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I GIOVANI PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DEL TERRITORIO: NUOVE IDEE E PROGETTI INNOVATIVI

YOUTH ON THE MOVE


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Banca castello tesino


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Contenuti

La strategia Europa 2020 I finanziamenti indiretti: la coesione territoriale e

le politiche regionali I finanziamenti diretti


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EUROPA 2020

Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva (COM(2010)2020)

Tre priorità che si rafforzano a vicenda Crescita intelligente: sviluppare un’economia basata sulla

conoscenza e sull’innovazione; Crescita sostenibile: promuovere un’economia più efficiente

sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva; Crescita inclusiva: promuovere un’economia con un alto

tasso di occupazione che favorisca la coesione economica e sociale.


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Cinque traguardi che gli Stati membri sono stati invitati a tradurre in obiettivi nazionali definiti in funzione delle rispettive

situazioni di partenza: il 3% del PIL dell’UE deve essere investito in ricerca e sviluppo

(R&S) i traguardi “20/20/20” in materia di clima/energia devono

essere raggiunti il 75% delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni deve

avere un lavoro il tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al 10% e

almeno il 40% dei giovani deve avere una laurea o un diploma 20 milioni di persone in meno devono essere a rischio povertà


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Sette “iniziative faro” per favorire i processi relativi ad ogni traguardo:

L’Unione dell’innovazione: riorientare la politica in materia di R&S e innovazione in funzione delle sfide principali, colmando al tempo stesso il divario tra scienza e mercato.

Un’agenda europea del digitale: trarre vantaggi socioeconomici sostenibili da un mercato unico del digitale basato sull’Internet superveloce (entro il 2013).

Una politica industriale per una crescita verde: aiutare la base industriale dell’UE ad essere competitiva nel mondo post-crisi, promuovere l’imprenditoria e sviluppare nuove competenze

Un’Europa efficiente sotto il profilo dell’uso delle risorse: favorire la transizione verso un’economia basata su un impiego efficiente delle risorse e a basse emissioni di carbonio


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Sette “iniziative faro” (2)

Gioventù in movimento: migliorare la qualità e l’attrattiva internazionale degli istituti europei di insegnamento superiore promuovendo la mobilità di studenti e giovani professionisti.

Un’agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro: porre le basi della modernizzazione dei mercati del lavoro per aumentare i livelli di occupazione e garantire la sostenibilità dei nostri modelli sociali.

Piattaforma europea contro la povertà: garantire coesione economica, sociale e territoriale aiutando i poveri e le persone socialmente escluse e consentendo loro di svolgere un ruolo attivo nella società.


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Attuazione della Strategia Europa 2020

gli SM saranno assistiti dalla Commissione nell’elaborazione delle proprie strategie per ripristinare la sostenibilità della crescita e della finanza pubblica;

il Consiglio europeo si assumerà la piena titolarità della strategia, di cui costituirà l’elemento centrale; la Commissione valuterà i progressi verso gli obiettivi prefissati, agevolerà gli scambi politici e presenterà le proposte necessarie per orientare gli interventi;

gli obiettivi della strategia saranno integrati nelle priorità di azione dei principali strumenti finanziari dell’UE (es.Fondi strutturali).


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L’Unione dell’innovazione

Definire un programma strategico per la ricerca incentrato su sfide come sicurezza energetica; cambiamento climatico; metodi di produzione ecologici;

Migliorare il contesto generale per l’innovazione nelle imprese, modernizzare il quadro per i diritti d’autore; accelerare la fissazione di standard interoperabili;

Potenziare e sviluppare il ruolo pro-innovazione degli strumenti dell’UE , anche mediante una più stretta collaborazione con la BEI e snellire le procedure amministrative per agevolare l’accesso ai finanziamenti per le PMI;

Promuovere i partenariati per la conoscenza e rafforzare i legami tra, settore delle imprese, ricerca e innovazione, sostenere le giovani imprese innovative.


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Un’agenda europea del digitale

Creare un quadro giuridico stabile tale da incentivare gli investimenti in un’infrastruttura aperta e competitiva per l’internet ad alta velocità e nei servizi collegati;

Agevolare l’uso dei fondi strutturali dell’UE per la realizzazione dell’agenda;

Riformare i fondi per la ricerca e l’innovazione e aumentare il sostegno al settore delle TIC onde aumentare la forza tecnologica dell’Europa nei settori strategici e creare condizioni che permettano alle PMI ad alto potenziale di crescita di assumere un ruolo di guida sui mercati emergenti e di stimolare l’innovazione in materia di TIC.


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Un’Europa efficiente sotto il profilo delle risorse

Mobilitare gli strumenti finanziari dell’UE (FEASR, FS, PQ R&S) nonché i finanziamenti della BEI nell’ambito di una strategia di finanziamento coerente, che mette insieme i fondi pubblici e privati dell’UE e quelli nazionali;

Intervenire nel quadro per l’uso degli strumenti basati sul mercato (scambio di quote di emissione, revisione della fiscalità energetica, ecc.);

Completare il mercato interno dell’energia e attuare il piano strategico per le tecnologie energetiche (SET);

Potenziare le reti transeuropee nel settore dell’energia (in particolare quelle delle fonti di energia rinnovabile) nelle macro-regioni del Baltico, dei Balcani, del Mediterraneo).


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Gioventù in movimento

Integrare e potenziare i programmi UE per la mobilità, le università e i ricercatori (Erasmus, Erasmus Mundus, Tempus, Marie Curie) e collegarli ai programmi e risorse nazionali;

Accelerare il programma di modernizzazione dell’istruzione superiore (programmi di studio, gestione finanziamento);

Promuovere l’imprenditoria mediante programmi di mobilità per giovani professionisti;

Creare un quadro per l’occupazione giovanile che definisca politiche volte a ridurre i tassi di disoccupazione.


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Da Europa 2020 … ai Fondi comunitari

L'Unione Europea adotta una programmazione economica che ha una durata di 7 anni. I Fondi comunitari finanziano le politiche di riequilibrio

territoriale e di sviluppo settoriale.

Fondi indiretti

sono finanziamenti la cui gestione é affidata agli Stati membri attraverso le autorità nazionali e regionali . Le autorità nazionali, regionali o locali svolgono una funzione di mediazione rispetto alla Commissione europea e quindi programmano direttamente gli interventi, emanano i bandi e gestiscono le risorse comunitarie.

Fondi diretti

sono contributi gestiti dalla Commissione Europea o da Agenzie da essa delegate. Sono utilizzati per la realizzazione di attività "soft" (organizzazione di seminari e convegni, studi,scambi di esperienze, buone pratiche, ecc.)


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per la coesione territoriale

• Dal 1986 l'obiettivo della politica di coesione è rafforzare la coesione economica e sociale. Il Trattato di Lisbona (2009) e la Strategia Europa 2020 introducono una terza dimensione: la coesione territoriale.

• Si tratta di un argomento oggetto di discussione fin dai

primi anni novanta, e ogni volta che un nuovo paese entra nell'UE aumenta la necessità di prestare attenzione all'evoluzione del territorio europeo.

I FONDI INDIRETTI – FONDI STRUTTURALI


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PIL pro capite 2011 (la media è 100) 275

127 131 129 125 118 120 107 101

99 100 92 82 84

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Disparità regionali all'interno dell'UE27 PIL pro capite (in standard di potere d'acquisto, 2005)


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L'UE è una delle regioni più ricche del mondo, ma vi sono enormi differenze nel livello di prosperità tra e all'interno dei vari paesi membri. Il Lussemburgo è ad esempio sette volte più ricco di Romania e Bulgaria, i membri più poveri e più recenti dell'UE

Gli effetti dinamici della partecipazione all'UE, sommati a una politica regionale energica e mirata, possono tuttavia ridurre questi divari.


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Le cause e gli effetti delle disparità

Le disparità tra le diverse regioni sono dovute a molteplici fattori, tra cui: • svantaggi preesistenti dovuti

all'isolamento geografico • mutamenti sociali ed economici più

recenti • il lascito degli ex sistemi economici a

pianificazione centralizzata • una combinazione di questi e altri fattori

L'impatto di questi handicap si manifesta spesso nelle seguenti forme: • emarginazione sociale • scarsa qualità dell'istruzione • tasso più elevato di

disoccupazione • infrastrutture inadeguate


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Come possiamo

• sfruttare pienamente i punti di forza di ogni territorio in modo che possano contribuire al meglio allo sviluppo sostenibile ed equilibrato dell'UE nel suo insieme?

• gestire la concentrazione? Le città hanno un impatto sia positivo che negativo, in quanto incrementano innovazione e produttività ma allo stesso tempo anche inquinamento ed emarginazione sociale.

• collegare meglio i territori? Le persone dovrebbero poter vivere dove desiderano e avere comunque accesso a servizi pubblici, trasporti efficienti, reti di energia affidabili e Internet a banda larga.

• sviluppare la cooperazione? Gli effetti dei cambiamenti climatici e della congestione del traffico non si fermano ai tradizionali confini amministrativi, pertanto è necessario sviluppare nuove forme di cooperazione tra paesi e regioni.


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Le politiche regionali possono migliorare la coesione territoriale

• favorendo lo sviluppo integrato dei territori, in quanto spazi in cui si svolge la vita dei cittadini;

• promuovendo politiche basate sul territorio mediante un coordinamento intersettoriale delle politiche e un sistema di governo a più livelli, da quello locale a quello europeo;

• incoraggiando la cooperazione tra territori per rafforzare l'integrazione europea;

• migliorando la conoscenza dei territori, al fine di guidarne lo sviluppo.


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Fondi disponibili

I fondi regionali per il periodo 2007-13, pari a circa 350 miliardi di euro, rappresentano oltre un terzo del bilancio dell'UE.

Il denaro viene distribuito da tre fonti diverse, a seconda dell'oggetto degli stanziamenti e del paese o della regione interessati:

Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) – infrastrutture generali, innovazione e investimenti

Fondo sociale europeo (FSE) – progetti di formazione professionale, altri tipi di sostegno all'occupazione e programmi per la creazione di posti di lavoro

Fondo di coesione – progetti ambientali e per le infrastrutture dei trasporti e sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili

+ Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)


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Le politiche regionali dell’UE mirano a: • aiutare ciascuna regione a realizzare le sue piene potenzialità,

attirando gli investimenti ,migliorando l'accessibilità, fornendo servizi di qualità (come ad esempio l'Internet ad alta velocità) e tutelando il patrimonio ambientale;

• migliorare la competitività e l'occupazione a livello regionale investendo nei settori con un elevato potenziale di crescita, promuovendo l'innovazione, l'imprenditorialità e l'economia della conoscenza attraverso lo sviluppo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione;

• innalzare nel più breve tempo possibile il tenore di vita nei paesi che hanno aderito all'UE dal 2004, allineandolo alla media europea, anche creando nuovi e migliori posti di lavoro aumentando il tasso di occupazione, migliorando l'adattabilità dei lavoratori e accrescendo gli investimenti nel capitale umano.


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Si interviene in particolare nei paesi membri dell'Europa centrale ed orientale e nelle regioni con esigenze speciali negli altri paesi dell'UE.

Viene posto un forte accento sul sostegno a innovazione e ricerca, sviluppo sostenibile e formazione professionale nelle regioni meno avanzate. Una parte dei fondi viene anche destinata ai progetti di cooperazione transfrontaliera e interregionale.


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Come funziona?

Nel periodo 2007-2013 la politica di coesione si focalizza su tre obiettivi principali:

• Convergenza – solidarietà tra le regioni • Competitività regionale e occupazione • Cooperazione territoriale europea Ogni regione dell'UE è interessata da due o tre obiettivi chiave della politica di coesione (Convergenza, Competitività regionale e occupazione, Cooperazione territoriale europea). Tuttavia, la maggior parte dei fondi è destinata dove sono più necessari, vale a dire alle regioni con un PIL pro capite inferiore al 75% della media dell'UE.


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I finanziamenti dell'UE per la coesione sostengono diversi progetti in svariate aree

I seguenti temi contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020, che mira a promuovere una crescita

più intelligente, sostenibile e inclusiva.

Ricerca e innovazione - Ambiente e cambiamento climatico Tecnologie dell'informazione

Sostegno alle imprese e ai lavoratori - Energia - Trasporti - Turismo Occupazione - Salute - Cultura

Istruzione e formazione - Inclusione sociale

http://ec.europa.eu/regional_policy/what/europe2020/index_it.cfm�

http://ec.europa.eu/regional_policy/activity/research/index_it.cfm�

http://ec.europa.eu/regional_policy/activity/research/index_it.cfm�


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25/11/2012 Sistemi locali e spazio europeo Rita Nardo 25

I documenti di programmazione

QUADRO STRATEGICO NAZIONALE (QSN)

PROGRAMMI OPERATIVI (per ciascun fondo)

ORIENTAMENTI STRATEGICI COMUNITARI IN MATERIA DI COESIONE 2007-2013

La politica regionale coinvolge tutti i livelli, da quello europeo a quello locale: la sua base giuridica risiede nel Trattato UE, le sue priorità sono stabilite dall'Unione e la sua attuazione è affidata a enti nazionali e regionali che operano in collaborazione con la Commissione europea. Il quadro della politica regionale è programmato per un periodo di 7 anni. PROGETTI


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La Regione Veneto e la politica regionale europea

I Programmi operativi della Regione Veneto: FESR (Competitività) FSE (Occupazione)

FEASR (Sviluppo rurale)

http://www.regione.veneto.it/Economia/Programmi+Comunitari/Nuova+programmazione+2007+-+2013/�



http://www.regione.veneto.it/Economia/Agricoltura+e+Foreste/Sviluppo+Rurale/PSR+2007+-+2013/�


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25/11/2012 Sistemi locali e spazio europeo Rita Nardo 27

Principi operativi dell’UE

• Programmazione • Addizionalità • Concentrazione: distribuzione dei fondi UE su una serie

di tematiche, obiettivi, target • Valutazione: non solo un controllo legale/gestionale • Partenariato: corresponsabilità, partenariato verticale e

orizzontale nella fase di programmazione e di implementazione


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Beneficiari: alcuni esempi

• Piccole e Medie Imprese (FESR) • Centri di ricerca, enti di formazione (FSE) • GAL (FEASR)


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Il ruolo dei Gruppi di Azione Locale

Il FEASR contribuisce a migliorare: • la competitività del settore agricolo e forestale; • l’ambiente e il paesaggio; • la qualità della vita nelle zone rurali e la diversificazione dell’economia

rurale. Tra i vari assi del FEASR, l’Asse 4 LEADER serve a: • attuare strategie locali di sviluppo attraverso partenariati pubblico-privati

denominati “gruppi d’azione locale” (GAL) • i GAL hanno inoltre la possibilità di attuare progetti di cooperazione

interterritoriali o transnazionali • GAL Prealpi e Dolomiti: http://www.gal2.it/ • Il Gruppo di Azione Locale (GAL) Prealpi e Dolomiti è un'associazione di

diritto privato riconosciuta, che ha come finalità quella di concorrere alla promozione dello sviluppo rurale del proprio territorio (parte meridionale della Provincia di Belluno corrispondente a 26 Comuni), sulla base delle necessità espresse dai soggetti economici, sociali e culturali in esso operanti.

http://www.gal2.it/�


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Il ruolo delle banche (es. Iniziativa Jessica)

Commissione europea

(Fondi strutturali)

Stato membro/Regione

(Programma operativo)

Fondo di partecipazione (Hf)

Altri investitori

Fondo di sviluppo urbano

Progetti di sviluppo urbano sostenibile

Banche

Città


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I FONDI DIRETTI

Sono detti anche tematici in quanto esistono fondi a gestione diretta in diversi settori: La Commissione eroga contributi finanziari diretti sotto forma di sovvenzioni a sostegno di progetti od organizzazioni che portano avanti gli interessi dell'Unione europea, oppure contribuiscono alla realizzazione di un programma o di una politica dell'UE. Le parti interessate possono candidarsi rispondendo a inviti a presentare proposte. Sono diretti perché il trasferimento dei fondi viene effettuato senza ulteriori passaggi dalla Commissione europea o dalle sue Agenzie ai beneficiari; sono gestiti centralmente, in quanto le procedure di selezione, assegnazione, controllo e sono gestite dalla Commissione europea o dalle sue Agenzie. http://ec.europa.eu/contracts_grants/grants_it.htm

http://ec.europa.eu/contracts_grants/grants_it.htm�


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Gioventù Il programma "Gioventù in azione" per il periodo 2007-2013 ha lo scopo di

sviluppare e sostenere la cooperazione europea nel settore della gioventù . Si prefigge di incoraggiare la partecipazione dei giovani alla vita pubblica, in particolare dei più svantaggiati e dei disabili, e di sviluppare il loro spirito

d'iniziativa d'imprenditorialità e di creatività. http://europa.eu/legislation_summaries/education_training_youth/youth/c11080_it.htm

Gli Obiettivi generali del programma sono i seguenti: a) promuovere la cittadinanza attiva dei giovani, in generale, e la loro cittadinanza europea in particolare; b) sviluppare la solidarietà e promuovere la tolleranza fra i giovani, in particolare per rafforzare la coesione sociale dell’UE; c) favorire la comprensione reciproca tra i giovani di paesi diversi; d) contribuire allo sviluppo della qualità dei sistemi in sostegno alle attività dei giovani ed allo sviluppo della capacità delle organizzazioni della società civile nel settore della gioventù; e) favorire la cooperazione europea nel settore della gioventù.

http://europa.eu/legislation_summaries/education_training_youth/youth/c11080_it.htm�


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Istruzione Programma “Lifelong Learning”: Il suo obiettivo generale è contribuire, attraverso l'apprendimento permanente, allo sviluppo della Comunità quale società avanzata basata sulla conoscenza. http://www.programmallp.it/

In particolare si propone di promuovere, all'interno della Comunità, gli scambi, la cooperazione e la mobilità tra i sistemi d'istruzione e formazione in modo che essi diventino un punto di riferimento di qualità a livello mondiale.

http://www.programmallp.it/index.php?id_cnt=44�


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Cittadinanza attiva Il programma Europa per i cittadini finanzia iniziative riguardanti la

partecipazione e la democrazia a livello europeo, il dialogo interculturale, l'occupazione, la coesione sociale, lo sviluppo sostenibile e l'impatto delle politiche

dell'UE sulla società. Gli obiettivi generali del programma sono: a) dare ai cittadini la possibilità di interagire e partecipare alla costruzione di un'Europa sempre più vicina, democratica e proiettata verso il mondo, unita nella sua diversità culturale e da questa arricchita, sviluppando così la cittadinanza dell'Unione europea; b) sviluppare un sentimento d'identità europea, fondata su valori, storia e cultura comuni; c) promuovere un sentimento di appartenenza all'Unione europea da parte dei suoi cittadini; d) migliorare la tolleranza e la comprensione reciproca dei cittadini europei rispettando e promovendo la diversità culturale; e linguistica, contribuendo nel contempo al dialogo interculturale.

http://ec.europa.eu/citizenship/index_en.htm�


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Nei prossimi incontri: Individueremo un tema/problema rilevante per lo sviluppo sostenibile del territorio Penseremo a delle azioni da intraprendere per affrontare questo problema Elaboreremo insieme un progetto da proporre al GAL o ad altre istituzioni…


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Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2007 – 2013, asse 4 - Leader Organismo responsabile dell’informazione : GAL Prealpi e Dolomiti Autorità’ di Gestione: Regione Veneto – Direzione Piani e Programmi del Settore Primario

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