IAT e stereotipo sessuale
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Transcript of IAT e stereotipo sessuale
Bastianello MaddalenaBizzaro GiovanniCalsamiglia IreneCappuzzo EricaOliva CristianoLongu ViolaSimeoni LauraTonelli GiorgioVedovato MirkoZorzi Alice
DIAMO IL BUON ESEMPIOCome la presentazione di esemplari
influenza il pregiudizio implicito
Scopo della ricerca
Si vuole indagare quanto la presentazione di esemplari influenzi il livello di pregiudizio implicito di soggetti eterosessuali nei confronti dell’outgroup omosessuale.
In particolare, si vuole verificare come la presentazione di esemplari di entrambi gli orientamenti sessuali, giudicati positivamente o negativamente in fase di pre-test, abbia un impatto sul pregiudizio implicito manifestato dai partecipanti nella compilazione di uno Implicit Association Test.
Linee teoriche di riferimento
La categorizzazione del sé come appartenente ad un gruppo è condizione necessaria e sufficiente a produrre un fenomeno di favoritismo per l’ingroup e discriminazione nei confronti dell’outgroup.
Il prime costituito dalla presentazione di esemplari, percepiti dai partecipanti come positivi o negativi, attiva risposte valutative che influenzano il pregiudizio implicito dei partecipanti.
Variabile dipendente
Ciò che si intende misurare tramite IAT è il livello di associazione in memoria dei concetti di “eterosessualità” o “omosessualità”,
con “positività” o “negatività”.
Tale variabile è stata operazionalizzata nella differenza tra numero di risposte corrette (hits) e numero di risposte errate date per ognuno dei test IAT.
Una prima variabile dipendente è data dalla stima su scala della rappresentatività di alcuni esemplari rispetto al mondo dello spettacolo.
IAT- Implicit Association Test
È uno strumento sviluppato da Greenwald e collaboratori per misurare la forza dei legami associativi tra concetti rappresentati in memoria e consiste in una serie di prove di categorizzazione di stimoli.
In questo disegno sperimentale lo IAT è stato strutturato tramite:
stimoli VISIVI riconducibili ai concetti di omosessuale vs eterosessuale
stimoli LESSICALI riconducibili ai concetti di positivo vs negativo
Procedura sperimentalePartecipanti 42
20 donne
22 uomini
Fase 1
O E
+George Michael
Freddy Mercury
Pierpaolo Pasolini
Michael Schumacher
Brad Pitt
Woody Allen
-Cristiano Malgioglio
Leo Gullotta
Cecchi Paone
Fabrizio Corona
Emilio Fede
Mons. Milingo
Lista 2: E+O-
Lista 1: E-O+
v.i.TRA i sogg, 2 liv
Controbilanciamento TRA i sogg, 2 liv(versioni REVERSED)
Fase 2Compilazione di IAT congruo ed incongruo (v.i. ENTRO i sogg, 2 liv) ordine random
Vd: Score IAT = (n hits – n errori in congruo) – (n hits – n errori in incongruo)
Se Score IAT > 0 Score congruo > incongruo > Associazione E+O-Se Score IAT < 0 Score congruo < incongruo > Associazione E-O+
Pre-testScelta esemplari lungo dimensioni “orientamento sessuale” e “valutazione +/-”
Stima della rappresentatività di esemplari ( vd ) Attivazione dei concetti
Ipotesi
Si suppone ci sia una maggiore associazione tra i concetti omosessuale-negativo e tra concetti eterosessuale-positivo, dovuta al pregiudizio implicito e imputabile al favoritismo per l’ingroup.
Si ipotizza inoltre che la risposta valutativa attivata dagli esemplari nei partecipanti influenzi l’associazione dei concetti; in particolare ci si attende una accentuazione di tale effetto qualora gli esemplari ricevuti siano E+ O-.
Risultati1Partecipanti: 42 (20 donne, 22 uomini)
Mediana età: 21 (min. 19, max. 24)
Score IAT M : 6.55 SD: 5.8
T-test per campione unico (41): 7.31; p: .001*
Score IAT
per lista
Lista 1
O+ E-
Lista 2
O- E+
M 4.71 8.38
SD 5.55 5.58
T-test per campioni indipendenti (40): 2.13; p: .02*
Risultati2
Se ci si concentra sull’essere famosi, si riduce il bias.
Non ci sono differenze di genere nei risultati dello IAT.
La presentazione della lista1 O+ E- riduce l’associazione automatica Ingroup + Outgroup -, ponendo i partecipanti nella condizione di commettere più errori nella compilazione dello IAT.
Data significatività p: .02 , si ha il 98% di probabilità di trovare gli stessi risultati al ripetere la procedura con un altro campione casuale.
Conclusione Indipendentemente dal genere, i partecipanti presentano uno score IAT congruo maggiore rispetto allo score IAT incongruo.
Questo conferma quanto ipotizzato, ossia un certo livello di pregiudizio implicito tipico dei processi di categorizzazione del sé come membro dell’ingroup.
Come emerso dai risultati, i due score IAT medi relativi alle due condizioni lista 1 (E+O-) e lista 2 (E-O+) differiscono significativamente, pertanto la presentazione di esemplari influenza il livello di pregiudizio implicito.
I soggetti assegnati alla condizione lista 2 E-O+ mostrerebbero un’attenuazione del pregiudizio implicito rispetto a chi, assegnato alla lista 1 E+O-, rinforza la propria credenza.
Limiti della ricerca
È stata riscontrata qualche difficoltà da parte dei partecipanti a categorizzare gli stimoli visivi a causa della loro piccola dimensione e scarsa qualità. Sarebbe stato preferibile sottoporre i partecipanti a tali stimoli con l’ausilio di supporti digitali.
Avendo avuto più tempo a disposizione, sarebbe stato utile organizzare un vero e proprio pre-test per scegliere più accuratamente gli esemplari ed assicurarsi che questi vengano percepiti unanimemente positivi o negativi.
L’inserimento di un gruppo di controllo avrebbe permesso di verificare se i risultati ottenuti non fossero stati influenzati dall’effetto Hawthorne.