I new media

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I new media Simona Isabella Corso Società, Cultura, comunicazione

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I new media. Simona Isabella Corso Società, Cultura, comunicazione. Internet come Ciberspazio. Metà anni Novanta si diffonde il termine “ciberspazio”: Non solo spazio per consultare informazioni ma spazio fatto di informazioni che gli individui modellano e trasformano. - PowerPoint PPT Presentation

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I new media

Simona IsabellaCorso Società, Cultura,

comunicazione

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Internet come Ciberspazio Metà anni Novanta si diffonde il

termine “ciberspazio”:1.Non solo spazio per consultare

informazioni ma spazio fatto di informazioni che gli individui modellano e trasformano.

2.È uno spazio di interazioni e comunicazione

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La costruzione dell’identità online

Nel ciberspazio non vi sono discriminazioni ma l’identità è ambigua.

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La costruzione dell’identità online

Si afferma attraverso: Lo pseudonimato (la creazione di un

nome ha una valenza sociale) Le firme La creazione di un profilo personale

(blog, sito, Social Network): sono vere e proprie “ribalte” in cui cui si “espone” il sè in pubblico.

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La costruzione dell’identità online

Intenzionalità: elemento fondamentale nella comunicazione diventa costitutivo della CMC

Il World Wide Web come luogo di sperimentazione del sè : io molteplice/io “a finestre”.

Identità online non come via di fuga ma come opportunità

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La costruzione dell’identità online Il concetto di moratorium : tipo di

esperienza, utile al passaggio dalla giovinezza all’età adulta.

Indica situazione particolari e circostritte nel tempo in cui gli individui possono permettersi di sperimentare cose nuove senza doverne pagare le conseguenze sociali.

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La costruzione dell’identità online La Rete come ambiente di sperimentazione,

sia per giovani che per gli adulti. Alcune ambiguità: 1. la sperimentazione del sé in Rete può

sopperire allea mancanza di riti di passaggio (società moderne vs società tradizionali)

2.questi nuovi terreni di gioco e sperimentazione possono abituare a sottrarsi dalla responsabilità di scegliere: molte scelte sono irreversibili.

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Le comunità virtuali

Il termine “Virtual Community” è stato utilizzato per la prima volta da Howard Rehingold nel 1993, in un omonimo volume che analizzava le dinamiche sociali di una comunità online sviluppatasi intorno ad un BBS, The Well.

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Le comunità virtualiTrasformazioni in senso sociale delle reti

telematiche

Due equivoci sulle community: Il termine “comunità” in sociologia ha

un significato meno esteso: un’aggregazione stabile nel tempo che richiede ai suoi membri la condivisione di un senso di appartenenza e di un sistema di regole e di valori condivisi.

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Le comunità virtualiIn Rete “comunità” rimanda a gruppi di

individui che comunicano, almeno per un certo tempo, in modo regolare fra loro.

Si concorda però su alcuni elementi:1. Personae coerenti e stabili2. Condivisione di un linguaggio3. Relazioni interpersonali su vari livelli4. Sviluppo di un sistema di ruoli e norme

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Le comunità virtuali

Altro equivoco riguarda il termine “virtuale”: non è opposto a “reale” “Nella filosofia scolastica virtuale è ciò che esiste in

potenza e non in atto. Il virtuale tende ad attualizzarsi, senza essere tuttavia passato a una concretizzazione effettiva o formale” [Lévy 1995, trad.it.1997, 5]

Le esperienze comunicative in Rete sono “reali” in quanto hanno conseguenze nella vita reale

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Le comunità virtuali

Restano delle differenze: Permeabilità: uscire da una comunità

è sempre possibile, da una comunità reale no.

Ciberbalcanizzazione: comunità online non come luogo di apertura e confronto ma come piccole cittadelle i cui membri vengono selezionati preventivamente in base alla condivisione di interessi o opinioni.

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Dalle community ai networkNon più community ma Network sociali:

riflesso di un cambio terminologico anche nel deonominare la società, Network Society.

Nuove forme di CMC: i siti di Social Network

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I Siti di Social NetworkIl primo è del 1997, si chiamava

SixDegrees.com e fu un fallimento.Il più noto attualmente è Facebook.com, nato

nel 2004 da uno studente dell’Università di Harvard.

Gli utenti possono:1. Creare un profilo personale2. Aggiungere contenuto3. Creare liste di altri “utenti”4. Navigare tra le proprie liste e quelle altrui

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I Siti di Social Network Evoluzione dei siti personali e dei blog

ma con la possibilità di vari canali comunicativi sincroni e asincroni.

Possibilità di condividere risorse e di recuperarle tramite motori di ricerca interni ed esterni.

Possibilità di rafforzare legami esistenti e di attivare “legami latenti”

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I Siti di Social Network Spazi “pubblici connessi”. Caratteristiche:Persistenza: i dati sono archiviati in databaseRicercabilità: i dati possono essere

recuperati tramite motori di ricercaReplicabilità: I dati possono essere

ripubblicatiScalabilità: si può raggiungere un pubblico

potenzialmente molto esteso

Reti egocentriche

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I Siti di Social Network

Problematicità: Gestione dei pubblici di riferimento I pubblici inattesi

Es.: You tube e le pratiche di autorappresentazione ibride:

1.Profili “pubblicamente privati”2.Profili “privatamente pubblici”