I VENT’ANNI DI UN PONTE CHE SCAVALCA GLI OCEANIIl ... · In L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 2,...
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Le iniziativee i lavori
della RegioneServizi a pag. 3-4-5
Festa del Perùe dei Liguri nel Mondo
La Pampa: riunionedelle Associazioni
liguri-argentine
“Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 2, DCB Genova.”Estero: “Taxe Percue - Tariffa riscossa CMP1 Ge Brignole”
di FELICE MIGONE
I VENT’ANNI DI UN PONTE CHE SCAVALCA GLI OCEANI
1986-2006: date che segnanouna intensa storia: la nostra
Servizio a pag. 12-13 Servizio a pag. 24
REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DELLA REGIONE LIGURIA
PERIODICO DELL'ASSOCIAZIONE LIGURI NEL MONDO - ANNO XVII - N. 3/2006
1986-2006: vent’anni, un quinto disecolo; in questo nostro tempo
dove gli avvenimenti si susseguono aritmo incalzante sembra un tempo in-finito. In questi vent’anni è terminatoun secolo, il Novecento, ne è nato unonuovo, il Ventunesimo. Si può dire cheè finita un’epoca e ne è iniziata un’al-tra, però per noi che viviamo il quoti-diano non è poi così percepibile; tut-to sembra continuare come ieri, in at-tesa, forse un po’ più frenetica, di do-mani.
Eppure per noi queste due date se-gnano la nostra storia, la storia di que-sto gruppo di amici che, legato daglistessi sentimenti di profondo amoreed orgoglio per la propria terra, hacostruito un ponte che scavalca gli oce-ani, che riduce le distanze, che tienevicini i liguri di qua con i liguri chesono andati dall’altra parte del mondo.
Dirlo oggi sembra quasi un’ovvie-tà, l’ingegno dell’uomo ci ha fornitomezzi di comunicazione tali da “av-
NOSTRO NUMERO ON LINE Gens ligustica in Orbe su www.ligurinelmondo.it
vicinarci” in modo concreto e reale:oggi siamo a miglia e miglia di distan-za, domani pranziamo assieme inquella vecchia trattoria dei caruggidove fanno ancora il pesto con il mor-taio, come lo faceva la nostra mam-ma tanti anni fa, appena arrivata nelnuovo mondo carica di povertà e ditristezza ma sorretta dalla forza dellasperanza e dall’orgoglio di noi liguri.
L’essenza del nostro Sodalizio vaben aldilà della semplice comunica-zione, oggi assai facilitata: è un lega-me profondo, tra persone che a voltenon si conoscono neppure, che usanoquotidianamente lingue diverse mache in comune hanno le radici, il ri-chiamo della propria terra, il profu-mo acre e selvaggio delle essenze fortidella nostra Liguria, i profondi silen-zi delle nostre montagne, il fragoredell’onda che sbatte sulle scoglieredella nostra costa.
Questo è ciò che ci unisce, ma at-tenzione: non è solo sentimento, ri-cordo, necessità di identità; è ancheopportunità, scambio di esperienza,volontà di essere non solo comprimarima protagonisti.
Per far questo dobbiamo imbocca-re un cammino forse nuovo, dobbia-mo aprirci ai giovani, dobbiamo direloro che ai “Liguri” non si discute enon si rammentano solo episodi e ri-cordi di ieri, dell’epopea migratoria,ma si vogliono affrontare e si affron-tano i temi e le problematiche del no-stro tempo, dell’oggi che mentre par-liamo è già domani.
Il 27 ottobre ricorderemo certamen-te la nostra storia ma parleremo so-prattutto del dopo: così, caro Giusep-pino, caro Gianni, intendiamo prose-guire la vostra opera. Sarà una partitadifficile ma noi liguri siamo tenaci,orgogliosi della nostra storia e consa-pevoli del contributo che possiamodare non solo per la nostra gente.
Il 24 settembre scorso ha fatto il suoingresso in Diocesi come nuovo Ar-
civescovo Mons. Angelo Bagnasco,chiamato da Papa Benedetto XVI a suc-cedere al Card. Tarcisio Bertone inse-diato alla Segreteria di Stato Vaticanadopo una permanenza a Genova di treanni e mezzo. A Genova, il neo Arcive-scovo vi è cresciuto, pur essendo nato,per un temporaneo trasferimento dellafamiglia nel Bresciano. Nella Cattedra-le di San Lorenzo, nella quale ha fatto ilsuo reingresso, Egli è stato onoratodalla presenza di tutte le Autorità loca-li, amministrative, politiche e militari, dauna foltissima rappresentanza del Cle-ro, e di fedeli, che ne avevano apprez-zato le qualità prima che fosse nomina-to (nel 1998, a cinquantacinque anni)Vescovo di Pesaro e Urbino) e quindi(nel 2001) Vescovo Metropolita nonché(nel 2003) anche Arcivescovo Ordina-rio Militare. Ordinato sacerdote nel 1966dopo aver frequentato tutti gli studipresso il Seminario, il suo “curriculumvitae” registrò la laurea in Filosofiapresso l’Università di Genova. Alla no-mina a Vicario Parrocchiale della Chie-sa di San Pietro e Santa Teresa del Bam-bino Gesù, seguirono poi incarichi diDocenza in materia metafisica e classi-ca, di Assistente della FUCI, di Delegatoregionale per la pastorale della Scuola,di Preside e docente della Scuola Supe-riore di Scienze religiose, di Direttoredella formazione di insegnanti di religio-ne, di Vicario e direttore spirituale delSeminario, dell’Apostolato Liturgico. Edancora: dopo la “chiamata” a Pesaro,ebbe la presidenza del cda di Avvenire,le segreterie delle Commissioni Episco-pali della CEI per Educazione, Scuola edUniversità e per la Cultura e le Comuni-cazioni Sociali, che mantiene”.
E’ TORNATO A GENOVADOVE E’ CRESCIUTO
Angelo Bagnasconeo Arcivescovo
VENERDÌ 27 OTTOBRE 2006Cattedrale di San Lorenzo[ore 8.45] Santa Messa
[ore 10.00] Biblioteca Berio.Sala dei Chierici
Via del Seminario, 16
Saluto delle AutoritàClaudio BurlandoPresidente Regione Liguria
Giuseppe PericuSindaco di Genova
Giuseppe RomanoPrefetto di Genova
Alessandro RepettoPresidente Provincia di Genova
Jaime Miranda DelizzieDecano del Corpo consolareConsole generale del Perù
Intervento Giovanni VescoAssessore regionale alle Politiche attivedel lavoro e delI’immigrazionePresidente della Consulta regionaleall’emigrazione
Relazione introduttivaFelice MigonePresidente internazionaledelI’Associazione Liguri nel mondo
Chiude i lavori della mattinatail Sen. Franco Danielivice Ministro per gli Affari degli Italianiall’estero
[ore 13.00] Buffetpresso i giardini della Biblioteca Berio
Palazzo Ducale Sala“Liguria Spazio aperto”
[ore 15.00]
Interventi Presidenti delle Associazionied Enti del Mondo dell’emigrazione
Direttore del Centro internazionaledi studi italiani - Università di Genova
Rappresentanti delle Sedi esteredell’Associazione Liguri nel mondo
[ore 16.00] Proiezione del documentario:”La Spezia - Ponza - Bahia Blanca”prodotto dall’Associazione Eliogabalo
[ore 17.00] Conferenza:“Giovani e cultura delle migrazioni”Stefano Monti BragadinDocente Università di Genova
[ore 18.00]
ConclusioniFelice Migone
Il programmadel Ventennale
Nella foto la prima pagina del nostro giornale alla ripresa delle pubblicazioni(n. 1/1995) - Un gruppo di Consultori e Consiglieri della nostra Associazione.
Settembre 200622
ASSOCIAZIONELIGURI
NEL MONDOONLUS - GENOVA
Presidente InternazionaleFelice Migone
[email protected] Emerito
Edward GallettiVice Presidenti Emerite
Elsa BonamicoMara CatalanoVice Presidenti
Giovanni BoitanoCarlo Birone
Segretario GeneraleGian Carlo Ponte
Segretario Generale AggiuntoFerruccio Oddera
TesoriereValerio Santagata
Consiglieri:Marina Cattaneo
Silvio CostaMarisa De Barbieri Carbone
Martino De NegriIsabella Descalzo
Gianvittorio DominiRoberto FalconeFina Franchini
Marina GrazianiMariano Martino
Alberto RoccatagliataRemo Terranova
Francesco VignoliSono inoltre componenti
di diritto tutti i Governatoridelle Consociate all’estero
Revisori dei ContiGiuliano Bandettini - Presidente
Giancarlo GrilloEdmondo Maggiali
ProbiviriDario Casassa - Presidente
Luigi TiscorniaGiovanna Meliconi
Associazione Liguri nel MondoVia San Lorenzo, 23/9 - 16123 Genova
Tel e Fax: 010.2477614
e-mail: [email protected] web: www.ligurinelmondo.it
Quota sociale: € 60,00c/c postale n° 13963160
c/c bancario n° 4435180: Banca CARIGE,agenzia 040 - GE (ABI 6175 - CAB 1400)Modulo di iscrizione sulle pagine web
*Gens Ligustica in Orbe
Organo ufficiale dell’AssociazioneONLUS C. Fiscale 95095190104
Direttore editorialeFelice Migone
Direttore responsabileCesare Rosso
Autorizz.Tribunale di Genova n°5/95del 16 febbraio 1995
Direzione, Redazione, Amministrazionec/o Associazione Liguri nel Mondo.
Fotocomposizione e stampa: Grafica L.P.Via Pastorino, 200-202r - 16162 GenovaTel. 010.7450231 - Fax 010.7450260
e-mail: [email protected]
Anno XVI n. 3/2006
Stampato in ottobre 2006
Il simbolo dell'Associazione è stato ideato daMara Catalano Capaccio
Questo numero di “Gens Ligustica”è spedito in 43 Paesi dei 5 Continenti.
IL GRUPPO DELLA PIU’ GRANDE E DIVERTENTE “BAND” DIALETTALE LIGURE
Quelli del “Buio Pesto” per il nostro ventennale
Tra gli invitati che presenzierannoalla festa del ventennale ci saranno
i componenti del “Buio Pesto” sono lapiù grande e divertente band dialettaleligure degli ultimi 10 anni. Dal 1995 ad
oggi hanno venduto 55.000 dischi (Di-sco d’Oro alla carriera), hanno eseguito308 concerti, per un pubblico di 610.000persone e raccogliendo 254.000.000 divecchie lire per beneficenza.
I cinque album pubblicati: “Basili-co” “Paganini” “Belinlandia” “Co-lombo” e “Cosmolandia” si sono piaz-zati nei primi cinque posti della clas-sifica di vendita in Liguria degli ulti-mi 10 anni e quarti assoluti nella sto-ria della musica genovese. Il gruppoè formato da Massimo Morini (allavoce e alle tastiere) che è nel gruppodal 1986: entrato come tastierista oraè il leader ed il cantante, DavideAgeno (alla chitarra), Danilo Straulino(alla batteria), Nino Cancilla (al bas-so), Federica Saba (alla voce), GianniCasella (alla voce), Maurizio Borzone(al violino), Massimo Bosso (ai cori),il quale è anche produttore e autoredei testi. Ma lo staff dei Buio Pestoconta 45 persone, indispensabili peril successo della band. La storia deiBuio Pesto inizia nel 1983, ma nel1995 conosce una svolta importantecon la decisione di cantare in dialettogenovese.
L’Associazione “Buio Pesto ha sedein Via Cavour 21 16131 BogliascoGenova.
Questa la produzione discografica:1992 - VOGLIO UNA FIDANZATA
(Dead Line/Discomagic)1995 - BELINLANDIA
(Grigua/Discolandia)1996 - BELINLANDIA (Sony Music)1998 - COSMOLANDIA
(Grigua/Discolandia)2000 - COLOMBO
(Grigua/Discolandia)2001 - BELIN CHE VIDEO
(Videolandia/Discolandia)2001 - ZENEIZE (Grigua/Discolandia)2002 - PAGANINI (Grigua/Discolandia)2004 - BASILICO
(Grigua/Discolandia) Liguria2005 - BUIO PESTO
(Videolandia/Discolandia)2006 - PALANCHE (Grigua/Liguria)
VISITE IN SEDEUN APPUNTAMENTO CHE HA FATTO 13!
“Poetando insieme”ormai una tradizione
I VINCITORI DEL CONCORSO DI IDEE
Monte di Portofino:premio internazionale
Superato anche lo scoglio scaraman-tico del tredicesimo appuntamen-
to: “Poetando insieme”, il concorsoideato e portato avanti da Bianca Ma-ria Angelone ha avuto il suo ennesi-mo successo con la premiazione deivincitori davanti ad un pubblico che hagremito il Salone d’onore di PalazzoTursi. Tutta compresa nella sua fun-zione di “factotum”anche nel dettarei tempi della cerimonia, affiancata dal-l’ex assessore comunale GiovanniMeriana, quale supporter culturale divaglia, da Mario Menini estroversopresentatore aggiunto, e dall’attriceMaria Paola Viazzi ,voce “cesellata”del cast. Il Gruppo Sextum, in costu-mi d’epoca, ha portato la nota difolklore. Gli onori di casa sono statifatti dall’Assessore comunale alla Cul-tura Luca Borzani mentre il tocco delsentimento è stato dato dall’inizialeinno di Mameli cantato all’unisono, edel “Ma se ghe pensu” finale.
I premiati: per la sezione “Poesia atema libero” primato di Sabrina Bor-zone con “Il gioco”; piazze d’onore,nell’ordine per Maria Rosa Lancini(“Cercando”) e Renata Repetto (“Névinti né vincitori); finalisti:MarcoCarrara, Domenica Vinceti e FreddyFerri di Toronto. Sezione prosa: lavincitrice è di Lugano, Ersilia Tetta-manti (“All’improvviso una serad’estate”), piazze d’onore, nell’ordi-ne per Maria Luigia Pareto (Viaggian-do su Internet”) ed Anna Maria Cam-pello (L’abito fa il monaco”). Per il“tema dell’anno “Eleganza? Non èsolo moda.” vittoriosa Marilina Se-verino (“L’invito”); secondo e terzopremio rispettivamente per Ada Pa-vonessa (Una soave visione di don-na”) e per Thea Gambetta Raganella(“Parva Domus Libri”).
La novità di questa edizione l’og-
getto-premio, anticonvenzionalecome lo ha definito Bianca Angelo-ne: un finto libro di cartapesta di co-lore rosso per i primi, blu per gli altriIn oro, sulla copertina, scritti i nomidei premiati, sotto il titolo della loroopera ed il premio ottenuto; a pié dicopertina la scritta Poetando insieme– 2006 – 13° edizione. Uno stratodorato anche per le parti esterne del-le finte pagine, il tutto opera dei ra-gazzi di “Semplice Mente “ iniziati atale arte da Danilo Martini.
FIORI D’ARANCIOSabato 15 luglio nella Chiesa Parroc-
chiale di S.Ambrogio di Zoagli sono sta-te benedette le nozze del nostro Consi-gliere Francesco Vignoli con MartaBoselli. Felicitazioni di rito, del nostroGiornale, in rappresentanza dei Liguri nelmondo, alle Famiglie ed al loro nuovo “nu-cleo” che ci rappresenterà a Milano doveha stabilito la propria residenza.
Venerdì 22 settembre ricevuto dalpresidente Migone e dal consigliereDe Negri ci ha fatto visita, in Sede,Mario Eugenio Giusto, figlio delcompianto presidente dell’ AsociacionLigure de Mutuo Socorros di BuenosAires alla Boca Egli era accompagna-to dalla consorte, Mirta Villella e dalcugino Franco Martini, di Varazze,nostro socio; era pure presente il no-stro direttore Cesare Rosso. Sono tra-scorse due ore di cordiale colloquiolegate, oltre al ricordo dello scompar-so Presidente ai programmi da Luitracciati e che dovranno essere porta-ti avanti per la ultracentenaria Asso-ciazione bonearense, isola di geno-vesità di massima importanza nel-l’America del Sud.
Il Rotary Club Genova e GolfoParadiso ha comunicato i nomidei vincitori del Concorso inter-nazionale di idee “Monte di Por-tofino” al quale hanno partecipa-to, con l’impegno di ben 119 per-sone, 15 Gruppi italiani.Il 1° pre-mio (importo: 15mila euro) è sta-to assegnato al Gruppo coordina-to dall’arch. G.P. Buffoni e com-posto dai seguenti professionisti:geom. C. Giuliano, ing. G. Minet-ti, agronomo F. Neonato, arch. Ni-coletta Piersantelli, arch. A. Pi-sacane, geologo R. Rosato, arch.Rosanna Rovegno, arch. StefaniaTorre,dott.in Scienze faunisticheFaia Jane Aplington.. Il secondopremio con diritto di menzione èstato attribuito al Gruppo coor-
dinato dall’arch. Bruno Repettoe composto da: architetti M. Cec-caroni, G. Ferrando, G.P. Rava eM. Curreri, ing. C. Capiello e R.Costa, geol. P. Maifredi, dott. inScienze Forestali U. Bruschini edagron. G. Errera. Terzo premio,con diritto di menzione, al grup-po coordinato dall. M. Olivari ecomposto da: geol. A.Crevasco,ing. Paola Provetto, dott. Scien-ze Naturalistiche Raffaella Spi-netta, arch. Elisa Nosengo, A.Maria Olivieri, Stefania Panza-rotto, Paola Grazi, sigg. P. Nosen-go, Laura Pesce, Sara Sanetti.Dopo la premiazione tutti gli ela-borati sono stati esposti a Camo-gli presso il Castello della Dra-gonara.
Settembre 2006 33Consulta:profilidei nuovimembri
Proseguiamo la pubblicazionedi un succinto profilo, conrelativa foto, dei membridella Consulta perl’Emigrazione considerando undovere farli conoscere almondo dei nostri emigrati peril lavoro che essi svolgono.Ragioni di spazio, purtroppo ciobbligano a più puntate per lequali osserveremo comunquel’ordine alfabetico.
12- Fontana Marco, nato nel 1955a Chiavari e doppio cittadino (madreperuviana), membro dal 2003. For-mazione scolastica e professionale inLiguria dalle elementari all’Universi-tà e quale imprenditore commercialeed industriale è iscritto alla Cameradi Commercio di Genova dal 1977.Buon conoscitore di non poche lingue,fa parte di vari enti, commissioni eagenzie binazionali o plurinazionalicon incarichi di elevato prestigio.Coniugato con due figli.
NEL CORSO DELLA CONFERENZA TENUTASI AL DUCALE, APERTA DAL PRESIDENTE BURLANDO
Immigrazione: una legge quadro regionaleL’assessore Vesco ne ha spiegato l’importanzaPresenti i Ministri Amato e Ferrero e per la Commissione Europea il vice Presidente Frattini
Il 19 settembre è improvvisamentescomparso il professor Fausto
Cuocolo, figura insigne del mondo ac-cademico genovese ma soprattutto, eprima di tutto, uomo delle istituzioni.Così lo ha commemorato il Presiden-te del Consiglio regionale Ronzitti.
“Lo ricordiamo in quest’aula che Loha visto protagonista della vita politi-ca ligure per oltre tre lustri, perché suquesti banchi il professor Cuocolo haspeso tanto del suo generoso impegno
A Palazzo Ducale il 18 set-tembre scorso si è tenuta la
Conferenza sull’immigrazione ilcui tema di base ha richiamato aGenova Franco Frattini, vicepresidente della Commissione eu-ropea e Commissario responsa-bile per il Portafoglio Giustizia,Libertà e Sicurezza ed i ministridell’Interno, Giuliano Amato edella Solidarietà Sociale PaoloFerrero.
Claudio Burlando, presidentedella Giunta Regionale, ha riven-dicato l’approvazione, in Commis-sione, della legge-quadro per l’im-migrazione sul modello del Friuli-Venezia Giulia e dell’EmiliaRomagna, preannunciando chepresto sarà portata in ConsiglioRegionale per l’approvazione. Dalcanto suo l’Assessore Enrico Vescone ha sottolineato l’importanza edha tra l’altro spiegato che la leggeavrà una dotazione iniziale di 260mila euro. Qui di seguito un am-pio contenuto del suo intervento.
E sempre più frequente, sfogliandoun giornale o guardando la televisio-ne, vedere l’accostamento di parolequali straniero e crimine, islam e terro-rismo, immigrazione e pericolo. Ven-gono evidenziati con disinvoltura imolti episodi di disagio che sfociano
Il 7 agosto scorso l’AssessoreVesco ha commemorato le vittimedella tragedia di Marcinelle. Que-ste le sue parole:
Sono passati esattamente cin-quant’anni da quel non troppo lon-tano otto agosto 1956, una data cheè diventata un simbolo per l’Italia deldopoguerra.
Allora, infatti, nell’incendio del-la miniera di carbone del Bois duCazier, a Marcinelle, ebbe luogouna tragedia senza precedenti perla nostra emigrazione, seconda perdimensioni solo a quella diMonongah in West Virginia. 262minatori, di cui 136 italiani, resta-rono intrappolati e nessuno riuscì asopravvivere.
Oggi, nel cinquantenario di que-sto funesto avvenimento, ho ritenu-to doveroso recarmi personalmentea Marcinelle, per portare direttamen-te l’omaggio della Regione Liguriaa quei lavoratori morti in Belgio.
Moltissime, fortunatamente, sono
VITTIME 262 MINATORI DI CUI 136 ITALIANI
Cinquanta anni fa “Marcinelle”Commemorata l’immane tragedia
state da allora le conquiste dei sin-dacati e dei lavoratori sul terrenodella sicurezza nei luoghi di lavoro,ma Marcinelle deve restare per tuttiun monito indelebile perché ancoraoggi le vittime degli incidenti sul la-voro sono tante, troppe, e l’interven-to delle istituzioni, e di un Ente comela Regione, deve senza alcun dub-bio essere volto a favorire ulteriorimiglioramenti delle condizioni dilavoro e incoraggiare l’estensionedelle conquiste già ottenute ancheper chi ne e ancora escluso.
Penso soprattutto, ma non solo, aimolti extracomunitari oggi in Italia,che sono venuti nel nostro Paese conlo stesso stato d’animo con cui noisiamo andati a lavorare all’esteroanni fa, lo stesso stato d’animo concui i minatori di Marcinelle raggiun-sero il Belgio. Credo sinceramenteche ogni conquista sul terreno deidiritti rappresenti il miglior omag-gio possibile per le vittime di quellatragedia.
nella delinquenza mentre si tace suimolti altri casi di positiva integrazionee convivenza. Non sono rare, poi, lebanalizzazioni e le strumentalizzazio-ni di chi, prendendo a pretesto doloro-si fatti di cronaca, evoca una sindromeda accerchiamento e paventa una mi-naccia vicina e facile da individuare: el’altro, il diverso, l’extracomunitario.
Ad oggi, secondo i dati dell’Orga-nizzazione Internazionale per le Mi-grazioni (OIM), quasi il 3% della po-polazione mondiale vive permanente-mente al di fuori dei paesi di cui pos-siede la cittadinanza, si tratta quindidi circa 175 milioni di persone. In Ita-lia ci sono circa 3 milioni di immi-grati e la presenza nella nostra regio-ne è significativa ma non rilevantissi-ma. Le stime più recenti parlano di piùdi 70.000 presenze in tutta la Liguria,di cui, come e ovvio, più della metà siconcentra nella provincia di Genova.
Nell’ambito di questi processi assu-me importanza specifica il forte incre-mento dell’immigrazione clandestinaa cui si aggiungono gli irregolari, co-loro, cioè, che permangono sul territo-rio dopo la scadenza del visto e delpermesso di soggiorno. Le politiche dicontrollo e chiusura delle frontiere nonfunzionano anche perché si scontranocon una domanda strutturale di mano-dopera da parte del sistema economi-co occidentale e il processo di clande-stinizzazione del flusso migratorio sisovrappone e si compenetra con unacondizione di marginalita economica.Le leggi sull’immigrazione italiane at-tualmente sono basate su un sistema dipermessi contingenti e temporanei e,di conseguenza, il risultato che conse-guono è una vasta produzione di ille-galità, o meglio, di un’illegalità istitu-zionalizzata. In pratica l’immigrazio-ne irregolare alimenta l’occupazioneirregolare che a sua volta alimenta illavoro sommerso in tutti i paesi inte-ressati dai processi.
L’attuale normativa nazionale, lacosiddetta legge Bossi-Fini ha un ap-proccio, che da una parte guarda inmodo utilitaristico al mercato del la-voro, dall’altra si concentrata quasiesclusivamente sul contenimento deiflussi. Viene dunque privilegiata l’im-migrazione di breve periodo e vienescoraggiato il radicamento. Ma cosìfacendo si subisce il fenomeno rinun-
ciando di fatto ad una qualsiasi pro-grammazione politica. La combina-zione della Bossi-Fini con la Legge30 sul mercato del lavoro provoca poiun circuito perverso che, in pratica,finisce per far dipendere l’opportuni-tà di rimanere in Italia dal grado d’ac-quiescenza che l’immigrato saprà di-mostrare nei confronti del datore dilavoro e tutto ciò ha effetti gravissimisulla condizione di tutti i lavoratori,italiani e stranieri, perché rappresentaun’erosione di diritti e può provocareun effetto a cascata capace di metterein discussione secoli di conquiste so-ciali.
Chi ha deciso di vivere nel nostroPaese ha deciso anche di aderire alleregole che la comunita si è data ed ègiusto dunque che possa conoscere
queste regole. Ciò ha portato il mioAssessorato alla realizzazione diun’edizione multilingue della primaparte della Costituzione nella convin-zione che la traduzione, abbattendol’ostacolo linguistico, possa favorirneuna diffusa comprensione e conoscen-za promuovendo quindi la condivisio-ne dei valori su cui si fonda la nostrasocietà. Ovviamente processi di taleconsistenza e proporzione quale e l’im-migrazione, creano, anche in presenzadi scelte normative illuminate, situazio-ni problematiche. Da qui nasce l’ini-ziativa che ho assunto portando inGiunta un Disegno di Legge che nellospirito e nei contenuti si attiene pro-prio a quanto appena affermato.
Con questa proposta legislativa laRegione Liguria interviene, nell’am-bito delle proprie competenze, per af-frontare e disciplinare le problema-tiche che derivano dalla presenza sulsuo territorio di cittadini stranieri im-migrati, e per assicurare il pieno ri-conoscimento, oltre che dei fonda-mentali diritti della persona umana,dei diritti e degli interessi degli stra-nieri in tema di accoglienza, assisten-za, alloggio, lingua, integrazione so-ciale, formazione professionale,istruzione, tutela e sicurezza del la-voro, tutela della salute. Il Disegnodi Legge si propone di favorire unareale affermazione dei diritti socialie civili dei cittadini stranieri immi-grati, e di realizzare un’effettiva in-tegrazione dei medesimi con il tes-
RicordatoFausto Cuocolo
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13- Fortugno Santo, nato nel 1946,membro dal 2006 in rappresentanzadella FAI -Ventimiglia (FrontalieriAutonomi Intemeli), fa parte del grup-po di lavoro denominato “Transfron-talierato”. Emigrato con la famigliadalla Calabria alla Liguria e quindi nelPrincipato di Monaco (dal 1963 stalavorando nel settore chimico ed èmembro del direttivo del sindacatolocale). Scolarizzazione ed apprendi-stato in lingua francese. Coniugato econ due figli.
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Settembre 200644
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suto sociale e culturale della nostraRegione e per fare ciò muove nellaconsapevolezza che gli interventi daattuare sul territorio devono neces-sariamente riguardare piu settori -data la trasversalita della materia im-migrazione – e devono inoltre esse-re programmati ed attuati con la piuampia collaborazione e coinvolgi-mento dei soggetti e delle associa-zioni che gia operano nell’ambitodelle problematiche inerenti gli im-migrati. Tale coinvolgimento e statorealizzato gia in sede di elaborazio-ne del testo del disegno di legge, ilquale infatti rappresenta il frutto diun confronto molto intenso e profi-cuo che la Regione ha avuto con isoggetti della società civile e istitu-zionale interessati, in particolare as-sociazioni di volontariato, organizza-zioni del Terzo Settore, associazionidi immigrati, sindacati. Indispensa-bile è stato anche instaurare un rap-porto di collaborazione tra il mioDipartimento e gli altri Dipartimentiregionali coinvolti, dal momento cheil DDL abbraccia molteplici aspetti.L’impianto del disegno di legge ruo-ta intorno ad una programmazioneregionale triennale, che ha lo scopodi definire gli indirizzi relativi agliinterventi idonei a perseguire gliobiettivi della legge, e che costitui-sce punto di riferimento per la pro-grammazione regionale nei singolisettori: sanità, servizi sociali, politi-che abitative, lavoro, istruzione e for-mazione, nonché per le strategie ditutti gli Enti locali. Il progetto di que-sto Piano triennale viene predispo-sto sulla base di una proposta formu-lata dalla Consulta Regionale per1’Immigrazione, in cui sono rappre-sentati tutti i principali soggetti edenti operanti nel campo dell’immi-grazione. Punto di forza di questaConsulta sarà la presenza degli im-migrati che saranno scelti diretta-mente dalle Comunita presenti inLiguria.
Gli obiettivi del Disegno di Leggepossono essere sintetizzati nei seguen-ti punti:
• Favorire i1 dialogo interculturalee il reciproco riconoscimento e la va-lorizzazione delle identita culturali,religiose e linguistiche. Importante aquesto proposito la figura del media-tore culturale, che ha il compito difavorire l’integrazione degli immigratie l’esercizio da parte degli stessi deiloro diritti.
• Favorire l’informazione e la con-sapevolezza, negli immigrati, dei lorodiritti e dei loro doveri, attuare percor-si di formazione alla cittadinanza, non-ché promuovere la partecipazione de-gli immigrati alla vita pubblica locale,anche favorendo l’estensione del dirit-to di voto a quelli regolarmente sog-giornanti e residenti in Liguria. Nonmancano a questo proposito anche in-terventi di snellimento burocratico.
• Garantire l’accoglienza anche tra-mite adeguate soluzioni abitative. Unaltro problema introdotto dal regola-mento attuativo della Bossi-Fini è in-fatti che, per i ricongiungimentifamigliari, si impone di certificare
l’idoneità dell’alloggio del lavorato-re straniero secondo i parametri del-l’edilizia residenziale pubblica, chevariano da Regione a Regione,configurando una situazione nonomogenea oltre che apertamentediscriminatoria.
• Garantire pari opportunità di ac-cesso ai servizi previsti dalla nor-mativa vigente: servizi sociali, sa-nitari, scolastici, di formazione pro-fessionale e di inserimento lavora-tivo. In particolare, in materia diassistenza sanitaria, il Disegno diLegge, oltre a ribadire la norma sta-tale relativa alla necessità di garan-tire a tutti gli immigrati, irregolaricompresi, le cure urgenti ed essen-ziali, si preoccupa di definire cosasi deve intendere per tali cure, al finedi impedire interpretazionirestrittive che avrebbero un effettolesivo del diritto alla salute del cit-tadino straniero immigrato. In ma-teria scolastica si punta sulla neces-sità di formare e preparare innanzi-tutto il personale, docente e nondocente, nonché di sostenere proget-ti di educazione interculturale: bi-blioteche scolastiche interculturali,mediatori linguistico-culturali, non-ché ogni attività che possa favorirela reciproca conoscenza delle linguee delle culture. In materia di forma-zione professionale e di inserimen-to lavorativo, si afferma il dirittodegli immigrati a pari opportunitàrispetto ai cittadini italiani, il soste-gno in percorsi formativi diretti al-l’acquisizione delle specifiche com-petenze necessarie all’inserimento
lavorativo, e l’impegno della Regio-ne ad operare per il riconoscimentoe la valorizzazione delle esperienzeacquisite nei Paesi di origine.
Si tratta quindi di un disegno dilegge che, al di la di affermazionidi principio, si sforza di interveni-re in modo coordinato in tutti i set-tori interessati dalla presenza de-gli immigrati, consapevole che unavera politica di integrazione nonpuò non occuparsi delle problema-tiche relative all’alloggio e al la-voro, nonché dell’assistenza sani-taria, dei servizi sociali, dell’istru-zione ecc., servizi che fra l’altro de-vono essere assicurati a tutti i com-ponenti della famiglia straniera.Solo in questo modo il nucleo fa-miliare straniero cresce e si svilup-pa in un contesto di effettiva inte-grazione, in un ambiente socio-cul-turale che lo accetta e lo percepiscecome risorsa e non come problema.Questa legge, che raggiunge il pri-mo importante risultato di andare acolmare un desolante vuoto legisla-tivo, rappresenta, pur all’internodelle costrizioni al momento impo-ste dalla legislazione nazionale vi-gente, un riferimento quadro chedovrà aprire la strada a successivimomenti di regolamentazione degliambiti specifici tracciando una lineaguida da seguire nel merito e nelmetodo, attraverso percorsi di attua-zione costruiti con un dialogo con-tinuo con i soggetti coinvolti e at-traverso momenti importanti di con-fronto che sono comunque in partegià indicati nella norma.
PROFILI DEI NUOVI CONSULTORI
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15 - Gallo Vittorio, membro dal 2000, co-niugato e con due figli, è nato nel 1961 aGenova, ove ha conseguito la laurea in filo-sofia nel 1988, anno in cui è stato assunto dalComune di Genova e destinato all’Ufficiostranieri e nomadi e quindi, con responsabili-tà importanti anche all’asilo notturno del“Massoero”. Attualmente il dr. Vittorio Gal-lo è responsabile della U.O.C.S.T. (Unità ope-rativa cittadini senza territorio) e dell’areaadulti della Direzione Servizi alle Persone.
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16 - Gerbi Maria Cristina (Mariella), mem-bro dal 2000 sposata con un figlio, è nata dagenitori liguri nel 1951 in Argentina dove hafrequentato le scuole sino alla università. Colàfu co-fondatrice del “Gruppo Jovanil italo-ar-gentino” di Buenos Ayres ove nel 1974 parte-cipò alla prima conferenza sulla emigrazione.Dal 1976, per lavoro si trasferisce in Patria aRapallo (ove è ora consigliere comunale). At-tiva in opera di volontariato lavora a Rapallonell’ente di patronato sindacale INCA (Istitu-to Nazionale Confederale Assistenza).
17 - Greco Giustina. Membro della Con-sulta sin dalla istituzione, la dr.ssa Greco,Primario emerito Azienda Sanitaria di SanMartino di Genova ha ricoperto e ricopre ca-riche di prestigio fra cui “delegata regionaleA.N.F.E. (Ass. Naz. Fam. Emigr.), DirettoreSanitario Von Pauer, VicePresidente Naz.Donne Medico (settore aggioranamento - Soc.It. Medicina Emergenza, attuale PresidenteZonta intern. Club Genova è past presidentedi altre rimarchevoli consessi.
18 - Lavezzari Carmen, membro dal 1995rappresenta i Liguri di parte dell’Australia oveabita da 47 anni con il coniuge con cui conservala parlata genovese, la quale è perfettamente com-presa anche dai due figli. Segretaria di aziendabilingue ha operato con il marito nell’industriadel ferro in proprio e fa parte di associazioni in-ternazionali, del Com. It. Es (Comitato ItalianiEstero), di Istituzioni culturali, italiane o austra-liane o internaz. raggiungendo prestigiosi successianche in importanti manifestazioni in Liguria.
19 - Maio Salvatore (da Ventimiglia - Im-peria) consultore dal 1995. Nato nel 1954, spo-sato con un figlio, dopo la formazione scola-stica in Liguria ha seguito “stages” semestralio soggiorni di lavoro e formativi in varie partidel mondo. Ricopre cariche di consiglierenell’EURES (Servizio Europeo per l’impiego)nella struttura transfrontaliera Eurazur ove rap-presenta la CISL.
Nella provincia di Imperia è attivo in asso-ciazioni per la circolazione dei lavoratori co-munitari.
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14- Galletti Edward. Membro dal-la fondazione della Consulta, l’attua-le Presidente internazionale emeritodella nostra Associazione, di cui ful’ideatore ed il primo generoso sociofondatore, è nato nel 1915. Partito daFavàle di Màlvaro, Valle Fontanabuo-na vicino a Chiavari per la guerra diAfrica, nel dopoguerra cominciò colàil commercio delle calzature fiorenti-ne divenendo importatore ed impren-ditore negli USA: risiede a SanFrancisco ed è socio della autorevo-lissima NIAF (Fondaz. NazionaleItalo-Americana). All’estero ed in Pa-tria ha riscosso successo e raccolto si-gnificativi riconoscimenti (fra l’altroè Grand’ Ufficiale della RepubblicaItaliana).
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GIÀ APPROVATA IN SEDE DI COMMISSIONE ANDRÀ ALL’ESAME DEL CONSIGLIO
Legge quadro per l’immigrazioneper favorire una giusta integrazione
America latinissima: i vincitoria Genova per i nostri 20 anniPresso la sede di Roma dell’Unione La-
tina si è tenuto il Concorso “AmericaLatinissima 2006” nell’ambito della “SestaSettimana della Lingua Italiana nel Mon-do” promossa dal Ministero degli Esteri.
Si tratta, come noto, di una delle ini-ziative di maggior prestigio promossa dal-l’Unione Latina con la collaborazione del-le regioni Abruzzo, Emilia Romagna e Li-guria. Il concorso di quest’anno è statointitolato alla memoria di Adolfo Ansaldo,il compianto funzionario della Regione Li-guria che reggeva l’Ufficio immigrazione.Nell’ambito organizzativo del Concorsola Regione Liguria è stata rappresentatadal vicepresidente della Consulta perl’Emigrazione Giorgio Mancinelli e dalsegretario della stessa Luigi BrunoDellacasa.
Il Concorso era aperto ai giovani dietà compresa tra i 18 e i 26 anni, conorigini italiane e regionali, residenti inuno dei seguenti Paesi: Argentina, Bra-sile, Cile, Perù, Paraguay, Uruguay eVenezuela.
I vincitori del concorso arriveranno il 22ottobre p.v. e usufruiranno di un viaggio-soggiorno per due settimane dove potran-no partecipare anche ad un corso di lin-gua e cultura italiana, il tutto organizzatodall’Unione Latina in sinergia con le Re-
gioni Abruzzo, Emilia Romagna e Liguriache hanno aderito all’iniziativa.
La Cerimonia di benvenuto avrà luogo aRoma presso la sede dell’Istituto Italo-Lati-no-Americano lunedì 23 ottobre alle ore11,30 alla presenza del Segretario Genera-le dell’IILA, Ambasciatore Faiola, del Segre-tario Generale dell’Unione Latina Ambascia-tore Osio, del Direttore Centrale Bertolaja edai rappresentanti delle Regioni Abruzzo,Emilia Romagna e Liguria.
I giovani che saranno ospitati dalla Re-gione Liguria e parteciperanno anche allacerimonia del ventennale della nostra as-sociazione sono i seguenti:Argentina: Merola Etcheverry MariaBrasile: Albuquerque Zappa MarcosBrasile: Noceti Cotrim LeonardoBrasile : Reis Da Silva ViniciusCile: Roncagliolo Abarca FranciscaJavieraCile: Montana Casté Daniel IgnacioParaguay: Battilana Melgarejo MarìaLeticiaPerù: Solari Valdivieso GiancarloUruguay: Bergamino Davyt MagdalenaVenezuela: Coscia SchiappacasseJohannaVenezuela: Novoa Shaindel
Settembre 2006 55PROFILI DEI NUOVI CONSULTORI
20- Mancinelli Giorgio ha opera-to nel campo sociale, nell’ente di pa-tronato della C.I.S.L. (Confederazio-ne Italiana Sindacato Lavoratori). Ildr. Mancinelli, presente alla nascitadella C.I.S.L. a Roma nel 1950 rima-se oltre 42 anni al Patronato con bril-lante carriera (fu membro del Cons.di Amministrazione, Direttore disede, e responsabile nazionale dellaformazione in Italia ed all’estero). Fufautore della costituzione della Con-sulta di cui dal 2001 ne è Vice-Presi-dente operando con la Regione, conle Associazioni dei liguri nel mondo,con il ministero degli Esteri e con ilCGIE (Consiglio Generale degli Ita-liani all’Estero).
fin dal primo delinearsi delle Regio-ni, contribuendo – Lui eminentecostituzionalista – a gettare le fonda-menta giuridiche del nostro Ente l’ela-borazione del primo Statuto nel lon-tano 1975.
Della Regione il professor Cuocoloaveva seguito crescita e sviluppo isti-tuzionale e, appassionato quanto cri-tico sostenitore della riforma costitu-zionale, aveva fatto parte della Com-missione di esperti incaricata di col-laborare per redigere, lo scorso quin-quennio, la nuova carta fondamenta-le della nostra Regione.
Impegno politico e carriera accade-mica si fondevano mirabilmente nelsuo agire rigoroso e ponderato.
Uomo di saldi principi democrati-ci sempre aperto al confronto e al dia-logo politico, Cuocolo aveva pagatola sua fedeltà alle istituzioni caden-do vittima dell’aggressione brigatistanell’Ateneo genovese dove, comedocente, presiedeva una sessioned’esami.
Un tributo doloroso, che non neaveva scalfito in alcun modo le con-vinzioni, né ridimensionato l’impe-gno, percorrendo la carriera politica equella accademica, che non venivamai per seconda nel suo cuore, eaprendosi ai ricordi di una stagionedensa di mutamenti.
Eletto nelle fila della Democrazia
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21- Migone Felice, il nostro nuovopresidente internazionale, è nato a Ge-nova il 14 gennaio 1939, vive a PieveLigure, è sposato e ha una figlia, Eli-sabetta. Conseguito il diploma di Geo-metra nel 1958, si è iscritto alla Facol-tà di Scienze politiche dell’Universitàdi Genova. e lo stesso anno ha iniziatoa lavorare; nel 1960 è stato assunto allaCIELI – Azienda Elettrica che nel 1963viene nazionalizzata e diventa ENEL,dove è rimasto fino al 2000 dopo avercompiuto 40 anni di servizio. Il suoimpegno verso le problematiche socialiè iniziato molto presto, già negli annidi studio, con vari impegni nell’asso-ciazionismo cattolico e nel mondo sin-dacale, guidando per oltre vent’anni siala Segreteria regionale che, quale com-ponente, la Segreteria nazionale dellaCISL Elettrici. Nel 1990 è stato chia-mato alla presidenza dell’ A.R.C.A. –Associazione Nazionale Culturale As-sistenziale dei Dipendenti Elettrici, ri-manendovi fino al 2000. In questo pe-riodo ha svolto attività nel campo del-l’associazionismo culturale ed assisten-ziale sia a livello nazionale che inter-nazionale. Nel 1990 è stato eletto Sin-daco del Comune di Pieve Ligure (Ge-nova), carica che ha ricoperto ininter-rottamente per tre legislature, sino al2004. Nel 1996 gli è stata conferita lalaurea honoris causa in Scienze politi-che dell’Università Internazionale Stu-di Superiori “PRO-DEO” e nel 1999 èdiventato membro dell’A.E.R.E.C.(Accademia Europea per le RelazioniEconomiche e Culturali).
22- Moimare Lorenzo, in Consul-ta dal 2006 designato dalla Regionecome esperto del lavoro e della profes-sione in cui si è formato. Nato nel 1952alla Spezia, dopo il liceo classico haseguito per quattro anni accademicicorsi in elettronica alla facoltà di inge-gneria di Pisa acquisendo solide com-petenze professionali anche in inglese.É impiegato di banca e fu eletto negliorganismi dirigenti sindacali (segreta-rio confederale della Camera del La-voro spezzina, dal 1997 al 2005).
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Cristiana nel 1972 e assessore dellaProvincia di Genova ricoprendo,nello stesso anno, anche il ruolo Pre-sidente. Alla Regione si interessapresto individuando nella nascenteistituzione lo strumento di un indi-spensabile nuovo ordinamento cheanticipava il principio di sussidia-rietà.
Della Regione Fausto Cuocolo fuConsigliere e Presidente dell’Assem-blea. E come Presidente del Consiglio,senza mai dimenticare il suo amoreper la dottrina giuridica, fonda e diri-ge la rivista del Consiglio ”QuaderniRegionali”.
Una direzione ancora in corso dopo25 anni. Un contributo di intelligenzae lucidità intellettuale che acuisce inquesto frangente il sentimento dolo-roso della perdita.
Con i suoi saggi, i suoi manuali e inumerosissimi volumi Fausto Cuoco-lo ha contribuito a formare una gene-razione di giuristi, guadagnandosi apieno titolo l’appellativo di Professo-re, nel quale – Lui eminente avvoca-to, Preside di Facoltà con incarichi diprimissimo piano anche nel mondodella Finanza – sorridendo amavaidentificarsi.
Appresa al momento la notizia del-l’uccisione nelle prime ore dello stes-so giorno del militare italiano Gior-gio Lancella di Imperia in Afghanistanil Presidente del Consiglio RegionaleRonzitti lo ha commemorato con unminuto di silenzio.
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Fausto Cuocolo: un“padre della Regione”
Il Consiglio Regionale si è attribu- ito, in questa legislatura un grosso
merito di valore documentale: quellodi aver dotato la Liguria dell’antologìadegli Stemmi dei propri Comuni, tra-mite un volume su progetto diGenovaFA, Associazione sorta nel1998 ai fini della promozione cultu-rale, ambientale e turistica di Genovae Liguria. Curatore della ricerca Pie-tro Tarallo, firmatario del volume (357pagine in carta patinata ciascuna conillustrazioni in quadricromia comple-te di indici). Casa editrice l’Erga diGenova
Presentazione, prefazione ed intro-duzione ne spiegano valore, signifi-cato ed essenza. La prima è del Presi-dente del Consiglio Regionale, Gio-vanni Ronzitti, che sottolinea il pre-gio di archivio unico e preziosissimodi queste pagine che raccolgono perla prima volta il simbolo di ogni no-stro Comune; la seconda di GiovanniMeriana, competente studioso dei va-lori della nostra terra in tutte le loroaccezioni, definisce gli stemmi qualispecchio fedele della storia di Ligu-ria; la terza, di Piero Tarallo, spiega icriteri seguiti nella concezione e nelprocedimento della ricerca, caratteriz-
STORIA, TRADIZIONI, VALORI CULTURALI, RAPPRESENTATI NELLA LORO CARATTERISTICA SINTESI
Gli stemmi dei Comuni della Liguriariuniti in una loro preziosa antologia
zati da particolare passione e grandeinteresse.
Una pagina anticipativa, peraltro,ha indicato i meriti di Regione, Pro-vince e Comuni gli Enti che hannoofferto la loro collaborazione. Ono-re al merito anche per i fotografi (Lu-ciano Rosso, Rossella Murgia, LucaZennaro, Aba Comunicazione, edErga per quelle riprese dai suoi vo-lumi). Per l’area tematica in inglesecon testi che danno all’opera il sigil-lo dell’internazionalità, la citazioneha messo in risalto la redazione diLuisa Puppo Curti. Infine è stata ri-chiamata la pazienza e la perizia po-sta da Gianni Soletta nel recuperografico e nel disegno di numerosistemmi per i quali non esisteva unoriginale cosicché gli è stato d’ob-bligo risalire ad un originale attraver-so fregi in rovina, timbri, vecchiecarte intestate, stampe d’epoca edanche da lampioni,ricorrendo pure aduna difficile interpretazione del co-lore. Se ne ha così, dalla interpreta-zione .dei diversi segni - come diceGiovanni Meriana – cui sono legatele lontane (e talvolta sofferte) origi-ni in un assieme composito che rap-presenta le prerogative culturali,
paesaggistiche, socio-ambientali, so-ciali ed economiche, in sintesi la sto-ria ed il valore dei singoli luoghi, cherappresentando l’evoluzione nel tem-po , ha portato anche aggiunte o mo-difiche dei simboli. Recente esempiodel genere (anche se risale al 1970)la decisione del Comune di Erli, inprovincia di Savona, di aggiungerenella banda azzurra al di sopra dellacroce in campo d’oro del suo stem-ma la bandiera della Comunità euro-pea. Decisione che gli valse il rico-
noscimento di “primo Comune Euro-peo della Liguria”.: Nota per Genovainvece, la delibera dell’anno 2000 conla quale tornavano ad essere raddriz-zate le code dei due grifi che nel 1815i Savoia avevano volute tra le gambe.Altre “curiosità” emerse, quelle relati-ve ai Comuni di Cesio (IM) che atten-de ancora il decreto ufficiale, di Baiardo(IM) che aspetta tuttora il riconosci-mento della Corte dei Conti; di Nasino(SV) e Vessalico (IM) che attualmenterisultano ancora privi di stemma.
Resta da dire, per completezza d’in-formazione, che ad ogni Comune ol-tre allo spazio centrale per lo stem-ma, con relativa e dettagliata spiega-zione e traduzione in inglese, è statodedicato congruo spazio titolato “Unpoco di storia” nonché un indicazio-ne di tipo cartografico della posizio-ne geografica, seguita dalle note rela-tive a superficie, popolazione, relati-vo Patrono, giorno di mercato, even-tuale gemellaggio con altre città, ita-liane od estere, indirizzo e numeri ditelefono sia della Sede comunale chedi quella di riferimento turistico, conuna o più fotografie di richiamo. Unvero e proprio segno di lavoro preci-so ed accurato.
Omaggioal Capodello Stato
Erre Elle, il periodico del Consiglio Re-gionale ha dedicato il suo numero 2
dell’anno corrente al Capo dello Stato ve-nuto ad inaugurare a Genova la mostra,a Palazzo Ducale, della Rinascita del Par-lamento dalla Liberazione alla Costituzio-ne”. Mostra voluta da Giorgio Napolitanoquando era Presidente della Fondazionedella Camera dei Deputati. Un evento stra-ordinario per il Capoluogo ligure, e per laRegione, la riproposizione della Rassegnache è coincisa con una delle primissimevisite ufficiali in Italia del Presidente dellaRepubblica, dopo la sua nomina. Nella fotola copertina di Erre Elle con l’effigie delCapo dello Stato che saluta a Genova icittadini che lo applaudono.
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Questo il nuovo Parlamento de ACompagna per il biennio San
Zorzo 2006-2008: Alessandro Casa-reto (Console generale alla Presiden-za); Franco Bampi e Maria TerrileVietz (Vice Presidenti); Alberto Ris-so (Gran Cancelliere); Ezio Baglini eMario Daccà (vIce Gran Cancellieri);Milena Medicina (Tesoriere); Corin-na Bellone, Cesare Bruzzone, Giovan-ni Mazzarello, Franco Salvadori (Con-soli).
Questi gli altri Consultori: G.B.Barbieri, Mauro Becchi, Eugenio Bol-leri, Pietro Bordo, Maria Rosa Bruz-
A Compagna: il nuovoParlamento San Zorzo
zone, Vittoria Carbone di Benedetto,Carla Casanova, Daniele Caviglia,Simone Chianese, Gregorio DellaRupe, Giovanni Di Benedetto, Mau-ro Ferrando, Paolo Giacomone Piana,Emanuele Guastavino, Michele Ispo-damia, Giacomo Lenuzza, Nini Mu-zio Donaver, G.B. Oneto, Adriana Pa-rodi, Elena Pongiglione, A.GiuseppeRemedi, Antonio Ruggiero, ClaudioSenzioni.Probiviri: Calamari Franco,Enrico Carbone, Fabio Saccomanno.Sindaci: Benedetto Capogna, GiorgioDonaver, Emanuele Macchiavello,Giandomenico Quadrone.
All’insegna dello slogan “ A Genova il mare è diventato più
grande” il 5 settembre scorso è sta-to presentato al Palazzo dell’Infor-mazione di Milano il 46° SaloneNautico, in programma dal 7 al 15ottobre, alla Fiera Internazionale diGenova. Queste le cifre e le notesalienti per il grande appuntamentoannuale genovese: 1650 gli esposi-tori e 2330 barche in mostra, 400
PIU’ CHE RADDOPPIATO LO SPECCHIO ACQUEO - 1.650 ESPOSITORI E 2.330 BARCHE ESPOSTE
A Genova con il 46° Salone Nauticoil mare è ora diventato più grande
delle quale situate nella nuova Ma-rina; inoltre quasi 500 espositori nelsettore “accessori”. Le percentualidi incremento: 15% le imbarcazioniesposte, 7% gli Espositori con la sot-tolineatura del 36% in più per le pre-senze straniere Preventivati novegiorni di incontri di affari, di incon-tri, di novità e di sport con la parte-cipazione di autorevoli esperti edopinionisti. Le opere marittime del-
la nuova Marina sono state realiz-zate dall’Autorità Portuale di Geno-va con un finanziamento di quasi 40milioni di euro del Ministero delleInfrastrutture e Trasporti mentre ul-teriori interventi sono stati realizza-ti da Fiera di Genova spa., per unimporto di 5,6 milioni di euro. Lospecchio acqueo generale è passatoda 40 mila metri quadri a 100 milagrazie ai nuovi 60 mila; spazio che
affiancato da un nuovo piazale di 12mila 500 mq.ha portato il quartierefieristico genovese –hanno sottoline-ato i suoi amministratori nella pre-sentazione ufficiale- ad essere l’uni-co al mondo in grado di offrire sen-za soluzioni di continuità ampi spa-zi all’interno dei padiglioni, in ac-qua ed all’aperto, come quelli agrande respiro offerti dalla tenso-struttura affacciata alla Marina.
OTTENUTO IL PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO
“Patrimonio dell’umanità”anche i Palazzi dei Rolli
In tema di eventi di grande richia- mo nel nostro n° 2 del 2004, a pag.
23, titolavamo “I Palazzi genovesi deiRolli un patrimonio dell’umanità”.Secoli addietro essi erano stati utiliz-zati dalla Repubblica genovese comesedi ospitali ad altissimo livello. Lacittà, abbellendosi nel suo patrimonioper ben figurare nell’anno 2004 chela vedeva Capitale europea della Cul-tura, li aveva restaurati e messi in
mostra facendone un “biglietto davisita” di tutto riguardo. Il titolo qua-lificante, allora pubblicato, si è ora tra-mutato in realtà in quanto dal 13 lu-glio i Palazzi dei Rolli ed il sistemadelle Strade Nuove hanno ottenuto ilprestigioso riconoscimento interna-zionale entrando a far parte del Patri-monio dell’Umanità UNESCO e Ge-nova si attesta ulteriormente tra leprincipali città d’arte italiane.
LA FONDAZIONE HA ILLUSTRATO ATTIVITA’ E PROSSIME INIZIATIVE
A “Casa America”fervore di lavoroe di programmi
I “TESTAIEU” DI COGORNO IN OLANDA A PAG. 23
Martedì 12 settembre la Fondazio-ne Casa America, nella sua
sede, Villa Rosazza a Genova, ha pre-sentato le ricerche, i libri e le attivitàin corso e previste per il prossimo fu-turo. Erano presenti per i Liguri nelMondo le consigliere Marina Cattaneoe Isabella Descalzo.
Il presidente Roberto Speciale haaperto l’incontro salutando e ringra-ziando i partecipanti, fra i quali il con-sole del Perù, il sindaco di Chiavari,l’assessore Castellani della Provinciadi Genova, il preside della Facoltà dilingue dell’Università di Genova, edha quindi ripercorso brevemente i pri-mi anni della Fondazione: Casa Ame-rica è nata nel 2000 come centro didiffusione di idee e distribuzione diprodotti culturali, ma negli ultimi tem-pi ha ampliato la sua attività divenen-do a sua volta anche centro di produ-zione culturale (ricerca e attività edi-toriale).
Nel corso della riunione, sono statipresentati gli atti del convegno Il Ri-
sorgimento ita-liano in AmericaLatina, svoltosinel novembre2005.
Fra le iniziati-ve in corso di at-tuazione: un in-contro con i par-lamentari elettiin America me-ridionale e conil vice ministrodegli Affari esteri sen. Franco Da-nieli; la premiazione dei vincitoridel concorso Importancia històricadel primer viaje colombino, organiz-zato da Unione Latina, AccademiaDominicana de la Historia e Fonda-zione Casa America; un incontrocon il sottosegretario di Stato agliAffari esteri on. Donato Di Santo suL’America Latina oggi; il lancio delconcorso riservato a cittadini di ori-gine latinoamericana residenti inLiguria Sguardi latinoamericani suGenova e la Liguria; un convegnointernazionale su Il commercio equoe solidale in America latina.
In occasione delle celebrazioni peril cinquecentesimo anniversario dellamorte di Cristoforo Colombo, saran-no inaugurate a Fondazione CasaAmerica (Villa Rosazza) le seguentimostre:
Le quindici terrecotte realizzatedall’artista Umberto Piombino che illu-strano l’impresa di Cristoforo Colom-bo attraverso alcuni momenti fondamen-tali della vita del Navigatore: dalla na-scita, al concepimento dell’idea di unanuova via per le Indie, all’incontro coni Reali di Spagna, fino all’approvazio-ne dell’impresa (mostra organizzata incollaborazione con ERG SpA).
I quaranta pannelli con il conte-sto storico e le imprese del Navigato-re (Comitato Nazionale per le Cele-
brazioni di Cristoforo Colombo, Fon-dazione regionale Cristoforo Colom-bo, Regione Liguria).
Le 45 fotografie di Giuliana Tra-verso dedicate al Cristoforo Colom-bo quotidiano, della strada, delle ve-trine, dei manifesti in una visionespesso un po’ kitsch e consumista.
Storia a fumetti La sfida di Co-lombo, oltre l’Oceano con settanta-sette tavole a colori realizzate dal notodisegnatore Renzo Calegari con laconsulenza storica della professores-sa Gabriella Airaldi. La pubblicazio-ne si incentra su una mappa dei quat-tro viaggi del Navigatore e una suabreve biografia e numerose foto.
* Il Dizionario storico biograficodei Liguri in America Latina – DaColombo a tutto il Novecento con piùdi 2.100 biografie dei Liguri che, emi-grati o presenti in America Latina perperiodi prolungati, hanno lasciato unasignificativa memoria nel continentelatino-americano dall’età della “sco-perta” a tutto il Novecento.
La ricerca evidenzia non solo i nomigià noti da Colombo a Belgrano aGaribaldi, ma anche una ricca galle-ria di artisti, scienziati, marinai, esplo-ratori, imprenditori, uomini politici,ecc., che hanno ricevuto molto daquella terra, ma che hanno anche con-tribuito al suo progresso e alla sua ric-chezza.
IL LUNAIOIN OMAGGIO
Dieci anni di “Lunaio Zeneize” nell’an-no del Ventennale della nostra Associa-zione. Un omaggio significativo (in que-sto numero con le pagine 7-8-17-18) chel’Editore Valenti spontaneamente edisinteressatamente ha iniziato a farcidal 1996 concedendone la riproduzio-ne quale inserto per i nostri lettori. Unmodo cortese, il Suo, per aiutarci arinverdire e tener vive tradizioni liguri ,genovesi in particolare, per mezzo diproverbi, ricette, consigli per la casa, fo-tografie d’epoca che se riportano in-dietro nel tempo non fanno regredire masottolineano il progresso avvenuto, tut-t’al più inducendo a considerazioni sucerti modi di dar forma al modernismo.Ancora una volta un dovuto e sentito“Grazie” per questo compagno che nonha eguali, in un cammino comune.
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San Salvatore di Cogorno e tuttala Liguria hanno pianto, nel lu-
glio scorso la scomparsa, ad 86 anni,di Don Nando Negri, il fondatore delVillaggio del Ragazzo. Le solenniesequie del “prete santo”, l’appella-tivo che si era conquistato dal cuoredelle genti, si sono svolte nella Cat-tedrale di Chiavari letteralmente gre-mita di fedeli. Don Nando nell’otto-bre del 1946, nell’immediato dopo-guerra mondiale, aveva fondato Il“Villaggio del Ragazzo”, opera de-stinata a diventare presto grandecome punto di riferimento qualescuola e centro di formazione pro-fessionale, centro di recupero permalati, tossicodipendenti, handicap-pati. Un’opera religiosa intrapresarecitando anche un ruolo politicoimportante per la creazione di “forzalavoro” nel Tigullio. Le tappe dellaSua missione: a Lavagna un primocentro di accoglienza per fanciulli, aVilla Parma, offrendo ai giovani pa-sto ed alloggio ed avviando in se-
Certi addii sono solo degli arriveder-ci. Dopo quasi sei settimane di corsi,di chiacchiere, di amicizie, salutarsi èdoloroso. Soprattutto quando a sepa-rare sono migliaia di chilometri, ocea-ni e continenti diversi. Ma, di anno inanno, al Centro Internazionale di Stu-di Italiani, scuola estiva dell’Universi-tà di Genova destinata a studenti estudiosi stranieri desiderosi di impa-rare la lingua e la cultura del Belpaese,succede di ritrovarsi. Non pochi sonoinfatti gli affezionati ai corsi: c’è chi siripresenta puntualmente ogni estate,da tempo. E c’è chi torna, magari dopoun decennio, richiamato dalla bellez-za di Santa Margherita e dal deside-rio di rinfrescare il proprio italiano.
A “Santa” sono rappresentati tutti icontinenti: studenti dagli Stati Uniticosì come da tutta l’America Latina,dalla caucasica Georgia fino alla lon-tanissima Australia, dall’Africa (que-st’anno: Costa d’Avorio e Libia) finoall’Europa intera, dalla PenisolaIberica fino agli Urali. Come sempre, ipiù rappresentati sono argentini ecileni, i quali recano, già dai loro co-gnomi, il legame con la terra ligure.
Il mio approccio al CISI è stato len-to e continuativo. Ne ho frequentato,da studente universitario, i convegnie le giornate di studio, ricchi appunta-menti culturali nelle estati del Levan-te genovese. Poi, l’anno scorso, hoaccettato con un certo timore l’incari-co di insegnare Storia e tradizioniliguri, corso scomparso ormai da di-versi anni dall’offerta formativa delCentro Internazionale. Due erano imotivi della mia preoccupazione: dauna parte, mi chiedevo come sareb-be stata accolta dai corsisti questa“novità”; dall’altra, a quale tipo di pub-blico poteva essere rivolto un insegna-mento così specifico e legato al terri-torio. Le mie valutazioni, tuttavia (e,concedetemelo: fortunatamente!) nonavevano tenuto conto di un elementofondamentale: cioè, che la maggiorparte dei partecipanti ha origini liguri.Sono rimasto stupito dalla curiosità,dalla passione con la quale gli studentiascoltavano le vicende della Genovamedievale o di Andrea Doria, si lascia-vano coinvolgere dai trallalleri e dallamusica dei nostri cantautori. Sembradavvero che molti dei corsisti sianomossi da un’autentica brama di ritro-vare le proprie radici, di scovare quelfilo solo apparentemente interrotto cheli lega al loro passato e alla nostra re-gione.
FEDERICO ANGHELÉDocente di Storia e tradizioni liguri
DETTO DA UN DOCENTE
...LA BRAMADI TORNAREALLE RADICI
SI E’ SVOLTA A SETTEMBRE, A SANTA MARGHERITA LIGURE LA 48ª EDIZIONE
I Corsi Internazionali di Studi Italianimotivo per conoscere le proprie “radici”La metà degli iscritti risultano discendenti di nostri emigranti
SI E’ SPENTO A 86 ANNI
ADDIODON NANDO,PRETE SANTO
guito la formazione professionale.Un altro Centro fu poi aperto aChiavari, nell’edificio delle SuoreGiannelline. Poi un altro vero e pro-prio Centro Professionale sorse nelChiavarese, a Sampierdicanne:ilCentro Agricolo con corsi diagicoltura per i ragazzi e corsi di cu-cito e maglieria per le ragazze. Ilnumero degli iscritti era in continuoaumento per cui nel 1960 fu costru-ito a San Salvatore di Cogorno, dovetrovarono sede le scuole elementarie medie, il Centro di formazione pro-fessionale. L’Opera Diocesana Vil-laggio del Ragazzo,che Don Nandovolle intitolare alla Madonna deibambini, assunse così una dimen-sione che andava oltre le previsio-ni. Furono infatti aperte nuove strut-ture a Chiavari con l’acquisto del-l’ex monastero della Visitazione, tra-sformato in Centro socio-sanitariopolifunzionale e fu fondato il Cen-tro Benedetto Acquarone, che ospi-tò ragazzi a rischio di disagiosociale,disabili ed anziani. Il Cen-tro di Sampierdicanne fu trasforma-to in comunità riabilitativa, per tos-sicodipendenti, mentre l’OperaDiocesana avviò un Centro di riabi-litazione per anziani e disabili aCastiglione Chiavarese . Attualmen-te l’opera è diventata imponentecontando 230 dipendenti, oltre adun centinaio di consulenti ed altret-tanti volontari.
Si è svolta a Santa Margherita ligu-re tra la fine di agosto e la fine di
settembre la quarantottesima edizio-ne dei corsi organizzati dal Centro in-ternazionale di studi italiani dell’Uni-versità di Genova. La lectio magistra-lis inaugurale è stata svolta da OscarGiannino; quella finale da EmanueleMacaluso. Il professor Dino Cofran-cesco, direttore dei corsi, ha rispostoalle nostre domande:
- Professor Cofrancesco, in cosaconsistono i corsi?
“Non si tratta di lezioni di italianoma di una full immersion nella cultu-ra italiana studiata per ottanta giova-ni che arrivano da tutto il mondo se-lezionati sulla base della loro prove-nienza universitaria le lauree ammes-se sono quelle umanistiche: Lettere eFilosofia, Giurisprudenza, Economia,Scienze politiche”.
- Sono state assegnate borse di stu-dio?
“Una quarantina di studentiusufruisce, come ogni anno, di unaborsa di studio finanziata dalla Regio-ne Liguria e risevata ai discendentidegli emigranti liguri: l’Associazioneliguri nel mondo segnala alcuni nomidi ragazzi e ragazze meritevoli. Tuttigli anni arriva al Centro circa un cen-tinaio di domande di iscrizione”.
- I Paesi di provenienza degli stu-denti?
“All’edizione appena conclusa han-no partecipato allievi provenienti so-prattutto dall’America latina; mac’erano anche un libico e un ragazzodella Repubblica Centrafricana, e poistatunitensi e australiani. I partecipantisono stati divisi come di consueto inquattro gruppi in base alla loro cono-scenza dell’italiano”.
- Cosa si studia al Centro interna-zionale?
“In questa scuola, unica in Italianel suo genere, si studia la cultura ita-liana in tutte le sue espressioni: il ci-nema, il teatro, la politica, l’econo-mia, il diritto e le istituzioni, la lette-ratura, la canzone. Tutti gli anni vie-ne organizzato un convegno di duegiorni su un tema diverso: quest’an-no si è parlato della storia del varietàitaliano, mentre nelle edizioni prece-denti è stato affrontato il tema delviaggio, la canzone italiana tra cul-tura, società e costume, la canzone
ai tempi di Bixio e Danzi, le canzonidi De André e dei cantautori genove-si. Nel fine-settimana sono state or-ganizzate gite in Liguria e in città vi-cine (Lucca, Parma, Pisa, Torino)”.
- Un’anticipazione sui corsi dell’an-no prossimo?
“Il prossimo anno si studierà la storiadel varietà televisivo con Renzo Arbore”.
- A chi sono stati assegnati i con-sueti premi promossi dal Centro?
“Quest’anno il premio Mazzini èstato assegnato al professor Giusep-pe Talamo, presidente dell’Istituto perla storia del Risorgimento italiano,mentre il premio Berlin è andato aLord Ralph Darendorf”.ALESSANDRA DE GREGORIO
ArgentinaLaura AbelBlamca OlivaNatalia PizzornoMaria Paula RipaLeticia RondinelliNaria Siele MigliaroMaria Laura ZeballosMatilde AvanzinoAndrea BonorinoMaria Eugenia LanzaRafael Vaini
AustraliaTanya GinoPoni Poselli
CileAndres BuschiazzoGiorgio CuneoMaria Teresa MainoEnzo GaggeroClaudia MaggioloPatricia PeragalloCamilla RolleriPaola Aveggio
Silvio CuneoEnrico Peragallo
FranciaMarie Pavone
PerùSusanna Borasino
Stati UnitiAdrian Bellando
UruguayClara Monciotti Vigorelli
Santa Margherita Ligure - Alla fine dei corsi 2006, gioiosa riunione di gruppo tra borsisti, docenti e dirigenti del Corso.
I nostri “borsisti”
Il prof. Dino Cofrancesco direttore deiCorsi Estivi Internazionali.
Il momento dell’inaugurazione: il saluto iniziale espresso dal nostro Presiden-te Internazionale Felice Migone.
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CordobaL’Asociacion Ligure Mediterra-
nea Argentina (A.l.m.a.) ha comme-morato l’indimenticabile suo presi-dente cavalier ufficiale Ubaldo Mas-sa, mancato nei mesi scorsi. Nutritapoi l’attività associativa del primosemestre di quest’anno: hanno avu-to particolare interesse e seguito ivari incontri messi a calendario einiziati con una conferenza del pro-fessor Luigi Vallebona. Il tema de-gli stessi incontri si è incentrato suisapori della cucina italiana e prin-cipalmente sulle specialità di Rec-co. Per l’incontro dedicato al turi-smo in Italia è stato illustrato Por-tofino con le sue bellezze naturali edall’eccezionale richiamo di visita-tori. Una giornata è stata inoltre de-dicata ai proverbi genovesi. Nonsolo, poi, località di mare in quantol’attenzione si è spostata anche suVarese Ligure, nell’entroterra levan-tino, laureatosi il paese più ecolo-gico d’Europa.
RosarioIl monumento equestre al generale
Manuel Belgrano, donato dai ligurialla città di Rosario nel 1927, copiagemella della statua che si trova inpiazza Tommaseo a Genova, è statorimosso dal suo piedistallo. L’ammi-nistrazione civica ha preso questa de-cisione dopo aver constatato la neces-sità di un restauro contro la corrosio-ne avvenuta nel tempo.
L’avvenimento è stato oggetto diarticoli sui maggiori giornali cittadinie ampiamente commentato. Il nostrosocio Silvio Vaccarezza, nel darcenecomunicazione, si domanda se il mo-numento di Genova è ancora in buo-ne condizioni, avrà subito la stessarevisione e controllo considerato cheil suo gemello a settantotto anni dallasua installazione ha richiesto il rifaci-mento della propria struttura in accia-io inossidabile.
Cambio della guardia al Centroligure di Rosario. Il presidente UgoSanguineti ha rinunciato al manda-to e il consiglio ha designato nellasignora Amelia Ronco, nella sua ve-ste di primo consigliere, ad assume-re la presidenza a partire dal 9 ago-sto. Alla neo incaricata i nostri mi-gliori auguri per l’attività che è sta-ta chiamata a svolgere con maggio-ri responsabilità.
Ci scrive Martha Lopez, innamorata
dell’Italia, e in particolare della Ligu-ria e di Genova, pregandoci di inviarlenotizie e l’indirizzo del nostro sito in-ternet (www.ligurinelmondo.it) perpoter approfondire meglio la cono-scenza della nostra regione e del suocapoluogo. Questo perché desideradocumentarsi in vista di un viaggioche spera un giorno di poter fare (intempi economici più favorevoli) perconoscere dal vivo le nostre bellezzee le tradizioni di cui sente parlare. Let-tere del genere ovviamente ci fannopiacere e meritano l’auspicio di coro-nare quel sogno che per ora pare proi-bito.
ARGENTINABuenos Aires
Union GenovesaMadonnade La Guardia
Italo Garibaldi, puntualmente e det-tagliatamente, come suo costume, ciha dato per tempo il programma deifesteggiamenti per la festa patronaledella sua ( e di Alejandro Rossi e MinoB. Trabucco, che con lui firmano icomunicati) “Union Genovesa Ma-donna de La Guardia”. Festeggiamen-ti svoltisi il 3 settembre al Santuariodi Bernal, apertisi alle 8,30 con la S.Messa per i pellegrini, seguita alle9,30 da quella per le Autorità localicon una successiva civica sfilata quin-di con una colazione della Confrater-nita che prevedeva anche tavoli e ser-vizi per i pellegrini. Alle 15 la pro-cessione mariana con la sfilata deicelebri “Cristi”, seguita da una Mes-sa vespertina ed infine da un concertomusicale-corale che ha chiuso la gior-nata, veramente intensa. Una partico-larità tutta speciale è data dalla com-partecipazione e dallo scambio di pre-senze dei fedeli di altre comunità chehanno il culto della Vergine e delle sueapparizioni. Ci sono stati due colle-gamenti precedenti e due previstidopo. Così il 2 luglio, con la presen-za dei “porta Cristi” di Arroyo Seco eRosario per la Madonna diMontallegro, in calle Peròn ed il 20agosto, per la festa dell’Assunta adArroyo Seco (ne parliamo qui a lato).Gli altri due collegamenti rispettiva-mente il 21 ottobre presso la Chiesadella Madre della Misericordia in Cal-le Moreno e quindi il 12 novembrecon il 98° pellegrinaggio annuale alSantuario della Vergine di Lujan “isti-tuito per i savonesi”, anche in questocaso con la presenza dei “porta Cristi”delle celebri Confraternite di BuenosAires, Arroyo Seco e Rosario.
Arroyo Seco Il giorno 13 dello scorso mese di
agosto si sono svolti ad Arroyo Seco ifesteggiamenti per la ricorrenza an-nuale della Madonna dell’Assunzio-ne, Patrona della parrocchia locale.Imponente la partecipazione di follache ha percorso in processione le viecittadine: di rilievo la presenza, daBuenos Aires, di Italo Garibaldi e diAlejandro Rossi che con i loro impo-nenti Crocifissi – come si vede dallafoto – hanno magnificato l’importan-te ricorrenza. L’organizzazione dellacerimonia è stata curata, come sem-pre dal parroco Luis Boccia e da JuanTraverso , “anima e cuore” della ma-
nifestazione e coordinatore dei porta-Cristi locali tra cui il gruppo giovani-le con i suoi due figli, Guido e Juan.
Degna di nota l’adesione, per la pri-ma volta, di diverse delegazioni delleAssociazioni Liguri giunte anche dacittà molto lontane come Santa Rosade la Pampa (700 km.), Pergamino (100km.) e La Plata (400 km.). Tutto ciògrazie all’impegno del ConsultoreRegionale e Delegato dell’Associazio-ne per l’Argentina, Giampaolo Carrea.Il quale ha organizzato al meglio l’ini-ziativa che ha portato ad Arroyo Seco,per la prima volta, altri connazionalidi origine ligure. Eccone alcuni nom.Da Pergamino: Georgina Messiga,Graciela Sanes, Cristina Bosco, ElsaDi Buono, Nora Cowper Terrile e Ma-ria Susanna Velaquez Sanguineti, pre-sidente del sodalizio; dal Centro LigureSanta Rosa de la Pampa: Nestor Gam-
ba, Daniel Cora ed Hugo Gamba, ilpresidente; dal Circolo ligure Cristo-foro Colombo di La Plata: Maria TulliaCopetti (Presidente), Sara IsabellaBonfante e Laura Silvina Negro.
“Le Ore del cuore” poesie di Sil-vio Vaccarezza, attribuite nelloscorso numero per errore adElvio Lentino Lanza, del che ciscusiamo con l’interessato. Sa-ranno pubblicate sul prossimonumero.
Nella foto: I “porta Cristi”argentini ospiti, per laprima volta, della nostracittà nel 2004, anno di“Genova capitale italianadella Cultura”, per ilraduno delle Confraterniteliguri nel mondo, ritratti alSantuario di N. S. dellaGuardia dove hannoprovato il “Cristo” che laConfraternita di Busallaaveva messo a lorodisposizione per la sfilatastorica genovese.
Nelle due foto in alto gruppi di conve-nuti tra i quali alcuni delegati delleSedi liguri fra cui il presidentedell’Associazionbe Ligure di SantaRosa de la Pampa, Hugo Gamba eJuan Traverso,coordinatore del fe-steggiamenti: nella foto in basso, alato, la squadra dei giovani “portaCristo” di Arrojo Seco, tra i quali i duefigli DI Juan Traverso, Guido e Juan.
Settembre 2006 1111
ViedmaMirta Madies, presidente dell’As-
sociazione dei Liguri in Patagonia, harisposto al nostro invito a Genova perla celebrazione del ventennale dicen-do che piacerebbe a lei e anche ai suoiconsiglieri provare questo momentodi gioia. Ma aggiunge di aver fatto unosforzo come associazione per conti-nuare l’attività sviluppando gli obiet-tivi proposti nei primi tempi, anzi inmomenti di vera crisi economica esociale argentina, riuscendo comun-que a far crescere l’associazione stes-sa. Purtroppo non potrà viaggiare edessere con noi per motivi diversi esoprattutto per motivi economici. Sa-lutandoci, ci ha fatto i migliori auguriper il successo delle celebrazioni delnostro traguardo sociale.
A parte ci è stata anche inviata unarelazione sull’attività sociale svolta, inparticolare confermando che al “ven-tennale” saranno presenti comunqueundici giovani di origine ligure vinci-tori del Premio America latinissima2006.
Segue a pag. 14
Centro ligure San Lorenzo in festaper il terzo anniversario di attività,con una riunione che ha richiamatonumerosi soci e quasi tutto il consi-glio direttivo a cominciare da RitaSusana Devoto, presidente, AnnaMaria Scapigliati, sua vice, SilvinaNicolini, segretaria, Hernan Nicoli-ni, tesoriere, Sergio Nipoti, viceteso-riere, Maria I. Kurz, consigliere, Ga-briela Pitón, revisore supplente, El-vio Lentino, assessore alla cultura e
Gran fervore di attività quello del-l’associazione, come ne fa fede il nu-mero di agosto del “Notiligure”, chene è il bollettino ufficiale. L’aperturadal titolo “Quo vadis liguri?” ha pre-sentato un capitolo della storia del-l’emigrazione della nostra regione conmolti particolari sulle varie zone sceltein tutto il mondo, dall’America delnord e del sud, nonché dell’Oceania.Molto dettagliato anche un articolosull’attività artistico musicale di Fa-brizio De André definito il “genoveseanarchico, poeta della musica”. L’at-tività sociale ha registrato parecchiincontri su temi vari: la tredicesimafesta della collettività, una conferen-za sull’influenza dell’italiano e delgenovese nel “Lunfardo”, sulla can-zone italiana d’autore, come è statainterpretata attraverso la poesia e ilcanto ligure. Si sta intanto preparan-do un grande incontro dei Corradi nelmondo programmato per l’aprile del2007. Simpatica infine l’iniziativa diinviare i migliori voti augurali per ilcompleanno dei soci. Qui sopra ilFrontespizio del Notiziario Sociale.
Con lo stesso spirito ci sono perve-
nuti grandi complimenti per tutti gliamici italiani e congratulazioni parti-colari ai nostri “azzurri del calcio” peril loro successo negli ultimi campio-nati mondiali.
Il presidente Miguel Ghio, infine,
ha chiesto di ricevere dalla RegioneLiguria materiale culturale per utiliz-zarlo durante gli incontri associatividedicati alla diffusione delle bellezzeturistiche, dei costumi e delle tradi-zioni della nostra terra. Ci siamo af-frettati a girare la domanda all’ufficioturistico della Regione.
ARGENTINA Santa Fe de la Vera Cruzaddetto stampa. Nelle foto, un mo-menti dell’incontro e il gruppo deldirettivo, del quale, per impegni di-versi, mancavano: Gloria Lambru-schi, vice segretaria, i consiglieriTeresita Manuela Rodrigañez, MariaMerceds Rodriguez Devoto, GladisBulla, Alberto DEllepiane, GladisRomeo, il revisore titolare EugeniaCozzi, l’assessore agli eventi Maga-dalena Guglielmotti e l’assessoregiuridico Daniel Cheinfeld.
Centro Ligure San Lorenzo
Santa Rosa
“IIª Festa Comunaledel Immigrante”
Domenica 3 Settembre a SantaRosa si è tenuta la “Seconda Gior-nata degli immigranti” in collabo-razione con il Centro Ligure: per levie della città hanno sfilato la ban-diera della Regione Liguria e del-l’Associazione Liguri nel Mondo.La festa si è conclusa con l’assag-gio di pasta al pesto e tiramisù, unamostra fotografica sulla Liguria el’esposizione di libri sulla cultura
Nella foto a lato alla sinistra HugoGamba, presidente del Centro de LaPampa; a metà del gruppo con capot-to nero Nestor Alcala il sindaco di lacittá.
Nella foto sotto lo Stand della Regio-ne Liguria, davanti al quale sono ri-tratti Cristina Quagliano, Gimena, Va-nesa Ventimiglia, Jose Pascual Borsie Maria Rosa.
ligure; nel finale si sono esibiti gliallievi dei Gruppi di teatro e coro.
Nelle fotografie si possono vede-re alcuni soci e le autorità dell’As-sociazione al momento della sfilatacivico-militare durante la festa, e lostand della Regione Liguria dovevenivano offerti cibi tipici e infor-mazioni.
Settembre 200612121212 Settembre 2006
Al Centro Ligure La Pampa l’appuntamento nazionaSI È TENUTO A SANTA ROSA NEI PRIMI DUE GIORNI DELLO SCORSO LUGLIO – IL SALUTO DELLA LIGURIA PORTATO DAL
Sabato 1 e domenica 2 luglioscorsi, a Santa Rosa, Provin-
cia de La Pampa, in Argentina, siè tenuto il settimo incontro nazio-nale dei Liguri residenti in Argen-tina, organizzato con molta dedi-zione e scrupolosità di lavoro.Nella mattinata di sabato, sonoiniziati gli arrivi delle varie dele-gazioni, ricevuti dagli esponentidel consiglio direttivo del CentroLigure de La Pampa che hanno ap-profittato dell’occasione per faregli “onori di casa” illustrando imomenti salienti della loro attivi-tà. Quindi i convenuti si sono spo-stati presso il complesso turisticocomunale ”Don Tomàs”, situatosulla riviera della laguna di SantaRosa: un’occasione per conosce-re anche parte della città, favoritadalla bella e calda giornata.
Il Presidente del Centro, signorHugo Gamba ha quindi dato ilbenvenuto a tutti i Centri liguripresenti a cominciare da quellode La Pampa, come anfitrione,rappresentato da tutti i componentidel proprio Direttivo, passandoquindi agli ospiti e precisamente:Centro Ligure “Cristoforo Colom-bo” de La Plata; Centro Ligure diRosario; Asociacion Ligure deMutuos Socorros di BuenosAires; Asociacion Ligure Ameri-ca di Cordoba; Gens Ligustica inPatagonia; Asociacion Liguri nelmondo di Quilmes; Centro Liguredi Pergamino; Centro Ligure Ema-nuele Devoto di San Lorenzo;Centro Ligure “La Lanterna” diJunin (quest’ultimo per la primavolta presente nelle riunioni nazio-nali). Il Presidente Gamba ha an-che spiegato le ragioni dell’assen-za, addotte dai loro responsabili,delle Associazioni del Chaco, diSanta Fé, I.C.A.L., CarbonerosUnidos di Buenos Aires,A.L.M.A. di Cordoba. Ha quindiletto i messaggi inviati dal Presi-dente della Regione Liguria Clau-dio Burlando e dall’Assessore al-l’Emigrazione Enrico Vesco, an-nunciando anche l’arrivo daBuenos Aires del PresidenteMigone e del rappresentante dellaRegione, Dellacasa. Dopo avercommemorato, con toccanti paro-le i compianti Giuseppino Rober-to, Adolfo Ansaldo, Gianni Sta-gno, Mario Giusto ed UbaldoMassa ,questi ultimi due ex pre-sidenti delle Associazioni diBuenos Aires e Cordoba, ha lettola lettera di dimissioni dall’incari-co di coordinatore degli incontrinazionali presentata da HugoSanguineti.
La discussione si è poi aperta sultema delle ventilata costituzionedi una Federazione delle Associa-zioni liguri-argentine, giungendotuttavia alla conclusione che peril momento l’eventuale relativoprogetto è da accantonare.
Nel pomeriggio è stato affron-tato il tema incentrato sullo “Svi-luppo delle strategìe per il benecomune delle Associazioni Liguri-Argentine.” i cui responsabili han-no fatto una relazione dettagliata
illustrando l’attività svolta in cam-po culturale di diffusione della lin-gua italiana e della cultura ligure,dei corsi organizzati nelle singolesedi, la problematica della conces-sione delle borse di studio per iCorsi internazionali di Studi ita-liani di Santa Margherita Ligure,su progetti di ricerca relativi atematiche diverse, progetti even-tualmente presentati alla RegioneLiguria o all’Associazione madredi Genova, facendo anche conosce-
re l’attività di aiuto sociale svilup-pata in particolare negli ultimi mesiper i più bisognosi dell’Argentina.Un pomeriggio di lavoro assai in-tenso e responsabile agli effetti del-lo scambio di idee ed opinioni co-muni. A conclusione c’è stato unaccordo generale sull’organizzareun incontro ogni anno, in localitàdiversa, per ulteriormente favori-re anche la conoscenza delle reci-proche situazioni.
Serata artistica, infine, di tutto
pregio ed apprezzatissima da tuttigli ospiti in particolare dal presi-dente internazionale FeliceMigone e dal rappresentante dellaRegione Liguria Bruno Dellacasache si erano peraltro già interes-sati ai lavori svolti. Protagonistidell’intrattenimento il Gruppo co-rale locale “Medanos y Lunas” acura del prof. Alberto Carpio, coroa 23 voci che hanno cantato diecicanzoni, cinque italiane e cinqueargentine A seguire due opere di
teatro con la recita del Gruppo te-atrale locale, chiamato “LaChavetta”, a cura del prof. DanielAyerza, con un’opera di HumbertoCostantini ed un’altra del MaestroVainman. Cena conclusiva al”Club di Golf”.
Celebrazione tutta particolare,la domenica mattina con la ceri-monia, in “Piazza Ligure” dove,dopo appropriate parole di ricor-do per l’opera da quanti purtrop-po sono mancati, è stata scoperta
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aL NOSTRO PRESIDENTE INTERNAZIONALE FELICE MIGONE E DAL FUNZIONARIO DELLA REGIONE LIGURIA BRUNO DELLACASA
le dell’anno per le Associazioni liguri dell’Argentina
ed inaugurata una targa inmemore omaggio di GiuseppinoRoberto. Prosecuzione quindiper una fattoria a cinque chilome-tri dalla città, la “EstanciaVillaverde” con sgambate nei pra-ti della stessa, spiegazioni stori-che sul posto difeso a forza dailocali che vi si erano insediati,contro gli indios primi abitantidi quelle terre. Il tipico piattodell’asado ha poi riunito tutti pri-ma degli arrivederci di rito.
LE FOTO: 1) Il frontespizio della pubblicazione ufficiale del Centro Ligure de La Pampa. 2) Una particolare costruzione rustica della Estancia Villaverde, utilizza-bile sia come osservatorio sia come belvedere. 3) Il Presidente internazionale Felice Migone ed il rappresentante della Regione Bruno Dellacasa applauditimentre indossano un tipico poncho locale. 4) L’apertura dei lavori dell’Incontro nazionale, nel Complesso Turistico Comunale Don Tomàs, con ampia vista sulpanorama offerto dalla Laguna. 5) Foto di gruppo, il 2 luglio, nella Piazza Ligure della città di Santa Rosa,dove è stata scoperta una targa marmorea in ricordo delcompianto Presidente internazionale Giuseppino Roberto che a suo tempo aveva inaugurato la piazza stessa. 6) Un brindisi speciale durante i lavori. 7 ) Un’atletafacente parte della squadra sportiva locale 8) La squadra di calcio “a cinque”, molto in voga nel calcetto locale. 9) Il saluto collettivo di commiato finale.
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Tra i liguri che si sono affermati al-l’estero, riceviamo da RodolfoFaggioni la segnalazione relativa aNatalio Rebisso, nato a Deiva Marina(SP) il 24 dicembre 1899 ed emigratoa quattordici anni in Bolivia con tuttala sua famiglia stabilendosi a La Paz.
Il padre iniziò una attività commer-ciale che lo ha portato a essere unodegli uomini più conosciuti della città.Uomo di grandissima cultura e ottimomusicista presto fu richiesta la suaopera nei diversi ambienti culturali del-la città. Dopo dieci anni d’intenso la-voro la famiglia decise di tornare inItalia lasciando al giovane Natalio ladirezione dell’azienda. Nel 1931 eglidecise di trasferire la sua attività com-
BOLIVIA LIGURI ILLUSTRINatalioRebissoda DeivaMarinaa La Paz
merciale a Desaguadero, sulla fron-tiera boliviana-peruviana, in quei tem-pi centro importantissimo per l’export-import. Nel 1945 Natalio Rebisso di-ventò console onorario della Bolivia enel 1948 fu eletto Sindaco della citta-dina. Durante la sua permanenzacome Primo Cittadino inaugurò il nuo-vo e moderno Istituto Educativo, ini-ziando i lavori del Palazzo Comunalee la ristrutturazione completa dellaPiazza Principale.
A 75 anni si ritirò a vita privata nellasua isola sul Lago Titicaca dove nel1981 si spense circondato dall’affet-to di sua moglie e dei suoi cinque fi-gli e dalla stima di chi lo aveva cono-sciuto.
Rio de JaneiroNello scorso giugno l’Istituto ita-
liano di cultura di Rio de Janeiro haorganizzato una serata culturale sultema “Un ponte poetico musicale traGenova e Rio”, subito dopo il dodi-cesimo Festival internazionale dipoesia di Genova. Ce ne informagentilmente la signora Maria Pacedi Chiavari, la quale sottolinea chelo spettacolo si è svolto con la let-tura in italiano e in portoghese diuna serie di poesie composte per lamaggior parte da Claudio Pozzani,promotore dell’iniziativa ma rima-sto a Genova per un impedimento.Altre poesie erano opera di poetigenovesi di nascita o di adozione,da Eugenio Montale a Dino Cam-pana, a Giorgio Caproni. La serataè stata accompagnata dalla presen-tazione di cantautori genovesi e del-le loro canzoni interpretate da Ro-mina Uguzzoni, accompagnata alpiano da Fabio Vernizzi. Questi haillustrato le stesse canzoni nella tra-duzione in portoghese della scrittri-ce Maria Helena Kuhner. I testi diMontale e Caproni sono stati pre-sentati dai rispettivi traduttori bra-siliani, come l’ambasciatore Gerar-do di Cavalcanti. Folto il pubblico,con molti liguri che hanno apprez-zato e applaudito lo spettacolo.
BRASILE UN PATTO DI AMICIZIAE COLLABORAZIONE CON LA LIGURIA
Protocollo di amicizia Liguria-Bra-sile nel nome della cooperazione. Loha firmato a Brasilia il 31 luglio scor-so il vicepresidente della Regione Li-guria Massimiliano Costa, al terminedi un incontro con il presidente Lula.Il documento punta a sostenere e aincentivare nuovi rapporti di partena-riato tra la comunità ligure e le realtàlocali brasiliane.
“L’attenzione – ha dichiarato Costa– sarà rivolta, in particolare, a proget-ti volti a sostenere gli interscambi trapiccole e medie imprese, la pianifica-zione e l’organizzazione dei servizipubblici locali, le politiche sociali conparticolare riferimento alle fasce piùdeboli della popolazione, la logisticae la portualità”.
“In tale quadro – ha spiegato Costa– verranno rafforzati i progetti di co-operazione allo sviluppo già in atto aRecife e Salvador de Bahia per soste-nere la formazione di bambini e gio-vani delle favelas e verrà avviato, perrispondere alla richiesta del Governobrasiliano, un aiuto per la realizzazio-ne di un centro scientifico-didatticonella zona di Alto Solimoes, inAmazzonia, finalizzato a valorizzarele risorse ambientali del bacino idricoe ampliare le prospettive di sviluppodella zona”.
Nel suo viaggio in Brasile, ilvicepresidente ha anche partecipato alsecondo Forum della Cooperazione
È stato firmato a Brasilia dal vice Presidente della RegioneMassimiliano Costaal terminedi un incontrocon il Presidentebrasiliano Lula
decentrata Italia - Brasile, tenutosi aBelo Horizonte nell’ambito del proget-to “100 Città per 100 Progetti Italia-Brasile”, promosso dal Comune di To-rino, dall’ANCI e dall’Unione delleProvince Liguri, di cui la Provincia diLa Spezia è capofila per uno dei quat-tro tavoli relativi allo smaltimento deirifiuti e all’educazione ambientale.
Nel corso della visita a S. Paolo, ilVicepresidente Costa ha partecipatoad una cena organizzata dalla Came-ra di Commercio Italo-brasiliana in-sieme ai rappresentanti della comuni-tà italiana a S. Paolo.
Nella foto due momenti degli incontridi Brasilia.
CILESantiago
Il giornale “Presenza”, quindicinaledella comunità italiana del Cile, nelprimo numero di settembre ha datoampio spazio alla tradizione della “fa-miglia ligure” che a fine agosto cele-bra le sue Madonne. La devozione allaVergine è forte anche nelle nostre co-munità dell’America latina che nellaMadonna della Guardia idealmenteidentifica anche le Madonne diMontallegro e dell’Orto (a parte pub-blichiamo un ampio servizio in propo-sito firmato da Dino Devoto Varela).
Va sottolineato che in previsionedella festività del 29 agosto, l’Asso-ciazione liguri del Cile ha invitato tuttii giovani di origine ligure tra i quin-dici e i trent’anni a richiedere un invi-to personalizzato per partecipare allecelebrazioni.
Il professor Pedro Pablo Rosso (nel-la foto), rettore della Pontificia Univer-sità Cattolica del Cile, ha ricevuto dal-l’Ambasciata d’Italia il premio “Vitto-ria alata” destinato a un italiano, o di-scendente, che si è distinto nel settoredelle sue attività in Cile onorando il no-stro Paese. Ricordiamo che nel 2003egli aveva ricevuto a Genova il premiospeciale per i Liguri nel mondo.
La cerimonia di consegna dell’im-portante premio è stata effettuata pres-so l’Istituto italiano di cultura dal-l’Ambasciatore Paolo Casardi, presen-ti il presidente dell’Istituto Enzo Co-niglio, le massime autorità dell’Uni-versità, membri del consiglio dellascuola e il dirigente Vittorio Montigliodella nostra collettività.
Altro premiato di spicco dall’Amba-sciatore Paolo Casardi è stato il dottorGiovanni Garbarino (nella foto), ricer-catore universitario, accademico scien-tifico italiano in Cile per ventuno anninel corso dei quali si è dimostrato bril-lante figlio della Liguria. A lui è stataattribuita la decorazione di Commen-datore della Repubblica italiana.
Segue da pag. 11
ARGENTINA
Quanto all’attività propria, MirtaMadies ci ha elencato vari argomen-ti che riportiamo come segue:
Prosegue il censimento dellefamiglie d’origine ligure nellaComarca Viedma Patagones. Comenovità c’è un nuovo modulo con di-versi dati che consentirà di avere piùinformazioni sull’asse socioecono-mico dei nostri soci.
Il 10 luglio si è svolto al Labo-ratorio d’Italiano Fiori una lezionespeciale sui mondiali di calcio e sul-la squadra azzurra. Dal Consolatod’Italia a Bahia Blanca, il Direttoredidattico ha inviato una spiegazio-ne molto dettagliata sul vocabola-rio così gli alunni si stupirono del-l’argomento che stavamo trattando(soprattutto gli uomini... mai pen-sando che una donna sapesse tantodi calcio...), e loro scoprivano attra-verso il percorso didattico e i gio-chi, moltissime cose sul calcio, suimondiale e sull’Italia del calcio. Sembrava fossimo tutti allo stadiocon bandiere, magliette, berretti,cappellini con i colori dell’Argenti-na e dell’Italia. Abbiamo imparatoe cantato la canzone “Un’estate ita-liana” ed ascoltato “Siamo una squa-dra fortissima”, scegliendo infine ilcappellino più creativo e originale, e premiando i migliori con unagrammatica italiana, omaggio dellaAssociazioni Gens Ligustica inPatagonia e riviste della RegioneMarche. Si è bevuto caffè e il “mate”accompagnandoli con dolci diversi:un pomeriggio davvero particolare
Non tralasciando la campagnasolidale, stiamo facendo una raccol-ta di generi diversi per i più biso-gnosi della Meseta Patagonica: se neinteressano Lina Falchero e Nor-ma Pelle.
A Carmen de Patagones, per ilcorso del “Profesorado di Geo-grafía”, dalla cattedra di “Geogra-fia Urbana e Rurale”, Mirta Madiesha svolto una lezione per i giovanisulla città di Genova: un percorsosulla morfologia e la struttura urba-na, la trasformazione dello spaziocollegato con la storia e la vita quo-tidiana, la funzionalità degli spazi,i tipi di organizzazione spaziale in-terna, le funzioni, la formazione delconcetto di cittadinanza, il patrimo-nio urbano, la evoluzione demogra-fica. Gli allievi d’origine non italia-na, si sono meravigliati per la sco-perta della città e pensiamo sarannodiffusori di quanto hanno imparatoin queste lezioni.
E la prima volta che da noi, si è fattaun’attività come questa nell’ambitoaccademico a livello quasi universita-rio, cui la nostra Associazione ha col-laborato con libri e poster per aiutare ilpercorso didattico.
Ci complimentiamo con MirtaMadies per aver scelto Genovacome città modello al fine di farlaconoscere a tutti gli abitanti di que-sta lontana terra Genova, la Liguriae i Liguri.
Viedma
Settembre 2006 1515T R A C C EPERDUTEE RITROVATE
Festa della Madonnadella Guardia
Con una bella cerimonia religio-sa alla Parrochia Italiana a Santiagoé cominciata una giornata piena disensazioni nuove e vecchie. Ci sia-mo trovati in molti della collettivitáLigure a celebrare un nuovo anni-versario della Apparizione della Ma-donna della Guardia, dell’Orto e diMontallegro tutto questo sotto la be-nedizione del Nunzio apostolico,monsignor Aldo Cavalli.
La festività è stata, ci hanno det-to, in tutto il mondo dove c’è o esi-ste una collettivitá Ligure, e insie-me alla Madonna si sono comme-morate le nostre radici. La Messa èstata celebrata in memoria di GianniStagno, Vice Presidente Vicario del-l’Associazione Liguri nel Mondo,mancato da poco tempo.
La festivitá é stata seguita dal tra-dizionale Pranzo de Amicizia alloStadio Italiano, nel quartiere d’Apo-quindo a Santiago, dove si son tro-vate le collettivitá Liguri di molteregioni del Cile. Cosí, Valparaíso,lo stesso Santiago e altre cittá delnostro paese hanno avuto rappresen-tanze alla festivitá.
Si é visto nel salone Michelangelodello Stadio, il saluto che Genovaha inviato al Cile e a noi il Vescovoalla chiusura della messa di dome-nica alla Guardia. Ci ha fatto senti-re vicino all’Italia e alla Superba.L’emozione e gli applausi sonoesplosi spontaneamente.
Una bella giornata, soprattutto perricordare la vecchia patria lontana,le festivitá, i parenti vivi e quelli chegiá ci hanno lasciato. Cosí anchecon gli amici. Soprattutto é stato il
SantiagoCILE
menu e il vino a ricordarci la nostraprovenienza e radici.
Al tavolo abbiamo assaggiatopiatti di gastronomia regionale inoriginale presentazione, e ancheabbiamo avuto piacere dei balli edelle canzoni della Squadra Folclo-ristica Ligure.
Una cosa bella é stato, che pas-sando dai tavoli si vedevano tutte legenerazioni: vecchi nonni, bambi-ni.
È stato molto bello condividerecon i nostri la celebrazione del 27Agosto, festivitá nella quale la Ma-donna della Guardia ci ricorda cheanche se lontano siamo tutti a Ge-nova, alla Liguria, col cuore e i sen-timenti.
DINO DEVOTO VARELAGiornalista
PARAGUAYIl 29 agosto Juan Carlos Descalzo,
presidente del Circolo Ligure delParaguay, ha telefonato alla sua omo-nima nostra consigliera IsabellaDescalzo per dire di aver appreso lanotizia della morte di Gianni Stagnosolo ricevendo l’ultimo numero diGens Ligustica.
I liguri del Paraguay avevano avu-to la visita di Stagno nei primi giornidi aprile dello scorso anno (vedi pa-gine centrali del numero 2/2005 delnostro giornale) e nel ricordo di quel-l’incontro sono rimasti ancor più do-lorosamente sorpresi dalla notizia.Tramite la nostra consigliera hannoespresso il loro cordoglio ai famigliarie all’Associazione tutta.
PARAGUAYFederico Bonzi da Milano ha segna-
lato all’ambasciatore del Paraguay aRoma, facendocene partecipi, una rin-novata testimonianza del profondolegame che lega Paraguay e Italia edel ruolo che in Paraguay ha svolto lapresenza dell’emigrazione italiana.
Nel 1870 , un fratello di suo non-no, Antonio Bonzi di Genova, emigròin Sud America, e attraverso l’Argen-tina, il Rio della Plata ed il rio Paranàapprodò in Paraguay proprio il gior-no seguente la fine della guerra dellaTriplice, stabilendosi a Concepcion eda lì prese origine la sua discendenza.
Suo padre, Marcello Bonzi, gli rac-contava di questo zio emigrante, e ri-mase in contatto con i discendenti finoall’inizio della guerra 1940-1945. Dopo si persero le tracce.
Nel 2002, per caso, lanciato unmessaggio attraverso internet, in unsito paraguayano, Federico Bonzi, congrande sorpresa, ha avuto risposta eha rintracciato i discendenti cercati: inloro si è creata molta euforia nell’averriscoperto le proprie radici, così il6 agosto 2006 è stato organizzato adAsuncion un grande raduno della fa-miglia Bonzi del ramo italiano e delramo sud americano.
Probabilmente, per la particolaresituazione in Paraguay in quel perio-do, i discendenti furono molto proli-fici, e la famiglia Bonzi si allargò siain Paraguay sia negli stati limitrofi;finora sono state rintracciate circaquattrocento persone.
L’incontro con qualche centinaio dipersone è avvenuto ad Asuncion inuna sala della Società Dante Alighieri.
Presenti anche Federico Bonzi conla sorella e i relativi consorti. È statoun avvenimento davvero eccezionalea 136 anni dall’arrivo in Paraguay delgenovese Antonio Bonzi.
PERU’Lima
L’Associazione Ligure del Perù haapprovato, il 19 luglio scorso pressoil Circolo Sportivo Italiano di Lima,il nuovo statuto che d’ora in avantiregolerà le sue attività. Riguardo allenovità, spicca la modifica dell’artico-lo dei nuovi soci, che permetterà aidiscendenti liguri che non sono anco-ra cittadini italiani, ma che possonodimostrare la loro discendenza ligure,di avere quindi l’opportunità d’appar-tenere anche loro all’associazione del-la regione dei loro antenati.
Durante la seduta il presidente del-l’associazione Giuseppe Olcese haparlato anche delle attività svolte dal
direttivo, sottolineando il caso del gio-vane peruviano Cristian MartínVásquez Peña (14 anni) che, grazieall’Associazione Liguri del Perù, hapotuto viaggiare in Italia per un tra-pianto di fegato all’Istituto Mediter-raneo per i trapianti e terapia ad altaspecializzazione della città di Paler-mo. Cristian Martín, secondo il presi-dente Olcese, va recuperando dall’in-tervento chirurgico con molto progres-so, e tutti si aspettano che molto pre-sto ritorni in Perù.
Intanto i liguri del Perù cerche-ranno di promuovere la partecipa-
zione attiva dei giovani all’internodell’associazione, perciò il diretti-vo va promuovendo con vigore ilconcorso “America Latinissima”,rivolto ai discendenti liguri tra 20e 26 anni.
Prossimamente l’associazione pre-senterà ufficialmente il suo nuovo sitointernet www.assoliguriperu.comdove vi saranno informazione d’inte-resse per tutti i suoi soci, e anche percoloro che amano la Liguria, la suastoria, la sua cultura, ed anche per co-loro che cercano sapere di più sullaemigrazione ligure in Perù.
Nella foto, il giovane Cristian Martín attorniato dagli amici.
Il 20 settembre scorso l’inaugurazio-ne della rinnovata piazzetta Italia di FrayBentos, che era stata costruita nel 1959,e la serata annuale di festa dell’associa-zione “Amici d’Italia” che si ripete or-
URUGUAY Fray Bentosmai dal 1958, sono state motivo, per ilnotaio Edison Bautista Maquiel Tiscor-nia di inviarci con le relative foto uncordiale saluto e un abbraccio a tutti gliamici e conterranei liguri.
Le foto 1) il nuovo look della piazzetta Italia. 2) Il gruppo degli “Amici d’Italia”Enir Cabrera, notaio Beatriz Sosa Nardini, Mirtha Stracconi, Ana Dodino, MariaCelia Rodriguez, Juan Carlos Plorutti e notaio Edison Bautista Maquiel Tiscornia.
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PER CONOSCERE LA TERRA DEI GENITORI
Oberti emigrati:ritorno a sorpresaad Alpe di Vobbia
Ad Alpe di Vobbia, sulle alture diCrocefieschi, gli Oberti che popo-lano quasi interamente Alpe di Vob-bia nei primi giorni di questo set-tembre si sono tutti stretti attorno adun loro omonimo, Gregorio (Greg)arrivatovi con la sorella Alison daMadera, in California per conosce-re il posto di nascita dei propri avi.Con sé egli aveva delle immaginiriprese dalla videocamera del padreFilippo in una sua breve “rimpatria-ta” di una ventina d’anni fa, insie-me alla moglie Klina.
La storia degli Oberti “ norda-mericana inizia da Marcello Ober-ti che a venti anni, con la giova-nissima moglie Maria De Mattei,lascia Alpe nel 1900 per andare aNew York. Nel 1930 un’altra cop-pia, quella formata da Giovanni eMaria Oberti, arrivano in Califor-nia, a Fresno, dove fondano la so-cietà Oberti che produce olio, oli-ve, uva e noci. Frank, uno dei loroquattro figli, conosce e si innamo-ra della figlia dei primi, Marcella,la quale attualmente ha 96 anni esprizza salute da tutti i pori, e lasposa nel 1938. Nasce da loro Fi-lippo, che sposa Klim, mettendo almondo Greg, Alison e Laurel. D’obbligo a questo punto un passoindietro per sottolineare che le duefamiglie hanno confermato di pos-sedere le doti tipiche dei nostriemigranti: cercar lavoro, impegnar-visi, affrontando sacrifici ancheinenarrabili per riuscire a farsi unaposizione. Così, tornando al casoin questione, Giovanni e Maria vi-dero crescere la loro industria inCalifornia, Marcello che a NewYork aveva cominciato a lavorarenelle cave di granito non trovan-dovisi bene, come gli capitò l’oc-
casione si mise in viaggio per SanFrancisco dove iniziò a lavorare dainserviente in alcuni palazzi dellacittà. Anima inquieta per la sua setedi inventiva, smanioso di far pre-sto anche le pulizie, prese spuntodall’aggeggio per pulire i vetri ap-pena brevettato da Ettore Stecco-ne e con il suo ideatore, emigratodall’Italia nel 1922 e fra l’altroamico di Marcello Oberti, ne rea-lizzò un modello (lo squeegee) peri vetri delle macchine. Marcello perparte sua trasse da quello l’idea perun modello più grande e più robu-sto per il lavaggio dei pavimenti ecosì fiorì la sua fortuna. L’aziendadi Fresno conobbe poi, dall’anno‘50 il boom diventando una leadernel proprio campo commerciale.Attualmente Gregorio ed il padreFilippo vivono a Madera.
Tutto questo è stato descritto dairacconti di Greg, della sorella Alisone dell’amico Denis Rizzo, figlio diemigranti italiani che con loro è arri-vato ad Alpe di Vobbia. Per inciso: ilpadre di Denis fu primo oboista nel-l’orchestra del celeberrimo Toscaninied oggi gestisce un ristorante italia-no di successo, il Caffè Roma a S.Luis Obispo in California ed è pro-duttore di uno Chardonnay biancochiamato “Per Bacco”... Dovere dicronaca impone di riferire che il triostatunitense di oriundi, raccontandotutto questo, ha letteralmente scossodue fratelli del posto: Albino e Mau-rizio Oberti (rispettivamente 90 e 93anni!) i quali hanno tratto dal ripo-stiglio sassofono e fisarmonica percelebrare l’avvenimento a suon dimusica.
(Fonte: da un articolo pubblicatosul Secolo XIX il 3 settembre scorso
e firmato da Silvia Pedemonte)
Antonella Turchetti, genovese,emigrando a Modesto in California,aveva dovuto lasciare alla mamma lapropria Cinquecento. Si è sempre te-nuta in contatto comunque conl’omonimo Fiat club di Garlenda.Alla fine dello scorso anno aveva poipubblicizzato la celebre vetturettanello stand “Italy” in occasionedell’International Festival di Mode-sto. Per questo era stata invitata al-
Modesto (California)l’annuale raduno dell’utilitaria italia-na più famosa che si tiene tutti glianni la prima domenica di luglio aGarlenda. Il giornale del Fiat clubCinquecento, nel numero dedicato alraduno, ha pubblicato una pagina connove fotografie dello stand, gratifi-cando la propria “fan” con il titolo“la Cinquecento sbarca in America”.Naturalmente ha avuto elogi pubbli-ci e l’invito a tornare.
Nelle foto vediamo lo stand Italy diModesto e Antonella con i suoi tre figliOreste, Arianna e Zeno, ritratti conDomenico Romano, presidente onora-rio del club di Garlenda, Mario Ferran-do (a destra), addetto alle pubblicherelazioni del club, e un altro consiglie-re del club, sotto il secolare e famosoalbero di cui Garlenda si vanta.
U.S.A.New York
Tramite il bollettino sociale “A voxedi Liguri”, il New York Chapter hareso noto il calendario di attività perl’ultimo trimestre dell’anno. Domeni-ca 22 ottobre è prevista la scampagna-ta di fine estate presso il DiamondSpring Beach club di Nutley. Dopo laconsueta colazione “alla ligure” è pre-visto il tradizionale torneo di bocce,quindi un barbecue all’aperto duranteil quale sarà effettuata la premiazionedei vincitori.
Domenica 10 dicembre è invece inprogramma la cena natalizia presso ilRegency Hotel al numero 540 di ParkAvenue, 61° street.
Per un disguido postale ci è per-venuta in ritardo la relazione del SanFrancisco Chapter relativo all’anna-ta 2005 e che trasmettiamo ora datala sua importanza, spiacenti di nonpoterne dare la versione bilingueesclusivamente per ragioni di spazio.
Così si è espresso in proposito ilpresidente Joseph Brignole nel reso-conto di fine anno:
Il 2005 fu un anno pieno di meravi-gliosi e ben curati programmi ed eventiche celebrarono la ricca cultura e le tra-dizioni della bella e antica terra dei no-stri avi, la Liguria. Attraverso i secoliquesta magnifica terra è stata visitatada poeti, artisti e scrittori per la loro
San Franciscoaspirazione. Essi la descrissero come“Ornamento della creazione”.
Il nostro capace e scrupoloso Consi-glio di Amministrazione si riunì ognisecondo mercoledì del mese per piani-ficare ed organizzare gli eventi che po-tevano arricchire la vita della nostracomunità.
Iniziammo l’anno al San FranciscoItalian Athletic Club con una gradevo-le lettura ed un video sulla storica im-portanza del Supremo Militare Ordinedi Malta presentato da Mr. RichardDunn, illustre membro dei Cavalieri diMalta.
La nostra Sede di San Francisco haora sei membri decorati da questa leg-gendaria organizzazione.
In aprile, inaugurammo la stagioneprimaverile con la tradizionale “Festadei Fiori”. Una brillante fusione di co-lori e profumi (grazie “Fantastico”) tra-sformò il Basque Centro Culturale inun primaverile paese delle meraviglie.
Un valido assistente era addetto allapresentazione del primo premio “UomoLigure dell’Anno” al nostro pionierefondatore e benefattore, Signor EdwardBacciocco.
Egli ha avuto una lunga e brillantepresenza nella civica, lavorativa e so-ciale vita della comunità. La sua vita èstata una vera storia di successo ameri-cano ed egli meritò ampiamente il pre-mio.
In giugno, un’altra grande riunionedei membri e amici fu organizzata percelebrare una delle nostre principali eamate attività, la presentazione dellaborsa di studio e premio “Liguri nelMondo”.
Questa nobile impresa rimane unafonte di grande orgoglio per noi.
I membri del Comitato per la Borsadi Studio presentarono una borsa di stu-dio di $ 1.000 per promettenti studentiItalo-americani e una sovvenzione perle scuole che supportano studi italiani.
Un criterio significativo per la sov-venzione è un saggio sulla Liguria.
Il programma fu dedicato alla memo-ria della nostra benefattrice MirellaBrattesani.
Questo è il momento giusto per ri-cordare ai nostri membri, se conosco-no uno studente di liceo (di famigliaitaliana) meritevole di una futura bor-sa di studio, di contattare uno dei no-stri amministratori.
In agosto, famiglie ed amici venneroal noto vigneto Sebastiani per celebra-re l’inizio di un annuale picnic, unanuova tradizione per la nostra Sede diSan Francisco. Una grande ed entusia-stica riunione rallegrò uno splendidopomeriggio estivo caratterizzato da cor-se di carretti nella storica SonomaSquare, visite ai locali di assaggio delvino, musiche festose, un barbecue de-gno di un re e, naturalmente, i premiativini di Sebastiani!
La maggior parte del merito per lospettacolare successo ottenuto va aRichard e Mary Ann Sebastiani Cuneoper la loro generosa e cortese ospitalità.
In ottobre, ritornammo al RistoranteCaesar a celebrare la “notte dei soci”.
Questa fu una meravigliosa opportu-nità per me per comunicare la mia sin-cera gratitudine ai funzionari e agli scru-polosi soci per il loro continuo interes-se e supporto.
Vi posso assicurare che con il vostrocontinuo ed entusiastico aiuto e coope-razione la missione dei Liguri nel Mon-do non potrà fallire.
In dicembre, concludemmo il nostroambizioso programma di attività con la“Festa di Natale”.
Lo storico Olympic Country Club fulo scenario per questa classica festa.
Le molte persone presenti, tra cui ilConsole Generale d’Italia, OnorevoleRoberto Falaschi, con la gentile signoraCarla, convenirono che il magico spiritodel Natale che era così prevalente, i clas-sici ornamenti della festa, le sgargiantighirlande che adornavano lo squisito giar-dino, e un pranzo di classe, fecero di que-sto uno dei più memorabili avvenimenti.
È stato un anno di successi, tuttaviafummo profondamente rattristati dallamorte della nostra beneamata direttriceed amica, Mirella Brattesani e del no-stro Presidente Internazionale Giusep-pino Roberto, che visitò San Franciscopiù volte. I loro nomi diventeranno persempre inseparabili da quelli dell’As-sociazione Liguri nel Mondo.
Noi fummo benedetti dalla loro pre-senza.
Allo scopo di continuare la nostramissione, di preservare e perpetuare lepiù belle tradizioni della nostra Ligu-ria, feste e cultura, io chiedo ancora ilvostro continuo supporto e allego unabusta con domanda di rinnovo.
Il presidente ha quindi concluso chie-dendo ai soci di continuare nel loro pre-zioso aiuto in quanto l’Associazione si èdimostrata ancora una volta forte e cre-scente, con ottime risorse finanziarie, e conun’immagine mai stata più brillante.
La relazione del “Chapter” relativa allo scorso anno
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Settembre 2006 1919OCEANIA EUROPASidney
Per l’affermata manifestazione“Artists on Norton”, l’AssociazioneLiguri nel mondo di Sidney, presie-duta da Carmen Lavezzari, con lapartnership della Regione Liguria, delConsolato generale d’Italia a Sidney,dell’Istituto italiano di cultura aSidney e del Leichhardt Council, haorganizzato per il 6-7-8 ottobre aLeichhardt (sala San Francesco inNorton street 67) il premio fotografi-co “People and places in focus”. Da-remo ampio resoconto della manife-stazione nel prossimo numero.
MelbourneLa famiglia di Laura Baglietto e
Gianluca Severi, originaria di CelleLigure e residente a Carlton, ha rice-
AUSTRALIA
Nella foto: Pietro (6 anni), Matteo (4 anni) ed Elena (1 anno) Severi che si diverto-no tra canguri e koala in quella che ritengono la loro lunga vacanza australiana.
vuto il nostro giornale e lo ha apprez-zato “sentendo – ci ha scritto Laura –il piacere di ringraziarci raccontandoche le trenta ore di volo che da Genovaci hanno portati a Melbourne con i fi-gli Pietro, Matteo ed Elena, sono stateniente in confronto a quello degli ita-liani che proprio dal porto di Genovasi imbarcavano cinquant’anni fa perarrivare qui: un viaggio che durava piùdi un mese e c’era chi lo faceva insie-me a otto-dieci figli parlando solo ildialetto della propria terra e tanta vo-glia di una vita felice. È grazie al lavo-ro di tutti loro che adesso per noi lavita qui è facile: il viaggio in Italia è ilsogno di tutti gli australiani, l’italianolo insegnano nelle scuole e pasta, oliod’oliva e parmigiano sono sulla tavoladi molti (siamo persino riusciti a tro-vare un ottimo basilico per il pesto, leolive taggiasche e gli amaretti Virginiadel Sassello!)”.
Marika Viano, Vice presidente deiLiguri d’Olanda e Consultrice perl’Emigrazione ci informa che sabato16 settembre è stata una giornata par-ticolare per l’Associazione Ligurid’Olanda (A.L.D.O.): finalmentedopo quasi un anno e mezzo dal pri-mo incontro col nostro presidenteAldo Cuneo, l’Accademia dellaCiappa e dei Testaieu di Cogorno,nell’entroterra di Lavagna, ci rende-va finalmente onore. Noi d’altra par-te avevamo cercato di rendere il loroarrivo più accogliente possibile. Moltidei nostri soci di origine ligure conpartner, figli e amici olandesi eranoarrivati da tutto il paese a Groenekan,nei verdi dintorni di Utrecht, per lanostra speciale Sagra dei Testaieu.Anche il sindaco di De Bilt, il comu-ne a cui appartiene Gronekan, ci ha
OLANDA Amsterdam
Gran festa coi “Testaieu” di Cogorno
fatto visita e ha reso omaggio ai no-stri chef.
La Sagra dei Testaieu ha luogoogni anno a Cogorno, appunto, ed èarrivata quest’anno alla sua XXIaedizione.
I nostri entusiasti ambasciatoridella tradizione culinaria ligure sonoFranca Raffo, Gianni Rossini,Wilma Landò, Cochy Dieterich,Rina Berisso, Mario Curotto,Matteo Canata, Gigi Facino e Clau-dio Monti.
I Cogornini sono partiti per il loroprogetto pilota, infatti è la primissi-ma volta che “esportano” all’estero itestaieu, con un pullmino stracolmodi olio extra vergine d’oliva, farina edi una quantità imprecisata di “arba-nelle” di pesto. Armati d’energia, diuna ciappa e di testi di coccio, dopoun viaggio di 1300 chilometri, sonoarrivati sui lidi arancioni.
I testaieu, tipico piatto del Levan-te Ligure, sono semplici focaccine difarina, acqua, un po’ d’olio, una man-ciata di parmigiano e un pizzico disale, vengono cotti nel caratteristicococcio, da cui prendono il nome. Ineffetti, la bontà e la straordinarietàdei testaieu è racchiusa non tantonegli ingredienti, che sono estrema-mente semplici, ma nel segreto dellatecnica di cottura, che prevede l’uti-lizzo dei testetti impilati sul fuoco,in cui diventano roventi e in gradodi cuocere la pastella. La difficoltà,però, sta nel fatto che i cocci devonoraggiungere una precisa temperatu-ra: se son troppo caldi, la pastellabrucia, ma se son troppo freddi si at-tacca al fondo e non si possono piùmangiare.
Per ore i Cogornini hanno infati-
cabilmente “sfornato” centinaia deimagici dischi, su cui hanno spalma-to generosamente lo squisito pestofatto da loro, hanno fritto chili di“panisse”, dolci e salate, e grigliatotantissima carne sulla tipica ciappadi ardesia. Insomma una delizia dif-ficile da descrivere.
Marco Giungi, il nostro consoleper i Paesi Bassi, presente con la fa-miglia, è rimasto estasiato dalla bon-tà dei cibi e dalle capacità organiz-zative della ALDO, che festeggerà isuoi primi dieci anni di vita nel mar-zo 2007.
E’ stata un’esperienza che noiLiguri d’Olanda non dimenticheremofacilmente e consigliamo a tutti i ligurisparsi per il mondo di invitare l’Ac-cademia della Ciappa e dei Testaieudi Cogorno a sviluppare il loro pro-getto pilota.
Per chi volesse ancora assaporarel’atmosfera di Groenekan ricca di pro-fumi liguri, ci sono a disposizione de-cine di foto sui seguenti siti:
http://www.liguridolanda.nl/Files/160906.html
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LE FOTO:
1: Il tavolo degli chef cogornini circondatida alcuni soci.
2: La tavola all’aperto con l’interessatoConsole per i Paesi Bassi, Marco Giun-gi e in primo piano la segretaria dellaA.L.DO. Chiara Poggi.
3: I Cogornini in costumi tipici olandesi.Da sinistra in piedi: Mario Curotto, Gian-ni Rossini , Matteo Canata, Gigi Facino,Claudio Monti. Sedute: Wilma Landò,Cochy Dieterich, Franca Raffo, Rina Be-risso.
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Accolto dai consiglieri Martino DeNegri e Marina Cattaneo il vicepresiden-te della Associazione Liguri della Sviz-zera Oltre Gottardo Emilio Balestreroha recentemente visitato la nostra sede,dimostrando (è nato nel 1921) ancoraenergie ed entusiasmo per animare l’as-sociazionismo ligure nella Svizzera.
La giornata è proseguita in una carat-teristica trattoria con cucina genovese aSerra Riccò, ove i due coniugi (Ruth edEmilio) hanno voluto ringraziare con unsimpatico gesto le attestazioni di fiduciae stima che, nei sessanta anni di emigra-zione, hanno accompagnato la loro vita.
Parecchi erano i partecipanti, fra cuidue ex sindaci (Mario Crosa e GiorgioRichini), consiglieri o ex consiglieri(Monteverde e Alessandro Balestrero,ora vicesindaco), altre persone sia delcomune (fra cui le responsabili dellabiblioteca) e altri.
Nel rispondere all’affettuoso saluto diDe Negri, che ha recato gli auguri delpresidente Felice Migone, del dr. G.Mancinelli (vicepresidente della Consul-ta) e del dr. Dellacasa, della Regione(impediti a partecipare), Balestrero hapresentato in maniera sintetica l’ attualesituazione delle attività programmate.
Ecco in sintesi tre manifestazioni cura-te attualmente dalla Ass. Ligure in Sviz-zera Interna (presidente Franco Barabino):
• Nel museo mazziniano di Gren-chen (cantone Solothurn) collocazionedi una targa che ricorda la generosità del
SVIZZERA La “rimpatriata” dei Balestrero
Il consultore Balestrero con la consorte e, con occhiali, De Negri con i due ex-sindaci di Serra Riccò: Crosa, il primo da sinistra e Richini, il primo da destra.
parroco protestante di Lengnau (canto-ne Berna), che nel 1836 offrì rifugiosegreto ai due fratelli Ruffini ed a Maz-zini, che, pur avendo la nazionalità sviz-zera concessa loro dal comune di Gren-chen, erano ricercati per essere espulsi.
• Possibile incontro con la comuni-tà di un minuscolo comune della mon-tagna del cantone Giura (Epiquerez) chenel 1869 concesse la nazionalità sviz-zera al perseguitato Mazzini, tre voltecondannato a morte in Patria perché re-pubblicano;
• Partecipazione alla settimana del-l’italiano nel mondo con una manifesta-zione boccistica e culinaria (trofie diRecco e vini liguri), con premi “liguri”:Trofeo regionale delle Cinque Terre edalle prime quattro coppie classificate,filigrana di Campoligure.
Giorgio Richini ha ricordato le tappedella straordinaria vita di Balestrero,sempre in prima linea nell’impegno so-ciale (rappresentante dei lavoratori stra-nieri in vari consessi in Svizzera), nel-l’impegno culturale (riconoscimento di“Ligure nel Mondo” nel 2000 - inoltrea Serra Riccò esiste una raccolta di pre-giate pubblicazioni da lui donate allabiblioteca), nell’impegno sindacale (siain Svizzera sia in Patria ove è attualmen-te membro della Consulta Regionaledell’Emigrazione), nell’impegno uma-nitario (é attivo nelle organizzazioni peranziani a Winterthur ove vive), nell’im-pegno politico (fu presidente delCom.It.Es - Comitato Italiani all’estero- di Winterthur e membro in consigli difabbriche). Balestrero ha ringraziato,visibilmente commosso.
Settembre 20062020
Casa di Colombo e Porta Soprana.
dal GenovesatoVOLONTARIOSPEDALIERI,UNA TRADIZIONE
Ritorna l’appello annuale dell’A.V.O., l’Associazione VolontariOspedalieri, per gli appositi Corsiche dovranno portare nuova linfa alsodalizio stesso alle prese con il pro-blema essenziale che è quello didare un adeguato servizio ai degen-ti nelle varie unità ospedaliere cit-tadine. L’attività dell’A.V.O. spic-ca nel vasto complesso del volonta-riato, forte della propria organizza-zione nell’assolvere una missionericonosciuta, nell’ambito stesso incui si svolge, di alto aiuto in unambiente specifico, quello dei luo-ghi di cura, dove le esigenze sonosempre più pressanti e una “manotesa” a chi soffre è al tempo stessodi notevole aiuto al personale sani-tario preposto che, in molti casi, èin numero “contato”.
L’A.V.O. chiede, a quanti si ap-pella per ingrossare le proprie file,due ore e mezzo settimanali di pre-senza nella struttura di destinazio-ne, o di mattina o nel pomeriggio,con un orario nel quale è compresala distribuzione dei pasti per anda-re incontro anche ai ricoverati nonautosufficienti. Un servizio dal-l’impegno contenuto, ma di gran-de valore. A.V.O. ha varato il pro-gramma per il prossimo anno fis-sando già le iscrizioni da metà ot-tobre al 3 novembre, con avvio deicorsi il 6 novembre. Con un invitoai giovani in particolare, che con-dividano gli scopi di tale attività.L’A.V.O. opera all’Ospedale SanMartino, al “Galliera”, al “VillaScassi” di Sampierdarena, al “Gal-lino” di Pontedecimo, all’I.S.T.,agli Istituti Gaslini e Chiossone enella maggior parte delle Residen-ze Protette cittadine. I corsi avran-no una parte in comune e una spe-cifica per struttura di destinazionecon una fase conclusiva, visto l’esi-to dello scorso anno, di due lezio-ni improntate ai temi “Volontaria-to e associazionismo secondo vitae spirito dell’A.V.O.” e “Primeesperienze di servizio: coinvolgi-mento del volontario e verifica del-l’aspettativa”.
In attesa che siano diramati i pro-grammi per informazioni di massimagli interessati possono rivolgersi pres-so il Centro di Formazione “ErminioErmini” (fondatore e presidente del-l’AVO), presso l’Ospedale Galliera, invia Volta 8 -16128 Genova, telefono/fax 010.5634980, 010.5634981 [email protected]
COSTA CONCORDIALA PIU’ GRANDENAVE PASSEGGERI
Costruita nel Cantiere navale diSestri Ponente, a luglio è stata conse-gnata alla compagnia armatrice che neha fatto la propria “ammiraglia”, la“Costa Concordia”, la nave passeggeripiù grande tra quelle battenti bandie-ra italiana e prima in Europa in termi-ni di capacità. La sua costruzione di“hotel galleggiante” di vaste propor-zioni ha richiesto due anni di lavorii quali ne hanno fatto un campione diinnovazione tecnologica che esprimeil miglior confort crocieristico. Tra isuoi vanti c’è la più grande area be-nessere mai costruita a bordo di unanave da crociera (2104 mq.), 55 cabi-ne e 12 “suite” che hanno accessodiretto alla predetta area. Due pisci-ne, inoltre,situate una a poppa, l’altraal centro, sullo stesso ponte, sono do-tate di copertura semovente in cristal-lo: si tratta della più grande area ester-na interamente copribile a bordo diuna nave, che consente ai passeggeridi usufruirne anche in occasione del-le crociere invernali.
Come è stata loro consegnata, i suoiarmatori hanno subito aderito ad unsuo battesimo solidale. Così la CostaConcordia, ha ospitato a bordo pres-so la Stazione Marittima genovese(prima di partire per Civitavecchia peril varo ufficiale) il “Concorso del cuo-re”, con un concerto benefico promos-so a favore dell’Istituto Gaslini.
bini al mare è ormai maturato, sullaspiaggia alassina, come espressionedi inventiva artistica per i più gran-di, tra i quali, evidentemente alcunispecialisti nella veste di ingegneridella …sabbia. Così sono stati bru-ciati i tempi per istituire un concor-so che ha subito preso piede, anzi lemani, sull’arenile divenendo addi-rittura l’evento-clou della stagioneestiva alassina in quanto il gruppo deiconcorrenti si è via via inspessito nelcorso delle edizioni, nel medesimotempo in cui la fantasia degli stessisi è sbizzarrita (evidentemente pre-parandosi per tempo) con il popola-
dall’ImperieseSALVATOIL MUSEODELLA CANZONE
La Regione Liguria e la Provin-cia di Imperia, (questa con l’impe-gno formale del suo presidenteGianni Giuliano) hanno salvato ilMuseo della Canzone, costituito dalTreno ideato dal compianto ErioTripodi. Il Museo è una vera e pro-pria rarità, sortita dalla mente di unappassionato di musica e canzoni,scomparso lo scorso anno. Graziealla sua iniziativa , pezzo su pezzoera stata raccolta una collezione distrumenti musicali, spartiti, dischi ,foto di cantanti. Qualsiasi oggetto-ricordo inerente al mondo della can-zone che costituisse cimelio è fini-to in esposizione su un vecchio va-gone ferroviario fuori servizio datempo ed onusto di una certa glo-ria, bloccato a Vallecrosia su binariposti su un solettone che in questiultimi anni aveva finito per cederecreando una situazione a rischio.Considerato il valore dell’iniziati-va e la legittimità della conservazio-ne dell’insieme raccolto dalla pas-sione di Tripodi, la Regione ha stan-ziato trecentomila euro che servi-ranno intanto a ricostruire ilsolettone di cemento sul torrenteVerbone, in modo che il treno possaesservi risistemato: Oltre all’interes-samento del Presidente della Giun-ta regionale Claudio Burlando, si ècosì mosso anche il presidente del-la Provincia di Imperia invitato dalSindaco Silvano Croese a “raddop-piare” con una sede ex novo nellastessa Vallecrosia ed una vetrinaSanremo nell’ex stazione ferrovia-ria della Città dei fiori. Tra i soddi-sfatti uno dei primi ad esprimersiin proposito è stato Paolo Limiti,conduttore di programmi ed autoretelevisivo che si è espresso con unplauso nei confronti di chi “ha rottoil ghiaccio” ai fini della salvaguar-dia del Museo, dimostrando chequalcuno, almeno, ha cominciato adare un esempio meritorio, ovvia-mente preparandogli un seguitoadeguato. A.R.
La celebre Torretta.
Porto Maurizio.
La Rocca di Levanto.
dallo SpezzinoFESTIVALDELLA CREATIVITA’A SARZANA
Ha preso il via, il primo settembrescorso a Sarzana il Festival dellaMente dove la creatività viene ali-mentata in ogni suo aspetto dallascrittura alla psicanalisi, alla cucina,all’arte. Un campo assai vasto, in-somma. Tra i primi ad incontrare ilpubblico, l’illustratore Lorenzo Mat-totti, il poeta siriano Adonis, i comi-ci Luciana Littizzetto ed Enrico Ber-tolino, il matematico Ennio Peres, ilneurologo-chef Miguel Sanchez Ro-mera, i giornalisti Gabriele Roma-gnoli e Federico Rampini, il grandejazzista Gianni Coscia che suona lapropria fisarmonica in un concerto“parlato” e sempre basato sulla cre-atività Ogni sera, per la durata dellamanifestazione, alle 23, sugli spaltidella fortezza Firmafede il matema-tico-divulgatore Piergiorgio Oddi-freddi ha letto il “Dialogo sopra imassimi sistemi del mondo” di Ga-lileo. Una serie di oltre una quaran-tina di racconti dei quali nove dedi-cati ai più piccini, con laboratoriiprevisti a partire dai tre anni, nellestrade, nelle piazze, ed ancora allaFortezza Firmafede, nel Teatro degliImpavidi.
APPRODOTELEMATICOALLE CINQUE TERRE
Cinque Terre all’avanguardia nel-l’organizzazione “ambientale”. Dapoco è stato adottato a Monterosso,Vernazza e Riomaggiore il “Sea-pass”, un sistema “intelligente” diuna cinquantina di gavitelli perl’approdo telematico delle imbar-cazioni: Il sistema guiderà l’anco-raggio e la gestione dei servizi evi-tando in primo luogo i danni am-bientali. I gavitelli potranno essereprenotati, dal possibile fruitore delservizio tramite Internet oppure te-lefonicamente e saranno automati-camente in grado di riconoscerel’utente abilitato. Con un sistematelematico completamente informa-tizzato, sarà in grado di controlla-re e gestire l’ormeggio delle imbar-cazioni da diporto, mentre il dipor-tista cui è stato riservato un codicedi accesso, verrà identificato dal“Seapass”. Le cinquanta boe intel-ligenti suddivise nei tre campi diormeggio sopra indicati, saranno ingrado di garantire costantemente unmonitoraggio dell’ambiente e del-l’eventuale inquinamento marinofornendo al Parco tutti i dati in tem-po reale.
dal SavoneseALASSIO-ARTECON I CASTELLIDI SABBIA 2006
Si è tenuta quest’estate ad Alassiola ventiseiesima edizione del Concor-so “Castelli di sabbia”. Il popolaris-simo gioco-divertimento per i bam-
re vieppiù lo spazio antistante il maredi creazioni di tutto valore. Dopo ilcelebre “Muretto degli innamorati”,dunque, un altro fiore all’occhielloper la millenaria cittadina della Ri-viera Savonese. Conseguentementeanche un lavoro divenuto negli annisempre pià difficile per la Giurìachiamata a scegliere le opere miglio-ri. Per la cronaca: una giurìa interna-zionale, essendo composta ,quest’an-no, dall’Assessore comunale al Tu-rismo Monica Zioni , dal direttorecommerciale dell’Ippodromo france-se di Cagnes sur Mer e dagli espertilocali Giuseppe Macellano, LucaVillani, Ernesto Schivo, EnricoPiotti, Gianni Del Pero, Alda Naso,Maria Gollo.
Per la Sezione Adulti è stata pre-miata la creazione “Adelasia edAleramo” (foto sopra) e tra i bambinila creazione “La foca” (foto sotto).
Settembre 2006 2121Archivi della memoria
di MARISA DE BARBIERI
Coæ de bon,coæ de pigneu
di MAGÌ SOAVE
Dairicordidellanonna
DairicordidellanonnaIl proverbio
La ricetta
L'angolo caratteristico
Quando a famme a munta, o presumì o chin-na (Il bisogno fa dimi-nuire la presunzione).
TEMPO DI CASTAGNELe pelate (Piae) – Sbucciate le castagne fresche e mettetele a cuoce-
re in pentola con acqua, sale e finocchio. Quando sono cotte toglietetutta l’acqua e mettetele al fuoco per alcuni minuti perché asciughinobene.. Mondatele calde e servitele. Possono anche essere mangiate nellatte.
Bruciate ( Rustìe) – Prendete dei marroni o castagne fresche, dateloro un taglio nella scorza, in modo però di non intaccare la castagna,ponetele al fuoco in una padella bucherellata e fatele arrostire agitando-le e, sbalzandole di quando in quando, spruzzatele con acqua fino a chesiano cotte. Mettetele quindi sotto una coperta di lana, perché diventinomorbide e si mantengano calde. Togliete loro la scorza e servitele in unpiatto coperto da una salvietta.
Bruciate al rhum – Prendete le bruciate senza scorza (ricetta prece-dente) schiacciate ad una ad una con la mano e mettetela fuoco in unpiatto con burro e zucchero. Una volta liquefatto il burro ritiratele dalfuoco, aggiungetevi alcuni cucchiai di rhum (quanto basta a vostro giu-dizio) , accendetelo e rimescolate . Smorzato il rhum, servitele.
Ballotte (Balletti) – Fate cuocere le castagne con la loro buccia inacqua e sale quindi servitele calde. In passato erano tradizionali per ilgiorno dei Santi..
Castagne secche lesse (Prebuggìe) — Prendete le castagne secchesenza buccia, mettetele a mollo nell’acqua calda e strofinatele bene in-sieme con le mani per toglier loro tutta la pelle, mettendole quindi abollire a rilento con acqua, una cucchiaiata d’olio e poco sale. Si man-giano calde nel loro brodo.
Groppo di SestaGodano (SP) –Passaggio“interno” acaseggiati:interessanteesempio diarchitetturarurale “sponta-nea” ed interven-ti di ristruttura-zione che siinseriscono neltessutopreesistentesenza compro-mettere l’equili-brio di questoangolo di Centrostorico. (da Valdi Vara- GuideSagep).
Voglia di buono, voglia di pinoli:la nonna Beddo...sosta di
riflessio-ne: senso di appartenenza allagrande famiglia occitanica questa de-sinenza in u dei nomi femminili comeNetto, Çillo, Texio, che richiamanoalla mente il carattere forte delle no-stre donne e che si contrappongono ainomi maschili spesso diminutivi ovezzeggiativi (Scietin, Richin,Beneitin, Giulin, Marietu, etc.).
La nonna Beddo, dicevo, per la fe-sta del Santo Patrono, per Natale e Pa-squa si attiva molto in cucina: sculettadi qua e di là con una piccagetta sullaspalla, o scosà ben legato in vita e acassa in mano: il menù per le grandifeste è sempre lo stesso, ma gli ingre-dienti non sono quelli di tutti i giorni,quindi occorre vedere ciò che manca:in primis un bel pacchetto di pigneu.
Se esiste una festa, il simbolo è unosolo, i ravieu e tanto poderoso è que-sto simbolo che tracima la famiglia eva oltre nel vicinato nella concretiz-zazione di una generosa porzionespolverata di parmigiano e fumante fradue xatte nelle mani di una piccola dicasa spedita come messaggera di buonappetito. E tracima pure come nume-ro per consentire agli uomini di casa,con le guance arrossate, la pipa inbocca e la pancia all’aria straripantedai giponetti di poter dire “mi n’òmangiöu c’nto” “mi c’ntuvinti”. E inquel tocco profumato che nonnaBeddo ha fatto sobbollire per orerimestando col cucchiaio di legno,aggiungendo brace e solo brace sottoal pentolino di terracotta c’è unabrancaitinn-a de pigneu.
Certo, con i ravieu è cominciata lafesta che ha un solo modo per prose-guire: con a çimma. Dice De Andrè:
“strapunta de tutto bon”. È quasi amo-re, non un banale far da mangiare. Lacima, comandata al macellaio una set-timana prima va fatta il giorno prima.Va insaccata, cucita, avvolta nella gar-za con gli scongiuri che non si rom-pa, adagiata a freddo nel brodo e fattabollire con attenzione, bucherellatacon cautela, rigirata, controllata estrat-ta e posata delicatamente su una ca-pace fiammanghilla e ricoperta, un po’rudemente con il tagliere, e sul taglie-re il mortaio a star lì tutta la notte perassumere la caratteristica formaellittica, e poi tagliata a fette presen-tata in tavola nel trionfo del suo deli-cato profumo; e nelle fette, a far ca-polino tra i pisellini novelli occhieg-giano i pigneu. E se la si vuole ac-compagnare con una coppetta di sal-sa verde, certamente pestati tra le fo-glie di prezzemolo e le acciughe sottosale sono finiti anche un po’ di pigneu.
Festa è il terrore nell’aia e il coni-glio più grosso o il cappone pasciutoben lo sanno: finire in casseruola èpresto fatto, fra gli aghi di rosmarino,olive taggiasche e, vedi un po’, duecucchiai di pigneu.
Un pranzo di Natale può finire inun solo modo: con il pandolce. A que-sto punto si va quasi oltre l’amore: ècome accudire un bambino. Lo si gira,lo si rigira, lo si mette a poltrire sottole coperte, lo si controlla nella sua len-ta trionfante lievitatura, non uno matanti, per assaporarli per settimane, perparteciparli alle persone care, parentied amici, gonfio di cose buone di can-diti, di uvette e di pigneu.
Altro pranzo è quello di Pasqua chenon si discosta molto per nonnaBeddo da quello di Natale. La diffe-renza sta nel secondo dove o gianco eneigro, e l’agnello con e ardiciocchela fanno da padroni, entrambi confe-
zionati con una generosa dose dipigneu.
Naturalmente ci sono pure i giorniferiali nei quali uno spezzatino di car-ne di maiale e patate, una pentolata distoccafisso accomodato, una lingua alverde, un bel sugo di funghi porciniper condire i taglierini, delle trippe allasbira, assumono dignità e sapore searricchiti da una abbondante cucchia-iata di pigneu.
Nonna Beddo ha lasciato degli ere-di; le nipotine non amano più i piatticorposi, gli animali da cortile o peg-gio gli imbelli agnelli. Ma sanno an-cora tenere il mestolo in mano e orga-nizzare un pranzo della festa. Per pri-mo preferiscono il pesto, un tempoconfinato nei giorni infrasettimanali;usano il frullatore ma non dimentica-no assolutamente di aggiungere tra lefoglie di basilico una bella manciatadi pigneu. Amano le verdure, ma sepassano in padella fagiolini o bietoleo spinaci trovano trandy aggiungereun po’ di pigneu; e persino spargonoun po’ di pigneu tostati su una fanta-siosa insalata mista.
Per secondo preferiscono il pesce,delle cui sorti esistenziali meno si pre-occupano perciò in una teglia dibranzino adagiato su sottili fette dipatate, aromizzato di origano e abbel-lito da pomodorini, sparpagliano unpo’ di pigneu.
Se poi si azzardano con piattiforesti, trovano che una peperonatapiemontese, una capponata, una tortadi scarola, una ratatouille sanno chesenz’altro è meglio con i pigneu.
E concludono con una torta di undoppio strato di pasta contenente unaleggera crema pasticcera e cosparsa diabbondanti pigneu che, guarda un po’,chiamano la torta della nonna...
L’arte dei cestai: un patrimonio cheper anni ha tirato un’economia l’au-
tunno dipinge di colori tenui e delicati gliultimi alberi di castagno che ancora resi-stono qua e la nei boschi ai piedi dclmonte della Guardia. In tutta la Valle Ver-de, ma particolarmente a Ceranesi, giàcinquecento anni fa si coltivavano i bo-schi di castagno per trarne legna da ar-dere ed anche per costruire navi, ponti,case di città. Ne parla il Giustiniani neisuoi annali del 1537 e Perino di Langa-sco, riferisce Maurizio Lamponi, nel 1384forniva il legno di castagno per costruireil ponte sul Polcevera che unisce Sam-pierdarena a Cornigliano. Il legno di ca-stagno era una ricchezza che per molto
SOPRAVVIVE A CERANESI
L’arte dei cestaitempo ha ”tirato” l’economia dell’interavallata. E Ceranesi, posto tra la città diGenova e le Capanne di Marcarolo, fu ilcentro di un’arte che tuttora resiste, an-che se col passare degli anni tende pur-troppo a diventare solo un ricordo.
L’arte dei cestai, che in genovese chia-mano “curbaieu” trasformava i virgulti dicastagno in ceste, gerle e contenitori variche servivano nell’agricoltura e nel com-mercio per custodire e trasportare i pro-dotti della terra. I virgulti di castagno, chein genovese si chiamano “sarveghi”, ve-nivano staccati dalla pianta madre versoil sesto anno di vita (ed oggi anche piùpresto per il cambiamento del clima)messi a macerare nel “lago”, cioè in unabuca molto larga, aperta nel terreno dovesi faceva affluire l’acqua. Dopo la mace-razione e la stagionatura il legno venivaridotto manualmente in lunghe liste chea loro volta, intrecciate assieme con sa-pienza e professionalità che solo i conta-dini conoscono, formeranno cesti, coffe,banastre ecc per i vari usi nei lavori dicampagna. Oggi di “coffe” o “banastre”
non se ne vedono quasi più perché l’in-dustria della plastica ha saturato il com-mercio, ma a Ceranesi c’è ancora qual-cuno che caparbiamente continua a in-trecciare i “sarveghi” non fosse altro cheper tener vivo il ricordo di un passato cer-tamente difficile ma operoso. I “curbaieu”di Ceranesi hanno un passato che ricor-da anche la loro solidarietà e la loro coe-sione sociale.
Nel 1915/18, durante la prima grandeguerra, diedero vita ad una associazionedi mutuo soccorso per aiutare le famigliedei combattenti al fronte e dare loro quelsussidio che in molti casi lo Stato non dava.Poi quella associazione prese ”una bruttapiega”, venne il fascismo che come in altricasi ne provocò la fine. Ora la tradizionedegli antichi cestai sopravvive a Ceranesiin qualche laboratorio artigiano che anco-ra manualmente prepara ceste e cestiniper le occasioni importanti dell’anno comela festa della Madonna della Guardia o imercatini, che a Natale spuntano un po’ovunque nei paesi e nella città.
GIOVANNI REPETTI
Settembre 20062222Libri VOCI E SCRITTI DI LIGURIA
Celle Ligure, da molti definita “laPortofino di Savona” con una puntad’orgoglio che non si perita, per ilparagone, di uscire dai confini provin-ciali, annovera da poco tempo unanuova documentazione libraria sulproprio sviluppo urbano, condiziona-to in particolare dal tracciato della li-nea ferroviaria, argomento peraltrocomune a molte altre località dellanostra Riviera di Ponente.
Immagini d’epoca, dal 1859 all’at-tuale 2006, documentano la precisa ri-costruzione evolutiva cellese , Firmatada Dino Cerisola (disegni e materialeiconografico) Antonio Ferro (graficaed impaginazione) Flavio Nebiolo(note introduttive) e Luigi Venturino,ex assessore comunale (ricerche sto-riche). Una ricerca, è sottolineato, “de-dicata ai Caduti sul lavoro nella co-
ANTICHE BALLATE,CANTI E CANZONIIN GENOVESE
“Il mio Paese, Trigoso – Ricordi espigolature” è il titolo che EdoardoBo, giornalista la cui attività ha supe-rato la boa del mezzo secolo, ha datoal più recente dei suoi libri, stampatoalla fine dello scorso anno. Una riga
Tra le pubblicazioni periodicamen-te offerte in acquisto a prezzo specialeunitamente al Quotidiano, Il SecoloXIX ha recentemente proposto un vo-lumetto, firmato da Giorgio Bertone estampato presso la Microart’s di Recco,titolato “Antiche ballate e cantari, can-ti popolari e canzoni in genovese” conbrevi commenti ed aneddoti. La coper-tina in quadricromia riprende l’illustra-zione di una cartolina del 1909, ripro-ducente “Giovani suonatori ambulan-ti” concessa dalla Collezione Finauri;altre concessioni per i testi si riferisco-no a BMG Ricordi, Music Publishing,a De Ferrari e De Vega ed alla Sinfoni-ca Jezz Edizioni musicali. Sul retro-co-pertina un breve profilo, con foto del-l’Autore. Ed una nota esplicativa sullibretto che prosegue nel progetto di re-cupero del dialetto genovese parlatoin Liguria da Imperia alla Spezia par-tendo dall’esame di centinaa di testimelodici antichi e moderni con unaselezione di novantadue pezzi nei qua-li alla forza espressiva del genovese siunisce la bellezza delle melodie in untutto armonico curioso, valido ed ap-prezzato anche nei nostri giorni Il te-sto (142 pgg con bibliografia ed indicecompresi) è suddiviso per secoli di ri-ferimento, a partire dal XII ciascuno deiquali facente titolo, affiancato da unaillustrazione del tempo stesso.
L’Editrice Skira di Milano ha re-centemente onorato la lunga atti-vità della conosciutissima reccheseStefania Beraldo, figlia del Sinda-co della ricostruzione cittadina ing.Matteo Beraldo, con un catalogogenerale delle incisioni da lei fir-mate in cinquanta anni della suaattività artistica che ha compresoanche pittura e miniatura. Il volu-me, curato da Franco Ragazzi, con-tiene pagine di Rossana Bassaglia,
Le incisioni di Stefania Beraldoartista recchese d’alto pregio
Federica Galli e dello stesso Ra-gazzi .Vi sono riprodotte, quasisempre a piena pagina,165 operedella Beraldo: la sintesi di un’arteche si è sviluppata dal 1955 ed hacontinuato ad arricchirsi fino adoggi con soggetti sempre nuovi.Il volume si conclude con una bre-ve rassegna delle più importantinote critiche, che nel corso deglianni sono state dedicate a tale at-tività di alto pregio. S.P.
Per una celebrazione particolaredell’epopea di Cristoforo Colombo, edel cinquecentenario della sua morte,alla vigilia della data del 12 ottobre,giorno della scoperta dell’America daparte del grande navigatore genovese,il Gruppo dei Cronisti Liguri ha editoil libro “La Liguria di Colombo”. Ilvolume è di 147 pagine in cartapatinata, corredate dall’indice e da unacinquantina di fotografie in quadricro-mia (stampato dalla TipolitografiaMeCa di Recco - prezzo di copertina25 euro) è all’insegna della riscopertadel “ritorno” che la Superba e la Ligu-ria hanno dato al personaggio ed al suocelebre viaggio. Nella copertina duedipinti di A. Bianchini, ripresi dal-l’esperienza di un fotoreporter di va-glia, quale Antonio Amato, in un pa-lazzo di via Fieschi a Genova, raffigu-
LA LIGURIA DI COLOMBO: COME E DOVE LO RICORDA
rano i due momenti clou dell’impresadi Cristoforo Colombo: il momentodella partenza per il fatidico viaggio equello dello storico sbarco del 12 otto-bre 1492. Le altre foto, tutte attinentialla vita ,all’attività ed all’impresa, ingenerale, del grande Genovese, sonostate “scovate” e riprodotte dalla stes-sa ispirata maestrìa di Antonio Amatolungo un itinerario che ha preso avvìodalla Spezia sino ad Imperia con tappe
effettuate a Sestri Levante, Lavagna,Chiavari, Rapallo, Santa MargheritaLigure. San Colombiano Certenoli,Cicagna, Moconesi, Santo Stefanod’Aveto, Camogli, Nervi, Quinto, Ge-nova capoluogo, Cogoleto, Savona,Noli, Diano Marina , Chiusanico edImperia. Anche i testi sono in esclusi-va: autrice ne è la giornalista DeboraBadinelli
E’ un omaggio a Cristoforo Colom-bo – spiega nella prefazione MarcoMassa, segretario dei Cronisti liguri —ed a come la nostra regione lo ricorda;un viaggio per certi aspetti molto curio-so –dice Claudio Burlando Presidentedella Regione, la quale ha dato il patro-cinio alla pubblicazione, lungo una stra-da inconsueta guardando da vicino unalunga galleria monumenti, dipinti, og-getti d’arte, sparsi lungo il territorio
ligure. Dal canto proprio G. LucaBuccilli, Sindaco di Recco, il cui Co-mune ha voluto sostenere con l’oneredella stampa, havoluto dire che l’origi-nale iniziativa dei Cronisti, ha sottoli-neata come Recco, una delle perle delGolfo Paradiso, non poteva estraniarse-ne cosicché ha inteso dare un tributo-omaggio tanto doveroso quanto auten-ticamente sentito per ricordare Chi conla propria impresa ha lasciato un segnoindelebile nella storia dell’umanità. Ci-tazione d’obbligo, pertanto, il riconosce-re anche la particolare cura della tipo-grafia nell’impostazione grafica che haaggiunto un ulteriore tocco artistico-il-lustrativo alla disposizione delle foto-grafie già di per sé stesse eccezionali.
L’opera ha l’egida del Gruppo deiCronisti Liguri, ed è la rarità che, uni-tamente ad un volumetto stampato incinquanta esemplari, ha voluto salu-tare il Cardinale Arcivescovo di Ge-nova Tarcisio Bertone, eletto a Segre-tario di Stato del Vaticano nel momen-to in cui lasciava il suo incarico diMetropolita Diocesano: Cronaca dimille giorni di cronaca”, quelli cioèdella Sua attività genovese, parafra-sando Il “Cronaca di un anno di cro-naca”, l’iniziativa editoriale, unica inItalia, ideata trent’anni fa e che costi-tuisce la raccolta, dal 1997 degli An-nali di cronaca ligure. A.R.
CELLE E LA FERROVIA IN IMMAGINI D’EPOCA
struzione della ferrovia ed a quantihanno perso la vita lungo il suo per-corso”. Il libro, con le sue 238 paginefa parte della Collana dei QuaderniCellesi con i quali l’omonima Asso-ciazione Culturale divulga la storia del“paese”, soprattutto nei suoi aspettipiù significativi e meno conosciuti.Essenziali, a corredo del testo, le 192riproduzioni, in totale, di foto e docu-menti (una buona parte anche in qua-
dricromia). Presentazione, prefazioneed i “ricordi di un viaggiatore” fannoda introduzione ai sette capitoli (Ar-riva la ferrovia, Un parese in forte svi-luppo, Ferrovia e strada nazionale, Leferite della guerra, Gli anni della ri-costruzione, I nodi si sciolgono, Làdove correva il treno). Un ringrazia-mento alla Fondazione FrancescoSpotorno ed agli Enti ed ai Privati, nonpochi, che hanno favorito il lavorodegli Autori, precede una pagina bi-bliografica che anticipa l’indice finale,costituendo la miglior testimonianzaper la capillarità delle ricerche ed altempo stesso un’attesa già viva per ilprossimo “quaderno” annunciato comeattinente seguito all’attuale, ed aventeper tema “il mare che tornò così a ria-riaggregarsi, ma ci si accorse che nelfrattempo anch’esso era cambiato”.
TRIGOSO, IL MIO PAESEdi sottotitolo dice ancora “fino a quan-do voleranno i gabbiani” e fa da rife-rimento alla dedica del volume stes-so, “per Chiara, affinché mi accom-pagni, assieme alla nonna Elsa, fino aquando, appunto, voleranno i gabbia-ni”. Dopo le presentazioni , rispetti-vamente di Don Ezio Frisino,l’Arciprete Parroco di S. Sabina diTrigoso e di Anto Enrico Canale, nel-la propria l’Autore dice che “non vi ècosa più grande, nella vita, che il sa-per vivere e lasciare ai posteri una trac-cia di bene, viatico sicuro verso quel-la grande méta alla quale gli uominidi buona volontà e credenti anelano.”
Questa traccia di bene nella fattispe-cie si identifica con una descrizione(288 pagine fitte di testo e di foto) delproprio paese di quasi mille anime….che si è sempre mantenuto , eccettoqualche nuova casa, com’era dalle sueorigini.. E tra le sue “ anime” del pas-sato ricorda fra l’altro, figure caratteri-stiche come ad esempio il GiulottoStagnaro, massaro e cantore di SantaSabina, e “a Luiggia du sciumme” unafigura importante ed indimenticabile
per il suo ardire e la sua vivacità didonna di lavoro e di fede”.
Realtà del Paese, curiosità storiche,usi e costumi, un tuffo nel tempo chefu, ricordi di ogni genere, fissano unpassato e parlano di un presente checostituiscono una interessante docu-mentazione. Come del resto è stato peri precedenti libri firmati dallo stessoAutore: Il Leudo nella storia di RivaTrigoso e della Liguria, Riva Trigosoed il suo Leudo, Riva Trigoso e la suastoria centenaria, il Leudo rivano.
Mensile d’informazione, sport, cul-tura ed avvenimenti vari. Editore:Editoriale Fontanabuona di NerinaSanna; Direttore responsabile Fran-co Ricciardi. –Aut: Tribunale di Chia-vari n° 5 del 17 ottobre 2000. –www.giornaledimoconesi.com. – Cor-rispondenza: Casella Postale 23,16047 Ferrada di Moconesi. PostaElettronica: [email protected] - Telef.: 335,7865.367 e 347.7575858.
Terminate le vacanze estive, è tor-nato in edicola in settembre, distribu-ito gratuitamente e portato per l’oc-casione a sedici pagine. Cinquemilale copie di tiratura.
Realizzato dal Centro Servizi InternetBuffet - Via Garibaldi 68 – 19015 -Levanto - telef. 0187.804025, fax0187.803596 - internetbuffetOyahoo.it- [email protected] - Re-gistrazione presso il Tribunale La Spe-zia n° 1 del 1° gennaio 2004 - Stampa:Digiprint Via Parma 20 La Spezia -Telef. 0187.51.8874 – Tiratura 750 co-pie - Direttore responsabile: GuidoGhersi.
Notizie cittadine, dell’immediatoentroterra, e della Riviera Spezzina.Rubriche amministrative locali, dellaproduzione libraria, una pagina dedi-cata allo sport ed altre alla vita locale.
Periodici
Settembre 2006 2323SPARSI PÉ TÜTTO O MONDO
Capitanni marittimi CamogginDa õ volûmme “Capitanni de mâ e bastimenti dõ secolo XIX” de Gio GBono Ferrari. Traduzione di Pro.Schiaffino.
In tõ Cile i Capitanni camõgginnõ ëan tanto nûmerosi cõmme in
Argentinn-a. Se arregordan: Cap.Giuseppe Simonetti, emigrôu a Val-paraiso. Õ l’ha comandôu basti-menti cileni pe i traffeghi dõ Perù epoi ûn vapore pe õ scalo de PuntaArenas. Õ l’è stæto armato de ûnbastimento perso in t’è ûn naufrâg-gio. Õ l’ha accettôu allôa õ coman-do de ûn vapore cileno che õ faxei-va i viaggi ä California. Verso õ1898 ûn fûrioso temporale õ schian-tô questo vapore e õ bôn Cap. Si-monetti õ gh’e lasciâva a vitta;Cap.Ansaldo õ l’ea zà stabilîo aPunta Arenas in to 1860 e õ l’e stætoquello che õ l’ha insegnôu a i cilenidõ Generale Bulms l’arte de pilo-taggio in tõ streito de Magellano.Õ l’è stæto de casa lassù pe tantianni. Õ ritorna a Camõggi zà mõltoanzian e õ l’è stæto l’armatô dõ ship“Santina Ansaldo”. Õ l’ea stætociammôu Capitan “Punta Arenas”.A Valdivia, a Puerto Mont e a Con-cepciòn Gh’è stæto di Capitannicamõggin Bozzo, Giuseppe Chiesafu Rocco, Cap. Maggiolo e Cap.Schiaffino. Ûn atro Cap. Schiaffi-no õ l’ea reggente dõ Consolato Ita-lian de Valparaiso. A Iquique gh’èmorto in tõ 1876 Cap. FrancescoFigari fu Nicolò che ò l’ea stætomercatante e Colonizzatô. Anche aIquique se sõn stabilii e se sõn fætide ottime poxizioin i Cap. ValleEmanuele, Cap. Mortola, Cap. Pa-devilla, Cap. Giovanni Schiffono,Cap. F. Figari fu Gaetano. Anche õnostrõmmo Gio Batta Olivari fuProspero a l’è morto lazzù in tò1884. In Perù, precisamente a Cal-lao, gh’ea zà in tõ 1857 a forte casade commercio dõ Giovanni Figariche õ gh’aveiva un figgio Capitan-no de mâ. Õ l’è stæto questo ûn for-midabile Emporio de commercioch’õ l’aveiva branchie in tûtto oPerù. A l’è stæta anche armatrice degrendi bastimenti dedicæ a i traffe-ghi da Cinn-a. I discendenti de que-sti Figari sõn anchêu Ministri dõStato, finansè e grendi colonizzâtoi.
Cap. Stefano Figari fu Nicolò õl’aveiva case de commercio a Cal-lao, a Lima e a Morro. Cap.GaetanoFigari õ l’ha fondôu in tö 1872 casade commercio a Barranqueras.Quando i sêu traffeghi ean zà fio-renti, õ vegniva assascinou da ûnn-a sordatesca rivolûzionâia, a nêuttedo 12 Marzo 1875. Ä stessa datavegniva saccheggià e rostïa l’azien-da dõ Cap. Giuseppe Diego Schiaf-fino e quella dõ Cap. Emanuele Ce-vasco. A Lima se ean radicæ ö Cap.Francesco Schiaffino, morto in tõ1894; Cap. Enrico Schiaffino, mor-to in tõ 1897; Cap. Gio Batta Co-sta, morto in tõ 1890.
A Callao õ gh’è st´æto de casatanto tempo e õ gh’è morto o Cap.Bartolomeo Schiaffino fu Prospe-ro; Cap. Gerolamo Schiaffino, ar-matô e poi colonizzatô, morto in to1899; Cap.Ansaldo e Gio BattaCosta, entrambi morti verso o 1890;Cap. Pedevilla Giovan Battista, par-tïo da Camõggi cõn ûn carego depaccotiggia verso õ 1880, õ ‘ha fæta
naufragio a Capo O’Horn. Restôusensa merce õ nõ s’è scoraggiôu. Õl’ha travaggiôu primma a Arequipapoi a Tarapacà. Doppo ûnn-a paren-tesi de lotte e de travaggio all’in-ternodõ Perù, õ l’ha fondôu a Iqui-que di commerci importanti. Forse,õ l’è stæto ûn di unici Capitanni che,zà molto anzian, õ vegnisse a moìin Patria.
ln Columbia õ s’è radicôu ûn Cap.Maggiolo do quæ nõ s’è avuo ciùnotizie. In Bolivia, õ gh’aveiva pig-giôu dimora ûn Capitanno Bozzo eûn Capitanno figgio dell’armatôBrigneti. Ûn Cap. Razeto õ l’ea an-dæto adreitûa finn-a a Villa Rica intõ6 Paraguay e poi õ l’è richinôu aVilla Encarnaciòn. Ä Guayra gh’eavari Mortola. Õ gh’ea morto, zoe-no, Cap. Brevi, figgio dell’antigofarmacista de Camõggi. Guayaqui;ha l’aveiva varie ditte fondæ da Ca-pitanni camõggin. Se arregorde:Francesco Schiaffino, ûn Olivariche õ l’ha comandôu õ legno Cor-reo dõ Equador, e Davide Onetomorto ancõn zoeno. A Calòn gh’eaõ Cap. Biagio Brignati. In tõ Me-scico, a Mazatlàn, õ mette sciû fa-miggia õ Cap. Dapelo Luigi, ma-iandose cõn donna Amada Maldo-nado. In California, se ghe stabili-sce õ Cap. Denegri cõn a famiggia.I sò discendenti anchêu sõn banchê,avvocati, inzegnê. In t’ha contêa de
In ta contea de Santa Clara, avei-van commerci Cap.Olivari e Cap.maggiolo.
Cap. Chiesa e o Cap. Ferro Nico-lò, se ean stabilii a Pensacola; Cap.Massa Antonio, o moiva a Baltimo-ra verso o 1881. In ta mæxima Çit-tæ o gh’è stæto pe tanti anni e o gh’èmorto o Cap. Diego Marciani. ABrooklin, o gh’è stæto pe squæxivint’anni o Cap. Lorenzo Brignati.A Mobille gh’ea Cap Schiaffino, eatri Capitanni Schiaffino ean a NewOrlèans e a New York. O Cap. Vit-torio Corzetto di Bartolomeo, o l’èstæto ship chandlers a Baltimora.
In ta mæxima Çittæ o l’à missosciû famiggia o Cap. ProsperoSchiaffino, agente da Mutua e Po-scia Console d’Italia. A Guayaquilo se gh’è stabilio e o ghe moivaverso o 1901, o Cap. Biagio Ra-zeto.
In tõ lontan Siam s’ea stabilioCap. Bassin e ûn Bozzo d’ïto “Tor-rixan”.
A Singapore s’ea stabilio Cap.Avegno, de ì “Matanìn”. A Rangon,all’epoca da grossa caregazion deriso (1873), gh’e stæto commeagente marittimo, Cap. GiacomoOlivari. Ûn atro Cap. Olivari, nau-fragôu in tõ canà de Bank, õ l’e en-trôu a õ servizio dõ Re dõ Siam equando õ l’è morto õ croviva õ grad-do de Comandante de ûnn-a flottig-gia da guæra. Ûn atro Cap. Olivari,dell’antiga famiggia di “Oivâ”, õ l’ènaufragôu verso õ 1860 in ûn “atol-lo”, õ l’è restôu in te l’isoa de Luzòne õ l’è stæto pe anni armatô de ûnveliero ch’o mercatava in te isoe daSonda. In tõ 1883 sõn arrivæ ancõn
a Camõggi sò notizie. De Camõggigh’ea ûn vëgio Capitanno che i ma-leixi o ciammavan “Cisari”, ma for-se õ l’ea ûn Figari da famiggia di“Vita d’Oro”. Quando õ l’è morto,pä che õ l’avesse lasciôu ûnn-aenorme fortûnn-a che a quello tem-po a l’è stæta a causa de tante liti.Nõ gh’è stæto porto ingleise ch’ono segge stæto controllôu da unCapitanno de mâ camoggin. Sõnstæti tanti anni in Inghiltæra i se-guenti: Cap. Nicola Ansaldo, che õl’ha fondôu famiggia ingleise; Cap.Filippo Schiaffino dïto l’“inglese”;Cap. Prospero Oneto; Cap. Ciovan-ni Ferrari. A Mutua AssegûazionMarittima Camõgginn-a a l’ea al-loa tanto importante che a gh’avei-va in Inghiltæra i sò Rappresentan-ti de fidûcia tûtti camõggin: Cap.Luigi Olivari, a Glasgow, Cap. F.Schiaffino A Cardiff; Cap. G.S.Schiaftino, a Seith, Cap. GiovanniSchiaffino di Prospero, a North-Shields. E Capitanni camõggin eana Bremehaven, a Londra, a Sorde-aux, a Cadice, a Marsiglia, a Tuni-si, a Costantinopoli, a Odessa, aBerdiansck e a Nicolajeff. Cap.Bertolotto õ l’ha misso sciû casa aOdessa cõn ûnn-a scigniurinn-a rû-scia formando ûnn-a nûmerosa fa-miggia. Cap. Canepa õ l’è stæto pesqæi trent’anni ûn di ciù quotæ pi-loti de Porto Said; Cap. LorenzoSchiaffino õ l’ha passôu tûtta a sòvitta a Algeri; ûn atro Cap. Schiaf-fino dïto õ “Mincia” doppo aveicomandôu pe tsnti anni õ ship“Esterina”, õ s’è stabilio con a fa-miggia a Salonico finn-a ä sò mor-te, Regio Console d’Italia e agen-te da N.G.I. Cap. Enohe Borzone,perso õ sò bastimento in naufra-gio, õ l’è anadæto a stabilise aAlgeri, dove õ gh’è morto; Cap.Ferrari, detto “Mixi”, avendo per-so in naufragio o sò bastimento, ol’ea talmente avvilio che õ l’haespatriôu. Doppo ûnn-a parentesicommerciale a Livorno, õ l’è an-dæto a fondâ a Tunisi ûnn-a im-portante casa de ship-chandlers.Ommo inteligente e assæ socie-vole, õ l’ha godûo l’amicizia e astimma dõ Bey de Tunisi. Tantianni doppo, quando õ l’è morto, õBey, cösa che õ nõ aveiva maifæto pe nisciùn crestian, õ l’hamandôu ûn drappello militare e asò banda a accompagnâ õ vëgioCapitanno camõggin.
Anche questo credèmmo che õsegge ûn piccìn ma glorioso prima-ta camõggin. Perché da calcoli ese-guî con documenti ä man, se pêuscrive che nõ gh’è stæto çittæ a õmondo ch’à no l’agge dæto special-mente a e vergini tære dõ Sud-Ame-rica – tanti Capitanni de mâ quantia n’ha dæto invece a Camoggi dõsecolo XIX.
Tenaci, e intraprendenti naviga-tôi che an tanto contribûio ä nasci-ta e all’affermâse de Singole ma-rinerie sud-americane. E che me-ritan pe questo d’ëse arregordê eonorë.
Tratto dal libro”Motivi di poesia” del Maestro del Lavoro ed atleta di spicco Ugo Armosino, chemette in versi motivi e considerazioni di vita. Altri libri da Lui firmati: “Voglia di poesia” e “Paginedi poesia” (Edizioni Grafiche Gaggero –Ge Pegli.
E COMME GHE CREDDEIVIMO...
QUANTO E COME CI CREDEVAMO...
(3 - fine)
Settembre 20062424
Anche Montoggio e Celle Liguresi sono idealmente collegati con
il Perù nello spazio dei giorni attornoalle Fiestas Patrias. Per Montoggiouna temporanea novità, in occasionedi quella festa che in località Tre Fon-tane si celebra ormai da trenta anni:la “Sagra della patata”, entrata di pre-potenza nel calendario sia delle ma-nifestazioni estive sia nella tradizio-ne consolidata. La festa ha così avu-to, in questa sua edizione una sottoli-neatura in più con uno stand dedicatoal tubero peruano ed il “buon peso”di una mostra con offerta di degusta-zione varie, frutto di un accordo tra ilComitato organizzatore locale e 1 As-sociazione peruana “La Semilla”.
Anche a Montoggio ed a Celle Ligure l’interesse per il Perù e l’amore per la sua genteQuella che si era mostrata come un’ideainnovativa ha subito preso consistenzae così una delle due giornate della Sa-gra ha avuto una prima impronta sud-americana con la distribuzione gratui-ta al pubblico presente, di un piatto for-te andino, la “causa rellena”, un tipo dipolpettone che mischia pollo, patatadolce e peperoncino. C’è stata inoltreanche una mostra nella mostra , a con-clusione della giornata, titolata “Perùterra d’origine della patata” e lo spet-tacolo canoro con al centro una can-tante in costume.
A Celle Ligure, invece si è ripetu-ta una consuetudine che risale ormaia parecchi anni addietro (e nella stes-sa domenica delle “Fiestas”). Alla
Chiesa della Consolazione, si è svoltala giornata missionaria dei PadriAgostiniani a favore della missionedell’Apurimac, dove alla periferia diCuzco una popolazione assai nume-rosa abitante in una zona di partico-lare depressione dove è possibile ri-cavare soltanto qualcosa dalla pasto-rizia e dall’agricoltura abbisogna inparticolare di servizi sociali. Così, giàdal 1968 era stata cullata l’idea direalizzare un complesso sanitario edoggi, grazie alle offerte ricavate annoper anno, che hanno permesso dimettere pietra su pietra e gradualmen-te anche inserendo la dotazione stru-mentale necessaria è stato possibilefesteggiarne l’inaugurazione del Po-
liclinico dedicato a Santa Rita, “obrade promociòn humana, del VicariatoSan Agustin de Apurimac, realizadopor la Asociaciòn Apurimac de Ita-lia”. Erano presenti alla cerimonia, trale autorità locali Mons. DomenicoBerni Vescovo della Prelatura diChuquibambilla, P. Boffelli Superio-re del Vicariato. San Agustin deApurimac, P. Bellini Superiore dellaProvincia Agostiniana d’Italia, volon-tari italiani presenti a Cuzco: A. Ma-ria Carminelli, Sara Ricchi e MicheleMattioli e due membri dell’Associa-zione provenienti dall’Italia: Mauri-zio Misitano ed Elena Tartaglia non-ché medici, infermieri e personale delPoliclinico.
Una mamma, con la sua bambina, inattesa della visita medica.
Da qualche anno la tradizionale“Fiestas patrias” del Perù di fine
luglio a Chiavari, organizzata dalCommendator Tito Fontana, dal Co-mune di Chiavari (sindaco ing. Ser-gio Poggi) e dal Consolato generaledel Perù di Genova, ha assunto unaveste più universale divenendo la “Fe-sta Nazionale del Perù e dei Liguri nelmondo”.
L’edizione di quest’anno é stataparticolarmente solenne sia per la pre-senza di delegazioni liguri anche dal-l’Europa, oltre che naturalmente dalSudamerica, sia per la corale parteci-pazione di autorità consolari, ammi-nistrative, civili, religiose, militari eparlamentari.
Nella solenne Messa, celebrata inlingua castigliana dal parroco dellaCattedrale di Chiavari monsignorMario Rollando davanti ad un altareimbandierato con i colori del Perù,dell’Italia e delle varie nazioni delmondo che ospitano emigranti liguri,ha trovato spazio anche il saluto delleautorità religiose e del Vescovo diChiavari, Mons. Alberto Tanasini.
Nei saluti, apertisi con parole toc-canti dal nostro presidente internazio-nale dr. Felice Migone, è stato sotto-lineato il forte legame che unisce ilChiavarese al Perù. Dalla zona parti-rono migliaia di emigranti soprattut-to verso il Perù ed ora, aggiungevaJaime Miranda Delizzie, console ge-nerale del Perù a Genova, tanti sono icittadini del Perù che intraprendonoil viaggio in senso contrario e vengo-no qui nel Tigullio a cercare lavoro,trovando occupazione, ospitalità, ac-coglienza ed integrazione.
Nel momento dell’aperitivo (ap-prezzatissimo il pisco sour, la tipicabevanda della zona di Lima in locali-tà Pisco, appunto, derivata da mostodi una tipica uva) prima e poi in oc-
UN APPUNTAMENTO CHE AFFONDA LE PROPRIE RADICI NELLA TRADIZIONE
La Festa del Perù e dei Liguri nel Mondouna forte testimonanza dei loro legami
casione della raffinata cena nel cele-bre caffè Defilla (fondato dalla omo-nima famiglia dell’Engadina svizze-ra) varie autorità hanno testimoniato ivalori dei tradizionali legami liguri-sudamericani fra cui quelli ricordatidai Consoli del Cile, del Paraguay eda Felix De Negri, console generaledel Perù di Milano.
Le autorità di Chiavari (il Sindaco,l’assessore professoressa MarinaTiscornia, il commendatore Tito Fon-tana), quelle politiche (l’onorevoleGabriella Mondello, il capogruppo diAlleanza Nazionale in Regione,Gianni Plinio e di Italo Garibaldi, con-sigliere in Regione), hanno assicura-to la partecipazione delle sedi che rap-
LE FOTO: 1) La tradizionale parata dibandiere sulla balaustra dell’altare mag-giore della Cattedrale di Chiavari. 2) Jai-me Miranda Delizzie Decano del Corpoconsolare Console generale del Perù (alcentro) tra il nostro presidente FeliceMigone e il vicepresidente Giovanni Boi-tano. 3) Il comm. Tito Fontana con l’as-sessore chiavarese Marina Tiscornia. 4)Al Caffè Bar Defilla di Chiavari un grup-po di ospiti d’onore alla cena di gala.
presentano. Un denominatore comu-ne nei vari interventi è stato il ringra-ziamento vivissimo al commendatorTito Fontana ed alle solerti signorecollaboratrici della Promotur per laeccellente organizzazione. Il canto di“Ma se ghe pensu” ed un arrivedercialla prossima occasione ha conclusola giornata.
Una vestepiù universaledelleFiestas Patrias
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