“Chi possiede il tempopossiede il mondo”- Davide Rampoldi -

“Il tempo è relativo, il suo

unico valore è dato da ciò chenoi facciamo mentre sta

passando.”- Albert Einstein -

I SEGRETI

MILITARI PERGESTIRE ILTUO TEMPO

COME UNSERGENTE

ISTRUTTOREScopri i 15 segreti perfar schizzare alle stellela tua produttività e le

7 tecniche di guerraper non rimandaremai e raggiungeresempre l'obiettivo,

anche se sei uninguaribile pigrone

DAVIDE

RAMPOLDI

SOMMARIOIl mio regalo per tePREFAZIONEINTRODUZIONEIl più grande rimpianto del mondoIl caso dell’omelette perfettaIl miglior maestro di gestione del tempoche io abbia mai avutoLa domanda dal 1.000.000 $Il mostro a 5 teste che ti hanno spacciatoper vero da quando sei andato allesuperioriIndiana Jones e il Tempo Maledetto

Il Risiko della VitaPesa di più 1kg di tempo o di pallottole?La cena è stata ottima. Ma ora chi paga?Cosa farebbe il mio amico Francesco,esperto di invasioni e strategie militari?Hic sunt leones: dove sbagliano tutti pereccesso di pauraI 15 killer della tua produttivitàpersonaleIl ricercato N.1 della tua realizzazionepersonaleMettiamo le mani nel fangoIl sistema in 14 fasi per la gestione deltempoLe ultime parole non ancora famoseConclusioneAppendice

IL MIO REGALOPER TE

“Il segreto per andare avantiè iniziare”

- Sally Berger - Se vuoi ricevere i modelli con gliesercizi che propongo in questo libro eun video di oltre 15 minuti con me che tiguido attraverso i 15 killer dellaproduttività, vai sul sito:http://www.isegretideltempo.it/bonusUna volta lì, inserisci la tua miglioreemail e ti spedirò immediatamente gliesercizi ed il mio video omaggio.E’ il mio modo per ringraziarti di avereacquistato questo libro.

Ti aspetto su:www.isegretideltempo.it/bonusDavide

PREFAZIONE

“Se una scrivania indisordine è segno di una

mente disordinata, di cosa,allora, è segno una scrivania

vuota?”

- Albert Einstein - Caro lettore, visto che probabilmentenon ci conosciamo ancora, è importanteche ti spieghi subito la cosa piùimportante di tutto questo libro, ovvero:Perché IO ti dovrei insegnare la gestionedel tempo? A quale titolo te ne parlo,visto che non sono famoso comeBriatore?

Anzi, lo confesso: sono sempre statoun pessimo gestore del tempo.E allora, chi meglio di chi stava peggioe arriva a un buon livello è in grado dispiegare il processo che ci sta dietro?Se infatti prendessi Maradona oPavarotti a spiegarti come si tira uncalcio al pallone o si fa un acuto, questiesempi sono di livello talmente elevatoche è difficile che riescano a spiegarloin modo semplice e lineare.Invece, per chi parte dalle basi, ildiscorso è diverso.A volte i buoni allenatori sono stati deipessimi giocatori, o quanto meno, nonproprio dei fenomeni.Ma chi meglio di loro conosce la

struttura, le tecniche, le strategie percondurre i seguaci ad ottimi livelli?Nel mio bagaglio di studi ci sono dueesperienze importanti che possonocollocarsi molto bene nell’ambito dellagestione del tempo.Una è il mio studio in ingegneria civile:mi piaceva talmente tanto che ci hodedicato 14 anni… ho deciso dirimanerci un po’oltre gli standardPoi ho fatto anche l’informatico per altri10, 12 anni.Quindi numeri da una parte, equazionidall’altra: 2 strumenti che nel mio mododi interpretare e vedere la gestione deltempo aiutano molto quando c’è dacreare una strategia di lavoro efficace.

Questa è solo una piccola parte dellamia storia e continuando a leggeretroverai degli altri aneddoti interessanti.Una seconda premessa riguarda invecele regole del gioco, dell’interazione conte.

1) Anche se non mi vedi, dammipure del tu: l’età mia èprobabilmente molto vicina alla tua,quindi siamo tutti allo stessolivello. 2) Le domande: le adoro. Quindise mentre leggi questo libro tiassalgono dubbi di qualunque natura(connesso all’argomento, miraccomando), ti invito a non

trattenerli come la pipì. Fa male.

Piuttosto annotale subito,raggruppale, e poi mandami unamail a temposuper@gmail.com o,meglio ancora, inseriscile tra icommenti al libro su Amazon onella pagina Facebook diTempoSuper,https://www.facebook.com/CorsoTempoSuper.

Rispettando la tua privacy, ti chiedodi includere anche alcune breviinformazioni su di te (chi sei, quantianni hai, di cosa ti sei occupatoprima e cosa fai adesso), visto chenon ci conosciamo.

3) Un dettaglio tecnico moltoimportante. Quando leggi questolibro è fondamentale che, fosseanche solo per 15 minuti, telefoni,cellulari, cercapersone, portatili,tablet, tutte le diavolerie di questomondo, rimangano spenti. Non c’ènulla di peggio che sentir squillareil telefono mentre stai facendoqualcosa di molto importante per tee la tua vita futura.

Cominciamo proprio a spron battutoperché il tempo che hai a disposizione èsempre molto tiranno.Voglio quindi dirti che sarà un libro daltaglio molto pratico.

A me piace fare anche molto coaching eho visto su di me e sui miei clienti che ilvero cambiamento è possibile soloattraverso uno sforzo costante egraduale, roba da piccoli passi praticatiogni santo giorno.Concentrati quindi sulle azioniquotidiane, anche quelle apparentementebanali, e fai di tutto per portarle atermine. Ad ogni costo.

INTRODUZIONE

“Voi occidentali avete l'orama non avete mai il tempo.”

- Mahatma Gandhi - L’immagine qui sotto ti dovrebbe darel’idea dei trucioli mentali che ci sonotutte le volte che incominci una nuovaattività, sia essa un’attività che giàconosci, sia soprattutto un corso o librodi formazione.Infatti tutti abbiamo i nostri lavoriaperti, qualcuno ha i figli da sistemare acasa, un progetto in sospeso, la spesa dafare, la cena da preparare, la scadenzadel bollo da pagare…C’è sempre e comunque qualcosa che ti

sta frullando per la testa.Allora la prima cosa, veramenteimportantissima, soprattutto quando sicomincia un libro di gestione del tempoo un corso di formazione in generale, èfare pulizia di tutti questi trucioli.“Devo finire quel preventivo, devorispondere a Tizio, devo fare il reportal capo”. Tutto.Hai 2 minuti, io mi siedo qua tranquillodi fronte a te (virtualmente) e tu fai concalma quest’esercizio.

Non sto raccontandoti la solitastoriella motivazionale.Guarda, te la metto giù dura.Per anni ho letto libri che dicevano difare un esercizio e poi, solo una voltaterminato, di riprendere la lettura.Non l’ho mai fatto… e non è maisuccesso niente.Infatti la mia vita e la mia professionecontinuavano ad andare mediocremente,

a volere essere molto ottimisti.Altri amici hanno fatto come me, e laloro situazione non è cambiata di unavirgola.Per quanto leggessimo di tutto su PNL,formazione, marketing, finanza ecomunicazione efficace… sempre colculo a terra restavamo.Se questo è quello che realmente vuoianche per te, ho una splendida notizia dadarti.Smetti di leggere questo libro e vai afarti una corsa, vai dai tuoi figli, vai alristorante a festeggiare. Perché hai giàottenuto il risultato che vuoi. Senza farenulla (pensa che figata).Se però hai acquistato questo libro

perché c’è ancora un vuoto da colmaretra quello che sei e quello che vorrestiessere, tra quello che hai e che vorrestiavere, tra quello che fai e vorresti fare,beh… allora, caro amico lettore, hai ungrosso problema.Esattamente lo stesso problema cheavevo io.Si chiama NON-ESERCIZIO.Fino a che non metterai in pratica e noneseguirai subito ed alla lettera quelloche ti dico di fare negli esercizi chepropongo in questo libro, sappi che c’èuna probabilità molto vicina al 100%che la tua vita futura resterà identica aquella di adesso.Ci sono tonnellate di testimonianze e

statistiche al riguardo.Puoi anche pensare di essereun’eccezione, che per te le cose sianodifferenti. E’ una tua scelta e libertà.Non ti posso certamente strozzare dachilometri di distanza (anche se te lomeriteresti).C’è sempre qualcuno che pensa diessere più furbo degli altri.Io, anni fa, pensavo di essere piùintelligente.Poi, quando finalmente ho capito diessere solo più stupido e presuntuoso,ho iniziato a fare come fanno i bambiniil primo anno di scuola elementare.Eseguire fedelmente e senza fiatarequello che dice la maestra di turno.

Se dico scrivi 10 volte, non devipensare “lo faccio 3, tanto le altre 7 èuguale” e non serve a nulla.Non sei più furbo. Sei solo un poverocoglione di illuso.Se dico 10 vuol dire 10. Anzi, forse 11 o12. Ma non di meno.E se dico ORA non vuol dire tra 5minuti, stasera, domani o “appena ho 5minuti”, vuol dire ora.Se l’ho scritto, cazzo, non è perchévolevo riempire una pagina in più dellibro e stressarti la vita.E’ perché ci sono già passato. Ho giàfatto per anni lo stesso sbaglio che staiper fare tu.Quindi voglio evitartelo, voglio farti

risparmiare almeno 5 anni di errori e divita. Ti sembra poco?Ma se tu pensi di fare come cavolo tipare, questo non è il libro giusto per te.Non esiste il libro giusto per te.Perché il successo passa dall’azione il100% delle volte.E se quell’azione (l’esercizio che ti doda fare) tu non la fai e la rimandiall’infinito, resterai sempre un fallito.Avrai forse letto qualche libro in più. Tisarà rimasto qualcosa nella zucca.Ma, fidati e guardati in giro: il tuo contoin banca sarà assolutamente lo stesso diprima.E, visto che dal conto in bancadipendono tutte le cose che puoi

permetterti da qui in avanti, se il saldonon si sposta, nemmeno la vita che sognipotrà mai arrivare.Ora però mi sono stancato.Fai questo cavolo di esercizio o buttavia questo libro.Non voglio lettori che fanno quel cavoloche gli pare e studenti sbarbatelli chevogliono insegnare al maestro.Nel mio libro si fa così. Nessuno ti hachiesto di comprarlo (anzi, mandami laprova di acquisto che ti restituiscovolentieri i soldi).E’ il mio libro, la mia classe e le regolele detto io. Fine.Un libro non deve essere democratico ebuonista, nemmeno tu o io.

Per me lo scopo di un libro è quello diessere trasformativo.E può esserlo solo con chi ha la mentepredisposta al cambiamento e adascoltare un consiglio.Altrimenti io non potrò esserti di aiuto.Non voglio mele marce nella mia classe.Voglio solo il top del top delle personemotivate, con le palle quadrate, chesanno prendere un piccolo impegno conse stesse e portare a termine un lavorodi 5 minuti ogni volta che gli vienechiesto.Che hanno stoffa e talento da vendere masono solo un po’ perse.Decidi quindi che tipo di lettore ostudente vuoi essere e comportati di

conseguenza.Sappi che non tollererò (anche se non tiposso controllare) frasi del tipo “questoesercizio non lo faccio” o “questa voltapasso oltre”. Rappresentano SEMPREl’inizio della fine.Tanto vale essere sinceri con se stessi esmettere subito, evitando tutto losbattimento inutile. Dopo tutto, è unlibro sulla gestione del tempo…Quindi già il fatto di non leggerlo e nonperdere tempo ti porterebbe comunqueun risultato positivoOramai però sei giunto fino a questopunto e non mi hai ancora chiuso.Complimenti, sei nel 3% di persone congli attributi e hai serie possibilità di

stravolgere in positivo la tua vita ecarriera.Devi solo iniziare ORA a farel’esercizio di cui sopra.ADESSO è il momento giusto. Nondomani o dopo.Fissa un timer su 2 minuti e poi giù ascrivere. Usa quello che vuoi (pc, tablet,pizzini, pomodori da cucina, iPhone…non importa). VIA!

Questo esercizio è molto utile, al di làdei “classici” contesti di formazione,anche quando devi cominciareun’attività molto importante ma haiquesto rumore di fondo che ti giradentro.E’ inutile che cerchi di ignorarlo.Esplicitalo per iscritto e quando haiterminato puoi riprenderlo con calma esangue freddo.Ti servirà tantissimo perché scriverlo ècome aver affidato a una cassaforte ituoi pensieri, non c’è pericolo diperderli. Se invece cominci a fare unacosa con questo rumore di fondo nonriuscirai mai ad essere presente né inquello né nell’altro.

Tanto mentre segui un corso o leggi unlibro è difficile riuscire a risolvere ilproblema dei bambini a casa; eviceversa.Perso uno, perso l’altro.Una delle tecniche fondamentali dellagestione del tempo, lo vedremo dopo inmaniera più ampia, è quella di avere unpartner. Può essere anche più bravo dite o meno bravo: non credo chel’allenatore cicciottello di Usain Boltsia molto più veloce di te…Ma, come ti dicevo prima, non è scrittoda nessuna parte che l’allenatore debbaessere migliore del campione. Deveperò essere in grado di dargli deifeedback importanti su come sta

andando il suo lavoro.Dove sta quindi il prossimo esercizio?

Siccome l’importante è che gli esercizivengano fatti (è inutile che riprenda ilpippone iniziale), il tuo impregno sarà:”io ti prometto – Robin - che domanimattina ti farò vedere sulla tua scrivaniai sette esercizi fatti”.Non dopodomani, non domanipomeriggio. Se dici domattina deve

essere domattina. E’ la tua parola, è latua realizzazione, è la tua vita.

CAPITOLO 1:

IL PIÙ GRANDERIMPIANTODEL MONDO

“La farfalla non conta i mesima i momenti e ha tempo a

sufficienza.”

- Rabindranath Tagore - La tipa sorridente dentro al camicebianco che vedi in foto si chiama Sally,è australiana e fa l’infermiera. A scansodi equivoci, non è un’immagine presa acaso da Google… esiste davvero.Questa ragazza ha tenuto traccia percirca una decina d’anni di quelli cheerano i rimpianti più grossi dellepersone dove lavorava lei: un ospedalezeppo di malati terminali.

Sentiva raccontare delle storie e hacominciato a scrivere quali erano irimpianti più grossi delle persone. Io hoscritto i peggiori tre:

1) Vorrei aver avuto il coraggio divivere la vita come volevo io – nonquella che gli altri si aspettavano dame che, a volte si interseca conquell’altra.2) Vorrei non aver lavorato cosìduramente – ora, non so i vostricapi cosa ne pensano però ingenerale è molto diffusa questaopinione.3) Vorrei aver avuto il coraggio diesprimere i miei sentimenti – siriaggancerà alle cose che diremo

più avanti (es. il fatto di esserespesso orientati molto versol’esterno, al giudizio altrui e tiraremeno col paraocchi per quelli chesono i nostri obiettivi, le nostresensazioni, le nostre emozioni).

Ecco cosa mi hanno risposto durantealcuni corsi:

Uno strumento che aiuti amigliorare per me e a chi lavoracon me la gestione del tempo.

Lavorare di meno.Capire come usare meno energiaper fare la stessa cosa.Fare qualcosa di divertente.Scegliere a cosa dedicare tempo.

Una volta terminato l’esercizio avraidunque delle aspettative.Le mie promesse sono queste tre:

1) Identificare i 3 killer della tuaproduttività. Sicuramente li avraiin percentuale diverse tutti (sonoalmeno 7), però per come sei fattotu, per com’è la tua storia, le tueemozioni e quant’altro ce nesaranno tre più grossi degli altri.2) Ne ammazzeremo uno, ma non acasaccio. Faremo un piano d’azione

dettagliato per andare a seccare oquantomeno a rendere il piùinoffensivo possibile questo killer.3) E per ultimo, siccome uno deiproblemi più grossi della gestionedel tempo è la rimandite, laprocrastinazione per dirlo un po’alla latina (però rimandite rendel’idea), ci faremo una piccolatabella delle azioni, delle attività equant’altro che tu tendi a rimandaree ci scaveremo un po’ dentro.

Quindi ci sarà una parte tecnica madovrai avere un po’ anche il coraggio difarti delle domande, ti aiuterò io inquesto, e di darti anche delle risposte.

E poi, ricordati sempre il coach, il tuopartner di lavoro.A proposito, l’hai scelto?C’è anche una promessa BONUS: timostrerò il sistema in 14 fasi per lagestione del tempo. Soddisfatto?

CAPITOLO 2:

IL CASODELL’OMELETTE

PERFETTA

“Ormai nessuno ha più tempoper nulla. Neppure di

meravigliarsi, inorridirsi,commuoversi, innamorarsi,stare con se stessi. Le scuseper non fermarci a chiederese questo correre ci rende

felici sono migliaia, e se nonci sono, siamo bravissimi a

inventarle.”

- Tiziano Terzani - Quello che leggerai ora è l’estratto di un

esercizio, eseguito durante uno dei mieicorsi, in cui chiedevo a un volontario(Miriam in questo caso) di spiegarmiper filo e per segno come fa a preparareun uovo al tegamino.Concentrati anche tu sul processo, comese dovessi insegnarlo a uno stranieroche vive in un paese dove le uova nonesistono e ti vede prepararlo per laprima volta.Miriam: “Vado in cucina, aprol’armadio dove tengo le padelle,prendo la padella, prendo l’olio, versodell’olio sulla padella, un poco perchésono a dieta.”Davide: “Un poco quanto? Quant’è iltuo poco.”

Miriam: “In cucina si dice il giusto.”Davide: “Esattamente. Però un uomoche legge Men’s Health, come me,giusto non sa cosa sia. Più specifica,grazie.”Miriam: “Due giri d’olio.”Davide: “Ma il tuo giro potrebbeessere diverso dal mio. Abbiamoqualcosa di misurabile?”Miriam: “Un cucchiaio d’olio.”Davide: “Un cucchiaio, perfetto.”Miriam: “Oppure uso la pentolaantiaderente e l’olio non ce lo metto.”Davide: “Perfetto. La pentolaantiaderente funziona? Sei sicura chefunzioni?”

Miriam: “Si.”Davide: “E se per caso non si staccadal fondo?”Miriam: “Alle mie pentole nonsuccede.”Davide: “Sei fortunata. Continua.”Miriam: “Dopodiché apro il frigo,prendo due uova, spacco l’uovo su unasuperficie dura in modo da poterloaprire.”Davide: “(Simulando di pestarlo amano aperta sul tavolo, così dafrantumarlo) Così?”Miriam: “Non troppo. Un leggerocolpetto.”Davide: “Quanto basta, un colpetto.”

Miriam: “Un colpetto, apro il guscio,faccio uscire l’uovo sulla pentola,sperando che non mi si rompa.”Davide: “Procediamo.”Miriam: “Procediamo con il secondo,accendo il fuoco al minimo, aggiungoun po’ di sale.”Davide: “Q.B. come dite voi donne.”Miriam: ”Un pizzico di sale, sullericette c’è scritto.”Davide: “Le ricette son per le donnenon sono per gli uomini.”Miriam: “Una presa, non troppo.”Davide: “Dipende dalla mano.”Miriam: “Un pizzico di sale, e cuoce.”Davide: “Fino a quando?”

Miriam: “Finché l’albume non diventabianco.”Davide: “Bianco tutto, solo in parte?”Miriam: “Bianco tutto.”Davide: “E il tuorlo?”Miriam: “E il tuorlo se l’albumediventa bianco rimane morbido perònon si brucia, dopodiché quando ècotto spengo il fuoco.”Davide: “E lo versi?”Miriam: “Su un piatto.”Davide: “Come fai, com’è questaprocedura del versare nel piatto?”Miriam: “Prendo la padella e facciocosì.”Davide: “Con un movimento. Ok,

grazie Miriam.Apparentemente questo esercizio tipotrebbe sembrare folle. Soprattutto seinserito in un corso dove la gente hapagato profumatamente per esserepresente.In verità nasce per un motivo semplice:Miriam per imparare a fare l’omeletteperfetta ci ha messo tante uova rotte.Bruciavano, si spaccavano, nesuccedevano di tutti i colori. Adesso lei è in grado di fare questaprocedura mentre parla con lacoinquilina, guarda il televisore, ascoltala musica e pensa a cosa farà al lavorodomani mattina.

Tutte queste cose lei le fa in automatico,ma all’inizio non era così. Come guidarela macchina o come andare in biciclettaetc…La gestione del tempo è la stessaidentica cosa. Miriam adesso ha unsistema che ha ormai metabolizzatoper la cottura dell’omelette perfetta.Probabilmente né io né tu abbiamo unsistema di gestione del tempo cosìottimizzato.L’ideale, quello a cui vorrei portareanche te, è creare un sistema di gestionedel tempo così preciso, efficiente etestato come creare la sua omeletteperfetta.Un’altra notizia interessante è che, nel

momento in cui qualcosa non va comedovrebbe, Miriam sa intervenireall’interno del suo sistema: ha delleuscite, delle condizioni che dettano cosafare se si spacca un uovo, per esempio.Anche a te capita lo stesso. Per ognisistema hai un by-pass, una procedurad’emergenza. Quando sei in macchina, eti si ferma, cosa fai? Hai tutta la tuascaletta, solo che è una scaletta che haidentro, che hai fatto talmente tante voltecome lavare i denti, che ce l’hai dentro.Hai mai provato a lavarti i denti conl’altra mano?Io sì. All’inizio ti senti come seimparassi per la prima volta a farlo.Mi ricordo che il gesto era da dilettanti

ma soprattutto con la bocca mi aiutavo.Anziché fare il lavoro con lo spazzolinoed il polso, mi aiutavo con la bocca.Imbarazzante.Tutta questa serie di automatismi sonocose che ti vengono abituali dopo mesi oanni che ci lavori sopra tutti i giorni dueo tre volte al giorno.Sgombriamo allora un mito sullagestione del tempo.Non è una cosa magica, ma c’è unsistema, che come tutti i sistemi èmigliorabile. A patto che lo espliciti.Perché altrimenti, se vuoi insegnarlo ofare da coach a qualcuno, non puoisaperlo tu e basta, devi essere in gradodi spiegarlo agli altri.

CAPITOLO 3:

IL MIGLIORMAESTRO DI

GESTIONE DELTEMPO CHE IO

ABBIA MAIAVUTO

“Se i tempi non richiedono laparte migliore di te, inventa

altri tempi.”

- Stefano Benni - Tra le attività che tutti noi affrontiamoquotidianamente, ce n’è sicuramente unaparte che amiamo fare e che svolgiamocon motivazione e un’altra che invecenon ci piace ma che dobbiamo tuttaviaportare a termine.Ora, esistono alcune attività di cui nonci importa nulla (e lavare i piatti èprobabilmente una di queste per molti dinoi) ma che sono accomunate da una

caratteristica importante.Se non vengono svolte con costanza,rimangono lì e giorno dopo giornoaumentano e aumentano ancora fino adiventare ingestibili.Cosa c’entra tutto questo con la gestionedel tempo? C’entra eccome.Perché, così come per iniziare asvolgere una qualsiasi attività abbiamobisogno di un input, così anche per lagestione del tempo, ci serve lamotivazione.E’ chiaro che essa in certi casi èfondamentale e all’inizio di un percorsoci può aiutare moltissimo; tuttaviaquando si procede nel cammino deveessere integrata anche con qualcos’altro.

Quindi, se da una parte la gestione deltempo è motivazione, dall’altra parte èstrategia, tecnica e costante affinamento.Facciamo ora un altro piccolo esercizio.

Devi scrivere ciò in cui riesci bene eche ormai svolgi a memoria, come in unsistema automatizzato. Potresti anchesuonare mentre fai quella cosa lì ma,nonostante questo, non ti piace. Puòessere un’attività che riguarda la sfera

personale o che rientra invece in quellalavorativa.Quello che è importante è che tu scriva eche poi faccia leggere ciò che hai scrittoal tuo coach. Mi raccomando!

CAPITOLO 4:

LA DOMANDADAL 1.000.000 $

“La gente comune pensasoltanto a passare il tempo,chi ha un po' d'ingegno a

utilizzarlo.”

- Arthur Schopenhauer - Facciamo un altro passo avanti.Se vogliamo migliorare qualcosa nellanostra vita, qual è la prima cosa chedobbiamo fare?E’ una domanda che pongofrequentemente durante i miei corsi e larisposta che ottengo più spesso è“Capire su quale aspetto lavorare”.Quindi dobbiamo partire

dall’osservarci, dal capire di cosastiamo parlando, dal darci ladefinizione di gestione del tempo.Ciò che intende qualcuno per gestionedel tempo può infatti essere diverso daquello che intendi tu. Siamo tanti, e tuttidiversi. Per questo, probabilmente,daremo tutte definizioni diverse digestione del tempo.Ti riporto alcune risposte che hanno datoi miei corsisti:

- Riuscire a portare a terminel’azione nel tempo prefissato.- Essendo il tempo una risorsalimitata, individuare e dare prioritàalle attività da eseguire.- Trovare del tempo per noi

stessi, per le attività personali eche ci soddisfano perché sono lepiù piacevoli e non sono legate adobblighi.

Come puoi leggere, persone diverse,visioni altrettanto diverse. Anche tu neavrai certamente una tutta tua. Ora, la domanda più importante chedovresti rivolgerti è:“Cosa ti piacerebbe ottenere graziealla tua migliorata gestione del tempo?”Probabilmente una vita diversa rispettoa quella che stai vivendo ora, miglioredal lato professionale o più appagantedal lato personale.La gestione del tempo non è un fine

ma è lo strumento attraverso cui tuttinoi possiamo raggiungere degliobiettivi. E gli obiettivi raggiunti, a lorovolta, non dovranno essere considerati ilfine, ma un mezzo per realizzare unostato di vita ideale, ragionevolmenteottenibile con le proprie risorse epartendo dallo stato attuale. Prima di andare avanti ci tengo asottolineare che ci sono una buona e unabrutta notizia riguardo alla gestione deltempo.La BRUTTA è che ci vuole del tempoper imparare a gestire il tempo.A questo riguardo bisogna mettersil’anima in pace, è così.Quello che sto cercando di dirti è che la

gestione del tempo è un sistema. Ci sonoper definizione tante fasi che concorronoinsieme e ciascuna di queste singole fasipuò essere più o meno ottimizzata.Ciascuno di noi, attualmente, può esserepiù o meno bravo a svolgere la singolaattività, ma potremmo essere molto piùbravi. Possiamo essere dei numeri unoin qualcosa, e allo stesso tempo pessimiin qualcos’altro, ad esempio nelloscegliere le priorità.La seconda grossa brutta notizia chesono costretto a darti prima dicontinuare è che nella realtà non c’ènessuno, a parte qualche piccolo corsodi formazione, che sarà in grado dispiegarti come gestire il tempo.Spetta solo a te migliorare te stesso e, la

persona che sceglierai, che potrà essereil tuo partner, un tuo amico, un coachprofessionista, ti potrà certamenteaiutare nel percorso, ma poi sei tu inprima persona a dover portare avantiquesto lavoro.Perché tu ti conosci bene, meglio dichiunque altro.Tu hai sotto mano la tua scaletta, il tuocalendario, conosci tue priorità e la tuavita ideale. E’ un lavoro che devi faresoprattutto tu.Ma non disperare, ho anche una BELLAnotizia per te: la gestione del tempo sipuò migliorare e, tra l’altro, hai adisposizione la cosa migliore che tipossa capitare. Il feedback immediato.

Se tu sei pronto, consapevole, econnesso col cervello quando staifacendo una determinata azione, tiaccorgerai subito se stai andando per ilverso giusto o per il verso sbagliato.Ti faccio una domanda.“Se ti capitasse un’interruzione e se tunon fossi in grado di gestirla in quelpreciso istante, considereresti la tuagestione del tempo corretta o sbagliata?”Te lo dico io: se succedesse un caso delgenere vorrebbe dire che tu hai unapessima gestione del tempo.Ma hai anche un feedback immediato,cioè sai che tutto questo non va bene edeve essere cambiato.E’ come succede con il marketing su

internet. Rispetto al marketing offlinetradizionale è tutto tracciato. In tempoquasi reale è possibile sapere comestanno andando le tue vendite, la tuaazienda.Uno che ha un business offline èspacciato, non ha tutte queste possibilitàdi gestione e di controllo. E’ fantasticono?E la gestione del tempo è molto simile alcaso citato: il feedback è immediato.Tu hai il vantaggio di avere un partnercon cui puoi confrontarti, masoprattutto hai la grande occasione dipoter imparare e rubare la gestione deltempo dalle persone che di solito tistanno più sull’anima. Ti prenderesti

così anche una bella vendettaSono infatti coloro che si rendono piùdifficilmente raggiungibili, che quandogli chiedi un consiglio o un parere te lofanno penare come se dovessi chiederela mano della loro figlia. Sono quelliche per rispondere ad una mail ciimpiegano tre giorni, o che al cellularesono irreperibili.Nella realtà loro sono molto bravi agestire il tempo, a chiudersi in unascatola e fare in modo che le intrusionialtrui siano molto molto limitate. Ilproblema opposto invece ce l’hai tu.Emerge quindi un altro aspetto critico einteressante della gestione del tempo: latua gestione del tempo migliora tanto

quanto peggiora quella degli altri.A volte è un metodo perdi-perdi, cioè setu sei disorganizzato e la tua inefficienzastrutturale la porti all’interno di un team,tutti ne sono negativamente influenzati.Se parliamo di intrusioni, in realtà c’èqualcuno che ti chiede il permesso difare qualcosa che tu non vuoi e tu gli staidando il permesso di entrare nella tuavita, di rubarti i tuoi 5 minuti, che poidiventano sempre più numerosi equant’altro.Vedremo tra un po’ come gestire le miniinterruzioni che, anche se piccole,soprattutto sul lavoro possono diventaremolto frequenti.Ma c’è da dire che se tu impari ad

essere un bravo muratore e inizi acostruire dei mini paletti attorno a te,restando ovviamente nei limiti dellarelazione civile, puoi arrivare a gestireal meglio il tuo tempo e la tua vita.L’altro passaggio cruciale è che perimparare a gestire il tempo ci vuoledel tempo. E’ ovviamente un’impresafattibile, e potrai avere feedback erisultati in maniera quasi immediata.Impara a lavorare bene su poche coseper volta e sicuramente faremo un ottimolavoro insieme.

CAPITOLO 5:

IL MOSTRO A 5TESTE CHE TI

HANNOSPACCIATO PER

VERO DAQUANDO SEI

ANDATO ALLESUPERIORI

“Posso perdere una battaglia,ma non perderò mai un

minuto.”

- Napoleone Bonaparte - Voglio ora parlarti di un grande mitosulla gestione del tempo.Molti corsi e altrettanti libri promettonodi aiutarti a creare tempo, adaumentarlo, ad avere giornate di 48 ore.Ebbene, tutto questo è clamorosamentefalso e tendenzioso, oltre chescientificamente una boiata pazzesca.L’unico valore assoluto e che accomunatutti noi è che il tempo è democratico. Il

tempo è limitato. La giornata ha lostesso numero di ore per tutti ed il temponon può essere acquistato.Quando è finito, game over.La promessa di poter creare più tempoaltro non è che illusione. Spazzala via eincomincia a fare una cosa diversa. Macosa?Quello che puoi certamente fare èscegliere quali attività svolgere. Migliorare la tua vita non vuol direavere più tempo, perché questo non èconsentito! Il punto cruciale non stanell’avere più tempo a disposizione,perché se avessi la possibilità di viveregiornate lunghe 30 giorni, potresti essere

comunque in ritardo.Quello che conta veramente è ciò che tudecidi di fare nel tempo che ti èconcesso. Quindi, non dire più “ah, seavessi più tempo!” o ti amputo.Pensa invece a come poter gestire il tuotempo in maniera più intelligente. Pensaa quali potrebbero essere le attività divalore per te. Quelle che potrebberoaiutarti a crescere professionalmente epersonalmente, che migliorerebbero latua vita drasticamente.La vera differenza tra le persone non stadunque nella quantità di tempo chehanno a disposizione, ma in ciò che lorofanno in questo tempo.Prendiamo un esempio: Rafael Nadal,

tennista molto bravo e molto quotato. Segiochi a tennis potrai renderti conto cheper te valgono le stesse regole del giocoe che sei soggetto alle stesse 24 oregiornaliere.Ma allora, cos’è che differenzia ungiocatore amatoriale da un grandecampione?Considerando che la tecnica si puòmigliorare, ci sono anche altrecaratteristiche da valutare: la grinta, latenacia, la determinazione. Tutto questoè un insieme che certamente fa ladifferenza.Ma è quello che conta veramente?Ad un esame più approfondito tiaccorgerai che c’è un aspetto ancora più

rilevante. I grandi campioni fanno lestesse identiche cose che fai tu. Ma lefanno ad un livello esageratamentesuperiore rispetto al tuo.E questo accade perché loro non fannoaltro! Hanno la possibilità diconcentrarsi solo su quello che èveramente importante e tutto questopermette di ottenere risultati fuori dalcomune.Probabilmente se tu giocassi a tennis per24 ore al giorno migliorerestitantissimo.Il talento a volte è sopravvalutato.Quello che molti chiamano talento è ilrisultato di giorni, mesi, anni di pratica edi costante lavoro. Di una serie di

abitudini insomma.Ciò che tutti i campioni hanno incomune, è la capacità di intervenire suquesto processo decisionale e sceglieredi compiere quelle attività che per lorosono contrassegnate da un elevatovalore.E’ da qui che nasce e cresce il risultato.Se hai presente il ciclo delmiglioramento continuo, vedrai che ilsistema funziona proprio così: prendiuna decisione, dalla decisione nasceun’azione, dall’azione nasce un risultato.

Quindi imigliori, le persone top del top, sonobravissimi in questo. E lo sono ancheperché confidano nel prezioso supportodei loro coach.

Coach che ad un primo paragone fisicopotrebbero non sempre reggere ilconfronto con il campione, ma che sonoperò molto bravi a far compiere aglialtri un certo tipo di lavoro.

Se tu trovassi un partner che ti seguissecostantemente in questa routine e tidesse istantaneamente un feedback, e iosottolineo soprattutto questa parte che èfondamentale, sarebbe per te tutto moltopiù semplice. Avere qualcuno al tuo fianco che ti dàdelle dritte, dei consigli, una visioneesterna sul tuo modo di agire è una delleraccomandazioni a cui tengo di piùperché altrimenti rischi di non impararea controllarti.La gestione del tempo è questione,spesso e volentieri, solo di abitudini.La verità suprema è che la gestione

del tempo è un’abitudine.

CAPITOLO 6:

INDIANA JONESE IL TEMPO

MALEDETTO

Ad ogni mio compleanno,ripenso all'anno trascorso, a

come ho speso il mio tempo, aciò che ho realizzato, a quali

rimpianti ho, a come hocercato di rendere il mondoun posto migliore, ed a cosa

ho fatto esattamente della miavita durante i 365 giorni

trascorsi, e dico a me stesso,"Cazzo, mi sarebbe piaciuto

scopare più spesso".

- R.M. Weiner -

Nella storia della gestione del tempouna svolta notevole è avvenuta qualchedecina d’anni fa, quando sono statiintrodotti aspetti innovativi e mai trattatiprima, collegati in particolare al lavorodi un esperto americano: Stephen Covey(1932-2012).Covey ha esplicitato quello che nellarealtà tante persone già sapevano e hacreato un diagramma. Grazie a questo èstato possibile suddividere le diverseattività delle persone in due categorie:quelle importanti e quelle urgenti.L’URGENZA è un parametro chedipende dall’esterno, dalle circostanze,da quanto si è influenzati dal mondo

intorno a noi.L’IMPORTANZA è invece un qualcosadi intrinseco, di interno.La distinzione tra importanza ed urgenzapotrebbe creare, a prima vista, un po’ diconfusione.

Così uno degli esercizi che solitamentepropongo durante i miei corsi è quellodi chiedere ai partecipanti di elaborareuna suddivisione per tipologia tra leattività che sono soliti svolgere

abitualmente.Ti riporto un estratto per farti capire ladifferenza:Davide: “Come definiresti la letturadelle e-mail? E’ un’attività urgente perte o importante?”Anna: “Non è urgente ma èimportante.”Davide: “Ok. E se prendessimo comeesempio un’altra attività, telefonare aiclienti, è urgente o importante? Comelo classifichiamo?”Anna: “E’ importante.”Davide: “E’ importante, ma è ancheurgente?”Anna: “Dipende, a volte si. Importantelo è sicuramente, urgente dipende dal

momento.”Davide: “Ok. Prendiamo ora l’uso diFacebook diverso da motivi di lavoro.”Anna: “Non è importante.”Semplificando: le attività urgenti sonoquelle che vanno fatte subito; le attivitàimportanti, invece, non hanno questocarattere di emergenza, e proprio acausa di questo, spesso e volentierivengono lasciate indietro.Perché accade questo? Perché nonabbiamo una pistola alla tempia e quindivengono rimandate a domani, a tra unasettimana…Vengono procrastinate continuamente,ma facendo così si accumulano e ciingolfano come il motore di una vecchia

Alfasud arrugginita.Ed è proprio il quadrante 2 (in giallo)che per Covey è quello strategico.Quello che contiene le cose che tudovresti fare ma che non stai facendonormalmente. Quello da cui dipendonole sorti della partita.Come gestire al meglio questiquadranti?Un ottimo punto di partenza potrebbeessere quello di delegare ciò che èurgente ma di poca importanza (settore3).Ed eliminare o ridurre sensibilmente leattività da quadrante 4.La pianificazione delle attività futuredeve essere posta all’interno del

quadrante delle attività importanti, manotoriamente viene fatta raramente. Il punto è che una buona pianificazioneè necessaria per non rischiare diritrovarsi troppe attività sotto ilquadrante dell’urgenza e andare in totaleconfusione.Se qualche attività non può esseredelegata per le ragioni più disparate, ticonsiglio di utilizzare un’altra tecnica digestione del tempo che consiste nellavorare per blocchi.Questa è una buona soluzioneutilizzabile nel caso tu debba portare atermine delle piccole attività chesingolarmente occupano un piccolo

spazio di tempo ma che sono urgenti.Sappi che in questi casi il lavoro perblocchi è la soluzione ottimale. Riuniretutte le piccole attività insieme, adesempio le telefonate, ed agire!Ciò consente di evitare di saltare da unaparte all’altra e diminuisce il rischio diinconcludenza.Ecco un altro esercizio che ho propostoad un altro dei miei corsi e che ti invitoa fare subito (aiutati con il file di Excelche trovi nei bonus).

Questo è quanto è emerso:Pubblico: “Per me è importanteincontrare i fornitori.”Davide: “Perfetto, ci sta. Però se nonlo fai oggi, non lo fai domani, alla finediventa un problema. E invece qualcosache sia importante ed urgente?”Pubblico: “Telefonate e messaggi dilavoro.”Davide: “Che avevamo già visto.

Invece qualcuno che vorrebbe delegarequalcosa?”Pubblico: “Le pulizie di casa.”Davide: “Pulizie di casa. Qualcheattività non importante e non urgente,al di là di Facebook, dei social e ditutto il resto?”Pubblico: “La tv e la consolle.” In verità in verità ti dico che esistonodelle attività importanti anche seapparentemente possono non sembraretali.Guardare la tv o giocare alla Playstationper un periodo di tempo limitato,mezz’ora ad esempio, può essere unqualcosa di buono per te perché ti

permette di svagarti, di ricrearti, dirigenerarti.Sono modi di cazzeggiare ma li staiscegliendo tu, non li stai subendo inmaniera passiva. E’ chiaro che se giochitutto il giorno diventa un disastro.Ma, fintanto che le limiti temporalmente,queste attività possono farti solo bene.

CAPITOLO 7:

IL RISIKODELLA VITA

“Avevo deciso di fare unadieta draconiana, eliminando

alcol, grassi e zucchero. Indue settimane ho perso 14

giorni.”

- Tim Maia - A me piace vedere la gestione deltempo anche come un gioco dove haiun punto di partenza e un punto di arrivo.Hai uno scopo e delle regole e, arrivatoad un certo punto, avrai anche deinemici.Allora ti chiedo: qual è il tuo scopo delgioco?

Te l’ho detto fin da prima. Trova delleattività di valore, dai le tue priorità perriuscire a gestire bene il tutto. Perchéper essere efficiente devi prima capiredove vuoi andare.Gestire bene il tempo ti porteràprogressivamente ad ottenere la vita chevorresti vivere, che può essere diversada quella attuale.Ti sei immaginato la tua vita ideale intermini di cosa farai e di esperienze cheavrai? Bene: una volta che ti sarà chiarotutto questo è importante che, a partiredalla situazione attuale, elabori un pianod’azione che ti permetta di stabilirecome raggiungere i tuoi obiettivi.Con un processo a ritroso in puro stile

militare dovrai riuscire a tornareindietro, dal futuro al presente.Il prossimo esercizio che ti chiedo difare, è fondamentale.E’ il più difficile e importante di tutti.

Cerca di non focalizzarti sui dettaglispecifici, perché potrebbero intervenirealcune circostanze esterne in grado divariarti gli aspetti più superficiali.Concentrati soprattutto sullo stato

d’animo e sul beneficio che ti crea losvolgere una determinata attività.Ti voglio dare un esempio (piuttostolungo) di come devi procedereattraverso una sessione di coaching dalvivo che ho avuto con uno dei mieicorsisti.Davide: “Come comincia la tuagiornata, cosa fai?”Andrea: “Mi alzo presto e vado acorrere tre volte alla settimana.”Davide: “Ok, quindi fai dell’attivitàfisica.”Andrea: “Si, oppure leggo il giornale.”Davide: “Che beneficio ti portal’andare a correre?”Andrea: “Mi fa star bene.”

Davide: “Stare bene fisicamente?”Andrea: “E’ difficile da descrivere peròse non faccio attività sportiva mi sentopesante, mi sento male fisicamente.”Davide: “E quindi, cosa ti dà il fatto distare bene fisicamente?”Andrea: “Mi sento molto più energico.Positivo.”Davide: “E quando sei positivo edenergico, che vantaggi hai su di te esugli altri?”Andrea: “Bè arrivo più facilmente afine giornata, sono più allegro.”Davide: “Ok, è questo che miinteressa. Non è tanto l’andare acorrere ma il fatto che lo svolgerequesto tipo di attività ti porta ad avere

questo status emotivo positivo. E poicosa fai?”Andrea: “Torno al parco vicino a casaper andare a correre nel verde.”Davide: “E se non fosse il parco mafosse un posto all’aperto diverso?”Andrea: “Va bene, purché sia semprenella natura perché mi illudo che laqualità dell’aria sia migliore. Poi nellanatura il terreno è più morbido ed è piùrilassante.”Davide: “Quindi vai a correreall’interno di un contesto che tipermette di rilassarti e stare meglio dalpunto di vista fisico. E’ importante, aldi là della tipologia di attività fisicasvolta, il considerare l’esperienza

emotiva che ti passa e il beneficio cheti arriva dal fatto di scegliere un certotipo di contesto rispetto a un altrocontesto.”Andrea: “Poi torno a casa e faccio ladoccia.”Davide: “Ti aspetta qualcuno a casa?”Andrea: “No dormono tutti a quell’ora.E poi preparo la colazione per ibambini.”Davide: “E perché decidi di farecolazione con loro e non te ne vai allavoro o da un’altra parte?”Andrea: “Perché tengo molto a questo.Mi piace stare con i bambini e poinecessariamente devo prepararli.Abbiamo pochi momenti in cui ci

vediamo durante la giornata.”Davide: “Ma tra 10 anni i bambinisaranno cresciuti, quindi sarannoprobabilmente cambiati anche i lororitmi. Vorresti che fossero gli stessipotendo scegliere?”Andrea: “Si.”Davide: “Ok, proseguiamo.”Andrea: “Poi porto i bambini a scuola.Mi fa piacere far questo ma non sempreriesco. Loro sono contenti e quindi losono anch’io.”Davide: “E dove vivi tra dieci anni?”Andrea: “Sempre qui.”Davide: “Sicuro? Stai sognando, sei inuna situazione ideale!”

Andrea: “Sotto questo aspetto lasituazione è già positiva e quindi nonvorrei che cambiasse.”Davide: “E perché è interessante viverein questo contesto?”Andrea: “Perché mi piace, l’ho scelto,quindi sono contento della situazione.”Davide: “E tra trent’anni dove vorrestiessere?”Andrea: “Tra trent’anni in CostaAzzurra.”Davide: “Che differenza c’è tra laCosta Azzurra e qua?”Andrea: “Che io tra trent’anni avròsettant’anni e là è pieno di vecchiettiche vanno in bicicletta, quindi a mepiacerebbe unirmi a loro.”

Davide: “Vedete? Di nuovo ritornal’attività fisica all’aperto.Quindi, scegli l’attività, la generalizzie ti chiedi: “è la situazione migliore acui potrei aspirare o potrebbe esserciqualcosa di più perfetto tra diecianni?”Ti faccio un esempio: tu fai colazione opranzi con i figli a casa perché hai ilpiacere di stare con loro in quelcontesto. Ma la casa è il luogo piùidilliaco dove tu ti immagineresti dipranzare, cenare, fare colazione?Potendo scegliere liberamente,opteresti per un altro posto?”Andrea: “E’ difficile dare una rispostaunivoca.”

Davide: “Attenzione, altra cosaimportante. Ci può essere un problemadi sostenimento e sostentamentoeconomico nell’affrontare questo, masto parlando di vita ideale e non èdetto che il pranzo fuori non te lopossa permettere anche tutti i giorni.Inoltre anche la location è importante,perché ci sono tanti coinvolgimenti econdizionamenti che giungono da uncerto luogo piuttosto che da un altro.Detto questo, preferisci pranzare ocenare fuori o a casa, potendopermetterti di scegliere?”Andrea: “Mi piace restare a casa lamaggior parte delle volte e qualchevolta mi piace andare al ristorante

perché non devo preparare niente eposso scegliere quello che preferisco.”Davide: “Ok, e perché quindi nonmangiare sempre fuori? Se ho bencapito, è più comodo, puoi scegliere dipiù, preparano tutto, sei servito eriverito!Andrea: “Perché a casa mia ho piùlibertà.”Davide: “E se a casa tua ci fossequalcuno che ti preparasse la cena?Sarebbe meglio per te?”Andrea: “Certo, sarebbe perfetto.”Davide: “Fantastico: hai messoinsieme le due cose ed hai ottenuto ilconnubio perfetto.”

Allora parti! E ricorda, è importante cheespliciti le tue sensazioni, le tueemozioni, i tuoi stati d’animo.Facendo questo ti accorgerai che alcunecose che desidereresti avere nel futuro,in parte potresti averle già adesso.Semplicemente io ti sto dicendo disognare per qualche minuto e tiaccorgerai che esistono già, magari sottoforma leggermente diversa, delle coseche stai facendo ora e che tu vorrestinella tua vita ideale.Facciamo ora un altro esercizio, che ècollegato in termini di difficoltà e didensità ed è il secondo più importante.

Finora abbiamo parlato del futuro, oratorniamo veloci al presente.Devi assegnare il valore 0 a tutte quelleazioni che tu compi ma che ti stannoallontanando dalla tua vita ideale. Lo 0corrisponde al muoversi nella direzioneopposta rispetto alla situazione che tudesideri.Il valore 10 va assegnato a tutte quelleazioni neutrali che non costituisconodelle situazioni ideali ma che non tistanno neanche portando indietrorispetto alla tua vita ideale.Infine, le attività a cui attribuisci ilvalore 100, sono quelle importanti per tee che vorresti svolgere anche nella tuavita ideale. Sono quelle azioni che ti

suggeriscono che stai andando nelladirezione giusta rispetto al tuo sogno.

CAPITOLO 8:

PESA DI PIÙ1KG DI TEMPO

O DIPALLOTTOLE?

“Ami la vita? Allora nonsprecare il tempo, perché è lamateria di cui è composta la

vita.”

- Benjamin Franklin - Prima di andare avanti ti devo fare undiscorso fondamentale riguardoall’ambito del lavoro: tutti lavoriamo, illavoro ci serve sia perché può per noiessere un piacere sia perché ci dà lapossibilità economica di mantenere uncerto tenore di vita.Quando si immagina la propria vitaideale il lavoro, spesso e volentieri,sparisce. Oppure viene svolto per poche

ore al giorno.Tutto questo può tranquillamente andarbene, a patto che siano rispettate duecondizioni:che i soldi che vengono generati grazie aquesto lavoro siano sufficienti amantenere lo stile di vita desideratoin una situazione ideale, se non avessinecessità di dover lavorare, lo faresticomunque? Lo faresti anche gratis?Ragionare in questi termini cambia unpo’ la prospettiva.Io attualmente svolgo la mia attività inparte gratis, in parte mi vieneremunerata. E’ una cosa che mi dàsoddisfazione e mi permette diconiugare il lavoro e la vita privata;

quindi ipotizzo che fra dieci anni potreiancora svolgere la mia attività e viveredi questo.Se ben ricordi abbiamo primaclassificato le tue attività in base a deivalori compresi tra 0 e 100:

0 sono quelle che ti allontananodalla tua vita ideale10 sono quelle neutrali che nonapportano cambiamenti alla tuarealtà100 sono quelle non urgenti peròimportanti che, se fatte con costanzati avvicinano alla tua vita ideale.

Considerato questo valore medio, comepuoi migliorare la tua vita lavorativaattuale per avvicinarti alla tua vitaideale nella realtà?Per prima cosa puoi incrementare leattività che generano valore. Aumenta leattività a cui hai assegnato valore 100 ediminuisci quelle da 0 o da 10. Quindi,da un lato introduci, dall’altro togli.

Nel fare questo il consiglio è semprequello di seguire la regola di Paretodell’80/20.Vilfredo Pareto (1848-1923) è ilmatematico italiano che ha teorizzato ilprincipio secondo cui sarebbe soltanto il20 per cento delle attività che noifacciamo a generare l'80 per cento deirisultati che otteniamo.Prendi ad esempio la vendita. Sulla basedi Pareto, è il 20 per cento tuoi clienti agenerarti l'80 per cento del fatturato.Anche nella vita di tutti i giorni accadeche il 20 per cento delle tue criticitàgenera l’80 per cento dei casini.L’aspetto positivo è che, se riesci aidentificare un 20 per cento di attività

che ti generano valore e incominci alavorarci sopra, vedrai che i beneficiinizieranno a manifestarsi moltorapidamente.Attenzione. Non è sempre detto che lasomma dei due fattori debba essere 100.Potrebbe essere anche un rapporto diottanta a dieci ad esempio. Quello che èimportante ricordare è che secondoquesta legge esistono poche cause dallequali derivano la maggior parte deirisultati. A questo punto ti chiedo di identificare,tra le urgenze che hai indicato prima,quali ultimamente ti stanno creando piùgrattacapi.

Non tutte le urgenze infatti sono uguali.Sembrano, ma non lo sono.Ripercorriamo velocemente il percorsoche abbiamo svolto fin qui: abbiamodefinito la tua vita ideale e abbiamovalutato le tue attività in modo da capirequali sarebbe opportuno aumentare equali eliminare.

CAPITOLO 9:

LA CENA ÈSTATA OTTIMA.

MA ORA CHIPAGA?

“Non andare mai sulla stradatracciata, perché conduce

unicamente fin dove altri sonogià stati.”

- Alexander Graham Bell - C’è un problema però, che è di naturaessenzialmente economica: quando haipensato alla vita ideale avrai ancherealizzato che per passare da unostatus reale a uno ideale è necessarioavere del denaro a sufficienza.Con esso potresti permetterti una seriedi miglioramenti che sicuramente tiavvicinerebbero alla tua vita ideale.

Facciamo un esempio.Pensa a chi abita in una grande città e hail problema del traffico. Se quellepersone avessero un autista, qualcosanella loro vita sarebbe diverso?Come sarebbe la tua vita lavorativa seavessi un autista? E se in casa avessi lacolf?Può essere che nella tua vita ideale tuabbia previsto determinate situazioni incui sono presenti delle persone che tiaiutano e che attualmente non hai.Ma per potertele permettere dovraiovviamente pagarle…Un autista full time può costarti 2.500euro al mese. Però tu potresti non avernebisogno per tutto il giorno. Così come la

colf che lavora per te 2 o 3 ore.Adesso pensa e scrivi cosa ti servirebbee quanto ti costerebbe tra 10 anni l’aiutodi altre persone.

Avere tra 10 anni 2.000 - 2.500 euro in

più al mese per sostenere questi costi,pensi che sia fattibile o no?Se lavori con la testa io dicoassolutamente di sì.Il problema più grande è che attualmentepotresti dire:“Ok, ma io non ce li ho 2.000 euroadesso”.Maledetto! Se parti dalla situazioneattuale e valuti la possibilità di unasituazione ideale basandoti sulle risorsedi cui disponi oggi è ovvio che andrainel panico e finirai per pensare che tu aquell’idillio non ci arriverai mai.Pensare in questi termini è un erroreenorme perché, in realtà, tra lasituazione reale e quella immaginata,

intercorre un lasso temporale di 10 annie una serie di step intermedi che tipossono rendere molto più fattibile iltutto.La colf, che tra 10 anni ti costerà 1.500euro per 8 ore al giorno, potrebbeiniziare ad aiutarti per un’ora ad uncosto molto più irrisorio, poi per due,poi per quattro e tra 10 anni per tutto ilgiorno.La buona notizia è che in quest’ora chestai pagando lei potresti dedicarti adun’attività che ti genera un redditosuperiore a quello che tu stai pagandoper l’aiuto. C’è infatti un trucco che poche persone

davvero super ricche e super efficaciconoscono e manipolano a loropiacimento: si chiama asimmetria delvalore.Il valore, in questo caso, è intesoproprio in senso economico. Cioè se tulavori ad un’attività che ti genera 20euro all’ora, non sarà un problemapagare qualcuno che ti aiuti per 10 euroall’ora.Se tu riesci a generare più reddito inquest’ora in più che tu hai libera algiorno, a quel punto avrai creato unamacchina da soldi perfetta.Per un avvocato superpagato, non saràcerto troppo problematico avere unacolf, perché gli costerà solo 10 euro

mentre lui ne fattura 100.Se impari a procedere a piccoli passi inquesto modo, vedrai che il tuo valoreaumenterà moltissimo. E continuerà adaumentare perché tu avrai un’attività cheti pagherà profumatamente da un lato edall’altro qualcuno che svolgerà lavoridi scarso valore economico al postotuo.

Non spaventarti se il tuo obiettivo ègrande, scomponilo, fallo a pezzettini evedrai che raggiungerlo sarà molto piùfattibile.Ricorda che nella tua vita più riuscirai aprogrammare e progettare, più saràfacile ottenere i risultati che ad oggi ti

sembrano impensabili.E’ chiaro che la vita ideale bisognaanche potersela permettere in termini dipossibilità economiche.Apportare alla propria realtà uncambiamento enorme e repentino èdifficile. Per questo il trucco sta neipiccoli passi.

CAPITOLO 10:

COSA FAREBBEIL MIO AMICOFRANCESCO,ESPERTO DIINVASIONI ESTRATEGIEMILITARI?

“Molti fallimenti nella vita sisegnalano da parte di quegliuomini che non realizzano

quanto siano vicini alsuccesso nel momento in cui

decidono di arrendersi.”

- Thomas Alva Edison - Se tu assumi una governante ti costerà2.000 euro al mese. Hai il budget?Probabilmente no. Allora in un’ottica dipianificazione inversa potresti chiederead una persona di venire solo un’oraalla settimana per pulire la cucina!

Puoi pagare qualcuno che faccia al postotuo un’attività a basso valore per avereanche solo una fettina di tempo in più.Non cercare di avere la torta tutta esubito perché così non funziona.Quest’ora, o due ore, o quattro chesiano, potrai usarle per attività a valorepiù alto che non è detto che ti generinoreddito, ma che ti faranno starecertamente meglio che lavando i piatti.Purtroppo c’è sempre un prezzo,proprio in termini di costo economico,da pagare per migliorare la propriavita. O siamo disposti a pagare quelprezzo, oppure no. Non ci sono magie alriguardo.Leggere dopo cena potrebbe essere un

piacere, ma è un qualcosa che nongenera reddito. Se impari a sostituire,magari anche soltanto parzialmente,delle ore di lettura con qualche tipologiadi attività che vada ad incrementare ituoi guadagni, potresti poi permetterti dipagare qualcuno per fare quello che tudetesti proprio (per esempio stirare).Ti faccio un esempio, giusto per dartil’idea di cosa intendo.Quando non avevo ancora la segretariafacevo tutto da solo.Ma una segretaria a tempo pieno èimpegnativa ed è un costoinnegabilmente notevole…Converrai con me che una professionecomporta una serie di attività, cheattualmente fai tu, ma che odi e che fai

male e malvolentieri, e che potrebbefare tranquillamente una segretaria.Il problema è che ad una segretariadovrai corrispondere uno stipendio,dovrai preoccuparti della previdenza,dell’assicurazione e dovrai assumerla atempo pieno (o al massimo part-time)poiché difficilmente potrai chiederle direcarsi in ufficio per poche ore, magarianche solo una al giorno.Un giorno però ho scoperto (graziePiernicola e Robin Good) che esistono isegretari virtuali. Su internet ci sono unaserie di piattaforme online dove puoitrovare dei lavoratori freelance chepuoi assumere e pagare a ore, chepossono essere fatturate, che lavoranobene e ti costano poco.

Quindi io non ho preso una segretaria a8 ore al giorno, ma ho cominciato conuna segretaria a 6 ore alla settimana epoi ho aumentato a 2 ore al giorno e cosìvia…I vantaggi di questo modo di agire sonoalmeno due:

è un tipo di approccioeconomicamente sostenibile fin dasubito.incominci a fidarti della persona ea conoscerla, specialmenteall’inizio della tua attività quandonon hai molto lavoro e denaro.

E mentre quella persona cresce con te eti toglie lavoro pesante, tu puoi investire

questo tempo in marketing, formazione,vendita e in ogni attività che tu consideridi valore e genera denaro a medio/lungotermine. Ecco, per esempio, cosa è accaduto aduna delle miei allieve:Davide: Raccontami chi vorresti tradieci anni.Monica: Tra dieci anni vorrei lagovernante.Davide: Quanto ti costa?Monica: Le darei 1.500 euro al mesepiù vitto e alloggio. Quindi miservirebbero 2.000 euro in totale.Davide: Ok, quindi come ti sentiquando pensi che tra dieci anni potrai

avere la governante a 2.000 euro almese?Monica: E’ un obiettivo e in realtà misono già attivata perché ho trovato suinternet un servizio di assistenzadomiciliare. L’azienda ti manda unapersona qualificata ed assicurata acasa per fare le pulizie al costo di 12euro e 50 all’ora ed ho iniziato con dueore alla settimana.Successivamente ho aumentato le oreportandole da due a tre.Davide: Ok, quindi tu spendi ad oggi37 euro 50 a settimana per permettertiil tuo “primo pezzo” di obiettivo.Monica: Esatto, e per ora andiamoavanti così.

Davide: Perfetto. Il principio è lostesso, trovare qualcun altro che tifaccia la lavatrice ad esempio.Monica: Esatto e oggi ho il sabatomattina libero.Davide: Certamente. E la cosaintelligente è che questo fa sì che tu ilsabato mattina possa svolgere delleattività che prima non facevi perchédovevi star lì a pulire la casa. Quindidobbiamo vedere la questionesoprattutto dal punto di vista del valoredella vita e non soltanto dei soldi.Monica: Soprattutto non arrivo più alsabato pomeriggio sfinita e possodedicarmi a ciò che più mi piace, che èil canto.

Davide: E’ stato fattibile?Monica: Si, stranamente sì. Ho semprepensato che non lo fosse.Davide: Quali erano le preoccupazionipiù grandi che avevi? Monica: Di non arrivare a fine meseperché già ho difficoltà in questosenso. Poi con questa soluzione misento tranquilla perché la persona cheti mandano ha l’assicurazione. Io sonoin affitto e se avessi in casa qualcunonon assicurato potrei avere deiproblemi. In caso di danni perderei lacaparra.Davide: L’unico rischio che puoicorrere in situazioni del genere è il non

aver niente da investire all’inizio.Allora hai veramente un problema. Nonc’è delega, non c’è niente che ti possaaiutare nel momento in cui non haisoldi. Però se hai capito il meccanismoe non sei proprio sul lastrico, puoicomunque muoverti. Un pezzo allavolta, un’ora al giorno magari. Ciò cheè importante è capire il meccanismo.

CAPITOLO 11:

HIC SUNTLEONES: DOVE

SBAGLIANOTUTTI PER

ECCESSO DIPAURA

“L'esperienza è il soloinsegnante in cui possiamo

confidare.”

- Leonardo Da Vinci - Avere una persona in casa che nonconosci, dare i documenti dellacontabilità a qualcuno, far gestire i sitisu internet a qualcun altro, non sonoproblematiche banali.Se tu pensi di dare in mano a qualcunoche non conosci pezzi della tua vitamolto importanti dall’oggi al domani, èdifficile che tu possa reggere uncambiamento così repentino e profondo.

Allora la soluzione potrebbe esserequella di iniziare dal basso: puoiincominciare a conoscereprogressivamente una persona, darle dagestire dei pezzi piccoli, delle cosepoco importanti e, a piccoli passi,aumentare le sue responsabilità.In questo modo il problema diventamolto più facilmente gestibile perchépiano piano avrai acquistato fiducianella persona perché avrai avuto mododi valutarla.Ecco chi desidererebbero avere accantole persone che hanno partecipato ai mieicorsi:

autistababy sitter

colfcuocosegretariafac-totum

Ti sto parlando della possibilità diavere quella persona o due in più nellatua vita che potrebbero permetterti distravolgerla! Grazie a loro potrestidedicarti veramente alle cose che piùti piacciono.I problemi più grandi che si potrannofrapporre tra te e il tuo sogno saranno:

Impossibilità economica adassumere una o più persone;Mancanza di fiducia nei confrontidelle persone a cui tu dovraidelegare;

Non sapere da dove iniziare laricerca di personale qualificato;Il condizionamento che il tuonuovo status ti porta nei confrontidegli altri: potrà sembrare a moltiche tu te la “stia tirando”.

Questo, paradossalmente, è ilproblema peggiore tra quellielencati perché si collegadirettamente a quello che gli altripensano di te e rappresenta quelloche il mio amico e mentore MaxFormisano chiama allucinogenodell’autostima.

Molto comunque dipende dal caratteredi ognuno: per qualcuno il fatto di

delegare, ad esempio le faccendedomestiche, è sentito come unprivilegio, per qualcun altro può esserevissuto invece come un qualcosa dinegativo.

In realtà l’approccio corretto chedovresti avere consiste nell’avere laconsapevolezza che l’aiuto della colf,dell’autista o della segretaria sono perte molto importanti perché svolgerannoloro quelle attività che tu non ami e che

ti porterebbero via ore preziose e troppaenergia.Dal punto di vista della gestione deltempo questo nuovo modo di affrontarela realtà ti porterà dei benefici notevoli,con un bilancio positivo sotto tutti gliaspetti, economico e di qualità dellavita.Quindi cosa aspetti a farlo?

CAPITOLO 12:

I 15 KILLERDELLA TUA

PRODUTTIVITÀPERSONALE

“Il tempo è la misura degliaffari, come il denaro lo è

delle cose.”

- Sir Francis Bacon - Sappi che, mentre ti danni l’anima allaricerca di un modo migliore di fare lecose, questi killer spietati possonointervenire in ogni momento edabbattersi sulla tua vita privata,professionale, sulle tue relazioni.Possono rendere complicato qualsiasiaspetto del tuo mondo; per questo se liconosci è decisamente più sempliceevitarli.

1) Non avere obiettivi: significanon sapere dove vuoi andare, nonavere in mente la tua vita ideale. 2) Troppi obiettivi: In questosecondo caso hai troppi obiettivi intesta e rischi di essere dispersivo. 3) Sovrabbondanza diinformazioni: nella vita moderna haiinformazioni a gogò, disponi diinternet, di Facebook, di tutti i libriche vuoi e, per non rischiare dirimanere indietro, cerchi diprendere tante più nozioni possibili.Però tutto ciò che tu immagazzini vaanche assimilato, quindi, per non

rischiare il sovraccarico, anchel’informazione va assunta nellagiusta quantità. 4) Perdita di informazionipreziose: questo è uno degli aspettipiù critici. Il perdere informazionisignifica che non sei in grado diricordarti delle cose importanti, chesiano di natura lavorativa o extralavorativa, perché non scrivi gliimpegni, mosso dalla convinzione,sbagliata, che te li ricorderai. Peresempio:

ipotizziamo che tu e gli altri lettorimi diate dei feedback per il mio

libro. Se io queste informazioni nonle registro, all’istante certamente lericordo, e anche domani forse, matra quattro giorni o tra una settimanapotrei dimenticarle con buonaprobabilità. 5) Troppa accessibilità: si lega alfatto che tu, come la maggior partedi noi, sei, con un buon margine dicertezza, quasi sempre disponibilesu Facebook, sei raggiungibile altelefono, per mail…

Quello che ti consiglio di fare pergestire tutti questi casi è tagliare iponti e ritagliarti delle isole felici.

E soprattutto comunicare il nuovostatus agli altri in modo martellante(come fa tua moglie con te).

All’inizio potranno sorgereproblemi di comunicazione. Questoperché hai abituato le persone adinteragire con te in un certo modo, equando cambi le condizioni,qualcuno non capisce.

Se hai sempre avuto un certo mododi porgerti nei confronti degli altri,che siano i tuoi parenti, i tuoicolleghi, il tuo partner, i tuoi amici,e li hai abituati alla tua totaledisponibilità, nel momento in cui

smetterai di essere così accessibile,sicuramente avrai qualcheproblema, perché in un primomomento le persone faranno faticaad assimilare il tuo cambiamento. 6) Troppe emergenze: questokiller ha a che fare soprattutto con iprofessionisti, i piccoli e grandiimprenditori che vivonocostantemente situazioni diemergenza.

Come ho imparato dal mio amicoPiernicola De Maria,Se accade qualcosa del genere unavolta, è un caso. Due volte

incomincia ad essere unacoincidenza. Tre volte è unacostante: significa che c’èqualcosa nel sistema che nonfunziona.

L’avere troppe emergenze è unsegnale che qualcosa di sistemico esistematico sta succedendo e vacambiato. Ed è importante che tu tiaccorga dell’esistenza di questeemergenze se sono tropponumerose. 7) Ossessioni: significa averenella mente un’unica cosa. Questokiller, a volte, può essere l’opposto

dell’eccesso di accessibilità. Ticoncentri su un unico scopo e tuttociò ti esula dal mondo in manieranegativa. 8) Troppi condizionamenti: è unproblema che ti porta a compierecerte azioni non per te stesso e peril tuo piacere personale, ma perchéti aspetti un plauso da parte deglialtri. 9) Mancanza di controllo suglieventi: la dicitura è già abbastanzaauto-esplicativa. Questocomportamento si può riassumerenel subire passivamente anziché

essere attivo. Ed è qui cheinterviene il discorso dellapianificazione inversa.

Se tu pianifichi che possanosuccedere anche delle cose negativee ti crei un sistema di gestione adhoc che puoi insegnare e delegare,sarai pronto ad affrontare ancheun’eventuale urgenza senza che ituoi progetti risentano degliimprevisti. Tutto ciò ti consente dievitare di dover subire l’evento e dipoter gestire meglio le situazionisopravvenute. 10) Continua attenzione parziale:

questo è il regno del multi tasking.Chatti su Facebook mentre leggi lemail, rispondi al cliente mentreguardi il giornale, telefoni mentreguardi le news sull’iPad...

Fai qualsiasi cosa con un’attenzioneparziale perché intanto stai facendoanche altro. E sei dispersivo, oltreche un vero pericolo in certicontesti. 11) Mancanza di routine: intendo laroutine vista non come tran tran,quindi non come una cosa negativa.

Sono le cose ricorrenti che fai

durante la giornata, quelle che tidanno sicurezza, certezza e che sonoinserite all’interno di un sistema. 12) L’ambiente: normalmente se ècaotico può essere meno positivo diuno più rilassato. Anche la sceltadel luogo in cui lavori è strategica eti può influenzare moltissimo. 13) Le droghe positive: ci sonodelle droghe positive che sonospesso il plauso degli altri. Esseconsistono nel fare qualcosa percondizionamento altrui. In questocaso tu agisci in un certo modoperché inconsciamente speri che gli

altri ti vedano e ti approvino.

Il problema reale è che questocomportamento non realizza unmiglioramento concreto, ma solo unpiacere superficiale. 14) Alimentazione: l’alimentazioneè fondamentale per poter esserelucidi. Meglio evitare pranzi ecolazioni troppo ricche dicarboidrati o cibi lievitati cheinducono pesantezza di stomaco efanno fare le montagne russe allaglicemia del tuo sangue (e alla tuaattenzione). Informati a tal propositoda Claudio Tozzi sui benefici dieta

Paleo. 15) Forma fisica: si aggancia alpunto di cui sopra, è essenziale nontrascurarla per una buona salutefisica e mentale. In particolare laqualità e la durata del sonno èfondamentale.

Eccoti dunque i 15 killer: ricorda chesaranno spesso e volentieri presenti tuttidentro di te.Ti propongo allora un altro esercizio peraiutarti a conoscere meglio quanto questikiller ti stanno minacciando.

Una volta che avrai rappresentato sulgrafico i tuoi cinque killer, ne dovraiscegliere uno: quello che ti piace di piùo quello che ti sembra più semplice odifficile da eliminare. O ancora quelloche ti fa perdere più o meno tempo.Infine dovrai elaborare un’ipotesi dipianificazione inversa che ti consentiràdi eliminare dalla tua vita anche ilpeggiore tra i killer che hai indicato.Dovrai crearti una serie di passaggiintermedi indicando quali sono gli stepa un giorno, a una settimana, a un mese,a tre mesi, a sei mesi e ad un anno, chedovrai percorrere per ottenere il tuorisultato.Vedrai che per sconfiggere molti dei tuoi

killer 3 mesi potrebbero già esseresufficienti. Tuttavia non è possibilegeneralizzare: potrebbe accadere cheper raggiungere alcuni obiettivi ti sianonecessari anche sei mesi, mentre peraltri solamente un giorno.Come ben saprai, esistono dei killer suiquali non hai possibilità di intervenirein maniera diretta perché sono portati dasituazioni causate da qualcun altro.In questi casi puoi comunque fare duecose: puoi innanzitutto definirel’obiettivo e compiere una serie diazioni totalmente dipendenti da te che ticonsentiranno, quantomeno, di gestirel’imprevisto e di concretizzarecomunque un risultato.

Il concetto che ci tengo a farti passare èche solitamente il trend di unasituazione lo decidi tu con le tueazioni.Chiaramente potranno subentrare nellatua vita una serie di eventi negativi, peròsei tu responsabile dei risultati. Risultatiche potrai comunque ottenere ponendo inessere una serie di azioni che ticonsentiranno di ridimensionare ildisagio.Finora ti ho parlato dei killer chefrenano la tua produttività. Come puoiben ricordare ne abbiamo visti un belpo’ insieme.Tuttavia quelli che ti ho mostrato fino a

questo momento hanno una caratteristicache li accomuna tutti: sono killer esterni.

CAPITOLO 13:

IL RICERCATON.1 DELLA TUA

REALIZZAZIONEPERSONALE

“Solo gli operai sanno quantovale il tempo;

se lo fanno sempre pagare.”

- Voltaire - Ciò significa che esistono nella vita ditutti noi delle influenze che possonogiungerci dall’ambiente, dalle persone ein generale dal sistema, che remanocontro di noi, te compreso.La verità, anche se spiacevole, è chepurtroppo il killer più grosso ce l’haidentro di te e si chiamaprocrastinazione.Questo fenomeno è strettamente

correlato a ciò che nel quadrante diCovey è definito come importante manon urgente.Rientrano all’interno di questa categoriatutte quelle cose che tu sai di dover fareperché ciò darebbe una svolta notevolealla tua vita, sia lavorativa che extra –lavorativa, ma che nella realtà finisciper trascurare perché non sonoparticolarmente urgenti.E così, anche se sono attività importanti,tu continui a posticiparle perché nessunoti sta correndo dietro.Jessica Hisce, un’autrice americana,afferma che tutto ciò che decidi di fareal posto di quello che dovresti fare, èciò che tu meriti di fare, e probabilmenteanche quello che farai, per il resto della

tua vita.Quindi, se tu sai che dovresti dedicartial marketing della tua azienda matrascuri frequentemente questo compitoper fare altro, non raggiungerai mail’obiettivo di far crescere il tuobusiness.La verità è che se tu continuerai aprocrastinare le decisioni importanti chepotrebbero dare una svolta alla tua vita,la svolta non arriverà mai e quello chestai ottenendo altro non è che il risultatodi quello che stai facendo.Non c’è dubbio che se continuerai a farele cose che hai sempre fatto otterraisempre gli risultati (Einstein).Voglio aiutarti in questa missione

facendoti conoscere 7 tecniche lampoper uccidere la procrastinazione e fartiportare a termine ciò che ti sei proposto. 1 - Eruzioni solari.Un’eruzione solare è una specie dimacchia che all’inizio è piccola e poiesplode.Il termine è un po’ evocativo ma sta asignificare il partire dall’unità di lavoropiù piccola possibile che tu possaimmaginare, dall’attività più sempliceche tu possa svolgere ma che è uncatalizzatore eccezionale per tutto ilresto.Mettiamo che tu al mattino non haivoglia di andare a correre perché non

sei motivato e decidi di rimanere a letto.La tecnica delle eruzioni solari ti fapensare a quale potrebbe essere laprima cosa da fare quando vai a correre.Mettere la maglietta da corsa,ipoteticamente.Essa ti dà quell’input necessario amettere in moto il processo. Il primopasso è sempre il più difficile dacompiere ma una volta fatto si mette inmoto un meccanismo straordinariamentevirtuoso che ti consentirà di portare atermine il tuo compito senza troppedifficoltà.E’ come quando devi fare la spesa e nonhai voglia. Se fai la lista e metti in motoil processo, sei già partito.

Chi conosce la fisica sa che esistono duegrandi forze: la forza di attrito e la forzagravitazionale. In realtà dal punto divista della motivazione e della gestionedel tempo la forza più grossa è la forzad’inerzia, quella che ti tiene con lechiappe sulla sedia mentre dovresti farequalcos’altro. Infatti c’è un macigno da spostare che ètalmente grosso che la motivazione avolte non basta. Allora usa questa leva einizia a fare la più piccola cosa che siapossibile perché è quella che ti fapartire.

La forza d’inerzia ha un enormevantaggio: all’inizio è una veramaledizione, ma poi non la fermi più!Vedrai che una volta messo in moto ilsistema avrai il problema oppostoperché una volta che avrai incominciatoa correre non riuscirai più a farne ameno.Se non hai voglia di andare a fare laspesa comincia con il fare la lista.Oppure esci di casa. O ancora prendi le

chiavi. Decidi tu la prima azione,l’importante è che questa cosa siasemplice e assolutamente fattibile.Nel momento in cui hai fatto il primopasso vedrai che i successivi verrannoquasi in automatico.2 – I 5 minuti.Questa tecnica, un po’ meno potentedella prima ma che funziona allaperfezione, si applica a quelle azioniche tu dovresti fare subito ma non haivoglia.

Vedrai che, se incomincerai a fare anchesolo per cinque minuti ciò che dovrestima che stai procrastinando, metterai inmoto un circolo virtuoso. Incominci a

fare qualcosa e tutto il resto verrà da sé,o quantomeno, ti sarà più facile.3 - Mattoncini Lego.Altra tecnica molto potente e collegataallo stesso meccanismo già illustrato. E’molto utile nei casi in cui devi svolgereun’attività molto complessa.Correre non è complesso, andare a farela spesa non è complesso. Quandoinvece, l’insieme dei fattori checoncorrono a creare questa macroattività – che sia un business plan, unreport al capo, una riunione importante –sono molti è buona norma scomporrel’attività in tanti pezzi.Allora suddividi il tutto nei tuoimattoncini Lego e poi incomincia a

lavorare su ogni singolo pezzo. Il mostroapparentemente ingestibile sarà fatto apezzi e sarà molto più facile daaffrontare.“Come si mangia un elefante intero? Unboccone alla volta. Ricordati.”4 - Ricompense.Meccanismo non così efficace ma che inalcuni casi funziona alla grande. Fissatiun obiettivo, pensa di fare qualcosa chenon vuoi fare, fallo e poi gustati lameritata ricompensa.Ovviamente che siano ricompensemisurate e non ricompensarti se nonl’hai fatto. Mangerai il cioccolato dopoche sarai andato a correre… ma nellagiusta quantità per non far troppi danni!

5 - Cambia contesto.Questa tecnica si rivela importante neicasi in cui devi svolgere delle attivitànoiose, molto ripetitive e che non tirichiedono nemmeno molto concetto.Insomma, dove il multi-tasking potrebbetornarti d’aiuto.Gestire la contabilità, ad esempio, perme è un’attività assolutamente ripetitivae che spesso non ho voglia di fare.Allora mi metto ad ascoltare musica. Inquesto modo per me il contesto ècambiato, sto ascoltando musica e nelfrattempo sto facendo qualcos’altro.6 - Pianifica più step in serieE’ una tecnica applicabile sia alleattività complesse che a quelle semplici.

Se ricordi, prima abbiamo vistol’importanza di fare il primo passo. Maa volte il primo passo potrebbe nonbastare. Allora è utile sapere e avere giàscritta la sequenza ottimale dacompiere. E’ come se fosse un camminocomposto da più passi mirati araggiungere l’obiettivo.Tu devi solo compiere il primo passo equando hai terminato con questo sai giàche devi passare al secondo e non devidare la possibilità al tuo cervello di dire“e adesso che cosa faccio”.Dev’essere un processo automatico e tuavere tracciato almeno i primi 5/10passi con precisione teutonica.7 - Trova un coach.

Proprio così. Trova un partner che tipossa aiutare, sostenere, dare deifeedback importanti.Fondamentalmente il lavoro del coach odel partner è duplice: da una parte ti dàdei consigli perché vede degli errori chetu dall’interno non riusciresti a scorgere,dall’altra parte dà, a fronte della suaesperienza, dei suggerimenti e tuttoquesto ha un impatto notevole dal puntodi vista della velocità di apprendimento.Con il giusto partner puoi ottenere deirisultati molto più rapidamente che se tufossi solo.Quindi è molto importante averequalcuno a fianco perché ti agevola e tivelocizza mostruosamente il processo diapprendimento o di realizzazione.

A questo punto passiamo alla faseconcreta e lavoriamo sulle tueprocrastinazioni.Sarebbe importante che tu poicondividessi i tuoi pensieri conqualcuno perché questo passaggio èabbastanza difficile ed è utile ancheavere dei feedback dall’esterno.

CAPITOLO 14:

METTIAMO LEMANI NEL

FANGO

“C'è un tempo in cui un uomodistingue l'idea della felicitàdall'idea della ricchezza; è

l'inizio della saggezza.”

- Ralph Waldo Emerson - Ti faccio un esempio mostrandoti ciòche mi ha risposto un corsista a questoproposito. Alla mia richiesta dicondividere un’attività spessoprocrastinata, un allievo mi ha rispostola gestione delle mail. Pubblico: Io ho tante mail da leggerema non ho tanto tempo per gestirle. Io

mi occupo di vendita, quindi ti parlodelle mail dei clienti, dei fornitori e ditutte quelle dell’azienda.Davide: Ok, quindi troppe mail dagestire. Da dove cominci?Pubblico: Caratterialmente dalleeruzioni solari. Non lo faccio spesso,quando però decido di farlo e inizio lesistemo tutte in quel momento. Peròdevo prendere la decisione di iniziare.Davide: Descrivimi esattamente passo-per-passo cosa fai quelle volte in cuiporti a termine il compito.Pubblico: Apro Outlook.Davide: E come fai a ricordarti chedevi aprire Outlook?Pubblico: Perché è automatico, lo

faccio tutte le mattine.Davide: Ecco, è qui che dovevamoarrivare! E’ un automatismo. Ora,siccome le e-mail sono tante ma nondello stesso tipo, raggruppale in trecategorie diverse. Potresti dire adesempio “io ho tre categorie di mail dagestire: clienti, interne e altro. Decidodi gestire soltanto quelle interne, osoltanto quelle dei clienti. Da dovecomincio? Dalla prima. Che cosa possofare per costringermi? Una ricompensapotrebbe essermi utile?Pubblico: Basta che mentalmente mivenga la voglia di farlo.Davide: Il segreto è trovare qualcosadi fisico. Un esempio potrebbe essere

calzato sull’uso di internet per scopiaziendali o per cazzeggiare. Potrestidecidere di usare browser diversi, dovequello per il cazzeggio è bloccato incerti orari e quindi è fisicamenteimpossibile accedere. E’ chiaro che io o te possiamo sempreingannare noi stessi: Il limite allaprocrastinazione non esiste. Tuttaviatanto più fisica viene resa l’azione, tantopiù semplice rendo il primo pezzo, tantepiù cose faccio, tanto più agevolo ilprocesso anti procrastinazione.All’inizio può non essere semplice mapoi diventa un’abitudine virtuosa.Prendi per esempio una riunione a cui

devi partecipare. Considerando letecniche di procrastinazione che ti hoelencato e la tua esperienza, cerca diottimizzare al massimo il tempo el’output della riunione.Da una parte dovrai cominciare alavorare sui mattoncini che compongonol’output della riunione, quindi lapuntualità. Inoltre è necessario chequando arrivi e devi presentare undiscorso, tu lo abbia già preparatoprima.Affinché possa essere garantito losvolgimento ottimale della riunione èconsigliabile scomporre l’azione in tantipezzi e mantenerli, per quanto possibile,sotto controllo.Generalmente i problemi più frequenti

delle riunioni sono legati alla carenza dipuntualità dei partecipanti.Se questo aspetto viene trascurato siavvalorerà un duplice scenario negativo:da un lato verrà inficiata la tua gestionedel tempo ottimale, dall’altro ruberaitempo agli altri e la riunione si dilateràa dismisura.In questo caso imparare ad esserepuntuale e a condensare il tuomessaggio, addirittura a volte primadella riunione, potrebbe essere unsistema efficace ed efficiente che va asalvaguardare e soddisfare le necessitàdi tutti.Se sei consapevole che la tua criticità èarrivare puntuale alle riunioni, per

risolvere il problema dovrai innanzituttochiederti che cosa potresti fareutilizzando le tecniche antiprocrastinazione più adatte al casoconcreto.Segui questi 3 passaggi:1. Lego – Scomponi l’azione in pezzi;2. Cause o influenze negative -

Specifica le cause o influenzenegative su te e sul gruppo se ilpezzo che è assegnato a te non èfatto bene. Crea la situazione o loscenario peggiore che possaaccadere: se tu arrivi tardi e glialtri aspettano te significa che staifacendo perdere tempo ai tuoicolleghi.

3. Killer più soluzione - Identifica unatua criticità, chiamiamola un tuokiller individuale, un tuo problemaall’interno della riunione, e a quelpunto, utilizzando soprattutto letecniche della procrastinazione,cerca di risolverla.

CAPITOLO 15:

IL SISTEMA IN14 FASI PER LAGESTIONE DEL

TEMPO

“È quando le aspettative sonoridotte a zero che si apprezza

veramente ciò che si ha.”

- Stephen Hawking - Si tratta di 14 passi che ti guiderannogiorno per giorno, fino ad ottenere unagestione del tempo ottimale. Sono glistessi che seguo io personalmente daoltre 3 anni.Ma ricorda: quello che ti sto svelando èun sistema; quindi la regola principaleda tenere a mente è che funziona solo seviene messo in praticaquotidianamente.

Ovviamente, in un secondo momento,quando avrai acquisito la dimestichezzanecessaria, potrai adattare il sistemasulle tue criticità e migliorarlo. Maall’inizio ti consiglio di seguire i passialla lettera e di non cominciare a fare ilfenomeno (v. introduzione).1 - Disegna la tua vita ideale tra 10anni;2 - Definisci i tuoi obiettivi, intesi comesegmenti della tua vita ideale; puoiutilizzare vari metodi (che non sonoinclusi in questo libro) ma ti consigliocomunque di scriverli e tenerli sempresott’occhio.3 –Elabora la pianificazione inversariguardo a ciascun obiettivo e alle

attività critiche;4 - Blocca dei periodi sacri sulcalendario. La verità è che ogni attivitàpuò essere fatta o non fatta. Il portare atermine un compito dipendefondamentalmente da due cose: deviricordarti di svolgerlo e devi,quantomeno, iniziare a svolgerlo.L’ideale, quindi, è riservarti dei periodidi tempo sul tuo calendario. Impara abloccare una o due ore per svolgereun’attività strettamente collegata aqualcosa di altissimo valore per te (lefamose attività da 100 che, se fattecostantemente, ti migliorerebberonotevolmente);5 – Fai una lista per attività specifiche

e, se necessario, elabora delle sotto-liste in funzione dei progetti ai quali stailavorando;6 – Stabilisci una durata specifica daassegnare ad ogni attività.Se devi fare, ad esempio, un piano dimarketing, costituito da vari segmenti,dividilo in 10 punti sulla tua lista,ciascuno dei quali potrebbe prenderemezz’ora e segnati materialmente iltempo necessario.

Avere un orario di inizio ma non di fineè un errore gravissimo che ti riduce adessere perennemente in ritardo o allamercé delle interruzioni altrui.7 – Pensa a cosa potrebbe andare

storto. Hai sbagliato a dimensionare iltempo? Ti mancano delle informazioni?Pensa a qualsiasi imprevisto che possamandare in fumo i tuoi progetti.Il fatto di pensare a cosa potrebbeandare storto ti costringe ad elaborareuna programmazione inversa, perché inquesto modo avrai chiaro in mente tuttociò che, in maniera statisticamenteragionevole, potrebbe bloccarti o fartiperdere tempo e fiducia.Dal punto di vistadell’autostima/motivazione il fatto dinon poter fare qualcosa a cui tieni,perché non hai preventivato gliimprevisti, ti uccide come un velenopreso a piccole dosi.

Vuoi andare a correre ma hai la tuaunica maglietta fradicia. E’ un problemache ti costringerà, molto probabilmente,a cambiare i tuoi programmi.Allora ricordati che, quando vuoi andarea correre, devi avere la maglietta pronta,lavata e (forse) stirata.8 - Usa un timer. Ce ne sono tanti anchesu internet (io uso quello diwww.online-stopwatch.com). Adottalonei progetti a cui stai lavorando per nonandare oltre il tempo che ti seiprefissato al punto 6.Esistono anche delle regole tecniche perottimizzare le singole attività: quellemolto piccole possono essereraggruppate, quelle più lunghe possono

venir divise. Ciò che è importante che turicordi è che c’è sempre il sistemaottimale per gestire tutto.9 - Renditi irreperibile. E’ uno dei puntipiù importanti. Che sia a casa o allavoro, che sia un’ora o dieci ore, ilconcetto di renderti irreperibile èfondamentale.Ma attenzione, perché non potrai farloall’improvviso, dall’oggi al domani. Tisarà comunque certamente possibilerenderti irreperibile per un quarto d’ora,per mezz’ora, per un’ora e poiaumentare progressivamente i tuoimomenti di libertà dalle interruzionialtrui.Pensa sempre così ed abitua le persone

a pensare che in quel momento, inquell’ora non possono raggiungerti.Ovviamente in certi casi potrannosorgere delle emergenze, ma se questediventano frequenti, significa che il tuosistema fa acqua da qualche parte.Quindi, parti tranquillo, anche conmezz’ora alla settimana. Ce la puoi faree dire a tutti “guarda, questa è la miamezz’ora sabbatica”.La realtà è che a volte ci sentiamomolto più indispensabili di quello chesiamo realmente.Quindi per mezz’ora alla settimanaspegni i telefoni così i figli non tichiameranno, mariti e mogli non tichiameranno, insomma, non ti chiamerà

nessuno.10 - Fermati e stacca. E’ importanteprendersi dei momenti di pausa dalleattività ad alto valore perché prendonoenergie, almeno spesso e volentieri.Quindi prova a fermarti ogni tanto, astaccare e magari aggiungere un po’ dimovimento.La classica pausa caffè di 5 minuti non èuna perdita di tempo, nella realtà èqualcosa che ti permette di ricaricarti –come nella pubblicità dei Pocket Coffee.Tra l’altro questo è anche un buonsistema grazie al quale potrestielaborare delle idee interessanti,decisamente più originali di quelle chepotresti avere se continui a svolgere

ininterrottamente la stessa attività perore di fila.11 - Registra le idee. E’importantissimo non perdereinformazioni perché se ti è venutaun’idea potenzialmente notevole e non tela registri sul memorandum o sull’mp3 osu quello che sia, sei spacciato, haibuttato via tutto quello che di buono ti èvenuto in mente.12 - Decidi cosa non fare più, qualisono le attività che devono andare amorire prima, quelle che non vuoi farepiù perché ti succhiano troppo tempo oenergia.Ci sono alcune situazioni in cui tivengono assegnati dei compiti e,

all’interno di essi, ci sono delle attivitàche a te non piacciono affatto.Può essere il rispondere alle mail,gestire determinati aspettiamministrativi, insomma, tante attivitàche costituiscono parte del tuo lavoro eche potrebbe fare tranquillamentequalcun altro.Se la sicurezza è salvaguardata, e lepolicy aziendali sono rispettate, puoidelegare certi aspetti del tuo lavorotranquillamente ad altre persone.In America esistono da tempo molterealtà di questo tipo.13 - Controlla il risultato. Fatto tuttoquesto, devi programmare un momentoall’interno della settimana, che sia di

mezz’ora, di un’ora, di cinque ore, in cuiandrai a verificare tutto quello che èandato storto.Perché nella realtà di tutti i giorni nontutte le cose vanno dritte e se prenderainota di quello che è andato storto, avraiuna check list di quello che è successoche potrà esserti utile per il futuro e cheti eviterà di commettere gli stessi errori.Se ti sei dimenticato la riunione perchénon avevi impostato una suoneria sulcellulare impara e la prossima voltaimposta un allarme.14 - Scegli un coach. L’ultimo consiglioche ti suggerisco è di scegliere unpartner con cui discutere e confrontarti.Può essere un professionista o può

essere anche un tuo amico. Decidere ecapire con lui come puoi imparare emigliorare la tua gestione del tempo è unaspetto molto importante. OK, lo ammetto, 14 punti da tenere amente e padroneggiare sono davverotanti. So anche che tutti vogliono unascorciatoia che li porti a qualcherisultato immediato e tangibile.Posto che la scorciatoia non potrà essereconsiderata come il sistema definitivo,per facilitarti all’inizio ti suggerisco diconcentrarti su 3 punti e basta.

1) Renditi irreperibile. Spegni ilcellulare per mezz’ora, definisci daoggi quale può essere una quantità

di tempo intoccabile da dedicarealle attività che dovresti fare.2) Rispetta il momento dipianificazione e di controllosettimanale. Molte cose cambianodi settimana in settimana. Io adesempio pianifico la settimana ilvenerdì mattina. Dedico a questoun’ora del mio tempo e sistemotutto, inclusa una telefonata fiumealla mia segretaria Fiorella che sene sta a 500km di distanza.3)

Parlane con qualcuno perché avereun feedback dall’esterno èfondamentale. Un’altra personavede delle cose che tu dall’internonon puoi vedere. L’ideale sarebbese questa persona provenisse da unarealtà diversa dalla tua perché tipotrebbe dare degli input diversi da

quelli che potresti trovare tu. E ricordati di una cosa: è la motivazioneti che fa iniziare un percorso ma sono iltuo sistema e le tue abitudini quelle cheti porteranno costantemente dei risultatia medio/lungo termine.Quando qualcosa andrà storto sapraisempre come riportarti sulla stradadritta perché sarai consapevole delpunto in cui il sistema non stafunzionando e di come potraiintervenire per migliorarlo.Se però conti solo sulla motivazione, nelmomento in cui essa diminuisce, tu nonsaprai più dove andare e come gestirtiperché non hai una serie di passi che ti

agevolano il percorso, come possonoessere le regole anti procrastinazioneillustrate alcune pagine prima.

CAPITOLO 16:

LE ULTIMEPAROLE NON

ANCORAFAMOSE

“È meglio fare la cosa piùpiccola del mondo piuttosto

che considerare mezz'ora delnostro tempo una cosa da

nulla.”

- Johann Wolfgang Goethe - Prima di lasciarci voglio riassumerti inpoche righe quella che penso sia lastrategia più rapida ed efficace periniziare a gestire il tempo meglio dicome lo hai fatto sinora.Identifica le attività principali della tuagiornata e decidi di eliminare quelle avalore più basso.

Poi trova i tuoi killer della produttività euccidili uno alla volta.Infine decidi un giorno della settimanada dedicare a pianificazione e controllodelle tue azioni. I primi tempi usa questospazio per fare chiarezza sulla tua vitaideale e sugli obiettivi ad essa correlati.L’importante è che inizi da subito: pensain grande ma agisci in piccolo.Concentrati solo su un aspetto criticoalla volta e non pretendere troppo da testesso. Sii idealista ma con i piedi perterra.Evita come la peste di darti obiettivi abreve termine troppo difficili perché sepoi non li raggiungi è quasi certo chemollerai il colpo a cascata. A me è

successo troppe volte e, ti assicuro, èuna mazzata alla tua autostima che metàbasta…Meglio pochi, piccoli, sporchi e subitoche tanti, difficili e tra 10 anni.Ricordati infine di Galileo e dellaForza d’Inerzia. Lei è il tuo veronemico ma anche l’alleato più preziosoche potrai incontrare.Impara a conoscerla ed a sfruttarla a tuovantaggio. Ti auguro grandi risultati.

P.S. Ricordati di andare suwww.temposuper.com e di iscrivertialla newsletter gratuita per riceverenuovi consigli, tecniche e promozioniper migliorare ogni giorno la tuaGestione del Tempo.

CONCLUSIONE

“Che giovano a quell'uomoottant'anni passati senza farniente? Costui non è vissuto,ma si è attardato nella vita;

né è morto tardi, ma haimpiegato molto tempo per

morire.”

- Lucio Anneo Seneca - Ci sono tante persone che vorreiringraziare per questo mio primoesperimento letterario.Scrivere un librosi dice sia il sogno nelcassetto di tanti, ma ben pochi riescono

a realizzarlo. Molti infatti non inizianonemmeno.Questo ti deve insegnare che con ipiccoli passi si raggiungono granditraguardi e che le scale si salgono ungradino alla volta. Voglio quindi ringraziare mia moglieManuela che da anni mi sopporta esupporta, che mi fa sempre trovaredeliziosi manicaretti anche le volte chetorno a casa tardi e deve prendersi cura- da sola - di due piccole pesti urlanti eche si azzuffano senza sosta.Ringrazio anche i miei mentori ecolleghi Max Formisano, Piernicola DeMaria e Frank Merenda perché è

grazie ai loro consigli e alle lorostrategie che sono riuscito a focalizzarele energie e terminare un lavoro chepoteva durare ancora anni.Grazie anche a Claudio Tozzi che con lasua dieta Geo-Paleo mantiene alta la miaenergia e contenuto il girovita(nonostante sia un ingordo).E’ perfettibile? Certamente.Tuttavia, come dice il grandissimo DanKennedy, spesso “good enough is goodenough” – la perfezione è nemica dellarealizzazione.Un grazie speciale va infine alla miasegretaria virtuale Fiorella che si èsobbarcata il difficile lavoro disbobinatura, correzione e ripulitura dei

filmati da cui è stato tratto molto delcontenuto e a Patrizia Parca che hacurato la copertina con cura maniacale egrande professionalità.

BibliografiaEfficacia Personale – Piernicola DeMariaTime and Productivity Strategies -Dan KennedyThe Now Habit – Neil A. FioreA Whole New Mind – Daniel H. PinkDrive – Daniel H. PinkGetting Things Done – David AllenNel Fossato – Max Formisano

Il Principio 80/20 – Richard Koch4 Ore alla settimana – Tim FerrisReady, Fire, Aim – Michael MastersonEvernote – Daniel GoldThe Dan Sallivan Question – DanSallivanNo B.S. Time Management forEntrepreneurs – Dan KennedyBad Habits no more – S.J. ScottDestroy your Distractions – TomCorson-KnowlesProductivity Hacks for Entrepreneurs– Steve ChandlerWork Smarter, Play Longer – TaraRoss

Daily Inbox Zero – S.J. ScottHow to Stop Time – Derek MurphyTime Management 2.0 – H. ReardonReady, Set… Procrastinate! – AkashKariaThe Productive Person – SteveChandlerTime Warrior – Steve ChandlerStop Procrastinating: 10 power habits– Benjamin WilsonTime Management – Brian TracyTime Power – Brian TracyGetting Results the Agile Way – J.D.MeierWhat the Most Successful People Do

Before Breakfast – Laura VanderkamFirst Things First – Stephen CoveyL’Arte di non Rinviare – Rita EmmettIl Potere della Focalizzazione – BrianTracy, J. CanfieldUna Cosa Sola – Gary Keller59 Secondi: pensa poco, cambia molto– Richard WisemanLe Sette Regole per Avere Successo –Stephen CoveyCoaching for Performance – JohnWhitmoreManuale di Organizzazione per GenteDisorganizzata – D.C. MerrillAutostrada per la Ricchezza – M.J. DeMarco

Vendere fa Schifo – Frank MerendaUna Cosa per Volta – Dave CrenshawSwitch – Chip Heath, Dan Heath

APPENDICE

“O troveremo una via, o lacostruiremo.”

- Annibale - Prima di salutarti definitivamente (maconto sia più un “arrivederci”) vogliocondividere alcune ulteriori risorse chepotrebbero esserti di grande aiuto nellagestione del tempo.www.temposuper.com - Il mio blogdove troverai articoli, video, e corsi perdiventare un vero asso e padroneassoluto della tua agenda.www.isegretideltempo.com – Il sito diquesto libro, con capitoli e video bonus,

integrazioni ed aggiornamenti.www.facebook.com/corsotemposuper -La pagina Facebook per scambiarsiopinoni, commenti ed espertienze sucome stai mettendo in pratica gliinsegnamenti di questo libro.Ti invito anche a lasciare una tua breverecensione sul sito di Amazon.it (siache tu abbia acquistato la versionecartacea che Kindle) affinché altri lettoriinteressati possano conoscere anche iltuo parere.ATTENZIONE - Tra tutti coloro cheavranno recensito il libro nei primi 2mesi dopo l’uscita estrarremo a sorteuna Smartbox. Un simpatico regalograzie al quale potrai impiegare subito il

tempo ritrovato e viziarti un po’ incompagnia di un amico o di chi ami.E’ il mio modo più semplice e sinceroper dirti GRAZIE.A presto.Davide.

Questo libro è per tutte le personeintelligenti e un po’ pigre, che amanolavorare sodo ma anche rilassarsi egodersi la vita.Se fino ad oggi i risultati che meritavinon sono mai arrivati è per colpa dicome hai gestito il tuo tempo – cioèmale.C’è però una buona notizia: puoimigliorare di molto la tua produttività edefficacia se impari e applichi da subitoalcune semplici tecniche.Applicando il metodo TempoSuper™imparerai:

Quali sono i 15 killer della tua

realizzazione personale eprofessionale (e come eliminarliuno per uno)Come pianificare il tuo futuro inmodo sensato, coi piedi per terra enon da americano esaltatoI 7 metodi provati per uccidere sulnascere ogni tentativo di rimandaregli impegni e i lavori che odi di piùCome trovare collaboratoripreziosi che moltiplicano x10 il tuotempo… e poterli pagare senzapreoccuparti del loro costoIl sistema testato in 14 fasi perorganizzare la tua settimana eraggiungere i tuoi obiettivi conprecisione svizzera

Tutto quello che troverai in questo libroè frutto della mia esperienza e i tantiesercizi pratici a corredo sono gli stessiche uso io ogni santo giorno.

DavideRampoldi è unformatore edimprenditoreche adotta unapproccio moltodiretto escientifico,sostenuto danumeri e fatti.

Le sue basi da ingegnere e informaticolo portano a concentrarsi sullacreazione di sistemi e procedure chefunzionano “a scatola chiusa”,

indipendentemente da chi le adotta.Aiuta professionisti e piccoliimprenditori a far crescere il lorobusiness, senza rinunciare ai piaceridella vita, con un mix di Gestione delTempo, Marketing e Presentazionid’impatto.