L'E t t o r e

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L'E t t o r e Il periodico dell' I.I.S.S. Ettore Majorana di Seriate Numero 2 - Marzo 2015 Musica 10 Cinema 11 Cultura 12 Svago 14 INTERVISTA AD ALCUNE PROFESSORESSE 2 L'Ettore è disponibile anche in formato cartaceo! FESTA DELLA DONNA 1 8 MARZO 2015

Transcript of L'E t t o r e

L' E t t o r eIl periodico dell' I.I.S.S. Ettore Majorana di Seriate Numero 2 - Marzo 2015

RUBRICHE:

Musica 10

Cinema 11

Cultura 12

Svago 14

PAROLAALL'ESPERTO

La nostra scuola offre ormai daanni il servizio dello sportello, acura della psicologa CristinaWalcher. Ho avuto l’occasione diincontrarla per porle qualchedomanda di interesse comuneriguardante la scuola.

A pagina 9

LETTERADEL PRESIDENTE

DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO

ALLANOSTRAREDAZIONE

Cari studenti, vorrei esprimere,anche a nome di altri genitoricoinvolti nella partecipazioneattiva della scuola, la gioia nelvedere pubblicato l’Ettore.

A pagina 7

LA COMPONENTE FEMMINILE DEL NOSTRO ISTITUTO

INTERVISTA AD ALCUNE PROFESSORESSE

Qui al Majorara, ahimè, difemmine ce ne sono poche, madevo dire, che per fortuna stiamoaumentando. La componentefemminile di questa scuola èspesso trascurata, formata daragazze così piccole e indifese, inconfronto ai ragazzi, chedominano i corridoi senza lasciarspazio ad altro.Ma ci siamo, e siamo qui per direche non ci fermeremo davanti anulla e per dimostrare che anchenoi costituiamo una parteimporante della scuola.Abbiamo deciso così diintervistare alcune professoressedel Majorana, per sentire la loroopinione riguardo questoargomento. >>

Continua a pagina 2

NOVITÀ!L'Ettore è disponibile

anche in formatocartaceo!

Le soluzioni de"INDOVINA CHI È" delnumero scorso sono a

pagina 15!

FESTA DELLA DONNA

IL MISTERO "MAJORANA",

DALLA SCOMPARSAAGLI

AVVISTAMENTI.Il 26 marzo 1938 scomparemisteriosamente uno dei fisici piùbrillanti della storia Italiana, unuomo che viene collocato tra genidel calibro di Einstein e Newton, èil grande studioso catanese EttoreMajorana.A pagina 8

IL GEMELLAGGIO CON UNA

SCUOLA DI KIRYAMANEL

BURUNDI.L’ IISS “Ettore Majorana” di Seriate hastretto un gemellaggio con l’IstitutoETS “Saint Joseph” di Kiryama nelBurundi, una scuola di formazionetecnica che comprende i corsi di:elettronica , elettrotecnica, informatica,meccanica e logistico.

A pagina 7

1

8 MARZO 2015

“Chi non legge, a 70 anni avràvissuto una sola vita: la propria!Chi legge avrà vissuto 5000 anni:c’era quando Caino uccise Abele,quando Renzo sposò Lucia,quando Leopardi ammiraval’infinito… perché la lettura è unaimmortalità all’indietro”.

[Umberto Eco]

Anche quest’anno l’IISS EttoreMajorana ha deciso di proporreagli studenti ilprogetto “AdoOn Stage”, unprogetto cheinvita i giovanialla lettura, malo fa con unapproccio nuovo e divertente.Il progetto nasce dallacollaborazione fra la BibliotecaCivica di Seriate con l’ISISSEttore Majorana e la Libreria TerzoMondo. È coordinato dal prof.

Felice Frascà e lo scorso anno hariscosso un notevole successo bastipensare che lo spettacolorealizzato sul libro “L’uomo infuga” di Stephen King haregistrato il tutto esaurito alCineteatro Gavazzeni di Seriate.Sette sono i nuovi titoli scelti epresentati agli studenti da GiorgioPersonelli, presentazioneavvincente e accattivante che hasubito catturato l’attenzione degli

alunni delnostroIstituto.La novitàdiquest’annoè che ,oltre

al booktrailer del libro cheraccoglierà il maggior numero dipreferenze e recensioni sul sitohttp://www.adoonstage15.netsons.org, ci sarà anche un laboratoriodi canzoni rap gestito da Massimo

Bassora. Questo laboratorioconsiste nello scrivere una canzonerap che ricalchi la trama di unlibro, la canzone sarà poipresentata presso il CineteatroGavazzeni di Seriate.Ecco i titoli di quest’anno:“Fulmine” di Lello Gurrado,“Acqua Buia” di Joe R. Lansdale,“Cercando Alaska” di John Green,“Tre Millimetri Al Giorno” diRichard Mathenson, “UnaCanzone Per Candy” di KevinBrooks, “La Compagnia DeiCelestini" di Stefano Benni e“Un’Ultima Stagione DaEsordienti” di Cristiano Cavina.Ora cari lettori tocca a voi!

Sara Distante, 1XTU

At the end of November, a groupof students at the Majorana had acultural exchange with a Danishschool. Around 20 Danish studentsand their two English teacherscame to Italy and stayed in theItalian students’ homes until 4thDecember.The Danes arrived in ItalyNovember 27th in the eveningwhere they met their host familiesat school. At first the Italianstudents were very shy, but alsovery excited for the newexperience.At the beginning life at school wasa bit difficult, because the Italianstudents and the Danish studentsdidn't mix. During schoolactivities, the students would oftentalk with their own classmates. Italso seemed that the Danish

students weren't interested inmany of the planned activities. Butwhen the Italians played footballwith the Danes, they seemed toenjoy it very much.Life at home was both positiveand negative. " My experience wasfantastic, because I talked a lotwith Maxim and we did manythings together, like playing ping-pong, watching films and goingout with my friends. " OtherItalian students, however, hadproblems with their guests stayingin their rooms and only leaving fordinner.There are many differencesbetween Italian culture and Danishculture. The biggest one is thefood, because the Danes told usthat they eat different kinds offood, but they also said that they

have really enjoyed Italiancooking.On Saturday night the Italian andDanish students went to"Giropizza", a restaurant whereyou can eat any kind of pizza youwant. After that, they went to "LaLocanda", a nice pub, where wehad fun together. On Sundayafternoon, we went to "OrioCenter" and the Danes really likedthis experience: they loveshopping!“I really want to go to Denmarkbecause I think it's a beautiful andinteresting country; I hope we'llvisit Randers FC Stadium, becauseI love international football! ”

Kevin Manella, 3 AII

L'Ettore, numero II, anno I

ADO ON STAGE RIPARTE

SCAMBIO CULTURALE FRA LA SCUOLA ITALIANA E QUELLA DANESE

AWEEKWITH THE DANES

L'Ettore, numero II, anno I Scuola

>> 1° domanda: Quando seiarrivata al Majorana e quale èstata la tua prima impressione?

Preside: "Sono al Majorana da 4anni. Quando sono entrata per laprima volta nella scuola, sono statainvestita da una marea di maschi.Un'esperienza forte, davveroimpressionante! Non avevo maiinsegnato in un ITIS di solimaschi, e forse per questo hovissuto l'esperienza in questomodo."

Prof.ssa Valoti: "Sono arrivatanell'anno scolastico 2000/2001 .Dopo due mesi mi sonoambientata bene grazieall'organizzazione e alle personeincontrate. Per quanto riguarda ilgrande numero di maschi, nonsono un problema per me, vistoche provenivo da un ITIS chepresentava la stessa situazione."Prof.ssa Arena: "Sono in questascuola da 7 anni. La primaimpressione che ho avuto è statapositiva e non ho mai avuto nessunproblema per la massicciapresenzadi maschi nella scuola."

Prof.ssa Tortorella: "Sono arrivataqui solo 2 anni fa. Per me entrarein questa scuola è stata come unarinascita, mi sono sentita fin dasubito parte di una famiglia.I maschi non hanno costituito unproblema, visto che avevo giàinsegnato in scuoleprevalentemente maschili."

Prof.ssa Sottocornola: "Insegno alMajorana dal 2002. Mi sonotrovata fin da subito bene, e imaschi non costituiscono unproblema per me: mi trovo benesia con loro che con le miealunne."

Prof.ssa (di sostegno) MichelaTerzi: "Questo è il secondo anno dilavoro in questa scuola. La primaimpressione che ho avuto è stataquella di trovarmi in un ambienteaccogliente, cordiale eprofessionale: mi trovo bene."

2° domanda: Preferiscelavorare/insegnare con i maschio con le femmine?

Preside: "Gli insegnanti di questascuola formano un gruppo moltobello rispetto a tanti altri, è unasquadra mista, e per questo siriesce sempre a trovare unasoluzione a tutto. I maschi e lefemmine hanno sensibilità diversee punti di osservazioni differenti:proprio per questa diversità si ècreato un gruppo unito edefficente."

Prof.ssa Valoti: "Per me èindifferente lavorare con maschi ofemmine, perchè ciò che conta diuna persona è la maturità, non ilsesso. Per fortuna lo staff ècomposto da un numeroequilibrato di maschi e femmine, esono felice che anche lestudentesse stanno aumentando."

Prof.ssa Arena: " Sia per quantoriguarda gli altri professori sia pergli alunni, ho una preferenza per imaschi, perchè con loro si hannomeno attriti e meno bisticci,rispetto a ciò che succede con lefemmine."

Prof.ssa Tortorella: " Non honessun problema a lavorare con idocenti maschi nè con le colleghe.In questa scuola i professori siaiutano molto tra loro, insieme sitrova una soluzione a ogniproblema. Gli studenti poi sono lacosa più bella della scuola:l‘entusiasmo, lo slancio e l’energiache mettono nelle varie attivitàproposte dalla nostra scuola ciripaga di tutta la fatica chefacciamo."

Prof.ssa Sottocornola: " Insegnarea maschi o a femmine per me èsicuramente diverso. Le femminemanifestano di più la loroemotività e la loro sensibilià, adifferenza dei maschi. Per quantoriguarda gli altri docenti invece,sono tutti molto bravi, mi trovobene con loro."

Prof.ssa (di sostegno) MichelaTerzi: " Preferisco insegnare allefemmine, perchè per me in questafase dell'adolescenza sono piùmature, ma per quanto riguarda idocenti mi trovo meglio con imaschi, perchè con loro si hannosicuramente meno scontri."

3° domanda: Come si sentirebbese la trasferissero in un altrascuola?

Preside: "L'anno scorso mi hannodato la possibilità di cambiarescuola, ma ho rifiutato, perchè c'èancora molto lavoro che mipiacerebbe fare per migliorare lascuola. Uno dei miei obbiettivi èquello di cercare di passare menotempo in ufficio e più nelle aulecon i ragazzi."

Prof.ssa Valoti: " Ormai questascuola la considero parte di me, emi dispiacerebbe molto andarmenevia."

Prof.ssa Arena: " In questa scuolami trovo molto bene, è ovvio cheper me sarebbe un dispiacerecambiare gli alunni e l'ambiente."

Prof.ssa Tortorella: "In questascuola lavoro bene, per mecambiare scuola significherebbericomiciare da capo."

Prof.ssa Sottocornola: " Per mecambiare scuola sarebbe unanuova esperienza, ovvio, all'iniziomi sentirei triste, ma apprezzerei ilcambiamento."

Prof.ssa (di sostegno) MichelaTerzi: "Per fortuna sono abituata aicambiamenti e non mi affezionotroppo ai miei alunni, quindicambiare scuola non midispiacerebbe più di tanto."

Sara Terzi, 2ELOMiriana Perletti, 2ELOManuela Poma, 2ELO

2

“Chi non legge, a 70 anni avràvissuto una sola vita: la propria!Chi legge avrà vissuto 5000 anni:c’era quando Caino uccise Abele,quando Renzo sposò Lucia,quando Leopardi ammiraval’infinito… perché la lettura è unaimmortalità all’indietro”.

[Umberto Eco]

Anche quest’anno l’IISS EttoreMajorana ha deciso di proporreagli studenti ilprogetto “AdoOn Stage”, unprogetto cheinvita i giovanialla lettura, malo fa con unapproccio nuovo e divertente.Il progetto nasce dallacollaborazione fra la BibliotecaCivica di Seriate con l’ISISSEttore Majorana e la Libreria TerzoMondo. È coordinato dal prof.

Felice Frascà e lo scorso anno hariscosso un notevole successo bastipensare che lo spettacolorealizzato sul libro “L’uomo infuga” di Stephen King haregistrato il tutto esaurito alCineteatro Gavazzeni di Seriate.Sette sono i nuovi titoli scelti epresentati agli studenti da GiorgioPersonelli, presentazioneavvincente e accattivante che hasubito catturato l’attenzione degli

alunni delnostroIstituto.La novitàdiquest’annoè che ,oltre

al booktrailer del libro cheraccoglierà il maggior numero dipreferenze e recensioni sul sitohttp://www.adoonstage15.netsons.org, ci sarà anche un laboratoriodi canzoni rap gestito da Massimo

Bassora. Questo laboratorioconsiste nello scrivere una canzonerap che ricalchi la trama di unlibro, la canzone sarà poipresentata presso il CineteatroGavazzeni di Seriate.Ecco i titoli di quest’anno:“Fulmine” di Lello Gurrado,“Acqua Buia” di Joe R. Lansdale,“Cercando Alaska” di John Green,“Tre Millimetri Al Giorno” diRichard Mathenson, “UnaCanzone Per Candy” di KevinBrooks, “La Compagnia DeiCelestini" di Stefano Benni e“Un’Ultima Stagione DaEsordienti” di Cristiano Cavina.Ora cari lettori tocca a voi!

Sara Distante, 1XTU

At the end of November, a groupof students at the Majorana had acultural exchange with a Danishschool. Around 20 Danish studentsand their two English teacherscame to Italy and stayed in theItalian students’ homes until 4thDecember.The Danes arrived in ItalyNovember 27th in the eveningwhere they met their host familiesat school. At first the Italianstudents were very shy, but alsovery excited for the newexperience.At the beginning life at school wasa bit difficult, because the Italianstudents and the Danish studentsdidn't mix. During schoolactivities, the students would oftentalk with their own classmates. Italso seemed that the Danish

students weren't interested inmany of the planned activities. Butwhen the Italians played footballwith the Danes, they seemed toenjoy it very much.Life at home was both positiveand negative. " My experience wasfantastic, because I talked a lotwith Maxim and we did manythings together, like playing ping-pong, watching films and goingout with my friends. " OtherItalian students, however, hadproblems with their guests stayingin their rooms and only leaving fordinner.There are many differencesbetween Italian culture and Danishculture. The biggest one is thefood, because the Danes told usthat they eat different kinds offood, but they also said that they

have really enjoyed Italiancooking.On Saturday night the Italian andDanish students went to"Giropizza", a restaurant whereyou can eat any kind of pizza youwant. After that, they went to "LaLocanda", a nice pub, where wehad fun together. On Sundayafternoon, we went to "OrioCenter" and the Danes really likedthis experience: they loveshopping!“I really want to go to Denmarkbecause I think it's a beautiful andinteresting country; I hope we'llvisit Randers FC Stadium, becauseI love international football! ”

Kevin Manella, 3 AII

3

L'Ettore, numero II, anno I Scuola

ADO ON STAGE RIPARTE

SCAMBIO CULTURALE FRA LA SCUOLA ITALIANA E QUELLA DANESE

AWEEKWITH THE DANES

Scuola

>> 1° domanda: Quando seiarrivata al Majorana e quale èstata la tua prima impressione?

Preside: "Sono al Majorana da 4anni. Quando sono entrata per laprima volta nella scuola, sono statainvestita da una marea di maschi.Un'esperienza forte, davveroimpressionante! Non avevo maiinsegnato in un ITIS di solimaschi, e forse per questo hovissuto l'esperienza in questomodo."

Prof.ssa Valoti: "Sono arrivatanell'anno scolastico 2000/2001 .Dopo due mesi mi sonoambientata bene grazieall'organizzazione e alle personeincontrate. Per quanto riguarda ilgrande numero di maschi, nonsono un problema per me, vistoche provenivo da un ITIS chepresentava la stessa situazione."Prof.ssa Arena: "Sono in questascuola da 7 anni. La primaimpressione che ho avuto è statapositiva e non ho mai avuto nessunproblema per la massicciapresenzadi maschi nella scuola."

Prof.ssa Tortorella: "Sono arrivataqui solo 2 anni fa. Per me entrarein questa scuola è stata come unarinascita, mi sono sentita fin dasubito parte di una famiglia.I maschi non hanno costituito unproblema, visto che avevo giàinsegnato in scuoleprevalentemente maschili."

Prof.ssa Sottocornola: "Insegno alMajorana dal 2002. Mi sonotrovata fin da subito bene, e imaschi non costituiscono unproblema per me: mi trovo benesia con loro che con le miealunne."

Prof.ssa (di sostegno) MichelaTerzi: "Questo è il secondo anno dilavoro in questa scuola. La primaimpressione che ho avuto è stataquella di trovarmi in un ambienteaccogliente, cordiale eprofessionale: mi trovo bene."

2° domanda: Preferiscelavorare/insegnare con i maschio con le femmine?

Preside: "Gli insegnanti di questascuola formano un gruppo moltobello rispetto a tanti altri, è unasquadra mista, e per questo siriesce sempre a trovare unasoluzione a tutto. I maschi e lefemmine hanno sensibilità diversee punti di osservazioni differenti:proprio per questa diversità si ècreato un gruppo unito edefficente."

Prof.ssa Valoti: "Per me èindifferente lavorare con maschi ofemmine, perchè ciò che conta diuna persona è la maturità, non ilsesso. Per fortuna lo staff ècomposto da un numeroequilibrato di maschi e femmine, esono felice che anche lestudentesse stanno aumentando."

Prof.ssa Arena: " Sia per quantoriguarda gli altri professori sia pergli alunni, ho una preferenza per imaschi, perchè con loro si hannomeno attriti e meno bisticci,rispetto a ciò che succede con lefemmine."

Prof.ssa Tortorella: " Non honessun problema a lavorare con idocenti maschi nè con le colleghe.In questa scuola i professori siaiutano molto tra loro, insieme sitrova una soluzione a ogniproblema. Gli studenti poi sono lacosa più bella della scuola:l‘entusiasmo, lo slancio e l’energiache mettono nelle varie attivitàproposte dalla nostra scuola ciripaga di tutta la fatica chefacciamo."

Prof.ssa Sottocornola: " Insegnarea maschi o a femmine per me èsicuramente diverso. Le femminemanifestano di più la loroemotività e la loro sensibilià, adifferenza dei maschi. Per quantoriguarda gli altri docenti invece,sono tutti molto bravi, mi trovobene con loro."

Prof.ssa (di sostegno) MichelaTerzi: " Preferisco insegnare allefemmine, perchè per me in questafase dell'adolescenza sono piùmature, ma per quanto riguarda idocenti mi trovo meglio con imaschi, perchè con loro si hannosicuramente meno scontri."

3° domanda: Come si sentirebbese la trasferissero in un altrascuola?

Preside: "L'anno scorso mi hannodato la possibilità di cambiarescuola, ma ho rifiutato, perchè c'èancora molto lavoro che mipiacerebbe fare per migliorare lascuola. Uno dei miei obbiettivi èquello di cercare di passare menotempo in ufficio e più nelle aulecon i ragazzi."

Prof.ssa Valoti: " Ormai questascuola la considero parte di me, emi dispiacerebbe molto andarmenevia."

Prof.ssa Arena: " In questa scuolami trovo molto bene, è ovvio cheper me sarebbe un dispiacerecambiare gli alunni e l'ambiente."

Prof.ssa Tortorella: "In questascuola lavoro bene, per mecambiare scuola significherebbericomiciare da capo."

Prof.ssa Sottocornola: " Per mecambiare scuola sarebbe unanuova esperienza, ovvio, all'iniziomi sentirei triste, ma apprezzerei ilcambiamento."

Prof.ssa (di sostegno) MichelaTerzi: "Per fortuna sono abituata aicambiamenti e non mi affezionotroppo ai miei alunni, quindicambiare scuola non midispiacerebbe più di tanto."

Sara Terzi, 2ELOMiriana Perletti, 2ELOManuela Poma, 2ELO

2

"La musica è la stenografia

dell'emozione. Emozioni che si

lasciano descrivere a parole con

tali difficoltà sono direttamente

trasmesse nella musica, ed in

questo sta il suo potere ed il suo

significato. "

L. TOLSTOJ

Continua l’ormai ventennaletradizione della partecipazionedell’ I.I.S.S. “Ettore Majorana” aglispettacoli del Teatro alla Scala diMilano.Partecipazione che è stata neglianni curata da diversi docenti inprimis il prof. Proietti, poi il prof.

Valenti, la prof.ssa Alessandri eoggi magistralmente organizzatadal prof. Felice Frascà checoordina il gruppo G.I.S. (GruppoInteresse Scala)Grazie a questo progetto moltistudenti hanno la possibilità dipartecipare per la prima volta nellaloro vita agli spettacoli Il Teatroalla Scala di Milano, uno dei teatripiù famosi al mondo che daduecentotrentasette anni ospitaartisti internazionalmentericonosciuti ed è stato committente

di opere tuttorapresenti neicartelloni dei teatrilirici di tutto ilmondo.

Il 23 febbraio 2015, 1 01 studenti esette accompagnatori hannoassistito allo spettacolo“Anteprima Filarmonica” a curadel giovane Direttore DanieleRustioni con l’esclusivapartecipazione della Solistapianoforte Y. Wang.Aver potuto assistere a unspettacolo di così alto valore nonha prezzo! Senza la

collaborazionedella scuolacredo chedifficilmente iragazziavrebbero avutomodo diassistere ad unaProvaRiepilogativa oProva Generale,che è a tutti gli

effetti è uno spettacolo musicale,riuscendo, tra l’altro, ad avere un’ottima collocazione: balconcino alterzo piano,posizionato lateralmente e coneccellente visuale e acustica.Lo spettacolo è stato veramenteemozionante, per niente noiosononostante sia durato due ore,sorprendentemente piacevole,soprattutto grazie alla bravuradella pianista Y. Wang,pluripremiata e conosciuta in tuttoil mondo.

Sorprendente la purezza del suonodi tanti strumenti, suono reale,senza alcuna amplificazione.Ecco quanto ha dichiarato unalunno al termine dello spettacolo“Stamattina è stato veramenteemozionante! è veramente bellosentire i brividi che attraversano lebraccia e a fine spettacolo esserepiù "allegri" e "felici" di prima!” ,parole che ben sintetizzano lesensazioni che molti hannoprovato.

Luca Innocenti, 4 AP

4

L'Ettore, numero II, anno IL'Ettore, numero II, anno I Scuola

IL "MAJORANA" ALLA SCALA DI MILANO

Prossimo appuntamento il30 marzo 2015

“Anteprima filarmonica”

Direttore: Valery Gergiev

Solista pianoforte: Tefim Bronfman

CROWDSOURCING: AN INNOVATIVEPROJECT FUNDING METHOD

Have you ever had a strange ideano-one had before you? One thatcould possibly change yourlife. . .but you didn’t have themoney to make it real, so that youjust gave up? Well, Kickstartermay be the ideal solution for you!Crowdsourcing (from ‘crowd’ and‘outsourcing’) is the practice ofobtaining money and ideas fromthe online community rather thanfrom employees. It is a new word:it was first introduced in a 2006Wired Magazine article called“The Rise of Crowdsourcing”,written by Jeff Howe and MarkRobinson. In this article the twodiscussed about how businnesseswere using the Internet tooutsource work. But how does itactually work? Basically, you justpublish your idea on a dedicatedwebsite (such as Kickstarter.com),

write a brief description about it,set a funding goal and you’reready to go! Obviously, you needbackers who are willing to pledgemoney, so you have to rewardthem somehow: most creatorsoffer free project-relatedmerchandise(such as t-shirts, hatsand so on), exclusive prototypes or“beta-tests”, or if they are pledgeda lot of money, even a dinner withthe production team! If a foundinggoal is reached another one is set,and more features are added to theproject. Even though it may seemperfect in theory, there are somedownsides to this funding method,the most relevant one being thefact that the service (Kickstarterfor example) is not responsible forthe fulfillment of the promises in aproject: one could simply take themoney and stop working on it. Or,

even worse, lie on a project status,pretend the software works andblame the backers for not beingable to run it. That was the case foran Italian product, a fighting gamecalled “Death Cargo” made by“Necrostorm”, an obscure softwarehouse which, before then, hadonly made low budget splattermovies. Even the world-famousvideogaming website Kotakutalked about the issue, andNecrostorm only replied withinsults and legal threats. Theyeventually came to an agreement,but even after two weeks after theso-promised “re-release” of thegame, Kotaku’s editor wasn’t ableto play the game and asked for arefund. And, again, Italy has madea fool of itself!

Francesco Porto, 4BII

FAI LA COSAGIUSTA

RIFIUTA I RIFIUTIIl giorno giovedì 19 febbraio2015, presso la Sala consiliaredel Comune di Seriate abbiamopartecipato a un incontro sutematiche legate al riciclo deirifiuti, l’ incontro si inserisce inun percorso disensibilizzazione sulletematiche ambientali promossodai docenti del nostro Istitutoche hanno dato vita al progetto"Rifiuta i rifiuti".Durante l’ incontro, il sindacoCristian Vezzoli ha fatto unabreve introduzionesottolineando il notevoleaumento dei rifiuti negli ultimicinquant'anni e la necessità ditrovare una risposta concretaalle seguenti domande: da cosaè causato questo fenomeno?Come possiamo fermarlo?Ha poi preso la parola allasignora Alessia Galletti che ha

dimostrato, anche utilizzandodelle immagini, quello che avevaillustrato il sindaco.Molti sono i vantaggi dellacorretta gestione dei rifiuti trariciclo e raccolta differenziata,tutti dovremmo riflettereseriamente sulle conseguenzenefaste del mancato o erroneosmaltimento dei rifiuti, basticitare come esempio la cosiddetta“Terra dei fuochi”.

Ariela Rota, 1XTU

Teatro alla Scala di Milano

"La musica è la stenografia

dell'emozione. Emozioni che si

lasciano descrivere a parole con

tali difficoltà sono direttamente

trasmesse nella musica, ed in

questo sta il suo potere ed il suo

significato. "

L. TOLSTOJ

Continua l’ormai ventennaletradizione della partecipazionedell’ I.I.S.S. “Ettore Majorana” aglispettacoli del Teatro alla Scala diMilano.Partecipazione che è stata neglianni curata da diversi docenti inprimis il prof. Proietti, poi il prof.

Valenti, la prof.ssa Alessandri eoggi magistralmente organizzatadal prof. Felice Frascà checoordina il gruppo G.I.S. (GruppoInteresse Scala)Grazie a questo progetto moltistudenti hanno la possibilità dipartecipare per la prima volta nellaloro vita agli spettacoli Il Teatroalla Scala di Milano, uno dei teatripiù famosi al mondo che daduecentotrentasette anni ospitaartisti internazionalmentericonosciuti ed è stato committente

di opere tuttorapresenti neicartelloni dei teatrilirici di tutto ilmondo.

Il 23 febbraio 2015, 1 01 studenti esette accompagnatori hannoassistito allo spettacolo“Anteprima Filarmonica” a curadel giovane Direttore DanieleRustioni con l’esclusivapartecipazione della Solistapianoforte Y. Wang.Aver potuto assistere a unspettacolo di così alto valore nonha prezzo! Senza la

collaborazionedella scuolacredo chedifficilmente iragazziavrebbero avutomodo diassistere ad unaProvaRiepilogativa oProva Generale,che è a tutti gli

effetti è uno spettacolo musicale,riuscendo, tra l’altro, ad avere un’ottima collocazione: balconcino alterzo piano,posizionato lateralmente e coneccellente visuale e acustica.Lo spettacolo è stato veramenteemozionante, per niente noiosononostante sia durato due ore,sorprendentemente piacevole,soprattutto grazie alla bravuradella pianista Y. Wang,pluripremiata e conosciuta in tuttoil mondo.

Sorprendente la purezza del suonodi tanti strumenti, suono reale,senza alcuna amplificazione.Ecco quanto ha dichiarato unalunno al termine dello spettacolo“Stamattina è stato veramenteemozionante! è veramente bellosentire i brividi che attraversano lebraccia e a fine spettacolo esserepiù "allegri" e "felici" di prima!” ,parole che ben sintetizzano lesensazioni che molti hannoprovato.

Luca Innocenti, 4 AP

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L'Ettore, numero II, anno I ScuolaScuola

IL "MAJORANA" ALLA SCALA DI MILANO

Prossimo appuntamento il30 marzo 2015

“Anteprima filarmonica”

Direttore: Valery Gergiev

Solista pianoforte: Tefim Bronfman

CROWDSOURCING: AN INNOVATIVEPROJECT FUNDING METHOD

Have you ever had a strange ideano-one had before you? One thatcould possibly change yourlife. . .but you didn’t have themoney to make it real, so that youjust gave up? Well, Kickstartermay be the ideal solution for you!Crowdsourcing (from ‘crowd’ and‘outsourcing’) is the practice ofobtaining money and ideas fromthe online community rather thanfrom employees. It is a new word:it was first introduced in a 2006Wired Magazine article called“The Rise of Crowdsourcing”,written by Jeff Howe and MarkRobinson. In this article the twodiscussed about how businnesseswere using the Internet tooutsource work. But how does itactually work? Basically, you justpublish your idea on a dedicatedwebsite (such as Kickstarter.com),

write a brief description about it,set a funding goal and you’reready to go! Obviously, you needbackers who are willing to pledgemoney, so you have to rewardthem somehow: most creatorsoffer free project-relatedmerchandise(such as t-shirts, hatsand so on), exclusive prototypes or“beta-tests”, or if they are pledgeda lot of money, even a dinner withthe production team! If a foundinggoal is reached another one is set,and more features are added to theproject. Even though it may seemperfect in theory, there are somedownsides to this funding method,the most relevant one being thefact that the service (Kickstarterfor example) is not responsible forthe fulfillment of the promises in aproject: one could simply take themoney and stop working on it. Or,

even worse, lie on a project status,pretend the software works andblame the backers for not beingable to run it. That was the case foran Italian product, a fighting gamecalled “Death Cargo” made by“Necrostorm”, an obscure softwarehouse which, before then, hadonly made low budget splattermovies. Even the world-famousvideogaming website Kotakutalked about the issue, andNecrostorm only replied withinsults and legal threats. Theyeventually came to an agreement,but even after two weeks after theso-promised “re-release” of thegame, Kotaku’s editor wasn’t ableto play the game and asked for arefund. And, again, Italy has madea fool of itself!

Francesco Porto, 4BII

FAI LA COSAGIUSTA

RIFIUTA I RIFIUTIIl giorno giovedì 19 febbraio2015, presso la Sala consiliaredel Comune di Seriate abbiamopartecipato a un incontro sutematiche legate al riciclo deirifiuti, l’ incontro si inserisce inun percorso disensibilizzazione sulletematiche ambientali promossodai docenti del nostro Istitutoche hanno dato vita al progetto"Rifiuta i rifiuti".Durante l’ incontro, il sindacoCristian Vezzoli ha fatto unabreve introduzionesottolineando il notevoleaumento dei rifiuti negli ultimicinquant'anni e la necessità ditrovare una risposta concretaalle seguenti domande: da cosaè causato questo fenomeno?Come possiamo fermarlo?Ha poi preso la parola allasignora Alessia Galletti che ha

dimostrato, anche utilizzandodelle immagini, quello che avevaillustrato il sindaco.Molti sono i vantaggi dellacorretta gestione dei rifiuti trariciclo e raccolta differenziata,tutti dovremmo riflettereseriamente sulle conseguenzenefaste del mancato o erroneosmaltimento dei rifiuti, basticitare come esempio la cosiddetta“Terra dei fuochi”.

Ariela Rota, 1XTU

Il logo della Raccolta Differenziata.

Cari studenti, vorrei esprimere,anche a nome di altri genitoricoinvolti nella partecipazioneattiva della scuola,la gioia nel vedere pubblicatol’Ettore. Bellissima sensazione: ilnostro Majorana ha un suogiornalino! Vogliamocomplimentarci con i redattori diquesto giornale, che non sembraessere un semplice foglio dinotizie e novità, ma ci fa percepirela voce di tanti ragazzi che hannoavuto voglia di scrivere e di

mostrarsi, di dire e di farcidivertire, di andare oltre alnormale impegno quotidiano dellostudio. L’esperienza del giornalinoscolastico, pensiamo che , oltre adessere positiva coinvolgente edentusiasmante, possa diventaresoprattutto condivisione ecollaborazione, dialogo e scambio.Valori e competenze che vipotranno arricchire nella vostracrescita umana per essere unesempio di persone piene di sognie di passioni, oggi mancanti nelle

nuove generazioni.Sentiti ringraziamenti agli adultiche hanno posto fiducia in questoprogetto educativo ed a tutti gliaccompagnatori di questi ragazziper il supporto e la collaborazioneche offrono per la buona riuscita.Noi genitori non possiamo cheesserne orgogliosi.Grazie e Buon lavoro.

Il Presidente Consiglio D’IstitutoDaniela Giusmini

Mercoledì 21 Gennaio gli alunniDonkoh (4BP), Capobianco(4BP), Cantari (5TAI) e Rubino(1ELO) dell’ IISS Majorana diSeriate si sono recatialla scuolaelementare Leonardoda Vinci di Curnascodi Treviolo perpresentare illaboratorio di fisica“L’elettricità chediventa suono einformazione”. Illaboratorio si ètenuto nell’ auladella classe 4^B ed èstato effettuatodurante le lezioni pomeridianecoinvolgendo gli alunni edivertendoli per circa due ore.Tutti i bambini hanno mostratomolto interesse verso tutte leattività proposte ed hannopartecipato attivamente ai variesperimenti. Al laboratorio eranopresenti anche l’ Assessore all’

istruzione e il Sindaco di Trevioloche hanno seguito l’ esperienzafatta dagli alunni del Majorana intutta la sua integrità. I bambini per

omaggiare gli studenti chehanno presentato illaboratorio, hanno scrittouna lettera di ringraziamentoe realizzato numerosidisegni che rappresentavanole loro attività preferite. Iragazzi accompagnati dalprof. Rubino sono arrivatialla scuola elementare alleore 1 3:30 e alle 14:30 dopoun’ ora necessaria asistemare l’aula e leapparecchiature (che non

funzionavano tutte al primotentativo), il laboratorio ha avutoinizio, coinvolgendo i ragazzi efacendogli provare le esperienze“sulla loro pelle” e anche sui lorotimpani (come si vede dal disegnosopra). Alle ore 16:00 illaboratorio ha avuto termine edopo aver “smontato” gli

strumenti utilizzati e salutato ibambini e la loro maestra, glialunni del Majorana hannolasciato l’ Istituto e 20 bambinicontenti di aver passato un’ ora emezza divertendosi e imparandoqualcosa di nuovo.

Gianfranco Rubino, 1 ELO

6

L'Ettore, numero II, anno IL'Ettore, numero II, anno I Scuola

BERGAMO SCIENZA IN TOURQUATTRO STUDENTI DEL NOSTRO ISTITUTO SONO ANDATI IN UNA SCUOLA ELEMENTARE PER

MOSTRARE LA BELLEZZA DELLA SCIENZA

LETTERA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO ALLA NOSTRA REDAZIONE

AL GRUPPO REDAZIONE L'ETTORE

IL NOSTRO ISTITUTOHA STRETTO UN GEMELLAGGIO CON UNA SCUOLA NEL BURUNDI

L'ETS "SAINT-JOSEPH" DI KIRYAMAUn disegno fatto dai bambini della scuola

elementare; sopra a sinistra: la lettera di

ringraziamento.

“Io amo le discussioni, io amodibattere. Io non mi aspetto chetutti siano d'accordo con me, non èquello il loro lavoro.”

[Margaret Hilda Thatcher]

In questi due anni,l’ Istituto “Majorana” diSeriate ha offerto ai suoistudenti un’occasionedegna di nota, hariscoperto l’antica eraffinata arte dellaretorica e insegnato loroa preparare e sostenereun pubblico dibattito.Il 30 Gennaio 2015 si ètenuta, presso la SalaConsiliare del Comunedi Seriate, la finale del

torneo interno di We Debate, ledue squadre hanno affrontatol’argomento “I Governi devonosostenere con incentivi laproduzione di Biocarburanti”.I finalisti hanno dato vita a un

interessante dibattito sostenendo leproprie mozioni conargomentazioni supportate dadiversi studi e ricerche e dandosfoggio dell’arte oratoria appresa.Ha vinto infine la squadra

“WrexhamUnited”totalizzando un punteggioencomiabile, proponendoargomenti variegati e benfondati.

Ayoub Chouak, 3AII

WE DEBATESI È TENUTA, PRESSO LA SALA CONSILIARE DEL COMUNE DI SERIATE, LA FINALE

L’ IISS “Ettore Majorana” di Seriate hastretto un gemellaggio con l’Istituto ETS“Saint Joseph” di Kiryama nel Burundi,una scuola di formazione tecnica checomprende i corsi di: elettronica,elettrotecnica, informatica, meccanica elogistico.L’Istituto è frequentato da novecento

studenti, la maggior parte residenti nelquartiere di Kanyosha. L’iniziativa hapreso avvio dall’ incontro con IppolitoPerlasca, ex insegnante del “Majorana”, ealcuni docenti tra cui Giovanna Leidi,Angela Gioco e Salvatore Traina.Nonostante l’ impegno del Dirigente e delcorpo docente, molti sono i problemi chela scuola “Saint Joseph” deve affrontare eil gemellaggio è l’occasione per fornire unconcreto aiuto e supporto.Il professore Amato ha ad esempioproposto di costruire una macchina similea una cyclette per ricaricare le batterie cheutilizzano, promuovere una raccolta di

materiale e di parti di computer in mododa permettergli di assemblare un piccololaboratorio.Il progetto vuole anche favorire unoscambio culturale mettendo in contattostudenti e insegnanti della nostra scuolacon quelli del “Saint Joseph”, ecco le dueinterviste che siamo riusciti a realizzaregrazie alla mediazione della professoressaIrene Perlasca che ha fatto da interprete.

Hassan Mugisha, 16 anni.

Dove vivi?Abito a Kanyosha, periferia della

capitale, dove c’è l’Istituto tecnico.

In quanti siete in famiglia?In sette.

A che ora ti alzi la mattina? Come vaia scuola? Quanto ci impieghi?Mi sveglio alle 7:00 e percorro 15 minuti

a piedi per andare a scuola.

Quante ore di lezioni fai al giorno e perquanti giorni a settimana vai a scuola?Le lezioni si svolgono su cinque a

settimana, con 8 ore da 45 minuti al

giorno.

Avete dei laboratori con computer e/oLIM?Abbiamo un laboratorio (“Lavori

pratici”), 2 PC per apprendere la

programmazione e qualche attrezzatura

di elettronica.

Ti piace studiare? Pratichi degli sport?Ascolti musica?Mi piace studiare, gioco a calcio nel

tempo libero e ascolto musica hip-hop.

Muramaso Katia Bella, 15 anni.

In quanti siete in famiglia?In sette.

Ti piace studiare? Nel tempo liberogiochi con i videogame?Mi piace studiare, non possiedo né

videogame né televisione.

Allora cosa fai nel tempo libero?Pratichi degli sport? Ascolti musica?Mi piace ascoltare la musica, giocare a

pallavolo e ballare.

Diego Baldinazzo, 2 BEELuca Battaglia, 2 BEE

Cari studenti, vorrei esprimere,anche a nome di altri genitoricoinvolti nella partecipazioneattiva della scuola,la gioia nel vedere pubblicatol’Ettore. Bellissima sensazione: ilnostro Majorana ha un suogiornalino! Vogliamocomplimentarci con i redattori diquesto giornale, che non sembraessere un semplice foglio dinotizie e novità, ma ci fa percepirela voce di tanti ragazzi che hannoavuto voglia di scrivere e di

mostrarsi, di dire e di farcidivertire, di andare oltre alnormale impegno quotidiano dellostudio. L’esperienza del giornalinoscolastico, pensiamo che , oltre adessere positiva coinvolgente edentusiasmante, possa diventaresoprattutto condivisione ecollaborazione, dialogo e scambio.Valori e competenze che vipotranno arricchire nella vostracrescita umana per essere unesempio di persone piene di sognie di passioni, oggi mancanti nelle

nuove generazioni.Sentiti ringraziamenti agli adultiche hanno posto fiducia in questoprogetto educativo ed a tutti gliaccompagnatori di questi ragazziper il supporto e la collaborazioneche offrono per la buona riuscita.Noi genitori non possiamo cheesserne orgogliosi.Grazie e Buon lavoro.

Il Presidente Consiglio D’IstitutoDaniela Giusmini

Mercoledì 21 Gennaio gli alunniDonkoh (4BP), Capobianco(4BP), Cantari (5TAI) e Rubino(1ELO) dell’ IISS Majorana diSeriate si sono recatialla scuolaelementare Leonardoda Vinci di Curnascodi Treviolo perpresentare illaboratorio di fisica“L’elettricità chediventa suono einformazione”. Illaboratorio si ètenuto nell’ auladella classe 4^B ed èstato effettuatodurante le lezioni pomeridianecoinvolgendo gli alunni edivertendoli per circa due ore.Tutti i bambini hanno mostratomolto interesse verso tutte leattività proposte ed hannopartecipato attivamente ai variesperimenti. Al laboratorio eranopresenti anche l’ Assessore all’

istruzione e il Sindaco di Trevioloche hanno seguito l’ esperienzafatta dagli alunni del Majorana intutta la sua integrità. I bambini per

omaggiare gli studenti chehanno presentato illaboratorio, hanno scrittouna lettera di ringraziamentoe realizzato numerosidisegni che rappresentavanole loro attività preferite. Iragazzi accompagnati dalprof. Rubino sono arrivatialla scuola elementare alleore 1 3:30 e alle 14:30 dopoun’ ora necessaria asistemare l’aula e leapparecchiature (che non

funzionavano tutte al primotentativo), il laboratorio ha avutoinizio, coinvolgendo i ragazzi efacendogli provare le esperienze“sulla loro pelle” e anche sui lorotimpani (come si vede dal disegnosopra). Alle ore 16:00 illaboratorio ha avuto termine edopo aver “smontato” gli

strumenti utilizzati e salutato ibambini e la loro maestra, glialunni del Majorana hannolasciato l’ Istituto e 20 bambinicontenti di aver passato un’ ora emezza divertendosi e imparandoqualcosa di nuovo.

Gianfranco Rubino, 1 ELO

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L'Ettore, numero II, anno I ScuolaScuola

BERGAMO SCIENZA IN TOURQUATTRO STUDENTI DEL NOSTRO ISTITUTO SONO ANDATI IN UNA SCUOLA ELEMENTARE PER

MOSTRARE LA BELLEZZA DELLA SCIENZA

LETTERA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO ALLA NOSTRA REDAZIONE

AL GRUPPO REDAZIONE L'ETTORE

IL NOSTRO ISTITUTOHA STRETTO UN GEMELLAGGIO CON UNA SCUOLA NEL BURUNDI

L'ETS "SAINT-JOSEPH" DI KIRYAMAUn disegno fatto dai bambini della scuola

elementare; sopra a sinistra: la lettera di

ringraziamento.

“Io amo le discussioni, io amodibattere. Io non mi aspetto chetutti siano d'accordo con me, non èquello il loro lavoro.”

[Margaret Hilda Thatcher]

In questi due anni,l’ Istituto “Majorana” diSeriate ha offerto ai suoistudenti un’occasionedegna di nota, hariscoperto l’antica eraffinata arte dellaretorica e insegnato loroa preparare e sostenereun pubblico dibattito.Il 30 Gennaio 2015 si ètenuta, presso la SalaConsiliare del Comunedi Seriate, la finale del

torneo interno di We Debate, ledue squadre hanno affrontatol’argomento “I Governi devonosostenere con incentivi laproduzione di Biocarburanti”.I finalisti hanno dato vita a un

interessante dibattito sostenendo leproprie mozioni conargomentazioni supportate dadiversi studi e ricerche e dandosfoggio dell’arte oratoria appresa.Ha vinto infine la squadra

“WrexhamUnited”totalizzando un punteggioencomiabile, proponendoargomenti variegati e benfondati.

Ayoub Chouak, 3AII

WE DEBATESI È TENUTA, PRESSO LA SALA CONSILIARE DEL COMUNE DI SERIATE, LA FINALE

L’ IISS “Ettore Majorana” di Seriate hastretto un gemellaggio con l’Istituto ETS“Saint Joseph” di Kiryama nel Burundi,una scuola di formazione tecnica checomprende i corsi di: elettronica,elettrotecnica, informatica, meccanica elogistico.L’Istituto è frequentato da novecento

studenti, la maggior parte residenti nelquartiere di Kanyosha. L’iniziativa hapreso avvio dall’ incontro con IppolitoPerlasca, ex insegnante del “Majorana”, ealcuni docenti tra cui Giovanna Leidi,Angela Gioco e Salvatore Traina.Nonostante l’ impegno del Dirigente e delcorpo docente, molti sono i problemi chela scuola “Saint Joseph” deve affrontare eil gemellaggio è l’occasione per fornire unconcreto aiuto e supporto.Il professore Amato ha ad esempioproposto di costruire una macchina similea una cyclette per ricaricare le batterie cheutilizzano, promuovere una raccolta di

materiale e di parti di computer in mododa permettergli di assemblare un piccololaboratorio.Il progetto vuole anche favorire unoscambio culturale mettendo in contattostudenti e insegnanti della nostra scuolacon quelli del “Saint Joseph”, ecco le dueinterviste che siamo riusciti a realizzaregrazie alla mediazione della professoressaIrene Perlasca che ha fatto da interprete.

Hassan Mugisha, 16 anni.

Dove vivi?Abito a Kanyosha, periferia della

capitale, dove c’è l’Istituto tecnico.

In quanti siete in famiglia?In sette.

A che ora ti alzi la mattina? Come vaia scuola? Quanto ci impieghi?Mi sveglio alle 7:00 e percorro 15 minuti

a piedi per andare a scuola.

Quante ore di lezioni fai al giorno e perquanti giorni a settimana vai a scuola?Le lezioni si svolgono su cinque a

settimana, con 8 ore da 45 minuti al

giorno.

Avete dei laboratori con computer e/oLIM?Abbiamo un laboratorio (“Lavori

pratici”), 2 PC per apprendere la

programmazione e qualche attrezzatura

di elettronica.

Ti piace studiare? Pratichi degli sport?Ascolti musica?Mi piace studiare, gioco a calcio nel

tempo libero e ascolto musica hip-hop.

Muramaso Katia Bella, 15 anni.

In quanti siete in famiglia?In sette.

Ti piace studiare? Nel tempo liberogiochi con i videogame?Mi piace studiare, non possiedo né

videogame né televisione.

Allora cosa fai nel tempo libero?Pratichi degli sport? Ascolti musica?Mi piace ascoltare la musica, giocare a

pallavolo e ballare.

Diego Baldinazzo, 2 BEELuca Battaglia, 2 BEE

Qui sopra: i due studenti intervistati;

sopra a sinistra: la scuola.

La nostra scuola offre ormai da anni il

servizio dello sportello, a cura della

psicologa Cristina Walcher. Ho avuto

l’occasione di incontrarla per porle

qualche domanda di interesse comune

riguardante la scuola.

Quando secondo lei uno studente habisogno della psicologa?Nella scuola sono tantissimi i motivi percui un ragazzo arriva a fare richiesta aduno psicologo scolastico e sono davverosvariati, quindi è difficile ad accomunarli.Spesso i ragazzi vengono perché sonodisorientati, perché hanno bisogno di unconfronto con un adulto che non sia dellafamiglia, perché in quel momento hannoun conflitto, oppure anche per avererichieste di informazioni riguardanti icambiamenti.La maggior parte delle volte è perchésono in crisi, legata per mille motivi,legato qualcosa di se, del proprio corpo,ad una decisione difficile , la cosa per laquale si rivolgono più frequente allosportello sono difficoltà relazionali tracoetanei.Quindi secondo me è difficile dire“quando uno ha realmente bisogno di unopsicologo” perché un problema chepreoccupa un ragazzo, magari èindifferente ad un altro.

Come è opportuno organizzare il tempoper un adolescente? È più importantepassare ore sui libri per andare bene ascuola o uscire con gli amici edivertirsi? Quale delle due è piùimportante per crescere?Dipende dai punti di vista: per i ragazzi larelazione è sicuramente più importantedello studio perché è come se fosse unbisogno primario, così la scuola passa insecondo luogo. Non sono tantissimi iragazzi che sentono quest’ultima comeuna priorità. Un adulto, invece, direbbeche entrambe le cose sono fondamentali.E’ molto importante che entrambe sianopresenti nella vita di un individuo, inmodo che l’una non “schiacci” l’altra, ècompito del singolo creare un equilibrio.

Come evitare rapporti conflittuali trastudenti e professori?Riuscire ad avere un dialogo è sempreuna facilitazione, quindi quando ci sonosituazioni che mettono in conflittoinsegnanti e ragazzi, bisognerebberiuscire a parlarne tranquillamente.Questo spesso non accade, perché ognunotende a chiudersi nella sua posizione, èper questo che a il dialogo può essereproficuo o non proficuo, ma questa èl’unica via di tentare almeno.

Molti studenti non si impegnano ascuola perché non sono motivati. Puòdarci una motivazione che vada oltre iltradizionale “serve per il futuro”? unamotivazione che potrebbe veramenteinvogliarci a studiare?La scuola viene considerata come la partedi dovere e impegno, e quindi noiosa,perché non riescono ancora a capirequesta motivazione lontana del futuro.Spesso i ragazzi sottovalutano lagratificazione che può dare la scuola,come ottenere un buon voto dopo essersiimpegnati tanto, magari anchesacrificando del tempo per lo studio. Inpiù la scuola offre anche tanta piùesperienza (come questa del giornalino)rispetto al solo apprendimento cheavveniva anni fa, quindi un ragazzo nellascuola può investire anche in cose che loappassionano. La scuola si è aperta moltoa queste opportunità, sta anche a voiessere propositivi!

Come comportarsi con i genitoritroppo oppressivi sull’andamentoscolastico?È ovvio che ai genitori l’argomentoscuola interessi prioritariamente su tantecose, è un segno di interesse verso ilfiglio. Ci sono però molte sfumature. Cisono genitori che sanno far capire chequesta è una cosa prioritaria, mamantenendo un buon equilibrio, e ci sonogenitori che sovrastimano il tema,spingendo perl’eccellenza. Secondo me è importanteche il genitore sappia comunicare che la

scuola è una cosa fondamentale, e ilragazzo deve ovviamente dimostrare ilsuo impegno, dopodiché i genitori devonocapire che il figlio ideale è nella lorotesta, e che il figlio reale è davanti a loro,e ha anche altri bisogni al di fuori dellascuola.

Rimanendo sul tema, cosa ne pensa deicastighi dei genitori per l’andamentoscolastico?Se uno non si occupa del suo dovere,della scuola in questo caso, un messaggiodeve riceverlo, soprattutto fino a una certaetà. Qui è nella relazione educativa che sideve giocare, ci sono ragazzi con cui unsegnale è sufficiente, mentre per altri èveramente necessario un castigo, che peròaumenta la conflittualità. In ogni caso ildialogo non dovrebbe mai esseresostituito dal castigo, e soprattutto dopo diesso dovrebbe sempre esserci un nuovotentativo di fiducia nei confronti delragazzo.

Infine, ci può dare un consiglio percontenere l’ansia che precede verificheimportanti?L’ansia è un problema in aumento,effettivamente. Va tenuto inconsiderazione che è un comportamentonormale, un po’d’ansia aiuta e migliora laprestazione. Quando, però, arriva ad unlivello troppo elevato la prestazionedecade bruscamente, e diventadisorganizzante.Piccoli accorgimenti sono:-una buona preparazione, che ovviamenteaiuta a gestirla;-usare la respirazione profonda.Se la situazione non cambia, è sempremeglio rivolgersi a qualcuno perapprofondire tematiche che portano aquesta situazione.

Con il gentile contributo della psicologa

scolastica, Cristina Walcher.

Alessia Rita Carnevale, 2XTU

L'Ettore, numero II, anno I

PAROLAALL'ESPERTO

INTERVISTAALLA PSICOLOGAWALCHERNato a Catania il 5 agosto 1906, EttoreMajorana già in tenera età dimostra il suogrande talento per la matematica e per lematerie scientifiche, infatti solo all’ età dicinque anni era capace di svolgere amente calcoli complicatissimi. Si laurea infisica con il massimo dei voti e la lodeall’età di ventitré anni, d’altro canto checosa ci si poteva mai aspettare da unragazzo che viveva in una famiglia digrandi laureati e diplomatici? Nel corsodella sua vita operò fondamentalmentecome fisico, facendo grandi scoperte sullasperimentazione nucleare e grandi teorieriguardanti la fisica nucleare e lameccanica quantistica relativistica, digrande importanza, divenne in pocotempo uno dei fisici piùimportanti e riconosciuti diquel periodo, infatti glivenne anche offerta unacattedra a Yale e aCambridge. Nonostante lafama e l'importanza che gliveniva data, EttoreMajorana era una personaesageratamente timida,introversa e insicura, maprofondamente buona. Puravendo una vita ricca ditraguardi, nel periodo primadella sua misteriosa scomparsa, Ettorerisultava eccessivamente nervoso esoprattutto non si sentiva fiero di séstesso, questo forse poteva esserescaturito dalla paura che derivava dallescoperte sul nucleare. Nel 1933 si reca inGermania per continuare le sue ricerchenella Germania nazista, ma al suo ritornoin Italia, le sue paure non si attenuano, maaumentano. Molti medici che lovisitarono, classificarono questo suocomportamento come un “esaurimentonervoso”, ovvero come debolezza fisica ementale, debolezza che lo portò aprendere decisioni radicali e forse ancheun po’ troppo affrettate. E’ esattamente daqui che tutto ebbe inizio: la sera del 26Marzo 1938, Majorana si imbarca su unanave che doveva portarlo a Napoli, da qui

in poi le sue tracce svanite, il grandestudioso “evapora” completamente nelnulla ed è da allora che nessuno ha piùnotizie sicure sul suo conto. Dal momentodella sua inspiegabile scomparsa sonomolti coloro che si sono interessati al suocaso: polizia, investigatori e persinoMussolini, che offrì un’enormericompensa a coloro che avesserocontribuito con informazioni utili per ilritrovamento del fisico. Le ipotesiriguardanti il caso sono tra le più svariate,alcune fondate e altre meno. Si credevafosse solo un semplice suicidio viste leultime parole di Ettore per la famiglia inuna lettera: “Ho un solo desiderio: chenon vi vestiate di nero. Se volete

inchinarvi all’uso, portate pure, ma pernon più di tre giorni, qualche segno dilutto. Dopo ricordatemi, se potete, neivostri cuori e perdonatemi”, ma secondola procura di Roma il caso è stato risolto,infatti smentisce l’ ipotesi del suicidio eafferma che Majorana sia fuggito in SudAmerica, questo per via di una fotoscattata in Venezuela nel 1955, in cuivengono ritratti un meccanico di originiitaliane e “Bini”, un signore diquarantanove anni che, secondo il RIS deiCarabinieri e il procuratore Laviani,presenta gli stessi lineamenti dellostudioso. Oltre a questa fotografia sihanno altre prove come un’intervista fattaa un immigrato italiano a Valencia,Francesco Fasani, e una cartolinaritrovata nell’auto di Bini-Majorana,

inviata dallo zio di Ettore. Il giallo sullasua scomparsa rimane, e ciò che fa porrequalche dubbio è il presunto EttoreMajorana nella foto del ’55 in cui risultaavere chiaramente più di quarantanoveanni, per non parlare delle varie personeche dichiarano di aver rivisto il fisicovestito da senzatetto in una località dellaSicilia. “La fisica è una strada sbagliata”,queste le parole di Majorana che ripetevain continuazione alla famiglia, la qualericorda molto bene il malcontento cheaveva creato in lui quella fisica tantoamata. Ad ogni caso, che siano attendibilio meno queste ipotesi, un’amara realtàc’è: qualche mese dopo la scomparsa diMajorana, l’amico Fermi fuggirà negli

States, in cui contribuiràdirettamente allacostruzione della bombaatomica. Sette anni dopo sidarà vita alla strage diHiroshima e Nagasaky.Personalmente non riesco adimmaginare il malessere cheun uomo come EttoreMajorana avrebbe potutoprovare sapendo che i suoistudi e le sue conoscenzeavrebbero portato,naturalmente,

involontariamente, alla costruzione dell’arma più distruttiva della storia umana. Ilsentirsi responsabile, il colpevole inqualche modo, forse avrà avuto un grandepeso nella sua vita. Ma al di là di tutto ciòche può uscire su di lui da questa vicenda,il fisico Ettore Majorana sarà semprericordato, oltre che per essere uno deifisici più brillanti della storia, come unapersona dall’ animo buono, una personache pur essendo più intelligente di molti,non si sentiva superiore a nessuno, luiandava oltre, ed è per questo motivo chel’“ITIS Ettore Majorana” è onorato diportare il nome di una persona di taleimportanza.

Byron A. Rosero, 3BII

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L'Ettore, numero II, anno I Attualità

IL CASO MAJORANACHE FINE HA FATTO IL GENIO A CUI è STATA DEDICATA LA NOSTRA SCUOLA?

La nostra scuola offre ormai da anni il

servizio dello sportello, a cura della

psicologa Cristina Walcher. Ho avuto

l’occasione di incontrarla per porle

qualche domanda di interesse comune

riguardante la scuola.

Quando secondo lei uno studente habisogno della psicologa?Nella scuola sono tantissimi i motivi percui un ragazzo arriva a fare richiesta aduno psicologo scolastico e sono davverosvariati, quindi è difficile ad accomunarli.Spesso i ragazzi vengono perché sonodisorientati, perché hanno bisogno di unconfronto con un adulto che non sia dellafamiglia, perché in quel momento hannoun conflitto, oppure anche per avererichieste di informazioni riguardanti icambiamenti.La maggior parte delle volte è perchésono in crisi, legata per mille motivi,legato qualcosa di se, del proprio corpo,ad una decisione difficile , la cosa per laquale si rivolgono più frequente allosportello sono difficoltà relazionali tracoetanei.Quindi secondo me è difficile dire“quando uno ha realmente bisogno di unopsicologo” perché un problema chepreoccupa un ragazzo, magari èindifferente ad un altro.

Come è opportuno organizzare il tempoper un adolescente? È più importantepassare ore sui libri per andare bene ascuola o uscire con gli amici edivertirsi? Quale delle due è piùimportante per crescere?Dipende dai punti di vista: per i ragazzi larelazione è sicuramente più importantedello studio perché è come se fosse unbisogno primario, così la scuola passa insecondo luogo. Non sono tantissimi iragazzi che sentono quest’ultima comeuna priorità. Un adulto, invece, direbbeche entrambe le cose sono fondamentali.E’ molto importante che entrambe sianopresenti nella vita di un individuo, inmodo che l’una non “schiacci” l’altra, ècompito del singolo creare un equilibrio.

Come evitare rapporti conflittuali trastudenti e professori?Riuscire ad avere un dialogo è sempreuna facilitazione, quindi quando ci sonosituazioni che mettono in conflittoinsegnanti e ragazzi, bisognerebberiuscire a parlarne tranquillamente.Questo spesso non accade, perché ognunotende a chiudersi nella sua posizione, èper questo che a il dialogo può essereproficuo o non proficuo, ma questa èl’unica via di tentare almeno.

Molti studenti non si impegnano ascuola perché non sono motivati. Puòdarci una motivazione che vada oltre iltradizionale “serve per il futuro”? unamotivazione che potrebbe veramenteinvogliarci a studiare?La scuola viene considerata come la partedi dovere e impegno, e quindi noiosa,perché non riescono ancora a capirequesta motivazione lontana del futuro.Spesso i ragazzi sottovalutano lagratificazione che può dare la scuola,come ottenere un buon voto dopo essersiimpegnati tanto, magari anchesacrificando del tempo per lo studio. Inpiù la scuola offre anche tanta piùesperienza (come questa del giornalino)rispetto al solo apprendimento cheavveniva anni fa, quindi un ragazzo nellascuola può investire anche in cose che loappassionano. La scuola si è aperta moltoa queste opportunità, sta anche a voiessere propositivi!

Come comportarsi con i genitoritroppo oppressivi sull’andamentoscolastico?È ovvio che ai genitori l’argomentoscuola interessi prioritariamente su tantecose, è un segno di interesse verso ilfiglio. Ci sono però molte sfumature. Cisono genitori che sanno far capire chequesta è una cosa prioritaria, mamantenendo un buon equilibrio, e ci sonogenitori che sovrastimano il tema,spingendo perl’eccellenza. Secondo me è importanteche il genitore sappia comunicare che la

scuola è una cosa fondamentale, e ilragazzo deve ovviamente dimostrare ilsuo impegno, dopodiché i genitori devonocapire che il figlio ideale è nella lorotesta, e che il figlio reale è davanti a loro,e ha anche altri bisogni al di fuori dellascuola.

Rimanendo sul tema, cosa ne pensa deicastighi dei genitori per l’andamentoscolastico?Se uno non si occupa del suo dovere,della scuola in questo caso, un messaggiodeve riceverlo, soprattutto fino a una certaetà. Qui è nella relazione educativa che sideve giocare, ci sono ragazzi con cui unsegnale è sufficiente, mentre per altri èveramente necessario un castigo, che peròaumenta la conflittualità. In ogni caso ildialogo non dovrebbe mai esseresostituito dal castigo, e soprattutto dopo diesso dovrebbe sempre esserci un nuovotentativo di fiducia nei confronti delragazzo.

Infine, ci può dare un consiglio percontenere l’ansia che precede verificheimportanti?L’ansia è un problema in aumento,effettivamente. Va tenuto inconsiderazione che è un comportamentonormale, un po’d’ansia aiuta e migliora laprestazione. Quando, però, arriva ad unlivello troppo elevato la prestazionedecade bruscamente, e diventadisorganizzante.Piccoli accorgimenti sono:-una buona preparazione, che ovviamenteaiuta a gestirla;-usare la respirazione profonda.Se la situazione non cambia, è sempremeglio rivolgersi a qualcuno perapprofondire tematiche che portano aquesta situazione.

Con il gentile contributo della psicologa

scolastica, Cristina Walcher.

Alessia Rita Carnevale, 2XTU

9

L'Ettore, numero II, anno I Scuola

PAROLAALL'ESPERTO

INTERVISTAALLA PSICOLOGAWALCHERNato a Catania il 5 agosto 1906, EttoreMajorana già in tenera età dimostra il suogrande talento per la matematica e per lematerie scientifiche, infatti solo all’ età dicinque anni era capace di svolgere amente calcoli complicatissimi. Si laurea infisica con il massimo dei voti e la lodeall’età di ventitré anni, d’altro canto checosa ci si poteva mai aspettare da unragazzo che viveva in una famiglia digrandi laureati e diplomatici? Nel corsodella sua vita operò fondamentalmentecome fisico, facendo grandi scoperte sullasperimentazione nucleare e grandi teorieriguardanti la fisica nucleare e lameccanica quantistica relativistica, digrande importanza, divenne in pocotempo uno dei fisici piùimportanti e riconosciuti diquel periodo, infatti glivenne anche offerta unacattedra a Yale e aCambridge. Nonostante lafama e l'importanza che gliveniva data, EttoreMajorana era una personaesageratamente timida,introversa e insicura, maprofondamente buona. Puravendo una vita ricca ditraguardi, nel periodo primadella sua misteriosa scomparsa, Ettorerisultava eccessivamente nervoso esoprattutto non si sentiva fiero di séstesso, questo forse poteva esserescaturito dalla paura che derivava dallescoperte sul nucleare. Nel 1933 si reca inGermania per continuare le sue ricerchenella Germania nazista, ma al suo ritornoin Italia, le sue paure non si attenuano, maaumentano. Molti medici che lovisitarono, classificarono questo suocomportamento come un “esaurimentonervoso”, ovvero come debolezza fisica ementale, debolezza che lo portò aprendere decisioni radicali e forse ancheun po’ troppo affrettate. E’ esattamente daqui che tutto ebbe inizio: la sera del 26Marzo 1938, Majorana si imbarca su unanave che doveva portarlo a Napoli, da qui

in poi le sue tracce svanite, il grandestudioso “evapora” completamente nelnulla ed è da allora che nessuno ha piùnotizie sicure sul suo conto. Dal momentodella sua inspiegabile scomparsa sonomolti coloro che si sono interessati al suocaso: polizia, investigatori e persinoMussolini, che offrì un’enormericompensa a coloro che avesserocontribuito con informazioni utili per ilritrovamento del fisico. Le ipotesiriguardanti il caso sono tra le più svariate,alcune fondate e altre meno. Si credevafosse solo un semplice suicidio viste leultime parole di Ettore per la famiglia inuna lettera: “Ho un solo desiderio: chenon vi vestiate di nero. Se volete

inchinarvi all’uso, portate pure, ma pernon più di tre giorni, qualche segno dilutto. Dopo ricordatemi, se potete, neivostri cuori e perdonatemi”, ma secondola procura di Roma il caso è stato risolto,infatti smentisce l’ ipotesi del suicidio eafferma che Majorana sia fuggito in SudAmerica, questo per via di una fotoscattata in Venezuela nel 1955, in cuivengono ritratti un meccanico di originiitaliane e “Bini”, un signore diquarantanove anni che, secondo il RIS deiCarabinieri e il procuratore Laviani,presenta gli stessi lineamenti dellostudioso. Oltre a questa fotografia sihanno altre prove come un’intervista fattaa un immigrato italiano a Valencia,Francesco Fasani, e una cartolinaritrovata nell’auto di Bini-Majorana,

inviata dallo zio di Ettore. Il giallo sullasua scomparsa rimane, e ciò che fa porrequalche dubbio è il presunto EttoreMajorana nella foto del ’55 in cui risultaavere chiaramente più di quarantanoveanni, per non parlare delle varie personeche dichiarano di aver rivisto il fisicovestito da senzatetto in una località dellaSicilia. “La fisica è una strada sbagliata”,queste le parole di Majorana che ripetevain continuazione alla famiglia, la qualericorda molto bene il malcontento cheaveva creato in lui quella fisica tantoamata. Ad ogni caso, che siano attendibilio meno queste ipotesi, un’amara realtàc’è: qualche mese dopo la scomparsa diMajorana, l’amico Fermi fuggirà negli

States, in cui contribuiràdirettamente allacostruzione della bombaatomica. Sette anni dopo sidarà vita alla strage diHiroshima e Nagasaky.Personalmente non riesco adimmaginare il malessere cheun uomo come EttoreMajorana avrebbe potutoprovare sapendo che i suoistudi e le sue conoscenzeavrebbero portato,naturalmente,

involontariamente, alla costruzione dell’arma più distruttiva della storia umana. Ilsentirsi responsabile, il colpevole inqualche modo, forse avrà avuto un grandepeso nella sua vita. Ma al di là di tutto ciòche può uscire su di lui da questa vicenda,il fisico Ettore Majorana sarà semprericordato, oltre che per essere uno deifisici più brillanti della storia, come unapersona dall’ animo buono, una personache pur essendo più intelligente di molti,non si sentiva superiore a nessuno, luiandava oltre, ed è per questo motivo chel’“ITIS Ettore Majorana” è onorato diportare il nome di una persona di taleimportanza.

Byron A. Rosero, 3BII

8

Attualità

IL CASO MAJORANACHE FINE HA FATTO IL GENIO A CUI è STATA DEDICATA LA NOSTRA SCUOLA?

PARLANDO DI MUSICA

Rieccoci appassionati di musica e ovviamente dilettura! Spero che il mio primo numero di questarubrica vi sia piaciuto, per chi non lo sapesseavevamo parlato del Disc Jockey R3hab ma inquesto numero cambieremo totalmente generespostandoci non solo su un' altra persona ma su unaband intera, una delle più famose, apprezzate,conosciute ed amate negli ultimi anni: i Coldplay.Di sicuro, tutti voi che state leggendo queste righeavrete sicuramente già sentito un loro brano,volontariamente o no, poiché molti dei loro pezzisono famosissimi ed utilizzati anche in diversi spotpubblicitari o come colonne sonore ma.. . veniamo aldunque: chi sono questi tizi e che branicompongono?La band si formò nel '97 a Londra e da allora finoad oggi ha sempre prodotto brani di stampoalternative rock influenzati anche dallo stile degliU2, i suoi membri sono Chris Martin, voce e“simbolo” del gruppo, il chiarrista Jonny Buckland,il bassista Guy Berryman e il batterista WillChampion. I Coldplay durante la loro carriera hannoprodotto moltissimi brani di successo ma di certoquello che li ha resi celebri in tutto il mondo è ilbrano “Yellow” appena pubblicato nel 2000 scalòogni sorta di classifica musicale in Gran Bretagna.Il loro successo fu rapido, infatti nel 2002 conl'uscita del loro secondo album ottennero strabiliantisuccessi di vendita e le loro canzoni entrarono nella“Billboard top 200”, una delle più famoseclassifiche musicali al mondo! Gli album seguentifurono tutti dei grandi successi ma un accenno

particolare va dato al loro album migliore chiamato“Viva la Vida or Death and All His Friends” cheottenne grandissima approvazione dalla critica efece guadagnare alla band ben tre Grammy Awards.Le vendite totali della band in tutto il mondo sonooggi superiori alle 80 milioni di copie!Perfetto, adesso che sappiamo qualcosa in più su diloro, vi elencherò quelli che secondo me sono i loromigliori brani se volete passare una giornata incompagnia di buona musica: dunque come primapersonalissima scelta consiglio “A Sky Full OfStars”, brano appartenente al loro ultimo album eche ha una melodia ed un testo fantastici, stariscuotendo un grande successo negli ultimi tempi edi certo non potrà non piacervi! Poi abbiamo“Paradise”, canzone stupenda con un ritornellomolto canticchiabile che di sicuro avrete già sentito,è stata anche remixata dal DJ olandese Tiesto è stataun vero e proprio successo per la band inglese. All'ultimo posto del mio personale podio c'è “Viva LaVida”, brano famosissimo che caratterizza la band eche rimarrà per sempre nella storia della musicainglese.Per concludere vi dico che la rubrica di musica nonfinisce di certo qui! Nel prossimo numero cidedicheremo ad un nuovo artista e ne analizzeremoa fondo stile, canzoni e biografia! Al prossimonumero!

Matteo Baldelli, 2III

COLDPLAY

Regia di Peter Jackson; 144 minutiUltimo capitolo della saga de LoHobbit diretto da Peter Jackson.Smaug decide di dar fuoco a pontelago lungo mentre i nani inermi sonocostretti a guardare la scena dallamontagna. In un inferno di fuoco,dove i poveri abitanti non possonofare altro che fuggire, solo Barddecide di combatterlo ed infineucciderlo colpendo l’unico puntoscoperto della corazza con unafreccia nera. La fine del dragodovrebbe portare la pace, ma non ècosì, la montagna bramata da tuttiper le ricchezze e i gioielli contenutiin essa, in particolarel’Arckengemma, si trasforma in unvero e proprio scenario di guerradove quattro fazioni, elfi, nani, orchi,uomini, si sfidano per la conquistadella montagna. Il film vincitore diun premio Oscar e un incasso totaledi $950.1 61 .689, “Lo Hobbit E La

LO HOBBIT ­ LA BATTAGLIA DELLE CINQUE ARMATEL'ULTIMO VIAGGIO NELLA TERRA DI MEZZO

10

L'Ettore, numero II, anno I Musica

PARLANDO DI MUSICAL'Ettore, numero II, anno I

CINEMA NEWS

AMERICAN SNIPER

I Coldplay durante un concerto.

Regia di Clint Eastwood; 132 minutiChris Kyle è un uomo del Texascresciuto nella convinzione,trasmessagli dal padre, che al mondoesistono tre tipi di persone: i lupi, lepecore e i cani da pastore, gruppoquest'ultimo nel quale si riconosce.Chris si è infatti sempre distinto per unforte senso di giustizia e dopo averassistito in televisione agli attentatialle ambasciate statunitensi del 1998 inalcuni Paesi africani, decide diarruolarsi nei Navy SEAL. Distintosiper le sue doti da cecchino, vieneinviato in missione in Iraq per

proteggere i suoi commilitoni. Kylediviene ben presto un mito grazie allesue abilità, tanto da meritarsi ilsoprannome di "Leggenda". Questofilm ha superato di gran lunga le mieaspettative, essendo molto diversodagli altri film d’azione. Certo, nonmancano scene con esplosioni e unpaio di scene particolarmente violente,ma il protagonista è totalmente diversoda altri personaggi come ad esempioLeonida nel film “300” che nonaspetta altro che uccidere i suoinemici. Chris non esulta a nessunadelle sue uccisioni, quasi rifiutasse la

morte. L’ ottima regia di ClintEastwood e l’ interpretazione diBradley Cooper permettono di capirequel che prova e quel che è ChrisKyle, ovvero un uomo la cui mente èdivisa: da una parte c’è il doveremilitare di proteggere gli altri soldati edall’ altra la famiglia, sua moglie e idue figli. Quindi, un’ eccellente regiae una altrettanto eccellente recitazionefanno di questo film uno dei tanticapolavori di Eastwood, assolutamenteimperdibile.

Gianfranco Rubino, 1 ELO

PARLANDO DI MUSICA

Rieccoci appassionati di musica e ovviamente dilettura! Spero che il mio primo numero di questarubrica vi sia piaciuto, per chi non lo sapesseavevamo parlato del Disc Jockey R3hab ma inquesto numero cambieremo totalmente generespostandoci non solo su un' altra persona ma su unaband intera, una delle più famose, apprezzate,conosciute ed amate negli ultimi anni: i Coldplay.Di sicuro, tutti voi che state leggendo queste righeavrete sicuramente già sentito un loro brano,volontariamente o no, poiché molti dei loro pezzisono famosissimi ed utilizzati anche in diversi spotpubblicitari o come colonne sonore ma.. . veniamo aldunque: chi sono questi tizi e che branicompongono?La band si formò nel '97 a Londra e da allora finoad oggi ha sempre prodotto brani di stampoalternative rock influenzati anche dallo stile degliU2, i suoi membri sono Chris Martin, voce e“simbolo” del gruppo, il chiarrista Jonny Buckland,il bassista Guy Berryman e il batterista WillChampion. I Coldplay durante la loro carriera hannoprodotto moltissimi brani di successo ma di certoquello che li ha resi celebri in tutto il mondo è ilbrano “Yellow” appena pubblicato nel 2000 scalòogni sorta di classifica musicale in Gran Bretagna.Il loro successo fu rapido, infatti nel 2002 conl'uscita del loro secondo album ottennero strabiliantisuccessi di vendita e le loro canzoni entrarono nella“Billboard top 200”, una delle più famoseclassifiche musicali al mondo! Gli album seguentifurono tutti dei grandi successi ma un accenno

particolare va dato al loro album migliore chiamato“Viva la Vida or Death and All His Friends” cheottenne grandissima approvazione dalla critica efece guadagnare alla band ben tre Grammy Awards.Le vendite totali della band in tutto il mondo sonooggi superiori alle 80 milioni di copie!Perfetto, adesso che sappiamo qualcosa in più su diloro, vi elencherò quelli che secondo me sono i loromigliori brani se volete passare una giornata incompagnia di buona musica: dunque come primapersonalissima scelta consiglio “A Sky Full OfStars”, brano appartenente al loro ultimo album eche ha una melodia ed un testo fantastici, stariscuotendo un grande successo negli ultimi tempi edi certo non potrà non piacervi! Poi abbiamo“Paradise”, canzone stupenda con un ritornellomolto canticchiabile che di sicuro avrete già sentito,è stata anche remixata dal DJ olandese Tiesto è stataun vero e proprio successo per la band inglese. All'ultimo posto del mio personale podio c'è “Viva LaVida”, brano famosissimo che caratterizza la band eche rimarrà per sempre nella storia della musicainglese.Per concludere vi dico che la rubrica di musica nonfinisce di certo qui! Nel prossimo numero cidedicheremo ad un nuovo artista e ne analizzeremoa fondo stile, canzoni e biografia! Al prossimonumero!

Matteo Baldelli, 2III

COLDPLAY

Regia di Peter Jackson; 144 minutiUltimo capitolo della saga de LoHobbit diretto da Peter Jackson.Smaug decide di dar fuoco a pontelago lungo mentre i nani inermi sonocostretti a guardare la scena dallamontagna. In un inferno di fuoco,dove i poveri abitanti non possonofare altro che fuggire, solo Barddecide di combatterlo ed infineucciderlo colpendo l’unico puntoscoperto della corazza con unafreccia nera. La fine del dragodovrebbe portare la pace, ma non ècosì, la montagna bramata da tuttiper le ricchezze e i gioielli contenutiin essa, in particolarel’Arckengemma, si trasforma in unvero e proprio scenario di guerradove quattro fazioni, elfi, nani, orchi,uomini, si sfidano per la conquistadella montagna. Il film vincitore diun premio Oscar e un incasso totaledi $950.1 61 .689, “Lo Hobbit E La

LO HOBBIT ­ LA BATTAGLIA DELLE CINQUE ARMATEL'ULTIMO VIAGGIO NELLA TERRA DI MEZZO

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Musica

PARLANDO DI MUSICAL'Ettore, numero II, anno I Cinema

CINEMA NEWS

11

rispetti, anch’esso ha dei pregi e deidifetti. Uno dei principali e degno dinota è la sequenza che tratta la finedel drago Smaug, molto elaboratadal punto di vista scenografico, èsfruttata male dal punto di vistadella storia, in quanto nei filmprecedenti Smaug era rappresentatocome un drago immortale dai poteridevastanti, ma che alla fine, potevaessere ucciso con una semplicefreccia, lasciando così dell’amaro inbocca in chi, come me, sperava inuno scontro epico nel disperatotentativo di ucciderlo. Oltre a questapiccola nota, “Lo Hobbit E LaBattaglia Delle Cinque Armate”, èun film fantastico che è in grado ditrasportare chi lo guarda in unmondo fantastico attraversoall’utilizzo di effetti scenograficiben fatti e a una storia avvincente.

Luca Lazzaroni, 2III

Battaglia Delle Cinque Armate”rappresenta il culmine dellatrilogia prequel della più notatrilogia di Tolkien “Il SignoreDegli Anelli”. Al contrario deifilm precedenti James Cameronci riporta a vivere immensebattaglie tra vari condottieri e reche si sfidano per ossessionipersonali o per il benessere delproprio popolo. Il film a mioparere è molto godibile datoche oltre a far vivere sceneepiche tramite effetti specialimolto accurati, è ricco di colpidi scena e suspense che viterranno col fiato sospeso. Macome ogni film che si

Una scena del film.

AMERICAN SNIPER

I Coldplay durante un concerto.

Regia di Clint Eastwood; 132 minutiChris Kyle è un uomo del Texascresciuto nella convinzione,trasmessagli dal padre, che al mondoesistono tre tipi di persone: i lupi, lepecore e i cani da pastore, gruppoquest'ultimo nel quale si riconosce.Chris si è infatti sempre distinto per unforte senso di giustizia e dopo averassistito in televisione agli attentatialle ambasciate statunitensi del 1998 inalcuni Paesi africani, decide diarruolarsi nei Navy SEAL. Distintosiper le sue doti da cecchino, vieneinviato in missione in Iraq per

proteggere i suoi commilitoni. Kylediviene ben presto un mito grazie allesue abilità, tanto da meritarsi ilsoprannome di "Leggenda". Questofilm ha superato di gran lunga le mieaspettative, essendo molto diversodagli altri film d’azione. Certo, nonmancano scene con esplosioni e unpaio di scene particolarmente violente,ma il protagonista è totalmente diversoda altri personaggi come ad esempioLeonida nel film “300” che nonaspetta altro che uccidere i suoinemici. Chris non esulta a nessunadelle sue uccisioni, quasi rifiutasse la

morte. L’ ottima regia di ClintEastwood e l’ interpretazione diBradley Cooper permettono di capirequel che prova e quel che è ChrisKyle, ovvero un uomo la cui mente èdivisa: da una parte c’è il doveremilitare di proteggere gli altri soldati edall’ altra la famiglia, sua moglie e idue figli. Quindi, un’ eccellente regiae una altrettanto eccellente recitazionefanno di questo film uno dei tanticapolavori di Eastwood, assolutamenteimperdibile.

Gianfranco Rubino, 1 ELO

Nel 2000 l’Italia, come già altri stati europei, decisedi istituire il 27 gennaio come Giornata dellaMemoria. Questo giorno deve essere per tutte lepersone un momento di lutto e di ricordo dellevittime dell’Olocausto. Fu infatti il 27 gennaio 1945che l’Armata Rossa aprì i cancelli del campo diconcentramento e di sterminio di Auschwitz. Ognianno, nella Giornata della Memoria, i mediaricordano l’orribile genocidio subito dal popoloebraico tramite documentari, servizi giornalistici efilm come “La vita è bella”, “Il bambino con ilpigiama a righe” eccetera. Anche la scuolaorganizza programmi per sensibilizzare gli alunni.Per esempio quest’anno la nostra ha organizzato lavisione del film “storia di una ladra di libri”. Io e imiei compagni abbiamo anche visto un’intervista aEdith Bruck, una poetessa e scrittrice ebraica diorigine ungherese sopravvissuta ai lager.

27 GENNAIO, GIORNATA DELLA MEMORIA

MANTENIAMO VIVO IL RICORDO DELL'OLOCAUSTO

L'Ettore, numero II, anno I Cultura

STORIA PER NON DIMENTICARE

12

L’intervista a differenza di alcuni film, mi ha moltocolpito perché mi ha trasmesso meglio l’orrore deicampi di concentramento. Attraverso questatestimonianza ho meglio capito come vivevano ecosa pensavano i detenuti. Mi ha molto colpito lacritica che Edith Bruck al Giorno della Memoria e lasua incapacità di provare odio verso chi le ha fattodel male. La scrittrice ha infatti dichiarato che seavesse di fronte la persona che ha ucciso i suoigenitori lei non sarebbe capace di provare odiocontro di lui o fargli del male, dice infatti che lei nonè Dio e che quindi non spetta a lei giudicare. Lasignora Bruck ha inoltre espresso il suo parere sullaGiornata della Memoria: ha detto, e lo pensoanch’io, che la Shoah va ricordata sempre e non soloil 27 gennaio. Questo perché quel giorno (nel 1945)fu solo l’ inizio della liberazione dei campi, checontinuò fino a maggio. Secondo me ha ragione,molti pensano che i detenuti nei campi furono tuttiliberati il 27 gennaio 1945, ma questo è errato. Essidovettero subire ancora per molti mesi il freddo, lafame e la stanchezza, provocati dalle lunghe marceche i nazisti misero in atto per scappare dai sovieticie dagli americani. Io credo che questo genocidiovada sempre ricordato per impedire che orrori comela Seconda Guerra Mondiale siano ripetuti nellaStoria. L’essere umano ha molti difetti, ma secondome quelli più gravi sono due: la poca memoria e lacapacità di uccidere i suoi simili per scopi che nonriguardano la sopravvivenza. Nonostante l’uomoricordi ogni giorno l’orrore della guerra e delleatrocità che ha compiuto, ancora oggi nel mondoinfuriano atrocità e ingiustizie. L’essere umano si èinfatti dimenticato o finge di non ricordare doveportò la guerra settant’anni fa, cioè a una profondacrisi e ad un impoverimento della popolazione. Perimpedire tutto ciò è importante secondo me ricordarel’Olocausto e altre atrocità in modo che non siripetano in futuro.

Alessandro Belotti, 1LII

Sopra: Edith Bruck; sotto a sinistra: la locandina del film "Storia

di una ladra di libri" che è stato proposto agli alunni dell'ITIS

Majorana come film a tema per la Giornata della Memoria; sotto

a destra: il lager tedesco di Auschwitz, in Polonia.

"Harbeit macht frei"

L'attacco terroristico alla redazione del settimanaleumoristico francese "Charlie Hebdo" e gli altri attiviolenti venutisi a seguire hanno scosso il mondo intero.E gli autori, noti a tutti come vere e proprieorganizzazioni terroristiche con "filiali" sparse ovunque,hanno di nuovo colpito al cuore le potenze occidentali(Europa e America) e così come nel 2001 , con l'attaccoalle Torri Gemelle a New York, le conseguenze sarannopercettibili specialmente in Medio Oriente. Gli estremistiislamici di Isis, Al Qaeda e affini predicano e praticanouna vera e propria "Guerra Santa" contro "l'Occidenteinfedele, capitalistico e degradato". Questi vogliono atutti i costi un conflitto per "sanare" la Terra esottometterla all'Islam. Un bagno di sangue per pulire ilmondo. Ciò che li spinge è in teoria un ideale religioso.Cento anni fa migliaia di interventisti italiani urlavano agran voce nelle piazze delle più importanti città dellaPenisola che l'Italia, la quale all'inizio della GrandeGuerra nel 1914 si dichiarò neutrale, doveva, esottolineo "doveva", entrare in guerra contro l'Austria-Ungheria. L'ideale, era a quei tempi, patriottico ma ilfine era lo stesso: fare la guerra. Furono varie le cause(conflitti coloniali, controllo di basi commerciali…) chediedero inizio alla Prima Guerra Mondiale ma lacosiddetta "goccia che fece traboccare il vaso" fu perl'appunto un attacco terroristico. Il 28 giugno 1914, aSarajevo, durante una visita ufficiale, l'ArciducaFrancesco Ferdinando d'Asburgo (erede al tronoasburgico) e la moglie Sophie Chotek vennero uccisi daicolpi di pistola di Princip Gavrilo, un nazionalista serboche mal tollerava il dominio austroungarico. Dopo unaserie di considerazioni diplomatiche fallite, l'Austriadichiarò guerra alla Serbia esattamente un mese dopol'attentato. Entrarono nel conflitto anche Russia, GranBretagna e Francia a fianco della Serbia e Germania afianco dell'Austria-Ungheria. Allo scoppio della guerra,nell'autunno del 1914, come abbiamo detto l'Italia rimaseneutrale pure essendo vincolata dalla Triplice Alleanza,un accordo di sfondo economico-militare stipulato conGermania e Austriache prevedeva fra le altre cose

IN RICORDO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALEUOMINI CHE VOGLIONO LA GUERRA

COME OGGI, ANCHE CENTO ANNI FA SI SENTIVA LA PRESENZA DI UN FANATISMO GUERRAFONDAIO

L'Ettore, numero II, anno I

STORIA PER NON DIMENTICARE

27 GENNAIO, GIORNATA DELLA MEMORIA

MANTENIAMO VIVO IL RICORDO DELL'OLOCAUSTO

Cultura

STORIA PER NON DIMENTICARE

12

L’intervista a differenza di alcuni film, mi ha moltocolpito perché mi ha trasmesso meglio l’orrore deicampi di concentramento. Attraverso questatestimonianza ho meglio capito come vivevano ecosa pensavano i detenuti. Mi ha molto colpito lacritica che Edith Bruck al Giorno della Memoria e lasua incapacità di provare odio verso chi le ha fattodel male. La scrittrice ha infatti dichiarato che seavesse di fronte la persona che ha ucciso i suoigenitori lei non sarebbe capace di provare odiocontro di lui o fargli del male, dice infatti che lei nonè Dio e che quindi non spetta a lei giudicare. Lasignora Bruck ha inoltre espresso il suo parere sullaGiornata della Memoria: ha detto, e lo pensoanch’io, che la Shoah va ricordata sempre e non soloil 27 gennaio. Questo perché quel giorno (nel 1945)fu solo l’ inizio della liberazione dei campi, checontinuò fino a maggio. Secondo me ha ragione,molti pensano che i detenuti nei campi furono tuttiliberati il 27 gennaio 1945, ma questo è errato. Essidovettero subire ancora per molti mesi il freddo, lafame e la stanchezza, provocati dalle lunghe marceche i nazisti misero in atto per scappare dai sovieticie dagli americani. Io credo che questo genocidiovada sempre ricordato per impedire che orrori comela Seconda Guerra Mondiale siano ripetuti nellaStoria. L’essere umano ha molti difetti, ma secondome quelli più gravi sono due: la poca memoria e lacapacità di uccidere i suoi simili per scopi che nonriguardano la sopravvivenza. Nonostante l’uomoricordi ogni giorno l’orrore della guerra e delleatrocità che ha compiuto, ancora oggi nel mondoinfuriano atrocità e ingiustizie. L’essere umano si èinfatti dimenticato o finge di non ricordare doveportò la guerra settant’anni fa, cioè a una profondacrisi e ad un impoverimento della popolazione. Perimpedire tutto ciò è importante secondo me ricordarel’Olocausto e altre atrocità in modo che non siripetano in futuro.

Alessandro Belotti, 1LII

L'attacco terroristico alla redazione del settimanaleumoristico francese "Charlie Hebdo" e gli altri attiviolenti venutisi a seguire hanno scosso il mondo intero.E gli autori, noti a tutti come vere e proprieorganizzazioni terroristiche con "filiali" sparse ovunque,hanno di nuovo colpito al cuore le potenze occidentali(Europa e America) e così come nel 2001 , con l'attaccoalle Torri Gemelle a New York, le conseguenze sarannopercettibili specialmente in Medio Oriente. Gli estremistiislamici di Isis, Al Qaeda e affini predicano e praticanouna vera e propria "Guerra Santa" contro "l'Occidenteinfedele, capitalistico e degradato". Questi vogliono atutti i costi un conflitto per "sanare" la Terra esottometterla all'Islam. Un bagno di sangue per pulire ilmondo. Ciò che li spinge è in teoria un ideale religioso.Cento anni fa migliaia di interventisti italiani urlavano agran voce nelle piazze delle più importanti città dellaPenisola che l'Italia, la quale all'inizio della GrandeGuerra nel 1914 si dichiarò neutrale, doveva, esottolineo "doveva", entrare in guerra contro l'Austria-Ungheria. L'ideale, era a quei tempi, patriottico ma ilfine era lo stesso: fare la guerra. Furono varie le cause(conflitti coloniali, controllo di basi commerciali…) chediedero inizio alla Prima Guerra Mondiale ma lacosiddetta "goccia che fece traboccare il vaso" fu perl'appunto un attacco terroristico. Il 28 giugno 1914, aSarajevo, durante una visita ufficiale, l'ArciducaFrancesco Ferdinando d'Asburgo (erede al tronoasburgico) e la moglie Sophie Chotek vennero uccisi daicolpi di pistola di Princip Gavrilo, un nazionalista serboche mal tollerava il dominio austroungarico. Dopo unaserie di considerazioni diplomatiche fallite, l'Austriadichiarò guerra alla Serbia esattamente un mese dopol'attentato. Entrarono nel conflitto anche Russia, GranBretagna e Francia a fianco della Serbia e Germania afianco dell'Austria-Ungheria. Allo scoppio della guerra,nell'autunno del 1914, come abbiamo detto l'Italia rimaseneutrale pure essendo vincolata dalla Triplice Alleanza,un accordo di sfondo economico-militare stipulato conGermania e Austriache prevedeva fra le altre cose

IN RICORDO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALEUOMINI CHE VOGLIONO LA GUERRA

COME OGGI, ANCHE CENTO ANNI FA SI SENTIVA LA PRESENZA DI UN FANATISMO GUERRAFONDAIO

L'Ettore, numero II, anno I Cultura

STORIA PER NON DIMENTICARE

13

che le nazioni partecipanti all'accordo erano obbligate dientrare in guerra con quella nazione delle tre che subisseun'offensiva da parte di un altro Stato. Il regno d'Italiavalutò il fatto che il 28 luglio 1914 l'Austria attaccò laSerbia e non viceversa e, senza rompere i patti, si astennenel partecipare al conflitto. Fu, a parer mio e delle potenzecontrapposte ai Tedeschi e agli Austriaci, una sceltaalquanto saggia ma la gran parte dei partiti politici presentiin Italia non la prese altrettanto bene. Molti fra i movimentipolitici e culturali italiani scesero nelle più grandi piazzedel Regno per urlare a gran voce la necessità, il doveredell'Italia di entrare in guerra contro l'Austria. Fra questi gliirredentisti (coloro che erano certi che territori come ilTrentino e l'Istria, in mano all'Impero Asburgico, fossero didiritto di proprietà italiana), i nazionalisti (fra cui il grandepoeta Gabriele D'Annunzio e l'ex socialista BenitoMussolini) e i futuristi capeggiati da Filippo TommasoMarinetti il quale tra l'altro scrisse: "noi [futuristi]vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo - ilmilitarismo, il patriottismo, il gesto distruttore delliberatori, le belle idee per cui si muore…". Uomini(specialmente giovani) che vogliono la guerra. Non è forsecosì anche oggi? Il fanatismo (che sia di natura religiosa opatriottica) è un arma che può conquistare pienamente noigiovani, noi giovani che ci sentiamo forti, sicuri di noistessi e "pronti a spaccare il mondo in due". Questofanatismo che uccide fu la vera causa della Prima GuerraMondiale, poi della Seconda ma non sia mai, e dico mai, diuna Terza!

Emanuele Palmieri, 2III

Vignetta satirica

rappresentante la

Triplice Alleanza

(l'Italia è il

bersagliere sulla

sinistra che suona

la chitarra).

L'Ettore, numero II, anno I Svago

L'INTERVISTA DOPPIA

14

L'Ettore, numero II, anno I

INDOVINA CHI È

PROFESSORE VS STUDENTE

Felice Sergio. Nome? Nicola.

Frascà. Bonacina.

Cinquantacinque. Anni? Quindici.

Docente di Tecnologia Rappresentazione Grafica

(TRG) a tempo indeterminato.Ruolo nella scuola? Boh... non l'ho ancora capito.

Il mio motto...? Essere affamato... essere...

('spetta!)... essere curioso.Motto? Un centimetro alla volta!

Quando è curioso e partecipe, amato. Detestare

un alunno mi succede molto raramente.

Per quali ragioni uno studente può

essere amato piuttosto che detestato

dai suoi docenti?

Può essere amato se studia 20 ore al giorno...

detestato: SEMPRE.

Nove in Disegno, ma soprattutto il voto alto che hanno

preso le mie due compagne a cui avevo fatto il disegno.

Il miglior voto che hai preso? Qual è

stata la tua prima reazione?

Nove l'anno scorso, forse in Informatica con

Piccinini e la mia prima reazione è stata

ringraziare la Madonna.

Educazione Fisica. La tua materia preferita? Idem.

Mi lavo i denti per poi infilarmi sotto il piumone

sperando in un tranquillo sonno.

Che cosa fai prima di metterti a

dormire?

Mi lavo i denti, salgo le scale, spengo il telefono, bacio la

figurina del calciatore Giorgio Chiellini e poi dormo.

Sì. L'ho trovato estremamente interessante, divertente,

con articoli che ho letto con molto interesse. Stimolante

la ricerca dell'identità delle foto di "Indovina chi è".Hai letto il primo numero de

"L'Ettore"?

Purtroppo no, mi dispiace...

Lo trovo una sintesi perfetta delle tante origini

del giornale.Che cosa ne pensi del nome? 'Ccezzionale!

L'inventiva delle persone. La cosa più bella del Majorana? La materia TRG, mi trasferisce molte emozioni.

Se ci fosse disponibilità economica sarebbe bello

acquistare più carrelli provvisti di computer

portatili da utilizzare in classe.

Che cosa cambieresti del Majorana? Nulla, è tutto efficiente.

Lavorare con meno frenecità e didacarmi con più

tranquillità a tutti gli studenti più di quello che già faccio.Sogno nel cassetto?

...andare ad Amsterdam col botigliù...!

Punterei sull'amore per l'Arte, la Musica e la Cultura che

sono gli elementi fondamentali della nostra Nazione e che

ci hanno lasciato in eredità i grandi del passato. Noi siamo

gli unici al mondo ad avere questa grande materia prima

ma non ne siamo consapevoli.

Se fossi tu il Presidente della

Repubblica, che cosa faresti?

Aiuterei le persone soprattutto con l'ignoranza

che c'è in me. "Perchè oggi essere Italiani conta

di più" (cit. Caressa Fabio).

Cognome?

EECCCCOO LLEE TTAANNTTOO AATTTTEESSEE SSOOLLUUZZIIOONNII!!

Svago

L'INTERVISTA DOPPIA

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Golosone: pur di gustarsi i dolci della nonna mangiava due volte a pasto, prima a casadalla mamma (obbligatorio) poi dalla nonna dicendo di non aver cenato!

Sempre indaffarato con i giochi, mai a casa ... pochi compiti (mai) e sempre in giro.Non è altri che...

L'Ettore, numero II, anno I Svago

INDOVINA CHI È

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STUDENTE

Nicola.

Bonacina.

Quindici.

Boh... non l'ho ancora capito.

Un centimetro alla volta!

Può essere amato se studia 20 ore al giorno...

detestato: SEMPRE.

Nove l'anno scorso, forse in Informatica con

Piccinini e la mia prima reazione è stata

ringraziare la Madonna.

Idem.

Mi lavo i denti, salgo le scale, spengo il telefono, bacio la

figurina del calciatore Giorgio Chiellini e poi dormo.

Purtroppo no, mi dispiace...

'Ccezzionale!

La materia TRG, mi trasferisce molte emozioni.

Nulla, è tutto efficiente.

...andare ad Amsterdam col botigliù...!

Aiuterei le persone soprattutto con l'ignoranza

che c'è in me. "Perchè oggi essere Italiani conta

di più" (cit. Caressa Fabio).

Il Professor Umberto Grazioli

La Signora Lorenza Micheli

Timida ma molto furbetta, conquistava le coccole delle nonne e delle zie.Questa bambina sull'altalena è...

EECCCCOO LLEE TTAANNTTOO AATTTTEESSEE SSOOLLUUZZIIOONNII!!

Da piccola adorava la sabbia, il mare e camminare a piedi nudi.Dalla spiaggia al Majorana...

Era così vivace che dicevano di lei “ha l’argento vivo addosso!”A sette anni il papà la iscrisse a un corso di lingua inglese.

D'altronde, chi poteva essere se non la nostra...

L'Ettore, numero II, anno I Svago

INDOVINA CHI È

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L'Ettore, numero II, anno I

INDOVINA CHI È

EECCCCOO LLEE TTAANNTTOO AATTTTEESSEE SSOOLLUUZZIIOONNII!!

Dirigente Anna Maria Crotti

LLEE NNUUOOVVEE FFOOTTOO

La Professoressa Norina Sottocornola

Svago

INDOVINA CHI È

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L'Ettore, numero II, anno I Svago

INDOVINA CHI È

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... le soluzioni nel prossimo numero!EECCCCOO LLEE TTAANNTTOO AATTTTEESSEE SSOOLLUUZZIIOONNII!! LLEE NNUUOOVVEE FFOOTTOO

Una bimba scortata da due centauri, ma oggi sono per i corridoi e nelleclassi del nostro Istituto, chi saranno...?

L'Ettore, numero II, anno I

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Per tutte le violenze consumate su di Lei,per tutte le umiliazioni che ha subito,per il suo corpo che avete sfruttato,

per la sua intelligenza che avete calpestato,per l'ignoranza in cui l'avete lasciata,

per la libertà che le avete negato,per la bocca che le avete tappato,

per le ali che le avete tagliato,per tutto questo:

in piedi, Signori, davanti ad una Donna.

E non bastasse questo, inchinatevi ogni volta che viguarda l'anima,

perché Lei la sa vedere,perché Lei sa farla cantare.

In piedi, Signori, ogni volta che vi accarezza unamano,

ogni volta che vi asciuga le lacrime come foste isuoi figli,

e quando vi aspetta, anche se Lei vorrebbe correre.In piedi, sempre in piedi, miei Signori,

quando entra nella stanza e suona l'amoree quando vi nasconde il dolore e la solitudine

e il bisogno terribile di essere amata.Non provate ad allungare la vostra mano per

aiutarlaquando Lei crolla sotto il peso del mondonon ha bisogno della vostra compassione.

Ha bisogno che voi vi sediate in terra vicino a Leie che aspettiate che il cuore calmi il battito, che la

paura scompaia,che tutto il mondo riprenda a girare tranquillo.

E sarà sempre Lei ad alzarsi per primae a darvi la mano per tirarvi suin modo da avvicinarvi al cielo,

in quel cielo alto dove la sua anima vivee da dove, Signori, non la strapperete mai.

Anomino

La Redazione porge i più sentiti auguri a tutte le Donne !

Sharbat Gula, Steve McCurry