I dati

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«Due anni dallo start up: risultati conseguiti e prospettive per l’attività di Cooperfidi Italia?» Mauro Gori Presidente di Cooperfidi Italia. «Due anni e mezzo dopo la costituzione di Cooperfidi Italia dobbiamo misurarci con la domanda: Cooperfidi Italia è utile alle cooperative ?». I dati. - PowerPoint PPT Presentation

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I datiI dati

- Base sociale

- garanzie rilasciate

- sofferenze

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Stock base sociale triennio 2009-2010-Stock base sociale triennio 2009-2010-20112011

anno stock base sociale

2011 3.1622010 3.080

2009 2.931

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Adesione soci 2010-2011 per regione di Adesione soci 2010-2011 per regione di provenienzaprovenienza

Totale adesioni 595

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Adesione soci biennio 2010-2011 per Adesione soci biennio 2010-2011 per settore ateco aggregatosettore ateco aggregato

Totale adesioni 595Filiale servizi industria e

manifattura assistenza

sociale agricoltura e

pesca costruzione

di edifici Totale complessivo

Campania* 87 21 28 19 14 169

Emilia Romagna 94 24 8 15 14 155

Lombardia** 95 12 35 7 7 156

Toscana*** 37 29 7 9 12 94

Molise 1 2 3

Umbria 13 1 1 2 1 18

Totale complessivo 327 89 79 52 48 595 * istruisce le pratiche provenienti da Campania, Abbruzzo, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia ** istruisce le pratiche provenienti da Lombardia, Friuli, Liguria, Veneto, Piemonte, Valle d’Aosta *** istruisce le pratiche provenienti da Toscana, Marche e Lazio

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Esclusioni/dimissioni/recessi soci 2010-Esclusioni/dimissioni/recessi soci 2010-2011 per regione di provenienza2011 per regione di provenienza

Totale uscita dalla base sociale 362

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Esclusioni/dimissioni/recessi soci 2010-Esclusioni/dimissioni/recessi soci 2010-2011 per regione di provenienza2011 per regione di provenienza

Totale uscita dalla base sociale 362

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Esclusioni/dimissioni/recessi soci biennio Esclusioni/dimissioni/recessi soci biennio 2010-2011 per settore ateco aggregato2010-2011 per settore ateco aggregato

Totale esclusioni 362

Esclusione/recesso soci nel biennio 2010-2011 per Settore Ateco e Filiale: Settore Ateco

aggregato Campania* Emilia Romagna Toscana*** Lombardia** Molise Umbria Totale complessivo

servizi 9 53 48 53 4 5 136

industria e manifattura 7 23 37 31 2 3 68

Assistenza sociale 6 10 5 4 25

Agricoltura e pesca 3 4 6 1 1 2 17

Costruzione di edifici 9 16 7 12 1 36

Totale complessivo 34 106 103 101 8 10 362 * comprende Calabria ** comprende Veneto-Piemonte *** comprende Lazio

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Stock garanzie biennio 2010-2011 Stock garanzie biennio 2010-2011 per associazione di provenienzaper associazione di provenienza

Associazione valore residuo garantito

AGCI 3.162.810

CONFCOOPERATIVE 34.207.387

LEGACOOPERATIVE 27.834.991

NESSUNA 16.631.167

UNCI 1.171.129

Cooperfidi Italia 83.007.484

Totale stock 2010: 83 mln €

Totale stock 2011: 94,4 mln €

Associazione Valore residuo garantito

AGCI 3.311.447

CONFCOOPERATIVE 42.237.445

LEGACOOP 40.645.420

NESSUNA 7.061.546

UNCI 1.141.941

Cooperfidi Italia 94.397.800

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Flusso deliberato di garanzie 2010-2011Flusso deliberato di garanzie 2010-2011per associazione di provenienzaper associazione di provenienza

Totale deliberato 2011: 48,6 mln

Totale deliberato 2010: 36,4 mln

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Flusso deliberato di garanzie 2011 per filialeFlusso deliberato di garanzie 2011 per filiale

Totale deliberato 2011: 48,6 mln

Totale deliberato 2010: 36,4 mln

Filiale Flusso 2011 Flusso 2010

Napoli 5.534.132 4.607.325

Bologna 25.600.611 16.298.215

Firenze 7.025.500 7.056.750

Perugia 987.500 434.700

Milano 9.440.025 8.041.259

Cooperfidi Italia 48.587.768 36.438.249

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Svalutazione crediti in sofferenza ultimo triennioSvalutazione crediti in sofferenza ultimo triennio

Incidenza della svalutazione dei flussi di sofferenze nel triennio, sul totale stock garantito

anno stock insolvenze tasso di decadimento

2011 94.397.800 3.344.839 3,54%

2010 83.007.484 1.005.247 1,21%

2009 78.000.000 997.553 1,28%

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Distribuzione del flusso sofferenze 2011 per filiale Distribuzione del flusso sofferenze 2011 per filiale

Filiale Flusso sofferenze 2011

Napoli * 432.543

Bologna 2.091.320

Firenze 414.827

Perugia 7.206

Milano 398.942

Cooperfidi Italia 3.344.839

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Impatto del flusso di sofferenze 2011 sui totali stock Impatto del flusso di sofferenze 2011 sui totali stock garantiti per filialegarantiti per filiale

Filiale Stock 2011 Flusso sofferenze 2011 Tasso di decadimentoNapoli * 12.469.699 432.543 3,5%Bologna 51.398.882 2.091.320 4,1%Firenze 11.561.620 414.827 3,6%Perugia 1.675.211 7.206 0,4%Milano 17.292.388 398.942 2,3%

Cooperfidi Italia 94.397.800 3.344.839 3,5%

*le sofferenze sotto la voce filiale di Napoli sono riferibili tutte a pratiche istruite dall’ex filiale Molise

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Il GiudizioIl Giudizio

Anche se sono state poste le basi per la sostenibilità economica prospettica, lo stato attuale di Cooperfidi Italia non è tale da assicurare il rispetto del complesso dei vincoli gravanti su un confidi vigilato sotto il profilo economico-patrimoniale e della adeguatezza normativa, in particolare in relazione alla normativa di vigilanza.

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Cosa è stato fattoCosa è stato fattoIl lavoro di questi primi due esercizi lo analizziamo lungo 4 direttrici:

- il profilo economico patrimoniale;- l’organizzazione;- il mercato;- i rapporti con le associazioni.

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Profilo economico-patrimonialeProfilo economico-patrimoniale

Rafforzamento patrimoniale grazie ai “premi” per ingresso 107 (1.720.000 €)

Commissioni anche come strumento di capitalizzazione

Governo dei costi generali e di strutturaIncremento ricavi da commissioniMiglioramento della gestione finanziaria

Accesso non sistematico ai fondi pubblici

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Struttura organizzativaStruttura organizzativaCambiamento del modello di Governance da duale a tradizionale per richiesta di Banca d’Italia

Accorpamento delle funzioni centrali, centralizzazione della spesa ed ottimizzazione delle sedi

Unificazione delle procedure operative

Semplificazione (1 solo contratto di lavoro, sfoltimento c/c, riduzione dei fornitori ecc…)

Cambiamento

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Il mercatoIl mercatoL’Emilia-Romagna resta il 50% del mercato. Il Mezzogiorno pesa troppo poco. Il rischio di concentrazione territoriale è troppo elevato.

Penetrazione nel tessuto cooperativo ancora insoddisfacente

Predisposizione di un solo prodotto innovativo (Salvastipendi, con Banca Prossima)

Credito deteriorato in crescita

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I rapporti con le associazioni I rapporti con le associazioni territorialiterritoriali

Iniziative per la promozione dello strumento “garanzia”

Convenzioni con gli istituti di credito locali

Supporto nella presentazione di domande per l’accesso a risorse pubbliche

Predisposizione del contratto di service

Page 22: I dati

Cosa abbiamo imparatoCosa abbiamo imparatoLa solidità patrimoniale dà margini di flessibilità e ci consente di crescere

Un buon assetto organizzativo e di controllo costituisce il primo e fondamentale presidio per l’attenuazione del rischio

La crescita dei volumi non determina di per sé condizioni di equilibrio economico

Le strutture associative sono una risorsa ancora inespressa

In sintesi: occorre perseguire una crescita selettiva

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Profilo giuridicoProfilo giuridicoA seguito della riforma del regime degli intermediari finanziari (d.lgs 141/2010), Cooperfidi Italia dovrà presentare istanza di iscrizione al “nuovo albo”.

Nel 2012 dovrà essere compiuto un importante sforzo di adeguamento ai dettami della normativa (in corso di emanazione).

Tale sforzo sarà più rilevante di quello finora compiuto perché le nuove disposizioni di vigilanza sono più stringenti, specie sotto il profilo della struttura patrimoniale, dell’adeguatezza dell’assetto organizzativo e del presidio del rischio di credito.

Page 24: I dati

Un nuovo Piano StrategicoUn nuovo Piano StrategicoCooperfidi Italia dovrà approntare un nuovo piano strategico.

A dicembre il CdA ha approvato le linee strategiche con cui impostare il nuovo piano.

L’obiettivo è rafforzare la dimensione nazionale, la vocazione captive (identità) e la natura associativa (insediamento territoriale) di Cooperfidi Italia e la sua capacità di operare in un mercato concorrenziale e fortemente regolato.

Stiamo cercando una strada originale fortemente incardinata nel modello di confidi che Banca d’Italia prospetta.

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Il modello vincente secondo Banca Il modello vincente secondo Banca d’Italiad’Italia

Ben radicato: conosce le imprese, attenua le asimmetrie informative con le banche, riduce la rischiosità delle garanzie che concede

Ben organizzato: sa individuare le necessità finanziarie delle imprese ed attivare i fondi pubblici per soddisfarne i bisogni

Ben dimensionato: per contrattare con il sistema bancario le migliori condizioni, economiche e di flusso informativo, per la concessione della garanzia mutualistica

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I vincoliI vincoli

L’equilibrio del conto economico

La congruità della dotazione patrimoniale

L’efficienza della struttura organizzativa

La piena rispondenza alle disposizioni di vigilanza

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Un Cooperfidi ben radicato Un Cooperfidi ben radicato

I limiti attuali:

- Penetrazione commerciale al di sotto delle potenzialità;

- Assenza del monitoraggio del rischio;

- Flussi informativi con le banche inadeguati, così come i supporti informativi utilizzati

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Come rafforzarloCome rafforzarlo

Protocollo d’intesa con le associazioni territoriali per definire i piani di collaborazione: monocanale commerciale, monitoraggio, assistenza alle cooperative-clienti, rapporti con enti pubblici, con le banche e gli altri stakeholders locali.

Principio di fondo: alla rete delle strutture associative va demandata l’attività di presidio dell’insediamento territoriale, Cooperfidi Italia deve rafforzare la propria autonoma valutazione del merito creditizio e presidiare la rete stessa. Una rete senza controlli è un problema, non un vantaggio.

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Le società di serviceLe società di service

Cooperfidi esternalizza la promozione, la raccolta di domande di garanzia e il monitoraggio. La società di service compie tutte le “attività materiali” connesse al rilascio di garanzia.

A fronte di questa attività Cooperfidi, tramite il contratto di service, riconosce un compenso economico.

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Gli obblighi che ne derivanoGli obblighi che ne derivano

Per BdI le società di service sono “strumento” di Cooperfidi e Cooperfidi ne risponde nel caso di comportamenti illegittimi.

Cooperfidi ha quindi un duplice obbligo:- Controllare la rete delle società di service come una vera e propria

rete commerciale;- Supportare adeguatamente le associazioni, che accettano di

assumere responsabilità rilevanti, con una adeguata strumentazione, con programmi continuativi di formazione, con analisi delle potenzialità del mercato di riferimento, con lo scambio informativo affinchè colgano questa opportunità di collaborazione come un investimento per il futuro.

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Le politiche Le politiche di sviluppo territorialedi sviluppo territoriale

Cooperfidi deve sviluppare politiche di rilascio delle garanzie a cui ancorare le politiche di “stimolo alla domanda” affidate alle strutture associative territoriali. La definizione delle politiche per il credito ne rappresenta la traduzione operativa.

Le scelte di politiche del credito devono esprimere la forte condivisione con i sistemi associativi territoriali delle linee di fondo delle politiche di sviluppo, al fine di evitare l’insorgere nelle cooperative di aspettative che potrebbero andare deluse.

Tali politiche andranno periodicamente verificate ed aggiornate.

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I Comitati TerritorialiI Comitati Territoriali

Forte valorizzazione del loro ruolo quale “intermediario” del rapporto associazioni-cooperfidi: raccolta di tutte le informazioni necessarie, di ordine qualitativo, per ridurre le asimmetrie informative con le banche e per impostare le attività di monitoraggio.

Mettere a punto una proposta di regolamento e predisporre una modifica statutaria da approvare nel corso della prossima assemblea straordinaria.

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IlIl MonitoraggioMonitoraggioMettere a punto un progetto per seguire l’evoluzione della

clientela, attivando fonti integrative a quelle delle banche ed adeguando la propria struttura centrale e periferica.

L’idea è quella di una scheda, da compilare in occasione della concessione di garanzia e da aggiornare costantemente con dati economici, valutazioni qualitativi, rapporti andamentali. Non è logico spendere 20 gg per concedere un finanziamento e solo 20 minuti per verificare il suo grado di deterioramento!

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I supporti strumentaliI supporti strumentali

Tutte le strutture associative e le società di service possono accedere (con ovvie limitazioni) alla banca dati.

Tecnicamente sono possibili tre soluzioni:- Aprire terminali presso tutte le strutture che lo richiedano (onerosa,

necessita di persone dedicate, selettiva nella localizzazione);- Intercambiabilità con i sistemi informativi associativi (molto meno

onerosa per Cooperfidi Italia, necessita di un accordo tra le associazioni);

- Mista.

Cooperfidi Italia è aperto a tutte le soluzioni.

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I nuovi prodottiI nuovi prodotti

Dopo una fase di “latitanza” siamo in grado di presentare nuovi prodotti (garanzie per imprenditori soci di cooperative, capitalizzazione e ritardi di pagamento P.A.) e nuovi progetti (soci di cooperative tra abitanti).

Solo il rapporto diretto con le strutture associative garantisce la messa a punto di offerte su misura per le cooperative.

Stiamo inoltre valutando la possibilità di candidare Cooperfidi Italia alla gestione diretta di fondi pubblici e di entrare nel mercato del rilascio di garanzie alle cooperative in favore di Enti Pubblici.

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Un CooperfidiUn Cooperfidi ben organizzato ben organizzato

I limiti attuali:

- La dotazione patrimoniale;- La gestione del rischio di credito, ossia

tassi di sofferenza troppo alti;- La fragilità della struttura organizzativa

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Dotazione Dotazione patrimonialepatrimoniale

In occasione della prossima assemblea straordinaria, delibera di aumento di capitale dedicato ai tre fondi mutualistici con un apporto di 735.000 €.

Completamento della sottoscrizione da parte di Coopfond, Fondosviluppo e CFI dello strumento finanziario emesso con l’assemblea del 21 dicembre 2010.

Incremento patrimoniale minimo, nel biennio 2012-2013, di 7,5 milioni. Ciò consente una piena rispondenza ai requisiti patrimoniali prudenziali richiesti da Banca d’Italia ed il perseguimento di un percorso di crescita per conseguire quei volumi (stimati in circa 200 milioni) che meglio consentono il raggiungimento di uno stabile equilibrio economico.

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Gestione Gestione del rischio di creditodel rischio di credito

Valutazione differenziata in base al rischio che Cooperfidi assume con conseguenti benefici in termini di tempo ed accreditamento presso il Fondo Centrale di Garanzia.

Politiche di contenimento del rischio creditizio anche attraverso una puntuale selezione della clientela, il miglioramento della qualità istruttoria ed una gestione proattiva del contenzioso.

Rapporti con gli istituti di credito: nuove convenzioni incentrate sugli obblighi informativi.

Progetto monitoraggio delle garanzie in bonis.

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Una forte Una forte pianificazione aziendalepianificazione aziendale

Cooperfidi Italia va re-ingegnerizzato apportando simultaneamente miglioramenti qualitativi su due piani:

- La rete dell’insediamento territoriale, capillare e qualificata, in grado di fungere da “consulente” per le cooperative, aiutandole a selezionare e canalizzare le loro esigenze di credito;

- Il back office, professionale e competente, in grado di interagire con la rete e di sviluppare partnership.

Il CdA del 10 Aprile ha approvato un assetto organizzativo “a tendere” coerente con l’adeguato presidio dei processi, il funzionigramma ed il nuovo organigramma ed ha definito i bisogni di risorse umane necessarie per l’implementazione del nuovo modello organizzativo. Nelle prossime sedute la ri-organizzazione della società verrà completata.

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Un Cooperfidi Un Cooperfidi ben dimensionatoben dimensionato

I limiti attuali:- I ricavi da commissione impattano con un

profilo organizzativo dei controlli più costoso;

- Cambiamento di scenario: domanda in calo e denaro scarso ed oneroso.

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Il valore della garanzia eligibileIl valore della garanzia eligibile

Stringere accordi con il sistema del credito per valorizzare la garanzia e per disporre di una informazione tempestiva circa l’andamentale della cooperativa garantita.

Battaglia culturale, da condurre con Asscooperfidi ed Assoconfidi, per affermare i “diritti del garante” ed uscire da una condizione di minorità, soprattutto nel rapporto con gli istituti di credito

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Il timingIl timing

2010 Shock da fusione e da Banca d’Italia

2011 Iscrizione “107” e macchina sotto controllo

2012 Segnalazioni a Banca d’Italia e svolta organizzativa

2013 Consolidamento della partnership con il territorio

2014 I risultati quantitativi e qualitativi

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La risposta alla domanda inizialeLa risposta alla domanda iniziale

Cooperfidi Italia sarà utile alle cooperative se saremo capaci di sviluppare comportamenti virtuosi di partnership con le associazioni di rappresentanza, i fondi mutualistici, gli istituti di credito ed i soggetti pubblici.