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Piano triennale
1.Che cos’è il PTOF
2.Presentazione dell’Istituto Il contesto sociale e culturale del territorio
I rapporti con il territorio
3. Scelte educative e curricolari Finalità dell’ Istituto
Finalità e obiettivi comuni
Obiettivi per ambiti disciplinari nei tre ordini di scuola (infanzia, primaria, secondaria)
Profilo delle competenze al termine del primo ciclo d’Istruzione
L’indirizzo musicale
L’area della progettazione educativa e didattica
L’area dell’offerta formativa e del curricolo verticale
4.Scelte didattiche L’area dell’organizzazione metodologica e della flessibilità (3 ordini di scuola)
Programmazione didattica
Verifica e valutazione del processo didattico
L’area dell’INVALSI (da rivedere)
Sostegno alle difficoltà di apprendimento: dell’integrazione, inclusione, Intercultura, prevenzione e dispersione
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5.Organizzazione gestionale, partecipazione e relazione Struttura organizzativa
Criteri operativi interni (Regolamento d’Istituto e organi collegiali)
Rapporti scuola-famiglia
Registro elettronico
Patto Educativo di Responsabilità
Formazione delle classi
Piano Formativo docenti
Autovalutazione d’Istituto
Piano di miglioramento
Piano Annuale – Parte Organizzativa
Calendario scolastico
Plessi e popolazione scolastica
Servizio Mensa
Spese Scolastiche
Uffici di Presidenza e Segreteria
Organigramma della scuola
Rapporti con le famiglie
Piano Annuale – Parte Progettuale
Progetti anno scolastico 2015/2016
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Che cos’e il PTOF
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è il documento in cui sono indicate le linee guida seguite dall’Istituto per la
realizzazione delle sue azioni formative.
Il PTOF è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi d’indirizzi di studi determinati a livello nazionale e riflette
le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico del territorio nel quale è inserito l’Istituto; gli obiettivi sono perseguiti
comprendendo e riconoscendo le diverse opzioni metodologiche, anche minoritarie, e valorizzando le corrispondenti
professionalità dei docenti.
La legge n.107 del 13.07.2015 che norma questo documento, prevede che:
• le istituzioni scolastiche predispongano, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il
piano triennale dell'offerta formativa;
• il Piano sia elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e
di amministrazione definiti dal dirigente scolastico;
• il Piano sia approvato dal Consiglio d’istituto;
• il Piano venga sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico assegnato e, all’esito
della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR;
• una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano venga pubblicato nel portale unico dei dati della
scuola;
Tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed
economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori, il Collegio docenti redige il Piano che
potrà essere rivisto annualmente entro il mese di Ottobre, per tener conto di eventuali modifiche necessarie.
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2.Presentazione dell’Istituto
Il contesto sociale e culturale del territorio L’Istituto Comprensivo “A. Gramsci” si trova nel “Quartiere 8” della Terraferma Veneziana, che comprende il territorio nordorientale, i cui principali centri abitati sono Favaro Veneto e Campalto, ai quali si aggiunge l’ampia zona dell’aeroporto
di Tessera. L’abitato di Campalto sorge a sud di Favaro Veneto, affacciato sulla Laguna Veneta. Attualmente Campalto si può considerare l’estremità sud-orientale della conurbazione di Mestre, che forma un continuum urbano lungo via Orlanda (SS
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sorto a partire dal 1969. L’economia di Campalto fu segnata dalla presenza della Laguna e l’attività agricola fu favorita solo con le opere di bonifica iniziate dalla Repubblica di Venezia e continuate sino al Novecento. La zona rappresentava, inoltre, un’area di transito commerciale; la località Passo, infatti, è così chiamata perché un tempo vi erano attivi dei
traghetti utilizzati per passare il canale Osellino e poi la Laguna, particolarmente frequentati un tempo dai contadini che s i recavano a Venezia per vendere i propri prodotti.
Attualmente la classe d’età della popolazione più rappresentata è intermedia, si presenta un continuo aumento dell’indice di natalità, in aumento anche il tasso di incremento della popolazione, intorno al 3,3% negli ultimi dieci anni. L’ indice di immigrazione è in trend crescente, sebbene al di sotto di altri quartieri della Terraferma Veneziana. Nei flussi migratori
interni si riscontrano dinamiche importanti di provenienza sia dal Centro Storico che dai centri della Terraferma.
Il territorio presenta caratteristiche economiche riferibili alle nuove realtà produttive della periferia veneziana (servizi per la ricettività del turismo e artigianato, centri commerciali, punti vendita…). L'aeroporto di Venezia è nel territorio su cui incide la scuola. La scuola collabora da sempre con la Municipalità di Favaro Veneto-Campalto (organo periferico del
Comune di Venezia) e con molte associazioni presenti sul territorio al fine di attivare progetti finalizzati ad un attiva partecipazione sociale. Attiva la collaborazione con i Servizi Sociali del Comune di Venezia, con l'Ufficio per le Politiche
Educative (per azioni mirate al recupero e al contrasto della dispersione scolastica) e le Parrocchie. La scuola gestisce direttamente un Centro Polifunzionale (con Biblioteca e centro computer) aperto alla cittadinanza e agli alunni per attività di dopo-scuola.
La scuola si trova quindi su un territorio periferico rispetto a Venezia-Mestre, edificato a case popolari (ex-Ater) negli anni '70, per quanti operavano nel polo industriale di Marghera (o nella filiera). Sono presenti inoltre comunità straniere di
diversa provenienza e una piccola comunità Rom (storica e stanziale).
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I gruppi sociali e familiari connotabili sono integrati attraverso percorsi condivisi (Progetto Rom-Sinti-Caminanti del Ministero degli Interni) e progetto Intercultura.
La qualità delle strutture della scuola è complessivamente soddisfacente. Sono presenti spazi verdi in tutte le sedi scolastiche. Le sedi sono raggiungibili sia da servizio pubblico che con scuolabus. Intorno alla sede principale è stata
creata un'area di rispetto con limitazione del traffico. Gli strumenti informatici e l'infrastruttura di rete sono complessivamente buoni nelle sedi di primaria e secondaria (con progetto della scuola autofinanziato). Tutte le aule della
scuola secondaria sono dotate di LIM e pc, così come alcune aule delle Primarie Pascoli e Don Milani, in ogni aula è comunque presente un pc. Il registro elettronico è utilizzato in tutte le sedi di primaria e secondaria. Nel corso del corren te anno scolastico (2015-16) l’I.C. Gramsci ha partecipato, con un proprio progetto, alla selezione per l’acquisizione dei Fondi
Strutturali europei (PON per la scuola) per completare la rete informatica dei plessi di scuola primaria.
I rapporti con il territorio L’Istituto Comprensivo “A. Gramsci” da sempre è aperto al dialogo con il territorio. Per quanto possibile si inseriscono nel POF nascono dalla volontà di stringere stretti rapporti con le “Istituzioni” presenti
nel territorio e permettono di integrare le discipline curricolari con le diverse opportunità offerte dalla realtà circostante, per un maggior allargamento degli orizzonti culturali degli alunni e delle alunne e per il superamento del divario esistente
tra scuola e vita quotidiana. Si colgono le opportunità offerte da:
Municipalità di Favaro;
Comune di Venezia per l’adesione agli “Itinerari Educativi” e ad interventi per il benessere degli alunni (facilitatore linguistico, formazione docenti);
Società sportive per l’attuazione di progetti inerenti varie attività; Associazioni “Faber Libertatis”, “Terra Antica” e “La Salsola” per l’attivazione del “Laboratorio Ferracina” dove sono
raccolti e disposti materiali (attrezzi, utensili ed oggetti d’uso comune, ecc.) allo scopo di rappresentare alcuni
aspetti della società rurale di questa parte della terraferma veneziana nella prima metà del Novecento; Confederazione Artigiani di Mestre per la partecipazione al concorso Artigianato e Scuola;
Associazione “Campalto Viva” per la partecipazione al mercatino di S. Martino e alle iniziative culturali proposte (astrofili, Campaltomare, Campalto: città della Lavanda);
Gruppo Anziani di Campalto, Villaggio Laguna e l’Associazione Pro-Campalto per le tradizionali “Castagnata” e
“Carnevalata”; Associazione AUSER;
AGAPE: educazione alla solidarietà (laboratori interattivi di creatività);
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Lega Ambiente e Associazione Arcobaleno: per Operazione Scuole Pulite; Coldiretti: per Educazione alimentare; Associazione Ornitologica per il concorso e la visita alla mostra annuale presso il Centro Culturale di Campalto;
Il Circolo Scacchistico di Venezia centro e “Zichichi” di Campalto per il progetto ‘Scacchi a scuola’; AGIRE AgenziaVeneziana per l’Energia.
Presso il CENTRO POLIFUNZIONALE dell’Istituto, sono attive, grazie al supporto della Municipalità di Favaro e di
Associazioni: attività di emeroteca, biblioteca, pianoforte, serate a tema, Centro Internet. Presso il Centro Polifunzionale si svolgono attività di studio assistito, in collaborazione con volontari e la Municipalità di Favaro.
3.Scelte educative e curricolari
Finalità dell’ Istituto
L’Istituto si propone di fornire a ciascun/a bambino/a, ragazzo/a che lo frequenta conoscenze, abilità e competenze nei vari campi di esperienza e nelle diverse aree disciplinari, finalizzando l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo/a inteso/a
come persona. A tal fine l’Istituto
promuove gli apprendimenti di base e assicura agli allievi l’accesso ai diversi campi disciplinari, mirando al successo scolastico, anche mediante l’attivazione di percorsi di recupero e potenziamento;
favorisce il processo di autorealizzazione di ciascuno/a e la costruzione consapevole dei diritti di cittadinanza attiva e dei valori della convivenza civile e del bene comune;
orienta in modo informato alle scelte di istruzione superiore;
rafforza il legame tra crescita individuale e senso di appartenenza al proprio ambiente, facilitando il processo di integrazione tra allievi di diverse culture.
Finalità e obiettivi comuni
La progettazione curricolare ed extracurricolare che si realizza nell’Istituto Comprensivo “A. Gramsci”, mira a raggiungere le seguenti finalità educative comuni ai tre ordini di scuola. Per la formulazione delle finalità formative e cognitive comuni, senza prescindere dalle diversità operative legate alle differenti
età degli/delle allievi/e, gli insegnanti condividono il principio, secondo il quale compito primario e irrinunciabile della scuola è quello di
f o r m a r e guidare all’assunzione di comportamenti
(il saper essere)
i s t r u i r e guidare alla graduale acquisizione di conoscenze
(i saperi)
e d u c a r e guidare all’acquisizione di competenze
(il saper fare)
o r i e n t a r e
guidare all’acquisizione della capacità di inserirsi in modo consapevole nella
società. ( saper stare con gli altri)
4.Scelte didattiche
L’area dell’organizzazione metodologica e della flessibilità
SCUOLA DELL’INFANZIA Il curricolo della scuola dell’infanzia non coincide con la sola organizzazione delle attività didattiche che si realizzano nella sezione e nelle intersezioni, negli spazi esterni, nei laboratori, negli ambienti di vita comune, ma si esplica in un’equilibrata integrazione di momenti di cura, di relazione, di apprendimento, dove la stessa routine (l’ingresso, il pasto, la cura del corpo, il riposo, ecc.) svolgono una funzione di regolazione dei ritmi della giornata e si offrono come base sicura per nuove esperienze e nuove sollecitazioni.
Ecco allora che il passaggio dalle prospettive strettamente curricolari alla realtà operativa, con la declinazione dei campi di esperienza nella quale esse devono essere interpretate ed attuate, richiede una riflessione sui caratteri metodologici generali e sulle qualificazioni organizzative della scuola.
Sempre nell’ottica della riflessione è opportuno qui ricordare che il personale per l’integrazione assume, in base alla Legge 104/92, la contitolarità della sezione e partecipa alla programmazione educativa e didattica e alla elaborazione e verifica delle attività condividendo, pertanto, la responsabilità educativa dei bambini della sezione e della scuola e la flessibilità oraria.
1. Lineamenti di metodo
L'approccio intenzionale e programmatico alle finalità e allo sviluppo dei campi di esperienza propri della scuola dell’infanzia richiede una organizzazione didattica flessibile in ogni suo aspetto intesa come predisposizione di un accogliente e motivante ambiente di vita, di relazioni e di apprendimenti che, escludendo impostazioni precocemente disciplinari e trasmissive, favorisca una pratica basata sulla articolazione di attività, sia strutturate, che libere, differenziate, progressive e mediate. In particolare la metodologia della scuola dell'infanzia riconosce come suoi connotati essenziali:
a. la valorizzazione del gioco
Il gioco costituisce, in questa età, una risorsa privilegiata di apprendimento e di relazioni. Esso, infatti, favorisce rapporti attivi e creativi sul terreno sia cognitivo che relazionale, consente al bambino di trasformare la realtà secondo le sue esigenze interiori, di realizzare le sue potenzialità e di rivelarsi a se stesso e agli altri in una molteplicità di aspetti, di desideri e di funzioni. L'insegnante, evitando facili improvvisazioni, invia al bambino, attraverso la ricchezza e la varietà delle offerte e delle proposte di gioco, una vasta gamma di messaggi e di stimolazioni, utile alla strutturazione ludiforme dell'attività didattica nei diversi campi di esperienza.
b. L'esplorazione e la ricerca
Le esperienze promosse nella scuola devono inserire la originaria curiosità del bambino in un positivo clima di esplorazione e di ricerca, nel quale si attivino confrontando situazioni, ponendo problemi, costruendo ipotesi, elaborando e confrontando schemi di spiegazione ed adeguate strategie di pensiero. L'insegnante, attraverso una regia equilibrata ed attenta, capace anche di interpretare e valorizzare i cosiddetti «errori», guiderà il bambino a prendere coscienza di sé e delle proprie risorse, ad adattarsi creativamente alla realtà ed a conoscerla, controllarla e modificarla per iniziare a costruire, così, la propria storia personale all'interno del contesto in cui vive. E' essenziale attribuire invece il più ampio rilievo al fare ed alle esperienze dirette di contatto con la natura, le cose, i materiali e l'ambiente sociale e culturale, valorizzando le proposte e le iniziative del bambino.
c. La vita di relazione
Il ricorso a varie modalità di relazione (nella coppia, nel piccolo gruppo, nel gruppo più allargato, con o senza l'intervento dell'insegnante) favorisce gli scambi , rende possibile una interazione che facilita la risoluzione dei problemi, il gioco simbolico, lo svolgimento di attività complesse, spinge alla problematizzazione, sollecita a dare e ricevere spiegazioni. Un clima sociale positivo è favorito anche dalla qualità delle relazioni tra adulti e tra adulti e bambini. Quest'ultima richiede, da una parte, una attenzione continua e competente ai segnali inviati dai bambini stessi e all'emergere dei loro bisogni di sicurezza, gratificazione e autostima e, dall'altra, la capacità di attivare forme flessibili, interattive e circolari di comunicazione didattica. In questo contesto va tenuto presente che la dimensione affettiva rappresenta una componente essenziale dei processi di crescita anche sul piano cognitivo.
d. La mediazione didattica
La scuola dell’infanzia si avvale di tutte le strategie, gli strumenti e le risorse che consentono di orientare, sostenere e guidare proceduralmente lo sviluppo e l'apprendimento del bambino. In questo senso, l'attivazione di abilità generali di assimilazione ed elaborazione delle informazioni (memorizzare, rappresentare, comprendere relazioni spaziali e causali) ed il ricorso a materiali sia informali che strutturati da manipolare, esplorare ed ordinare, innescano specifici procedimenti di natura logica ed avviano una sequenza
graduata di occasioni, su suggestioni e situazioni che consentono la conquista di una maggiore sicurezza e di una prima organizzazione delle conoscenze.
e. L'osservazione, la progettazione, la verifica
All'interno dell'azione professionale dell'insegnante, l'osservazione occasionale e sistematica, consente di valutare le esigenze del bambino e di riequilibrare via via le proposte educative in base alla qualità delle sue risposte, poiché la progettazione degli interventi si modula e si mette a punto costantemente sui modi di essere, sui ritmi di sviluppo e sugli stili di apprendimento di ogni bambino. L'osservazione, inoltre, è uno strumento essenziale per condurre la verifica della validità e della adeguatezza del processo educativo. Una progettazione aperta, flessibile, da costruirsi in progressione e lontana da schematismi risulta coerente con la plasticità ed il dinamismo dello sviluppo infantile e, di conseguenza, capace di sollecitare sinergicamente tutte le potenzialità, i linguaggi e le forme di intelligenza. La valutazione dei livelli di sviluppo prevede:
un momento iniziale, volto a delineare un quadro delle capacità con cui si accede alla scuola materna; dei momenti interni alle varie sequenze didattiche, che consentono di aggiustare ed individualizzare le proposte educative ed i percorsi di
apprendimento; dei bilanci finali per la verifica degli esiti formativi, della qualità dell'attività educativa e didattica e del significato globale dell'esperienza
scolastica.
f. La documentazione
L'itinerario che si compie nella scuola assume pieno significato per i soggetti coinvolti ed interessati nella misura in cui può venire adeguatamente rievocato, riesaminato, analizzato, ricostruito e socializzato. Il progetto educativo, infatti, si rende concretamente visibile attraverso una attenta documentazione ed una conveniente comunicazione dei dati relativi alle attività, per i quali ci si può utilmente avvalere sia di strumenti di tipo verbale, grafico e documentativo, sia delle tecnologie audiovisive se a disposizione delle scuole. Tali documentazioni, da raccogliere in modo agile, ma continuativo, offrono ai bambini l'opportunità di rendersi conto delle proprie conquiste e forniscono a tutti i soggetti della comunità educativa varie possibilità di informazione, riflessione e confronto, contribuendo positivamente anche al rafforzamento della prospettiva della continuità. La documentazione didattica assume poi una particolare importanza perché da essa derivano utili indicazioni ai fini di una programmazione opportunamente individualizzata per i soggetti che presentano difficoltà.
2. Un’organizzazione per l’educazione
Le finalità pedagogiche della scuola dell'infanzia si riflettono necessariamente sul suo modello organizzativo, da intendersi come una sorta di curricolo implicito, che influenza il comportamento degli operatori della scuola ed il significato che essi attribuiscono alla loro attività e che si ripercuote, in tal modo, sulla qualità stessa dell'esperienza dei bambini.
a. L'organizzazione della sezione. La struttura per sezioni garantisce la continuità dei rapporti fra adulti e bambini e fra coetanei, evita i disagi affettivi causati da frequenti ed improvvisi cambiamenti, facilita i processi di identificazione, consente di attuare progetti educativi mirati a favorire la predisposizione coerente di spazi, ambienti e materiali. La scuola dell’infanzia programma occasioni di attività di intersezione, che creano rapporti più stimolanti fra gli insegnanti e fra i bambini e che consentono una più articolata fruizione degli spazi, dei materiali ludici, delle attrezzature e dei sussidi didattici. L'interazione fra bambini di età diversa consente di allargare le esperienze e di ampliare le opportunità di scambio, di confronto e di arricchimento anche mediante occasioni di aiuto reciproco e forme di apprendimento socializzato. Nello stesso tempo, l'attenzione alle esigenze specifiche delle diverse età, sostiene la puntuale realizzazione di obiettivi finalizzati, apprendimenti formalizzati e percorsi individualizzati e valorizza il lavoro a piccoli gruppi, gli angoli, i laboratori e gli atelier. L'attività per gruppi differenziati consente all'insegnante di porsi in relazione anche con pochi bambini contemporaneamente ed ai bambini di sperimentare la possibilità di attività autonome al di fuori dell'interazione continua con l'adulto.
b. Le attività ricorrenti di vita quotidiana o routine. In una prospettiva di valorizzazione ed integrazione di tutte le esperienze formative, le attività ricorrenti di vita quotidiana rivestono un ruolo di grande rilievo, dal momento che il bambino sviluppa la sua autonomia e potenzia la sua abilità anche mediante comportamenti usuali ed azioni consuete. La presenza attivamente consapevole nel contesto quotidiano in cui vive, infatti, lo porta ad affinare capacità percettive e di coordinamento, ad anticipare e dominare gli eventi più comuni e a padroneggiare competenze e abilità semplici, ma operativamente basilari, che lo inducono verso l'autocontrollo, la precisione, la costanza, l'attenzione per la verifica dei risultati, la solidarietà e la responsabilizzazione. A tali attività la scuola dell’infanzia attribuisce sempre uno specifico spazio nelle programmazioni in quanto costituiscono la trama visibile della organizzazione educativa dell'ambiente.
c. La strutturazione degli spazi L'organizzazione degli spazi definisce la scuola come ambiente finalizzato non artificioso. Lo spazio deve essere accogliente, caldo, ben curato, orientato dal gusto estetico, espressione della pedagogia e delle scelte educative di ciascuna scuola. Esso si carica di risonanze e connotazioni soggettive attraverso precisi punti di riferimento, rappresentati da persone, oggetti e situazioni che offrono al bambino il senso della continuità,
della flessibilità e della coerenza. La scuola, infatti, viene educativamente vissuta quando spazi ed arredi non vengono lasciati alla casualità ed alla improvvisazione, ma sono predisposti al fine di facilitare l'incontro di ogni bambino con le persone, gli oggetti e l'ambiente.
d. La scansione dei tempi Il tempo scolastico assume una esplicita valenza pedagogica in ragione delle esigenze di relazione di apprendimento dei bambini e deve porsi in un corretto equilibrio con le regole istituzionali che disciplinano i periodi di apertura del servizio. Deve essere disteso per consentire al bambino di vivere con serenità la propria giornata, di giocare, esplorare, parlare, capire, sentirsi padrone di sé e delle attività che sperimenta e nelle
quali si esercita. Il ritmo della giornata va determinato in modo da salvaguardare il benessere psico-fisico e da tenere nel massimo conto la percezione individuale del tempo e le sue componenti emotive, con particolare riguardo per quei bambini che possono trovarsi a disagio con le scansioni temporali proposte dalla scuola ed esser soggetti più degli altri a fenomeni di affaticamento. Il tempo costituisce una risorsa fondamentale per lo sviluppo del curricolo, per cui il suo impiego ottimale eviterà il più possibile le ripartizioni innaturalmente rigide per consentire una distribuzione ordinatamente varia delle opportunità educative nella giornata scolastica. Le attività libere e strutturate, esperienze socializzate e quelle individuali, i momenti di accoglienza e le attività ricorrenti esigono una attenta considerazione dei tempi necessari per realizzare un sereno alternarsi di proposte che richiedono una diversa intensità di impegno. Una corretta concertazione dei tempi consente di sviluppare significative esperienze di apprendimento nonché di acquisire e far proprie alcune regole fondamentali del vivere in comunità.
SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO I docenti della scuola primaria e secondaria sostengono il concetto di scuola come luogo privilegiato della crescita, non solo
intellettiva, ma anche personale, pertanto si propongono di attuare una didattica basata sulla centralità dell’ alunno che:
attraversa le fasi delicate che vanno dall’infanzia, alla fanciullezza, alla preadolescenza, all’adolescenza;
esprime attitudini socio-affettive e relazionali, interessi e bisogni;
possiede uno specifico retroterra familiare, sociale, nonché un vissuto scolastico;
vive in una società dinamica e complessa, specie nel campo della comunicazione e della tecnologia.
Fulcro dell’attività didattica risulta il gruppo-classe, sul quale gli interventi didattici sono orientati a favorire il coinvolgimento
attivo di tutte le facoltà dell’alunno nel processo di apprendimento, intendendo la scuola come laboratorio che permetta
esperienze differenziate, accanto a momenti teorici, di riflessione personale, di dialogo e di attività manuali.
A seconda del livello della classe e della sua composizione, i docenti adottano con flessibilità le varie tecniche di insegnamento:
Problemsolving
Apprendimento cooperativo
Lezione frontale
Lavori di gruppo
Metodo della ricerca
Peer tutoring
La metodologia di Lingua Straniera nella scuola secondaria sarà basata sui seguenti approcci e metodi:
Approccio funzionale-comunicativo: si presenteranno contesti comunicativi realistici in cui bisogni, esigenze e finalita dell’uso della lingua corrispondano a quelli che determinano l’uso della L1;
Metodo induttivo: partendo dall’uso della lingua in situazione e dal contesto si stimoleranno gli alunni attraverso domande mirate a ricavare le regole sottese e a fare confronti con la L1;
Drammatizzazioni per lo sviluppo delle abilita orali, dell’espressività e della capacita di relazione; Analisi, sintesi e riflessione sul testo; Ricerche individuali e lavori di gruppo cooperativo su argomenti attinenti gli aspetti linguistici e culturali;
Attenzione alle caratteristiche cognitive, affettive e relazionali di ciascun alunno; Autovalutazione da parte degli studenti e osservazione da parte dell’insegnante;
Modulazione del lavoro didattico in base ai progressi degli alunni.
Programmazione didattica La Programmazione didattica d’Istituto si articola ai vari livelli indicati sulla base dei principi guida dell’azione didattica specificati
nel P.O.F. e in coerenza con essi.
Programmazione dei Dipartimenti disciplinari
indica linee di indirizzo comuni per ciascuna disciplina in ordine alle metodologie, agli strumenti, ai criteri, alle tipologie
delle verifiche e della valutazione degli apprendimenti;
specifica le finalità, le competenze, gli obiettivi e i contenuti essenziali propri di ciascuna disciplina.
Programmazione del singolo docente
pianifica il proprio intervento didattico con particolare attenzione alla scelta di metodi, strumenti e contenuti specifici in
funzione dell’analisi dei bisogni della classe.
Nella programmazione annuale possono essere compresi uscite didattiche, visite guidate e viaggi di istruzione; tali attività sono
da concepire come pienamente inserite nell'azione didattica.
L'impostazione metodologica di tali attività si basa su tre fasi: la preparazione in classe, la visita con “approfondimento sul
campo” e la riflessione sull’esperienza con elaborazione di relativa documentazione.
VERIFICA E VALUTAZIONE DEL PROCESSO DIDATTICO La valutazione assume un’importante funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.
Ai docenti compete la responsabilità delle verifiche e della valutazione periodica, la cura della documentazione didattica, nonché la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri deliberati dai competenti organi collegiali; ai genitori e agli allievi si richiede
un’attiva partecipazione al processo formativo e valutativo. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari; attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine, stimola, negli allievi, maggior consapevolezza dei processi e delle
strategie di apprendimento. Nel periodo iniziale dell’anno scolastico vengono effettuate prove d’ingresso per valutare il grado di preparazione degli alunni/e
e il possesso delle abilità di base. Si procede, quindi, alla programmazione didattica tenendo conto sia degli obiettivi, come precedentemente definiti, sia dei bisogni formativi dei singoli allievi. Prove strutturate e semistrutturate, costruite in
collaborazione dai docenti, sono periodicamente somministrate, per italiano e matematica, alle classi parallele, per garantire l’allineamento dei percorsi e il raggiungimento dei risultati attesi. Particolare attenzione è posta nel passaggio dell’alunno all’ordine di scuola successivo. In questo passaggio le prove sono
predisposte in collaborazione dagli insegnanti dei diversi ordini. La verifica del processo didattico è regolare e continua, finalizzata anche alla tempestiva individuazione di eventuali esigenze di
sostegno didattico e di recupero. Relativamente agli obiettivi comportamentali e di convivenza civile, sono oggetto di sistematica osservazione i rapporti con i compagni, con gli insegnanti e con l’ambiente. L’impegno, la partecipazione, il metodo di lavoro e la maturazione socio-affettiva
sono tenuti in particolare considerazione.
Per quanto riguarda la valutazione degli apprendimenti, ogni singolo docente prepara prove e verifiche per misurare
conoscenze, abilità e i progressi rispetto ai livelli di partenza, anche in relazione all’attività svolta. Sulla base dei dati raccolti i docenti formulano collegialmente i giudizi analitici all’interno dei documenti di valutazione. Per la formulazione dei giudizi
globali, i docenti tengono presente il livello di partenza di ciascuno, la frequenza, la collaborazione e la partecipazione, l’impegno, l’interesse, il metodo di studio, e il comportamento.
Per quanto concerne la valutazione di Cittadinanza e Costituzione, nel documento di valutazione della scuola primaria la disciplina è inserita all’interno della voce “Convivenza Civile”, mentre per la scuola secondaria di 1° grado e’ inserita nella valutazione di Lingua Italiana, come da delibera del Collegio Docenti Congiunto del 09/09/2014) . Rimane valida l’ ottica
secondo la quale tale insegnamento assume carattere strategico nella formazione delle nuove generazioni, conferendo alla scuola il ruolo di “presidio di legalità e giustizia” nell’approfondimento di temi, valori e regole a fondamento della convivenza
civile. La valutazione degli alunni con disabilità ( DPR 22 giugno 2009 n.122) certificata nelle forme e con le modalità previste dalle
disposizioni in vigore è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del PEI. Per l’esame del I ciclo sono predisposte prove di esame differenziate, comprensive della prova a carattere nazionale. Le prove sono adattate, ove
necessario, in relazione al PEI a cura dei docenti componenti la commissione. Per gli alunni con DSA, adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive ; a tal fine, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove di
esame, sono adottati, nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei.
Gli esiti delle valutazioni quadrimestrali sono comunicati alle famiglie tramite i documenti di valutazione (febbraio e giugno). La valutazione intermedia è fornita sotto forma di colloquio nei ricevimenti pomeridiani a metà di ciascun quadrimestre. Il giudizio orientativo, per gli alunni di classe terza della scuola secondaria di primo grado, viene consegnato ai genitori in
occasione del Consiglio di Classe di dicembre. Alle singole istituzioni scolastiche spetta inoltre la responsabilità dell’autovalutazione, che ha la funzione di introdurre modalità
riflessive e di ricerca sull’intera organizzazione dell’offerta formativa educativa e didattica della scuola, ai fini del suo continuo miglioramento. Il Collegio dei docenti, in base alla Legge 169 del 30.10.2008, che regola la valutazione, ha deliberato che:
nei documenti di valutazione sia evidente il voto numerico espresso in decimi per la scuola primaria e secondaria di 1° grado;
nella scuola primaria la scala dei voti vada da 5 a 10 nella scuola secondaria di 1° grado la scala dei voti vada da 5 a 10 per le classi prime (anche se la valutazione delle
verifiche risulta inferiore al 5) e da 4 a 10 per le classi seconde e terze.
Nel caso di una valutazione non sufficiente (4 o 5), i team e i Consigli di Classe potranno aggiungere al voto numerico una breve nota esplicativa.
I voti numerici fanno riferimento alla seguente tabella:
TABELLA di CORRISPONDENZA TRA VOTO NUMERICO, GIUDIZIO SINTETICO E DESCRITTORI DELLE DISCIPLINE
VOTO
NUMERICO DESCRITTORI
10 Ha una conoscenza completa e approfondita. Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove. Rielabora le conoscenze in modo personale, dimostrando significative capacità critiche. Si esprime con linguaggio ricco e
appropriato.
9 Ha una conoscenza completa. Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove. Rielabora le conoscenze in
modo personale. Si esprime con un linguaggio appropriato.
8 Ha una conoscenza sicura. Sa generalmente applicare le conoscenze a situazioni nuove. Rielabora le
conoscenze. Si esprime con un linguaggio chiaro e corretto.
7 Ha una conoscenza generalmente sicura. Sa in genere applicare le conoscenze a situazioni analoghe. Si
esprime con un linguaggio abbastanza chiaro e corretto .
6 Ha una conoscenza essenziale. Sa in genere applicare le conoscenze in situazioni simili. Acquisisce le
conoscenze minime. Si esprime con un linguaggio sufficientemente corretto.
5 Parziale o mancato raggiungimento degli obiettivi essenziali prefissati, per l'alunno, rispetto
all’acquisizione di conoscenze, linguaggi, abilità. Assimilazione difficoltosa e conoscenza frammentaria dei contenuti, metodo di lavoro scarsamente produttivo
4 Gravi e numerose lacune nel raggiungimento degli obiettivi essenziali prefissati, stabiliti per l'alunno, rispetto all’acquisizione di conoscenze, linguaggi, abilità. Discontinuità nell’assimilazione e scarsa conoscenza
dei contenuti. Mancata acquisizione del metodo di studio. (Valutazione utilizzata solo per le classi seconde e terze della scuola secondaria)
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
NELLA SCUOLA PRIMARIA NELLA SCUOLA SECONDARIA
Gli elementi di valutazione sono: partecipare alla vita di classe
mostrando senso di responsabilità; portare a termine le attività
intraprese; mostrarsi disponibile nei confronti dei
compagni e del gruppo;
avere un atteggiamento corretto e rispettoso, imparando a controllare le
proprie reazioni emotive.
La valutazione sarà espressa con un giudizio
sintetico, secondo i seguenti descritto: utilizza modalità corrette;
utilizza modalità generalmente corrette;
utilizza modalità non sempre corrette;
utilizza modalità spesso non corrette
10(dieci) Frequenza regolare e puntualità nelle consegne. Collaborazione attiva alla vita scolastica e ruolo propositivo all’interno della classe. Sa
esprimere e sostenere in modo adeguato il proprio ragionamento, le motivazioni del proprio agire anche in situazioni conflittuali esercitando
l’autocontrollo. Sa ascoltare le ragioni degli altri manifestando sempre e comunque rispetto per l’interlocutore, evitando atteggiamenti polemici e/o intolleranti.
9 (nove) Frequenza regolare e regolare rispetto delle consegne ,
Comportamento sempre corretto e rispettoso degli altri, delle norme, degli spazi, degli arredi e dei beni altrui. Partecipazione attiva alle proposte didattico-formative. Disponibilità a collaborare costruttivamente con
insegnanti e compagni per il raggiungimento degli obiettivi formativi
8 (otto) Frequenza e/o puntualità a scuola non sempre regolare. Episodica mancanza di rispetto delle norme scolastiche e delle consegne. Lievi episodi di disturbo e/o distrazione durante le lezioni. Selettiva
disponibilità a collaborare nell’attività didattica.
7 (sette) Frequenza , puntualità: irregolari; poco rispetto delle norme scolastiche, degli spazi, degli arredi e dei beni altrui; scarso rispetto delle consegne; frequente disturbo dell’attività didattica tale da comprometterne il
regolare svolgimento. Scarso interesse per le attività didattiche e scarsa partecipazione al dialogo educativo.
6 (sei) Frequenza alle lezioni molto scarsa. Episodi di grave mancanza di rispetto degli altri, delle norme del Regolamento scolastico, degli spazi, degli
arredi e dei beni altrui. Frequente e fastidioso disturbo dell’attività didattica tale da renderne particolarmente faticoso il regolare svolgimento. Completo
disinteresse per le attività didattiche e per il dialogo educativo. Il voto di
condotta sei consegue, comunque alla sanzione della sospensione dalle lezioni.
5 (cinque) Reiterati episodi di assenze ingiustificate . Episodi di grave scorrettezza nei confronti di persone e istituzioni, tali da lederne la dignità e
il buon nome. Comportamenti che arrechino gravi danni ad arredi e spazi. Comportamenti che costituiscano pericoli per l’incolumità di terzi.
L’area dell’INVALSI
La l. 176 del 25.10.2007 ha introdotto l’obbligo di una prova scritta a carattere nazionale in sede di conclusione del primo ciclo
di istruzione (cl.3^ scuola sec. di 1° grado), il cui esito concorre alla media delle valutazioni degli alunni.
“…L’esame di Stato comprende anche una prova scritta, a carattere nazionale, volta a verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti. I testi relativi alla suddetta prova sono scelti dal Ministro della pubblica istruzione tra quelli predisposti annualmente dall’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione
(INVALSI), conformemente alla direttiva periodicamente emanata dal Ministro stesso, e inviati alle istituzioni scolastiche competenti.”
Attualmente si prevede la somministrazione di prove oggettive di italiano e matematica, discipline scelte anche per la loro valenza trasversale
La somministrazione di tali prove è estesa anche alle classi 2^ e 5^ della scuola primaria con l’ obiettivo di verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti man mano dagli studenti.
Lo svolgimento delle prove INVALSI 2016 riguarderà gli stessi livelli scolastici già coinvolti nelle rilevazioni precedenti e si articolerà secondo il seguente calendario:
3 maggio 2017: prova preliminare di lettura (II primaria) e prova di Italiano (II e V primaria); 5 maggio 2017: prova di Matematica (II e V primaria) e questionario studente (V primaria);
Esame di stato - classi III scuola secondaria di primo grado
15 giugno 2017: Sessione ordinaria - prova di Italiano, prova di Matematica;
Sostegno alle difficoltà di apprendimento: dell’integrazione, inclusione, intercultura, prevenzione e
dispersione
Inclusione alunni disabili
Il nostro Istituto Comprensivo si è da sempre attivato per rendere possibile un’efficace inclusione degli alunni con disabilità.
Gli obiettivi generali, mirati, ad un’efficace inclusione, in un contesto sociale dove i compagni rivestono il ruolo di guide e/o
facilitatori, riguardano:
l’autonomia
la socializzazione
l’acquisizione di abilità e competenze psicomotorie, percettive, cognitive, comunicative, espressive
la conquista di strumenti operativi basilari.
Le caratteristiche uniche di ciascun alunno richiedono percorsi educativi e didattici personalizzati, dichiarati, nel PEI (Piano
Educativo Individualizzato), steso dai docenti e condiviso con i genitori e gli operatori del servizio socio-sanitario.
Gli insegnanti di classe degli alunni con disabilità effettuano colloqui periodici con gli operatori sociosanitari insieme alle
famiglie (GLHO).
Per promuovere l’inclusione scolastica, nel nostro Istituto si è costituito il GLI (Gruppo di lavoro per l’Inclusività), composto
dal Dirigente Scolastico, dalla Funzione Strumentale ai Bisogni Educativi Speciali, dai docenti curricolari e di sostegno, da
alcuni rappresentanti dei genitori degli alunni disabili, i quali si occupano di materia di inclusione scolastica.
Inclusione alunni con DSA/BES
L’istituto accoglie gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento(DSA), e con Bisogni Educativi Speciali (BES).
I Disturbi Specifici di Apprendimento interessano alcune specifiche abilità dell'apprendimento scolastico, in un contesto di
funzionamento intellettivo adeguato all'età anagrafica. Sono coinvolte in tali disturbi: l'abilità di lettura, di scrittura, di fare
calcoli. Sulla base dell'abilità interessata dal disturbo, i DSA assumono una denominazione specifica: dislessia (lettura),
disgrafia e disortografia (scrittura), discalculia (calcolo).
Secondo le ricerche attualmente più accreditate, i DSA sono di origine neurobiologica; allo stesso tempo hanno matrice evolutiva e si mostrano come un'atipia dello sviluppo, modificabili attraverso interventi mirati. In questo quadro diviene fondamentale l’insieme delle azioni che la scuola mette in atto per ridurre o compensare il disturbo al fine di permettere il pieno raggiungimento del successo formativo. Gli alunni con bisogni educativi speciali presentano “una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni”: disabilità, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, svantaggio sociale e culturale, difficoltà derivanti dalla non – conoscenza della lingua e della cultura italiana perché appartenenti a culture diverse, disturbo dell’attenzione e dell’iperattività. Per garantire il diritto allo studio l’Istituto, mette in atto specifiche azioni rivolte a studenti, docenti e genitori.
In particolare per gli studenti prevede:
Un PDP (Piano Didattico Personalizzato), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di
intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.
Per i docenti prevede:
La stesura del PDP poiché è compito del consiglio di classe o del team dei docenti indicare in quali altri casi sia
opportuno e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o
dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale e inclusiva di tutti gli alunni.
Istituisce una Figura Strumentale ai Bisogni Educativi Speciali
Propone occasioni di formazione (incontri, corsi,) sulle problematiche scolastiche, pedagogiche e didattiche legate alla
presenza di alunni con DSA/BES.
Informa sulle procedure per la diagnosi e la certificazione in caso di sospetto DSA/BES.
Suggerisce materiali specifici di approfondimento sui DSA/BES.
Attiva gruppi di lavoro sulla didattica, in particolare sulle metodologie compensative e sulla didattica inclusiva.
Convoca la commissione “bisogni educativi speciali” composta dai docenti di sostegno e curricolari, coordinata dalla
Funzione Strumentale.
Inclusione alunni stranieri
Gli alunni stranieri, sono alunni portatori di diversa cultura con problematiche di tipo socio - culturale (alunni che non hanno
un supporto familiare o sociale per lo studio a casa, alunni Rom e Sinti, alunni arrivati per adozione internazionale).
Gli alunni stranieri neo arrivati, non italofoni, o di recente immigrazione (ovvero arrivati in Italia da un anno solare,
quindi anche per alunni con breve percorso scolastico in Italia), hanno diritto ad avere un PEP (Piano Educativo
Personalizzato), redatto dai docenti di classe, che fissa degli obiettivi minimi per i primi 2 anni di frequenza scolastica.
Le finalità del PEP sono: l’apprendimento della lingua italiana, il recupero e la valorizzazione delle conoscenze e delle
competenze pregresse, l’inserimento nel contesto sociale.
Per gli alunni stranieri sono previsti corsi di alfabetizzazione, recupero e consolidamento, peer to peer, tutoring,
mediazione e facilitazione linguistica.
La valutazione è riferita ai contenuti programmati e agli obiettivi minimi indicati; consente l’ammissione all’anno
successivo o all’esame anche senza il raggiungimento degli obiettivi minimi, se questo è ascrivibile alla ancora
insufficiente competenza nella lingua italiana.
La scuola prevede l’inclusione degli alunni stranieri con difficoltà di inserimento e di apprendimento per la scarsa conoscenza
dell’ambiente e della lingua italiana.
Istituisce una figura strumentale ai bisogni educativi speciali, la quale coordina una commissione di docenti.
Quando le risorse finanziarie lo consentono, vengono attuati i corsi L2 di alfabetizzazione culturale rivolti ad alunni stranieri
neo arrivati e non. Si attiva per avere dal Servizio Immigrazione del Comune di Venezia i mediatori e i facilitatori scolastici.
L’istituto fa parte della Rete ISII (Istituzioni Scolastiche per l’Integrazione Interculturale), costituita da scuole appartenenti alla
Provincia di Venezia per la realizzazione di interventi e sinergie finalizzati all’Integrazione Interculturale degli alunni stranieri
ed extracomunitari.
Inoltre viene dato spazio alla formazione dei docenti: essa rappresenta una strada obbligata per costruire e confermare le
competenze professionali in grado di raccogliere le istanze socio – culturali del territorio.
In allegato Protocollo accoglienza alunni con Disabilità, DSA e BES (inclusi alunni stranieri)
si parla di inserimento nella classe per appartenenza anagrafica e di PEP
Partendo da tale presupposto i docenti, nella loro collegialità, hanno espresso i seguenti obiettivi:
OBIETTIVI FORMATIVI OBIETTIVI COGNITIVI
educare all’autonomia, a “imparare ad imparare”, sviluppare curiosità e desiderio di scoperta
educare alla conoscenza di sé e al rispetto dell’altro
attraverso la consapevolezza della propria identità fisica, emotiva, intellettiva;
educare all’autostima, all’autodeterminazione, alla capacità di gioire del successo proprio e/o degli altri e di accettare l’insuccesso per riflettere sulle cause;
educare all’empatia, al senso di appartenenza, di responsabilità, di consapevolezza etica;
educare alla convivenza, al rispetto delle diversità culturali e alla legalità;
educare alla volontà, a perseguire le mete prefissate, a
prendere iniziative, ad essere capaci di decidere in base all’età e alle diverse situazioni contingenti.
educare alla comunicazione attraverso i vari linguaggi; educare alla conoscenza; educare al metodo scientifico. educare all’operatività e alla collaborazione; educare alla lettura della realtà storica, sociale,
economica.
Obiettivi per ambiti disciplinari nei tre ordini di scuola
LE FINALITÀ DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola dell’infanzia, si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto
all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea.
Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza. Tali finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento di
qualità, garantito dalla professionalità degli operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e con la comunità.
Identità
Consolidare l’identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere
rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un
territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli.
Autonomia Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente
risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli.
Competenza Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare, e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare
azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, “ripetere”, con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi.
Cittadinanza Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole
condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri,
dell’ambiente e della natura.
Religione Cattolica
Gli obiettivi dell’Insegnamento di Religione Cattolica si inseriscono nel quadro delle finalità proprie della scuola dell’infanzia, quindi lo sviluppo armonico della personalità del bambino/a. E’ una materia
facoltativa, pertanto le famiglie hanno la massima libertà di far aderire o meno i loro figli; è svolta rispettando la laicità dello Stato e le scelte religiose della famiglia. Trasmette i valori e i contenuti del
Cristianesimo che fanno parte anche della convivenza civile: pace, amore, amicizia, rispetto, partendo
Attività
Alternativa
dai contenuti biblici ed evangelici della vita e delle opere di Gesù e di personaggi importanti della Cristianità.
Nei due plessi di scuola dell’infanzia tale attività didattica, presentata ad inizio anno scolastico dalle docenti ai genitori, è declinata in modo diverso.
Scuola dell’ Infanzia Girasole
Essendo le 2 sezioni eterogenee per età, i bambini che si avvalgono dell’attività alternativa lavorano con la docente di sezione in spazi altri del plesso essendo lo spazio sezione a disposizione della docente di IRC. Vengono approfonditi temi della programmazione annuale e temi attinenti i valori fondamentali
della vita e della convivenza civile.
Scuola dell’ Infanzia Arcobaleno
Essendo le 3 sezioni eterogenee per età, la docente di IRC svolge la sua attività per gruppi omogenei di età (3 anni, 4 anni, 5 anni) in uno spazio altro rispetto agli spazi sezione che restano occupati dalle
docenti di sezione con in carico gli alunni che in quel momento non rientrano nel gruppo omogeneo dell’attività di IRC. Vengono approfonditi temi della programmazione annuale e temi attinenti i valori fondamentali della vita e della convivenza civile.
LE FINALITA’ DELLA SCUOLA PRIMARIA
Area
linguistico- espressiva
Area
matematico-scientifica
Area
storico - geografico – sociale
Lingua Italiana
L’apprendimento della lingua e dei linguaggi non verbali si realizza con il
concorso di più discipline. Ascoltare e parlare
Matematica Numeri: operare con i numeri naturali
con il calcolo scritto e mentale e
utilizzare una calcolatrice. Spazio: descrivere, classificare,
identificare elementi significativi sul
Storia Orientarsi nell’organizzazione
cronologica. Conoscere gli elementi
significativi del passato del proprio ambiente di vita. Conoscere gli
aspetti fondamentali della preistoria,
Ascoltare, comprendere e comunicare oralmente; cogliere l’argomento dei
discorsi, prendere e dare la parola negli scambi comunicativi, discutere
comprendendo testi di vario tipo. Formulare domande, comprendere un
argomento, intervenire. Leggere e scrivere
Appropriarsi del codice linguistico scritto (decodifica); leggere testi
narrativi,descrittivi informativi; produrre testi legati a scopi diversi:
racconti, descrizioni, osservazioni. Produrre racconti scritti su esperienze
personali contenenti le informazioni
essenziali relative a luoghi, situazioni, azioni. Produrre testi creativi:
filastrocche, brevi poesie, racconti. Realizzare testi collettivi, di vario genere, su
esperienze vissute o su temi di interesse
comune Riflettere sulla lingua
Riconoscere le parti variabili del
discorso, le strutture della lingua e il lessico. Comprendere ed utilizzare il
significato di parole e termini specifici
legati alle discipline.
Lingua inglese La finalità perseguita attraverso l’insegnamento di questa disciplina è
quello di stimolare negli alunni un atteggiamento positivo verso
l’apprendimento di una lingua straniera,
piano e nello spazio, Figure: riconoscere figure ruotate e
riflesse e riprodurle in scala.
Relazioni: rappresentare relazioni e dati per ricavare informazioni ed
esprimere valutazioni. Misure: conoscere le unità di misura
per lunghezze, angoli, aree, volumi, capacità, intervalli temporali, masse, pesi e usarle per stime e misure.
Scienze formulare ipotesi e previsioni, rispetto
a materiali, ambienti ed esseri viventi, indagare comportamenti e accadimenti per giungere alla
realizzazione di semplici modelli interpretativi; utilizzare
strumentazioni scientifiche per studiare le trasformazioni fisiche e chimiche e avviarsi alle idee di
irreversibilità e energia.
Tecnologia ed informatica La finalità generale, trasversale alle varie
discipline, che si intende perseguire attraverso l’alfabetizzazione informatica
nella scuola primaria è l’avvicinamento degli alunni alla multimedialità, intesa come strumento didattico in grado di
favorire lo sviluppo dei processi cognitivi, della logica e della creatività.
Promuovere la collaborazione e l’aiuto
protostoria, storia antica. Ricavare informazioni storiche da
documenti di diversa natura ed
elaborare, in forma di racconto orale e scritto, gli argomenti affrontati.
Elaborare rappresentazioni sintetiche delle civiltà studiate e collocarle sulla
linea del tempo. Pensare il tempo nelle sue diverse
dimensioni: durata, successione e
contemporaneità, comprendendo l’importanza del patrimonio artistico e
culturale costituito dalle tracce storiche presenti sul territorio.
Geografia Capacità di orientarsi nello spazio
circostante e sulle carte geografiche
utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali, coordinate
geografiche. Essere inclini e motivati all’esplorazione e alla scoperta. Pensare e ricostruire lo spazio
vissuto. Cogliere le trasformazioni naturali e
quelle operate dall’uomo. Usare un linguaggio appropriato per le osservazioni e le descrizioni di eventi
quale mezzo di conoscenza e di confronto con altre culture e strumento per diventare futuri cittadini di un’Europa
multiculturale e plurilingue. Interagire oralmente utilizzando semplici frasi di uso comune. Ampliare il proprio bagaglio lessicale intorno a contenuti specifici. Arricchire lo sviluppo psichico ed intellettivo del bambino attraverso un
diverso strumento di organizzazione delle conoscenze, favorendo i
collegamenti interdisciplinari con le altre materie. Suscitare interesse verso l’uso della
lingua straniera, privilegiando attività orali motivanti, basate sul
coinvolgimento attivo degli alunni (giochi, canti, filastrocche,
drammatizzazione, attività mimico-
gestuali, manipolatorie, grafiche, espressive).
Introdurre alla conoscenza di popoli e culture diversi dai propri.
Musica
Ascoltare, leggere e comprendere il
linguaggio espressivo musicale. Usare la voce, gli oggetti, gli strumenti
per riprodurre e creare fatti sonori, collettivamente ed individualmente, per
reciproco Acquisire la strumentalità di base
necessaria all’uso del computer Sostenere l’autonomia Acquisire un linguaggio informatico
specifico Utilizzare il computer come strumento
per rielaborare in modo trasversale le conoscenze acquisite
l’autocorrezione e la ricerca di uno
stile personale.
e di ambienti. Individuare problemi relativi alla
tutela e valorizzazione del patrimonio
naturale e culturale, analizzando le soluzioni adottate e proponendo
soluzioni idonee nel contesto vicino.
Convivenza Civile/Educazione alla
cittadinanza Porre le basi per l’esercizio della
cittadinanza attiva attraverso la
partecipazione ad esperienze significative e interculturali. Avere cura di se stessi, degli altri e
dell’ambiente.
Religione Cattolica Riconoscere, rispettare ed apprezzare
i valori religiosi ed etici nell’esistenza delle persone e nella storia dell’umanità.
Attività Alternative alla Religione Cattolica
Per quanto riguarda gli alunni che scelgono di non avvalersi dell’insegnamento della Religione
Cattolica, la scuola propone attività di studio assistito con l’aiuto di un
insegnante
eseguire, brevi brani vocali e/o musicali appartenenti anche a generi diversi. Arte ed immagine Esplorare immagini, statiche ed in movimento, forme ed oggetti presenti
nell’ambiente. Leggere e riconoscere linee, forme e colori. Individuare nel
linguaggio del fumetto codici e sequenze. Leggere ed apprezzare opere d’arte e oggetti di artigianato di diverse epoche e
provenienze. Produrre immagini grafiche, pittoriche, plastiche anche per esprimere
emozioni e pensieri. Sperimentare l’uso della tecnologia per la creazione e la fruizione d’immagini. Corpo movimento sport Conoscere le varie parti del corpo, le sue
relazioni con lo spazio e il tempo per coordinare ed utilizzare diversi schemi motori e per organizzare e gestire
l’orientamento del proprio corpo. Esprimere e comunicare con il corpo i
propri stati d’animo. Conoscere, rispettare ed applicare correttamente le regole dei giochi
sportivi e della vita comunitaria. Acquisire la consapevolezza della propria
efficienza fisica, conoscere ed utilizzare correttamente attrezzi e spazi.
All’inizio di ogni anno la Dirigente Scolastica informa i genitori sulle attività programmabili.
Per gli alunni che scelgono di non
avvalersi dell’insegnamento della Religione Cattolica, la scuola programma
lo studio assistito o le attività alternative organizzati dal personale docente, come previsto dalla C.M. n. 316 del 28 ottobre
1987.
FINALITA’ DELLA SCUOLA SECONDARIA di PRIMO GRADO
Area
linguistico-artistico-espressiva
Area
storico-geografica
Area
matematico-scientifico-
tecnologica
L’apprendimento delle lingue e dei linguaggi non verbali si realizza con il
concorso di più discipline: lingua italiana, lingue comunitarie, musica, arte-immagine, corpo-
movimento-sport che, pur con i loro specifici contenuti e obiettivi,
convergono a perfezionare la comunicazione e le varie possibilità espressive.
In particolare, lo sviluppo delle competenze linguistiche ed espressive è
condizione indispensabile per la crescita della persona e per l’esercizio pieno della cittadinanza, per l’accesso critico a tutti
gli ambiti culturali, per lo sviluppo dei processi di educazione interculturale e
per il raggiungimento del successo scolastico in ogni settore di studio.
Obiettivo della storia è comprendere e
spiegare il passato dell’uomo per comprendere il presente e per costruire
un futuro migliore; l’apprendimento della storia contribuisce quindi all’educazione civica della nazione, perché permette
agli allievi di conoscere il processo di formazione degli eventi storici e politici
italiani, europei e mondiali e collocarli in una prospettiva critica. In parallelo la geografia studia
l’umanizzazione del nostro pianeta e, quindi, i processi attivati dalle collettività
nelle loro relazioni con la natura. La storia della natura e quella dell’uomo si svolgono con tempi diversi: quelli
dell’uomo a volte si fanno più serrati con trasformazioni assai rapide, dovute a
nuove prospettive culturali o all’affermarsi di tecnologie innovative.
Cittadinanza e Costituzione
Conoscenza di regole, valori, diritti e doveri di cittadinanza e legalità
Partecipazione attiva alla vita scolastica, con assunzione di responsabilità
Rispetto, scambio e cooperazione tra diversità culturali
Le conoscenze matematiche, scientifiche
e tecnologiche contribuiscono in modo determinante alla formazione culturale
delle persone e delle comunità, sviluppando le capacità di mettere in stretto rapporto “il pensare” e “il fare” e
offrendo strumenti adatti a percepire, interpretare e collegare tra loro fenomeni
naturali, concetti e artefatti costruiti dall’uomo, eventi quotidiani.
INFORMATICA L’utilizzo del mezzo informatico,
trasversale alle varie discipline, predispone alla progettualità e alla continua ricerca di soluzioni migliorative,
introducendo modalità di apprendimento basate su un sapere che si sviluppa per
mappe concettuali, piuttosto che per settori. La finalità generale che si intende
perseguire è l’autonomia degli allievi dinanzi al mezzo informatico, inteso
come strumento di costruzione e di rielaborazione delle conoscenze, in grado di favorire lo sviluppo dei
processi cognitivi, della logica e della creatività.
Religione cattolica
Riconoscere, rispettare ed apprezzare i
valori religiosi ed etici nell’esistenza delle persone e nella storia dell’umanità,
anche in riferimento ad altre religioni e culture.
Attività alternative alla
religione cattolica
Per gli alunni che scelgono di non avvalersi dell’insegnamento della
Religione Cattolica, la scuola programma lo studio assistito o le attività alternative organizzati dal personale docente, come
previsto dalla C.M. n. 316 del 28 ottobre 1987.
Promuovere la collaborazione e l’aiuto reciproco.
Sostenere l’autonomia,
l’autocorrezione e l’affermazione di stili personali di apprendimento.
Rinforzare la strumentalità di base necessaria all’uso del computer.
Padroneggiare un linguaggio informatico specifico.
Usare le conoscenze e le abilità
maturate per orientarsi nella complessità del presente.
Obiettivi di apprendimento
Sviluppare e consolidare le abilità linguistiche di base.
Sviluppare la capacità di interagire in
modo efficace in diverse situazioni comunicative.
Utilizzare lessico, strutture e conoscenze apprese per elaborare i propri messaggi.
Maturare la consapevolezza che il dialogo ha valore comunicativo, civile
e serve ad apprendere informazioni ed elaborare opinioni su fatti culturali e sociali.
Individuare e spiegare le differenze culturali testimoniate dalla lingua
materna, dalle lingue comunitarie e
Obiettivi di apprendimento
Sviluppare strumenti e linguaggi per
la lettura dei contesti spazio-
temporali. Conoscere gli ambienti e gli eventi
storico-sociali. Sviluppare una coscienza ambientale,
storica, sociale.
Usare le conoscenze e le abilità maturate per orientarsi nella
complessità del presente.
Obiettivi di apprendimento
Sviluppare e potenziare le capacità
logiche ed operative.
Acquisire un metodo scientifico di indagine della realtà.
Riconoscere e risolvere problemi di vario genere analizzando la situazione e traducendola in termini matematici.
Prendere coscienza dei fattori che condizionano la salute psico-fisica e
dei metodi per tutelarla.
Sviluppare le capacità di impostare una strategia di azione e di usare
strumenti e attrezzature in genere.
dalle lingue presenti nel contesto scolastico.
Sviluppare le capacità espressive
attraverso i linguaggi figurativi e musicali
Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente,
brani vocali/strumentali di diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche.
Appropriarsi di strumenti e tecniche per leggere e/o realizzare un’opera
d’arte o musicale. Salvaguardare, conservare e
valorizzare il patrimonio artistico e
culturale. Raggiungere un armonico sviluppo
psico-fisico. Praticare gli sport intesi anche come partecipazione ludica.
Possedere conoscenze e competenze
relative all’educazione alla salute, alla prevenzione e alla promozione di
corretti stili di vita.
Acquisire un metodo di lavoro ordinato, autonomo e preciso.
Profilo delle competenze al termine del Primo Ciclo d’ Istruzione
(Indicazioni Nazionali per il Curricolo, 2012)
• Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.
• Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto
reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
• Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
• Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. • Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
• Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di
affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. • Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti,
fenomeni e produzioni artistiche. • Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed
informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. • Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente
nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. • Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della
convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che
frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. • Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.
• In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono
congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.
L’indirizzo musicale La scuola secondaria di primo grado ha ampliato da alcuni anni la propria offerta formativa con l’istituzione dell’indirizzo
musicale che offre agli studenti l’opportunità di studiare uno strumento musicale, a fianco del tradizionale percorso di studi
triennale. Il Corso ad Indirizzo Musicale consente agli allievi iscritti di studiare gratuitamente, nell’arco del triennio, uno
strumento scelto fra Chitarra, Percussioni, Flauto traverso o Pianoforte.
La presenza di tale insegnamento rappresenta un’importante opportunità formativa offerta agli allievi: lo studio dello strumento
è, infatti, parte integrante dell’insegnamento curricolare.
All’interno della scuola i ragazzi frequentano, in orario pomeridiano, le lezioni di Strumento, unitamente alle attività di Teoria
della Musica e Musica d’ Insieme, cuore e momento centrale delle attività strumentali.
Nel triennio, gli allievi, seguiti individualmente dal docente di Strumento, oltre ad apprendere i concetti fondamentali della
pratica strumentale e a preparare l’eventuale ingresso in Conservatorio o al Liceo Musicale, sono protagonisti di concerti e
spettacoli, ai quali partecipano in modo collettivo con l’orchestra o la banda marciante.
L’approccio allo studio strumentale si rivela un’esperienza formativa unica, ricca e accattivante, che completa la formazione
culturale degli allievi offrendo loro opportunità di sviluppo di competenze logico-cognitive e psico-relazionali non altrimenti
coltivate nel curricolo scolastico tradizionale.
L’indirizzo musicale, trasversale alle sezioni, è un contesto di crescita coinvolgente di forte stimolo per i ragazzi e le ragazze che
possono vivere con la musica positivi momenti di crescita personale e di amicizia con gli altri, sollecitando l’ intelligenza
emotiva.
L’area della progettazione educativa e didattica
SCUOLA DELL’INFANZIA
ACCOGLIENZA Accogliere è un processo e non un momento; un processo che, come tale, richiede differenti tappe, momenti, tempi. L’
accoglienza non si esaurisce nel momento dell’arrivo alle struttura, ma caratterizza ogni momento della relazione educativa.
Una buona accoglienza rappresenta la prima condizione essenziale per una positiva esperienza scolastica oltre a configurarsi
come un momento privilegiato di incontro tra scuola e famiglia che offre preziose opportunità di conoscenza e collaborazione
reciproche.
Curare i tempi dell’accoglienza e della ri - accoglienza diventa soprattutto un’esigenza del nostro tempo, in cui i nostri bambini
e noi con loro attraversiamo nelle nostre giornate tanti contesti differenti tra loro. Potremmo dire che dedicare tempo
all’accoglienza e alla ri - accoglienza significa dedicare tempo al processo di transizione tra i diversi contesti. Sarebbe infatti
utopistico pensare che i bambini stiano tutto il giorno in un contesto perché la maggior parte degli adulti – genitori lavora. La
sfida che ci viene da questo non va nella direzione di una “ riduzione “ dei contesti in cui stanno i bambini, quanto piuttosto in
un’attenzione a creare un raccordo tra questi contesti.
L’ accoglienza che può essere variamente declinata didatticamente e strategicamente ( libri, giochi, canzoni, conversazioni,
attività grafico – pittoriche - manipolative e quant’altro) è nel contempo anticipazione delle proposte didattiche che coinvolgono
tutti nei mesi scolastici. Essa diventa cornice di ogni personalità, di specifico contesto, di percorso di crescita, di progetto e
proposta didattico – educativa.
Gli insegnanti cercano di favorire un ambiente ed un clima sereno, dove il ritrovarsi per condividere giochi e attività modulate
nel rispetto dei bisogni e dei tempi di ciascuno, possa diventare un gradevole appuntamento quotidiano, per suscitare in ogni
bambino il piacere di restare e di tornare a scuola volentieri.
La letteratura ci conferma che il bambino che ha compiuto un sereno percorso scolastico e familiare, con più facilità svilupperà il
senso dell’identità personale ed essendo più consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, saprà controllarli ed
esprimerli in modo adeguato, saprà dialogare, discutere e progettare confrontando ipotesi e procedure, saprà giocare in modo
costruttivo, collaborativo e più paziente con gli altri bambini, rispettando consapevolmente regole e sapendosi assumere le
proprie responsabilità.
E’ importante qui specificare, visto quanto sopra scritto, che il progetto accoglienza, anche se vede privilegiati i primi mesi di
scuola da settembre a dicembre, in realtà, dura tutto l’anno scolastico, coinvolge tutti i bambini frequentanti i due plessi della
scuola dell’infanzia perché ogni giorno ogni bambino deve essere e deve sentirsi bene accolto.
A questo scopo sono messe in atto attività finalizzate a:
• Facilitare nel bambino un progressivo adattamento alla realtà scolastica;
• Creare un ambiente confortevole sereno ed accogliente;
• Stimolare nel bambino il desiderio di far parte di un gruppo;
• Favorire nel bambino la comunicazione con i compagni e gli adulti;
• Favorire lo sviluppo dell’autostima e di comportamenti autonomi.
CONTINUITA’ INFANZIA PRIMARIA “La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che
mira a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle
diverse istituzioni scolastiche, costruisce così la sua particolare identità. Una corretta azione educativa, infatti, richiede un
progetto formativo continuo.
Essa si propone anche di prevenire le difficoltà che sovente si riscontrano, specie nei passaggi tra i diversi ordini di scuola, e che
spesso sono causa di fenomeni come quello dell’abbandono scolastico, prevedendo opportune forme di coordinamento che
rispettino, tuttavia, le differenziazioni proprie di ciascuna scuola.
Continuità del processo educativo non significa, infatti, né uniformità né mancanza di cambiamento; consiste piuttosto nel
considerare il percorso formativo secondo una logica di sviluppo coerente, che valorizzi le competenze già acquisite dall’alunno e
riconosca la specificità e la pari dignità educativa dell’azione di ciascuna scuola nella dinamica della diversità dei loro ruoli e
funzioni.” (C.M. n. 339 – 18/11/1992).
Questa circolare ministeriale sottolinea che il passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria rappresenta sempre per il
bambino un momento estremamente delicato, attorno al quale si concentrano fantasie, interrogativi e timori.
Entrare in un nuovo ordine di scuola significa per l’alunno cambiare il gruppo di amici, uscire dalle sicurezze affettive costruite
nella vecchia scuola di provenienza, incontrare nuove regole e nuove responsabilità …
Attraverso i progetti di continuità ci si prefigge di aiutare i bambini ad affrontare ansie e preoccupazioni che potrebbero
manifestarsi, rassicurandoli circa i cambiamenti che li aspettano, così che possano giungere all’elaborazione di stati d’animo
positivi rispetto alla realtà scolastica che li accoglierà.
A questo scopo sono messe in atto attività finalizzate a:
• confrontarsi sull’esperienza scolastica con figure significative ( adulti e alunni);
• esplorare, conoscere, frequentare il nuovo ambiente di apprendimento;
• conoscere e farsi conoscere dalle future insegnanti ed iniziare a relazionarsi con loro attraverso esperienze organizzate.
L’intento è favorire un passaggio che sia caratterizzato da desiderio di scoperta, entusiasmo, trepidazione, speranza.
I Progetti Continuità Infanzia / Primaria del nostro istituto saranno messi a punto dalla nuova Commissione Continuità
predisposta per dare organicità alle diverse esperienze realizzate negli anni passati che tanta importanza hanno avuto negli
anni scolastici passati (es. visite alla scuola primaria, incontri ed attività in comune ecc.) e collocarle all’interno di un percorso
più articolato e compiuto che giunga all’elaborazione di una continuità curricolare con la stesura dei Piani di raccordo curricolare
per le classi ponte infanzia/primaria come sancito dalla legge 107/2015.
All’ oggi I progetti sono pensato per i bambini di 5 anni delle scuole dell’infanzia, affinché possano giungere, grazie al confronto
con la scuola primaria, all’elaborazione di stati d’animo positivi rispetto alla realtà scolastica che li accoglierà.
Il percorso prevede il coinvolgimento attivo di una scuola primaria di riferimento, in particolare delle classi prime e quinte, scelte
perché ritenute più idonee alle attività di continuità ipotizzate.
CITTADINANZA LEGALITÀ INCLUSIONE INTERCULTURA COME EDUCAZIONI TRASVERSALI La legge n. 169 del 30.10.2008 introduce formalmente l’insegnamento di ‘Cittadinanza e Costituzione’ nella Scuola italiana.
Tramite esso viene ad affermarsi in modo esplicito il concetto di alunno-persona e le modalità del suo essere in relazione con gli
altri nella loro tipicità e diversità. Nel rapporto fra identità e alterità, fra persona e società, si delineano le possibilità di
benessere e di successo formativo incentrato sulla relazionalità, quale situazione di riconoscimento, di comunicazione, di
riferimento, di interdipendenza e soprattutto di condivisione di significati.
Convivere, nel senso di con-vivere, ma anche di con-dividere nei contesti delle appartenenze relazionali l’esperienza educativa,
la propria realizzazione umana, il divenire consapevoli ed “esperti” nell’esistere, significa intrecciare con gli altri eventi di vita.
Significa costruire insieme, inevitabilmente, la consapevolezza di sé e i limiti dell’espressione di sé. Significa esperire autonomia
e confini. Significa, insomma, commisurarsi sulle leggi del relazionarsi, in cui più identità si ricercano, si esprimono, si
affermano, si interrogano.
Il conflitto accompagna implicitamente il con-vivere, e tramite esso la necessità di apprendere a modularsi nell’interazione.
La Scuola, e nella fattispecie la Scuola dell’Infanzia, oltre ad essere luogo dell’apprendimento, è luogo di educazione, di vita,
ovvero di relazioni. E’, propriamente, luogo-ambiente in cui l’apprendimento si attua attraverso e tramite un contesto di buone
relazioni, di sana socialità. Le forme del con-vivere si pongono come un tutt’uno con gli stili dell’apprendimento, nelle sue
connotazioni di costruzioni mentali intrinseche ai simbolismi socio-culturali.
Nella prospettiva della centralità della persona, del valore della convivenza e della Scuola come comunità accogliente,
l’educazione alla cittadinanza alla legalità all’ inclusione all’intercultura si pongono come grandi finalità trasversali che
coinvolgono gli aspetti impliciti (stili, relazioni, linguaggi, partecipazione) ed espliciti (contenuti, regolamentazioni,
organizzazione) su cui la Scuola si articola.
Scuola e famiglia costituiscono trama ed ordito del quadro su cui e tramite cui il bambino va intessendo il profilo dell’essere
cittadino ed adulto consapevole. Pur nelle differenze costitutive e nell’attuazione di precipue finalità e forme dell’essere
educativo, i due ambienti di vita ( la micro-società affettiva familiare e la macro-società pubblica scolastica) si intersecano nel
rispetto delle identità personali e di ruolo, nella promozione di autonomia e responsabilità, di fiducia e collaborazione, all’interno
di legami resi possibili dall’adesione a norme e valori.
Appartenenza, condivisione, corresponsabilità, rappresentano il grande alveo in cui scorrono i saperi, secondo una logica di
trasversalità. Nella fattispecie della didattica della Scuola dell’Infanzia, ogni campo di esperienza comporta inferenze rispetto
agli altri ambiti. I docenti pertanto, nella progettazione non possono esimersi dal metarappresentarsi la curvatura trasversale e
reticolare delle varie azioni, proposte, esperienze.
Questo significa mettere a fuoco l’interconnessione delle dimensioni portanti dell’educazione del bambino nella sua complessità
ed integralità dell’essere persona alla conquista di autonomia, identità e competenze nell’essere in relazione partendo dal
pilastro progettuale dell’Autonomia dell’IO.
L’esperienza di separazione dalle figure genitoriali è un processo difficoltoso di cui gli insegnanti di Scuola dell’Infanzia sono ben
consapevoli.
E’ differenziandosi dal contesto sicuro dei primi modelli familiari che il bambino sperimenta l’autonomia; tuttavia, è a partire dal
suo contesto sufficientemente buono che l’autonomia si rende possibile. Nell’infanzia, infatti, le figure di attaccamento
costituiscono la base sicura per intraprendere tale avventura, connotando il rapporto fra fiducia in se stessi ed iniziativa,
percezione del Sé separato e del Sé in relazione. E’ la forma della separatezza che consente un diverso modo di porsi nei
rapporti: non più da dipendenti-bisognosi, ma autonomi-attivi. Bisogno di autonomia, insomma, e bisogno di relazione sono fra
di loro interdipendenti, delineando la cornice delle future conquiste.
L’altro, adulto e compagno, a sua volta, rappresenta realtà ugualmente autonome, differenziate dai bisogni del Sé. Con l’altro la
relazione entra nel mondo della realtà e delle sue regole.
Viene scoperto il TU, l’Altro, il differenziato dal Sé. Il bambino può accedere al mondo dell’alterità. Nel far parte di contesti
sociali più estesi rispetto a quelli familiari, come sono appunto quelli scolastici, le interazioni divengono più articolate e
complesse.
Gelosia, bisogno di affiliazione, imitazione, appropriazione, esclusività, rivalità, ma anche empatia, reciprocità, aiuto
scambievole, perdono, riparazione, collaborazione ed amicizia: vengono via via esperiti nell’arena del gruppo di appartenenza.
Ciò alimenta fiducia ed autostima, consente la costruzione di script sociali, cui riferirsi nell’interiorizzare la mappa del Sé in
relazione.
L’ambiente scolastico rappresenta una realtà sociale vasta che esige interazioni complesse, per giungere alla costruzione del
noi, del nostro, che ingloba in forma dinamica adulti e compagni: mediatori sociali che ampliano processi di modificazione dei
significati precedentemente assunti. Ciò comporta una diversa rappresentazione del percepirsi nell’interscambio, nella
reticolarità dei movimenti, nell’interazione per raggiungere condivisioni.
L’esperienza del conflitto è parte integrante di questo processo: sia il conflitto cognitivo che le diversità interpretative
comportano, sia il conflitto relazionale che la molteplicità sollecita. Risolvere problemi, intuire, mediare, pattuire, convenire
regole e rispettarle, concordare, offrire e valorizzare contributi per il raggiungimento di scopi comuni, raggiungere la reciprocità,
rappresentano la nuova avventura del con-vivere.
Lo stesso processo dell’apprendere si modella in forme condivise per dare senso alle esperienze, nel contesto di interazioni fra
adulti e bambini e fra i bambini stessi. Ognuno mette in campo conoscenze personali del mondo, proprie interpretazioni di fatti
e fenomeni, interrogandoli insieme agli altri, negli incontri con gli altri.
Nella scuola dell’inclusione, l’esperienza delle diversità è vasta ed in quanto tale può offrire a tutti i bambini esperienze uniche
nell’imparare a commisurarsi con l’uguale/diverso da sé: uguale quanto a diritti universali, diverso in quanto ad abilità, lingua,
costumi, sistemi simbolici. Solidarietà, aiuto reciproco, tolleranza, confronto, valorizzazione delle differenze per il
raggiungimento di scopi comuni, rappresentano atteggiamenti ed abilità indispensabili per una concezione di adulto consapevole
in contesti multiculturali, retta da regole comuni e da inedita capacità di confronto e dialogo con il diverso da sé. Il ‘noi’ e il
‘nostro’ di cui parliamo gode di un passaporto valido per il mondo. Mondo di cui il bambino non conosce per ora la geografia, ma
con cui può fin da ora commisurarsi nei colori e nelle forme, nelle lingue e negli sguardi.
Alla scuola dell’infanzia quindi il bambino è il protagonista della sua educazione. Se l’insegnante accoglie, cura, accompagna,
media, preordina, il bambino/i bambini, nelle caratteristiche di sviluppo e nei bisogni educativi che esprimono costituiscono la
prospettiva e il focus delle varie scelte. La ricaduta metodologica di tale assunto comporta accompagnamento nella gradualità e
progressività in cui ognuno possa ritrovare se stesso nella relazione e allo stesso tempo il proprio posto nel gruppo,
nell’ambiente educativo e nel contesto sociale.
Personalizzazione e socializzazione, in tal senso, superano la loro antitesi all’interno di un percorso consapevole e riflessivo in
cui ogni traguardo apre a successive conquiste, nella composizione prospettica dell’unica meta importante: quella dell’imparare
a vivere.
A questo scopo sono messe in atto attività finalizzate a:
Sviluppare l'identità personale;
Riconoscere i propri stati d'animo; Controllare ed esprimere sentimenti in modo adeguato;
Riconoscere gli stati d'animo degli altri; Sviluppare il senso di appartenenza al gruppo; Accettare le diversità;
Rispettare gli altri; Condividere le regole;
Esprimere il proprio parere/ascoltare il parere degli altri; Risolvere problemi, conflitti tramite mediazione; Collaborare, condividere, partecipare.
L’ area della progettazione educativa e didattica
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Il Collegio dei Docenti da alcuni anni ha attivato, attraverso le Commissioni e i docenti incaricati delle Figure Strumentali,
progetti nei settori ritenuti caratterizzanti l’identità del nostro Istituto.
CONTINUITA’
Negli anni sono state progettate attività volte a favorire il benessere psico-fisico del bambino della scuola primaria e a
creare occasioni di conoscenza tra alunni di ordini diversi, in vista del passaggio di scuola al termine del corso
frequentato. Tali momenti sono stati favoriti dalla partecipazione ai progetti Lettura, Cittadinanza & Costituzione,
Musica e Educazione motoria.
Le attività proposte per il prossimo triennio sono quindi: Accoglienza, open days, tutoraggio, lezioni, giochi, uscite,
visita alle scuole. In particolare, si ritiene opportuno organizzare attività relative ai seguenti ambiti:
Lingua straniera: memory games (infanzia-primaria) scacchi (primaria-secondaria) English Breakfast ( primaria-
secondaria), atelier di francese
Scienze: laboratori/esperimenti, uscite didattiche in gronda lagunare
Sport: danze, giochi, sport
Musica: giornata della musica, prova e presentazione strumenti musicali, canzoni
Arte: produzione di lavori integrati su un tema in comune
Data però la particolare criticità relativa a questo ambito, si è instaurata una nuova Commissione di lavoro che si
pone la finalità di individuare obiettivi in senso longitudinale e di attivare il raccordo curricolare.
ACCOGLIENZA
L'inizio dell'anno scolastico in un nuovo ordine di scuola, rappresenta per gli alunni anche l'inizio di un nuovo percorso di vita,
apprendimento, socializzazione, crediamo pertanto che sia doveroso far sentire i bambini accolti e favorire momenti di
conoscenza e socializzazione.
La scuola primaria “G. Pascoli”, avendo due sezioni, lavora per le prime due settimane a classi aperte. Infatti i nuovi iscritti,
provenienti da tre scuole materne diverse, sono distribuiti per “gruppi aperti” nelle due sezioni, così che si possano valutare le
dinamiche relazionali e partecipative di ciascuno di essi, prima di definire la composizione delle classi. In tal modo si cerca di
formare due gruppi classe il più possibile equilibrati, che possano lavorare in modo sereno e proficuo.
La scuola secondaria da qualche anno, per favorire l’aggregazione tra alunni delle classi prime, cura particolarmente
l’accoglienza attraverso varie attività:
Settimana dell’accoglienza: giochi, scambi, laboratori, schede multidisciplinari
Uscita naturalistica delle classi prime svolta entro i primi due mesi dell’ anno scolastico
ORIENTAMENTO
Da molti anni quest’ambito è gestito dalla Figura Strumentale che coordina le attività che guidano gli alunni nello scegliere il
nuovo percorso formativo:
Visite e stage presso alcuni istituti superiori
Partecipazione alla Manifestazione “Fuori di banco”
Angolo dell’Orientamento: predisposizione e organizzazione di materiale informativo fruibile dagli alunni
Sportello Orientamento: spazio settimanale aperto agli studenti che necessitano di un aiuto nella riflessione
personalizzata in vista della scelta dopo la scuola media inferiore
Interventi di esperti di orientamento scolastico
SPORT
L’Istituto organizza varie attività sportive anche con la presenza di esperti esterni.
Infanzia Girasole: ASD FLY GYM nell’ambito del Progetto Più sport a scuola che prevede 4 incontri che si svolgeranno
nel mese di novembre ( 2 per i grandi e 2 per i medi )
Infanzia Arcobaleno: con la collaborazione di alcune società sportive del territorio, Basket Favaro, Canottieri Mestre,
A.s.d. E Rugby si promuovono, con la presenza di esperti, alcune attività rivolte a bambini /e di tre, quattro, cinque
anni nel periodo della settimana dello sport.
Scuola Primaria: nelle scuole primarie si promuovono varie attività in collaborazione con le società sportive del
territorio, che organizzano manifestazioni nell'arco dell'anno o che intervengono nelle classi in orario curricolare in
compresenza con gli insegnanti di classe, su progetto.
Scuola secondaria di primo grado (agli alunni viene richiesta una quota aggiuntiva ) : approccio in orario curricolare
al cricket, tennistavolo, tennis, basket; in orario extra curricolare al kajak (su base volontaria ) .
L’area del potenziamento Questo Istituto ha ottenuto il potenziamento di Educazione Fisica per la scuola secondaria di primo grado.
Gli obiettivi saranno quelli di:
- collaborare con le società sportive del territorio
- appoggiare il “Progetto kajak” in ambiente lagunare per l’organizzazione e il tutoraggio dell’ attività
(interdisciplinarietà con geografia e scienze )
- organizzare, per le classi terze , un incontro di formazione di pronto soccorso sulla rianimazione cardiopolmonare,
con gli operatori del 118
- programmare progetti interdisciplinari (classi prime orienteering e teatro nero)
- programmare uscite nel territorio per partecipare ad eventi sportivi
Nella scuola primaria e dell’infanzia sono presenti due docenti per il potenziamento, distribuiti nei quattro plessi.
La docente assegnata al plesso D. Milani è assegnata anche nei plessi delle due scuole dell’infanzia. Tali docenti, oltre
ad aiutare nella copertura delle supplenze brevi, sono coinvolte in progetti di recupero didattico nelle classi e
concorrono a sviluppare la progettazione del PTOF secondo le proprie competenze.
CITTADINANZA ATTIVA
L'Istituto consapevole dei valori fondamentali per una coscienza civile, guida gli alunni all'acquisizione di doti quali la
solidarietà, il rispetto dell'ambiente e degli altri, la valorizzazione delle diversità e della legalità. Nell’ambito di
quest’area si sviluppano i seguenti progetti:
Consulta dei Ragazzi e delle Ragazze, dove gli studenti, rappresentanti delle varie classi, si confrontano
Valorizzazione delle eccellenze attraverso la partecipazione a Concorsi e Olimpiadi a livello nazionale
Incontri volti a diffondere la cultura della legalità (Educazione stradale, Generazioni connesse, Dipendenze,
ecc.) attraverso collaborazioni con:
• Forze dell’Ordine
• Enti locali
• Associazioni
• Asl
Per valorizzare e potenziare le competenze linguistiche, allargando il proprio orizzonte culturale, rafforzando le
proprie competenze di cittadinanza europea, nonché per migliorare anche la propria autostima, si attuano le seguenti
attività progettuali:
Lettorato in Lingua Comunitaria
Viaggi-studio nel Regno Unito.
Le français pour s’amuser JMF: laboratori ludici in lingua francese nelle classi 4^ e 5^ della scuola primaria.
Nell’ambito della promozione della lingua francese, l’Alliance Française di Venezia, in collaborazione con la
Federazione AF d’Italia, propone un progetto formativo rivolto agli studenti del 4° e 5° anno di scuola superiore e ai bambini della scuola primaria, allo scopo di creare collegamenti sempre più stretti con tutti gli ordini di
scuole e dare la possibilità agli studenti di coniugare sapere e saper fare.
Il progetto consiste nel realizzare degli atelier ludici in lingua francese nelle classi 4° e 5° delle scuole
elementari, animati da studenti del 4° e 5° anno di scuola superiore, che hanno precedentemente ricevuto una
formazione di 10 ore da parte dell’Alliance Française di Venezia Gli allievi tutor che aderiscono al progetto devono essere in possesso di una certificazione DELF di livello B1 o B2. CLIL: insegnamento di una materia
curricolare in lingua straniera(scuola primaria)
LETTURA
Da tempo l’Istituto si impegna in progetti di promozione della lettura sviluppati nelle seguenti attività:
“I grandi leggono ai piccoli”: i ragazzi della secondaria incontrano i bambini della primaria o dell’infanzia e
leggono loro delle storie
Incontri con l’Autore (Associazione Piccoli Maestri)
Partecipazione alle attività proposte dalla Rete Lettura promosso dall’UST
Progetto biblioteca: i cinque plessi dispongono ciascuno di una biblioteca, accessibile nei modi e nei tempi
stabiliti dalle insegnanti.
Partecipazione all'evento "Libriamoci: giornate di Lettura nelle scuole"
Partecipazione a concorsi riguardanti libri e scrittura creativa
Adesione a Il "giralibro" un'iniziativa dell'Associazione per la lettura Giovanni Enriques
INCLUSIONE E INTERCULTURA
Quest’area, supervisionata da tempo da una Figura Strumentale, è sensibile nei confronti di tutte le difficoltà
educative e di apprendimento degli alunni. Si sviluppa attraverso le seguenti attività:
Alfabetizzazione linguistica
Identificazione precoce della dislessia
Laboratori volti all’inclusione (Progetto Rom, Sinti e Caminanti, Progetto TAM TAM, se confermati dalla
Municipalità di Favaro Veneto)
Recupero pomeridiano
Doposcuola rivolto agli alunni di 3^in vista dell’esame di Stato, sempre su conferma della Municipalità di Favaro
Veneto
Alcuni dei Progetti menzionati, come lo svolgimento di feste e manifestazioni di vario tipo, legate ai momenti più
significativi dell’anno scolastico (castagnata di San Martino, Natale, iniziative di solidarietà, Carnevale, feste di fine
anno scolastico) si svolgono a volte anche con la cooperazione di Enti e Associazioni presenti nel territorio, nonché
con il coinvolgimento delle famiglie.
L’area dell’offerta formativa e del curricolo verticale
La metodologia d’insegnamento e valutazione basata sui curricoli prevede un cambiamento radicale nella programmazione
didattica e educativa che sta richiedendo un lungo periodo di formazione dei docenti.
Fino ad ora è stato elaborato il curricolo verticale sulle competenze digitali.
COMPETENZE DIGITALI
La competenza digitale è ritenuta dall’Unione Europea competenza chiave, per la sua importanza e pervasività nel
mondo d’oggi. L’approccio per discipline scelto dalle Indicazioni non consente di declinarla con le stesse modalità con
cui si possono declinare le competenze chiave nelle quali trovano riferimento le discipline formalizzate. Si ritrovano
abilità e conoscenze che fanno capo alla competenza digitale in tutte le discipline e tutte concorrono a costruirla.
Competenza digitale significa padroneggiare certamente le abilità e le tecniche d i utilizzo delle nuove tecnologie, ma
soprattutto utilizzarle con “autonomia e responsabilità” nel rispetto degli altri e sapendone prevenire ed evitare i
pericoli. In questo senso, tutti gli insegnanti e tutti gli insegnamenti sono coinvolti nella sua costruzione.
FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA FINE SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZE SPECIFICHHEE
ABILITA' CONOSCENZE ABILITA' CONOSCENZE
Utilizzare le più comuni tecnologie dell'informazione e della comunicazione a partire dall'attività di studio.
Essere consapevole delle potenzialità, dei limiti e dei rischi dell'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
Utilizzare il PC, con la supervisione dell'insegnante, per scrivere compilare tabelle; Utilizzare alcune funzioni principali, come creare un file, caricare immagini, salvare il file.
Funzionamento elementare dei principali apparecchi di informazione e comunicazione Rischi fisici nell'utilizzo di apparecchi elettrici ed elettronici Rischi nell'utilizzo della rete con PC.
Utilizzare semplici materiali digitali per l'apprendimento (ebook, software didattico) Utilizzare iil PC, alcune periferiche e programmi applicativi. Avviare alla conoscenza della Rete per scopi di informazione, comunicazione, ricerca e svago. Individuare i rischi nell'utilizzo della rete Internet e individuare alcuni comportamenti preventivi e correttivi
I principali dispositivi informatici di input e output I principali software applicativi utili per lo studio, con particolare riferimento alla videoscrittura, alle presentazioni e ai giochi didattici. Semplici procedure di utilizzo di Internet per ottenere dati, fare ricerche, comunicare
FINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA' CONOSCENZE
Utilizzare con dimestichezza le più comuni tecnologie
dell'informazione e della comunicazione, individuando le soluzioni
potenzialmente utili ad un dato contesto applicativo, a partire
dall'attività di studio Essere consapevole delle potenzialità, dei limiti e
dei rischi dell'uso delle tecnologie dell'informazione e
della comunicazione, con particolare riferimento al
contesto produttivo, culturale e sociale in cui vengono applicate
Utilizzare strumenti informatici e di comunicazione per elaborare dati, testi e immagini e produrre documenti in diverse
situazioni. Conoscere gli elementi basilari che compongono un computer e le relazioni
essenziali fra di essi.
Utilizzare materiali digitali per
l'apprendimento Utilizzare il PC, periferiche e programmi applicativi Utilizzare la rete per scopi di informazione, comunicazione,
ricerca e svago Riconoscere potenzialità e rischi connessi all'uso delle tecnologie più comuni, anche
informatiche
Le applicazioni tecnologiche quotidiane e le relative modalità di funzionamento I dispositivi informatici di input e output II sistema operativo e i più comuni software applicativi, con particolare riferimento all'office automation e ai prodotti multimediali anche Open source e per la realizzazione di mappe. Procedure per la produzione di testi, ipertesti, presentazioni e utilizzo dei fogli di calcolo Procedure di utilizzo di reti informatiche per ottenere dati, fare ricerche, comunicare Procedure di utilizzo sicuro e legale di reti informatiche per ottenere dati e comunicare (motori di ricerca, sistemi di comunicazione mobile, email, chat, social network, protezione degli account, download, diritto d'autore, ecc.), Blog Fonti di pericolo e procedure di sicurezza
EVIDENZE COMPITI SIGNIFICATIVI
Riconosce e denomina correttamente i principali dispositivi di comunicazione ed informazione (TV, telefonia fissa e mobile, Computer nei suoi diversi tipi, Hifi ecc.) Utilizza i mezzi di comunicazione che possiede in modo opportuno, rispettando le regole comuni definite e relative all'ambito in cui si trova ad operare E' in grado di identificare quale mezzo di comunicazione/informazione è più utile usare rispetto ad un compito/scopo dato/indicato Conosce gli strumenti, le funzioni e la sintassi di base dei principali programmi di elaborazione di dati (anche OpenSource). Produce elaborati (di complessità diversa) rispettando una mappa predefinita/dei criteri predefiniti, utilizzando i programmi, la struttura e le modalità operative più adatte al raggiungimento dell'obiettivo.
ESEMPI
Utilizzare i mezzi informatici per redigere i testi delle ricerche, delle relazioni, dei rapporti , degli esperimenti; Utilizzare fogli elettronici per effettuare calcoli, misure, statistiche, rappresentare e organizzare i dati; Utilizzare power point per effettuare semplici presentazioni Costruire semplici ipertesti Utilizzare la posta elettronica per corrispondere tra pari, con istituzioni, per relazionarsi con altre scuole anche straniere; applicare le più comuni misure di sicurezza anti-spam, anti-phishing
Utilizzare Internet e i motori di ricerca per ricercare informazioni, con la supervisione dell'insegnante e utilizzando le più semplici misure di sicurezza per prevenire crimini, frodi e per tutelare la sicurezza dei dati e la riservatezza Rielaborare un breve testo che pubblicizzi il sito della scuola Rielaborare una presentazione della scuola Rielaborare un file per il calcolo delle spese e delle entrate personali Rielaborare i dati di una rilevazione statistica effettuata all'interno della scuola (predisponendo tabelle e grafici), e rendendola pubblica. Rielaborare una brossure sui pericoli dei mezzi di comunicazione informatici da divul gare ai compagni più piccoli Elaborare ipertesti tematici
LIVELLI DI PADRONANZA
1 2 3 4 5
Sotto la diretta supervisione dell'insegnante identifica, denomina e conosce le funzioni fondamentali di base dello strumento; con la supervisione dell’insegnante, utilizza i principali componenti, in particolare la tastiera. Comprende e produce semplici frasi associandole ad im magini date.
Sotto la diretta supervisione dell'insegnante e con sue istruzioni, scrive un semplice testo al computer e lo salva. Comprende semplici testi inviati da altri via mail; con l'aiuto dell'insegnante, trasmette semplici messaggi di posta elettronica. Utilizza la rete solo con la diretta supervisione dell'adulto per cercare informazioni
Scrive, revisiona e archivia in modo autonomo testi scritti con il calcolatore.
Costruisce tabelle di dati con la supervisione dell'insegnane; utilizza fogli elettronici per semplici elaborazioni di dati e calcoli, con istruzioni.
Confeziona e invia autonomamente messaggi di posta elettronica rispettando le principali regole della netiquette. Accede alla rete con la supervisione dell'insegnante per ricavare informazioni.
Conosce e descrive alcuni rischi della navigazione in rete e dell'uso del telefonino e adotta i comportamenti preventivi
Scrive, revisiona e archivia in modo autonomo testi scritti con il calcolatore; è in grado di manipolarli, inserendo immagini, disegni, anche acquisiti con lo scanner, tabelle.
Costruisce tabelle di dati; utilizza fogli elettronici per semplici elaborazioni di dati e calcoli
Utilizza la posta elettronica e accede alla rete con la supervisione dell'insegnante per ricavare informazioni e per collocarne di proprie. Conosce e descrive i rischi della navigazione in rete e dell'uso del telefonino e adotta i comportamenti preventivi
Utilizza in autonomia programmi di videoscrittura, fogli di calcolo, presentazioni per elaborare testi, comunicare, eseguire compiti e risolvere problemi. Sa utilizzare la rete per reperire informazioni, con la supervisione dell'insegnante; organizza le informazioni in file, schemi, tabelle, grafici; collega file differenti. Confronta le informazioni reperite in rete anche con altre fonti documentali, testimoniali, bibliografiche. Comunica autonomamente attraverso la posta elettronica. Rispetta le regole della netiquette nella navigazione in rete e sa riconoscere i principali pericoli della rete (spam, falsi messaggi di posta, richieste di dati personali, ecc.), contenuti pericolosi o fraudolenti, evitandoli.
5.Organizzazione gestionale, partecipazione e relazione
Struttura organizzativa In regime di autonomia, la risorsa fondamentale per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola è costituita dal patrimonio professionale dei docenti che deve essere valorizzato per l’espletamento delle specifiche funzioni. A tale scopo il Collegio dei Docenti ha individuato nel P.T.O.F. le seguenti aree d'interesse, ha eletto le relative Funzioni
strumentali ed ha organizzato alcune Commissioni di lavoro.
Funzioni strumentali
Inclusione e bisogni speciali
La scuola ha un ruolo centrale nella realizzazione del progetto di vita di una persona con bisogni speciali; attraverso la scuola
si mettono in gioco tutte le possibilità per scoprirsi nelle proprie abilità, fragilità, si sviluppano i desideri ed i saperi o si
apprendono gli algoritmi per approfondire le conoscenze.
L’insegnante, in particolare l’insegnante di sostegno, ha il compito di affrontare con motivazione, con curiosità, con impegno
la sfida della diversità. Chi opera accanto agli alunni disabili deve essere uno specialista preparato, in grado di decretare
percorsi di successo. E’ mediatore e promotore dei contesti relazionali ed educativi e ricopre un ruolo importante nel
processo di crescita psicofisica degli alunni disabili.
La sua professionalità è, pertanto, finalizzata alla creazione di un clima di benessere che favorisce la motivazione
all’apprendimento, la maturazione delle capacità individuali e l’affiatamento tra i compagni. Le parole – chiave dell’inclusione
sono: accoglienza, ascolto, attenzione, autorevolezza, coerenza, responsabilità, condivisione, spirito di collaborazione,
disponibilità alla sperimentazione e alla verifica.
A tale scopo i docenti, mediante una costante attività di formazione ed aggiornamento ed in linea con le Indicazioni Nazionali
e le Linee Guida sull’accoglienza e l’integrazione degli alunni disabili, diversificano e rinnovano metodi educativi e didattici in
relazione ai bisogni e alle caratteristiche personali di ciascun alunno. E’ loro compito, altresì, creare occasioni per lo sviluppo
delle relazioni con l’apertura delle classi, con lavori di gruppo e di laboratorio, alternando attività con diverso carico
cognitivo, assicurando il migliore utilizzo degli spazi.
I docenti si rivolgono a ciascun alunno/a valorizzandone le caratteristiche, accettandone la personalità e la dignità ed
individuando le modalità per renderlo/a partecipe e protagonista del proprio apprendimento.
L’inclusione degli alunni impegna docenti, compagni, genitori, e operatori socio-sanitari nel difficile percorso di accettazione
della diversa intesa come unicità e rappresenta un importante momento di crescita personale, umana, e di arricchimento per
ogni componente della comunità scolastica. Tutto ciò in un’ottica di collaborazione e cooperazione, ma soprattutto di
condivisione di intenti che si concretizza nell’alleanza educativa, nel lavoro di rete, che può esistere solo se a monte vi è un
pensiero progettuale, per obiettivi e risultati, dove ognuno, con la propria specificità agisce e dà il suo contributo.
L’inclusione è è facilitata anche nell’innovazione didattica, che fa leva su percorsi originali, spazi e tempi flessibili, gruppi di
mutuo insegnamento, sillabi organizzati per gradi di difficoltà, attività di problemsolving, progetti individualizzati.
La scuola è quindi un luogo e un momento privilegiato, che considera il potenziale di ognuno e per ognuno prevede un
diverso e personale progetto di vita, avvalendosi di strumenti come il PEI (Piano Educativo Individualizzato), la diagnosi
funzionale, in un’ottica di sistema integrato.
La qualità dell’inclusione dipende dalla presenza di un’idea forte, da una solida intesa e dalla collaborazione tra i docenti, da
un’apertura all’esterno e da altre scuole, dall’assunzione di responsabilità da parte degli organi collegiali.
Il nostro Istituto lavora in rete (CTI, Centro Territoriale per l’Integrazione) con altre scuole con l’obiettivo di formare,
informare e progettare insieme ad altri docenti, genitori e operatori del territorio.
Tutti gli alunni disabili del nostro Istituto sono coinvolti nei progetti di classe e di plesso.
E’ attivo nel nostro Istituto il GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusività), che ha il compito di:
Creare rapporti con il territorio per la mappatura e la programmazione delle risorse;
Collaborare alle iniziative educative ed integrative predisposte nel Piano Educativo (L.104/92, art. 15 comma 2);
Costituire un fascicolo personale di tutti gli alunni iscritti;
Analizzare la situazione complessiva degli alunni con bisogni educativi speciali nelle scuole di competenza;
Analizzare le risorse umane ed i materiali dell’Istituto al fine di predisporre interventi volti all’inclusione;
Formulare proposte per la formazione e l’aggiornamento del personale scolastico (art. 14 comma 7 della L.104/92);
Proporre ai coordinatori dei consigli di classe i materiali e i sussidi didattici necessari agli allievi con difficoltà di
apprendimento;
Produrre documenti inerenti l’inclusione scolastica: il PAI (Piano Annuale per L’Inclusività) ;
Pubblicizzare le attività dell’Istituto e i materiali prodotti.
Si allega protocollo dell'accoglienza per alunni con bisogni educativi speciali di istituto pubblicato anche nel sito.
Orientamento
Giunti al terzo anno della scuola secondaria di primo grado, i nostri allievi si trovano a dover affrontare una scelta molto
importante che condizionerà il loro futuro di studenti e di cittadini europei.
Il passaggio tra il primo ciclo e il secondo ciclo del sistema di istruzione e di formazione professionale è, infatti, un momento
significativo per la crescita personale di ogni studente.
Scegliendo la scuola superiore si progetta il proprio futuro, si definiscono gli obiettivi che porteranno alla maturazione della
persona e al raggiungimento di specifiche competenze professionali.
Spesso, però, la scelta consapevole del nuovo percorso formativo trova impreparati alunni e genitori; vi sono alcuni studenti che
hanno le idee molto chiare sul proprio futuro e sono in grado di prendere una decisione senza ripensamenti, altri che ritengono
di sapere quale percorso vogliono intraprendere, ma successivamente si rendono conto che la scelta effettuata non era la più
adatta. La maggior parte dei ragazzi, invece, si mostra molto confusa rispetto al proprio futuro e spesso finisce con il seguire i
suggerimenti dei genitori o degli amici che purtroppo non sempre si rivelano adeguati.
Certamente, uno studente di 13-14 anni, oggi, non può essere in grado di prendere autonomamente una decisione rispetto alla
scelta del proprio percorso scolastico. Per giungere preparato a questo appuntamento e fare una scelta pienamente libera e
consapevole, il ragazzo deve essere guidato e aiutato a riflettere su di sé, sui propri interessi e capacità, sulle aspirazioni,
attitudini e qualità possedute oltre che su eventuali limiti e difficoltà. Le varie discipline scolastiche concorrono, dunque, nel
corso del triennio, ad evidenziare le attitudini di ciascuno e a sviluppare la competenza critica di scelta.
L’orientamento scolastico, infatti, si pone l’obiettivo di mettere l’individuo nella condizione di prendere coscienza di sé e di far
fronte, con l’adeguamento dei suoi studi e, successivamente, della sua professione alle mutevoli esigenze della vita.
La nostra scuola, ormai da molti anni, promuove, sviluppa e coordina una serie di iniziative di informazione, divulgazione di
notizie aggiornate, visite a vari istituti, contatti con docenti ed esperti.
Particolare attenzione viene data agli alunni con difficoltà e bisogni speciali, per promuovere il controllo e la riduzione della
dispersione scolastica, grazie anche alla stretta collaborazione con gli insegnanti e le istituzioni specifiche.
Le varie attività di orientamento scolastico si possono così riassumere:
Informazione sulle caratteristiche degli istituti superiori e dei C.F.P. presenti nel territorio. Divulgazione di materiale informativo e delle attività promosse da enti, associazioni, scuole.
Organizzazione di visite e stage presso alcuni istituti superiori. Colloqui e Incontri con insegnanti e alunni degli Istituti Secondari di II grado anche presso la nostra scuola.
Spazio informativo e di approfondimento per alunni e famiglie coordinato da insegnanti referenti per l’orientamento. Coordinamento con la Municipalità e con i Servizi Sociali per l’orientamento degli alunni in difficoltà. Su richiesta e disponibilità, eventuali Centro d’ascolto, colloquio con lo psicologo o Sportello informativo per alunni e
famiglie.
Nuove tecnologie
Animatore digitale è una nuova figura professionale prevista dal Piano Nazionale Scuola Digitale
FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di
laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la
comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi.
COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti
nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti
alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno
degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una
metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti),
coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre
figure
Funzione strumentale
Riordino e manutenzione del materiale hardware e software esistente e supporto alla azioni didattiche (LIM , PC
Laboratorio scuola media, PC Scuola Pascoli)
Diffusione e consulenza sul software assistivo per la disabilità e DSA. Tale azione oltre alla diffusione del software,
possibilmente free, prevede il coordinamento con le azioni dei docenti di sostegno e di quanti utilizzano strumenti
compensativi per i DSA, per la necessaria personalizzazione degli interventi e una opportuna una collaborazione con il
CTS di Venezia;
Gestione Sito della scuola (completamento e aggiornamento pagine statiche, implementazioni pagine di documentazione
didattica, area riservata)
Supporto all’uso e gestione del registro elettronico previsto dalle recenti disposizioni del MIUR
Potenziamento dell’azione di formazione per docenti e studenti sull’uso consapevole di Internet in particolare dei social
network
Formazione rivolta ai docenti per il potenziamento nell’uso delle tecnologie didattiche nella didattica (Sportello di
consulenza)
Implementazione di una piattaforma per la Condivisione e per la formazione a distanza (Moodle)
Azione di formazione rivolta ai genitori per l’uso domestico delle tecnologie didattiche sia per la formazione dei figli sia
per l’accesso alle informazioni in internet, anche con l’organizzazione di possibili incontri e o sportello)
I Dipartimenti di Materia I docenti di Lettere, Matematica, Scienze e Tecnologia, Lingue Straniere, Arte-Musica-Sport si riuniscono periodicamente sia in
orizzontale che in verticale per coordinare le attività di continuità e per programmare attività didattiche in parallelo e test di verifica comuni.
Coordinatori di Dipartimento presiede le riunioni del dipartimento coordina le attività di programmazione disciplinare per: rivedere
sistematicamente i curricoli e le unità di apprendimento, approfondire problematiche sulla valutazione, prendere
accordi per gli esami di stato, valutare le proposte di nuove adozioni
organizza iniziative di aggiornamento su tematiche disciplinari
documenta i materiali disciplinari prodotti all’interno dell’istituto pubblicabili nel sito
costituisce un punto di riferimento per i nuovi docenti (nuove nomine e/o supplenti) e per progetti ed attività della
disciplina
Coordinatori del Consiglio di Classe presiedono, in caso di assenza del D.S., e coordinano le riunioni del Consiglio di Classe;
curano i rapporti tra il Consiglio di Classe e le famiglie, per le questioni di ordine generale che non attengano alla
responsabilità specifica del singolo docente, informandole all’insorgenza di problematiche particolari e/o,
eventualmente, convocandole.
Commissioni Operano su nomina del Collegio dei docenti con obiettivi specifici centrati sul compito e promuovono iniziative ed attività
in diversi settori.
Collaboratori del dirigente scolastico Svolgono funzioni vicarie del Dirigente Scolastico,in caso di sua assenza;
aiutano il D.S. nella gestione delle attività scolastiche nelle situazioni di ordinaria amministrazione e sono direttamente
responsabili dei settori a loro delegati.
Responsabili di plesso Svolgono funzioni gestionali e organizzativi
Referenti di progetto Operano con l’obiettivo specifico di attuare e rendicontare il progetto loro assegnato.
Criteri operativi interni La scuola si è dotata, ormai da tempo, nel perseguire criteri di trasparenza ed efficacia, di un REGOLAMENTO
interno in allegato.
Alla gestione concorrono, oltre le figure specifiche indicate nel capitolo struttura organizzativa, il Consiglio di Istituto e
la Giunta Esecutiva .
Rapporti scuola-famiglia La collaborazione tra scuola-famiglia è un requisito fondamentale al successo formativo dei bambini e delle bambine e dei
ragazzi e delle ragazze dell’Istituto. La scuola lavora affinché tale collaborazione sia costante e avvenga in un clima di reciproco
rispetto.
Oltre alle comunicazioni dei risultati degli scrutini quadrimestrali e finali, per favorire ulteriormente le comunicazioni scuola-
famiglia, vengono organizzati incontri pomeridiani per la comunicazione delle valutazioni di medio-periodo in ogni ordine di
scuola.
Nella scuola dell’infanzia gli incontri collettivi ed i colloqui individuali sono sempre occasione di presentazione e rendicontazione
della programmazione adottata così da stimolare le famiglie a partecipare alla vita della scuola, ad un dialogo intorno alle sue
finalità contenuti strategie educative e modalità concrete per rendere forti i loro bambini e attrezzarli per un futuro che non è
facile da prevedere e da decifrare.
I docenti della scuola dell’infanzia ricevono i genitori nelle assemblee di sezione ed intersezione 2 volte l’anno; in colloqui individuali
pomeridiani di inizio anno e di medio periodo. Sia genitori che docenti possono richiedere un colloquio in orario da concordare
I docenti della scuola primaria ricevono i genitori in colloqui individuali pomeridiani di medio periodo; nelle assemblee di classe; durante la consegna dei documenti di valutazione (in forma cartacea). Sia genitori che docenti possono richiedere un colloquio in orario da concordare tramite libretto personale o diario
I docenti della scuola secondaria di 1° grado, ricevono i genitori in due incontri
pomeridiani fissati circa a metà di ciascun quadrimestre; in orario di ricevimento settimanale, generalmente su appuntamento;
Sia genitori che docenti possono richiedere un colloquio individuale in orario da concordare tramite registro elettronico.
Registro elettronico A partire dall’anno scolastico 2016-2017, il registro elettronico è consultabile dai genitori che possono accedere alle informazioni
loro riservate mediante l’utilizzo di una password personalizzata. Le famiglie hanno la possibilità di visionare le presenze a
scuola dei loro figli, le attività svolte in aula dai docenti, quelle assegnate per compito e le valutazioni.
Patto Educativo di Responsabilità Consapevoli che nella Comunità Scolastica la formazione e l’educazione sono processi complessi e continuiche richiedono la
cooperazione tra studente, scuola, famiglia ed intera comunità scolastica viene sottoscritto un Patto tra Genitore-affidatario e
Dirigente Scolastico. In allegato
Formazione delle classi Nel Regolamento d’Istituto (PARTE III CRITERI PER LE ISCRIZIONI E FORMAZIONE DELLE CLASSI/SEZIONI) sono individuati i
criteri concordati per la formazione delle sezioni/classi. (in allegato) (Letto e approvato dal Collegio dei Docenti del 25/1/2010 e dal Consiglio di Istituto del 28/1/2010 Campalto)
Per la scuola dell’infanzia non risultano in tale Regolamento criteri specifici per la formazione delle sezioni. Lo stesso articolo del
Regolamento qui riportato parla soltanto di Scuola Primaria e Secondaria di primo grado. Il corpo docente tutto della scuola dell’infanzia fa presente di avere delle proposte al riguardo già illustrate al D.S. vista la
specificità di tale ordine di scuola e chiede la revisione del Regolamento in tutti quei punti nei quali non è stata considerata dalla precedente dirigenza. La revisione è in itinere.
A tal fine allegata la proposta in file separato
Piano Formativo docenti inserire cornice generale Linee guida e formazione curricoli verticali
Premesse
Nell'ambito degli attuali processi di riforma e di innovazione della scuola previsti dalla legge legge 107/201, la formazione
costituisce una elemento strategico fondamentale per lo sviluppo professionale dei docenti, per il necessario sostegno agli
obiettivi di cambiamento e per un'efficace politica di utilizzo risorse umane.
Inoltre la legge stabilisce che la formazione in servizio sia “obbligatoria, permanente e strutturale”. In questo quadro la
formazione è connessa alla funzione docente e rappresenta un fattore decisivo per la qualificazione del sistema formativo e
una necessità per la crescita professionale di chi in esso opera.
La Formazione potrà essere promossa direttamente dall’istituzione scolastica o dalla rete, con riferimento ai bisogni
strategici dell’istituto e del territorio, rilevabili dal RAV, dal Piano di Miglioramento e dal POF triennale, oppure potrà essere
associata alle scelte personali del docente, che potrà anche avvalersi della carta elettronica per la formazione messa a
disposizione dal MIUR (DPCM 23-9-2015, in attuazione della legge 107/2015).
Obiettivi Gli obiettivi prioritari che si intendono perseguire, attivando corsi di formazione e aggiornamento del nostro Istituto sono i
seguenti:
Rafforzare le competenze progettuali, organizzative e relazionali in riferimento all’ offerta formativa dell’Istituto con
particolare attenzione all’acquisizione delle competenze di lettura e comprensione e logico matematiche degli alunni;
Potenziale le competenze digitali per l’innovazione didattica e metodologica
Rafforzare le competenze psicopedagogiche relative agli alunni della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo
grado;
Rafforzare le competenze per una didattica inclusiva per alunni con bisogni educativi speciali;
Potenziale le competenze sulla valutazione;
Per realizzare tali obiettivi si agirà su queste linee di azione:
Organizzare corsi interni, sia predisposti dall'istituto che da reti di scuole su questi temi:
1. Progettazione e strumenti di valutazione dei curriculi verticali per competenze
2. Utilizzazione delle tecnologie digitali nella didattica
3. Potenziamento della didattica inclusiva per alunni con bisogni educativi speciali
4. Problematiche sull’uso consapevole della rete da parte degli alunni
Organizzare e/o favorire la partecipazione a corsi esterni organizzati da reti, enti o associazioni sulle stesse problematiche
Formatori Si farà ricorso, di volta per volta e secondo le esigenze, alle risorse sotto indicate:
Personale docente interno alla scuola che abbia acquisito competenze in determinati settori affini alle esigenze sopra
evidenziate;
Gruppi di autoformazione
Soggetti esterni, Università, Enti e/o Associazioni, che offrano la possibilità di mettere in opera un'attività di consulenza
mediante seminari e incontri-dibattito;
Formazione a distanza e apprendimento in rete;
Creazione di una rete di formazione tra scuole che operi con modalità di ricerca-azione e ponga in relazione le esperienze
formative vissute con le azioni didattiche svolte in classe e la successiva riflessione attivata su di esse.
Soggetti I percorsi formativi progettati ed organizzati dall’istituto riguarderanno:
I docenti neo-assunti con particolare attenzione ai processi interni di accoglienza e prima professionalizzazione;
I docenti impegnati nelle azioni conseguenti al RAV e al piano di miglioramento
I docenti impegnati nello sviluppo dei processi di digitalizzazione e innovazione metodologica
Specifici consigli di classe, team docenti, personale comunque coinvolto nei processi di inclusione e integrazione
I docenti ed insegnanti impegnati nelle innovazioni curricolari ed organizzative
Il personale ATA in servizio
I genitori degli alunni dell’Istituto
I singoli docenti parteciperanno alle azioni formative, deliberate dal Collegio dei docenti, nell’ambito del Piano triennale
offerta formativa.
Modelli formativi La formazione cercherà di superare il modello formativo tradizionale, basato sul corso di formazione frontale nel quale un
formator/relatore comunica ad un auditorium passivo una serie di contenuti ma cercherà di promuovere modelli formativi in
cui i soggetti della formazione stessa diventino attivi. In particolare si cercherà di proporre azioni formative basate su
diverse metodologie quali:
Attività seminariali/laboratoriali
Ricerca azione
Comunità di pratiche
Autoformazione tra pari
Si cercherà di avvalersi ove possibile anche ambienti di scambio e condivisione on line di materiali ed esperienze, in
particolare utilizzando al piattaforma moodle di formazione dell’Istituto http://www.icgramscicampalto.it/moodle/. Si
cercherà infine di collegare i percorsi formativi alle quotidiane pratiche didattiche.
Priorità e tempi di attuazione La formazione potrà avere uno sviluppo anche pluriennale in relazione alla complessità degli obiettivi da raggiungere e
terrà conto delle priorità individuate nel piano di miglioramento in particolare per:
1) La progettazione dei curricoli verticali.
2) La progettazione di percorsi verticali di cittadinanza attiva, anche alla luce dell’uso dei social network e consapevole della
rete, tra i diversi ordini di scuola.
3) L’acquisizione di competenze nell’uso delle TIC e dei dispositivi mobili di apprendimento
4) Il rafforzamento del il supporto culturale e linguistico a famiglie e studenti di recente immigrazione con corsi extracurricolari
5) La condivisione della Vision della scuola tra genitori, studenti, docenti e personale ATA
Risorse
Infanzia Sezioni 5
Docenti organico di diritto - posto
comune
10
Docenti organico di diritto - sostegno 0
Docenti - sostegno in deroga 19 ore
Primaria Classi Tempo Pieno 14
Classi Tempo Normale (30 ore) 1
Docenti organico di diritto - posto
comune
25 + 15 ore
Docenti organico di diritto – lingua
inglese
1
Docenti organico di diritto - sostegno 4
Docenti organico di fatto - posto
comune
0
Docenti - sostegno in deroga 1 + 18h
Docenti - organico potenziato 2
Secondaria Classi Tempo Prolungato 1
Classi Tempo Normale 9
Docenti organico di diritto - disciplinari 20
Docenti organico di diritto - sostegno 7
Docenti - sostegno in deroga 9h
Docenti - organico potenziato 1
Autovalutazione d’ Istituto
La distribuzione degli studenti per fascia di voto conseguito all'Esame di Stato (una parte consistente si colloca nelle fasce più alte) contestualmente al pressoché nullo abbandono e ristretta percentuale di ripetenze sono prova che la scuola cerca di favorire sia l'inclusione e l'integrazione delle difficoltà, sia lo sviluppo delle eccellenze. Alcune criticità, da approfondire, si
notano nei primi anni della scuola primaria.
La scuola garantisce il successo formativo degli studenti., non perde studenti nel passaggio da un anno all'altro, tranne singoli casi giustificati. La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una situazione di equilibrio.
La scuola raggiunge nelle prove standardizzate nazionali di italiano e matematica risultati in linea con le medie nazionali e regionali. Il livello raggiunto dagli studenti nelle prove INVALSI è ritenuto affidabile e non si rilevano comportamenti opportunistici.
I dati a disposizione riguardano i soli esami finali, in quanto le prove per gli altri anni di scolarità non sono disponibili per
problematiche sindacali. Data la sporadicità delle somministrazioni e la relativa difficoltà di produzione di dati non è possibile affermare se le disparità a livello di risultati tra gli alunni meno dotati e quelli più dotati siano in aumento o in regressione nel corso della loro permanenza a scuola. Nè se queste disparità siano concentrate in un ordine di scuola o in particolari gruppi.
La scuola stimola lo sviluppo e valuta le competenze di cittadinanza degli studenti (es. il rispetto delle regole, lo sviluppo del
senso di legalità e di un'etica della responsabilità, la collaborazione e lo spirito di gruppo). La scuola adotta criteri di valutazione comuni per l'assegnazione del voto di comportamento. Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti nel loro percorso scolastico è generalmente buono. In seconda secondaria di primo grado tutti gli studenti partecipano
al progetto "Conoscere meglio l'Europa". Non ci sono quindi differenze tra classi, sezioni, plessi di scuola nell'affrontare questi aspetti. Tutti gli studenti a partire dalla classe quarta della scuola primaria possono prendere parte alla "CR&R" ossia alla
Consiglio delle Ragazze e dei Ragazzi, un organo elettivo con competenze di elaborazione di proposte, attivazione di progetti
specifici e di rappresentanza sul territorio.
La scuola non valuta ancora le competenze chiave degli studenti come l'autonomia di iniziativa e la capacità di orientarsi, in modo sistematico e sin dai primi anni di scolarità. Sono prese in considerazione solo durante il progetto 'Orientamento' in uscita
e alla scuola secondaria di secondo grado, dove viene maggiormente tenuto in considerazione il grado di coinvolgimento degli studenti alla vita della collettività. Generalmente gli studenti al primo anno della scuola secondaria di secondo grado non incontrano particolari difficoltà. Le
competenze acquisite si dimostrano sufficienti a garantire il successo scolastico.
Il consiglio orientativo non sembra coincidere con le scelte successive e ciò in modo maggiormente rilevante rispetto alle medie provinciali, regionali e nazionali.
La scuola favorisce il successo degli studenti nei successivi percorsi di studio e di lavoro Per le scuole del I ciclo - I risultati degli studenti nel successivo percorso di studio sono buoni: pochi studenti incontrano difficoltà di apprendimento (non sono ammessi
alla classe successiva, hanno debiti formativi o cambiano l'indirizzo di studio) e il numero di abbandoni nel percorso di studi successivo e' molto contenuto. Per le scuole del II ciclo - La scuola monitora in maniera sistematica i risultati degli studenti nei successivi percorsi di studio e di avviamento al mondo del lavoro (stage, formazione non universitaria, ecc.) e il loro
inserimento nel mercato del lavoro. Il numero di immatricolati all’universitàè superiore alla media provinciale e regionale. I risultati raggiunti dagli studenti immatricolati all’università sono buoni (la mediana dei crediti conseguiti dai diplomati dopo 1 e 2
di università anni è almeno 30 su 60). La scuola ha definito alcuni aspetti del proprio curricolo, rimandando per gli altri aspetti a quanto previsto nei documenti
ministeriali di riferimento. La definizione dei profili di competenza per le varie discipline e anni di corso e' da sviluppare in modo più completo. Le attività di ampliamento dell'offerta formativa sono inserite nel progetto educativo di scuola. Gli obiettivi e le
abilità/competenze da raggiungere con queste attività sono definiti in modo chiaro. Nella scuola sono presenti referenti e/o gruppi di lavoro sulla progettazione didattica e/o la valutazione degli studenti e dipartimenti disciplinari cui partecipa un buon numero di insegnanti. La progettazione didattica periodica viene effettuata in modo condiviso per ambiti disciplinari e coinvolge
un buon numero di docenti di varie discipline. La scuola utilizza forme di certificazione delle competenze nelle classi finali dei cicli. I docenti utilizzano regolarmente alcuni strumenti comuni per la valutazione e hanno momenti di incontro per condividere i
risultati della valutazione. Ciononostante il lavoro sulla valutazione non viene ancora utilizzato come leva per il miglioramento. La progettazione di interventi specifici a seguito della valutazione degli studenti e' una pratica che andrebbe migliorata.
La scuola offre un ambiente di apprendimento innovativo, curando gli aspetti organizzativi, metodologici e relazionali del lavoro d'aula.
L'organizzazione di spazi e tempi risponde alle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali sono usati da un
buon numero di classi. La scuola incentiva l'utilizzo di modalità didattiche innovative. Gli studenti lavorano in gruppi, utilizzano le nuove tecnologie, realizzano ricerche o progetti. La scuola promuove le competenze trasversali attraverso la realizzazione di
attività relazionali e sociali. Le regole di comportamento sono definite e condivise nelle classi. I conflitti con gli studenti sono gestiti in modo efficace.
L'organizzazione di spazi e tempi risponde alle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali sono usati, anche se in misura talvolta minore rispetto alle loro potenzialità. La scuola incentiva l'utilizzo di modalità didattiche innovative, anche se limitatamente ad alcuni aspetti o ad alcune discipline o anni di corso. Le regole di comportamento sono definite e condivise
nelle classi. I conflitti sono gestiti in modo efficace.
La scuola cura l'inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali, valorizza le differenze culturali, adegua l'insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo attraverso percorsi di recupero e potenziamento. Nelle attività di inclusione sono attivamente coinvolti diversi soggetti (docenti curricolari, di sostegno, tutor, famiglie, enti locali,
associazioni) compreso il gruppo dei pari. Le attività didattiche per gli studenti che necessitano di inclusione sono di buona qualità. Il raggiungimento degli obiettivi previsti per gli studenti che necessitano di inclusione sono costantemente monitorati e
a seguito di ciò, se necessario, gli interventi vengono rimodulati. La scuola promuove efficacemente il rispetto delle diversità. La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogni educativi degli studenti e' ben strutturata a livello di scuola; le attività rivolte ai diversi gruppi di studenti raggiungono tutti i potenziali destinatari. Gli obiettivi educativi sono ben definiti e
sono adottate modalità di verifica degli esiti. Gli interventi realizzati sono efficaci per la maggioranza degli studenti destinatari delle azioni di differenziazione. In tutta la scuola gli interventi individualizzati sono utilizzati in maniera sistematica nel lavoro
d'aula. La scuola garantisce la continuità dei percorsi scolastici e cura l'orientamento personale, scolastico e professionale degli
studenti. Le attività di continuità sono organizzate in modo efficace. La collaborazione tra docenti di ordini di scuola diversi è ben consolidata e si concretizza nella progettazione di attività per gli studenti finalizzate ad accompagnarli nel passaggio tra un
ordine di scuola e l'altro / all’università. La scuola predispone informazioni articolate sul percorso scolastico dei singoli studenti e monitora gli esiti degli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all'altro. La scuola realizza azioni di orientamento finalizzate a far emergere le inclinazioni individuali che coinvolgono più classi, non solo quelle dell'ultimo anno. Inoltre propone attività
mirate a far conoscere l'offerta formativa presente sul territorio, anche facendo svolgere attività didattiche nelle scuole/università del territorio. La scuola ha compiuto una buona analisi delle inclinazioni individuali/attitudini degli studenti,
tenendo conto di informazioni degli anni precedenti sulla propria popolazione studentesca e ha raccolto informazioni sui bisogni formativi del territorio. Le attività di orientamento sono ben strutturate e pubblicizzate e coinvolgono anche le famiglie. La scuola monitora i risultati delle proprie azioni di orientamento; la stragrande maggioranza delle famiglie e degli studenti segue il
consiglio orientativo della scuola.
Le attività di continuità sono organizzate in modo efficace. La collaborazione tra docenti di ordini di scuola diversi è ben
consolidata e si concretizza nella progettazione di attività per gli studenti finalizzate ad accompagnarli nel passaggio tra un ordine di scuola e l'altro . La scuola predispone informazioni articolate sul percorso scolastico dei singoli studenti e monitora gli
esiti degli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all'altro. La scuola realizza azioni di orientamento finalizzate a far emergere le inclinazioni individuali che coinvolgono più classi, non solo quelle dell'ultimo anno. Inoltre propone attività mirate a
far conoscere l'offerta formativa presente sul territorio, anche facendo svolgere attività didattiche nelle scuole del territorio. La scuola ha compiuto una buona analisi delle inclinazioni individuali/attitudini degli studenti. Le attività di orientamento sono ben strutturate e pubblicizzate e coinvolgono anche le famiglie. La scuola monitora i risultati delle proprie azioni di orientamento; la
maggioranza delle famiglie e degli studenti segue il consiglio orientativo della scuola. PROCESSI
La scuola individua le priorità da raggiungere e le persegue dotandosi di sistemi di controllo e monitoraggio, individuando ruoli di responsabilità e compiti per il personale, convogliando le risorse economiche sulle azioni ritenute prioritarie.
La scuola ha definito la missione e le priorità; queste sono condivise nella comunità scolastica, con le famiglie e il territorio. La scuola utilizza forme di controllo strategico o monitoraggio dell'azione. Responsabilità e compiti delle diverse componenti
scolastiche sono individuati chiaramente. Una buona parte delle risorse economiche è impiegata per il raggiungimento degli obiettivi prioritari della scuola. La scuola è impegnata a raccogliere finanziamenti aggiuntivi oltre quelli provenienti dal MIUR. La scuola valorizza le risorse professionali tenendo conto delle competenze per l'assegnazione degli incarichi, promuovendo
percorsi formativi di qualità, incentivando la collaborazione tra pari.
La scuola realizza iniziative formative per i docenti. Le proposte formative sono di buona qualità ma non sufficienti per i bisogni formativi dei docenti. La scuola valorizza il personale tenendo conto, per l'assegnazione di alcuni incarichi, delle competenze possedute. Nella scuola sono presenti gruppi di lavoro composti da insegnanti, che producono materiali o esiti di buona qualità.
Sono presenti spazi sul sito per la condivisione di materiali didattici, anche se la varietà e qualità dei materiali è da incrementare. La scuola promuove lo scambio e il confronto professionale tra docenti.
La scuola svolge un ruolo propositivo nella promozione di politiche formative territoriali e coinvolge le famiglie nella definizione dell'offerta formativa. La scuola partecipa in modo attivo o coordina reti e ha collaborazioni diverse con soggetti esterni. Le
collaborazioni attivate contribuiscono in modo significativo a migliorare la qualità dell'offerta formativa. La scuola e' un punto di riferimento nel territorio per la promozione delle politiche formative. La scuola (secondo ciclo) ha integrato in modo organico
nella propria offerta formativa esperienze di stage e inserimenti nel mondo del lavoro, anche con ricadute nella valutazione del percorso formativo degli studenti. La scuola dialoga con i genitori e utilizza le loro idee e suggerimenti per migliorare l'offerta formativa. Le famiglie partecipano in modo attivo alla vita della scuola e contribuiscono alla realizzazione di iniziative di vario
tipo
I rapporti con i genitori sono coltivati sistematicamente. Per le scelte la scuola dialoga con gli organi collegiali dove i genitori
sono attivamente rappresentati. I rapporti con il territorio sono coltivati sia con le associazioni di privati sia con le pubbliche istituzioni.
Piano di miglioramento
In base al Rapporto di Autovalutazione 2014-2015 (RAV), il Collegio Docenti ha individuato delle priorità e dei traguardi su cui operare nel prossimo triennio
PRIORITA’ E TRAGUARDI
ESITI DEGLI STUDENTI
DESCRIZIONE DELLA
PRIORITA'
DESCRIZIONE DEL
TRAGUARDO
Emergono criticità nelle
cesure tra gli ordini di scuola, rispetto alle
competenze di italiano e
matematica.
Rafforzare a formazione dei docenti in rapporto alla didattica per competenze e alla valutazione degli apprendimenti.
Gli scarsi risultati in
matematica fanno emergere una scarsa
motivazione verso la disciplina da parte degli
studenti
Incrementare la motivazione attraverso modalità didattica di tipo innovativo ("gamification") con l'uso delle tecnologie
interattive.
1)Risultati scolastici
Diversità di esiti tra le diverse sezioni della
scuola secondaria.
Ridurre le differenze mediante il lavoro a classi aperte e la didattica collaborativa con condivisione dei materiali in
piattaforma.
Manifesta debolezza nelle discipline
scientifiche che incide sugli esiti complessivi
finali e l’orientamento in uscita.
Sviluppare motivazione con progetti in verticale (dall'infanzia alla secondaria) con attività di peer tutoring in laboratorio
scientifico integrato
2)Risultati nelle Prove standardizzate
nazionali 10
Coinvolgimento ridotto
alunni scuola primaria in progetti di
partecipazione alla cittadinanza attiva
Creazione di una rubrica di attività sociali inserite in
programmazione modulare per competenze
Motivazioni per la scelta delle priorità sulla base dei risultati dell’autovalutazione:
Dal monitoraggio rivolto a docenti e genitori emerge la necessità di incrementare gli interventi per l'apprendimento della lingua italiana per gli alunni stranieri e per le loro famiglie, con le quali è sempre difficoltoso il dialogo.
Gli allievi delle scuole primarie vanno maggiormente coinvolti nelle attività di educazione alla cittadinanza come soggetti proponenti. Dai risultati della valutazione finale e standardizzata emergono disparità tra classi e d’individui. Gli esiti di
matematica e di italiano non sono sempre confortanti, né nelle prove interne, né in quelle standardizzate, anche se i risultati negli scrutini finali sono complessivamente soddisfacenti e non c'è dispersione scolastica. La motivazione verso lo studio delle
discipline scientifiche va rafforzata attraverso l'implementazione di un laboratorio scientifico integrato aperto ai diversi ordini di scuola, al fine di innalzare l'interesse verso le discipline scientifiche e mitigare i risultati attualmente negativi che incidono sui
livelli in uscita e sull'orientamento al secondo ciclo.
OBIETTIVI DI PROCESSO
AREADIPROCESSO DESCRIZIONEDELL'OBIETTIVODIPROCESSO
1) Curricolo, progettazione e valutazione
Individuare un gruppo di lavoro di istituto per la progettazione modulare per
competenze. Condividere il linguaggio della progettazione
Progettare i curricoli di italiano, matematica e lingua straniera in verticale e
articolarli per moduli.
Progettare per moduli per corsi di cittadinanza attiva in verticale tra gli
ordini di scuola.
2) Ambiente di apprendimento
Favorire l'uso delle tecnologie collaborative attraverso l'uso del wifi e dei
dispositivi mobili di apprendimento
3) Inclusione e differenziazione
Rafforzare il supporto culturale e linguistico a famiglie e studenti di recente
immigrazione con corsi extracurricolari
4) Continuità e orientamento Individuare una figura di riferimento per coordinare le attività individuate
5) Orientamento strategico e organizzazione della scuola
Ampliare la partecipazione dei docenti agli organi collegiali (Consiglio di
Istituto) e di governo della scuola (figure di sistema)
6) Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Favorire le opportunità di formazione in rete e di autoaggiornamento in
coerenza con la vision della scuola
7) Integrazione con il territorio e rapporti con le
famiglie
Maggiori occasioni di partecipazione alla vita culturale della città favorendo i
legami con le associazioni cittadine e i musei veneziani
La scuola evidenzia alcune criticità nella comparazione con altre istituzioni scolastiche che fungono da “benchmarking”. Gli esiti delle prestazioni di queste altre organizzazioni scolastiche evidenziano la presenza di processi maggiormente avanzati
per quanto riguarda le attività di progettazione dei curricoli e la valutazione. Dopo molti anni di insistenza da parte della dirigenza, è giunto ora il momento per i docenti di comprendere la necessità di
pianificare in modo trasparente e partecipato la propria attività didattica. Gli strumenti di condivisione sono stati creati (nuovo sito dell’Istituto, registro elettronico infrastruttura di rete) Si tratta ora di utilizzare queste basi per sviluppare strumenti di progettazione didattica innovativi che consentano una
didattica per competenze e una valutazione trasparente. Le risultanze negli esiti delle prove comuni e standardizzate richiedono un ripensamento delle prassi didattiche in chiave ludica e laboratoriale, anche con il supporto delle nuove
tecnologie
Questi obiettivi richiedono la messa in atto di azioni di formazione allargate e la costituzione di una leadership maggiormente
condivisa a governo della scuola, che non deleghi al solo dirigente la spinta all'innovazione ma ne faccia una sua bandiera.
Piano Annuale – Parte Organizzativa
Calendario scolastico2016-2017
a. Scuole del primo e del secondo ciclo d’istruzione
Inizio attività didattica: 12 settembre 2016
Fine attività didattica: 10 giugno 2017
Festività obbligatorie:
tutte le domeniche
il 1° novembre, festa di tutti i Santi
l’8 dicembre, Immacolata Concezione
il 25 dicembre, Natale
il 26 dicembre, Santo Stefano
il 1° gennaio, Capodanno
il 6 gennaio, Epifania
il lunedì dopo Pasqua
il 25 aprile, anniversario della Liberazione
il 1° maggio, festa del Lavoro
il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica
la festa del Santo Patrono
Sospensione obbligatoria delle lezioni
il 9-10 dicembre (ponte dell'Immacolata)
dal 24 dicembre 2016 al 7 gennaio 2017 compreso (vacanze natalizie)
dal 27 febbraio al 4 marzo (settimana dello sport)
dal 13 al 18 aprile (vacanze pasquali)
Scuole dell’Infanzia
Inizio attività didattica: 12 settembre 2016
Fine attività didattica: 30 giugno 2017
Festività obbligatorie: come per le Scuole del primo e del secondo ciclo
Vacanze scolastiche: come per le Scuole del primo e del secondo ciclo
Plessi e popolazione scolastica
SCUOLE CLASSI E SEZIONI ORARIO SCOLASTICO
SCUOLA DELL’INFANZIA
GIRASOLE
Via C.Sabbadino
30173 Campalto-Venezia Tel. 041/903261
2 sezioni di età
eterogenee
47 alunni 7 docenti 2 collaboratori scolastici
Entrata: 8.00 - 9.00
Uscita senza mensa: 11.55-12.00 Uscita dopo mensa: 13.00 -13.30 Uscita: dalle ore 15.45 alle ore 16.00 Orario settimanale:
40 ore in 5 giorni (da lunedì a venerdì)
SCUOLA DELL’INFANZIA
ARCOBALENO
Piazzale San Benedetto 1 30173 Campalto-Venezia
Tel. 041/5420066
3 sezioni di età eterogenea 64 alunni 7 docenti
2 collaboratori scolastici
Entrata: 08.00 - 09.00 Uscita senza mensa: 11.55-12.00
Uscita dopo mensa:13.00 -13.15 Uscita: 15.45 - 16.00
Orario settimanale: 40 ore in 5 giorni
(da lunedì a venerdì)
SCUOLA PRIMARIA
PASCOLI
Via Passo 3/O- 30173
Campalto-Venezia Tel. 041/903761
10 classi La sezione B tutta a tempo pieno.
La sezione A è formata da: classi 1^2^3^4^ a tempo
pieno- classe 5^ a tempo prolungato
(30 ore settimanali) 227 alunni
26 docenti 2 collaboratori
Tutte le classi: dal lunedì al venerdì (sabato a casa) -Classi a Tempo Pieno: Ingresso: alle ore 8.00
Uscita: alle ore 16.00 Orario settimanale: 35 ore + 5 ore di mensa obbligatorie,
complessivamente 40 ore
-Classi a Tempo Potenziato: Lunedì e mercoledì ingresso: alle ore 8.00
uscita alle ore 16.00 con mensa facoltativa martedì, giovedì, venerdì
Ingresso: alle ore 8.00 Uscita alle ore 12.40 senza mensa Orario settimanale: 28 ore curricolari + 2 ore di mensa,
complessivamente 30 ore.
SCUOLA PRIMARIA
DON MILANI
Piazzale Zendrini 4 –30173
Campalto-Venezia Tel. 041/900050
5 classi a tempo pieno
109 alunni 15 docenti
2 collaboratori scolastici
Tutte le classi:dal lunedì al venerdì (sabato a casa)
Tutti i giorni: Ingresso: alle ore 08.00
Uscita : alle ore 16.00 Orario settimanale: 35 ore + 5 ore di mensa obbligatorie,
complessivamente 40 ore.
SCUOLA SECONDARIA
I GRADO
“A. Gramsci”
Via Passo 3/O-30173
Campalto-Venezia Tel. 041/903701
10 classi
- 1 classe a tempo prolungato (36 ore su 5 giorni, con tre
rientri pomeridiani, comprensivi di mensa
- 9 classi a tempo intensificato (30 ore su 5 giorni)
212 alunni
31 docenti e 3 collaboratori
scolastici + 27 ore
Classe 3C : orario prolungato di 36 ore in cinque giorni
con tre rientri (lunedì, martedì e giovedi) Classe 1A 1B 1C 1 D 2A 2B 2 C 3A 3B : orario intensificato di 30 ore in 5 giorni (dal lunedì al venerdì)
Uscita pomeridiana: lunedì e martedì alle ore 16.35 giovedì alle ore 15.40
MUSICA
Per tutti gli alunni che ne facciano richiesta è previsto l’indirizzo musicale curricolare pomeridiano con lezioni teoriche e pratiche di strumento: flauto, pianoforte,
chitarra, percussioni e musica d’insieme.
Servizio Mensa Le classi dell’Istituto con orario articolato su 8 ore giornaliere usufruiscono del SERVIZIO MENSA erogato dal Comune di
Venezia. Le modalità per l’iscrizione e la gestione del servizio sono reperibili da parte dei genitori sul sito www.amesvenezia.it oppure www.comune.venezia.it/ristorazionescolastica
In caso di particolari allergie alimentari, i genitori possono richiedere una dieta alternativa, presentando il certificato medico all’ Ufficio Mensa del Comune di Venezia. La dieta può essere variata per motivi religiosi.
Costo di un buono – mensa per l’anno scolastico: possibilità di riduzioni per più figli e/o di esenzione sulla base del reddito familiare – rivolgersi alla Municipalità di Favaro Veneto.
E’ attivo un COMITATO-MENSA dei genitori per il controllo dei pasti.
Spese Scolastiche
Il versamento che le famiglie effettuano all’atto dell’iscrizione viene impiegato per le spese relative al funzionamento dell’attività
didattica, fotocopie e corsi di recupero, e riguarda, in particolare, l’acquisto di materiali di facile consumo, di apparecchiature informatiche, di strumenti audiovisivi e musicali e le spese di manutenzione e funzionamento per la fotoduplicazione.
La quota viene deliberata annualmente dal Consiglio di Istituto.
La Legge n. 107/2015 prevede la detraibilità delle “spese per la frequenza di scuole dell'infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado del sistema nazionale di istruzione” pertanto é possibile detrarre fino al 19% le spese di istruzione, documentate e tracciabili sostenute per la frequenza.
Uffici di presidenza e Segreteria
La sede Centrale ospita la Presidenza e gli uffici di Segreteria, costituita da un DIRETTORE DEI SERVIZI e da 3 ASSISTENTI
AMMINISTRATIVI:
Sig.ra Anna Nordio: contratti, stipendi, assenze personale, pratiche varie.
Sig.ra Fabrizia Scaramuzza: alunni (iscrizioni, trasporti, mensa, schede di valutazione)
Organico ( trasferimenti Docenti, stipendi, TFR)
Sig.ra Lucia Volpato: territorio, edilizia scolastica, arredi, dichiarazione servizi, pensioni, riscatti INPDAP, ricostruzione carriera,
corsi per adulti, viaggi d’istruzione.
Un lavoratore part-time (LSU)
ORARIO di APERTURA AL PUBBLICO degli UFFICI di SEGRETERIA
Lunedì Mercoledì Venerdì dalle ore 10.00 alle 11.00
Martedì Giovedì
dalle ore 14.00 alle 15.00
IL DIRIGENTE SCOLASTICO reggente, dott. Ssa Concetta Franco riceve su appuntamento.
E’ possibile richiedere un appuntamento:
telefonando allo 041-903701 dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.00 o il martedì e il giovedì dalle 14.00 alle
15.00 inviando una email all’indirizzo [email protected] .
Gli uffici di segreteria sono stati organizzati in uno schema unitario, che, sostanzialmente, non prevede differenziazioni tra
scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado, con alcune particolari eccezioni. In seguito alla riduzione di un’unità del personale, le competenze di protocollo, corrispondenza, acquisti, impegni di spesa e pratiche varie, sono state distribuite tra le
tre unità operanti e il direttore dei servizi.
ORGANIGRAMMA UFFICI DI SEGRETERIA
DIRETTORE SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI :
DOTT.SSA CUFFARO SILVANA
PROCEDURE
ACCESSO AI DOCUMENTI
E’ necessario presentare una richiesta scritta, ai sensi della legge 241/90 per l’ accesso al documento richiesto.
Evasione della pratica entro dieci giorni lavorativi.
INFORMAZIONI di tipo amministrativo possono essere evase durante l’orario di apertura al pubblico degli uffici.
Informazioni riguardanti l’andamento didattico sono di esclusiva competenza del Dirigente Scolastico, dei Docenti collaboratori e dei Docenti.
Organigramma della scuola
Rapporti con le famiglie Il Piano annuale degli incontri scuola/famiglia a. s. 2016/17 viene pubblicato nel sito. (in allegato)
1
Piano Annuale – Parte Progettuale
ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
anno scolastico 2016-17
Nel nostro Istituto si realizza una ricca progettualità che si struttura in una serie di proposte che mirano, coerentemente con il Piano dell’Offerta Formativa e le indicazioni ministeriali, a rispondere ai variegati bisogni dell’utenza, facendo leva sulle diverse
professionalità dei docenti e sulla collaborazione di altre agenzie formative presenti sul territorio.
I progetti sono coordinati da Commissioni coadiuvate dalle Funzioni Strumentali e da docenti referenti.
Viene data priorità, in accordo con le indicazioni condivise dal Consiglio di Istituto e dal Collegio Docenti,
ai progetti che coinvolgono tutto l’istituto, a quelli estesi a più plessi e a classi appartenenti a più plessi (continuità orizzontale), a quelli che coinvolgono classi ‘ponte’ o classi/gruppi di ordini di scuola diversi (continuità verticale),
ai progetti che mirano al recupero e/o al potenziamento di abilità di studio trasversali e di competenze chiave, ai progetti per l’Intercultura e l’Accoglienza, ai progetti per la Cittadinanza attiva e per la dimensione europea ai progetti per lo sport e per l’ampliamento dell’offerta formativa anche in collaborazione con associazioni presenti sul territorio.
I progetti che danno forza agli assi portanti del POF e che sono realizzati sia in orario curriculare che extra-curriculare, sono
stati inseriti nei seguenti ambiti:
Letterario- Linguistico;
Recupero-Potenziamento;
Artistico-Espressivo;
Sportivo-Motorio;
Cittadinanza attiva
2
PROGETTI AMBITO LINGUISTICO LETTERARIO
SCUOLA E CLASSI COINVOLTE TITOLO DEL PROGETTO FINALITA'
SCUOLE DELL'INFANZIA-PRIMARIE E SEC. 1° GRADO
tutti gli alunni
PROGETTO LETTURA
Motivare gli alunni al piacere per la lettura. Sviluppare la fantasia e la creatività. Responsabilizzare gli alunni nell'uso della biblioteca e
dei libri. coordinatore Resp.: SOLIGON
SCUOLA DELL'INFANZIA
Arcobaleno (tutti gli alunni)
UN LIBRO PER AMICO
Sviluppare la capacità di ascolto e comprensione utilizzando il linguaggio verbale per esprimere, descrivere, narrare. sviluppare la capacità di interagire con adulti e bambini nei racconti e nei dialoghi. Conoscere la biblioteca e saperne usufruire correttamente. Sviluppare l'immaginazione attraverso la lettura.
coordinatore Resp.: COPPOLA - VANACORE
SCUOLA DELL'INFANZIA
GIRASOLE (tutti gli alunni)
UN LIBRO IN BORSA
coordinatore Resp.: LA ROCCA - LUFINO
Sviluppare la capacità di ascolto e comprensione utilizzando il linguaggio verbale per esprimere, descrivere, narrare. Sviluppare la capacità di interagire con adulti e bambini nei racconti e nei dialoghi. Conoscere la biblioteca e saperne usufruire correttamente.
SCUOLA PRIMARIA
PASCOLI/DON MILANI
classi 2^, 3^, 4^, 5^
CLIL
coordinatore Resp. GERACI
Approfondimento del lessico specifico disciplinare
3
SCUOLA
DELL'INFANZIA
ARCOBALENO
(alunni di 4 e 5 anni)
PHILOSOPHY FOR CHILDREN
coordinatore Resp.:MICHIELETTO
Sviluppare attività riflessiva, interrogative ed argomentativa attraverso il ragionamento dialogico per una educazione alla
cittadinanza ed alla democrazia
SCUOLE DELL’INFANZIA
ARCOBALENO E GIRASOLE (alunni grandi)
PARLO INGLESE
Coordinatore responsabile MURA
Stimolare la curiosità e la capacità di riflessione
PROGETTI AMBITO RECUPERO-POTENZIAMENTO
SCUOLA SECONDARIA
di 1° grado (tutti gli alunni)
LETTORATO LINGUA INGLESE Consolidare e/o potenziare le abilità orali, di comprensione e di produzione, favorire la motivazione all'uso spontaneo e naturale
della lingua inglese… coordinatore Resp.: GALEAZZI,
CARRARO
SCUOLE PRIMARIE PASCOLI –
D. MILANI (classi 4^ e/o 5^)
LE FRANCAIS POUR S'AMUSER
Il progetto consiste nel realizzare degli atelier ludici in lingua francese nelle classi 4^ e 5^ della scuola primaria, animati da
studenti del 4° e 5° anno di scuola superiore, precedentemente formati e in possesso di certificazione DELF di livello B1 o B2. coordinatore Resp.: ORLANDO +
ALLIANCE FRANCAISE ITALIE
SCUOLA SECONDARIA DI 1°
GRADO
alunni di tutte le classi a necessità
RECUPERO MATEMATICA
coordinatore Resp.: CONTIN, BELLIO
Recupero, ripasso e consolidamento dei prerequisiti Attivato dopo il 1^ quadrimestre
4
SCUOLA SECONDARIA
di 1° grado
alunni di tutte le classi a necessità
RECUPERO DI GRAMMATICA
coordinatori Resp.: MIRABELLA
Aiutare gli alunni a recuperare gli obiettivi minimi disciplinari
SCUOLA SECONDARIA
di 1° grado
alunni di 3^ interessati
all’ avvicinamento dello studio del
latino
AVVIO ALLO STUDIO DEL LATINO
coordinatori Resp.: MIRABELLA
Avviare all’acculturamento e ad una forma mentis propedeutici allo
studio del latino
PROGETTI AMBITO SPORTIVO MOTORIO
SCUOLA SECONDARIA
di 1° grado (tutte le classi 2^ e 3^)
FAIR PLAY CRICKET
Miglioramento delle capacità coordinative, applicazione di una lingua straniera in un contesto ludico, coinvolgimento ed
accettazione della diversità
coordinatore Resp.: BALLARIN-
SCHIAVON
(istruttore FIT 28 ore)
SCUOLA SECONDARIA
di 1° grado
tutti gli alunni
KAJAK INSIEME
coordinatore Resp. BALLARIN –
SCHIAVON
CANOA CLUB MESTRE
Il progetto prevede degli steps progressivi da attuare se possibile: 1 uscita in piscina, utilizzo del remo ergometro, 1
uscita conclusiva
5
SCUOLE PRIMARIE PASCOLI – D. MILANI
Potenziamento dell’attività motoria
coordinatore Resp.:
QUATTROCIOCCHI
ASSOCIAZIONI SPORTIVE DEL
TERRITORIO
Favorire l’acquisizione dell’autonomia, della capacità di collaborazione e dell’autostima durante lo svolgimento di un gioco
sport
SCUOLA SECONDARIA
di 1° grado (tutte le classi 3^)
TENNIS A SCUOLA coordinatore Resp.:
BALLARIN SCHIAVON + TENNIS CLUB
S. MARCO
Introduzione alla conoscenza di una nuova disciplina sportiva, miglioramento delle capacità coordinative, coinvolgimento della
diversità.
SCUOLA SECONDARIA DI 1°
GRADO (tutte le classi 1^)
SCACCHI A SCUOLA
Sviluppare la crescita delle facoltà logiche attraverso il confronto intellettivo, proporre un percorso di benessere da assumere quale
costume culturale permanente
coordinatore Resp.: BALLARIN –
SCHIAVON
istruttore ASD SCACCHI CAPABLANCA
SCUOLA DELL’INFANZIA
ARCOBALENO
(tutti gli alunni con particolare
riguardo al gruppo “grandi”)
GIOCAYOGA Laboratorio ludico proposto con lo scopo di permettere ai bambini/e di percepire le varie possibilità del proprio corpo inteso
come strumento. Inoltre, l’esperienza dell’ascolto del proprio respiro favorirà uno sviluppo armonico e unitario tra mente e
corpo.
coordinatore Resp.: VANACORE
PROGETTI AMBITO CITTADINANZA ATTIVA
SCUOLA SECONDARIA DI 1° CR&R- CONSIGLIO DEI RAGAZZI Educare alla cittadinanza attiva, al dialogo costruttivo. Essere
6
GRADO e PRIMARIA
(due alunni per ciascuna delle
classi 4^ e 5^ primaria e delle
classi 1^ e 2^ della secondaria)
E DELLE RAGAZZE coordinatore Resp.: SOLIGON +
MCE + Save the Children
consapevoli delle proprie responsabilità come individuo, parte di una comunità, quale la scuola
PROGETTI AMBITO ARTISTICO-ESPRESSIVO
SCUOLE PRIMARIE classi 5^ +
alunni di strumento SCUOLA
SEC. DI 1° GRADO
S. MARTINO coordinatore Resp.: BONFA'
Saper suonare insieme (musica d'insieme), saper eseguire brani con lo strumento, sapersi concentrare, prendere coscienza del
proprio ruolo e socializzare.
SCUOLE PRIMARIE classi 5^ +
alunni di strumento SCUOLA
SEC. DI 1° GRADO
CONCERTO D'INVERNO coordinatore Resp.: BONFA'
saper suonare insieme e intonare melodie
SCUOLA PRIMARIA PASCOLI
(classe 5^B)
MUSICAL "Jesus Christ Superstar”"
coordinatore Resp. GERACI -FIORIN
Potenziamento della lingua inglese attraverso dialoghi, canzoni e danze.
SCUOLA
DELL'INFANZIA
GIRASOLE (tutti gli alunni)
PROGETTO CRETA
Favorire competenze e abilità artistiche attraverso la
7
coordinatore Resp.: BOLZONELLA – DE LAZZARI
manipolazione del materiale CRETA
SCUOLA DELL'INFANZIA
GIRASOLE
(alunni MEDI E GRANDI)
ROMANTICI IN ERBA RACCONTAMI UNA MUSICA
Coordinatore Resp. BOLZONELLA
Affinare l’orecchio alla musica classica.
SCUOLA DELL’INFANZIA
ARCOBALENO
tutti gli alunni
PROGETTO “C’E’ TUTTO NELLA MUSICA”
coordinatore Resp.: COPPOLA
La musica sarà il filo conduttore di attività che
coinvolgeranno il corpo, la voce, gli strumenti e gli oggetti
sonori e che valorizzeranno la pratica musicale intesa sia
come fruizione che come produzione.
PROGETTI AMBITO SCIENTIFICO - AMBIENTALE
SCUOLA PRIMARIA D. MILANI (tutte le classi)
IL TERRITORIO INTORNO A NOI coordinatore Resp.: AGATEA -
MURA
Progetto di plesso di Studio del Territorio con sintesi finale:
la realizzazione di un giornalino e una biciclettata in
quartiere con meta il parco di S. Giuliano.
8
SCUOLA DELL’INFANZIA GIRASOLE
(alunni sezione “grandi”)
PROGETTO RIFIUTI coordinatore Resp.:
BOLZONELLA - VENTURINI
Il bambino approfondisce la conoscenza del concetto
di rifiuto, riciclaggio, raccolta differenziata. Impara che la
natura non produce rifiuti e che tutto può essere riutilizzato;
comprende che l’uomo deve rispettare l’equilibrio naturale.
9
PROGETTI IN COLLABORAZIONE CON IL TERRITORIO
SCUOLA E CLASSI COINVOLTE TITOLO DEL PROGETTO FINALITA'
1) SCUOLA PRIMARIA classi 1^,2^
LA SCUOLA FA BENE A TUTTI promosso da: AID (ASSOCIAZIONE
ITALIANA DISLESSIA)
Progetto di formazione/ intervento per l’identificazione e il recupero dei disturbi specifici di
apprendimento in età scolare.
1) SCUOLE PRIMARIE PASCOLI - D. MILANI
FRUTTA NELLE SCUOLE promosso da: MINISTERO DELLE POLITICHE
AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Il programma europeo “Frutta nelle scuole” è finalizzato ad aumentare il consumo di frutta e verdura da parte dei bambini e ad attuare iniziative che supportino più corrette abitudini alimentari e
una nutrizione maggiormente equilibrata, nella fase in cui si formano le loro abitudini alimentari.
SCUOLA PRIMARIA PLESSO D. MILANI classi 2^- 3^-4^
SCUOLA SEC. DI 1° GRADO classe 2^B
ROM, SINTI, CAMINANTI promosso da: MINISTERO DEL LAVORO E
DELLE POLITICHE SOCIALI
Le finalità generali del progetto riguardano i vari aspetti dei processi di inclusione dei bambini e adolescenti Rom, Sinti e
Caminanti, la diffusione di buone prassi di lavoro e di saperi e la
10
creazione di una rete di collaborazione tra le Città riservatarie che aderiscono alla sperimentazione.
SCUOLA SECONDARIA di 1° grado ( tutte le classi)
LA SETTIMANA DELLA SCIENZA promosso dal MIUR con il supporto dei più importanti istituti di ricerca
e atenei italiani
Coinvolgere i ragazzi in laboratori di carattere scientifico-sperimentale su temi inerenti i
contenuti affrontati in matematica, scienze e tecnologia. Applicare il metodo scientifico per
consolidare le conoscenze acquisite
SCUOLA SECONDARIA di 1° grado
PROGETTO TAM TAM promosso dal Servizio Sociale della Municipalità di
Favaro
IN ATTESA DI APPROVAZIONE
Il progetto conisiste nell'intervento degli Educatori della Municipalità in una classe della Scuola Primaria o nella scuola secondaria di I° grado per sostenere e promuovere, attraverso
interventi educativi, la comunicazione affettiva e la socializzazione tra gli alunni. Gli incontri saranno 4 all'interno della classe con la
restituzione finale ai docenti e ai genitori. I tempi saranno da concordare.
ALUNNI STRANIERI NEOARRIVATI E NON DI TUTTO L'ISTITUTO
PROGETTO LINGUA L2 promosso dal MIUR e dai Servizi di
Il Progetto di rete si pone in linea di continuità didattico-educativa con il percorso intrapreso precedentemente e prevede
11
Progettazione Educativa del Comune di Venezia
l'individuazione dei “bisogni” linguistici e programmazione di interventi specifici di alfabetizzazione di I° e II° livello, attraverso
l'organizzazione di attività di Laboratorio di Italiano L2 e la predisposizione di materiali didattici, percorsi personalizzati, testi
di studio, adozione di forme di “didattica cooperativa e ludica” finalizzate allo sviluppo delle competenze linguistico-comunicative
e all’integrazione nel gruppo-classe.
SCUOLA SECONDARIA di 1° grado
ALUNNI DI 3^ CON DIFFICOLTà
DOPOSCUOLA a cura di operatori della Municipaltà
di Favaro Veneto
IN ATTESA DI APPROVAZIONE
recupero e preparazione all'esame di Stato