Ieri, oggi e domani: che bellezza! - federtennis.itfedertennis.it/pdf/st116_finale.pdf · Pag.3 e 4...

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Anno XIII - n.25 - 26 giugno 2017 GLI ALTRI CONTENUTI Prima pagina: la Next Gen sfida Roger Pag.3 Studio Nielsen: un italiano su due ama il tennis Pag.7 Terza pagina: l’anno del pirata Pag.10 - I numeri della settimana Pag.12 - Il tennis in tv Pag.14 Giovani a Crema Pag.16 - Beach tennis Pag.17 Notizie dalle regioni: Pag.18 - Circuito Fit-Tpra Pag.22 Personal coach Pag.24 - L’esperto risponde Pag.27 L’urlo di Kokki scuote la Next Gen Kokkinakis rientra dopo due anni e batte il suo primo Top 10 Pag.8 Federer vince il 9° Halle su Zverev, n.1 del futuro. Eva Herzigova li premia Pag.3 e 4 Ieri, oggi e domani: che bellezza! Novità “estreme” pronte per Wimbledon Arrivano le nuove Head gialle e una Wilson col “piattino” Pag.25 Petra Kvitova è tornata E se fosse ancora più forte? Ringraziava il cielo di poter giocare ancora, ora è pronta per i Championships Pag.6

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Anno XIII - n.25 - 26 giugno 2017

GLI ALTRI CONTENUTIPrima pagina: la Next Gen sfida Roger Pag.3Studio Nielsen: un italiano su due ama il tennis Pag.7Terza pagina: l’anno del pirata Pag.10 - I numeridella settimana Pag.12 - Il tennis in tv Pag.14Giovani a Crema Pag.16 - Beach tennis Pag.17Notizie dalle regioni: Pag.18 - Circuito Fit-Tpra Pag.22Personal coach Pag.24 - L’esperto risponde Pag.27

L’urlo di Kokkiscuote la Next GenKokkinakis rientra dopo due annie batte il suo primo Top 10

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Federer vince il 9° Halle su Zverev,n.1 del futuro. Eva Herzigova li premia Pag.3 e 4

Ieri, oggi e domani: che bellezza!

Novità “estreme”pronte per WimbledonArrivano le nuove Head giallee una Wilson col “piattino”

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Petra Kvitova è tornataE se fosse ancora più forte?Ringraziava il cielo di poter giocare ancora,ora è pronta per i Championships

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prima pagina

La Next Gen sfida Roger

DIRETTOREAngelo Binaghi

COMITATO DI DIREZIONEAngelo Binaghi, Giovanni Milan, Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, Massimo Verdina

DIRETTORE RESPONSABILEEnzo Anderloni

COORDINAMENTO REDAZIONALEAngelo MancusoSUPER TENNIS TEAMAntonio Costantini (foto editor), Amanda Lanari, Annamaria Pedani (grafica)

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dI ENzO ANdERLONI - fOTO GETTy ImAGEs

Next Gen è già oggi, non solo domani. Chi sostiene che il tennis di vertice salterà una generazione e i successori di

Federer e Nadal (e Murray e Djokovic) non sono i Cilic, i Nishikori e i Raonic ma usciranno dalle sfide tra i prota-gonisti delle prossime Next Gen Atp Finals di Milano ha avuto conferma dall’erba, tedesca e inglese. In parti-colare ad Halle l’ennesima impresa di Roger Federer, la nona vittoria al Gerry Weber Open, è passata attraverso un confronto mai così diretto tra il Mi-gliore di sempre (36 anni l’8 agosto) e i giovani del futuro, ragazzi che quan-do lui passava al professionismo non andavano ancora alla scuola materna. I primi due della Race to Milan, la gra-duatoria che vedrà i primi 7 giocatori a fine anno qualificarsi per il ricco even-to organizzato dal 7 all’11 novembre alla Fiera di Milano, gli si sono parati davanti uno dopo l’altro, in semifina-

le e finale. Per primo ha provato ad abbatterlo Karen Khachanov, 21 anni, n.34 del mondo. E l’effetto visivo è sta-to impressionante: ci è andato vicinis-simo. Colpiva la palla con più anticipo e più forza di Federer, ne prevedeva le intenzioni al servizio (solo 3 ace di Federer in un match sull’erba...) e lo at-taccava sulla seconda palla con facilità in certi momenti imbarazzante. Aveva lui in mano il pallino del gioco e, con un paio di errori in meno nel tie-break del secondo set, a Roger non sarebbero bastate le magie finali. Per certi aspetti una situazione che sembrava annun-ciare il passaggio di consegne. Infatti domenica sui quotidiani qualcuno ha scritto: questo Federer non vince Wim-bledon. Salvo poi, contrordine, titolare lunedì: questo Federer Wimbledon lo vince, dopo la spettacolare finale in cui Roger è partito come un razzo, ha sempre anticipato Alexander Zverev (il Next Gen n.1) e, intortandolo persi-no con deliziose smorzate, l’ha fatto fuori in 53 minuti. Di magia (andatevi

a rivedere la combo ‘smorzata-pallo-netto al volo’ del primo set e poi la volée ‘no look’ che lo porta al match-point, per credere).Quale sia la verità su Federer e Wimble-don 2017 lo vedremo tra pochi giorni. Capiremo meglio se quel brivido da ap-parente impotenza di fronte all’incal-zare di Khachanov era merito della so-stanza del russo o frutto di una giorna-ta appannata del grande svizzero. Ma il solo fatto di essere qui a domandarcelo (e il ricordo dello sguardo accigliato di Ivan Ljubicic nel box di Federer) la dice lunga su chi sono già oggi i veri sfidanti al vertice. Inoltre possediamo uno scatto fotografico appena succes-sivo a quello della copertina di questo numero di SuperTennis Magazine, me-no spettacolare ma molto significativo: mentre Federer ha entrambe le mani im-pegnate con la sua enorme coppa, Zve-rev ne mette una dietro la schiena della bellissima Eva Herzigova e la tira legger-mente a sé. Giusto per far capire da che parte è destinato a tirare il vento...

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circuito mondiale

E adesso Federerdeve vincere sempreAl rientro Roger giocava senza nulla da perdere. Adesso porta già in spalla un nutrito carico di aspettative. Lo si è visto bene ad Halle, specialmente nella doppia sfida contro Khachanov e Zverev. E ora va a Londra da favorito

Il peso del successo: il “coppone” dell’Atp 500 di Halle, Germania, vinto da Roger Federer per 9 volte. Battendo anche Zverev in finale lo svizzero si conferma primo favorito per Wimbledon

dI ANdREA NIzzERO

fOTO GETTy ImAGEs

La sconfitta per mano di Tom-my Haas, al debutto a Stoc-carda, era stata la conclusio-ne del periodo di spensierata

serenità che aveva costituito uno dei presupposti dei trionfi di inizio 2017 di Roger Federer. Il trionfo di Halle, il 92° titolo della sua carriera, è invece il suo personale ritorno a uno status che conosce bene: quello di favorito alla vigilia di uno Slam. Wimbledon sarà una grande chance per il 35enne di Basilea, la cosa è in-negabile: basti guardare come i suoi due tornei su erba siano stati mes-si sotto la lente d’ingrandimento da pressoché chiunque, con chiunque che si è sentito in diritto o dovere di dire la sua.

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circuito mondiale

Roger: “Halle? Non solo preparazione”Petra Kvitova non è qui per una scampagnata: “Ho sempre detto che non sono qui solo per giocare a tennis. Sono qui per giocare al mio meglio e vincere trofei”.

Roger Federer sulla stampa tedesca difende il torneo che ha vinto 9 volte: “Non mi piace quando i tornei dello Slam vengono pompati troppo mediaticamente. Una volta non si parlava solo dei grandi eventi. Borg ha giocato gli Australian Open 2 volte, Agassi non l’ha giocato 10 volte, Moya spesso non giocava Wimbledon. Preferisco giocare sull’erba di Halle che il Roland Garros. Etichettare Halle come torneo di preparazione, lo trovo irrispettoso. Qui la gente lavo-ra 51 settimane l’anno perché l’evento vada bene”.

Dan Evans, positivo alla cocaina, non cerca scorciatoie o scuse: “Ho fatto un errore e lo devo affrontare. Non giustifico nemmeno per un secondo questo comportamento”.

John McEnroe persevera nei paragoni di cui non si sentiva il bisogno: “Se giocasse nel circuito maschile, Serena Williams sarebbe tipo 700 del mondo”. E lei: “Rispetta me e la mia privacy mentre cerco di avere un bambino. Grazie, signore”.

Anastasija Sevastova in tedesco a una commossa Julia Goerges, dopo averla battuta nella finale del Wta di Mallorca: “Non piangere Jules!”.

Feliciano Lopez sulla sua forma smagliante: “Direi che sono diventato un po’ più professiona-le perché sapevo che invecchiando avrei dovuto prendermi più cura di me stesso”.

Marcia indietroÈ bastata una prestazione non scin-tillante, peraltro condita da un successo in due set contro il russo Karen Kachanov (sempre più vicino a diventare letteralmente grande), perché in moltissimi stroncassero non solo le sue chance sui prati lon-dinesi, ma anche quelle per la finale contro Sascha Zverev. Allo stesso modo, è bastato che il giorno dopo battesse il giovane tedesco in modo convincente per tornare a essere acclamato come il salvatore del tennis. Tutto ciò costi-tuisce due facce della stessa meda-glia, della stessa febbre da Federer, che può assumere diverse declina-zioni ma che porta con sé un’unica certezza: è finito il periodo, durato pochi mesi, in cui Roger non aveva nulla da perdere.

Quante aspettativeLo svizzero si presenterà a Wim-bledon con un peso di aspettative che negli ultimi anni non aveva mai

Il tedesco Sascha Zverev, battutoin finale ad Haller da Federer, è n.1 nella “Race to Milan” riservata ai Next Gen

Al Queen’s il trionfo più bellodi Feliciano... a 35 anniFeliciano Lopez ha dovuto attendere 20 anni di professionismo, e forse la prima stagione della sua carriera in cui nessun fenomeno si è presentato in condizione al Queen’s Club di Londra, per cogliere il trionfo più importante della sua vita tennistica. Il suo grande merito è stato farsi trovare pronto, anzi prontissimo, nel momento in cui il cinque volte campione Andy Murray ha steccato la prima. L’anagrafe non è più così tenera con il 35enne madrileno, che è stato bravissimo a prolunga-re la sua carriera e ad arrivare in condizioni fisiche eccezionali a questa età. È il suo sesto trionfo, ma sicuramente il più importante e il più bello, considerando anche la modalità con cui è arrivato: dopo una finale interminabile, in cui ha rimontato un set e salvato un match point contro un Marin Cilic che sembrava inarrestabile (4-6 7-6 7-6). Congratulazioni Feliciano, te lo meriti. (an.ni.)

avuto. Anche nel 2013, da campio-ne in carica, tifosi e bookmakers riponevano meno fiducia in lui di quanto non facciano quest’anno. E pensare che adesso al via c’è un Ra-fael Nadal capace di vincere il Ro-land Garros senza perdere un set, proprio come nel 2008 e nel 2010: non serve ricordare cosa successe poche settimane dopo all’altro ca-po dell’Eurostar che unisce Parigi e Londra. Nella mente e nella psiche di Roger, Wimbledon sarà un torneo molto di-verso e molto più difficile dei suoi trionfali Australian Open. E possiamo scordarci anche lo stes-so sentimento volgarmente defini-bile come “volemose bene” che ave-va unito in unico abbraccio tifosi di Rafa e tifosi di Roger all’epoca. È una buona, ottima notizia per il tennis, come lo è anche per i due protagonisti: nel 2017, la loro riva-lità è viva e gode di splendida sa-lute. E proprio nessuno ci avrebbe scommesso una lira, sei mesi fa.

Davis e Fed Cup,finale ‘combined’:Ginevra opzionata Il Board della International Tennis Federation (ITF), riunito a Francoforte, ha nominato Gi-nevra “Preferred City” al fine di ospitare dal 2018 al 2020 la “World Cup of Tennis”, l’even-tuale nuovo format che prevederebbe le finali di Coppa Davis e Fed Cup disputate contempora-neamente in sede unica. La scelta della sede fa parte del processo di riforme, da ratificare in agosto, portate avanti dalla Federazione inter-nazionale. Ginevra e il suo PalaExpo da oltre 18 mila spettatori hanno superato la concorren-za di altre cinque città sparse in tre continen-ti, tra cui anche Torino (Copenhagen, Istanbul, Miami e Wuhan le altre). “Questi cambiamenti sono neccessari - ha detto il presidente Itf Da-vid Haggerty - affinché venga massimizzato il potenziale di due competizioni tanto storiche e iconiche come Davis e Fed Cup”.

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circuito mondiale

Bentornata Petra,in tempo per LondraSei mesi fa l’aggressione in casa, le ferite alla mano sinistra e l’operazione per ripristinare tendini e muscoli. Adesso la Kvitova non solo rientrain campo, ma conquista Birmingham. E ora arriva Wimbledon...

dI ANdREA NIzzERO - fOTO GETTy ImAGEs

“Semplicemente amo l’erba. Amo i movimenti. Amo i colpi piatti, amo il serve and volley, e le smorzate e

lo slice. Amo tutto di questa superfi-cie”. Aggiungere altro a queste parole di Petra Kvitova, pronunciate subito dopo aver vinto il ventesimo titolo di una carriera sempre più straordinaria, sarebbe superfluo. In quelle parole c’è tutto quello che deve essere detto sul-la relazione del tutto particolare che esiste tra questa giocatrice dal talento non quantificabile e una superficie che le piace talmente da essere in grado di curarla. Poco più di sei mesi fa, in molti avevano versato qualche lacrima di an-goscia e frustrazione, leggendo i dram-matici aggiornamenti che arrivavano da Prostejov, Repubblica Ceca. Era il 20 dicembre dello scorso anno quando un rapinatore entrò nel suo appartamento, martoriandole la mano sinistra con un coltello. Il chirurgo ebbe bisogno di 4 ore per salvarle tendini e muscoli, e per permetterle di sperare di poter giocare ancora. Il giorno della vigilia di Natale scrisse sui social media che “riuscire a

muovere le dita era il più bel regalo”: in quei giorni, e per i mesi successivi, nessuno si sarebbe azzardato a credere che l’avremmo rivista alzare un trofeo già in questa stagione.

L’anno dei ritorniInvece domenica, a meno di 187 giorni di distanza, gli stessi che piangevano allora hanno versato lacrime di incre-dula commozione: com’è possibile? Quanta passione, positività e resilienza devono esserci nell’animo gentile di Pe-tra per rendere possibile un ritorno di questo tipo? Quella vista a Birmingham è “Petra quella vera”: quella da 35 vin-centi e 13 ace a partita (statistiche della finale vinta in rimonta contro Ashleigh Barty), quella capace di vincere in due set una partita in cui partiva nettamen-te sfavorita (contro Kiki Mladenovic nei quarti), quella dal sorriso sincero e di-sarmante. Nel mondo del tennis il 2017 verrà probabilmente ricordato come l’anno dei grandi ritorni, con Federer e Nadal capaci di scrivere di nuovo la storia vincendo uno Slam dopo anni di digiuno. Il ritorno più bello e difficile rimarrà però quello di Petra, guarita e trionfante appena sei mesi dopo essere

stata ferita nei due punti più importan-ti per una tennista: la psiche e la mano con cui impugna la racchetta.

Wimbledon si avvicinaL’importanza del trionfo in sé è lonta-na da quella di una vittoria Slam, certo, ma l’entità della tragedia sfiorata dalla due volte campionessa di Wimbledon è francamente non paragonabile ai ma-lanni del mestiere patiti da Federer e Nadal. Non conquisterà lo stesso spa-zio sui giornali degli ultimi cinque gio-chi vinti da Roger nella finale degli Au-stralian Open, ma la serie di 17 punti a 1 con cui Petra ha chiuso la finale di Bir-mingham rimarrà un capitolo memora-bile nella storia della sua carriera. Si avvicina Wimbledon, il torneo che nel 2011 l’ha eletta a giocatrice più entusia-smante della sua generazione e che nel 2014 l’ha vista consacrarsi come una campionessa da Hall of Fame. Definir-la favorita per South West 19 sarebbe sbagliato, oltre che quasi un’ingiustizia nei confronti di tutto ciò che ha passato negli ultimi sei mesi. Perciò ogni volta che scenderà sul Centre Court, armata di racchette e sorriso, sarà un’occasio-ne più che sufficiente per festeggiare.

La ceca Petra Kvitova, 27 anni e n.12 Wta,in finale a Birmingham ha battuto l’australiana Bartyper 4-6 6-3 6-2

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lo studio

Un italiano su dueama il tennisLo confermano i dati di un report Nielsen Sports sul 2016: il 49%delle persone tra i 16 e i 69 anni dimostra interesse per la disciplina.E gli Internazionali BNL d’Italia sono cresciuti del 41% dal 2011...

di Gabriele riva

Un italiano su due tra i 16 e i 69 anni si dichiara appas-sionato di tennis. Il 49%, per la precisione. È il dato forte

che emerge da uno studio effettuato da Nielsen Sports, principale fornitore di analisi e insight in ambito sportivo. Il report, viene precisato nell’introduzio-ne, “offre un panoramica qualitativa e quantitativa di come è stata vissuta in Italia la stagione tennistica 2016”. Non solo: “Il focus presentato riguarda le caratteristiche di appassionati e prati-canti, il livello di seguito dei principali eventi, il volume degli investimenti in sponsorizzazione e le conversazioni degli appassionati sul web”.Si tratta di un’analisi a tutto tondo, che combina le rilevazioni effettuate a livello globale in oltre 30 mercati da SportDNA (prendendo in considerazio-ne un campione di 1.000 intervistati per singolo Paese tra i 16 e i 69 anni) e il database SponsorGlobe, con informa-zioni riguardanti oltre 170.000 accordi di sponsorizzazione a livello globale. Lo studio rivela anche che la fascia d’età più sensibile al fascino della racchetta, in Italia, è quella compresa tra i 30 e i 49 anni (41% del totale).

Gli ibi crescono del 41%I picchi, illustra Nielsen, si registrano per gli eventi del Grand Slam (Wimble-don su tutti, con indici di notorietà e di interesse pari al 90% e al 62%) e con la Coppa Davis. L’appuntamento clou per l’Italia è ovviamente rappresentato dagli Internazionali BNL d’Italia, a Roma. Lo studio ne sottolinea la costante cresci-ta in termini di presenza di pubblico: l’ultima edizione, in particolare, ha fatto registrare un’affluenza record di oltre 222 mila spettatori paganti, con un in-cremento del 41% rispetto al 2011.

Numeri, dati e grafici relativi all’andamento della stagione tennistica 2016 in Italia secondo il report elaborato da Nielsen. In basso, la suddivisione per genere ed età

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focus next gen

Kokki, il predestinato(ancora) senza carriera...Thanasi Kokkinakis è tornato dopo due anni di stop: “Tra un infortunio e l’altro avrò giocato una stagione effettiva, non di più”. Ma al Queen’s ha battuto l’ultimo finalista di Wimbledon Milos Raonic. Due anni fa era già n.69, e adesso...

dI ALEssANdRO NIzEGOROdCEW

fOTO GETTy ImAGEs

“I medici erano pessimisti, ero lontano dai campi da trop-pi mesi ed è stato inevitabi-le pensare al ritiro”. Thanasi

Kokkinakis è tornato, quasi all’im-provviso, facendo nuovamente brilla-re la propria stella al Queen’s, dove è giunta contro Milos Raonic quella che l’australiano definisce “la vittoria più importante della mia vita”. Fermo da ottobre 2015 a maggio 2017 (se si ec-cettua una comparsata all’Olimpiade di Rio de Janeiro) a causa di un serio intervento alla spalla e di una miria-de di altri problemi fisici, Kokkinakis è tornato a vincere un match a s’Herto-genbosch prima dell’exploit londinese contro Raonic. La classifica, che due anni fa vedeva l’australiano nei primi 70, recita oggi numero 478. La (nuo-va) scalata non sarà semplice, ma l’im-pressione è che Thanasi dovrà com-battere contro il proprio fisico e, solo in seguito, con i suoi avversari.

La carriera junior“La mia carriera? Difficile parlarne. A causa dei tanti problemi fisici avrò gio-cato in totale un’annata - ha spiegato Kokkinakis in conferenza stampa al Queen’s -. Ho perso sette mesi anche quando avevo 15 anni e altri sei quan-do ne avevo 17”. Nato ad Adelaide il 10 aprile del 1996, Kokkinakis viene da subito individuato da Tennis Australia e i risultati sono eccellenti: nel 2013 arrivano le finali all’Australian Open ju-nior, sconfitto da Nick Kyrgios (insieme al quale conquista il doppio a Wimble-don), e a New York, dove viene battuto all’ultimo atto da Borna Coric conqui-stando però la Top 10 di categoria. Nel 2015 il fisico dà tregua a Kokkina-kis, che conquista a Bordeaux il suo

primo (e finora unico) titolo challenger che, insieme agli ottavi a Indian Wells e al terzo turno al Roland Garros, por-tano Thanasi sino al best ranking di numero 69. Ad ottobre però la spalla fa crack e inizia un calvario apparente-mente infinito che coinvolge anche mu-scoli addominali, pettorali, l’inguine e la schiena. Dopo quasi due anni rientra in campo a maggio 2017 nel torneo Atp di Lione e, al Roland Garros, sorprende tutti giocando un fenomenale primo set contro Kei Nishikori. Sono le avvisaglie di un Kokkinakis nuovamente compe-

titivo, che si palesano prima a s’Herto-genbosch (vittoria su Youzhny) e poi al Queen’s, dove l’australiano lotta come un forsennato sui propri turni di bat-tuta e conquista il match contro Raonic grazie a due tie-break. “Il servizio mi ha aiutato molto nei momenti importanti – ha spiegato – e sono stato bravo a ge-stire i punti salienti del match”.Quella contro il canadese è la prima vittoria in carriera di Kokkinakis con-tro un top-10. “Sono stato paziente e determinato in questi lunghi mesi e, nonostante i pensieri sul ritiro, sono rimasto attaccato alla mia passione. Sono felice per la mia famiglia e per Todd Martin, che mi segue da quan-do avevo 9 anni ed è una grandissima persona”. Grande servizio, buona mo-bilità e colpi molto pesanti da fondo campo, Kokkinakis è tecnicamente e tatticamente il giocatore moderno per eccellenza. L’obiettivo sarà quello di trovare continuità dal punto di visita fisico e, in seguito, di risultati.

due anni faera n.69 AtpThanasi KokkinakisNato a: Adelaide. Il: 10 aprile 1996Altezza: 196 cm, peso: 82 kgRanking Atp: 478 (best ranking 69)Ranking Itf junior: 13 (best ranking n.2)Titoli Challenger: 1 (Bordeaux 2015)Titoli Futures: 1

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focus next gen

HAsHTAG #NEXTGEN

Kasatkina e Bublik innamoratisu Instagram. ma fanno sul serio?

Alexander Bublik e Daria Kasatkina scatenano i social con questa foto. “Vogliamo creare nuovi rumours?”, suggerisce Sascha, mentre nei commenti vengono coinvolte anche Kiki Mladenovic e l’immancabile Belinda Bencic... sarà vero o un fake love?

Liam Caruana, il romano d’America non si ferma piùTennis aggressivo, splendido rovescio bimane e una grande predisposizione al gioco d’attacco. Liam Caruana, nato a Roma il 22 gennaio 1998, vince e convince anche al challenger di Todi, dove trova la sua prima semifinale challenger. Italiano, ma da anni negli Stati Uniti a causa del lavoro del pa-dre, Caruana ha superato Arnaboldi, Grigelis e Sakharov prima di arrendersi nel penultimo atto a Marco Cecchinato. Il romano d’America si issa così al n.563 Atp (best ranking) e alla piazza 53 della ‘Race to Milan’ (quarto tra gli italiani dopo Berrettini, Quinzi e Pellegrino). (al.ni.)

Non solo Kokki Non solo Kokkinakis in questa setti-mana sul verde. Perché l’erba è sicura-mente anche la superficie preferita di daniil medvedev (qui sopra), che ha raggiunto i quarti di finale superando proprio Thanasi Kokkinakis e, soprat-tutto, un grande esperto dei prati co-me Nicolas Mahut. “Grazie ai miei colpi piatti e al mio servizio, non potentissi-mo ma vario e pesante, riesco a espri-mermi molto bene sull’erba - ha spie-gato il russo, questa settimana al best ranking di n.52 Atp -. A Londra è arri-vato un ottimo risultato, per certi versi insperato: sono entrato nel main draw all’ultimo istante quando ero sicuro di dover giocare le qualificazioni”.E poi ci sono Karen Khachanov e An-drey Rublev che hanno disputato a Hal-le il primo quarto di finale tutto Next Gen in un Atp 500. I due tennisti russi hanno dato vita a un bellissimo match, conclusosi con la vittoria di Khachanov (poi sconfitto da Federer in semifinale) con il punteggio di 7-6 4-6 6-3. Entram-bi i tennisti hanno raggiunto il proprio best ranking: numero 34 per Khacha-nov, prima volta nei Top 100 per Ru-blev alla piazza 92 della classifica Atp.Bravo anche Denis Shapovalov, talento canadese classe 1999, che si è messo in luce al Queen’s grazie a una splendida vittoria su Kyle Edmund e a un match equilibrato perso per 7-5 al terzo con-tro Tomas Berdych. Shapovalov ha messo in mostra tutto il suo repertorio mancino: rovescio a una mano, colpi potenti e grande sensibilità, il canade-se ha esaltato il pubblico del Queen’s. Grazie a questo risultato Denis è giunto al best ranking di n.164.

futures dominati dai giovaniNell’ultima settimana sono arrivati ben 6 successi Next Gen dal circuito Itf. A Taipei è giunto il quarto titolo futures in carriera per il giapponese Yosu-ke Watanuki, classe 1998 ormai a ridosso della top 500. Si rivede anche Tommy Paul, statunitense classe 1997 che due anni fa conquistò il Roland Garros Junior, vittorioso a Winston Salem. Titoli anche per Nam Hoang Ly (vietnamita classe 1997), Mor Bolis (israeliano classe 1996) e Bernabe Zapata Miralles (spagnolo classe 1997), ma il successo più giovane arriva dal fenomeno serbo Miomir Kecmanovic (nella foto), attuale n.1 al mon-do under 18, giunto al terzo titolo stagionale con la vittoria a Havre. (al.ni.)

Lesham bene a ferganaNessun acuto, ma una miriade di importanti piazzamenti. La Next Gen ha chiuso la settimana Challenger con due semifinali e ben otto quarti di finale. Oltre a Caruana, giunto al penultimo atto a Todi, si registra la bellissima semifinale a Fergana di Edan Leshem (nella foto). Nato a Raanan il 19 marzo 1997 e allenato dall’ex top 20 Amos Mansdorf, il giovane israeliano raggiunge così il numero 285 Atp. Sull’erba di Ilkley quarti di finale per Quentin Halys, Taylor Fritz e Jay Clarke, mentre a Popdrad Tatry per Seba-stian Ofner ed Elias Ymer; a Fergana e Blois stesso risultato raggiunto da Hurkacz, Muller e Ruud. (al.ni.)

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terza pagina

di AlessAndro MAstrolucA

foto Getty iMAGes

“È stato un enorme sollievo. Ero felice, molto orgoglio-so. Eppure mi sentivo un po’ deluso. Pensavo che si

sarebbero aperti i cieli o qualcosa di simile”. Invece non succede nulla quan-do Pat Cash rompe la tradizione sul Centrale più aristocratico del mondo e di biancovestito si arrampica sul Royal Box. Ha appena vinto Wimbledon 1987, ha cambiato la storia, ha fatto svanire per sempre al numero 1 del mondo, Ivan Lendl, uno che aveva vinto (quasi) tutto, il sogno di entrare anche nell’albo d’oro di Wimbledon. “Non credo però di aver realizzato fino in fondo quanto quel momento fosse speciale” ha detto, “finché non ho smesso di giocare”. Ha già un figlio Pat, Daniel, il più bel regalo per il suo ventunesimo compleanno. In tribuna c’è anche suo padre, Pat Senior, che non c’era quando è nato: avrebbe dovuto chiamarlo Brendan ma mamma Dorothy, la vera guida della famiglia, all’ultimo momento lo battezza Patrick.

contro lendlDa quasi tre anni, Cash soffre di de-pressione. “Ero schiacciato dalla pres-sione di giocare per la mia nazione, dalle aspettative che mi creavo e dal-le attese che gli altri riponevano su di me”, ha detto al Guardian. Non è facile essere un teenager e un eroe nazionale negli Anni ’80. “Ogni sconfitta si porta-va dietro la vergogna, l’imbarazzo. Era un po’ come l’eroina: vincere era una droga che dovevo avere, altrimenti mi sentivo depresso”, spiegava al Daily Mail. Non ha mai nascosto di aver fu-mato marijuana durante il percorso fino alla finale junior a Wimbledon nel 1981. L’anno dopo il titolo lo vince. “Un giorno conquisterò il trofeo grande”, promette al padre. A 18 anni diventa il più giovane giocatore a imporsi in un singolare decisivo di Coppa Davis.Dodici mesi prima di giocarsi il titolo

Il giorno del Pirata30 anni fa il sogno di Ivan Lendl, che aveva vinto tutto tranne Wimbledon,si infranse contro il serve & volley dell’australiano Pat Cash che, conla sua bandana, andò all’arrembaggio delle tribune per abbracciare i suoi

più importante della carriera, era sceso al numero 413 del mondo per una serie di infortuni. Gli organizzatori gli hanno concesso una wild card e Cash, senza nessuna pressione, perde solo un set fino alla finale. L’attesa della sfida con Lendl, che ha rischiato di uscire al 2° turno con Paolo Canè, “è la sensazione peggiore della mia vita”, racconta.

la bandana del pirataIl “Pirata”, soprannome che l’austra-liano si è meritato per la bandana a scacchi che non abbandona mai, ha già provato quella sensazione. Ha sfidato Lendl nel primo capitolo dell’inarriva-bile Super Saturday allo Us Open, l’8 settembre del 1984. È arrivato anche al match point, ma Lendl si è salvato con un lob sulla riga ai limiti dell’irreale. Nel primo set, Cash manca 5 palle bre-ak. Lendl, che tiene il servizio in un game da 14 minuti, allunga al tie-bre-ak. “Pat ha coperto benissimo la rete, per me era difficilissimo passarlo”, ha spiegato l’attuale coach di Andy Mur-ray. Così allunga 6-1 prima di chiude-re 7-5 sulla risposta larga di rovescio

di Lendl. Il secondo set di Cash è pro-babilmente la performance migliore che un giocatore possa sognare nella finale del più importante torneo del mondo. Completa due break di fila, al terzo e al quinto game, con un lob vin-cente che sa tanto di rivincita e due lungolinea di rovescio da manuale, e non perde nemmeno un punto al ser-vizio. Nel terzo stampa due risposte vincenti, con Lendl che serve sul 5-3, e chiude 7-6 6-2 7-5. È il primo austra-liano a trionfare ai Championships dopo Newcombe (’71). È il primo ad arrampicarsi sulle tribune per festeg-giare: va a cercare papà Pat per aver mantenuto la promessa di anni pri-ma. “È l’abbraccio che avrei voluto e dovuto dargli da tutta la vita”.

Wikicash, la schedaPat Cash (Melbourne, 27 maggio 1965) ha chiu-so la carriera con 7 titoli in singolare e 12 in doppio, al massimo n.4 al mondo. Ha trionfato a Wimbledon e perso 2 finali agli Australian Open ‘87 e ‘88. Ha vinto due volte la Coppa Davis (‘83 e ‘86) sempre a Melbourne sulla Svezia per 3-2.

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i numeri della settimana

I primi 20 del ranking AtpPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Andy Murray (GBR) 93902 Rafael Nadal (ESP) 72853 Stan Wawrinka (SUI) 61754 Novak Djokovic (SRB) 58055 Roger Federer (SUI) 52656 Marin Cilic (CRO) 42357 Milos Raonic (CAN) 41508 Dominic Thiem (AUT) 38959 Kei Nishikori (JPN) 3830

10 Jo-Wilfried Tsonga (FRA) 307511 Grigor Dimitrov (BUL) 307012 Alexander Zverev (GER) 307013 David Goffin (BEL) 278514 Tomas Berdych (CZE) 257015 Lucas Pouille (FRA) 257016 Gael Monfils (FRA) 254517 Pablo Carreno Busta (ESP) 236018 Jack Sock (USA) 233519 Roberto Bautista Agut (ESP) 215520 Nick Kyrgios (AUS) 2110

z

I PRIMI 16 DELLA ATP RACE TO MILANPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Alexander Zverev (GER) 25302 Karen Khachanov (RUS) 6953 Borna Coric (CRO) 6764 Hyeon Chung (KOR) 5055 Daniil Medvedev (RUS) 4726 Frances Tiafoe (USA) 4077 Andrey Rublev (RUS) 3888 Ernesto Escobedo (USA) 382

Pos. Nome (nazionalità) Punti9 Casper Ruud (NOR) 338

10 Jared Donaldson (USA) 33711 Quentin Halys (FRA) 29812 Denis Shapovalov (CAN) 24813 Alexander Bublik (KAZ) 22814 Taylor Fritz (USA) 22015 Felix Auger-Aliassime (CAN) 20616 Noah Rubin (USA) 189

I primi 20 italiani del ranking AtpPos. Rank. Nome Punti

1 29 Fabio Fognini 14302 33 Paolo Lorenzi 11883 95 Thomas Fabbiano 5844 100 Alessandro Giannessi 5395 102 Andreas Seppi 5366 105 Marco Cecchinato 5177 121 Luca Vanni 4628 155 Stefano Travaglia 3559 158 Stefano Napolitano 352

10 162 Federico Gaio 34511 168 Lorenzo Giustino 33412 198 Salvatore Caruso 27813 227 Riccardo Bellotti 23414 234 Matteo Berrettini 22515 242 Gianluigi Quinzi 221

16 258 Andrea Arnaboldi 20317 293 Matteo Donati 16618 312 Simone Bolelli 15419 329 Alessandro Bega 14320 365 Lorenzo Sonego 120

Le prime 20 del ranking WtaPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Angelique Kerber (GER) 69652 Simona Halep (ROU) 68503 Karolina Pliskova (CZE) 63864 Serena Williams (USA) 48105 Elina Svitolina (UKR) 47656 Caroline Wozniacki (DEN) 43457 Johanna Konta (GBR) 43258 Svetlana Kuznetsova (RUS) 43109 Dominika Cibulkova (SVK) 4010

10 Agnieszka Radwanska (POL) 398511 Venus Williams (USA) 394112 Petra Kvitova (CZE) 313513 Kristina Mladenovic (FRA) 309514 Jelena Ostapenko (LAT) 308015 Garbine Muguruza (ESP) 306016 Elena Vesnina (RUS) 277717 Anastasia Pavlyuchenkova (RUS) 258018 Madison Keys (USA) 252319 Anastasija Sevastova (LAT) 232520 Timea Bacsinszky (SUI) 1873

Le prime 20 italiane del ranking WtaPos. Rank. Nome Punti

1 33 Roberta Vinci 14952 73 Francesca Schiavone 8193 74 Sara Errani 7994 84 Camila Giorgi 7115 132 Jasmine Paolini 4206 209 Martina Trevisan 2727 238 Georgia Brescia 2158 276 Giulia Gatto-Monticone 1699 288 Camilla Rosatello 159

10 291 Jessica Pieri 15711 346 Karin Knapp 12012 355 Cristiana Ferrando 11613 369 Anastasia Grymalska 10714 376 Alice Matteucci 10215 377 Martina Di Giuseppe 102

16 380 Martina Caregaro 10117 426 Camilla Scala 8018 448 Deborah Chiesa 7219 454 Claudia Giovine 7020 519 Lucrezia Stefanini 55

Ko Kei: 21 ritiri sull’erba

dI GIORGIO SPALLUTO - fOTO GETTy ImAGES

21 i ritiri a match iniziato o prima ancora di scendere in campo perKei Nishikori in tornei del circuito maggiore. L’ultimo forfait, giuntoad Halle contro Khachanov, è il 5° consecutivo in un torneo su erba.Il giapponese non conclude un torneosu erba senza ritirarsi da Wimbledon 2014.

102 le vittorie di Roger Federersotto l’ora di gioco in match terminatisenza il ritiro del suo avversario. Ad Halle ha rimpinguato il suo bottino battendo Yuichi Sugita in 52 minuti e, in finale, Alexander Zverev in 54.

9 i tornei Atp vinti nel 2017 annullando match-point. L’ultimo è stato il Queen’s, conquistato da Feliciano Lopez cheha annullato un match-point a Berdychnei quarti e in finale contro Cilic. Lopez non è il primo a vincere un titolo quest’anno salvando match-point in un più di un incontro. A Quito, Estrella Burgos ne aveva salvati 3 a Karlovic e 1 a Lorenzi in finale.

72 le vittorie su erba di Feliciano Lopez. Il campione del Queen’s, già finalista la settimana precedente a Stoccarda,è il terzo più vincente su questa superficie tra i tennisti in attività, dietro i soliFederer (157) e Murray (102).

136 i match consecutivi in cui Andy Murray era riuscito a strappare almenouna volta il servizio al proprio avversario prima della sconfitta per 7-6 6-2con Jordan Thompson al Queen’s.L’ultimo incontro terminato senza breakin suo favore, risaliva alla semifinaledi Cincinnati 2015 contro Federer.

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il tennis in tv

Sabato di finali tra Eastbourne e Antalya: si parte alle 13.15Giovedì 29

00:00 - WTA Eastbourne (replica) 01:45 - ATP 500 Halle Finale (replica) 03:30 - ATP 500 Queen’s Finale (replica) 05:15 - WTA Birmingham Finale (replica) 07:00 - WTA Eastbourne (replica) 08:45 - La Voce delle Regioni09:00 - LIVE ATP Antalya11:15 - Magazine ATP 11:45 - La Voce delle Regioni 12:00 - LIVE WTA Eastbourne 13:15 - Supertennis Today 13:30 - LIVE WTA Eastbourne 15:00 - Supertennis Today 15:15 - LIVE WTA Eastbourne 16:45 - Supertennis Today 17:00 - LIVE WTA Eastbourne 18:30 - Supertennis Today 19:00 - ATP Antalya (differita)20:45 - La Voce delle Regioni 21:00 - WTA Eastbourne (replica) 23:00 - ATP Antalya (replica)

Venerdì 3001:00 - WTA Eastbourne (replica) 03:00 - ATP Antalya (replica) 05:00 - WTA Eastbourne (replica) 06:30 - Tennis Magazine 07:00 - ATP Antalya (replica) 08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - LIVE ATP Antalya11:15 - Tennis Magazine11:45 - Supertennis Today 12:00 - LIVE WTA Eastbourne 13:45 - Supertennis Today 14:00 - LIVE WTA Eastbourne 15:45 - Supertennis Today16:00 - ATP Antalya (differita)17:45 - Supertennis Today 18:00 - ATP Antalya (replica)19:45 - La Voce delle Regioni 20:00 - WTA Eastbourne (replica) 21:45 - Bandeja - Tutti i segreti del Padel 22:00 - Official film Wimbledon 2000 23:00 - WTA Eastbourne (replica)

Sabato 101:00 - ATP Antalya (replica) 03:00 - ATP 500 Halle Finale (replica) 05:00 - WTA Eastbourne (replica) 07:00 - ATP Antalya (replica) 08:15 - Magazine ATP 08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - WTA Eastbourne (replica) 11:45 - Challenger Recanati 2017 Presentazione 12:00 - Official film Wimbledon 200013:00 - Supertennis Today 13:15 - LIVE WTA Eastbourne 15:30 - Supertennis Today15:45 - ATP 500 Halle Finale (replica)16:15 - Supertennis Today 16:30 - LIVE ATP Antalya 18:15 - Supertennis Today18:30 - WTA Eastbourne (replica) 20:15 - Tennis Magazine20:45 - ATP Antalya (replica) 22:00 - Official film Wimbledon 2001 23:00 - ATP 500 Queen’s Finale (replica)

Domenica 201:00 - WTA Birmingham Finale (replica) 03:00 - ATP Halle (replica) 04:45 - Tennis Magazine 05:15 - WTA Mallorca Finale (replica) 07:15 - ATP 500 Queen’s Finale (replica)09:00 - Official film Wimbledon 2000 10:00 - WTA Eastbourne (replica) 12:00 - Bandeja - Tutti i segreti del Padel 12:15 - ATP Antalya (replica) 14:45 - Official film Wimbledon 200115:45 - Supertennis Today 16:00 - LIVE Challenger Milano Finale 18:00 - Supertennis Today 18:15 - WTA Eastbourne (replica)20:00 - ATP 500 Halle (replica) 22:00 - Official film Wimbledon 2002 23:00 - Challenger Milano (replica)

Lunedì 301:00 - Gaudio Coria, Roland Garros 2004 04:30 - Magazine ATP 05:00 - Wta Eastbourne (replica) 07:00 - Bandeja - Tutti i segreti del Padel 07:15 - ATP Antalya (replica)09:00 - Official film Wimbledon 2001 10:00 - Wta Eastbourne (replica) 11:45 - Challenger Milano Finale (replica)13:30 - Discovering Next Gen - Zverev vs Tsonga - Montpellier 2017 15:45 - La Voce delle Regioni 16:00 - Official film Wimbledon 2002 17:00 - London Today 17:15 - Djokovic vs Murray, Wimbledon 201320:15 - Tennis Magazine 20:30 - ATP Halle (replica) 22:00 - Official film Wimbledon 2003 23:00 - London Today 23:15 - ATP Antalya (replica)

Martedì 401:00 - Wta Eastbourne (replica) 02:30 - Discovering Next Gen - Zverev vs Tsonga - Montpellier 2017 04:45 - Roddick vs Federer, Wimbledon 2009 08:45 - London Today (replica)09:00 - Official film Wimbledon 200210:00 - ATP Halle (replica) 12:00 - ATP Antalya (replica) 13:30 - Discovering Next Gen - Coric vs Khachanov - Rotterdam 2017 15:45 - La Voce delle Regioni16:00 - Official film Wimbledon 2003 17:00 - London Today 17:15 - Challenger Recanati 1a giornata 17:30 - Tennis Magazine18:00 - Soderling vs Federer, Roland Garros 2009 20:00 - La Voce delle Regioni 20:15 - ATP Queen’s (replica) 22:00 - Official film Wimbledon 2004 23:00 - London Today 23:15 - Tennis Magazine 23:45 - Bandeja - Tutti i segreti del Padel

Mercoledì 500:00 - Wta Eastbourne (replica) 02:00 - Discovering Next Gen - Coric vs Khachanov - Rotterdam 2017 04:15 - Mladenovic vs Sharapova, WTA Stoccarda 2017 07:00 - Wta Eastbourne (replica)08:45 - London Today (replica)09:00 - Official film Wimbledon 2003 10:00 - La Voce delle Regioni 10:15 - Pennetta vs Zvonareva, Us Open 2009 13:30 - Discovering Next Gen - Quinzi vs Mathieu - ATP Marrakech 2017 15:30 - Bandeja - Tutti i segreti del Padel 15:45 - La Voce delle Regioni 16:00 - Official film Wimbledon 200417:00 - London Today 17:15 - Recanati 2a giornata 17:30 - Agassi vs Sampras, UsOpen 2002 20:15 - La Voce delle Regioni 20:30 - Magazine ATP 21:30 - Tennis Magazine 22:00 - Official film Wimbledon 2005 23:00 - London Today 23:15 - ATP Halle (replica)NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali

Erba turca: la novità live

Cose turche, penseranno i con-servatori inglesi che a fine ‘800 videro nascere e crescere il tennis così come lo conoscia-

mo sui loro prati londinesi. Nel 2017 l’erba è arrivata perfino ad Antalya, in Turchia. È un nuovo appuntamento, en-trato nel calendario in questa stagione che spingerà Wimbledon tutto in luglio, altra novità. Ad Antalya il torneo Atp 250 si disputa su 7 campi in erba ap-positamente fatti costruire all’interno del resort di lusso Kaya Palazzo Belek, proprio sotto l’esperta guida dei consu-lenti dell’All England Club di Londra. Dove si giocherà subito la settima-na successiva. Ma se la geografia del tennis cambia con gli anni, resta l’im-pegno di SuperTennis nel portare i grandi torni in chiaro nelle case degli

Da Milanoa Recanati,l’Italia in ondaIl calendario Atp si snoda anche in Italia, dove continua incessante la stagione dei Challenger. Dopo gli appuntamenti di Caltanissetta e di Todi, adesso è la volta dell’appuntamento con Milano, all’Aspria Harbour Club. La finale dell’appunta-mento milanese, 43.000 euro di montepremi (al via c’era anche l’ex n.5 Atp Tommy Robredo), sarà trasmessa in diretta domenica 2 luglio a partire dalle 16.00. E non è finita qui, perché per tutto il resto della settimana arriva l’ap-puntamento con il torneo di Recanati, un altro grande classico del calendario internazionale italiano. Tutti i giorni a partire da martedì 4 lu-glio alle 17.15 i resoconti del torneo day by day, con immagini, interviste, risultati e molto altro ancora. Insomma, anche in Italia, il circuito Atp è sempre protagonista su SuperTennis.

italiani, Antalya compresa. Da giove-dì 29 si parte alle 9 del mattino con la fascia di live, mentre sabato primo luglio spazio alla finale (16.30).

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giovani

Ci sono voluti 13 anni, ma al-la fine l’Italia ce l’ha fatta. Per la prima volta nella storia del Torneo Città di Crema,

a sventolare al termine della giornata conclusiva sono state due bandiere tri-colori, quelle di Luca Nardi e Lisa Piga-to. Due giovani con molto in comune, da un’età che permetterebbe a entram-bi (classe 2003) di competere ancora fra gli under 14, al titolo di campioni italiani under 13 conquistato l’estate scorsa, fino a un tennis che ha attirato l’attenzione di tutti gli appassionati più attenti ai potenziali tennisti del futuro. E ora in comune hanno anche il primo titolo internazionale nel circuito un-der 16 di Tennis Europe, ciliegina sulla torta che regala all’Italia una doppietta da ricordare. Non solo perché non era mai arrivata, a Crema, ma perché nella storia del torneo gli azzurri erano riu-sciti a conquistare solo tre successi in singolare, due nel maschile e uno nel femminile. Stavolta invece è stato en-plein assoluto, con anche i due titoli del doppio, vinti venerdì dalle coppie Casucci/Passaro e Mencaglia/Serafini.

superiorità azzurraSulla terra battuta cremasca Lisa Piga-to in finale ha vinto con un netto 6-0

Nardi e Pigato arrivanoin anticipo a CremaTutti e due classe 2003, tutte e due già vincitori nel torneo lombardo di categoria 2 del circuito Tennis Europe. Il marchigiano è al primo successo a questo livello. La bergamasca alza la coppa dopo la finale nel 2016

6-2 sulla marchigiana Sofia Rocchetti, prima testa di serie del torneo. È stato un match a senso unico dall’inizio alla fine: la bergamasca, che si allena allo Junior Tennis Milano con papà-coach Ugo, è partita fortissimo, interpretan-do alla perfezione il duello e polveriz-zando tutte le sicurezze accumulate nel corso della settimana da una Roc-chetti troppo fallosa, e capace giusto di conquistare un paio di game nelle fasi finali. Simile il copione dell’atto decisivo maschile, anche se Nardi l’ha recitato in maniera diversa. Il pesarese ha superato in due set la prima testa di serie, l’austriaco Lukas Neumayer, ma pur mostrando una chiara superiorità ha avuto comunque bisogno di un po’ di fatica in più. Nel set d’apertura si è lasciato recuperare un break di van-

taggio ma poi l’ha spuntata comunque ammazzando il confronto nell’ottavo gioco del parziale decisivo.

Appuntamento al 2018“Visto il nostro albo d’oro - ha detto il direttore del torneo Dino Aliprandi - saremmo già stati felici di un suc-cesso italiano, invece ne sono arrivati addirittura due: meglio di così non poteva andare. Si chiude un bel tor-neo, in cui abbiamo visto tanti giova-ni interessanti dei quali in futuro po-tremmo sentir parlare. La macchina organizzativa è ben rodata e il meteo ci ha dato una mano: tutto ha funzio-nato alla perfezione”. Tradotto: non resta che dare appuntamento al 2018. Con l’augurio che la doppietta tricolo-re non resti un caso isolato.

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beach tennis

Scudetti in spiaggiaLe sfide sulla sabbia hanno incoronato i loro campioni italiani outdoor a Terracina in cinque categorie (singolare maschile e femminile, doppio maschile, femminile e misto). Ecco chi sono tutti i vincitori 2017

dI LUCA fIORINO

L’appuntamento italiano di beach tennis per eccellenza. Con l’avvento dell’estate, dal 22 al 25 giugno, il gotha del

‘tennis da spiaggia’ ha fatto tappa a Terracina, nella location più sugge-stiva del litorale pontino ai piedi del monte Sant’Angelo. Sotto lo sguardo maestoso dell’incantevole tempio ro-mano di Giove Anxur, tra smash al fulmicotone e recuperi in tuffo moz-zafiato, si sono tenuti i campionati italiani assoluti 2017 outdoor. Presso lo stabilimento “Rive di Traiano” so-no andati in scena quattro giorni di puro spettacolo e divertimento in cui si sono sfidati tutti i più forti specia-listi azzurri nelle categorie di singo-lare (maschile e femminile) e di dop-pio (maschile, femminile e misto).

Tutti i campioniGiuseppe Attolino si è assicurato il titolo di singolare maschile assolu-to. Il mancino pugliese, particolar-mente abile nelle letture di gioco a rete, ha avuto la meglio in finale su

Luca Meliconi, testa di serie numero due del tabellone, completando un cammino verso il trionfo a dir poco sensazionale. In campo femminile, il successo in singolare ha portato la firma della grintosa Veronica Visa-ni. La cesenaticense si è sbarazzata all’atto conclusivo della temibilissi-ma Eva D’Elia, prima testa di serie in main draw. Nel doppio maschile assoluto è arrivata la splendida af-fermazione del duo composto da Luca Cramarossa e Marco Garavini. Una coppia formatasi soltanto ne-gli ultimi mesi che ha però sin da subito saputo trovare i giusti auto-matismi dimostrando un’intesa im-peccabile. Nel femminile al termine di un match thriller, Giulia Gasparri (ex n.608 del ranking Wta) e Fede-rica Bacchetta hanno vinto il titolo dopo aver salvato svariati match point nell’ultimo long-tie-break gio-cato prima di poter alzare le brac-cia al cielo. Nel misto, infine, Mar-co Faccini e Ninny Valentini si sono imposti su Fabrizio Avantaggiato e Sofia Cimatti. Un successo di pubbli-co senza eguali a Terracina. Il beach

tennis conferma di sapersi ritaglia-re il proprio spazio nel novero del-le discipline sportive di più recente formazione. Uno sport pressoché unico nel proprio genere, in grado di catturare l’occhio e rapire il cuore di chi lo segue.

Che numeriE così a distanza di 6 anni dagli ultimi campionati italiani assoluti di beach tennis, Terracina è tornata a ospitare l’evento curando i dettagli in ogni mi-nimo particolare. La manifestazione, diretta dall’associazione Amici dello Sport e dal suo presidente Francesco Cascarini ha riscosso solo consensi e lodi. Ben 14 i campi da gioco allesti-ti al fine di consentire il fluido svol-gimento degli incontri e affinché si potessero coinvolgere appieno tutti gli appassionati nelle competizioni federali di categorie più basse. Uno sport in crescita esponenziale, in un fine settimana che ha visto all’opera un alto numero di partecipanti, con ben 130 coppie iscritte a darsi bat-taglia fino all’ultimo punto a suon di vincenti e prodezze balistiche.

Le due coppie che si sono aggiudicate gli Assoluti 2017 di doppiodi beach tennis: a sinistra, tra i maschi Luca Cramarossa e Marco Garavini; sopra, nel femminile, Giulia Gasparri e Federica Bacchetta

notizie delle regioni

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Lombardiavia Piranesi 46, 20137 - Milano

webwww.federtennis.it/lombardia

telefono02/58300072

[email protected]

Serie A2 e B: tutti i verdettiCinque promozioni, tre retrocessioni e sei conferme: ecco i verdetti delle 14 squadre lombarde (M/F) nei play-off e play-out di Serie A2 e B. In pri-mis il ritorno in A1 maschile dello Sp. Selva Alta Vigevano (foto 1, parte alta) ottenuto al doppio di spareggio casalingo (and. 4-2/rit. 3-4) sul New T. Torre del Greco. Le altre quattro pro-mosse (in A2): Tc Lecco (foto 1, par-te bassa, 2-4 e 5-2 su Stampa Sp. To-rino), Tc Ambrosiano Milano (foto 2, parte bassa, 4-2/3-1 su Ct Giotto Arezzo), Tc Treviglio (foto 2, par-te alta, 3-3/4-2 su Eur Sc Roma) e nel femminile Bal Lumezzane (3-1/2-2 su Tc Bari). Le tre relegate (maschili): Tc Bergamo (0-6/0-4 contro Tc Siracu-sa) dall’A2 in B, Sp. Milanino (3-3/2-4 contro Tc Bolzano) e Tc Romano (3-3/3-4 contro Sc 2001 Vittorio Veneto) dalla B in C. Restano in B (maschile): Tc Crema (0-6/1-3 nei play-off contro Ct Trento), Milago Tc Buccinasco (3-3/4-3 nei play-out su Nuovo Tc Mar-gine Rosso Quartu S. Elena), S. Colom-bano T. (4-2/3-1 su Guzzini Recanati) e Tc Città dei Mille Bergamo (2-4/5-2 su Corno T.). Confermano la categoria (femminile), infine, T. Cesano Mader-no (2-2/1-3 nei play-off di A2 contro Ct Lucca) e Tc Ambrosiano (3-1/2-2 nei play-out di B su Tc Palermo 3).

Wheelchair: Kruszelnickie Morotti sovrani di Brescia Il 5° Camozzi Open 2017 - Memorial Cav. Attilio Camozzi, Itf Futures Series di tennis in carrozzina (5.000/terra) al T. Forza e Costanza Brescia, ha visto im-porsi Tadeusz Kruszelnicki e Silvia Morotti (nel gruppo in alto nella fo-to 3; in basso, Silvia Morotti e gli az-zurri Culea/Moretto). Come nel 2016, il 61enne polacco (ex n.3 del mondo) ha dominato, regolando in finale (6-2 6-2) l’eterno rivale austriaco Martin Legner (70ª sfida). In semifinale gli azzurri Sil-viu Culea e Luca Spano. La 38enne Mo-

rotti ha infranto il tabù Stefania Galletti, contro cui aveva sempre perso (7 volte) a livello Itf: la favorita piemontese ko in finale (4-6 2-6). Per la bergamasca è il 2° timbro Itf dopo Brescia 2014. Nei doppi, successi di Kruszelnicki/Legner su Culea/Antonio Moretto e di Galletti/Morotti su Anna Maria Bertola e Vanessa Ricci, nel tabellone di consolazione Die-go Amadori su Francesco Zola.

Itf: Hercog a Brescia,Collarini a Bergamo Il circuito Itf si è fermato in regione per due settimane: prima le donne a Bre-scia, poi gli uomini a Bergamo. Deci-mi Internazionali Femminili ($60.000/terra) al Forza e Costanza, secondo torneo italiano per montepremi: la 26enne slovena Polona Hercog (ex Top-50 Wta) ha trionfato per 6-2 7-5 sull’ucraina Ganna Poznikhirenko. In evidenza la 24enne wild card emiliana Stefania Rubini, migliore italiana.A Bergamo invece il 3° Trofeo Ubi Banca - Memorial Mauro Capponi ($15.000/

terra/F17), al Tc Città dei Mille: il 25en-ne argentino Andrea Collarini si è im-posto per 6-2 6-4 sull’italo-croato Vik-tor Galovic. Da segnalare la semifinale del 20enne pugliese Andrea Pellegrino, k.o. per 6-4 2-6 6-7 dopo un’infinita battaglia contro Collarini.

Il “Tennis Tour” continuatra Milano, Varese e Como Proseguono i “Tennis Tour” provinciali limitati ai 3.3. Per quanto riguarda Mi-lano, al Tc Dairago, Luca Fini ha supe-rato in finale Michele Ballarati per 6-4 3-6 6-3, mentre nel femminile France-sca Sganga ha avuto la meglio su Ilaria Semplici per 6-1 6-2. Nel circuito di Va-rese, al Tc Malnate, Mauro Dal Bosco ha fatto suo il torneo maschile battendo Stefano Veronesi per 7-5 7-6, mentre Samira De Stefano ha superato Anna-chiara Ardo 6-0 6-2. Circuito in campo anche in provincia di Como, al Tc Ta-vernola, dove Dario Conca ha messo le mani sulla coppa rifilando un netto 6-2 6-0 ad Andrea Colombo.

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notizie delle regioni

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Boscheri (U10) ko contro il bolzanino (Ussa) Daniel Lechner. (Luca Avancini)

Ata Battisti: Gerginove Bernardi ok a TrentoQuasi 150 iscritti al torneo di 3ª (M/F) e 4ª (M) all’Ata Battisti (foto 3). Il ma-estro di origine bulgara Antoan Gospo-dinov Gerginov (3.1/Ct Borgo Valsu-gana) non ha dato scampo ai rivali: in finale, un gioco (0-6 1-6) per l’emergen-te atino Davide Ferrarolli (3.2/U14) un po’ provato dalle precedenti lotte. Nel femminile, finale-derby Ata tra favorite e titolo (6-2 2-6 6-2) alla numero uno Sveva Bernardi (3.2/U14) su Beatrice Zanlucchi (3.3/U16). Nel torneo di 4ª, timbro del siciliano Salvatore Scarcella (3.4/ex Ata) sull’U18 Simone Casagran-da (4.1/Ct Trento). (l.a.)

Mezzocorona in festaFesta finale (tennis, giochi, disegni e un pizzico d’avventura) sui prati del Mon-te di Mezzocorona per gli oltre 50 gio-vanissimi del ‘Corso Primavera’ (foto 4) promosso dagli istruttori Stefano Matuella e Federico Nicolodi del Ct Mezzocorona (Club School) presieduto da Mauro Giovannini. (l.a.)

Alto Adigepiazza Verdi 14, 39100 - Bolzano

webwww.federtennis.it/bolzano

telefono0471/974283

[email protected]

Trentinopiazza Fiera 13, 38122 - Trento

webwww.fittrentino.it

telefono0461/237162

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Merano: i Campionatiprovinciali under Il Tc Merano ha ospitato i Campionati provinciali under: in palio anche i pass per i ‘Nazionali’ (a vincitori e finalisti U16 e al finalista U12). In evidenza il poker del Tc Rungg e il tris dei padroni di casa (foto 1, sopra i vincitori del Rungg, sotto i meranesi). Le finali. U10: Daniel Lechner (Ct Ussa Bolzano) b. Christian Bacher (Ussa) 6-2 6-4, Laura Pecoraro (At Passeier) b. Gloria Endrizzi (Tc Merano) 6-2 2-6 7/2. U11: Jonas Ma-sten (3.5/Merano) b. Kilian Dallapiazza (4.4/Atc Ladinia) 6-1 6-3, Katharina Un-terthurner (4.5/Passeier) b. Greta Gu-fler (4.5/Passeier) 7-5 6-0. U12: Lukas Palla (4.2/Tc Caldaro) b. Manuel Pavia (4.2/Asv Lana) 7-6 6-3, Anna Katharina Palla (4.2/Caldaro) b. Julia Peer (4.3/Tc Rungg) 6-0 6-3. U13: Maximilian Fi-gl (3.4/Rungg) b. Gabriel Moroder (4.1/Tc S. Cristina Selva V. Gardena) 6-1 6-3, Lara Pfeifer (3.3/Rungg) b. Franziska Daum (3.5/Lana) 6-2 6-0. U14: Nicolò Toffanin (3.4/Rungg) b. Stefano Pinzan (3.5/Tc Bolzano) 6-4 6-2, Anna Santa (3.1/Rungg) b. Arianna Amaduzzi (4.4/Merano) 6-4 7-6. U16: Matteo Rizzi (3.1/Merano) b. Jonas Greif (3.2/Caldaro) 6-0 6-2, Marion Viertler (2.5/Merano) b. Greta Zwerger (3.2/Tc Bressanone) 6-1 4-6 6-2. (Fabio Bagatella)

Il Reiffeisen Grand Prix Due tornei (3ª/4ª M/F) per il Circuito “Raiffeisen” T. Grand Prix 2017. A Lana,

successi (6-2 6-0 e 3-6 6-4 6-3) di Mat-tia Agosti (3.1/Tc Merano) sul fratello maggiore Jacopo (3.1/Merano) e di Va-lentina Eccel Trappolin (3.2/Tc Bolza-no) su Luianta Moling (3.2/Tc Caldaro/U18). A Vipiteno, vittorie (7-6 1-6 7-5 e 4-6 6-2 6-3) di Hannes Christanell (3.2/Tv Ahrntal) su Christian Fellin (3.5/Tc Bressanone/U14) e di Greta Zwerger (3.2/Bressanone/U16) su Tamara Ber-ger (3.4/Tc Brunico/U16). (f.b.)

Martignano: MemorialBruno Scoz al Ct CalisioOltre 70 giovani per il Memorial Bruno Scoz (storico presidente e tra i fonda-tori del Ct Calisio nel 1979), tappa del Grand Prix Trentino under (U10-14) di Martignano (29ª edizione). Ata Battisti e Ct Arco si sono divisi cinque dei sei titoli (foto 2). Il tris atino: Stefan Vedovelli (3.5/U12) sul compagno di club Leonardo Kolbe (4.2), Anita Pan-tezzi (3.5/U12) e Martina Schmid (3.3/U14). Il bis arcense: Vittoria Segattini (U10) e Cristian Cauzzi (U14). Poker di finali per Ct Rovereto: Ana e Sandra Ta-mindzic (U10 e 4.3/U14), Greta Slomp (4.3/U12) e Davide Filosi (4.3/U14). Finale anche per l’idolo locale Franco

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Campionati a squadre:tre promozioni Tre promozioni e due retrocessioni: è questo il bilancio delle formazio-ni emiliano-romagnole, maschili e femminili, impegnate nelle fasi finali (play-off e play-out) dei Campionati a squadre di Serie A2 e Serie B. Bene lo Sporting Club Sassuolo, che ha festeggiato una doppia promozione: i ragazzi (foto 1) hanno conquista-to l’A1 (3-3 in trasferta e 4-2 in casa sul T. Comunali Vicenza), le ragazze (foto 2) hanno guadagnato l’A2 (4-0 e 2-2 sul Ct Trento). Il team maschile, capitanato da Simone Gentili: Davide Della Tommasina (2.2), Filippo Leo-nardi (2.2), Enrico Dalla Valle (2.3), Federico Marchetti (2.4), Alessandro Arginelli (2.6), Filippo Bettini (2.6), Simone Cerfogli (2.6), Giulio Mazzoli (2.6) e Michele Vianello (2.7). L’equipe femminile, capitanata da Massimo Ni-colini: Jelena Simic (2.2), Beatrice To-relli (2.3), Giulia Guidetti (2.3), Alessia Piran (2.4), Marta Bellucco (2.4), Fede-rica Severi (2.8), Valentina Bontempi (3.2) e Giorgia Guidotti (3.2). Promos-si in Serie A2 anche i ragazzi del Ct Reggio (4-2 e 6-0 sulla Coop Pesaro T.). La squadra reggiana, capitana-ta da Renato Medioli (Foto 3, sopra nella trasferta marchigiana, sotto la festa casalinga): Jacopo Marche-

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6-0. U12: Francesco Castellari (4.2/Tozzona T. Park Imola) b. Leonardo Iemmi (4.2/Ct Albinea) 6-2 6-2, Sara Baccaglini (4.3/S. Pietro T. Project Bologna) b. Sofia Vescovi (4.3/Ct Reggio) 6-1 6-2. U14: Matteo Muci (3.5/S. Martino in Rio Sport) b. Sergio Zaccaria (4.2/Tc Z2 Modena) 6-4 7-5, Costanza Rangoni (4.1/Ct Bologna) b. Anna Giordani (4.2/Virtus T. Bolo-gna) 6-1 6-0. U16: Luca Ascari (3.5/Sc Sassuolo) b. Luca Tincani (4.2/Sc Sassuolo) 6-4 6-2, Sara Schenetti (3.4/Sc Sassuolo) b. Tosca Torricelli (4.1/Pol. Maranello) 6-3 6-2. (s.b.)

Carlo Alberto Caniatofa doppietta a KievIl promettente Carlo Alberto Cania-to (3.4/Cus Ferrara) ha risposto con una bella doppietta alla convocazio-ne federale per partecipare al torneo internazionale Nashi Daty di Kiev (U12/terra/cat. 3 Tennis Europe).Nel singolare, Caniato (foto 5, qui a destra con Nosei) non ha perso set e regolato in finale per 6-4 6-3 l’altro azzurro Giacomo Nosei. Nel doppio, in coppia proprio col ligure, l’allievo di Nando De Luca ha piegato per 4-6 6-4 10/7 il duo ucraino Iakubenko/Venger. (s.b.)

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giani (2.2), Andrea Guerrieri (2.2), Leonardo Baldi (2.6), Federico Mor-gotti (2.6), Edoardo Trombin (2.7), Corrado Degli Incerti Tocci (2.7), Giovanni Setti (2.8) e Fabio Bigarelli (3.2). Le due retrocessioni (dall’A2 in B) hanno, invece, coinvolto, le ragaz-ze parmensi del Circolo del Castellaz-zo e i ragazzi piacentini della Canot-tieri Nino Bixio. (Stefano Benfenati)

Australian Tour al giro di boaGiro di boa per il Circuito giovanile regionale Australian Tour 2017 (U10-16 M/F). Quasi 150 i giovani protago-nisti che sono scesi in campo (foto 4, tutti i premiati) nella sesta delle tredici tappe, ospitata dallo Sporting Club Sassuolo. I risultati delle finali. U10: Andrea Macri (Cus Bologna) b. Alessandro Venuta (Giardino Carpi) 6-4 6-4, Gracia Colli (Ct Correggio) b. Lisa Osei Opoku (Ct Reggio) 7-6

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28° Trofeo Emma Angelini:24 volte Tc Cagliari Le Saline del presidente Pino Melis hanno ospitato il 28° Trofeo Emma Angelini, evento clou sardo gio-vanile del 2017, e incoronato il Tc Cagliari per la 24ª volta: merito di quattro titoli e altrettante finali (fo-to 1 e 2 i vincitori e i finalisti by Sardinia Tennis Tv). Secondo posto per la Torres T. con due sigilli e due finali (foto 3 I quattro premiati col maestro Mauro Rodighiero). Il torneo, disputato sul veloce, non valeva come titolo regionale asso-luto di categoria, ma come prova di qualificazione ai ‘Nazionali’ (250 iscritti, il pass ai 24 finalisti).Le finali. U10: Riccardo Ciulli (Tc Cagliari) b. Giorgio Alias (4.6/Tc Alghero) 1-6 6-4 7-0, Martina Masa-la (4.6/Tc Terranova Olbia) b. Anna Maria Valli (Poggio Sv Capoterra) 6-0 5-7 7/4. U11: Lorenzo Carbo-ni (4.2/Tc Alghero) b. Edoardo Pilia (4.3/Tc Cagliari) 6-0 6-0, Beatrice Zucca (4.3/Tc Cagliari) b. Caroli-na Cicu (4.3/Torres T.) 6-3 4-6 6-3. U12: Alessandro Concu (4.1/Pol. Milano 26 Sassari) b. Alexander Fernando Robin Fragasso (4.1/Tc Porto Torres) 6-3 6-1, Elisa Puggio-ni (3.4/Torres T.) b. Marcella Des-solis (3.5/Tc Cagliari) 6-2 2-6 7-5. U13: Niccolò Dessì (3.3/Caiana T. Quartu S. Elena) b. Alberto Sanna (3.3/Tc Cagliari) 6-4 7-5, Irene Gar-bo (3.3/Ct Decimomannu) b. Alice Spiga (4.2/Sc T. Quartu) 6-4 6-4. U14: Nicola Porcu (3.3/Tc Cagliari) b. Alfredo Bura (3.5/Torres T.) 6-3 6-0, Maria Teresa Carlini (3.3/Tor-res T.) b. Angelica Porcedda (3.3/Caiana) 6-1 6-1. U16: Matteo Ledda (3.3/Caiana) b. Alessandro Biscar-dini (2.8/Nuovo Tc Margine Rosso Quartu S. Elena) 6-4 6-1, Chiara Caddeo (3.3/Tc Cagliari) b. Chiara Zucca (3.4/Tc Cagliari).

(Fabio Bagatella)

Circuito Open 2017:Zucca bissa, Gallus no Dopo il debutto di marzo, il 2° Circui-to Open regionale 2017 ha archiviato altre due tappe: al Margine Rosso e al Tc Serramanna. Identico epilogo nel maschile (foto 6, Zucca nella parte alta, sotto Dessì by Sardinia Ten-nis Tv): Antonio Zucca (2.3/Margine Rosso) ha battuto l’U18 Marco Dessi (2.7/Caiana) prima (6-1 6-4) e poi (7-5 6-1). Nel femminile, due finali per l’U18 Alessandra Gallus (2.8/Tc Ca-gliari): prima il successo (6-1 rit.) su Federica Satta (3.4/T. Ulivi e Palme Cagliari) e poi il ko (0-6 2-6) contro Alessandra Pezzulla (3.1/Tc Terra-nova). (f.b.)

Serie B: Nuovo Tc MargineRosso giù al fotofinish La neopromossa Nuovo Tc Margine Rosso saluta la Serie B maschile al fotofinish contro il Milago Tc Buc-cinasco. Il turno decisivo dei play-out, chiuso con due pareggi (3-3) prima in Sardegna e poi in Lombar-dia, si è risolto col ko (6-7 2-6) nel doppio di spareggio di Alessan-dro Biscardini (foto 4) e Manuel Mazzella (foto 5, by Sardinia Ten-nis Tv) contro Albertelli/Bonini (2.7/2.5). Per la salvezza non sono bastati i punti portati da Mazzella e Antonio Zucca, sempre vincenti in singolare e insieme nel doppio. Con Mazzella (2.2), Zucca (2.3) e Biscardini (28/U16), nel team quar-tese anche Matteo Casula (2.8), An-drea Columbano (3.3) e Riccardo Manenti (4.5/U16). (f.b.)

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circuito fit-tpra

Rivoluzione in vetta:Sordillo nuovo numero 1Nella classifica di metà anno nuovi volti in vetta al ranking maschile. Michele, 54enne romano, aveva vinto il primo SuperSlam giocato al Sud. Ora ha scalzato Luigi Croci in vetta. Tris lombardo in vetta al ranking femminle

Eravamo abituati a vederlo sempre là in alto, in cima alla classifica. Luigi Croci, il 38enne milanese funziona-

rio di banca e tennista appena può, nel ranking ufficiale dal 24 ottobre 2013, con all’attivo più di 1.000 partite disputate nel circuito Fit-Tpra. Ma il mese di giugno, ricco di tornei con in palio punti maggio-rati, ha rivoluzionato la classifica facendolo scivolare in 4a posizio-ne, comunque sempre a ridosso dei primi. Le distanze tra i primi 5 o 6 giocatori possono essere colma-te già aggiudicandosi i 3.000 punti del Super Slam Wimbledon (dal 7 al 9 luglio).

Ritratto da n.1Il nuovo n.1 del ranking, con i suoi 25.398 punti, è Michele Sordillo, 54 anni di Roma. Ha iniziato a giocare nel circuito Fit-Tpra un anno fa e do-po pochi mesi di rodaggio si è fatto notare vincendo gli Us Open di Napo-li, il primo SuperSlam del Sud Italia, nella categoria limit 65.Da allora è andato in crescendo in-filando un successo dietro l’altro, dall’Australian Open al Forum Sport Center di Roma passando per tutta una serie di master culminata con il bottino pieno (Nizza, Halle e Lon-dra) nel mese di giugno. Al secondo posto troviamo Paolo Tescione, 47 anni di Salerno, nel ranking dal 21 agosto 2015. Il suo alloro più pre-stigioso è l’Open maschile al Roland Garros giocato alla Canottieri Napo-li, risultato che lo ha lanciato verso la rincorsa alla vetta. Ora lì, a soli 90 punti. L’ingegner Carlo Mangia-galli occupa la terza posizione. Il 50enne milanese, non è una new en-try del circuito con le sue 609 parti-te disputate dal 2013 ad oggi, è tra

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Il nuovo n.1 maschile Michele Sordillo,54 anni di Roma, durante la finale del Master 1.300 Londra disputato a Todiin concomitanza con il torneo Challenger umbro grazie all’intuizione dell’area manager Alessandro Valente; sotto,si conferma in vetta al ranking femminile la brianzola Maria Pia Iovino, 57 anni

i favoriti al Awt World Ranking. Die-tro di loro c’è anche il 32enne tori-nese Marco Ruello, project manager nelle telecomunicazioni, la punta di diamante dei fighters piemontesi. Entrato nella top ten grazie all’ul-timo successo di pochi giorni fa al Master Londra disputato al Monviso Sporting Club di Torino, è un vol-to nuovo. Nel ranking da gennaio 2017, si distingue per simpatia e cordialità. In pochi mesi ha vinto ben 9 tornei Open e la sua marcia sembra non arrestarsi.

E la classifica femminile?Nella classifica femminile non ci sono stati grossi ribaltamenti, an-zi tengono la propria posizione le prime tre lombarde Iovino, Pagani e De Bortoli. Maria Pia Iovino, la “tigre della Brianza”, si mantiene nelle primissime posizioni ormai da due anni. 57 anni, responsabi-le amministrativo presso un mobi-lificio e valida promoter Fit-Tpra, è un’assidua giocatrice iscritta nel ranking dal 2013. Ha disputato 369 partite ufficiali e da gennaio è sal-damente al n.1 del ranking. Al nu-mero 2 c’è Claudia Pagani, la 43en-ne bergamasca con la passione per la scrittura che pur avendo impu-gnato la racchetta da pochi anni ha trovato il suo ambiente ideale nel circuito amatoriale scalando in breve la classifica. Subito dietro c’è Annamaria De Bortoli, 51enne di Rescaldina, che dall’alto del suo power 83 fa sentire il fiato sul col-lo alle prime della classe. Dal Sud avanza la 51enne palermitana Ma-ria Gorgone, al 4° posto (ultimo uti-le per l’accesso diretto alle Finals). I numerosi eventi della stagione estiva potrebbero riservare delle sorprese.

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personal coach

Vincere sull’erba“seguendo” l’attaccoGiocare in avanti e approcciare la rete porta molti punti anche sulle altresuperfici, ma durante la stagione verde ancora di più. Ecco tre adattamenti tattici che vedremo adottare dai grandi campioni fino a Wimbledon

DI ROCCO MARINUZZI, I.S.F. R. LOMBARDI

Stagione sull’erba start! Ma la do-manda che ci poniamo è: sarà caratterizzata prevalentemente da un gioco da fondocampo, o ci

sarà un’interpretazione romantica del tennis attraverso la presa costante del-la rete? Negli ultimi anni, a seguito del rallentamento delle superfici in erba e con l’evoluzione tecnica della risposta al servizio, il numero di giocate “serve & volley” è diminuito in maniera dra-stica. I dati statistici però ci indicano che chi esegue lo schema servizio e volée o comunque esprime un gioco d’attacco, ha alte possibilità di porta-re a casa il punto. Abbiamo provato a sintetizzare in tre “semplici” mosse i consigli per migliorare l’efficacia del gioco, non solo su superfici rapide, ma anche sulla terra battuta.

1. Attua lo schema serve & volleySe consideriamo la finale di Wimble-

don dello scorso anno tra Milos Raonic e Andy Murray, il gigante canadese ha ottenuto il 74% dei punti quando ha applicato lo schema servizio e volée. Le percentuali salgono ulteriormente se prendiamo in analisi la semifinale vinta sempre dal canadese Raonic su Roger Federer, in cui la percentuale di successo con il serve & volley è salita all’84%. Lo schema serve & volley, nel tennis moderno, è soprattutto un ot-timo strumento tattico/strategico da utilizzare come variante alle proprie giocate per aumentare l’imprevedibili-tà in determinate situazioni.

2. Approccia la rete appena puoiLe statistiche confermano che an-

dare a rete ti permette di avere un’al-ta percentuale di successo nei pun-ti. Non solo sull’erba: se prendiamo in considerazione le finali dei primi

due Slam della stagione, i dati con-fermano questa teoria. Nella finale di Melbourne, Rafael Nadal, ha eseguito 12 approcci a rete durante il match con un indice di successo dell’83%. Il vincitore del torneo, Roger Federer, ha eseguito un numero più elevato di approcci a rete, ben 40, con 29 punti ottenuti e una percentuale di riuscita del 73%. L’efficacia del gioco al volo, al contrario di quanto si possa pen-sare, viene confermata anche sulla terra rossa. Nel match conclusivo del torneo maschile di Parigi, Wawrinka ha ottenuto il 73% di punti a seguito di un approccio a rete, mentre il vin-citore, Nadal ha totalizzato 18 punti su 20 discese a rete con una percen-tuale del 90%.

3. Segui la direzione dell’attaccoPer garantire una buona riuscita

dei due schemi citati, è fondamentale seguire la direzione dell’attacco. Se si esegue un “serve & volley” il posizio-namento varierà leggermente in base alla direzione prescelta, come si evi-denzia nell’immagine 1. Non si di-mentichi di variare costantemente le direzioni. Se si è andati a rete durante uno scambio, anche in questo caso il posizionamento sarà influenzato dalla direzione prescelta, come si eviden-zia nell’immagine 2 osservando le frecce tratteggiate. C’è però anche una regola base per tutti: ricordarsi di applicare schemi offensivi anche nei punti più importanti, mettendo pres-sione costante agli avversari.

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racchette e dintorni

Wimbledon styleNella prima settimana dei Championships, Head lancia la nuova Extreme, completamente rivista. Babolat propone la linea col brand dell’All England Club e Wilson mette in mostra un’edizione limitata della vecchia Pro Staff...

di Mauro SiMoncini

Se i circuiti professionistici Atp e Wta non si fermano mai, anche il merca-to del settore tennis, abbigliamento, calzature e soprattutto racchette non ha mai un attimo di sosta. Riadattan-do un must tra i luoghi comuni, non solo non ci sono più le mezze stagio-ni ma oramai le collezioni di outfit e di telai durano meno di un anno solare: le aziende rivisitano estetica-mente i modelli top di gamma in oc-casione dei grandi eventi, soprattut-to i quattro tornei del Grande Slam. E soprattutto per Wimbledon che è si-nonimo di storia, classe ed eleganza, tutta rigorosamente in bianco.

Pure drive più biancheI francesi di Babolat già da qualche stagione accompagnano come spon-sor non solo lo Slam di casa al Roland Garros ma anche i Championships (fatta eccezione ovviamente per le palline, che da sempre sono Slazen-ger). E se per la terra battuta a essere ri-arrangiata con l’edizione French Open è tutta la gamma delle racchet-te di Rafa Nadal, le Pure Aero, a Lon-dra tocca al telaio storico dell’azien-da di Lione, Pure Drive. Sia il piatto 100 (peso 300 grammi) sia la sorella più leggera (Pure Drive Lite) da 270 grammi si sono arricchite di un bel po’ di bianco, nel segno della tradi-zione. E quest’anno in abbinata con un azzurro acqua nelle due tipiche bande orizzontali che costituiscono il logo di Babolat.

nuove ExtremeAl di là di Wimbledon per gli austria-ci della Head invece il momento è, a prescindere, importante e decisivo: Graphene Touch, il materiale di ulti-missima generazione già introdotto negli altri modelli, è giunto al “mo-mento” Extreme. Nel senso che anche questa famiglia di telai si potrà gio-vare della stabilità delle fibre più for-

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racchette e dintorni

ti e leggere di sempre. In realtà non è solo la sostanza a cambiare nella nuo-va edizione delle Extreme, ma anche la forma. Perché le nuove giallonere Ex-treme (la MP midplus da 300 grammi e la S da 270) hanno una nuova sezione (più sottile e un po’ squadrata sopra il manico), una forma classica ovale del piatto corde (non più “a goccia”) e dei grommet innovativi (Funnel) per le corde centrali verticali, per permettere più movimento e quindi un maggior effetto snap-back e una conseguente miglior resa delle rotazioni. Alla quale contribuisce anche un pattern (schema corde) particolarmente aperto e una redistribuzione delle masse nel telaio resa più efficace proprio dalla presen-za del Graphene Touch. Una famiglia di attrezzi agonistici ma accessibili a

una grande fetta di giocatori: non solo Terza o Quarta Categoria ma anche di-screti doppisti di Club si gioveranno di potenza e maneggevolezza.

Una Roger Vecchio Stile?Come dicono i ragazzini del Terzo Mil-lennio... “pareva brutto”. Pareva brutto che nella nuova collezione Pro Staff griffata da Roger Federer nella scorsa stagione (RF) non esistesse un telaio diciamo “vecchio stile” Roger, souve-nir del suo idolo Pete Sampras. Ed ec-co la Wilson Pro Staff RF 85 Limited, in pratica una Pro Staff 6.0 85 esteti-camente adattata all’estetica della più recente collezione. Quindi nero opaco con due bande di nero lucido a ore 3 e ore 9 e l’immagine stilizzata del viso di Roger sopra il manico. Ovale da 85

pollici quadrati (schema corde 16x18) e profilo da 17 millimetri insieme con il peso di addirittura 340 grammi (sen-za contare l’incordatura) la rendono una racchetta anacronistica, ma di sicuro appeal per i collezionisti e gli amanti della tecnica pura. O anche per gli agonisti di alto livello, dallo stile decisamente classico e dalle frequenti proiezioni in avanti, che vogliono pro-vare sensazioni d’altri tempi.

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l’esperto risponde

La domanda - Se la palla rimbalza,e tornando nel campo dacui proviene tocca il nastro,è ancora giocabile?

La rispostaAl servizio va la coppia composta da Giancarlo ed Enzo. Giuseppe e Fa-bio ricevono. Giancarlo, mette una buona prima palla di servizio che Giuseppe riesce a mandare dall’altra parte della rete anche se non così bene da evitare l’intervento a rete del compagno di Giancarlo, Enzo. La palla colpita da Enzo rimbalza nel campo avversario all’altezza della linea centrale di battuta e non molto distante dalla rete. Una volta tocca-ta terra, la palla prende uno strano effetto e inizia a tornare indietro verso il campo di Giancarlo ed En-zo. Prima di averla oltrepassata del tutto la pallina tocca la rete per poi impennarsi e continuare verso il campo di Giancarlo ed Enzo.Fabio, intanto, che si trova nella sua metà di campo sulla linea di battu-ta fa uno scatto verso la palla. Co-sì riesce a colpirla dopo che questa ha toccato la porzione di rete vicina al nastro e si appresta a tornare nel campo di Giancarlo ed Enzo. Fabio fa un vincente e chiede che gli venga assegnato il 15. Giancarlo ed Enzo sostengono invece che il punto sia da assegnare a loro perché la palla dopo avere toccato il giusto campo ha sfiorato la rete (prima di tornare nel loro). A questo punto a chi va as-segnato il quindici?Casi del genere vengono da alcu-ni classificati come casi da “fanta-tennis”, cioè in teoria possibili ma difficili da vivere e da vedere su

Inviate via mail le vostredomande per l’espertoI nostri esperti sono pronti a rispondere alle vostre domande sui più vari argomenti riguar-danti i vari aspetti del tennis. Come? Semplicissimo: scriveteci una email al seguente indiriz-zo di posta elettronica [email protected] con i vostri quesiti, le vostre curiosità, non più solo e soltanto di natura regolamentare. Sottoporremo i vostri messaggi ai nostri esperti, settore per settore, e vi risponderemo sulle pagine di questa rubrica setti-mana dopo settimana.

un campo. Eppure così impossibili non sono!Conosciamo tutti la regola dell’in-vasione, per la quale non è consen-tito colpire la palla prima che essa superi la linea immaginaria della rete e non è possibile toccare la re-te o il campo di gioco avversario con qualunque parte del corpo o della racchetta se la palla è anco-ra in gioco. Ma il caso in questione rappresenta l’eccezione a questa regola, in quanto nel caso in cui la palla torna indietro dopo il rim-

balzo nel giusto campo, viene con-sentito di poterla colpire anche se con la racchetta superiamo la linea immaginaria della rete (ovviamen-te senza toccare la rete con la rac-chetta o altre parti del corpo).L’ulteriore variante presentataci è costituita dal fatto che nel tornare indietro, però, la palla colpisce il nastro della rete pur continuando nella sua traiettoria. In questo caso la rete viene considerata nello stes-so modo in cui questa fattispecie avvenga durante un normale scam-bio: il punto continuerà regolar-mente. Quindi se la palla nel torna-re indietro dovesse sfiorare o toc-care la porzione di rete tra i paletti di doppio (o di singolare se si gioca un singolo) il gioco continuerà fino a che non venga concluso lo scam-bio. Nel caso postoci dal nostro let-tore, quindi, il quindici deve essere assegnato alla coppia composta da Giuseppe e Fabio.