MALATTIE CRONICHE

Malattie croniche

• Costituiscono la principale causa di morte quasi in tutto il mondo• Si tratta di un ampio gruppo di malattie, che comprende le

cardiopatie, l’ictus, il cancro, il diabete e le malattie respiratorie croniche. Ci sono poi anche le malattie mentali, i disturbi muscolo-scheletrici e dell’apparato gastrointestinale, i difetti della vista e dell’udito, le malattie genetiche

• Sono causate da fattori di rischio aspecifici, di natura fisica, chimica e biologica

• Sono malattie che richiedono anche decenni prima di manifestarsiclinicamente. Dato il lungo decorso, richiedono un’assistenza a lungo termine, ma al contempo presentano diverse opportunità di prevenzione

Decessi per cause di morte (Italia, 1998)

Cause di morte Maschi (%) Femmine (%)

Malattie cardiovascolari 39,4 49,1

Tumori 32,8 24,0

Malattie app. respiratorio 7,3 5,3

Malattie app. digerente 4,8 4,6

Cause violente 5,8 3,7

Diabete 2,3 3,7

Malattie sist. nervoso 3,8 2,4

Malattie inf. e parassit. 1,2 0,7

Prevalenza di malattie croniche negli anziani italiani (Giu 90/Nov 90 - Indagine Multiscopo sulle Famiglie 87/91 - ISTAT)

MASCHI

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5

10

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25

30

35

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60-64 65-74 >75

Percentuale di affetti

FEMMINE

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60-64 65-74 >75

Percentuale di affetti

Artrosi, artrite Ipertensione Bronchite, enfisema, ecc. Diabete

Ulcera Altre malattie del cuore Osteoporosi Tumori

Diabete mellito

• Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) e dovuta a un’alterata quantità o funzione dell’insulina

– L’insulina è l’ormone, prodotto dal pancreas, che consente al glucosio l’ingresso nelle cellule e il suo conseguente utilizzo come fonte energetica. Quando questo meccanismo è alterato, il glucosio si accumula nel circolo sanguigno

Meccanismo d’azione dell’insulina

Diabete mellito

• Si distinguono due forme di diabete mellito:

– tipo 1 (forma giovanile)

– tipo 2 (forma adulta)

• Dal punto di vista clinico tali pazienti possono presentare una sete copiosa, urinano abbondantemente (poliuria) e sono generalmente o magri oppure obesi

Complicazioni del Diabete Mellito

• Acute

– Coma chetoacidosico, dovuto ad accumulo di prodotti del metabolismo alterato, i chetoni, che causano perdita di coscienza, disidratazione e gravi alterazioni ematiche

• Croniche

– Riguardano diversi organi e tessuti, tra cui gli occhi, i reni, il cuore, i vasi sanguigni e i nervi periferici.

Complicazioni croniche del Diabete Mellito

• Retinopatia diabetica

• Nefropatia diabetica

• Malattie cardiovascolari

• Neuropatia diabetica

• Piede diabetico

Diabete mellito di tipo 1

• Riguarda circa il 10% delle persone con diabete e in genere insorge nell’infanzia o nell’adolescenza

• Nel diabete tipo 1, il pancreas non produce insulina a causa della distruzione delle cellule ß che producono questo ormone: è quindi necessario che essa venga iniettata ogni giorno e per tutta la vita

• La causa del diabete tipo 1 è sconosciuta, ma caratteristica è la presenza nel sangue di anticorpi diretti contro antigeni presenti a livello delle cellule che producono insulina– Il diabete di tipo 1 viene classificato tra le malattie

cosiddette “autoimmuni”, cioè dovute a una reazione immunitaria diretta contro l’organismo stesso

Diabete mellito di tipo 2

• È la forma più comune di diabete e rappresenta circa il 90% dei casi di questa malattia

• La causa è ancora ignota. Il pancreas è in grado di produrre insulina, ma le cellule dell’organismo non riescono poi a utilizzarla

• In genere, la malattia si manifesta dopo i 30-40 anni e numerosi fattori di rischio sono stati riconosciuti associarsi alla sua insorgenza. Tra questi: la familiarità per diabete, lo scarso esercizio fisico, il sovrappeso e l’appartenenza ad alcune etnie

• Il diabete tipo 2 in genere non viene diagnosticato per molti anni in quanto l’iperglicemia si sviluppa gradualmente e inizialmente non èdi grado severo al punto da dare i classici sintomi del diabete.Solitamente la diagnosi avviene casualmente o in concomitanza con una situazione di stress fisico, quale infezioni o interventi chirurgici

Diabete gestazionale

• È la situazione in cui si misura un elevato livello di glucosio circolante per la prima volta in gravidanza– condizione che si verifica nel 4% circa delle gravidanze

• Il trattamento può essere dietetico oppure a base di insulina

• Si possono determinare conseguenze avverse sul feto, da malformazioni congenite a un elevato peso alla nascita, fino a un alto rischio di mortalità perinatale

Prevenzione delle complicazioni del Diabete mellito

• Un buon controllo metabolico è importante per prevenire l’insorgenza di complicanze

– Misurazione dell’emoglobina glicata (HbA1c%)

• Controlli della pressione sanguigna

• Controllo dei lipidi nel sangue

• Monitoraggio degli organi bersaglio (occhi, reni e arti inferiori)

Terapia del Diabete mellito

• Nel DM di tipo 1, quello insulino-dipendente, il paziente necessita di quotidiane dosi di insulina, iniettate nel sottocutaneo

• I pazienti con DM di tipo 2 fanno invece uso di antidiabetici per via orale e di un'opportuna dieta ipoglicidica ed ipolipidica

Terapia del Diabete mellito di Tipo 2

• Stile di vita adeguato– Abitudini alimentari

• La dieta ha l’obiettivo di mantenere i valori di glucosio e lipidi plasmatici e la pressione arteriosa il più possibile vicini alla normalità

• In linea di massima, si raccomanda che la dieta includa carboidrati, provenienti da frutta, vegetali, grano, legumi e latte scremato

• Evitare l’uso di saccarosio, sostituibile con dolcificanti. Consumare cibicontenenti fibre. Limitare il consumo di grassi, specie quelli saturi e di colesterolo

– Attività fisica• Un’attività fisica di tipo aerobico e di grado moderato per almeno 150

minuti a settimana oppure di tipo più intenso per 90 minuti a settimana è raccomandata per migliorare il controllo glicemico e mantenere il peso corporeo

– Astensione dal fumo

Malattie cardiovascolari

• Nei paesi sviluppati le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte, oltre ad essere la principale causa delle morbosità e delle invalidità permanenti

• L'individuazione e l'eliminazione dei fattori di rischio di queste malattie rappresentano obiettivi fondamentali della salute pubblica, e pertanto dell'Educazione alla Salute

Malattie cardiovascolari

• Cardiopatia ischemica

– È responsabile del 28% dei decessi in Italia

• Ictus cerebrale

– È responsabile del 13% dei decessi in Italia

Cardiopatia ischemica

• Alla base c'è uno squilibrio tra la richiesta di ossigeno del muscolo cardiaco e la disponibilitàdell'ossigeno stesso attraverso la circolazione nelle arterie coronarie, che sono le arterie che irrorano il cuore– Questo squilibrio nella maggior parte dei casi deriva

da una ostruzione, parziale o totale, del lume di un’arteria coronarica da parte di una placca aterosclerotica

• Quest'ultima è un accumulo all'interno della parete delle arterie di lipidi, carboidrati, tessuto fibroso, sali di calcio ed elementi cellulari del sangue

Ostruzione di un vaso sanguigno

Cardiopatia ischemica

• I principali fattori associati all’accumulo di tali sostanze sono:

– Ipercolesterolemia

– Ipertensione arteriosa

– Fumo di sigaretta

Cardiopatia ischemica

• Le principali espressioni della cardiopatia ischemica sono:

– angina pectoris

– infarto del miocardio

Angina pectoris

• Questa forma della CI si manifesta con un dolore al petto che può insorgere in seguito ad uno sforzo fisico o anche a riposo– E' espressione di una temporanea diminuzione di

afflusso di sangue, e pertanto di ossigeno, al cuore, causato da un restringimento aterosclerotico nelle arterie coronarie, o da uno spasmo delle coronarie stesse in assenza di lesioni patologiche preesistenti

– Il dolore nell'angina pectoris regredisce in seguito alla somministrazione di nitroderivati per via sub-linguale

Angina pectoris

Infarto del miocardio

• E' causato dai medesimi fattori che sono alla base dell'angina pectoris (aterosclerosi, spasmo coronarico)

– con una maggiore durata dell'ipoafflusso sanguigno, o del blocco della circolazione nelle coronarie

• Ciò determina una sofferenza tissutale di una parte o di tutto il muscolo cardiaco, che va incontro a necrosi (morte cellulare).

Infarto del miocardio

Infarto del miocardio

• Dal punto di vista sintomatologico il dolore al petto è tipicamente costrittivo.

– In taluni casi il dolore è avvertito in sedi atipiche, quali il braccio sinistro, lo spazio interscapolare, la mandibola.

• L'infarto del miocardio è una condizione patologica drammatica che impone l’immediato ricovero in ospedale

Ipertensione arteriosa

• Si definisce ipertensione arteriosa quella condizione in cui i valori pressori sono stabilmente superiori al limite:

– di 140 mm di Hg per la pressione sistolica (la massima, che esprime la forza con cui il cuore immette il sangue nella grande circolazione)

– di 90 mm di Hg per la pressione diastolica (la minima, che esprime la tensione di riempimento del ventricolo sinistro).

Etiologia dell'ipertensione arteriosa

• Nel 95 % dei casi l'ipertensione viene considerata essenziale, perché non si riesce a stabilirne le cause

• Nel restante 5 % tale condizione è secondaria ad altre patologie, soprattutto di tipo endocrino e nefrologico (rene)

Clinica e conseguenze dell’ipertensione arteriosa

• L'ipertensione arteriosa è una malattia subdola, poiché nella maggior parte dei casi non provoca alcun disturbo. – In altri casi può causare mal di testa, malessere generale, vertigini.

• In seguito ad una lunga storia di ipertensione arteriosa si determinano delle complicanze che riguardano diversi organi. – Fra questi possono essere interessati il cuore, che può ingrossarsi

(ipertrofia cardiaca), gli occhi (alterazioni vascolari della retina), il rene (insufficienza renale)

• L'ipertensione arteriosa viene inoltre considerata come fattore di rischio per il determinarsi delle manifestazioni della cardiopatia ischemica e degli accidenti cerebro-vascolari (ictus).

Ictus

• L'ictus cerebrale è una patologia che coinvolge la circolazione sanguigna del cervello

• Può manifestarsi in maniera più o meno improvvisa– In qualche caso l'ictus vero e proprio è preceduto

da un attacco ischemico transitorio (TIA, dall'inglese Transient ischemic attack), episodio reversibile che costituisce un vero e proprio campanello d'allarme

Ictus

• Il TIA si manifesta con modificazioni della mimica della faccia con il tipico atteggiamento del fumatore di pipa, con paresi transitorie degli arti, con vertigini, cefalea

• L’ictus conclamato rappresenta la conseguenza improvvisa di due distinte situazioni– Possono infatti essersi verificati un'ostruzione di

un'arteria, per la presenza di un'ostruzione (trombo) o per uno spasmo vascolare, oppure un'emorragia per la rottura di un'arteria cerebrale

Ictus

• La sintomatologia è variabile ed è da mettere in relazione con il territorio di cervello che viene irrorato dall'arteria interessata– Generalmente è una condizione grave in cui si verificano

comunque una serie di sintomi a carico del sistema nervoso centrale, fino ad un quadro di coma e di morte.

• Se il paziente colpito da ictus riesce a superare la fase acuta– può presentare un certo grado di disabilità derivante dalle

paresi, con conseguente difficoltà nella deambulazione e nei movimenti degli arti superiori, nell'articolazione della parola

Ictus trombotico

Ictus emorragico

Prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari

• La prevenzione primaria di patologie quali la cardiopatia ischemica, l'ipertensione arteriosa e l'ictus cerebrale verte sul controllo e sull'eliminazione dei fattori di rischio collegati allo sviluppo di tali malattie

• Va evitata la sedentarietà ed incoraggiata l'attivitàfisica

• Il regime alimentare deve prevedere – un adeguato apporto in fibre (cereali, frutta e verdura)

– e una diminuzione della quota di grassi, soprattutto quelli saturi e del sale nella dieta

Prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari

• L'abolizione del fumo di tabacco risulta necessaria nella prevenzione dell'infarto del miocardio e dell'ipertensione arteriosa– Il monossido di carbonio e la nicotina contenuti

nel fumo di sigaretta determinano, rispettivamente, da un lato un aumento della possibilità di formazione di trombi vascolari (aggregabilità piastrinica) e la diminuzione dell'ossigenazione dei tessuti, dall'altro la possibilità di indurre vasospasmo

Prevenzione terziaria

• La prevenzione terziaria delle malattie cardiovascolari prevede il controllo con farmaci e terapie adeguate di malattie giàmanifestatesi

• In particolare vanno tenute sotto osservazione e curate condizioni patologiche quali obesità, diabete mellito e la stessa ipertensione arteriosa

Piramide dell’attività fisica

Piramide dell’alimentazione

Carte del rischio cardiovascolare

• È possibile calcolare la probabilità di ammalare di un evento cardiovascolare maggiore conoscendo il livello di alcuni fattori di rischio

• Le carte del rischio sono classi di rischio globale assoluto calcolate per categorie di fattori di rischio (età, sesso, diabete, fumo, pressione sistolica e colesterolemia totale)

Donne non diabetiche

Donne diabetiche

Uomini non diabetici

Uomini diabetici