I funamboli della musica GUIDA ALL’ASCOLTO

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GUIDA ALL’ASCOLTO LEZIONE 1 I funamboli della musica Rondò N. Paganini AUDIO MP3 B2.29 (dal Concerto n. 2 in Si minore per violino e orchestra op. 7 “La campanella”) Un abbinamento bizzarro Paganini intitolò questo concerto La campanella perché tra gli strumenti dell’orchestra inserì, per la prima volta nella storia, un campanellino. Nell’Ottocento non si mettevano mai insieme due strumenti dal timbro così diverso, come il violino e il campanellino, ma Paganini amava questo tipo di esperimenti e anche il pub- blico ne rimase incantato. Il successo del concerto fu tale che in breve tempo iniziarono a circolare molte trascrizioni per pianoforte, tra cui una rielaborazione particolarmente riuscita di Franz Liszt. La struttura La struttura dell’ultimo movimento del concerto è quella classica del rondò con schema ABACA, dove la lettera A sta a indicare il tema principale, che viene eseguito dal violino solista accompagnato dal campanellino proprio in apertura del movimento. Si tratta di un tema brioso e pieno di energia. L’orchestra In apertura di rondò l’orchestra interviene per sostenere la melodia del violino e poi per riprenderne una parte. Nel complesso l’orchestra all’interno di questo concerto ha un ruolo meno importante dello strumento solista e si limita spesso all’accompagnamento. Le acrobazie Dopo sei forti accordi orchestrali, il violino nella sezione C intraprende delle vere e proprie acrobazie, tra cui i suoni armonici per imitare la campanella e il pizzicato della sola mano sinistra, una tecnica che Paganini riprese dalla chitarra, strumento che conosceva molto bene. Anno 1826 Movimenti 1. Allegro maestoso 2. Adagio 3. Rondò “La Campanella”: Andantino Prima esecuzione Napoli, Conservatorio San Sebastiano, 30 gennaio 1827 Ora rispondi alle domande. 1. Quale strumento realizza il suono del campanellino? a. Il triangolo b. Il piatto c. Lo xilofono 2. Quali effetti hai individuato nell’e- secuzione del violino solista? 3. In che modo il violino imita il timbro del campanellino? a. Con rapide scale b. Con suoni acutissimi c. Con il pizzicato 4. Come si conclude il concerto? © 2021 by Editrice La Scuola - Brescia

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GUIDA ALL’ASCOLTO LEZIONE 1 • I funamboli della musica

Rondò N. Paganini AUDIO MP3B2.29

(dal Concerto n. 2 in Si minore per violino e orchestra op. 7 “La campanella”)

Un abbinamento bizzarroPaganini intitolò questo concerto La campanella perché tra gli strumenti dell’orchestra inserì, per la prima volta nella storia, un campanellino. Nell’Ottocento non si mettevano mai insieme due strumenti dal timbro così diverso, come il violino e il campanellino, ma Paganini amava questo tipo di esperimenti e anche il pub-blico ne rimase incantato. Il successo del concerto fu tale che in breve tempo iniziarono a circolare molte trascrizioni per pianoforte, tra cui una rielaborazione particolarmente riuscita di Franz Liszt.

La strutturaLa struttura dell’ultimo movimento del concerto è quella classica del rondò con schema ABACA, dove la lettera A sta a indicare il tema principale, che viene eseguito dal violino solista accompagnato dal campanellino proprio in apertura del movimento. Si tratta di un tema brioso e pieno di energia.

L’orchestraIn apertura di rondò l’orchestra interviene per sostenere la melodia del violino e poi per riprenderne una parte. Nel complesso l’orchestra all’interno di questo concerto ha un ruolo meno importante dello strumento solista e si limita spesso all’accompagnamento.

Le acrobazieDopo sei forti accordi orchestrali, il violino nella sezione C intraprende delle vere e proprie acrobazie, tra cui i suoni armonici per imitare la campanella e il pizzicato della sola mano sinistra, una tecnica che Paganini riprese dalla chitarra, strumento che conosceva molto bene.

Anno1826

Movimenti1. Allegro maestoso2. Adagio3. Rondò “La Campanella”: Andantino

Prima esecuzioneNapoli, Conservatorio San Sebastiano, 30 gennaio 1827

Ora rispondi alle domande.

1. Quale strumento realizza il suono del campanellino?a. Il triangolob. Il piattoc. Lo xilofono

2. Quali effetti hai individuato nell’e-secuzione del violino solista?

3. In che modo il violino imita il timbro del campanellino?a. Con rapide scaleb. Con suoni acutissimic. Con il pizzicato

4. Come si conclude il concerto?

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GUIDA ALL’ASCOLTO LEZIONE 1 • I funamboli della musica

Polacca “Eroica” F. Chopin (op. 53 in La bemolle Maggiore) AUDIO MP3B2.30

Una melodia popolareChopin fu il primo musicista a utilizzare nella musica colta le melodie popolari della sua terra d’origine. La Polacca op. 53 testimonia appunto questo legame con la sua patria. Molti musicisti prima di lui avevano composto polacche, una danza in tempo ternario nata nel XVI secolo in Polonia, ma solo Chopin riuscì a portare questa forma ai massimi livelli. Questa polacca venne subito soprannominata “Eroica” per il suo carattere fiero e marziale.

La strutturaIl brano è piuttosto corposo nella struttura, essendo formato da un’introduzione a cui se-guono 5 temi e una breve coda fi nale.

I temi• Il primo tema sembra quasi nascere spontaneamente dalla fine dell’introduzione. Il suo

carattere è energico e vivace e al suo spirito contribuiscono il ritmo della melodia in sin-copato e le numerose sfumature dinamiche.

• Il secondo tema appare meno esuberante e più riflessivo del primo, anche se il ritmo con-tinua a essere molto marcato. Alla fine di esso, vi è una breve ripresa del primo tema.

• Il terzo tema è introdotto da 7 accordi ed è una melodia marziale accompagnata da una scala di 4 suoni discendenti, presentata sottovoce. Culmina in un fortissimo, che ha la funzione di portare a un brevissimo quarto tema. La melodia, tranquilla e misteriosa, anticipa la strana atmosfera del quinto tema che ci proietta in un’atmosfera irreale, da sogno. Appaiono qui dissonanze e cromatismi in contrasto con il resto della polacca.

• Nella parte conclusiva viene ripreso il primo tema; dopo una coda la polacca termina con otto accordi in fortissimo.

Anno1842

Andamento Maestoso

Organico pianoforte

Dissonanza:suono dall’effetto aspro, stridente.

Cromatismo:utilizzo dei 12 semitoni della scala musicale.

LESSICO

Ora rispondi alle domande.

1. Da che cosa è formata l’introduzio-ne della polacca?a. Da arpeggib. Da veloci scalec. Da accordi

2. Le dinamiche della Polacca:a. sono piuttosto piatte e uniformib. sono spesso in F e hanno nume-

rosi crescendoc. sono spesso in P e hanno nume-

rosi diminuendo

3. Qual è il tema più ripetuto nella po-lacca?a. Il primo d. Il quartob. Il secondo e. Il quintoc. Il terzo

4. Come definiresti gli otto accordi che concludono il brano? Sottolinea gli aggettivi adatti.

delicati • bruschi • improvvisi • misteriosi • dissonanti • marziali

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F.P. Schubert Gretchen am Spinnrade

GUIDA ALL’ASCOLTO LEZIONE 2 • La scuola tedesca

Gretchen am Spinnrade F.P. Schubert AUDIO MP3B2.32

(Lied op. 2, D 118)

Una travagliata storia d’amoreQuesto lied, su testo del grande poeta tedesco Goethe, venne scritto da Schu-bert nel 1814 ma fu pubblicato solo nel 1821. Nella poesia si narra la travagliata storia d’amore tra Margherita e Faust; mentre sta filando la lana con un arcolaio a ruota, la ragazza canta e rievoca la sua storia d’amore con il dottor Faust e le promesse da lui ricevute. Margherita ha perso la sua pace interiore, pensa sempre a Faust, vede l’immagine del suo amato ovunque. È la sua unica ragione di vita e ricorda con malinconia il suo bacio.

La strutturaSi tratta di un lied con struttura in forma di rondò (ABACADA), in cui la melodia della prima strofa si ripete per ben 3 volte. L’accompagnamento del pianoforte è uniforme in tutto il brano; la mano destra esegue delle sestine di semicrome per descrivere i movimenti della mano di Margherita sull’arcolaio, mentre la mano sinistra mantiene un ritmo sincopato che simboleggia l’animo tormentato della donna. Que-sto accompagnamento uniforme e continuo rende ancor di più il senso di angoscia del lied.

Anno1814

Testodal dramma Faust (1808) di Johann Wolf-gang von Goethe

Prima esecuzione Vienna, 20 febbraio 1823

Ora rispondi alle domande.

1. Il brano è in tempo:a. binariob. ternario

2. Esprimi in un breve testo personale di massimo 15 righe il tuo pensiero su come Schubert raffigura il carat-tere e i sentimenti di Margherita in questo lied.

3. Individua gli aggettivi che descrivo-no il lied.a. Malinconicob. Inquietoc. Sereno

4. Compila il testo con i termini pro-posti.

PP • dinamica • diminuendo • breve introduzione • sentimenti •

prima strofa • FLa del lied esprime in modo netto i di Margherita. Il lied inizia in con una del pianoforte, poi la voce intona la melodia della che cresce progressivamente fino al per ritornare al PP iniziale attraverso un rapido e improvviso.

Ary Scheffer, Faust e Margherita nel giardino, 1846. Collezione privata.

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GUIDA ALL’ASCOLTO LEZIONE 4 • Il melodramma romantico

Ouverture G. Rossini AUDIO MP3B2.36

(dall’opera Il barbiere di Siviglia)

La storiaNel melodramma si narra la storia d’amore tra il conte Almaviva e la bella Rosina, ostaco-lata dal vecchio tutore della ragazza. I due riusciranno a sposarsi grazie al barbiere Figaro.

Fischi e recuperiIl barbiere di Siviglia fu scritto nel 1816 in appena 20 giorni, per il Teatro Argentina di Roma. Alla prima rappresentazione nel pubblico si trovavano molti sostenitori di Giovanni Paisiello, autore di un melodramma dallo stesso titolo, pronti a fischiare il lavoro di Rossini. Fu un fiasco temporaneo: il giorno successivo l’opera fu un trionfo. Rossini recuperò l’ouverture da una sua precedente opera, Elisabetta regina d’Inghilterra, rappresentata una sola volta.

La strutturaL’ouverture ha una struttura ben definita in tre sezioni. • Un’introduzione lenta (Andante sostenuto) è scandita da forti accordi che si alternano

con frammenti melodici dolci eseguiti da piccoli gruppi di strumenti. Questa prima se-zione termina con 4 forti accordi.

• La seconda sezione (Allegro con brio) contiene il materiale tematico dell’ouverture. Il primo tema in tonalità minore è esposto per la prima volta in pp da violini e viole; si ag-giungono poi gli altri strumenti, che assieme al timpano e alla grancassa portano a quegli squarci tempestosi tanto cari a Rossini. Il secondo tema contrasta con il primo: è tranquillo, in tonalità maggiore e suonato per la prima volta dai legni. Alla fi ne inizia il famoso crescendo rossiniano, determinato dalla ripetizione del tema con accumulo progressivo degli strumenti e aumento della sonorità.

• La terza sezione è un breve fi nale basato su progressioni discendenti e veloci scale, si conclude con crescendo e accelerando.

Anno 1816

LibrettoCesare Sterbini; tratto da Le Barbier de Séville ou la Précaution inutile di P.-A.C. de Beaumar-chais

Prima esecuzione20 febbraio 1816 Roma, Teatro Argentina

Ora rispondi alle domande.

1. Scrivi in un breve testo le caratteri-stiche del crescendo rossiniano.

2. Come definiresti le dinamiche dell’ouverture?a. Tendente al pianob. Tendente al fortec. Ricca di sfumature dal pp al ff

3. Il primo tema viene eseguito la pri-ma volta in:a. Pianob. Mezzofortec. Forted. Pianissimoe. Fortissimo

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GUIDA ALL’ASCOLTO UNITÀ 6 Il Primo Ottocento

La traviata G. Verdi

Tutto è folliaA Parigi Violetta Valery, donna di mondo, accoglie gli invitati nel salone della sua casa du-rante uno dei suoi ricevimenti serali. Il visconte Gastone de Letorières le presenta Alfredo Germont, un giovane ammiratore che durante la sua malattia si era recato ogni giorno a casa sua per chiedere notizie. Violetta è colpita dal comportamento dell’uomo e chiede un brindisi ai commensali per ravvivare la serata. Il visconte invita Alfredo a inventare una poesia per il brindisi, ma lui è riluttante fino a quando non glielo chiede Violetta. Nasce così la famosa aria Libiam ne’ lieti calici, un inno alla bellezza e all’amore, cantata da Alfredo e Violetta. Ma il punto di vista dei due è differente: Alfredo pensa alla potenza dell’amore che suscita in lui lo sguardo di Violetta, la donna invece consiglia di godere dell’amore subito perché è un fiore che nasce e muore in breve tempo e vuole condividerlo con tutti i suoi ammiratori. Il coro in quest’aria ha la funzione di rafforzare il pensiero di Violetta: nel mondo ciò che non è piacere è solo follia.

Libiam ne’ lieti calici G. Verdi (atto I, n° 1) AUDIO MP3B2.37

La strutturaL’aria, in tempo ternario di valzer, ha una breve introduzione strumentale sulla melodia del primo tema, ripresa subito da Alfredo. La musica è molto orecchiabile ed è solare, perché esprime tutto il mondo interiore di Alfredo, giovane e innamorato. Il secondo tema è molto simile al primo, ma meno energico e più sentimentale. I temi esposti da Alfredo saranno poi ripresi da Violetta e dal coro.

Anno 1853

Movimenti3 atti

Libretto Francesco Maria Piave; tratto dalla Signora delle camelie di Alexandre Dumas figlio

Prima esecuzione Venezia, Teatro La Fenice 1853

Scena da una rappresentazione moderna della Traviata.

G. Verdi Libiam ne’ lieti calici – Sempre libera degg’io – Amami, Alfredo

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LEZIONE 4 • Il melodramma romantico

Il maloreDella musica proviene dalla stanza accanto al salone e Violetta sollecita gli invitati ad an-dare a ballare nell’altra sala. Si sente tuttavia male all’improvviso, perciò prega gli ospiti di avviarsi con la promessa di raggiungerli subito. Rimasta sola si guarda allo specchio e si spaventa del suo pallore. Nello stesso momento si accorge della presenza di Alfredo, che si è trattenuto per aspet-tarla. Egli la rimprovera per aver trascurato la sua salute; le rivela di amarla da un anno e che si prenderebbe volentieri cura di lei. La donna ride dell’amore di Alfredo e propone solo una semplice amicizia, ma quando lui se ne sta andando avvilito lei gli consegna un fiore di camelia, il suo preferito, chiedendo di riportarlo il giorno seguente.

È stranoVioletta sente maturare in sé un sentimento nuovo, strano, mai provato prima. Si è innamo-rata per la prima volta nella sua vita. Cerca di respingere questa passione, perché sa che una donna di facili costumi come lei non potrà avere mai una vita normale. Decide perciò di continuare a vivere come sempre e intona un’aria, Sempre libera, che esprime il suo desiderio di darsi ai piaceri e alle feste giorno e notte. Ma l’aria è interrotta da Alfredo che, fuori dalla scena, intona invece un inno all’amore. Violetta non può continuare a fingere; cede all’amore di Alfredo perché lo ama alla follia.

Attribuito a Carl d’Unker, La traviata, XIX secolo. Collezione privata.

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UNITÀ 6 Il Primo Ottocento

Sempre libera degg’io G. Verdi (atto I, n° 3) AUDIO MP3B2.38

La strutturaAltra aria in tempo ternario in cui la protagonista esprime, attraverso due temi molto orecchiabili, tutta la sua filosofia di vita. Anche in questo caso, come nell’esempio prece-dente, il secondo tema appare più riflessivo e breve del primo.L’andamento della musica è più lento quando interviene Alfredo con la sua aria intonata sotto il balcone della casa della donna. I due temi sono semplici ma estremamente sentimentali e fanno da contrasto con quelli di Violetta.

Vita in comuneAlfredo e Violetta vivono insieme da tre mesi nella casa di campagna di lui. La donna

ha venduto di nascosto i propri beni per poter vivere la storia d’amore con lui. Quando Alfredo ne viene a conoscenza dalla domestica Annina, si ripro-

mette di sistemare quanto prima la sua situazione finanziaria.

Giorgio GermontGiorgio Germont, padre di Alfredo, si fa ricevere da Violetta per convincere la donna a lasciare il figlio. L’accusa di volere tutte le ricchezze di Alfredo ma, quando vede i documenti delle vendite dei beni di Violetta, capisce la situa-zione e le chiede un sacrificio: deve lasciare Alfredo per l’onore della sua famiglia. Giorgio Germont ha un’altra figlia che sta per sposarsi e se Alfredo non ritornerà a casa il matrimonio sarà in pericolo. Vio-letta dapprima resiste, ma poi cede alle richieste e promette a Giorgio che lascerà Alfredo.

La letteraRimasta sola, Violetta scrive due lettere: una al barone Douphol,

per accettare l’offerta di diventare sua amante, e una ad Alfredo in cui gli annuncia la decisione di lasciarlo.

Alfredo irrompe nella stanza agitato perché ha saputo della pre-senza del padre; Violetta prima si fa giurare da lui amore eterno e

poi lo lascia intonando un’aria dal testo brevissimo ma significativo: “Amami, Alfredo, quant’io t’amo. Addio”.

Amami, Alfredo G. Verdi (atto II, n° 3) AUDIO MP3B2.39

La strutturaL’aria irrompe sulla scena dopo un recitativo drammatico tra i due protagonisti: Violetta sa che deve sacrificarsi per il bene di Alfredo e lui sa che il padre ha fatto pressioni sulla sua amata perché la relazione tra di loro è considerata uno scandalo nella società perbenista dell’epoca. L’aria mette a dura prova la vocalità del soprano, che canta note acute e in fff in poche battute. L’orchestra sottolinea lo stato d’animo della donna attraverso rapidi crescendo.

Ritratto di Marie Duplessis (1824-1847), fi gura che ha ispirato la protagonista di La signora delle camelie, romanzo di Alexandre Dumas fi glio da cui è tratta La traviata.

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LEZIONE 4 • Il melodramma romantico

Ora rispondi alle domande.

1. Tra gli strumenti dell’orchestra della Traviata Verdi utilizza un cimbasso: fai una ricerca su questo strumento e scrivi le sue caratteristiche.

2. Nell’aria Libiam ne’ lieti calici l’or-chestra introduce:a. tutto il primo temab. solo la prima parte del primo

temac. solo il ritmo del primo tema

3. Quante volte interviene il coro nell’aria Libiam ne’ lieti calici?a. 3b. 4c. 5

4. Lo stile del coro in Libiam ne’ lieti calici è:a. omofonicob. polifoni co

5. Nell’aria Sempre libera degg’io quale gruppo strumentale introduce il primo tema?a. I legnib. Gli ar chi

6. Quale gruppo strumentale accom-pagna Violetta nell’aria Sempre li-bera degg’io?a. I legnib. Gli ar chi

7. Quale strumento accompagna invece Alfredo in Sempre libera degg’io?a. La violab. L’arpac. Il clavic embalo

8. Le voci di Alfredo e Violetta nell’a-ria Sempre libera degg’io riman-gono separate o alla fine si intrec-ciano?

9. Mentre Violetta canta con passione l’aria Amami, Alfredo l’orchestra ac-compagna:a. con veloci note ribattuteb. con scalec. con note lunghe tenute

Alla fine dell’aria Amami, Alfredo l’orchestra esegue:a. 4 forti accordib. rapide scale discendentic. una breve coda conclusiva della

scena

Indica gli aggettivi che evidenziano il carattere dell’aria Amami, Alfredo.a. Tragicab. Lietac. Serenad. Drammatica

10.

11.

Violetta, addio!Violetta ritorna a Parigi col barone, ma Alfredo continua a pensare a lei e a frequentare le stesse feste in cui lei è presente. Accecato dalla gelosia, la insulta davanti a tutti durante una festa e il barone lo sfida prima a carte, gioco in cui Alfredo vince una grossa somma, e poi, avendo perso, a duello. Intanto a Parigi arriva Giorgio Germont e svela al figlio la verità. Alfredo si reca a casa di Violetta ormai morente, l’abbraccia e le promette di portarla lon-tano da Parigi; nel mentre arriva anche Giorgio per chiederle perdono. Violetta regala un medaglione ad Alfredo con la propria immagine, chiedendogli di ricor-darsi sempre di lei. Dopo di che muore, lasciando Alfredo nella disperazione più cupa.

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GUIDA ALL’ASCOLTO LEZIONE 4 • Il melodramma romantico

Cavalcata delle Valchirie R. Wagner AUDIO MP3B2.40

(dall’opera La Valchiria)

Brunilde, la ribelleLe Valchirie sono donne guerriere figlie di Wotan (re degli dei) e di Erda (dea della Terra)trasportano su cavalli alati gli eroi morti al Walhalla (sede degli dei) perché lo proteggano. Wotan è adirato con la sua prediletta Brunilde, che contro i suoi ordini ha tentato di proteggere Siegmund e Siegliende, due gemelli separati da piccoli che si ritrovano per caso dopo tanti anni e si amano credendosi estranei. Siegmund e Hunding, marito di Siegliende, si sfidano a duello e Brunilde, intenerita, disobbedisce al padre e aiuta Sieg-mund. Ma Wotan interviene e uccide prima Siegmund e poi Hunding. Brunilde carica Siegliende svenuta sul suo cavallo e fugge. La donna aspetta un figlio, che chiamerà Siegfried.Le altre Valchirie, ignare dell’accaduto, sono costrette a cavalcare in una violenta tempesta scatenata da Wotan per raggiungere il posto dove solitamente si radunano per poi andare tutte insieme nel Walhalla con gli eroi morti.

La cavalcata delle ValchirieIl brano è il preludio al terzo atto della seconda giornata della tetralogia, il ciclo di quattro opere L’anello del Nibelungo. La grande orchestra sinfonica wagneriana, con la possente voce degli ottoni, rievoca la scena del temporale nel quale cavalcano le Valchirie. Il leitmotiv della cavalcata è descritto dalle trombe e dai corni: si tratta di una melodia eroica, grandiosa, che rende vivamente l’impressione del galoppo dei cavalli. L’incipit di questo tema, caratterizzato da note puntate, è preannunciato fin dagli strumen-ti a fiato come i corni e i fagotti. Le Valchirie inoltre si lanciano dei richiami (“Hojoto, Hejaha”), perché nere nubi impedi-scono loro di vedere il luogo convenuto per il raduno. Tutti gli elementi si delineano in una perfetta fusione timbrica: il vento, i tuoni, i lampi, le urla delle donne guerriere, le loro risate e lo sfrenato galoppo dei loro cavalli.

Ora rispondi alle domande.

1. Nonostante la tempesta, le Valchirie sono allegre e scherzano. Da che cosa lo capisci?

2. Che cosa descrivono i piatti?a. La pioggiab. Il ventoc. I fulmini

Anno 1854-1856

Movimenti3 atti

Titolo originale Die Walküre

Libretto Richard Wagner

Prima esecuzione Monaco di Baviera, Teatro Nazionale, 1870

Prima esecuzione in Italia Venezia, Teatro La Fenice, 1883

Brunilde, la protagonista dell’opera La Valchiria, in un’illustrazione di Arthur Rackham del 1910.

R. Wagner Cavalcata delle Valchirie

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