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Tour of Jesi 1 di 13 22-04-2007 11:40 ITINERARIO NEL CENTRO STORICO MEDIEVALE DI JESI (Immagini realizzate dai bambini della classe 2ª C della scuola Primaria F. Conti, informazioni tratte dal sito della Rete Civica Comunale, insegnante Gina Pellegrini) Facciamo insieme un giro per il centro storico della nostra città. Il punto di partenza è il parcheggio davanti Porta Valle. La città medioevale compare immediatamente con il gigantesco cerchio delle mura, della lunghezza di 1 chilometro e mezzo, uno dei più importanti e ben conservati delle Marche. La cinta muraria ha origini romane e piano piano è stata ingrandita nei secoli; la forma attuale, secondo il progetto dell'architetto del Papa Baccio Pontelli, fu realizzata dal 1480 al 1484.

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ITINERARIO NEL CENTRO STORICO MEDIEVALE

DI JESI

(Immagini realizzate dai bambini della classe 2ª C della scuola Primaria F. Conti, informazionitratte dal sito della Rete Civica Comunale, insegnante Gina Pellegrini)

Facciamo insieme un giro per il centro storico della nostracittà.

Il punto di partenza è il parcheggio davanti Porta Valle. La città medioevale compareimmediatamente con il gigantesco cerchio delle mura, della lunghezza di 1chilometro e mezzo, uno dei più importanti e ben conservati delle Marche. La cinta muraria ha origini romane e piano piano è stata ingrandita nei secoli; laforma attuale, secondo il progetto dell'architetto del Papa Baccio Pontelli, fu realizzatadal 1480 al 1484.

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Alla nostra destra vediamo il Torrione rotondo

ed alla nostra sinistra il tondo Torrione del Mezzogiorno.

A dieci metri dalla torre est, si possono notare i restidell'antica Porta Cicerchia, chiusa nel 1836

.

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Entrando nella città da Porta Valle troveremo sulla nostrasinistra una piccola parte delle mura che sembraappartenere, come suggerisce la tradizione, all'antica cerchiamuraria della Jesi romana (Aesis).

(Proprio in questi giorni altri resti delle mura romane sonostati portati alla luce, a conferma di tale ipotesi).

Di qui il giro prosegue verso Via San Marino. Sulla sinistra èpossibile ammirare la parte interna delle mura sopra iltorrione del Mezzogiorno (notare il camminamentoparzialmente coperto).

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Percorrendo Via Andrea da Jesi raggiungiamo la chiesa di S.Pietro Apostolo.È stata ricostruita nel Medio Evo e l'entrata è stata realizzata sulla parte di destradella costruzione attuale, lungo Costa Baldassini. Ricostruita ancora dopo un incendio (1720), la chiesa attuale è resa preziosa da unascalinata a doppia rampa.

Risalendo le scale di Costa Baldassini possiamo arrivare in Via Roccabella; Quìpotremo ammirare un piccolo arco dove si pensa che potesse trovarsi una delleentrate all'antico teatro romano (1° secolo A. C.).

Andando più avanti in via Roccabella, sulla sinistra troviamol'unico resto visibile di questo teatro.

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Proseguendo e attraversando Vicolo Ripanti, incontriamo ilmedievale Palazzo Santoni, uno dei più antichi della città.

Continuiamo la nostra passeggiata andando a sinistra nellavia Santoni e poi a destra verso Vicolo del Vecchio Ospedale.Qui potremo trovare alcuni antichi edifici dell'XI - XII secolo.

Attraversando via delle Terme scenderemo verso la partedelle mura che ha dato il loro nome alla strada: via degli

Spaldi.

Da qui potremo godere la vista della parte bassa della città.Siamo sul punto più alto della cerchia muraria, fra il torrionerotondo e quello del Montirozzo, parte più importante delsistema difensivo della città.

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Ora raggiungiamo Porta Bersaglieri. A destra c'è il monumento all'Imperatore Federico II,nato a Jesi, nel 1194, nella piazza che porta il suo nome.

Rientrando da Porta Bersaglieri raggiungeremo i giardini delVecchio Carcere.

Ritornando sulla strada proseguiamo per via Posterma dovescopriamo il Palazzo Carotti-Honorati (diciottesimo secolo),sede attuale della magistratura.

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Vicino al palazzo, possiamo notare quello che si pensa sia l'ingresso ad una piscina termale romana.

Siamo ormai giunti in Piazza Federico 2°: a sinistra si può vedere PalazzoBalleani-Baldeschi, il cui balcone è sostenuto da statue.

Vicino c'è la Cattedrale di San Settimio (patrono della città) e la sede vescovile. Lacattedrale è stata ricostruita in 1889, sopra le rovine della cattedrale rinascimentalela cui costruzione, realizzata da un certo Giorgio da Corno, risaliva al 1208. L'attualefacciata risale all'inizio del nostro secolo.

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Sulla destra della piazza troviamo la chiesa di San Floriano,patrono dell'intera Vallesina; oggi la chiesa ospita un piccoloteatro dedicato a Valeria Moricone, una grande attrice nostraconcittadina. La chiesa risale al dodicesimo secolo, ma è statamodificata più volte e decorata all'interno nel 1860.

Attraversata la piazza del Duomo entriamo in via Pergolesi, edopo circa quindici metri possiamo osservare, a destra, PiazzaGhislieri, dove fino al 1920 si trovava la casa diGiovanbattista Pergolesi.

Alla nostra sinistra, invece, c'è il Palazzo della Signoria, che si affaccia su PiazzaColocci.

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Mostra un meraviglioso cortile quadrato con un bellissimoporticato. Il Palazzo della Signoria ha avuto parecchiefunzioni: fu il palazzo del comune, il palazzo dei Príori, ilpalazzo del Governo, una prigione, una scuola ed anche unmercato.Al giorno d'oggi alloggia gli archivi storici, le biblioteche Planettiana e Comunale che includono 15.000 libri emanoscritti. Lungo via Pergolesi,sempre nel Palazzo dellaSignoria, si apre un grande salone che ospita spesso mostre ed altri eventi artistici. Il palazzo aveva un'alta torretta che è caduta nel 1656.

Di fronte alla costruzione, c'è Palazzo Colocci che ospita il museo "AdrianoVespucci Colocci".

Continuando la nostra escursione lungo via Pergolesi o attraverso il Portico di Sant'Agostino,

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raggiungeremo Piazza Spontini, in cui vedremo Palazzo Ricci,con la facciata in pietra.

Sulla destra c'è Piazza Indipendenza, su cui si affaccia la sede del Municipio edel Sindaco.

Attraverso l'Arco del Magistrato lasciamo la città medioevaleed entriamo nella parte costruita dal diciassettesimo aldiciannovesimo secolo. Ci troviamo nella splendida Piazzadella Repubblica, dove possiamo ammirare il Teatro diPergolesi (1791-1796). È uno dei teatri più ímportantid'Italia e merita il titolo “di Teatro di Tradizione". Il soffitto èdecorato con storie del dio Apollo.

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In Piazza della Repubblica troviamo anche la chiesa dell'Adorazione "Chiesadella Morte", del diciassettesimo secolo.

Lungo Corso Matteotti, il cuore di Jesi ed anche zona dishopping, c'è la chiesa barocca di San Giovanni Battista(XVII- XIX secolo).

Passeggiando lungo il corso possiamo girare a sinistra in Vicolo Baligani eraggiungere il maestoso Palazzo Pianetti con la relativa meravigliosa galleria;alloggia la Pinacoteca comunale, famosa per la ricca raccolta di opere,soprattutto quelle di Lorenzo Lotto.

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Dopo aver visitato la Pinacoteca torniamo di nuovo in Corso Matteotti eraggiungiamo il Santuario delle Grazie, di fronte al monumento a Pergolesi(1910).

Il santuario è stato costruito nel diciottesimo secolo comeampliamento di una cappellina della seconda metà delquindicesimo secolo, che ospita una sacra immagine che, secondo la leggenda, protesse gli abitanti della città duranteun'epidemia di peste.

Molto importante è la chiesa di San Nicolò, la costruzionemedioevale più antica di Jesi (dodicesimo secolo). Ha ilportale di marmo colorato.

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Il Corso Matteotti è chiuso dall'Arco Clementino, costruito in1734 dagli abitanti di Jesi per ringraziare il papa Clemente VII che fece costruire la strada per collegare Jesi a Roma.

Ciao a tutti