II VIAGGI DI V I A G G I D I GULLIVER G U L L I V E R · 2013. 8. 2. · 03 gulliver_v8:Layout 1...

64
Fresco Fresco D , estate estate Fresco Fresco D D , , estate estate I VIAGGI DI I VIAGGI DI GULLIVER GULLIVER

Transcript of II VIAGGI DI V I A G G I D I GULLIVER G U L L I V E R · 2013. 8. 2. · 03 gulliver_v8:Layout 1...

  • FrescoFrescoD ,estateestateFrescoFrescoDD ,,estateestate

    I VIAGGI DI I VIAGGI DI GULLIVER GULLIVER

  • 3 Viaggio a Lilliput 27 Viaggio a Brobdingnag

    48 Comprensione del testo 57 Laboratorio: io e la società

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:03 Pagina 2

  • Vivevo a Londra con mia moglie e lamia famiglia già da alcuni anni quandodecisi di partire.Dopo aver studiato medicina al Collegedi Cambridge, infatti, decisi di unire lapassione per la medicina alla mia secon-da passione: quella per la navigazione.Un giorno salii a bordo di una nave, laprestigiosa “Antilope” del capitanoGuglielmo Prichard, che effettuava isuoi viaggi nei mari del sud.

    3

    VIAGGIO A LILLIPUT

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:03 Pagina 3

  • Mai avrei pensato che questo sarebbestato l’inizio di un’avventura tanto stra-ordinaria.Salpammo da Bristol la mattina del 4maggio 1699. Il viaggio si svolse in tutta tranquillitàfinché, giorni dopo, giunti verso leIndie Orientali, ci imbattemmo in unatremenda burrasca che spinse la nostranave contro uno scoglio, spaccandola indue pezzi, e scaraventando me e la ciur-ma nelle acque tempestose dell’Oceano.Non so cosa capitò ai miei compagni,purtroppo non ebbi più notizie di loro,non li vidi più, probabilmente affogaro-no. Quanto a me, non avevo nessunaintenzione di morire!Raccolsi tutte le forze possibili e mimisi a nuotare facilitato dalla tempesta

    4

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:03 Pagina 4

  • che, poco a poco si stava placando. Nonostante fossi allo stremo delleforze, non mi persi d’animo e nuotaifinché non riuscii a raggiungere la riva.A occhio e croce saranno state le ottodi sera.

    5

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:03 Pagina 5

  • 03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:03 Pagina 6

  • 7

    Giunto finalmente sulla terra ferma,che sembrava essere un luogo deserto,raggiunsi un prato erboso e mi distesiper riposare; addormentandomi mirisvegliai soltanto nove ore più tardi,nel pieno della giornata, con il sole altonel cielo.Tentai di alzarmi ma non riuscii: c’eraqualcosa che impediva ogni movimentodel mio corpo. Mi resi conto di essere stato legato: nonc’era una parte del mio corpo che fosselibera: braccia, gambe, testa e persino imiei lunghi capelli!Da quella posizione riuscivo soltanto avedere il cielo ma udii dei lievi rumoriche provenivano dalla zona dei mieifianchi. Soltanto pochi istanti dopo,scoprii quello che di fantastico mi stavacapitando.

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:03 Pagina 7

  • 8

    Iniziai a sentire come un formicoliosulla mia gamba: la sensazione eracome quella di un piccolo insetto che simuoveva sui miei arti, per arrivare almio petto e quindi al mio mento.Cercai di guardare, come meglio potevo,e ciò che vidi fu a dir poco impressio-nante: ciò che stava camminando su dime era un piccolissimo uomo, alto circa15 centimetri, armato di arco, frecce efaretra.

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:03 Pagina 8

  • 9

    Non feci nemmeno in tempo a realizza-re quanto avevo appena visto che iniziaia sentire un formicolio, come quelloprecedente, ma questa volta su tutto ilresto del corpo: quei piccoli ominierano circa quaranta, tutti armati diarco e frecce e tutti diretti verso il miovolto, a seguire il primo. Un po’ per lo stupore, un po’ per lapaura, iniziai a gridare così forte chequegli omini, in preda al terrore, se lasquagliarono in un batter d’occhio. Provai a liberarmi da quei legacci,divincolandomi, riuscii a rompere ilegacci che mi tenevano il braccio sini-stro legato a terra, quando sentii unodegli omini gridare: – Tolgo Phonac!Non ebbi nemmeno il tempo di imma-ginare che cosa significasse quella frase

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:03 Pagina 9

  • 10

    che sentii un centinaio di frecce che mipiovevano sulla mano sinistra, pungenticome aghi. Pensai che fosse più pru-dente starmene fermo almeno fino anotte fonda, quando avrei potuto libe-rarmi completamente.Quando quella gente vide che me nestavo fermo, smisero di lanciare frecce.Nel frattempo sentivo i rumori cheaumentavano e quindi, probabimente,anche la folla. A circa tre metri dal mioorecchio, poi, sentii battere per oltreun’ora, come se stessero facendo qual-che lavoro; girando la testa da quellaparte, per quel poco che riuscivo, vidiche quei piccoli omini avevano innalza-to un palco alto mezzo metro da terra,sul quale era salito uno di loro, dal-l’aspetto importante.

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:03 Pagina 10

  • 11

    Il piccolo uomo mi fece un discorsoche però non riuscii proprio a capire: illoro linguaggio era diverso dal mio, par-lavano una lingua sconosciuta.Risposi con brevi parole e cenni, intono di sottomissione poi, affamato, miportai più volte la mano alla bocca perdimostrare che avevo bisogno di cibo.Lo “hurgo” (così chiamano un granpersonaggio, come poi venni a sapere)mi capì immediatamente, scese dalpalco e comandò che mi appoggiasserole scale ai lati del corpo. Più di un centinaio di persone salironosu trascinando, fino alla mia bocca,panieri colmi di cibo. C’erano carni didiversi tipi di animali, che tuttavia nonriuscii a riconoscere dal gusto. Ne man-giai due o tre pezzi alla volta con altret-

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:03 Pagina 11

  • 12

    tante pagnotte, grandi come pallini dasparo. Mi avvicinavano il cibo più svelti chepotevano, mostrando in mille modi laloro meraviglia e lo stupore dinanzi allamia mole smisurata e all’appetito chedimostravo.Allora feci loro intendere che avevosete. Avendo visto quanto avevo man-giato, capirono che non mi sarebbe

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:03 Pagina 12

  • stata sufficiente una piccola quantità percui fecero rotolare verso la mia manouna delle botti più grosse che avevano.La vuotai con una sola sorsata, cosicchéme ne portarono una seconda che tran-gugiai, anch’essa, come la prima. Non finivo di meravigliarmi del coraggiodi quei minuscoli mortali che avevanoosato salire sul mio corpo e camminarcisopra, senza mostrare il minimo spaventoalla vista di un essere gigantesco.

    13

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:03 Pagina 13

  • 14

    Dopo mangiato dormii otto ore filate enon c’è da meravigliarsene, dato che imedici, per ordine del re, avevanoallungato il vino delle botti con unabuona dose di sonnifero.Il re di Lilliput, così si chiama questoregno, aveva infatti deciso di farmi tra-sportare alla capitale.Per far ciò in cinquecento, fra carpentie-ri ed ingegneri, allestirono il più grandetraino che avessero mai costruito.Ci vollero millecinquecento cavalli, altidieci centimetri o quasi, per trasportarmialla capitale, lontana un mezzo miglio.Arrivammo in città verso mezzogiorno;la destinazione che era stata decisa perme era un vecchio tempio, il più grandedi tutto il reame, l’unico che potevacontenermi.

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:03 Pagina 14

  • 15

    Fissarono numerose catene alla miagamba sinistra, bloccate da trentaseichiavistelli. Solo allora tagliarono lecorde che mi tenevano legato all’arma-tura ed io potei alzarmi.

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:03 Pagina 15

  • 03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:03 Pagina 16

  • 17

    Le catene che mi trattenevano la gambasinistra erano lunghe due metri e miconsentivano di camminare avanti eindietro e in semicerchio, e di entraredentro al tempio per distendermi.Quando fui in piedi mi guardai intorno:non avevo mai visto un panorama piùfantastico. Tutto intorno, la campagna,sembrava un giardino sconfinato in cuii campi recintati sembravano aiuole difiori. Ai campi si alternavano boschi icui alberi più maestosi, a occhio ecroce, non superavano i due metri.Tutto era proporzionato all’altezza diquei piccoli uomini. Il re ordinò a cuochi e maggiordomi diportarmi da bere e da mangiare e lorospinsero verso di me le varie cibarie sucerti carretti fino a che potei afferrarli.

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:03 Pagina 17

  • 18

    Presi quei carretti in mano e li vuotai diun colpo: venti erano pieni di carne edieci di vino. Sua Maestà mi rivolse più volte la paro-la e io gli risposi, anche se nessuno deidue riuscì a capire una sillaba. Come potei capire dai loro vestiti,c’erano anche parecchi preti e avvocatiai quali fu ordinato di parlarmi e iostesso mi rivolsi a loro in tutte quellelingue in cui riesco a spiccicare almenodue parole in fila, quali il tedesco e ilfiammingo, il latino, il francese, lo spa-gnolo, l’italiano e la lingua franca.Purtroppo però fu tutto inutile.Dopo due ore la corte si ritirò e milasciarono in compagnia di un ben for-nito corpo di guardia.Mentre me ne stavo seduto per terra,

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:03 Pagina 18

  • 19

    qualcuno della folla ebbe l’impudenzadi scagliarmi addosso delle frecce, unadelle quali mi sfiorò un occhio. Il colonnello fece allora acciuffare sei diquegli imprudenti e la migliore punizio-ne gli sembrò quella di consegnarmelilegati. Dapprima li spaventai un po’prendendoli tra le mani e infilandomeliin tasca, poi li lasciai liberi.

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:03 Pagina 19

  • 20

    Con quest’atto di clemenza mi ero gua-dagnato la riconoscenza dei soldati edella gente, il che ebbe il suo pesoquando fu riferito a Sua Maestà.Sul fare della notte entrai nel tempio emi distesi per terra; continuai così peruna quindicina di giorni, finché l’impe-ratore ordinò che mi fosse preparato unletto. Esso fu costruito utilizzando sei-cento letti di comune grandezza, dotatidello stesso numero di lenzuola ecoperte.

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:03 Pagina 20

  • 21

    La notizia della mia presenza, nel frat-tempo, si era enormemente diffusa eogni giorno tantissime persone veniva-no al tempio a curiosare.In una riunione di governo, intanto, il redoveva decidere della mia sorte.Temeva che riuscissi a liberarmi, e chemantenermi fosse un costo sproposita-to e tale da causare una carestia. Nel bel mezzo di questi dibattiti, diversiufficiali dell’esercito si presentarono alsalone del consiglio facendo un reso-conto della mia condotta nei confrontidei criminali che avevano cercato diaccecarmi con le frecce. Il re, grato per il mio comportamento,ordinò di farmi consegnare quotidiana-mente, da parte di tutti i villaggi vicini,cibo e bevande a volontà.

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:03 Pagina 21

  • 22

    Oltre ad istituire un corpo di seicentopersone, con la funzione di domestici,un altro di trecento sarti per cucirmi unvestito secondo la moda del paese, il reordinò anche mi venisse insegnata lalingua. Iniziai subito a fare grandi pro-gressi e in pochi giorni utilizzai le primenozioni apprese per esprimere al re ilgrande desiderio di tornare in libertà.Poiché l’unico modo era ottenere ilconsenso del Consiglio della Corona,decisi di avere pazienza e di guadagnar-mi la stima di tutti con la gentilezza. Con i miei comportamenti, tutti gliuomini del paese smisero, poco a poco,di avere paura di me: mi venivano a farvisita, ballavano sulle mie mani e, addi-rittura, i ragazzi giocavano a nascondi-no tra i miei capelli.

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:03 Pagina 22

  • 03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 23

  • Fu così che, dopo numerose richieste,mi fu concessa la libertà.Eliminate le catene, rimasi a Lilliput perpiù di nove mesi; per rendere più gra-devole la permanenza mi costruii ancheun tavolo e una sedia con gli alberi piùgrandi che trovai.La mia permanenza procedeva serena-mente finché venni a sapere di un com-plotto ai miei danni del Consiglio della

    24

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 24

  • 25

    Corona, che voleva farmi morire difame. Decisi allora di partire, la sorte mi fecetrovare una barca e, con l’aiuto dellacorte, impaziente di verdermi andar via,fu realizzata con una grossa vela. Dopoun mese di lavoro fu tutto pronto e mirecai da Sua Maestà per fare i miei saluti.Caricai le provviste nella barca e salpai il24 settembre 1701 alle sei del mattino.Dopo due giorni di navigazione, vidiuna vela: è difficile spiegare con le parolela gioia provata nel rivedere la mia amataterra. Ero molto felice di riabbracciare i mieicari, ma il desiderio di scoprire terre stra-niere era più forte, infatti dopo appenadue mesi, partii per un secondo viaggio.

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 25

  • 03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 26

  • 27

    A due mesi dal mio ritorno in patria miimbarcai nell’Inghilterra meridionale, il20 giugno 1702, sull’ “Avventura”,comandata dal capitano GiovanniNicholas diretta a Surat. Facemmo buon viaggio fino oltre lostretto del Madagascar; quando fummoa nord di quell’isola, però, ci sorpreseuna tempesta che trascinò la barca cosìdistante dalla rotta che neanche il piùvecchio dei marinai sapeva capacitarsiin che parte del mondo fossimo andatia finire. La nave era più che solida e di provvistene avevamo ancora in quantità, pur-troppo però l’acqua potabile era quasiterminata.

    VIAGGIO A BROBDINGNAG

    03 gulliver_v8:Layout 1 23/03/10 10:30 Pagina 27

  • 28

    Il 16 giugno 1703 un mozzo annunciòterra dall’albero maestro: vedemmo unagrossa isola oppure un continente, nonsapevamo bene di che cosa si trattasse.Gettammo così l’ancora a un migliodall'insenatura e il capitano mandò unadozzina dei suoi uomini armati, in unabarca provvista di recipienti, per vederese c’era dell’acqua dolce. Chiesi il permesso di andare con loroper potere visitare quella terra e farepossibilmente qualche scoperta.

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 28

  • 29

    Arrivati a terra gli uomini si misero aesplorare la spiaggia per scoprire qual-che sorgente d’acqua dolce vicino almare, mentre io, da solo, mi inoltrai perun miglio dalla parte opposta in quellaterra desolata e rocciosa. Quando stanco, tornai indietro, vidi chegli uomini erano già risaliti sulla scia-luppa e remavano disperatamente versola nave. Voltandomi vidi un essereenorme che li inseguiva in mare.

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 29

  • 30

    Iniziai a correre a più non posso nelladirezione da cui ero appena venuto,addentrandomi in campi coltivati in cuil’erba superava i sette metri d’altezza.Vidi arrivare all'improvviso, verso dime, un abitante di quel paese, grandecome quello che si era messo ad inse-guire la barca. Era enorme e ad ogni passo percorreva,ad occhio e croce, una decina di metri.Mi nascosi per la paura e lo sentii grida-re con una voce talmente forte che inun primo momento, pensai si trattassedi un tuono. In risposta a quel grido accorsero altrisette mostri alti come lui armati di fal-cetti, che iniziarono a falciare l’erba incui ero nascosto.Quando uno dei mietitori giunse a

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 30

  • 31

    meno di dieci metri da me pensai chealla prossima mossa sarei stato schiac-ciato dal suo piede o tranciato dal suofalcetto, quindi iniziai a gridare conquanta forza avevo in corpo. La creatura colossale si fermò di colpo,e osservò tutt’intorno, finché mi videacquattato per terra; quindi mi sollevò,stringendomi la vita fra il pollice e l’in-dice, portandomi all’altezza dei suoiocchi.

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 31

  • Pronunciai poche parole in tono umilee implorante, mi stava facendo male eavevo paura; per fortuna, però, lui sem-brò attratto dalla mia voce e dai gesti ecominciò a guardarmi con curiosità.Mi consegnò allora al suo padrone, unfacoltoso agricoltore, e chiamò gli altriagricoltori. Fu così che tentò più volte di parlarmicon quella sua voce che mi rintronavanegli orecchi. Gli risposi con tutto ilfiato che avevo in corpo, in diverse lin-gue, mentre lui mi avvicinava all’orec-chio, ma invano. Mi fece saltare quindisul palmo della sua mano e mi portò acasa sua. Appena arrivato a casa, il gigante chia-mò sua moglie: quella fece un urlo e unsalto indietro, proprio come fanno le

    32

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 32

  • donne alla vista di un ragno o di unrospo. Ma bastarono pochi giorni per-ché tutti si affezionassero a me, in par-ticolare la figlia del gigante, di noveanni, che si prese cura di me. Mi sistemò nella culla della bambolaper farmi riposare, poi mise la culla inun cassetto di una credenza e questo fuappeso ad uno scaffale a muro perdifendermi dai topi. Questa ragazzinaera così brava che mi confezionò abiti emi insegnò la loro lingua. Bastava cheindicassi un oggetto, che lei me ne dice-va il nome, e così, in pochi giorni, fuicapace di chiedere qualsiasi cosa volessi.Io la chiamavo Glumdalclitch (piccolabambinaia), mentre lei mi chiamavaGrildrig (omino).Nel frattempo, in paese, si era sparsa la

    33

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 33

  • voce della mia presenza e, dopo diverseacclamazioni, il mio padrone decise dimettermi in mostra alla fiera del paese.Camminavo sopra una cassa capovolta,sfoderavo la spada e facevo inchini,rivolgendomi alla gente nella loro stessalingua per chiedere come stavano e darloro il benvenuto, seguendo in tutto eper tutto i suggerimenti della mia pic-cola amica.

    34

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 34

  • 35

    Furono così tanti i curiosi che venneroad assistere ai miei “spettacoli” che benpresto, il mio padrone, capì che potevoessere la fonte di molti guadagni.Decise quindi di portarmi a fare il girodelle città più importanti del regno.Così, a due mesi dal mio arrivo su quel-la terra, il padrone ed io ci mettemmoin cammino. Il nostro viaggio duròdieci settimane e organizzammo spetta-coli in diciotto città. Infine, arrivammonella capitale che, nella loro lingua, èchiamata Lorbrulgrud, ossia Orgogliodell’Universo.

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 35

  • 36

    Un giorno si presentò al mio padrone ilgran ciambellano con l’ordine di por-tarmi subito a corte per divertire la regi-na e le sue dame di compagnia.La regina rimase incantata da me e dallamia educazione e mi comprò per millemonete d’oro che diede al mio padrone.Alla regina chiesi il favore di far entrareal suo servizio anche Glumdalclitch.La richiesta ebbe anche l’approvazionedi suo padre, fiero di avere una figlia acorte.La regina mi trattava benissimo, avevaanche fatto costruire, su misura, unacasetta con tanto di pareti e soffitti,arredata con mobili comodissimi.Ovunque la regina andasse mi portavacon sé e devo dire che la cosa inizial-mente non mi dispiaceva.

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 36

  • 03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 37

  • 38

    A parte alcune disavventure vissutetutto andava bene a corte, come quellavolta che la grandine mi coprì il corpodi lividi, oppure quella volta cheGlumaldalclitch mi depose in un luogoapparentemente sicuro; quando fu ormailontana da non potermi più sentire, capi-tò nei paraggi il cane del giardiniere.

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 38

  • 39

    L’animale iniziò a fiutare in giro, finchémi trovò e mi prese in bocca. Per fortu-na era un cane ben ammaestrato e nonmi fece nemmeno un graffio.Ma il pericolo più grosso lo corsi acausa di una scimmia che appartenevaad uno sguattero di corte.

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 39

  • Mentre Glumaldalclitch era impegnata,sentii un tonfo arrivare dalla finestra equalcosa saltellare nella stanza. Appenavidi la scimmia mi ficcai sotto il lettoma, purtroppo, la scimmia mi vide e miprese, mi strinse forte al petto e miaccarezzava, credendo probabilmenteche io fossi uno dei suoi cuccioli.Con un balzo dal davanzale della fine-stra da cui era entrata si arrampicò sultetto vicino al nostro.

    40

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 40

  • 41

    La povera bambina, quando si accorse,iniziò a piangere e urlare, era disperata,l’intero palazzo sottosopra, tra i servi-tori chi correva di qua e chi di là per lescale con l’intenzione di raggiungermi.La scena poteva risultare comica pertutti, tranne che per me, immobile acinquecento metri dal suolo, finché unragazzo riuscì a raggiungermi e portar-mi a terra.

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 41

  • 42

    Vissi in questa terra per oltre due annima, nonostante il rispetto e la gentilez-za ricevuta, non riuscivo a dimenticarela mia famiglia in Inghilterra. In fondo speravo di riacquistare la mialibertà, anche se non sapevo come cisarei riuscito. Eppure la mia liberazionearrivò, del tutto inaspettatamente.Un giorno, in viaggio con il re e la regi-na, ci fermammo in una cittadina vici-no alla costa. Desideravo con tutte le mie forze vede-re l’oceano allora chiesi alla regina dipoter essere accompagnato in spiaggiada un servitore. Fui accontentato e,arrivati a riva, il paggio di corte chiusele finestre della mia casetta, allontanan-dosi un momento in cerca di uova digabbiano tra gli scogli.

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 42

  • Addormentatomi, venni svegliato pocodopo di soprassalto, da uno strattoneviolento dell’anello fissato al soffittodella scatola. Sentivo sopra la testa ilrumore di un battito d’ali, infatti, affac-ciandomi dalla finestra vidi solo nuvolee cielo: un’aquila aveva agganciato lamia casetta e aveva intenzione di gettar-la tra gli scogli per potermi mangiare.

    43

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 43

  • Poi, però, attaccata da altri uccellil’aquila fu costretta a lasciare la presaper difendersi, lasciandomi cadere acapofitto nell’oceano. La mia casa stava affondando ed io nonriuscivo ad uscire di lì in nessun modo.

    44

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 44

  • Credetti che quelle fossero le mie ulti-me ore, quando sentii uno scalpiccio dipassi sopra il soffitto e qualcuno chechiedeva ad alta voce: «C’è qualcuno lag-giù? Se c’è qualcuno si faccia sentire».Ero finalmente in salvo!I marinai a bordo della nave issarono lacassa con una corda e, poco dopo vi pra-ticarono un foro, da dove potei uscire.

    45

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 45

  • I marinai, stupiti, iniziarono a farmi unmilione di domande ed io raccontailoro tutte le mie avventure.Il capitano ne rimase così colpito chemi suggerì di scrivere un libro.Dopo aver vissuto per tanto tempo inun luogo dove oggetti e persone eranoimmensi, quando sbarcai in Inghilterra,nove mesi dopo la mia fuga, tutto ciòche incontravo, persone, case, alberi eanimali, mi sembravano così minuscoliche credevo di essere tornato a Lilliput.Ritornai al mio villaggio e corsi a riab-bracciare mia moglie e i miei figli, tutta-via non rimasi lì a lungo, perché la miasete di conoscenza mi spinse, ben pre-sto a ripartire per altre fantasticheavventure.

    46

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 46

  • 03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 47

  • 48

    • Descrivi brevemente le esperienze di Gulliverraffigurate, il luogo e le principali vicende.

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 48

  • 49

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 49

  • 50

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 50

  • 51

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 51

  • 52

    — Cosa succede a Gulliver durante il viaggio a bordo dell’«Antilope»? Dove finisce?

    — Perché quando si sveglia non riesce a muoversi?

    • Rispondi alle domande.

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 52

  • 53

    — Che rapporto instaura Gulliver con gli abitanti diLilliput?

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 53

  • 54

    — Quanto tempo Gulliver rimane a Lilliput e perchése ne va e in che modo lo fa?

    – Cosa succede a Gulliver una volta ritornato a casa?

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 54

  • 55

    – Cosa succede a Gulliver durante il viaggio a bordodell’«Avventura»? Dove finisce questa volta?

    – Da chi viene accudito Gulliver?

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 55

  • 56

    – Da chi viene acquistato e come viene trattato?

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 56

  • 57

    – In che modo Gulliver riesce a liberarsi e a tornarea casa?

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 57

  • 58

    – Come finisce la storia?

    – Ti è piaciuto il racconto? Perché?

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 58

  • laboratorio: io e la societàScopriamo le regole della strada

    guidati

    da Gulliver!

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 59

  • 60

    Facciamo attenzione…con la strada non si

    scherza!

    • • •

    • Osserva l’immagine, quali sono i comporta-menti sbagliati che vedi illustrati?

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 60

  • 61

    Anche in biciclettabisogna rispettare

    le regole… e tule conosci?

    • • •

    • Osserva l’immagine, chi fra i bambini illustratisi comporta bene? E chi male? Perché?

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:04 Pagina 61

  • 62

    • indica l’inizio di una pista o una corsia riservataai ciclisti;

    • il cartello indica la zona o il percorso riservato aipedoni;

    • il cartello indica che è vietata la circolazione deiveicoli, comprese le bicilclette;

    • indica un percorso in cui non possono transitare lebiciclette anche se possono transitare i pedoni.

    • Leggi attentamente le definizioni e trascrivilesotto al segnale stradale corrispondente.

    Ma tu conosci il significato

    dei cartelli stradali?

    03 gulliver_v8:Layout 1 23/03/10 10:31 Pagina 62

  • 63

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:05 Pagina 63

  • 64

    Conosci il linguaggio della strada?

    marciapiede

    carreggiata

    pedone

    autista

    colui che cammina a piedi

    la parte in cui circolano i pedoni

    colui che guida un veicolo

    la parte in cui circolano i veicoli

    • Associa ogni nome alla definizione corretta.

    03 gulliver_v8:Layout 1 22/03/10 16:05 Pagina 64

    /ColorImageDict > /JPEG2000ColorACSImageDict > /JPEG2000ColorImageDict > /AntiAliasGrayImages false /CropGrayImages true /GrayImageMinResolution 300 /GrayImageMinResolutionPolicy /OK /DownsampleGrayImages true /GrayImageDownsampleType /Bicubic /GrayImageResolution 300 /GrayImageDepth -1 /GrayImageMinDownsampleDepth 2 /GrayImageDownsampleThreshold 1.50000 /EncodeGrayImages true /GrayImageFilter /DCTEncode /AutoFilterGrayImages true /GrayImageAutoFilterStrategy /JPEG /GrayACSImageDict > /GrayImageDict > /JPEG2000GrayACSImageDict > /JPEG2000GrayImageDict > /AntiAliasMonoImages false /CropMonoImages true /MonoImageMinResolution 1200 /MonoImageMinResolutionPolicy /OK /DownsampleMonoImages true /MonoImageDownsampleType /Bicubic /MonoImageResolution 1200 /MonoImageDepth -1 /MonoImageDownsampleThreshold 1.50000 /EncodeMonoImages true /MonoImageFilter /CCITTFaxEncode /MonoImageDict > /AllowPSXObjects false /CheckCompliance [ /None ] /PDFX1aCheck false /PDFX3Check false /PDFXCompliantPDFOnly false /PDFXNoTrimBoxError true /PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 0.00000 0.00000 0.00000 0.00000 ] /PDFXSetBleedBoxToMediaBox true /PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 0.00000 0.00000 0.00000 0.00000 ] /PDFXOutputIntentProfile () /PDFXOutputConditionIdentifier () /PDFXOutputCondition () /PDFXRegistryName () /PDFXTrapped /False

    /Description > /Namespace [ (Adobe) (Common) (1.0) ] /OtherNamespaces [ > /FormElements false /GenerateStructure true /IncludeBookmarks false /IncludeHyperlinks false /IncludeInteractive false /IncludeLayers false /IncludeProfiles true /MultimediaHandling /UseObjectSettings /Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (2.0) ] /PDFXOutputIntentProfileSelector /NA /PreserveEditing true /UntaggedCMYKHandling /LeaveUntagged /UntaggedRGBHandling /LeaveUntagged /UseDocumentBleed false >> ]>> setdistillerparams> setpagedevice

    /ColorImageDict > /JPEG2000ColorACSImageDict > /JPEG2000ColorImageDict > /AntiAliasGrayImages false /CropGrayImages true /GrayImageMinResolution 300 /GrayImageMinResolutionPolicy /OK /DownsampleGrayImages true /GrayImageDownsampleType /Bicubic /GrayImageResolution 300 /GrayImageDepth -1 /GrayImageMinDownsampleDepth 2 /GrayImageDownsampleThreshold 1.50000 /EncodeGrayImages true /GrayImageFilter /DCTEncode /AutoFilterGrayImages true /GrayImageAutoFilterStrategy /JPEG /GrayACSImageDict > /GrayImageDict > /JPEG2000GrayACSImageDict > /JPEG2000GrayImageDict > /AntiAliasMonoImages false /CropMonoImages true /MonoImageMinResolution 1200 /MonoImageMinResolutionPolicy /OK /DownsampleMonoImages true /MonoImageDownsampleType /Bicubic /MonoImageResolution 1200 /MonoImageDepth -1 /MonoImageDownsampleThreshold 1.50000 /EncodeMonoImages true /MonoImageFilter /CCITTFaxEncode /MonoImageDict > /AllowPSXObjects false /CheckCompliance [ /None ] /PDFX1aCheck false /PDFX3Check false /PDFXCompliantPDFOnly false /PDFXNoTrimBoxError true /PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 0.00000 0.00000 0.00000 0.00000 ] /PDFXSetBleedBoxToMediaBox true /PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 0.00000 0.00000 0.00000 0.00000 ] /PDFXOutputIntentProfile () /PDFXOutputConditionIdentifier () /PDFXOutputCondition () /PDFXRegistryName () /PDFXTrapped /False

    /Description > /Namespace [ (Adobe) (Common) (1.0) ] /OtherNamespaces [ > /FormElements false /GenerateStructure true /IncludeBookmarks false /IncludeHyperlinks false /IncludeInteractive false /IncludeLayers false /IncludeProfiles true /MultimediaHandling /UseObjectSettings /Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (2.0) ] /PDFXOutputIntentProfileSelector /NA /PreserveEditing true /UntaggedCMYKHandling /LeaveUntagged /UntaggedRGBHandling /LeaveUntagged /UseDocumentBleed false >> ]>> setdistillerparams> setpagedevice