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Centro di Competenza “Politiche e Strumenti per lo Sviluppo Locale” PROGETTO T.R.E. TERRITORI IN RETE PER L’EUROPA LINEA 2 - DIMENSIONE SOVRACOMUNALE I I D D E E E E E E P P R R O O G G E E T T T T I I D D I I C C O O O O P P E E R R A A Z Z I I O O N N E E T T E E R R R R I I T T O O R R I I A A L L E E E E U U R R O O P P E E A A

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Centro di Competenza “Politiche e Strumenti per lo Sviluppo Locale”

PPRROOGGEETTTTOO TT..RR..EE.. TTEERRRRIITTOORRII IINN RREETTEE PPEERR LL’’EEUURROOPPAA LLIINNEEAA 22 -- DDIIMMEENNSSIIOONNEE SSOOVVRRAACCOOMMUUNNAALLEE

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FORMEZ Centro di Competenza “Politiche e Strumenti per lo Sviluppo Locale”

“Idee e progetti di cooperazione territoriale europea”

PROGETTO T.R.E. (Territori in Rete per l’Europa)

LINEA 2 “DIMENSIONE SOVRACOMUNALE”

“Piano di accompagnamento alle Regioni del Mezzogiorno per il rafforzamento della capacità amministrativa, in preparazione della nuova politica per la competitività, lo sviluppo e la coesione

(2007-2013)” - Convenzione tra il DFP e il Formez del 3 Aprile 2007

Tipologia di intervento Il Piano di accompagnamento si colloca nella più generale strategia del Dipartimento della Funzione Pubblica finalizzata all'innalzamento del capitale umano della Pubblica Amministrazione, considerato elemento strategico della competitività del paese

Tematismo del Piano di accompagnamento

Nelle nuove politiche di coesione, la cooperazione territoriale ha il rilievo di nuovo grande obiettivo, nelle tre dimensioni della cooperazione transfrontaliera, transnazionale ed interregionale. I fondi strutturali destinati alla cooperazione (ed in particolare il FESR) mirano a promuovere lo sviluppo territoriale integrato delle regioni europee, rafforzare la competitività dell’Unione e delle sue singole componenti, cancellare gli ostacoli e le disparità create dall’esistenza di frontiere. Per questo il tematismo individuato è quello della cooperazione territoriale

Modalità di intervento Il Piano di accompagnamento interviene attraverso 5 linee di attività che tengono conto della complessità delle dimensioni territoriali al cui livello realizzare gli interventi e della molteplicità di competenze che tale complessità comporta. Il Piano si concentra su alcuni temi comuni particolarmente rilevanti per la Pubblica Amministrazione:

• governo dei processi decisionali • cooperazione istituzionale • assetti organizzativi delle amministrazioni

pubbliche • sviluppo di competenze manageriali.

Le dimensioni territoriali che il Piano di accompagnamento ha come riferimento sono: dimensione sovraregionale, dimensione sovracomunale e dimensione urbana. Un intervento trasversale inoltre affronta il tema della dirigenza e della diffusione di modelli manageriali nelle organizzazioni pubbliche

Fonte di finanziamento Delibera CIPE n.3 del 2006 “Ripartizione delle risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate – rifinanziamento legge 208/1988 periodo 2006-2009 (Legge Finanziaria 2006)”

Ente Attuatore Formez - Centro di Competenza “Politiche e Strumenti per lo Sviluppo Locale”

Responsabile Dolores Deidda

Coordinatore tecnico Raffaele Colaizzo

Obiettivi specifici individuazione e applicazione di modalità attraverso cui rafforzare, stabilizzare, istituzionalizzare le forme di cooperazione orizzontale fra attori pubblici e fra questi e operatori privati, sperimentate con successo attraverso le politiche di sviluppo, al fine di impiegarle sotto forma di “capitale istituzionale ed amministrativo” per la generazione di nuova capacità progettuale spendibile nelle cooperazione territoriale europea e in ambito transnazionale;

accompagnamento alla costruzione e/o il rafforzamento di reti di cooperazione e partnership per la realizzazione di progetti d’interesse comune ai territori del Mezzogiorno e ad altri territori europei e del Mediterraneo, nell’ambito delle politiche di coesione 2007-2013;

ideazione e diffusione di strumenti e modelli di supporto allo sviluppo di progetti e partenariati transnazionali per assicurare la qualificata partecipazione dei territori del Mezzogiorno all’obiettivo della cooperazione territoriale europea 2007-2013, in particolare per quanto riguarda la cooperazione con i paesi del Bacino del Mediterraneo e dell’Europa dell’Est.

Centro di Competenza “Politiche e Strumenti per lo Sviluppo Locale”

PPRROOGGEETTTTOO TT..RR..EE.. TTEERRRRIITTOORRII IINN RREETTEE PPEERR LL’’EEUURROOPPAA LLIINNEEAA 22 -- DDIIMMEENNSSIIOONNEE SSOOVVRRAACCOOMMUUNNAALLEE

IIDDEEEE EE PPRROOGGEETTTTII DDII CCOOOOPPEERRAAZZIIOONNEE

TTEERRRRIITTOORRIIAALLEE EEUURROOPPEEAA

La pubblicazione “Idee e Progetti di Cooperazione territoriale europea” è stata curata, sotto la responsabilità di Dolores Deidda, da:

Raffaele Colaizzo (Coordinamento tecnico), Cecilia Vedana (Coordinamento di Redazione), Nicola Allegretti, Rossana Casasanta, Massimo Di Rienzo, Carla Esposito, Barbara Forcina, Maria Lanzalone, Simona Mauro, Raffaele Paciello, Luigi Palano, Antonio Russo, Patrizia Sorbini, Sara Ulivi.

Un ringraziamento particolare a tutti i referenti delle esperienze presentate.

T4R&D – TALENTS FOR RESEARCH & DEVELOPMENT IN AUTOMOTIVE SYSTEM INADRIATIC

LITKOMP - LITERACY COMPETENCIES

BAD TO BEST – ECOLOGICAL BALANCE, BIODIVERSITIES AND HUMANFOOTPRINTS

PASMEC - PASTURE MEDITERRANEAN Culture

DECORMED Destagionalizzare le Economie COstiere delle Regioni delMEDiterraneo

RETE TEMATICA - CREATIVE CLUSTERS IN LOW DENSITY URBAN AREAS

CULTURE DI FRONTIERA

IES - IMPLEMENTING EMPLOYMENT SERVICE

INNO_LABS LABORATOIRES DE GOVERNANCE POUR L’INNOVATION ET LEDEVELOPPEMENT LOCAL SOUTENABLE

CANTIERI PER CITTÀ INTERCULTURALI

IDEE E PROGETTI DI COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA

L’idea progettuale relativa allo sviluppo del capitale umano per la ricerca el’innovazione sul PO IPA nasce e si sviluppa in un contesto decisamentefavorevole che vede una forte e qualificata presenza dell’industriametalmeccanica sul territorio.

Il progetto T4R&D – Talents for Research & Development in AutomotiveSystem in Adriatic propone una strategia articolata in due cluster di obiettivi: ilprimo concentrato sulla costruzione di una rete del sistema Automotive inAdriatico con l’intento di creare uno spazio comune di scambio e di sviluppoche possa favorire la ricerca comune e la produzione di innovazione; il secondoindirizzato maggiormente al tema delle risorse umane e della cura dei talentiper la R&D nel settore con la finalità di non disperdere le potenzialità e lepropensioni. L’idea progettuale nasce e si sviluppa in un contesto fertile e giàattento a queste tematiche.

Lo stesso Patto Territoriale del Sangro Aventino ha già lavorato, infatti, allapromozione di un sistema di sviluppo della conoscenza con l’obiettivo diintegrare gli agenti produttori di conoscenza con il sistema imprenditoriale perfavorire in tal modo la spinta verso l’innovazione.

Il progetto T4R&D punta in particolare a favorire la crescita delle risorseumane attraverso l’istituzione di un Talent Care Center, un vivaio di talentiper la R&D. L’idea è di creare un’area adriatica di sostegno alla valorizzazionedi questi talenti accompagnandoli nella crescita. Declina sia le modalità direlazione tra il sistema formativo, scolastico e universitario del territorio e ilsistema delle imprese e del mercato, sia le modalità di interazione tra i diversipaesi e favorisce la mobilità e la sperimentazione dei giovani all’interno deicircuiti protetti di sostegno alla Ricerca.

T4R&D mira a perseguire lo sviluppo della rete attraverso la promozione deltrasferimento di pratiche di governance e di sviluppo del settore e di sostegnoalla specializzazione delle aree territoriali, dalle aree più dinamiche a quellemeno performanti.

T4R&D – TALENTS FOR RESEARCH & DEVELOPMENT IN AUTOMOTIVE

SYSTEM IN ADRIATIC

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L’area adriatica è il territorio di interesse delprogetto che ha l’ambizione di puntare allacreazione di una rete Adriatica di scambio nelsettore della ricerca e della innovazione perl’automotive e alla costruzione di un vivaio ditalenti in grado di favorire la crescita di ricercatorie facilitatori di innovazione. E’ possibile, infatti,immaginare uno spazio di ricerca, dedicatoall’automotive, nel quale la mobilità dei saperi edelle persone si accompagna alla cura della lorocrescita. L’interesse per l’area adriatica nasce dauna vicinanza geografica che definisce unacomune esigenza di sviluppo e, allo stesso tempo,un comune bisogno di creare uno spazio chepossa raccogliere e far crescere i talenti all’internodell’area di questa rete. Un vivaio, come abbiamodetto, che dia nutrimento alla vocazione e allepropensioni dei giovani per la ricerca el’innovazione, e che li accompagni nello sviluppodella propria formazione e delle proprie abilità.

“Quello che è importante è fare partenariato strategico tra istituzioni di vari territori. L’obiettivo importante in un progetto di cooperazione è quello di creare insieme modelli e strumenti per poter collaborare”. Estratto da intervista Formez a Raffaele Trivilino, Patto del Sangro Aventino

Il Campus è in grado di svilupparel’innovazione di prodotto e di processo e ladiffusione della conoscenza. Foto da: www.sangroaventino.it

Incontro con il partenariato Foto da: www.sangroaventino.it

Il Formez ha concorso alla realizzazione di un’azionepilota per il rafforzamento dei meccanismi di sviluppodi reti partenariali lunghe, per garantire il massimo delsostegno e dell’efficacia alle azioni in tema dicooperazione territoriale. Per l’attuazione di questoprogetto in Abruzzo è stata individuata l’area delSangro Aventino. Attraverso la realizzazione diworkshop e laboratori sul territorio realizzati con lapartecipazione attiva del partenariato socioeconomicoed istituzionale, è stato favorito lo sviluppo di un climadi interesse e fiducia a livello locale rispetto ai percorsidi cooperazione territoriale quale strumento di crescitae sviluppo del territorio. Il percorso di attuazione si èsviluppato a partire dall’identificazione del temaportante, fino all’elaborazione dell’idea progettuale edella strategia macro del progetto.

Il SUPPORTO DEL FORMEZ

COME NASCE L’IDEA DiCOOPERAZIONE

La presenza di alcune grandi imprese delcomparto automotive nei paesi balcani, esegnatamente la presenza anche distabilimenti del gruppo FIAT, ha creatointorno a questa ipotesi un interessepiuttosto diffuso.

Il progetto ha lavorato alla individuazionedi possibili partner che dovranno pesarsisulle concrete disponibilità e sul realeinteresse, al momento che la call delprogramma sarà pubblicata.

L’individuazione di potenziali partner si èmossa tracciando le caratteristiche idealidei soggetti con cui entrare in contatto.Tale lavoro è stato effettuato in primoluogo con modalità più dirette, vagliandostrutture con le quali il territorio avevagià operato in passato; in secondo luogoselezionando ulteriori potenziali partnerindividuati come interessanti nelpanorama dell’Automotive.

Tra questi sono stati ritenuti interessantida contattare: Zastava Auto, Network ofAutomotive Regions, Tomos d.o.o.,Elcono DD, Automotive Cluster Bosnia

L’azione ha visto la messa a fuoco dell’ideae la realizzazione della mappatura deipossibili partner. Il progetto non è stato ulteriormentesviluppato perché si è in attesa del lanciodella prima call del Programma OperativoIPA CBC Adriatico, che definisce le lineespecifiche di partecipazione.

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“Un partenariato è forte e coeso se ha un elevato rapporto di fiducia. L’altra parola d’ordine oltre alla fiducia è la consapevolezza; la voglia di lavorare e definire obiettivi chiari con indicatori misurabili. Questo fortifica il partenariato… e dopo che il partenariato ha capito come lavorare all’interno si riesce a lavorare all’esterno”. Estratto da intervista Formez a Raffaele Trivilino, Patto del Sangro Aventino

Organizzazione del TCC:

Il Talent Care Centeravrà una struttura taleche sarà in grado dirispondere con approccimirati ai singoli stepevolutivi dei giovani;sarà uno spaziointernazionale (la linguaufficiale sarà l’inglese),aperto alle innovazioni eaperto alla conoscenza.

Il Talent Care avràconvenzioni con grandicentri di ricerca all’esteroper poter favorire losviluppo dei giovanidell’area (di tutti i paesiaderenti al progettoinizialmente e,successivamente, stimolando la loromobilità temporanea.

Il Talent Care Center IL PARTENARIATO

LO STATO DELL’ARTE

Foto da: www.sangroaventino.it

Tema prevalente del

progetto

Ricerca e Sviluppo nel settore dell’Automotive

Soggetto referente

(aderente alla rete)

Società Consortile Sangro Aventino a.r.l.

Riferimenti del soggetto

referente

Raffaele Trivilino

Telefono 0872/660300

Fax 0872/660307

Posta elettronica www.sangroaventino.it/

“Il presente programma operativo intende inserirsi nei processi di cooperazione in atto nell’area adriatica, con il programma IPA… Varie sono oggi le motivazioni… connesse alla stabilità politica dell’area… connesse alla vicinanza geografica, che fanno sì che debbano intensificarsi le relazioni multilaterali tra le regioni costiere adriatiche a supporto dei locali processi di crescita armonica,… connesse agli obiettivi di coesione dell’Unione europea espressi e semplificati anche dalle direttrici dei corridoi paneuropei. L’area di cooperazione adriatica è “stretta” infatti tra due importanti direttrici trasversali di collegamento…” (estratto da PO FESR Abruzzo 2007-2013 pp. 78 e 79)

Nel momento in cui sarà disponibile il bando per la prima call IPA, il partenariato verificherà la congruenza dell’ipotesi progettuale con le specificità del bando.

Questa scheda è stata realizzata da: Rossana Casasanta e Cecilia Vedana – Formez

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RELAZIONE CON LA PROGRAMMAZIONE

REGIONALE 2007 – 2013

SVILUPPI FUTURI

L’obiettivo specifico del progetto LitKomp è rendere disponibili strumenti edispositivi utili a migliorare le competenze di lettura dei giovani, oggipiuttosto bassa. Il problema si presenta come questione dirimente perchéproduce, sul piano generale, effetti a volte drammatici: incide sulla qualitàdella vita, determina difficoltà di accesso al mondo del lavoro, produce unaminore capacità di autodeterminazione in quanto ha effetti sulla crescita deisoggetti, ha effetti sulla qualità delle relazioni sociali e lavorative. Determina,in breve, un minore grado di libertà.

Il partenariato ritiene che le cause di questo problema descrivano una doppiaarticolazione:

(i) le strategie didattiche non sono adeguate per garantire ai giovani glistrumenti e le abilità utili per entrare nel testo. Ogni aula è un luogo didiversità (ed occorre, dunque, diversificare le strategie in ragione dellecaratteristiche degli allievi) ed ogni testo si basa su una matrice cognitivapropria (ed occorre, dunque, diversificare le strategie in funzione del tipo ditesto). Per questo le strategie didattiche devono essere innovate edifferenziate in ragione del tipo di contesto e di testo;

(ii) occorre recuperare i giovani al piacere della lettura. La passione e lamotivazione a leggere si sono allentate in ragione della disponibilità diambienti e strumenti di apprendimento molto più rapidi e meno faticosi. Lalettura diventa così pesante e meno attrattiva.

Successivamente alla messa a fuoco del problema, il partenariato ha avviatola ricerca a livello europeo di una Rete di scuole analoga a quella presente alivello locale, che raccoglie 27 istituti di ogni ordine e grado. Poiché non èstato possibile individuarne, il partenariato ha lavorato per identificare gliinterlocutori migliori con i quali condividere i problemi e dare inizio allosviluppo della proposta.

Il partenariato ha intesto affrontare i problemi individuati attraverso unastrategia europea che facesse leva:

(1) sulla elaborazione di soluzioni comuni tra insegnanti di scuole e paesidiversi;

(2) sulla sperimentazione di strategie didattiche innovative e specializzate;

(3) sul recupero dell’attrattività della lettura attraverso il gioco e lacompetizione.

LITKOMP - LITERACY COMPETENCIES

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Nell’ambito delle attività di sperimentazione diazioni territorializzate per l’innovazione, l’aperturae la cooperazione transnazionale del Mezzogiornodel Progetto “Territori Innovativi”, il Formez,coadiuvato dagli operatori del Patto territoriale delSangro Aventino, ha accompagnato la “Rete dellescuole del Sangro Aventino” nella elaborazionedella loro idea progettuale ai fini della redazione diuna vera e propria proposta progettuale che è statacandidata sul Programma settoriale COMENIUSMultilateral Project del Programma LifelongLearning (LLP) della Commissione Europea.

Il SUPPORTO DEL FORMEZ

COME NASCE L’IDEA DICOOPERAZIONE

L’idea di cooperazione nasce sul territorio a seguito di incontri periodici con irappresentanti delle scuole i quali hanno posto sul tavolo della discussione il tema,già da tempo individuato e analizzato, delle scarse competenze di lettura.

Il partenariato, nel percorso di approfondimento di questo tema e delle sue cause,ha potuto verificare come questo problema non è locale. Esso, anzi, proprio apartire da tutti i documenti di approfondimento della Commissione Europea, hauna dimensione tale da richiedere con urgenza un intervento sia in termini dipolitiche, sia in termini di azioni concrete che coinvolgano i territori e le istituzioniscolastiche che sui territori agiscono.

Proprio per questa ragione il progetto ha coinvolto l’intera rete, ed ha trovatoriscontro e apprezzamento in tutti i paesi contattati, in quanto esigenza chetravalica i confini del singolo istituto, della singola scuola, per diventare questionedirompente per il futuro delle popolazioni.

La costituzione del partenariato relativo al Progetto LitKomp - LiteracyCompetencies è il risultato di un percorso di concertazione condotto dal Formez, incollaborazione con il Patto territoriale Sangro Aventino. Nel progetto si prevede la partecipazione di tutte le scuole della Rete del SangroAventino, ma sono state individuate dalla rete stessa 3 scuole pilota che sonoentrate direttamente nel partenariato:

1) Soc. Cons. Sangro Aventino – Lead Partner - (capofila della Rete delle Scuole delSangro Aventino), Santa Maria Imbaro (CH), Italy 2) ITCG "E.Fermi" Lanciano (CH), Italy 3) Istituto Comprensivo Castel Frentano (CH), Italy 4) Istituto Comprensivo San Vito (CH), Italy 5) Frosve Skola, Skovde, Sweden 6) Hasangsskolan, Karlskogan, Sweden 7) De La Gardiegymnasiet, Lidkoping, Sweden 8) Primary School of Palekastro, Palekastro, Greece 9) Secondary School of Sitia, Sitia, Greece 10) Assiros High School, Assiros-Thessaloniki, Greece 11) Manisa MEM, Manisa, Turkey 12) Kula High School, Kula, Turkey 13) MTSL Secondary School, Kartal, Turkey

Il 27 febbraio 2009 la Rete delle Scuole del Sangro Aventino hacandidato nel quadro del Programma Lifelong Learning (LLP), ilprogetto LitKomp - Literacy Competencies sul Programma settorialeCOMENIUS, programma che si occupa del primo ciclo dell’istruzione,dalla scuola materna ed elementare alla scuola secondaria superiore,rivolto a tutti gli attori in materia di istruzione (alunni, insegnanti, entilocali, associazioni dei genitori, organizzazioni non governative,istituzione di formazione degli insegnanti, università e altri educatori).

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IL PARTENARIATO

LO STATO DELL’ARTE

Questa scheda è stata realizzata da: Rossana Casasanta e Barbara Forcina - Formez

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“L’innalzamento dei titoli di studio delle classi di età piùgiovani ha prodotto un progressivo miglioramento del livellodi istruzione complessivo, sebbene il livello raggiunto […]rimanga ancora inadeguato ad affrontare le sfide dellamoderna società della conoscenza. […] Il rafforzamento diun sistema di apprendimento che interessi tutto l’arco dellavita riveste dunque un’importanza cruciale per assicurare ilcontinuo miglioramento ed adeguamento delle conoscenzee delle competenze della forza lavoro, rendendola quindi ingrado rispondere alle richieste di flessibilità e di adattabilitàche provengono dal mercato del lavoro”. (estratto da PO FSE Abruzzo 2007-2013, p. 26)

RELAZIONE CON LA PROGRAMMAZIONEREGIONALE 2007 – 2013

Tema prevalente del

progetto

Life Long Learning

Soggetto referente

(aderente alla rete)

Società Consortile Sangro Aventino a.r.l.

Riferimenti del soggetto

referente

Raffaele Trivilino

Telefono 0872/660300

Fax 0872/660307

Posta elettronica www.sangroaventino.it/

Il progetto BAD TO BEST – Ecological balance, biodiversities and humanfootprints coinvolge aree dell’Ungheria, dell’Italia e della Serbia, nelle quali ilbisogno di integrare la conservazione del patrimonio naturale con le politichedi sviluppo locale sta diventando una priorità al fine di sostenere al contempocrescita economica e sostenibilità ambientale.

Il progetto si focalizza sulla tematica delle aree protette, molte delle qualicaratterizzate da:

(i) mancanza di piani di gestione;

(ii) frammentazione negli ecosistemi e problemi di connettività cheostacolano uno sviluppo locale sostenibile;

(iii) mancata attuazione delle direttive comunitarie.

Il progetto si propone di affrontare questi problemi lavorando per:

- stimolare la creazione di nuovi siti SIC (Siti di ImportanzaComunitaria) e ZPS (Zone di Protezione Speciale), anche in areeextra UE:

- incoraggiare un’azione comune transnazionale al fine di produrre undata base comune e strategie, strumenti e progetti comuni permigliorare la gestione delle aree protette;

- individuare soluzioni condivise per ovviare alla frammentazione ecostruire corridoi transnazionali virtuali;

- svolgere azioni volte alla sensibilizzazione e allo sviluppo diconsapevolezza sull’importanza delle risorse naturali in quantofattore di sviluppo.

I Partner transnazionali sono stati individuati, con il sostegno attivo di tutto ilpartenariato locale, in base alle specifiche territoriali di riferimento e alleesigenze avvertite sia a livello locale che nazionale.

In questo modo tutti i partner, sia nazionali che transnazionali, hanno potutocondividere il progetto allo stesso livello.

BAD TO BEST – ECOLOGICAL BALANCE, BIODIVERSITIES AND HUMAN

FOOTPRINTS

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ABRUZZO

Nell’area del Sangro Aventino esiste una rete (costituenda) delle Aree Protette.Inoltre, il Consorzio Mario Negri Sud ha realizzato, in collaborazione con il PattoTerritoriale Sangro Aventino, uno studio di fattibilità sul riequilibrio ecologico e difesadella biodiversità mediante la messa in rete delle aree a più elevata naturalità e dellematrici ambientali potenziali attraverso corridoi ecologici e la previsione di azioni dimitigazione delle aree a maggiore criticità.

Un momento del primo incontro con il partenariato del

Sangro Aventino

Nell’ambito delle attività di sperimentazione di azioniterritorializzate per l’innovazione, l’apertura e lacooperazione transnazionale del Mezzogiorno delProgetto “Territori Innovativi”, il Formez ha realizzatoun percorso di accompagnamento del partenariatolocale del territorio del Sangro Aventino - a partire daicontenuti del Piano di Azione Locale (PAL), su cui icomponenti del partenariato locale si erano giàespressi e dalle concrete opportunità offerte daiprogrammi di finanziamento per la CooperazioneTerritoriale Europea – che ha condotto a presentaresulla call in scadenza a metà giugno 2008 delProgramma SEE un’idea progettuale sulla Priorità 2Protezione e Miglioramento dell’Ambiente, Misura 2.3Promuovere la Cooperazione nella gestione del sistemaNatura e delle Aree Protette.

Il SUPPORTO DEL FORMEZ

COME NASCE L’IDEA DICOOPERAZIONE

Riserva Naturale Regionale Abetina di Rosello (Abruzzo)

L’azione territorializzata è quindipartita con l’analisi del ProgrammaOperativo SEE e di tutta ladocumentazione inerente lo stesso(Terms of reference) al fine di poterverificare la congruità e la coerenzadelle esigenze del territorio con gliobiettivi del PO. E’ stato poi costituito un Gruppo diLavoro “Ambiente” ed è statoavviato, a livello locale, il percorsopartenariale di progettazione.

Il partenariato di progetto risulta composto da 8 partner:

- la Società Consortile Sangro Aventino arl, Italia;

- la Riserva Naturale Regionale Abetina di Rosello, Italia;

- l’Università degli Studi de l’Aquila, Italia;

- il Parco Nazionale Körös-Maros, Ungheria;

- l’Amministrazione locale di Székkutas, Ungheria;

- la Facoltà di Agricoltura dell’Università di Szeged, Ungheria;

- il Segretariato provinciale per la tutela ambientale e lo sviluppo sostenibile diNovi Sad, Serbia;

- il Parco Nazionale Fruska Gora, Serbia.

Se questo è il partenariato formale, al tavolo di lavoro, con grande impegno, hannopreso parte anche:

la Ferrovia Adriatico Sangritana spa, la CIA Chieti, la Riserva Naturale Lago diSerranella, il Consorzio Mario Negri Sud, l’Associazione Italiana Agricoltura Biologica-AIAB Abruzzo-, l’Associazione Regionale Produttori Biologici VERDE Abruzzo, ilParco Scientifico e Tecnologico, la Rete delle Scuole del Sangro Aventino.

L’iter avviato ha accompagnato il partenariato locale dalla definizione dell’idea finoall’invio del progetto mediante l’inoltro della EoI (Expression of Interest) per la primacall (giugno 2008).

Il progetto non è rientrato tra i 95 selezionati per la partecipazione alla seconda faseprevista, ma il Segretariato SEE ha fornito, su richiesta del partenariato locale, idettagli degli specifici elementi di debolezza dell’idea progettuale che hanno portatoall’esclusione.

Tali indicazioni serviranno al partenariato locale per migliorare l’idea progettuale eper ripresentarla alla seconda call.

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Parco Nazionale di Fruska Gora (Serbia)

IL PARTENARIATO

LO STATO DELL’ARTE

Il progetto, proprio perché manifesta l’esigenza di dare una risposta concreta ad un bisogno locale, potrebbe essere, a discrezione del partenariato, ripresentato sulle successive call sia del programma South East Europe, sia di altri Programmi che riguardano l’area e che trovano nell’ambiente una priorità di intervento.

Questa scheda è stata realizzata da: Rossana Casasanta e Barbara Forcina – Formez

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SVILUPPI FUTURI

“In materia di tutela e valorizzazione Ambientale le politiche promosse nel presente Asse [Asse IV “Sviluppo territoriale”] sono orientate alla valorizzazione delle Aree di interesse naturalistico mediante investimenti ed infrastrutture anche collegate alla biodiversità. Nella sfera di competenza del PSR FEASR ricadranno il finanziamento di Piani di Gestione delle aree Protette nonché gli interventi tesi alla tutela e conservazione degli habitat naturali e della biodiversità in detti siti di interesse naturalistico”

(estratto da PO FESR Abruzzo 2007-2013, p. 112)

RELAZIONE CON LA PROGRAMMAZIONEREGIONALE 2007 – 2013

Tema prevalente del

progetto

Life Long Learning

Soggetto referente

(aderente alla rete)

Società Consortile Sangro Aventino a.r.l.

Riferimenti del soggetto

referente

Raffaele Trivilino

Telefono 0872/660300

Fax 0872/660307

Posta elettronica www.sangroaventino.it/

L’allevamento al pascolo favorisce il benessere degli animalipermettendo loro di muoversi e comportarsi liberamente, crescere esvilupparsi in maniera naturale, essere meno stressati, più sani eresistenti alle malattie e senza i condizionamenti che si hanno in unallevamento intensivo chiuso. In altri termini le risorse alimentari deipascoli consentono di ottenere carne di alta qualità, garantendo ladifesa dell’ambiente, la valorizzazione del territorio rurale ed inparticolare di quelle zone marginali e di montagna a vocazionenaturalistico-paesaggistica che sono ad alto rischio di spopolamento.L’iniziativa della Regione Basilicata, presentata a valere sulProgramma MED dell’Unione Europea con diversi partner delle regionidel bacino del Mediterraneo, tende a promuovere e valorizzare lacarne fresca e la sua lavorazione. La promozione dell’allevamento alpascolo risponde con coerenza agli obiettivi prioritari della sicurezzaalimentare e di promozione del territorio. La strategia si basa sullapromozione del binomio prodotto-territorio, sui temi dellaqualità e sicurezza alimentare e sul tema dell’educazionealimentare. In questa direzione il progetto PASMEC intendeevidenziare il legame tra qualità del cibo e qualità dell’ambiente,utilizzando la leva della comunicazione e dell’informazione per ilcoinvolgimento delle categorie sociali ed economiche interessate(produttori, consumatori, ristoratori, scuole, ecc.) e diffondereinformazioni e conoscenze sui temi della certificazione e della correttaalimentazione. Anche sul tema dell’educazione alimentare ilcoinvolgimento della ristorazione collettiva (mense) e delle scuolemediante azioni di informazione, comunicazione e relazione direttacon le realtà zootecniche e di lavorazione della carne assume unimportanza fondamentale. Inoltre il progetto mira a creare una reteinternazionale che connetta un permanente scambio di esperienze tratecnici, allevatori, trasformatori e distributori, attraverso incontri,formazione, organizzazione di stage formativi in azienda, indagineconoscitiva sulla domanda e offerta del prodotto. Tale sistema diazioni mira a contrastare l’abbandono della pratica zootecnicasostenendo il consolidamento della filiera produttiva e garantendomargini di profitto ai produttori. In questo senso lacommercializzazione dei prodotti è un punto critico che necessita diuna adeguata azione di valorizzazione educativa oltre che dipromozione commerciale della carne proveniente da allevamenti alpascolo.

PASMEC PASTURE MEDITERRANEAN

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BASILICATA

Nell’ambito del Progetto TRE – Linea Dimensione Sovracomunale sono statepresentate numerose Manifestazioni di Interesse da parte degli attori localilucani per la costituzione di una Rete dei Territori Innovativi. Da un’analisirealizzata dalla task force del Formez in Basilicata sulle manifestazioni diInteresse è risultata molto interessante la proposta progettuale presentatadal Dipartimento Agricoltura SREM della Regione Basilicata sia perché inlinea con gli obiettivi della nuova programmazione e del programma MED siaperché ben rappresenta le caratteristiche del territorio lucano. L’azione delFormez si è concretizzata in una serie di servizi e altre attività perconsolidare la capacità del Dipartimento a partecipare ad iniziative di CTE,tramite un costante affiancamento alla struttura regionale deputata aiprogrammi di cooperazione europea per la formulazione, condivisione epresentazione della proposta progettuale da candidare, per la ricerca,selezione e coinvolgimento dei partner, per la formulazione dei pianifinanziari fino alla presentazione del Progetto PASMEC attraverso lacompilazione del formulario previsto dala piattaforma on-line delprogramma MED.

La pastorizia ha una forte e radicata tradizione nelleregioni del Mediterraneo e, in particolar modo, inquelle coinvolte dal progetto. Essa rappresenta unpatrimonio sociale, economico e culturale di granderilevanza che può trovare spazio utile nei sistemiproduttivi orientati alla tutela della salute pubblica edalla salvaguardia dell’allevamento al pascolo. Questatipologia di allevamento è la più idonea ad esaltare lecaratteristiche di adattamento e rusticità di alcunerazze ovine, bovine e suine presenti nello spazioeuropeo ed è quella che, attraverso l’utilizzo delpascolo, permette di esaltare le proprietàorganolettiche della carne. L’allevamento all’aperto,inoltre, presenta diversi vantaggi con ricadute positivesui costi aziendali, sull’ambiente, la qualità della carnee l’economia dei territori montani.

“L’idea nasce da un lato dall’esigenza di favorire uno sviluppo endogeno dei territori con elevata vocazione e cultura zootecnica. Ciò non soltanto in termini di competitività di differenziazione dei prodotti, quanto per l’affermazione di un importante ruolo economico, sociale ed ambientale dell’allevamento al pascolo”

Rocco GiorgioDipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale, Economia Montana – Regione Basilicata

Il SUPPORTO DEL FORMEZ

COME NASCE L’IDEA DICOOPERAZIONE

“La promozione dell’allevamento al pascolo risponde con coerenza agli obiettivi prioritari della sicurezza alimentare e di promozione del territorio. La strategia del progetto si basa sulla promozione del binomio prodotto-territorio, in maniera da evidenziare il legame tra qualità del cibo e qualità dell’ambiente e sulla comunicazione ed informazione sui temi della qualità e sicurezza alimentare.”

Liliana Santoro

Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007-2013 - Regione Basilicata

ItaliaRegione Basilicata

Dipartimento Agricoltura,Sviluppo Rurale, Economia Montana

(Lead Partner)

GreciaPrecfecture of Rethymno

PortogalloIDS

Instituto de Desenvolvimento Social

GreciaPrefectural Administration of Arta

In Basilicata è stato realizzato un efficiente sistema di selezione edassistenza tecnico-veterinaria alle aziende ovine, erogato tramite leAssociazioni degli Allevatori, che consente di poter adottare adeguati edinnovativi sistemi di tracciabilità dei prodotti tesi a garantire lasicurezza alimentare e la fiducia dei consumatori. Questi aspettipossono essere oggetto di scambi di esperienze con altri paesi. Inoltreè stato sottoscritto un protocollo di intesa con l’ANABIC e conl’Università della Basilicata. Il protocollo si propone di promuovere evalorizzare la carne fresca in particolare di podolica.

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IL PARTENARIATO

STATO DELL’ARTE

Nel settembre 2008 è statorealizzato un workshop incollaborazione con l’Autorità croateper definire una strategia comuneper la valorizzazione della podolica.In Basilicata, inoltre, ci sono alcuneiniziative volte alla certificazione delprodotto (analisi del DNA,identificazione elettronica, etc.)

Tema prevalente del

progetto

Allevamento al Pascolo quale promozione del binomio prodotto-territorio, della qualità e la sicurezza alimentare

Soggetto referente

(aderente alla rete)

Regione Basilicata

Riferimenti del soggetto

referente

Liliana Santoro Autorità di Gestione PSR Basilicata 2007-2013

Telefono +39.0971.668660

Fax +39.0971.668574

Posta elettronica [email protected]

Gli obiettivi del progetto sono fondamentalmente ispiratial Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013. In questo sensogli obiettivi del progetto si sviluppano secondo unavisione sistemica del territorio e del ruolo dellazootecnica. In particolare gli obiettivi strategici delprogetto mirano a promuovere la coesione territoriale elo sviluppo delle aree interne; a promuovere lo sviluppodella competitività delle piccole e medie imprese neisettori dell’agroindustria e della zootecnia; a rinforzarela ricerca e la promozione dell’innovazione tecnologicanei settori dell’agroindustria e della zootecnia; apromuovere lo sviluppo sostenibile del territorio.

Gli elementi ispiratori del progetto PASMECmirano, con la sua realizzazione, nonsoltanto ad alla valorizzazionedell’allevamento al pascolo, ma ad attivareprocessi virtuosi di medio-lungo terminelegati alla salvaguardia del territorio e allaqualità e alla sicurezza alimentare. Inparticolare gli sviluppi futuri miranosoprattutto ad incentivare l’economiaendogena, favorendo lo sviluppo dellamicroeconomia produttiva locale anche coneffetti positivi sui fenomeni dispopolamento.

Questa scheda è stata realizzata da: Maria Lanzalone, Sara Ulivi, Raffaele Paciello, Nicola Allegretti

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RELAZIONE CON LA PROGRAMMAZIONE REGIONALE 2007 – 2013

SVILUPPI FUTURI

Il Progetto URBACT del Comune di Catanzaro è stato elaboratodallo staff comunale coordinato dai Dirigenti ai Programmi U.E.che si sono avvalsi dell’ assistenza tecnica e supporto della“task-force” del Formez nell’ambito del Progetto “TerritoriInnovativi”. Il tema principale è legato alla sperimentazione diuna rete europea di Città impegnate nella promozione dellacultura e della aggregazione giovanile, nonché della creativitàartistica dei giovani, come elemento per lo sviluppo urbano e larigenerazione dei centri storici.

(Estratto da: http://www.sportelloeuropacatanzaro.it).

Il progetto è finalizzato alla costituzione di una rete tematica dicittà europee diretta ad indagare nuovi approcci dicoinvolgimento dei giovani attraverso lo sviluppo della creativitàin ambito urbano. Il focus del progetto è il rapporto fra pubblicaamministrazione e società giovanile, il ripristino di legami difiducia ed incoraggiamento all’avvio di nuove attività sociali,economiche e culturali, come strumenti di potenziamentodell’espressività sociale e urbana.

Il tema specifico orientato allo sviluppo della creatività è statoscelto perché considerato un canale preferenziale perraggiungere tali finalità con immediatezza e facile diffusione.

L’obiettivo principale del network è finalizzato ad analizzare eproporre soluzioni innovative capaci di stimolare la cooperazionepubblico-privata nel settore culturale e della creatività al fine diuna riappropriazione produttiva degli spazi e dei servizi urbanida parte del tessuto sociale ed in particolare della fasciagiovanile.

RETE TEMATICA CREATIVE CLUSTERS IN LOW DENSITY

URBAN AREAS

CALABRIA

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La decisione di supportarel’Amministrazione Comunale nellaredazione di una proposta URBACTnon è stata casuale, ma è stataadottata perché considerata strategicaper avviare e consolidare un rapportodi collaborazione e fiducia reciprocafra i componenti della task force delFormez e l’amministrazione comunale.Il focus sulle politiche urbane, checaratterizza il programma haconsentito infatti di individuare unambito tematico affine a quelloprevisto dal Progetto Pilota, checostituisce una componenteimportante dell’Azione di Sistema.

“Il progetto che si è già incardinato nella Fabbrica della creatività giovanile, si raccorda alle scelte che l’Europa sta facendo sui nuovi lavori e sulle nuove prospettive … Abbiamo questa ipotesi di progetto strategico di riuso di una fabbrica dimessa dedicata alla creatività giovanile … puntare sulla cultura non considerarlo un lusso qualcosa di superfluo ma centrale nella vita della comunità e sui giovani che sono una risorsa fondamentale credo sia essenziale … “ Estratto da Intervista Formez a Rosario Olivo Sindaco di Catanzaro

La redazione della proposta per il bando Urbact II harappresentato un banco di prova ed una positivaesperienza di “trasferimento” di esperienze e dicollaborazione “partenariale” che ha avuto inizio dallacomune decisione di elaborare una propostaprogettuale per Urbact nell’ambito tematico delprogetto Territori Innovativi. L’attività ha permesso inoltre di conoscere più indettaglio i servizi avviati dall’amministrazioneComunale oltre che fornire utili strumenti per l’avvioottimale dello Sportello europa, di nuova costituzione.

Il SUPPORTO DEL FORMEZ

COME NASCE L’IDEA DiCOOPERAZIONE

Lead Partner:

Municipality of Óbidos (PT)

Partner:

Reggio Emilia - IT

Mizil - RO

Enguera - ES

Catanzaro - IT

Barnsley - UK

Hódmezővásárhely - HU

INTELI - PT

Viareggio - IT

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“Aver aderito alla Rete Tematica URBACT II ci ha consentito di mettere insieme i diversi pezzi della sperimentazione, e, cioè, il Piano Strategico, il Piano di Sviluppo Urbano ed il Progetto URBACT stesso, per cercare di pervenire ad una programmazione integrata ed unitaria…” Estratto da Intervista Formez a Tonino De Marco – Comune di Catanzaro

IL PARTENARIATO

LO STATO DELL’ARTE

E’ stato approvato il Progettopresentato dal Comuneportoghese di Obidos (vicinoLisbona), sul tema dellapromozione delle imprese giovanililegate alla creatività artistica eculturale, in cui Catanzaro è statascelta come Città partner,unitamente a Reggio Emilia, laCittà rumena di Mizil e quellaspagnola di Enguera.

Tema prevalente del

progetto

Cultura, creatività e sviluppo urbano

Soggetto referente

(aderente alla rete)

Comune di Catanzaro

Riferimenti del soggetto

referente

Antonio De Marco

Telefono 0961.881621/881615

Fax 0961881601

Posta elettronica [email protected]

L’obiettivo comune è quello di mettere asistema un metodo di coinvolgimento nelprocesso di progettazione di quelle figureche si trovano a gestire i diversi aspetti delciclo di progetto e che danno vita allestrutture finalizzate, fra le altre cose, asupportare la progettazione, come loSportello Europa.

Questa scheda è stata realizzata da: Massimo Di Rienzo, Simona Mauro e Cecilia Vedana– Formez

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RELAZIONE CON LA PROGRAMMAZIONEREGIONALE 2007 – 2013

SVILUPPI FUTURI

La programmazione regionale 2007-2013 della Regione Calabria prevede il sostegno adiniziative per la creatività e la rigenerazione urbana, proprio alla luce delle indicazionicomunitarie, tese alla valorizzazione e promozione della creatività quale strumento innovativonecessario allo sviluppo personale, sociale ed economico. Il PO FESR Calabria dedica, infatti, una Linea di Intervento (1.3.3.2) alle “Fabbriche dellaCreatività, che saranno aperte e utilizzate soprattutto dai giovani” e che “permetterannol’ideazione, la progettazione, la realizzazione e la sperimentazione/dimostrazione di nuoviprodotti/servizi”. Inoltre il PO prevede che i Progetti Integrati di Sviluppo Urbano sianofinalizzati anche alla realizzazione di operazioni “per la realizzazione e il potenziamento dellefunzioni e dei servizi per le filiere della creatività, dell'intrattenimento, della produzione artisticae culturale nelle Città e nelle Aree Urbane”. Si veda PO FESR 2007-2013

DECORMED Destagionalizzare le Economie COstiere delle Regioni del MEDiterraneo

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CAMPANIA

Il Progetto DECORMED proposto dal Progetto Integrato “PortualitàTuristica” – Assessorato ai Trasporti della Regione Campania, intendeadottare strategie innovative in grado di promuovere e sostenere lepolitiche di destagionalizzazione dei flussi turistici nell’area delCilento e del Golfo di Policastro. Nel 2002 la Regione Campania hapromosso il Progetto Integrato (PI) dei porti regionali, ponendo ilmare al centro delle politiche dei trasporti, dell’ambiente e delturismo. Sotto il profilo vocazionale, la fascia costiera è un’areacandidata alla funzione turistica in quanto luogo di concentrazione dibeni culturali e naturalistici di enorme rilevanza; tuttavia, essa ècaratterizzata anche dalla presenza di aree a grave degrado urbano eambientale nonché di aree che, a seguito della crisi dell’industria,hanno subito forti decrementi occupazionali e per le quali sonoattualmente in corso azioni di riconversione finalizzate allo sviluppodel turismo (es. porto di Marina di Stabia).

Il Formez, con il Progetto Territori in Rete per l’Europa ha indetto unamanifestazione d’interesse per promuovere l’apertura internazionale dipartenariati locali. Nell’ambito di questa iniziativa è stata selezionata laproposta progettuale DECORMED, promossa dal PI Portualità Turisticaquale azione pilota per la realizzazione di un progetto di cooperazioneterritoriale europea. L’accompagnamento alla costruzione della rete dicooperazione per il progetto DECORMED ha visto il Formez impegnatoin attività volte, in primo luogo, ad approfondire le tematiche dellaproposta mediante indagini sul campo nonché, alla formulazione diuna ipotesi progettuale per il territorio selezionato.

La formulazione della propostaprogettuale per lo sviluppo e la tuteladella fascia costiera e del mare,attraverso la diversificazione dellemodalità d’uso del territorio costiero delCilento e del Golfo di Policastro trae lasua origine dall’esperienza dicooperazione istituzionale avviata dal PITPortualità Turistica. Tale proposta, unitaalle scelte strategiche della RegioneCampania, individuate nell’ambito dellaprogrammazione dei fondi strutturali2007-2013, ha trovato attuazionenell’ambito della RETE DEI TERRITORIINNOVATIVI per la promozione el’apertura dei territori locali verso nuovimodelli di cooperazione interregionali etransnazionali.

“…la frammentazione dell’azione amministrativa crea deiritardi enormi, le amministrazioni hanno bisogno dilavorare in partnership”.

Carlo De RosaComune di SAPRI

IL SUPPORTO DEL FORMEZ

COME NASCE L’IDEA DI COOPERAZIONE

La proposta di cooperazione DECORMED, promossa dall’Assessorato aiTrasporti della Regione Campania nell’ambito del PI Portualità Turistica,ha coinvolto gli enti locali dei territori del Cilento e del Golfo diPolicastro. Nello specifico, hanno partecipato alla rete: l’Assessorato aiTrasporti della Regione Campania, il Settore Studi e Gestione Progetti UEdella Regione Campania, i comuni di Agropoli, Castellabate, Montecorice,Pollica, Casal Velino, Ascea, Pisciotta, Centola, Camerota,San Giovanni aPiro, Santa Marina, Ispani, Vibonati e Sapri.

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A seguito delle indagini sul campoeffettuate dal Formez nel territorio delCilento e del Golfo di Policastro, ilpartenariato locale del progettoDECORMED, si sta dedicando alla stesuraed alla definizione della propostaprogettuale, nonché, all’individuazione diun programma di cooperazioneinternazionale coerente con la strategia disviluppo definita dal partenariatoDECORMED.

“L’amministratore pubblico deve essere in grado dilavorare insieme agli altri, se i sindaci non lavoranotutti insieme non si fa una politica territorialeadeguata, non si fa una politica di sviluppoterritoriale”.

Carmela CotroneRegione Campania - Studi e Gestione Progetti UE

IL PARTENARIATO

STATO DELL’ARTE

In coerenza con la strategia di sviluppo della propostaDECORMED, la programmazione del POR FESR 2007-2013 per l’Assessorato ai Trasporti perseguel’ottimizzazione dell’assetto organizzativo e funzionaledel sistema integrato della portualità regionaleattraverso interventi infrastrutturali e/o serviziintermodali volti al miglioramento ed alpotenziamento delle strutture, dei terminal e deiservizi legati all’attività marittima al fine di migliorarela capacità di accoglienza dei territori POR CAMPANIA 2007-2013 ASSE 4 ACCESSIBILITA’ E TRASPORTI-OBIETTIVO SPECIFICO 4E

La costituzione di un partenariatolocale permanente che possapromuovere azioni di marketingterritoriale e di promozione turisticaintegrata del territorio del Cilento edel Golfo di Policastro.

Questa scheda è stata realizzata da: Task-force Campania – FORMEZ

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RELAZIONE CON LA PROGRAMMAZIONEREGIONALE 2007 – 2013

SVILUPPI FUTURI

Tema prevalente del

progetto

DECORMED PORTUALITA’ – TURISMO - SVILUPPO SOSTENIBILE

Soggetto referente

(aderente alla rete)

Brunella Rallo

Riferimenti del soggetto

referente

Assessorato ai Trasporti della Regione Campania

Telefono -

Fax -

Posta elettronica [email protected]

CULTURE DI FRONTIERA

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L’attività di affiancamento realizzata dal Formez nei confronti dellaProvincia di Brindisi, ha portato, in accordo con l’Amministrazioneprovinciale, alla stesura del documento “Idee per un progetto dicooperazione territoriale europea nel campo della valorizzazioneculturale”. Il documento è il risultato di un processo condiviso attraverso ilquale si è giunti alla focalizzazione di in possibile progetto dicooperazione territoriale da candidare attraverso il ProgrammaOperativo Italia-Grecia. Si tratta del Progetto “Territori difrontiera” Il progetto “Culture di frontiera” si inquadra nel processo diintensificazione e rilancio di iniziative transnazionali volte adaccrescere la coesione di una regione di frontiera che riveste unaposizione cruciale per l’integrazione europea, per gli sviluppi delsuo allargamento ad est e per le relazioni esterne con i Paesi dellasponda Sud del Mediterraneo. L’intervento si propone di potenziare la coesione territoriale dellaregione frontaliera tra Italia e Grecia con azioni mirate a rafforzarela coesione culturale, attraverso la valorizzazione delle specificheculture locali, il dialogo e l’incontro tra le nuove produzioniartistico-culturali, la messa in rete di risorse comuni, lacondivisione di manifestazioni culturali, il miglioramento dellaformazione per le professioni legate all’arte e alla cultura. Il progetto intende dunque conseguire il risultato di rafforzare lacooperazione interna alla regione frontaliera — nel quadro delrafforzamento e sviluppo delle relazioni euromediterranee —facendo leva sul patrimonio materiale ed immateriale delle culturelocali quale insieme di risorse utili per identificare la regione e persviluppare il dialogo interculturale, sfruttando le potenzialitàofferte dalla tecnologia e promuovendo la creatività dei territori.

PUGLIA

Provincia di Brindisi

Si è partiti analizzando la matrice del Quadro Logico(Logical Framework) realizzata attraverso unprocesso di progettazione partecipata. Gli obiettivigenerali, gli obiettivi specifici e i risultati attesi,estrapolati dall’albero degli obiettivi hanno costituitola base per una prima definizione di attivitàprogettuali. Si sono quindi analizzati i programmi dicooperazione previsti dal ciclo di programmazione2007-2013, individuando Il PO transfrontaliero Grecia– Italia come il più idoneo alla candidatura. Si trattadi una scelta coerente con le consolidate relazionidella Provincia di Brindisi con l’area balcanica ed ilterritorio greco in particolare e dalla volontà dell’Entee degli attori locali di sviluppare interventi relativi allaproduzione di iniziative ed attività culturali congiunte,alla valorizzazione del patrimonio culturale a finituristici, alla promozione del dialogo interculturale,allo scambio delle esperienze

“E’ stato individuato un percorso progettuale incentrato su un tema nuovo per la Provincia di Brindisi, infatti a fronte della significativa attività in progetti di cooperazione territoriale, il tema dei beni culturali non ha mai assunto caratteristiche di centralità nelle iniziative sviluppate in partenariato dall’Ente”

Giovanni Antelmi Politiche comunitarie - Provincia di Brindisi

In un’ottica di continuità, le attività del Progetto“T.R.E. Linea 2 Dimensione Sovracomunale”hanno capitalizzo il processo di progettazionepartecipata realizzato attraverso il Progetto“Territori innovativi. La discussione fra esperti del Progetto ed ilServizio Politiche Comunitarie della Provincia hapermesso di giungere ad una perimetrazionedell’idea progettuale sia di carattere tematico,che ha portato a identificare il tema dei beni edelle attività culturali ed ambientali, del dialogointerculturale e della coesione culturale comeambiti portanti del progetto da candidareattraverso i programmi di CooperazioneTerritoriale Europea, sia di carattere geografico,individuando nel Programma Operativo Grecia -Italia lo strumento da attivare

Il SUPPORTO DEL FORMEZ

COME NASCE L’IDEA DiCOOPERAZIONE

Taverna dei Briganti – Villa Castelli (BR)

Laboratori di progettazione partecipata - Brindisi

IN EVIDENZA

l partenariato nazionale del progetto ècostituito da soggetti locali che hannopartecipato all’iter di progettazionepartecipata e che hanno contribuito inmaniera attiva all’individuazione del campo diattività e linee di intervento da sviluppare. Sitratta, oltre alla Provincia di Brindisi (leadpartner), dei comuni di Cisternino, S. Vito deiNormanni e Villa Castelli, dellaConfederazione Nazionale Artigianato diBrindisi e dell’Università del Salento. Si trattadi una compagine che garantisce unarappresentanza significativa in termini diapporti utili alla realizzazione del Progetto. I partner esteri provengono dai territoriammissibili ed in particolare dalla regionedell’Epiro, con il coinvolgimento delleprefetture di Ioannina, Preveza e Thesprotia.Le tipologie di partner sono città ed enti locali,enti teatrali e dello spettacolo, enti ed agenziedi produzione culturale, agenzie, enti edoperatori di sviluppo turistico

Il partenariato nazionale ha condiviso l’idea progettuale predisposta dal Formez. Ipartner hanno concordato di attivarsi congiuntamete ed in maniera coordinatanella fase di progettazione esecutiva e stesura di un progetto secondo il formatprevisto dal PO Grecia-Italia in vista della prossima emanazione del bando. A taleriguardo è stata redatta una bozza di Protocollo di intesa attraverso il quale, unavolta sottoscritto, i partner nazionali si impegnano a redigere un progettosviluppando ed articolando il tema delle “Culture di Frontiera” messo a fuoconell’ambito dell’intero iter di progettazione partecipata e che ha portato,attraverso il Progetto TRE-Dimensione sovracomunale, alla stesura dell’ideaprogettuale

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L’intervento proposto risultacoerente con le strategieregionali. Per la RegionePuglia, infatti, l’obiettivostrategico del Programmatransfrontaliero Grecia –Italia — volto a rafforzare lacompetitività e la coesioneterritoriale attraverso losviluppo sostenibile dellearee ammissibili — vainquadrato nelle strategieregionali di aperturainternazionale rispetto aiterritori transfrontalieri nelbasso adriatico. Tale fattoreassume particolareimportanza per lo sviluppodelle relazioni socio-economiche tra l’UnioneEuropea ed i paesi terzi delMediterraneo nel quadro delprocesso di Barcellona

IL PARTENARIATO

LO STATO DELL’ARTE

Castello Alfonsino e Faro Secca del Fico - Brindisi

Tema prevalente del

progetto

Cooperazione in tema di valorizzazione del patrimonio culturale materiale ed immateriale

Soggetto referente

(aderente alla rete)

Provincia di Brindisi

Riferimenti del soggetto

referente

Giovanni Antelmi – Dirigente del Settore Politiche comunitarie

Telefono +39/0831565322

Fax +39/0831565412

Posta elettronica [email protected]

Le attività realizzate sono in assoluta sintonia con PORFESR Puglia 2007-2013, che coerentemente con il QSN econ il POIN intende accompagnare l’investimento sulpatrimonio naturale e culturale con interventi volti asostenere le iniziative artistiche e culturali di maggiorpregio e di maggiore richiamo già presenti nella regione,nonché a sviluppare nuove attività che siano in grado dirifunzionalizzare i beni recuperati e di attrarre flussiconsistenti di visitatori, nonché qualificare, diversificare eampliare la filiera turistica. Valorizzazione e promozione del patrimonio storico-culturale, Sviluppo e modernizzazione della filiera dellospettacolo dal vivo, dell’audiovisivo e delle articontemporanee, Cooperazione ed apertura internazionaledei territori, compaiono inoltre tra le priorità delProgramma Attuativo Regionale delle risorse FAS 2007-2013

Attraverso l’azione di accompagnamento svolta dal Formez èstato possibile raccogliere una serie di idee progettuali inmateria di valorizzazione del patrimonio culturale, checonsentiranno alla Provincia di Brindisi di intraprenderepercorsi progettuali che non si esauriscono con il ProgrammaItalia – Grecia. Nel corso delle attività, infatti, sono emersisuggerimenti e proposte che potranno consentire candidaturead altri programmi di cooperazione. Il Programma “Europa SudOrientale (SEE)”, ad esempio, consentirebbe la presentazionedi un Progetto di valorizzazione del patrimonio storico-culturale di un ampio macroterritorio dell’area adriatica ebalcanica, che include territori di Puglia, Albania, Bulgaria,Grecia, Macedonia e Turchia, attraversati dalla Via Egnatia,arteria storica di collegamento fra il basso Adriatico e l’Egeosettentrionale

Questa scheda è stata realizzata da: Raffaele Colaizzo e Luigi Palano – Formez

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RELAZIONE CON LA PROGRAMMAZIONEREGIONALE 2007 – 2013

SVILUPPI FUTURI

La Via Egnatia

Il Progetto IES è stato pensato per migliorare e rendere piùefficienti le politiche del lavoro regionali, tramite lo scambio,la condivisione e il trasferimento di esperienze e politiche nelcampo del Sistema dei Servizi per il Lavoro. Obiettivi del progetto: - Rafforzamento delle reti internazionali di attori istituzionali

dei Sistemi dei Servizi per il Lavoro; - Identificazione dei metodi che portano a un miglioramento

nell’efficienza dei Sistema dei Servizi per il Lavoro; - Definizione di esempi di buone prassi nel campo dei Sistemi

dei Servizi per il Lavoro come modelli per il legislatore e pergli attori regionali e locali;

- Supporto all’inclusione dei soggetti svantaggiati nelmercato del lavoro.

Le attività del progetto iniziano con cinque ricerche tematiche(governance, orientamento, incontro domanda offerta dilavoro, partecipazione dei soggetti svantaggiati al mercato dellavoro, promozione dell’autoimpiego) sulle principali funzioni eservizi erogati dai diversi sistemi rappresentati. Allacomparazione delle esperienze, seguono cinque “Guide dianalisi delle differenze”, come punto di riferimento perdecidere quali esperienze (e in quali Paesi) saranno trasferitee implementate durante la fase dello scambio degli staff. Individuato lo staff da inviare all’estero, vengono attivatedelle visite di studio per l’analisi, il miglioramento e la verificadella trasferibilità delle esperienze identificate. I partner saranno identificati in “donatori” e “riceventi”. Iprimi trasferiscono ai secondi i risultati ottenuti in precedenzaattraverso il coinvolgimento in attività quotidiane,l’apprendimento sul lavoro e la stesura dei piani di attività. I “donatori” agiranno come “tutor” nei Paesi “riceventi”attraverso l’organizzazione e la realizzazione di attività disupporto alla disseminazione dei risultati del progetto,cercando di colmare le differenze tra lo stato dell’arte e leprincipali scoperte ottenute dal progetto. La fase finale prevede il trasferimento vero e proprio, neipaesi “riceventi” delle prassi studiate ed analizzate. Sarannotrasferiti, inoltre, tutti gli strumenti e il know-how necessari almiglioramento delle linee guida, in modo da adattare le prassie le esperienze nei singoli contesti.

IES - IMPLEMENTING EMPLOYMENT SERVICE

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SARDEGNA

Il progetto parte dall’idea che i Sistemi pubblici dei Servizi per il Lavoro sono, come previsto dalla Commissione Europea, un elemento chiave per contrastare la disoccupazione e favorire l’accesso al mercato al lavoro.

Efficacia ed efficienza dei sistemi per l’impiego sono alla base delle attività del progetto, tese a favorire lo scambio di esperienze tra attori di diversi paesi responsabili delle politiche regionali.

Il progetto si concentra su cinque tematiche: governance; orientamento; incontro domanda offerta di lavoro; partecipazione dei soggetti svantaggiati al mercato del lavoro; promozione dell’autoimpiego.

“Il progetto può considerarsi innovativo perché laComponente 3 sullo scambio delle buone pratiche è stataritagliata su misura delle reali esigenze e competenze delpartenariato, con grande coinvolgimento dei partner già infase progettuale. Molto importante la scelta fatta dai partner rispetto alruolo da ricoprire nel progetto, decidendo di suddividersiin beneficiari e donatori in base al grado di competenzamaturata. Ampia attività trasversale di informazione,animazione e disseminazione dei risultati”.

Luca Spissu

Il progetto è coerente con l’Asse II Occupabilità del PO FSE 2007- 2013 dellaRegione Sardegna, in particolare con l’obiettivo specifico: d) “Aumentarel’efficienza, l’efficacia, la qualità e l’inclusività delle istituzioni del mercato dellavoro”, e gli obiettivi operativi “Sostenere azioni tese ad assicurare ilcoordinamento delle politiche del lavoro e per la qualificazione del sistemaregionale dei servizi al lavoro”, “Migliorare la governance e la capacità diintervento degli operatori del mercato del lavoro”. Tra le attività individuate dal Programma: azioni - cat. 65 “Completamento eimplementazione dei Centri di Servizio per l’Impiego (ora “Centri servizio per ilLavoro”), anche attraverso azioni formative per il personale di tali Centri.Queste azioni potranno essere realizzate anche col ricorso a progettiinterregionali in collaborazione con altre regioni italiane”.

Fonte: PO FSE 2007-2013 Regione Sardegna, pagg. 53-59

RELAZIONE CON LA PROGRAMMAZIONE REGIONALE

COME NASCE L’IDEA DI COOPERAZIONE

La composizione della partnership riflettela necessità di coinvolgere Paesi e territoriin cui i Sistemi dei Servizi per il Lavorohanno raggiunto differenti livelli dimaturità e sviluppo, e le cuicaratteristiche possono essere viste comeuna possibilità di garantire un processo diapprendimento reciproco. Dieci partnerappartenenti a otto regioni europeerealizzeranno per tre anni un intensolavoro per migliorare la qualità el’efficienza dei propri Servizi per il Lavoroe per trasferire i risultati finali nellepolitiche regionali. Lo scambio di esperienze avverrà conmetodi innovativi, in modo da valorizzareil ruolo e le competenze di ogni partner.Questo farà sì che il partenariato possaavere a disposizione informazioni erisultati preziosi che permetteranno dicostruire un sistema più efficiente eservizi più mirati. Il partenariato è così composto: AgenziaRegionale per il Lavoro, Province diSassari e di Oristano (Regione Autonomadella Sardegna), FH Joanneum Universityof Applied Sciences (Steiermark Region),Regional Direction Baveria of the FederalAgency for Labour (Mittelfranken Region),University Enterprise Training Partnershipof the Region of Murcia (Murcia Region),Employment Service La Rioja (La RiojaRegion), County Agency for Employmentof Arad (Transilvania Region), IlfovCounty Council (Muntenia Region),Regional Labour Foundation of Podravje(Podravje Region).

Il progetto si trova al momentonel primo semestre di attività.Sono state avviate tutte lecomponenti, costituiti e riuniti loSteering Group ed il TechnicalWorking Group, rispettivamenteorgano di governo e organotecnico del progetto. Importantela fase di comunicazione, per laquale sono stati avviati gli studie la messa a punto dei prodottigrafici e multimediali. Inottemperanza a quanto richiestodal programma, si staprocedendo in parallelo allapresentazione del primoprogress report.

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“Gli elementi che ci hanno guidato sono stati: ampiaricerca iniziale nella letteratura europea dei Paesidetentori delle migliori pratiche e loro coinvolgimento nelprogetto; partecipazione dei nuovi Paesi europei e dellaSvizzera. Tutti i partner sono stati contattati e coinvoltiattivamente in fase progettuale attraverso l’uso di unamatrice in cui ciascuno ha elencato le proprie esigenze ele competenze specifiche da condividere. Si tratta dell’unico progetto in Europa in cui sonopresenti tre partner appartenenti alla stessa Regione peril rispetto della normativa della Sardegna, che prevede lapartecipazione delle Province nel settore dei Servizi peril Lavoro”.

Luca Spissu

IL PARTENARIATO

STATO DELL’ARTE

Tema prevalente del

progetto

Sistema dei servizi pubblici per il lavoro

Soggetto referente

(aderente alla rete)

AGENZIA REGIONALE PER IL LAVORO

Riferimenti del soggetto

referente

Luca Spissu - Project coordinator

Telefono +39 070 606 79 73

Fax +39 070 606 79 17

Posta elettronica [email protected] / [email protected]

Oltre alla realizzazione delle numeroseattività del progetto, che si concluderà nel2011, follow up dell’iniziativa in oggetto e,più in generale, di quelle del settore PoliticheComunitarie ed Azioni Internazionalidell’Agenzia Regionale per il Lavoro, sarà laformazione di un partenariato interregionalee transnazionale attraverso le risorsedell’asse V del FSE.

Questa scheda è stata realizzata da: Emanuela Atzori – Agenzia Regionale per il Lavoro

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Il progetto IES ha trovato occasionidi valorizzazione e diffusionenell’ambito delle azioni di sistemarivolte alla Rete di Territori per laCooperazione Territoriale Europea,attivata dai progetti del Formez"Territori Innovativi" e “Territori inRete per l’Europa”.

Nel dicembre 2008 il Formez haorganizzato a Catanzaro un incontrosul tema Progetti e reti per laCooperazione Territoriale Europea,rivolto alle amministrazionipubbliche e ai soggetti localiaderenti alla Rete, in cui, tra leesperienze internazionaliinnovative, è stato illustrato ilprogetto IES.

È stato, inoltre, presentato comecaso studio durante i Laboratori diaccompagnamento metodologicoalla Progettazione europea, rivoltiagli aderenti alla Rete dellaSardegna. In particolare per fornireindicazioni per la ricerca e lacostruzione di partenariati diqualità, la predisposizione delbudget dei progetti di cooperazione.

IL SUPPORTO DEL FORMEZ

SVILUPPI FUTURI

Il progetto INNO_LABS – “Laboratoires de gouvernance pour l'innovation et le développement local soutenable” prende avvio dall'idea di sviluppare un modello innovativo di governance locale applicabile all'area di cooperazione. In particolare il progetto mira a:

• rafforzare le capacità di analisi dei processi di sviluppo locale; • identificare i bisogni dell’area e delle buone pratiche di gestione territoriale

per sviluppare nuovi modelli di analisi dello sviluppo locale attraverso l’attivazione di gruppi di lavoro interdisciplinari, l’organizzazione di seminari tematici e la realizzazione di analisi e di ricerche;

• sviluppare modelli di intervento innovativi basati sul principio della sostenibilità;

• assistere i territori nei processi di crescita socio-economica attraverso lo sviluppo di percorsi innovativi di governance locale, finalizzati alla realizzazione degli Innovation Relay Centres, centri di competenza territoriale per l’innovazione e la governance locale, finalizzati a testare l’efficacia delle attività realizzate, a promuovere le metodologie innovative sviluppate e ad assistere i processi di trasferimento dei risultati nei sistemi socio-economici dell’area;

• supportare la coesione e la diffusione territoriale delle competenze tecniche;

• assistere i territori svantaggiati dal posizionamento geografico per la coesione territoriale dell'area transfrontaliera secondo gli obiettivi delle Strategie di Lisbona e di Göteborg. Il risultato si raggiungerà attraverso l’organizzazione di seminari, convegni internazionali e tramite pubblicazioni cartacee, prodotti multimediali ed azioni pilota sviluppate in ognuno dei territori coinvolti.

INNO_LABS LABORATOIRES DE GOVERNANCE

POUR L’INNOVATION ET LE DEVELOPPEMENT LOCAL

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SARDEGNA

L'idea di cooperazione nasce, oltre chedalla lunga esperienza di partenariato,vissuta nell'ambito del Programmad'Iniziativa Comunitaria Interreg IIIAItalia – Francia “Isole”, anche dallasentita esigenza del territoriotransfrontaliero interessato, disviluppare e applicare modelliinnovativi di governance locale permigliorare l'attuazione delle politichedi sviluppo.

“L'idea progettuale deriva dalle esperienze già realizzate dai partner nei propri territori. L’aspetto che ritengo più interessante è stato pensare al modo in cui esperienze diverse potessero essere messe a sistema e trasferite negli altri territori”.

Salvatore Masia

INNO_LABS si inserisce nel quadro dell’Asse prioritario 2 “Innovazionee competitività” del Programma Operativo di CooperazioneTransfrontaliera Italia – Francia “Marittimo” e, in particolare,nell'obiettivo specifico 4 “Coordinare le politiche pubbliche perl’innovazione al fine di promuovere un orientamento comune verso laStrategia di Lisbona e di Goteborg e il trasferimento di buone pratiche”.Si integra, inoltre, con i POR FESR e FSE dei territori di riferimento.

RELAZIONE CON LA PROGRAMMAZIONE REGIONALE

COME NASCE L’IDEA DI COOPERAZIONE

Il partenariato comprende soggettidelle quattro regioni transfrontalierecoinvolte dal Programma (Corsica,Toscana, Liguria e Sardegna) e sicompone nel seguente modo:

- Collectivité Territoriale de Corse(Soggetto capofila);

- Regione Toscana; - Regione Liguria; - Provincia di Sassari; - Università di Pisa, Dipartimento di

Scienze Politiche.

L'idea progettuale è stata finanziataa valere sul primo bando per progettisemplici del Programma OperativoItalia – Francia “Marittimo”. Nellafase attuale gli organi di gestione delProgramma stanno predisponendo idocumenti e gli atti necessari aformalizzare l'avvio del progetto.

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“L'esperienza vissuta col PIC INTERREG IIIA e con l'avvio del Programma Italia – Francia “Marittimo” è stata molto utile per rafforzare il gruppo di lavoro e rendere più agevole il lavoro di coordinamento e gestione degli interventi in ambito partenariale”.

Salvatore Masia

Provincia di Sassari

IL PARTENARIATO

STATO DELL’ARTE

Tema prevalente del

progetto

Governance e innovazione dello sviluppo locale

Soggetto referente

(aderente alla rete)

PROVINCIA DI SASSARI

Riferimenti del soggetto

referente

Salvatore Masia – Dirigente Settore Programmazione e Pianificazione

Telefono +39 079 2069 502

Fax +39 079 2069 572

Posta elettronica [email protected] / [email protected]

In seguito alla formalizzazionedell'avvio del progetto, che avverràcon la firma delle Convenzioni tra ilCapofila e l'Autorità di GestioneUnica del Programma Italia – Francia“Marittimo” e tra il Capofila e ipartner, il partenariato attueràoperativamente l'idea progettuale. Inparticolare il progetto comprenderàle seguenti fasi logiche: Sviluppo diun sistema di governance locale;Applicazione del metodo;Capitalizzazione dei risultati.

Questa scheda è stata realizzata da: Salvatore Masia – Provincia di Sassari

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L’Amministrazione provinciale di Sassari sicontraddistingue per un forte dinamismo nellapartecipazione a programmi di cooperazione e diapertura internazionale, e per un investimentoimportante nella governance della programmazioneterritoriale.

In virtù di questo, ha da subito aderito in modo attivoalla Rete di Territori per la Cooperazione TerritorialeEuropea, promossa dal Formez, ed è stata individuataper l’Azione Territorializzata prevista dal Progetto“Territori Innovativi”.

L’Azione del Formez è consistita in un’attività diaccompagnamento al gruppo di lavoro internoall’Amministrazione provinciale, per supportarel’attuazione del processo di governance locale, con larealizzazione di Laboratori di condivisionedell’approccio partecipativo e di progettazione delprocesso territoriale inclusivo.

IL SUPPORTO DEL FORMEZ

SVILUPPI FUTURI

CANTIERI PER CITTÀ INTERCULTURALI

Idee

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L’idea progettuale emersa nell’ambito del percorso di accompagnamento altavolo di lavoro della Città di Catania riguarda la valorizzazione della capacitàcreativa dei territori del Bacino del Mediterraneo, attraverso l’integrazione dellediverse culture locali ed urbane in un percorso di dialogo e coproduzioneartistica. Alla definizione di questa idea hanno preso parte, oltre all’amministrazionecomunale e all’università, numerosi operatori culturali cittadini. Il processoseguito è stato fortemente partecipato e condiviso nell’ambito del tavolo dilavoro locale sia relativamente agli obiettivi e alle metodologie adottate. Nellacostruzione del progetto, si è previsto, infatti, di affidare sin dal principio dellafase ideativa un ruolo attivo e di forte rilievo ai partner culturali che sono staticoinvolti da subito attraverso l’attivazione delle reti di collaborazione giàesistenti. Tale nucleo iniziale sarà implementato attraverso la pubblicazione diun avviso pubblico che, nel rispetto delle normativa sulla trasparenza e sullaconcorrenza, porterà a conoscenza di tutto il territorio l’intenzionedell’Amministrazione comunale di coinvolgere gli operatori culturali e leistituzioni nella definizione di una iniziativa di cooperazione europea emediterranea sui temi della cultura e dell’arte. Ciò garantirà il più ampiocoinvolgimento di tutti gli attori potenzialmente interessati ad intervenire e chevorranno apportare un contributo concreto sia nella fase di ulterioreelaborazione che nella eventuale fase attuativa. A seguito della pubblicazionedell’Avviso verrà formalizzata la partnership e verrà completato il percorso diredazione della proposta progettuale. L’intervento proposto si caratterizza per un netto dimensionamento territoriale,in quanto è calibrato sulle forze endogene dei diversi territori, sulla cultura esulle tradizioni locali che divengono veicolo di conoscenza reciproca e dirafforzamento di relazioni partenariali e sinergie — capaci non solo di migliorarela qualità della vita delle popolazioni coinvolte, ma di produrre effetti positivisull’economia locale (formazione di nuove professioni, creazione di un pubblicodi fruitori delle attività culturali e quindi maggiori spazi di occupazione, creazionidi nuovi spazi per la microimprenditorialità locale).

SICILIA

L’accelerazione della mobilità umana, i notevoli divari diricchezza e stabilità tra le due sponde del Mediterraneo e lepolitiche in atto volte all’unificazione dello spazio euro-mediterraneo comportano una continua crescita dei contattie dei confronti tra culture, diverse per stili di vita etradizioni. La conoscenza reciproca e la consapevolezza deivalori della propria identità culturale — come condizione peril rispetto di quella altrui — lo scambio e soprattutto lapresa di coscienza che dal dialogo possa derivare unarricchimento continuo e universale, sono leve potenti dellaproduzione culturale ed artistica, oltre che dell’integrazionemulticulturale e sociale. I nuovi innesti culturali che sideterminano in questa situazione sono capaci dipromuovere nuova creatività e dinamicità nelle diversesocietà locali e di creare attrattività. Il progetto “Cantieriper città interculturali” intende valorizzare la capacitàcreativa dei territori di progetto, nell’area del Bacino delMediterraneo, integrando le diverse culture locali ed urbanein un percorso di dialogo e coproduzione artistica, nel qualei giovani e i ragazzi delle scuole, o altre comunità, diventinointerpreti di una rinnovata società multiculturale emultietnica, con il supporto di artisti professionisti.

Il progetto su “Cantieri per Città Interculturali” è stato realizzatonell’ambito dei progetti “Territori Innovativi” e “TRE –Dimensione Sovracomunale” attuati dal Formez – Centro diCompetenza “Politiche e strumenti per lo sviluppo locale”. Suindicazione della Direzione della Programmazione della RegioneSiciliana, il Formez ha individuato la Città di Catania per larealizzazione di un’azione pilota, con l’obiettivo di mettere apunto, attraverso la costituzione di un tavolo di lavoro locale,un’idea progettuale candidabile ad un programma di CTE. Iltavolo, che si è riunito con continuità, è stato coordinato dalFormez, che nell’ambito dei lavori ha fornito un supporto sia dicarattere metodologico sia di carattere tecnico settorialeattraverso la presentazione di programmi di CTE, di esperienzesulle tematiche di interesse ed il coinvolgimento dei partecipantiin iniziative di interesse relativamente al tema in discussione.

Il SUPPORTO DEL FORMEZ

COME NASCE L’IDEA DiCOOPERAZIONE

Al tavolo di lavoro gestito dal Formez persupportare lo sviluppo della progettualitàlocale hanno partecipato diversi operatori delsettore artistico e culturale, rappresentatividelle maggiori realtà cittadine (Tatro LiricoMassimo “G: Bellini”, Teatro Stabile,Associazione Musicale Etnea, ScenarioPubblico, Teatro Club, Zo Culture), nonché ilComune di Catania e l’Università. Nell’ambitodei lavori del Tavolo si è delineato un interesseparticolare da parte del Comune di Catania aporsi quale referente del processo progettualetanto da candidarsi al ruolo di lead partneripotesi che è stata accolta con favore da tutti ipartecipanti. Interessante è la composizione del gruppo dilavoro che oltre ad essere ampio risultarappresentativo delle diverse istanze culturali(teatro, musica classica, jazz econtemporanea, danza) e delle diverse istanzescientifiche: l’Università è rappresentata siadalla Facoltà di Economia sia dal Centro diDocumentazione e Studi sulle Organizzazionicomplesse ed i Sistemi locali (CeDoc)dell’Università di Catania.

Ad oggi, dopo che il tavolo di lavoroha condiviso l’idea progettuale, si stalavorando su due fronti. Da un lato cisi sta impegnando perl’individuazione dei partner esteri dacoinvolgere nel percorso progettualeattraverso l’attivazione delle reti direlazioni già attivate dai diversicomponenti; dall’altra,l’Amministrzione Comunale stapredisponendo un Avviso Pubblicoper la selezione di partner affinché sipossa formalizzare la costituzionedella partnership anche attraversol’inserimento di nuovi soggettiinteressati a partecipare.

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Da segnalare è la scelta deltavolo di iniziare il percorsodi ideazione progettuale aprescindere da vincoli discadenze di bandi. I primiincontri sono stati, infatti,mirati a capire qualepotesse essere il valoreaggiunto della CTE per losviluppo del territorio equali potessero essere glielementi da inserire inun’ipotesi progettualediretta a cogliere l’essenzadella realtà locale con i suoipunti di forza e le suecontraddizioni. Solo inseguito si è iniziato ariflettere sui programmi acui candidarsi e, connotevole anticipo rispettoall’uscita dei bandi, si èiniziato a definire inmaniera operativa ilpercorso progettuale.

IL PARTENARIATO

LO STATO DELL’ARTE

IN EVIDENZA

Tema prevalente del

progetto

Multiculturalità

Soggetto referente

(aderente alla rete)

Amministrazione Comunale di Catania

Riferimenti del soggetto

referente

Salvatore Costanzo

Telefono 095/742.8012

Fax 095/742.8005

Posta elettronica

Il progetto si incardina nel solco dellepolitiche dell’Unione Europea che hadecretato l’anno 2008 quale anno europeodel dialogo interculturale. Inoltre ben siinquadra nell’ambito del programma portatoavanti dal Consiglio d’Europa sulle “Cittàinterculturali” che si basa sull’esperienza e lebuone prassi di dodici città pilota europee,relativamente alla gestione di popolazionidiverse. La diversità è considerata fonte diinnovazione, di crescita e di progresso socialepiuttosto che un ostacolo o una minaccia. Lecittà di successo e le società del futuro sonointerculturali: queste, infatti, sono in grado digestire ed esplorare il potenziale fornito dalladiversità al fine di stimolare creatività edinnovazione e così generare prosperitàeconomica e una migliore qualità della vita. Il progetto è coerente con il PO FESR Sicilia,che prevede: Obiettivo operativo 3.1.3:azioni di promozione e realizzazione di reti dicentri e laboratori per la produzione artisticae per la promozione della creatività e dellaqualità della produzione architettonica eurbanistica; Obiettivo operativo 3.1.4: realizzazione diinfrastrutture culturali per il miglioramentodella qualità della vita dei residenti e la valorizzazione delle identitàlocali; interventi integrati di riqualificazione dicontesti architettonici e urbanistici di pregiostorico in aree marginali.

Una volta che verrà pubblicato l’Avvisodi selezione da partedell’Amministrazione Comunale diCatania, potrà essere formalizzata lacomposizione della partnership e entrò il16 settembre 2009 verrà presentata laproposta di progetto nell’ambito delProgramma di cooperazionetransfrontaliera multilaterale "Bacino delMediterraneo" che si inserisce nel quadrodella Politica Europea di Vicinato (PEV)dell’Unione europea e del suo relativostrumento finanziario (ENPI, EuropeanNeighbourhood and PartnershipInstrument) per il periodo 2007-2013.

Questa scheda è stata realizzata da: Patrizia Sorbini – Formez

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RELAZIONE CON LA PROGRAMMAZIONEREGIONALE 2007 – 2013

SVILUPPI FUTURI

Formez Centro di Formazione Studi PROGETTO T.R.E. (Territori in Rete per l’Europa) LINEA 2 DIMENSIONE SOVRACOMUNALE Piano di accompagnamento alle Regioni del Mezzogiorno per il rafforzamento della capacità amministrativa, in preparazione della nuova politica per la competitività, lo sviluppo e la coesione (2007 – 2013) Formez Centro di Competenza “Politiche e Strumenti per lo Sviluppo Locale” Viale Marx, 15 00137 Roma tel + 39 06 8489 2336 fax + 39 06 8489 2307 http://territori.formez.it [email protected]

Finito nel mese di giugno 2009