III DOPO L’EPIFANIA - parrocchiadisangiorgio.com · “Vita coraggiosa è quella del...
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Foglio settimanale della Parrocchia Beata Vergine Assunta San Giorgio su Legnano
Domenica 22/01/2017
Recapiti: don Antonio Parroco: tel 0331-401051; fax 0331 412482
don Andrea: 338-7874881/Suore:0331 402174/Oratorio: 0331 401570
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RADIO PUNTO (San Vittore Olona) FM HZ 88,150
CALENDARIO LITURGICO
Domenica 22 gennaio 2017
III DOPO L’EPIFANIA
S. Messe ore 17.30-8.00-10.30-17.30
Lunedi 23 Feria
h 8.30 Chiodini Cristina e Giorgio
Martedi 24 s. Francesco di Sales, vescovo e dottore della Chiesa
h 08.30 Vittoria/Carlo e figli
Mercoledi 25 Conversione di san Paolo, apostolo
h 8.30 Castelli Luigi/Vittoria/Natale e Colombo Maria/Conforto Vito e figli/ Aiello Laura h 20.30 Fam. Raimondi
Giovedi 26 Ss. Tomoteo e Tito, vescovi h 8.30 Venerdi 27 B. Manfredo Settala, sacerdote
h 8.30 Briglia Giuseppe/Di Pace Maria Filomena/Vignati Paolo h 18.30 Bracchi Luigia e Bonardi Edoardo Sabato 28 S.Tomaso d’Aquino, sacerdote e dottore della Chiesa h 17.30 Lambertini Carla/Famengo Fiorella/Lenna Andrea Domenica 29 III dopo l’Epifania h 8.00 Guiringhelli Ormea e Biglietti Umberto h 10.30 Pro populo h 17.30 Oricchioni Francesca/Leoluca/Bellavia Antonia/Colombo Giancarlo/Di Salvo Carmela/Lussignoli Roberto/Calcaterra Paolo/Bandera Sandra/Rossi Rosetta
Anno 17 N° 21
La Parola della Domenica Lc 9,10b-17 Il Signore purifichi il nostro cuore e
lo apra alla certezza che egli «ricorda sempre la sua parola san-ta, data ad Abramo». Così prega
oggi la Chiesa e nella prima lettura ricorda le mormorazioni del popo-lo contro Mosè e contro il Signore:
«Stavamo così bene in Egitto, sedu-ti davanti a pentole di carne con pane a volontà!». Anche se erano
schiavi, costretti ai lavori forzati e a uccidere i propri figli! Così anche
noi oggi, se siamo immersi nel pec-cato, forse non ci accorgiamo più
della nostra terribile schiavitù! Ma Dio misericordioso ascolta le loro
lamentele e fa scendere il «pane dal cielo». Per quarant’anni, gli Israeliti si sazieranno ogni giorno di man-
na, vero cibo che «si adattava a tutti i gusti»; ma anche figura del vero «pane del cielo, quello che il Padre mio vi darà» dice Gesù alle folle che gli chiedevano un segno, pensando al suo totale dono di sé, perpetuato nell’Eucaristia. E men-tre san Paolo esorta i Corinzi – e
noi – alla generosità nel soccorrere i poveri, portando a termine la col-letta da loro stessi «voluta» a favo-
re di Gerusalemme, nel Vangelo vediamo Gesù che ha portato con sé i discepoli in disparte, per ripo-sare un poco. Le folle, però, se ne accorgono e lo seguono, assestate della sua parola di vita e desidera-re di essere risanate da tutti i loro
mali. Si fa sera e gli apostoli si pre-occupano di licenziarli, perché pos-
sano sfamarsi nei villaggi vicini. Ma Gesù dice a loro, come a noi
oggi, alle nostre società opulente e consumiste: «Date voi stessi da
mangiare!».
Orari apertura CHIESA PARROCCHIALE
7.00 - 12.00/ 15.00 - 18.30
Anno Pastorale 2016/17
Educarsi al pensiero di Cristo
Maria, speranza e aurora di salvezza del mondo intero
I cristiani non siano
«parcheggiati» ma coraggiosi
“Vita coraggiosa è quella del cristiano”. Lo zelo, il coraggio per andare avanti,
deve essere il nostro atteggiamento da-vanti alla vita, come quelli che si allena-no allo stadio per vincere. “Vivere nel frigo perché tutto rimanga così": “I cri-stiani pigri, i cristiani che non hanno la voglia di andare avanti, i cristiani che
non lottano per fare le cose che cambia-no, le cose nuove, le cose che ci farebbe-ro bene a tutti, se queste cose cambias-sero. Sono i pigri, i cristiani parcheggiati: hanno trovato nella Chiesa un bel par-cheggio. E quando dico cristiani, dico
laici, preti, vescovi… Tutti. Ma ce ne sono di cristiani parcheggiati! Per loro la Chie-sa è un parcheggio che custodisce la vita e vanno avanti con tutte le assicurazioni
possibili. Ma questi cristiani fermi, mi fanno pensare una cosa che da bambino dicevano a noi i nonni: ‘Stai attento che l’acqua ferma, quella che non scorre, è
la prima a corrompersi’”.
Quello che rende i cristiani coraggiosi è la speranza, mentre i “cristiani pigri” non
hanno speranza, sono “in pensione”, dice il Papa. Ed è bello andare in pensio-ne dopo tanti anni di lavoro ma, ammoni-sce, “passare tutta la tua vita in pensio-
ne è brutto!”. La speranza è invece l’àncora a cui aggrapparsi per lottare
anche nei momenti difficili. La speranza è l’àncora: l’abbiamo buttata e noi siamo aggrappati alla corda, ma lì, ma andando lì. Questa è la nostra speranza. Non c’è da pensare: ‘Sì, ma, c’è il cielo, ah che bello, io rimango…’. No. La speranza è
lottare, aggrappato alla corda, per arriva-re là. Nella lotta di tutti i giorni la speran-za è una virtù di orizzonti, non di chiusu-ra! Forse è la virtù che meno si capisce ma è la più forte. La speranza: vivere in speranza, vivere da speranza, sempre guardando avanti con coraggio. ‘Sì, pa-dre - qualcuno di voi potrà dirmi -, ma ci sono momenti brutti, dove tutto sembra buio, cosa devo fare?’. Aggrappati alla
corda e sopporta”.
VOI STESSI
DATE LORO
DA MANGIARE
18. Una mamma alquanto mortificata mi
confida che la figlia è stata avvicinata
da un coetaneo che le ha mostrato sul
telefonino immagini oscene. La signora
è un po’ risentita perché, dice, a scuola
non dovrebbero accadere queste cose.
Queste cose non solo non dovrebbero
accadere a scuola ma ovunque. Baste-
rebbero alcune attenzioni da parte dei
genitori: intanto domando se è proprio
necessario che un ragazzo, anche ado-
lescente, possa usufruire di telefonino
così costoso; è poi necessario che pos-
sa accedere alla rete in ogni momento?;
infine penso che un genitore possa pro-
teggere il cellulare di un minore con i
mezzi oggi a disposizione. Mi tornano in
mente le recenti parole del Papa a
proposito dell’educare:
“Educare è come coltivare un’aiuola di
fiori custodendola dal maltempo,
disinfestandola dai parassiti”.
Domenica 29 gennaio 2017
FESTA DELLA FAMIGLIA UNA FAMIGLIA ACCOGLIENTE
Animazione delle Messe fatta dalle famiglie Dopo la Messa delle 10.30 Festa sul sagrato per i bambini e vendita torte a cura del Mato Grosso per finanziare progetti
di sostegno di famiglie povere in Ecuador ore 12.00 in Oratorio testimonianza di aderenti all’Operazione
Mato Grosso sulla cura degli anziani abbandonati e dei bambini denutriti a Zumbahua in Ecuador
12.30 Pranzo condiviso—Animazione per i bambini zero6—giochi organizzati per le famiglie - ore 17.00 Merenda per tutti
In occasione della Festa della Famiglia viene proposto un
cammino mensile di approfondimento delle tematiche familiari per le coppie di sposi .
Gli incontri si terranno OGNI ULTIMO SABATO DEL MESE con la seguente scansione:
ore 17.30 S. Messa-Cena condivisa-Riflessione
ASPETTIAMO TANTE FAMIGLIE PER FAR EMERGERE IL GRANDE VALORE PROPOSITIVO DELLA FAMIGLIA E PER INDICARLA COME LUOGO DI BELLEZZA E DI
UNA PIU’ AUTENTICA E ALTA UMANITA’
PELLEGRINAGGIO A FATIMA E SANTIAGO DI COMPOSTELLA
da lunedi 24 a sabato 29 aprile 2017 IN BACHECA TROVI IL PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL PELLEGRINAGGIO
Adesioni in sacrestia o in casa parrocchiale compilando la scheda allegata e versando la caparra richiesta.
Contiamo sulla partecipazione di molti a questo evento di comunità. Momento spirituale, culturale, aggregativo
Domenica 22 14.30 Preghiera/Gioco libero/16.15 Merenda
ore 19 in Oratorio Cena per tutti i volontari della
Festa Patronale 2016 (adesioni ad Alessandro Croci)
Martedì 24 gennaio ore 21 in Oratorio
Consiglio dell'Oratorio
Sabato 4 febbraio ore 18.30
Catechismo Giovani
Domenica 5 febbraio ore 15 in Oratorio
Incontro di catechismo per le famiglie di 2a el.
IN OCCASIONE DELLA GIORNATA PER LA VITA DI DOMENICA 5 FEBBRAIO PROPONIAMO IL
PROGETTO GEMMA Adozione prenatale a distanza, sostieni una mamma in
difficoltà e salvi il suo bambino.
11 febbraio 2017
GIORNATA MONDIALE DEL MALATO ore 8.30 s. Messa (anche se è Sabato)
Pregheremo per i malati. Domenica 12 ore 15,30 in Oratorio
Incontro sul tema della giornata.
Invitiamo a questi due momenti i Ministri straordinari dell’Eucaristia e gli aderenti a tutte le Associazioni che si
occupano dei malati. Nonché gli operatori sanitari.
Donne e uomini per la vita nel solco di Santa Teresa di Calcutta
Il coraggio di sognare con Dio Alla scuola di Papa Francesco s’impara a sognare. Spesso nelle udienze fa riferimento
ai sogni dei bambini e dei giovani, dei malati e degli anziani, delle famiglie e delle comunità
cristiane, delle donne e degli uomini di fronte alle scelte importanti della vita. Sognare con
Dio e con Lui osare e agire! Quando il Papa commenta la Parola di Dio al mattino o quando
tiene discorsi nei vari viaggi apostolici, non manca di incoraggiare a sognare in grande. È nota
la sua devozione a san Giuseppe, che considera uomo del “sogno” (Cfr. Mt 1,20.24). Quando
si rivolge alle famiglie, ricorda loro che il sogno di Dio “continua a realizzarsi nei sogni di
molte coppie che hanno il coraggio di fare della loro vita una famiglia; il coraggio di sognare
con Lui, il coraggio di costruire con Lui, il coraggio di giocarci con Lui questa storia, di
costruire un mondo dove nessuno si senta solo, nessuno si senta superfluo o senza un posto”.
I bambini e i nonni, il futuro e la memoria Per Papa Francesco il sogno di Dio si realizza nella storia con la cura dei bambini e dei
nonni. I bambini “sono il futuro, sono la forza, quelli che portano avanti. Sono quelli in cui
riponiamo la speranza”; i nonni “sono la memoria della famiglia. Sono quelli che ci hanno
trasmesso la fede. Avere cura dei nonni e avere cura dei bambini è la prova di amore più
promettente della famiglia, perché promette il futuro. Un popolo che non sa prendersi cura dei
bambini e dei nonni è un popolo senza futuro, perché non ha la forza e non ha la memoria per
andare avanti”2.
Una tale cura esige lo sforzo di resistere alle sirene di un’economia irresponsabile, che
genera guerra e morte. Educare alla vita significa entrare in una rivoluzione civile che
guarisce dalla cultura dello scarto, dalla logica della denatalità, dal crollo demografico,
favorendo la difesa di ogni persona umana dallo sbocciare della vita fino al suo termine
naturale. È ciò che ripete ancora oggi Santa Teresa di Calcutta con il famoso discorso
pronunciato in occasione del premio Nobel 1979: “Facciamo che ogni singolo bambino sia
desiderato”; è ciò che continua a cantare con l’inno alla vita: “La vita è bellezza, ammirala. La
vita è un’opportunità, coglila. La vita è beatitudine, assaporala. La vita è un sogno, fanne una
realtà. … La vita è la vita, difendila”.
Con Madre Teresa La Santa degli ultimi di Calcutta ci insegna ad accogliere il grido di Gesù in croce:
“Nel suo ‘Ho sete’ (Gv 19,28) possiamo sentire la voce dei sofferenti, il grido nascosto dei
piccoli innocenti cui è preclusa la luce di questo mondo, l’accorata supplica dei poveri e dei
più bisognosi di pace”3. Gesù è l’Agnello immolato e vittorioso: da Lui sgorga un “fiume di
vita” (Ap 22,1.2), cui attingono le storie di donne e uomini per la vita nel matrimonio, nel
sacerdozio o nella vita consacrata religiosa e secolare. Com’è bello sognare con le nuove
generazioni una Chiesa e un Paese capaci di apprezzare e sostenere storie di amore esemplari
e umanissime, aperte a ogni vita, accolta come dono sacro di Dio anche quando al suo
tramonto va incontro ad atroci sofferenze; solchi fecondi e accoglienti verso tutti, residenti e
immigrati. Un tale stile di vita ha un sapore mariano, vissuto come “partecipazione alla
feconda opera di Dio, e ciascuno è per l’altro una permanente provocazione dello Spirito. I
due sono tra loro riflessi dell’amore divino che conforta con la parola, lo sguardo, l’aiuto, la
carezza, l’abbraccio”.
In occasione della Giornata per la Vita sul sagrato vendita delle primule.
Il ricavato andrà a sostenere le attività del CENTRO DI AIUTO ALLA VITA
Indagine sull'ora di religione Una scuola con l'anima
La Ricerca presentata ci dice che, in questi ultimi trent’anni, l’Irc ha retto bene alla prova della facoltatività, conservando un tasso di scelta ancora elevato, che solo in alcune realtà – alcune aree del
Centro-Nord, le grandi città, le scuole superiori – presenta situazioni di criticità. Ma un discorso sull’Irc non può essere condotto solo in termini quantitativi, quasi fosse solo una questione di audience;
deve essere affrontato anche sul piano qualitativo. Ed è ciò che la Ricerca consente di fare.
Un primo dato su cui riflettere è la soddisfazione che, al di qua e al di là della cattedra, si registra a proposito dell’Irc. La Ricerca ci dice che gli insegnanti sono contenti di insegnare religione e non pensa-
no di abbandonare questo lavoro; gli studenti che si avvalgono dell’Irc, a loro volta, sono contenti della loro scelta, assegnando a questo insegnamento voti quasi sempre superiori all’8, che nella scuola primaria diventano addirittura un 10 in più della metà dei
casi.
All’epoca della firma del nuovo Concordato pochi avrebbero scommesso sulla tenuta di questo insegnamento, che oggi invece mostra di essere ancora vitale, con un tasso di adesione di poco
inferiore al 90% nella media nazionale. La Cei ha infatti reso note le rilevazioni condotte ogni anno, che mostrano come, nella media nazionale di tutti gli ordini scolastici, da una percentuale del 93,5% registrata nel 1993-94 si sia scesi nel 2015-16 all’87,9% di alunni che si avvalgono dell’Irc. Nel corso degli anni si registra dunque un calo contenuto, con situazioni molto differenziate sul territorio na-zionale: a fronte di un Sud che in venti anni è rimasto stabilmente
intorno al 98%, c’è un Nord sceso ultimamente fino all’82%; inoltre, mentre le scuole dell’infanzia e del primo ciclo si mantengono anco-ra intorno al 90% di adesioni, le scuole secondarie di II grado scen-dono sotto l’82%; un ulteriore fattore di differenziazione è poi costi-tuito dall’urbanizzazione, dato che nelle città capoluogo l’Irc è scelto
in misura nettamente inferiore rispetto alle scuole di provincia. In-somma, un panorama variegato, che a seconda del punto di osser-
vazione può suggerire valutazioni negative o rassicuranti.
Tra i motivi della scelta di avvalersi dell’Irc tende a prevalere l’appartenenza religiosa. Secondo quasi tre quarti degli insegnanti
la tenuta dell’Irc è dovuta soprattutto a questa motivazione e anche il calo delle adesioni è spiegato in circa due terzi dei casi con la pre-
senza di stranieri con diversa appartenenza religiosa.
Anche gli studenti confermano questa valutazione, indican-do sempre ai primi posti tra i motivi che inducono ad avvalersi
dell’Irc il fatto di essere credenti. Tuttavia il 91,7% degli insegnanti di scuola statale e il 56,8% di quelli di scuola cattolica dichiarano di avere in classe anche alunni non cattolici, che ugualmente seguono
le lezioni di religione. Del tutto irrilevanti, agli ultimi posti nelle di-chiarazioni degli studenti, sono le motivazioni conformiste o di co-
modo (seguire le scelte della maggioranza o fare contenti i genitori). Per la stragrande maggioranza degli insegnanti (75,1% nella statale e 68,7% nella cattolica) la trasformazione della scuola e della socie-
tà in senso multiculturale e multireligioso favorisce il dialogo e l’apertura alla diversità, mentre solo il 3% ritiene che possa creare
problemi all’interno della scuola.
CAMPEGGIO ESTATE 2017 Riportiamo le date dei vari turni così che siano conosciute per tempo.
A breve vi raggiungeremo con il volantino per l'iscrizione
1° turno (4-5el): 2-9 luglio/2° turno (1-2med): 9-16 luglio 3° turno (3med/1-2-3sup): 16-23 luglio
Novità di quest’anno TURNO FAMIGLIE 30 luglio - 6 agosto
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