lingua. La risposta “Molto” è la
più numerosa in quasi tutti gli item con percentuali superiori a 40 %. Questo tuttavia, non succede
nelle domande 47, 48 e 50, dove le risposte più numerose sono “Non so” e “Un po’ ”. Le domande
47 e 48 fanno riferimento all’altruismo tra i compagni di scuola, mentre l’item 50 è più personale
(figura 26).
S u di te, i tuoi amic i e la s c uola
(ling ua italiana)
0% 20% 40% 60% 80% 100%
item 44
item 45
item 46
item 47
item 48
item 49
item 50
item 51
Nulla
Molto
Un po'
Non s o
Non tanto
P er niente
Figura 26 – Su di te, i tuoi amici e la scuola (lingua italiana).
Oscar Sanz Aguilar Peduzzi
24
S u di te, i tuoi amic i e la s c uola
(altra ling ua)
0% 20% 40% 60% 80% 100%
item 44
item 45
item 46
item 47
item 48
item 49
item 50
item 51
Nulla
Molto
Un po'
Non s o
Non tanto
P er niente
Figura 27 – Su di te, i tuoi amici e la scuola (altra lingua).
Bullismo e maltrattamenti.
Per quanto riguarda all’argomento del “bullismo e i maltrattamenti”, i ragazzi di lingua madre
italiana rispondono principalmente “Mai” negli item 53, 54 e 56. Le percentuali superano sempre il
40 %, nella domanda 56 questa risposta supera il 80 %. Nella domanda 54 la percentuale della
risposta “Una o due volte” 40 %, è più alta che la risposta “Mai” (figura 28).
D urante l'anno s c olas tic o ti è s uc c es s o di es s ere maltrattato
(ling ua italiana)
0% 20% 40% 60% 80% 100%
item 53
item 54
item 55
item 56
nulla
P iù volte a s ettimana
C irc a ogni s ettimana
C irc a ogni mes e
Una o due volte
Mai
Figura 28 – Durante l’anno scolastico ti è successo di essere maltrattato (lingua italiana).
Il benessere degli adolescenti
25
Nel gruppo dei ragazzi che hanno un'altra lingua madre, la risposta “Mai” è sempre la più
numerosa, con percentuale circa un 50 %; nell’item 56, come per gli allievi di lingua italiana, questa
risposta supera il 80 % (figura 29).
D urante l'anno s c olas tic o ti è s uc c es s o di es s ere maltrattato
(altra ling ua)
0% 20% 40% 60% 80% 100%
item 53
item 54
item 55
item 56
nulla
P iù volte a s ettimana
C irca ogni s ettimana
C irca ogni mes e
Una o due volte
Mai
Figura 29 – Durante l’anno scolastico ti è successo di essere maltrattato (altra lingua).
Salute e aspetto fisico.
Tutti i preadolescenti, non importa quale lingua parlano, considerano “Giusta” la loro massa
corporea, con percentuali circa del 70 %. Quando le domande fanno riferimento all’aspetto fisico, in
entrambi i casi le risposte “Giusta”, “Un po’ sovrappeso” e “Molto sovrappeso” hanno percentuali
simile, circa il 30 %.
Oscar Sanz Aguilar Peduzzi
26
Figura 30 – Ti piace il tuo aspetto fisico.
Il dopo scuola.
Per quanto riguarda “il dopo scuola” si osserva che entrambi i gruppi, i preadolescenti che hanno
l’italiano come lingua madre e i preadolescenti che hanno un'altra lingua madre, rispondono “Mai”
con percentuali che fluttuano tra circa il 40 % a circa 80 %. Ci sono soltanto due item con risposte
diverse. Nell’item 67d la risposta più numerosa è “Una volta”, mentre nel item 67a circa il 70 % dei
ragazzi di entrambi gruppi hanno risposto “Cinque Volte” (figura 31, 32).
Quante volte alla s ettimana ti rec hi nei s eg uenti pos ti dopo la s c uola
(italiano)
0% 20% 40% 60% 80% 100%
item 67.a
item 67.b
item 67.c
item 67.d
item 67.e
item 67.f
item 67.g
Nulla
C inque
Quattro
Tre
Due
Una
Mai
Figura 31 – Quante volte alla settimana ti rechi nei seguenti posti dopo la scuola (italiano).
Il benessere degli adolescenti
27
Quante volte alla s ettimana ti rec hi nei s eg uenti pos ti dopo la s c uola
(altre ling ue)
0% 20% 40% 60% 80% 100%
item 67.a
item 67.b
item 67.c
item 67.d
item 67.e
item 67.f
item 67.g
Nulla
C inque
Quattro
Tre
Due
Una
Mai
Figura 32 – Quante volte alla settimana ti rechi nei seguenti posti dopo la scuola (altre lingue).
3.3. Adulti con i quali vivono a casa (vivere con i genitori, vivere con diversi adulti)
Consapevolezza di sé e degli altri.
Su questo argomento i preadolescenti, che abitano con i genitori, rispondono con le percentuali più
alte “Molto” e “Un po’ ”. In alcuni casi i valori sono molto elevati come negli item 2, 7 e 18 dove la
risposta “Molto” supera il 60 %. Ci sono Tuttavia delle domande che hanno altre risposte, ad
esempio, negli item 10, 21, 22 e 23 sono le risposte “Per niente” e “Non tanto” quelle che hanno i
valori più elevati, con percentuali che vanno dal 37 % (“Non tanto”) nella domanda 10 al 49 %
(“Per niente”) nella domanda 21 (figura 33, 34, allegati 3.2).
Il gruppo di ragazzi, che vivono con diversi adulti, hanno risposto a questo argomento con
percentuali molto simili a quelle sopra descritte, sia per le risposte “Molto” e “Un po’ ”, come per le
risposte “Per niente” e “Non tanto”
Oscar Sanz Aguilar Peduzzi
28
Figura 33 – Consapevolezza di sé e degli altri (vivere con i genitori).
Figura 34 – Consapevolezza di sé e degli altri (vivere con diversi adulti).
Il benessere degli adolescenti
29
Gli adulti importanti nella vita del preadolescente.
Per quanto riguarda le domande su gli adulti importanti nella vita del preadolescente, tutti due i
gruppi rispondono che a scuola hanno degli adulti che sono importanti, con percentuali del 57 % nei
ragazzi che vivono con i genitori e del 61 % per i ragazzi che vivono con diversi adulti. In entrambi
i gruppi le risposte sono molto simili quando fanno riferimento sia agli adulti che vivono con loro,
sia alle persone adulte che frequentano. Le percentuali della risposta “Molto”, negli item dal 28 al
31 (adulti di casa) sono sempre superiore al 60 %. Questa risposta è superiore al 50 % negli item
che fanno riferimento agli adulti che i preadolescenti frequentano.
Ci sono delle differenze nelle risposte agli item 25. Per i ragazzi, infatti, che vivono con i genitori,
le percentuali più elevate sono per le risposte “Per niente” e “Un po’ ” circa un 30 %. Per gli
studenti, invece, che vivono con diversi adulti la risposta con una valore più elevato è “Abbastanza”
un 30 % (figura 35, 36).
Figura 35 – Ci sono degli adulti che si preoccupano per te nella scuola (vivere con i genitori).
Oscar Sanz Aguilar Peduzzi
30
Figura 36 – Ci sono degli adulti che si preoccupano per te nella scuola (vivere con diversi adulti).
Gli amici a scuola.
Le risposte “sugli amici a scuola” sono simili in entrambi gruppi, sia per chi vive con i genitori, sia
per chi vive con altri adulti. In quasi tutti gli item la risposta è stata “Molto” con percentuali di circa
un 40 %; meno negli item 49 e 50 dove i ragazzi rispondono più frequentemente “Un po’ ”. Si
osservano, tuttavia, percentuali di circa il 70 % e del 80 % con la risposta “Non tanto” negli item 37
e 38 (figura 37, 38).
Il benessere degli adolescenti
31
S u di te, i tuoi amic i e la s c uola
(vivere c on i g enitori)
0% 20% 40% 60% 80% 100%
item 37
item 38
item 39
item 40
item 41
item 42
item 43
Nulla
Molto
Un po'
Non s o
Non tanto
P er niente
Figura 37– Ci sono degli adulti che si preoccupano per te nella scuola (vivere con i genitori).
S u di te, i tuoi amic i e la s c uola
(vivere c on divers i adulti)
0% 20% 40% 60% 80% 100%
item 37
item 38
item 39
item 40
item 41
item 42
item 43
Nulla
Molto
Un po'
Non s o
Non tanto
P er niente
Figura 38 – Ci sono degli adulti che si preoccupano per te nella scuola (vivere con diversi adulti).
Oscar Sanz Aguilar Peduzzi
32
Bullismo e maltrattamenti.
Le risposte che osserviamo sul “bullismo e i maltrattamenti” mantengono l’andamento osservato
negli altri argomenti, cioè entrambi i gruppi (vivere con i genitori, vivere con diversi adulti) danno
delle risposte simili. Negli item 53, 55, 56 la risposta “Mai” ha delle percentuali tra il 48 %
(bullismo sociale) al 88 % (bullismo virtuale). Per quanto riguarda l’item 54 (bullismo verbale) i
preadolescenti che vivono con diversi adulti rispondono quasi con la stessa percentuale sia per“Una
o due volte” che per “Mai”, la prima risposta ha un 41 % mentre nella seconda si osserva un 40 %
(figura 39, allegati 3.20).
D urante l'anno s c olas tic o ti è s uc c es s o di es s ere maltrattato
(vivere c on divers i adulti)
0% 20% 40% 60% 80% 100%
item 53
item 54
item 55
item 56
nulla
P iù volte a s ettimana
C irca ogni s ettimana
C irca ogni mes e
Una o due volte
Mai
Figura 39 – Durante l’anno scolastico ti è successo di essere maltrattato (vivere con diversi adulti).
Il benessere degli adolescenti
33
Salute e aspetto fisico.
Per quanto riguarda la salute e l’aspetto fisico gli adolescenti, indipendentemente del gruppo
(vivono con i genitori, vivono con diversi adulti), circa il 70 % ha risposto che considerano giusta la
loro massa corporea. Le risposte, invece, alla domanda se “gli piace il loro aspetto fisico”, le
risposte si ripartono tra “Sempre, Spesso e Ogni tanto” In tutti tre i casi le percentuali osservate
sono circa il 30 % (figura 40).
T i piac e il tuo as petto fis ic o
0% 20% 40% 60% 80% 100%
Mai
Quas i mai
Ogni tanto
S pes s o
S empre
Nulla
vivere c on divers i adulti
vivere c on i genitori
Figura 40 – Durante l’anno scolastico ti è successo di essere maltrattato (vivere con diversi adulti).
Il dopo scuola.
Se facciamo l’analisi su “il dopo scuola”, si osserva che entrambi i gruppi, (preadolescenti che
vivono con i genitori, preadolescenti che vivono con diversi adulti), rispondono “Mai” con
percentuali che fluttuano tra circa il 40 % a circa 80 %. Ci sono soltanto due item con risposte
diverse. Nell’item 67d la risposta più numerosa è “Una volta”, mentre che nel item 67a si osserva
una differenza; infatti mentre che i ragazzi che vivono con i genitori hanno risposto circa un 70 %
che ritornano a casa “Cinque volte”, mentre i preadolescenti che vivono con diversi adulti hanno
risposto che ritornano a casa “Cinque volte”, meno del 60 % (figura 41, 42).
Oscar Sanz Aguilar Peduzzi
34
Quante v olte alla s ettimana ti rechi nei s eg uenti pos ti dopo la s cuola
(v iv ere con g enitori)
0% 20% 40% 60% 80% 100%
item 67.a
item 67.b
item 67.c
item 67.d
item 67.e
item 67.f
item 67.g
Nulla
C inque
Quattro
Tre
Due
Una
Mai
Figura 41 – Quante volte alla settimana ti rechi nei seguenti posti dopo la scuola (vivere con i genitori).
Quante v olte alla s ettimana ti rechi nei s eg uenti pos ti dopo la s cuola
(v iv ere con div ers i adulti)
0% 20% 40% 60% 80% 100%
item 67.a
item 67.b
item 67.c
item 67.d
item 67.e
item 67.f
item 67.g
Nulla
C inque
Quattro
Tre
Due
Una
Mai
Figura 42 – Quante volte alla settimana ti rechi nei seguenti posti dopo la scuola (vivere con diversi adulti).
Il benessere degli adolescenti
35
4. Discussione dei risultati.
Dopo aver descritto i risultati del lavoro, si può osservare che tutto sommato non si notano delle
differenze tra i gruppi (genere dei preadolescenti, lingua che parlano i ragazzi, adulti che vivono
con loro) riguardo i diversi argomenti (consapevolezza di sé, adulti importanti, amici a scuola…).
4.1. Genere dei preadolescenti (maschio e femmina)
Consapevolezza di sé.
Le risposte sulla consapevolezza di sé hanno la caratteristica di non mostrare delle evidenti
differenze tra ragazze e ragazzi, tranne alcuni item dove le differenze sono più accentuate (item 2,
item 15, item 21).
Tabella 1 – Test t di uguaglianza delle medie (item 2, item 15, item 21)
Test t di uguaglianza delle medie
Sig. (2-code)
Differenza fra
medie
Differenza
errore
standard
Item 2. Mi dispiace quando vedo qualcuno che viene
trattato male.
0,000 -0,300 0,066
Item 15. Ho paura di essere presso in giro. 0,000 0,584 0,111
Item 21. Ho consolato qualcuno che era triste 0,000 -0,504 0,091
Ad esempio, alle ragazze dispiace di più vedere che qualcuno viene trattato male e sono molto più
sensibili se sono prese in giro; con delle differenze meno evidenti, le ragazze hanno consolato più
volte qualcuno quando era triste. Questi comportamenti si potrebbero spiegare perché le
preadolescenti, diversamente dei ragazzi, sono più consapevoli delle emozioni altrui ed esprimono
più facilmente un senso di empatia verso i loro compagni per essere accettate (Oberle, Schonert-
Reichl & Thomson, 2009).
Oscar Sanz Aguilar Peduzzi
36
Gli adulti importanti nella vita del preadolescente.
I preadolescenti, maschi e femmine, hanno una stessa percezione della fiducia che gli adulti che
sono vicini a loro gli dimostrano. In questo senso, le differenze si osservano verso gli adulti con cui
sono in contatto i ragazzi, ad esempio, i preadolescenti considerano che gli adulti di casa hanno una
grande fiducia in loro, mentre non è così evidente la percezione di fiducia che gli studenti sentono
dai docenti e degi adulti a scuola. Una certa differenza tra femmine e maschi si può osservare,
tuttavia, negli item 32 e 33.
Tabella 2 – Test t di uguaglianza delle medie (item 32, item 33)
Test t di uguaglianza delle medie
Sig. (2-code)
Differenza fra
medie
Differenza
errore
standard
Item 32. Tra le persone che frequento c’è un adulto che
si preoccupa davvero per me.
0,017 -0,187 0,078
Item 33. Tra le persone che frequento c’è un adulto che
crede che ce la farò.
0,003 -0,203 0,069
In questi due item si osserva che i preadolescenti maschi ritengono che ci sono più adulti, tra le
persone che frequentano, che si preoccupano davvero per loro e che pensano che ce la farà. È
importante costatare, sebbene questa sia una percezione soggettiva, questa differenza tra entrambi
generi (maschi, femmina); in questo aspetto è importante come gli adulti aiutano i preadolescenti ad
avere un senso di vita soddisfacente (Oberle, Schonert-Reichl & Zumbo, 2010).
Il preadolescente e gli amici a scuola
Questo argomento mostra alcune differenze tra femmine e maschi, ma in genere ci sono più aspetti
comuni che differenze osservate. Le relative differenze che si osservano sono collegate agli item
che chiedono sui rapporti personali e di amicizia come gli item 39, 41. Le ragazze si sentono più
vicine a un gruppo di amici e hanno qualcuno a cui raccontare tutto, i ragazzi, invece, non sembrano
così attaccati a qualcuno, sia un gruppo, sia una persona.
Il benessere degli adolescenti
37
Tabella 3 – Test t di uguaglianza delle medie (item 37, item 39, item 41)
Test t di uguaglianza delle medie
Sig. (2-code)
Differenza fra
medie
Differenza
errore
standard
Item 37. Mi sento parte di un gruppo di amici che fanno
delle cose insieme.
0,059 0,154 0,081
Item 41. Ho un amico a chi posso raccontare tutto. 0,000 -0,377 0,092
Come è già stato accennato prima (Oberle, Schonert-Reichl & Thomson, 2009), i rapporti di
amicizia tra i ragazzi é diverso che tra le ragazze.
Bullismo e maltrattamenti.
Per quanto riguarda “il bullismo e i maltrattamenti”, si osservano differenze tra il tipo di bullismo e
maltrattamenti che sono successi durante l’anno scolastico. Il bullismo virtuale è praticamente nullo
o quasi inesistente, i maltrattamenti verbali e sociali sono invece molto più frequenti nei ragazzi che
nelle ragazze. Per quello che concerne gli item 53 si osservano delle differenze tra genere femminile
e maschile. Si osserva che il bullismo fisico è più presente nei ragazzi che nelle ragazze.
Tabella 4 – Test t di uguaglianza delle medie (item 53)
Test t di uguaglianza delle medie
Sig. (2-code)
Differenza fra
medie
Differenza
errore
standard
Item 53. Qualcuno ti ha, per esempio: colpito,
spintonato, picchiato, tirato un calcio, sputato addosso,
danneggiato o presso le tue cose senza permesso.
0,000 0,290 0,078
Salute e aspetto fisico.
Su l’argomento della salute e l’aspetto fisico si può osservare che le risposte di entrambi i generi
sono molto simili, sia nella valutazione dell’aspetto fisico che nella massa corporea. Ci sono tuttavia
Oscar Sanz Aguilar Peduzzi
38
delle piccole differenze. Nell’item 59 le ragazze considerano di più che hanno un peso giusto,
mentre nella valutazione dell’aspetto fisico, item 60, sono i ragazzi che fanno una valutazione più
positiva.
Tabella 5 – Test t di uguaglianza delle medie (item 59, 60)
Test t di uguaglianza delle medie
Sig. (2-code)
Differenza fra
medie
Differenza
errore
standard
Item 59. 0,435 -0,039 0,050
Item 60. 0,003 0,269 0,091
Per poter spiegare queste differenze, l’analisi delle risposte della massa corporea ha un valore di
significazione troppo elevato per trovare le differenze soltanto in questa variabile, mentre che la
valutazione dell’aspetto fisico si può confermare, per il valore di significazione, che i ragazzi hanno
più fiducia del loro aspetto esterno.
Il doposcuola.
L’argomento “il doposcuola” mantiene l’omogeneità che abbiamo già accennato, tra le risposte di
entrambi i gruppi (femmine e maschi). Le differenze si concentrano nei posti dove si recano dopo la
scuola (item 67d) e nelle attività sportive (item 68d, 68e). I ragazzi praticano più sport, soprattutto
quello di squadra; la maggioranza delle ragazze non pratica sport o come massimo una volta alla
settimana mentre vanno a casa delle loro amiche una o due volte alla settimana.
Tabella 6 – Test t di uguaglianza delle medie (item 53)
Test t di uguaglianza delle medie
Sig. (2-code)
Differenza fra
medie
Differenza
errore
standard
Item 67 d. 0,064 -0,184 0,099
Item 68 d. sport individuali con un allenatore (p.es.
nuoto, danza, ginnastica, tennis o altro)?
0,031 -0,367 0,170
Item 68 e. sport di gruppo con allenatore (p.es: calcio) 0,000 1,017 0,110
Il benessere degli adolescenti
39
In questo senso, il dopo scuola è un buon esempio per valutare come si relazionano i preadolescenti
(Oberle, Schonert-Reichl & Thomson, 2009). I ragazzi investono più tempo nello sport, attività che
usano per relazionarsi agli altri. Le ragazze, come analizzato precedentemente, entrano in relazione
con gli altri formando dei gruppi di amici/amiche. È quindi importante conoscere tutte queste
variabili per sostenere e contribuire al benessere dei preadolescenti (Oberle, Schonert-Reichl &
Zumbo, 2010).
4.2. Lingue che parlano i ragazzi (italiano, altre lingue)
Per quanto riguarda alla “consapevolezza di sè” non si sono osservate delle chiare differenze tra i
preadolescenti che parlano italiano come lingua madre e i preadolescenti che parlano un’altra
lingua. In questo ambito (lingua madre) resta la costatazione generale di osservare poche differenze
tra i due gruppi. Le differenze, comunque, si possono osservare negli argomenti di: adulti che si
preoccupano, amici a scuola e bullismo.
Adulti che si preoccupano.
I preadolescenti sottolineano che gli adulti che hanno più fiducia in loro sono quelli che vivono con
i loro, in secondo posto sono gli adulti che frequentano e alla fine gli insegnanti. (item 25, 26, 27)
Su questi item si osservano delle differenze tra gli studenti che parlano italiano e i ragazzi che
hanno un’altra lingua madre. Sembrerebbe che il primo gruppo di studenti percepisco una maggiore
preoccupazione dei maestri per loro.
Tabella 7 – Test t di uguaglianza delle medie (item 25, item 26, item 27)
Test t di uguaglianza delle medie
Sig. (2-code)
Differenza fra
medie
Differenza
errore
standard
Item 25. Nella mia scuola c’è un insegnante o un altro
adulto che si preoccupa davvero per me.
0,203 0,110 0,087
Item 26. Nella mia scuola c’è un insegnante o un altro
adulto crede che ce la farò.
0,233 0,097 0,081
Item 27. Nella mia scuola c’è un insegnante o un altro
adulto che mi ascolta quando ho qualcosa da dire.
0,626 0,038 0,079
Oscar Sanz Aguilar Peduzzi
40
La spiegazione possibile è che quelli che parlano italiano come lingua madre si possono mettere in
gioco più facilmente, mentre gli studenti che non sono di lingua madre italiana, possono fare più
fatica a stabilire un rapporto tra studente e docente. Dobbiamo, tuttavia,considerare che il grado di
significazione è basso; questo può indicare che ci sono altre variabili da considerare per poter
analizzare questo argomento.
Il preadolescente e gli amici a scuola.
Su questo argomento, le differenze emergono di più nel lavoro che si deve svolgere a scuola
piuttosto che nel rapporto con i compagni. Possiamo così osservare che nel item 45 le risposte
variano secondo la lingua madre che parlano i ragazzi. Gli studenti di lingua italiana hanno più
autostima e credono che ce la faranno, gli studenti di altre lingue madre non sono così sicuri di
riuscire nell’impegno scolastico.
Tabella 8 – Test t di uguaglianza delle medie (item 45)
Test t di uguaglianza delle medie
Sig. (2-code)
Differenza fra
medie
Differenza
errore
standard
Item 45. Anche se il lavoro a scuola è duro, ce la farò. 0,184 0,100 0,075
Sebbene il livello di significazione sia abbastanza lontano da 0, ci sono tante variabili da
considerare per poter accettare questa differenza. Possiamo ipotizzare che i ragazzi che non parlano
italiano come lingua madre, si possono più facilmente trovare in difficoltà nei lavori a scuola.
Bullismo e maltrattamenti.
Per quanto riguarda “il bullismo e i maltrattamenti”, possiamo rivedere l’andamento analizzato nel
primo gruppo (genere maschio e genere femmina). La percezione e i successi di bullismo virtuale è
minore che il bullismo sociale e fisico. Nel gruppo di lingua madre italiana osserviamo delle
differenze nelle risposte del bullismo e i maltrattamenti verbali. I ragazzi di lingua madre italiana
hanno subito più maltrattamenti verbali che i compagni di altre lingue madre.
Il benessere degli adolescenti
41
Tabella 9 – Test t di uguaglianza delle medie (item 54)
Test t di uguaglianza delle medie
Sig. (2-code)
Differenza fra
medie
Differenza
errore
standard
Item 54. Qualcuno ti ha, per esempio: insultato, preso
in giro, messo in imbarazzo, minacciato o fatto fare
qualcosa che non volevi.
0,535 0,062 0,099
Per analizzare questo argomento dobbiamo renderci conto che il livello di significazione è basso
infatti l’indice è molto lontano da 0. Questo da spazio alla formulazione di ipotesi. Una possibile
ipotesi sarebbe osservato dal fatto che i ragazzi di lingua italiana possono percepire meglio i diversi
significati della lingua, cosa che gli altri ragazzi fanno più fatica a capire, principalmente se non
parlano bene l’italiano.
4.3. Adulti con i quali vivono a casa (vivere con i genitori, vivere con diversi adulti)
Se consideriamo l’ambito degli adulti con cui i ragazzi vivono, non si sono osservate delle chiare
differenze, nell’ambito della consapevolezza di sé e della salute e l’aspetto fisico, tra i
preadolescenti che vivono con i genitori e coloro che vivono con diversi adulti, ci sono delle
differenze negli altri ambiti. Sebbene la tendenza osservata con gli altri gruppi rimanga, con una
certa omogeneità nelle risposte.
Adulti che si preoccupano.
Come negli altri gruppi (genere dei preadolescenti, lingua madre parlata) gli studenti percepiscono
che gli adulti che hanno più fiducia nella loro performance sono gli adulti che vive con i ragazzi,
mentre quelli che offrono meno fiducia sono gli insegnanti e altri adulti della scuola. (item 25, 26,
27) Su questi item si osservano delle differenze tra i ragazzi che vivono con i genitori e i ragazzi
che vive con diversi adulti. I ragazzi che vivono con i genitori credono che non ci siano docenti che
hanno fiducia in loro, mentre gli altri compagni hanno una percezione più positiva in questo
argomento. Dobbiamo, tuttavia, considerare che il livello di significazione é basso che ci saranno
altre variabile da considerare.
Oscar Sanz Aguilar Peduzzi
42
Tabella 10 – Test t di uguaglianza delle medie (item 25, 26, 27)
Test t di uguaglianza delle medie
Sig. (2-code)
Differenza fra
medie
Differenza
errore
standard
Item 25. Nella mia scuola c’è un insegnante o un altro
adulto che si preoccupa davvero per me.
0,486 0,099 0,142
Item 26. Nella mia scuola c’è un insegnante o un altro
adulto crede che ce la farò.
0,526 -0,085 0,134
Item 27. Nella mia scuola c’è un insegnante o un altro
adulto che mi ascolta quando ho qualcosa da dire.
0,901 -0,016 0,128
I preadolescenti e gli amici a scuola.
Su questo argomento non si osservano delle differenze tra i due gruppi (vivere con i genitori, vivere
con diversi adulti). Si osservano invece delle differenze tra le risposte che offrono questi due gruppi
e gli altri gruppi (genere dei preadolescenti, lingua madre parlata). Queste differenze si osservano
negli item che fanno riferimento agli amici a scuola, come gli item 37 e 38. Se consideriamo i
ragazzi che vivono con i genitori, loro non si sentono parte di un gruppo di amici, invece con la
formazione delle altre classifiche (genere e lingua), i preadolescenti si sentono parte di un gruppo di
amici e fanno cose insieme.
Tabella 11 – Test t di uguaglianza delle medie (item 37)
Test t di uguaglianza delle medie
Sig. (2-code)
Differenza fra
medie
Differenza
errore
standard
Item 37. Mi sento parte di un gruppo di amici che fanno
delle cose insieme.
0,026 -0,365 0,163
Inerente a questo argomento è interessante osservare che il livello di significazione è elevato, quindi
possiamo sottolineare il fatto che quando si analizzano i preadolescenti, considerando gli adulti con
cui vivono (genitori oppure adulti diversi), non si sentono parte di un gruppo di amici.
Il benessere degli adolescenti
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Analizzando invece il genere dei ragazzi (femmina, maschio) oppure la lingua madre parlata
(italiano, altre lingue), questi adolescenti si sentono di formar parte di un gruppo di amici.
Il doposcuola.
L’argomento del “doposcuola” non è diverso dagli altri argomenti, sebbene entrambi i gruppi
rispondono in modo simile ai diversi item, ma si possono osservare delle differenze, sopratutto
quando i ragazzi devono dire dove si recano dopo la scuola. I ragazzi che vivono con i genitori
vanno più frequentemente a casa.
Tabella 12 – Test t di uguaglianza delle medie (item 37)
Test t di uguaglianza delle medie
Sig. (2-code)
Differenza fra
medie
Differenza
errore
standard
Item 67a. Quante volte a settimana ti rechi nei seguenti
posti dopo la scuola? Vado a casa.
0,196 -0,193 0,149
È da notare in questo item, comunque, un basso livello di significazione e questo fa difficile dare
una possibile spiegazione, perché ci saranno diverse variabile a incidere.
Oscar Sanz Aguilar Peduzzi
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Il benessere degli adolescenti
45
5. Conclusioni.
Dopo aver analizzato e valutato le diverse variabili dello studio, si constatano delle tendenze nei
diversi argomenti del test sottoposto che possono favorire l’organizzazione della cosiddetta
“Misura di Sviluppo del Benessere nei ragazzi e nei preadolescenti” (Measuring the developmental
health and well-being of children in middle childhood, MDI),
- Ci sono più similitudini nelle risposte dei preadolescenti che differenze. Questo fatto
permette di considerare i ragazzi come un gruppo affine independentemente dal genere,
dalla lingua madre parlata e dagli adulti con cui vivono.
- In genere i ragazzi considerano che i genitori credono di più in loro rispetto agli altri adulti,
compresi i docenti.
- Ci sono delle differenze sulla consapevolezza di sé e su come relazionarsi. Le ragazze hanno
più empatia e sono più sensibili ai sentimenti degli altri mentre i preadolescenti maschi si
relazionano meglio tramite lo sport, di solito quello di squadre. Queste osservazioni
venivano già citate durante la discussione dei risultati e del lavoro di Oberle, Schonert-
Reichl & Thomson, 2009.
- Non avere l’ italiano come lingua madre tende a diminuire la fiducia nei loro risultati a
scuola.
- Inerente gli adulti che vivono con i giovani, siano essi genitori o diversi adulti, le risposte
analizzate sono simili. Questo ci porta a supporre che per i ragazzi è più importante avere
degli adulti a casa come riferimento che vivere a tutti i costi con i loro genitori.
- Ci sono tuttavia delle limitazioni nella spiegazione di alcune variabili come ad esempio l’
importanza di avere un gruppo di amici a scuola. Durante la discussione abbiamo già
accennato che i ragazzi considerano molto importante formar parte di un gruppo di amici.
Questo potrebbe essere una spiegazione dell’importanza della scuola come luogo dove si
sviluppano dei rapporti di amicizia tra i preadolescenti, considerazione che conferma gli
studi di Oberle, Schonert-Reichl & Zumbo, 2010. Ma questa importanza viene smentita se il
preadolescente esaminato viene analizzato tenendo in considerazione gli adulti con cui vive.
Oscar Sanz Aguilar Peduzzi
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Visto che questo è uno studio realizzato per docenti di scuola media, non possiamo dimenticare il
rapporto tra docenti e allievi. Durante l’analisi dei risultati si è potuto osservare che i ragazzi hanno
una percezione negativa dei loro educatori; i preadolescenti credono che gli adulti della scuola non
abbiano fiducia in loro. Questa percezione apre dei quesiti ai docenti come ad esempio: l’opinione
dei ragazzi ha delle cause oggettive oppure é una loro opinione personale? I docenti possono fare
qualcosa per cambiare questa percezione? Un simile rapporto può influenzare negativamente il
benessere dei preadolescenti?
Questo lavoro, oltre ad offrire una visione generica delle opinioni dei preadolescenti del Ticino,
dovrebbe essere da stimolo per ulteriori progetti al fine di migliorare il benessere degli adolescenti
lasciando strade aperte da approfondire con altre ricerche.
Il benessere degli adolescenti
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6. Bibliografia.
Antognazza, D. & Sciaroni, L. (2009). Progetto di ricerca, Chiamale emozioni. Locarno: Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) – Dipartimento di formazione e apprendimento (DFA). Capire le nostre vite. Strumento di sviluppo per i preadolescenti 2011. (Questionario). Locarno: Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) – Dipartimento di formazione e apprendimento (DFA). Goleman, D. (1996). Intelligenza emotiva. Milano: Rizzoli. Goleman, D. & Gyatso Tenzin (Dalai Lama). (2004). Emozioni distruttive. Liberarsi dai tre veleni
della mente: rabbia, desiderio e illusione. Milano: Mondadori. Oberle, E., Schonert-Reichl, K. A., & Thomson, K. C. (2010). Understanding the link Between Social and Emotional Well-Being and Peer Relations in Early Adolescence: Gender-Specific Predictors of Peer Acceptance. Journal of Youth Adolescence, 39, 1330-1342. Oberle, E., Schonert-Reichl, K. A., & Zumbo, B. D. (2010). Life Satisfaction in Early Adolescence: Personal, Neiborhood, School, Family, and Peer Influences. Journal of Youth Adolescence,
Received: 24 June 2010/ Acepted: 12 October 2010.
Schonert-Reichl, K. A. (2007) Research highlight, Middle Childhood. Inside and Out: The
Psycological and Social World of Children 9-12. Vancouver, B. C: University of British Columbia, Department of Educational and Counseling Psychology, and Special Education – United Way of the Lower Mainland Report.
Questa pubblicazione, Il benessere degli adolescenti, scritta da Oscar Sanz Aguilar Peduzzi, è
rilasciata sotto Creative Commons Attribuzione – Non commerciale 3.0 Unported License.
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Allegato 1. Genere degli estudenti (maschio, femmina)
1.1.
1.2.
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1.3.
1.4.
1.5.
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1.6.
1.7.
1.8.
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1.9.
1.10.
1.11.
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1.12.
1.13.
1.14.
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1.15.
1.16.
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1.17.
1.18.
1.19.
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1.20.
1.21.
1.22.
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1.23.
1.24.
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1.25.
1.26.
1.27.
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1.28.
1.29.
1.30.
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Allegato 2. Lingua madre parlata (italiana, altra lingua)
2.1.
2.2.
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2.3.
2.4.
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2.5.
2.6.
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2.7.
2.8.
2.9.
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2.10.
2.11.
2.12.
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2.13.
2.14.
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2.15.
2.16.
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2.17.
2.18.
2.19.
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2.20.
2.21.
2.22.
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2.23.
2.24.
2.25.
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2.26.
2.27.
2.28.
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Allegato 3. Vivere con adulti (genitori, diversi adulti)
3.1.
3.2.
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3.3.
3.4.
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73
3.5.
3.6.
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3.7.
3.8.
3.9.
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3.10.
3.11.
3.12.
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3.13.
3.14.
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3.15.
3.16.
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3.17.
3.18.
3.19.
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3.20.
3.21.
3.22.
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80
3.23.
3.24.
3.25.
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3.26.
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Allegato 4. Test.
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