I protagonisti della rete: esperienze a confronto · Venezia 8 ottobre 2015 Dr Claudio Penco Medico...

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I protagonisti della rete: esperienze a confronto Venezia 8 ottobre 2015 Dr Claudio Penco Medico Generale Vittorio Veneto ULSS7

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I protagonisti della rete:esperienze a confronto

Venezia 8 ottobre 2015

Dr Claudio PencoMedico Generale

Vittorio Veneto ULSS7

Cure palliative: statistica ULSS7 anno 2014

N° pazienti assistiti dalla rete di cure palliative compreso i vivi al 31/12/2014

Solo NCP NCP + HospiceSolo

Hospicetotale

attivi dal

2013

nuovi

2014Tumori

Altre

patologie

456 104 63 623 128 495545

(87%)78 (13%)

Fonte di segnalazione Provenienza

MMG Oncologia U.O. Ospedale Fisiatra Altro domicilio Ospedale hospice Centro Servizi

47% 25% 22% 3% 3% 80% 18% 1% 1%

Totale casi: 623: media per MMG: 4 x anno

Segnalazione nuovi casi: 47% da parte del MMG

Cure palliative: statistica ULSS7 anno 2014

Caratteristiche degli assistiti

Sesso Età Indice Karnofsky

Maschi Femmine Media Mediana < 65 66-75 > 75 < 50 > 50

54% 46% 73,6 76 25% 24% 52% 84% 16%

Cure simultaneePaz. Oncologici Paz. In cure simultanee Motivo cure simultanee

N° N° % Sintomi Dolore Nutrizione

545 157 29% 81 41 35

Distribuzione degli accessi degli operatori a favore dei pazienti deceduti

Medico dedicato Medico di MG InfermiereTotale

accessi

n° accessimedia/

assistiton° accessi

media/

assistito

accessi

media/

assistito

2772 8,4 3157 9,5 11138 33,6 17067

Performance status <50% in 84% casi

Cure simultanee 29% casi

Accessi MMG: 9,5 per caso

Progetto Arianna: finalità

Software dedicato Genomedics

Punti salienti:• Valutazione aspettativa di vita (<12 mesi)• Valutazione precoce di bisogni e risorse (UVMD)• Cure continue MMG+NCP+oncologia se tumore• Cure MMG+NCP se patologia cronica

http://www.agenas-buonepratiche-cp.it/survey/teseoArianna.faces

Progetto Arianna: Protocollo

Domanda sorprendente: mi meraviglierei se questo paziente morisse entro 12 mesi?

SI NO

ITERNORMALE

UCP+MMG

PAI

CURE ANTICIPATE

Piano di cure: determinanti

I determinanti del PAI: valutazione bisogni e risorse

FragilitàPerformance

StatusAspettativa

di vita

Risorseinformali

Risorseformali

paziente

PAI

NCPHospice

Oncologia

FamigliaAmici

Tipologia assistenziale: casi clinici

1. Cure palliative con gestione domiciliare

2. Cure continuative con gestione in rete

3. Cure palliative con gestione in rete

Caso clinico1: Mario

Mario di anni 85 vive con la moglie e ha due figli.

Lamenta da tempo dolori ossei diffusi, astenia, vertigine. Riscontro di K prostatico metastatico.

Viene attivata assistenza domiciliare integrata con accessi del NCD e MMG. Terapia medica antalgica. Nessuna terapia oncologica.

Permane a domicilio sino all’exitus, assistito dai familiari, dal NCP e dal MMG.

Caso clinico Mario: bisogni assistenziali

DOLOREASTENIAFEBBRE

DOMICILIO

FAMIGLIA

MMGNCP

ADI-CP oncologia

Caso Clinico Mario (K prostata)

Inizio ADI-CP 01/03/15

Fine ADI-CP 13/07/15

Accessi MMG settimanali

Accessi CA 1

Ricoveri 0

Accessi inferm. bisettimanali

Decesso Domicilio

VALUTAZIONE PROGETTO ARIANNA

Caso clinico2: Rita

Rita anni 82, vedova, non ha avuto figli; vive da sola. Ha soltanto una cugina come supporto.

Nel 2014 riscontro occasionale di neoplasia pancreatica silente durante TC per controllo protesi valvolare insufficiente.

Asintomatica. Permanenza a domicilio e controlli dl MMG. Informata diagnosi e aspettativa di vita.

14 gennaio 2015 segnalazione al NCP da parte del MMG: UVMD assieme a parenti caregiver.

Si decide permanenza a casa. Nessuna terapia oncologica.

10 marzo 2015 ricovero chirurgico per ittero. Posizionato stent biliare.

25 marzo 2015 ricovero medico per pleuropolmonite. Ingresso in Hospice. Miglioramento clinico.

28 aprile dimissione dall’Hospice e affidamento a MMG+NCP. Permanenza a casa dei parenti.

Rientro in Hospice per aggravamento ittero e dispepsia e per richiesta del caregiver.

Decesso in Hospice.

Caso clinico Rita: bisogni assistenziali

K pancreasasintomatico

ITTERORICOVERO

STENTPOLMONITE

RICOVEROMEDICINA

HOSPICECASA

PARENTI

ADI_CP

ITTEROANORESSIA

MMG

HOSPICE

Caso clinico Rita (K pancreas)

Inizio ADI-CP 14/01/15

Termine ADI_CP 18/06/15

Accessi MMG mensile

Accessi CA 0

Accessi Inferm. settimanali

Ricoveri Osped. 2

Ricoveri Hospice 2

Decesso Hospice

VALUTAZIONE PROGETTO ARIANNA

Caso clinico 3: Bruna (linfoma)

Bruna, di anni 75, vive con il marito, ha due figli maschi sposati, che vivono in città.

A causa di epigastralgie e dispepsia ingravescente esegue EGDS e successiva TAC addome, che rivelano un linfoma n-H diffuso.

Dopo consulenza oncologica inizia ciclo di chemioterapia.

A causa dell’estrema debolezza, del dolore addominale, del persistere di anoressia e nausea, viene attivata assistenza domiciliare integrata (MMG e NCP) per nutrizione parenterale e terapia antalgica. La terapia viene gestita dal NCP e dai familiari.

Dopo un breve periodo di miglioramento accusa aggravarsi del dolore addominale e viene ricoverata in Ospedale di domenica. Riscontro di occlusione intestinale.

Visto il rapido aggravamento delle condizioni viene trasferita in Hospice, dove decede a breve.

Caso clinico Bruna: bisogni assistenziali

LINFOMAANORESSIA

DOLORE

Ricoverostent

Ricoverostent

ONCOLOGIAChemioterapia

DOMICILIO

ANORESSIADOLORE

HOSPICE

MMGNCP

PARENTI

NCPNUTRIZIONEOCCLUSIONE

RICOVERO

MMGNCP

Caso clinico Bruna (linfoma)

Inizio ADI_CP 03/03/15

Termine ADI_CP 27/06/15

Visite MMG quindicinale

Visite Infermieri bisettimanali

Ricoveri Osped. 3

Ricoveri Hospice 1

Decesso Hospice

VALUTAZIONE PROGETTO ARIANNA

Decessi arruolati progetto Arianna

Decessi pazienti arruolati progetto Teseo-Arianna

Oncologici: 6 Patologie croniche: 4

Dom:1 Hospice: 4 Osp: 1 Dom: 2 Osp: 2

Conclusioni

Punti nodali:

• Corretta valutazione dei bisogni e delle risorse necessarie

• Attenzione alle aspettative del malato e della famiglia

• Piano di assistenza individuale (PAI) concordato in equipe

• Uniformità di comportamento tra operatori

• Scambio continuo di informazioni e valutazioni

• Rispetto reciproco

• Accompagnamento del malato e della famiglia

SAPER FARE

SAPER ESSERE

Miglioramenti possibili

• La soddisfazione della famiglia aumenta proporzionalmente al numero degli accessi domiciliari del MMG negli ultimi tre mesi di vita e se la morte avviene a casa.

• La qualità delle cure prestate dagli specialisti in cure palliative è ritenuta superiore a quella fornita dai MMG.

• Esiste un ampio margine di miglioramento delle capacità professionali dei MMG nel campo delle cure palliative grazie a programmi di formazione specifica.

Fonte:Home care by general practitioners for cancer patients in the last 3 months of life: An epidemiological study of quality and associated factorsAutori: L. Pivodic, R. Harding, N. Calanzani, P. McCrone, S. Hall, L. Deliens, I. J Higginson and B. Gomes; on behalf of EURO IMPACT – Belgium e UK