I nodi della comprensione del testo negli schemi spontanei...
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Milano, 11‐18 ottobre 2012
I nodi della comprensione del testo negli schemi spontanei
degli alunni
Luisa Zambelli
Prove INVALSITesto narrativo e testo espositivo:
livelli di difficoltà rilevati
livello Testo narrativo Testo espositivo
V primaria 150 175
I sec. I grado 180 200
III sec. I grado 135 160
II sec. II grado 165 180
All’origine delle difficoltà
lettore testo( strategie (specialistico,
Inesperte, divulgativo,
enciclopedia in progress) didattico)
scopo
( apprendimento: integrazione in modo stabile di competenze e
conoscenze nell’enciclopedia personale)
comprensione
All’origine delle difficoltà: il testo e le strategie di lettura
• “Il testo si presenta come una macrostruttura in cui le proposizioni si dispongono in ordine gerarchico e non semplicemente lineare.
• La lettura è un processo in cui le nuove informazioni costruiscono uno schema mentale coerente,
• che attraverso un processo di integrazione esclude via via le informazioni non rilevanti o contrastanti:
• la memoria di lavoro infatti può tenere attiva solo una quantità limitata di informazioni compatibili tra loro.
• Questo processo è facilitato dalla presenza nel testo di indizi semantici per la selezione dei dati”
• (Notarbartolo, D., 2011, Dai modelli teorici alle prove di lettura, in “Le competenze degli studenti lombardi, Vannini Editrice, Brescia.)
Strategie esperte di lettura
• Attribuire coerenza a un testo significa costruirsi una rappresentazione mentale unitaria del suo contenuto. Durante la lettura il lettore sceglie, conserva in memoria e collega le informazioni piùimportanti e scarta quelle secondarie giungendo a costruirsi quella che Van Dijk e Kintsch hanno definito una “macrostruttura” o un modello mentale del contenuto del testo”
(Colombo, A., 2002, Leggere. Capire e non capire, Bologna, Zanichelli, p.60)
• “La costruzione di un modello mentale del testo comporta in sostanza due operazioni:‐ricavare dalle diverse porzioni del testo delle unità concettuali‐collegare queste unità concettuali con nessi che spesso richiedono di ricomporle in un ordine diverso da quello in cui appaiono nella successione lineare del testo.I nessi tra le unità concettuali sono a volte impliciti nel testo, e il lettore l deve ricostruire per inferenza”
(Colombo, A., 2002, p. 11)
• “Un buon lettore deve non solo selezionare le informazioni più importanti, ma riorganizzarle in un ordine che può essere diverso dalla sequenza lineare in cui appaiono. […] quando vogliamo schematizzare il contenuto di un brano di solito ricorriamo a uno schema ad albero, in cui le informazioni o gli scopi comunicativi più importanti stanno in alto e le informazioni di supporto si dispongono sotto diversi livelli oppure a rete, o a diagramma di flusso; …”
(Colombo, A., 2002, p. 11)
All’origine delle difficoltà: le strategie inesperte di lettura
“le strategie di lettura immature dei lettori non esperti sono caratterizzate invece dal procedere elaborando un frammento di testo alla volta, confrontandolo con le proprie conoscenze ”
(Merini, M.C, 1991, p. 47)
“Il limite delle operazioni di codifica di questi soggetti potrebbe essere che le informazioni vengono trattate isolatamente, non si integrano in un’unica rappresentazione semantica, in altri termini, non sono sottoposte a elaborazioni sufficientemente profonde per scoprire la coerenza tra le diverse informazioni”
(Levorato M.C., 1988, p.338)
- interpretazione elemento per elemento
‐ plausibilità delle informazioni verificata rispetto alle conoscenze d’enciclopedia anziché all’insieme del testo
-controllo di segmenti brevi del testo
- difficoltà a mantenere in memoria il testo nel suo complesso
-difficoltà a integrare le informazioni in concetti progressivamente più ampi fino a ricostruire l’idea centrale (tema) su cui ècostruito il testo
All’origine delle difficoltà: il testo espositivo manualistico, le caratteristiche
• testo specialistico:
• testo divulgativo:
• testo per l’apprendimento:
• specificità di contenuti, struttura, sintassi, lessico
• presentazione esplicita e semplificata
• è solitamente organizzato intorno a ‐ un argomento, il tema, «ciò di cui parla» il testo‐ sottotemi, le unità concettuali che organizzano sequenze di
informazioni del testo, ‐ informazioni (organizzate in “pacchetti, le sequenze)
• Il riconoscimento degli aspetti strutturali è facilitato da elementi aggiuntivi del testo ( note, titoli a margine…) e dal paratesto ( distribuzione in sezioni, caratteri tipografici, evidenziazioni in colore…)
Il lavoro degli studenti:‐ le operazioni sul testo‐ la costruzione degli schemi
Punti di attenzione e osservazioni
Per schematizzare è necessario saper ricostruire il significato globale e integrare informazioni
• Quadro di riferimento INVALSI, 2011Aspetto 5 a “Ricostruire il significato di una parte più o meno
estesa del testo integrando più informazioni e concetti, anche formulando inferenze complesse
Aspetto 5b “ Ricostruire il significato globale del testo integrando piùinformazioni e concetti, anche formulando inferenze complesse, ”
(INVALSI, Quadro di Riferimento della prova di italiano, 2011)
• Framework PISA 2009 “Integrare e interpretare ciò che si legge. Comprendere il significato
generale di un testo e sviluppare una interpretazione”( PISA 2009 Assessment Framework, OECD 2009)
Dalla superficie del testo alla profondità del significato
profonditàsuperficie
continuità tematica
progressione informativa
legami, espliciti o impliciti (inferibili)
aspetti della coesione sintattica
( anafore, connettivi , ellissi)
aspetti della coesione lessicale
( ripetizioni, sinonimi, iponimi,
iperonimi)
I testi
Scuola Testi / lunghezza
Leggibilità N. frasi
N.medio parole per frase
N. medioprop. per frase
Grado di subor.prevalente
N. parolenon VdB ;% (su parole piene)
Storia210
50 11 19 2.6 I 4 // 1.5%Prim.
Geo.266
52 11 24 2.2 I 7 // 6%
Storia522
43 23 22.7 2.2 I 2// 0.63%Sec. I°
Geo.507
43 17 29.8 2.6 I 18// 6%
Storia737
43 27 27.3 3.3 I 24// 6.8%Sec. II°
Geo.780
40 27 28,8 4,3 II 36//4.6%
Il lavoro sul testo
Nessuna operazione sul testo
Non sottolinea
Sottolinea tutto o quasi tutto
Selezione valida
Annotazioni sul margine
Primaria 1% 5% 62% 24% 8%*
Second. 1° 11% 1% 38% 50% 15%
Second. 2° 14% ‐‐ 25% 61% 14%
Dalla primaria alla secondaria di II grado
• aumenta sensibilmente il numero degli studenti che sa sottolineare inmodo utile; il cambiamento è evidente nel passaggio dalla primaria(24%) alla secondaria di 1° (50%)
• la stessa cosa si può osservare per le annotazioni sul margine
• diminuisce ‐ma non sparisce‐ il numero degli studenti che sottolineano tutto: utilizzano anche per la lettura per lo studio una lettura estensiva e veloce, del tutto inadatta all’apprendere dal testo.
I modelli di schemi utilizzati
Primaria SecondariaI grado
SecondariaII grado
Albero 12% 36% 37%
Raggiera 69% 23% 0
mappe 1% 0 25%
Forme miste/altri
14% 13% 38%
schemi su parti di testo
4% 28% 0
Dalla primaria alla secondaria di II grado
• Gli schemi a raggiera, schemi a «gerarchia debole», prevalgono nella primaria, diminuiscono drasticamente nella secondaria di 1°, sostituiti dalla prevalenza di schemi ad albero, spariscono nella secondaria di 2°, sostituiti da schemi ad albero, a blocchi e a rete.
• Le tipologie miste di schemi sono molto frequenti in tutto lo sviluppo del curricolo.
• Restano in numero consistente i “non schemi”, in percentuale maggiore nella secondaria di 1° e di 2° grado ( 37% e 33%) rispetto alla primaria (23%).
Scuola primaria
• Fin dal II secolo d.C. l’immenso Impero romano cominciò a manifestare segnali di crisi. Durante il regno di Marco Aurelio una terribile epidemia di peste dilagò in molte province, raggiungendo anche l’Italia. La popolazione diminuì notevolmente, l’agricoltura e il commercio entrarono in crisi.
• Il benessere dell’Impero si basava anche sul lavoro degli schiavi, che coltivavano le grandi proprietà terriere. La maggior parte di loro erano prigionieri di guerra ma, con la fine delle conquiste militari, cessò anche la possibilità di procurarsi nuovi schiavi. Anche questo fatto contribuì a far diminuire la produzione agricola, con il conseguente aumento del prezzo dei prodotti.
• La sicurezza dell’Impero era minacciata dalle invasioni dei popoli confinanti: difendere un impero tanto esteso come quello romano non era facile e gli imperatori dovevano far sorvegliare dall’esercito ogni regione. Ciò comportava spese enormi per il trasporto, l’equipaggiamento e il mantenimento dei soldati. Per fronteggiare le ingenti spese lo stato impose nuove tasse, sempre più pesanti, che rovinarono artigiani, contadini e commercianti. Le botteghe chiudevano, i campi restavano incolti; diminuiva la disponibilità di beni e prodotti, mentre il loro prezzo cresceva senza sosta. Molti uomini, ridotti in miseria, cominciarono a vivere di furti e aggressioni: le strade diventarono insicure e la crisi dello stato si aggravò.
• (da Urrà!, Sussidiario delle discipline, 5, a cura di Mario Amulfi, Torino, Il Capitello, 2008)
Schema a raggiera
Il tema
3 sintesi dei paragrafi
storia
Lista
Tema
informazioni elencate di seguito
Riproduce l’ordine lineare del testo
Viaggiare in Italia
•
• In Italia, la maggior parte delle persone si sposta su ruote:mediante l’uso di auto, per il trasporto di passeggeri, e di camion, per il trasporto di merci.
• Per permettere gli spostamenti di questi mezzi di trasporto è stata costruita una fitta rete stradale. Ci sono quasi 300.000 Km di strade, di cui 6000 di autostrade, e per questo l’Italia è ai primi posti in Europa.
• Nonostante il trasporto su ruote sia il più utilizzato, presenta alcuni problemi:
• la lentezza, a causa dell’eccessivo traffico;
• i numerosi incidenti stradali;
• l’inquinamento dell’aria e l’inquinamento acustico.
• E’ per questo motivo che si sta cercando di indurre le persone a usare al posto delle auto i mezzi pubblici (autobus, metropolitana, tram) e, per i lunghi tragitti, i treni, meno inquinanti di automobili e camion.
• Il traffico aereo è stato l’ultimo a svilupparsi in ordine di tempo e ha avuto un notevole incremento, soprattutto per quanto riguarda i lunghi percorsi, internazionali e intercontinentali.
• I trasporti aerei sono molto costosi, anche perché possono trasportare quantità di merci limitate, ma sono i più veloci in assoluto. L’aereo è dunque adatto a trasportare passeggeri e merci poco ingombranti o rapidamente deperibili.
• Data la posizione dell’Italia, il trasporto via mare è molto importante. Le navi sono il mezzo più lento, ma hanno il vantaggio di poter trasportare grandissime quantità di merci, anche molto pesanti come i minerali e il petrolio. Notevole è anche l’attività dei traghetti, che trasportano i passeggeri e le merci nei piccoli tratti di mare, per esempio fra i porti della costa italiana e le isole.
Tema al centro
temi + informazioni sullo stesso livello
Albero discendente (23 su 115)
Il tema
3 sottotemi
Informazioni correttamente collegate
Gerarchia:2 livelli
Gerarchia su due livelli (11 su 115)
Non schema. Frasi «a cascata»
Blocchi di frasi/ riassuntini
Scuola secondaria di primo grado
Secondaria 1 Tema al centro (parziale), ripresa del titolo del testo, nessuna differenza tra le informazioni
Secondaria 1
Tema al centro, ripresa titolo del testo,Il tema è parziale
Sottotema correttamente collegato al tema
Schema ad albero;
- riconoscimento parziale del tema
- un sottotema parzialmente riconosciuto
- utilizzo di segmenti del testo
Schema ad albero;‐ riconoscimento parziale del tema‐ non riconoscimento dei sottotemi
Schema ad albero;
‐riconoscimento parziale del tema‐ non riconoscimento dei sottotemi‐utilizzo parti di testo
Titolo del testo
‐titoli dei due paragrafi del testo
‐non schema
Scuola secondaria di II grado
II° Liceo scientifico Forme miste: albero/mappa ; riconoscimento parziale del tema; accennato un sottotema
II liceo scientifico. Mappa; riconoscimento parziale del tema e di un sottotema
II ITCDue mappe, una per ciascun paragrafo
II liceo scientifico mappa, utilizzate parti di testo; nella parteb finale corretto riconoscimento di sottotemi
Tema (parzialmente riconosciuto) + sottotemi + informazioni II IPIA
II IPIA
‐Non schema
‐ Tre sintesi, una per ciascun paragrafo, con ripresa di parti del testo
Le strategie esperte
Le nazioni industrializzate occid. danno vita a una nuova corsa alle colonie
Le cause economiche del colonialismo
Inizio sec. XIX: molta parte del mondo colonizzato dai paesi occid.
nel sec. XIX forte incremento verso Asia, Africa, Oceania
(Espansione coloniale strettamente legata rivoluz. Industriale)
Necessitàcontrollo materie prime
Esempio alluminio ‐bauxite
Mercati nazionali troppo piccoli per assorbire merci prodotte
Necessario trovare nuovi mercati e possibilità di investimenti
Colonialismo e imperialismo
Gara di conquista zone del mondo non ancora dominate
a. politico: conservazione sistemi di governo precedenti per mantenimento equilibri di potere esistenti
a. economico.Necessario controllare
l’economia
Colonia: no sistema produttivo autonomo
Prodotti: solo importati dal paese dominante
Materie prime: esportate solo verso il paese dominante
Età imperialismo: 1870‐1914
Colonizzaz. Iniziata dopo le scoperte geografiche ( sec. XVI
GLI IMPERI COLONIALI EUROPEI
Colonialismo e imperialismo tra la fine del sec. XIX e i primi decenni del sec. XX
Schema del testo della sec. di I°
titolo tema il titolo coincidecon il tema
C P E N
Il titolo rappresenta parzialmente il tema
C P E N
Titolo assente
C P E N
Prim. S
G
La crisi dell’impero
Viaggiare in Italia
La crisi dell’impero
Viaggiare in Italia
79% = 5% 15%
69% 3% 7% 19%
Sec. 1 S
G
Gli imperi coloniali europei
Le città dei paesi in via di sviluppo
Colonialismo e imperialismo tra la fine del sec. XIX e i primi decenni del sec. XX
La crescita vertiginosa delle città del sud del mondo dal secondo dopoguerra
17% 52% 13% 18%
33% 29% 30% 8%
Sec. 2 S
G
No titolo
La salinizzazione e l’inquinamento dei suoli
Conservazione e innovazione nell’Europa dell’Alto Medio Evo
I problemi dei suoli coltivati
5% 30% 7% 58%
6% 51% 8% 35%
Riconoscimento del tema:
• Scuola primaria: livelli di riconoscimento elevati ( titolo e tema del testo coincidono)
• Scuola secondaria 1: livelli di riconoscimento bassi, soprattutto nel testo di storia
(in ambedue i testi il tema è solo parzialmente rappresentato dal
titolo)
• Scuola secondaria 2: livelli di riconoscimento decisamente bassi
( testo di storia: titolo generale assente, ricostruzione complessa;
testo di geografia: titolo fuorviante, anche ai fini della
comprensione complessiva del testo)
I sottotemi: ‐ i titoli dei paragrafi‐ i sottotemi nel testo
Sottotemi/Titoli dei paragrafi
Sottotemi( da ricostruire a partire dal testo)
PrimariaNon paragrafi
Elementi‐chiave in grassetto in ambedue i testi
59%
Second. 1° 42% Storia: elementi‐chiave in grassetto
Geogr. : nessuna evidenziazione
70%
Second. 2° 56% St.: elementi‐chiave in grassetto
Geogr. : scarsissime evidenziazioni
74%
Riconoscimento dei sottotemi: titoli dei paragrafi; sottotemi nel testo
titoli dei paragrafi
Primaria: non paragrafi
Sec. 1: utilizzati da meno della metà degli studenti
Sec. 2: utilizzati da poco più della metàdegli studenti
sottotemi nel testo
Primaria: ricostruiti da poco più della metà degli studenti ( paratesto efficace)
Sec. 1: ricostruiti da circa i ¾ degli studenti (paratesto efficace solo in un testo)
Sec. 2: ricostruiti da circa i ¾ degli studenti (paratesto efficace solo in un testo)
Cogliere i legami fra le informazioni del testo
Gerarchia 1 ( collegamenti incompleti)
Gerarchia 2 ( tema + sottotema + informazione)
No gerarchia
Primaria 73% 14% 13%
Second. 1° 44% 22% 34%
Second. 2° 31% 47% 22%
Cogliere i legami fra le informazioni del testo
Primaria: gli studenti (3/4) colgono solo legami incompleti; legami più ampi ( colti da pochi) riguardano solo segmenti di testo.
Secondaria 1: poco meno della metà degli studenti coglie legami incompleti; circa 1/5 coglie legami più ampi, ma generalmente solo su segmenti di testo.
Secondaria 2: circa 1/3 degli studenti riconosce legami incompleti, mentre quasi la metà coglie legami ampi, su segmenti di testo in storia, su tutto il testo in geografia.
Suggerimenti di lavoro.
Aspetti da considerare:
• Strategie di lettura, lavoro sul testo, utilizzo del paratesto
• Consapevolezza di ciò che si deve cercare nel testo
• Selezione aspetti rilevanti
• Tipologia di schemi
• Modi di schematizzare
• Aspetti linguistici della schematizzazione
Distribuzione lungo il curriculum e mete specifiche dalla primaria alla secondaria di II grado.