I Ribelli della Montagna - Ricordi di montelupo

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I Ribelli della Montagna – L’Ultima Notte di Montelupo Terre Spezzate www.grv.it Ricordi di montelupo Montelupo è un paese situato in Val Grizzana distante una trentina di chilometri da Bologna. Una comunità piccola in cui i volti sono noti e tutti si conoscono. E’ difficile mantenere un segreto a Montelupo e le voci ed i racconti viaggiano più spediti dell’Alfa Romeo di Nuvolari. Questo documento ricostruisce i fatti degli ultimi anni di Montelupo, racconti che sono passati di bocca in bocca e che tutti a Montelupo, e forse anche oltre, conoscono: che siano abitanti, camicie nere o partigiani che l’hanno lasciato da poco. La data in gioco è il 27 settembre 1944 (venerdì) Febbraio 1936 La morte di Sara Gamberini: Patroclo Gamberini, padre di Angela, Ettore detto Sirio, Paolo, detto Birra e Mariolina, e marito di Sara Gamberini viene accusato di comportamento antifascista. Il pretesto sono state le parole contro il Duce e il partito alla vigilia della partenza di suo figlio Ettore per la campagna d’Abissinia. Ettore aveva infatti deciso di arruolarsi per conseguire il diploma di perito meccanico, mentre il padre avrebbe voluto che egli non partisse per la guerra. Patroclo si lascia andare in pesanti offese e insulti all’indirizzo di Mussolini e della politica fascista. Le camicie nere gli intimano di ritrattare ma lui si rifiuta. Si origina una violenta colluttazione con Patroclo, Ettore e Paolo contro le Brigate Nere. Sara Gamberini, frappostasi per cercare di fermarla viene raggiunto da un duro colpo alla testa che la uccide. Nella confusione successiva Patroclo è costretto dai figli a darsi alla fuga per evitare l’arresto. Il giorno seguente Ettore parte per l’Africa. Marzo 1939 Armanda Longhi giunge a Montelupo, viene ospitata dalla vedova Duilia Barilatti in Montanari, alle cui dipendenze lavora. Giugno 1939 Il podestà Giulio Castaldi revoca la concessione per lo sfruttamento dei terreni demaniali, da sempre affidata alla famiglia di Agnese Viganò, per passarla a Duilia Barilatti in Montanari. Dopo la morte del marito la Viganò non è stata ritenuta in grado di garantire l’adempimento dell’incarico. Agnese inizia a lavorare proprio alle dipendenza della Barilatti. Ottobre 1940 Marzio Fabbri giunge a Montelupo da Milano. Viene ospitato da Duilia Barilatti in Montanari. Dicembre 1940 Patroclo Gamberini inizia a tornare sporadicamente a Montelupo, portando viveri e rifornimenti. Augusto Malagoli sarebbero tenuto a fermarlo ma lascia correre e chiude un occhio per il bene del paese: i beni che porta sono utili a tutti. In fin dei conti trasportare il carretto da Marzabotto fino a Montelupo è un lavoro pesante e finché se ne fa carico lui non devono occuparsene le Camicie Nere. Dopo la morte della moglie ha compreso che aria tira e non sta più dando problemi.

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Ricordi di montelupo Montelupo è un paese situato in Val Grizzana distante una trentina di chilometri da Bologna.

Una comunità piccola in cui i volti sono noti e tutti si conoscono. E’ difficile mantenere un

segreto a Montelupo e le voci ed i racconti viaggiano più spediti dell’Alfa Romeo di Nuvolari.

Questo documento ricostruisce i fatti degli ultimi anni di Montelupo, racconti che sono

passati di bocca in bocca e che tutti a Montelupo, e forse anche oltre, conoscono: che siano

abitanti, camicie nere o partigiani che l’hanno lasciato da poco.

La data in gioco è il 27 settembre 1944 (venerdì)

Febbraio 1936 La morte di Sara Gamberini: Patroclo Gamberini, padre di Angela, Ettore detto Sirio,

Paolo, detto Birra e Mariolina, e marito di Sara Gamberini viene accusato di

comportamento antifascista. Il pretesto sono state le parole contro il Duce e il

partito alla vigilia della partenza di suo figlio Ettore per la campagna d’Abissinia.

Ettore aveva infatti deciso di arruolarsi per conseguire il diploma di perito

meccanico, mentre il padre avrebbe voluto che egli non partisse per la guerra.

Patroclo si lascia andare in pesanti offese e insulti all’indirizzo di Mussolini e della

politica fascista. Le camicie nere gli intimano di ritrattare ma lui si rifiuta. Si

origina una violenta colluttazione con Patroclo, Ettore e Paolo contro le Brigate Nere.

Sara Gamberini, frappostasi per cercare di fermarla viene raggiunto da un duro colpo

alla testa che la uccide. Nella confusione successiva Patroclo è costretto dai figli a

darsi alla fuga per evitare l’arresto. Il giorno seguente Ettore parte per l’Africa.

Marzo 1939 Armanda Longhi giunge a Montelupo, viene ospitata dalla vedova Duilia Barilatti in

Montanari, alle cui dipendenze lavora.

Giugno 1939 Il podestà Giulio Castaldi revoca la concessione per lo sfruttamento dei terreni

demaniali, da sempre affidata alla famiglia di Agnese Viganò, per passarla a Duilia

Barilatti in Montanari. Dopo la morte del marito la Viganò non è stata ritenuta in

grado di garantire l’adempimento dell’incarico. Agnese inizia a lavorare proprio alle

dipendenza della Barilatti.

Ottobre 1940 Marzio Fabbri giunge a Montelupo da Milano. Viene ospitato da Duilia Barilatti in

Montanari.

Dicembre 1940 Patroclo Gamberini inizia a tornare sporadicamente a Montelupo, portando viveri e

rifornimenti. Augusto Malagoli sarebbero tenuto a fermarlo ma lascia correre e chiude

un occhio per il bene del paese: i beni che porta sono utili a tutti. In fin dei conti

trasportare il carretto da Marzabotto fino a Montelupo è un lavoro pesante e finché

se ne fa carico lui non devono occuparsene le Camicie Nere. Dopo la morte della moglie

ha compreso che aria tira e non sta più dando problemi.

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Febbraio 1941

I fratelli Alvaro, dichiarato socialista, e Bianca Trenti, appassionata sostenitrice di

Mussolini, tornano a Montelupo da Bologna dopo parecchi anni di lontananza.

Febbraio 1942 In paese si sparge la voce che Virgilio Gianotti frequenti le stanze di Elvira De

Martis: è giovane e focoso, deve pur sfogare in qualche modo il suo ardore.

Gennaio 1943 Giorgio Carbonesi, detto Don, torna a Franchetto, paese che sorge nella valle

adiacente, verso il Modenese rispetto a Montelupo, dopo essere scampato alla disastrosa

ritirata di Russia. Non ci sono notizie di altri dispersi, tra cui Ernesto Montanari,

fratello di Don Renato Montanari, detto Gentile, e marito di Duilia Barilatti in

Montanari, Piero Torchini, marito di Renza Brunelli e Enrico Contamoneta, marito di

Mirella Galimberti e padre di Corrado Contamoneta.

Febbraio 1943 Amelia Giambone e Agnese Viganò litigano con Elvira de Martis, insultando la sua

condotta immorale. In paese c’è ancora chi ride ricordando l’episodio.

Maggio 1943 Anna, figlia del veterinario Alberto Campanini, viene trovata in possesso di materiale

di propaganda antifascista. La sera una squadra di camerati si reca a casa sua e la

preleva portandola via dal paese. In molti hanno sentito le urla e i pianti suoi e del

padre ma nessuno è intervenuto e in paese nessuno parla dell’accaduto.

8 Settembre 1943 Armistizio e Caduta del fascismo: Cade il Fascismo e viene istituita la Repubblica

Sociale Italiana. L’Arma dei Carabinieri Reali viene inglobata nella Guardia Nazionale

Repubblicana per volontà del Duce e di Renato Ricci. I Tedeschi però, non si fidano dei

corpi militari italiani e spesso tagliano fuori la GNR da decisioni, rifornimenti e

azioni. Molti carabinieri, fedeli alla Patria e al Re, decidono di abbandonare la GNR

passando a collaborare con i partigiani. Don Renato Montanari suona a festa le

campane della chiesa di Montelupo

2 Ottobre 1943 Il ritorno di Ettore Gamberini: Dopo essere stato radiato dall’esercito e aver trascorso

sei mesi in prigione a Napoli per essere stato riconosciuto antifascista, e dopo aver

preso parte ai moti di Porta San Paolo in occasione della caduta del Fascismo, Ettore

torna a Montelupo e si riunisce ai fratelli.

Dicembre 1943 L’inizio della clandestinità della Stella Rossa: Qualcuno affigge volantini antiregime

per le strade di Montelupo, causando la collera delle Brigate Nere al punto che

Augusto Malagoli viene richiamato dai superiori per rispondere della situazione.

Augusto incarica Italo Sarvegnini e Vittorio Moscatelli di indagare. Sospettano dei

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fratelli Gamberini Ettore e Paolo e si recano a casa loro ma vi trovano solo le sorelle

Angela e Mariolina. Perquisiscono la casa rinvenendo un blocco di volantini nascosto

in una credenza. Tornati alla Casa del Fascio attendono il Malagoli ma vengono

raggiunti da Ettore che su tutte le furie li aggredisce. Sarvegnini viene conciato male

ma viene salvato dall’arrivo di Malagoli che minaccia Ettore con una rivoltella.

Costretto alla resa Ettore scampa all’arresto grazie all’arrivo del fratello e Carlo

Berardi, detto Orso, armati di pistole. Malagoli lascia andare Ettore e i tre si danno

alla latitanza sotto il nome della Brigata Stella Rossa.

Gennaio 1944 L’omicidio di Franco Bianchi: Franco Bianchi fratello di Domenica Bianchi, durante un

attacco della Stella Rossa alla Casa del Fascio di Montelupo, viene ucciso da un colpo

di pistola sparato da Francesco Rota detto Falce

A Franchetto la neo formata brigata Fiamme Verdi, capitanata da Giorgio Carbonesi,

compie le sue prime operazioni.

In paese si sparge la voce che Renza Brunelli abbia un amante. C’è chi dice sia uno dei

partigiani, chi uno dei fascisti. C’è chi parla già di scandalo: ha forse già scordato il

marito?

Febbraio 1944 Don Renato Montanari lascia Montelupo per unirsi nei boschi agli uomini di Ettore

Gamberini.

In paese si sparge la voce che Angela Gamberini collabori col fratello, ma lei nega.

I fratelli Leonardo Bianchi detto Lampo e Gastone Bianchi detto Leone vengono

riconosciuti come dissidenti. Sfuggono all’arresto e si uniscono alla Stella Rossa.

Marzo 1944 Il Ten. Ferruccio Moscatelli, di stanza presso Bologna decide di ritornare a Montelupo

e di unirsi ai partigiani della Stella Rossa. Il giovane Vittorio Moscatelli, fervente

fascista rinnega il padre quando apprende la notizia.

Alvaro Trenti riconosce in Nando, un forestiero giunto da poco a Montelupo, il

disertore Riccardo Ferri detto “Burrasca”, reo di aver fatto esplodere la polveriera

della caserma di Bologna. Prova a bloccarlo per strada ma Ferri si libera e fugge da

Montelupo unendosi alla Stella Rossa.

28 Marzo 1944 Don Renato Montanari celebra messa per il funerale di quattro ragazzi partigiani

uccisi in azione. Mentre i parenti scendono nel bosco per sentire l’omelia i tedeschi

rastrellano la zona

9 aprile 1944 Ostaggi nella chiesa: Montelupo si appresta a celebrare la domenica di Pasqua. La

piccola Chiesa del paese è stata allestita da Don Umberto Cattani e da Don Renato

Montanari i quali sperano che questa possa essere un’occasione per distendere gli animi

in una Pasqua provata dagli scontri a fuoco che nei giorni precedenti c’erano stati tra

i tedeschi e i partigiani. Augusto Malagoli stipula in accordo coi militari tedeschi una

sorta di tregua durante la domenica santa. Quando Don Renato Montanari si presenta

insieme ad altri ragazzi della brigata i nazisti decidono di non mantenere la parola.

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La divisione circonda la chiesa, pronta a catturare i partigiani presenti, incuranti

della presenza di civili. Ettore Gamberini, al comando di un manipolo di uomini tra cui

Leonardo Bianchi, suo fratello Gastone, Cesare Corradini detto Ulisse e Giulio

Bortolotti detto Cino sopraggiunge dai vicoli del paese e da sopra i tetti delle case.

Distraggono i tedeschi, il tempo sufficiente per consentire a Don Renato Montanari, al

Ten. Ferruccio Moscatelli e Carlo Berardi di far fuggire la gente dalla chiesa. Il

Comandante della divisione tedesca, accortosi della fuga, da ordine di scagliare le

granate nella chiesa. Le esplosioni distruggono l’interno edificio e un colpo di

lanciafiamme ne decreta la fine.

13 aprile 1944

Una manipolo dell’esercito repubblicano giunge a Montelupo per valutare la

situazione e indagare sugli scontri di Pasqua.

Ernesto Cleone riconosce il suo vecchio compagno di classe Giovanni Arpinati, ora

insegnante di Montelupo, e litiga con lui. La causa è un paragone della figura del

Duce con quella di Gesù Cristo riportata su un libro di testo che il maestro ha

criticato perché “irrispettosa verso Dio”.

Il comandante Franco Barone, accusando forti dolori, si fa visitare da Alvaro Trenti

che gli diagnostica una grave forma di reumatismi.

15 aprile 1944 Su suggerimento di Don Umberto Cattani i bambini vengono per sicurezza allontanati

da Montelupo e mandati in cascine isolate di paesi vicine, usate in genere dai tedeschi

solo come appoggio e non bersaglio di rappresaglie.

18 aprile 1944 Viene istituito il Servizio Ausiliario Femminile. Lucia Pennone, Bianca Trenti, Daria

Vassalli e Maria Pia Stella si arruolano immantinente, chi di servizio alle Brigate

Nere e chi nelle GNR.

4 maggio 1944 I partigiani, su richiesta di Don Renato Montanari adibiscono una struttura a chiesa

in paese. E’ posta in prossimità degli alloggi di Elvira De Martis e questo causa le

proteste di Amelia Giambone e Agnese Viganò.

8 maggio 1944 Daria Vassalli, mentre è nei pressi del fiume insieme a Lucia Pennone indossando le

loto divise da SAF, viene accoltellata da un partigiano della Stella Rossa che la

lascia in terra sanguinante. Solo l’intervento tempestivo del dottor Trenti riesce a

salvarla. Il marito la costringe a ritirarsi dal Servizio Ausiliario Femminile a causa

della brutta ferita.

4 Giugno 1944 Sempre più frustrati ed infuriati dopo lo scontro di Pasqua, i tedeschi hanno

intensificato le azioni di perquisizione durante tutto il mese di maggio per scovare i

fiancheggiatori dei partigiani a qualsiasi costo. Il rispetto verso i civili e la

professionalità delle SS viene meno definiitvamente. Una pattuglia armata, a cui è

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temporaneamente assegnato Rikerth Heinrich, passa a Montelupo e staziona per qualche

ora.

Giugno 1944 In paese si sparge la voce che Livia Franchini, già compagna di Ettore Gamberini,

aspetta da lui un figlio. La notizia è molto chiacchierata: un figlio che certamente

nascerà fuori dal matrimonio è malvisto, tanto più che il padre è un pericoloso

ricercato. Sicuramente è stato concepito durante la sua latitanza, quindi la donna è

rimasta in contatto col criminale.

8 Luglio 1944 Durante uno scontro con alcuni uomini della Stella Rossa, i fascisti catturano

Meredith Taylor, infermiera inglese in forza all’esercito invasore che stava con i

ribelli. La donna salva la vita di Italo Sarvegnini, gravemente ferito nello scontro.

Nell’azione prende parte anche Vittorio Moscatelli. Nonostante le proteste di Augusto

Malagoli il podestà Giulio Castaldi le concede di stare a Montelupo sotto un regime di

semi libertà: le è fatto divieto di lasciare il paese e ha l’obbligo di presentarsi

all’autorità quando richiesto.

15 luglio 1944 Leandro Bisi si presenta allo studio del dottor Trenti portando con se un soldato

inglese ferito trovato nel bosco: il capitano Paul Radcliffe. Il dottore e la sua

assistente Domenica Bianchi gli salvano la vita rimuovendo uno spuntone metallico che

gli aveva trapassato l’addome. Il soldato nemico, lanciatosi dall’aereo dopo essere

stato abbattuto, viene piantonato dai fascisti che aspettano la sua guarigione per

imprigionarlo.

22 Luglio 1944 Quando i Tedeschi scoprono che a Montelupo è trattenuto un militare nemico si recano

presso l’infermeria per arrestarlo ma Radcliffe si era fatto sostituire da un altro

ricoverato in fin di vita: Paolo Scaglione, marito di Milena Scaglione. Rupert von

Steinmetz e Adolf Blucher scambiano Paolo per il capitano inglese e lo portato via

mentre sua moglie, evidentemente complice nello scambio, e il capitano Radcliffe

fuggono da Montelupo per unirsi alla Stella Rossa.

3 Agosto 1944 Vincenzo Veronesi e Beatrice Malagoli, figlia di Augusto Malagoli e Daria Vassalli

annunciano il loro matrimonio. Fa discutere la scelta di celebrarlo in tempi brevi

senza attendere la fine della guerra o la ricostruzione della chiesa

8 agosto 1944 Siegfried Von Hoffmann, ordina a Waldomar Schwarz di farsi rivelare dal “Gamberini”

dove si trovino i suoi uomini. Shwarz, con Gunther Stoll, Helmut Wache e Kurt

Schneider. si reca invece a casa di Adele Veronesi, sorella di Vincenzo Veronesi e detta

Edera, fiducioso che suo marito Marco Gamberini possa fornire risposte. Nonostante

Marco non sia affatto imparentato con la famiglia di Ettore viene brutalmente

interrogato. Da quel che si dice pare che sia stato ucciso dai tedeschi e che la casa sia

poi stata data alle fiamme. Adele, sopravvissuta, si unisce alla Stella Rossa.

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12 Agosto 1944

Per sfuggire ai bombardamenti di Bologna e preoccupata per la sorte della sorella

Agnese, Natalia Viganò torna a Montelupo dopo parecchi anni di assenza. E’ ospitata

dalla sorella.

4 Settembre 1944 L’omicidio di Piero Piazza: Piero Piazza rinviene delle munizioni e dei volantini

destinati alla Stella Rossa e li consegna alle camicie nere. Paolo Gamberini e Giulio

Bortololotti, mossi da intenti vendicativi, si recano nottetempo a casa sua, entrandovi

di nascosto. Affrontano Piero nella sua cucina ma la situazione sfugge di mano ai

partigiani. Il Gamberini estrae una rivoltella e uccide l’uomo davanti a Ottavia,

moglie del Piazza. La loro figlia Clarina, che si era ritirata in camera per la notte,

viene destata dagli spari. Gamberini e Bortolotti fuggono nella notte ma il Gamberini

viene successivamente catturato durante la fuga e portato in via della Siepelunga a

Bologna, dove Augusto Malagoli intende interrogarlo per ottenere informazioni e

catturare suo fratello Ettore

7 settembre 1944 I tedeschi stanno spostando la linea del fronte e recuperano tutto il recuperabile per

portarlo verso nord in treno. Per guadagnare tempo nella rititrata necessitano però

di fermare l'avanzata anglo-americana fino a ottobre in modo tale che il maltempo e il

freddo li rallentino e gli impedisca di oltrepassare gli appennini. Per questa ragione

Montelupo diventa un luogo strategico di elevata importanza.

Durante il passaggio di una divisione di scorta a ufficiali della Wermacht, Ettore

cattura cinque ufficiali e propone uno scambio di prigionieri ottenendo il rilascio di

Paolo. Gli ufficiali liberati hanno visto il volto di alcuni partigiani alcuni dei quali

stati chiamato per nome. Danno quindi ordine di deportare i familiari di questi,

portando verso i campi di Trieste una ventina di persone di Montelupo e paesi vicini:

tra di essi il padre di Giovanni Arpinati.

9 settembre 1944 Il Sacrificio di Leone: Alcuni membri della Stella Rossa, tra cui Leonardo Bianchi, suo

fratello Gastone, Giulio Bortolotti, Carlo Berardi, Paolo Gamberini e Ettore Gamberini,

cadono in un’imboscata a Bologna. Mentre il gruppo di partigiani cerca di raggiungere

la campagna viene circondato da numerosi fascisti della Guardia Repubblicana e delle

Brigate Nere, tra i quali Augusto Malagoli e Benito Pradolini. I partigiani sono tenuti

in scacco da un mitragliatore montato su una camionetta. Non possono sporgersi dalle

colonne dei porticati dove sono rintanati senza attirare su di sé le raffiche dell’arma.

Mentre i fascisti stanno per concludere l’accerchiamento Leone si fa consegnare da

Cino e Birra le bombe a mano lasciandogliene un paio. Questi le lanciano vicino ad

alcune macerie sollevando un gran polverone creando così un diversivo per Leone che

corre verso la camionetta. I colpi lo falciano, cade rotolando sotto il vano posteriore

ma riesce a innescare una granata. Pochi istanti dopo salta in aria liberando la

strada. Grazie al suo sacrificio i partigiani sono salvi.

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19 settembre 1944 Deragliamento del treno: un convoglio nazista di passaggio in Val Grizzana

deraglia causando un’esplosione epocale a causa di cinque cisterne di

carburante che aveva a traino. Uomini, mezzi e armamenti finiscono carbonizzati

in una palla di fuoco, fiamme e acciaio. Qualcuno dice che siano stati i ragazzi

della Stella Rossa a causare l’incidente. Altri sostengono che si sia trattato

delle rotaie malmesse a causa di una bomba sganciata dagli americani.

Patroclo Gamberini (quello che griglia, non quello sulla griglia)