I giovani e l’alcol...I ragazzi sempre più frequente-mente bevono per superare difficoltà di...

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I ragazzi sempre più frequente- mente bevono per superare difficoltà di relazione e assumere un ruolo all’interno del gruppo. Quando l’alcol acquista un valore di uso comportamentale e non di consumo, ai genitori spetta un ruolo chiave: dare il buon esempio creando un ambiente familiare in cui la presenza dell’alcol è visibile, ma discreta, ed il consumo è sempre moderato. Sia le adolescenti che le donne adulte de- vono sapere che l’alcol nuoce al feto. Il nasci- turo non è dotato di enzimi capaci di smal- tire l’alcol. Sono suffi- cienti due bicchieri di bevanda alcolica al gior- no per pregiudicare la salute del bambino e distruggere i neuroni di un cervello ancora in formazione. 4 Insegnare ai ragazzi a leggere le etichette, discutere e analizzare con loro le bottiglie e le lattine da cui sono attirati per la forma, il colore e il sapore emancipa e responsabilizza i giovani. Serve anche a far sentire “più complici” genitori e figli e, al contempo, è un’occasione per evidenziare particolari importanti, spesso trascurati, come, ad esempio, la gradazione alcolica. 5 2 3 7 1 I giovani per natura sono poco inclini al conformismo. è bene allora sfruttare questa naturale predisposizione per osservare, ascoltare e “smontare” con loro la pubblicità sugli alcolici trasmesse dai media. Può essere un ottimo esempio per incrementare la capacità critica su ciò che la pubblicità promette e che poi, di fatto, non può mantenere e non trova riscontro nella realtà quotidiana. Un preciso limite separa il consumo dall’abuso. è bene, dunque, “preparare” i giovani, informandoli su come lo stato psicofisico individuale peggiori sotto l’influenza di un abuso alcolico. Anche una banale serata in pizzeria può trasformarsi in una situazione a rischio quando si deve tornare a casa in motorino. Parlare ai giovani fin da quanto sono bambini, dei danni e dei rischi legati all’alcol è basilare. Esordire con questo tipo di discorsi in età adolescenziale, quando tutto è soggetto a critica e identificato dai giovani come frutto dell’”esagerazione” dei genitori, può ottenere l’effetto opposto a quello desiderato. 6 Insegnare ai giovani che prima dei 15 anni l’apparato digerente non è ancora in grado di “smontare” l’alcol, perchè il sistema enzimatico non è ancora completamente sviluppato, e che le ragazze, inoltre, e in generale tutte le donne, sono in grado di eliminare solo la metà di una dose d’alcol che riesce a metabolizzare un uomo. Parlare con i propri figli dell’alcol e infor- marli sugli effetti del bere è un compito non semplice ma indispensabile per favorire scelte sane e sicure. Ai genitori e ai loro figli sono dedicate queste “istruzioni per l’uso”, dieci consigli da condividere e discutere in- sieme.

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I ragazzisempre piùfrequente-mentebevono persuperare difficoltàdi relazione eassumere un ruoloall’interno delgruppo. Quando l’alcolacquista un valoredi usocomportamentale e non di consumo, aigenitori spetta un ruolo chiave: dare il buonesempio creando un ambiente familiare incui la presenza dell’alcol è visibile, madiscreta, ed il consumo è sempre moderato.

Sia le adolescentiche le donne adulte de-vono sapere che l’alcolnuoce al feto. Il nasci-turo non è dotato dienzimi capaci di smal-tire l’alcol. Sono suffi-cienti due bicchieri dibevanda alcolica al gior-no per pregiudicare la

salute del bambino e distruggere i neuroni diun cervello ancora in formazione.

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Insegnare airagazzi a leggerele etichette,discutere eanalizzare conloro le bottiglie ele lattine da cuisono attirati per laforma, il colore eil saporeemancipa eresponsabilizza igiovani. Serve anche a farsentire “piùcomplici” genitori e figli e, al contempo, èun’occasione per evidenziare particolariimportanti, spesso trascurati, come, adesempio, la gradazione alcolica.

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I giovani per naturasono poco inclini alconformismo. è bene allorasfruttare questanaturalepredisposizione perosservare, ascoltaree “smontare” conloro la pubblicità

sugli alcolicitrasmesse dai media.

Può essere un ottimoesempio per incrementare

la capacità critica su ciò che lapubblicità promette e che poi, di

fatto, non può mantenere e nontrova riscontro nella realtà quotidiana.

Un precisolimite separa

il consumodall’abuso. è bene, dunque,“preparare” igiovani,informandoli sucome lo statopsicofisicoindividualepeggiori sotto

l’influenza di unabuso alcolico.

Anche una banale serata in pizzeria puòtrasformarsi in una situazione a rischioquando si deve tornare a casa inmotorino.

Parlare ai giovani fin daquanto sono bambini, deidanni e dei rischi legatiall’alcol è basilare.Esordire con questo tipodi discorsi in etàadolescenziale, quandotutto è soggetto a criticae identificato dai giovani

come fruttodell’”esagerazione” dei

genitori, può ottenere l’effettoopposto a quello desiderato.

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Insegnare ai giovani che prima dei 15 annil’apparato digerente non è ancora in gradodi “smontare” l’alcol, perchè il sistemaenzimatico non è ancoracompletamentesviluppato, e che leragazze, inoltre, ein generale tuttele donne, sono ingrado dieliminare solo lametà di una dosed’alcol che riesce ametabolizzare un uomo.

Parlare con i propri figli dell’alcol e infor-marli sugli effetti del bere è un compito nonsemplice ma indispensabile per favorirescelte sane e sicure. Ai genitori e ai loro figlisono dedicate queste “istruzioni per l’uso”,dieci consigli da condividere e discutere in-sieme.

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I giovani e l’alcol:

istruzio

ni per

l`uso

un decalogo per i genitori

OSSERVATORIO NAZIONALEALCOL CNESPS

WHO COLLABORATING CENTREFOR RESEARCH AND HEALTH

PROMOTION ON ALCOHOL ANDALCOHOL-RELATED HEALTH

PROBLEMS

MINISTERO DELLA SALUTE

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Coinvolgere ifigli nell’orga-nizzazione di

una festa o di unsemplice incontropuò essere l’occa-sione per dimostrareche ci si può diverti-re anche con le solebevande analcoliche.

I genitoridovrebberoattuare unapproccioeducativo einformativolungo tuttoil percorso di vitadei figli,orientandoli ancheal consumoalternativo dibevande analcoliche (non solo a casa, maanche al ristorante o in pizzeria), nonfavorendo un consumo precoce e dandosempre esempio di moderazione.

Spiegare ai giovani che il nostroorganismo richiede nel tempoquantità sempremaggiori di alcol perprovare le stesseesperienze di piacere.L’obiettivo di sentirsipiù disinvolti, loquaci,euforici e “super”richiede quantitàprogressive crescenti.I bicchieri aumentano,si perde il controllo esi diventainevitabilmentedipendenti dall’alcol.

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Con il finanziamento del Ministero dellaSalute nell’ambito delle azioni diinformazione e prevenzione da realizzare aisensi della L. 125/2011, e con la collaborazionedella Società Italiana di Alcologia

Numeri uti l i :Telefono Verde Alcol

Istituto Superiore di Sanità Ministero della Salute

Tel. 800 632000

AICAT Associazione Italiana Club Alcolisti

in TrattamentoTel. 800 974250

AA - Alcolisti AnonimiTel. 06/6636620

Gruppi Al-AnonAlateen per familiari ed amici di alcolisti

Tel. 800 087897

Consulta anche i s it iwww.salute.gov.it

www.epicentro.iss.it/alcolwww.dfc.unifi.it/sia www.alcolonline.it

Info:[email protected]