II° Anno della Cresima: Incontro col Vescovo a Vicenza. Par- … · tutti a liberarsi dagli...

2
Tel/Fax della parrocchia 0424/522352 SS. MESSE FESTIVE: 18.30 — 8.00 – 9.30 — 11.00 – 18.30 LA PARROCCHIA DI S. VITO INFORMA... IN RETE CON LE FAMIGLIE DELLA COMUNITA’ Sito internet : www.webalice.it/parrocchia.sanvito/ e-mail: [email protected] CATECHISMO RAGAZZI, dalle 17.15—18.30 MERCOLEDI’ 12 : Ragazzi della scoperta della Bibbia; * II° Anno della Cresima: Incontro col Vescovo a Vicenza. Par- tenza dal piazzale della chiesa ore 14.30… rientro verso le 18.30. GIOVEDI’ 13: Ragazzi del Percorso penitenziale (M-Z) SABATO 15 Ragazzi del Percorso Eucaristico (dalle 14.15) LUNEDI’ 10 e MARTEDI’ 11: INCONTRI GENITORI CATECHISMO, 20.30 * Lunedì: GENITORI MESSA DI PRIMA COMUNIONE * Martedì: GENITORI PERCORSO PENITENZIALE (5^ elem.) MERCOLEDI’ 12 MARZO: ACCOGLIENZA, ANZIANI e VIA CRUCIS - ore 11.00: “PASQUA DEGLI ANZIANI, S. Messa e Pranzo Comunitario - ore 20.30: Dopo le 4 serate sull’ACCOGLIENZA vista da varie angolatu- re (con gli altri, con Dio, con i vicini e i lontani di casa), stasera voglia- mo percorrere nella preghiera Via Crucis, la Via dell’Amore, in Chiesa. SABATO 15: CONFESSIONI RAGAZZI...IN CHIESA ore 16.00, I RAGAZZI DEL PERCORSO PENITENZIALE, possibil- mente accompagnati dal genitori ORE 17.15, I RAGAZZI DEL PERCORSO SCOPERTA DELLA BIBBIA (I^ media) PRONTI A ENTRARE NELLA SETTIMANA SANTA... Nei prossimi giorni sarà consegnato nella famiglie da parte degli INCARICATI DI ZONA il bollettino “La Voce di S. Vito”. Ci auguriamo che siamo molte le famiglie che lo riceveranno aprendo la porta di casa: che bello accogliere e sentirsi accolti! E’ importante tener presente il PROGRAMMA DI TUTTA LA SETTIMANA SANTA che speriamo di poter vivere insieme nelle ricche cele- brazioni, iniziando da domenica prossima, domenica delle Palme. PARROCCHIA DEI SS. VITO MODESTO CRESCENZIA PARROCCHIA DEI SS. VITO MODESTO CRESCENZIA PARROCCHIA DEI SS. VITO MODESTO CRESCENZIA V^ DOMENICA DI QUARESIMA 9 MARZO 2008 IO, GESU’, SONO LA VITA DELL’UOMO IO, GESU’, SONO LA VITA DELL’UOMO IO, GESU’, SONO LA VITA DELL’UOMO IO, GESU’, SONO LA VITA DELL’UOMO Tutti lo sappiamo: la vita del cristiano è una Chiamata a procedere sulle orme di Gesù Maestro. Due domeniche fa la Samaritana ha scoperto Gesù come Ac- qua viva. Domenica scorsa al Cieco guarito Gesù si rivela come Luce della vita. Oggi incontriamo Gesù che si confronta con la morte di Lazzaro e annuncia: “Io sono la vita dell’uomo”. Un annuncio assolutamente nuovo che chiede di essere ascoltato e interiorizzato con fede, proprio perché vivia- mo immersi in una società votata il più delle volte al relativismo e al nulla che cerca di rimuovere i grandi interrogativi della morte e della Vita per sempre. Il racconto della morte e risurrezione di Lazzaro occupa nel Vangelo di Giovanni un posto centrale. Esso prefigura la sorte di Gesù, la sua morte e la sua risurrezione. Sarebbe meglio dire che Lazzaro è ritornato alla vita (la morte lo raggiungerà in un secondo momento), mentre Gesù uscirà dal sepolcro come il Vincitore, il Vivente che ha sconfit- to definitivamente la morte. Per l’evangelista Giovanni la risurrezione di Gesù rappresenta il “segno” più alto della manifestazione di chi è Gesù: Egli è Colui che ha ricevuto dal Padre la capacità di comunicare la vita, Vita che è offerta a tutti i credenti e a ciascuno di noi. Dunque Gesù, una volta che viene informato della malattia dell’amico, da oltre il Giordano, scende a Betania, nei pressi di Gerusalemme, dove abitavano Laz- zaro, Marta e Maria. Fermiamo la nostra attenzione sul dialogo tra Gesù e Marta. “Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!... sono le prime parole di Marta. Ella non ha smesso di credere nella potenza del Messia: la sua fede è sal- da, ma ha bisogno di un approfondimento per diventare cristiana. “Io sono la risurrezione e la vita – le dice Gesù – chi crede in me anche se muore vivrà…”. Cuore della fede è l’incontro con la persona di Gesù: credere in Lui è condizione unica e irrinunciabile perché questa nostra vita, segnata dalla caduci- tà e dal limite, superi la frontiera della morte. Chi crede in Gesù – cioè lo ama, perché altro non è che amore la fede – sa che la vita presente porta già in sé il respiro dell’eternità: “non morirà mai!” Bellezza liberante e consolante della fede!

Transcript of II° Anno della Cresima: Incontro col Vescovo a Vicenza. Par- … · tutti a liberarsi dagli...

Tel/Fax della parrocchia 0424/522352

SS. MESSE FESTIVE: 18.30 — 8.00 – 9.30 — 11.00 – 18.30

LA PARROCCHIA DI S. VITO INFORMA...

IN RETE CON LE FAMIGLIE DELLA COMUNITA’

Sito internet : www.webalice.it/parrocchia.sanvito/

e-mail: [email protected]

CATECHISMO RAGAZZI, dalle 17.15—18.30

• MERCOLEDI’ 12 : Ragazzi della scoperta della Bibbia; * II° Anno della Cresima: Incontro col Vescovo a Vicenza. Par- tenza dal piazzale della chiesa ore 14.30… rientro verso le 18.30. • GIOVEDI’ 13: Ragazzi del Percorso penitenziale (M-Z) • SABATO 15 Ragazzi del Percorso Eucaristico (dalle 14.15)

LUNEDI’ 10 e MARTEDI’ 11: INCONTRI GENITORI CATECHISMO, 20.30

* Lunedì: GENITORI MESSA DI PRIMA COMUNIONE * Martedì: GENITORI PERCORSO PENITENZIALE (5^ elem.)

MERCOLEDI’ 12 MARZO: ACCOGLIENZA, ANZIANI e VIA CRUCIS

- ore 11.00: “PASQUA DEGLI ANZIANI, S. Messa e Pranzo Comunitario - ore 20.30: Dopo le 4 serate sull’ACCOGLIENZA vista da varie angolatu-re (con gli altri, con Dio, con i vicini e i lontani di casa), stasera voglia-mo percorrere nella preghiera Via Crucis, la Via dell’Amore, in Chiesa.

SABATO 15: CONFESSIONI RAGAZZI...IN CHIESA

• ore 16.00, I RAGAZZI DEL PERCORSO PENITENZIALE, possibil-mente accompagnati dal genitori

• ORE 17.15, I RAGAZZI DEL PERCORSO SCOPERTA DELLA BIBBIA (I^ media)

PRONTI A ENTRARE NELLA SETTIMANA SANTA...

Nei prossimi giorni sarà consegnato nella famiglie da parte degli INCARICATI DI ZONA il bollettino “La Voce di S. Vito”. Ci auguriamo che siamo molte le famiglie che lo riceveranno aprendo la porta di casa: che bello accogliere e sentirsi accolti! E’ importante tener presente il PROGRAMMA DI TUTTA LA SETTIMANA SANTA che speriamo di poter vivere insieme nelle ricche cele-brazioni, iniziando da domenica prossima, domenica delle Palme.

PARROCCHIA DEI SS. VITO MODESTO CRESCENZIA

PARROCCHIA DEI SS. VITO MODESTO CRESCENZIA

PARROCCHIA DEI SS. VITO MODESTO CRESCENZIA

V^ DOMENICA

DI QUARESIMA 9 MARZO 2008

IO, GESU’, SONO LA VITA DELL’UOMOIO, GESU’, SONO LA VITA DELL’UOMOIO, GESU’, SONO LA VITA DELL’UOMOIO, GESU’, SONO LA VITA DELL’UOMO

Tutti lo sappiamo: la vita del cristiano è una Chiamata a procedere sulle orme di Gesù Maestro. Due domeniche fa la Samaritana ha scoperto Gesù come Ac-qua viva. Domenica scorsa al Cieco guarito Gesù si rivela come Luce della vita. Oggi incontriamo Gesù che si confronta con la morte di Lazzaro e annuncia: “Io sono la vita dell’uomo”. Un annuncio assolutamente nuovo che chiede di essere ascoltato e interiorizzato con fede, proprio perché vivia-mo immersi in una società votata il più delle volte al relativismo e al nulla che cerca di rimuovere i grandi interrogativi della morte e della Vita per sempre.

Il racconto della morte e risurrezione di Lazzaro occupa nel Vangelo di Giovanni un posto centrale. Esso prefigura la sorte di Gesù, la sua morte e la sua risurrezione. Sarebbe meglio dire che Lazzaro è ritornato alla vita (la morte lo raggiungerà in un secondo momento), mentre Gesù uscirà dal sepolcro come il Vincitore, il Vivente che ha sconfit-to definitivamente la morte. Per l’evangelista Giovanni la risurrezione di Gesù rappresenta il “segno” più alto della manifestazione di chi è Gesù: Egli è Colui che ha ricevuto dal Padre la capacità di comunicare la vita, Vita che è offerta a tutti i credenti e a ciascuno di noi.

Dunque Gesù, una volta che viene informato della malattia dell’amico, da oltre il Giordano, scende a Betania, nei pressi di Gerusalemme, dove abitavano Laz-zaro, Marta e Maria. Fermiamo la nostra attenzione sul dialogo tra Gesù e Marta. “Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!... ” sono le prime parole di Marta. Ella non ha smesso di credere nella potenza del Messia: la sua fede è sal-da, ma ha bisogno di un approfondimento per diventare cristiana. “Io sono la risurrezione e la vita – le dice Gesù – chi crede in me anche se muore vivrà…”. Cuore della fede è l’incontro con la persona di Gesù: credere in Lui è condizione unica e irrinunciabile perché questa nostra vita, segnata dalla caduci-tà e dal limite, superi la frontiera della morte. Chi crede in Gesù – cioè lo ama, perché altro non è che amore la fede – sa che la vita presente porta già in sé il respiro dell’eternità: “non morirà mai!”

Bellezza liberante e consolante della fede!

V domenica di Quaresima: 9 marzo 2008 Preghiera dei fedeli

Cel. Fratelli e sorelle, la liturgia ci offre oggi la possibilità di riflettere sulla vita che ci è stata donata da Dio e che è piena del suo spirito. Preghiamo assieme per saper rispondere, con emozione e intelligenza, a quest’energia che è in noi e che ha la dimensione dell’eternità.

Rimani, o Signore, nella nostra vita

1° Per la Chiesa e il suo popolo, perché il Signore aiuti tutti a liberarsi dagli ostacoli, dalle paure e dalle difese, che fermano la vita come le tombe di cui parla Ezechiele, e ad ave-re il coraggio e la fantasia di correre incontro al futuro con fiducia e speranza.

2° Il Signore ci ha già messo nel cuore il suo spirito che è energia di vita, di sviluppo umano e di crescita spirituale; è un dono enorme che abbiamo in noi, ma che richiede anche la nostra adesione e la forza della nostra fede.

3° “Io sono la risurrezione e la vita”, dice il Signore, e le sue non sono solo parole, ma inviti precisi a camminare nel mondo con la luce e la ricchezza della pre-senza reale dello spirito di Dio.

4° Gesù che piange per la morte di Lazzaro, è un segno concreto del suo a-more e della sua dolce umanità, preghiamo il Signore per saper offrirgli non la no-stra stanchezza e la nostra inerzia, ma la gioia di vivere con lui e per lui.

5° Le parrocchie del Vicariato di Bassano desiderano oggi testimoniare, anche concretamente, la loro solidarietà con le difficoltà degli ambienti lontani del Sudan e promuovono la costruzione di una scuola in quel paese. Preghiamo perché anche questi atti diventino stimoli aperti di vita e di speranza.

Cel. Accogli, o Signore, la preghiera di questo tuo popolo; aiutaci ad avere il co-raggio, l’energia e la volontà di rispondere allo spirito di vita che ci hai dato, aiutaci a sentirti vivo in noi e a meravigliarci sempre della tua presenza. Per Cristo nostro Signore.

——————————————————————————————————

INCARICATI DI ZONA E BOLLETTINI Invitiamo tutti i generosi incaricati di zona a presentarsi in parrocchia GIOVEDI’ 13 c.m. .per il ritiro del “pacchetto” dei bollettini “LA VOCE DI S. VITO da distribuire poi nelle famiglie della propria zona: Si può scegliere l’orario più comodo: ore 15.00 o 18.00. Grazie!

UN PANE PER AMOR DI DIO

Costruiamo insieme una scuola in Sudan

In questa quinta domenica di Quaresima la colletta raccolta durante le Messe andrà… in Sudan. La solidarietà è l’altra faccia della fede vissuta e testimoniata nella vita quotidiana. CAMPO JABORONA Si tratta di un “assembramento selvaggio” sorto alla periferia di Kartoum, costituito da profughi sudanesi sfuggiti dalla guerra civile nel Sud-Sudan. Chiaramente non c’erano le strutture minime di sussistenza (acqua, scarsità di cibo, elettricità, mancanza di assi-stenza medica, di scuole…). Tutte le migliaia di persone vivevano in tende o in case di mattoni di fango.

Nel 1902, sotto la guida del cardinale Wako, vescovo di Kartoum, na-sceva la Parrocchia intitolata a Santa Bakhita che riuscì ad aprire nel Campo cinque scuole con circa 6000 alunni. Scuole di fango che a causa delle piogge intense dell’ano scorso, due “scuole” sono crolla-te, con conseguente dispersione di alunni. Si teme la stessa fine per le altre due scuole. L’unica che dà sicurezza è quella in muratura.

Il progetto che viene affidato alle PARROCCHIE DEL VICARIATO DI BAS-SANO è quello di ottenere sufficiente assistenza finanziaria per la co-struzione di una SCUOLA IN MURATURA NELLA PARROCCHIA DI SANTA BAKHITA. Combattere l’analfabetismo porterebbe grande progresso in tutta l’area e aiuterebbe i giovani nati nella guerra e nelle persecu-zioni, a mette le basi per una vita migliore.