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I detergenti Tensioattivi Leggere l’etichetta L’impatto ambientale L’acqua Come sceglierli Composizione Chimica Rete di Gruppi d’acquisto Umanisti e Solidali - Novembre 2006

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I detergenti

Tensioattivi

Leggere l’etichetta

L’impatto ambientale

L’acquaCome sceglierli

Composizione Chimica

Rete di Gruppi d’acquisto Umanisti e Solidali - Novembre 2006

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Lo scenario

“Una stilla d’acqua evapora dal Mediterraneo e cade come goccia di pioggia nei Balcani.

In Amazzonia ogni secondo scompare una superficie di foresta grande quanto un campo di calcio e il clima impazzito sommerge di alluvioni metà Europa. Fenomeni positivi ed eventi catastrofici.

Tutti strettamente collegati e rappresentazioni evidenti di come sia delicato, complesso e articolato il ciclo di quella fonte di vita insostituibile che è l’acqua. Una risorsa che diventa ogni giorno più rara non per una oggettiva scarsità, ma a causa della rovinosa gestione umana.

Lo scenario in cui viviamo

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L’acqua un bene prezioso

L’acqua un bene prezioso

Mentre un miliardo e 680 milioni di persone nel mondo, su un totale di quasi 6 miliardi, non dispone di acqua potabile, nei Paesi “ricchi” usiamo acqua pura per tirare lo sciacquone del water.

E in particolare nel Sud del mondo, il territorio viene disseminato di immense opere di ingegneria idraulica che riempiono le tasche delle grandi multinazionali dell’acqua ma svuotano le vite di milioni di persone e sconvolgono in modo irreparabile il territorio e gli equilibri ambientali.

Grandi contrasti globali, che arrivano fin dentro le nostre case. Rubinetti a secco e piogge incessanti, acquedotti colabrodo e sprechi quotidiani sono argomenti ricorrenti sulle prime pagine dei giornali e disegnano la fotografia di un paese ricco d’acqua, ma solo in teoria.”

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Fabbisogni

Fabbisogni idrici in Italia (milioni di metri cubi/anno)Civili Industriali Irrigui Energia Totale

Nord Ovest 2.268 3.5208. 1933. 502 17.483

Ogni anno in Italia per usi civili vengono consumati 7.940 milioni di metricubi d’acqua. I consumi effettivi di acqua erogata si collocano mediamente intorno ai 300 litri/ab/giorno, anche se l’acqua prelevata è circa 387 l/ab/giorno, con una perdita media di 104 litri/ab./giorno, pari al 27% del totale dell’acqua prelevata (TAB.4). La rete acquedottistica raggiunge la quasi totalità della popolazione (il 90%), ma non è in grado di soddisfare pienamente la domanda: problemi qualitativi al Nord e quantitativi al Sud. Federgasacqua stimava nel 1994 su scala nazionale una media di 6,3 giorni all’anno di interruzione del servizio idrico, che diventavano 3,3 al Nord, 5 al Centro e 36,1 al Sud.

Erogazione di acqua per usi civili (l/ab./giorno)

Fabbisogni idrici ed erogazione

81 (20%)326384407Nord Ovest

Perdite TotaliErogazione effettiva all’utenza

Immissione nella rete

Prelievo alla fonte

Area geografica

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Depurazione

La città di Milano ha una lunga storia alle spalle nel campo della depurazione che non le fa certo onore.Il primo episodio di ribellione per le schiume e la puzza del fiume Lambro risalgono al 1973 quando gli abitanti lungo il Lambro meridionale organizzano blocchi sdradali e proteste a Melegnano, fino a subire arresti a Sant'Angelo.Già trent’anni fa era evidente la necessità di un depuratore delle acque nere.Dopo varie gare d’appalto, progetti e conseguenti cause nonché mandati di cattura, nel 1991 una nuova direttiva comunitaria impone agli stati membri che tutte le città con più di 15.000 abitanti depurino le proprie acque entro la fine del 1998. Nel gennaio del 2000 la Commissione europea decide di denunciare l'Italia alla Corte di Giustizia di Straburgo perché Milano è l'unica città europea senza depuratore.Nel 2003 entra in funzione 1/4 dell'impianto di Nosedo che, una volta a regime, dovrebbe depurare circa il 45% del totale delle acque reflue. Tre anni fa quindi Milano depurava appena il 12% delle proprie fogne, mentre l'88% dei liquami prodotti dai milanesi continuava allegramente a tinteggiare di marrone le acque del Lambro.

Dall' aprile 2006 il capoluogo lombardo è in grado di depurare i reflui di circa 2.900.000 abitanti equivalenti e la vertenza si è chiusa.

Milano e la depurazione

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Uso e abuso dell’acqua

Milano non è certo l’unica città che si scontra con il problema dell’inquinamento dell’acqua. In realtà l’uso e in certi casi l’abuso dell’acqua, un utilizzo insensato e inconsapevole di detergenti è la causa di buona parte dei nostri problemi.

Uso ed abuso dell’acqua

Se da una parte i comuni, la Comunità Europea, le istituzioni in genere cercano di mettere una pezza con un sistema di depurazione dell’acqua dall’altra parte milioni di persone, ogni giorno, fanno un uso sconsiderato di prodotti detergenti chimici che non solo inquinano ma inficiano il corretto funzionamento di quei depuratori costati milioni di euro ai cittadini.

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L’autodepurazione

L’autodepurazione

Nelle acque si trovano dei microrganismi che si nutrono dei composti organici provenienti da organismi morti, liquami, ecc. e li trasformano in minerali non inquinanti. Le sostanze che possono essere distrutte da questi organismi sono dette biodegradabili.

Oggi però, con l’aumento dell’inquinamento rispetto a qualche decina di anni fa, le sostanze biologiche sono presenti in quantità tale da superare la naturale capacità di autodepurazione. Inoltre riversando sostanze non biodegradabili, l’autodepu-razione non ha alcun effetto, le acque dolci rimangono perciò inquinate.

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Effetti

Detergenti: effetti sulle acque dolci

Cosa avviene se i detergenti sono presenti in acqua dolce?I detersivi possono avere effetti tossici in tutti i tipi di vita acquatica se sono presenti in quantità sufficiente, e questo include i detersivi biodegradabili.

Tutti i detersivi distruggono gli strati esterni di muco che proteggono i pesci dai batteri e dai parassiti; in più possono danneggiare considerevolmente le branchie. La maggior parte dei pesci muoiono quando le concentrazioni di detersivi si avvicinano 15 ppm.

Le concentrazioni basse di detersivo intorno a 5 ppm uccidono le uova dei pesci. I detersivi degli agenti tensioattivi contribuiscono a ridurre l'abilità di coltura degli organismi acquatici. I detersivi inoltre aggiungono un altro problema alla vita acquatica dal momento che riducono la tensione superficiale dell'acqua. I prodotti chimici organici come gli antiparassitari ed i fenoli sono quindi assorbiti molto più facilmente dai pesci.

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Effetti

Effetti

Quando le alghe si decompongono, esauriscono l'ossigeno disponibile per la vita acquatica. I principali contri-buenti alla tossicità dei detersivi sono le soluzioni del sili-cato di sodio e gli agenti tensio-attivi, mentre il resto dei com-ponenti contribuiscono pochissimo alla tossicità dei detersivi. Una concentrazione di detersivo di soltanto 2 ppm può indurre i pesci ad assorbire il doppio dei prodotti chimici che assorbirebbero in condizioni normali, anche se tale concentrazione in se non e' abbastanza alta da interessare direttamente i pesci.

Il fosforo nei detersivi puo' provocare la fioritura d'alghe acquatiche, le quali liberano le tossine ed esauriscono l'ossigeno dei canali navigabili.

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Inquinamento in casa

L’inquinamento che si crea in casa

I detergenti, una volta rappresentati dai soli saponi, contengono oggi composti chimi-ci che, se presenti in grande concentrazione, possono sia arrecare danno alla salute umana, sia compromettere i delicati equilibri degli ecosistemi, a causa della loro tossicità, della loro persistenza nell’ambiente e dell’alto potenziale di bioaccumulo. Per una valutazione corretta del prodotto è indispensabile disporre di informazioni precise e attuali sulla composizione, sulla biodegradabilità, sulla tossicità, sia dei singoli composti che dell’intero formulato. In tal modo possono essere indivi-duati i prodotti più adatti ad essere utilizzati per uno specifico scopo. Al contrario i “multiuso” sono scon-sigliati. Una delle princi-pali fonti di inquinamento delle acque è, oltre a quelle agricola e industriale, la fon-te domestica e l’entità della conta-minazione ambientale dipende ov-viamente dalla scelta del prodotto e dalle modalità d’impiego.

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Etichetta

Etichetta

1. Deve essere ben chiara e contenere alcune importanti indicazioni sui requisiti base del prodotto:

1. le indicazioni per il lavaggio e il dosaggio riferito anche alla durezza dell’acqua

2. la composizione chimica del prodotto e l’intervallo percentuale presente di ciascun componente

3. il grado di biodegradabilità dei tensioattivi sintetici presenti che, secondo la vigente normativa italiana, non può essere inferiore al 90%,

4. indicazioni sull’eventuale pericolosità del prodotto o di un suo ingrediente,

5. il tenore dei composti del fosforo, espressi come fosforo P, nei detersivi per il bucato (P non superiore all’1%),

6. eventuale presenza di disinfettanti, enzimi, conservanti.

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Da evitare

Componenti da evitare

Tra i composti inorganici sono da evitare a causa della loro tossicità per le acque :

i sali come fosfati, cloruri, solfati

Le sostanze contenenti metalli pesanti: il rame,il cromo, il nichel, piombo, zinco

Essi non sono biodegradabili, attraverso la catena alimentare entrano nell’alimentazione umana.

Altre sostanze assolutamente da evitare sono:gli sbiancanti ottici, i tensioattivi cationici e i profumi nitromuscosi

I profumi in genere ed i coloranti, non essendo essenziali per il processo detergente, dovrebbero in ogni caso essere ridotti al

minimo.

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I tensioattivi

Gli agenti tensioattivi

Sono i principali ingredienti dei detersivi e svolgono un ruolo importante nelle attività di rimozione dello sporco. Si legano al grasso e all’acqua e aiutano a solubilizzarlo. Permettono all’acqua di penetrare meglio nelle fessure, nelle trame dei tessuti, veicolare lo sporco e quindi aumentare il potere detergente.La maggior parte dei tensioattivi utilizzati sono sintetici, quindi non presenti in natura e non biodegradabili. Si suddividono in 4 categorie:

• Tensioattivi ANIONICI in maggior numero attualmente sul mercato. *I più comuni sono di origine petrolchimica.• Tensioattivi NON IONICI sono più facilmente degradabili. * di origine petrolchimica o vegetale.• Tensioattivi CATIONICI. Sono utilizzati per realizzare ammorbidenti e balsami • Tensioattivi ANFOTERI hanno caratteristiche intermedie tra i NON IONICI e ANIONICI. Per alcuni ANFOTERI è stato dimostrato che sono biodegradabili anche in condizioni di anaerobiosi, mentre alcuni sono ancora sotto esame da parte di disciplinari internazionali (come l'Ecolabel).

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I complessanti

Addolciscono l’acqua, rafforzano il potere lavante dei tensioattivi, miglio-rando il processo di rimozione dello sporco ed evitando che lo sporco rimosso si ri-depositi sulla biancheria o sulle superfici. Tra i più diffusi ed utilizzati, l'EDTA, (acido diammino tetracetico sale sodico), non è biodegradabile.Danni ecologici: - a contatto con i depositi marini riesce a solubilizzare i metalli pesanti (manganese, cromo, mercurio, piombo, eccetera). Segue la contami-nazione dei pesci al punto tale che nelle loro carni è stato rinvenuto un livello di inquinamento superiore anche 5000 volte all’ambiente originario. - si depositano sul fondo dei corpi idrici impedendo la crescita della fauna e flora acquaticaDanni alla persona: introducono metalli pericolosi nella catena alimentare.Sono quindi da preferire i Fosfonati che sono fotodegradabili e non sono di origine petrolchimica e le silici lamellari che sono completamente solubili in acqua.

I complessanti

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Perossidi e sbiancanti

Perossidi e Sbiancanti

Decolorano le macchie, danneggiano la struttura delle sostanze colorate che divengono così più idrosolubili. Se a base di Cloro innescano una reazione secondaria che porta alla formazione di composti organici del cloro particolarmente tossici.Danni alla persona:- entrano nella catena alimentare accumulandosi nei tessuti adiposi degli animali per giungere fino all’uomo. - sono inoltre poco biodegradabili- il perborato è da evitare. Se non attivato con TAED non agisce a temperature inferiori a 30°. A breve verrà messo al bando per il riscontrato effetto teratogeno (danni sul feto). E’ quindi da preferire il Percarbonato che libera ossigeno e anidride carbonica senza avere effetti sull’uomo e sull’ambiente, ha una soglia termica molto più bassa del perborato, quindi comincia ad agire già a 30°C, per raggiungere la sua maggiore azione a 50°C, senza attivatori.

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Sbiancanti ottici

Sbiancanti ottici

Sono introdotti nei detersivi per puri motivi estetici. Dato che non tutte le fibre possono essere sbiancate con i comuni candeggianti, nelle polveri vengono aggiunti gli sbiancanti ottici che si depositano sulle fibre del tessuto e per un semplice effetto ottico ad opera della luce UV, viene percepito bianchissimo quello che in realtà ha un colore tendente al giallino.Danni alla persona:- insorgenza di eczemi e dermatosi con l’uso indiscriminato degli sbiancanti ottici.- L’esposizione della pelle alla luce solare, dopo il contatto con queste sostanze, favorisce la comparsa di dermatosi.Danni ecologici: - si accumulano negli organi animali (fegato e reni) e nelle radici delle piante. - si degradano difficilmente e molto lentamente.

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profumi

Profumi

I profumi sono sostanze per la maggior parte sintetiche che vengono aggiunte ai prodotti per attribuire un gradevole “odore di pulito” e mascherare le eventuali esalazioni meno gradevoli dei tensioattivi.

Danni alla persona:- i profumi sintetici al muschio (derivati nitro-muscosi, muschio-xilene, muschio-toluene) si accumulano nella catena alimentare e possono avere effetti dannosi sul sistema nervoso.Danni ecologici: - alterano il senso dell’orientamento degli esseri viventi acquatici.- si accumulano nei tessuti adiposi dei pesci.

Sono quindi da preferire additivi di origine vegetale come gli oli essenziali.

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Coloranti

Coloranti, perlanti e conservanti

Coloranti e perlantiSono componenti del tutto inutili e generalmente poco biodegradabili

ConservantiDanni alla persona: Le sostanze utilizzate sono spesso dannose per l’ambiente e la salute dell’uomo, quali per esempio le Aldeidi sospettate di essere cancerogene o i Fenoli clorurati difficilmente biodegradabili e dannosi per la salute.

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Enzimi

Enzimi, riempitivi e addensanti

EnzimiGli enzimi sono in grado di disgregare, frazionare e sciogliere lo sporco di natura proteica (proteasi), gli amidi (amilasi) e le sostanze grasse (lipasi). Si degradano a medie temperature ed in ambiente acido. Non esistono enzimi non ogm, hanno un loro potere allergenico.

Riempitivi, addensanti ed additiviI detersivi in polvere contengono riempitivi come il Solfato di sodio e/o i Cloruri utilizzati per dare alla polvere una struttura granulare ed impedire che il detersivo si indurisca solidificandosi. I detersivi liquidi contengono invece addensanti per dare al prodotto una consistenza più viscosa senza, anche in questo caso, migliorarne leprestazioni. Il risultato è semplicemente psicologico, l’utilizzatore associa alla maggior viscosità la maggior concentrazione e quindi un miglior potere lavante del prodotto.

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Emollienti

Emollienti e denaturanti

EmollientiGli emollienti sono sostanze normalmente aggiunte allo scopo di rendere più compatibile con la pelle le sostanze detergenti (presenti normalmente dei detergenti che vengono a contatto con le mani: detersivo piatti ecc.),riducendone il forte potere sgrassante, essi possono essere sia di sintesi che di origine naturale.

DenaturantiSono sostanze che normalmente vengono aggiunte per evitare l’ingestione od un uso improprio dei prodotti. Sono normalmente prodotti di sintesi.

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Cosa consigliamo

1° Passo - Eliminare i detersivi inutili

I detersivi che servono davvero sono:

** Detersivo lavatrice** Detersivo lavastoviglie** Detersivo generico** Detersivo Lavapiatti** Detersivo Pavimenti** Percarbonato (usare al posto degli sbiancanti)

In lavatrice non usate l’ammorbidente chimico, si può ottenere un’ottima azione ammorbidente usando al suo posto l’aceto che funziona anche come anticalcare. Lo stesso anticalcare chimico è inutile perché i detersivi moderni sia chimici che biologici lo contengono già.Questa lista vale sia che utilizziate i prodotti chimici che detersivi ecologici, ma soprattutto per quelli chimici.

5 piccoli gesti semplici e quotidiani

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Cosa consigliamo

5 piccoli gesti semplici e quotidiani

Imparare la differenza tra detersivo in polvere e liquido e usarlo secondo lo sporco. La polvere lava molto di più del liquido. E' indicata per il bucato più grosso e sporco. È efficace anche a basse temperature. Il detersivo in polvere è meno solubile (quindi va usato con acqua calda) e tende a depositarsi sui tessuti: si può ovviare al problema facendo un doppio risciacquo.Il liquido è meno potente, quindi indicato per un bucato meno sporco, e più delicato. Ha il vantaggio che è molto più solubile, quindi si può usare in acqua fredda e più difficilmente ristagna sui tessuti lavati.Dosare non sprecareE’ la regola aurea, principalmente per l'inquinamento, secondariamente per l'economia. Inoltre una eccessiva quantità di detersivo non riesce a sciogliersi e di conseguenza a lavare. Il modo più logico ed efficace per imparare ad usare bene qualunque tipo di detersivo, è leggere attentamente le istruzioni, e pesare con precisione il quantitativo,

almeno fino a che non si è capito esattamente quanto usarne.Usare la pallina dosatrice nel cestello aumenta l’efficacia dei detersivi favorendone lo scioglimento e permettendo così di ridurre il dosaggio del 20% .Pesare i panni, così da valutare meglio e con precisione la quantità di detersivo da usare.

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Cosa consigliamo

5 piccoli gesti semplici e quotidiani

2° Passo - I detersivi “fai da te”

E’ possibile preparare da sé molti dei detersivi che servono in casa.Per esempio il detersivo per lavastoviglie e piatti a mano, detersivi multiuso, per il pavimento, per i vetri utilizzando semplicemente acqua calda, aceto, bicarbonato, acido citrico etc..Nei detersivi "fai da te" bisogna fare molta attenzione a non mescolare prodotti acidi con prodotti basici (o alcalini). Ad esempio non mescolare bicarbonato (basico) con aceto (acido).

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Cosa consigliamo

5 piccoli gesti semplici e quotidiani

3° Passo - Attrezzi utili da avere in casa

- Spruzzini per i vari detersivi “fai da te” (acqua e aceto, acqua e bicarbonato, acqua e acido citrico)- Spatola tiracqua per pulire i vetri risparmiando anche tempo- Dosatore: potete realizzarlo anche voi utilizzando per esempio un vasetto sul quale segnare le tacche - Importantissimi i panni magici che si trovano in ogni supermercato è un buon investimento scegliere quello di buona marca che dura di più

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Cosa consigliamo

4° Passo - L’importanza dell’acqua calda

E’ il più facile ed economico e di una efficacia spesso dimenticata : usare acqua calda potenzia qualunque tipo di lavaggio e detersivo.

Recuperiamo i gesti più semplici, efficaci e di buon senso, che con l'uso dei detersivi chimici a massima tossicità ci siamo scordati!

5 piccoli gesti semplici e quotidiani

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Cosa consigliamo

5° Passo - Il tempo

Impariamo che qualche attimo di attesa permette sia all'acqua stessa, che al detergente in essa disciolto, di AGIRE. Il tempo è necessario.

In questo modo un detergente blando ottiene in qualche minuto quello che un detergente super aggressivo ottiene in 2 secondi.

Il tempo è indispensabile anche per l'aspetto igienico : molti disinfettanti hanno bisogno di un minimo di tempo di posa per agire.

5 piccoli gesti semplici e quotidiani

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Cosa consigliamo

Sapevate che...?

L’ammoniaca è un detergente ma non disinfettante

L’alcool rosa è un detergente ma non disinfettante

L’alcool etilico (bianco per bevande alcoliche): non è tossico per l'uomo e l'ambiente. Non è disinfettante.

Il vapore disinfetta, ma anche la semplice acqua bollente

Il sole è antibatterico

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Fonti

1. Biodizionario - Dizionario online dei componenti nei detersivi http://www.biodizionario.it

2. Dossier di Legambiente Roma, 4 giugno 2003 “H ZERO 2 L’ACQUA NEGATA IN ITALIA E NEL MONDO”

3. Agenzia per l’ambiente Provincia Autonoma Bolzano - Progetto Hydrahttp://www.provinz.bz.it/umweltagentur/2909/ecotossicologia/hydra_i.htm

Fonti

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Fonti

4. Sito web Officina Naturaehttp://www.officinanaturae.com

5. “Detersivi Ecologici – Chimici & Fai da te. Impariamo a conoscerli ed ad usarli” a cura del gruppo MondoNuovohttp://www.rcmodellismo.it/detersivibioallegri

6. “Manuale per la tutela dei consumatori. Consigli dalla A alla Z.” Provincia Autonoma Bolzano presidenza, Ufficio di Gabinetto

Fonti