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Bollettino A.I.C. nr. 129-130-131/2007

I GIS OPEN SOURCE NELLA DIDATTICA

OPEN SOURCE GIS IN EDUCATION

Maurizio Boscaini (*)

(*) Università degli Studi di Trieste.

Sommario

Nel programma del corso di “Informatica e sistemi automatici” per l’anno scolastico 2006-07 dellaV Liceo scientifico e tecnologico dell’ITI Marconi di Rovereto, ho inserito in via sperimentale unmodulo relativo alla conoscenza delle problematiche e degli utilizzi dei sistemi informativi territo-riali (GIS). Lo studio delle nozioni di base della cartografia rappresenta un essenziale punto di par-tenza. L’uso di sistemi informatici e telematici e gli esempi applicativi fanno meglio cogliere gliaspetti teorici e pratici dei GIS e della cartografia. Gli studenti riescono così ad apprezzare sia lapotenza espressiva della mappa come ausilio alla comprensione della realtà e come strumento disimulazione e pianificazione sia l’alto grado di interdisciplinarietà, che queste materie richiedono.L’utilizzo di strumenti prevalentemente Open Source, oltre a ragioni economiche, offre l’opportu-nità di operare con formati e protocolli di comunicazione standard, di conoscere comunità di ricer-catori, che operano in vari campi sia scientifici che umanistici e soprattutto di avere un approccioeducativo basato sulla costruzione del proprio sistema.

Abstract

In the program course “Computer science and automatic system” for the last class of the “Liceo scien-tifico e tecnologico” in the “ITI Marconi” in Rovereto, school year 2006-07, I’ve put an experimentalmodule about the knowledge of problems and uses of Geographic Information Systems (GIS). The study of basic cartographic notions is an essential starting point. Use of computerized and telematicsystems and applied examples help to catch theoretical and pratical aspects of GIS and cartography.Students appreciated on one hand the expressive power of the map, which enhances a better under-standing of the world and it enables them in planning being such an impotant simulation tool and onthe other hand the high degree of interdisciplinarity needed.The prevalent use of “Open Source” tools gives the chance to deal with standard data formats andcommunication protocols, to get to know various research communities that work in many fields, bothscientific and humanistic, and to use an education approach where each one creates his own system.

Questa documento descrive una speri-mentazione didattica sull’introduzione deiGIS open source come modulo d’insegna-mento all’interno di un corso di informatica

per la scuola secondaria. L’obiettivo è anchequella di stimolare una sinergia didatticainterdisciplinare, avendo in questo sicura-mente in mente in primis materie a fortevocazione territoriale, come la geografia e lacartografia, ma non limitandosi solo ad esse.Il motivo, che mi ha spinto ad avviare que-

1. Premesse

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sto piccolo progetto pilota, è che ritengo iGIS uno strumento estremamente utile perla formazione e la preparazione scolastica diuno studente di un liceo scientifico e tecno-logico. Concordo, infatti, col giudizio di piùautori sui numerosi benecifici e stimoli che iGIS possono offrire al processo formativo ededucativo; tra questi sottolineo i seguenti: ilragionamento spaziale, l’analisi dei dati, lostudio di sistemi complessi e l’approcciointerdisciplinare a problemi del mondo reale.

Non ho trovato in internet documenta-zione di esperienze simili nella scuola supe-riore italiana. Da qui sorgono una serie diquesiti, per i quali non ho ancora sufficientielementi per risposte anche parzialmentecomplete, fondate e soddisfacenti.

In particolare, mi chiedo perchè, nono-stante assistiamo ad una sempre maggiore per-vasività degli strumenti geomatici nella vitapubblica e privata, nella ricerca ed in ambitoprofessionale, dai GPS alle mappe di Google,e nonostante più autori stimino che nell’attua-le società dell’informazione circa l’80% deidati siano intrinsecamente georeferenziabili,l’insegnamento teorico ed applicato dei GISsembra essere pressochè assente nell’istruzio-ne secondaria della scuola italiana?

Altra domanda: visti i numerosi e stimo-lanti ambiti applicativi della materia convalenza interdisciplinare perchè gli insegnan-ti, ma anche le strutture di formazione deidocenti e le case editrici (anche se probabil-mente questa innovazione non deve partireda loro), sembrano non dimostrare moltointeresse per queste tematiche? Ed ancora: in

quale maniera costruire percorsi scolastici edunità didattiche per queste tematiche?

L’esperienza didattica in corso, descrittain questa relazione, è un tentativo personaledi risposta proprio a quest’ultima domandaattraverso l’utilizzo di strumenti open source.

Per quanto riguarda l’estero, oltre allenumerose esperienze soprattutto del mondoanglosassone, segnalo “Using GIS in tea-ching”1, un interessante progetto portoghe-se che coinvolge l’Universidade Nova diLisbona e due scuole secondarie.

È opportuno ricordare che i programmiministeriali del corso di “Informatica e sistemiautomatici” per il Liceo scientifico e tecnologi-co progetto “Brocca”, oltremodo estesi nono-stante uno spazio orario di sole tre ore settima-nali, offrono spunti per giustificare e favorireun’introduzione dei GIS nel percorso scolasti-co. Nel programma, infatti, è presente lo stu-dio dei sistemi ed un invito a scegliere tecnolo-gie informatiche, che siano anche tecnologie-strumento volte a favorire un approccio didat-tico multidisciplinare e progettuale.

Anche a seguito del mio personale per-corso di studio, nella parte finale del corsoper l’anno scolastico 2006-2007 per la classequinta della sezione B del Liceo scientifico etecnologico progetto “Brocca” dell’ITI Mar-coni di Rovereto ho collocato un breve mo-dulo di introduzione ai sistemi informativiterritoriali con i seguenti obiettivi generali:� conoscere gli utilizzi e le problematiche

dei GIS� saper utilizzare gli strumenti di base di

un software GIS.

2. Breve quadro sui GIS nella scuolasuperiore 3. Contesto di riferimento

ed obbiettivi generali

1 Mota, M., Peixoto, M., Painho, M., Curvelo, P. and Ferreira, F. M., (2006), ConSIG – Using GIS in tea-ching/learning processes, http://gis.esri.com/library/userconf/proc06/papers/papers/pap_2042.pdf

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Questo modulo didattico segue l’intro-duzione, svolta nella classe quarta, alla teo-ria unificata dei sistemi e la parte più corpo-sa del programma di quinta incentrata sullostudio dei sistemi informativi e delle basi didati, di cui può essere visto come una possi-bile evoluzione.

L’ambito didattico di riferimento (classequinta liceo scientifico e tecnologico, finedell’anno scolastico, preparazione all’esamedi maturità,...) mi hanno portato ad include-re come modalità di studio anche l’elabora-zione personale e la relazione a gruppi di 2 o3 alunni/e.

Dopo aver presentato gli obiettivi iniziali,ho fornito alla classe, per lo più con lezionifrontali, una visione panoramica introduttivadella cartografia e dei GIS, avvalendomi anchedi documentazione presente in internet2.

Ho poi richiesto agli studenti di rispon-dere, sempre avvalendosi di internet, alleseguenti domande si studio:� Che cosa sono i GIS?� A cosa servono?� Chi li utilizza?� Per quali scopi (esempi ed ambiti di

applicazione)?Come fase successiva ho assegnato le

seguenti relazioni da svolgere a gruppi di 2/3alunni/e (in appendice riporto il sempliceschema di relazione fornito come canovaccio):

� Proiezioni cartografiche: teoria e pratica,utilizzo del software G.Projector3, even-tualmente anche mappe da Blue Marbledella NASA

� I GIS: ambiti d’uso (esempi presenti sulWeb)

� Tipologie di programmi GIS, classifica-zione

� I WebGIS: definizione, applicazioni,...� Recensione dei principali software GIS

proprietari ed open source� Formati vettoriali e raster

Ho cercato di utilizzare un approccio ditipo progettuale, funzionale e modularesimile a quello proposto dall’ECDL-GIS4,una certificazione informatica gestita daAICA e LABSITA dell’Università di Roma“La sapienza”, che dovrebbe partire nei pros-simi mesi e che, essendo indipendente da tec-nologie specifiche, dovrebbe essere possibilerealizzare anche con software GFOSS (GISFree and Open Source Software)5.Il requisito base degli strumenti utilizzati èquello di essere gratuiti sia per la scuola cheper gli studenti. Ulteriori essenziali requisitisono: l’aderenza agli standard, la possibilitàdi visionare il formato dei dati e l’indipen-denza dalla piattaforma.

Per l’introduzione alle problematichedella cartografia ho utilizzato Global MapProjector (G.Projector 1.0.1), riportato infigura 1, un software liberamente scaricabiledalla NASA per visualizzare in maniera sem-plice ed intuitiva come cambia la mappa delmondo al cambiare della proiezione carto-grafica utilizzata. Realizzato in Java, e quin-

4. Metodologia didattica, scelta degli strumenti e contenuti

2 Wikipedia, http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_informativo_geografico3 Global Map Projector (G.Projector)

http://www.giss.nasa.gov/tools/gprojector/4 AICA - LABSITA EUROPEAN COMPUTER DRIVING LICENCE GEOGRAPHIC INFORMA-

TION SYSTEM, versione 1.2 – draft, ECDL-GIS Syllabus, Gennaio 2007, http://www.ecdlgis.com/files/syl-labus.pdf

5 GFOSS Italia, http://gfoss.ominiverdi.org/index.php/Gfoss_Italia

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di multipiattaforma, necessita, per funziona-re, di una Java 1.4 Virtual Machine (o supe-riore) installata sul sistema. Questo requisi-to, anche se piuttosto diffuso al giorno d’og-gi, si è rivelato essere comunque una diffi-coltà piuttosto fastidiosa per alcuni a-lunni/e, che dovevano testarlo sul propriocomputer di casa.

Per la scelta dello strumento GIS mi sonoavvalso, oltre che di alcuni test personali degliapplicativi, di un ottimo documento di recen-sione dei GFOSS presente in rete6.

Come software GIS ho scelto QGIS 8.0,concordando con Lami Cavallini e Ventura-to7 sul fatto che questo applicativo rappre-

senta probabilmente lo stato dell’arte deiGFOSS per quanto riguarda completezza,indipendenza dalla piattaforma e facilitàd’uso. Questo software, infatti, ben rispettai vincoli hardware presenti presso l’Istituto(piattaforma Windows XP, 256/512 Mb dimemoria RAM) ed il livello di addestramen-to informatico degli studenti.

Dopo un addestramento di base all’usodell’ambiente, si procede con la dimostra-zione di come costruire una carta tematica.Ci si limita a questa operazione di base, tra-lasciando esercitazioni pratiche più com-plesse quali interrogazioni tra attributi geo-grafici e non geografici, operazioni di inter-

FIGURA 1 – Global Map Projector (G. Projector 1.0.1).

6 Paul Ramsey, Director. Refractions Research, maggio 2006, The state of Open Source GIS,http://www.refractions.net/white_papers/oss_briefing/2006-06-OSS-Briefing.pdf

7 Leonardo Lami, Paolo Cavallini, Emilia Venturato,QGIS: il GIS facile per tutti

http://www.faunalia.it/pdf/Mondogis_2005_50.pdf

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sezione, unione, sovrapposizione,...8. Suqueste possibilità di analisi offerte dai GISvengono solo fornite alcune nozioni teori-che; lo spazio orario non consente, purtrop-po, un abbinamento a significative attivitàlaboratoriali in merito. In particolare, sareb-be interessante riuscire a svolgere esercita-zione di gestione di database GIS opensource, quali MySQL o PostgreSQL.

Come semplice esperienza di laboratoriola classe è invitata a reperire ed utilizzare ininternet o sul proprio PC alcuni servizi webdi routing (ad es. ViaMichelin.com) e divisualizzazione cartografica 2D e 3D (Goo-gle Maps, Google Earth,...).

Nell’ultima parte, gli studenti sono invi-tati a costruire in laboratorio ed a casa unapropria applicazione GIS ed a documentarei passi, che hanno compiuto per realizzarla.Il compito è assegnato in tre fasi. All’inizionon vengono forniti suggerimenti significati-vi, ma solo l’obbiettivo di scegliere unatematica con valenza territoriale a gruppi di2/3 studenti e di visualizzarla con QGIS.

Dopo di che verifichiamo assieme l’im-postazione progettuale svolta in maniera taleda far emergere aspetti del sistema quali:� descrizione delle finalità � elenco e classificazione dei componenti� ricerca e selezione delle fonti dei dati

Infine, si passa alla realizzazione dellamappa tematica con l’assistenza dei docenti:� collegamento dei dati territoriali e non

territoriali, utilizzando la suite per l’uffi-cio open source OpenOffice per modifi-care i file .dbf, che contengono gli attri-buti dei vari record del tematismo

� creazione del progetto, caricamento dei datie visualizzazione della mappa in QGIS.

Come nota territoriale è doveroso sottoli-neare come il contesto scolastico della Provin-cia Autonoma di Trento offra la possibilità diinteragire con la Fondazione Bruno Kessler diTrento (già ITC/IRST) e di partecipare ad atti-vità didattiche molto interessanti quali Web-Valley, un campus estivo nel quale alunni/e diquarta superiore della provincia hanno l’op-portunità di vivere un’esperienza incentratasullo studio, la ricerca e l’utilizzo delle moder-ne tecnologie informatiche (Open Source)basate sui GIS ed Internet9.

Inoltre, nel corso è stato presentato ilprogetto GRASS, storicamente il più com-pleto GIS Open Source, che ha proprio ilsuo centro di coordinamento e sviluppopresso l’IRST (ho anche calendarizzatocome attività complementare una visita alcentro di ricerca, che, purtroppo, per varieragioni, soprattutto legate ad un calendarioscolastico già denso di impegni, non sembrapossibile effettuare).

Il modulo didattico presentato, seppurmolto ridotto nei tempi e negli argomentisvolti, offre una panoramica del settore tec-nologico di studio, fornendo agli studenticonoscenze di base ed iniziali competenzeper poter operare coi GIS.

Pur attendendo la fine del corso, che siconcluderà tra un mese, per tracciare unbilancio finale della sperimentazione, riten-go che i risultati osservati fino ad ora siano

5. Sinergie didattiche per i GIS open source in Trentino

6. Conclusioni

8 Visualizzare dati con attributi geografici in Qgis, http://wiki.gfoss.it/index.php/Visualizzare_dati_con_attributi_geografici_in_Qgis

9 WebValley 2006, http://mpa.itc.it/webvalley/webvalley2006/Lettera-WV-2006.pdf

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complessivamente positivi. L’interesse di-mostrato è buono, visto anche il buon livel-lo delle relazioni svolte finora dalla classe,che sembra aver apprezzato il carattere ed ilcontenuto innovativo dell’insegnamento. Inparticolare, il recupero e l’aggancio alle no-zioni di cartografia apprese negli anni prece-denti si è caratterizzato come elemento posi-tivo: gli studenti hanno dimostrato diapprezzare il tentativo e la “scoperta” di riu-scire a legare assieme materie diverse.

Altri aspetti da sottolineare sono: il far

conoscere agli studenti che oltre alle tecno-logie proprietarie esistono quasi sempre deicorrispettivi open source, ciascuno conpregi e difetti, e l’educare alla ricerca ed allaselezione10 ed alla capacità di scegliere icomponenti, coi quali costruire il propriosistema in base ai requisiti ed ai casi d’uso,che emergono di volta in volta nello studio,nella ricerca od in ambito professionale.

Per la scuola secondaria un filone datenere in considerazione per l’efficace impo-stazione didattica (syllabus strutturato in

FIGURA 2 – Esempio di mappa realizzata con QGIS (da http://wiki.gfoss.it).

10 Umberto Eco, A che serve il professore?, http://espresso.repubblica.it/dettaglio/A-che-serve-il-profes-sore/1576007/ 1&ref=hpsp

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moduli con sezioni, tematiche, argomenti eriferimenti) e la ricaduta formativa e profes-sionale dimostrata in questi anni è sicura-mente quello della certificazione ECDL-GIS.

Rimane probabilmente necessario unlavoro di “divulgazione didattica” anchepresso il personale docente, soprattutto dimaterie scientifiche, che, anche sulla scorta

della mia personale esperienza, conoscemolto poco sia del mondo dell’open sourcesia, soprattutto, dei GIS, dal momento chequeste espressioni sembrano essere ancorasconosciute ai più. Per accelerare questoprocesso sarebbe probabilmente opportunaanche una proposta di inserimento nei pro-grammi ministeriali delle tematiche dei siste-mi informativi territoriali.

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