II. - Doxa · della media del pollo: solo il 10% dei ricchi dorme male, contro il 31% dei poveri,...

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La Repubblica (ITA) - it Print Tipo media: Quotidiano Nazionale Tiratura: 570.438 Publication date: 06.11.2016 Diffusione: Pagina: 1, 20-21 Spread: 338.431 Readership: 2.540.000 La Repubblica (ITA) - it Tipo media: Publication date: Pagina: SETIANT'ANNI DI SONDAGGI DOXA Nell'unghiadelmignolo Tiratura: Diffusione: Spread: Readership: misura delPaese MICHELESMAR6IASI VAL1ANO su cinque la usa 'come utensile, raschitto, cacciavite. Di stiamo parlando? Dell'unghia mignolo! E il 1953 e la Doxa lancia sondaggio suqusta \trivo1zza\. jjJ L'anniversario. L'istitutomilanesedisondaggicompie70anni suoi\bollettini\ ilcambiamentodelPaesedalDopoguerraaoggi Print 570.438 338.431 2.540.000 II. Quotidiano Nazionale 06.11.2016 1, 20-21 Dall'unghia del mignolo ai cellulari italiani negli archivi della Doxa SMARGIASSI itallano su cinque utensile, r- Uno su serve igiene per- meglio non indagare cosa stiamo parlari' Dell'unghia del dito mi- 1953. la legge truf- passa, la guerra fredda bomba atomica fa Doxa lancia un son- cosa? Su questa fri- l'unghia del migno- settecentomila italiani informa, portano delle altre, ma sei su approvano. sulla pagina in- crocchiante del Bol trasmettono ancora li voglia di stupire anonimo sondaggist, fondatore Pierpaolo Iegiz in persona. La prima società italiana sondaggi, che oj- compiere settant'an- ancora bambina, uffici milanesi con le vimini e una scrivania presto rriverà un pio- calcolatore Ibm a sche- perforate, sente il bisogno agli italiani cos'è scienza curiosa pretende di frugare nella loro mente collettiva, cli cavar- ne fuori le opinioni e tradurle in percentuali. Per tanti, quel che un grup- po di docenti universitari di statistica ha appena importa to dagli Usa è poco più ch un metodo per vincere alla Sisal, insomma un tirare a indovina re. I professori allora fanno del loro meglio per dimostrirne la scientifica affidabilità. Han- no iniziato dalle cose serie: il primissimo sondaggio è sul re- ferendum monarchia -repub- blica, e ciazzeca. Ma bisogna dimostrare che questa nuova scienza parlare il anche quando il popoio non parla. Sa vedere dove nessuno va a guardare. Nell'Italia pro- fonda, Nei comportamenti, nell'antropologia, nei senti- menti, perfino nei sogni degli italiani. Ed ecco spiegata la provocazione dell'inchiesta sul dito mignolo, dettaglio fo!- cloricosì, ma anche indizio mi- nimo di un'Italia segreta, tut- ta da scoprire. In una stanza della sede mi- lanese irniltipiano della Doxa di oggi, tutta arredata in raffi- nato stile ethno. ivolumimar- roncini che rilegano i bolletti- ni degli esordi sembrano re- perti archeologici. Lo sono. Stratigiafia di una nazione, Archivio di una mentalità col- lettiva. Qui e solo qui trovi de- cenni di carotaggi nel substra- to dell'Italiano, ne resta trac- cia solo su queste veline carta- cee, qualche copia nei traslo- chi si è persa mai, come nella Biblioteca di Babele, ne resta- no sempre abbastairza. I bol- lettini contenevano le ricer- che non commssionate, svo]- te per inFziativa della Doxa; che le mandava per posta ai giornali, a qualche industriale illuminato, a tutti quelli che sottoscrivevano un abbona mento. Pochi forse le lgPva- no, ancora meno le pubblica- vano. Alle imprese interessa- vano di più le ricrch di mar- keting che ordinavano in esclusiva. Ai partiti, lapopola- rità dei loro leader, si. già allo- ra (nel 1956 più di metà degli italiani non sa chi è Andreotti —lo impareranno —ma cono- sce Lando Degoli, campione diLascia o raddoppia). Quell'enorme cassaforte cartacea di numeri è più pre- ziosa adesso, Qui la storia Tutti i diritti riservati PAESE : Italia PAGINE : 1, 20-21 SUPERFICIE : 0 % PERIODICITÀ : Quotidiano DIFFUSIONE : (597694) AUTORE : Michele Smargiassi 6 novembre 2016 - N°264

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Page 1: II. - Doxa · della media del pollo: solo il 10% dei ricchi dorme male, contro il 31% dei poveri, chi l'avrebbe detto. Eppure, nel 1948, con le macerie dei bombardamenti per terra,

SETTANT'ANNI DI SONDAGGI DOXA MICHELE SMARGIASSI Un italiano su cinque la usa "come utensile, raschietto, cacciavite". Di cosa stiamo parlando? Dell'unghia del dito mignolo! È il 1953 e la Doxa lancia un sondaggio su questa "frivolezza". L'anniversario. L'istituto milanese di sondaggi compie 70 anni Nei suoi "bollettini" il cambiamento del Paese dal Dopoguerra a oggi Come eravamo MICHELE SMARGIASSI Milano. Un italiano su cinque la usa "come utensile, raschietto, cacciavite". Uno su sei se ne serve "per igiene personale", meglio non indagare oltre. Di cosa stiamo parlando? Dell'unghia del dito mignolo! È il 1953, la legge truffa non passa, la guerra fredda impazza, la bomba atomica fa paura, e la Doxa lancia un sondaggio su cosa? Su questa "frivolezza", l'unghia del mignolo. Che settecentomila italiani maschi, ci informa, portano più lunga delle altre, ma sei su dieci non approvano. Le tabelle sulla pagina ingiallita e crocchiante del BoZ- lettino trasmettono ancora l'ironia e la voglia di stupire deH'anonimo sondaggista, forse il fondatore Pierpaolo Luzzatto Fegiz in persona. La Doxa, prima società italiana di ricerche e sondaggi, che oggi sta per compiere settant'an- ni, nel '53 è ancora bambina, dai suoi uffici milanesi con le sedie di vimini e una scrivania su cui presto arriverà un pioniere calcolatore Ibm a schede perforate, sente il bisogno di spiegare agli italiani cos'è mai questa scienza curiosa che pretende di frugare nella loro mente collettiva, di cavarne fuori le opinioni e tradurle in percentuali. Per tanti, quel "sistema Gallup" che un gruppo di docenti universitari di statistica ha appena importato dagli Usa è poco più che un metodo per vincere alla Sisal, insomma un tirare a indovinare. I professori allora fanno del loro meglio per dimostrarne la scientifica affidabilità. Hanno iniziato dalle cose serie: il primissimo sondaggio è sul referendum monarchia-repubblica, e ci azzecca. Ma bisogna dimostrare che questa nuova scienza "fa parlare il popolo" anche quando il popolo non parla. Sa vedere dove nessuno va a guardare. Nell'Italia profonda. Nei comportamenti, nell'antropologia, nei sentimenti, perfino nei sogni degli italiani. Ed ecco spiegata la provocazione dell'inchiesta sul dito mignolo, dettaglio folclorico sì, ma anche indizio minimo di un'Italia segreta, tutta da scoprire. In una stanza della sede milanese multipiano della Doxa di oggi, tutta arredata in raffinato stile ethno, i volumi marroncini che rilegano i bollettini degli esordi sembrano reperti archeologici. Lo sono. Stratigrafia di una nazione. Archivio di ima mentalità collettiva. Qui e solo qui trovi decenni di carotaggi nel substrato dell'Italiano, ne resta traccia solo su queste veline cartacee, qualche copia nei traslochi si è persa ma, come nella Biblioteca di Babele, ne restano sempre abbastanza. I bollettini contenevano le ricerche non commissionate, svolte per iniziativa della Doxa; che le mandava per posta ai giornali, a qualche industriale illuminato, a tutti quelli che sottoscrivevano un abbonamento. Pochi forse le leggevano, ancora meno le pubblicavano. Alle imprese interessavano di più le ricerche di marketing che ordinavano in esclusiva. Ai partiti, la popolarità dei loro leader, sì, già allora (nel 1956 più di metà degli italiani non sa chi è Andreotti -lo impareranno-ma conosce Landò Degoli, campione di Lascia o raddoppia ). Quell'enorme cassaforte cartacea di numeri è più preziosa adesso. «Qui la storia contemporanea ha depositato come documenti quel che altrimenti sarebbe svanito, i desideri, gli umori, le speranze degli italiani», dice Marina Salamon, l'imprenditrice che nel '91 ha comprato la Boxa, dove suo padre lavorò per decenni. Sfogli queste pagine e in effetti capisci che l'Italia del dopoguerra fece gli italiani, e anche come li fece. Se i sondaggi pre-elettorali di quegli anni non hanno più molto interesse oggi, sapere che sei italiani su dieci nel '47 prevedevano un'altra guerra mondiale nel giro di dieci anni ci trasporta di colpo nella temperatura emotiva di un paese prostrato, dignitoso e diseguale che abbiamo dimenticato. Un'Italia di paltò rivoltati e sdruciti, dove per il 46% l'abbigliamento è più urgente ancora del vitto. Dove il 49%, se potesse, emigrerebbe. Un'Italia di navigatori che non sanno nuotare (72%) e non fanno mai bagni in mare (67%), dove il 43% rimpiange di non avere studiato, il 27% spera di vincere alla lotteria, dove si imbucano due lettere a testa ogni settimana, si beve una tazza e mezzo di caffè al giorno, e più di metà non sa dire quanto pesa. Un'Italia ansiosa, che si sveglia spesso di cattivo umore ( 19% ), ma i dossologi pedagogicamente segnalano i rischi della media del pollo: solo il 10% dei ricchi dorme male, contro il 31% dei poveri, chi l'avrebbe detto. Eppure, nel 1948, con le macerie dei bombardamenti per terra, il 29% si dichiara "abbastanza felice" eil 5,5 addirittura "molto felice". Due anni dopo il libro più letto, che prima era I promessi sposi, è già diventato Via col vento (e i dossologi commentano: «Oggi è il film che fa vendere il libro!»), i recipienti da cucina sono ancora di metallo e terracotta ma i pavimenti in cotto sanno di "sorpassato" per tre italiani su quattro, e sei su dieci vorrebbero cambiarli col "moderno" linoleum: la voglia di consumi precede di un decennio il boom che consentirà di soddisfarli, le tabelle ci raccontano di imo scarto paradossale fra desideri e realtà. Nel '58 sedici milioni di italiani non possiedono orologi ma pensano (58%) che i nuovi supermercati facciano "risparmiare tempo". Un paese a velocità diseguali ed assetto variabile. L'84% non ha in casa ancora né frigo né lavatrice, ma nel '61 già 700 mila famiglie usano i fazzoletti di carta e chiedono al Secondo Canale Rai che sta per nascere (46%) di trasmettere anche lì Carosello; ancora nel '65 nei tinelli ci sono più macchine per cucire (65%) chetelevisori (45%), ma quelli che ci sono sembrano già "antiquati" al 18%. Il benessere è un dolce piano inclinato, e sette italiani su dieci, quell'anno, sono convinti che "i nostri figli vivranno meglio", e per la prima volta quelli che si ritengono «fortunati nella vita» superano gli "sfortunati" 25 contro 23%. Ma ancora nel '92 abbiamo paura della morte due volte più degli americani (43%): per nostra fortuna, in 62 su cento crediamo nell'aldilà. Questa psicometria di massa, fatta in diretta, coni numeri, è accolta con sospetto. Su Rinascita i comunisti accusano la Doxa di "fini qualunquistici e reazionari". I "giornalisti gelosi", si sfoga nel '90 il Bollettino, "ci sentono come concorrenti". Un albergatore di Cortina d'Ampezzo caccia i rilevatori Doxa al grido di «non si chiede l'elemosina ai miei clienti!». Ma pian piano la cultura del sondaggio fa il nido nella mente degli italiani, la dossologia entra nei dizionari e battute come «non so, non sono mica la Doxa!» passano nel gergo comune e perfino nelle aule dei tribunali (la invoca come voce dell'opinione pubblica il difensore degli studenti della Zanzara). Quella "votazione senza urne" che alla fine del secolo, quando i Bollettini cessano la pubblicazione, diventerà ossessione e nutrimento dei politici, a lungo è il termometro reale dei cambiamenti di un paese. Passano gli anni e l'archivio Doxa diventa storico, si possono fare confronti nel tempo, per esempio: in qua- rant'anni il tasso di felicità degli italiani sale dal 34 al 58%, oppure: nel '94 si va a letto e ci si sveglia mezz'ora più avanti di vent'anni prima, l'ora di pranzo varca il confine delle ore 13 ma quella di cena resta graniticcunente incatenata alle 20. Un'Italia più contraddittoria dell'immagine che ne abbiamo riposa, stranamente poco rievocata, nel sacrario della percentuale. Nell'80, per dire, alla vigilia dell'era dei cellulari, solo due italiani su dieci fanno almeno una telefonata ogni giorno, e solo nell' 1,5% dei casi è un'interurbana: avevamo davvero bisogno dei telefonini? I sondaggi non servono solo a prevedere il futuro e a descrivere il presente, possono anche cambiare la nostra idea del passato. C'è perfino troppo in questo archivio dove gli italiani appaiono mutati in colonne di numeri, stile Matrix. Ma in questo labirinto, dove le costanti spesso contano più delle rivoluzioni, si nasconde il "carattere dell'Italiano", sostanza misteriosa cercata per secoli da poeti e scrittori. A meno di non dar ragione al Leopardi, per il quale Topinio- ne prevalente dell'italiano è "non fare alcun conto delle proprie opinioni". Marina Salamon: "Qui le speranze degli intervistati sono diventate documenti per gli storici" LA TAPPE IL BOLLETTINO Conteneva le ricerche non commissionate ma svolte per iniziativa della Doxa. Arrivavano per posta ai giornali e a chi era abbonato LA DOMAN DA SULLA "MAN ICURE" Nel 1953 un argomento frivolo: l'unghia del mignolo. 700mila maschi italiani la portavano più lunga delle altre. Ma sei su dieci non approvava LE REAZIONI POLITICHE Su Rinascita i comunisti accusano la Doxa di "fini qualunquistici e reazionari". I "giornalisti gelosi", replica il Bollettino, "ci sentono come concorrenti" L'ARCHIVIO Alla fine del secolo cessa la pubblicazione dei bollettini. Oggi l'archivio storico di queste pubblicazioni è nella sede milanese della società IL FONDATORE A sinistra, Pierpaolo Luzzatto Fegiz che fondò la Doxa nel 1946. In alto, un volume dedicato ai redditi delle famiglie italiane nel 1948 firmato Luzzatto Fegiz e pubblicato dalla società di sondaggi milanese -à IL TEMPO LIBERO I y I / Pochi andavano in spiaggia. Il 72% degli italiani ? non sapeva nuotare e il 67% non faceva bagni "1 il ROMANZO I I Cambianoiconsumi.il libro più letto diventa Y\a con vento sull'onda del successo del film -j IL QUIZ SHOW I Landò Degoli, campione di Losc/a o raddoppia, era più famoso di Andreotti I \ I Nasceva il secondo canale Rai. Quattro anni dopo la tv era nel 45% delle case -4 IL TELEFONO I 1 Solodue italiani su dieci facevano una telefonata almeno una volta al giorno -4 // GLI ORARI I L Si va a dormire mezz'ora dopo rispetto a 20 anni prima. E si pranza più tardi: alle 13 IL PRIMO SONDAGGIO Fu effettuato per il referendum monarchia-repubblica: ci azzeccò

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Readership: 2.540.000

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SETIANT'ANNI DI SONDAGGI DOXA

Nell'unghiadelmignolo

Tiratura:

Diffusione:

Spread:

Readership:

misuradelPaeseMICHELESMAR6IASI

VAL1ANO su cinque la usa 'comeutensile, raschitto, cacciavite. Di

stiamo parlando? Dell'unghiamignolo! E il 1953 e la Doxa lancia

sondaggio suqusta \trivo1zza\.

jjJ

L'anniversario. L'istitutomilanesedisondaggicompie70annisuoi\bollettini\ il cambiamentodelPaesedalDopoguerraaoggi

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570.438

338.431

2.540.000

II.

Quotidiano Nazionale

06.11.2016

1, 20-21

Dall'unghia del mignolo ai cellulariitaliani negliarchivi della Doxa

SMARGIASSIitallano su cinque

utensile, r -Uno su

serve igiene per-meglio non indagarecosa stiamo parlari'

Dell'unghia del dito mi-1953. la legge truf-

passa, la guerra freddabomba atomica fa

Doxa lancia un son-cosa? Su questa fri-l'unghia del migno-

settecentomila italianiinforma, portano

delle altre, ma sei suapprovano.

sulla pagina in-crocchiante del Bol

trasmettono ancora livoglia di stupire

anonimo sondaggist,fondatore PierpaoloIegiz in persona. La

prima società italianasondaggi, che oj-

compiere settant'an-ancora bambina,

uffici milanesi con levimini e una scrivania

presto rriverà un pio-calcolatore Ibm a sche-

perforate, sente il bisognoagli italiani cos'è

scienza curiosapretende di frugare nella

loro mente collettiva, cli cavar-ne fuori le opinioni e tradurlein percentuali. Per tanti, quel

che un grup-po di docenti universitari distatistica ha appena importato dagli Usa è poco più ch unmetodo per vincere alla Sisal,insomma un tirare a indovinare.

I professori allora fanno delloro meglio per dimostrirnela scientifica affidabilità. Han-no iniziato dalle cose serie: ilprimissimo sondaggio è sul re-ferendum monarchia -repub-blica, e ciazzeca. Ma bisognadimostrare che questa nuovascienza parlare ilanche quando il popoio nonparla. Sa vedere dove nessunova a guardare. Nell'Italia pro-fonda, Nei comportamenti,nell'antropologia, nei senti-menti, perfino nei sogni degliitaliani. Ed ecco spiegata laprovocazione dell'inchiestasul dito mignolo, dettaglio fo!-cloricosì, ma anche indizio mi-nimo di un'Italia segreta, tut-ta da scoprire.

In una stanza della sede mi-lanese irniltipiano della Doxa

di oggi, tutta arredata in raffi-nato stile ethno. ivolumimar-

roncini che rilegano i bolletti-ni degli esordi sembrano re-perti archeologici. Lo sono.Stratigiafia di una nazione,Archivio di una mentalità col-lettiva. Qui e solo qui trovi de-cenni di carotaggi nel substra-to dell'Italiano, ne resta trac-cia solo su queste veline carta-cee, qualche copia nei traslo-chi si è persa mai, come nellaBiblioteca di Babele, ne resta-no sempre abbastairza. I bol-lettini contenevano le ricer-che non commssionate, svo]-te per inFziativa della Doxa;che le mandava per posta aigiornali, a qualche industrialeilluminato, a tutti quelli chesottoscrivevano un abbonamento. Pochi forse le lgPva-no, ancora meno le pubblica-vano. Alle imprese interessa-vano di più le ricrch di mar-keting che ordinavano inesclusiva. Ai partiti, lapopola-rità dei loro leader, si. già allo-ra (nel 1956 più di metà degli

italiani non sa chi è Andreotti—lo impareranno —ma cono-sce Lando Degoli, campionediLascia o raddoppia).

Quell'enorme cassafortecartacea di numeri è più pre-ziosa adesso, Qui la storia

Tutti i diritti riservati

PAESE : Italia PAGINE : 1, 20-21SUPERFICIE : 0 %PERIODICITÀ : Quotidiano

DIFFUSIONE : (597694)AUTORE : Michele Smargiassi

6 novembre 2016 - N°264

Page 2: II. - Doxa · della media del pollo: solo il 10% dei ricchi dorme male, contro il 31% dei poveri, chi l'avrebbe detto. Eppure, nel 1948, con le macerie dei bombardamenti per terra,

contemporanea ha deposita-to como documenti qua! chealtrimenti sarebbe svanito, idesideri, gli umori, le speran-ze degli italiani», dice MarinaSalamon, !'imprenditrice chena! '91 ha comprato la Doxa,dove suo padre lavorò per de-cennL

Sfogli queste pagine e in ef-fetticapisci che l'Ita!ia del do-poguerra fece gli italiani, e an-che come li fece. Sei sondaggipro -elettorali di quegli anninon hanno più molto interes-se oggi, sapere che sei italianisu dieci nel '47 prevedevanoun'altra guerra mondiale nelgiro cli dieci anni ci trasportadi colpo nella temperaturaemotiva di un paese prostra-to, dignitoso e diseguale cheabbiamo dimenticato. Un'Ita-lia di paltò rivoltati e sdruciti,dove per il 46%l'abbigliamen-to èpiù urgente ancora del vit-to. Dove il 49%, se potesse,emigrerebbe. Un'Italia di na-vigatori che non sanno nuota-re (72%) e non tenne mai ba-gni in mare (67%), dove il43% rimpiange di non averestudiato, il 27% spera di vince-re alla lotteria, dove si imbuca-no due lettere a testa ogni set-timana, si beve una tazza emezzo di caffè al giorno, e piùdi metà non sa dire quanto pe-sa. Un'Italia ansiosa, che sisveglia spesso di cattivo umo-re (19%), maidossologipecla-gogicamente segnalano i ri-schi della media delpollo: soloil 10% dei ricchi dorme male,contro il 31% dei poveri, chil'avrebbe detto.

Eppure, nel 1948, con le ma -cede dei bombardamenti perterra, il 29% si dichiara

e115,5 addirittu-ra Due anni do- -po il libro più letto, che prima

era I promessi sposi, è già di-ventate Via col vento (ei dos-sologi commentano: «Oggi è ilfilm che fa vendere il libro!»), irecipienti da cucina sono anco- -radi metallo e terracotta nasipavimenti in cotto sanno di\sorpassato\ per tre italianisu quattro, e sei su dieci vor-rebbero cambiarlicol

Iinoleum: la voglia di con-sumi precede di un decennioil boom che consentirà di sod-disfarli. le tabelle ci racconta-no di uno scarLo paradossalefra desideri e realtà. Nel '58 se- -dici milioni di italiani non pos-siedono urnlogi nia pensano

(58%) che i nuovi supermer-cati facciano

Un paese ave!ocitàdisegua-li ed assetto variabile. L'84%non ha in casa ancora nè frigoné lavatrice, ma nel '61 già700 mila famiglie usano i faz-

zoletti di carta e chiedono alSecondo Canale Rai che staper nascere (46%) di trasmet-tere anche lì Carosello; ancoranel '65 nei tinelli ci sono piùmacchine per cucire (65%)chetelevisori (45%), ma quel-li che ci sono sembrano già\antiquati\ al 18%, Il benesse-reèun dolce piano inclinato, e

sette italiani su dieci, quell'an-no, sono convinti che nostrifigli vivranno e per laprima volta queffi che si riten-gono «fortunati nella vita» su-perano gli \sfortunati\ 25 con-tro 23%. Ma ancorano! '92 ab-biamo paura della morte duevolte più degli americani(43%): per nostra fortuna, in62 su cento crediamo nell'aldi-là.

Questa psicometria di mas- -sa, fattain diretta, con i nume- -ri, è accolta con sospetto. SuRinascita i comunisti accusa-no la Doxa di qualunqui-stici e I

sti si sfoga nel '90 ilBollettino, sentono come

Un albergatoredi Cortina d'Ampezzo caccia irilevatori Doxa al grido di«non si chiede l'elemosina aimiei clientil».

Ma pian piano la cultura delsondaggiofainido nella men-te degli italiani, la dossologiaentra nei dizionari e battutecome «non so, non sono micala Doxal passano nel gergocomune e perfino nelle auledei tribunali (la invoca coissevoce dell'opinione pubblica ildifensore degli studenti dellaZanzara).

Quella 'votazione senza ur-che alla fine del secolo,

quando i Bollettini cessano lapubblicazione, diventerà os-sessionaenutrimento dei poli-tici, a lungo è il termometroreale dei cambiamenti di unpaese. Passano gli armi e l'ar-chivio Doxa diventa storico, sipossono fare confronti neltempo, per esempio: io qua-rant'anniiltasso cli fellcitàde-gli italiani sale dal 34 al 58%,oppure: nel '94 si va a letto ecisi sveglia mezz'ora più avanti

di vent'anni prima, l'ora dipranzo varca il confine delleore 13 ma quella di cena restagraniticamente incatenata al -1e20.

Un'Italia più contradditto-ria dell'immagine che ne ab-biamo riposa, stranamentepoco rievocata, nel sacrariodella percentuale. Nell'BO,per dire, alla vigilia dell'eradei cellulari, solo due italianisu dieci fanno almeno una te- -lefonata ogni giorno, e solonell'1,5% dei casi èun'interur-bana: avevamo davvero biso-gno dei telefonini? I sondaggi

non servono solo a prevederei! futuro e a descrivere il pre- -sente, possono anche cambia-re la nostra idea del passato.

C'è perfino troppo in que- -sto archivio dove gli italianiappaiono mutati in colonne dinumeri, stile Matrix. Ma inquesto labirinto, dove le co- -stanti spesso contano più del-le rivoluzioni, si nasconde il

so-stanza misteriosa cercata persecoli da poeti e scrittori. Ameno di non dar ragione alLeopardi, per il quale l'opinio-ne prevalente dell'italiano è

fare alcun conto delleproprie opinioni'.

Marina Salarnon:le speranze degli

intervistati sonodiventatedocumenti per gliLATAPPEIL BOLLETrINOConteneva le ricerchenon commissionatema svolteper iniziativa della Ilosa.Arrivavano perposta ai giornalie a chi era abbonatoLA DOMANDASULLA\MANICURE\Nel 1953 un argomentofrivolo:l'unghia del mignolo. 700milamaschi italiani la portavano piùlunga delle altre. Ma sei su diecinon approvava

LE REAZIONIPOLITICHESu Rinascite i comunisti accusanola Doxa di 'funi qualunquintici e

Ireplica il Bollettino, sentonocomeL'ARcHIVIOAlla fine del secolo cessa lapubblicazione dei bollettini.Oggi l'archivio storico di questepubblicazioni è nella sedemilanese della società

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ILROMANZOCambianoiconsumi.Illibro più letto diventaViaconventosull'ondadelsuccessodelfilm

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I. GLIORARISivaadormire mezz'oradopo rispettoa 20anni prima.Esipranzapiù tardi:alle 13

1 Solodue italiani sudiecifacevanounatelefonataalmeno unavolta algiorno

ILPRIMOSONDAGGIOFueffettuatoper il referendummonarchia-repubblica:ci azzeccò

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