III DOPO L’EPIFANIA - parrocchiadisangiorgio.com · “Vita coraggiosa è quella del...

4
Foglio settimanale della Parrocchia Beata Vergine Assunta San Giorgio su Legnano Domenica 22/01/2017 Recapiti: don Antonio Parroco: tel 0331-401051; fax 0331 412482 don Andrea: 338-7874881/Suore:0331 402174/Oratorio: 0331 401570 www.parrocchiadisangiorgio.com/ [email protected] RADIO SOTERA (parrocchiale) FM HZ 89,100 collegata con RADIO PUNTO (San Vittore Olona) FM HZ 88,150 CALENDARIO LITURGICO Domenica 22 gennaio 2017 III DOPO L’EPIFANIA S. Messe ore 17.30-8.00-10.30-17.30 Lunedi 23 Feria h 8.30 Chiodini Cristina e Giorgio Martedi 24 s. Francesco di Sales, vescovo e dottore della Chiesa h 08.30 Vittoria/Carlo e figli Mercoledi 25 Conversione di san Paolo, apostolo h 8.30 Castelli Luigi/Vittoria/Natale e Colombo Maria/Conforto Vito e figli/ Aiello Laura h 20.30 Fam. Raimondi Giovedi 26 Ss. Tomoteo e Tito, vescovi h 8.30 Venerdi 27 B. Manfredo Settala, sacerdote h 8.30 Briglia Giuseppe/Di Pace Maria Filomena/Vignati Paolo h 18.30 Bracchi Luigia e Bonardi Edoardo Sabato 28 S.Tomaso d’Aquino, sacerdote e dottore della Chiesa h 17.30 Lambertini Carla/Famengo Fiorella/ Lenna Andrea Domenica 29 III dopo l’Epifania h 8.00 Guiringhelli Ormea e Biglietti Umberto h 10.30 Pro populo h 17.30 Oricchioni Francesca/Leoluca/ Bellavia Antonia/Colombo Giancarlo/Di Salvo Carmela/Lussignoli Roberto/Calcaterra Paolo/ Bandera Sandra/Rossi Rosetta Anno 17 N° 21 La Parola della Domenica Lc 9,10b-17 Il Signore purifichi il nostro cuore e lo apra alla certezza che egli «ricorda sempre la sua parola san- ta, data ad Abramo». Così prega oggi la Chiesa e nella prima lettura ricorda le mormorazioni del popo- lo contro Mosè e contro il Signore: «Stavamo così bene in Egitto, sedu- ti davanti a pentole di carne con pane a volontà!». Anche se erano schiavi, costretti ai lavori forzati e a uccidere i propri figli! Così anche noi oggi, se siamo immersi nel pec- cato, forse non ci accorgiamo più della nostra terribile schiavitù! Ma Dio misericordioso ascolta le loro lamentele e fa scendere il «pane dal cielo». Per quarant’anni, gli Israeliti si sazieranno ogni giorno di man- na, vero cibo che «si adattava a tutti i gusti»; ma anche figura del vero «pane del cielo, quello che il Padre mio vi darà» dice Gesù alle folle che gli chiedevano un segno, pensando al suo totale dono di sé, perpetuato nell’Eucaristia. E men- tre san Paolo esorta i Corinzi e noi alla generosità nel soccorrere i poveri, portando a termine la col- letta da loro stessi «voluta» a favo- re di Gerusalemme, nel Vangelo vediamo Gesù che ha portato con sé i discepoli in disparte, per ripo- sare un poco. Le folle, però, se ne accorgono e lo seguono, assestate della sua parola di vita e desidera- re di essere risanate da tutti i loro mali. Si fa sera e gli apostoli si pre- occupano di licenziarli, perché pos- sano sfamarsi nei villaggi vicini. Ma Gesù dice a loro, come a noi oggi, alle nostre società opulente e consumiste: «Date voi stessi da mangiare!». Orari apertura CHIESA PARROCCHIALE 7.00 - 12.00/ 15.00 - 18.30 Anno Pastorale 2016/17 Educarsi al pensiero di Cristo Maria, speranza e aurora di salvezza del mondo intero I cristiani non siano «parcheggiati» ma coraggiosi “Vita coraggiosa è quella del cristiano”. Lo zelo, il coraggio per andare avanti, deve essere il nostro atteggiamento da- vanti alla vita, come quelli che si allena- no allo stadio per vincere. “Vivere nel frigo perché tutto rimanga così": “I cri- stiani pigri, i cristiani che non hanno la voglia di andare avanti, i cristiani che non lottano per fare le cose che cambia- no, le cose nuove, le cose che ci farebbe- ro bene a tutti, se queste cose cambias- sero. Sono i pigri, i cristiani parcheggiati: hanno trovato nella Chiesa un bel par- cheggio. E quando dico cristiani, dico laici, preti, vescovi… Tutti. Ma ce ne sono di cristiani parcheggiati! Per loro la Chie- sa è un parcheggio che custodisce la vita e vanno avanti con tutte le assicurazioni possibili. Ma questi cristiani fermi, mi fanno pensare una cosa che da bambino dicevano a noi i nonni: ‘Stai attento che l’acqua ferma, quella che non scorre, è la prima a corrompersi’”. Quello che rende i cristiani coraggiosi è la speranza, mentre i “cristiani pigri” non hanno speranza, sono “in pensione”, dice il Papa. Ed è bello andare in pensio- ne dopo tanti anni di lavoro ma, ammoni- sce, “passare tutta la tua vita in pensio- ne è brutto!”. La speranza è invece l’àncora a cui aggrapparsi per lottare anche nei momenti difficili. La speranza è l’àncora: l’abbiamo buttata e noi siamo aggrappati alla corda, ma lì, ma andando lì. Questa è la nostra speranza. Non c’è da pensare: ‘Sì, ma, c’è il cielo, ah che bello, io rimango…’. No. La speranza è lottare, aggrappato alla corda, per arriva- re là. Nella lotta di tutti i giorni la speran- za è una virtù di orizzonti, non di chiusu- ra! Forse è la virtù che meno si capisce ma è la più forte. La speranza: vivere in speranza, vivere da speranza, sempre guardando avanti con coraggio. ‘Sì, pa- dre - qualcuno di voi potrà dirmi -, ma ci sono momenti brutti, dove tutto sembra buio, cosa devo fare?’. Aggrappati alla corda e sopporta”. VOI STESSI DATE LORO DA MANGIARE

Transcript of III DOPO L’EPIFANIA - parrocchiadisangiorgio.com · “Vita coraggiosa è quella del...

Page 1: III DOPO L’EPIFANIA - parrocchiadisangiorgio.com · “Vita coraggiosa è quella del cristiano”. ... ma è la più forte. La speranza: vivere in ... Una mamma alquanto mortificata

Foglio settimanale della Parrocchia Beata Vergine Assunta San Giorgio su Legnano

Domenica 22/01/2017

Recapiti: don Antonio Parroco: tel 0331-401051; fax 0331 412482

don Andrea: 338-7874881/Suore:0331 402174/Oratorio: 0331 401570

www.parrocchiadisangiorgio.com/ [email protected]

RADIO SOTERA (parrocchiale) FM HZ 89,100 collegata con

RADIO PUNTO (San Vittore Olona) FM HZ 88,150

CALENDARIO LITURGICO

Domenica 22 gennaio 2017

III DOPO L’EPIFANIA

S. Messe ore 17.30-8.00-10.30-17.30

Lunedi 23 Feria

h 8.30 Chiodini Cristina e Giorgio

Martedi 24 s. Francesco di Sales, vescovo e dottore della Chiesa

h 08.30 Vittoria/Carlo e figli

Mercoledi 25 Conversione di san Paolo, apostolo

h 8.30 Castelli Luigi/Vittoria/Natale e Colombo Maria/Conforto Vito e figli/ Aiello Laura h 20.30 Fam. Raimondi

Giovedi 26 Ss. Tomoteo e Tito, vescovi h 8.30 Venerdi 27 B. Manfredo Settala, sacerdote

h 8.30 Briglia Giuseppe/Di Pace Maria Filomena/Vignati Paolo h 18.30 Bracchi Luigia e Bonardi Edoardo Sabato 28 S.Tomaso d’Aquino, sacerdote e dottore della Chiesa h 17.30 Lambertini Carla/Famengo Fiorella/Lenna Andrea Domenica 29 III dopo l’Epifania h 8.00 Guiringhelli Ormea e Biglietti Umberto h 10.30 Pro populo h 17.30 Oricchioni Francesca/Leoluca/Bellavia Antonia/Colombo Giancarlo/Di Salvo Carmela/Lussignoli Roberto/Calcaterra Paolo/Bandera Sandra/Rossi Rosetta

Anno 17 N° 21

La Parola della Domenica Lc 9,10b-17 Il Signore purifichi il nostro cuore e

lo apra alla certezza che egli «ricorda sempre la sua parola san-ta, data ad Abramo». Così prega

oggi la Chiesa e nella prima lettura ricorda le mormorazioni del popo-lo contro Mosè e contro il Signore:

«Stavamo così bene in Egitto, sedu-ti davanti a pentole di carne con pane a volontà!». Anche se erano

schiavi, costretti ai lavori forzati e a uccidere i propri figli! Così anche

noi oggi, se siamo immersi nel pec-cato, forse non ci accorgiamo più

della nostra terribile schiavitù! Ma Dio misericordioso ascolta le loro

lamentele e fa scendere il «pane dal cielo». Per quarant’anni, gli Israeliti si sazieranno ogni giorno di man-

na, vero cibo che «si adattava a tutti i gusti»; ma anche figura del vero «pane del cielo, quello che il Padre mio vi darà» dice Gesù alle folle che gli chiedevano un segno, pensando al suo totale dono di sé, perpetuato nell’Eucaristia. E men-tre san Paolo esorta i Corinzi – e

noi – alla generosità nel soccorrere i poveri, portando a termine la col-letta da loro stessi «voluta» a favo-

re di Gerusalemme, nel Vangelo vediamo Gesù che ha portato con sé i discepoli in disparte, per ripo-sare un poco. Le folle, però, se ne accorgono e lo seguono, assestate della sua parola di vita e desidera-re di essere risanate da tutti i loro

mali. Si fa sera e gli apostoli si pre-occupano di licenziarli, perché pos-

sano sfamarsi nei villaggi vicini. Ma Gesù dice a loro, come a noi

oggi, alle nostre società opulente e consumiste: «Date voi stessi da

mangiare!».

Orari apertura CHIESA PARROCCHIALE

7.00 - 12.00/ 15.00 - 18.30

Anno Pastorale 2016/17

Educarsi al pensiero di Cristo

Maria, speranza e aurora di salvezza del mondo intero

I cristiani non siano

«parcheggiati» ma coraggiosi

“Vita coraggiosa è quella del cristiano”. Lo zelo, il coraggio per andare avanti,

deve essere il nostro atteggiamento da-vanti alla vita, come quelli che si allena-no allo stadio per vincere. “Vivere nel frigo perché tutto rimanga così": “I cri-stiani pigri, i cristiani che non hanno la voglia di andare avanti, i cristiani che

non lottano per fare le cose che cambia-no, le cose nuove, le cose che ci farebbe-ro bene a tutti, se queste cose cambias-sero. Sono i pigri, i cristiani parcheggiati: hanno trovato nella Chiesa un bel par-cheggio. E quando dico cristiani, dico

laici, preti, vescovi… Tutti. Ma ce ne sono di cristiani parcheggiati! Per loro la Chie-sa è un parcheggio che custodisce la vita e vanno avanti con tutte le assicurazioni

possibili. Ma questi cristiani fermi, mi fanno pensare una cosa che da bambino dicevano a noi i nonni: ‘Stai attento che l’acqua ferma, quella che non scorre, è

la prima a corrompersi’”.

Quello che rende i cristiani coraggiosi è la speranza, mentre i “cristiani pigri” non

hanno speranza, sono “in pensione”, dice il Papa. Ed è bello andare in pensio-ne dopo tanti anni di lavoro ma, ammoni-sce, “passare tutta la tua vita in pensio-

ne è brutto!”. La speranza è invece l’àncora a cui aggrapparsi per lottare

anche nei momenti difficili. La speranza è l’àncora: l’abbiamo buttata e noi siamo aggrappati alla corda, ma lì, ma andando lì. Questa è la nostra speranza. Non c’è da pensare: ‘Sì, ma, c’è il cielo, ah che bello, io rimango…’. No. La speranza è

lottare, aggrappato alla corda, per arriva-re là. Nella lotta di tutti i giorni la speran-za è una virtù di orizzonti, non di chiusu-ra! Forse è la virtù che meno si capisce ma è la più forte. La speranza: vivere in speranza, vivere da speranza, sempre guardando avanti con coraggio. ‘Sì, pa-dre - qualcuno di voi potrà dirmi -, ma ci sono momenti brutti, dove tutto sembra buio, cosa devo fare?’. Aggrappati alla

corda e sopporta”.

VOI STESSI

DATE LORO

DA MANGIARE

Page 2: III DOPO L’EPIFANIA - parrocchiadisangiorgio.com · “Vita coraggiosa è quella del cristiano”. ... ma è la più forte. La speranza: vivere in ... Una mamma alquanto mortificata

18. Una mamma alquanto mortificata mi

confida che la figlia è stata avvicinata

da un coetaneo che le ha mostrato sul

telefonino immagini oscene. La signora

è un po’ risentita perché, dice, a scuola

non dovrebbero accadere queste cose.

Queste cose non solo non dovrebbero

accadere a scuola ma ovunque. Baste-

rebbero alcune attenzioni da parte dei

genitori: intanto domando se è proprio

necessario che un ragazzo, anche ado-

lescente, possa usufruire di telefonino

così costoso; è poi necessario che pos-

sa accedere alla rete in ogni momento?;

infine penso che un genitore possa pro-

teggere il cellulare di un minore con i

mezzi oggi a disposizione. Mi tornano in

mente le recenti parole del Papa a

proposito dell’educare:

“Educare è come coltivare un’aiuola di

fiori custodendola dal maltempo,

disinfestandola dai parassiti”.

Domenica 29 gennaio 2017

FESTA DELLA FAMIGLIA UNA FAMIGLIA ACCOGLIENTE

Animazione delle Messe fatta dalle famiglie Dopo la Messa delle 10.30 Festa sul sagrato per i bambini e vendita torte a cura del Mato Grosso per finanziare progetti

di sostegno di famiglie povere in Ecuador ore 12.00 in Oratorio testimonianza di aderenti all’Operazione

Mato Grosso sulla cura degli anziani abbandonati e dei bambini denutriti a Zumbahua in Ecuador

12.30 Pranzo condiviso—Animazione per i bambini zero6—giochi organizzati per le famiglie - ore 17.00 Merenda per tutti

In occasione della Festa della Famiglia viene proposto un

cammino mensile di approfondimento delle tematiche familiari per le coppie di sposi .

Gli incontri si terranno OGNI ULTIMO SABATO DEL MESE con la seguente scansione:

ore 17.30 S. Messa-Cena condivisa-Riflessione

ASPETTIAMO TANTE FAMIGLIE PER FAR EMERGERE IL GRANDE VALORE PROPOSITIVO DELLA FAMIGLIA E PER INDICARLA COME LUOGO DI BELLEZZA E DI

UNA PIU’ AUTENTICA E ALTA UMANITA’

PELLEGRINAGGIO A FATIMA E SANTIAGO DI COMPOSTELLA

da lunedi 24 a sabato 29 aprile 2017 IN BACHECA TROVI IL PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL PELLEGRINAGGIO

Adesioni in sacrestia o in casa parrocchiale compilando la scheda allegata e versando la caparra richiesta.

Contiamo sulla partecipazione di molti a questo evento di comunità. Momento spirituale, culturale, aggregativo

Domenica 22 14.30 Preghiera/Gioco libero/16.15 Merenda

ore 19 in Oratorio Cena per tutti i volontari della

Festa Patronale 2016 (adesioni ad Alessandro Croci)

Martedì 24 gennaio ore 21 in Oratorio

Consiglio dell'Oratorio

Sabato 4 febbraio ore 18.30

Catechismo Giovani

Domenica 5 febbraio ore 15 in Oratorio

Incontro di catechismo per le famiglie di 2a el.

IN OCCASIONE DELLA GIORNATA PER LA VITA DI DOMENICA 5 FEBBRAIO PROPONIAMO IL

PROGETTO GEMMA Adozione prenatale a distanza, sostieni una mamma in

difficoltà e salvi il suo bambino.

11 febbraio 2017

GIORNATA MONDIALE DEL MALATO ore 8.30 s. Messa (anche se è Sabato)

Pregheremo per i malati. Domenica 12 ore 15,30 in Oratorio

Incontro sul tema della giornata.

Invitiamo a questi due momenti i Ministri straordinari dell’Eucaristia e gli aderenti a tutte le Associazioni che si

occupano dei malati. Nonché gli operatori sanitari.

Page 3: III DOPO L’EPIFANIA - parrocchiadisangiorgio.com · “Vita coraggiosa è quella del cristiano”. ... ma è la più forte. La speranza: vivere in ... Una mamma alquanto mortificata

Donne e uomini per la vita nel solco di Santa Teresa di Calcutta

Il coraggio di sognare con Dio Alla scuola di Papa Francesco s’impara a sognare. Spesso nelle udienze fa riferimento

ai sogni dei bambini e dei giovani, dei malati e degli anziani, delle famiglie e delle comunità

cristiane, delle donne e degli uomini di fronte alle scelte importanti della vita. Sognare con

Dio e con Lui osare e agire! Quando il Papa commenta la Parola di Dio al mattino o quando

tiene discorsi nei vari viaggi apostolici, non manca di incoraggiare a sognare in grande. È nota

la sua devozione a san Giuseppe, che considera uomo del “sogno” (Cfr. Mt 1,20.24). Quando

si rivolge alle famiglie, ricorda loro che il sogno di Dio “continua a realizzarsi nei sogni di

molte coppie che hanno il coraggio di fare della loro vita una famiglia; il coraggio di sognare

con Lui, il coraggio di costruire con Lui, il coraggio di giocarci con Lui questa storia, di

costruire un mondo dove nessuno si senta solo, nessuno si senta superfluo o senza un posto”.

I bambini e i nonni, il futuro e la memoria Per Papa Francesco il sogno di Dio si realizza nella storia con la cura dei bambini e dei

nonni. I bambini “sono il futuro, sono la forza, quelli che portano avanti. Sono quelli in cui

riponiamo la speranza”; i nonni “sono la memoria della famiglia. Sono quelli che ci hanno

trasmesso la fede. Avere cura dei nonni e avere cura dei bambini è la prova di amore più

promettente della famiglia, perché promette il futuro. Un popolo che non sa prendersi cura dei

bambini e dei nonni è un popolo senza futuro, perché non ha la forza e non ha la memoria per

andare avanti”2.

Una tale cura esige lo sforzo di resistere alle sirene di un’economia irresponsabile, che

genera guerra e morte. Educare alla vita significa entrare in una rivoluzione civile che

guarisce dalla cultura dello scarto, dalla logica della denatalità, dal crollo demografico,

favorendo la difesa di ogni persona umana dallo sbocciare della vita fino al suo termine

naturale. È ciò che ripete ancora oggi Santa Teresa di Calcutta con il famoso discorso

pronunciato in occasione del premio Nobel 1979: “Facciamo che ogni singolo bambino sia

desiderato”; è ciò che continua a cantare con l’inno alla vita: “La vita è bellezza, ammirala. La

vita è un’opportunità, coglila. La vita è beatitudine, assaporala. La vita è un sogno, fanne una

realtà. … La vita è la vita, difendila”.

Con Madre Teresa La Santa degli ultimi di Calcutta ci insegna ad accogliere il grido di Gesù in croce:

“Nel suo ‘Ho sete’ (Gv 19,28) possiamo sentire la voce dei sofferenti, il grido nascosto dei

piccoli innocenti cui è preclusa la luce di questo mondo, l’accorata supplica dei poveri e dei

più bisognosi di pace”3. Gesù è l’Agnello immolato e vittorioso: da Lui sgorga un “fiume di

vita” (Ap 22,1.2), cui attingono le storie di donne e uomini per la vita nel matrimonio, nel

sacerdozio o nella vita consacrata religiosa e secolare. Com’è bello sognare con le nuove

generazioni una Chiesa e un Paese capaci di apprezzare e sostenere storie di amore esemplari

e umanissime, aperte a ogni vita, accolta come dono sacro di Dio anche quando al suo

tramonto va incontro ad atroci sofferenze; solchi fecondi e accoglienti verso tutti, residenti e

immigrati. Un tale stile di vita ha un sapore mariano, vissuto come “partecipazione alla

feconda opera di Dio, e ciascuno è per l’altro una permanente provocazione dello Spirito. I

due sono tra loro riflessi dell’amore divino che conforta con la parola, lo sguardo, l’aiuto, la

carezza, l’abbraccio”.

In occasione della Giornata per la Vita sul sagrato vendita delle primule.

Il ricavato andrà a sostenere le attività del CENTRO DI AIUTO ALLA VITA

Page 4: III DOPO L’EPIFANIA - parrocchiadisangiorgio.com · “Vita coraggiosa è quella del cristiano”. ... ma è la più forte. La speranza: vivere in ... Una mamma alquanto mortificata

Indagine sull'ora di religione Una scuola con l'anima

La Ricerca presentata ci dice che, in questi ultimi trent’anni, l’Irc ha retto bene alla prova della facoltatività, conservando un tasso di scelta ancora elevato, che solo in alcune realtà – alcune aree del

Centro-Nord, le grandi città, le scuole superiori – presenta situazioni di criticità. Ma un discorso sull’Irc non può essere condotto solo in termini quantitativi, quasi fosse solo una questione di audience;

deve essere affrontato anche sul piano qualitativo. Ed è ciò che la Ricerca consente di fare.

Un primo dato su cui riflettere è la soddisfazione che, al di qua e al di là della cattedra, si registra a proposito dell’Irc. La Ricerca ci dice che gli insegnanti sono contenti di insegnare religione e non pensa-

no di abbandonare questo lavoro; gli studenti che si avvalgono dell’Irc, a loro volta, sono contenti della loro scelta, assegnando a questo insegnamento voti quasi sempre superiori all’8, che nella scuola primaria diventano addirittura un 10 in più della metà dei

casi.

All’epoca della firma del nuovo Concordato pochi avrebbero scommesso sulla tenuta di questo insegnamento, che oggi invece mostra di essere ancora vitale, con un tasso di adesione di poco

inferiore al 90% nella media nazionale. La Cei ha infatti reso note le rilevazioni condotte ogni anno, che mostrano come, nella media nazionale di tutti gli ordini scolastici, da una percentuale del 93,5% registrata nel 1993-94 si sia scesi nel 2015-16 all’87,9% di alunni che si avvalgono dell’Irc. Nel corso degli anni si registra dunque un calo contenuto, con situazioni molto differenziate sul territorio na-zionale: a fronte di un Sud che in venti anni è rimasto stabilmente

intorno al 98%, c’è un Nord sceso ultimamente fino all’82%; inoltre, mentre le scuole dell’infanzia e del primo ciclo si mantengono anco-ra intorno al 90% di adesioni, le scuole secondarie di II grado scen-dono sotto l’82%; un ulteriore fattore di differenziazione è poi costi-tuito dall’urbanizzazione, dato che nelle città capoluogo l’Irc è scelto

in misura nettamente inferiore rispetto alle scuole di provincia. In-somma, un panorama variegato, che a seconda del punto di osser-

vazione può suggerire valutazioni negative o rassicuranti.

Tra i motivi della scelta di avvalersi dell’Irc tende a prevalere l’appartenenza religiosa. Secondo quasi tre quarti degli insegnanti

la tenuta dell’Irc è dovuta soprattutto a questa motivazione e anche il calo delle adesioni è spiegato in circa due terzi dei casi con la pre-

senza di stranieri con diversa appartenenza religiosa.

Anche gli studenti confermano questa valutazione, indican-do sempre ai primi posti tra i motivi che inducono ad avvalersi

dell’Irc il fatto di essere credenti. Tuttavia il 91,7% degli insegnanti di scuola statale e il 56,8% di quelli di scuola cattolica dichiarano di avere in classe anche alunni non cattolici, che ugualmente seguono

le lezioni di religione. Del tutto irrilevanti, agli ultimi posti nelle di-chiarazioni degli studenti, sono le motivazioni conformiste o di co-

modo (seguire le scelte della maggioranza o fare contenti i genitori). Per la stragrande maggioranza degli insegnanti (75,1% nella statale e 68,7% nella cattolica) la trasformazione della scuola e della socie-

tà in senso multiculturale e multireligioso favorisce il dialogo e l’apertura alla diversità, mentre solo il 3% ritiene che possa creare

problemi all’interno della scuola.

CAMPEGGIO ESTATE 2017 Riportiamo le date dei vari turni così che siano conosciute per tempo.

A breve vi raggiungeremo con il volantino per l'iscrizione

1° turno (4-5el): 2-9 luglio/2° turno (1-2med): 9-16 luglio 3° turno (3med/1-2-3sup): 16-23 luglio

Novità di quest’anno TURNO FAMIGLIE 30 luglio - 6 agosto

à

è

à

è