Macchine Stranamente Ribelli

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sabato 27 ottobre 2012 Macchine stranamente ribelli (1ª Parte) Like Like 50 people like this. Be the first of your friends. Credit: La luz, di Ana Inigo Olea Siamo macchine stranamente ribelli. In una serie di post che, come è mia ormai abitudine consolidata, riguarderanno questo assunto, che in qualche modo è ontologico esistenziale, affronterò il concetto di "macchina" associato all'attributo "ribelle" che, a mio parere, caratterizzano la nostra vita in quanto processo complesso che si muove in quello che potremmo chiamare l'iper-spazio esistenziale costituito da dimensioni fisiche (es. spaziali, biologiche, neuro-cognitive, ecc.) e meta- fisiche (psichiche, culturali, sociali, economiche, politiche, artistiche ecc.). Ma, in realtà, non siamo proprio ribelli sempre e comunque,

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Italian, on Deleuze/Guattari

Transcript of Macchine Stranamente Ribelli

sabato 27 ottobre 2012

Macchine stranamente ribelli (1 Parte)Like50 people like this. Be the first of your friends.

Credit: La luz, di Ana Inigo Olea

Siamo macchine stranamente ribelli.

In una serie di post che, come mia ormai abitudine consolidata, riguarderanno questo assunto, che in qualche modo ontologico esistenziale,affronter il concetto di "macchina" associato all'attributo "ribelle" che, a mio parere, caratterizzano la nostra vita in quanto processo complesso che si muove in quello che potremmo chiamare l'iper-spazio esistenziale costituito da dimensioni fisiche (es. spaziali, biologiche, neuro-cognitive, ecc.) e meta-fisiche (psichiche, culturali, sociali, economiche, politiche, artistiche ecc.).

Ma, in realt, non siamo proprio ribelli sempre e comunque, anzi siamo piuttosto"stranamente ribelli" in quanto, per motivi non sempre chiari e anzi direi per lo pi misteriosi, la nostra storia costellata da una lunga sequenza di assoggettamenti, asservimenti, sfruttamenti e schiavismi quando non di impensabili olocausti,genocidi e guerre mondiali.

Quando parliamo di "macchina" la nostra cultura tecnologica ed industriale ci fa subito immaginare un dispositivocostruito dall'essere umano, quindi una tchne (dal greco ), che funziona secondo un meccanismo deterministico, prevedibile, calcolabile e controllabile.Il concetto di macchina, dunque, in prima battuta associato a quello di meccanicae quindi di processo meccanico in cui un progetto o un programma elaborato dall'essere umano determina il funzionamento della macchina stessa.

Quest'anno, tra l'altro, ricorrono i cento anni della nascita di Alan Turing(Londra, 1912 - Wilmslow, Cheshire, 1954) che, come noto, ha elaborato il concetto della ormai "famosa"Macchina di Turing,che una macchina ideale o astrattache viene utilizzata nella teoria della computazionee nello studio della complessit algoritmicae che stata fondamentale per lo sviluppo dei computer e dell'informatica.

A tutt'oggi i computer quantistici allo studio si basano sulla logica digitale della macchina universale di Turing (anche se si parla sempre pi di computazione Super-Turing e di Iper-computazionecon riferimento, ad esempio, ai sistemi biologici complessi ed al cervello umano, dove si usa anche il termine dicomputazione analogica o naturale) e quindi il concetto di macchina, sia essa classica o quantistica, ancora dominato da quello di processo calcolabile matematicamente di tipo algoritmico digitale (zero-uno, si o no).

Credit:Vasko Takovski

Paragonarci ad una macchina, pertanto, se abbiamo come punto di riferimento la macchina definita da Turing - seppur in tutte le sue varianti (quantistica, deterministica, non deterministica ecc.), significherebbe assimilarci a degli esseri computabili digitalmente e quindi sostanzialmente significherebbe considerarci meccanici, privi di qualsiasi libert sostanziale e senza concrete possibilit di poter costruire e modificare il proprio processo esistenziale, che risulterebbe pre-determinato o comunque auto-producentesi senza alcuna reale volont da parte del soggetto (il processo di produzione della soggettivit sarebbe deterministico).

Indubbiamente, c' chi ritiene come i fisicalisti che l'universo sia una enorme macchina i cui processi seguono leggi fisiche meccaniche (classiche e quantistiche) che non consentono alcuna deroga o capacit di modifica, ma anche vero che lo sviluppo sempre pi fecondo della teoria della complessit ci ha dimostrato come i processi quantistici e quelli biologici siano irriducibili alla computazione digitale (non sono "zippabili" con un algoritmo) e che quindi l'emergenza radicale un evento imprevedibile e di rottura di una catena causale formalizzabile da un unico modello.

In tal senso, la teoria dell'apertura logica(in merito vedasi Licata 2008) una strada che apre nuovi spazi al concetto di complessit ed alla sua "misurabilit"in base a gradi/livelli gerarchici crescenti (l'essere umano, in tale modello, ha un livello di apertura logica elevato e maggiore rispetto ad un animale o una pianta o ad un computer digitale).

Come si vede, gi in ambito scientifico il concetto di macchina sta subendo una modifica attraverso i concetti di sistema complesso, di metastabilit, di auto-organizzazione ed emergenza, in modo tale che se vogliamo usare il termine macchina, con particolare riferimento (ma non solo) all'essere umano, dobbiamo concettualizzarlo diversamente da quello di "meccanismo meccanico".

Gi Deleuze e Guattari elaborarono provocatoriamente nell'Anti-Edipo(1972) e poi in Mille Piani(1980) (Guattari ne parler ancora in Caosmosi, 1992)un concetto di macchina che non era "meccanica" bens "macchinica" : una macchina (anzi, in verit, molteplici macchine), cio, che produce desideri, linguaggi, codici, immaginazione, sentimenti, affetti, percetti, pensieri e, in una parola, soggettivit, nell'ambito di uno o pi piani di immanenza o di consistenza.

Le macchine desideranti di Deleuze e Guattari sono in nuce delle macchine ribelli in quanto non sono meccaniche ma macchiniche, cio producono novit, sono creative, desiderano produrre ed affermarsi e non ri-produrre strutture invarianti e rigide, assiomi o narrazioni che siano.

Le macchine desideranti, cio, rifiutano di essere codificate una volta per tutte e di essere sottomesse ad una o pi leggi meccaniche, fossero anche delle presunte leggi della psiche o dell'inconscio (Deleuze e Guattari ironizzano sul "teatrino dell'inconscio" e sulla struttura edipica del "segretuccio familiare").

Del resto la figura del Ribelle antica e la troviamo ben rappresentata nella Bibbia: Luciferoo Satana, l'angelo che os ribellarsi a Dio e che per tale colpa fu precipitato dal Cielo.

Ne consegue che gi nell'immaginario religioso e popolare il Ribelle una figura "diabolica" che decide di trasgredire alle leggi costituite (quindi vuole affermarsi oltre la legge), fossero anche quelle divine (i comandamenti sono emblematici in tal senso), e perci decide di dividersi dalla massa e di seguire la propria strada singolare.

Essere ribelle, quindi, implica un desiderio di "mettere in dubbio" qualsiasi super-concetto,in definitivaqualsiasi Dio(il "Dio morto" di Nietzsche un atto di ribellione filosofica) e qualsiasi "comandamento" che non si senta come adeguato ai propri desideri pi veri che sono invece gli unici degni di essere approfonditi.

La stranezza del nostro essere macchine ribelli e desideranti nel senso appena delineato sta nel fatto oggettivo che la nostra storia ci mostra come progressivamente gli esseri umani siano stati anzich dei ribelli piuttosto dei gregari e degli assoggettati, quando non asserviti e schiavizzati (a meno di quelle che Deleuze chiama minoranze non numerabili di cui parleremo).

E' come se l'essere-ribelle fosse una forma di potente desiderio sottoposto per ad una sorta di soglia di attivazione,che se non superata lascia manifestare prevalentementel'essere-gregario e servile che, direi, caratterizza anche in massima parte la nostra societ contemporanea divisa in Stati-nazione in declino e dominata dalla macchina globalizzata e globalizzante del capitalismo neo-liberista.

Credit: Nine elements, di Mikhail Nekrasov

L'essere-ribelle diventa pertanto e per lo pi un evento contingente e legato ad unaSoglia-Limite che, se superata, in qualche modo fa emergere questa capacit ontologica delle macchine desideranti che, altrimenti, tendono ad essere catturate ed assorbite, fino all'asservimento pi brutale, da strutture di potere consolidate e da macchine astratte e seduttive come quelle del consumo e dell'accumulazione della ricchezza.

In questo piccolo viaggio, sar interessante soffermarsi sul concetto di macchina nelle sue varie declinazioni, in particolare quelle proposte da Deleuze e Guattari (macchine desideranti, astratte, da guerra, nomadi ecc.) e su quello di ribellione in relazione, in particolare, ai concetti di libert, di cooperazione, di competizione, di tradimento e di gregariet in modo da riflettere sulla nostra condizione esistenziale di macchine stranamente ribelli, come se la ribellione (e la gregariet) seguisse la dinamica/meccanismo di una sorta di "attrattore strano"- oggetto matematico-geometrico le cui dinamiche sono caotiche, non lineari,instabiliedi dimensione frattale -, che all'incremento di "segnali ambientali"fino ad una soglia critica finisce periodicamente per emergere e prevalere determinando eventi (transizioni di fase, biforcazioni) di rilevanza sia "micro" (individuale, di gruppo) che "macro" (movimenti, rivolte ecc.).mercoled 2 gennaio 2013

Macchine stranamente ribelli (2 Parte - L'Anti Edipo)Like35 people like this. Be the first of your friends.

Credit: Theinterpretation of mechanic of confusion,

di Oliver Perry

In questo post e nel successivo affronter la relazione fra gregariet e ribellione con riferimento particolare alla filosofia, che potremmo definire "filosofia del desiderio",di Gilles Deleuze e Felix Guattari,a partire dal loro Anti Edipo - Capitalismo e schizofrenia del 1972 per poi proseguire con Mille Piani (1980), ossia con due opere che ritengo due pietre miliari del pensiero postmoderno, che a distanza di oltre trent'anni continuano a conservare, grazie alla loro genialit dirompente, una straordinaria fecondit non solo per la filosofia contemporanea, ma anche e soprattutto per il pensiero politico, sociale ed economicononch uno stimolo per la stessa psicologia e le scienze cognitive.

Mi scuso sin da subito per la trattazione che sar necessariamente molto sintetica e che sfiorer appena, sperando di darne un flash intuitivo e comprensibile, la filosofia di Deleuze e Guattari di cui consiglio vivamente la lettura diretta ed integrale.

La grande innovazione dell'Anti Edipo quella di considerare come reale la produzione desiderante che avviene al livello inconscio attraverso le macchine desideranti e di attribuire, invece, il "double bind" (il duplice vicolo cieco di cui parlava Gregory Bateson con riferimento alla figura del padre, che ponendosi sia come "autorit" che come "amico" poteva ingenerare nel figlio possibili comportamenti schizofrenici dovuti a tale messaggio intrinsecamente contraddittorio, o alla madre che reagisce contraddittoriamente alla malattia del figlio) al simbolico ed all'immaginario, quindi alla componente rappresentazionale e strutturale di tipo sociale (essenzialmente linguistica e discorsiva) ed ai fantasmi di gruppo.

Ma, intanto, cosa intendevano Deleuze e Guattari quando parlavano di macchine desideranti?

Credit: Javier Echaluce

Le macchine desideranti sono produzioni molecolaridel desiderio dell'inconscio ed a sua volta l'inconscio si modifica e diviene attraverso l'azione delle macchine desideranti, che si "concatenano macchinicamente" esimultaneamente al livello delle singolarit (o delle soggettivit) ed al livello sociale (la macchina sociale) tanto che non c' differenza di natura fra i due concatenamenti macchinici desideranti, ma solo di regime di scala, laddove il primo regime delle macchine desideranti quello molecolare mentre il secondo di tipo molare-statistico e strutturale (qui, vedremo, l'essenza del nostro discorso).

Si nota, dunque, come il concetto di "macchina desiderante" nasca dalla apparente contraddizione di due termini, ossia quello di "macchina" che siamo abituati ad associare, come ho detto nel post precedente, a quello di "meccanica" (e quindi di determinismo, catena causale e prevedibilit) e quello di "desiderio", che invece sembrerebbe essere legato tradizionalmente ad una dimensione psicologica ed interiore, privata e familiare (il triangolo edipico, appunto, la struttura trascendente psicanalitica "io, mamma, pap"), quindi a sentimenti ed affetti che non sembrerebbero avere nulla a che fare con la "macchina".

In realt, le macchine desideranti non sono meccaniche, ma nell'accezione di Deleuze e Guattari sono"macchiniche", ossia sono una produzione del desiderio inconscio (e della sua energia libidinale) ed in quanto tali sono "slegate dalla struttura"(e dalle relative "leggi di funzionamento") tipica di ogni organismo, sia esso biologico che sociale.

Credit: Gerard Daran

Al livello desiderante, quindi, non si pongono problemi di senso, che riguarda solo il livello molare-statistico delle soggettivit (intese come "persone globali") e della macchina sociale, ma solo di uso (che uso si fa delle macchine desideranti e quando "legittimo" oppure no),che pu essere immanente ed inclusivo (la schizoanalisi dei nostri autori volta a decodificare e deterritorializzare) o trascendente ed esclusivo (la psicanalisi secondo i medesimi, che esprime una sorta di cura borghese per i mali borghesi, ma pi in generale il corpo del socius capitalista e dello stato ad esso funzionale).

Le macchine desideranti, per, per poter funzionare secondo Deleuze e Guattari "hanno bisogno" di una istanza originaria che il Corpo Senza Organi (CsO), ossia di quella istanza di anti-produzione (l'Improduttivo, il "motore immobile della vita", "il desiderio di morte", il "corpo liscio e senza stratificazioni") che si oppone a qualsiasi organizzazione intesa come "organismo organizzato" (sia biologico che socio-culturale) e non agli organi in quanto tali e che fu, per cos dire, "scoperto" da Antonin Artaud, sul qualeaderiscono ( "si attaccano") e si concatenano le macchine desideranti.

Il Corpo senza Organi un "corpo nudo" (mentre il corpo sociale, il socius, un "corpo vestito" nel senso che sulla sua superficie si registrano e si stratificano i codici ed i territori per poi decodificarsi e deterritorializzarsi quando si produce un nuovo socius), ci che resta quando si tolto tutto e su di esso si registra l'attivit delle"working machines della Vita" che sono le macchine desideranti che si muovono in quello spazio di intensit che i nostri autori chiamano della"inorganizzazione reale" del desiderio (e dei suoi elementi molecolari).

Credit: David Ho

Dunque, la realt ha come Soggetto il Desiderio e la sua attivit produttiva che si esplica in "antitesi" ed al tempo stesso grazie al Corpo senza Organi, sul quale si registrano le tre sintesi della produzione delle macchine desideranti, cio quella connettiva di produzione, quelladisgiuntivadi registrazione e quella congiuntivadi consumo.

Quello che noi chiamiamo soggetto, ma che pi propriamente una singolarit ed una soggettivit in continuo divenire, invece prodotto accanto, ossia come parte accanto ad altre parti (quindi molteplicit e differenza come "essenza del reale" e non l'identit o l'unit del Tutto), alle macchine desideranti ed ai loro concatenamenti molecolari e molari ed alle loro reciproche interazioni: la soggettivit emerge come soglia, limitee confine in continuo divenire fra il livello molecolare e quello molare, ossia una pura contingenza (un "soggetto senza viso e trans-posizionale").

Non c' altro che desiderio secondo DG (abbrevier cos i nostri autori) nella produzione desiderante ed in quella sociale e le due produzioni sono della stessa natura, ma ripetiamo, di regime diverso e tale desiderio realee produce realt e non originato da una "mancanza" sublimata dalla creazione di fantasmi o di simboli (come invece tende ad essere interpretato nella psicanalisi), laddove la mancanza piuttosto creata dalla struttura stessa (quindi il triangolo edipico, la Legge, la castrazione) e dal significante che tende ad "ingabbiare" il desiderio e la sua energia libidinale ( la societ, il "mondo esterno" ad influire in maniera fondamentale sull'inconscio e viceversa).

Parlavamo di tre sintesi dell'inconscio (la sintesi dunque una attivit prioritariamente inconscia e solo successivamente preconscia e poi conscia): esse sono A. lesintesi connettiveche sono una produzione di produzione ("e... e poi ...") e sono caratterizzate dalla energia dellaLibido(energia di produzione desiderante); B.lesintesi disgiuntive("sia...sia", disgiunzioni inclusive che si registrano sul CsO) caratterizzate dall'energia delNumen(energia di registrazione);C. lesintesi congiuntive di consumo caratterizzate dall'energia della Voluptas(energia di congiunzione e consumo), doveil corpo senza organi "come un uovo, attraversato da assi, localizzato da campi, misurato da gradienti, marcato da soglie" e dove si muove un soggetto nomadecon le sue emozioni intensive, i suoi affetti alla volta di un viaggio iniziatico(cit.)(il divenire schizo, il divenire molteplicit).

Nelle sintesi congiuntive si produce la soggettivit accanto alle macchine desideranti, "si producono stratificazioni sul corpo senza organi (corpo liscio, uovo), si distribuiscono le razze, le culture e i loro dei, cio zone di intensit, campi di potenziali al cui interno si verificano fenomeni di individualizzazione e sessualizzazione" (cit.).

Credit: The reader, di Dariusz Klimczak

Capiamo, pertanto, come per DG la processualit macchinica che produce la realt sia di tipo innanzittutto inconscio (in questo Lakoff ed il suo inconscio cognitivo e politico, di cui ho parlato quie nei due post successivi, sembra richiamarsi, anche se in maniera molto diversa in quanto la sua teoria si fonda sulla metafora neurale ed quindi "linguistica", a tale focalizzazione sulla importanza della produzione desiderante inconscia) e come sia il desiderio ad attraversare e permeare i concatenamenti molecolari e molari al cui confine-soglia variabile si producono le singolarit, anch'esse simultaneamente molecolari e molari.

A questo punto, in prima approssimazione, possiamo affermare che l'essere-ribelle e l'essere-gregario sono piuttosto un divenire-ribelle ed un divenire-gregario(divenire, differenza, molteplicit, attivit dinamica) legati in primis alla produzione delle macchine desideranti ed alla produzione sociale (entrambe inconscie e solo successivamente preconscie e dotate di interessi qualificabili come "razionali" e "di classe"), in cui la ribellione inerisce la produzione molecolare e "schizofrenica" mentre la gregariet inerisce la produzione sociale e, quindi, di tipo molare-statistico ( interessante notare come il sistema organizzato ed auto-organizzato implichi in qualche modo la gregariet) e legata alle strutture ed alle organizzazioni.

Attrattore di Lorenz

In tale dinamica ho pensato di rappresentare il Corpo senza Organi (che comunque non un concetto, ma come dicono DG un insieme di pratiche e di sperimentazioni) come "attrattore strano"(il triangolo edipico cambia forma e la struttura originaria diventa caotica e frattale) della dinamica oscillante dell'inconscio, in cui ogni investimento sociale di desiderio delirante ed in cui il delirio oscilla (flussi molecolari e molari) fra due poli: quello segregativo (binario-biunivoco, esclusivo, paranoico, razzista, fascista, reazionario, autoritario-dispotico e quindi legato alla gregariet) e quello schizo - nomadico (polivoco, rivoluzionario, inclusivo, molteplice, schizofrenico, produttore di linee di fuga, di sentieri di esodo, quindi legato alla ribellione).

Nel prossimo post vedremo come questo processo macchinico, caotico e frattale possa spingere il desiderio a desiderare la sua repressione.sabato 26 gennaio 2013

Macchine stranamente ribelli (3 Parte)LikeBe the first of your friends to like this.

Credit: Face facts - Shilah Sayer

La gregariet e la ribellione, alla luce di quanto dettoprecedentemente, sono dei concatenamenti macchinicirisultanti dal complesso intreccio della produzione desiderante con la produzione sociale, ossia dell'attivit delle macchine desideranti al livellomolecolareed a quello degli aggregati molari e statistici, che si esplica in funzione antitetica ed al tempo stesso grazie a quell' "attrattore strano"(e limite per accumulazione) che il Corpo senza Organi (che successivamente sar anche associato, anche se non identificato, al piano di consistenza ed alle macchine astratte, di cui parleremo).Il CsO, pertanto, funge da attrattore sia al livello dellaproduzione desideranteche a quello dellaproduzione sociale, laddove il capitale edil socius, sono corpi senza organi particolari e relativi,stratificati da decodificazioni, deterritorializzazioni e successive surcodificazioni e riterritorializzazioni(e cos via...).Questi due corpi senza organi striati (capitale e socius) agiscono come "quasi-cause" (a priori) della produzione sociale e politico-economica sulla cuisuperficie d'iscrizionele registrazioni della produzione desiderante (sia molecolare che molare) movimentano le tre sintesi che abbiamo visto, ossia le sintesi connettive di produzione (e....e), lesintesi disgiuntive di registrazionedi tipo schizofrenico (sia sia) e, infine, lesintesi di congiunzione in cui emergono le soggettivit, i gruppi soggetto ed i gruppi assoggettati. Occorre precisare che tale attivit inconscia, reale edi tipo macchinico (quindi senza struttura,inorganizzata, ma concatenata)riguarda contemporaneamente e simultaneamente sia le singole soggettivit che i gruppi sociali (gruppi-soggetto e gruppi-assoggettati) e, in generale, le moltitudini, in modo tale che quella che noi chiamiamo "persona" sia in realt al tempo stesso molecolare e molare cos come la societ al tempo stesso attraversata da flussi molecolari ed organizzazioni molari.

Credit: Still alive - Juan Medina

L'inconscio desiderante produce investimenti libidinali sociali che oscillano, come gi si detto, fra due poli, quello paranoico-segregativo (binario-biunivoco, esclusivo, paranoico, razzista, fascista, reazionario, autoritario-dispotico e quindi legato alla gregariet) e quello schizo - nomadico (polivoco, rivoluzionario, inclusivo, molteplice, schizofrenico, produttore di linee di fuga, di sentieri di esodo, quindi legato alla ribellione).Tali investimenti di libido inconscia sono differenti da quelli di tipo pre-conscio e conscio, dove emergono razionalmente gli interessi di classe e politici, ed in questo campo di immanenza si gioca il delirio socio-politico che diagrammatizza da un lato investimenti inconsci reazionari e dall'altro programmi consci rivoluzionari e ribelli o, viceversa, investimenti inconsci rivoluzionari e programmi consci reazionari e fascisti.Si spiega, pertanto, con questa dinamica macchinico-delirante l'apparente contraddizione, che gi Spinoza cercava di spiegare con il suo Trattato politicoe la sua "immanenza", dovuta al fatto che le masse si battano per la propria schiavit anzich ribellarsi ai propri tiranni, siano essi persone fisiche o, pi in generale, macchine astratte assiomatiche come quelle prodotte dal capitalismo neo-liberista (es. "macchina Reagan" negli anni ottanta del secolo scorso) o dalla democrazia rappresentativa (es. "macchina Bush", "macchina Berlusconi", ecc.).La ribellione, in tale scenario, si manifesta al livello dei flussi molecolari mentre la gregariet emerge al livello molare ed organizzativo, entrambi innanzittutto inconsci e poi solo in sub-ordine consci: questo intreccio intrinsecamente schizofrenico, caotico e frattale, alla base di quella che ci sembra la perenne mancanza di memoria della Storia e la ripetizione dei suoi orrori, delle sue violenze e dei suoi sfruttamenti, che vengono paradossalmente riprodotti anche solo ad un livello di "simulacra" (immaginiamo, ad esempio, il paradosso irrazionale dell'esistenza di giovani "neo-nazisti"), ma che in realt l'espressione del delirio bipolare inconscio e delle sue oscillazioni caotiche che trovano sfogo al livello sociale a prescindere da precedenti storici (la storia " delirata" a livello inconscio).

Credit: Jeffrey Richter The Connection

Come dicono i nostri autori:"L'investimento libidinale non riguarda il regime delle sintesi sociali, ma il grado di sviluppo delle forze o energie da cui queste sintesi dipendono. Non riguarda i prelievi, stacchi o resti operati da queste sintesi, ma la natura dei flussi e dei codici che le condizionano.Non riguarda gli scopi e i mezzi sociali, ma il corpo pieno come socius, la forma di sovranit o la forma di potenza in s stessa, che sprovvista di senso e di scopo, poich sensi e scopi ne derivano e non il contrario.Gli interessi ci predispongono magari a questo o a quell'investimento libidinale, ma non si confondono con esso. Ancor pi, l'investimento libidinale inconscio ad indurci a cercare il nostro interesse da una parte piuttosto che dall'altra, a drizzare i nostri scopi su tale strada, persuasi come siamo che proprio l stanno le nostre possibilit di successo, dal momento che l'amore ci spinge."I "tagli rivoluzionari" di classe avvengono al livello conscio e pre-conscio, ma il livello inconscio totalmente avulso da simili differenze (classe, interesse ecc.) ed "agitato" da energie libidinali di natura completamente diversa dove il principio di non contraddizione non ha alcun valore e tanto meno il senso o lo scopo.Accade quindi cheuna forma di potenza si associ ad una di violenza per la loro identica assurdit e la violenza si possa esercitare in virt di scopi e sensi condivisi dagli stessi elementi asserviti ed assoggettati: "lo Stato , il Capitale si auto-giustificano in tal modo: flussi che scorrono sul corpo poroso del socius dove il desiderio desidera la propria repressione - 'essere il poliziotto di s stessi e degli altri ecco quello che fa arrapare; e non si tratta di ideologia, ma di economia (libidinale)' "(cit.).

Credit : eve#2 - Markus Keck

In estrema sintesi, l'investimento libidinale del campo sociale porta a cercare gli scopi nella macchina repressiva e quindi accade spesso che un investimento preconscio rivoluzionario conservi una libido inconscia reazionaria ancorata al vecchio corpo, ai suoi codici ed ai suoi flussi ( cos che la macchina capitalistica resuscita l' Urstaat dispotico, la macchina imperiale ed autoritaria).Come si accennava sopra, importante la distinzione fra gruppo assoggettato (un gruppo rivoluzionario pu nascere gi come gruppo assoggettato) in cui il desiderio subordinato al socius come supporto fisso e gruppo soggetto in cui, invece, la produzione desiderante prevale sul socius e sul suo corpo liscio senza organi nel senso sopra specificato; occorre, per, osservare che nella realt c' una oscillazione fra i due tipi di gruppo, come c' sempre oscillazione fra i due poli del delirio.C' uno stretto legame fra economia politica ed economia libidinale (la libido ha valenza politica e la politica valenza libidinale) ed questo legame che andrebbe indagato sempre meglio e pi a fondo.La coscienza svolge una funzione repressiva sull'inconscio e sulle sue linee di fuga, che quando emergono - ed emergono costantemente - lo fanno in maniera delirante e schizofrenica nonch non di rado antitetica agli interessi consci (il desiderio che desidera la sua repressione).Le macchine desideranti, pertanto, con il loro uso e la pi totale mancanza di senso e di scopo, si concatenano sul CsO senza struttura e significante ma solo, come vedremo, con un diagramma dimateria e funzione, che si esplica conforma, sostanza, espressione e contenuto in termini pragmatici e, quindi, non soltanto linguistici.

Credit: Istvn Sndorfi Le pardon

Secondo i nostri ci sono tre grandi piani di strutturazione: a. Edipo (in generale, la legge, il significante, la castrazione) come riterritorializzazione immaginaria dell'uomo privato; b. la riterritorializzazione che prodotta nelle condizioni strutturali del capitalismo; c. il capitalismo che riproduce/risuscita l'arcaismo del simbolo imperiale e del despota scomparso.Ne consegue che la strutturazione avviene sul piano immaginario e simbolico in antitesi alla inorganizzazione reale del desiderio, che si produce, registra e congiunge sulpiano di (non) consistenza, che positivo, molecolare e che non manca di nulla; il piano come essere oggetto naturale e sensibile dove il reale l' essere oggettivo del desiderio: il piano dell'inconscio orfano(da sempre senza-Padre) che non conosce leggi, strutture, insiemi.Esso macchinico, produttivo, non figurativo, ma astratto (la figura schiza il suo figurale) ed caratterizzato dal "sesso non umano" inteso come la sessualit a priori che ha nella riproduzione lo strumento che l'inconscio usa per auto-prodursi (l'inconscio come soggetto, il corpo organizzato come oggetto della riproduzione; una sorta di rovesciamento della biologia...).Questa economia libidinale inconscia ha trovato nel capitalismo neo-liberista una forma di schizofrenia relativa che le consente una continua illusione di fuga (fantasmi collettivi),che in realt non altro che una paranoica "fuga dalla fuga", una gabbia ed una assiomatica fatta di blocchi e di interruzioni di flussi desideranti reali, che producono le "entit schizofreniche" e psicotiche da ospedalizzare e curare, magari sin dalla giovane et (pensiamo, ad esempio, ai casi di stragi perpetuate da giovani folli ed armati negli Usa).Nel prossimo post cominceremo a vedere come quell'attrattore che il CsO sia, secondo DG,"animato" da macchine astratte che si effettuano in concatenamenti macchinici di enunciazione (forme e sostanze di espressione) e di corpi (forme e sostanze di contenuti) e, quindi, come il reale (il piano del desiderio) sia al tempo stesso caratterizzato da un elevato, se non assoluto, grado di astrazione (assoluto quando si arriva al CsO), mentre il livello sociale, culturale e politico sia solo relativamente astratto, in maniera cio insufficiente a cogliere la realt stessa nella sua dimensione desiderante e quindi si caratterizzi per la citata e paranoica "fuga dalla fuga" che si esplica in forme di rigida segmentarizzazione sociale e culturale.sabato 23 febbraio 2013

Macchine stranamente ribelli (4 Parte - Mille Piani)LikeBe the first of your friends to like this.

Credit: Tommy Ingberg Get in Line

Se L'Anti Edipo animato dalle "macchine desideranti", la seconda parte della riflessione di Deleuze e Guattari su capitalismo e schizofrenia, ossia Mille Piani, invece pervasa dalla incessante azione produttiva delle"macchine astratte". Il concetto di macchina astratta non semplice da comprendere (le stesse macchine desideranti sono macchine astratte) in quanto contiene in s una duplice natura: quella di essere al tempo stesso reale ed astratta (un p come un quadro astratto e le sue mille possibilit di espressione e contenuto).

La macchina astratta reale in quanto produce i concatenamenti macchinici di cui abbiamo parlato (e di cui la ribellione e la gregariet sono una componente importante), che possono essere sia concatenamenti di enunciati che concatenamenti di corpi (nel senso stoico di qualsiasi materia formata), ma al tempo stesso astratta in quanto una macchina (in realt ci sono molteplici macchine astratte e lo vedremo) di tipo diagrammatico edanalogico-inferenziale, che agisce concatenandomateria e funzione comeun a priori - condizione di possibilitche interviene su espressione e contenuto quando sono ancora indistinti e, per cos dire, contemporaneamente sia segno che particella (un "segno-particella" o "particola"), innescando il processo macchinico della loro suddivisione e di contestuale e continuo interscambio di flussi di quanta di deterritorializzazione relativa.

L'elaborazione del concetto di macchina astratta, da parte di DG, prende le mosse dalla semiotica di Hjelmslev in cui c' una griglia linguistica i cui elementi sono MATERIA (come "continuum"), ESPRESSIONE e CONTENUTO, FORMA e SOSTANZA, per poi distaccarsene in quantol'origine di tale griglia non , a loro avviso, linguistica (Deleuze e Guattari sono "post-strutturalisti"), ma socio-politica, e quindi essa inerisce ad una pragmatica che i nostri assimilano alla schizoanalisi.

Credit: Emanuela Harris Sintamarian - Every Object is Modify by Onlooker

Dunque, riassumendo, possiamo dire che la macchina astratta una macchina empirico-trascendentale, nel senso che reale(ma non concreta) ed un "a priori", cio una condizione di possibilit (non un' invariante, ma sempre invece empiricamente e storicamente determinata, cio singolare) per i concatenamenti macchinici che essa produce e che la effettuano (senza macchina astratta non si producono concatenamenti).

Il suo status di astrazione (che pu essere assoluto o relativo) implica che non una struttura, ma piuttosto un diagramma di materia e di funzione (quindi uno "schema analogico astratto" non formato e di tipo inferenziale), che concatena espressioni e contenuti (potremmo parlare di una sorta dimacchina analogica ad apertura logica,facendo riferimento al concetto elaborato della scienza della complessit) a partire da quando sono ancora segno-particella (indistinti).

Quando l'astrazione assoluta, essa produce il Piano di Consistenza (macchine astratte di consistenza che producono il CsO e quindi un nuovo piano di immanenza), ma non solo: ci sono anche altri tipi di macchina astratta, cio le macchine astratte di stratificazione(significanza, soggettivazione, interpretazione, organizzazione) e le macchine astratte surcodificanti o assiomatiche (es. il Capitalismo, lo Stato, il Partito) in cui l'astrazione relativa.

Credit: Benoit Curti

Il diagramma, lo ripetiamo, agisce sulla materia e usa la funzione (la materia come continuum e massa amorfa, la funzione come macchina iconico-analogica inferenziale), come ad es. una formula algebrica o una topologia geometrica da cui si deducono altre propriet algebriche e geometriche, anche se qui l'astrazione gi "stratificata"; il diagramma agisce su espressione e contenuto contemporaneamente e prima che si dividano.

Un esempio la carta topografica, dove la materia non formata fisicamente e la funzione non formata semioticamente (non si pu parlare, al livello diagrammatico, n di sostanza n di forma di espressione e di contenuto, ma solo di tratti o di punte di contenuto e di espressione che si commutano, confondono e coinvolgono a vicenda: il segno e la particella sono segni-particelle - particole in uno stato di deterritorializzazione assoluta).

Dalla macchina astratta dipende la natura dei concatenamenti, che si esplica su un doppio asse: quello orizzontale con un doppio segmento di contenuto e di espressione in cui al segmento di contenuto associato il concatenamento macchinico di corpi, azioni e passioni (trama e mescolanza dei corpi), mentre al segmento di espressione associato il concatenamento collettivo di enunciazione (trasformazioni incorporee, atti linguistici); quello verticale ha un segmento di territorializzazione (lati territoriali) e un segmento di punte di deterritorializzazione.

Il concatenamento , dunque, tetravalente e la sua macchinicit dipende dalla macchina astratta, sempre singolare ed immanente.

E' importante notare cheespressione e contenuto sono funzionalmente indipendenti, ma si presuppongono reciprocamente (relazione di isomorfismo).

L'espressione non rappresenta il contenuto, ma agisce su di esso, interviene, in modo tale che i segni lavorano le cose ed al tempo stesso le cose si estendono e si dispiegano attraverso i segni.

Credit: Christophe Kiciak - Exodus

Le forme di contenuto e le forme di espressione sono inseparabili da un movimento di deterritorializzazione che le trascina e la loro presupposizione reciproca (isomorfismo) pu essere vista come una comunicazione che avviene per coniugazione dei loro quanta di deterritorializzazione relativa in cui il contenuto agisce sull'espressione e viceversa (una sorta di interazione che si esplica come in un campo quantistico in cui espressione e contenuto si modificano continuamente a vicenda restando sempre entangled, ma generando continue differenze).

In questa griglia di analisi, la materia il corpo liscio del corpo senza organi, l'espressione l'insieme delle strutture funzionali, il contenuto l'insieme delle materie formate e sia l'espressione che il contenuto sono composte da sostanza e forma e DG ribadiscono pi volte che la distinzione fra espressione e contenuto reale, mentre quella fra sostanza e forma mentale o modale.

La macchina astratta, intesa come macchina di stratificazione e di surcodificazione, da' luogo ad una sorta di geologiamorale caratterizzata da una doppia articolazione degli strati in cui la prima articolazione vede un prelievo di flussi particellari molecolari o quasi-molecolari metastabili (sostanze) alle quali impone un ordine statistico (forme) di collegamenti e successioni (la stratificazione) e una seconda articolazione in cui si produce una sistemazione di strutture stabili, compatte e funzionali (forme) in composti molari dove queste strutture (sostanze) si attualizzano (il corrugamento).

Ne consegue che oltre ai seguentiquattro tipi di semiotica(in questa sede si esula da un loro dettaglio, ma si rinvia ad una intuizione del lettore o, auspicabilmente, ad un approfondimento sul testo originale):

A. significante (dispotico-paranoica, macchine imperiali, statuali, dispotico-barbariche, capitalistiche); B. pre-significante (trib selvagge, rituale, macchine territoriali); C. contro-significante (macchine nomadi, macchine da guerra, il Numero, il Segreto); D. post-significante (soggettivazione, passionale-autoritaria, macchine di individuazione ed assoggettamento, ma anche di fuga e di tradimento),

per Deleuze e Guattari ci sono anche quattro componenti della pragmatica-schizoanalisi, ossia quelle:

A. generativa; B. trasformazionale; C. diagrammatica; D. macchinica.

Le semiotiche sono sempre miste(cio simultaneamente pre-significanti, significanti, contro-significanti e post-significanti) e la pragmatica quella che "consisterebbe in questo: fare il calco delle semiotiche miste nella componente generativa; fare la carta trasformazionale dei regimi, con le loro possibilit di traduzione e di creazione, di gemmazione sui calchi; fare il diagramma delle macchine astratte chiamate in causa a qualsiasi titolo, come potenzialit o come effettive apparizioni; fare il programma dei concatenamenti che distribuiscono l'insieme e permettono al movimento di circolare, con le sue alternative, i suoi salti e le sue mutazioni" (cit.).

Ci rendiamo dunque conto di come la ribellione e la gregariet siano parte di un complesso processo macchinico in cui operano una molteplicit di macchine astratte (di consistenza, assiomatiche e di surcodificazione, di stratificazione, di deterritorializzazione) ed in cui c' un'interazione contemporanea fra regimi di segni e pragmatica, che trovano una loro origine innanzittutto nella dimensione socio-politica, e che non sono mai scindibili nettamente.

Credit: Linnea Strid Look at me, Im talking to you

Un esempio, che pu chiarire in parte il concetto di macchina astratta, la macchina astratta Grillo-Movimento 5 Stelle nell'attuale panorama politico italiano di cui possiamo individuare le seguenti componenti:

1. una macchina singolare ed immanente, nel senso che emersa nel contesto storico e socio-politico tipicamente italiano;

2. una macchina di deterritorializzazione assoluta, ma ancora di un tipo di deterritorializzazione negativo e stratico (si oppone allo "status quo", alla "casta", alla macchina Berlusconi, alla macchina Bersani, nega, ma non ha ancora elementi positivi e produttivi), "che si manifesta nella soggettivazione (ratio et passio) (cit.)";

3. si esprime attraverso una semiotica mista, cio sia pre-significante (elemento "tribale", rituale), significante (una macchina dispotico-barbarica-paranoica con un capo carismatico), contro-significante (una macchina da guerra che si oppone in quanto tale allo Stato, al Capitale, al Partito, una macchina nomade al tempo stesso delocalizzata sul Web ed itinerante sul territorio) e post-significante (una macchina passionale-autoritaria che produce soggettivit, ma anche assoggettamento, linee di fuga radicali e tradimenti);

4. si da' con una pragmatica che miscela le 4 semiotiche sopraccitate, che tende a trasformare per crearne di nuove (ad es. la democrazia diretta on line) e, nel fare questo, aziona una molteplicit di macchine astratte (da guerra, nomadi, di deterritorializzazione ecc.) che "connettono materie semioticamente non formate con materie fisicamente non formate" (infatti quale il programma della Macchina Grillo? Esso piuttosto un diagramma, cio ancora un "segno-particella" che attende di dividersi in espressioni e contenuti formati), che per genera concatenamenti macchinici reali sia sul Web che sul territorio fisico (l'inorganizzazione desiderante comunque prevalente sulla struttura organizzativa);

5. una macchina rizomatica, che si avvale della Rete come suo "strumento naturale" di risonanza e di riproduzione;

6. una macchina desiderante che fa sgorgare i flussi molecolari repressi dalle organizzazioni molari (Stato, Mercato, Partito), che aggrega gli interessi pre-consci e consci di quel nuovo soggetto biopolitico che Negri ed Hardt chiamano moltitudine, ma di cui non bisogna dimenticare le ambiguit tipiche del livello inconscio di cui , in definitiva, massima espressione ed in cui c', come abbiamo detto, una oscillazione continua fra il polo schizo-nomadico(orientato dalla ribellione) e quello paranoico-segregativo (orientato dalla gregariet).

La macchina Grillo-M5S, che una macchina di deterritorializzazione assoluta (ma negativa), pu innescare un processo di riterritorializzazione attorno a s stessa di cui oggi possiamo solo immaginare ipotetici concatenamenti futuri, che per dipenderanno in buona parte dal risultato elettorale imminente.

Credit: Raphael Guarino

Quello che ancora manca, invece, nello scenario socio-politico italiano la produzione di una macchina astratta di consistenza, cio una macchina produttiva di un nuovo piano di immanenza (e di un nuovo Corpo senza Organi) sul quale fare ripiegare nuovi codici e territorialit (come potrebbe essere, ad esempio, l'ipotesi del comune e della moltitudine biopolitica di Negri-Hardt).

Non ci dato ad oggi sapere se questa macchina sia in una fase embrionale di costruzione e quali saranno le sue caratteristiche quando emerger (perch, a mio parere, emerger).

Resta il fatto che, come suggeriscono a pi riprese Deleuze e Guattari, bisogna fare sempre attenzione alle linee di fuga di deterritorializzazione assoluta in quanto si ha pur sempre bisogno di forme organizzative e di cooperazione e le linee di fuga sono, lo ribadiamo, sempre bipolari: ossia contengono sia il desiderio di vita che il desideriodi morte e distruzione, che pu diventare fine a s stesso.

Dopo l'esito elettorale, su cui non mi pronuncio e che non mi stupirei che possa riservare sorprese inattese, continueremo il nostro viaggio attorno alle "macchine astratte" e cominceremo, in seguito, a parlare di comune e moltitudine attraversando la filosofia politica di Negri e Hardt.

Buon voto a tutti.