I numeri nel Mondo - WisardCoinwisardcoin.altervista.org/Standard_Files/Articles/The_Numbers_ITA...

16
I numeri nel Mondo – 2006 di WisardCoin pagina 1 I numeri nel Mondo Scritto da WisardCoin, 2006 Introduzione Il presente articolo é stato scritto in base ad esperienze personali, ma anche con l’ausilio di molti documenti e notizie trovate in Rete. E’ davvero difficile citare tutte le fonti poiché a volte, da un documento sono state prese solo poche parole o frasi. Se leggendo queste pagine riconoscete la paternità di un vostro articolo o di un vostro scritto, vi prego di comunicarlo, al fine di poter dare il giusto merito all’Autore. Comprendere numeri e date Può capitare di venire in possesso di una moneta che non si é in grado di leggere, poiché le inscrizioni utilizzano caratteri con i quali non si ha la dovuta familiarità. Succede spesso, ad esempio, che una persona dell’Europa Occidentale o dell’America abbia difficoltà a classificare una moneta proveniente dal Medio Oriente, dall’Estremo Oriente o dall’Asia Centrale. Fondamentalmente, nella maggior parte dei casi, le due informazioni fondamentali che occorre poter leggere su di una moneta, sono la data di conio, ed il valore facciale. Con questo articolo si cercherà di dare un aiuto per saperne un po’ di più a riguardo, fornendo tavole di conversione ed alcuni semplici esempi su come leggere queste “misteriose”inscrizioni. I Numeri Romani 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 50 100 500 1000 I II III IV V VI VII VIII IX X L C D M Nella numerazione usata dai Romani non esisteva il numero “zero”, ed il loro sistema non era posizionale. Nel sistema di numerazione Occidentale, si hanno soltanto dieci simboli (0123456789), con i quali si può scrivere qualsiasi numero, per grande che sia, anche se i grandi numeri diventano piuttosto lunghi. Per cui, 1 significa uno e 100 significa cento. Il simbolo “1” indica quantità differenti, in funzione della presenza o meno di altri numeri dopo di esso. I Romani ragionavano in modo diverso. Uno é I, e due é II, e tre é III. Cinque aveva un simbolo diverso: V. Esistevano simboli diversi per dieci, cinquanta, cento, cinquecento e mille. I Romani combinavano i simboli tra di loro, così VII significava 5+1+1, ovvero sette. Comunque reputarono che VIIII fosse troppo complicato per esprimere il numero nove, quindi introdussero un altro concetto. Se il simbolo I é posto dopo il simbolo V, allora i due simboli devono essere sommati (VI é 6). Ma se I é messo prima di V, allora i due simboli si devono sottrarre (IV é 4). La regola é che si possono sommare simboli uguali fino ad un massimo di tre consecutivi (VIII é otto), ma se ne può sottrarre soltanto uno (IX é nove). Questo vale anche per numeri molto grandi. MDCCCLXXXVIII é 1000+500+100+100+100+50+10+10+10+5+1+1+1 quindi 1888 MCMXCIX é M CM XC IX quindi 1000+(1000-100)+(100-10)+(10-1) oppure 1999

Transcript of I numeri nel Mondo - WisardCoinwisardcoin.altervista.org/Standard_Files/Articles/The_Numbers_ITA...

I numeri nel Mondo – 2006 di WisardCoin pagina 1

I numeri nel Mondo Scritto da WisardCoin, 2006

Introduzione Il presente articolo é stato scritto in base ad esperienze personali, ma anche con l’ausilio di molti documenti e notizie trovate in Rete. E’ davvero difficile citare tutte le fonti poiché a volte, da un documento sono state prese solo poche parole o frasi. Se leggendo queste pagine riconoscete la paternità di un vostro articolo o di un vostro scritto, vi prego di comunicarlo, al fine di poter dare il giusto merito all’Autore. Comprendere numeri e date Può capitare di venire in possesso di una moneta che non si é in grado di leggere, poiché le inscrizioni utilizzano caratteri con i quali non si ha la dovuta familiarità. Succede spesso, ad esempio, che una persona dell’Europa Occidentale o dell’America abbia difficoltà a classificare una moneta proveniente dal Medio Oriente, dall’Estremo Oriente o dall’Asia Centrale. Fondamentalmente, nella maggior parte dei casi, le due informazioni fondamentali che occorre poter leggere su di una moneta, sono la data di conio, ed il valore facciale. Con questo articolo si cercherà di dare un aiuto per saperne un po’ di più a riguardo, fornendo tavole di conversione ed alcuni semplici esempi su come leggere queste “misteriose” inscrizioni. I Numeri Romani 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 50 100 500 1000 I II III IV V VI VII VIII IX X L C D M Nella numerazione usata dai Romani non esisteva il numero “zero”, ed il loro sistema non era posizionale. Nel sistema di numerazione Occidentale, si hanno soltanto dieci simboli (0123456789), con i quali si può scrivere qualsiasi numero, per grande che sia, anche se i grandi numeri diventano piuttosto lunghi. Per cui, 1 significa uno e 100 significa cento. Il simbolo “1” indica quantità differenti, in funzione della presenza o meno di altri numeri dopo di esso. I Romani ragionavano in modo diverso. Uno é I, e due é II, e tre é III. Cinque aveva un simbolo diverso: V. Esistevano simboli diversi per dieci, cinquanta, cento, cinquecento e mille. I Romani combinavano i simboli tra di loro, così VII significava 5+1+1, ovvero sette. Comunque reputarono che VIIII fosse troppo complicato per esprimere il numero nove, quindi introdussero un altro concetto. Se il simbolo I é posto dopo il simbolo V, allora i due simboli devono essere sommati (VI é 6). Ma se I é messo prima di V, allora i due simboli si devono sottrarre (IV é 4). La regola é che si possono sommare simboli uguali fino ad un massimo di tre consecutivi (VIII é otto), ma se ne può sottrarre soltanto uno (IX é nove). Questo vale anche per numeri molto grandi. MDCCCLXXXVIII é 1000+500+100+100+100+50+10+10+10+5+1+1+1 quindi 1888 MCMXCIX é M CM XC IX quindi 1000+(1000-100)+(100-10)+(10-1) oppure 1999

I numeri nel Mondo – 2006 di WisardCoin pagina 2

Una regola generale per capire in che modo si “compone” un numero molto lungo é questa: “Un numero piccolo non può stare a sinistra di uno più grande, senza essere sottratto” Sembra un concetto complicato, ma in realtà significa semplicemente che se si ha: MCMXII = 1912, deve essere scomposto come: M CM XII E non, per esempio: MC M XII Visto che la seconda M in questo caso segue un numero più piccolo... C Ai nostri giorni, quando usiamo la numerazione Romana, non lo facciamo mai per scrivere grandi numeri, per cui non vedremo mai simboli per 5000 (e senza di questo simbolo, non possiamo scrivere il numero 4000).

I Romani non avevano simboli per esprimere numeri più grandi di 1000, quindi potevano scrivere al massimo 3999. Al di sopra di questo, c’erano diverse soluzioni per scrivere un numero, ma nessuna regola standard. Il metodo più usato era quello di aggiungere una linea orizzontale al di sopra dei simboli comuni, per moltiplicarli per 1000. Quindi una V con la linea significava 5000. Numeri Arabi

Anche se noi Occidentali chiamiamo il nostro sistema di numerazione “Numeri Arabi”, i numeri in Arabo sono diversi. Essi derivano dai numeri Indiani. Eccone i simboli: Mentre le lettere in Arabo vengono scritte da destra verso sinistra, i numeri sono scritti da sinistra a destra.

Ad esempio:

E’ 1952, e non 2591

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 100

I numeri nel Mondo – 2006 di WisardCoin pagina 3

Come contare gli anni con il calendario Arabo Il calendario Islamico (o calendario Hijri) é un calendario puramente lunare. Contiene 12 mesi i quali sono calcolati sulle fasi lunari, e poiché 12 mesi “sinodici” corrispondono solo a 12 x 29.53=354.36 giorni, il calendario Islamico ha un anno considerevolmente più corto del classico anno tropicale, e quindi non coincide con il calendario Cristiano. Gli anni sono contati dall’Egira (Hijra), che corrisponde all’emigrazione di Maometto a Medina, nell’anno 622 Dopo Cristo. Il 16 Luglio (del calendario Giuliano) di quell’anno, é cominciato l’anno 1 AH (AH = Anno Hegirae = Anno dell’Egira) Nell’anno 2003 siamo stati testimoni dell’inizio dell’anno Islamico 1424 AH. Da notare che, anche se sono passati soltanto 2003-622=1381 contati con il calendario Cristiano, sono invece passati 1423 anni del calendario Islamico, questo a causa del fatto che l’anno Islamico é, appunto, più corto dell’anno Cristiano (circa 11 giorni), il quale utilizza l’anno tropicale per calcolare la cadenza. Un modo abbastanza semplice per convertire la data del calendario Hijiri (AH) in calendario Giuliano (AD), potrebbe essere quello di utilizzare la seguente formula:

970185.0461.621?? ADAH quindi AD = AH x 0.970185 + 621.461

Queste formule funzionano, ma si deve tenere conto dell’approssimazione dei numeri, quindi potreste notare qualche piccolo errore nei decimali durante le conversione. Per esempio, se si tenta di convertire l’anno 2004 AD in anno AH, si otterrà:

AHAH 142502.1425970185.0

461.6212004 ????

ma se si usa la seconda formula per avere il risultato inverso, e riottenere l’anno AD:

AD = 1425 x 0.970185 + 621.461=2003.97AD Numeri Tibetani L’alfabeto Tibetano deriva dell’antica scrittura Brahmi – quindi é possibile vedere alcune somiglianze con l’alfabeto Indiano

I numeri Tibetani sono scritti da sinistra a destra

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Numeri Nomi Corrispondenti

I numeri nel Mondo – 2006 di WisardCoin pagina 4

Come contare gli anni con il calendario Tibetano Il complicato calendario Tibetano é basato sulle fasi lunari. Poiché un ciclo lunare é più corto di 30 giorni, e l’anno é diviso in 12 mesi, vengono usati alcuni accorgimenti per compensare la differenza tra i 12 cicli lunari, complessivamente di poco più di 354 giorni, e gli effettivi 365 e “spiccioli” giorni dell’anno. Per compensare questa discrepanza di 11 giorni, ogni qualche anno viene aggiunto un mese “fittizio”. Il modo corretto per aggiungere il mese fittizio fu intelligentemente calcolato durante la Dinastia Tang, che lo chiamò Calendario Han. Ora esaminiamo il metodo di conteggio degli anni. Nella tradizione Han, i Tibetani usavano un periodo di sessanta anni (rab-byung, ovvero “coniglio di fuoco”). Nel calendario Tibetano gli anni hanno i nomi degli animali dello Zodiaco Tibetano (cavallo, pecora, scimmia, uccello, cane, maiale, topo, mucca/bue, tigre, lepre, drago, serpente). Oltre a questo ciclo di dodici anni, vi é un altro ciclo di dieci anni, in cui ogni coppia di anni consecutivi é indicato con uno dei cinque elementi (ferro, acqua, legno, fuoco, terra). Questi due cicli combinati danno origine ad un periodo di sessanta anni (12x5) composto da combinazioni univoche di animali ed elementi. Il primo anno del calendario Tibetano viene datato all’anno Cristiano 1027, l’anno di Kalachakra. Il sistema di cicli di 60 anni fu introdotto intorno al 10° secolo. Le monete Tibetane sono datate secondo questo metodo, e sulla monete si trova il numero dell’anno del ciclo (tra 1 e 60), e il numero del ciclo stesso. Per ricalcolare la data del calendario Giuliano (AD = Anno Domini) si deve utilizzare la seguente formula:

(Ciclo-1) x 60 + AnnoCiclo + 1026

Per esempio, se trovate una moneta che ha questa data: 16° Ciclo, 20° anno, la sua data AD é:

(16-1) x 60 + 20 + 1026 = 1946AD Sulle monete Tibetana si possono trovare le date (Anno e Ciclo), sia scritte in cifre che utilizzando la parola. Di fianco, un esempio di data su una moneta di questo genere.

I numeri nel Mondo – 2006 di WisardCoin pagina 5

Numeri Mongoli I numeri in Mongolo, sono scritti da sinistra a destra, oppure dall’alto verso il basso.

L’alfabeto Mongolo é un adattamento dell’alfabeto Uighur, del 12° secolo. L’alfabeto Uighur deriva a sua volta dall’alfabeto Sogdian, il quale infine deriva dall’Aramaico. Tra il 13° ed il 15° Secolo i Mongoli scrivevano anche usando caratteri Cinesi, l’Arabo ed una scrittura chiamata Phags-pa, di origine Tibetana. In seguito alle pressioni ricevute dall’Unione Sovietica, nel 1931 la Mongolia adottò l’alfabeto Latino, ed in seguito l’alfabeto Cirillico nel 1937. Nel 1941 fu promulgata una legge che abolì l’alfabeto Mongolo. Dal 1994 il Governo sta tentando di ripristinare l’alfabeto mongolo: il suo utilizzo si fa sempre più frequente, ed oggi é insegnato nelle scuole. In Mongolia viene utilizzato lo stesso calendario del Tibet. Il conteggio degli anni é quindi lo stesso già visto nel paragrafo relativo alla numerazione Tibetana. Numeri Nepalesi

I numeri Nepalesi si scrivono da sinistra verso destra. Il Nepal segue un calendario diverso da quello Occidentale. Esso é basato sula numerazione Bikram Sambat ed é 56 anni ed 8 mesi più avanti del calendario Giuliano (AD). Il calendario Bikram Sambat comincia nel 57 Avanti Cristo, e fu introdotto dal Re Bikramaditya, in India. In funzione di questa numerazione, l’anno 2003-2004 AD corrisponde al 2060. Il nuovo anno inizia a metà Aprile. Come nel sistema Giuliano ci sono 12 mesi ed ogni mese inizia intorno alla metà del corrispondente mese del calendario Occidentale.

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Scrittura Classica

Scrittura Moderna

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

I numeri nel Mondo – 2006 di WisardCoin pagina 6

Numeri del Myanmar (Ex Birmania) Myanmar é un Paese del Sud-Est Asiatico, prima conosciuto come Birmania. Il nome é stato cambiato nel 1989, ed il cambiamento é stato ufficialmente riconosciuto dalle Nazioni Unite. Comunque, alcun Paesi come gli Stati Uniti ed il Regno Unito non riconoscono questo cambiamento, poiché non riconoscono come legittimo il Governo militare ivi instaurato e che ha operato il cambiamento. Indipendentemente dalla loro fede politica, oggi molti abitanti usa il nome Myanmar, che deriva dalla contrazione Birmana del nome Myanma Naingngandaw. In Myanmar, i numeri sono scritti da sinistra a destra. Come contare gli anni con il calendario Myanmar Il calendario Myanmar é un calendario lunare, come la maggior parte dei calendari Asiatici. Le date del calendario Myanmar sono chiamate ME (Myanmar Era), e prima del 1989, anche BE (Burma Era). BE non é da confondere con Buddhist Era. In realtà la Myanmar Era corrisponde anche alla Buddhist Era, il calendario che conta gli anni dalla morte di Buddha. Ci sono però due differenze principali nel calendario Myanmar. Data in Buddhist Era = 544 + anno AD in corso. Due differenze nel calendario Myanmar. 1. Nell’anno 624 della Buddhist Era, King Thumondri cambiò il calendario Myanmar, facendolo ripartire dall’anno 2. 2. Nell’anno 562, King Poppar Saw Rahan cambiò nuovamente il calendario Myanmar facendolo ripartire dall’anno 2 nuovamente, conteggio ancora in vigore oggi. Quindi, se si vuole convertire l’anno del calendario della Myanmar Era (ME) in anno Giuliano (AD), questa é la formula:

Se prima di Aprile ME = AD – 637 e AD = ME + 637

Se dopo Aprile

ME = AD – 638 and AD = ME + 638

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

I numeri nel Mondo – 2006 di WisardCoin pagina 7

Numeri Tailandesi

I numeri Tailandesi sono scritti da sinistra verso destra. Le monete più antiche mostrano solo numeri Tailandesi, mentre quelli più nuovi hanno inscrizioni sia Tailandesi che Arabe. Il Calendario Tailandese é cambiato lungo i secoli Fino al 1888, la Tailandia ha usato il calendario lunare, nel quale la data del Primo dell’anno (Songkran) era tra il 13 ed il 15 di Aprile. Il nuovo calendario, decretato dal Re Chulalongkorn (Rama V), fu chiamato Ratana Kosindra Sok, ed era quasi identico al calendario Gregoriano Occidentale. Il conteggio degli anni, tuttavia, era riferito alla data della fondazione di Bangkok (Ratana Kosindra), 6 Aprile 1782 (Primo giorno dell’anno 1 dell’Era Ratana Kosindra). Nel 1912 Re Vajiravudh (Rama VI) cambiò il conteggio degli anni, adottando il calendario della Buddhist Era, e fissò l’inizio dell’anno al 1 Aprile. I mesi ed i giorni della settimana sono quelli usati nel calendario Gregoriano, solo il nome é diverso. Gli anni sono contati secondo la Buddhist Era (B.E.), che é in anticipo di 543 anni rispetto al calendario Cristiano (A.D.). Ad esempio, il 2004 A.D. corrisponde al 2547 B.E. La B.E. é calcolata a partire dalla morte di Gautama Buddha, che risale al 543 Avanti Cristo (BC). Nel 1941 (2484 B.E.), per decreto del Primo Ministro Phibunsongkhram, il 1 Gennaio diventò l’inizio ufficiale del nuovo anno, (quindi il 2483 B.E. contò soltanto nove mesi). Quando si converte una data antecedente al 2484 BE, si dovrebbe controllare se il giorno da convertire cade tra il 1 Gennaio ed il 31 Marzo: se così é, il numero da sommare o sottrarre é 542, e non 543. Questo calendario é tutt’oggi in uso. Per convertire una data, occorre applicare il seguente criterio:

BE = AD + 543 e AD = BE - 543 E’ importante ricordare che questa tecnica di somma/sottrazione funziona correttamente solo per date a partire dal 1 Gennaio 1941 in avanti. Il Calendario solare Tailandese, o Suriyakati, é usato in contesti ufficiali o legati alla tradizione, mentre nel mondo degli affari a volte viene utilizzato il calendario Occidentale.

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Numero Nome

I numeri nel Mondo – 2006 di WisardCoin pagina 8

Numeri Giapponesi Esistono due tipi di caratteri, per esprimere i numeri in Giapponese.

Per ogni numero, esistono inoltre diversi tipi di pronuncia, a seconda del contesto in cui il numero viene usato. Poiché il Giapponese é stato pesantemente influenzato dal Cinese, anche i numeri che esprimono piccole quantità sono identici, fatta eccezione per la pronuncia. Per grandi quantità, i numeri sono sovente differenti a causa di una differente sintassi di scrittura. Da notare che la scrittura Kanji (seconda riga della tabella) é utilizzata di rado, e soprattutto quando le frasi sono scritte da sinistra verso destra. Nelle frasi scritte dall’alto verso il basso é usata solo occasionalmente. I Calendari Giapponesi I Calendari Giapponesi antecedenti al 1873 sono di derivazione Cinese. Il Governo Meiji, instaurato nel 1868 in seguito a lunghe rivoluzioni, cercò di modernizzare la Nazione introducendo il calendario Occidentale. Questo incluse la sostituzione del vecchio calendario lunare con la versione Gregoriana, nel novembre 1872 (5 anno Meiji), che entrò in vigore l’anno seguente e che ancora oggi viene usato. Gli anni nel calendario Giapponese vengono contati in funzione dell’Era (letteralmente nengo), ovvero dell’anno del regno di un certo Imperatore. Il primo anno di regno inizia con la sua ascesa al trono e finisce il successivo 31 Dicembre, dopodiché il nuovo anno di regno inizia con il 1 Gennaio. I nengo più recenti sono: ? ? Kyowa, 1801–1804 ? ? Bunkwa, 1804–1818 ? ? Bunsei, 1818–1830 ? ? Tempo, 1830–1844 ? ? Kokwa, 1844–1848 ? ? Kaei, 1848–1854 ? ? Ansei, 1854–1860 ? ? Man-en, 1860–1861 ? ? Bunkyu, 1861–1864 ? ? Genji, 1864–1865 ? ? Keio, 1865–1868

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 100

1000

Standard

Kanji

I numeri nel Mondo – 2006 di WisardCoin pagina 9

? ? Meiji (“Regno Illuminato”), 1868–1912 ? ? Taisho (“Grande Moralità”), 1912–25 Dicembre 1926 ? ? Showa (“Illuminazione ed Armonia”), 25 Dicembre 1926 – 7 Gennaio 1989 ? ? Heisei (“Raggiungimento della Pace”), 7 Gennaio 1989 – Oggi Di seguito, le trascrizioni dei nengo del XX Secolo

Per convertire un anno del calendario Giapponese in formato Occidentale, occorre prendere l’anno AD di inizio dell’Era in cui cade l’anno da convertire, sottrarre 1 ed aggiungere l’anno dell’Era. Ad esempio Showa 23 significa:

1926 - 1 = 1925

Quindi

1925 + 23 = 1948 AD Numeri Cinesi Ci sono diversi modi di scrivere i numeri in Cinese:

Anche se, per molti usi, la Cina ha adottato il diffusissimo sistema dei numeri Arabi, allo stesso tempo continua ad utilizzare il sistema nativo con i caratteri Cinesi. Quest’ultimo sistema, é comunque un sistema in base10, ma ha una grande differenza nel modo in cui i numeri sono rappresentati. La scrittura Cinese ha caratteri per i numeri da 0 a 9, come mostrato nelle precedenti tabelle. Per il numero zero, in alternativa al carattere mostrato sopra, viene utilizzato anche un semplice cerchio.

Meiji Taisho

Showa

Heisei

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 100

1000

Tradizionale

10000

Semplificato

Formale Tradizionale

Tradizionale Semplificato

I numeri nel Mondo – 2006 di WisardCoin pagina 10

Undici, in Cinese, é “dieci uno”. Dodici é “dieci due”, e così via. Venti, é “Due dieci”, ventuno é “due dieci uno” (2x10 + 1), e così via, fino a 99. Cento, é “Uno cento”. Centouno é” Uno cento zero uno”. Centoundici é “Uno cento uno dieci uno”. Da notare che per il numero undici da solo, é sufficiente dire “Dieci uno” e non “Uno dieci uno”, ma se viene usato in numeri più grandi (come ad esempio 111), é necessario aggiungere un “uno” extra. Dal numero mille in su, il modo di composizione é lo stesso, ovvero si indica il numero delle migliaia, quindi quello delle centinaia, decine ed unità. Una eccezione viene fatta per gli zeri. Quando compare uno zero all’interno del numero (eccetto che come ultima cifra), occorre pronunciare “zero”, ma solo una volta, anche per due o più zeri consecutivi. Quindi, milleuno é “Uno mille zero uno”, dove “zero” indica sia la posizione delle centinaia che quella delle decine. Qualche esempio: Il Calendario Cinese Prima dell’adozione ufficiale del calendario Gregoriano, avvenuta nel 1912, la Cina utilizzava un calendario luni-solare, di cui si ha traccia indietro nel tempo fino al 10° Secolo Avanti Cristo, e che era suddiviso in dodici mesi, ognuno di 29 o 30 giorni. Questo calendario era di tipo sessegenario (Cicli di 60 anni). Non c’è tuttavia un’epoca iniziale da cui comincia il conteggio degli anni. Negli antichi documenti, le date erano specificate in giorni ed anni suddivisi il cicli di sessanta, a partire dall’inizio del regno di un certo monarca. Numeri Coreani I Coreani utilizzano due differenti set di numeri cardinali, in funzione del contesto in cui vengono utilizzati: Coreano (o Puro-Coreano) e Cinese (o Sino-Coreano).

- Formato Coreano, on Puro-Coreano Il formato Coreano é usato per numerare gli oggetti (1-99) e per le età: 2 bambini, 5 bottiglie di birra, 27 anni di età.

= 20 = 25

= 50 = 200

1 2 3 4 5 6 7 8 9

10 20 30 40 50 60 70 80 90

I numeri nel Mondo – 2006 di WisardCoin pagina 11

Per comporre numeri come "17” o “35”, basta scrivere il numero corrispondente alle decine, seguito da quello corrispondente alle unità, ossia: - Formato Cinese, o Sino-Coreano Anche se solitamente vengono utilizzati i numeri Arabi, qualche volta i caratteri cinesi vengono adoperati per indicare i prezzi. Il Formato Cinese é utilizzato per le date, monete e banconote, indirizzi, numeri di telefono e numeri superiori a 100.

Comporre un numero con caratteri Sino-Coreani é davvero molto semplice: Si divide il numero in ordini di grandezza, e poi lo si ricompone.

Ad esempio, 495 si scrive come:

Come molti sistemi di numerazione Asiatici, ll sistema Coreano si basa su incrementi di 10000, invece che di 1000. per esempio, il numero 100000 é rappresentato da “10 volte diecimila”, invece che da “100 volte mille”. Come possiamo immaginare questo crea confusione a chiunque tenti di convertire un numero dal sistema Coreano in un altro sistema. In caso di dubbi, conviene sempre verificare i grossi numeri riscrivendoli, oppure utilizzando una calcolatrice. Il Calendario Coreano In passato la Corea adottava un calendario basato sulla tecnica Solare & Lunare. Anche se questa combinazione fu ufficialmente sostituita dal calendario Gregoriano nel 1895, molti dei calendari tutt’oggi venduti in Corea riportano sia la notazione Gregoriana che quella basata sulle date Lunari-Solari.

17 = 35 =

10 100 1000 10000

4x100 + 9x10 + 5

1 2 3 4 5 6 7 8 9

I numeri nel Mondo – 2006 di WisardCoin pagina 12

Numeri del Bengala La scrittura del Bengala deriva in origine dal Sanscrito, ma oggi si scrive in Assamese, Manipuri, Munda, Bengali ed altri linguaggi dell’Est dell’India. La scrittura si sviluppa da sinistra verso destra.

Nota: In alcune banconote Pakistane emesse a metà del XX° Secolo, la denominazione compare in Numeri Bengalesi in alto a sinistra ed in basso a destra, ed in lingua Urdu in alto a destra ed in basso a sinistra. Il calendario del Bengala L’Era Bengalese, o Bangabda, é in uso in Bangladesh, Bengala dell’Ovest e Tripura. Lo stesso calendario viene usato in Assam, ove è chiamato Bhaskar Era (Era del Sole). Esso é un adattamento del calendario solare che fu introdotto dall’Imperatore Akbar nel 1584 Dopo Cristo. Il Bengala adottò il calendario di Akbar, riportando alcune modifiche. Nel 1556 il calendario assunse l’anno 963 per far coincidere la data con il calendario Egira, che però nel 2004 contava l’anno 1418, mentre nel calendario Bengalese correva l’anno 1405. Basti però ricordare che l’anno solare é di 11 giorni più lungo dell’anno lunare, é quindi facile comprendere il motivo di questa discrepanza, visto che l’Era dell’Egira é avanzata di: [11 X (2004 – 1556)] giorni = 13 anni, durante i 448 anni trascorsi dal 1556. Numeri Etiopi

Il sistema numerale utilizzato in Etiopia fu inventato seguendo il metodo che gli antichi Greci usavano per tradurre in scrittura le parole esistenti nel linguaggio parlato. Il numero zero non esiste. I numeri Etiopi, al giorno d’oggi sono utilizzati solo per scrivere le date di calendario. Prendendo come esempio 1987, possiamo dimostrare il modo di scrivere, considerandolo sia come anno, che come numero vero e proprio: Il Numero 1987 : 1987 = 1,000 + 9x(100) + 80 + 07 L’Anno 1987 : 1987 = 19x(100) + 80 + 07 = (10+9)x(100) + 80 + 07 Il Calendario Etiope L’Etiopia ha un suo antico calendario. Secondo le credenze della Chiesa Ortodossa Etiope, Dio creò il mondo 5500 anni prima della nascita di Cristo. Sempre secondo il

1 2 3 4 5 6 7 8 9

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

I numeri nel Mondo – 2006 di WisardCoin pagina 13

calendario Etiope, Cristo nacque 6 anni in anticipo, rispetto all’Anno Zero del calendario Cristiano Gregoriano. Seguendo questi ragionamenti, l’anno 2000 del calendario Gregoriano corrisponde all’anno 7494 dell’ottavo millennio, secondo il calendario Etiope. Il Calendario Etiope ha molto in comune con il calendario Egiziano. Entrambi i calendari sono composti da 13 mesi, 12 dei quali di 30 giorni ed un mese “cuscinetto” di 5 o 6 giorni, aggiunto alla fine di alcuni anni, a seconda se occorre “recuperare” alcuni giorni. Numeri Indiani I sistemi di numerazione Indiani sono stati sempre in continua evoluzione, per cui sono cambiati parecchie volte durante i secoli. Da notare, che questi sistemi di numerazione sono sempre stati quasi esclusivamente in base 10, diversamente dai vari sistemi basati sul sistema Babilonese in base 60. La numerazione Brahmi é entrata in uso intorno alla metà del terzo Secolo Avanti Cristo. Questo sistema di numerazione non aveva solo i numeri da 1 e 9, ma utilizzava anche altri simboli, per 10,100, 1000, ... ed anche per 20, 30, 40, ..., 90 e 200, 300, 400, ..., 900. I numeri Brahmi furono trovati in iscrizioni all’interno di alcune caverne e su monete rinvenute nelle regioni di Poona, Bombay e Uttar Pradesh. La datazione di questa scrittura ci fa capire che essa fu utilizzata per un periodo di tempo molto vasto, che si spinge fino al 4° secolo Dopo Cristo. Ovviamente le iscrizioni di diversi periodi differiscono nello stile dei simboli.

Numerazione Brahmi intorno al 1° Secolo Dopo Cristo. Se esaminiamo il percorso che portò la scrittura dell’India dal Brahmi al corrente set di simboli e numeri (ignorando tutti gli altri sistemi che si evolsero dal Brami in modo parallelo) allora arriviamo, come tappa successiva, alla scrittura Gupta. Questo tipo di scrittura e numerazione si sviluppò sotto la dinastia, appunto, dei Gupta, quando essa governava sullo Stato di Magadha nell’India nord-orientale, dal 4° secolo fino alla fine del 6° secolo Dopo Cristo. La scrittura Gupta si sparse poi in vaste aree dell’Impero Gupta, in seguito alle conquiste dei territori.

I numeri nel Mondo – 2006 di WisardCoin pagina 14

Numerazione Gupta intorno al 4° Secolo Dopo Cristo. I Numeri Gupta, a loro volta si evolsero nella Numerazione Nagari, anche conosciuta come Numerazione Devanagari. Questa forma comparve all’inizio del 7° Secolo Dopo Cristo, e continuò ad evolversi dall’11 Secolo in poi.

Numerazione Nagari (Devanagari) intorno all’11° Secolo Dopo Cristo.. Al giorno d’oggi questi numeri sono correntemente utilizzati in tutti i linguaggi dell’India che fanno uso della scrittura Devanagari. Il Calendario Indiano Secondo il Calendario Induista di Saka, l’anno 2000 del calendario Gregoriano corrisponde al 1922. Questo calendario fu sviluppato durante l’Era cosiddetta di Saka, nel 78 Dopo Cristo. Questo calendario, basato sull’astronomia Induista del Sacro Vedas, é un calendario lunare, a differenza del calendario Gregoriano Solare. Ed ancora oggi una parte della popolazione Induista e dell’Indonesia segue questo metodo di datazione. Il calendario nazionale Indiano segue il Sistema di Saka. Numeri Ebraici L’alfabeto e i numeri Ebraici sono letti da destra verso sinistra. Il sistema di numerazione Ebraico non usa il numero zero. A fronte di ciò, essi devono scrivere i numeri come mille, milione, ecc... utilizzando una parola. Essi usano le lettere del loro alfabeto per esprimere i numeri (un po’ come i Romani). Le prime nove lettere rappresentano i numeri da 1 a 9. Le seconde nove sono utilizzate per scrivere le decine. Il terzo gruppo di nove lettere é usato per le centinaia. Il quarto gruppo di nove viene usato per le migliaia, anche se non rimangono abbastanza lettere per tutti e 9 i numeri. Il sistema Ebraico ha quindi introdotto allo scopo alcune lettere ”arcaiche”, o numeri speciali.

I numeri nel Mondo – 2006 di WisardCoin pagina 15

Le forme denominate “Final” kaf, mem, nun, pe, e tzadi, in origine non venivano utilizzate, ma sono state introdotte recentemente per rappresentare i valori 500, 600, 700, 800, e 900. I numeri relativi alle migliaia sono rappresentati dalle stesse lettere usate per le unità, ma

alcune volte viene loro aggiunto un carattere simile ad un apostrofo, chiamato geresh. ( ‘ ) Questo tipo di numerazione può confondere le idee, poiché normali parole, anche di senso compiuto, possono essere trasformate in numero, sommando tra di loro i valori delle singole lettere. Questo é stato fatto in parecchie occasioni con i nomi della Sacra Bibbia. Questo procedimento viene chiamato “gematria”. I numeri sono generalmente composti utilizzando la lettera Ebraica che rappresenta il numero più grande rappresentabile, senza superare il totale, quindi abbinando una seconda lettera che maggiormente si avvicina al “riporto”, e così via. Per esempio, per scrivere 765 si utilizza il maggior numero possibile (escludiamo in questo caso i numeri “Final” introdotti solo recentemente), ossia tav (400), lasciando un ”riporto” di 365. Aggiungiamo quindi la lettera shin (300) che lascia un riporto di 65. Aggiungiamo somekh (60) e he (5) per estinguere il riporto. Quindi 765 é rappresentato da tav, shin, somekh, he: Il tutto scritto da destra verso sinistra. C’è però un’eccezione. I numeri che terminano in 15 o 16 dovrebbero essere scritti come (10+5) e (10+6), ma le lettere combinate in questo modo citano il nome di Dio che, per questioni religiose, non si può nominare. In alternativa si usano convenzionalmente le combinazioni (9+6) e (9+7). Altre eccezioni sono quei numeri che citano parole con connotazioni fortemente negative o positive. In questi casi la combinazione delle lettere può essere cambiata. Il Calendario Ebraico Il calendario Ebraico é un misto di calendario lunare/solare, con gli anni che coincidono con l’anno solare, ma con i mesi organizzati come nel calendario lunare. La lunghezza di un anno varia tra 353 e 385 giorni e comincia in un giorno di luna nuova. L’anno può avere

I numeri nel Mondo – 2006 di WisardCoin pagina 16

12 o 13 mesi. Gli anno sono contati a partire dell’”Anno Mundi”, ovvero la creazione del mondo, che si assume sia avvenuta nel 3761 Avanti Cristo. L’anno del calendario Ebraico inizia il giorno di Rosh Hashanah, che generalmente cade nei mesi di Settembre o di Ottobre. Poiché questo calendario non inizia il 1 Gennaio e non finisce il 31 Dicembre, l’anno Ebraico si estende a cavallo di due anni Gregoriani (o viceversa, un anno Gregoriano é a cavallo di due anni Ebraici). Per esempio, il 2004 é stato a cavallo degli anni Ebraici 5764-5765. L’anno 5764 é iniziato all’alba del 26 Settembre 2003 ed é terminato il 14 Settembre 2004. Il 15 Settembre 2004 ha visto l’inizio dell’anno Ebraico 5765. Quindi, il 2004 é stato per gran parte l’anno 5764 nel calendario Ebraico. Generalmente, il 5000 viene tagliato via quando si scrive una data, quindi il 5764 é detto semplicemente 764. L’anno 2005 é quindi il 765. Questo formato é anche utilizzato per scrivere date ufficiali. Al fine di poter comprendere meglio la datazione di monete e banconote, può essere di aiuto la tabella di conversione riportata sotto.