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Editore: MTSM srl - Via Locatelli, 49 - ALMÈ (Bg) - Tel. e Fax 035.4346350 - Direttore responsabile: Nicola Martinelli - Reg. Tribunale di Bergamo n. 20 del 13/05/2008 - Anno IV - N. 10 - OTTOBRE 2011 Via Cà del Fabbro, 25 - Almè - www.muttoniarreda.com Tel. 0345 97358 Un incontro per promuoverne la conoscenza e la divulgazione I tartufi di Bracca e della Val Serina Ogni tanto si torna a parlare di questi tuberi ipogei che nascono nel- la Val Serina, nel terri- torio di Bracca oltre che in altre zone della Valle Brembana; diversi sono i cercatori autorizzati di tartufi: 25 solo a Bracca e circa 600 nella provin- cia bergamasca, che du- rante la stagione offrono questa specialità agli ap- passionati ed ai ristoran- ti. Il comune di Bracca dedicando un evento a questo profumato tube- ro, intende promuover- ne la conoscenza e la divulgazione. Sono stati quindi realizzati, il 25 settembre 2011, un per- corso enogastronomico ed una mostra, un con- vegno, un pranzo oltre ad una visita alle tartufa- ie con dimostrazione di ricerca da parte dei cani da tartufo. (a pagina 3) La quinta edizione del Summer School si è svolta a San Pellegrino Terme Fisica e matematica sotto il solleone Rientro anticipato dalla vacanze; ma questa volta non si è trattato di una punizione per i ripetenti, bensì di un premio per i più bravi. E’ tornata a San Pellegrino la Summer School, per il quinto anno consecutivo, portando in Valle Brembana ben 130 studenti che dal 5 al 7 settembre hanno affrontato una full immersione di matematica, fisica e statistica. Scelti dagli Istituti Superiori della Lombardia ed accompagnati da 36 insegnanti, i giovani liceali -scelti da 29 scuole regionali- hanno affrontato le difficili materie del calcolo più avanzato, sperimentando con un assaggio le future avventure universitarie. (a pagina 11) Le operazioni sono state facilitate dall’intervento di un mezzo dell’Enel Le trote arrivano in elicottero Come sopperire alla carenza di pesci che si é verificata negli ulti- mi tempi nei principali laghi della Valle Brem- bana? Semplice, con l’ arrivo di trote; in elicot- tero ovviamente. Il nuovo metodo é sta- to infatti applicato con successo nei laghi di Branzi e di Carona: i Gemelli, il Pian Case- re, il Marcio ed il Bec- co. Complessivamen- te sono stati immessi: 10000 esemplari di tro- ta lacustre; 2750 esem- plari di trota fario; 2750 salmerini alpini. In tutti i casi si è trattato di ani- mali con una dimensio- ne di cm. 6 – 9 prodotti negli incubatoi Ittici di Ponte Nossa e San Pel- legrino e provenienti da riproduttori selezionati. (a pagina 9) Il riconoscimento istituito dal Lions Club di Valle Brembana Alla Rulmeca di Almè il Premio “Gens Priula” 2011 Venerdì 30 settembre 2011, alla vigilia del cin- quantesimo anniversario della sua costituzione, è stato consegnato alla presidenza e direzione ge- nerale della spa Rulli Rulmeca di Almè, il premio «Gens Priula», l’importante riconoscimento isti- tuito nel 1989 dal Lions Club di Valle Brembana, che quest’anno ha raggiunto la sua ventesima edi- zione. Il premio, che per tradizione rientra tra le impor- tanti cerimonie vallari, viene attribuito ad enti, per- sone, associazioni o società che con il loro operato hanno onorato la Valle Brembana nel campo socia- le, culturale, artistico, imprenditoriale e sportivo. (a pagina 13)

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Editore: MTSM srl - Via Locatelli, 49 - ALMÈ (Bg) - Tel. e Fax 035.4346350 - Direttore responsabile: Nicola Martinelli - Reg. Tribunale di Bergamo n. 20 del 13/05/2008 - Anno IV - N. 10 - OTTOBRE 2011

Via Cà del Fabbro, 25 - Almè -www.muttoniarreda.com Tel. 0345 97358

Un incontro per promuoverne la conoscenza e la divulgazione

I tartufi di Braccae della Val Serina

Ogni tanto si torna a parlare di questi tuberi ipogei che nascono nel-la Val Serina, nel terri-torio di Bracca oltre che in altre zone della Valle Brembana; diversi sono i cercatori autorizzati di tartufi: 25 solo a Bracca e circa 600 nella provin-

cia bergamasca, che du-rante la stagione offrono questa specialità agli ap-passionati ed ai ristoran-ti. Il comune di Bracca dedicando un evento a questo profumato tube-ro, intende promuover-ne la conoscenza e la divulgazione. Sono stati

quindi realizzati, il 25 settembre 2011, un per-corso enogastronomico ed una mostra, un con-vegno, un pranzo oltre ad una visita alle tartufa-ie con dimostrazione di ricerca da parte dei cani da tartufo.

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La quinta edizione del Summer School si è svolta a San Pellegrino Terme

Fisica e matematica sotto il solleoneRientro anticipato dalla vacanze; ma questa volta non si è trattato di una punizione per i ripetenti, bensì di un premio per i più bravi. E’ tornata a San Pellegrino la Summer School, per il quinto anno consecutivo, portando in Valle Brembana ben 130 studenti che dal 5 al 7 settembre hanno affrontato una full immersione di matematica, fisica e statistica. Scelti dagli Istituti Superiori della Lombardia ed accompagnati da 36 insegnanti, i giovani liceali -scelti da 29 scuole regionali- hanno affrontato le difficili materie del calcolo più avanzato, sperimentando con un assaggio le future avventure universitarie.

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Le operazioni sono state facilitate dall’intervento di un mezzo dell’Enel

Le trote arrivano in elicotteroCome sopperire alla carenza di pesci che si é verificata negli ulti-mi tempi nei principali laghi della Valle Brem-bana? Semplice, con l’ arrivo di trote; in elicot-tero ovviamente. Il nuovo metodo é sta-to infatti applicato con successo nei laghi di Branzi e di Carona: i Gemelli, il Pian Case-re, il Marcio ed il Bec-

co. Complessivamen-te sono stati immessi: 10000 esemplari di tro-ta lacustre; 2750 esem-plari di trota fario; 2750 salmerini alpini. In tutti i casi si è trattato di ani-

mali con una dimensio-ne di cm. 6 – 9 prodotti negli incubatoi Ittici di Ponte Nossa e San Pel-legrino e provenienti da riproduttori selezionati.

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Il riconoscimento istituito dal Lions Club di Valle Brembana

Alla Rulmeca di Almè il Premio “Gens Priula” 2011

Venerdì 30 settembre 2011, alla vigilia del cin-quantesimo anniversario della sua costituzione, è stato consegnato alla presidenza e direzione ge-nerale della spa Rulli Rulmeca di Almè, il premio «Gens Priula», l’importante riconoscimento isti-tuito nel 1989 dal Lions Club di Valle Brembana, che quest’anno ha raggiunto la sua ventesima edi-zione.Il premio, che per tradizione rientra tra le impor-tanti cerimonie vallari, viene attribuito ad enti, per-sone, associazioni o società che con il loro operato hanno onorato la Valle Brembana nel campo socia-le, culturale, artistico, imprenditoriale e sportivo.

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La provincia di Bergamo detiene il record di pazienti, ben al di sopra della media nazionale

Malattia di Parkinson, la ricerca continua

Una svolta per la cura del morbo di Parkin-son. É proprio questo l’obiettivo preposto ad ogni iniziativa guidata dal prof Pezzoli e dall’ ingegnere Marco Salvi, amministratore della Società del Gres e vice presidente AIP. “La nuova frontiera - spiega lo stesso Salvi - prevede

un intervento mirato sui giovani, con apposite attività di integrazio-ne nella società ed un costante sostegno psi-cologico”. Il progetto é ancora in fase di studio, ma é quasi certo che parta da marzo, proprio per volontà dell’asso-ciazione parkinsoniana della sezione Berga-

mo, diretta dallo stesso Salvi. “Parallelamente all’intervento socia-le - specifica Pezzo-li - condurremo quello clinico, che ha come primo obiettivo quello di ridurre l’evoluzione naturale della malattia”. Attualmente, i giovani affetti, rappresentano il 5% di tutti i pazienti in

Italia -circa 10.000 enu-merati- che finalmente riescono a vedere una speranza: “Il Parkinson é curabile - conclude Pezzoli - bisogna riusci-re a bloccare l’elevata dispersione di proteine dopaminergiche, e solo allora noteremo un’effi-cacia maggiore degli at-tuali medicinali in uso”.Studi recenti hanno constatato il forte au-mento del morbo di Parkinson e la provincia di Bergamo detiene il record di pazienti, ben

al di sopra della media nazionale. Ad attestar-lo una recente indagine dell’ AIP, che ha visto emergere la presenza di 2.500 casi a Berga-mo, con una progres-sione che enumera 300 nuovi casi ogni anno. “Di fronte a questi nu-meri il nostro sistema sanitario risulta fragile - commenta Marco Sal-vi - anche a causa della mancanza di una solida programmazione”.In base ai dati raccolti, la patologia, compare

sempre più precoce: su 10 casi insorge tra i 40 e i 58 anni, e nel 25% fa la comparsa tra i 20 ed i 40 anni; sempre nel 25% dei casi i primi sintomi si manifestano dopo i 60. Tra le ipotesi recenti più accreditate, pare che la contrazione sia causata da fattori ambientali e inquinanti (anche naturali) a cui si é più esposti, che col-piscono il 3 per mille della popolazione mon-diale, e l’ 1% sopra i 60 anni.

Cristiano Gamba

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A Villa d’Almè messo in scena uno spettacolo basato sulla creatività e lo zelo di chi ancora vuole rimettersi in gioco nonostante la malattia

Teatro e Tremore, lo spettacolo per sconfiggere il Parkinson

Teatro terapia e tanto spettacolo. L’Associazio-ne Italiana dei Parkinso-niani della sezione di Ber-gamo torna in scena e cal-ca il sipario con gli attori della compagnia Teatro e Tremore. Il tutto esaurito presso il cinema Seras-si di Villa d’Almé per la prima stagionale di un gruppo solido, che recita e spera, con la creatività e lo zelo di chi ancora ci crede e vuole rimettersi in gioco nonostante la ma-lattia. Lo spettacolo “Uo-mini”, già esibito lo scor-so anno presso la Fiera delle Associazioni di Val-brembo si ripete; nato da un’ improvvisazione ba-

sata sull’oggettivazione di quattro elementi -terra, acqua, aria e fuoco- una serie di sensazioni affio-rate dall’animo degli atto-ri sono state riordinate da un’abile regia e struttura-te in uno spettacolo ben coordinato.Il tema é la fragilità dell’uomo, fra storie di quotidianità e difficoltà nelle quali ognuno, con i suoi piccoli o grandi pro-blemi, si incaglia. La par-ticolarità di questa rap-presentazione sta nel fatto che gli interpreti devono improvvisare partendo appunto da sensazioni molto fisiche e legate ad un ricordo immaginario.

“Si é dovuto lavorare molto sulla corporeità - spiegano - fino ad arrivare alla creazione di coreo-grafie semplici ma colme di forza ed intensità, di cura e precisione nei mo-vimenti, talvolta difficili per chi soffre di carenza di mobilità”. L’evento é stato dedicato alla memoria del Beato Giovanni Paolo II, an-che egli parkinsoniano e simbolo di chi ha sapu-to continuare a vivere e combattere nonostante la malattia. Il ricavato del-la serata é stato devoluto alla ricerca scientifica che combatte il morbo.

Cristiano Gamba

É questa la risposta che ha saputo dare padre Ric-cardo Novati, reverendo comboniano originario di Cisano Bergamasco e fondatore del Comboni Center nel villaggio di Sogakofe in Ghana, sulle rive del Volta. Un cen-tro di alta qualità, che ha acquisito nel tempo un incremento sempre mag-giore dettato dall’amplia-mento di servizi primari: dall’istruzione scolastica all’educazione religiosa, per arrivare ad una fiori-tura del sistema sanitario con la realizzazione di un ospedale. Tra i fau-tori di questa impresa il professor Gianni Pezzo-li, presidente dell’AIP (Associazione Italiana Parkinsoniani). “L’attua-le struttura” - racconta il medico - “presenta un’ot-tima organizzazione inter-na e ampie prospettive di crescita, soprattutto nella cura delle malattie neuro-logiche”, mostrando una linea diretta tra Italia e Ghana. Ogni anno, infatti, la Regione Lombardia e gli Istituti clinici garanti-scono un ingente contri-buto economico per la co-pertura delle spese e per

il trasferimento di medici specialistici nell’ospedale di Sogakofe, accompa-gnando in sinergia il con-tinuo lavoro dell’AIP. “I primi risultati - prosegue Pezzoli - hanno portato alla creazione di un da-tabase con 60/70 pazienti africani, tutti affetti dal morbo di Parkinson”. La malattia, ancora scono-sciuta a causa dell’arre-tratezza negli studi me-dici, viene generalmente catalogata tra i sintomi della vecchiaia o di una maledizione popolare. La neurologia é un ramo an-cora assente, e l’arrivo di specialisti dall’Italia for-niti dall’AIP, garantisce un apporto necessario per lo sviluppo della medici-na, attualmente circoscrit-ta a ginecologia, pediatria e chirurgia. “La nostra intenzione é quella di stringere sem-pre di più i rapporti con il dislocamento sanitario di Sogakofe - rivela Pezzo-li - e per questo, a marzo, abbiamo programmato una mission che fornirà personale qualificato e medicinali”. I primi im-portanti risultati ottenuti dalla medicina, hanno

mostrato come le cure adeguate siano in grado di far regredire il morbo di Parkinson anche negli stadi più avanzati. Ora, l’Africa, oltre che terra di bisogno, é anche terra di studi per ricercatori e genetisti, intenti ad ana-lizzare il dna africano per riuscire a risalire alle origini del Parkinson che, come la vita stessa, partì dall’area etiope. L’unica cosa certa é che l’intervento sanitario eu-ropeo ha gettato le basi solide per porre fine al problema diagnostico, verso il quale il Ghana sta ottenendo una sua au-tonomia. Il prossimo tra-guardo, intanto, é stato stabilito durante l’ultimo congresso mondiale delle associazioni, tenutosi a Glasgow lo scorso settem-bre: “Tutti gli enti sanitari britannici - rivela Pezzoli - vogliono unirsi all’AIP per un primo sopralluo-go nel mese di agosto in Ghana” che rappresenta il punto di partenza per l’a-pertura di uno o due centri sanitari in tutte le nazioni del continente e l’avvio di un reale sviluppo dell’A-frica.

Cristiano Gamba

L’AIP , Associazione Italiana Parkinsoniani, in prima linea anche in Ghana con ampie prospettive di crescita nella cura delle malattie neurologiche

Un po’ di Bergamo,dove il bisogno chiama

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Un incontro per promuoverne la conoscenza e la divulgazione

I tartufi di Braccae della Val Serina

Ogni tanto si torna a parlare di questi tuberi ipogei che nascono nel-la Val Serina, nel terri-torio di Bracca oltre che in altre zone della Valle Brembana; diversi sono i cercatori autorizzati di tartufi: 25 solo a Bracca e circa 600 nella pro-vincia bergamasca, che durante la stagione of-frono questa specialità agli appassionati ed ai ristoranti. Il comune di Bracca dedicando un evento a questo profu-mato tubero, intende promuoverne la cono-scenza e la divulgazio-ne. Sono stati quindi rea-lizzati, il 25 settembre 2011, un percorso eno-gastronomico ed una mostra, un convegno, un pranzo oltre ad una visita alle tartufaie con dimostrazione di ricer-ca da parte dei cani da tartufo. Tutto questo, durante un incontro tenutosi presso la Sala Poliva-lente del Comune dal titolo: “Alla scoperta del tartufo nero della Val Serina” con il pa-trocinio della Regione Lombardia e la parte-cipazione del Distretto del Commercio “Fon-tium e Mercatorum” e dei Comuni di San Pel-legrino Terme, Serina, Costa Serina, Cornalba

ed Oltre il Colle. La giornata, assai par-tecipata, si è svolta in collaborazione con l’Associazione Tartufai Bergamaschi «Parco dei Colli» con l’ARTO «Associazione Ricerca-tori Tartuficoltori Oro-bici» e l’Associazione Tartufai Bresciani. Era-no presenti Giuseppe Ciocchetti presidente dell’Associazione Tar-tufai Parco dei Colli, Virgilio Vezzoli pre-sidente Associazione Tartufai Bresciani, An-drea Bonucci presiden-te dell’ARTO, <Asso-ciazione Raccoglitori Tartufi Orobici> e Mas-simo Bardea responsa-bile del progetto PADI-MA; “Una nuova pos-sibilità sul mercato in quanto la coltivazione del tartufo rientra nella buona pratica, selezio-nata dalla Regione”.

Margherita Molinari assessore del Comune di Bracca è colei che si sta dedicando da circa sei anni alla valorizza-zione ed allo sviluppo della coltivazione dei tartufi di Bracca, quindi artefice di questa inizia-tiva che ha raccolto il consenso di molti ap-passionati. “Per Bracca, - ha com-mentato la sig.ra Mo-linari -, questa mani-festazione rappresenta un momento signifi-cativo durante il quale si sta valorizzando un prodotto tipico che fa parte della storia e del-la tradizione locale sia dal punto di vista turi-stico che gastronomico e che può quindi creare un’alternativa.”Nel corso del convegno sono stati trattati dai vari relatori i seguen-ti argomenti: “I tartufi della Val Serina”- “Spe-cie di tartufo presenti in Val Serina”- “Espe-rienze di coltivazione nel territorio bergama-sco”- “Tartufi e tartufi-coltura: L’importanza

degli ecotipi locali”. Ha aperto il convegno Andrea Bonucci, da oltre 30 anni appassio-nato tartuficoltore, a cui hanno fatto seguito al-tri interventi”. Ha concluso l’assesso-re Molinari, afferman-

do che occorre incen-tivare la produzione di tartufi e conoscerne le caratteristiche delle piantine micotizzate, che nel giro di 4 anni possono permettere di ottenere una tartufaia.” La forma sperimenta

nella giornata di dome-nica 25 settembre pare sia stata indovinata, non rappresentata come una sagra, ma dalla pro-mozione culturale del prodotto, per cui verrà sicuramente riproposta.

Enzo Novesi

Piazza Brembana dedica due giorni al frutto che nella zona è in grande espansione

La mela di montagnaTornano, con l’arrivo dell’autunno, le sagre e le manifestazioni loca-li, che ripartono da un rilancio interno dell’e-conomia vallare con la valorizzazione dei pro-dotti. L’occasione sarà l’annuale Sagra della Mela -giunta alla sua se-conda edizione- si terrà nei giorni sabato 22 e domenica 23 ottobre. Al timone dell’organizza-zione l’ associazione de-gli agricoltori brembani AFAVB e la Pro Loco di Piazza Brembana, fulcro turistico a cui fa capo l’intera valle e centro dove avrà luogo la ma-nifestazione.

La manifestazione par-tirà sabato alle ore 9.00, con l’apertura dello stand promozionale AFAVB e con la degu-stazione e vendita del-le mele locali. Alle ore 12.30 seguirà il pranzo convenzionato con i ri-storanti, terminando alle ore 17.00 con la chiu-sura dello stand. L’ in-

domani, invece, dome-nica 23, ci sarà -come consuetudine- alle ore 9.00 l’apertura di tutti gli stand dei prodotti ti-pici brembani lungo la via centrale del paese, ed alle 12.30 si ripeterà il solito pranzo con i ri-storanti aderenti all’ini-ziativa. Alle ore 15.00 ci sarà la proiezione del fil-mato didattico “La mela di montagna della Valle Brembana”, seguito alle ore 16.00 dalla premia-zione ai concorsi ed alle 16.30 la mela-merenda. Il programma si chiude-rà definitivamente alle ore 17.00.

Cristiano Gamba

Cantieri di Branzichiusi ad ottobre

Sono i primi cantieri previsti nell’Accordo di programma siglato il 4 novembre scorso da Regione Lombardia e Ministero dell’Ambiente e saranno i primi a essere conclusi entro ottobre. Questo accordo prevede complessivamente 225 milioni di euro (10 dei quali per la sola provincia di Bergamo) per i 161 interventi di messa in sicurezza del territorio con-tro il rischio idrogeologico. “La Lombardia - ha detto l’assessore Belotti - è tra le regioni italiane quella più avanti nell’esecuzione delle opere previste dall’Accordo di programma. I cantieri di Branzi, in valle Grande (800. 000 euro) e in valle delle Ruine (120.000 euro), stanno lavorando a pieno ritmo pur essendo a 1.800 metri di altitudine e in condizioni proibi-tive”. “Nel dettaglio - ha aggiunto Belotti - si stanno completando i lavori dei paravalanghe, che vanno conclusi prima dell’arrivo della neve. E’ importante aver espletato il più velocemente possibile le pratiche, affin-ché le opere iniziassero quanto prima e nei cantieri si stanno addirittura anticipando i tempi previsti per la conclusione”.

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Donato un pulmino per il trasporto disabili

Ad Almè un’iniziativa a cura del Lions Club Valle Brembana

E’ stato presentato alla cittadinanza al-mennese, domenica 25 settembre 2011 sul sagrato della parroc-chia di Almè, il nuovo pullmino Fiat Doblò dell’Associazione Filo Diretto onlus di Almè, quale mezzo adibito al trasporto delle persone disabili.Alla cerimonia, avve-nuta con la partecipa-zione del vice presiden-te del “Filo Diretto” ed alla presenza di alcuni esponenti del Lions Club di Valle Bremba-na presieduto da Fran-

cesco Dorino Corna, il parroco di Almè ha impartito una speciale benedizione. Il Lions Club Valle Brembana ha finanziato l’acqui-sto e l’installazione di una apposita peda-na di sollevamento a doppio braccio, inse-rita nell’automezzo ed adatta ad ospitare e trasportare carrozzine per disabili. Come ha spiegato il presidente del sodalizio brembano Dorino Corna, l’acqui-sto della pedana mobi-le montata sull’auto-mezzo, rappresenta il

service di riferimento che il Lions Club Val-le Brembana ha attuato per l’anno 2010/11. Nel consegnare il contribu-to, ha inoltre sottoline-ato che non è la prima volta che il sodalizio brembano agisce a fa-vore dei disabili; infatti alcuni anni orsono ha donato alla Comunità Montana Valle Brem-bana un pullmino at-trezzato.Una iniziativa di carat-tere sociale ed umanita-rio alla quale ha preso parte buona parte della cittadinanza.

(e.n.)

Si è svolto a Zogno nei primi giorni di settem-bre 2011 il percorso formativo denominato: <Progetto Melograno. Conversazioni sul lavo-ro di cura> organizzato dal Settore Politiche so-ciali e Salute della Pro-vincia di Bergamo nella Parrocchia San Lorenzo RSA Opera Pia Caritas di Zogno. Il settore Poli-tiche sociali e Salute del-la Provincia di Bergamo prosegue nell’impegno a favore di chi assiste a domicilio le persone anziane, proponendo quest’anno una serie di incontri settimanali su vari aspetti del lavoro di cura, che proseguiranno fino al mese di novem-bre 2011. La parte carat-teristica di questa propo-sta è la libertà di parte-cipazione, ovvero non viene richiesta iscrizione e nemmeno la frequenza a tutti gli incontri, da qui il richiamo al Melogra-no, un unico frutto che racchiude tanti semi. Le “conversazioni”, della durata di tre ore, pre-vedono lo scambio e il contributo delle espe-rienze delle assistenti familiari, dei familiari e delle altre persone pre-senti e saranno condotte da operatori professio-nali che adotteranno una

metodologia attiva di apprendimento.”La for-mazione costituisce una leva importante per l’in-tegrazione e la qualità della vita dell’anziano, - ha sottolineato l’asses-sore Domenico Belloli -, così come abbiamo sperimentato in questi anni organizzando i pri-mi tre cicli del progetto. La qualità della cura non è solo nell’adeguatez-za delle prestazioni, nel rispetto degli standard prescritti o nell’applica-zione puntuale di proto-colli, è nella percezione delle persone che ricevo-no, soprattutto, ascolto, accoglienza e benevo-lenza” Il settore Politiche sociali e Salute si augura che partecipando alle “Conversazioni sul lavo-ro di cura”, le assistenti familiari, gli operatori, i volontari e i familiari trovino nuovi stimoli e riscoprano le motivazio-ni che li sostengono in un lavoro tanto delicato quanto prezioso per le famiglie e la comunità intera. E’ stato quindi introdotto il “Progetto Il Melograno”, da parte dell’assessore alle Poli-tiche Sociali della Pro-vincia di Bergamo Do-menico Belloli con il se-guente intervento: “Ab-biamo costruito questa

proposta di formazione pensando alle esigenze e alle fatiche di tutte quel-le persone che in modo diverso, si occupano di assistere anziani fragili non autosufficienti. Per-sone che lavorano con impegno e con fatica per mantenere l’anziano a casa propria, per garan-tirgli il diritto di essere considerato persona nel-la sua completa globali-tà. Persona come iden-tità unica, costruita nel relazionarsi con gli altri, con il proprio ambiente di vita, con la sua terra e con la sua casa. L’e-sperienza e la vicinanza con le persone non auto-sufficienti fanno capire quanto sia fondamentale per il loro benessere fare in modo che nel tempo della sofferenza e della dipendenza, non abbiano a lacerarsi bruscamen-te i legami che danno un senso al proprio esi-stere. E’ più facile per una persona che sta nella propria casa mantenere anche la propria identi-tà sociale e sentirsi così ancora cittadini.” Sono intervenuti tra gli altri al convegno l’assessore Mario Zanchi per le Po-litiche Sociali di Zogno ed il dirigente della Pro-vincia Silvano Gherardi.

(e.n.)

Il Progetto “Melograno” organizzato dal Settore Politiche sociali e Salute della Provincia di Bergamo

Conversazioni sul lavoro di cura

Spino al Brembo (Zogno) 22-23 Ottobre 2011

Sagra di OttobreFede, spettacolo gastronomia sono gli elementi che da sempre caratterizzano la Sagra di Ottobre che si svolge a Spino al Brembo e che rinnova l’appun-tamento nelle giornate di sabato 22 e domenica 23 ottobre.Sotto una tensostruttura riscaldata, tutte le sere a partire dalle ore 19,00 fun-zionerà il servizio ristoro con il tipico menù: trippa - lasagne - cotechini - costine - patatine fritte - panini - torte - castagne - vin brulè Sabato 22 Ottobre 2011 Ore 19.30 S.Messa Vespertina - ore 20.30 Serata all’aperto con musica e intrattenimento - ore 22.00 Spettacolo pirotecnico Domenica 23 Ottobre 2011 Ore 10.00 S.Messa Solenne - ore 14.30 Processione per le vie del paese con la Premiata Banda Musicale di Zogno - ore 17.00 Estrazione grande lotteria L’antica Parrocchiale di Spino al Brembo, fondata prima del X secolo, all’e-poca di Cornalita e Dossena. Il Visitatore salendo per l’alpestre ma amena via, circondata da alberi fruttiferi, gode e respira aria balsamica, salubre, e dopo poco più di un quarto d’ora giunge davanti al modesto cimitero del paese dove sono custoditi gli avanzi degli avi della Parrocchia di S. Alessan-dro. Entrando in chiesa, si ammira il disegno d’essa di stile lombardo. Ha tre altari; il maggiore di prezioso marmo eretto dal Parroco Gualandris D. Luigi di v. m. Quello a destra è dedicato alla Madonna del 25 Marzo, è ornato di una bellissima Annunziata, donata da Francesco Rizzo da Santa Croce agli spinesi, come suggello della pace fatta tra la popolazione dei due contadi nel 1504. Quello a sinistra è consacrato alla Madonna del S. Rosario. Una delle feste maggiori si è la cosidetta “sagra di ottobre” che si celebra la IV domenica di detto mese, è la festa delle S.S. Reliquie, istituita nel 1630, per voto fatto, allorché infieriva la peste nei dintorni; i morti del contagio furono sepolti in località detta “Piazzuoli”, dove una piccola chiesina con un Croci-fisso e un S. Sebastiano, ricorda il fatto.

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E’ Roberto Zanchi il nuovo presidente della premiata banda musica-le di Zogno, che suben-tra a Sebastiano Corti-novis. Il corpo bandi-stico che raggruppa più di cinquanta bandisti ed ha all’attivo diversi cor-si di musica per ragazzi, ha rinnovato le proprie cariche sociali gli scorsi giorni. “Son 28 anni che frequento il corpo ban-distico -ha detto Zan-chi, 41 anni, residente a Zogno-, sono cresciuto fra i grandi musicisti di questa valle. E’ un orgoglio poter rappresentare la ban-da zognese, un grup-

po che ha ottenuto nel corso degli anni nu-merosi riconoscimenti. Uno dei compiti che ci aspetta nell’immediato è l’organizzazione dei festeggiamenti per il 160 “compleanno” del corpo bandistico, che si svolgeranno il prossimo anno”.Oltre al presidente sono stati nominati: Corrado

Donadoni Vicepresi-dente, Alessandro Ber-lendis Tesoriere, Mi-chele Fustinoni Segre-tario. Il consiglio diret-tivo è inoltre composto dai consiglieri Augusta Brozzoni, Silvia Castel-letti, Carlo Vitali, Clau-dio Maffi, e Sebastiano Cortinovis. La banda di Zogno è stata istituita nel 1852 da un gruppo di zognesi appassionati di musica, sciolta nel 1938 è stata poi ricosti-tuita nel 1945. Da questa data, anno dopo anno ha coinvolto sempre nuovi bandisti e avviato alla musica di-versi giovani di Zogno.

Cambio al vertice del sodalizio musicale le cui origini risalgono al 1852

La Banda di Zognoha un nuovo Presidente

Nel corso della primavera ed estate, sono in programma concerti ed esibizioni

Imparare a cantareUn corso per apprendere le nozioni base del canto moderno e impostare la propria voce per esibizioni di canto. Saranno alcuni dei temi trattati nel corso di canto moderno e lirico promosso dall’assessorato alle Politiche Giovanili di Zogno con la collaborazione di Livio Scarpellini, esperto di canto lirico e moderno (collabora come cantante principalmente pres-so i teatri: Teatro Donizetti di Bergamo, Teatro Regio di Parma, Teatro Municipale di Piacenza, Teatro Grande di Brescia, collaborazioni pure con Rai ed emittenti svizzere). “E’ la seconda edizione dopo il successo dell’edizione dello scorso anno. Sono parecchi i giovani che frequentano le lezioni -commenta l’assessore Massimo Pesenti-, l’obiettivo è dunque quello di coinvolgere giovani e adulti, non solo di Zogno, ma pure della Valle Brembana. Per chi vorrà poi, nel corso della primavera ed esta-te, sono in programma concerti ed esibizioni”. Le iscrizioni si ricevono presso la biblioteca B. Belotti di Zogno, oppure scrivendo a [email protected] . Fra i corsi attivati pure diversi corsi di ballo presso, informazioni sempre presso la biblioreca. In fase di programmazione invece un corso di parkour, una nuova disciplina sportiva che appassiona sempre più giovani.

Nella giornata d’apertura, si è voluto proporre la Camminata della Salute

Zogno dedica una settimana alla terza età

Settimana della terza età a gonfie vele. L’asses-sorato ai Servizi sociali del Comune di Zogno ha promosso da 15 edizione di questa settimana de-dicata agli anziani della comunità zognese. Nella giornata d’apertura della settimana della terza età, si è voluto proporre la Camminata della Salu-te: una manifestazione a carattere promoziona-le, non solo per rilan-ciare gli effetti benefici dell’attività motoria, ma pure per valorizzare l’at-tività del gruppo di cam-mino di Zogno, che fe-steggiava il primo anno di vita. 500 le adesioni, con sorpresa degli or-ganizzatori, provenienti

da diver-si luoghi della ber-gamasca . Una bella g i o r n a t a t r a scorsa sulla pi-sta ciclabile della Valle Brembana da Zogno a San Pellegrino. Il dato maggiormente significa-tivo emerso dalla mani-festazione è il significato del camminare assieme: si guadagna salute e, come dicono tutte le sta-tistiche, se l’aspettativa di vita si sta allungando, con questo tipo di atti-vità motoria possiamo dare una mano a miglio-rare la qualità della vita. Soddisfazione è stata la

parola d’ordine per Ma-rio Zanchi, assessore ai Servizi sociali di Zogno: “E’ stata una bella gior-nata dedicata al mondo della terza età. Non ci aspettavamo tutte queste presenze. Sicuramente il prossimo anno sarà riproposta l’iniziativa. Nel frattempo si inizia l’attività motoria con delle passeggiate lungo le belle strade che com-pongono il nostro terri-torio”.

L’Associazione Bergamasca Stomizzati ha chiamato a relazionare numerosi chirurghi e stomaterapisti

A fine ottobre a Bergamo convegno sulle stomie

Quanti e come sono di-stribuiti sul territorio ber-gamasco gli stomizzati? Quali tipologie di stomìe portano coloro che uti-lizzano un sacchetto sull’addome dopo un in-tervento chirurgico col-legato normalmente ad un tumore? Quali sono le ultime tecniche chirurgi-che che vengono pratica-te nei principali ospedali bergamaschi? Quale tipo di assistenza viene as-sicurata agli stomizzati nei primi mesi dopo la dimissione dall’ospeda-le. Sono domande a cui l’Associazione Berga-masca Stomizzati chiede di dare delle risposte con un Convegno di Studio indetto il 28 ed il 29 ot-tobre prossimo. Per que-sto evento ha chiamato a relazionare numerosi chirurghi e stomaterapi-sti, oltre a rappresentanti della sanità pubblica ber-

gamasca. Sta invitando tutto il personale infer-mieristico dei reparti di chirurgia, insieme con gli operatori infermieristici delle case di riposo e di altre entità assistenziali della Lombardia, perchè trovino nel convegno le informazioni e la neces-saria preparazione pro-fessionale necessaria ad assistere gli stomizzati, specie anziani.Una deliberazione re-gionale della Lombardia ha previsto che in ogni ospedale dove si ope-ra per confezionare una stomìa ci sia un ambula-torio di riabilitazione per insegnare agli stomizzati su come gestire il proprio corpo e l’applicazione dei sacchetti dopo l’in-tervento chirurgico. Pian piano gli ospedali si stan-no attrezzando. Ai Riuni-ti l’ambulatorio prenderà maggiore funzionalità

dopo il trasferimento dei reparti nel nuovo Ospe-dale. Il Bolognini di Se-riate ha ricevuto un pre-mio per la formulazione e l’applicazione di un preciso protocollo di as-sistenza e cura.Il Convegno avrà mo-menti didattici ma anche pratici. Dopo le relazioni del venerdì per tutta la giornata, che si conclu-derà con una Cena bene-fica di gala, il sabato sarà dedicato ai confronti sul sistema assistenziale pro-vinciale, con la parteci-pazione diretta di alcuni stomizzati e dei loro fa-miliari. Si ascolteranno le esperienze di chi si è tro-vato a portare una stomìa da una giorno all’altro e su come sono state supe-rate le numerose difficol-tà di gestione, specie nei primi giorni dopo l’inter-vento chirurgico.

W.B.

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La riorganizzazione di piazza resa possibile con i fondi del Distretto del commercio

Piazza Marconi a Zogno: i lavori sono conclusi

L’obiettivo del Comu-ne è stato migliorarne la funzionalità, anche attraverso la valorizza-zione urbanistica. La piazza, a cui si accede da viale Martiri del-la Libertà, si trova nei pressi delle scuole me-die: proprio per questo il cantiere ha terminato i lavori gli scorsi gior-ni, per non creare disagi alle scolaresche nel pe-riodo delle lezioni. La zona che è stata sotto-posta a restyling è un centro nevralgico della vita di Zogno: oltre alla scuola ci sono il centro civico comunale, con la sede Inps, e l’uffi-cio del giudice di pace. Ci sono anche il par-cheggio sotterraneo, la banca, la casa di ri-poso e diversi negozi. Spiega Lino Gherar-di, assessore ai Lavori pubblici e Patrimonio: “Viale Martiri della Libertà è una delle vie più importanti di Zo-gno per due motivi: ci sono uffici di interesse pubblico ed è l’ingres-so da monte del centro

storico, non dimenti-cando poi che è la pas-seggiata degli zognesi. Per questo abbiamo de-ciso di mettere in can-tiere la riqualificazio-ne di piazza Marconi. Con l’obiettivo di tra-

sformare questo spazio attualmente privo di un minimo di connotazio-ne urbanistica in un’a-rea pregevole e godi-bile, nell’ambito di un progetto più genera-le di restyling del centro

storico”. La riorganiz-zazione di piazza Mar-coni, che è stata finan-ziata con i fondi del Di-stretto del commercio - di cui Zogno è capo-fila anche per i Comu-ni di Sedrina e Brembil-la - è stata condivisa dai commercianti e dalle scuole. Il costo dell’o-pera, è stato di 180.000 euro. Il progetto ha pre-visto anche un inter-vento di manutenzione

straordinaria sulla pa-vimentazione, piuttosto malconcia, del viale alberato. Per quanto in-vece riguarda il grosso dell’intervento ovvero la sistemazione del-la piazza, gli obiettivi erano tre: la messa in sicurezza del transito pedonale, la riorganiz-zazione del parcheggio e l’abbellimento ur-banistico della piazza. Al centro c’è una spe-

cie di isola pedonale, attorno a cui correrà un passaggio a senso unico. C’è pure un mar-ciapiede protetto, che raggiungerà la scuola, i parcheggi - il numero dei posteggi è identico a quello di prima-, due aiuole con una fonta-nella, panchine, verde. Oggi, piazza Marconi per Zogno, è un grade-volissimo biglietto da visita.

Formaggi orobici e valtellinesi insieme contro il mercato globalizzato

Tempo di crisi, anche i formaggi si alleano

La Valle Brembana rap-presentata dai suoi sto-rici formaggi e, per di più, uniti sotto un unico marchio alla Fiera Inter-nazionale di BRA. Un progetto pilota, innova-tivo e di rafforzamento per la rete economica e comunicativa in questo periodo di crisi, che tro-va sbocco nella sinergia. Formai de Mut, Agrì di Valtorta, Stracchino all’antica, Bitto e Branzi Ftpper la prima volta fan-no squadra in occasione dell’evento piemontese che, ogni anno, si tiene a Cuneo, portando alla ri-balta la rassegna dei for-maggi Slow Food, un’or-ganizzazione internazio-nale sempre in crescita. Il nuovo marchio ha tre ambasciatori: Ferdy Quarteroni, Paolo Chiari e Chicco Cerea, che han-

no radunato formaggi orobici e valtellinesi nel gruppo Formaggi Princi-pi delle Orobie, esposti in un unico stand titolato “Piazza della Resistenza Caesearia”. Un parti-gianismo in difesa della produzione locale, in di-fesa dalla internaziona-lizzazione dei prodotti, imitati ed espropriati in sempre più globalizza-te del mondo. L’evento, presentato presso l’Ali-mentari di via Tassis in Città Alta, ha ottenuto i risultati sperati dopo un brillante raffronto con la stampa internazionale del settore, che ha visto i preparati ambasciatori

ognuno specializzato in un preciso campo- tener botta alle difficoltà eco-nomiche che tutti i settori stanno subendo attraver-so precisi progetti e mi-rate risposte. “In passato, mai prima d’ ora, si era verificata a Bergamo una simile intesa che ha per-messo ai nostri formaggi

di ottenere una risonanza ancora più forte di quella che in passato già ave-vano” spiega Francesco Maroni, presidente del-la Fiera San Matteo di Branzi. I formaggi scelti per la rappresentazioni sono da anni distribuiti in tutta Europa ed anche oltreoceano, e l’alleanza

con il Bitto Storico -ori-ginario dall’omonima valle valtellinese- sanci-sce l’ingresso di un nuo-vo alleato commerciale che da decenni scrive la storia caesaria della Lombardia. Ora il Bitto, tra i formaggi quello più a rischio, continuerà ad esser difeso e riprodotto nella sua originalità, in ben 1500 forme all’an-no, tra le più pagate al mondo. L’esito della fie-ra ha dunque dato i frutti sperati, e nei giorni del 16, 17 e 18 settembre lo stand si é aperto al pub-blico con degustazioni e abbinamenti culinari che hanno rinverdito le più antiche tradizioni alimentari brembane, per la gioia degli amatori del prodotto.

Cristiano Gamba

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Originaria di Sottochiesa in Val Taleggio insegna progettazione ar-chitettonica non esclude il suo ritorno definitivo a Bergamo

L’America di Ilaria MazzoleniUn’avventura coro-nata dal successo per l’architetto Ilaria Maz-zoleni, un’emigrante bergamasca contempo-ranea, laureata, profes-sionalmente qualificata e determinata sull’atti-vità che ha voluto in-traprendere negli USA. Ilaria Mazzoleni vive in America dal 1996, l’inizio è datato 1995 quando si aggiudica una borsa di studio per un master in Tecnolo-gia e Scienze della co-struzione all’University of Southern California, School of Architecture, di Los Angeles. Appena laureata in Architettura al Politecnico di Mila-no, Ilaria parte, pronta a cogliere le occasioni che le si presentano, ma ancora ignora che la cit-tà, tra le più spettacolari e ridondanti d’Ameri-ca, le riserba un ruolo assai importante. Ori-ginaria di Sottochiesa in Val Taleggio, sorella dell’attuale presidente della Comunità Mon-tana Valle Brembana, Ilaria una volta giunta a Los Angeles vi si sta-bilisce, dividendo un appartamento con altri tre studenti stranieri. «Los Angeles ha mol-to da offrire dal punto di vista architettonico, - afferma Ilaria -, ma è il contrasto tra l’oceano e il deserto che più mi impressiona. L’ambien-te culturale è estrema-mente vivo, si fa molta sperimentazione ed è assai stimolante immer-gersi in questa realtà.” Il fascino che emana questa città california-

na conquista quindi assai presto la giovane bergamasca. Questo, senza esclu-dere ovviamente in un domani, il suo ritorno definitivo a Bergamo, per essere così più vi-cina alla sua famiglia che vive a Sottochiesa in Valle Taleggio. At-tualmente Ilaria abita nella zona di Melrose, insegna progettazione architettonica e tecno-

logie sostenibili a SCI-Arc, scuola di archi-tettura indipendente di Los Angeles, collabora con alcune prestigiose riviste italiane del set-tore e, fra un impegno e l’altro, ha nella prima-vera 2011 coordinato la gestione scientifica della mostra, e del-la monografia, «Spazi Composti di Franco Normanni» nell’ex-chiesa della Maddalena a Bergamo. L’interes-se per la biomimetica, la scienza che si ispira alla natura per la rea-lizzazione di ambienti ed edifici all’insegna della sostenibilità am-bientale, le ha fruttato la cattedra di docente e grazie anche alle ri-

cerche condotte dopo aver conseguito il ma-ster. “Appena mi sono trasferita a Los Angeles ero piena di incertezze - afferma ancora Ila-ria -, ma il “segreto” sta nel raccogliere le sfide quotidiane impe-

gnandosi seriamente.” Com’è oggi l’America agli occhi di una ber-gamasca che ci vive da 15 anni? «È in atto un grande cambiamen-to culturale, - afferma Ilaria - ed il presidente Obama ne è il simbolo;

del resto la crisi richie-de nuovi sforzi e inizia-tive che ci spingono a reinventarci».

e.n.

(Spunti rilevati da un ar-ticolo di Francesca Belotti pubblicato su L’Eco di Ber-gamo)

Una tournèe in Inghilterra e Irlanda per la giovane danzatrice brembana

Il sogno di Ilaria è diventato realtàUn sogno che coltivava fin da bambina, la dan-za! Da sempre la sua grande passione ed ora il suo sogno si è avve-rato: Ilaria Ghironi di-plomandosi nel mese di maggio di quest’anno alla Scuola del Teatro di Roma, è diventata una danzatrice professioni-sta. Rapita nei suoi so-gni di bambina, all’età di 5 anni durante uno spettacolo all’Oratorio di Zogno, si appassio-na all’arte Tersicorea, iniziando così il suo percorso di studio della danza. Prima con una scuola di ballo locale per 4 anni, per poi arri-vare alla frequentazione

per altri sei anni all’I-stituto Coreutico diret-to da Roberta Andreini Tosi di Bergamo (ora presente anche in Valle Brembana, a San Gio-vanni Bianco). Com-piuti i 14 anni, il salto di qualità di Ilaria che la vede proporsi in diver-se audizioni tra le qua-li alla Scuola di danza di Stoccarda, al Teatro dell’Opera di Roma ed all’Accademia Nazio-nale di Danza di Roma, tutte superate brillante-mente. Da qui, la scelta più difficile ed impor-tante per il futuro pro-fessionale di Ilaria, che opta decisamente per la Scuola dell’Opera di

Roma, dove trascorsi tre anni, conclude gli studi acquisendo il diploma di danzatrice professio-nista. Nel mese di ago-sto è stata chiamata a Londra per un’audizio-ne all’European Ballet, superata con successo insieme ad un neodi-plomato della Scuola di Danza del Teatro alla Scala di Milano e ciò le ha permesso di entrare a far parte ufficialmente nella sopracitata Com-pagnia di ballo. Ora per tre mesi è impegnata in una tournèe che si sta svolgendo in Inghilter-ra ed in Irlanda con una seria di 35 spettacoli di danza classica: Coppèlia

e lo Schiaccianoci. Una grande esperienza per Ilaria che si confronta ora con danzatori pro-venienti da varie nazio-ni e che li vede, in que-sti giorni protagonisti,

con il debutto avvenuto lo scorso 23 settembre, al Grove Theater di Dunstable, il giorno del suo diciottesimo com-pleanno.

Enzo Novesi

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La consegna dei premi durante una cerimonia presso il salone delle feste di Cà Bigio

Premio Angiolino Quarenghi Città di San Pellegrino

L’artistico Trofeo “Pre-mio Angiolino Qua-renghi” edizione 2011, opera dello scultore panathleta Elia Ajolfi, è stato assegnato al dr. prof. Julio Cesar Legi-do Arce, uno tra i più qualificati medici spor-tivi di Spagna, titolare di alte cariche nell’U-niversità Compluten-se di Madrid ed anche di importanti funzioni governative. Il Premio Panathlon Internatio-nal alla carriera Città di San Pellegrino Terme al prof. Josè Manuel Ballestreros anch’esso

dell’Ateneo Complu-tense di Madrid, già allenatore delle nazio-nali di Atletica, Fondo, Boxe e Tennis di Spa-gna. La consegna dei premi si è tenuta il 23 settembre 2011 a cura del CONI di Bergamo e Panathlon Interna-tional di Bergamo e del Comitato Coppa Qua-renghi, nel salone delle feste di Cà Bigio a San Pellegrino Terme. Una manifestazione ormai radicata nella cittadina termale che si è svolta con la partecipazione di un notevole numero di

commensali, di alcuni atleti sportivi tra i quali Luigi Orlandini ed inol-tre di Silvano Gherardi per la Provinica di Ber-gamo, di tutti i com-ponenti delle famiglie Quarenghi, di Valerio Bettoni presidente del CONI di Bergamo, dei dottori Mario Man-giarotti e Alfredo Cal-ligaris. Da loro e dai due medici premiati è stata ricordata la fi-gura del dr. Angiolino Quarenghi, ognuno per le proprie esperienze, esprimendo le capaci-tà di quest’uomo sin-

cero, dalla facoltà di conoscere il prossimo e di amarlo. Angiolino Quarenghi un medico di spicco nel panora-ma sportivo italiano ed internazionale, già me-dico dell’Inter per ben 17 anni, periodo d’o-ro durante il quale la squadra milanese vinse 4 scudetti, 2 Coppe dei campioni e due Coppe intercontinentali. Con-sigliere e poi sindaco della cittadina nell’an-no 1991, uomo di gran-de umanità, si è saputo far apprezzare anche per la cordialità nei rapporti con la gente. Alle sue cure mediche ricorsero vari campioni sportivi tra i quali Gia-como Agostini, Felice Gimondi, Sara Simeo-ni e Piercarlo Ghinza-ni. Una vita dedita alla medicina, allo sport, alla famiglia ed alla cit-tadina di San Pellegrino Terme. Una particolare sentita, bella manifesta-zione. Ha fatto gli onori di casa il dr. Gianpie-tro Salvi responsabile dell’U.O. Recupero e Riabilitazione della Clinica Quarenghi.Albo ufficiali dei pre-miati “Premio Angiolino Quarenghi Panathlon”:1995: prof. Dr, Mario

Quattrinin- 1996: prof. dr. Alfredo Calligaris- 1997: dr. Paolo Zep-pilli- 1998: dr. Mario Mangiarotti- 2002: dr. Eynar Eriksson- 2004: prof. dr. Giorgio Santil-li- 2005: prof. dr. Peter Jenoure- 2006: prof. Leonardo Vecchiet- 2007: prof. dr. Ken-net H. Cooper- 2008: prof. dr.Enrico Castel-lacci- 2009: dr. prof.

Guy Thibault- 2010: dr. prof. Antonio Dal Monte“Premio Coppa Qua-renghi” 2006: Bruno Pizzul giornalista- 2007: Alfredo Calli-garis medico sporti-vo. 2008: Ivan Gotti campione di ciclismo- 2009: Marcello Lippi allenatore 2010: David Messina allenatore .

Enzo Novesi

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Al convegno Iscar tenutosi presso l’Università Statale di Milano è stato ribadito che il territorio montano

merita il sostegno con politiche e azioni mirate

Sostegno alla montagna

Il Comitato Scientifico Internazionale di Ricerca Alpina che ha sede a Berna, in Svizzera, promuove la cooperazione internazionale nella ricerca sulle tematiche strategiche per le alpi e le aree montane.Nel 2000, Iscar è stato riconosciuto dalla Confe-renza delle Alpi come osservatore ufficiale della Convenzione delle Alpi. In questa funzione forni-sce competenze scientifiche e di ricerca negli orga-nismi ufficiali della Convenzione delle Alpi. Il Co-mitato è composto da delegati provenienti da Fran-cia, Austria, Germania, Italia, Slovenia e Svizzera.Alberto Cavalli, sottosegretario del presidente del-la Regione Lombardia con delega all’Università e Ricerca, intervenendo ai lavori di Iscar, organiz-zati presso l’Università Statale di Milano, ha evi-denziato che “il territorio montano è di primaria importanza, autentica area di opportunità per tutta la Lombardia e merita il sostegno con politiche e azioni mirate. Azioni da realizzare con l’Universi-tà e nel settore della ricerca, che devono essere di aiuto nel trasformare queste opportunità in risultati concreti”.

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Ogni tanto si ritorna a parlare dell’afferimen-to dell’Ospedale di San Giovanni Bianco agli Ospedali Riuniti di Bergamo. Problematica complessa e di diffici-le definizione, fermo restando la situazione attuale. Proposta che ha visto nell’aprile scorso la bocciatura in Con-siglio Regionale della mozione presentata dal Consigliere regiona-le Valerio Bettoni. Il consigliere provinciale, nonchè sindaco di San Pellegrino Terme Vit-torio Milesi, dati uffi-ciali alla mano, chiede alla Comunità Montana Valle Brembana, che lo scorso anno ha respin-to una analoga mozio-ne per l’afferimento agli O. R. di Bergamo rimandando il tutto a mesi più avanti, di ri-discutete il tema. E’ passato molto tempo senza ancora prendere decisioni con danno, secondo Milesi, degli utenti.”Si evidenzia il calo dei ricoveri, af-ferma Milesi, con per-sonale medico carente e senza ancora aver provveduto ad attivare la subterapia intensi-va come promesso.” A sostegno, Milesi porta le numerose firme rac-colte in cui si caldeggia l’afferimento agli O.R. di Bergamo con i quali pare stiano crescendo le collaborazioni che gioverebbero agli even-tuali pazienti ed an-che economicamente.

Il Presidente della Co-munità Montana Val-le Brembana Alberto Mazzoleni condivide le preoccupazioni sul calo degli utenti, per altro calo generalizzato in tutta Lombardia, e gli auspici espressi, ma ri-tiene anche che: “Non conviene polemizzare, stante anche il grande ritardo nel trasferimen-to ed i problemi orga-nizzativi che in questo momento riguardano la nuova struttura dell’O-spedale di Bergamo. Con l’Assessore Re-muzzi, le parti politiche e dirigenziali, si sta la-vorando per garantire attenzione e nuovi inve-stimenti sull’Ospedale San Giovanni Bianco e nel frattempo approfon-dire la tematica di una diversa organizzazione che sia rispettosa anche della volontà dei resi-denti vallari e permetta la massima tutela della struttura, del personale operante in Valle e, so-prattutto, dei degenti.” Abbiamo chiesto al consigliere provincia-le Vittorio Milesi cosa cambierebbe con l’af-ferimento a Bergamo per l’Ospedale di San Giovanni?“Con gli Ospedali Ri-uniti di Bergamo, - ha affermato -, esiste già una collaborazione in diversi settori e servizi e l’afferimento di San Giovanni Bianco all’A-zienda Ospedaliera di Bergamo avrebbe come primo immediato bene-

ficio un rafforzamento e un’intensificazione di tali collaborazioni, una maggiore possibilità di scambio del personale medico con un aumento della qualità complessi-va del presidio ospeda-liero. Una parte dei cittadini della Valle Brembana che per il proprio bi-sogno di salute scel-gono oggi gli Ospeda-li Riuniti di Bergamo (oltre il 27%), grazie alla maggiore qualità

garantita dalla struttu-ra, potrebbe tornare a scegliere con fiducia il Presidio Ospedaliero di San Giovanni Bian-co. Verrebbero inol-

tre finalmente meno i gravi e pesanti disagi a cui sono oggi sottoposti coloro che per ricovero o visite sono costretti a recarsi presso l’Ospe-

dale di Treviglio”. Si giungerà ad una solu-zione? Ora non resta che atten-dere eventuali sviluppi.

Enzo Novesi

Preoccupazione per il calo degli utenti e per il ritardo degli interventi di riqualificazione

Ospedale San Giovanni Bianco: Treviglio o Bergamo?

Le operazioni sono state facilitate dall’intervento dell’elicottero dell’Enel

Semina di pesci nel comprensoriodei Laghi Gemelli nel Comune di Branzi

In collaborazione con il Comune di Branzi e grazie alla disponi-bilità di ENEL che ha messo gratuitamente a disposizione un eli-cottero attrezzato per il trasporto del pesce, giovedì 15 settembre il Servizio Caccia e Pe-sca della Provincia ha effettuato la semina di materiale ittico in 4 dei 5 laghi che costituisco-no il comprensorio dei “Laghi Gemelli”.Comples s ivamen te sono stati immessi: 10000 esemplari di tro-ta lacustre; 2750 esem-plari di trota fario; 2750 salmerini alpini. In tutti i casi si è trattato di ani-mali con una dimensio-ne di cm. 6 – 9prodotti negli incubatoi Ittici di Ponte Nossa e

San Pellegrino e pro-venienti da riproduttori selezionati.Il Piano di riparto, sta-bilito in funzione della capacità portante del bacino, è il seguente:Laghi Gemelli (circa 6.990.000 mc di inva-so): 6500 lacustri; 1000 fario; 1000 salmeriniLago Pia’ Casere (circa 2.600.000 mc): 2000 lacustri; 1000 fario;

1000 salmeriniLago Marcio (circa 870.000 mc): 1000 la-custri; 500 fario; 500 salmeriniLago Becco (circa 230.000 mc): 500 lacu-stri; 250 fario; 250 sal-meriniResta escluso dalle operazioni il Lago Co-lombo che, essendo at-tualmente interessato da lavori di manuten-

zione, sarà oggetto di ripopolamento il pros-simo anno.Questo intervento con-clude le operazioni di ripopolamento dei La-ghi alpini previsto dal “Programma di ripopo-lamento ittico” appro-vato annualmente dalla Giunta Provinciale.Le operazioni di semi-na si sono invece svol-te regolarmente grazie alla disponibilità di per-sonale volontario delle locali Società di pesca.Sempre i Volontari han-no inoltre provveduto ad immettere nei Laghi Fregabolgia, Sardegna-na, Rotondo e del Dia-volo, il previsto quan-titativo di Trote fario e lacustri conferito dalla Provincia.

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Nella piccola borgata di San Pellegrino è rimasto un solo abitante

I Baroni di SussiaSussia è una piccola borgata montana ap-partenente al Comune di San Pellegrino Ter-me, la sua posizione è situata a circa 1000 metri di altitudine ed è posta su un altopia-no circondato da prati e boschi dove si gode un ampio e spettacola-re panorama. Nel borgo vi è una chiesina dove il 29 settembre di ogni anno si celebra la Festa di San Michele a Lui dedicata; da documenti si rileva che nell’anno 1718 viene citata come <Oratorio>, situato nel luogo noto come la co-

sta Falgara. Qui, il 31 luglio dell’anno 1833, è nato Giovanni Battista Antonio Baroni da Giu-seppe e da Annamaria Oberti. Antonio Baroni fu una celebre guida al-pina che collaborò nella esplorazione delle Alpi Orobie e dei massicci delle Alpi centrali, del Monte Rosa, del Ber-nina della Val d’Os-sola, dell’Adamello, dell’Ortles del Brenta e delle Dolomiti e lo si ritiene ancora oggi, uno dei pionieri, sotto la cui guida crebbero varie guide bergamasche e della Val Masino. All’e-

tà di 27 anni fu Guida Alpina nel Reggimento Guide Reali dell’eser-cito, addetto allo Stato Maggiore del generale Isasca impegnato nel 1860/61 a Isernia , Te-ano, Gaeta, ecc, nella lotta contro i Borboni. Alla sua scomparsa, avvenuta nel 1912, il CAI di Bergamo pose una targa bronzea nel cimitero di San Pelle-grino Terme dove è citato: “Antonio Baroni – guida alpina del CAI sezione di Bergamo. N.il 31.VII- 1833- M. il 22-IV- 1912- Gene-roso, prudente, audace

dell’Alpe intese ogni arcano, contese ogni insidia, attese ogni glo-ria.”Il Comune di San Pel-legrino gli dedicò una via all’inizio della vec-chia mulattiera che sale alla borgata. Uno tra gli ultimi abitanti di Sus-sia, venuto a mancare all’età di 73 anni, fu Michele Baroni, det-to ”Nicolèt” nipote del celeberrimo Antonio, uomo forte dalla voce possente, ospitale, esu-berante. Sposato con Giovanna Caterina Tassis dalla quale ha avuto un figlio Gio-vanni che attualmente è l’unico abitante della piccola frazione. Giovanni ha 61 anni, ha lavorato alla San-

pellegrino spa ed at-tualmente è in pensione dal 2007. Gli abbiamo chiesto come trascorre le giornate? “Ho l’orto da badare, dove coltivo verdure per il mio fab-bisogno, poi taglio la legna che uso per riscal-dare e cucinare.” Svol-ge altre mansioni? “ Ho animali di bassa corte a cui badare, aiuto dei miei vicini per la fiena-gione ed anche altri nel pascolo degli animali. Inoltre provvedo alla pulizia ed alla cura del-la chiesina alla quale sono molto affeziona-to.” Una vita solitaria quindi, ma non viene mai nessuno a trovar-la? “ Si ho vari amici che ogni tanto salgo-no a bere un bicchiere

in compagnia, poi ci sono gli appassionati di mountain bike che salgono fino a Sussia per poi scendere da Vet-terola e da Catremerio” Ogni quanto scende a San Pellegrino? “Circa due volte la settimana per fare spesa ed in-contrare alcuni amici”. Una vita solitaria, che conduce da circa sette anni, dopo la scompar-sa dei genitori, ma non ha nulla da recriminare, questo è il suo mon-do, ma comunque con alcune comodità tra le quali il telefono, la luce e l’acqua corren-te, per cui si può dire sia una persona felice, sempre sorridente, a cui pare effettivamente non manchi niente.

Enzo Novesi

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Rientro anticipato dal-la vacanze; ma questa volta non si è trattato di una punizione per i ripetenti, bensì di un premio per i più bravi. E’ tornata a San Pelle-grino la Summer Scho-ol, per il quinto anno consecutivo, portando in Valle Brembana ben 130 studenti che dal 5 al 7 settembre hanno affrontato una full im-mersione di matema-tica, fisica e statistica. Scelti dagli Istituti Su-periori della Lombar-dia ed accompagnati da 36 insegnanti, i giova-ni liceali -scelti da 29 scuole regionali- han-no affrontato le difficili materie del calcolo più avanzato, sperimentan-do con un assaggio le future avventure uni-versitarie. I ragazzi, per l’arco dei tre gior-ni, hanno preso allog-gio presso il convitto dell’Istituto Alberghie-ro presente all’interno del paese, organizzando la giornata fra convegni -la mattina- ed attività didattiche e di labora-torio il pomeriggio. Il-lustri visite, invece, per i seminari, che hanno registrato la partecipa-zione di quotati docenti del settore provenienti da tutte le università del nord Italia -Bergamo compresa- e da Bolo-gna. La Summer Scho-ol infatti gode dell’in-serimento nel Piano Nazionale delle Lauree Scientifiche, organiz-zato dall’Ufficio Sco-lastico di Bergamo con il contributo dell’Uni-versità di Bergamo, la Pro Universitate Ber-

La quinta edizione del Summer School si è svolta a San Pellegrino Terme

Fisica e matematica sotto il solleonegomensi, la Mathesis di Bergamo, l’Associazio-ne ANIMat di Berga-mo, l’associazione per l’insegnamento della fi-sica, BergamoScienza, Sinapsi, gli Istituti Itis e Paleocapa. Un proget-to collettivo, costruito con la stretta sinergia di enti seriamente in-tenzionate a rilanciare le attività didattiche ita-liane e coltivare studen-ti preparati. L’obiettivo,

infatti, é anche quello di orientare tutti quegli studenti che mostrano interesse ed attitudine per la matematica pura e la fisica, facoltà in declino in Italia negli ultimi anni. Un’infa-rinatura di base si sta rivelando importante per l’orientamento dei ragazzi, che riscoprono in questo modo nuove motivazioni che per-mettano di guardare le

discipline scientifiche in un’ottica differen-te. Il deterrente dell’e-strema difficoltà in cui impattano gli studenti alle prime armi é il fat-tore principale del calo d’interesse registrato. Dunque, sostenere con entusiasmo la fisica e la statistica, é una prima e concreta soluzione che ad oggi sta dando risul-tati reali.

Cristiano Gamba

RIFACIMENTI E MANUTENZIONI

AIUOLE E GIARDINI

Gesto incivile. Messaggi di solidarietà dall’Italia e dall’estero

Vilmente uccisi sette cani di razza a San Giovanni Bianco

Nel corso dell’estate, sette cani di razza sono stati uccisi da ignoti a San Giovanni Bianco per mezzo di bocconi avvelenati; si tratta di sei setter ed un pointer d’età compresa tra uno e sei anni. Un gesto che è stato assai condanna-to da Roberto Fiorona proprietario degli ani-mali, che li allevava da parecchi anni, non pro-fessionalmente, ma per la sua grande passione. Espressioni di solida-rietà sono state espresse alla famiglia, non solo da parte dei tanti cac-ciatori e appassionati della Valle Brembana, ma anche dagli esperti del settore di tutta Italia e dalla Svizzera. Per-sone che hanno inviato al proprietario dei cani, lettere di disappunto e messaggi di conforto e solidarietà. La noti-zia, apparsa in agosto sul quotidiano locale, è rimbalzata anche sui siti internet specializza-ti, con parole di stupore e di incoraggiamento alla famiglia. Gli ani-mali, vivevano in una recinzione adiacente

all’abitazione sita in via Oneta, dove il proprie-tario vive con la propria famiglia. «Ho dedicato parecchio tempo e tanta passione a questi miei animali,- ha affermato Roberto Fiorona, - non pensavo che si potesse arrivare a compiere un gesto simile. Inoltre è preoccupante anche l’intrusione di perso-ne nella mia proprietà, dove vivo con mia mo-glie e i miei due bambi-ni». Disappunto e rab-bia sono stati espressi anche da diversi resi-

denti di San Giovanni Bianco che conosco-no con quanto amore il proprietario e la fa-miglia curavano quei bellissimi animali,sono ritenute persone spe-cializzate nella cinofi-lia agonistica ed anche vincitori di importanti premi. Dell’accaduto sono sta-ti subito informati i ca-rabinieri della stazione di San Giovanni Bianco e della compagnia di Zogno, che stanno svol-gendo le indagini per cercare di individuare gli autori del gesto, in quanto l’uccisione di animali è un reato puni-to dall’articolo 544-bis del Codice Penale con una pena prevista che va dai tre ai 18 mesi di reclusione. Si dovrà tener conto che oltre il danno affettivo e mo-rale, c’è anche quello economico, che si ag-gira attorno a circa 20 mila euro, in quanto i sette cani erano rigoro-

samente selezionati ed addestrati.«Ringrazio tutte le persone che mi stanno esprimendo la loro solidarietà, - ha affermato Fiorona -, è stato un duro colpo alla mia passione. Chi al-leva cani per passione sa della dedizione e del legame affettivo che si crea, con questi cani lavori e cresci. Tutta la mia famiglia era assai legata a loro e spiegar-lo ora ai miei figli per

me è davvero difficile».L’assessore della Co-munità Montana Valle Brembana Enrico Son-zogni si è così espresso: “Speriamo che si faccia presto luce su quello che è avvenuto, ritengo che sia una azione da vili, si spera solo che non si tratti di un’intimidazio-ne nei confronti di Fio-rona e della sua fami-glia. Fiorona era molto legato ai suoi cani che seguiva giornalmente, cani che oramai tutti i cacciatori conoscevano per la loro bravura nel-le competizioni a livello nazionale. Noi della Co-munità Montana voglia-mo essere vicini a Fio-rona in questo momen-to, vorremmo essergli cosi vicini per superare questo brutto momento, ma sappiamo anche che per far questo si deve te-ner alta la guardia con-tro questi atteggiamenti incivili, si deve far di tutto per assicurare alla giustizia queste perso-ne.”

Enzo Novesi

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Per Branzi si risolve nel migliore dei modi la questione scuole che ha tenuto banco agli inizi del mese di settembre. Le lezioni sono rico-minciate con gli stu-denti pronti per affron-tare le attività didatti-che. Per gli alunni delle medie, l’organizzazio-ne stabilita, ha previsto tre monoclassi; mentre per le elementari una pluriclasse per terza e

quinta, e tre monoclas-si per prima, seconda e quarta. Da Bergamo, infatti, la responsabile del Prov-veditorato provinciale Patrizia Graziani ha de-ciso di andare incontro alle esigenze dell’ isti-tuto scolastico, accon-tentando sia il corpo docenti che il comitato di genitori intervenuto per far luce sulla vicen-da.

I continui tagli e l’im-poverimento degli enti comunali hanno -per la prima volta- paventato il rischio che la scuo-la di Branzi riaprisse il nuovo anno con due pluriclassi per le ele-mentari ed una sola per le medie. Un’opzione che fin da subito aveva spaventa-to sia il sindaco Gabrie-le Curti che i genitori, spingendoli ad una se-

Rientrato l’allarme per la composizione delle classi

Branzi: tutti a scuola, come sempre!rie di rimostranze cul-minate con lettere di ferma opposizione alla manovra. A causare la spiacevole situazione il taglio del corpo docenti; a risol-levarla i numeri -deci-sivi- degli studenti, suf-ficiente per comporre le normali monoclassi delle medie. Secondo quanto prescritto dalla legge, infatti, nel caso di micro paesi come

Branzi c’é la possibi-lità di costituire una monoclasse qualora ci sia un numero di iscrit-ti almeno superiore ai dieci alunni, e ciò pare abbia indotto lo stesso Provveditorato a rece-dere, lasciando presso-ché invariata rispetto al passato l’organizzazio-ne scolastica. Dunque piena soddisfazione dai vertici comunali, che sono riusciti in un im-portante intento, garan-tito anche dalla siner-gia con i genitori degli

alunni, convinti della necessità di mantenere stabili le normative del-la vecchia riforma, tra le quali le 30 ore di le-zione settimanali. Una vittoria, questa, che dà anche valore agli sforzi fatti negli scorsi anni: investimenti sui labo-ratori e sulla manuten-zione della struttura, che consentissero, ad un paese perno per quel tratto di valle, di ope-rare nell’ambito dell’ istruzione nel miglior modo possibile.

Rinnovata la tradizione

La Madonna di TrabuchelloFuochi, festa ed emo-zione. Trabuchello s’è illuminato nella notte di sabato 10 settembre, in occasione dell’annua-le festa della Madonna. Un’organizzazione con-solidata, il contributo devoluto dall’ammini-strazione comunale e le offerte raccolte da villeg-gianti ed abitanti hanno permesso di portare un forte segno di spirituali-tà. La serata, iniziata con la recitazione del Santo Rosario, ha scandito in successione momenti di preghiera e di festa, in un paese addobbato con luci montate attorno all’anti-ca chiesa d’epoca roma-

na. “É un momento di condivisione molto im-portante - spiega il par-roco don Alfio - che ogni anno raccoglie, non solo tra gli abitanti ma che tra chi serba nel cuore Trabuchello”. Non sono mancate le tradizionali palle di resina infuocata che hanno illuminato la salita che, dalla piazza, si collega con l’altura dove spicca la chiesa. Per rispettare la tradizio-ne, alle ore 22.00, sono partiti i fuochi d’artifi-cio. L’ indomani, invece, domenica 11, é seguita la processione per le vie del paese, guidata dalla ban-da che ha sfilato dietro

l’effigie della Madonna, una statua lignea realiz-zata anni addietro dagli artigiani locali e agghin-data, per l’occasione, con splendidi gioielli dorati. A sostenerla e a portarla un gruppo di vo-lontari, con una novità: un crescente numero di adolescenti, che segnano un’inversione di tenden-ze rispetto ai tempi cor-renti. Anche quest’anno, Tra-buchello, può dunque dire compiuta la propria missione, dando appun-tamento al prossimo anno ad una delle più antiche tradizioni del pa-ese.

Cristiano Gamba

Appuntamenti d’estate a Ponteranica

Castello in festaAnche quest’anno a Castello si è ripetuta, nella forma breve ma intensa del triduo liturgico, la celebrazione in onore di S. Rocco di Montepellier, al qua-le è dedicata la chiesina cinquecentesca posta sulla cima di una delle tante colline che dominano il territorio di Ponteranica.Come coronamento dei tre giorni di preghiera, nella mattinata di martedì 16 agosto, data nella quale è ricordato il Santo di origine francese, si è tenuto il tradizionale incanto: grazie al ricavato della vendita dei beni “nostrani” offerti dalla comunità e messi poi all’asta al ritmo di un “quant e quant” pronunciato rigorosamente in bergamasco, dal 2001 il gruppo di volontari “Amici di San Rocco” si adopera nella ristrutturazione della chiesina, che di anno in anno si impreziosisce sempre di più, divenendo un vero e proprio gioiellino, del quale i “Castellani” non possono che essere orgogliosi.La festa, continuata poi alla sera con la celebrazione solenne tenuta dal par-roco di Ponteranica don Sergio Scotti, si è conclusa con la sentita proces-sione per le vie (e i prati) di Castello, accompagnata dalle note di una banda “mista”, risultato della collaborazione tra i suonatori di Ponteranica e quelli di Sorisole.

Gli sforzi maggiori sono rivolti alla formazione di nuovi volontari in particolare dei giovani

Per l’anno europeo del Volontariato progetti innovativi per Bergamo e provincia

L’anno europeo del Volontariato, è stata l’occasione anche in Italia per un bilancio complessivo dell’enorme impegno che le 42.000 Associazioni portano avanti gratuitamente nei settori più svariati dei bisogni di persone, famiglie, comunità. Un quarto di queste Associazioni opera in campo sanitario, il 20% è attivo nel sociale, il 7% nella Protezione Civile, il 2% nel Volontariato internazionale. Fra le Regioni, il Friuli-Venezia Giulia è quella con la più alta concentrazione di Associazioni in rapporto al numero di abitanti; agli ultimi posti la Campania, Sicilia, Lazio. In assoluto la regione con più Associazioni censite è la Lombardia con ben 5703. Per quanto riguarda Bergamo e provincia le Associazioni sono rispettivamente 110 per la città, 325 per la provincia. L’importanza del Volontariato è innegabile, ma come si è discusso nel Convegno nazionale del “Villaggio solidale” tenuto a Lucca, il tema più scottante risulta sempre quello dei rapporti fra Politica e Volon-tariato, che si attuano in concreto nella relazione fra “solidarietà e sussidiarietà” cioè in un reciproco supporto di forze rivolte al bene comune soprattutto dei più poveri”.Tutti gli sforzi sono però rivolti alla formazione di nuovi volontari in particolare dei giovani, che rappresentano una valida forza di continuità, essendo oggi il vo-lontariato costituito di massimada elementi non più giovani. A questo scopo il Dipartimento della Gioventù e dell’Associazione nazionale dei Comuni ha creato un bando dal titolo” Giovani energie in comune”allo scopo di sostenere interventi a favore del volontariato gio-vanile, cui hanno aderito con alcuni progetti il CSVbergamasco e i Comuni di Albino, Nembro, Alzano, Ranica e Villa di Serio, che hanno affidato l’esecuzione del Progetto “ Volontariato Volentieri” alla Cooperati-va sociale “IL Cantiere” e al “Centro Servizi Volontariato” di Bergamo. L’intento è di offrire ai giovani l’opportunità di intraprendere un percorso di “cura di sé e degli altri” tramite stage di volontariato estivo e occasioni di convivenza interculturale e di scambio con gruppi di migranti di un Paese del Sud del mondo.

R.Belotti

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Venerdì 30 settembre 2011, alla vigilia del cinquantesimo anniver-sario della sua costitu-zione, è stato conse-gnato alla presidenza e direzione generale del-la spa Rulli Rulmeca di Almè, il premio “Gens Priula”, l’importante riconoscimento istitu-ito nel 1989 dal Lions Club di Valle Bremba-na, che quest’anno ha raggiunto la sua vente-sima edizione.Il premio, che per tra-dizione rientra tra le

Il riconoscimento istituito dal Lions Club di Valle Brembana

Alla Rulmeca di Almè Il Premio “Gens Priula” 2011

importanti cerimonie vallari, viene attribu-ito ad enti, persone, associazioni o società che con il loro operato hanno onorato la Valle Brembana nel campo sociale, culturale, arti-stico, imprenditoriale e sportivo. “Lo scopo del sodalizio, ha affer-mato il presidente Do-rino Corna, è anche quello di incoraggiare chi si dedica alle varie professioni ed attività, al fine di migliorare la loro comunità, pro-

muovendo un costan-te livello di efficienza e serietà morale.” Ha poi ricordato la figura di Antonio Ghisalber-ti, fondatore nel 1962 dell’azienda , venuto a mancare nel 1976.”La cerimonia della con-segna, svoltasi dopo la visita ai reparti produt-tivi dello stabilimento di Almè, è proseguita durante una riunione conviviale organizzata dal dinamico sodalizio brembano presso l’O-steria degli Assonica di

Azzonica di Sorisole. Il premio, rappresentato da una targa d’argen-to, è stato consegna-to dal presidente del Lions Club di Valle Brembana Francesco Dorino Corna, al dott. Marco Ghisalberti ed al rag. Emilio Moreschi, rispettivamente consi-gliere delegato e pre-sidente della spa Rulli Rulmeca, alla presen-za della signora Bruna Moretti Ghisalberti e Marco Ghisalberti.La spa Rulli Rulmeca, ha raggiunto importanti traguardi tecnico pro-duttivi nella costruzio-ne di trasportatori in-terni a rulli, altamente

innovativi, che vengo-no installati nelle realtà operative di ogni natura per il trasporto di merci, prodotti semilavorati o finiti. Questa conside-revole azienda, insedia-ta nella zona industriale di Almè, occupa oltre centosessanta dipen-denti ed ha incorporati depositi e stabilimenti produttivi in Spagna, Germania, Danimarca, Inghilterra, Canada, Sud Africa, Cina, Tai-landia, Venezuela coin-volgendo altre mille persone.Nella targa assegnata si evidenzia la motiva-zione che precisa come i dirigenti, in questi

cinquant’anni : “hanno contribuito a creare, con il proprio operato, con grande coraggio ed iniziativa imprendito-riale, in Valle Bremba-na, un complesso indu-striale metalmeccanico di notevoli dimensioni e risonanza internazio-nale, segno di amore per il lavoro ed il pro-gresso economico.” Molti i soci del Lions Club presenti, tra i qua-li i soci fondatori ed il sindaco di Almè Lucia-no Cornago, il luogote-nente dei carabinieri di Villa d’Almè Francesco Milo ed il maresciallo Maria Pedalini di Almè

(e.n.)

I commercianti dell’alta Valle si sono allertati; raccolta di firme contro l’ipotesi di un centro commerciale

Piazza Brembana, sul supermercato posizioni divergenti

Il Consiglio comunale di Piazza Brembana, con il solo voto della maggioranza, ha dato il via libera all’ado-zione del Piano di Go-verno del Territorio. Si sono espressi a favore i consiglieri di «Piaz-za Brembana, un ponte per…»), per il no ha votato il gruppo di op-posizione «Piazza puli-ta» mentre ha scelto la strada dell’astensione la lista «Per un futuro co-erente».Il Pgt, presentato dall’ingegnere ed esten-sore del progetto Enrico Salvetti, «è pensato in funzione del duplice ruolo svolto da Piazza Brembana in alta valle, come centro di attrazio-ne turistica e come pae-se che più di tutti offre e garantisce servizi a vil-leggianti e valligiani».L’ impostazione data all’importante docu-mento verte su un co-stante rilancio del paese in prospettive sia delle esigenze turistiche che degli abitanti, oltre che un’innovazione viabili-stica con l’aggiunta di una rotatoria dislocabi-le nel tratto fra via Aldo Moro e via Provinciale, molto importante per lo scorrimento brembano.

La strada, infatti, con-duce in centro e verso la stazione dei pullman, e sarà seguito da un sot-topasso pedonale in via Roma. Le nuove impostazioni a carattere infrastruttu-rale, invece, sono date dalla previsione di au-mento della popolazio-ne a 1600 abitanti, un incremento che deve far riflettere sulle prospetti-ve future e le esigenze del paese. Effettiva-mente 400 abitanti sono un numero consistente. Alterchi tra maggioran-za e opposizione sono sorti in merito a quello che è stato definito er-roneamente un centro commerciale, la cui area predestinata -in caso di realizzazione- è in via Fosà, con un’e-stensione di circa 900 metri quadrati. Il super-mercato sarebbe dislo-cato in un’area esterna al paese, col rischio che diventi un polo che de-centralizzi la frequenta-zione dei turisti svuo-tando il centro abitato anche di un importante servizio fornito dai co-siddetti negozi di vici-nato.Per quanto è dato sape-re non si tratterrebbe di una nuova licenza, ma

del trasferimento di una già al servizio della co-munità. E’ bastato, comunque, pronunciare la parola Centro Commerciale per far percorrere l’in-tera alta valle di una scossa elettrizzante. Così negozianti e com-mercianti hanno avvia-to una raccolta di firme lungo i paesi di Carona, Moio de Calvi, Mez-zoldo, Branzi, Averara, Cusio, Foppolo, Isola di Fondra, Cassiglio, Santa Brigida, Ronco-bello, Piazzatorre, Piaz-za Brembana, Valleve e Valtorta. Un’idea “di-sperata”, una protesta unanime volta a far ra-gionare sulla situazione attuale e sul fatto che una simile prospettiva, di certo, non agevole-rebbe una crescita. Il documento parla chia-ro, e l’indirizzo non é da meno: l’amministra-zione comunale di Piaz-za Brembana. Espresso a chiare lettere é “il pa-rere di assoluta contra-rietà”, la motivazione più che ovvia: un effet-to domino di chiusure l’una in fila all’altra, che partiranno dai ne-gozi più piccoli fino a mettere in crisi quelli più consolidati.

Lettera alla redazione

Vi inoltro una mia riflessione che dedico ad una “bella addormentata” che in uno dei momenti più difficili della mia vita ho dovuto adottare, con tutti i suoi problemi forse più gravi dei miei, più che sufficienti a mettere in ginoc-chio un elefante. Eppure, ogni volta che mi mancava il fiato, mi bastava solo guardarla per sentirmi meglio e pieno di vita.Non è una persona, ma una cosa che sembra che mi parli e mi esprima la sua gratitudine. Parlo di amore che è grande in ogni sua forma e riesce sempre a fare mira-coli. L’importante è avere pazienza e non mollare mai per nessuna ragione al mondo. Grazie per l’attenzione con la speranza che qualcuno ci si possa riconoscere, perché a volte è la storia di ognuno di noi.

Saeid Bahrami

“Io sono più stanco di te”E’ stato l’amore a salvarci tutti e due, mentre ero stanco, sfinito, privo di forza per poter continuare, e non so se volevo mollare tutto; mi sembrava più facile chiudere gli occhi e lasciarmi andare verso la corrente più forte di me, inghiottito dalle onde giganti.Sentivo la voce di qualcosa o qualcuno che mi diceva di aprire gli occhi …”apri gli occhi, guardami quanto vuoi; io ti darò tutta l’energia che vorrai. Alzati, finisci il tuo lavoro che io sono più stanco di te. Ho atteso tanti di quegli anni e non posso perdermi l’unica occasione che ho.Apri gli occhi, guardami, finisci il lavoro che io sono più stanco di te”.Adesso che ci penso, vedo che è stato l’amore a salvarci tutti e due. Da soli non ce l’avremmo mai fatta.

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Torna a San Pellegrino Terme il Festival Nazionale di Poesia per e dei Bambini

Poesie e filastrocche per bambiniL’Amminis t razione comunale di San Pel-legrino Terme promuo-ve il secondo “Festival Nazionale di Poesia per e dei bambini” allo scopo di esprimere la fantasia e l’allegria dei bambini e dei grandi, attraverso la lettura e la composizione di poe-sie, rime e filastrocche.L’invito alla partecipa-zione è rivolto ai bam-bini dagli 8 agli11 anni ed agli adulti che ama-no leggere e comporre poesie. Saranno ospiti speciali, Giusi Quaren-ghi e Pietro Formentini, autori di libri di poesie e racconti per bambini. Questi i tempi di svol-gimento del Festival: Entro sabato 30 ottobre: consegna poesie degli adulti. Entro sabato 13 novembre: consegna poesie bambini. Ve-nerdì 2 dicembre: cena con i poeti ospiti. Sa-bato 3 dicembre: sera-

ta finale e premiazioni. I bambini potranno par-tecipare individualmen-te con una o più poesie, rime o filastrocche sul tema “L’albero”, per un totale massimo di 25 versi. Se la parteci-pazione avviene come gruppo o come classe, potranno presentare fino a tre composizioni senza limiti di lunghez-za. Gli adulti invece po-tranno presentare le proprie composizioni inedite di poesie per bambini in lingua ita-liana (una o più poesie, rime o filastrocche per non più di 50 versi per ogni partecipante), sul-lo stesso tema. E’ am-messa la presentazio-ne, fuori concorso, di poesie in lingua locale. I premi saranno così suddivisi: Ai bambini una pergamena e libri di poesie degli autori ospiti del festival. Agli

adulti, una targa e una edizione pregiata di opere di poesia. Alla scuola che avrà otte-nuto i migliori risultati un buono di 500 € per acquisto di materiale ed una collezione di opere di Gianni Rodari.Tutte le poesie finali-ste di ogni categoria di partecipanti saranno pubblicate sul sito uf-ficiale del festival e ap-pariranno a stampa su “Quaderni Brembani”, Annuario del Centro Storico Culturale Valle Brembana “Felice Ri-ceputi” nell’edizione 2012. Ente Promotore: il Co-mune di San Pellegri-no Terme, Ente Or-ganizzatore: il Centro Storico Culturale Valle Brembana “Felice Ri-ceputi”. Gli Enti Pa-trocinatori sono: la Pro-vincia di Bergamo - la Comunità Montana di Valle Brembana- l’Uf-

ficio Scolastico Regio-nale per la Lombardia Ufficio X – Bergamo.La manifestazione si avvale del contributo della Fondazione della Comunità Bergamasca Onlus, della Fonda-zione Banca Popolare di Bergamo Onlus, del Consorzio B.I.M. Ber-gamo, della B.C.C. di Sorisole e Lepre-no, dell’Associazione Amici di San Pellegri-no Terme e del Sistema Bibliotecario Provin-cialePer informazioni più complete consultare il sito: www.culturabrem-bana.com/sanpellegri-nofestivalEmail.sanpellegrinofe-stival@culturabremba-na.com - [email protected] del Festi-val: Bonaventura Fop-polo Tel. 0345/91966 - 338.2116550

(e.n.)

L’operazione vedrà una riqualificazione di una zona nevralgica per la comunità

Ubiale ripartedalla piazza

Un antico splendore per un’antica piazza. Ad Ubiale, piccolo centro ai piedi della Valle Brembana, il presente rende omaggio alla sto-ria e a chi ha contribuito a scriverla: Bortolo Belotti, politico di orientamento democratico ed importante riformatore nell’ambito della re-altà politica vallare dell’anteguerra, rivivrà di nuovo splendore grazie alla piazza, che ora sarà presto ristrutturata. L’operazione, fortemente voluta da Ersilio Gotti, sindaco del paese, ve-drà una riqualificazione di una zona nevralgica per la comunità di Ubiale, sita a pochi metri dalla chiesa parrocchiale e dal municipio. Lo spazio denota da subito una certa rilevanza sia storica che architettonica, oltre ad un’evidente necessità di rilancio. Gli edifici attorno, infat-ti, sono da tempo stati ristrutturati,e la piazza rappresentava l’ ultimo step che garantisse un lavoro completo e globale. Secondo i disegni del progettista Walter Milesi, lungo le viette laterali verrà usato il selciato quale parte co-stituente del pavimento, che continuerà anche addentrandosi verso la corte, questa volta al-ternato a lastre di pietra luserna. Il prosieguo dei lavori servirà a dare anche nuovo smalto all’interno della piazza, dove saranno installa-ti nuovi impianti di illuminazione con precise caratteristiche estetiche e norme preesistenti. Si tratta dell’ ultima fase che porterà alla riqua-lificazione definitiva di Ubiale, dopo anni d’in-tenso lavoro. L’esborso previsto per le casse comunali parla di 170.000 euro, ed i lavori -iniziati verso la metà di settembre- dovreb-be concludersi a febbraio. Nei prossimi mesi invece partiranno i cantieri per procedere con la realizzazione di nuovi posteggi realizzati in via Garibaldi, poi seguiti dalla ristrutturazione dell’ ex scuola elementare.

Cristiano Gamba

Torna anche quest’an-no, nella parrocchia di San Bartolomeo a Ubiale, la tradiziona-le festa della Madonna del Rosario, più cono-sciuta come “Terza di ottobre”, proprio per-ché celebrata ogni terza domenica di ottobre.Già da alcuni giorni il paese è addobbato a festa mentre migliaia di luci rendono il pa-ese particolarmente suggestivo, soprattutto

se visto dalla sponda opposta del Brembo in comune di Sedrina. Celebrazioni religiose, ma anche fuochi arti-ficiali, cucina e caldar-roste, pesca di benefi-cenza e bancarelle ca-ratterizzano la festa più importante di Ubiale.

Sabato 15 Ottobre 2011 dalle ore 20.00 barole in piazza, pesca di be-neficenza e mostra mer-

cato dell’antiquariato - Ore 20.00 S.S. Messa - ore 21.30 spettacolo pirotecnico

Domenica 16 Ottobre 2011 - Ore 15.00 pro-cessione per le vie di Ubiale

A Ubiale 15-16 Ottobre 2011

Festa Madonnadel Rosario

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