I percorsi di Istruzione e Formazione Professionale
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I percorsi di Istruzione e Formazione Professionale
la progettazione formativa: standard minimi e snodi
12 aprile 2010 Alberto Vergani
progettazione per competenze
“I percorsi di IFP dovranno assicurare una progettazione e valutazione per competenze e delle relative conoscenze e abilità che le compongono” (Indicazioni regionali, p. 11):
da una impostazione “disciplinarista” ad una “per competenze”
legame tra progettazione e valutazione
necessità della progettazione
prefigurazione formalizzata di un percorso di apprendimento
guida (intelligente e flessibile) alla attuazione del percorso di apprendimento
risposta alle regole e caratteristiche (logica) del sistema di IFP (obiettivi che ‘determinano’ il percorso)
il quadro di riferimento
saperi (teorici) in tema di progettazione e dintorni
(norme e regole regionali)
contesti di esercizio della progettazione e degli interventi
i contesti: dove la progettazione trova la sua ragione fondante
il sistema regionale di IFP
la singola istituzione educativa/formativa
(il gruppo) classe (atteso ed effettivo, da conquistare all’apprendimento)
i saperi (teorici) di riferimento: termini e concetti
POF (macro), PFP (meso), UF (micro) Profilo formativo (in uscita) Standard formativi di apprendimento (“minimi”: OGA e
OSA, di competenza e non di disciplina) programmazione (POF e PFP) e progettazione (UF) per
competenze (formalizzata, progressiva, adattabile, per aggiustamenti successivi)
competenza/e (in ambito educativo/formativo) UF (forma concreta ed elementare dalla progettazione)
competenza/e (non disciplinare)
“Comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche
in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale”
EQF (2007/8) e Regolamento per la attuazione dell’O.I. (2007)
gli snodi/1: il PF e PFP (PSP)
(Dalla DGR 9837 del settembre 2008)
Per percorsi di Secondo ciclo deve essere predisposto un Piano Formativo, che deve comprendere e specificare i seguenti elementi minimi:
– profilo formativo - professionale; – standard formativi e professionali; – articolazione progettuale, per Unità Formative; – metodologia formativa; – valutazione e certificazione (criteri, indicatori, tipologia e quantità delle prove, strumenti/documenti,
ecc.).
Il Piano Formativo è corredato da una parte specifica, denominata Piano Formativo Personalizzato (PFP), riferita alle specifiche declinazioni e misure di personalizzazione dell’offerta e comprensiva dei seguenti elementi minimi:
– attività dell’area di flessibilità; – alternanza; – altre misure: LARSA; orientamento; personalizzazione dell’orario o delle Unità Formative; ecc..
il PF riferito allo specifico gruppo-classe e singola annualità, di cui tratteggia
le caratteristiche costruito (per la prima annualità) a partire dalla definizione di massima
di un Piano per il percorso triennale / quadriennale complessivo differenziato al suo interno per qualifica, indirizzi, compiti, competenze,
riferite a PECuP, OGA e/o OSA (standard di apprendimento) articolato nelle Aree formative di contenuto di “base” (linguaggi,
matematico-scientifica, storico-socio economica, tecnologica) e tecnico-professionale
contiene le UF riferite a obiettivi formativi (OF) e competenze (piano della didattica)
gli snodi/2: le leve di personalizzazione nel PF
personalizzazione: – caratterizza l’intera progettazione (determinazione degli obiettivi)– di classe, di gruppo, individuale
modalità e interventi specifici di personalizzazione: a) alternanza;
b) laboratori;
c) orientamento;
d) recupero e rinforzo;
e) visite, uscite, incontri;
f) progetti;
g) interventi individualizzati.
flessibilità: quota oraria e spazio per specifici interventi
gli snodi/3: la singola UF
modalità operativa (una tra le possibili) di attuazione della logica modulare
risponde ad una logica non disciplinare componente ‘elementare’, autoconsistente,
strutturata e formalizzata di un percorso di apprendimento (formativo)
richiede di essere progettata collegialmente
NB: non è ciò che viene definito come UF nei libri di testo
la singola UF
• UF di base, UF professionale, UF mista
• a) a regime coprono tutto il percorso formativo annuale tranne le ore di flessibilità; b) per chi inizia: almeno due UF ma miste (n. competenze, base e professionali integrate, di almeno 100 ore/cad)
• costruite con logica multidisciplinare
• costruite “intorno” a competenze (tutte quelle degli OSA)
• descritte secondo format diversi, ma con alcuni elementi imprescindibili (vedi diapositiva seguente)
la singola UF: una ipotesi di struttura minima
• denominazione, annualità di riferimento, tipo di UF• esiti di apprendimento attesi = competenze e relative abilità e
conoscenze (contenuti disciplinari a supporto) • prova/e da somministrare agli studenti per ‘ricostruire’ le acquisizioni
in relazione alla/e competenza/e (disegno di valutazione) ed alle sue componenti
• compito o prodotto finale da realizzare • durata totale espressa in ore• periodo temporale (calendario) di realizzazione • fasi in cui eventualmente si struttura• metodi didattici• risorse di docenza e strumentali
gli snodi/4: l’impianto complessivo per UF
caso A: 1 UF, 1 ctz/standard formativo, 1 annualità (impianto ad elevata frammentazione)
caso B: 1 UF, tutte le ctz/standard formativi, 1 annualità (impianto a massima aggregazione: ipotesi ‘di scuola’)
caso C: 1 UF, n ctz/standard formativi, 1 annualità (impianto intermedio, ad aggregazione variabile a seconda del numero di ctz/std coperte dalla UF)
l’impianto complessivo per UF
logica: orizzontale, verticale, mista (nel singolo periodo di tempo)
rappresentazione: UF X, ctz/standard, annualità Y, (abilità, conoscenze), disciplina, U(D)A, metodologia didattica (per Aree)
gli snodi/5: il processo di costruzione della singola UF
1. OSA di fine percorso (tri-quadriennale)
2. OSA di singola annualità
3. “contenuti” di singola disciplina che “puntano” alle c/a/c del singolo OSA
4. aggregazione dei contenuti pluridisciplinari omogenei – per OSA di riferimento (uno o più) - in UF
5. definizione degli altri elementi costitutivi la singola UF (vedi indice precedente)
Processo partecipato dai docenti (ma non troppo), organizzato (in termini di ruoli e responsabilità), metodologicamente guidato